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Cari Amici,
si ha paura dei radar? No; sono odiosi ma non si ha paura; e perché,
poi, bisognerebbe avere paura? Se l’automobilista rispetta i limiti di
velocitá non succede niente, né multe, né punti, né rischio-patente.
Si ha paura del codice penale o del carcere? No; il carcere fa paura ma
non si ha paura di esso; e perché bisognerebbe avere paura? Se il
cittadino rispetta le regole del vivere civile non succede niente, non si
va in carcere!
La stessa cosa per le profezie che riguardano piú o meno il nostro
tempo! Sono terribili, catastrofiche, cosí come terribili e catastrofici
sono i nostri tempi. Tutti ce ne lamentiamo, e a ragione. Ma per la
persona che ama Dio e il prossimo, la persona che è vicina a Dio, la
persona che cammina a braccetto con Dio nella stessa direzione di
Dio, la persona religiosa, la persona che rispetta Dio e che vive
secondo i comandamenti di Dio, non deve avere nessuna paura! Ma
neppure gli altri, se si convertono!
Queste profezie non hanno niente a che fare con quello che dicono i
testimoni di geova; questi ultimi interpretano in modo del tutto
strano e sbagliato la Parola di Dio contenuta nella Bibbia; invece le
profezie di cui si parla qui, sono delle vere “rivelazioni” private che
Gesú stesso o la sua Madre hanno fatto a persone private (santi o
semplici e buoni cristiani) per confidarsi con loro sull’oscuro e nero
futuro dell’umanitá, del mondo, della Chiesa Cattolica se si continuerá
a vivere come se Dio non ci fosse, se si continuerá a diffondere idee e
valori atei, valori contro la vita e contro la natura umana e se si
continuerá a commettere tutte le piú disumane atrocitá e nefandezze
contro i poveri, contro la famiglia, contro i popoli, da parte di uomini
e donne, capi di popoli, governi, scienziati, autoritá parlamentari,
dirigenti di grandi banche, industriali, manager, ecc., a servizio di
Satana e del Male.
Naturalmente sono rivelazioni “private”: il che vuol dire che
(diversamente da quelle “ufficiali” riconosciute dalla Chiesa e che si
trovano nel Vangelo o nella Bibbia) anche il piú bravo cristiano o il
santo è libero di accettarle o non accettarle, è libero di credere e non
credere: non succede niente, non viene né scomunicato, né fa
peccato! Queste profezie private non parlano della fine del mondo,
ma eventualmente dei guai in cui l’umanitá si sta cacciando e della
purificazione dal male (che noi chiamiamo “castighi”), da parte di Dio,
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nei tempi presenti; purificazione richiesta spesso anche da noi, nelle
nostre preghiere. Si possono evitare i cosiddetti “castighi”?
Certamente! In che modo? Con la conversione, con la preghiera, con
la penitenza e con le opere d’amore. Lo dice Dio stesso: “Io non voglio
la morte del peccatore, ma che si converta e viva”!
Un caro saluto
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Verso la fine del 1700, quando ancora nessuno aveva idea di che cosa fossero
le automobili e gli aerei, il mistico e veggente Bernhard Rembordt, dopo
una visione scrisse: “Dio punirà il mondo quando gli uomini avranno ideato
meravigliose invenzioni che li porteranno a dimenticare Dio. Avranno
carrozze senza cavalli e voleranno come uccelli...".
Attenzione: si parla di punizione, non di fine del mondo!
Ancora nel 1700, circa 300 anni fa, un monaco russo Basilio di Kronstadt (S.
Pietroburgo) ebbe una rivelazione privata e scrisse: "Quando il vescovo di
Roma assumerà due nomi (Giovanni Paolo II?) un impero sarà prossimo a
crollare: quello della bestemmia (l’Unione Sovietica?). Ma sarebbe follia
esultare di gioia, perché non sarà la fine ma l'inizio dei dolori: lo spettro
cupo della miseria volteggerà nel cielo come nube impazzita e getterà
ombra su molti popoli. Mancherà il pane anche nei paesi ricchi, le guerre
strisceranno sulla terra come serpenti velenosi: tutto rovinerà perché tutti
parleranno d'amore, ma nessuno conoscerà più l'amore per il prossimo. I
cristiani saranno numerosi, ma avranno dimenticato la legge cristiana e la
loro fede sarà solo a parole. Ai patriarchi, al vescovo di Roma che bagnerà
la terra con il suo sangue, il Cielo affiderà il compito di riportare la Chiesa
alle origini. Sarà questo il momento di abbandonare i palazzi per ritornare
nell'umiltà, nella pace delle catacombe, di rivivere la Chiesa dei martiri
della fede. La salvezza verrà da pochi, ma santi. Se non germoglierà
l'amore, cadrà un secondo impero e con lui Roma”.
Giá prima ancora, cioè nel 1600, Madre Mariana de Jesus Torres a Quito in
Ecuador, ricevette un messaggio privato da Dio stesso. Mentre assisteva
all’agonia di Suo Figlio sulla Croce, ebbe la visione di un castigo
sull’umanitá e Dio Padre disse a Madre Mariana: "Questo Castigo sarà per
il ventesimo secolo"; al che Madre Mariana vide al di sopra della testa di
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Cristo tre spade. Su ciascuna era scritto: "Punirò l'eresia, la bestemmia e
l'impurità."
In un’altra visione è la Madonna stessa che descrive così a Madre Mariana
i mali del periodo del ventesimo secolo: "Durante questo periodo
mancherà lo spirito Cristiano, il Sacramento dell’Estrema Unzione sarà
poco considerato. Molte persone moriranno senza riceverlo – sia a causa
della negligenza delle loro famiglie sia per i loro falsi sentimenti che
cercano di proteggere gli ammalati dal vedere la gravità della loro
situazione, oppure perché si ribelleranno contro lo spirito della Chiesa
Cattolica, spinti dalla malizia del diavolo. Così molte anime saranno private
di innumerevoli grazie, consolazioni e della forza di cui hanno bisogno per
fare il grande salto dal tempo all’eternità. Anche il Sacramento del
Matrimonio, che simboleggia l’unione di Cristo con la Sua Chiesa, verrà
attaccato e profanato nel pieno senso della parola. La massoneria, che in
quel tempo sarà al potere, emanerà leggi inique con l’obbiettivo di abolire
il Sacramento del Matrimonio, rendendo facile per tutti vivere nel peccato,
incoraggiando la procreazione di figli illegittimi nati senza la benedizione
della Chiesa. Lo spirito cristiano verrà meno rapidamente, spegnendo la
preziosa luce della Fede finché non si arriverà al punto che ci sarà una
quasi totale e generale degenerazione dei costumi. Aumenteranno gli
effetti dell’educazione atea, che sarà una delle ragioni della mancanza di
vocazioni sacerdotali e religiose. Il Sacramento del Sacerdozio sarà
ridicolizzato, oppresso e disprezzato; Il demonio cercherà di perseguitare i
Ministri del Signore in ogni maniera possibile e agirà con crudele e sottile
astuzia per sviarli dallo spirito delle loro vocazioni, corrompendo molti di
loro. Questi sacerdoti corrotti, che saranno motivo di scandalo per i
cristiani, faranno sì che l’odio dei cattivi cristiani e dei nemici della Chiesa
Cattolica e Apostolica Romana ricada su tutti i sacerdoti. Questo
apparente trionfo di Satana porterà enormi sofferenze ai buoni Pastori
della Chiesa. Non ci sarà quasi più innocenza nei bambini, né pudore nelle
donne, e in questo momento di grande miseria della Chiesa quelli che
dovrebbero parlare rimangono in silenzio. Ma sappi, amata figlia, che
quando nel ventesimo secolo tutto ció sarà fatto conoscere, ci saranno
molti che non crederanno, affermando che questo non viene da Dio. Il
Clero secolare lascerà molto a desiderare perché i sacerdoti diventeranno
negligenti nei loro sacri doveri. Non avendo la bussola divina essi si
allontaneranno dalla strada tracciata da Dio per il ministero sacerdotale e
saranno attaccati ai beni e alle ricchezze. Quanto soffrirà la Chiesa durante
questa notte buia! Mancando un Prelato e Padre che li guidi con amore
paterno, dolcezza, fortezza, saggezza e prudenza, molti sacerdoti
perderanno il loro spirito, ponendo le proprie anime in grande pericolo.
