introduzione al diritto tributario spagnolo
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introduzione al diritto tributario spagnolo
INTRODUZIONE AL DIRITTO TRIBUTARIO SPAGNOLO. INTRODUZIONE Buon giorno a tutti . Come accade configura in come esposizione Italia, un anche corpo in Spagna, dottrinale richiederebbe un il molto intero corso Diritto ambio di ed Tributario esteso, durata annuale la si cui dedicato esclusivamente a questa materia. Dal momento che stiamo trattando una lezione introduttiva andremo a soffermarci soltanto sulle caratteristiche più importanti e tipiche del sistema spagnolo fornendo un’idea sintetica di ciascuna imposta. LE DIFFERENTI AMMINISTRAZIONI TRIBUTARIE SPAGNOLE. Il primo punto che voglio sottolineare è la struttura del sistema fiscale spagnolo. Come tutti Voi saprete la Spagna viene definita come uno Stato Autonomo o almeno così viene indicato nella Costituzione Spagnola. In realtà dopo un un lento, ma costante processo di decentramento, che ha reso flessibile al massimo la Costituzione costituionalisti, è concorde Spagnola, nel la maggior definire la parte Spagna degli come autori uno Stato federale di fatto e lo studio del suo sistema tributario è proprio dove maggiormente si ravvisa questa circostanza. L’attuale struttura del sistema fiscale spagnolo è stata disegnata con la Legge di Riforma del 14 novembre 1977 (LMURF) che ha previsto la modernizzazione totale del sistema tributario, che a partire da tale momento lo ha equiparato a quelle del resto dei paesi dell’Europa Occidentale basando il suo ordeninamento sui principi contenuti nell’ articolo 31.1 della Constituzione (C.E.) che stabilisce “tutti contribuiranno al sostenimento della spesa pubblica in proporzione con la propria capacità economica mediante un sistema tributario giusto, ispirato ai principi di uguaglianza e progressività che, in nessun caso, avrà carattere confiscatorio”. Conformemente all’ art. 133 CE i protagonisti dell’attività finanziaria nell’ordinamento giuridico spagnolo sono lo Stato, le Autonomie (CCAA) e le Corporazioni Locali (CCLL), attività che comprende quella di stabilire i tributi che danno luogo ai distinti sistemi tributari territoriali. 1 E’ opportuno chiarire che lo Stato ha la titolarità del potere tributario originario, che presuppone la posibbilità di creare tributi “ex novo” regolando tutti gli elementi essenziali e formali nei limiti della propria Costituzione (CE) (Art. 133.1 CE). Alle CCAA ed alle CCLL viene riconosciuta la possibilità di stabilire tributi in accordo con le leggi (Art. 133.2 CE), la CE e che nel caso delle CCAA si traduce nella possibilità di stabilire propri tributi. Il sistema di finanziamento e raccolta delle Autonomie è regolato dalla Legge Organica di finanziamento delle Comunità Autonme (Ley Orgánica de Financiación de las Comunidades Autónomas), conosciuta anche come LOFCA. La Costituzione impone una serie di limiti in relazione alla facoltà di raccolta propria delle amministrazioni autonome. Dovranno rispettare in ogni caso, la riserva di legge degli elementi essenziali del tributo, che dovranno seguire il principio di territorialità, non potranno essere creati dazi doganali e devono evitare l’esistenza di privilegi economici e sociali, così come dovranno rispettare il principio di solidarietà nei confronti del resto delle Autonomie . Nel caso delle CCLL, la riserva di legge esige che il loro sistema tributario venga stabilito dallo Stato attraverso la Legge Regolatrice delle Agenzie fiscali locali (Ley Reguladora de las Haciendas Locales) che attualmente adotta la forma di Real Decreto Legislativo 2/2004, del 5 marzo (TRLRHHLL) e lascia loro un certo margine di decisione per quanto riguarda la fissazione delle aliquote fiscali. Altri Organismi di Diritto pubblico possono richiedere tributi quando una legge lo determina. A questo sistema, dobbiamo aggiungere due regioni autonome : i Paesi Baschi e la Navarra, che godono di un sistema fiscale speciale riconosciuto dalla Costituzione, che si chiama sistema “foral”. Nel regime “foral” (applicabile alla Comunità Autonoma dei Paesi Baschi ed alla Comunità “Forale” di Navarra) il sistema di finanziamento si caratterizza poiché i Territori Storici dei Paesi Baschi e la Comunità “Foral” di Navarra hanno la potestà per mantenere, stabilire e regolare il proprio regime liquidazione, fiscale. raccolta e Questo controllo implica della che maggior l’esazione, parte gestione, delle imposte statati (attualmente tutte, eccetto i dazi d’importazione e le aliquote d’importazione delle Imposte Speciali e delle Imposte sul Valore Aggiunto - IVA) corrisponde a ciascuno dei tre Territori dei Paesi Baschi e della Comunità “Foral” di Navarra. La raccolta di queste imposte rientra nella podestà di detti territori e, per sua parte, la Comunità Autonoma 2 contribuisce al finanziamento delle spese generali dello Stato non assunte, attraverso una quantità denominata "quota" o "cupo". Nell’anno 2002 è stato rinnovato il regime fiscale applicabile ai Paesi Baschi e nel 2003 quello abblicabile a la Navarra. Quindi possiamo dire che in Spagna ci sono tre diversi sistemi fiscali : uno per i Paesi Baschi, un altro per la Navarra; e un altro per il resto dello Stato. E, all’interno dello Stato ci sono, come vedremo di seguito, altre differenze tra le Comunità Autonome, ognuna qualificata nell’ambito del sistema generale, come vedremo nel resto di questa esposizione. LA RESIDENZA FISCALE Criteri di residenza I criteri per considerare residente una persona son i seguenti (artt. 9 e 10 della LIRPF): Criterio generale Il criterio generale è la permanenza fisica in Spagna della durata di più di 183 giorni naturale in un anno. Non si tiene conto delle assenze temporanee fuori del territorio nazionale . Affinché l’assenza fuori dalla Spagna abbia efficacia, il contribuente, deve agire fornendo un certificato di residenza di un altro luogo. Per esempio, se una persona si reca in vacanza con un biglietto di andata e ritorno, questi giorni di assenza contano ai fini della residenza in Spagna. Il contribuente è la persona che deve dimostrare all’Agenzia Tributaria spagnola attraverso ogni mezzo ammesso in Diritto, che ha risieduto più di 6 mesi ed un giorno fuori dalla Spagna. Non ha efficacia nessuno certificato nell’anno di del residenza supposto emesso cambio da di qualche residenza paradiso ne nei fiscale.