Numero 33 Febbraio 2013

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Numero 33 Febbraio 2013
Italia
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Rifiuti, il Tar blocca Clini
Roma rischia l’emergenza
Sospeso il decreto del ministero dell’Ambiente relativo ai siti individuati
l L’ira del ministro: “Ricorrerò immediatamente al Consiglio di Stato”
Alemanno: “Una decisione, quella dei giudici, che dà grande preoccupazione”
Roma sull'orlo dell'emergenza rifiuti. Il Tar del Lazio ha sospeso il
decreto del ministro dell'Ambiente Corrado Clini che imponeva il trasferimento di una parte
della spazzatura della Capitale in
alcuni impianti delle altre province del Lazio. Il Tar ha fissato al
6 giugno 2013 la decisione sul merito dei ricorsi. Quattro i siti di
stoccaggio individuati dal commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, Goffredo Sottile, per
il trattamento dell'indifferenziata
di Roma, Fiumicino, Ciampino e
Citta del Vaticano: Albano laziale
(Roma), Viterbo, Colfelice e Castelforte (Latina). E a presentare ricorso sono stati congiuntamente il
Comune di Albano, la Provincia
di Frosinone e la società che gestisce l'impianto di trattamento meccanico e biologico (Tmb) di
Colfelice, la Saf. “Si tratta di una decisione incomprensibile - ha tuonato
il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini - Non posso credere che il
Tar abbia consapevolmente deliberato
di proseguire in una pratica sanzionata da una procedura di infrazione
comunitaria e contraria alla legge. Ricorrerò immediatamente al Consiglio
di Stato". Preoccupato il sindaco di
Roma Gianni Alemanno: "La decisione dei giudici amministrativi rappresenta motivo di grande
preoccupazione per l'Amministrazione capitolina. Il ministro Clini ha
già spiegato le ragioni tecniche che
hanno motivato l'emanazione del decreto...”
servizio a pagina 3
Casa Peter Pan Arrestata 52enne
a rischio
per stalking
sfratto:
ai danni del suo
l’affitto è salito ex datore di lavoro
Si occupa dei bimbi malati oncologici E’ la dipendente di un ufficio pubblico
a pagina 6
a pagina 5
Sport
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Caso Idi
Ieri rabbia
e lacrime
alla fiaccolata
dei lavoratori
C’è Lazio-Napoli
Petkovic: Lassù
ci siamo anche noi
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servizio a pagina 18
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Anno XIX numERo 33
sabato 9 febbraio 2013
S. Apollonia• € 0,50
Regionali
Il confronto
al TgR Lazio
dei dodici
candidati...
I dodici candidati che si sfidano per governare la Regione
Lazio per la prima volta insieme negli studi del TgR
Lazio. Arrivati alla spicciolata,
alcuni di loro si sono incrociati
sulla soglia dell’ingresso allo
studio dove il candidato di
Casa Pound, Simone Di Stefano, spilletta con il simbolo
sulla giacca, cosi’ come molti
altri candidati, ha provato a
stringere la mano al candidato
di Rivoluzione civile, Sandro
Ruotolo, e al candidato del Partito comunista dei lavoratori,
servizio a pagina 2
CRONACA DI ROMA
Regionali, idee a confronto
2
Redazione cronaca:
0633222161
I dodici candidati per la prima volta insieme negli studi del TgR Lazio
[email protected] - sabato 9 febbraio 2013
Tra scontri e programmi inizia la volata finale prima del voto
di Maria Giulia Mazzoni
I dodici candidati che si sfidano
per governare la Regione Lazio per
la prima volta insieme negli studi
del TgR Lazio. Arrivati alla spicciolata, alcuni di loro si sono incrociati sulla soglia dell’ingresso
allo studio dove il candidato di
Casa Pound, Simone Di Stefano,
spilletta con il simbolo sulla
giacca, cosi’ come molti altri candidati, ha provato a stringere la
mano al candidato di Rivoluzione
civile, Sandro Ruotolo, e al candidato del Partito comunista dei lavoratori, Luigi Sorge. Stretta di
mano rifiutata da Ruotolo ma accettata da Sorge. “Siamo su posizioni molto diverse - dice Di
Stefano stringendo la mano di
Sorge - ma è giusto dare un’immagine di rispetto reciproco”. La
“spilletta” più curiosa è proprio
del candidato del Pcl che ha scelto
di stampare il proprio simbolo su
carta a dimensioni impossibili da
non notare. Poco dopo tutti seduti
alle proprie sedie, dove gli ultimi
ad arrivare sono il candidato del
centrosinistra, Nicola Zingaretti,
seguito da Alessandra Baldassari
del Movimento Fare. Occasione
che ha dato spunto al candidato di
centrodestra, Francesco Storace,
per un veloce scambio di battute
con l’ex presidente della Provincia.