Questo segnerà l’arrivo della Mia ora".
Nel 1837 la beata Anna Maria Taigi (Italia) ebbe anch’essa delle rivelazioni
private:
a) "Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni e
altri mali e avrà origine sulla terra; l’altro sarà mandato dal Cielo. Verrà
sulla terra una oscurità immensa che durerà per tre giorni e tre notti. Non
si vedrà più nulla e anche l'aria sarà nociva, e recherà danno alla salute.
Durante questi tre giorni, non vi sarà luce e anche quella artificiale sarà
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impossibile adoperare. Soltanto le candele benedette potranno ardere e
dare luce in quei terribili giorni. Durante i tre giorni i fedeli dovranno
rimanere chiusi in casa, recitare con molta devozione il Santo Rosario e
chiedere perdono a Dio dei peccati commessi. Tutti i nemici della Chiesa in
quei giorni di tenebre periranno".
b) "Soltanto chi si convertirà potrà essere salvato. Una candela, se
benedetta, durerà accesa per tre giorni. Solo nella casa degli empi, non
rimarrà accesa. Durante questi tre giorni, i demoni appariranno nelle
forme più orribili e nell'aria risuoneranno solo le loro bestemmie. Raggi e
scintille entreranno nelle case, ma non riusciranno a spegnere le candele
benedette. Non saranno spente né dai venti, né dai terremoti. Un nube
rossa come il sangue attraverserà il cielo, e un forte rumore farà tremare
tutta la terra".
c) "Dopo i tre giorni, la terra sarà tutta un cimitero, i cadaveri degli empi,
ma anche quelli dei giusti, copriranno il suolo. Una grande desolazione
regnerà, tutta la vegetazione distrutta, così sarà anche la maggior parte
del genere umano. La crisi sarà per tutti e il castigo di Dio sarà su tutta la
terra. Durante i tre giorni di tenebre, coloro che non si saranno convertiti
periranno, i sopravvissuti saranno solo una quarta parte dell'umanità".
d) "Quando sentirete il rombo tremendo, dovrete chiudere porte e finestre
in modo da coprire la luce che viene da fuori e non siate curiosi, perché
sarete puniti. Sentirete delle voci di persone a voi care, ma non aprite la
porta, perché non sono loro, ma demoni che vi ingannano per poter
entrare nelle vostre case. Raccoglietevi in preghiera davanti al Crocifisso e
raccomandatevi a Dio con tanta fede, senza timore, e tutte le tribolazioni
di quelle terribili notti passeranno. Risplenderà nuovamente il Sole, e
seguirà l'avvento nuovo del regno di Dio sulla Terra. Vigilate, pregate e
aspettate con fiducia il momento di grazia. Beati voi se avrete creduto alle
parole di Dio e avrete sofferto per il Suo Nome".
Il 13 Ottobre 1884, Papa Leone XIII, mentre celebrava la Messa, ebbe una
visione che riguardava il futuro della Chiesa. Si trattava di un dialogo tra
Nostro Signore e Satana nel quale quest’ultimo affermava con orgoglio di
poter distruggere la Chiesa e chiedeva 75 o 100 anni e un maggior potere
su coloro che si mettevano al suo servizio. Gesù acconsentì alle richieste di
Satana e gli concesse circa un secolo durante il quale avrebbe avuto libertà
di esercitare pienamente il potere che chiedeva.
Il 21 novembre 1912, Gesù da il seguente messaggio privato a Maria Giulia
Jahenny, Blain in Francia "Ci sará una grande croce nel cielo. La dolce
Croce sarà il riparo dei cristiani; la Croce sarà così luminosa che in pieno
giorno sarà più splendente del sole; nella notte Essa non si spegnerà, si
allungherà ad una distanza immensa. Una nube rossa e un rombo di tuono
attraverserà tutto il cielo. A causa delle preghiere e dei sacrifici che mi
sono offerti Io ritardo il disastro."
Nel 1934 Gesú dá un messaggio privato a Santa Faustina Kowalska in Polonia.
Disse. "Scrivi questo: prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re
di Misericordia. Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli
uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una
grande oscurità su tutta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della
Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore,
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usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra. Ciò
avverrà poco tempo prima dell’ultimo giorno".
Dal 1952 al 1961 suor Elena Aiello (Italia) ebbe delle rivelazioni private. Eccole:
"Voglio che si sappia che il flagello è vicino: fuoco mai visto scenderà sulla
terra e gran parte dell'umanità sarà distrutta... Quelli che resteranno
troveranno nella mia protezione la misericordia di Dio, mentre tutti coloro
che non vogliono pentirsi delle loro colpe periranno in un mare di fuoco!...
La Russia sarà quasi completamente bruciata. Anche altre nazioni
scompariranno. L'Italia sarà salvata in parte per il Papa". (11/04/52).
"L'ira di Dio è prossima e il mondo sarà travagliato da gran calamità,
sanguinose rivoluzioni, forti terremoti, carestie, epidemie e spaventosi
uragani, che faranno straripare i fiumi e i mari! Il mondo sarà tutto
sconvolto da una nuova terribile guerra. Le armi più micidiali
distruggeranno popoli e nazioni. I dittatori della terra, veri mostri infernali,
vorranno distruggere le Chiese e distruggeranno popoli e nazioni e le cose
più care. In questa lotta sacrilega, per il feroce impulso e l'accanita
resistenza molto verrà abbattuto di tutto quello che è stato fatto dalla
mano dell'uomo. Nubi con bagliori di incendio compariranno infine nel
cielo e una tempesta di fuoco si abbatterà su tutto il mondo. Il terribile
flagello, mai visto nella storia dell'umanità, durerà settanta ore. Gli empi
saranno polverizzati e molti andranno perduti nell'ostinatezza del loro
peccato. Allora si vedrà la potenza della luce sulla potenza delle tenebre".
(16/04/55).