(Ne, quattro anni sccessivi). Una volta provata la residenza fuori dalla Spagna per più di 6 mesi ed un giorno, nel caso in cui il nuovo luogo di residenza sia un paradiso fiscale, si applica una quarantena fiscale, cioè a dire, un periodo di quattro anni (oltre quello provato) durante i quali sarà tassato come residente in Spagna. Il paradiso fiscale cessa di esserlo dopo la firma di un accordo sullo scambio di informazioni in materia fiscale o di una convenzione per evitare le doppie imposizioni con la clausola di scambio di informazioni. In questi ultimi anni, la Spagna ha firmato accordi per evitare la doppia imposizione (con clausola di scambio di informazioni) con vari paesi e 3 territori per promuovere i canali di scambio di informazioni, e l'uscita del paese dalla cosiddetta "black list". Così dei 48 paradisi fiscali stabiliti e riportati nella lista originale del 1991, sono usciti 15 Paesi in tutto il mondo: si tratta di Andorra, Antille Olandesi, Aruba, Cipro, Emirati Arabi Uniti, Hong Kong, Bahamas, Barbados, Giamaica , Malta, Trinidad e Tobago, il Lussemburgo, Panama, San Marino e Singapore. Permangono nella lista territori come Gibilterra o Liechtenstein. In questa scheda pubblicata dal giornale Expansión il 29-1-2015, si possono vedere graficamente quali paesi o territori sono usciti dalla lista e quali continuano ad essere considerati paradisi fiscali agli occhi delle autorità fiscali spagnole. Criterio d’interesse economico Il criterio degli interessi economici è un criterio speciale per il quale la persona che non risiede in Spagna si considera residente quando possiede attività o interessi economici con nucleo principale o base in Spagna. Per non essere tassata, tale persona dovrà dimostrare che la base o il nucleo principale del suo interesse economico, non è situato nel territorio nazionale spagnolo. Criterio degli interessi di vita Il criterio degli interessi di vita è un altro criterio speciale per il quale si applica una presunzione iuris tantum di residenza in Spagna se 4 il coniuge non separato o i figli minori della persona fisica risiedono in Spagna. Regime degli impatriati E’ chiamato regime degli impatriati ed è un’opzione contemplata dall’art. 93 LIRPF per cui le persone fisiche che, secondo il criterio generale si considerano residenti in Spagna, e la cui permanenza è dovuta per causa di un contratto di lavoro, possono essere sottoposti al regime tributario dell’ Imposta sul Reddito dei non Residenti (IRNR), con un tasso significativamente più basso di quello dell’IRPF. Per essere ammessi a questo regime non dovranno essere stati residenti in Spagna durante i 10 anni precedenti ed il redddito ottenuto dal lavoro non dovrà godere di esenzione per IRNR. La finalità del regime degli impatriati è quella di attrarre manodopera qualificata in Spagna. Con tale qualifica verrà anche tassata l’imposta sul Patrimonio per obbligazioni reali. La differenza tra l’essere sottoposti ad imposizione IRPF o a quella in IRNR è apprezzabile poiché nel primo caso si dovranno dichiarare tutti redditi mondiali ad un tasso máximo vicino al 50%, mentre a quelli tassati in IRNR verranno applicati solo in due scaglioni : uno per i redditi fino a 600.000 € che vengono tassati al 24% e da tale importo in avanti verrà applicato un tributo con tasso del 45%. L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE Si tratta di un’imposta a carattere personale, diretto e progressivo che grava sul reddito delle persone fisiche in conformità con la loro natura e le circostanze personali e familiari indipendentemente dal luogo dove il reddito è stato prodotto e qualunque sia la residenza del pagatore. Questa imposta utilizza un concetto molto ampio di reddito che racchiude tutto ciò capitale che deriva mobiliare dai ed fattori di immobiliare, produzione: redditi lavoro, derivanti personale, da attività imprenditoriali, rendite patrimoniali, etc… Viene regolata con la Legge 35/2006, del 28 novembre relativa alle Imposte sul Reddito delle Persone Fisiche (LIRPF) nonché dal Regolamento per le Imposte sul Reddito delle Persone Fisiche, aprovato con il Real Decreto 439/2007, del 30 marzo (RIRPF). Presuposto del Tributo: Dichiarazione del reddito da parte del contribuente. I redditi da dichiarare provengono da: 5 Redditi da lavoro ; Redditi da capitale ; Proventi di attività economiche ; Utili e perdite di natura patrimoniale ; Soggetto passivo Il soggetto passivo, o i contribuenti dell'imposta sul reddito (articolo 8 LIRPF.) sono persone fisiche che hanno la loro residenza abituale in territorio spagnolo e anche quelli che hanno la loro residenza abituale all'estero, per una delle seguenti circostanze (art 10 LIRPF.): missione diplomatica, gli uffici consolari e gli istituti all'estero. I criteri per considerare residente una persona sono quelli stabiliti dagli artt. 9 e 10 della LIRPF, di cui abbiamo già prima accennato. La legge fiscale stabilisce una serie di redditi che godono di esenzione dell’ IRPF (Sostanzialmente contenuti nell’art. 7 LIRPF). I presupposti di esenzione contemplati dalla Legge sono molto eterogenei in quanto alcuni soggetti non manifestano una capacità economica in maniera chiara e concreta, mentre in altri casi l’inesistenza di una manifestazione reale della capacità economica è molto discutibile, come nel caso delle indennizzazioni per i differenti tipi di danni personali o morali. Risulta spesso difficile distinguere in molte occasioni tra determinate prestazioni esenti da altre di natura molto simile che non lo sono, e questo può essere fonte di disuguaglianze e discriminazioni. Le esenzioni contemplate alcuni casi contengono hanno una presupposti certa di natura diverso carattere indennizzatoria ed e in natura; altri in sono autentici incentivi fiscali. Di seguito si menziona un ridotto gruppo di circa 50 casi di esenzione contenuti nella LIRPF, dal significato speciale. Indennizzo per licenziamento o perdita del lavoro. Prestazioni incapacità della Sicurità Sociale per incapacità dovuta ad permanente assoluta o grave invalidità. Premi letterari, artistici e scientifici di particolare rilievo. Premi per lotterie o giochi d’azzardo: I premi superiori a 2.500 euro sono tassati al 20%. Questa nuova imposta si paga applicando una ritenuta alla fonte del premio, cioè, viene pagato solo il 80% del premio. 