Ci vuole tempo, ma con questi piatti stupirai tutti!
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Ci vuole tempo, ma con questi piatti stupirai tutti!
cucina Ci vuole tempo, ma con questi piatti stupirai tutti! Dalla faraona alla coda di manzo, dal curry di pesce ai galletti piccanti. C’è la marinatura, la cottura a fuoco lento, la pulizia dei gusci... Ma intanto si può fare altro. E poi, guarda che secondi! di Claudia Compagni Faraona all’uva Preparazione: un’ora più 2/3 ore per la marinatura Cal/porzione: 270 Dosi per 4 persone Esecuzione: facile Ingredienti 1 faraona tagliata a pezzi privata della pelle ⁘ 2 cipolle bionde ⁘ 3 coste di sedano ⁘ 1 litro di vino bianco ⁘ 1,5 dl di succo d’uva ⁘ 1 grappolo di uva bianca ⁘ 4 foglie di alloro ⁘ 30 g di burro ⁘ pepe nero ⁘ sale Preparazione 106 Curry di mare al cocco Preparazione: 30 minuti | Cal/porzione: 370 | Dosi per 4 persone| | Esecuzione: facile Ingredienti 500 g di cozze ⁘ 16 code di gamberone ⁘ 4 scamponi ⁘ 2 dl di latte di cocco ⁘ 100 g di pomodori datterini ⁘ 30 g di arachidi salate ⁘ 1 cipolla bionda ⁘ 4 cm di zenzero ⁘ 1 cucchiaio di curry in polvere ⁘ 2 spicchi d’aglio ⁘ olio extravergine di oliva ⁘ sale Stockfood/Olycom 1 Riunisci la faraona in una ciotola con il vino, il succo di uva, l’alloro spezzettato e lasciala marinare in luogo fresco per 2/3 ore. Sbuccia e trita finemente le cipolle con le coste di sedano. 2 Scola la faraona tenendo da parte la marinata, asciugala e insaporiscila con una presa di sale e una macinata di pepe. Fai sciogliere il burro in una casseruola, aggiungi la faraona e lasciala rosolare per 5-6 minuti. 3 Aggiungi nella casseruola il trito di sedano e cipolla e la marinata filtrata e prosegui la cottura a pentola parzialmente coperta per 40 minuti. 4 Unisci gli acini d’uva tagliati a metà e privati del nocciolo, prosegui la cottura per altri 10 minuti e completa con una generosa macinata di pepe. Preparazione 1 Pulisci le cozze, elimina il carapace e il filo intestinale dalle code di gamberone, sciacqua gli scamponi. 2 Soffriggi in una casseruola l’aglio schiacciato con 5 cucchiai di olio, le arachidi tritate, i pomodorini tagliati a metà, lo zenzero grattugiato con la grattugia a fori medi e la cipolla tritata. 3 Unisci il curry e gli scampi, copri e cuoci per 2-3 minuti. Togli gli scampi e aggiungi le cozze, cuoci coperto per altri 3-4 minuti, aggiungi le code di gambero e il latte di cocco e scalda fino all’ebollizione. Riaggiungi gli scampi e servi con prezzemolo tritato e, a piacere, patate lessate schiacciate. 107 cucina Galletti piccanti con patate e cavolini Coda con arance al vino rosso Preparazione: un’ora e 20 minuti più 2 ore per la marinatura Cal/porzione: 380 Dosi per 4 persone Esecuzione: facile Preparazione: 6 ore più una notte di riposo Cal/porzione: 490 Dosi per 4 persone Esecuzione: media Ingredienti Ingredienti 2 galletti ⁘ 4 patate medie ⁘ 12 cavolini di Bruxelles ⁘ 6 peperoncini piccanti lunghi ⁘ 2 spicchi d’aglio ⁘ 1 dl di whisky ⁘ 3 limoni ⁘ 2 dl di olio di semi di arachide ⁘ 30 g di burro ⁘ sale 1,5 kg di coda di manzo tagliata a pezzi ⁘ 1 bottiglia di vino rosso corposo ⁘ 6 arance ⁘ ½ litro di brodo vegetale ⁘ 4 foglie di alloro ⁘ 400 g di patatine novelle ⁘ 300 g di cipolline borettane pelate ⁘ 4 carote ⁘ 1 mazzetto di prezzemolo ⁘ pepe nero ⁘ sale Preparazione 1 Indossa un paio di guanti usa e getta (così che non ti rimanga addosso il pizzicore causato dal peperoncino) e pulisci i peperoncini eliminando il picciolo e i semini interni. Frullali nel mixer con gli spicchi d’aglio sbucciati, una presa di sale, il whisky, l’olio, la scorza grattugiata e il succo dei limoni. 