Poiesis 2012 – CINEMA BROCHURE
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Poiesis 2012 – CINEMA BROCHURE
cinema la grande opera fabriano 25-26-27 maggio 2012 festival di poesia e ar te Organisation des Nations Unies pour l’éducation, la science et la culture Journée mondiale de la diversité culturelle pour le dialogue et le développement Comune di Fabriano la grande opera Proiezione ■ Diciannove pellicole, in programmazione continua al cinema Montini. Orari e programmazione Venerdi 25 maggio ore ore ore ore ore ore ore ore 10.00 12.00 14.00 15.30 18.15 20.30 22.15 23.45 Mission L’industriale Io sono Li Apocalypse Now Il postino 17 ragazze Intervista Galileo Sabato 26 maggio ore ore ore ore ore ore ore ore ore 10.00 11.30 14.15 14.30 16.00 17.00 18.00 20.30 22.40 Frank Gehry creatore di sogni C’era una volta il West L'attesa - cortometraggio Cesare deve morire Tatti Sanguineti incontra Paolo e Vittorio Taviani Alessandro Bergonzoni e Luigi Manconi La vita è bella Amadeus Lo scafandro e la farfalla Domenica 27 maggio ore ore ore ore ore 10.00 12.00 14.30 16.20 18.30 Giordano Bruno The Blues Brothers Pina 2d Il concerto Cesare deve morire Mission (1986) Io sono Li (2011) Regia Roland Joffé con Robert De Niro, Jeremy Irons, Liam Neeson, Ronald Pickup, Aidan Quinn, Cherie Lunghi durata 121’ Regia Andrea Segre conZhao Tao, Rade Sherbedgia, Giuseppe Battiston, Roberto Citran durata 96’ Venerdi 25 maggio ore 10.00 Sud America, XVIII secolo. Il cacciatore di schiavi Rodrigo Mendoza uccide per gelosia suo fratello Felipe. Travolto dal rimorso, Mendoza decide di lasciarsi morire, ma il missionario gesuita Gabriel lo convince ad espiare la sua colpa, seguendolo in una rischiosa spedizione nel cuore della foresta sopra le Cascate dell’Iguazú per evangelizzare una tribù di Nativi americani. La missione cristiana, che fondano, viene vista come l’ennesimo disturbo ai coloni dalle autorità spagnole e portoghesi, interessate solo allo sfruttamento degli schiavi. Il cardinale Altamirano, mandato dal Pontefice per appianare la situazione, ordina ai religiosi di abbandonare il territorio per motivi politici. I gesuiti della nuova missione decidono, però, di combattere, ognuno a loro modo, per non abbandonare gli indios. Omaggio a Pierfrancesco Favino L’industriale (2012) Regia Giuliano Montaldo conPierfrancesco Favino e Carolina Crescentini durata 94’ venerdì 25 maggio ore 12.00 Nicola è il titolare di una fabbrica, ereditata dal padre e sull’orlo del fallimento, e si ritrova strangolato dai debiti e dalle banche, nella Torino che vive la grande crisi economica che soffoca tutto il paese. Assediato dagli operai che lo pressano per conoscere il loro destino, in attesa di concludere una joint venture con una compagnia tedesca, Nicola avverte che qualcosa sta turbando anche l’unica certezza che gli è rimasta: il matrimonio. Ma invece di aprirsi con Laura comincia a sospettare di lei e a seguirla di nascosto. Tutto precipita. I tedeschi rifiutano l’accordo e Laura annuncia che ha intenzione di separarsi. Nicola annaspa e tira fuori il peggio di sé. Poi la ruota della vita di Nicola gira. Tutto sembra tornare a posto: l’azienda, il matrimonio, il successo sociale. Ma Nicola ha un segreto e Laura non tarderà a smascherarlo. Venerdi 25 maggio ore 14.00 Shun Li lavora in un laboratorio tessile della periferia romana per ottenere i documenti e riuscire a far venire in Italia suo figlio di otto anni. All’improvviso viene trasferita a Chioggia, una piccola cittàisola della laguna veneta per lavorare come barista in un’osteria. Bepi, pescatore di origini slave, soprannominato dagli amici “il Poeta” per la sua versatilità a comporre versi al momento, da anni frequenta quella piccola osteria. Il loro incontro è una fuga poetica dalla solitudine, un dialogo silenzioso tra culture diverse, ma non più lontane. È un viaggio nel cuore profondo