6 Base imponibile La base imponibile è la quantificazione monetaria del fatto imponibile. Ai sensi delle disposizioni di cui all’articolo 15 della Legge, esistono tre fasi per determinare la base imponibile e la base liquidabile. Par cominciare, i redditi dovranno essere qualificati e quantificati in base alla loro origine, distinguendo se sono da lavoro, da capitale (mobiliare e immobiliare) o di attività economiche. Per calcolare i redditi netti, si dedurranno i costi deducibili dagli incassi computabili. Tali incassi computabili si ottengono nella magior parte dei casi mediante stima diretta, con la sola eccezione dei redditi da attività economiche, in cui viene anche ammessa la stima diretta semplificata e la stima obiettiva (per indici, segni o moduli). Ai redditi netti dovranno quindi essere applicate le corrispondenti riduzioni, alcune deduzione della base imponibile con cui si cerca di corregere la progressività deviata che provoca la generazione dei redditi pluriennali o notoriamente irregolari che vengono tassati con un unico accantonamento annuale. Inoltre, in aggiunta ai redditi sopra menzionati, esiste la categoria degli utili e perdite patrimoniali, calcolata mediante la differenza dei valori di acquisto e di trasmissione dei beni e diritti. Diversamente dai casi precedenti, questa categoria non è propriamente una fonte di reddito, bensì una variazione del patrimonio del soggetto passivo. Da ricordare anche l’inclusione di una categoria addizionale che comprende i quattro casi di redditi imputabili, rispettivamente, redditi immobiliari, in regime di transparenza fiscale internazionale, per cessione di diritti d’immagine e quelli relativi alle partecipazioni in strumenti d’investimento Infine, è stabilisce da notare due collettivo in paradisi fiscali . che classi di il capitolo reddito (e IV del títolo pertanto, due III della classi di Legge basi imponibili), in funzione della fonte del reddito. Così, sarà reddito da risparmio quello che proviene da alcuni tipi di rendite da capitale mobiliare, così come gli utili e le perdite patrimoniali derivanti dalla cessione di un bene. Per altro lato, sará considerato reddito generale tutto quello che non è considerato reddito da risparmio. Una volta individuato il reddito, lo stesso si compensa attraverso uno schema piuttosto complesso che possiamo semplificare nella seguente forma per il reddito generale: 7 Aliquote fiscali. Sezioni dal 2012 al 2014 (somma della scala statale e autonoma, con il gravame complementare per gli anni 2012, 2013 y 2014), per le comunità autonome che non hanno mofificato la scala . Tasso marginale Addizionale (Riduzione deficit) Tasso marginale Autonomia (Madrid) Totale Da A Tasso marginale Statale 0,00 € 17.707,20 12,0% 0,8% 11,6% 24,4% 17.707,20 € 33.007,20 € 14,0% 2,0% 13,7% 29,7% 33.007,20 € 53.407,20 € 18,5% 3,0% 18,3% 39,8% 8 53.407,20 € 120.000,20 € 21,5% 4,0% 21,4% 46,9% 120.000,20 € 175.000,20 € 22,5% 5,0% 21,4% 48,9% 175.000,20 € 300.000,20 € 23,5% 6,0% 21,4% 50,9% 300.000,20 € In avanti 23,5% 7,0% 21,4% 51,9% Attualmante le aliquote massime oscillano tra il 51,9% (La Rioja, Madrid) ed il 56% della Cataluña. Questo è il sistema con cui viene liquidato il 94% delle entrate fiscali generate dall’IRPF. Però esiste anche un secondo sistema per quantificare gli utili e le perdite di natura patrimoniale ed alcuni redditi specifici derivanti da capitale mobiliare, denominato reddito da risparmio che viene riassunto nella seguente tabella : 9 In termini generali, l’aliquota che si applica a questa base si divide in tre sezioni : (1) fino a 6.000 €; (2) da 6.000 € a 24.000 €; (3) da quella superiore della seconda sezione in avanti; con un’aliquota media generale del 21%; 25% e 27%. E’previsto che per le campagne di raccolta fiscale sui redditi del 2.015 e del 2.016 nell’anno le 2016 aliquote l’aliquota superi il 45% e sopra indicate massima caleranno, della Base con Imponibile il fine che Generale non l’aliquota massima della base imponibile del risparmio non superi il 23%. Infine, l’importo che si ottiene da queste operazioni viene denominato quota netta, alla quale possono essere applicate una serie di possibili deduzioni. Tali deduzioni possono essere Statali, nel senso che si applicano a tutti i cittadini dello Stato e si applicano sulla quota statale(come, per esempio la deduzione per investimenti in imprese di nuova o recente creazione; o le deduzioni che si applicano sull’Imposta delle Società delle imprese per le quali, in linea generale, i contribuenti che realizzano attività economiche potranno beneficiare). O delle autonomie (solo per i cittadini di una determinata comunità autonoma) che si applicano solo sulla quota di competenza della comunità autonoma. Integrando la Quota liquida statale e quella autonoma, già scontate delle rispettive deduzioni, si ottiene la Quota Liquida Total dell’Imposta IRPF. 10 Questo non è l’ultima cifra che si ottiene; ad essa si possono praticare una serie di riduzioni : deduzioni per doppia imposizione internazionale, deduzione per maternità (1.200 € per ciascun figlio minore di 3 anni) ritenute alla fonte, pagamenti rateali, pagamenti in acconto etc.., le quali producono un nuovo parametro quantitativo: la quota differenziale che in condizioni ordinarie è l’importo da pagare. Di seguito, mostriamo una scheda che compara quanto si paga in ogni Comunità Autonoma di Spagna per questa imposta al fine di potere vedere le differenze. In rosso sono segnalate le Comunità dove la tassazione è applicata in forma più elevata . 