“Meglio che non parli”, provoca
ironicamente Storace, frase a cui
Zingaretti risponde sempre in tono
scherzoso “meglio che sto zitto”.
Di qui tutti pronti per concentrare
in due minuti e trenta secondi la
propria idea di Regione Lazio. Da
Nicola Zingaretti (centrosinistra) a
Francesco Storace (centrodestra, a
Giulia Bongiorno (Lista civica Bongiorno) ad Alessandra Baldassari
(Movimento Fare), a Simone Di
Stefano (Casapound) a Roberto
Fiore (Forza Nuova) a Luca Romagnoli (Fiamma Tricolore) a Giuseppe Rossodivita (Radicali) a
Sandro Ruotolo (Rivoluzione ci-
vile) a Luigi Sorge (Partito comunista dei lavoratori) a Pino Strano
(Rete dei cittadini) a Davide Barillari (Movimento 5 Stelle). Tante le
proposte dei diversi candidati sui
tre argomenti al centro del dibattito: recuperare la fiducia dei cittadini, sanità e rifiuti. “La soluzione
sta nell’agire in discontinuità con
il passato - ritiene Fiore - e mi riferisco in particolare al mondo delle
costruzioni, dell’acqua, dei rifiuti”.
“E’ la Regione degli scandali - ha
sottolineato Ruotolo - e quindi bisogna cambiare, ricreare un rapporto di fiducia tra i cittadini e
l’ente regionale. Noi diciamo no ai
vitalizi e per i soldi dati ai gruppi
consiliari noi diciamo un conto
unico presso la ragioneria e soprattutto trasparenza”. Per Rossodivita “se siamo qui è perchè c’è
stata una denuncia da parte del
gruppo dei Radicali della Regione
Lazio. Per recuperare la fiducia dei
cittadini servono fatti non chiacchiere”. Secondo il candidato Ba-
rillari “è evidente che i cittadini
non abbiano più fiducia perchè
fino ad oggi chi ha governato, destra come sinistra, ha ridotto sanita’, trasporti, in uno stato di
abbandono. Noi partiamo dall’idea che siano i cittadini i primi
ad essere coinvolti in ogni scelta”.
“Il pcl - ha detto Sorge - è l’unico
partito che pone al centro i lavoratori. Alla Regione Lazio bisogna
azzerare tutti i privilegi di tipo
economico e giuridico”. Ad augurarsi che ne Storace ne’ Zingaretti
governino la Regione è Strano
della Rete dei cittadini, “perchè
rappresentano degli schieramenti
che si sono alternati negli ultimi
quarant’anni e si vedono i risultati.
Noi siamo qui perchè non ne possiamo più: vogliamo l’autogoverno
dei cittadini”. Anche la candidatura di Romagnoli e’ “per dare discontinuità. Non ci sono innocenti,
nessuno è uscito innocente dalle
ultime amministrazioni”. Per Di
Stefano “non c’è nessuna fiducia
da chiedere ai cittadini ma deve esserci la voglia di un grande cambiamento e quindi invitiamo i
cittadini a fare una scelta forte,
cioe’ a votare fuori dagli schieramenti che hanno già amministrato”. E, infine, Baldassari che
definisce “gli attacchi tra Storace e
Zingaretti la vecchia politica che
intendiamo cambiare. Noi ci proponiamo come vero cambiamento
possibile costruttivo”. Ma è nell’appello finale che alcuni lanciano
le proposte “più forti”: da Strano
che si strappa letteralmente la camicia per mostrare il proprio simbolo “perchè nel cuore ho questo
simbolo, quello per cui lotto”, alla
proposta di “abolire le Regioni ma
in attesa di liberarcene vogliamo ci
sia - ha detto Fiore - una moneta
parallela nel Lazio per uscire dal
gioco delle banche”. E chi non e’
riuscito a concentrare in pochi minuti tutte le proprie proposte ha rimandato al sito che porta il suo
nome o a quello del partito.
