Costa de la Luz
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Costa de la Luz
COMUNITÀ EUROPEA Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale IT Costa de la Luz Cadice • Huelva Spagna Costa de la Luz Cadice • Huelva Spagna I N D I C Premessa E Premessa 1 Itinerari lungo il litorale I territori di Guzmán el Bueno Cadice: la tazzina d’argento Jerez e il triangolo del vino Il Coto de Doñana e il pellegrinaggio del Rocío Il porto delle tre caravelle Da Punta Umbría ad Ayamonte 2 2 6 10 Itinerari nell’entroterra La strada delle locande e i tori I Pueblos Blancos Niebla e i vini del Condado La Sierra di Aracena Sierra mineraria 26 26 27 29 30 33 Tempo libero e specttacoli 34 Dati di rilievo 36 Irlanda 16 18 24 Regno Unito Dublino Londra Parigi Francia Portogallo In entrambi i casi, i villaggi sono macchioline bianche che costellano il paesaggio. Madrid Oceano Atlantico La Costa de la Luz ha un sapore di storia antica. Ospitò, infatti, il regno di Tartesso, ai cui lidi approdavano greci e fenici spinti da un fiorente commercio. Più tardi, sopraggiunsero i romani ai quali subentrarono, agli inizi dell’VIII sec., gli arabi la cui permanenza si sarebbe prolungata per ben otto secoli. Vi ebbe anche inizio il più celebre viaggio per mare di tutta la storia che avrebbe portato Cristoforo Colombo e le sue tre caravelle alla volta dell’America. L’interno è caratterizzato da pendici coperte di olivi nonché da due delle catene montuose più suggestive della Spagna: la sierra de los Pueblos Blancos a Cadice e quella di Aracena a Huelva. Mar Cantabrico Lisbona La Costa de la Luz è un susseguirsi di spiagge di sabbia fine attorniate da pinete, spezzate qua e là da qualche tratto roccioso. Il corso basso dei suoi fiumi si snoda tra saline e paludi, in un paesaggio rimasto immutato per secoli. Deve il suo nome al fatto che la luce si riverbera sul mare come in uno specchio. Caños de Meca. Cadice SPAGNA Huelva Cos ta d e la Mar Mediterraneo Cádiz Luz Ceuta Melilla Pubblicato da: © Turespaña Secretaría de Estado de Turismo y Comercio Ministerio de Industria, Turismo y Comercio Testo: César Justel Stampa: XXXXX Traduzione: Raffaello Dal Col D.L. M-XXXXX NIPO: XXXXXX Fotografia: Archivio Turespaña Stampato in Spagna Grafica: P&L MARÍN 2ª edizione NO EDITADA Actualizada octubre 2003 1 DE DOÑANA I Lebrija Trebujena tinerari lungo il litorale I territori fortezza o dalla piccola penisola di Punta Tarifa, si possono ammirare le coste africane. Battuta da forti venti di ponente e di levante, oggigiorno Tarifa è divenuta un paradiso per gli appassionati di windsurf, di cui vi si svolgono campionati internazionali, nonché di pesca subacquea. Tre sono le spiagge: Bolonia, lunga 6 km; Los Lances, lunga 10 km e La Plata lunga 4 km. di Guzmán el Bueno Per quasi otto secoli, la Costa de la Luz fu scenario della convivenza talvolta pacifica, talvolta bellicosa di arabi e cristiani. A simboleggiare i conflitti tra queste due culture, è l’immagine di un cavaliere il quale, dall’alto di una fortificazione, scaglia un pugnale agli arabi affinché ne uccidano il figlio. Si tratta di colui che sarebbe poi passato alla storia con il nome di Guzmán el Bueno. Il fatto avvenne nel castello di Tarifa, tuttora in piedi, pur se ampiamente rimaneggiato al pari delle mura di cinta. Accoglie la chiesa di Santa Maria, eretta laddove sorgeva una moschea. Dall’antica La costa atlantica gaditana, costellata di numerose praterie dove pascolano tori indomiti, si stende da Tarifa a Cadice. 14 km più in là, un crocevia conduce alla Ensenada de Bolonia, ove sorgono le rovine della città romana di Baelo Spiaggia. Tarifa Sanlúcar de Barrameda A-4 Arcos de la Frontera Chipiona Rota El Puerto de Santa María Jerez de la Frontera IV Puerto Real CÁDIZ PARQUE NATURAL DE LA BAHÍA DE CÁDIZ San Fernando Chiclana Alcalá de los Gazules Medina Sidonia Sancti-Petri Conil de la Frontera Jimena de la Frontera Vejer de la Frontera PARQUE NATURAL BREÑA Y MARISMAS DE BARBATE 340 Cabo de Trafalgar Barbate Los Barrios PARQUE NATURAL DE LOS ALCORNOCALES Zahara de los Atunes Algeciras Ensenada de Bolonia Punta Camarinal Tarifa Punta de Tarifa Claudia, oggi trasformata in museo, nonché ampi lidi di sabbia bianca nei dintorni. Lungo il medesimo litorale sorge Zahara de los Atunes, località di pesca ricca di tradizioni ove, nell’arco degli ultimi anni, villette e zone residenziali sono cresciute a vista d’occhio. In primavera o sul finire dell’estate, si avrà modo di presenziare il magnifico spettacolo della pesca al tonno con reti. A dieci chilometri di distanza sorge Barbate, ove si trovano i celebri Caños de Meca, bellissima località naturale ricca di sorgenti e numerose pinete che digradano fino al mare. A fianco, si scorge il cabo de Trafalgar il cui faro 2 Puerto Serrano Olvera Villamartín Algodonales Bornos Prado Ronda del Rey Baelo Claudia. Bolonia 3 Estepona 340 Zahara de los Atunes richiama alla memoria la famosa battaglia conclusasi con la morte del vincitore, l’ammiraglio inglese Nelson nonché degli spagnoli Gravina e Churruca. Tutt’intorno, si allungano spiagge di sabbia bianca quasi vergini. provincia di Cadice. La chiesa del Salvatore, l’Arco delle Monache, le dimore signorili e i resti delle fortificazioni medioevali è quanto di più importante ci si possa trovare. La località costiera successiva è Conil de la Frontera, villaggio di pescatori, divenuto centro turistico negli ultimi anni, fiancheggiato da due spiagge spaziose. La statale prosegue fino a Chiclana, città industriale nei pressi della zona paludosa che cinge la baia di Cadice, sul cui centro All’interno, a soli dieci chilometri dal litorale, sorge Vejer de la Frontera, posto di vedetta che si vanta d’essere uno dei centri abitati ove maggiore è l’impronta araba nonché uno dei più belli della Vejer de la Frontera Spiaggia Fontanilla. Conil de la Frontera storico si affacciano bianche facciate abbellite da enormi finestre guarnite di grate. Nelle sue vicinanze, si trovano la spiaggia de La Barrosa, una delle più celebri di tutta il litorale, e l’abitato di Sancti Petri, con l’omonima isola su cui si erge un castello costruito sopra un santuario fenicio che i romani avrebbero poi dedicato a Ercole. Vi si conservano tuttora numerosi monumenti tra cui spiccano la chiesa parrocchiale dalle torri gemelle nonché il castello di San Romualdo. I suoi edifici sono fatti di mattoni intonacati con frontespizi in pietra, finestre guarnite di grate e terrazzi adornati con vasi da fiori, certamente uno degli esempi più eloquenti dell’architettura barocca di Cadice. L’ultimo abitato prima di approdare al capoluogo, è San Fernando, strettamente legato alle battaglie navali delle guerre Chiesa napoleoniche. dell’Immacolata. Barbate 4 Cadice: la tazzina d´argento A Cadice, soprannominata “salata limpidezza” dal poeta Manuel