11 FONTE PERIODICO CINCO DIAS 22 nov. 2014 12 Infine, non resta che segnalare che il periodo impositivo di questa imposta coincide con l’anno naturale, quindi dal 1 gennaio al 31 de dicembre. Il pagamento dell’imposta, salvo casi particolari, è l’ultimo giorno dell’anno naturale. La forma della dichiarazione di questa imposta è quella dell’autoliquidazione ed il termine di presentazione della stessa è differente se si presenta per via telematica a mezzo internet, ed in questo caso il termine va dal 24 aprile al 1° luglio; o se si presenta attraverso qualsiasi altro mezzo, in questo caso il termine va dal 6 maggio al 1° luglio . Imposta sul Patrimonio L’Imposta sul Patrimonio è un tributo a maturazione annuale, di carattere diretto e di natura personale che grava sul patrimonio netto di coloro che sono stati titolari come persone fisiche, alla data del 31 dicembre di ogni anno. L’evento imponibile, secondo l’artícolo 3 della Legge 19/1991, è gravare il patrimonio netto di una persona nel momento in cui matura. Cosí pure, la base imponibile sará il valore del patrimonio netto del suggetto passivo, intendendo per patrimonio netto il cumulo dei beni e diritti con contenuto economico di cui è titolare il soggetto passivo, una volta sottratto il valore degli oneri e dei gravami che ricadono sui beni, così come i debiti e le obbligazioni personali di cui deve rispondere. L’imposta sul Patrimonio è ceduta alle comunità autonome, in modo da ottenere il totale delle entrate, si incaricheranno della sua gestione e possono stabilire il minimo esente, l’aliquota e le deduzioni. Si tratta di una delle figure impositive più criticate, poiché si afferma che produce molteplici penalizzazione casi di del risparmio. doppia Questo, imposizione, in aggiunta che suppone alla sua una scarsa capacità di riscossione, ne fa che si tratta di una figura suscettibile di essere soppressa a livello statale. Su questa direzione, molte comunità autonome, che beneficiano della cessione che lo Stato fa del tributo, già lo hanno derogato de facto. Pertanto, sebbene la sua struttura tipo è composta di 8 sezioni, con aliquote dal 0,2% al 2,5% e un mínimo esente di 700.000 euros,ogni Comunità Autonoma ha cambiato le aliquote a sua convenienza. 13 Madrid lo abbuona al 100%, vale a dire, che si deve dichiarare la ricchezza senza tuttavia pagare neanche un euro di tassazione. In Catalogna accade il contrario, ed inoltre è stato anche ridotto il limte del minimo esente a 500.000 euros. Por esempio, per un bene patrimoniale del valore di 4 milioni di euro si pagherà dagli 0 euro di Madrid ai 41.943 euro della Catalogna. Infine, non resta che constatare che il periodo impositivo di questo tributo è l'anno naturale, vale a dire dal 1° gennaio al 31 dicembre. Il pagamento, salvo casi particolari, avviene l'ultimo giorno dell'anno civile. La forma di dichiarazione di questa tassa è la dichiarazione dei redditi e la scadenza è molto simile a quella dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPF)- con qualche leggera variazione se presentata per via telematica o meno), e per tale motivo si presenta all’unisono con quest’ultimo. Imposta delle Società L’Imposta sulle Società è proporzionale, diretto e un tributo personale. Grava a sul carattere periodico, reddito delle società e delle altre persone guridiche. E’ regolata dalla Legge 27/2014, del 27 novembre Ámbito di aplicazione Si applica in tutto Baschi e Navarra (di il territorio concerto )e spagnolo, comprende, ad oltre eccezione al dei Paesi territorio della penisola iberica, anche quello delle Isole Baleari, Isole Canarie, Ceuta e Melilla e quelle adiacenti alle acque territoriali su cui la Spagna può esercitare i diritti di concessione riguardanti il fondo marino, il sottosuolo e le acque sovrastanti le sue risorse naturali, in conformità con la legge spagnola e del diritto internazionale. La IS in Spagna è del 30% per le grandi imprese e del 25% per le piccole e medie imprese, tranne che nei Paesi Baschi che, come detto, dispongono di un’autonomia fiscale e dov’è del 28%. Non è così in Navarra, che conserva l’aliquota del resto della Spagna. Le differenze tra le due normative sulle imposte delle società che coesistono in Spagna – quella che si applica nei territori regionali del Paese Basco e Navarra e la comune in vigore nelle altre regioni spagnole – è stata motivo di denunce davanti ai tribunali da parte delle altre comunità autonome limitrofe, in considerazione del fatto che la modifica al ribasso dell’aliquota, propizie un risparmio fiscale alle 14 imprese, che può influenzare la localizzazione intergiurisdizionale delle attività imprenditoriali. Evento imponibile L’evento imponibile dell’imposta dall’ottenimento (persone del reddito da giuridiche reddito il ed altri sulle parte enti di senza risultato contabile che società è determinati soggetti personalità). viene rappresentato passivi S’intende determinato per dalla legislazione commerciale. A volte, alcuni importi che non hanno trovato riscontro nella contabilità sono considerati come reddito e quindi sono soggetti a prelievo fiscale sulle società. E’ il caso, ad esempio, delle associazioni temporanee di impresa e delle entità sottoposte al regime di trasparenza fiscale internazionale. Soggetti passivi ed esenzioni Requisiti La sottoposizione all’Imposta è determinata dalla residenza nel territorio spagnolo. Si considerano residenti in territorio spagnolo le entità in cui concorra uno dei seguenti requisiti: Che sono stati costituiti in conformità alle leggi spagnole. Che abbiano il loro domicilio sociale nel territorio spagnolo. Che abbiano la sede della direzion effettiva nel territorio spagnolo. A tal fine, si intenderà che una entità ha la sede della sua direzione effettiva nel teritorio spagnolo quando in esso è radicata la direzione ed il controllo congiunto delle sue attività . Aspetto Temporale Il periodo solare, d'imposta bensì non coinciderà deve con necessariamente l'esercizio coincidere economico. A sua con l'anno volta, il periodo d'imposta non può in ogni caso superare i dodici mesi e la tassa maturerà l'ultimo giorno dello stesso. Dichiarazione della IS L’Imposta sulle Società si dichiara per mezzo di un’autoliquidazione, cioè i soggetti passivi dell’IS dovranno presentare una dichiarazione corretta e pagare l’importo risultante dalla dichiarazione o richiedere l’eventuale rimborso. Sono obbligati a dichiarare tutti i soggetti passivi dell’imposta salvo i dichiaranti totalmente esenti. 