"Se gli uomini non torneranno a Dio, verrà una grande guerra da est a
ovest, guerra di terrore e di morte, ed infine il fuoco purificatore cadrà dal
cielo come fiocchi di neve su tutti i popoli e una gran parte dell'umanità
rimarrà distrutta. La Russia marcerà su tutte le nazioni d'Europa,
particolarmente sull'Italia, e innalzerà la sua bandiera sulla cupola di San
Pietro!... Manifesterò la Mia predilezione per l'Italia, che sarà preservata
dal fuoco; ma il cielo si coprirà di densa tenebra e la terra sarà scossa da
spaventosi terremoti che apriranno profondi abissi, e verranno distrutte
città e province; e tutti grideranno che è la fine del mondo! Anche Roma
sarà punita secondo giustizia per i suoi molti e gravi peccati, perché lo
scandalo è arrivato al colmo. I buoni però che soffrono e i perseguitati per
la giustizia e le anime giuste non debbono temere, perché saranno separati
dagli empi e dai peccatori ostinati, e saranno salvati!” (1959).
"L'ora della giustizia di Dio è vicina e sarà terribile! E se gli uomini non
ravviseranno in questi flagelli i richiami della Divina Misericordia e non
ritorneranno a Dio con una vita veramente cristiana, un'altra guerra
terribile verrà da est ad ovest, e la Russia con le sue armi segrete
combatterà l'America, travolgerà l'Europa e si vedrà specialmente il fiume
Reno della Germania pieno di cadaveri e di sangue. Anche l'Italia sarà
travagliata da una grande rivoluzione e il Papa dovrà molto soffrire. Oh,
che orribile visione vedo! Sta succedendo una grande rivoluzione a Roma!
Stanno entrando in Vaticano. Il Papa è da solo, sta pregando. Stanno
tenendo il Papa. Lo prendono con la forza. Lo picchiano fino a farlo cadere.
Lo stanno legando. Oh Dio! Oh Dio! Gli stanno dando dei calci. Che scena
orribile! E' terribile!…Nostra Signora si sta avvicinando. Quegli uomini
malvagi cadono a terra come cadaveri! Nostra Signora aiuta il Papa ad
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alzarsi prendendolo per il braccio, lo copre con il Suo manto e gli dice: Non
temere!". (Venerdì Santo 1961).
Dal 1961 al 1965 a Garabandal (Spagna) la Madonna promette un grande
Segno, il più grande sulla terra. Esso sarà preceduto da un "Avvertimento"
che può riassumersi in questi punti:
* Porterà grande afflizione, e sarà impressionante.
* Non verrà come castigo, ma con finalità di salvezza: "Affinché i buoni si
avvicinino ancora di più a Dio e i cattivi si convertano e cambino".
* Sarà un fenomeno di portata universale, poiché toccherà tutti in ogni
parte del mondo.
* Si vedrà chiaramente che si tratta di "cosa di Dio" e gli uomini davanti a
questo non potranno fare altro che invocare la misericordia divina.
* Avrà un duplice effetto, esterno ed interno; tutti lo vedranno "nel cielo"
e, nello stesso tempo, ciascuno proverà in sè la terribile esperienza di quel
che è, veramente, il peccato: la perdita di Dio.
* Si produrrà sicuramente prima del miracolo, ma il giorno e l'ora non
sono stati rivelati.
* Saranno tre giorni di tenebre, durante i quali non ci sarà rifugio, altra
consolazione che la preghiera.
La SS. Vergine a Garabandal ha anche pronunciato questa profezia: che,
morto Papa Giovanni XXIII (1963), mancheranno solo tre Papi per la "FINE
DEI TEMPI". I tre Papi prima della "fine dei tempi" sono stati Paolo VI,
Giovanni Paolo I e Papa Wojtyla, e che la FINE DEI TEMPI è una fase
(predetta anche nell'Apocalisse di Giovanni) che evidentemente inizia con
Benedetto XVI e si conclude con il Petrus romanus, cioé l’ultimo Papa
(Papa Francesco?). Ma attenzione: si parla della “fine dei tempi”, non delle
fine del mondo; si parla della fine di “certi” tempi, cioè di certi modi di
pensare e di vivere! In attesa di “nuovi tempi”, cioè di tempi migliori, nei
quali verrá riconosciuta l’autoritá di Dio su ogni persona, sulle famiglie,
sulla societá, sul mondo intero.
Dal 1951 al 1973, Teresa Musco (Italia) ebbe delle rivelazioni private. Eccole:
a) "Il mondo cammina verso una grande rovina. Fuoco e fumo
sconvolgeranno il mondo, le acque degli oceani diventeranno fuoco e
vapore, la schiuma si innalzerà sconvolgendo l'Europa, e affonderà tutto in
una lava di fuoco, e milioni di uomini e bambini periranno nel fuoco, e i
pochi eletti rimasti invidieranno i morti, perché da qualunque parte si
volgerà lo sguardo, non si vedranno altro che sangue e morti e rovine in
tutto il mondo". (3 gennaio 1951)
b) "Cristiani che pregano ne rimarranno pochi, molte anime vanno
all'inferno. Pudore, vergogna non ci sarà più per le donne: satana si veste
di esse per far cadere molti sacerdoti. Una grande guerra succederà. Morti
e feriti ce ne saranno tanti. Satana grida la sua vittoria e quello è il
momento che tutti vedranno mio figlio apparire sulle nubi e allora
giudicherà quanti hanno calpestato il Suo Sangue innocente e divino. E
allora il Mio Cuore trionferà". (20 agosto 1951)
c) "Tanti scienziati stanno inventando armi con le quali sarà possibile
distruggere, in pochi attimi, gran parte dell'umanità. Dio castigherà
l'umanità con maggiore severità che non abbia fatto col diluvio. Se tutto
dovesse procedere come ora, e se l'umanità non si convertirà, vedrete
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come i grandi e i potenti, i piccoli e i deboli periranno insieme". Qui a
Teresa in visione, in breve, gli viene mostrata una sanguinosa guerra che
dovrà venire (23 luglio 1973).
d) "Sta per iniziare una nuova guerra nella terra dove è nato il Salvatore,
cioè il Mio amatissimo Figlio e non si fermerà. Sembra che fanno la pace
ma non è vero, perché da lì nascerà la grande guerra, da lì viene il grande
castigo dal cielo e dalla Terra" (10 ottobre 1973).
Dal 1966 al 1970 Mamma Rosa (San Damiano Piacentino), ebbe delle
rivelazioni private. Eccole: "Quelli che verranno con fede riceveranno tutti
un segno". (4 Marzo 1966).
"Ci saranno numerosi segni nel cielo, di giorno e di notte, prima che
vengano le tribolazioni". (30 Ottobre 1966).
"Quando vedrete un grande segno nel cielo, sarà il grande momento
terribile... Di angoscia e di pianto". (13/1/67).
"Una stella verrà nel cielo. Io verrò tra voi con questa stella. E darò luce al
mondo intero. Io darò tanti segni nel cielo, nella luna, nel Sole, nelle stelle e
in tanti luoghi, alla mia venuta" (7/4/1967).
"Guardate il Cielo, guardatelo spesso: vi troverete dei segni, e quando
vedrete un gran segno (La croce in cielo) il momento sarà grave ed
angoscioso" (16/5/67).
