(istiocitosi maligna) nel bovaro del bernese

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(istiocitosi maligna) nel bovaro del bernese
STUDIO SULLE CAUSE GENETICHE DEL SARCOMA ISTIOCITICO
(ISTIOCITOSI MALIGNA) NEL BOVARO DEL BERNESE
Dr. Catherine André
Catherine André1, Benoît Hédan2, Jérôme Abadie3, Edouard Cadieu4, Clotilde de Brito1, Patrick Devauchelle5,
Mathieu Le Gallo1, Heidi Parker4, Matthew Breen2, Elaine Ostrander4
1
Institut de Génétique et Développement, UMR 6061 CNRS, Université de Rennes1, Faculté de Médecine,
35043 Rennes Cedex, France
2
Dept. of Molecular Biomedical Sciences, North Carolina State University, College of Veterinary Medicine,
Raleigh, North Carolina, USA.
3
Unité d’Anatomie Pathologique, UMR INRA-ENVN 703, Ecole Nationale Vétérinaire, BP 40706, 44300
Nantes, France
4
NIH/NHGRI, 50 South Drive, MSC 8000, Building 50, Room 5339, Bethesda, MD 20892 – 8000, USA.
5
Centre Anticancéreux Vétérinaire, Ecole Nationale Vétérinaire ENVA, 7, Av. General de Gaulle, 94704
Maisons Alfort.
I disturbi istiocitari proliferativi nei cani rappresentano patologie eterogenee che
comprendono disordini reattivi, quali l’istiocitosi cutanea e sistemica, e neoplastici, come
l’istiocitoma cutaneo ed il sarcoma istiocitico localizzato e disseminato (istiocitosi maligna).
La loro eziologia e patogenesi sono ancora sconosciute. Tali patologie hanno in comune
molte caratteristiche cliniche e patologiche con l’istiocitosi che colpisce gli uomini, le cui
cause scatenanti restano ignote. La ricerca clinica, genetica e di nuove terapie è d’interesse
comune per il cane e per l’uomo.
Nei cani il sarcoma istiocitico è strettamente legato alla razza: la sua incidenza nel
Bovaro del Bernese, Rottweiler e Retriever è alta, rappresentando quasi il 25% delle cause di
morte nei Bovari del Bernese. L’età media alla diagnosi è di 6 anni.
Stiamo lavorando da 6 anni sul sarcoma istiocitico nel Bovaro del Bernese allo
scopo di caratterizzare meglio le forme cliniche, la fisiopatologia e l’epidemiologia. Tutto ciò
attraverso un questionario inviato ai veterinari che avevano riferito casi di istiocitosi maligna.
Sono stati presentati i risultati dei 100 casi studiati.
Inoltre abbiamo intrapreso la ricerca delle cause genetiche di questa drammatica
malattia. Abbiamo raccolto campioni di sangue e dati clinici relativi a Bovari del Bernese
francesi e, grazie all’BIWG, di altri paesi europei, ed abbiamo ricostruito un enorme pedigree
con 327 cani, 121 dei quali malati. Tutti i cani malati hanno un referto istopatologico e, se
necessario, sono stati effettuati controlli istologici ed immunoistochimici. Abbiamo
dimostrato che il modo di trasmissione della malattia è, molto probabilmente, oligogenico
cioè coinvolge un piccolo numero di geni. Abbiamo anche raccolto campioni di cellule
istiocitarie normali, come controllo, facendole crescere e differenziandole e campioni di
tessuto tumorale e sano per studiare l’espressione genica a livello del RNA.
Contemporaneamente nei laboratori della Dr. E. Ostrander e del Dr. M. Breen sono stati
raccolti campioni da Bovari del Bernese americani malati e campioni di controllo. Sui due
gruppi di cani (americani ed europei) sono stati compiuti dei confronti genetici
complementari allo scopo di localizzare i geni coinvolti nel sarcoma istiocitico del Bovaro
del Bernese.
Sono stati studiati un totale di 191 cani francesi utilizzando il “genetic linkage
analysis”, per mezzo di 260 marker microsatellitari ed i risultati mettono in evidenza
parecchie regioni, su 3 cromosomi, contenenti i geni coinvolti nella malattia.
Contemporaneamente sono stati studiati, utilizzando l’”association method” con un
set di 500 marker microsatellitari, 55 casi di istiocitosi maligna e 120 cani anziani di
controllo del gruppo americano, permettendo l’identificazione di parecchi loci.
In entrambi gli studi le analisi statistiche hanno evidenziato 3 regioni
cromosomiche identificate in entrambi i gruppi. Si stanno studiando attivamente anche i loci
in comune.
Utilizzando il nuovissimo strumento dello SNP (single nucleotide polymorphisms)
e del “genotyping method”, sono allo studio i metodi di associazione genetica su cani malati
e di controllo sia del gruppo americano che di quello francese/europeo.
Nel laboratorio di M. Breen la ricerca del riarrangiamento cromosomico su oltre
100 tumori di Bovari del Bernese americani e francesi e su Flat Coated Retriever americani
ha permesso di identificare ricorrenti anomalie presenti sia nella fase iniziale del tumore che
nel suo progredire. Questo sarà utile allo sviluppo di nuove terapie.
In conclusione, usando metodi genetici complementari e 2 gruppi di Bovari del
Bernese, americani ed europei, abbiamo potuto ottenere risultanti concordi e molto
incoraggianti. I loci identificati sono stati esaminati molto approfonditamente per cercare i
geni o le aree del genoma e le loro mutazioni responsabili della malattia. Sono necessari
ulteriori studi per identificare altri loci. Gli scopi futuri di questa ricerca sono da un lato lo
sviluppo di test genetici per la diagnosi precoce e dall’altro il trasferimento delle conoscenze
alla ricerca medica umana che si occupa delle patologie istiocitarie.
Gli autori ringraziano i numerosi allevatori, i proprietari di Bovari del Bernese ed i veterinari
che hanno lavorato per la raccolta dei campioni, così come l’AFBS ( Club francese per i
Bovari svizzeri), il CIABS, la SIBB, Il Club Belga, il Club svizzero ed altri Club europei ed
americani , la Sig.ra Margaret Baertschi e Didier Paineau per il loro generoso contributo e la
loro conoscenza della storia della razza.
Dr. Catherine André
Laboratoire de Génétique et Développement
UMR 6061 CNRS
Université de Rennes1, IFR 140
Faculté de Médecine,
35043 Rennes Cedex, France
e-mail: [email protected]
Catherine André ha conseguito il dottorato in genetica molecolare e oncologia presso
l’Università di Parigi nel 1992. Dal 1995 lavora al CNRS, Università di Rennes, Francia sulla
genomica e sulla genetica dei cani. E’ a capo del gruppo “canine genetics” che si occupa di
ricercare le basi genetiche delle patologie ereditarie nei cani e nell’uomo.