15 Classificazione Persone Giuridiche La Legge in vigore non definisce i soggetti passsivi dell’imposta; si limita a stabilire una elenco chiuso di essi, elenco che comprende alcuni enti con personalità giuridica e altri che sono carenti di essa. In line di principio, possiamo dire che sono soggetti passivi dell’imposta tutti gli enti che hanno personalità giuridica tranne le società civili che sono tassate con il regime di attribuzione dei redditi (tranne le società Agricole di Trasformazione, SAT). Cioè, nelle società civili dove il reddito della società viene imputato direttamente ai suoi soci che vengono tassati con l’IRPF. All’interno dell’elenco con cui si stabilisce quali enti devono essere sottoposti a tassazione IS vi sono, come abbiamo detto prima, enti con personalità giuridica commerciale come : Le società commerciali : anonime, a responsabilità limitata, collettive, lavorative, etc. Le società statali, autonomiche, provinciali e locali. Le società cooperative e le società agricole di trasformazione. Le società unipersonali. Etc. Tuttavia, vengono anche inclusi determinati enti che non hanno di per se personalità giuridica propria, si essa civile o commerciale, che però, a livello fiscale, sono tassati come un ente a parte. Fondamentalmente noi ci stiamo riferendo a fondi che sono quotati in Borsa, come i Fondi d’Investimento, Fondi di capitale – rischio o i Fondi Pensione; ed alla pari delle Associazioni Tempranee d’Imprese ed alle Comunità montane. Esenzioni L’articolo 9 della LIS offre un elenco di enti che, secondo la loro natura giuridica, sono soggetti passivi dell’imposta e sono idonei per otenere redditi costitutivi dell’evento imponibile della stessa, che si è deciso di escludere dal suo campo di applicazione rispetto alla totalità dei redditi che possono ottenere, bensì solo rispetto ad una parte degli stessi. Tra gli enti totalmente esenti dall’IS vi sono, tra gli altri : (i) lo Stato, le Regioni o Comunità Autonome (CCAA) e gli Enti locali; (ii) gli organismi autonomi dello Stato e gli Enti di diritto pubblico di analogo carattere delle CCAA e degli Enti locali; (iii) il Banco di Spagna, i 16 Fondi di garanzia dei depositi ed i Fondi di garanzia degli investimenti; (iv) gli Enti pubblici incaricati della gestione della Previdenza Sociale (Seguridad Social), etc. Tra gli Enti parzialmente esenti distinguiamo i seguenti: le unioni, federazioni e confederazioni di cooperative; gli ordini professionali ed i sindacati infermità dei lavoratori; professionali le della mutue per previdenza infortuni sociale; gli sul lavoro enti dei e le Porti dello Stato e le Autorità Portuali, etc... Schema di liquidazione . In forma molto schematica illustriamo il seguente quadro esplicativo . RISULTADO CONTABILE (saldo debitore o creditore di Perdite e Utili) (+/-) Assestamenti di carattere fiscale Risultato fiscale dell’esercizio (-)Compensazione delle basi imponibili negative degli esercizi precedenti BASE IMPONIBILE x aliquota fiscale QUOTA INTERA (-) Deduzioni(doppia imposizione interna e Doppia imposizione internazionale, e per incentivare determinate attività) (-) Bonus (Articolo 31 e 32 della Legge dell’Imposta sulle Società) QUOTA LIQUIDA (-) Ritenute per redditi del capitale mobiliarie (-) Acconti IMPORTI DA PAGARE O RIMBORSARE Aliquota fiscale L’Aliquota fiscale varia a seconda del tipo di società commerciale o Ente a cui si applica. Fondamentalmente, si può presentare il seguente quadro, con le spiegazioni che lo accompagnano. 2014 Generale 30% Enti di credito 30% Idrocarburi PMI Micro PMI Nuova Costituzione 35% BI fino a 300.000 € al 25%. Resto al 30% BI fino a 300.000 € al 20%. Resto al 30% BI fino a 300.000 € al 15%. Resto al 20% Il tutto con i seguenti chiarimenti: 17 PMI: quelle il cui importo netto del loro fatturato nel periodo d’imposta precedente è stato inferiore a 10 milioni di euro. Micro PMI: quelle in cui il fatturato è inferiore a 5 milioni di euro; hanno un’organico inferiore a 25 impiegati, e soddisfa il requisito di mantenere o creare occupazione. Imprese di nuova costituzione : imprese che sono state create in detto esercizio e che durante detto anno hanno svolto l’attività che costituisce il loro oggetto sociale e non solo lavoro di avviamento. Saranno tassate secondo la scala indicata nel primo esercizio in cui la la base imponibile sarà positiva e nel seguente, salvo che non possano qualificarsi per altra scala più vantaggiosa. Tendenza del futuro: 2015 Generale 28% Enti di credito 30% Idrocarburi 33% BI fino a 300.000 € al 25%. Resto al 28% PMI Micro PMI 25% Nuova Costituzione 15% 2016 Generale 25% Enti di credito 30% Idrocarburi 30% PMI 25% Micro PMI 25% Nuova Costituzione 15% IVA L’ Imposta sul Valor Aggiunto (IVA) in Spagna è un imposta che cositituisce la base del sistema spagnolo di imposizione indiretta. Natura La Legge fiscale la cataloga come un tributo di natura indiretta che ricade sul consumo, come manifestazione della capacità economica suscettibile di gravame, e pertanto, da un punto di vista economico, è il consumatore che sopporta l’imposta, e dunque saranno gli imprenditori ed i professionisti gli obbligati a pagare le quote dell’imposta. 18 Neutralità A differenza di quanto accade con altri sistemi di imposizione indiretta, l’imposta sul valore aggiunto ha carattere neutro per le imprese, di non supporre per loro ne costi ne ricavi, nella misura in cui i beni acquistati per la produzione o distribuzione sono impiegati nel processo di produzione o di commercializzazione. La neutralità si interrompe quando si produce il consumo finale dei beni. L’imprenditore o il professionista sono responsabili della corretta applicazione della meccanica impositiva dell’ IVA, divenendo di fatto un riscossore dello Stato, per la parte di gravame corrispondente al valore generato o aggregato nella fase di produzione. Di conseguenza è obbligado ad autoliquidare l’imposta mediante la presentazione delle corrispondenti dechiarazioni trimestrali o mensili. Normativa regolatrice In ambito comunitario la norma base è la Sesta direttiva dell’Unione. In ambito spagnolo sull’Imposta la sul regolazione Valore fondante Aggiunto, è Legge contenuta 37/1992 ed il nella Legge Regolamento dell’imposta approvato con Real Decreto 1624/1992. Ámbito di