Machado, tutto ha inizio e fine nel mare. Abitato di tradizioni marinare, di cui si dice che sia stata fondato da Ercole in persona, Cadice si vanta di essere la più antica città dell’Occidente. Potendo, è preferibile giungerci dal mare solcando la baia a bordo di una delle imbarcazioni (vaporetto) che salpano dal vicino Porto di Santa Maria. La rotta dura circa un’ora. Solo allora si capirà perché è stata soprannominata la tazzina d’argento. Un lungo viale, ingresso d’obbligo per chi vi giunge in auto, su cui si affacciano edifici moderni, dà vita alla città nuova separata dal centro storico dalla Puerta de Tierra, fortificazione del XVII sec. La cosa migliore da fare è gironzolare nel quartiere detto del Pópulo, certamente il più “verace” di Cadice, nei pressi della Cattedrale, edificio in stile barocco dalla cupola rivestita di azulejos (piastrella di terracotta maiolicata o verniciata), nelle cui vicinanze sorge la chiesa di Santa Cruz. Si tratta del primo tempio di Cadice fondato per volere del re Alfonso X il Saggio laddove sorgeva una moschea araba. Tra le numerose chiese, emergono quella di Santo Domenico - munita di chiostro recinto da un colonnato di marmo -, Santa Maria, San Giacomo, San Agostino, San Francesco - con opere di Montañés -, San Antonio, El Carmen e quella del Rosario che accoglie le sculture di San Servando e San Germán, patroni della città. Piazza di San Juan de Dios. Cadice Lungomare Campo del Sur. Cadice Altrettanto interessanti sono la Fabbrica di tabacchi, il Carcere regio, il Museo provinciale con affreschi di Goya, il Municipio, il Gran Teatro Falla, la Torre Tavira e l’Oratorio di San Filippo Neri in cui, nel 1812, venne varata la prima Costituzione. Accoglie un’opera di Murillo ed è stato dichiarato monumento nazionale. Le case locali più incantevoli, dai balconi filigranati, sono ubicate nella zona dell’Alameda e San Antonio. In certune si possono tuttora ammirare le antiche porte di mogano, munite di batacchi sfavillanti, che danno su corti interne rivestite di marmo, adornate da piante rampicanti e fiori. Le case costruite in direzione del mare, sono dipinte di colori chiari. Castello di San Sebastiano. Cadice Oltre ad essere una città monumentale, Cadice è una città che ben si presta all’arte della tapa, di cui sono celeberrime le friggitorie dove si può acquistare del pesce 7 Hospital a 9 CÁDIZ a a Parador a. C. Sopranis ES C. Plocia AS RO S CA L LE TIL AS S DE A ID ano Severi alquiv Ú Pi DE CÁDIZ aC alz ad ca oO . a rd a Ba hí Ca Av. se L de l ir R. Guad da lso 0 200 400 600 800 m de la GAR a Av en id . A D AV Se ve ria no gu Se Avda. Dársena del Astillero EN E LL CA SOL A C. A. Fe Mach rro ado ca Le rril bó n CÍA Av d R E nd a P Jo DE rre r Ca n FC O. C Av alle en ida de DA AV ora iad Ca co N A-4 Dique Se AV UN BR E D A ID EN AV YA VI DE A . A N AL Ga rcí a UG u Ag LO s Ac ac ia A CÍ E ET ar M a nt Sa de a ay Pl N-340 SAN FERNANDO 16 km Au M. RT a S. Dárse na Pe squera BAHÍA ro da 1 Pl. Gonzalo de Cárdenas S. D. Sa me PO lle Ga AVD Ca Ca Call A. D lle C. e C rra C. C An EL er v a áno nz C. S ch PU vas Ro an ntes a ER delC a Fra sar TO a stillo nc io isc o A R JE Á N C. AR ENAL RA RE LAD DEZ NÁN FER LU DA AN ar AV EN ID A ía de lM s INA Pl. Tres Des Carabelas cub rim ien to PUERTO COMERCIAL Plaza Sevilla Puerta de Tierra AV DA . H C. ibisc o Plaza Filipinas AS G. Avd a. UR E LL CA 4 AR AV. M o Plaza Profesor Artillo 3 ND Ob isp Av HO .d el C. M. Rances n amó de R Plaza . de España a d 29 C. C. H 2 TA ES CU Palacio de Justicia 26 28 20 CA 15 DE LA BAHÍA o r C. Z orrilla Pl. de la Mina S. J. 21 27 Pl. de Dios C. Tamarindos C nta . nd e 24 Pl. San Antonio José 5 DA C. 17 6 Vea Murgia 23 Jaraquemada Plaza V. Almudaina Be rm eja Sa Calle 7 PO .A MARQUES COMIL LAS A L AV. TOLOSA LATOUR Bo uz Calle Benjumea Sacramento Encarnación E 22 Baluarte de San Roque E . D 8 Torre San 14 a C. Botic DA Estación de autobuses Autostazione 25 GÓ ME Z U och es LL C. G A ravin a Plaza Mentidero Pl. del 18 C. CoPalillero lumela 16 AV Estación ferrocarril Stazionedeferroviaria Plaza Falla Sag 13 ast a C. R. Ceped a 12 OR C. A rboli Pl. San C. Urquinaona Agustín Teatro Plaza Romano Candelaria Ma nz an bos Co ares Co lón AT L Á N T I C O R. CT C. C 19 Plaza Asdrúbal 8 . D O Mercado ruz Central O C É A N O lo Policía Polizia Pa 11 Calle uín sq D bil Aparcamiento Parcheggio Calle Calle C C. Cu Il ponte che attraversa la foce della Baia conduce a Puerto Real, abitato fondato dai Re Cattolici, per molti anni porto di rilevanza, passato ormai in secondo piano a causa delle sue industrie. élix S. F et Lub Baluarte de Capuchinos Blanco 24. Iglesia de San Antonio 25. Gran Teatro Falla 26. Puerta de Tierra 27.Oficina Ayuntamiento deinformazioni información turística Ufficio turistiche 28. Iglesia de San Francisco Hospital Ospedale Museo Provincial Arqueológico y de Bellas Artes Parador Parador 29. Santa Cueva San Rafael SUR fritto venduto in cartocci. Il miglior momento dell’anno per visitarla è, chissà, in occasione del Carnevale, certamente uno dei più briosi e più lunghi di tutta la Spagna. A Baluarte de Mártires DE DA n Jua S. Terme. Cadice Balneario de la Palma E QU DU A . ngel D A V Puerta de la Caleta rteaga o de la Rosa M. A os lle ard Ca .C idal os C eV arr Call C lón lma rra a da Co la P sa e ue V. d Q A. ela zu O ne Ve MP C. CA 1 Chiesa di Santo Domingo Estación de ferrocarril 2 Fabbrica di tabacchi Estación de autobuses 3 Monumento alle Cortes del 1812 4 Palazzo della Regione 5 Baluardo della Candelaria 6 Chiesa del Carmen 7 Governo militare 8 Parco del Genovese 9 Castello di Santa Caterina 10 Castello di San Sebastiano 11 Chiesa di San Lorenzo 12 Ospedale delle Donne 13 San Filippo Neri (Oratorio) 14 Torre Tavira 15LISTA Chiesa Santa Maria DEdiMONUMENTOS 1601. Carcere Iglesiaregio de Santo Domingo Fábrica de Tabacos 1702. Chiesa di Santa Croce 03. Monumento a las Cortes 1812 1804. Casa Morade la Diputación Palacio Baluarte de la Candelaria 1905. Cattedrale 06. Iglesia del Carmen 2007. Chiesa del Rosario Gobierno Militar Parque del Genovés 2108. Casa delle Catene 09. Castillo de Santa Catalina 2210. Chiesa di San Giacomo Castillo de San Sebastián Iglesiadide San Lorenzo 2311. Chiesa San Agostino 12. Hospital de las Mujeres 2413. Chiesa di SanNeri Antonio San Felipe (Oratorio) Torre TaviraFalla 2514. Gran Teatro 15. Iglesia de Santa María 2616. Puerta Tierra CárceldeReal Iglesia de Santa Cruz 2717. Municipio 18. Casa Mora 2819. Chiesa di San Francesco. Catedral 20. IglesiaProvinciale del RosarioArcheologico Museo 21. Casa deArti las Cadenas e di Belle 22. Iglesia de Santiago 2923. Santa Grotta Iglesia de San Agustín AV B. Perez Galdos Policía xil Cadice de a a t ay le Pl Ca La C. D. Marañón Aparcamiento 10 Cartografía: GCAR S.L. Año 2002 SEVILLA 93 km Los Palacios y Villafranca “Santuario de El Rocío” Jerez PARQUE NACIONAL DE DOÑANA Golfo de Cádiz e il triangolo del vino El Coronil Las Cabezas de San Juan Lebrija IV Montellano Puerto Serrano Villamartín Algodonale Bornos Prado del Rey Trebujena Sanlúcar de Barrameda A Jerez, l’antica Xera dei fenici, si giunge attraversando estesi pascoli, praterie e campi seminati a girasole. Se si dovesse metterne in rilievo un solo aspetto – compito quanto mai arduo – ad avere la meglio sarebbero le cantine di cui Shakespeare in persona ne esaltava i vini. A metà settembre vi si svolgono i festeggiamenti della vendemmia. A-4 Arcos de la Frontera Chipiona Rota El Puerto de Santa María Morón d la Fronte Jerez de la Frontera PARQUE NA SIERRA GRAZALE IV Puerto Real CÁDIZ San Fernando Chiclana Certosa. Jerez Bagni arabi. Jerez Se rimane ancora un po’ di tempo a disposizione, si potrà visitare la Real Academia Andaluza de Arte Ecuestre dove si potranno vedere in azione i celebri cavalli della Certosa. 