Costa de la Luz

Transcript

Costa de la Luz
COMUNITÀ EUROPEA
Fondo Europeo per
lo Sviluppo Regionale
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Costa de la Luz
Cadice • Huelva Spagna
Costa de la Luz
Cadice • Huelva Spagna
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Premessa
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Premessa
1
Itinerari lungo il litorale
I territori di Guzmán el Bueno
Cadice: la tazzina d’argento
Jerez e il triangolo del vino
Il Coto de Doñana e il
pellegrinaggio del Rocío
Il porto delle tre caravelle
Da Punta Umbría ad Ayamonte
2
2
6
10
Itinerari nell’entroterra
La strada delle locande e i tori
I Pueblos Blancos
Niebla e i vini del Condado
La Sierra di Aracena
Sierra mineraria
26
26
27
29
30
33
Tempo libero e specttacoli
34
Dati di rilievo
36
Irlanda
16
18
24
Regno
Unito
Dublino
Londra
Parigi
Francia
Portogallo
In entrambi i casi, i villaggi sono macchioline bianche che
costellano il paesaggio.
Madrid
Oceano
Atlantico
La Costa de la Luz ha un sapore di storia antica. Ospitò, infatti,
il regno di Tartesso, ai cui lidi approdavano greci e fenici spinti
da un fiorente commercio. Più tardi, sopraggiunsero i romani
ai quali subentrarono, agli inizi dell’VIII sec., gli arabi la cui
permanenza si sarebbe prolungata per ben otto secoli.
Vi ebbe anche inizio il più celebre viaggio per mare di tutta
la storia che avrebbe portato Cristoforo Colombo e le sue tre
caravelle alla volta dell’America.
L’interno è caratterizzato da pendici coperte di olivi nonché da
due delle catene montuose più suggestive della Spagna: la sierra
de los Pueblos Blancos a Cadice e quella di Aracena a Huelva.
Mar Cantabrico
Lisbona
La Costa de la Luz è un susseguirsi di spiagge di sabbia fine
attorniate da pinete, spezzate qua e là da qualche tratto
roccioso. Il corso basso dei suoi fiumi si snoda tra saline e paludi,
in un paesaggio rimasto immutato per secoli. Deve il suo nome
al fatto che la luce si riverbera sul mare come in uno specchio.
Caños de Meca. Cadice
SPAGNA
Huelva
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Mar
Mediterraneo
Cádiz
Luz
Ceuta
Melilla
Pubblicato da:
© Turespaña
Secretaría de Estado
de Turismo y Comercio
Ministerio de Industria,
Turismo y Comercio
Testo:
César Justel
Stampa: XXXXX
Traduzione:
Raffaello Dal Col
D.L. M-XXXXX
NIPO: XXXXXX
Fotografia:
Archivio Turespaña
Stampato in Spagna
Grafica:
P&L MARÍN
2ª edizione
NO EDITADA
Actualizada octubre 2003
1
DE DOÑANA
I
Lebrija
Trebujena
tinerari lungo il litorale
I territori
fortezza o dalla piccola
penisola di Punta Tarifa, si
possono ammirare le coste
africane. Battuta da forti venti
di ponente e di levante,
oggigiorno Tarifa è divenuta
un paradiso per gli
appassionati di windsurf, di
cui vi si svolgono campionati
internazionali, nonché di
pesca subacquea. Tre sono le
spiagge: Bolonia, lunga 6 km;
Los Lances, lunga 10 km e
La Plata lunga 4 km.
di Guzmán el Bueno
Per quasi otto secoli, la Costa
de la Luz fu scenario della
convivenza talvolta pacifica,
talvolta bellicosa di arabi e
cristiani. A simboleggiare i
conflitti tra queste due
culture, è l’immagine di un
cavaliere il quale, dall’alto di
una fortificazione, scaglia un
pugnale agli arabi affinché ne
uccidano il figlio. Si tratta di
colui che sarebbe poi passato
alla storia con il nome di
Guzmán el Bueno. Il fatto
avvenne nel castello di Tarifa,
tuttora in piedi, pur se
ampiamente rimaneggiato al
pari delle mura di cinta.
Accoglie la chiesa di Santa
Maria, eretta laddove sorgeva
una moschea. Dall’antica
La costa atlantica gaditana,
costellata di numerose praterie
dove pascolano tori indomiti,
si stende da Tarifa a Cadice.
14 km più in là, un crocevia
conduce alla Ensenada de
Bolonia, ove sorgono le rovine
della città romana di Baelo
Spiaggia. Tarifa
Sanlúcar
de Barrameda
A-4
Arcos de
la Frontera
Chipiona
Rota
El Puerto de
Santa María
Jerez
de la Frontera
IV
Puerto Real
CÁDIZ
PARQUE NATURAL
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Cabo de Trafalgar
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ALCORNOCALES
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los Atunes
Algeciras
Ensenada de Bolonia
Punta Camarinal
Tarifa
Punta de Tarifa
Claudia, oggi trasformata in
museo, nonché ampi lidi di
sabbia bianca nei dintorni.
Lungo il medesimo litorale
sorge Zahara de los Atunes,
località di pesca ricca di
tradizioni ove, nell’arco degli
ultimi anni, villette e zone
residenziali sono cresciute a
vista d’occhio. In primavera o
sul finire dell’estate, si avrà
modo di presenziare il
magnifico spettacolo della
pesca al tonno con reti.
A dieci chilometri di distanza
sorge Barbate, ove si trovano
i celebri Caños de Meca,
bellissima località naturale
ricca di sorgenti e numerose
pinete che digradano fino al
mare. A fianco, si scorge il
cabo de Trafalgar il cui faro
2
Puerto Serrano
Olvera
Villamartín
Algodonales
Bornos
Prado
Ronda
del Rey
Baelo Claudia. Bolonia
3
Estepona
340
Zahara de los Atunes
richiama alla memoria la
famosa battaglia conclusasi
con la morte del vincitore,
l’ammiraglio inglese Nelson
nonché degli spagnoli Gravina
e Churruca. Tutt’intorno, si
allungano spiagge di sabbia
bianca quasi vergini.
provincia di Cadice. La chiesa
del Salvatore, l’Arco delle
Monache, le dimore signorili
e i resti delle fortificazioni
medioevali è quanto di più
importante ci si possa trovare.
La località costiera successiva è
Conil de la Frontera, villaggio
di pescatori, divenuto centro
turistico negli ultimi anni,
fiancheggiato da due spiagge
spaziose. La statale prosegue
fino a Chiclana, città
industriale nei pressi della
zona paludosa che cinge la
baia di Cadice, sul cui centro
All’interno, a soli dieci
chilometri dal litorale, sorge
Vejer de la Frontera, posto di
vedetta che si vanta d’essere
uno dei centri abitati ove
maggiore è l’impronta araba
nonché uno dei più belli della
Vejer de la Frontera
Spiaggia Fontanilla. Conil de la Frontera
storico si affacciano bianche
facciate abbellite da enormi
finestre guarnite di grate.
Nelle sue vicinanze, si trovano
la spiaggia de La Barrosa, una
delle più celebri di tutta il
litorale, e l’abitato di Sancti
Petri, con l’omonima isola su
cui si erge un castello costruito
sopra un santuario fenicio che
i romani avrebbero poi
dedicato a Ercole.
Vi si conservano tuttora
numerosi monumenti tra cui
spiccano la chiesa parrocchiale
dalle torri gemelle nonché il
castello di San Romualdo.
I suoi edifici sono fatti di
mattoni intonacati con
frontespizi in pietra, finestre
guarnite di grate e terrazzi
adornati con vasi da fiori,
certamente uno degli esempi
più eloquenti
dell’architettura
barocca di
Cadice.