aplicazione Il territorio di aplicazione dell’imposta si estende all’intero territorio peninsulare spagnolo,alle isole Baleari e le isole adiacenti ad entrambi i territori. Non viene applicata nelle isole Canarie, e nelle città autonome di Ceuta e Melilla. Nelle Canarie si applica un imposta di natura simile denominata 'Imposta Generale Indiretta Canaria'(IGIC). A Ceuta e Melilla, vige dal 1-1-1997, l’Imposta sulla Produzione, i servizi e le importazioni di beni nelle città di Ceuta e Melilla. Evento imponibile Sono soggetti servizi all’imposta realizzati da un la fornitura imprenditore di o beni un e le prestazione professionista a di titolo oneroso, con carattere abituale o occasionale. Per equalizzare il carico fiscale di tutte le merci, vengono sottoposte a tassazione anche le importazioni che provengono dai paesi dell’Unione Europea, che vengono denominate acquisti intracomunitari, così come quelli al di fuori di essi, denomitati importazioni fiscali. Nessuna soggezione ed esenzione La legge lascia fuori dalla tassazione determinate operazioni, per diverse circostanze; tra le più importanti s’incontrano i servizi medici, 19 determinate attività educative, culturali e sportive, ed anche le effettua la operazioni finanziarie ed assicurative. Soggetto passivo Generalmente il soggetto passivo è l’imprenditore che fornitura di beni o le prestazioni di servizi. Questo è anche obbligato a presentare la dichiarazione ed il pagamento. Vi sono quattro tipi di soggetto passivo distinti: 1. L’imprenditore o il professionista profesional che effettua l’acquisto o presta un servizio. Colui che vende è obbligato ad applicare l’IVA al cliente. 2. Il soggetto questo caso passivo il negli soggetto acquisti passivo intracomunitari sarà di l’imprenditore beni: in situato in Spagna che compra il bene. 3. Nelle importazioni di beni: il contribuente è l’importatore del bene. In questo caso non vi sarà nessuna ripercussione poiché l’importatore pagherà l’IVA in dogana. 4. Prestazioni di servizio che s’intendono realizzate in Spagna, ma dove il prestatore del servizio è situato fuori dalla Spagna : in questo caso, il contribuente sarà colui che riceve il servizio (Ipotesi di inversione del soggetto passivo) Base imponibile La base imponibile dell’Imposta è costituita per l’importo totale della controprestazione delle operazioni soggette allo stessa, da parte del destinatario o di terze personae. Aliquote fiscali Con effetti dal 01/09/2012 e vigenza indefinita, si distinguono tre aliquote fiscali, secondo il bene o servizio di che si tratta : Aliquota generale: 21%. E’ l’aliquota che si applica per difetto quando non risulta applicable nessuna delle altre aliquote . Aliquota ridotta: 10%. Aplicata fondamentalmente ad alcuni prodotti alimentari, trasporto di viaggiatori, ai prodotti sanitari, la maggior parte dei servizi alberghieri e la costruzione di nuove abitazioni. Aliquota super ridotta: 4%. Si applica agli articoli di prima necessità, come il pane, il latte, la frutta e le verdure ; cosí come alle versioni cartacee dei libri, giornali(e ananolghi) ed ai medicamenti ed altri prodotti farmaceutici. 20 Deduzioni L’applicazione di questa imposta si effettua mediante il procedimento della deduzione di tassa su tassa, nella forma tale che gli imprenditori ed i professionisti ripercuotono il tributo nei loro beni e servizi, applicandolo sul prezzo totale di vendita degli stessi. A continuazione, detti imprenditori o professionisti deducono dalle imposte maturate il totale delle imposte gravate sui beni e servizi che acquisiranno per utilizzarli nei loro processi produttivi, ottenendosi per differenza, la valutazione del valore aggiunto in quella fase della catena. Il risultato del calcolo anteriore dell’imprenditore o determinara l’importo professionista o da pagare l’importo che da parte questi potrà compensare nella sue dichiarazioni-liquidazioni future o quale rimborso potrà richiedere. Per avere diritto alle detrazioni, i soggetti passivi che ne chiedono l’applicazione, devono riunire determinati requisiti che sono raccolti nell’art. 92 LIVA e ss, che essenzialmente sono : Che il contribuente possieda la condizione di imprenditore o professionista ed abbia iniziato la realizzazione di acquisizione di beni o sevizi oggetto dell’attività. Che si tratti di tasse dovute nell’ambito dell’applicazione dell’imposta . Che si tratti ripercussione di di tasse altri provenienti, imprenditori o essenzialmente professionisti per per le forniture di beni o prestazioni di servizi che questi affettuano nei confronti dell’imprenditore o professionista che pretende la detrazione (dunque vi sono molti casi come l’autoconsumo interno o l’acquisto di beni d’iinvestimento) Che i beni ed i servizi acquisiti devono essere destinati alla realizzazione di operazioni che generano il diritto alla detrazione. Questo è un campo con molta casistica in cui, in generale, si deve andare caso per caso. Liquidazione Il meccanismo vende, procede di a funzionamento calcolare ed è a il seguente: fatturare ai l’imprenditore suoi clienti quando l’imposta (denominata imposta riscossa) che corrisponde alle vendite effettuate per applicazione dell’aliquota fiscale corrispondente al prodotto venduto. 21 Quando l’imprenditore va a presentare la sua dichiarazione con le imposte riscosse nel periodo corrispondente, deduce da queste l’importo dell’imposta che ha riscosso a quella della quota sostenuta in tutti gli acquisti ed incassa, pertanto, la differenza tra una e l’altra. Se il risultato della dichiarazione è negativo perché nel periodo oggetto della dichiarazione le quote sopportate sono state superiori a quelle riscosse, l’imprenditore può compensare le quote nei periodi successivi, con il limite di quattro anni, o può anche richiedre la restituzione delle stesse. In questo modo su ogni fase produttiva grava solo il valore aggiunto ed alla fine della catena, i consumatori sopportano l’imposta sul prezzo finale del prodotto consumato. metodo semplificado: Quota da pagare = quota riscossa - quota sopportata Quando un soggetto passivo effettua forniture o prestazioni di servizi con diritto a detrazioni o altri simili che non lo danno, entrerà in una situazione di prorrata (divisione proporzionale) di cui esisistono due tipi: 1. Prorrata generale: prestazioni detrarrá di solo liquidazione per servizi la parte l’IVA applicabile realizzati dell’IVA corrispondente con dal alle soggetto sopportata un nel forniture e passivo, si periodo di coefficiente (detto coefficiente sará il totale delle operazioni che danno diritto alla detrazione rispetto al totale delle operazioni). In altre parole : IVA deducible = IVA sopportata x coefficiente. 