10 Alcalá de los Gazules Medina Sidonia Conil de la Frontera monumenti. Non va, infatti, dimenticato che Jerez è un insieme storico-artistico con una collegiata barocca, i bagni arabi del maschio e numerose chiese: San Michele, San Juan de los Caballeros, San Giacomo, San Matteo, San Dionisio, il convento di Santo Domenico e via dicendo. Non mancano, inoltre, a Jerez le dimore signorili: i palazzi del Marchese di Montana, dei Riquelme, del Marchese di Campo Real, la Certosa e i resti delle mura di cinta cesellate nelle famose Cantiche di Santa Maria del re Alfonso X il Saggio. Altrettanto unico è il Museo di orologi, ricavato in un palazzo neo-classico, che ne accoglie oltre trecento, in gran parte francesi e tutti in perfetto stato di conservazione. Se ne consiglia la visita a mezzogiorno, per una ragione quanto mai ovvia. Nelle cantine, ci si può entrare, di norma, quasi esclusivamente il mattino dal lunedì al venerdì. Il pomeriggio è il momento migliore per visitarne i PARQUE NATURAL DE LA BAHÍA DE CÁDIZ Jimena de la Frontera Vejer de la Frontera PARQUE NATURAL BREÑA Y MARISMAS DE BARBATE 340 Cabo de Trafalgar Barbate Los Barrios PARQUE NATURAL DE LOS ALCORNOCALES Algeciras Ensenada de Bolonia Punta Camarinal Tarifa Punta de Tarifa Cantine. Jerez Non mancano poi lo stadio olimpico, lo zoo, il Palazzo delle Mostre nonché un velodromo dove si svolgono i mondiali di motociclismo. Oppure, si potrà preferire il cante flamenco di cui Jerez si vanta d’essere la culla. Le altre due città costituenti il triangolo del vino assieme a Jerez, sono El Puerto de Santa María y Sanlúcar de Barrameda. 11 San de G Punta na Cris ti eda Alam s nte lle Città di mare, fu testimone dei viaggi che portarono alla scoperta dell’America. Ca os ren ctr Do na lle Áv Pr ila iet a ta on .F C 8 Év on s o N 100 Vi spiccano il complesso residenziale Vistahermosa, Puerto Sherry e il Casinò Bahía de Cádiz. I monumenti di maggior rilievo sono il castello or a Ca Ca lle Ca Ca lle lle Calle Ca Al P. lle 0 Ca rja Va lie lle Ca Ca ll e GA LAR ina Honda l ba tó Cr is LLE Letrados CA os nd Li lle Ca S. C. MANUEL rac ue l An ton a Ca ría ne To r Po . C Mo Asta lle Ca Jard C. C. nc e Li eb re CARACOL DEL RO NDA Chaparra la de Cuesta N-IV CÁDIZ 50 km Ba ARCOS a lle s in ed 1 Fortezza e moschea araba 2 Mura di cinta almohadi 3 Chiesa convento di Santo Domenico 4 Basilica di Nuestra Señora de la Merced Oficina de información turística 5 Chiesa di San Giacomo Hospital 6 Chiesa di San AparcamientoDionisio 7 Chiesa Policíadi San Luca 8 Certosa dideSanta María de la Defensión Estación ferrocarril 9 Chiesa di San Michele Estación de autobuses 10 Consiglio comunale e Municipio 11 Palazzo Permantín 12 Cattedrale 13 Palazzo Domecq Ca ero lle rre de ra El Puerto de Santa María, sito alla foce del fiume Guadalete, è molto in voga grazie non solo alle spiagge ma anche al fatto che, soprattutto nei fine settimana, viene preso d’assalto da migliaia di persone desiderose di sedersi ai bar all’aperto a degustarne il pesce: sogliole, calamari e un bell’assortimento di frutti di mare, il tutto annaffiato, naturalmente, con del buon fino (vino secco). M Jerez de la Frontera AEROPUERTO N-IV SEVILLA s Plaza del Carbón ga de ros 9 ros alle Mule Co Cab hez Bo .A 20 Plaza Ca Arenal lle tín s u AgCalle S. Pablo de C. J. Sánc le al le C ERTO a C al AS M R Ro nd Biz coc h CALLE LEZ C. PU diz Cá Plaza de Plateros GONZÁ 1 e Calle LA OBIL ALC ÍA MAR ra sto Pa 10 C. Call C lza Ca 6 12 A el lle Ca D. ces C. Cru C LA z lu da o . DE ui Eg so Plaza del Arroyo oy del Arr Do Plaza S. Andrés 3 ón ale fon ad go min to n Sa lle Ca a Zaragoz Calle Plaza Aladro Calle Cruz 13 C. Biblioteca es y rro CTA Glorieta de Cuatro Caminos orno br Gi e Ild a alz lle Ca C. H C. Plaza de los Peones Plaza Belén lle Ca RA cos San Marcos é Jos S. C. o d E RV 7 PO Plaza Compañía o Fran n Ab da te lle as Ca C. nte e av Be a le C Ca l Sa 21 Plaza San Lucas S. C. ad Calle CA Plaza de Mamelón Ga e all 18 LA VIL SE Plaza E Cataluña LL Gu Chancillería nt C. s C. 11 17 Bla los Ído e Call itán Plaza San Juan n Sa ey arv .G Pje CE PON E CALLE 19 n da L CAL MU 2 do Re lle A CALLE ANCH Plaza Santiago RO E AV ez Plaza de Sta. Isabel E ALL NI E LL CA C D 5 MERCED DE DA Ca AB UE UQ r Pé 4 rro Piza t Ca Nueva ES NT RA 16 Calle S dri Calle JEREZ is Lu iz s . lle 14 LEALE d Cá x Ta as m Ar CALLE as de ug o ya Atala Calle ch s - Mateo Calle Z. Ruiz ag nti Sa de n lle Ca Le lle ué Ca rq Ma ntá Fo inillo lle e Ca ll Ca Iglesia de Sta. Ana Calle S a. d Av 15 N-IV TREBUJENA 22 km TREBUJENA 22 km Arce osé N-IV C. J osco n B Jua an Spiaggia de La Puntilla. El Puerto de Santa María 200 300 m Cartografía: GCAR S.L. Año 2002 14 Museo degli Orologi 15 Zoo 16 Real Escuela Andaluza de Arte Ecuestre 17 Palazzo Riquelme LISTA DE MONUMENTOS 18 Palazzo01.delle Mostre Alcázar y Mezquita árabe 19 Chiesa02. di San MatteoAlmohades Murallas 03. Iglesia Convento de Santo Domingo 20 Convento di San Francesco 04. Basílica de Nuestra Señora de la Merced 21 Chiesa05. di San JuandedeSantiago los Caballeros Iglesia 06. Iglesia de San Dionisio 07. Iglesia de San Lucas Oficina de información turística Ufficio turistiche 08.informazioni Cartuja de Santa María de la Defensión 09. Iglesia de San Miguel Hospital Ospedale 10. Cabildo Municipal y Ayuntamiento Aparcamiento Parcheggio 11. Palacio Permartín Policía Polizia 12. Catedral 13. Palacio Domeq Estación de ferrocarril Stazione ferroviaria 14. Museo de Relojes Estación de autobuses Autostazione 15. Zoológico LISTA DE MONUMENTOS 01. Alcázar y Mezquita árabe 02. Murallas Almohades 03. Iglesia Convento de Santo Domingo 04. Basílica de Nuestra Señora de la Merced 13 05. Iglesia de Santiago 06. Iglesia de San Dionisio 07. Iglesia de San Lucas 08. Cartuja de Santa María de la Defensión Chiesa Mayor Prioral. El Puerto de Santa María di San Marcos, eretto nel XIII sec. di