L’ultimo abitato prima di
approdare al capoluogo,
è San Fernando, strettamente
legato alle battaglie
navali delle guerre
Chiesa
napoleoniche.
dell’Immacolata.
Barbate
4
Cadice:
la tazzina d´argento
A Cadice, soprannominata
“salata limpidezza” dal poeta
Manuel Machado, tutto ha
inizio e fine nel mare. Abitato
di tradizioni marinare, di cui si
dice che sia stata fondato da
Ercole in persona, Cadice si
vanta di essere la più antica
città dell’Occidente. Potendo,
è preferibile giungerci dal
mare solcando la baia a bordo
di una delle imbarcazioni
(vaporetto) che salpano dal
vicino Porto di Santa Maria.
La rotta dura circa un’ora.
Solo allora si capirà perché è
stata soprannominata
la tazzina d’argento.
Un lungo viale, ingresso
d’obbligo per chi vi giunge
in auto, su cui si affacciano
edifici moderni, dà vita
alla città nuova separata
dal centro storico dalla
Puerta de Tierra,
fortificazione del
XVII sec. La cosa
migliore da fare è gironzolare
nel quartiere detto del
Pópulo, certamente il più
“verace” di Cadice, nei pressi
della Cattedrale, edificio in
stile barocco dalla cupola
rivestita di azulejos (piastrella
di terracotta maiolicata o
verniciata), nelle cui vicinanze
sorge la chiesa di Santa Cruz.
Si tratta del primo tempio di
Cadice fondato per volere del
re Alfonso X il Saggio laddove
sorgeva una moschea araba.
Tra le numerose chiese,
emergono quella di Santo
Domenico - munita di chiostro
recinto da un colonnato di
marmo -, Santa Maria,
San Giacomo, San Agostino,
San Francesco - con opere di
Montañés -, San Antonio,
El Carmen e quella del Rosario
che accoglie le sculture di
San Servando e San Germán,
patroni della città.
Piazza di San Juan de Dios.
Cadice
Lungomare Campo del Sur. Cadice
Altrettanto interessanti sono
la Fabbrica di tabacchi, il
Carcere regio, il Museo
provinciale con affreschi di
Goya, il Municipio, il Gran
Teatro Falla, la Torre Tavira e
l’Oratorio di San Filippo Neri
in cui, nel 1812, venne varata
la prima Costituzione.
Accoglie un’opera di Murillo
ed è stato dichiarato
monumento nazionale.
Le case locali più incantevoli,
dai balconi filigranati, sono
ubicate nella zona
dell’Alameda e San Antonio.
In certune si possono tuttora
ammirare le antiche porte di
mogano, munite di batacchi
sfavillanti, che danno su corti
interne rivestite di marmo,
adornate da piante rampicanti
e fiori. Le case costruite in
direzione del mare, sono
dipinte di colori chiari.
Castello di San Sebastiano. Cadice
Oltre ad essere una città
monumentale, Cadice è una
città che ben si presta all’arte
della tapa, di cui sono
celeberrime le friggitorie dove
si può acquistare del pesce
7
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Il ponte che attraversa la foce
della Baia conduce a Puerto
Real, abitato fondato dai
Re Cattolici, per molti anni
porto di rilevanza, passato
ormai in secondo piano a
causa delle sue industrie.
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24. Iglesia de San Antonio
25. Gran Teatro Falla
26. Puerta de Tierra
27.Oficina
Ayuntamiento
deinformazioni
información turística
Ufficio
turistiche
28. Iglesia de San Francisco
Hospital
Ospedale
Museo Provincial Arqueológico
y de Bellas Artes
Parador
Parador
29. Santa Cueva
San Rafael
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fritto venduto in cartocci.
Il miglior momento dell’anno
per visitarla è, chissà, in
occasione del Carnevale,
certamente uno dei più briosi
e più lunghi di tutta la
Spagna.
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1 Chiesa
di Santo Domingo
Estación de ferrocarril
2 Fabbrica
di tabacchi
Estación de autobuses
3 Monumento alle Cortes del 1812
4 Palazzo della Regione
5 Baluardo della Candelaria
6 Chiesa del Carmen
7 Governo militare
8 Parco del Genovese
9 Castello di Santa Caterina
10 Castello di San Sebastiano
11 Chiesa di San Lorenzo
12 Ospedale delle Donne
13 San Filippo Neri (Oratorio)
14 Torre Tavira
15LISTA
Chiesa
Santa Maria
DEdiMONUMENTOS
1601.
Carcere
Iglesiaregio
de Santo Domingo
Fábrica
de Tabacos
1702.
Chiesa
di Santa
Croce
03. Monumento a las Cortes 1812
1804.
Casa
Morade la Diputación
Palacio
Baluarte de la Candelaria
1905.
Cattedrale
06. Iglesia del Carmen
2007.
Chiesa
del Rosario
Gobierno
Militar
Parque
del
Genovés
2108.
Casa
delle
Catene
09. Castillo de Santa Catalina
2210.
Chiesa
di San
Giacomo
Castillo
de San
Sebastián
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San
Lorenzo
2311.
Chiesa
San
Agostino
12. Hospital de las Mujeres
2413.
Chiesa
di SanNeri
Antonio
San Felipe
(Oratorio)
Torre
TaviraFalla
2514.
Gran
Teatro
15. Iglesia de Santa María
2616.
Puerta
Tierra
CárceldeReal
Iglesia de Santa Cruz
2717.
Municipio
18. Casa Mora
2819.
Chiesa
di San Francesco.
Catedral
20.
IglesiaProvinciale
del RosarioArcheologico
Museo
21.
Casa
deArti
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2923.
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Cartografía: GCAR S.L. Año 2002
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de El Rocío”
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Montellano
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Sanlúcar
de Barrameda
A Jerez, l’antica Xera dei
fenici, si giunge attraversando
estesi pascoli, praterie e
campi seminati a girasole.
Se si dovesse metterne in
rilievo un solo aspetto
– compito quanto mai arduo –
ad avere la meglio sarebbero
le cantine di cui Shakespeare
in persona ne esaltava i vini.
A metà settembre vi si
svolgono i festeggiamenti
della vendemmia.
A-4
Arcos de
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Santa María
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Bagni arabi. Jerez
Se rimane ancora un po’ di
tempo a disposizione, si potrà
visitare la Real Academia
Andaluza de Arte Ecuestre
dove si potranno vedere in
azione i celebri cavalli della
Certosa.
10
Alcalá de
los Gazules
Medina
Sidonia
Conil de
la Frontera
monumenti. Non va, infatti,
dimenticato che Jerez è un
insieme storico-artistico con
una collegiata barocca, i bagni
arabi del maschio e numerose
chiese: San Michele, San Juan
de los Caballeros, San
Giacomo, San Matteo, San
Dionisio, il convento di Santo
Domenico e via dicendo. Non
mancano, inoltre, a Jerez le
dimore signorili: i palazzi del
Marchese di Montana, dei
Riquelme, del Marchese di
Campo Real, la Certosa e i
resti delle mura di cinta
cesellate nelle famose
Cantiche di Santa Maria del
re Alfonso X il Saggio.
Altrettanto unico è il Museo di
orologi, ricavato in un palazzo
neo-classico, che ne accoglie
oltre trecento, in gran parte
francesi e tutti in perfetto
stato di conservazione.
Se ne consiglia la visita a
mezzogiorno, per una ragione
quanto mai ovvia. Nelle
cantine, ci si può entrare, di
norma, quasi esclusivamente il
mattino dal lunedì al venerdì.
Il pomeriggio è il momento
migliore per visitarne i
PARQUE NATURAL
DE LA BAHÍA DE CÁDIZ
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Cabo de Trafalgar
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ALCORNOCALES
Algeciras
Ensenada de Bolonia
Punta Camarinal
Tarifa
Punta de Tarifa
Cantine. Jerez
Non mancano poi lo stadio
olimpico, lo zoo, il Palazzo
delle Mostre nonché
un velodromo dove si
svolgono i mondiali di
motociclismo.