"Quando sentirete grandi scosse, quando vedrete grandi tenebre alzate gli
occhi al cielo, le mani distese, chiedete pietà e misericordia, recitate la
Salve Regina, recitate il Credo"
(22 Maggio 1967).
"Guardate il cielo, guardatelo spesso, v'è una stella luminosissima con una
lunga scia. Quando la vedrete, di sera o di mattino... Improvvisamente - e si
farà vedere in molte regioni - sarà un segno di calamità. Dovete far tutto
per consolare le anime perché è suonata l'ora del terribile castigo.
L'avvertimento è incominciato; dovete comprendere che è l'inizio delle
terribili prove di pianto. Sono già trascorsi centotrenta anni dopo
(L’apparizione della Madonna) a La Salette (Francia), cinquant'anni dopo
Fatima, tre anni qui. Non aspettate che l'ora sia suonata: amatevi gli uni gli
altri portate amore nei cuori. Non orgoglio, non superbia, non vanità, ma
solo amore, amore e pace nel cuore. Quando verranno i terribili momenti
d'oscurità, se avrete Gesù nel cuore, sarete forti. Egli attende sino
all'ultima ora, ascoltatemi". (9 giugno 1967).
"Non sono segni della terra, sono segni del Cielo. Segni di preparazione
dall'alto che Gesù ha dato per preparare le anime alla mia venuta" (21
luglio 1967).
"Aumentate sempre la vostra fede perché i momenti vengono terribili.
Vedrete in molte parti del mondo molte scosse, tanti disastri, terremoti.
Pregate, pregate con fede perché‚ l'Eterno Padre abbia pietà" (15 agosto
1967).
Nel 1968 Veronika Lueken, madre di cinque figli, vide completamente
cambiare la sua vita quando, nel 1968, cominciò a ricevere manifestazioni
soprannaturali (private): mentre recitava il suo Rosario quotidiano.
Eccole:
"Vi chiedete ancora perché vi ammoniamo, figli miei? Per prepararvi a ciò
che vi attende. Il mondo sarà purificato dalla prova! Vi saranno numerosi
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avvertimenti prima del castigo. Il castigo e la purificazione saranno estesi
a due parti del mondo". Dicendo ciò, la Vergine fece vedere a Veronica un
grosso globo terrestre e, indicando con un dito l'Asia e l'Africa (l'Egitto),
disse: "Ci sarà una guerra terribile. Molte nazioni periranno. Molte anime
non preparate si perderanno". Poi la Santa Vergine indicò al di là del
globo: vi era una grossa SFERA (con una coda simile ad una striscia di
fuoco) che attraversava velocemente il cielo, dirigendosi verso la terra e
producendo un grande calore. Vi erano città in fiamme, gente che correva
e cadeva. L'aria era pesante e spessa e mancava di ossigeno. La Sfera
girava e rigirava velocemente nel cielo rovesciando grosse particelle di
polvere (Veronica soffocava). Le onde del mare si sollevavano molto in
alto, ricadendo sulla terraferma, su New York. "Figlia mia, al momento del
castigo lo splendore causato dall'avvicinarsi dell'oggetto celeste, inviato
dal Padre come agente punitore, illuminerà la notte in pieno giorno.
Questo corpo celeste emanerà una grande quantità di calore sulla terra".
Veronica vide allora una grande macchia nera estendersi sul mondo ed
una grossa Sfera (somigliante ad un Sole, ma piccola a causa della
lontananza) che se ne veniva giú attraverso lo spazio. Ha detto Veronica:
è vero che mi è stato comunicato un messaggio finale. Non mi è stato
permesso di rivelarne la data, ma soltanto di comunicare al mondo che un
grande avvertimento colpirà l'umanità. Ci sarà, dopo il cataclismaavvertimento, un grande miracolo. Dopo il miracolo, se l'umanità non si
convertirà, Dio Padre darà inizio ad un terribile castigo" "Siete una
generazione perversa e vi attirate la mano dei castigo che non tarderà a
colpirvi. Verrà sulla terra una grande oscurità. L'aria sarà stagnante,
senza ossigeno. Non vi sarà luce. Le candele si accenderanno in piccolo
numero. Poi il calore diventerà intenso. Sarete avvertiti dell'avvicinarsi del
castigo un po' prima. Allora verrà la penitenza, ma troppo tardi, per molti.
Il Padre ha già lanciato la Sfera sulla sua traiettoria verso di voi!". Tutte
queste cose sono state scritte a nostro avvertimento, per noi che siamo
vicini alla FINE DEI TEMPI: "Voi vivete negli ULTIMI TEMPI descritti da
Giovanni nell'Apocalisse.[..] La GRANDE DISTRUZIONE colpirà l'umanità in
due tempi. Nel primo tempo si avrà la Grande Guerra (la terza guerra
mondiale), che porterà via dalla terra un terzo degli uomini; e, poi, la
SFERA della Redenzione, che ne porterà via un altro terzo. Il CASTIGO,
perciò, sarà una enorme sfera di fuoco; e il mondo sarà battezzato nel
fuoco. [..] E le tenebre verranno prima della Sfera della Redenzione".
E per finire: il fenomeno di Medjugorje e i suoi messaggi.
Medjugorje svela, forse, il 3° segreto di Fatima, cioè la data della venuta
gloriosa di Gesú?
La Madonna a Fatima ha detto che questo secolo (il secolo XX) è il secolo
dato a Satana per accanirsi contro l’Umanitá e contro la Chiesa per
cercare di distruggerla. Ma anche a Papa Leone XIII aveva detto che
Satana aveva un secolo per esercitare tutto il suo potere sulla Umanitá e
sulla Chiesa. Quando comincia il secolo concesso da Dio a Satana? Non lo
sappiamo! Puó cominciare col 1917, anno delle apparizioni a Fatima. Se
questo “secolo” inizia con le apparizioni di Fatima, allora il secolo della
prova Satanica terminerá nel 2017 (o non molto dopo) con il Trionfo del
Cuore Immacolato di Maria che avverrá con la venuta gloriosa d i Gesú
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(ma che non sará la fine del mondo, sia ben chiaro!).
Dice la Madonna a Medjugorje (1981): “Questo secolo (20°) che voi state
vivendo è sotto il potere di Satana. Ma quando si realizzeranno i segreti che
sono stati affidati, il suo potere sará distrutto. Con voi desidero rinnovare la
preghiera e invitarvi al digiuno che desidero offrire a mio Figlio Gesú, per la
venuta di un nuovo tempo, un tempo di primavera”.
E Miriam racconta: “La santa Vergine ci ha mostrato come in un film la
realizzazione del primo segreto: lo stato desolato e desolante del mondo
dopo questo primo avvertimento.
Ma questi segreti non sono tutti gravi o tristi; la maggior parte, sí. Se noi
amiamo Dio nostro Padre e la nostra Madre è chiaro che non ci puó
accadere nulla di veramente brutto.
E Vicha aggiunge: “I veggenti conoscono il giorno in cui la Madonna lascerá
un segno a Medjugorje per dimostrarne l’autenticitá”.