di una laguna, che sa essere madre e culla di identità mai immobili. Ma l’amicizia tra Shun Li e Bepi turba le due comunità, quella cinese e quella chioggiotta, che ostacolano questo nuovo viaggio, di cui forse hanno semplicemente ancora troppa paura. Zhao Tao è vincitrice del premio David di Donatello 2012 come Miglior Attrice Protagonista. Apocalypse Now (1979) Regia Francis Ford Coppola con Marlon Brando, Martin Sheen, Robert Duvall, Harrison Ford, Dennis Hopper, Laurence Fishburne durata 153’ Venerdì 25 maggio ore 15.30 A Saigon il capitano Willard dei servizi speciali, riceve l’ordine di risalire un fiume della Cambogia, raggiungere il colonnello Kurtz, che sta combattendo una sua feroce guerra personale, ed eliminarlo. Ispirato a Cuore di Tenebra (1902) di Joseph Conrad, sceneggiato da John Milius e splendidamente fotografato da Vittorio Storaro, è considerato uno dei capolavori della storia del cinema tra i film dedicati alla guerra del Vietnam. È una riflessione amara, forse disperata, sull’imperialismo Usa, erede del colonialismo europeo, sulla follia omicida della civiltà occidentale. Palma d’oro a Cannes e vincitore di due Premi Oscar: Vittorio Storaro per la fotografia e Walter Murch per gli effetti sonori. Il Postino (1994) Intervista (1987) Regia Michael Radford conMassimo Troisi, Philippe Noiret, Maria Grazia Cucinotta, Anna Bonaiuto, Renato Scarpa durata 116’ Regia Federico Fellini con Sergio Rubini, Antonella Ponziani, Anita Ekberg, Marcello Mastroianni Dur.105’ Venerdi 25 maggio ore 18.15 Nell’estate del 1952 Mario Ruoppolo, postino a Salina, ha come unico destinatario da servire il poeta cileno Pablo Neruda, esule con la moglie. Tra i due nasce una profonda amicizia grazie alla quale Mario scopre la forza della poesia e l’impegno politico. Il film, tratto dal romanzo Ardente Paciencia (1986) del cileno Antonio Skàrmeta, è diretto dalla scozzese Radford, ma nella sostanza appartiene a Troisi. In una celebre frase Jean Cocteau disse per primo che la cinepresa filma la morte al lavoro. In questo film la frase vale quasi alla lettera: difficile per lo spettatore consapevole della scomparsa di Troisi a pochi giorni dalla fine delle riprese separare le emozioni. Oscar per le musiche a Luis Bacalov. Venerdi 25 maggio ore 22.15 La visita di una troupe giapponese agli studi di Cinecittà permette a Fellini di rievocare alcuni momenti della sua vita di cineasta, in un continuo alternarsi tra passato e presente: il ricordo della sua prima visita a Cinecittà per intervistare una diva e la prima fascinazione per il mondo del cinema, le riprese di La dolce vita, seguite da un incontro, quasi trent’anni dopo, tra Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, il trionfo della televisione commerciale, simboleggiata da un gruppo di indiani armati di antenne. Film di cinema sul cinema che mostra con grazia, garbo e brio, retroscena, incantesimi, umanità e volgarità, ma anche i mezzi artigianili e trucchi, i legni, i chiodi, la cartapesta. 17 Ragazze (2011) Regia Delphine e Muriel Coulin conLouise Grinberg, Juliette Darche, Roxanne Duran, Esther Garrel durata 90’ Venerdi 25 maggio ore 20.30 In una piccola città francese sull’Atlantico, diciassette ragazze dello stesso liceo prendono una decisione eclatante, che appare incomprensibile e ingiustifica sia ai loro coetanei che agli adulti: rimanere incinte tutte insieme, nell’arco di poche settimane. Quello che sembra un gioco provocatorio si rivelerà un gesto d’amore e di ribellione, una scelta di libertà capace di andare oltre ogni pregiudizio. Il film è ispirato ad un fatto realmente accaduto ed è un film di donne, fatto da donne, dove i maschi sono per buona parte della storia “funzioni biologiche”. Le protagoniste adolescenti, diversamente inquiete, decidono di fare gruppo e affrontano le urgenze della maturità con un atto di consapevolezza “corporea” estremamente