Oppure, si potrà preferire il
cante flamenco di cui Jerez si
vanta d’essere la culla.
Le altre due città costituenti
il triangolo del vino assieme
a Jerez, sono El Puerto de
Santa María y Sanlúcar
de Barrameda.
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Città di mare, fu testimone dei
viaggi che portarono alla
scoperta dell’America.
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Vi spiccano il complesso
residenziale Vistahermosa,
Puerto Sherry e il Casinò Bahía
de Cádiz. I monumenti di
maggior rilievo sono il castello
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1 Fortezza e moschea araba
2 Mura di cinta almohadi
3 Chiesa convento di Santo Domenico
4 Basilica
di Nuestra Señora de la Merced
Oficina de información turística
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San Giacomo
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7 Chiesa
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ferrocarril
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Estación de autobuses
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11 Palazzo Permantín
12 Cattedrale
13 Palazzo Domecq
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El Puerto de Santa María, sito
alla foce del fiume Guadalete,
è molto in voga grazie non
solo alle spiagge ma anche al
fatto che, soprattutto nei fine
settimana, viene preso
d’assalto da migliaia di
persone desiderose di sedersi
ai bar all’aperto a degustarne
il pesce: sogliole, calamari e
un bell’assortimento di frutti
di mare, il tutto annaffiato,
naturalmente, con del buon
fino (vino secco).
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Jerez de la Frontera
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Iglesia de
Sta. Ana
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15
N-IV TREBUJENA 22 km
TREBUJENA 22 km
Arce
osé
N-IV
C. J
osco
n B
Jua
an
Spiaggia de La Puntilla.
El Puerto de Santa María
200
300 m
Cartografía: GCAR S.L. Año 2002
14 Museo degli Orologi
15 Zoo
16 Real Escuela Andaluza de Arte Ecuestre
17 Palazzo Riquelme
LISTA DE MONUMENTOS
18 Palazzo01.delle
Mostre
Alcázar
y Mezquita árabe
19 Chiesa02.
di San
MatteoAlmohades
Murallas
03. Iglesia
Convento de Santo Domingo
20 Convento
di San Francesco
04. Basílica de Nuestra Señora de la Merced
21 Chiesa05.
di San
JuandedeSantiago
los Caballeros
Iglesia
06. Iglesia de San Dionisio
07. Iglesia de San Lucas
Oficina
de
información
turística
Ufficio
turistiche
08.informazioni
Cartuja
de Santa
María de la Defensión
09. Iglesia de San Miguel
Hospital
Ospedale
10. Cabildo Municipal y Ayuntamiento
Aparcamiento
Parcheggio
11. Palacio Permartín
Policía
Polizia
12. Catedral
13. Palacio
Domeq
Estación
de ferrocarril
Stazione
ferroviaria
14. Museo de Relojes
Estación de autobuses
Autostazione
15. Zoológico
LISTA DE MONUMENTOS
01. Alcázar y Mezquita árabe
02. Murallas Almohades
03. Iglesia Convento de Santo Domingo
04. Basílica de Nuestra Señora de la Merced
13
05. Iglesia de Santiago
06. Iglesia de San Dionisio
07. Iglesia de San Lucas
08. Cartuja de Santa María de la Defensión
Chiesa Mayor Prioral.
El Puerto de Santa María
di San Marcos, eretto nel
XIII sec. di cui sono tuttora
visibili alcuni resti mozarabici,
nonché quello di Doña Blanca,
la chiesa Mayor Prioral, il
monastero della Victoria e il
convento dei frati Cappuccini.
Per quanto riguarda le
spiagge, vanta alcuni dei più
bei lidi della zona: La Puntilla,
Valdelagrana, Fuentebravía e
Vistahermosa.
Sanlúcar de Barrameda
signorili. Spicca la chiesa di
Santa María de la O, con
retablo churrigueresco e
facciate in stile mudéjar.
Riguardo a Sanlúcar de
Barrameda, il suo nome deriva
da un antico tempio
denominato lucero (stella)
dedicato a Venere, dea
venerata dai Tartessi.
A seguito della conversione
al cristianesimo del luogo, il
nome venne trasformato in
San Lúcer. Da qui a Sanlúcar
il passo fu breve.
Città ripida, le sue vie si
diramano dall’antico castello
di Santiago, oggi in rovina,
fin giù al quartiere di Bajo
de Guía sulle rive del
Guadalquivir, dove aprono i
loro battenti celebri ristoranti
di buon pesce.
Strettamente legata ai viaggi
in America, dalle sue spiagge
partì anche Magellano per il
primo viaggio intorno al
mondo, portato a termine
da Elcano.
In passato, Siviglia era
raggiungibile da Sanlúcar
solcando il fiume
Guadalquivir. La stessa rotta
viene oggigiorno ripercorsa
da navi mercantili e yacht di
lusso, quantunque la gente
preferisca i collegamenti
stradali.
Nella parte alta, sorgono dei
conventi che paiono palazzi,
enormi cantine e dimore
14
Porto di pesca. Rota
Lungomare. Rota
Si potrà anche raggiungere
Sanlúcar da Puerto Santa
María percorrendo il litorale e
passando da Rota e Chipiona.
si ricava un celebre
moscatello. Oltre per l’ampia
spiaggia, è celebre per il
Santuario de Nuestra Señora
de Regla, risalente al XIV sec.,
molto venerato in zona, la
chiesa di Nuestra Señora de la
O, il Faro e il monumento alla
Cruz del Mar.
Rota, divenuta più
cosmopolita grazie alla
presenza della base navale,
è da sempre centro marinaro
e luogo di villeggiatura.
Vi approdarono i fenici, i
romani e gli arabi. Sul fronte
dei monumenti, oltre ai resti
delle antiche mura di cinta,
conserva il castello di Luna
nonché le chiese di Nuestra
Señora de la O, risalente al
XV sec., e quella di San Roque
in stile neoclassico. Delle sue
spiagge, ricordiamo La Castilla
e Punta Candor.
Cappella del Cristo della Misericordia.
Chipiona
Lungo il medesimo litorale,
a 16 km, sorge Chipiona,
attorniata da vigneti ove si
coltivano uve pregiate da cui
15
Lepe
Ayamonte
La Antilla
Il Coto de Doñana e il pellegrinaggio del Rocío
Nell’entroterra, iniziano a
scorgersi le dune e le pinete.
A inizio secolo, l’archeologo
tedesco Schulten trascorse vari
anni sul cosiddetto cerro del
trigo (collinetta del frumento),
alla ricerca della mitica città di
Tartesso.
Attraversando il fiume
Guadalquivir a bordo di
un’imbarcazione, si accede
al Coto de Doñana, uno dei
parchi nazionali più belli della
Spagna. Oltre a uno dei
complessi di dune più rilevanti
di tutt’Europa, vi trovano
rifugio specie in via
d’estinzione che giungono
in stormi di migliaia di uccelli,
all’inizio della primavera.
È uno spettacolo davvero
grandioso.
A Doñana si possono ancora
intravedere, nascoste tra i
pini, delle capanne dal tetto
di paglia, simili a quelle
utilizzate, come alloggio,
dagli antichi abitanti della
riserva, che vivevano
praticamente della pesca e
della produzione di carbone.
L’unica traccia lasciata
dall’Uomo su una spiaggia
lunga 32 km è Torre
Carboneras, una torre di
vedetta di piccole dimensioni,
del XVI sec.