E Miriam continua: “Conosco la data precisa in cui ognuno dei segreti si
manifesterá. Il momento si avvicina. Verrá l’Anticristo, cercando di
distruggere l’Umanitá e la Chiesa ponendosi come Dio. Ci saranno
persecuzioni. Alcuni riceveranno il marchio della Bestia. Alcuni eletti
verranno sollevati dagli angeli per poi ritornare sulla terra rinnovata da Gesú
Risorto: un nuovo paradiso terrestre. Infatti non sará la fine del mondo ma
un suo rinnovamento. Solo chi avrá amato Dio, avrá diritto a vivere sulla
terra rinnovata. Per questo la Madonna ci spinge a pregare e a digiunare”.
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Il pellegrinaggio è la forma più antica di religiosità, conosciuta e praticata sia
presso i popoli cristiani che tra quelli di altre religioni. Per la Chiesa è un mezzo
particolarmente valido di promozione umana e di evangelizzazione anche per il
forte richiamo che esso esercita sui non praticanti.
Il Cammino di Assisi è lungo 300 Km e va da LA VERNA ad ASSISI. Peró c’è un
Cammino breve, anch’esso riconosciuto dalle organizzazioni che comincia da
CITTÀ DI CASTELLO e finisce ad ASSISI, passando da Pietralunga, Gubbio e
Valfabbrica. Eccolo:
1° giorno * Città di Castello - Pietralunga Km 30
2° giorno *Pietralunga - Gubbio Km 27
3° giorno * Gubbio - Valfabbrica Km 29
4° giorno * Valfabbrica - Assisi Km 14
Ed è questo CAMMINO che hanno fatto il gruppo dei nostri amici, guidati da
ALDA. Oltre a lei hanno partecipato FILOMENA FAZIO, ANGELA RAFFA, ANNALISA
CARLET e SALVATORE CORIALE.
In totale hanno camminato per 100 km esatti.
Seguiamo S. Francesco, sulle cui orme hanno camminato, a piedi i nostri
instancabili amici. Le notizie sono prese dai documenti del tempo di S. Francesco.
Città di Castello
Venendo da La Verna, S. Francesco si fermó a Cittá di Castello per un mese
intero, ospite della famiglia Salamacchi. Come narrano i biografi, Francesco a
Cittá di Castello compí molti miracoli come quello della "liberazione dal demonio
di una donna posseduta". Ecco cosa dicono le cronache di allora: “C'era a Città di
Castello una donna posseduta dal demonio. Quando arrivó il beato padre
Francesco, la donna fu portata a lui nella casa ove egli alloggiava. La donna,
digrignando i denti e con lo sguardo feroce, emetteva grida orribili, come usano
fare gli spiriti immondi. Molta gente, accorsa insieme alla donna, supplicava il
Santo di liberarla poiché da tanto tempo il nemico infernale la possedeva e
tormentava in quella maniera, spaventando tutti con le sue urla. Francesco volle
costatare se era opera del demonio o imbroglio della donna e le mandò innanzi
un frate che stava con lui. Quella si accorse subito dello scambio di persona e si
mise a sputare offese e insulti. Ma quando comparve il Santo, che era rimasto nel
frattempo nascosto a pregare, l'indemoniata, non potendo resistere alla sua
virtù, si gettò per terra tremando e contorcendosi pietosamente. Francesco la
chiamò a sé, dicendo: «Ti comando per obbedienza, demonio infernale, di uscire
da costei!». E il diavolo l'abbandonò immediatamente, senza farle alcun male”.
La notizia di questo miracolo si diffuse rapidamente e così un'altra donna portó
dal Santo il proprio figlio affetto da una crudele piaga. Francesco benedisse il
bambino con le sue mani. La mattina seguente il bimbo era perfettamente
guarito: al posto della piaga, era nata la carne a forma di rosa rossa.
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Pietralunga
Come vero amante della umiltà perfetta, S. Francesco, a Pietralunga si recava tra
i lebbrosi e viveva con loro, per servirli in ogni necessità per amor di Dio. Lavava i
loro corpi in decomposizione e ne curava le piaghe puzzolenti. C’è da dire, peró
che, quando era un giovane scapestrato, a Francesco la vista dei lebbrosi, come
egli dice, gli era così insopportabile, che non appena li vedeva da lontano si
turava il naso con le mani. Ma ecco cosa avvenne un giorno: quando cominció,
per grazia e virtù dell'Altissimo, ad avere pensieri santi e salutari: mentre viveva
ancora nel mondo, un giorno gli si presentó innanzi un lebbroso; Francesco
facendo violenza a se stesso, gli si avvicinò e lo baciò. Da quel momento decise di
disprezzare se stesso a favore dei malati sempre più, finché per la misericordia
del Redentore ottenne piena vittoria.
Gubbio
Quando Francesco dimorava nella città di Agobbio (Gubbio), lí c’era un lupo
grandissimo, terribile e feroce, il quale non solamente divorava gli animali, ma
anche gli uomini, tanto che tutti avevano una grande paura, ogni volta che esso
si avvicinava alla città; e tutti andavano armati quando uscivano della città, come
se andassero a combattere; e nonostante tutto questo, nessuno si poteva
difendere da lui, soprattutto se era solo. Per compassione verso quegli abitanti,
San Francesco volle andare incontro a quel lupo, nonostante i cittadini glielo
sconsigliavano. Tuttavia, senza ascoltare i loro consigli, e facendosi il segno della
santissima croce, uscì fuori dalla cittá con i suoi compagni, mettendo tutta la sua
confidenza in Dio. Anche se i suoi compagni non volevano inoltrarsi di piú nel
bosco, san Francesco senza scoraggiarsi si incamminó da solo verso il luogo dove
era il lupo. Ad un certo punto compare il lupo, il quale va incontro a san
Francesco, con la bocca aperta; avvicinandosi a lui san Francesco gli fa il segno
della santissima croce, e chiamandolo a sé, disse così: «Vieni qui, frate lupo, io ti
comando da parte di Cristo che tu non facci male nè a me nè a nessun altro».
Mirabile cosa a dire! Appena San Francesco ebbe fatto il segno della croce, il lupo
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terribile chiuse la bocca e smise di correre e si avvicinó mansueto come un
agnello; poi si gettó ai piedi di san Francesco e si accucció. E san Francesco gli
parlò così: «Frate lupo, tu fai molti danni in queste parti, e hai ucciso le creature
di Dio senza suo permesso, e non solamente hai ucciso e divorate le bestie, ma
hai avuto la sfacciataggine di uccidere anche gli uomini che sono fatti a
immagine di Dio; per questo motivo tu se' degno di essere condannato e ucciso; e
tutti gridano e mormorano contro di te, e tutti ti sono nemici. Ma io voglio, frate
lupo, far la pace fra te e loro, affinché tu non gli offenda più, ed essi ti perdonino
ogni passata offesa, e nè li uomini nè li cani ti perseguitino più». Dette queste
parole, il lupo con atti di corpo e di coda e di orecchi e con inchinare il capo
mostrava d'accettare ciò che santo Francesco diceva e di volere ubbidire. Allora
santo Francesco disse: «Frate lupo, poichè ti piace di fare e di tenere questa pace,
io ti prometto ch' io ti farò dare da mangiare fino a quando tu vivrai, dagli uomini
di questa terra, affinché tu non patirai più fame; infatti io so bene che tu per
fame hai fatto ogni male. Peró tu, frate lupo, mi devi promettere che tu non farai
piú male, mai, a nessuna persona umana nè ad animale: promettimi tu questo?».