2 Taglia i galletti a metà e lasciali marinare nella salsa preparata per circa 2 ore. Lava le patate, asciugale, avvolgi ognuna in un foglio di stagnola e cuocile in forno già caldo a 180° per circa 45 minuti. 3 Scola i galletti dalla marinata e cuocili sulla piastra calda per circa 35 minuti, rigirandoli spesso e spennellandoli con la marinata. Nel frattempo cuoci i cavolini in acqua salata in ebollizione per 7-8 minuti e condisci le patate con burro e sale. Servi in tavola i galletti ben caldi, con cavolini e patate. Preparazione 1 Sciacqua i pezzi di coda sotto l’acqua corrente, asciugali, insaporiscili con sale e pepe e riuniscili in una casseruola dal fondo spesso, meglio di ghisa, con il vino, 5 arance spremute, l’alloro e il brodo. Cuoci gli ingredienti su fiamma bassissima e a pentola coperta per 5 ore. Lascia raffreddare e trasferisci il tutto in frigorifero per una notte. 2 Il giorno dopo lava l’arancia rimasta, preleva la scorza con un rigalimoni, scottala in acqua in ebollizione per un minuto, scolala e uniscila alla coda. 3 Pela le patate e le carote, taglia le seconde a tocchetti, lava entrambe e uniscile alla carne con le cipolline. Prosegui la cottura sempre su fiamma bassa per altri 45 minuti, aggiungi una manciata di prezzemolo tritato, regola di sale e pepe e servi la coda ben calda. Filetto di branzino con albicocche secche alla cannella Ingredienti 4 filetti di branzino da circa 200 g l’uno ⁘ 400 g di patatine surgelate da friggere ⁘ 100 g di albicocche secche ⁘ 3 cm di cannella in stecca ⁘ 1 lime ⁘ 5 bacche di pepe nero ⁘ 50 g di zucchero ⁘ 20 g di burro ⁘ olio extravergine di oliva (oppure olio di semi di arachide) ⁘ sale Preparazione 1 Versa mezzo litro di acqua in una casseruola, unisci lo zucchero, il lime tagliato a fette, la cannella e le bacche di pepe e porta a ebollizione. Unisci le albicocche secche e cuocile su fiamma bassa per circa 40 minuti, 108 fino a che sono diventate molto morbide e gonfie. 2 Nel frattempo fai sciogliere il burro in un pentolino senza farlo friggere e spennellalo sui filetti di pesce. Insaporiscili con una presa di sale e cuocili su una piastra ben calda, 3-4 minuti dal lato della pelle e un minuto sull’altro lato. 3 Friggi le patatine in abbondante olio molto caldo per 5-6 minuti, scolale e falle asciugare su carta assorbente da cucina. Servi i filetti di branzino con le albicocche sgocciolate e con le patatine fritte, decora a piacere con altro lime a spicchi e foglie di prezzemolo. Stockfood/Olycom Preparazione: un’ora | Cal/porzione: 470 Dosi per 4 persone | Esecuzione: facile di Filippo La Mantia* C redo sia ricordo di tutti, almeno di chi ha passato i quaranta, che le cucine profumavano di sugo e passione. Pentoloni che per ore e ore borbottavano. Il colore della salsa che da rosso vivo diveniva scuro. La cucina, quella vera, era fatta di tempi lunghi, di assaggi continui, di rito, di preparazione, di attese, di continui aggiustamenti e, infine, del giudizio dei commensali. Giornate intere a cercare di creare il sugo perfetto e la frenesia della vita ridotta al minimo. Proviamo ogni tanto anche noi: usiamo le lunghe cotture per scandire dolcemente il tempo del weekend. Organizziamo una cena il sabato sera o un pranzo la domenica e riscopriamo il piacere di alzarci presto per metterci in cucina, e far sentire il profumo del buon cibo in casa! dalla cucina del cuoco alla tua La grande cucina è un rito. Da vivere con piacere! Un grande classico: l’arrosto. Cuoce un paio d’ore a fuoco lento. Galletto