All’altra estremità del parco,
si trova il Centro accoglienza
visitatori di Acebuche dove
si potranno richiedere
informazioni, optare per una
visita guidata nel parco e
acquistare dei souvenir. Giunti
a Matalascañas, la costa
Isla Cristina
del Puerto
HUELVA
El Rompido
Isla de
Enmedio
Punta
Umbría
Moguer
Palos de la
Frontera
Mazagón
El Rocío
Los Palacios
y Villafranca
“Santuario
de El Rocío”
comincerà a
popolarsi per la
presenza di quartieri
residenziali.
D
A-4
Matalascañas
PARQUE NACIONAL
DE DOÑANA
Golfo
de Cádiz
Las Cabezas
de San Juan
Lebrija
Trebujena
Sanlúcar
de Barrameda
Un’agevole strada asfaltata
conduce al vicino santuario
de El Rocío. L’omonimo
abitato è un luogo tranquillo
con qualche bar e ristorante.
Immagine questa alquanto
diversa da quella offerta in
occasione del pellegrinaggio
di Pentecoste, cui partecipa
circa un milione di fedeli per
inneggiare alla Vergine Maria
– popolarmente
soprannominata la Blanca
Paloma – ivi apparsa nel XIII
sec. e divenuta una delle
figure più venerate di tutta
l’Andalusia.
Chipiona
Rota
El Puerto de
Santa María
A-4
Arcos
la Front
Jerez
de la Frontera
IV
Puerto Real
CÁDIZ
PARQUE NATURAL
DE LA BAHÍA DE CÁDIZ
San Fernando
Chiclana
Medina
Sidonia
Sancti-Petri
Conil de
la Frontera
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PARQUE NATURAL BREÑA
Y MARISMAS DE BARBATE
3
Cabo de Trafalgar
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Ensenada de Bolon
Punta Camarin
Pellegrinaggio de El Rocío. Almonte
Parco nazionale di Doñana
16
Aznalfarache
Bollullos Par
del Condado Aznalcázar
La Puebla del Río
17
Gibraleón
Trigueros
Camas
La Palma
del Condado San Juan de
Cartaya
A-49
Aznalfarache
Lepe
Aljaraque
Bollullos
Par
Ayamonte
HUELVA
del Condado
La Antilla
Palos de
El Rompido
La Puebla del Río
La Rábida la Frontera
Isla Cristina
Isla de
Enmedio Punta
Mazagón
El Rocío
Umbría
Los Palacios
“Santuario
y Villafranca
de El Rocío”
431
Il porto delle tre
caravelle
La spiaggia e la striscia di
dune si prolungano fino a
Mazagón – a 18 km. da
Matalascañas – divenuto
importante luogo di
villeggiatura. Poco dopo,
si giunge a La Rábida e a
Palos de la Frontera.
San Juan
del Puerto
Moguer
Matalascañas
PARQUE NACIONAL
DE DOÑANA
Golfo
de Cádiz
Sul piccolo monolito, posto
dirimpetto al portale in stile
mudéjar della chiesa di
San Jorge, risalente al XIV sec.,
sono stati incisi i nomi dei
marinai di Palos che
parteciparono a tale
avventura. Infatti, sessanta
dei navigatori al seguito di
Cristoforo Colombo, tra cui i
Pinzón, cui spettava il
comando delle altre due
caravelle, erano originari di
questo piccolo centro in calce,
posto a circa 27 km da Huelva,
ora traboccante di ricordi di
tali gesta. Se vi è un luogo
intrinsecamente legato alla
scoperta del Nuovo Mondo,
esso non può non essere che
Palos de la Frontera.
Dall’odierno porticciolo di
Palos de la Frontera, ormai
insabbiato, salparono il
3 agosto 1492 tre caravelle
con novanta marinai a bordo,
facendo rotta – a loro
insaputa – sull’America.
Caravella. La Rábida
Nei dintorni di Palos,
circondata ora da giardini
e bambini, si trova
“La Fontanilla”, dove
l’equipaggio di Colombo fece
scorta d’acqua prima di
iniziare il lungo viaggio. Nella
via principale, si trova la casa,
18
Las Cabezas
de San Juan
Lebrija
Trebujena
Sanlúcar
de Barrameda
Spiaggia di Mazagón
Chipiona
S
A-4
Jerez de
la Frontera
Rota
IV
Puerto Real
CÁDIZ
PARQUE NATURAL
DE LA BAHÍA DE CÁDIZ
San Fernando
Chiclana
La Fontanilla. Palos de la Frontera
Medina
Sidonia
Conil de
la Frontera
ora rimaneggiata, dei Pinzón,
abbellita con il relativo
stemma. Nelle vicinanze, sulle
rive del fiume Tinto, sorge il
monastero de La Rábida, ove
alloggiò Cristoforo Colombo.
Lì, Fray Antonio Marchena e
Fray Juan Pérez non solo ne
ascoltarono i progetti balzani
ma riuscirono anche a farlo
entrare a Corte e far sì che i
Re Cattolici depositasseroin
lui la loro fiducia. La Rábida
conserva degli affreschi del
pittore Vázquez Díaz
raffiguranti – non poteva
essere altrimenti – scene
della scoperta dell’America.
Nell’omonima chiesa, in stile
gotico-mudéjar, si venera la
Vergine dei Miracoli nonché
Ve
de la F
PARQUE NATURAL BREÑA
Y MARISMAS DE BARBATE
Cabo de Trafalgar
Barb
Zahara d
los Atun
Ensenada de Bo
Punta Camar
Monastero de La Rábida
una delle più antiche sculture
lignee dell’Andalusia: un Gesù
crocifisso del XIV sec. Al suo
interno, si segnalano il soffitto
a cassettoni in stile mudéjar,
due chiostri rispettivamente
del XIV sec. e XVIII sec., nonché
la cosiddetta Sala de las
Banderas. Accoglie, altresì,
le spoglie di Martín Alonso
Pinzón.
19
Huelva
1 Santuario della Virgen de la
Cinta
2 Cappella della Soledad
3 Chiesa della Concezione
4 Chiesa della Milagrosa
5 Molo del Riotinto
6 Monumento a Cristoforo
Colombo
7 Quartiere operaio
8 Chiesa di San Pietro
9 Casa Colombo
10 Chiesa-convento delle
Agostiniane
11 Università e Cattedrale
Ufficio informazioni turistiche
Ospedale
Parcheggio
PP.TT.
Polizia
Stazione ferroviaria
Autostazione
20
Cattedrale di Huelva
sbarramenti atti a proteggere
il porto della città di Huelva,
oggigiorno, Palos si trova
nell’entroterra.
A soli 7 km, si trova Moguer,
cittadina dalla bianche
facciate di calce guarnite di
grate, culla del poeta Juan
Ramón Jiménez. Vi si possono
ammirare dimore signorili,
Casa-museo di Alonso Pinzón.
Palos de la Frontera
Nei pressi del monastero, si
trova un antico imbarcadero,
divenuto oggi cimitero di
imbarcazioni da dove
salparono, per anni, le navi e
da dove, si racconta, partì
anche Colombo. Vi si erge un
monumento al Plus Ultra,
eretto per commemorare i
piloti che per primi
effettuarono il volo Palos Buenos Aires, collegando così
l’Europa all’America del Sud.
A seguito del terremoto di
Lisbona che cambiò la
morfologia della costa nonché
della recente costruzione di
industriale. All’ingresso, a
Punta del Sebo, un grandioso
monumento dedicato alla
scoperta, sormontato da una
corona, è orientato verso
l’America.
Lisbona nonché il convento
della Merced, odierna
cattedrale di cui si evidenzia
la facciata. Due gli scorci più
suggestivi: il Paseo de las
Palmeras, nei pressi del porto
e il bianco Santuario della
Virgen de la Cinta, patrona
della città, dal cui colle si gode
di uno splendido panorama su
quest’ultima nonché sulla
laguna e sulla foce del fiume
Odiel. Indimenticabili i
tramonti. Della visita di
Cristoforo Colombo al
santuario, sono testimonianza
gli azulejos che lo
abbelliscono.