2. Prorrata speciale. Accantonamento La regola generale è al momento in cui si effettua la fornitura di beni o la prestazione del servizio. Ciò nonostante, nelle prestazioni di servizi in cui il destinatario sia il soggetto passivo dell’imposta(conformemente alle previsioni dell’art. 84.1,2º e 3º LIVA), con durata in forma continuata durante un periodo superiore ad un anno e che non da luogo a pagamenti anticipati durante detto periodo, che si fanno di una maniera continua durante più di un anno e senza avere pagamenti anticipati durante questo periodo, l’accantonamento dell’imposta si produrrà al 31 dicembre di ogni anno per la parte proporzionale corrispondente al periodo trascorso dall’inizio dell’operazione o dall’accantonamento precedente sino alla citata data. 22 Come eccezione a quanto sopra, quando si tratta di esecuzione di opera con apportazione di materiali, nel momento in cui i beni a cui si riferisce vengono messi a disposizione del proprietario dell’opera. La regola speciale stabilisce che se si effetua l’anticipazione del pagamento del prezzo, s’intende che si anticipa il pagamento dell’IVA. La dilazione del pagamento o il pagamento posteriore del prezzo rispetto alla fornitura del bene non rinvia la riscossione dell’imposta. Presentazione. La liquidazione dell’imposta si realizza con il sistema di autoliquidazione. Con carattere generale, il periodo di liquidazione coinciderá con il trimestre naturale. Ciò nonostante, detto periodo di liquidazione coinciderá , in alcuni casi, con il mese naturale, così come avviene nella maggior parte delle grandi imprese (con un volume di operazioni superiore a 6.010.121 €) Con la liquidazione dell’ultimo trimestre di ogni anno si dovrà presentare un riepilogo annuale. Regime speciale: Sovrapprezzo equivalente (Recargo de equivalencia) I piccoli commercianti che siano persone fisiche, sono ammessi al regime speciale del sovrapprezzo equivalente sempre che non manipolino ne intervengano nel processo di produzione dei prodotti che vendono, che l’80% delle loro vendite sia rivolto al consumatore finale ed il loro titolo nello IAE lo permetta. In tal caso, il piccolo commerciante non deve effettuare preliminarmente la al liquidazione fornitore dell’IVA mediante un perché l’avrà ricarico già speciale pagata dei suoi acquisti, il 5,2% per i prodotti con aliquota del 21%, l’ 1,4% per i prodotti con aliquota del 10% e lo 0,5% per i prodotti con aliquota del 4%. Per il piccolo commerciante si suppone che debba pagare un IVA un po più alta del normal in cambio di non essere tenuto a presentare la dichiarazione dell’IVA all’Agenzia Tributaria. In questo modo paga l’IVA direttamente al suo fornitore e si semplifica molto la sua gestione dell’IVA. Si applica solo in fatture di beni corrispondenti a merci o generi . E’ il fornitore equivalente nelle del sue commerciante fatture, che deve differenziandolo includere dall’IVA il ricarico sopportata e considerare,nella sua dichiarazione IVA, entrambi gli importi come IVA riscossa. 23 Per esempio, un commerciante di alimentari che acquista dal suo fornitore un ordine di 3.000 euro riceverà una fattura di 3.000 + 21% di IVA + 5,2% di Sovrapprezzo equivalente e pagherò un totale di 3.786 euro. Imposta sui Trasferimenti Patrimoniali e Imposta di Bollo . L’Imposta sui Trasferimenti Patrimoniali e Imposta di Bollo è un tributo complesso vigente in Spagna. Questa imposta è regolata con il Real Decreto Legislativo 1/1993, del 4 settembre. Si tratta di un’imposta complessa perché grava differenti fatti imponibili, per cui la dottrina la divide in tre imposte diverse: Trasferimenti Patrimoniali. Imposta di Bollo. Operazioni societarie. Ciascuna di distinto. queste L’Imposta trasferimenti Aggiunto. imposte di beni Invece, formalizzazione sui grava evento Trasferimenti che non sono di Bollo l’Imposta di un determinati imponibile Patrimoniali gravati è una documenti completamente grava tutti dall’Imposta imposta che notarili, sul quei Valore grava sulla commerciali e amministrativi nel territorio spagnolo o anche all’estero nel caso in cui i loro effetti sorgono in Spagna e sono in molte occasioni compatibili con l’aplicazione dell’IVA. L’Imposta sulle Operazioni societarie sottopone ad imposizione atti che prevedono il trasferimento di beni alla società o da questa ai suoi soci. Fatto Imponibile e Soggetto Passivo. Si segnalano di seguito le principali imposta, indicando per ciascuna di esse operazioni gravate da questa il soggetto passivo di questa imposta. Nelle modalità di Trasferimenti Patrimoniali onerosi: - I trasferimenti di beni e i diritti di tutte le classi, dove il soggetto passivo è l’acquirente. - Gli espedienti complementari di di dominio, documenti gli pubblici atti e le di notorietà, certificazioni gli a atti cui si riferisce l’articolo 206 della Legge Ipotecaria, dove il soggetto passivo è la persona che li promuove (attore), mentre nei riconoscimenti di dominio fatti in favore di una determinata persona il soggetto passivo è quest’ultima . - La costituzione di diritti reali, dove il soggetto passivo è colui verso cui si realizza l’atto. 24 - La costituzione di crediti di qualunque natura, dove il soggetto passivo è il debitore . - La costituzione di obblgazioni, dove il soggetto passivo è il creditore obbligato . - La costituzione di contratti di locazione, dove il soggetto passivo è il locatario. - La costituzione di pensioni, dove il soggetto passivo è il pensionato. - Nella concessione amministrativa, è il concessionario; negli atti e contratti amministrativi equiparati alla concessione, il soggetto passivo è il beneficiario. Nelle modalità di Imposta di Bollo: - Documenti notarili. Sará soggetto passivo l’acquirente del bene o