politico. Galileo (1968) Regia Liliana Cavani con Cyril Cusack, Georgi Kaloyanchev durata 110’ venerdì 27 maggio ore 23.45 La vita di Galileo Galilei (1564-1642) dai 28 anni, quando ha i primi dubbi sul sistema tolemaico, ai 69 anni, quando abiura. Imperniato sul tema del dialogo e del conflitto tra uomo di cultura e autorità; tra il credente e la Chiesa o, meglio, gli uomini che la rappresentano; tra la Curia e la chiesa conciliare, il film brucia quasi completamente gli schemi convenzionali del cinema biografico e trasforma la ricostruzione del passato in azione presente. È, insieme la tragedia di un uomo in anticipo sui tempi e la storia di una ingenuità. Frank Gehry. Creatore di sogni (2005) Regia Sidney Pollack con Frank O. Gehry durata 90’ sabato 26 maggio ore 10.00 Gehry e Pollack sono amici da molti anni. Quando Gehry propose al regista di girare un documentario su di lui, Pollack gli rispose: “Sei matto. Non ho mai fatto un documentario in vita mia e non so niente di architettura”. E l’altro: “Perciò sei perfetto”. Il documentario, realizzato in cinque anni, pur nella complessità della struttura temporale, è semplice: Pollack riprende l’amico con una telecamera digitale e insieme chiacchierano, scherzano, ricordano, si divertono. Gehry risponde quando ne ha voglia, oppure disegna i suoi schizzi o costruisce modellini, come un ragazzino che gioca con carta e forbici...E lo spettatore, incantato, sta bene in compagnia dei due interlocutori. C’era una volta il West (1969) Regia Sergio Leone con Charles Bronson, Henry Fonda, Claudia Cardinale, Jason Robards, Gabriele Ferzetti, Paolo Stoppa durata 167’ Sabato 26 maggio ore 11.30 Cinque personaggi si affrontano intorno a una sorgente: Morton, magnate delle ferrovie, che ha bisogno dell’acqua per le sue locomotive e fa eliminare i McBain, legittimi proprietari, dal suo feroce sicario Frank; Jill, ex prostituta, vedova di un McBain; il bandito Cheyenne, accusato della strage dei McBain; l’innominato dall’armonica, che vuole vendicare il fratello, assassinato da Frank e i suoi sgherri. Scritto dal regista con Dario Argento e Bernardo Bertolucci e sceneggiato con Sergio Donati, il film è il primo della cosidetta “Trilogia del tempo”, completata dai successivi Giù la testa e C’era una volta in America. Leone trasgredisce alle convenzioni del western, dilatandone smisuratamente i tempi drammaturgici, e dà vita ad un immenso poema epico sulla fine di un’epoca, che è contemporaneamente un inno funebre per questo genere cinematografico. La ferrovia, centro e filo conduttore di tutta la vicenda, rappresenta, con il suo arrivo, la nuova civiltà che avanza e che è destinata a spazzare via in poco tempo il West e la sua epopea, i suoi scenari selvaggi e i suoi personaggi rudi e solitari. Proiezione Cortometraggio vincitore del Laboratorio di Cinema “Eccezioni Simili” L’Attesa (2012) Regia Sauro Mori con Franco Ravera, Gualtiero Burzi durata 15’ Sabato 26 maggio ore 14.15 L’Attesa è il cortometraggio vincitore del seminario di cinema “Eccezioni Simili”, promosso durante l’edizione di Poiesis 2011, e curato dall’associazione culturale Misticanza. Ambientato in un’inedita Fabriano notturna, è una storia basata sui contrasti, un incontro di solitudini, l’unione fra due universi distanti: il buio e la luce, la società e i suoi margini. La narrazione si svela, con cura. Omaggio a Paolo e Vittorio Taviani Cesare deve morire (2011) Regia Paolo e Vittorio Taviani durata 76’ Sabato 26 maggio ore 14.30 domenica 27 maggio ore 18.30 Sabato 26 maggio ore 22.10 Docu-fiction che segue e racconta i laboratori teatrali realizzati dal regista Fabio Cavalli con i detenuti dentro il Carcere di Rebibbia: i primi incontri, le prove, la vita nelle celle fino ad approdare alla messa in scena finale di Giulio Cesare di Shakespeare. Il film ha vinto l’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2012 