Battezzata col nome di Onuba
dai fenici e con quello di
Guelbah – donde il nome
odierno – dagli arabi che ne
fecero il regno di Taifa,
malgrado la sua funzione di
capoluogo, Huelva conserva
tuttora una certa aria di città
marinara, rasa al suolo in gran
parte dai terremoti del XVIII
sec. Vi si conserva una
cattedrale del XVIII sec., la
chiesa barocca di San Pietro,
eretta sui resti di un’antica
moschea, quella della
Concezione, risalente al
XVI sec. e riedificata nel
1755 dopo il
terremoto di
Santuario della Virgen de la Cinta.
Huelva
Nuestra Señora de Granada. Moguer
conventi e la chiesa di Nuestra
Señora de Granada, il cui
campanile è noto con il nome
di giralda chica.
Moguer
I dodici chilometri che
separano La Rábida da Huelva,
sono occupati da una zona
22
23
San Silvestre
de Guzmán
Gibraleón
Lepe
Da Punta Umbría
Ayamonte
La Antilla
ad Ayamonte
Isla Cristina
431
Cartaya
Trigueros
San Juan
del Puerto
Aljaraque
HUELVA
El Rompido
Isla de
Enmedio
Moguer
Palos de la
Frontera
La Rábida
Punta
Umbría
Camas
La Palma
del Condado San Juan de
A-49
Aznalfarache
Bollullos Par
del Condado Aznalcázar
La Puebla del Río
Mazagón
El Rocío
Los Palacios
y Villafranca
“Santuario
de El Rocío”
A Punta Umbría inizia l’ultimo
tratto della Costa de La Luz.
Tale agglomerato urbano,
circondato da pinete, trae le
sue origini da una torre che
sorgeva a Punta de Umbría,
fatta erigere nel XIV sec., per
poter segnalare eventuali
invasioni. Trasformato
oggigiorno in importante
luogo di villeggiatura, di ciò
che fu, fino a qualche anno
addietro un piccolo villaggio
di pescatori, non rimane che il
ricordo. D’estate, sono in
funzione le cosiddette
“canoe” che la collegano a
Huelva. Nei pressi, sorge il
parco naturale delle paludi del
fiume Odiel nonché Los
Enebrales, un paradiso
naturale per varie specie
faunistiche.
El Rompido. Cartaya
Qua e là, si intravede qualche
ristorante e campeggio.
Strada facendo, è opportuno
fare una sosta all’altezza della
zona naturale detta Isla de
En medio e nella Laguna del
Portil, dichiarata riserva
ecologica. Più in là, si trova
Cartaya, luogo già noto ai
fenici, in cui si conservano le
rovine di un piccolo castello,
inizialmente romano e quindi
arabo. Cartaya è famosa per
la spiaggia e il porto de
El Rompido, lingua di terra
che separa il fiume dal mare,
La strada prosegue lungo il
litorale, fiancheggiato da
pinete, da un lato, e da
spiagge solitarie dall’altro.
Spiaggia de Los Enebrales.
Punta Umbría
nonché per le zone naturali
di Río Piedras e Flechas del
Rompido. Dal Mirador si
godrà un bellissimo
panorama. Si giunge, quindi,
alla spiaggia de La Antilla e
alla bianca località di Lepe,
caratterizzata da una fiorente
agricoltura e cooperative di
rilievo, ove la Virgen de la
Bella, la cui statua vi approdò
portata dal mare, è oggetto di
grande venerazione.
PARQUE NACIONAL
DE DOÑANA
Lebrija
El Cuervo
Trebujena
Sanlúcar
de Barrameda
Chipiona
Rota
El Puerto de
Santa María
A-4
Arco
la Fro
Jerez
de la Frontera
IV
Puerto Real
CÁDIZ
PARQUE NATURAL
DE LA BAHÍA DE CÁDIZ
San Fernando
Chiclana
Sancti-Petri
Infine, si raggiunge Ayamonte
dove ha fine – o inizio –
La Costa de la Luz. Da sempre,
tranquillo villaggio di
pescatori, le cui bianche
dimore digradano fino al
porto dove non mancheranno
i pescatori intenti a
rammendare le reti dai vivaci
colori. I greci la denominarono
Anapotaman – “sul fiume” –
donde il nome odierno.
Dall’alto, ove sorge il Parador
de Turismo, si contempla un
Ayamonte
Medina
Sidonia
Benal
Conil de
la Frontera
PARQUE NATURAL BREÑA
Y MARISMAS DE BARBATE
Cabo de Trafalgar
Ve
de la F
Barb
suggestivo panorama
Zahara d
los Atun
sull’abitato nonché sulla foce
Ensenada de Bo
del Guadiana. Il momento Punta Camar
migliore è certamente quello
del tramonto. A rendere
famosa Ayamonte è
soprattutto la spiaggia Canela
e la spiaggia Moral – a cinque
chilometri –, che si animano in
primavera sebbene l’alta
stagione vada da giugno a
inizio settembre.
Plaza Mayor. Lepe
24
S
All’estremità della Costa de
La Luz, si trova il Portogallo,
molto più vicino da quando,
nel 1991, venne inaugurato il
ponte internazionale sul
fiume Guadiana.
25
Itinerari
nell’entroterra
La strada delle
locande e i tori
A dieci chilometri dal litorale, si
trova Vejer de la Frontera, vera
e propria vedetta araba da dove
si può ammirare la costa che va
da Tarifa a Cadice. Il triangolo
costituito da Vejer, Medina
Sidonia e Alcalá de los Gazules
è noto con l’appellativo di
La strada delle locande perché
qui si concentra il maggior
numero di locande
gastronomiche non solo
dell’Andalusia ma anche di tutta
la Spagna. I visitatori accorrono,
in gran numero, soprattutto il
fine settimana, per degustare
pietanze appetitose preparate a
base di cervo, il gazpacho, il
lomo a la manteca oppure piatti
di selvaggina.
Ad Alcalá de los Gazules,
spicca la chiesa di San Jorge
Chiesa di Santa Maria.
Medina Sidonia
nonché la cappella della
Vergine de los Santos mentre
a Medina Sidonia, città
monumentale, si possono
ammirare tre portali arabi
dell’antica fortezza con le cui
pietre - si racconta - venne
eretta la cattedrale di Cadice.
Dalla tenuta Pocasangre si
avrà modo di ammirare il più
bel panorama sull’abitato che
qui pare assumere forma di
imbarcazione di cui l’albero
maestro sarebbe il campanile
della chiesa.
Si tratta anche della via del
toro da corrida, costellata di
numerosi poderi dediti
all’allevamento di tale
bestiame. Altro centro abitato
è Benalup che fa da ingresso
al parco naturale degli
Alcornocales, ove si può
visitare la grotta del Tajo de
las Figuras con dipinti risalenti
al Neolitico.
I Pueblos Blancos
Parallela al litorale, scorre
la sierra nota con il nome di
Los Pueblos Blancos dal
momento che tutti i borghi
sono imbiancati a calce.
Alcalá de los Gazules
Arcos de la Frontera
Sierra de Grazalema
La strada inizia a Grazalema
della cui catena montuosa
– dichiarata parco naturale –
si segnala il pinsapo, una
specie d’abete, vero e proprio
cimelio vivente, risalente
all’ultima glaciazione alpina.
All’altra estremità, si trova
Arcos de la Frontera, forse la
località più suggestiva di
questa zona, arrampicato in
cima a un’enorme
rocca, sul
fiume
Guadalete.