cui sono tuttora visibili alcuni resti mozarabici, nonché quello di Doña Blanca, la chiesa Mayor Prioral, il monastero della Victoria e il convento dei frati Cappuccini. Per quanto riguarda le spiagge, vanta alcuni dei più bei lidi della zona: La Puntilla, Valdelagrana, Fuentebravía e Vistahermosa. Sanlúcar de Barrameda signorili. Spicca la chiesa di Santa María de la O, con retablo churrigueresco e facciate in stile mudéjar. Riguardo a Sanlúcar de Barrameda, il suo nome deriva da un antico tempio denominato lucero (stella) dedicato a Venere, dea venerata dai Tartessi. A seguito della conversione al cristianesimo del luogo, il nome venne trasformato in San Lúcer. Da qui a Sanlúcar il passo fu breve. Città ripida, le sue vie si diramano dall’antico castello di Santiago, oggi in rovina, fin giù al quartiere di Bajo de Guía sulle rive del Guadalquivir, dove aprono i loro battenti celebri ristoranti di buon pesce. Strettamente legata ai viaggi in America, dalle sue spiagge partì anche Magellano per il primo viaggio intorno al mondo, portato a termine da Elcano. In passato, Siviglia era raggiungibile da Sanlúcar solcando il fiume Guadalquivir. La stessa rotta viene oggigiorno ripercorsa da navi mercantili e yacht di lusso, quantunque la gente preferisca i collegamenti stradali. Nella parte alta, sorgono dei conventi che paiono palazzi, enormi cantine e dimore 14 Porto di pesca. Rota Lungomare. Rota Si potrà anche raggiungere Sanlúcar da Puerto Santa María percorrendo il litorale e passando da Rota e Chipiona. si ricava un celebre moscatello. Oltre per l’ampia spiaggia, è celebre per il Santuario de Nuestra Señora de Regla, risalente al XIV sec., molto venerato in zona, la chiesa di Nuestra Señora de la O, il Faro e il monumento alla Cruz del Mar. Rota, divenuta più cosmopolita grazie alla presenza della base navale, è da sempre centro marinaro e luogo di villeggiatura. Vi approdarono i fenici, i romani e gli arabi. Sul fronte dei monumenti, oltre ai resti delle antiche mura di cinta, conserva il castello di Luna nonché le chiese di Nuestra Señora de la O, risalente al XV sec., e quella di San Roque in stile neoclassico. Delle sue spiagge, ricordiamo La Castilla e Punta Candor. Cappella del Cristo della Misericordia. Chipiona Lungo il medesimo litorale, a 16 km, sorge Chipiona, attorniata da vigneti ove si coltivano uve pregiate da cui 15 Lepe Ayamonte La Antilla Il Coto de Doñana e il pellegrinaggio del Rocío Nell’entroterra, iniziano a scorgersi le dune e le pinete. A inizio secolo, l’archeologo tedesco Schulten trascorse vari anni sul cosiddetto cerro del trigo (collinetta del frumento), alla ricerca della mitica città di Tartesso. Attraversando il fiume Guadalquivir a bordo di un’imbarcazione, si accede al Coto de Doñana, uno dei parchi nazionali più belli della Spagna. Oltre a uno dei complessi di dune più rilevanti di tutt’Europa, vi trovano rifugio specie in via d’estinzione che giungono in stormi di migliaia di uccelli, all’inizio della primavera. È uno spettacolo davvero grandioso. A Doñana si possono ancora intravedere, nascoste tra i pini, delle capanne dal tetto di paglia, simili a quelle utilizzate, come alloggio, dagli antichi abitanti della riserva, che vivevano praticamente della pesca e della produzione di carbone. L’unica traccia lasciata dall’Uomo su una spiaggia lunga 32 km è Torre Carboneras, una torre di vedetta di piccole dimensioni, del XVI sec. All’altra estremità del parco, si trova il Centro accoglienza visitatori di Acebuche dove si potranno richiedere informazioni, optare per una visita guidata nel parco e acquistare dei souvenir. Giunti a Matalascañas, la costa Isla Cristina del Puerto HUELVA El Rompido Isla de Enmedio Punta Umbría Moguer Palos de la Frontera Mazagón El Rocío Los Palacios y Villafranca “Santuario de El Rocío” comincerà a popolarsi per la presenza di quartieri residenziali. D A-4 Matalascañas PARQUE NACIONAL DE DOÑANA Golfo de Cádiz Las Cabezas de San Juan Lebrija Trebujena Sanlúcar de Barrameda Un’agevole strada asfaltata conduce al vicino santuario de El Rocío. L’omonimo abitato è un luogo tranquillo con qualche bar e ristorante. Immagine questa alquanto diversa da quella offerta in occasione del pellegrinaggio di Pentecoste, cui partecipa circa un milione di fedeli per inneggiare alla Vergine Maria – popolarmente soprannominata la Blanca Paloma – ivi apparsa nel XIII sec. e divenuta una delle figure più venerate di tutta l’Andalusia. Chipiona Rota El Puerto de Santa María A-4 Arcos la Front Jerez de la Frontera IV Puerto Real CÁDIZ PARQUE NATURAL DE LA BAHÍA DE CÁDIZ San Fernando Chiclana Medina Sidonia Sancti-Petri Conil de la Frontera Veje de la Fro PARQUE NATURAL BREÑA Y MARISMAS DE BARBATE 3 Cabo de Trafalgar Barba Ensenada de Bolon Punta Camarin Pellegrinaggio de El Rocío. Almonte Parco nazionale di Doñana 16 Aznalfarache Bollullos Par del Condado Aznalcázar La Puebla del Río 17 Gibraleón Trigueros Camas La Palma del Condado San Juan de Cartaya A-49 Aznalfarache Lepe Aljaraque Bollullos Par Ayamonte HUELVA del Condado La Antilla Palos de El Rompido La Puebla del Río La Rábida la Frontera Isla Cristina Isla de Enmedio Punta Mazagón El Rocío Umbría Los Palacios “Santuario y Villafranca de El Rocío” 431 Il porto delle tre caravelle La spiaggia e la striscia di dune si prolungano fino a Mazagón – a 18 km. da Matalascañas – divenuto importante luogo di villeggiatura. Poco dopo, si giunge a La Rábida e a Palos de la Frontera. San Juan del Puerto Moguer Matalascañas PARQUE NACIONAL DE DOÑANA Golfo de Cádiz Sul piccolo monolito, posto dirimpetto al portale in stile mudéjar della chiesa di San Jorge, risalente al XIV sec., sono stati incisi i nomi dei marinai di Palos che parteciparono a tale avventura. Infatti, sessanta dei navigatori al seguito di Cristoforo Colombo, tra cui i Pinzón, cui spettava il comando delle altre due caravelle, erano originari di questo piccolo centro in calce, posto a circa 27 km da Huelva, ora traboccante di ricordi di tali gesta. Se vi è un luogo intrinsecamente legato alla scoperta del Nuovo Mondo, esso non può non essere che Palos de la Frontera. Dall’odierno porticciolo di Palos de la Frontera, ormai insabbiato, salparono il 3 agosto 1492 tre caravelle con novanta marinai a bordo, facendo rotta – a loro insaputa – sull’America. Caravella. La Rábida Nei dintorni di Palos, circondata ora da giardini e bambini, si trova “La Fontanilla”, dove l’equipaggio di Colombo fece scorta d’acqua prima di iniziare il lungo viaggio. Nella via principale, si trova la casa, 18 Las Cabezas de San Juan Lebrija Trebujena Sanlúcar de Barrameda Spiaggia di Mazagón Chipiona S A-4 Jerez de la Frontera Rota IV Puerto Real CÁDIZ PARQUE NATURAL DE LA BAHÍA DE CÁDIZ San Fernando Chiclana La Fontanilla. Palos de la Frontera Medina Sidonia Conil de la Frontera ora