e cinque David di Donatello, tra cui Miglior Film e Miglior Regia. La vita è bella (1997) Regia Roberto Benigni conRoberto Benigni, Nicoletta Braschi, Giustino Durano, Sergio Bini (Bustric) durata 110’ Sabato 26 maggio ore 18.00 Guido, un giovane ebreo amante della vita e della poesia, si reca ad Arezzo con l’amico Ferruccio in cerca di lavoro. Si fa assumere come cameriere dallo zio Eliseo, che gestisce il Grand Hotel, e s’innamora di Dora, un’insegnante promessa sposa all’antipatico fascista Rodolfo. Con l’esuberanza e l’allegria del suo carattere, riesce a vincere le reticenze della maestrina e a sposarla. Sei anni dopo, probabilmente denunciato dalla suocera che non ha mai digerito il matrimonio, Guido è deportato in un campo di concentramento con lo zio Eliseo e col suo figlioletto, il piccolo Giosuè, mentre Dora, pur non essendo ebrea, decide di seguirli di sua iniziativa. È l’inizio della tragica avventura di un padre che, per proteggere il figlio dalla realtà, maschera l’intero dramma della prigionia dietro la ridente facciata di un appassionante gioco a punti. Scritta con Vincenzo Cerami, è, prima di tutto, una grande storia d’amore, prima tra un uomo e una donna, poi per il figlio, ma l’una è la continuazione dell’altra. Cinque Nastri d’Argento, sette nomination agli Oscar e tre statuette. Amadeus (1984) Regia Milos Forman con Tom Hulce, F. Murray Abraham, Elisabeth Berridge durata 158’ Sabato 26 maggio ore 20.30 Nel 1823 al manicomio di Vienna Antonio Salieri, acclamato musicista di Corte, confessa un tremendo segreto: ha consumato la vita nel tentativo di distruggere Mozart. È a posteriori che Salieri rievoca la feroce rivalità con il musicista, acuita dalla profonda invidia e dalla sofferenza per la genialità di Mozart, “divino” quando scrive e fin troppo “terreno” quando vive. La vicenda filmica prende spunto dall’omonimo lavoro teatrale di Peter Shaffer, che parte dal presupposto, prettamente letterario, nella realtà quasi certamente del tutto infondato, di un acceso antagonismo tra il giovane musicista salisburghese e il compositore veronese e accoglie la fantasiosa tesi puskiniana dell’avvelenamento ordito da Salieri ai danni di Mozart. Otto premi Oscar: film, regia, sceneggiatura, attore per Murray Abraham nei panni di Salieri, costumi, suono, trucco, scenografia. Lo scafandro e la farfalla (2006) Regia Julian Schnabel con Mathieu Amalric, Emanuelle Seigner, Max Von Sidow durata 112’ Sabato 26 maggio ore 22.40 Il direttore di un giornale di moda nel pieno del successo si ritrova immobilizzato dalla sindrome locked-in:rimane cosciente, ma riesce a comunicare col mondo esterno solo sbattendo una palpebra. Aiutato dall’infermiera Henriette accetta la propria condizione, fa pace con la moglie Céline e l’amante Joséphine, e, prima di morire, riesce a dettare un libro. Schnabel, su sceneggiatura di Ronald Harwood, racconta la vera storia di Jean-Dominque Bauby (1952-1997), autore del libro anonimo. Da pittore, riesce a trovare i mezzi visivi per raccontare il mondo dal punto di vista di un uomo chiuso in uno “scafandro” senza retorica e pietismo, ma con la capicità di interrogarsi sul senso della vita con ironia. Giordano Bruno (1973) The Blues Brothers (1980) Regia Giuliano Montaldo con Gian Maria Volontè, Charlotte Rampling durata 123’ Regia John Landis conJohn Belushi, Dan Aykroyd, Carrie Fisher durata 133’ Domenica 27 maggio ore 10.00 Il film racconta gli ultimi anni del filosofo nolano Giordano Bruno fino al martirio nel 1600: dalla cattura a Venezia al rogo di Campo dei Fiori, i rapporti con Giovanni Mocenigo che lo ospita e lo denuncia all’Inquisizione, gli interrogatori a Roma, l’incontro col cardinale Bellarmino e le torture. È il ritratto a tutto tondo di una vittima del potere, in una società che considerava ancora eretica e blasfema l’ipotesi di una distinzione fra fede