E il lupo, abbassando la testa fece un chiaro segnale che lo prometterva. E san
Francesco così disse, poi: «Frate lupo, io voglio che tu mi facci fede di questa
promessa, affinché io me ne possa bene fidare». E san Francesco stese la mano
per ricevere la sua fede; il lupo allora alzó la zampa e la mise sopra la mano di
san Francesco, dandogli quel segnale ch' egli poteva fisarsi.
E allora disse santo Francesco: «Frate lupo, io ti comando nel nome di Gesù
Cristo, che tu venga ora con me.». E il lupo ubbidiente se ne andó con lui come
un agnello mansueto. I cittadini, vedendo questo, si meravigliarono molto. E
subito questa notizia si diffuse per tutta la città; e tutti, maschi e femmine, grandi
e piccioli, giovani e vecchi, andarono in piazza a vedere il lupo con san Francesco.
Davanti a tutti, san Francesco disse: « Udite, fratelli miei: frate lupo che è qui
dinanzi da voi, mi ha promesso di far pace con voi e di non danneggiarvi mai in
cosa nessuna, se voi gli promettete di dargli ogni giorno il cibo necessario”. Allora
tutto il popolo a una sola voce promise di nutrirlo continuamente. E san
Francesco, dinanzi a tutti, disse al lupo: «E tu, frate lupo, prometti d' osservare il
patto della pace, e prometti che tu non danneggi piú nè gli uomini, né gli animali,
nè nessuna altra creatura?». E il lupo si inginocchió e abbassó la testa e con atti
mansueti di corpo e di coda e d'orecchi dimostrava di volere osservare con loro
ogni patto. In tutto il popolo ci fu molta gioia e ammirazione verso San Francesco
e tutti incominciarono a gridare al cielo, lodando e benedicendo Dio per aver
mandato san Francesco, il quale per li aveva liberati dalla crudele bestia. Il lupo
visse due anni in Gubbio, ed girava familiarmente per le case senza fare male a
nessuno e senza ricevere male da nessuno e fu nutrito affabilmente dalla gente,
e andando così per la terra e per le case, nessun cane gli abbaiava dietro.
Finalmente dopo due anni frate lupo morì di vecchiaia. I cittadini si dispiacquero
molto per la sua morte.
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Valfabbrica
Vestito di stracci, Francesco che un tempo vestiva con abiti di lusso, se ne andava
per un bosco, a Valfabbrica, cantando le lodi di Dio in francese. Ad un tratto,
alcuni banditi si precipitarono su di lui, domandandogli brutalmente chi fosse.
Francesco, senza paura rispose sicuro: «Sono il servo del gran Re; vi interessa
questo?». Quelli lo percossero e lo gettarono in un fosso pieno di neve, dicendo:
«Stattene lì, zoticone, servo di Dio!». Ma egli, guardandosi attorno e toltasi di
dosso la neve, appena i briganti furono spariti uscí fuori dal fosso e, tutto
contento, riprse a cantare a gran voce, riempiendo il bosco con le lodi a Dio,
Creatore di tutte le cose. Finalmente arrivó ad un monastero, dove rimase
parecchi giorni a fare da sguattero in cucina. Per vestirsi aveva un semplice
camiciotto e per mangiare chiedeva almeno un po' di brodo; ma non trovando
pietà in quei monaci e neppure qualche vecchio vestito, ripartí, non con rabbia,
ma per necessità, e si portó nella città di Assisi. Qui da un vecchio amico ricevette
in dono una vecchia tonaca. Qualche tempo dopo, divulgandosi ovunque la fama
di santitá di Francesco, il priore del monastero di Valfabbrica, pentitosi del
trattamento usatogli, venne a chiedergli perdono, in nome del Signore, per sé e i
suoi confratelli.
ASSISI
Nell'anno 1226, il 3 ottobre, nel giorno che aveva predetto, compiuti vent'anni da quando aveva
aderito in modo perfettissimo a Cristo seguendo la vita e le orme degli Apostoli, l'uomo
apostolico Francesco, sciolto dal corpo che lo teneva legato a questa vita mortale, passò
felicemente a Cristo. E sepolto presso la città di Assisi, cominciò a risplendere ovunque per tanti e
così vari miracoli, che spinse in breve tempo gran parte del mondo a seguire le orme di
Francesco. Poiché già in diverse parti, si era reso famoso per lo splendore di nuovi miracoli,
affluivano da ogni luogo persone gioiose di essere state liberate col suo aiuto dai loro affanni.
Stando cosí le cose, il signor papa Gregorio IX, trovandosi a Perugia con tutti i cardinali ed altri
prelati, cominciò a trattare la sua canonizzazione. Tutti furono concordi e si dissero favorevoli.
Lessero e approvarono i miracoli, che il Signore aveva operato per mezzo del suo servo, ed
esaltarono con le più alte lodi la santità della sua vita. Anzitutto vennero convocati a tanta
solennità i principi della terra. Poi, nel giorno fissato, tutto lo stuolo dei prelati e una infinita
moltitudine di popolo accompagnarono il Papa in Assisi, per celebrarvi, a maggiore onore del
Santo, la sua canonizzazione. Quando tutti si trovarono nel luogo preparato per una circostanza
così solenne, da principio papa Gregorio IX parlò al popolo ed annunziò con affetto dolcissimo le
meraviglie del Signore. Poi, con un nobilissimo discorso, tessé le lodi del padre san Francesco,
versando lacrime di commozione mentre esponeva la purezza della sua vita. Finito il discorso,
papa Gregorio IX alzò le mani al cielo e con voce sonora proclamò Santo il beato Francesco.
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Domenica di Pasqua,
verso le 22,45
possibile minaccia globale dall’Asteroide Apophis!
(e venuta gloriosa di Cristo?)
Ma qualche altro scienziato smentisce!
(per non allarmare l’Umanitá?)
Secondo la maggior parte degli scienziati esperti in minacce globali, la minaccia
“numero uno” che l’umanità dovrebbe cominciare ad affrontare è rappresentata
dall’asteroide Apophis che, secondo i calcoli degli astronomi, il 13 Aprile 2036,
Domenica di Pasqua, dovrebbe passare così vicino al nostro pianeta da correre il
rischio di una collisione.
In un approfondito articolo pubblicato sul proprio sito, la NASA spiega che
venerdì 13 aprile 2029 milioni di persone in tutto il mondo vedranno sfrecciare
un punto luminoso nel cielo, molto più veloce di molti satelliti e decisamente più
luminoso della maggior parte delle stelle.
Si tratta del passaggio dell’asteroide Apophis (foto sopra) che transiterà a soli 30
mila chilometri dalla superficie terrestre, Per fare un confronto, basti pensare
che le orbite dei satelliti stanno ad un’altezza media di 36 mila chilometri.