rimaneggiata, dei Pinzón, abbellita con il relativo stemma. Nelle vicinanze, sulle rive del fiume Tinto, sorge il monastero de La Rábida, ove alloggiò Cristoforo Colombo. Lì, Fray Antonio Marchena e Fray Juan Pérez non solo ne ascoltarono i progetti balzani ma riuscirono anche a farlo entrare a Corte e far sì che i Re Cattolici depositasseroin lui la loro fiducia. La Rábida conserva degli affreschi del pittore Vázquez Díaz raffiguranti – non poteva essere altrimenti – scene della scoperta dell’America. Nell’omonima chiesa, in stile gotico-mudéjar, si venera la Vergine dei Miracoli nonché Ve de la F PARQUE NATURAL BREÑA Y MARISMAS DE BARBATE Cabo de Trafalgar Barb Zahara d los Atun Ensenada de Bo Punta Camar Monastero de La Rábida una delle più antiche sculture lignee dell’Andalusia: un Gesù crocifisso del XIV sec. Al suo interno, si segnalano il soffitto a cassettoni in stile mudéjar, due chiostri rispettivamente del XIV sec. e XVIII sec., nonché la cosiddetta Sala de las Banderas. Accoglie, altresì, le spoglie di Martín Alonso Pinzón. 19 Huelva 1 Santuario della Virgen de la Cinta 2 Cappella della Soledad 3 Chiesa della Concezione 4 Chiesa della Milagrosa 5 Molo del Riotinto 6 Monumento a Cristoforo Colombo 7 Quartiere operaio 8 Chiesa di San Pietro 9 Casa Colombo 10 Chiesa-convento delle Agostiniane 11 Università e Cattedrale Ufficio informazioni turistiche Ospedale Parcheggio PP.TT. Polizia Stazione ferroviaria Autostazione 20 Cattedrale di Huelva sbarramenti atti a proteggere il porto della città di Huelva, oggigiorno, Palos si trova nell’entroterra. A soli 7 km, si trova Moguer, cittadina dalla bianche facciate di calce guarnite di grate, culla del poeta Juan Ramón Jiménez. Vi si possono ammirare dimore signorili, Casa-museo di Alonso Pinzón. Palos de la Frontera Nei pressi del monastero, si trova un antico imbarcadero, divenuto oggi cimitero di imbarcazioni da dove salparono, per anni, le navi e da dove, si racconta, partì anche Colombo. Vi si erge un monumento al Plus Ultra, eretto per commemorare i piloti che per primi effettuarono il volo Palos Buenos Aires, collegando così l’Europa all’America del Sud. A seguito del terremoto di Lisbona che cambiò la morfologia della costa nonché della recente costruzione di industriale. All’ingresso, a Punta del Sebo, un grandioso monumento dedicato alla scoperta, sormontato da una corona, è orientato verso l’America. Lisbona nonché il convento della Merced, odierna cattedrale di cui si evidenzia la facciata. Due gli scorci più suggestivi: il Paseo de las Palmeras, nei pressi del porto e il bianco Santuario della Virgen de la Cinta, patrona della città, dal cui colle si gode di uno splendido panorama su quest’ultima nonché sulla laguna e sulla foce del fiume Odiel. Indimenticabili i tramonti. Della visita di Cristoforo Colombo al santuario, sono testimonianza gli azulejos che lo abbelliscono. Battezzata col nome di Onuba dai fenici e con quello di Guelbah – donde il nome odierno – dagli arabi che ne fecero il regno di Taifa, malgrado la sua funzione di capoluogo, Huelva conserva tuttora una certa aria di città marinara, rasa al suolo in gran parte dai terremoti del XVIII sec. Vi si conserva una cattedrale del XVIII sec., la chiesa barocca di San Pietro, eretta sui resti di un’antica moschea, quella della Concezione, risalente al XVI sec. e riedificata nel 1755 dopo il terremoto di Santuario della Virgen de la Cinta. Huelva Nuestra Señora de Granada. Moguer conventi e la chiesa di Nuestra Señora de Granada, il cui campanile è noto con il nome di giralda chica. Moguer I dodici chilometri che separano La Rábida da Huelva, sono occupati da una zona 22 23 San Silvestre de Guzmán Gibraleón Lepe Da Punta Umbría Ayamonte La Antilla ad Ayamonte Isla Cristina 431 Cartaya Trigueros San Juan del Puerto Aljaraque HUELVA El Rompido Isla de Enmedio Moguer Palos de la Frontera La Rábida Punta Umbría Camas La Palma del Condado San Juan de A-49 Aznalfarache Bollullos Par del Condado Aznalcázar La Puebla del Río Mazagón El Rocío Los Palacios y Villafranca “Santuario de El Rocío” A Punta Umbría inizia l’ultimo tratto della Costa de La Luz. Tale agglomerato urbano, circondato da pinete, trae le sue origini da una torre che sorgeva a Punta de Umbría, fatta erigere nel XIV sec., per poter segnalare eventuali invasioni. Trasformato oggigiorno in importante luogo di villeggiatura, di ciò che fu, fino a qualche anno addietro un piccolo villaggio di pescatori, non rimane che il ricordo. D’estate, sono in funzione le cosiddette “canoe” che la collegano a Huelva. Nei pressi, sorge il parco naturale delle paludi del fiume Odiel nonché Los Enebrales, un paradiso naturale per varie specie faunistiche. El Rompido. Cartaya Qua e là, si intravede qualche ristorante e campeggio. Strada facendo, è opportuno fare una sosta all’altezza della zona naturale detta Isla de En medio e nella Laguna del Portil, dichiarata riserva ecologica. Più in là, si trova Cartaya, luogo già noto ai fenici, in cui si conservano le rovine di un piccolo castello, inizialmente romano e quindi arabo. Cartaya è famosa per la spiaggia e il porto de El Rompido, lingua di terra che separa il fiume dal mare, La strada prosegue lungo il litorale, fiancheggiato da pinete, da un lato, e da spiagge solitarie dall’altro. Spiaggia de Los Enebrales. Punta Umbría nonché per le zone naturali di Río Piedras e Flechas del Rompido. Dal Mirador si godrà un bellissimo panorama. Si giunge, quindi, alla spiaggia de La Antilla e alla bianca località di Lepe, caratterizzata da una fiorente agricoltura e cooperative di rilievo, ove la Virgen de la Bella, la cui statua vi approdò portata dal mare, è oggetto di grande venerazione. PARQUE NACIONAL DE DOÑANA Lebrija El Cuervo Trebujena Sanlúcar de Barrameda Chipiona Rota El Puerto de Santa María A-4 Arco la Fro Jerez de la Frontera IV Puerto Real CÁDIZ PARQUE NATURAL DE LA BAHÍA DE CÁDIZ San Fernando Chiclana Sancti-Petri Infine, si raggiunge Ayamonte dove ha fine – o inizio – La Costa de la Luz. Da sempre, tranquillo villaggio di pescatori, le cui bianche dimore digradano fino al porto dove non mancheranno i pescatori intenti a rammendare le reti dai vivaci colori. I greci la denominarono Anapotaman – “sul fiume” – donde il nome odierno. Dall’alto, ove sorge il Parador de Turismo, si contempla un Ayamonte Medina Sidonia Benal Conil de la Frontera PARQUE NATURAL BREÑA Y MARISMAS DE BARBATE Cabo de Trafalgar Ve de la F Barb suggestivo panorama Zahara d los Atun sull’abitato nonché sulla foce Ensenada de Bo del Guadiana. Il momento Punta Camar migliore è certamente quello del tramonto. A rendere famosa Ayamonte è soprattutto la spiaggia Canela e la spiaggia Moral – a cinque chilometri –, che si animano in primavera sebbene l’alta stagione vada da giugno a inizio settembre. Plaza Mayor. Lepe 24 S All’estremità della Costa de La Luz, si trova il Portogallo, molto più vicino da quando, nel 1991, venne inaugurato il ponte internazionale sul fiume Guadiana. 