e scienza, ritratto reso ancora più potente dall’intensa intepretazione di Volontè e dalla fotografia di Storaro, che fa una ricostruzione visiva di Venezia ricalcata sui chiaroscuri dei grandi pittori del Cinquecento. Domenica 27 maggio ore 12.00 Jake e Elwood devono pagare 5.000 dollari di tasse se vogliono evitare la chiusura dell’orfanotrofio dove sono cresciuti. Per guadagnare la somma decidono di rimettere in piedi la vecchia band e tornare a suonare il blues. Perfettamente in sintonia con lo spirito ribellistico e irriverente dei tempi, il film di Landis, che firma la sceneggiatura con Dan Aykroyd, si è trasformato quasi immediatamente in un fenomeno di costume, un canone di eleganza (occhiali Ray-Ban modello Wayfarer, cravatte lunghe e strette, cappello e vestito rigorosamente neri), un inno alla musica blues e alla comicità demenziale. Una lista infinita di partecipazioni straordinarie: James Brown fa il predicatore, Steven Spielberg l’impiegato delle poste, il regista Frank Oz l’ufficiale del penitenziario, Twiggy la signora elegante, John Landis l’ufficiale di polizia La Fong, Ray Charles il venditore di strumenti musicali, Aretha Franklin balla e canta in pantofole e Cab Calloway rifà se stesso cantando Minnie the Moother. Pina 2D (2011) Regia Wim Wenders durata 103’ Domenica 27 maggio ore 14.30 Coreografa di fama mondiale, Pina Bausch aveva talmente affascinato Wim Wenders da fargli progettare insieme un film. L’improvvisa morte della Bausch (il 30 giugno 2009), alla vigilia delle riprese, costrinse il regista tedesco a cambiare approccio: non più un vero documentario, ma piuttosto un omaggio al suo lavoro e alle sue qualità umane. Lasciando a ognuno dei membri del suo Tanztheater Wuppertal il compito di dichiarare alla macchina da presa il personalissimo lascito della Bausch, Wenders ha scelto di filmare in 3D alcuni dei suoi spettacoli più celebri - Le Sacre du printemps, Café Müller, Kontakthoff e Vollmond - e di ambientare alcune delle sue coreografie in giro per la città di Wuppertal. Un tributo spettacolare e commuovente alla più geniale artista della danza contemporanea mondiale da parte di un maestro del cinema. Il concerto (2010) Regia Radhu Mihaileanu conAleksey Guskov, Melanie Laurent, Dmitri Nazarov durata 120’ Domenica 27 maggio ore 16.20 All’epoca di Brežnev, Andreï Filipov è il più grande direttore d’orchestra dell’Unione Sovietica: dirige la celebre Orchestra del Teatro Bol’šoj, ma viene licenziato all’apice della gloria ed interrotto nel mezzo di un concerto, perché precedentemente si era rifiutato di espellere dalla sua orchestra tutti i musicisti ebrei. Trent’anni dopo, è rimasto a teatro come addetto delle pulizieed intercetta un invito per l’Orchestra a suonare al teatro Chatelet. Falsifica quindi i documenti e riunisce i vecchi amici, presentandosi come direttore d’orchestra in carica. È l’occasione tanto attesa da tutti di potersi finalmente prendere una rivalsa e terminare il Concerto per violino e orchestra di Čajkovskij che stavano suonando prima di essere brutalmenti interrotti molti anni prima. Ma nella decisione di Filipov di voler attuare questo assurdo quanto coraggioso piano non c’è solo la voglia di rivalsa per ciò che gli fu negato: un segreto tenuto per tutto questo periodo ben nascosto sta per venire alla luce. fonti Morando Morandini, 2010 Paolo Mereghetti, Il Mereghetti, 2010 Alberto Crespi, L’Unità Mario Sesti, Film Tv Mauro Gervasini, Film Tv Emanuela Martini, Film Tv si ringrazia Sacher Film Bim Distribuzione Teodora Film Titanus Medusa 01 Distribution Cecchi Gori Group le pellicole sono state messe a disposizione da Cineteca Nazionale Cineteca di Bologna Cineteca Lucana programmazione a cura di Tatti Sanguineti, Vittorio Salmoni, Gabriele Guglielmi con il sostegno di sponsor tecnici in collaborazione con confezione indumenti da lavoro www.poiesis-fabriano.it