Al massimo avvicinamento, l’asteroide brillerà come una stella di grandezza 3,
quindi visibile ad occhio nudo dall’Africa, dall’Europa e dall’Asia, anche con le luci
delle città accese. “Si tratta di un fenomeno molto raro. Il passaggio di oggetti
grandi quanto Apophis si calcola che avvenga ogni 1000 anni, in media.
L’asteroide misura circa 320 metri di larghezza e pesa 200 miliardi di tonnellate.
E’ abbastanza grande da devastare una nazione grande quanto la Francia, oppure
generare uno tsunami distruttivo se dovesse precipitare nell’oceano.
Quando fu avvistato per la prima volta nel dicembre del 2004, i primissimi calcoli
fecero temere che il corpo celeste sarebbe entrato in collisione con la Terra
proprio il venerdì 13 aprile 2029. Nuovi calcoli, però, hanno dimostrato che il
passaggio del 2029 non avrà nulla di distruttivo, ma sarà solo uno splendido
spettacolo astronomico.
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Le cose, però, potrebbero diventare complicate Domenica 13 aprile 2036
(Domenica di Pasqua), esattamente 7 anni dopo il primo passaggio, dato che
Apophis si troverà a compiere un nuovo passaggio spericolato nei pressi della
Terra. Durante il passaggio del 2029, la traiettoria orbitale dell’asteroide si
piegherà di circa 28 gradi, a causa della forza di gravità esercitata dalla Terra. Che
cosa succeda dopo è incerto. Alcuni temono che la nuova traiettoria
dell’asteroide potrebbe portarlo a colpire la Terra nel 2036.
il meteorite dovrebbe impattare in un’area racchiusa fra l’Arabia e il Giappone, o
tra il Madagascar e la Nuova Guinea, o in Siberia anche se, da quanto affermano
gli ultimi calcoli, potrebbe anche precipitare nell’oceano Pacifico, tra la California
e le Hawaii, provocando un immane Tsunami avente la potenza pari a 100.000
volte l’effetto della bomba atomica che distrusse Hiroshima nell’agosto del 1945.
I russi vogliono creare una navicella spaziale in grado di deviare l’asteroide che
minaccia la Terra anche se pensano che l’incidente è quasi inevitabile. Se
Apophis dovesse colpire il nostro pianeta, un territorio grande come la Francia si
trasformerebbe in un deserto, con tutte le conseguenze sul resto del pianeta,
cioé un disastro epocale che potrebbe far estinguere ogni forma di vita sul nostro
pianeta.
E se anzicché i mezzi scientifici, fossero le conversioni, le preghiere e i digiuni a
far evitare la catastrofe annunziata dalle profezie private, posto che si riferissero
a questo eventuale avvenimento cosmico?
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Come amare
la propria moglie
secondo la Bibbia
Lo sapevi che nella Bibbia ci sono regole di comportamento con le
proprie mogli che riguardano solo i mariti? I mariti hanno la
responsabilità di amare e onorare le proprie mogli. Se vuoi essere un
marito che ama la propria moglie come Cristo ha amato la Chiesa,
continua a leggere.
"Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la
Chiesa." (Efesini 5, 25)
Sei pronto a rischiare la tua vita per aiutare o salvare tua moglie?
L'amore di Cristo per la Chiesa è senza limiti, è un amore che da'
tutto. Cristo ha dato la sua vita per noi, ancora prima che noi lo
amassimo. Il suo amore non dipende dal tuo amore verso di lui. Ama
tua moglie come servizio sotto l'autorità di Dio, e dona la tua vita a
tua moglie come se donassi la tua vita a Dio.
"Ama tua moglie come ami il tuo corpo e la tua vita"
(Efesini 5, 28-33).
Ogni giorno ti prendi cura del tuo corpo, nutrendolo e mantenendolo
in buona salute. Allo stesso modo, prenditi cura dei bisogni e del
benessere di tua moglie. Condividi dolori malattie e problemi di tua
moglie e gioisci con lei quando sta bene, come se fosse la tua stessa
vita. Un marito deve considerare anche i desideri d’amore della
moglie e fare tutto il possibile per soddisfarli. In pratica, nel vostro
rapporto, i suoi bisogni o desideri (finanziari, fisici, psichici,
emozionali o spirituali) devono ricevere tutta la tua attenzione. Solo
così la amerai e ti prenderai cura di lei come di te stesso.
"Vivete insieme alle vostre mogli, con il riguardo dovuto alla
donna." (1 Pietro 3, 7).
La Bibbia dice che se trascuriamo questo comandamento, le nostre
preghiere non saranno ascoltate! Perció rispetta tua moglie, elimina
qualsiasi abitudine tua che a lei dá fastidio! Se ha bisogno di aiuto per
portare cose pesanti, aiutala! Se ha bisogno di un po' di tempo per sé
stessa, concediglielo e prenditi tu cura della tua famiglia, durante quel
periodo! Aiutala con tutta la forza che hai, mostra l'amore che hai per
lei con tutto riguardo e con tutto il tuo slancio.
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"Non v'inasprite contro le vostre mogli" (Colossesi 3, 19).
Se tua moglie è sensibile, devi renderti conto che risposte aspre,
sguardi infuriati, toni della voce irritata e impazienza esagerata
feriscono tua moglie profondamente. Gioisci del fatto che sia una
signora e non sia come te, impaziente e nervoso per ogni cosetta;
ricorda che tua moglie è un prezioso dono che Dio ha fatto a te.
"Non è solo il marito ad avere potere sul proprio corpo, ma anche la
moglie" (1 Corinzi 7, 3-5).
Soddisfa tua moglie fisicamente. Non privarla di quello di cui ha
bisogno. Il piacere sessuale è qualcosa di meraviglioso, ricevuto gratis
dalla natura, anzi è un dono di Dio. Non bisogna farsi “pregare”
troppo prima di acconsentire. Parla con lei dei suoi bisogni a letto e
fuori dal letto.
”Vivi lieto con tua moglie per tutta la vita. Lascia che il suo corpo
t'inebri. Sii rapito in lei" (Proverbi 5, 18-19).
Nessun uomo dovrebbe guardare un'altra donna o foto erotiche di
altre donne, quando ha una moglie da contemplare ogni giorno. Un
marito dovrebbe sentirsi soddisfatto pienamente con il corpo della
propria moglie. Comunque sia il corpo di sua moglie, un uomo puó
imparare a considerarlo il corpo più attraente del mondo. Questo è
quello che davvero significa “inebriarsi” (cioè, eccitarsi) con la
propria moglie. Una moglie con un simile marito si sentirà bella,
piacente, affascinante, attraente, provocante, irresistibile e,
soprattutto, una vera signora.
"Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con
pudore e modestia: non di trecce e d'oro o di perle o di vesti
lussuose" (1 Timoteo 2, 9).
Incoraggia tua moglie a essere modesta in pubblico ed erotica
quando è sola con te. Una donna modesta è una signora. Ci sono
troppe provocazioni (involontarie?) causate da certe donne che in
pubblico mostrano troppo del proprio corpo (scollature profonde,
gonne cortissime, che poi cercano di allungare con le mani ma che
sanno che non si allungano, ecc.). Pensa al piacere di sapere che
nessun altro può vedere certe parti di tua moglie, a parte te!