25 Itinerari nell’entroterra La strada delle locande e i tori A dieci chilometri dal litorale, si trova Vejer de la Frontera, vera e propria vedetta araba da dove si può ammirare la costa che va da Tarifa a Cadice. Il triangolo costituito da Vejer, Medina Sidonia e Alcalá de los Gazules è noto con l’appellativo di La strada delle locande perché qui si concentra il maggior numero di locande gastronomiche non solo dell’Andalusia ma anche di tutta la Spagna. I visitatori accorrono, in gran numero, soprattutto il fine settimana, per degustare pietanze appetitose preparate a base di cervo, il gazpacho, il lomo a la manteca oppure piatti di selvaggina. Ad Alcalá de los Gazules, spicca la chiesa di San Jorge Chiesa di Santa Maria. Medina Sidonia nonché la cappella della Vergine de los Santos mentre a Medina Sidonia, città monumentale, si possono ammirare tre portali arabi dell’antica fortezza con le cui pietre - si racconta - venne eretta la cattedrale di Cadice. Dalla tenuta Pocasangre si avrà modo di ammirare il più bel panorama sull’abitato che qui pare assumere forma di imbarcazione di cui l’albero maestro sarebbe il campanile della chiesa. Si tratta anche della via del toro da corrida, costellata di numerosi poderi dediti all’allevamento di tale bestiame. Altro centro abitato è Benalup che fa da ingresso al parco naturale degli Alcornocales, ove si può visitare la grotta del Tajo de las Figuras con dipinti risalenti al Neolitico. I Pueblos Blancos Parallela al litorale, scorre la sierra nota con il nome di Los Pueblos Blancos dal momento che tutti i borghi sono imbiancati a calce. Alcalá de los Gazules Arcos de la Frontera Sierra de Grazalema La strada inizia a Grazalema della cui catena montuosa – dichiarata parco naturale – si segnala il pinsapo, una specie d’abete, vero e proprio cimelio vivente, risalente all’ultima glaciazione alpina. All’altra estremità, si trova Arcos de la Frontera, forse la località più suggestiva di questa zona, arrampicato in cima a un’enorme rocca, sul fiume Guadalete. Al pari di Nei pressi, si trova il dolmen di Soto, munito di un corridoio lastricato che conduce a una sala centrale contenente dei graffiti. Questa campagna dell’antica contea di Niebla è cinta da vitigni da cui si elaborano vini bianchi dolci e fruttati. principesse arabe oppure principi arabi e prigioniere cristiane. Pur se alla fine ebbe il sopravvento la cultura cristiana, l’influenza araba è tuttora ravvisabile. Altre località sono Olvera, aggrappata in cima a una rupe, Zahara de la Sierra, difesa da un castello arabo, Algodonales, celebre per le acque e i pasticcini, El Gastor, nei cui dintorni sono diffusi i dolmen, Ubrique, con numerose fabbriche dove si lavora il cuoio, Benamahoma, ove si produce il miglior miele di questa zona montuosa e Setenil, abitato costruito quasi interamente sotto enormi rocce di modo che le strade paiono quasi gallerie. Olvera molti altri, porta il cognome “de la Frontera” perché, per quasi tre secoli, separò gli arabi dai cristiani, ossia i seguaci della croce da quelli della mezza luna. Luoghi di scontri e di belle e tragiche leggende, popolate da cavalieri castigliani e Zahara de la Sierra 28 Castello. Niebla La località più vicina è La Palma del Condado, di origini romane, ove sono state rinvenute delle lapidi che alludevano alla bontà del suo olio. A settembre, in concomitanza con la sagra – una delle più antiche della Spagna – a La Palma si tiene la festa della vendemmia in cui alla patrona del campo, la Virgen de la Guía, viene offerto il primo mosto. A sette chilometri, si trova Bollullos Par del Condado, centro commerciale della zona dove la vite si affianca all’ulivo e ove a settembre si svolge la festa detta Día del Vino. Niebla e i vini del Condado A segnare il margine della campagna è il fiume Odiel, un tempo navigabile fino a Niebla mentre oggigiorno si limita a salutarne le mura arabe. Nota ai Tartessi, vi si possono tuttora ammirare i resti di un imbarcadero costruito certamente in epoca romana come il ponte. A Niebla, venivano imbarcati i minerali di rame il cui sfruttamento venne abbandonato nel V sec. e poi ripreso dagli inglesi nel XVIII sec. Agli inizi dell’XI sec., Niebla divenne capitale di un regno Taifa indipendente e, nel 1257, gli arabi vi utilizzarono per la prima volta la polvere da sparo, un secolo prima che se ne diffondesse l’uso in Europa. Le sue mura di cinta, che si allungano su un perimetro di due chilometri, sono tuttora incantevoli. Chiesa di San Giacomo Apostolo. Bollullos Par del Condado 29 La Sierra di Aracena accolgono centinaia di ex voto, oggetti offerti alla Vergine Maria, anno dopo anno, in segno di ringraziamento per delle grazie ricevute. In seguito al processo plurisecolare di espulsione degli arabi dalla penisola iberica, denominato Reconquista, numerose fortificazioni, di piccole dimensioni, vennero erette in questa sierra, testimonio anche delle peripezie dei templari. Vi si trovano luoghi che prima di essere cristiani furono pagani, grotte cariche di leggende, centri abitati fatti di case imbiancate a calce immersi in querceti e sughereti e, soprattutto, il miglior prosciutto crudo della Spagna. L’Inquisizione costrinse Arias Montano, famoso umanista, scienziato, poliglotta e ricercatore, a ritirarsi nella grotta di Alájar. A sottrarlo a tale tormento, fu l’amicizia che lo legava a Filippo II. Dopo aver ammirato il suggestivo panorama dall’alto del belvedere del santuario, si lascerà Alájar in direzione di Aracena, a dodici chilometri di distanza. In lontananza, s’intravede la torre almohade che sovrasta il centro abitato, sulla quale, per quasi due secoli,ondeggiò lo stendardo bianco e nero dei Templari. Aracena è da sempre un classico luogo di villeggiatura, sia per gli abitanti di Siviglia che di Huelva. Oltre alla chiesa del Castello, il punto di maggior interesse è la Grotta delle Meraviglie, annoverata tra le grotte più lunghe della Spagna grazie ai suoi 1.500 metri. Consta di dodici sale – con abbondanti stalattiti e stalagmiti – e di sei laghi. Appollaiato su una rupe che protegge il suggestivo abitato di Alájar (in arabo, pietra), si erge il santuario di Nuestra Señora de los Ángeles, uno dei principali centri religiosi spagnoli – certamente il più importante in zona – chiaro esempio della predilezione degli antenati per luoghi di culto di grande bellezza. Le sale, di fianco alla chiesa, Alájar Imboccando la strada che porta in Portogallo, si raggiunge Jabugo, località che dà il nome al famoso prosciutto, cantato in versi da Lope de Vega. 30 Grotta delle Meraviglie. Aracena Sparsi qua e là nella sierra, si trovano villaggi che conservano esempi dell’architettura di