Al pari di
Nei pressi, si trova il dolmen di
Soto, munito di un corridoio
lastricato che conduce a una
sala centrale contenente dei
graffiti. Questa campagna
dell’antica contea di Niebla
è cinta da vitigni da cui si
elaborano vini bianchi dolci
e fruttati.
principesse arabe oppure
principi arabi e prigioniere
cristiane. Pur se alla fine ebbe
il sopravvento la cultura
cristiana, l’influenza araba è
tuttora ravvisabile.
Altre località sono Olvera,
aggrappata in cima a una
rupe, Zahara de la Sierra,
difesa da un castello arabo,
Algodonales, celebre per le
acque e i pasticcini, El Gastor,
nei cui dintorni sono diffusi i
dolmen, Ubrique, con
numerose fabbriche dove si
lavora il cuoio, Benamahoma,
ove si produce il miglior miele
di questa zona montuosa e
Setenil, abitato costruito
quasi interamente sotto
enormi rocce di modo che le
strade paiono quasi gallerie.
Olvera
molti altri, porta il cognome
“de la Frontera” perché, per
quasi tre secoli, separò gli
arabi dai cristiani, ossia i
seguaci della croce da quelli
della mezza luna. Luoghi di
scontri e di belle e tragiche
leggende, popolate da
cavalieri castigliani e
Zahara de la Sierra
28
Castello. Niebla
La località più vicina è
La Palma del Condado, di
origini romane, ove sono state
rinvenute delle lapidi che
alludevano alla bontà del
suo olio. A settembre, in
concomitanza con la sagra
– una delle più antiche della
Spagna – a La Palma si tiene
la festa della vendemmia in
cui alla patrona del campo,
la Virgen de la Guía, viene
offerto il primo mosto. A sette
chilometri, si trova Bollullos
Par del Condado, centro
commerciale della zona dove
la vite si affianca all’ulivo e
ove a settembre si svolge la
festa detta Día del Vino.
Niebla e i vini
del Condado
A segnare il margine della
campagna è il fiume Odiel, un
tempo navigabile fino a Niebla
mentre oggigiorno si limita a
salutarne le mura arabe.
Nota ai Tartessi, vi si possono
tuttora ammirare i resti di
un imbarcadero costruito
certamente in epoca romana
come il ponte. A Niebla,
venivano imbarcati i minerali
di rame il cui sfruttamento
venne abbandonato nel V sec.
e poi ripreso dagli inglesi nel
XVIII sec. Agli inizi dell’XI sec.,
Niebla divenne capitale di un
regno Taifa indipendente e,
nel 1257, gli arabi vi
utilizzarono per la prima volta
la polvere da sparo, un secolo
prima che se ne diffondesse
l’uso in Europa. Le sue mura di
cinta, che si allungano su un
perimetro di due chilometri,
sono tuttora incantevoli.
Chiesa di San Giacomo Apostolo.
Bollullos Par del Condado
29
La Sierra di Aracena
accolgono centinaia di ex voto,
oggetti offerti alla Vergine
Maria, anno dopo anno, in
segno di ringraziamento per
delle grazie ricevute.
In seguito al processo
plurisecolare di espulsione
degli arabi dalla penisola
iberica, denominato
Reconquista, numerose
fortificazioni, di piccole
dimensioni, vennero erette in
questa sierra, testimonio anche
delle peripezie dei templari.
Vi si trovano luoghi che prima
di essere cristiani furono
pagani, grotte cariche di
leggende, centri abitati fatti
di case imbiancate a calce
immersi in querceti e sughereti
e, soprattutto, il miglior
prosciutto crudo della Spagna.
L’Inquisizione costrinse Arias
Montano, famoso umanista,
scienziato, poliglotta e
ricercatore, a ritirarsi nella
grotta di Alájar. A sottrarlo a
tale tormento, fu l’amicizia che
lo legava a Filippo II.
Dopo aver ammirato il
suggestivo panorama dall’alto
del belvedere del santuario, si
lascerà Alájar in direzione di
Aracena, a dodici chilometri di
distanza. In lontananza,
s’intravede la torre almohade
che sovrasta il centro abitato,
sulla quale, per quasi due
secoli,ondeggiò lo stendardo
bianco e nero dei Templari.
Aracena è da sempre un
classico luogo di villeggiatura,
sia per gli abitanti di Siviglia
che di Huelva. Oltre alla chiesa
del Castello, il punto di
maggior interesse è la Grotta
delle Meraviglie, annoverata
tra le grotte più lunghe della
Spagna grazie ai suoi
1.500 metri. Consta di dodici
sale – con abbondanti stalattiti
e stalagmiti – e di sei laghi.
Appollaiato su una rupe che
protegge il suggestivo abitato
di Alájar (in arabo, pietra), si
erge il santuario di Nuestra
Señora de los Ángeles, uno dei
principali centri religiosi
spagnoli – certamente il più
importante in zona – chiaro
esempio della predilezione
degli antenati per luoghi di
culto di grande bellezza.
Le sale, di fianco alla chiesa,
Alájar
Imboccando la strada che porta
in Portogallo, si raggiunge
Jabugo, località che dà il nome
al famoso prosciutto, cantato
in versi da Lope de Vega.
30
Grotta delle Meraviglie. Aracena
Sparsi qua e là nella sierra,
si trovano villaggi che
conservano esempi
dell’architettura di montagna,
come Castaño del Robledo.
avversare Viriato. Nei dintorni
della moderna arena, a suo
tempo castello almoravide,
abbondano monumenti
megalitici soprannominati
“Pietre del diavolo” dalla
gente del luogo che li ha
circondati di leggende.
Questi luoghi dove,
oggigiorno, si può degustare
dell’ottimo prosciutto, furono
sotto il dominio arabo
– popolo cui tale prodotto non
riusciva gradito – per quasi sei
secoli. Essi vi costruirono
castelli e moschee, di cui ne
sono tuttora visibili alcuni,
lasciandovi una ricca eredità
culturale ravvisabile nei
toponimi quali Almonaster,
Aracena, Galaroza e via
dicendo.
A contrapporsi a tali credenze,
è uno dei musei religiosi più
curiosi, quello del Santo
Rosario che ne accoglie quasi
1.300. Si tratta di rosari dati in
Moschea. Almonaster
A precedere però gli arabi
furono celti e romani. Ad
Aroche, ad esempio, visse
Scipione giunto da Roma per
31
dono da papi, re, politici e
personaggi celebri. Altro
museo è quello archeologico,
con sede nel castello.
Poco distante, ai piedi della
vetta più alta della sierra,
sorge Almonaster, con castello
arabo e un’interessante
moschea – più antica di quella
di Cordova – guarnita di
colonne. Di indubbio interesse
sono le case in stile mudéjar
e gotico nonché la chiesa di
San Martín con facciata in stile
manuelino, risalente al XV sec.
Oltre ai dolmen, non mancano
resti di strade romane, rovine
di un anfiteatro del II sec. – su
cui venne eretto, nel IX sec., un
castello almoravide ora adibito
a curiosa arena –, e un
villaggio romano nei pressi
della cappella di San Mamés,
meta di un celebre
pellegrinaggio.
Vi prevalgono soprattutto il
castagno, seguito da roveri e
querce. Nelle immediate
vicinanze di Fuenteheridos,
reso celebre dalla fontana a
dodici cannelle da cui l’acqua
zampilla senza posa, crescono i
ciliegi mentre a Corterrangel
gli aranci la fanno da padrone.
Cortelazor – oggigiorno una
piccola frazione – assurse a
capitale di un regno Taifa
indipendente. Immerso nella
sierra si trova Valdelarco,
centro produttore di miele e
prosciutto, reso celebre dalle
sue piantagioni a terrazzo.