del diritto e, in difetto di esso, le persone che stipulano o richiedono i documenti notariali, o coloro nel cui interesse vengono rilasciati. Quando si tratta di scritture di costituzione di credito con garanzia si considera acquirente il debitore . - Documenti commerciali : Sará obbligato al pagamento l’allibratore, salvo che la lettera di cambio sia stata emessa all’estero, nel cui caso sarà il suo primo referente in Spagna. Saranno soggetti passivi del tributo gravante sui documenti di giro o sustitutivi delle lettere di cambio, così come le ricevute di deposito e gli assegni datati (pagarè), buoni, obbligazioni e titoli analoghi emessi in serie, le persone o gli enti che li emettono, con la stesse deroghe del paragrafo precedente per le emissioni all’estero. Negli assegni che sono oggetto di girata si considererà emesso dal girante . -Documenti amministrativi. Saranno obbligati a pagare, in qualità di contribuente, nelle dignità e titoli nobiliari, i beneficiari di essi. Nelle annotazioni, la persona che le richiede. Nelle modalità di Operazioni Societarie: - La costituzione di società, aumento di capitale, dove il soggetto passivo è la società o ente fiscalmente equiparato. - La liquidazione di società e riduzione del capitale sociale, dove il soggetto passivo sono i soci, comproprietari, controllanti o partecipati per i beni e diritti ricevuti . Maturazione Nei trasferimenti patrimoniali la maturazione dell’imposta avviene nel giorno in cui si realizza l’atto o il contratto, cioè, la data di stipula della scritura o del contratto privato. 25 Quando si tratta di documenti giudiziari l’atto o il contratto s’intende causato nella data in cui diviene esecutiva il termine per la correspondeente risoluzione giudiziaria. Termine di presentazione Con carattere generale, la presentazione delle autoliquidazioni, allegato con il documento o la dichiarazione scritta sostitutiva del documento, è di un mese a partire dalla data dell’atto o del contratto. Aliquota fiscale. La fissazione delle aliquote fiscali è una delle competenze assunte dalle CCAA. Dove viene fatto uso di questa facoltà, si applicano le aliquote che fissano le stesse. Dove non vengono applicate aliquote proprie, si applicano quelle regolate dalla normativa statale. Pertanto, è necessario andare caso per caso, operazione per operazione. Per fare un esempio, nella Compravendita di un bene immobile(un appartamento) che rappresenta una delle operazioni più abituali di questa imposta, si può vedere dove si producono più varazioni tra le Comunità Autonome. Cosí: In Catalogna ed in Valenzia l’aliquota fiscale è del 10% sul valore del trasferimento del bene. In Andalusia, oscilla tra l’ 8-10%, dipendendo se l’immobile ha un valore fino a 400.000 € (8%); tra 400.000 € e 700.000 (al 9%); o più di 700.000 € (al 10%). In Asturia opera una scala analoga. In Aragona, in Castilla la Mancha e Rioja viene tassato al 7 %. A Madrid l’aliquota fiscale è unica al 6 %. Nelle operazioni societarie : l’aliquota fiscale media di tutte le CCAA oscilla tra l’ 1 – 1,5% Nell’imposta di bollo l’aliquota varia tra lo 0,1 % ed il 2%. IMPOSTA SULL’AUMENTO DEL VALORE DEI TERRENI DI NATURA URBANA. PLUSVALENZA L’imposta sull’aumento del valore dei terreni di natura urbana (IIVTNU) è regolata negli articoli dal 104 al 110 del Testo di Rifusione della Legge Regolatrice delle autorità locali, approvato per il Real Decreto Legislativo 2/2004, del 5 Marzo. Definizione dell’imposta La IIVTNU, conosciuta anche come “la Plusvalenza”, è un contributo diretto che grava sull’aumento del valore che ha sperimentato un terreno, 26 un appartamento, parcheggio, sgabuzzino, locale, mentre una persona è stata proprietaria di questo bene. Base imponibile Questa imposta deve pagarsi quando: Si vende un appartamento, parcheggio, sgabuzzino, locale o terreno di natura urbana. Si acquisisce un appartamento, parcheggio, sgabuzzino, locale o terreno di natura urbana attraverso donazione o successione. Si costituisce un diritto reale sull’ appartamento, parcheggio, sgabuzzino, locale o terreno di natura urbana (usufrutto, censo, etc.) Soggetti passivi Il trasmittente dei beni o diritti nella trasmissione onerosa. Se il trasmittente è una persona fisica non residente in Spagna, l’acquirente sarà obbligato a pagare l’imposta. I beneficiari Gli ereditari o legatari, ovvero le persone che ricevono i beni o persone che ricevono i beni nelle donazioni. nelle successioni per causa di morte. Liquidazione delle plusvalenze La base imponibile dell’imposta sarà costituita dall’incremento del valore dei terreni di natura urbana nel momento di accreditare l’imposta e in un periodo massimo di 20 anni. La determinazione dell’incremento si ottiene dall’applicazione delle percentuali stabilite dai Municipi in funzione degli anni di generazione, entro i limiti legali. La quota da pagare is ottiene applicando il tipo di imposta stabilito dal Municipio sopra la determinata base imponibile. In questo campo esistono svariate differenze dipendendo da cada Municipio. Esempio di calcolo per un parcheggio Dati della trasmissione: Valore catastale del terreno: 15.025,30 € (Attenzione, non è il valore della trasmissione) Data di acquisizione: 22.03.2010 Data di trasmissione: 15.06.2014 Percentuale fissata dal Municipio per le trasmissioni inferiori a 5 anni (per esempio): 2,8% (la tabella nazionale che stabilisce i valori massimi 27 è la seguente: periodo da 1 a 5 anni: 3,7%; fino a 10 anni: 3,5%; fino a 15 anni: 3,2%; fino a 20 anni: 3%) Aliquota fiscale fissata dal Municpio (per esempio): 20% (l’aliquota massima a livello nazionale è il 30%) Determinazione del debito Periodo imponibile: 4 anni (se il periodo supera i 20 anni, sempre sarà calcolato con un valore di 20) Percentuale incremento valore (numero di anni di possesso del bene * percentuale fissata dal Municipio): 4 x 2,8 = 11,2 Base imponibile (valore catastale * percentuale di incremento del valore): 15.025,30 x 11,2% = 1.682,83 € Quota da pagare (base imponibile * aliquota fiscale): 1682,83 x 20% = 336,57€ Gestione Dipendendo da cada Municipio si applicherà il sistema di liquidazione o di autoliquidazione. Dr. D. José Vicente Rubio Eire Roma, 19 Giugno 2015. 28