montagna, come Castaño del Robledo. avversare Viriato. Nei dintorni della moderna arena, a suo tempo castello almoravide, abbondano monumenti megalitici soprannominati “Pietre del diavolo” dalla gente del luogo che li ha circondati di leggende. Questi luoghi dove, oggigiorno, si può degustare dell’ottimo prosciutto, furono sotto il dominio arabo – popolo cui tale prodotto non riusciva gradito – per quasi sei secoli. Essi vi costruirono castelli e moschee, di cui ne sono tuttora visibili alcuni, lasciandovi una ricca eredità culturale ravvisabile nei toponimi quali Almonaster, Aracena, Galaroza e via dicendo. A contrapporsi a tali credenze, è uno dei musei religiosi più curiosi, quello del Santo Rosario che ne accoglie quasi 1.300. Si tratta di rosari dati in Moschea. Almonaster A precedere però gli arabi furono celti e romani. Ad Aroche, ad esempio, visse Scipione giunto da Roma per 31 dono da papi, re, politici e personaggi celebri. Altro museo è quello archeologico, con sede nel castello. Poco distante, ai piedi della vetta più alta della sierra, sorge Almonaster, con castello arabo e un’interessante moschea – più antica di quella di Cordova – guarnita di colonne. Di indubbio interesse sono le case in stile mudéjar e gotico nonché la chiesa di San Martín con facciata in stile manuelino, risalente al XV sec. Oltre ai dolmen, non mancano resti di strade romane, rovine di un anfiteatro del II sec. – su cui venne eretto, nel IX sec., un castello almoravide ora adibito a curiosa arena –, e un villaggio romano nei pressi della cappella di San Mamés, meta di un celebre pellegrinaggio. Vi prevalgono soprattutto il castagno, seguito da roveri e querce. Nelle immediate vicinanze di Fuenteheridos, reso celebre dalla fontana a dodici cannelle da cui l’acqua zampilla senza posa, crescono i ciliegi mentre a Corterrangel gli aranci la fanno da padrone. Cortelazor – oggigiorno una piccola frazione – assurse a capitale di un regno Taifa indipendente. Immerso nella sierra si trova Valdelarco, centro produttore di miele e prosciutto, reso celebre dalle sue piantagioni a terrazzo. Nei dintorni, si trovano numerosi castelli risalenti ai tempi delle lotte fra arabi e cristiani nonché paesini dalle case imbiancate a calce, immersi in querceti e sughereti. A Sierra Pelada, si avrà modo di osservare uccelli rapaci tra cui spicca, per la sua rarità, l’avvoltoio nero. Sierra mineraria Presso Minas de Riotinto, si conserva il quartiere inglese di Bella Vista, chiaro esempio di architettura in stile vittoriano. A Valverde del Camino transitava la famosa ferrovia all’epoca in cui gli inglesi ne sfruttavano i giacimenti minerari. Sebbene i binari siano scomparsi, l’influenza inglese è tuttora ravvisabile in alcuni edifici quali la cosiddetta casa di direzione e l’ufficio ferroviario. Chi intendesse ammirare un paesaggio minerario, dovrà recasi al bacino di Riotinto che si vanta di essere la miniera a cielo aperta più grande al mondo, antica di 5.000 anni. Le terre cui la pirite conferisce toni rossicci, sono note con il nome di cerro colorado. Proseguendo per Calañas, si attraverserà il fiume Odiel le cui acque cupree offrono un’ampia gamma di colori in un paesaggio di eucalipti. Sull’altra sponda del fiume, si avrà modo di contemplare la cappella della Virgen de Coronada, patrona della zona, meta di un importante pellegrinaggio il lunedì di Pasqua. Nel giungere a Calañas, appare la chiesa di Santa María de Guía nei cui dintorni si possono ammirare le case che testimoniano del passato minerario di questa zona. Fiume Tinto Valdelarco 32 33 T impiegati nella loro lavorazione quali la miscela di vini vecchi e vini nuovi per cui sarebbe più corretto parlare di invecchiamento piuttosto che di annata. Altra peculiarità è la formazione di una pellicola superficiale biancastra, detta “fioretta”, in base alla quale il vino verrà catalogato come fino (bianco secco). Se la “fioretta” non compare, il vino verrà classificato come odoroso. A seconda dell’aroma, del sapore e della gradazione, i vini di Jerez possono essere così catalogati: fino, amontillado, oloroso, moscatel, palo cortado o Pedro Ximénez. I principali vini di Huelva sono quelli elaborati nelle terre del Condado, analoghi a quelli di Jerez, e consumati quasi esclusivamente in Andalusia. empo libero e spettacoli Gastronomia Vini, oli, insaccati (in prevalenza, prosciutto di Jabugo) ma soprattutto frutti di mare (gamberetti, scampi e ostriche), zuppe e fritture di pesce (sardine, tonno, sogliole, urta e passere). La specialità di questa zona sono i “chocos”, una specie di calamari. Si consiglia di praticare l’arte del tapeo (fare un giro dei locali a prendersi un aperitivo). La cucina di Cadice e Huelva si basa su ricette antiche e semplici. I vini Alloggi La denominazione di origine controllata di Jerez-Sherry comprende il triangolo costituito da Jerez, Sanlúcar de Barrameda ed El Puerto de Santa María, estendendosi anche ai comuni di Chiclana, Chipiona, Rota e Trebujena. L’eccezionalità dei suoi vini si deve, oltre che alle condizioni climatiche, ai procedimenti Lungo l’intera Costa de la Luz, l’offerta ricettiva è ampia: paradores, alberghi e ostelli nonché appartamenti, villette, case rurali e campeggi. Chi desiderasse recarvisi a Pasqua o in estate, dovrà prenotare in anticipo. La Costa de la Luz conta quattro Paradores de turismo, due in provincia di Cadice e due in provincia di Huelva. 34 Spazi naturali Cadice conta due aree naturali: Los Alcornocales, ufficio informazioni ad Alcalá de los Gazules, % 956 413 307; e Sierra de Grazalema, ufficio informazioni ad El Bosque, % 956 727 029 Carnevale a Cadice Feste Huelva, oltre al Parco nazionale di Doñana, conta tre riserve naturali: Isla de Enmedio, Laguna de El Portil e la Marisma de El Burro; otto zone naturali: Los Enebrales de Punta Umbría, Estero de Domingo Rubio, Lagunas de Palos e Las Madres, Marismas de Isla Cristina, Marismas del Odiel, Marismas del río Piedras e Flecha del Rompido, Peñas de Aroche, Sierra Pelada e Rivera del Aserrador nonché il parco naturale di Sierra de Aracena e Picos de Aroche. Si tratta, complessivamente, di 210 ettari di spazi naturali cui vanno aggiunti altri 105.000 ettari del Parco nazionale di Doñana e dintorni. Ufficio informazioni del parco nazionale. % 959 430 432 [email protected] di interesse turistico Le corride, i cavalli, il cante (canto popolare andaluso) e il vino sono gli ingredienti immancabili delle feste che si svolgono lungo la Costa de la Luz. A Cadice, tre sono le feste definite di interesse turistico: il Carnevale di Cadice, la Fiera equestre a Jerez (dal 10 al 17 maggio) e le corse di cavalli sulla spiaggia di Sanlúcar de Barrameda ad agosto. Di interesse turistico sono anche la Settimana Santa ad Arcos de la Fronetra, il Corpus Domini di Zahara de la Sierra e la Feria de Exaltación