Nei dintorni, si trovano
numerosi castelli risalenti ai
tempi delle lotte fra arabi e
cristiani nonché paesini dalle
case imbiancate a calce,
immersi in querceti e
sughereti. A Sierra Pelada, si
avrà modo di osservare uccelli
rapaci tra cui spicca, per la sua
rarità, l’avvoltoio nero.
Sierra mineraria
Presso Minas de Riotinto, si
conserva il quartiere inglese di
Bella Vista, chiaro esempio di
architettura in stile vittoriano.
A Valverde del Camino
transitava la famosa ferrovia
all’epoca in cui gli inglesi ne
sfruttavano i giacimenti
minerari. Sebbene i binari
siano scomparsi, l’influenza
inglese è tuttora ravvisabile
in alcuni edifici quali la
cosiddetta casa di direzione
e l’ufficio ferroviario.
Chi intendesse ammirare un
paesaggio minerario, dovrà
recasi al bacino di Riotinto
che si vanta di essere la
miniera a cielo aperta più
grande al mondo, antica di
5.000 anni. Le terre cui la
pirite conferisce toni rossicci,
sono note con il nome di
cerro colorado.
Proseguendo per Calañas, si
attraverserà il fiume Odiel le
cui acque cupree offrono
un’ampia gamma di colori in
un paesaggio di eucalipti.
Sull’altra sponda del fiume, si
avrà modo di contemplare la
cappella della Virgen de
Coronada, patrona della zona,
meta di un importante
pellegrinaggio il lunedì di
Pasqua. Nel giungere a
Calañas, appare la chiesa di
Santa María de Guía nei cui
dintorni si possono ammirare
le case che testimoniano del
passato minerario di questa
zona.
Fiume Tinto
Valdelarco
32
33
T
impiegati nella loro lavorazione
quali la miscela di vini vecchi e
vini nuovi per cui sarebbe più
corretto parlare di
invecchiamento piuttosto che
di annata. Altra peculiarità è la
formazione di una pellicola
superficiale biancastra, detta
“fioretta”, in base alla quale il
vino verrà catalogato come fino
(bianco secco). Se la “fioretta”
non compare, il vino verrà
classificato come odoroso.
A seconda dell’aroma, del
sapore e della gradazione, i vini
di Jerez possono essere così
catalogati: fino, amontillado,
oloroso, moscatel, palo cortado
o Pedro Ximénez. I principali
vini di Huelva sono quelli
elaborati nelle terre del
Condado, analoghi a quelli di
Jerez, e consumati quasi
esclusivamente in Andalusia.
empo libero
e spettacoli
Gastronomia
Vini, oli, insaccati (in prevalenza,
prosciutto di Jabugo) ma
soprattutto frutti di mare
(gamberetti, scampi e ostriche),
zuppe e fritture di pesce
(sardine, tonno, sogliole, urta e
passere). La specialità di questa
zona sono i “chocos”, una
specie di calamari. Si consiglia di
praticare l’arte del tapeo (fare
un giro dei locali a prendersi un
aperitivo). La cucina di Cadice e
Huelva si basa su ricette antiche
e semplici.
I vini
Alloggi
La denominazione di origine
controllata di Jerez-Sherry
comprende il triangolo
costituito da Jerez, Sanlúcar de
Barrameda ed El Puerto de
Santa María, estendendosi
anche ai comuni di Chiclana,
Chipiona, Rota e Trebujena.
L’eccezionalità dei suoi vini si
deve, oltre che alle condizioni
climatiche, ai procedimenti
Lungo l’intera Costa de la Luz,
l’offerta ricettiva è ampia:
paradores, alberghi e ostelli
nonché appartamenti,
villette, case rurali e campeggi.
Chi desiderasse recarvisi a
Pasqua o in estate, dovrà
prenotare in anticipo.
La Costa de la Luz conta
quattro Paradores de turismo,
due in provincia di Cadice
e due in provincia di
Huelva.
34
Spazi naturali
Cadice conta due aree naturali:
Los Alcornocales, ufficio
informazioni ad Alcalá de los
Gazules, % 956 413 307; e
Sierra de Grazalema, ufficio
informazioni ad El Bosque,
% 956 727 029
Carnevale a Cadice
Feste
Huelva, oltre al Parco
nazionale di Doñana, conta
tre riserve naturali: Isla de
Enmedio, Laguna de El Portil e
la Marisma de El Burro; otto
zone naturali: Los Enebrales
de Punta Umbría, Estero de
Domingo Rubio, Lagunas de
Palos e Las Madres, Marismas
de Isla Cristina, Marismas del
Odiel, Marismas del río Piedras
e Flecha del Rompido, Peñas de
Aroche, Sierra Pelada e Rivera
del Aserrador nonché il parco
naturale di Sierra de Aracena
e Picos de Aroche. Si tratta,
complessivamente, di
210 ettari di spazi naturali
cui vanno aggiunti altri
105.000 ettari del Parco
nazionale di Doñana e
dintorni. Ufficio informazioni
del parco nazionale.
% 959 430 432
[email protected]
di interesse turistico
Le corride, i cavalli, il cante
(canto popolare andaluso) e il
vino sono gli ingredienti
immancabili delle feste che si
svolgono lungo la Costa de la
Luz. A Cadice, tre sono le feste
definite di interesse turistico:
il Carnevale di Cadice, la Fiera
equestre a Jerez (dal 10 al
17 maggio) e le corse di cavalli
sulla spiaggia di Sanlúcar de
Barrameda ad agosto.
Di interesse turistico sono anche
la Settimana Santa ad Arcos de
la Fronetra, il Corpus Domini di
Zahara de la Sierra e la Feria de
Exaltación del Guadalquivir a
Sanlúcar de Barrameda, dal 28 al
30 agosto. Anche se la regione
di Huelva fa da cornice al
pellegrinaggio più celebre di
tutta la Spagna, quello del Rocío
ad Almonte a Pentecoste, essa è
comunque meta di numerosi
pellegrinaggi durante tutto
maggio, tra cui si evidenziano
quelli di Cartaya, Lepe e Moguer.