Rimarrai sbalordito nel vedere come questi atteggiamenti aumenterà
le tue emozioni, le tue sensazioni, i tuoi desideri maschili e i suoi
femminili.
"Non farti abbagliare da altre donne" (Proverbi 5, 20).
Ritenere attrattive altre donne e guardarle con
un certo desiderio, danneggerà il modo in cui pensi a tua moglie: ti
sembrerá che tua moglie ti soddisfi meno, la sentirai meno speciale a
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tuoi occhi. Qualsiasi uomo abituato a dare guardatine ad altre donne,
lo farà inconsciamente anche in presenza di sua moglie. E lei se ne
accorgerà. Ricordati di farti affascinare solo da tua moglie e da
nessun’altra. Lei si sentirà come una regina e tu ti sentirai ancora più
innamorato.
"Proclama tua moglie <beata> e lódala” (Proverbi 31, 28-29).
Esprimi spesso a tua moglie come lei sia speciale e più grande di
qualsiasi altra donna su tutta la terra. Non riferirti solo al suo aspetto,
ma anche a come si prende cura di te, come s'impegna in quello che
fa e a tutte le sue qualità di signora. Vedrai come tua moglie
moltiplicherá le sue belle capacitá, fará emergere enormemente i suoi
lati migliori, quando tu la riempirai ripetutamente delle tue lodi. Lei
desidera molto sentire certe tue belle incoraggianti parole e le vuole
sentire solo da te! Chiaramente non devi diventare orgoglioso, ma
questo non cambia il bisogno e desiderio di tua moglie di essere
tenuta in grande considerazione da te.
"Esprimi a tua moglie come sei attratto e affascinato dal suo corpo”
(Cantico dei Cantici 4, 7; 7, 1-8).
Un vero amante farà sapere a sua moglie di non trovare in lei alcun
difetto. Dio ha fatto tua moglie. Dio non fa nulla di sbagliato. Se pensi
che qualcosa nel suo corpo non vada bene, sei tu che devi cambiare il
tuo modo di pensare. E' responsabilità del marito di crescere
nell'amore e nell'esprimere quest’amore in tutto il corpo della propria
moglie; ed è anche suo dovere esprimerlo in modo rispettoso
e delicato. Non serve a niente criticarla o umiliarla o fare dell’ironia.
Pensa a come la farà stare bene la certezza, di sapere che tu sei
innamorato di ogni parte di lei!
"Onora il tuo matrimonio; mantienilo puro rimanendo fedele a tua
moglie in tutto” (Ebrei 13, 4).
Gesù dice che "se uno guarda la donna di un altro col desiderio di
possederla commette adulterio" (Matteo 5, 28) Questo è simile ad un
altro insegnamento di Gesú: “dove è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo
cuore" (Luca 12, 34). Perció non coltivare un simile desiderio in
nessuna momento della tua vita; non permettere che entri nel tuo
cuore qualche altra donna che non sia la tua moglie. Mantieni il tuo
matrimonio puro, insegnando al tuo cuore e ai tuoi occhi a essere
fedeli a tua moglie. Se farai così, raccoglierai incredibili benefici!
Ringrazia il Signore per le cose belle che ci sono attorno a te e
apprezzale, ma conserva solo per tua moglie i tuoi sguardi, i tuoi
desideri, la tua voglia di possederla, la tua gioia, la tua mente e il tuo
cuore.
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"Sii riconoscente per tua moglie e renditi conto del favore che hai
ricevuto da Dio” (Proverbi 18, 22).
Pensa a come saresti solo senza di lei. Adamo era solo, ma non era
cosa buona per lui; per questo Dio gli ha dato una moglie. In lei hai
una compagna per la vita, un'amica e un'amante da godere ogni
giorno. Come sei benedetto! Ringrazia Dio e prega per lei ogni giorno.
E' un "premio" immenso che hai ricevuto da Dio.
“Sii una sola “carne” (cioè una sola persona: corpo-testa-cuore) con
tua moglie in ogni tempo e in ogni circostanza della tua vita"
(Matteo 19, 5).
Godi la vita insieme a lei come se fosse la tua vita, ma vivi con
equilibrio e con la ragione. Desidera di essere con lei come la prima
volta che l'hai incontrata. Corri a casa da lei dopo il lavoro. Pensa a lei
durante la giornata. Chiamala tutti i giorni. Imparate ad andare
d'accordo: abbiate un medesimo pensare. Godetevi spesso l'intimità
e l’amore. Dovreste vivere l’amore con una frequenza che soddisfi i
desideri di chi ne sente più il bisogno. Certo, dovete tenere conto dei
vari impegni e delle vostre condizioni di salute. Passate del tempo
insieme, anche semplicemente parlando di quello avvenuto durante il
giorno. Mostra un interesse sincero e genuino: ascolta con
partecipazione, mostra completa attenzione e guardala negli occhi.
Tua moglie è più importante di tutto e di tutti gli esseri umani. Sii una
sola cosa con tua moglie.
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Chi è la persona “ASSERTIVA”?
La persona “ASSERTIVA” è una persona che ha la capacità di esprimere in modo
chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni senza tuttavia offendere, né
aggredire l’altro.
È una persona che sa difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, che sa
esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e sa difendere i suoi
diritti senza ignorare quelli degli altri. È una persona che non è né passiva, né
aggressiva.
La persona “ASSERTIVA”, quindi:
1) È una persona che ha una buona immagine di sé (cioè che ha “autostima”): chi
vuole bene a se stesso e chi accetta se stesso, si relaziona in maniera adeguata
con gli altri; mentre chi pensa di non valer nulla o chi pensa di essere piú
importanti degli altri, impedisce un buon dialogo con sé stessi, finendo così per
comportarsi in maniera o passiva o aggressiva con gli altri.
2) È una persona che ha una adeguata capacitá di comunicare: esprime il suo
punto di vista in tono pacato; quando parla è sincero, non mente, non imbroglia,
non parla per sottintesi, non nasconde parte della veritá; sa che non è possibile
piacere a tutti e si assume il rischio di entrare in disaccordo con gli altri; perció,
quando è il caso, sa dire di no spiegando con sinceritá e pacatezza le proprie
motivazioni, rispettando, tuttavia, le opinioni degli altri.
3) È una persona che ha una capacità di rispondere alle richieste e alle critiche,
senza agitarsi e senza perdere l’autocontrollo, riesce a mettersi dal punto di vista
dell’altro e lo rispetta, anche quando non lo condivide; la persona aggressiva,
invece giudica e critica; quella passiva, poi, è eccessivamente accondiscendente;
mentre quella “assertiva” è aperta alla veritá, a ció che è giusto e a ció che è
bene, non é attaccata alle proprie idee, ai propri gusti e ai propri punti di vista.
4) È una persona che ha la capacità di dare e di ricevere apprezzamenti al
momento giusto, senza esagerare e senza fingere.
5) È una persona che ha la capacità di sciogliere i conflitti e risolvere i problemi .
Servizio Pastorale
a cura della
Missione Cattolica Italiana
Villingen
n. 47 *
Giugno 2014