del Guadalquivir a Sanlúcar de Barrameda, dal 28 al 30 agosto. Anche se la regione di Huelva fa da cornice al pellegrinaggio più celebre di tutta la Spagna, quello del Rocío ad Almonte a Pentecoste, essa è comunque meta di numerosi pellegrinaggi durante tutto maggio, tra cui si evidenziano quelli di Cartaya, Lepe e Moguer. Real Escuela Andaluza de Arte Ecuestre 35 DATI DI RILIEVO Prefisso telefonico internazionale % 34 TURESPAÑA Informazioni turistiche www.spain.info Informazioni turistiche Andalusia www.andalucia.org UFFICI DEL TURISMO A Cadice: Setenil de las Bodegas Arcos de la Frontera C/ Villa, 2 Plaza del Cabildo, s/n % 956 134 261 % 956 702 264 Tarifa Barbate Paseo de La Alameda, s/n C/ Vázques de Mella, 2 % 956 680 993 % 956 433 962 Zahara de la Sierra Cadice Plaza del Rey, 7 Avenida Ramón de Carranza % 956 123 114 % 956 203 191 A Huelva: Conil Aracena C/ Carretera, 1 Pozo de la Nieve % 956 440 501 % 959 128 206 Chiclana de la Frontera Ayamonte Vega, 6 Huelva, 27 % 956 535 969 % 959 320 737 Chipiona El Rocío (Almonte) Juan Carlos I Avda. de la Canaliega, s/n % 956 377 263 % 959 443 808 El Puerto de Santa María Huelva C/ Luna, 22 Alcalde Coto Mora,2 % 956 542 475 % 959 650 200 Grazalema Matalascañas Plaza España, 11 Parque Dunar % 956 132 225 % 959 430 086 Jerez de la Frontera Mazagón Alameda Cristina Edificio Mancomunidad % 956 339 654 % 956 376 044 Medina Sidonia Moguer Plaza de la Iglesia Mayor, s/n Castillo % 956 324 747 % 959 371 898 Sanlúcar de Barrameda Niebla C/ Calzada del Ejército s/n Campo del Castillo % 956 366 110 % 959 362 270 ENTI PER IL TURISMO A Cadice: A Huelva Alameda Apodaca, 22 C/ Fernando el Católico, 18 % 956 807 061 % 959 257 467 www.cadizturismo.com www.turismohuelva.org PARADORES Ufficio prenotazioni Parador ad Arcos de la Frontera C/ Requena, 3. 28013 Madrid (Cadice) % 902 547 979 Plaza del Cabildo s/n ) 902 525 432 % 956 700 500 www.parador.es ) 956 701 116 Parador “Hotel Atlántico” a Parador ad Ayamonte (Huelva) Cadice Avenida de la Constitución C/ Duque de Nájera, 9 % / ) 959 320 700 % 956 226 905 Parador a Mazagón (Huelva) ) 956 214 582 Playa de Mazagón % 959 536 300 ) 959 536 228 TRASPORTI Autobus a Huelva RENFE % 902 240 202 % 959 256 900 Info iternazionale Informazioni stradali % 902 243 402 % 900 123 505 www.renfe.es www.dgt.es Autobus a Cadice % 902 199 208/ 956 285 852 RECAPITI TELEFONICI UTILI Emergenze % 112 Informazione Cittadina % 010 Pronto Soccorso % 061 PPTT % 902 197 197 Carabinieri % 062 www.correos.es Polizia Nazionale % 091 Vigili Urbani % 092 UFFICI SPAGNOLI DEL TURISMO ALL’ESTERO ITALIA Roma Milano Ufficio Spagnolo del Turismo Ufficio Spagnolo del Turismo Via del Mortaro, 19 - interno 5 Via Broletto, 30 ROMA-00187 MILANO - 20121 % 3906/ 678 31 06 % 3902/ 72 00 46 17 ) 3906/ 679 82 72 ) 3902/ 72 00 43 18 www.turismospagnolo.it www.turismospagnolo.it e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] AMBASCIATA A MADRID Italia Lagasca, 98 % 915 776 529 ) 915 757 776 P O R Rosal T UdeG A L la Frontera 433 a rr Vila Verde de Ficalho Cumbres Mayores PARQUE NATURAL DE 712 SIERRA DE ARACENA Aroche Y PICOS DE AROCHE Tentudia 1110 ena Arroyomolinos Valdelarco Arac Aroche Galaroza Cortelazor de León de Villaviciosa de Córdoba Guadalcanal Monesterio Alanís San Nicolás del Puerto Cazalla de la Sierra El Real de la Jara Obejo Salada 581 C Ó R D O B A 432 Fuenteheridos “Gruta de las ie Jabugo SCabezo Maravillas” Las Navas Gordo Cortegana Santa Olalla Aracena CÓRDOBA de la Concepción Santa Bárbara 613 Almonaster Alájar Constantina “Santuario Ntra. del Cala Almadén San Telmo de Casa la Real Sra. de los Ángeles” Hornachuelos Zufre de la Plata La Puebla El Pedroso de los Infantes El Cerro de Cabezas Minas de 433 Posadas Andévalo El Ronquillo Rubias Castilblanco Riotinto Fernán Peñaflor Villanueva de los Arroyos Nerva Núñez Zalamea del Río y Minas Puebla El Castillo Palma del Río Calañas la Real de Guzmán Villaverde de las Guardas Alcolea El Madroño 435 Tharsis 630 del Río Lora del Río del Río La Carlota Cantillana Villanueva Alosno Valverde de los Castillejos Écija IV Aznalcóllar La Campana del Camino Alcoutim Guillena San Bartolomé Santaella Paterna Sanlúcar de Beas de la Torre Alcalá del Río La Luisiana del Campo La Algaba Guadiana HUELVA Trigueros Gibraleón San Silvestre de Guzmán Cartaya Lepe Ayamonte Niebla San Juan del Puerto 431 Aljaraque Moguer Palos de la El Rompido La Rábida Frontera Isla Cristina Isla de Punta Enmedio Mazagón Umbría La Antilla HUELVA IV Carmona Fuentes de Andalucía El Viso del Alcor Mairena del Alcor El Rubio Marchena Alcalá de Guadaira Arahal Dos Hermanas Osuna A-92 Camas La Palma del Condado San Juan de A-49 Aznalfarache Bollullos Par del Condado Aznalcázar La Puebla del Río SEVILLA A-4 El Rocío Utrera Los Palacios y Villafranca “Santuario de El Rocío” 810 El Coronil S E V I L L A Matalascañas PARQUE NACIONAL DE DOÑANA Golfo de Cádiz OCÉANO Las Cabezas de San Juan Lebrija El Cuervo Trebujena Sanlúcar de Barrameda C AT L Á N T I C O S T Rota El Puerto de Santa María A Espera Jerez de la Frontera C PARQUE NATURAL DE LA BAHÍA DE CÁDIZ San Fernando Chiclana Paterna de Rivera E L Conil de la Frontera A N Cabo de Trafalgar Ensenada de Bolonia Punta Camarinal U 10 20 30 40 50 Km Z CARTOGRAFÍA: GCAR, S.L. Cardenal Silíceo, 35 Tel. 91 416 73 41 - 28002 MADRID - AÑO 2002 38 [email protected] Barbate Zahara de los Atunes L 0 1092 “Cueva del Tajo de las Figuras” 340 Campillos Teba Alozaina 1919 Torrecilla Tolox 340 Ojén Mijas 340 Marbella Casares Jimena de la Frontera Coín M Á L A G A Cortes de la a Istán Frontera d e R o n d1450 n í a Algatocín ra Reales r S e Gaucín Alcalá de los Gazules Vejer de la Frontera PARQUE NATURAL BREÑA Y MARISMAS DE BARBATE GRAZALEMA Algibe Benalup Fuente de Piedra Sierra Martín de Yeguas de la Jara Yunquera Benamahoma Medina Sidonia Sancti-Petri El Saucejo Estepa Aguadulce Algámitas Coripe Pruna Almargen NATURAL Ubrique PARQUE Benaoján SIERRA DE Algar Á D I Z Puerto Real Morón de la Frontera Herrera Puerto Serrano Olvera Villamartín Setenil Cuevas Ardales Algodonales del Becerro Álora Bornos El Gastor El Burgo Prado El Bosque Zahara de la Sierra Grazalema Pizarra Ronda del Rey Arcos de la Frontera IV CÁDIZ D Autostrada Superstrada Statale Statale rete di base 1º grado Statale rete di base 2º grado Strada locale Ferrovia Treno Alta Velocità (AVE) Parador Parco nazionale Parco naturale Golf Porticciolo Terme Campeggio Aeroporto Faro Patrimonio Mondiale dell’UNESCO Montellano IV A-4 O Chipiona La Puebla de Cazalla Puente Genil San Pedro de Alcántara Estepona Manilva Guadiaro Sotogrande Los Barrios San Roque PARQUE NATURAL L La Línea DE LOS DE ALCORNOCALES de la Concepción 786 A Gibraltar ST Algeciras Punta de Europa O C Tarifa MA R Punta de Tarifa Es ho trec de Gibr alta r SO ME D ITE RR ÁN E O 39Punta Ceuta Almina L