alla senape In carta al ristorante, per esempio, questo mese ho il galletto marinato alla senape, panato e fritto, ed è piaciuto molto. Io lo preparo mettendolo sottovuoto e cuocendolo immerso nella vasca per una cottura a bassa temperatura, a 45°, per 24 ore. A casa, si può cuocere al vapore o bollito, con senape in grani, finocchietto, alloro, scorze di limone e anice stellato. Quindi va fatto raffreddare bene, panato in olio e mollica due volte e poi fritto. cottura della carne. Le temperature che suggerisco sono le seguenti: 40° per la carne rossa; 65°per lombata di agnello, anatra o selvaggina; 70°/75° spalla di agnello, petto di pollo, salmone o maiale; 74° bollito di manzo, pollame, tacchino, faraona, coniglio o pesce; 80°/82° stinco di vitello, di maiale, brasato di manzo e carni in umido in genere. È importante, dopo la cottura, far riposare la carne per 10 minuti avvolta in un panno o in carta di alluminio. Carni cotte... in gradi Consiglio di comprare una sonda (se ne trovano da 7 euro in su, vedi www.amazon.it) per controllare la temperatura di Con poco tempo, meglio il pesce Il pesce, per esempio, non è da lunga cottura, di solito bastano massimo 20/30 minuti, a meno che non sia molto grosso o non *Cuoco del Magnolia e Time Restaurant al Jumeirah Grand Hotel Via Veneto, Roma 110 si tratti di preparare un sugo per la pasta. Ecco un esempio di sugo per la pasta da preparare a fuoco lento: prendi delle teste di gambero, i rimasugli della testa di un pesce e della sua lisca e cuocili in un tegame con capperi, del buon olio, delle foglioline di menta. Fai cuocere per due ore in modo da “tirare” il sugo e ottenere un buon condimento dal sapore intenso. Più cuoce più profuma Funziona anche con le zuppe. Anni fa ho preparato un minestrone di legumi ai profumi della terra, con fave, fagioli, lupini, ceci, soia, lenticchie, carrubba, tamarindo. Ho fatto cuocere la minestra per 6 ore a fuoco lento. Una bontà! la nutrizionista Vicepresidente della Fondazione italiana per l’educazione alimentare di Evelina Flachi Cotture lunghe: saporite, ma leggere Carne più morbida e meno condita: i secondi impegnativi, che richiedono tempi di cottura più lunghi, risultano di solito più digeribili e leggeri, specialmente se si tratta di carne rossa, più fibrosa. Inoltre si può ridurre l’aggiunta di condimento perché, cuocendo, il cibo rilascia i suoi grassi, così, utilizzando pentole antiaderenti o la pentola a pressione, si può evitare il soffritto. 1. Le carni avicole, come la faraona, sono più “povere” di nutrienti? No, contrariamente a quanto si pensa sono anche ricche di ferro. Inoltre contengono proteine nobili e sono molto digeribili perché meno fibrose delle carni rosse. Il consiglio è di comprare sempre prodotti certificati per la provenienza. 2. La coda è molto grassa? È paragonabile alla carne mista che si usa per il bollito, ma ha anche molti vantaggi: è indubbiamente economica, saporita e consente di preparare un ottimo brodo. Quindi si guadagna un posto nei menu, per variare ogni tanto; l’importante è lavarla bene e non aggiungere altri grassi in cottura o nel piatto. 3. L’agrodolce ha controindicazioni? Aggiungere frutta ai secondi arricchisce di gusto e favorisce l’effetto saziante e gratificante del piatto. Può ridurre la necessità di insaporire con grassi o sale. Attenzione però a non mangiare poi la frutta anche a fine pasto per non consumare troppi zuccheri. Se i piatti sono piuttosto ricchi, meglio sostituire il primo con 40 g di pane, cuscus, patate lesse o polenta. Stock Food / Olycom Foto di Guido Fuà cucina cucina