Real Escuela Andaluza de Arte Ecuestre
35
DATI DI RILIEVO
Prefisso telefonico
internazionale % 34
TURESPAÑA
Informazioni turistiche
www.spain.info
Informazioni turistiche
Andalusia
www.andalucia.org
UFFICI DEL TURISMO
A Cadice:
Setenil de las Bodegas
Arcos de la Frontera
C/ Villa, 2
Plaza del Cabildo, s/n
% 956 134 261
% 956 702 264
Tarifa
Barbate
Paseo de La Alameda, s/n
C/ Vázques de Mella, 2
% 956 680 993
% 956 433 962
Zahara de la Sierra
Cadice
Plaza del Rey, 7
Avenida Ramón de Carranza
% 956 123 114
% 956 203 191
A Huelva:
Conil
Aracena
C/ Carretera, 1
Pozo de la Nieve
% 956 440 501
% 959 128 206
Chiclana de la Frontera
Ayamonte
Vega, 6
Huelva, 27
% 956 535 969
% 959 320 737
Chipiona
El Rocío (Almonte)
Juan Carlos I
Avda. de la Canaliega, s/n
% 956 377 263
% 959 443 808
El Puerto de Santa María
Huelva
C/ Luna, 22
Alcalde Coto Mora,2
% 956 542 475
% 959 650 200
Grazalema
Matalascañas
Plaza España, 11
Parque Dunar
% 956 132 225
% 959 430 086
Jerez de la Frontera
Mazagón
Alameda Cristina
Edificio Mancomunidad
% 956 339 654
% 956 376 044
Medina Sidonia
Moguer
Plaza de la Iglesia Mayor, s/n
Castillo
% 956 324 747
% 959 371 898
Sanlúcar de Barrameda
Niebla
C/ Calzada del Ejército s/n
Campo del Castillo
% 956 366 110
% 959 362 270
ENTI PER IL TURISMO
A Cadice:
A Huelva
Alameda Apodaca, 22
C/ Fernando el Católico, 18
% 956 807 061
% 959 257 467
www.cadizturismo.com
www.turismohuelva.org
PARADORES
Ufficio prenotazioni
Parador ad Arcos de la Frontera
C/ Requena, 3. 28013 Madrid
(Cadice)
% 902 547 979
Plaza del Cabildo s/n
) 902 525 432
% 956 700 500
www.parador.es
) 956 701 116
Parador “Hotel Atlántico” a
Parador ad Ayamonte (Huelva)
Cadice
Avenida de la Constitución
C/ Duque de Nájera, 9
% / ) 959 320 700
% 956 226 905
Parador a Mazagón (Huelva)
) 956 214 582
Playa de Mazagón
% 959 536 300
) 959 536 228
TRASPORTI
Autobus a Huelva
RENFE % 902 240 202
% 959 256 900
Info iternazionale
Informazioni stradali
% 902 243 402
% 900 123 505
www.renfe.es
www.dgt.es
Autobus a Cadice
% 902 199 208/ 956 285 852
RECAPITI TELEFONICI UTILI
Emergenze % 112
Informazione Cittadina % 010
Pronto Soccorso % 061
PPTT % 902 197 197
Carabinieri % 062
www.correos.es
Polizia Nazionale % 091
Vigili Urbani % 092
UFFICI SPAGNOLI DEL TURISMO ALL’ESTERO
ITALIA
Roma
Milano
Ufficio Spagnolo del Turismo
Ufficio Spagnolo del Turismo
Via del Mortaro, 19 - interno 5
Via Broletto, 30
ROMA-00187
MILANO - 20121
% 3906/ 678 31 06
% 3902/ 72 00 46 17
) 3906/ 679 82 72
) 3902/ 72 00 43 18
www.turismospagnolo.it
www.turismospagnolo.it
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]
AMBASCIATA A MADRID
Italia
Lagasca, 98
% 915 776 529
) 915 757 776
P O R Rosal
T UdeG A L
la Frontera
433
a
rr
Vila Verde
de Ficalho
Cumbres
Mayores
PARQUE NATURAL DE
712 SIERRA DE ARACENA
Aroche
Y PICOS DE AROCHE
Tentudia
1110
ena
Arroyomolinos
Valdelarco
Arac
Aroche Galaroza
Cortelazor de León
de
Villaviciosa
de Córdoba
Guadalcanal
Monesterio
Alanís
San Nicolás del Puerto
Cazalla
de la Sierra
El Real
de la Jara
Obejo
Salada
581
C Ó R D O B A
432
Fuenteheridos “Gruta de las
ie
Jabugo
SCabezo
Maravillas”
Las Navas
Gordo Cortegana
Santa Olalla
Aracena
CÓRDOBA
de la Concepción
Santa Bárbara 613
Almonaster Alájar
Constantina
“Santuario
Ntra.
del Cala
Almadén
San Telmo
de Casa
la Real
Sra. de los Ángeles”
Hornachuelos
Zufre
de la Plata
La Puebla
El Pedroso
de los Infantes
El Cerro de
Cabezas
Minas de 433
Posadas
Andévalo
El
Ronquillo
Rubias
Castilblanco
Riotinto
Fernán
Peñaflor
Villanueva
de los Arroyos
Nerva
Núñez
Zalamea
del Río y Minas
Puebla
El
Castillo
Palma del Río
Calañas la Real
de Guzmán
Villaverde
de
las
Guardas
Alcolea
El
Madroño
435
Tharsis
630
del Río Lora del Río
del Río
La Carlota
Cantillana
Villanueva
Alosno
Valverde
de los Castillejos
Écija
IV
Aznalcóllar
La Campana
del Camino
Alcoutim
Guillena
San Bartolomé
Santaella
Paterna
Sanlúcar de
Beas
de la Torre
Alcalá
del
Río
La Luisiana
del Campo La Algaba
Guadiana
HUELVA
Trigueros
Gibraleón
San Silvestre
de Guzmán Cartaya
Lepe
Ayamonte
Niebla
San Juan
del Puerto
431
Aljaraque
Moguer
Palos de la
El Rompido
La Rábida Frontera
Isla Cristina
Isla de Punta
Enmedio
Mazagón
Umbría
La Antilla
HUELVA
IV
Carmona
Fuentes de
Andalucía
El Viso del Alcor
Mairena del Alcor
El Rubio
Marchena
Alcalá de Guadaira
Arahal
Dos Hermanas
Osuna
A-92
Camas
La Palma
del Condado San Juan de
A-49
Aznalfarache
Bollullos Par
del Condado Aznalcázar
La Puebla del Río
SEVILLA
A-4
El Rocío
Utrera
Los Palacios
y Villafranca
“Santuario
de El Rocío”
810
El Coronil
S E V I L L A
Matalascañas
PARQUE NACIONAL
DE DOÑANA
Golfo
de Cádiz
OCÉANO
Las Cabezas
de San Juan
Lebrija
El Cuervo
Trebujena
Sanlúcar
de Barrameda
C
AT L Á N T I C O
S
T
Rota
El Puerto de
Santa María
A
Espera
Jerez
de la Frontera
C
PARQUE NATURAL
DE LA BAHÍA DE CÁDIZ
San Fernando
Chiclana
Paterna
de Rivera
E
L
Conil de
la Frontera
A
N
Cabo de Trafalgar
Ensenada de Bolonia
Punta Camarinal
U
10
20
30
40
50 Km
Z
CARTOGRAFÍA: GCAR, S.L. Cardenal Silíceo, 35
Tel. 91 416 73 41 - 28002 MADRID - AÑO 2002
38 [email protected]
Barbate
Zahara de
los Atunes
L
0
1092
“Cueva del Tajo
de las Figuras”
340
Campillos
Teba
Alozaina
1919
Torrecilla Tolox
340
Ojén Mijas
340
Marbella
Casares
Jimena
de la Frontera
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Cortes de la
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Frontera
d e R o n d1450
n í a Algatocín
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Reales
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S e Gaucín
Alcalá de
los Gazules
Vejer
de la Frontera
PARQUE NATURAL BREÑA
Y MARISMAS DE BARBATE
GRAZALEMA
Algibe
Benalup
Fuente de Piedra
Sierra
Martín
de Yeguas
de la Jara
Yunquera
Benamahoma
Medina
Sidonia
Sancti-Petri
El Saucejo
Estepa
Aguadulce
Algámitas
Coripe Pruna
Almargen
NATURAL
Ubrique PARQUE
Benaoján
SIERRA DE
Algar
Á D I Z
Puerto Real
Morón de
la Frontera
Herrera
Puerto Serrano
Olvera
Villamartín
Setenil
Cuevas
Ardales
Algodonales
del Becerro
Álora
Bornos
El Gastor
El Burgo
Prado El Bosque Zahara de la Sierra
Grazalema
Pizarra
Ronda
del Rey
Arcos de
la Frontera
IV
CÁDIZ
D
Autostrada
Superstrada
Statale
Statale rete di base 1º grado
Statale rete di base 2º grado
Strada locale
Ferrovia
Treno Alta Velocità (AVE)
Parador
Parco nazionale
Parco naturale
Golf
Porticciolo
Terme
Campeggio
Aeroporto
Faro
Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
Montellano
IV
A-4
O
Chipiona
La Puebla de Cazalla
Puente
Genil
San Pedro
de Alcántara
Estepona
Manilva
Guadiaro
Sotogrande
Los Barrios
San Roque
PARQUE NATURAL
L
La Línea
DE LOS
DE
ALCORNOCALES
de la Concepción
786
A
Gibraltar
ST
Algeciras Punta de Europa
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Punta de Tarifa
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