Strette di mano
e dissapori
Una stretta di mano finale tra il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Francesco
Storace, e il candidato del centrosinistra, Nicola Zingaretti. Cosi’ si sono
salutati i due “sfidanti” al termine
della registrazione di “Tribuna elettorale”, il confronto tra tutti i 12 candidati alla Pisana che si è tenuto negli
studi del TgR Lazio. Un saluto che ha
visto prima il leader de La Destra alzarsi e andare verso un ex presidente
della Provincia ancora seduto, per poi
ripetere il gesto davanti a fotografi e
telecamere. “Tanto ci vedrete ancora
insieme”, ha detto scherzando Zingaretti ai fotografi. “Quando? E’ adesso
qui che devi farti vedere con me”, ha
risposto Storace. Nessuna stretta di
mano invece tra Sandro Ruotolo di
Rivoluzione civile e il candidato di
Casa Pound, Simone Di Stefano.
“Sono orgogliosamente antifascista ha spiegato Ruotolo che non ha voluto stringere la mano portagli da Di
Stefano - C’e’ stato un esponente di
Casa Pound che ha provocato una situazione di battute contro Nichi Vendola e allora dico no, non ti stringo la
mano”,. “Antifascista? – ha risposto
Di Stefano - E’ un problema, suo.
Pero’ Zingaretti me l’ha stretta...”.
Palazzo della Provincia,
secco botta e risposta
Botta e risposta tra il candidato del
centrosinistra alla presidenza della
Regione, Nicola Zingaretti, e il candidato del centrodestra, Francesco Storace, durante il confronto negli studi
del TgR dove hanno partecipato insieme agli altri candidati alle regionali a “Tribuna elettorale”. “Il
rappresentante di Grillo, Davide Barillari, ha citato i 240mila euro di
doppie fatture - ha detto Storace - ma
ci sono anche i palazzi della Provincia che costano 280milioni e non si
capisce perche’”. “Si raccontano
bugie sperando che diventino verita’.
- e’ stata la risposta di Zingaretti - E’
una vecchia tecnica. I cittadini sanno
che abbiamo tagliato cinque milioni
di euro l’anno”. “Si’, in 55 anni...”, ha
risposto Storace.
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Running
e polemiche
Si discute sugli interventi
“No a interventi impattanti e sperpero di
denaro per i percorsi running nelle ville e
nei parchi di Roma. Le aree verdi nella
Capitale soffrono di una costante mancanza di fondi e l’Assessorato all’Ambiente deve sempre fare i salti mortali per
riuscire a intervenire e non sempre riesce,
allora non ha proprio senso spendere 400
mila Euro del Dipartimento Sport su progetti inutili, impattanti e nemmeno discussi con le associazioni sportive e
ambientaliste che in quei luoghi sono impegnate tutti i giorni. Anche dal punto di
vista dei tanti che corrono nella aree
verdi, sono d’accordo con chi crede che
sia prioritario intervenire per rimettere a
posto i sentieri, piuttosto che per attrezzare punti jogging in strutture già esistenti. Il progetto va ritirato, prima della
conferenza dei servizi dell’11 febbraio,
per come è stato illustrato”. A parlare è
Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. “Legambiente è contraria al
progetto dei percorsi running nelle ville e
nei parchi romani annunciato dal Campidoglio, pericolosamente impattante e inutilmente costoso. - continua la nota - In
particolare, a Villa Ada ad esempio, da
molti anni è pronto presso il Servizio
Giardini il materiale necessario per segnare i percorsi running con piccoli ciocchetti di legno da posizionare a bordo
siepe sui quali forgiare a fuoco le cifre del
chilometraggio, che Legambiente ha
avuto modo di visionare e fotografare.
Sempre da anni, è disponibile anche una
dettagliata cartografia dei percorsi di allenamento nel parco di Villa Ada, elaborata dall’associazione podistica dei
Leprotti insieme alla facoltà di Ingegneria dell’università La Sapienza (tre percorsi da 1.100, 1.850 e 6.250 metri con
tanto di profili altimetrici e punti di controllo Gps). Basterebbe solo metterla su
tabelle posizionate agli ingressi del parco.
I soldi risparmiati potrebbero così andare
ad interventi più utili per i podisti di Villa
Ada, come l’attivazione di un punto jogging – come quello esistente a Villa Pamphilj – con la ristrutturazione dei locali
inutilizzati nel caseggiato dei gabinetti
Ama vicino all’ingresso del parco in via
di Ponte Salario”. “Se i runners valuteranno che sono utili sistemi di segnalamento, allora va detto anche che si
possono realizzare strutture del genere a
costo zero e in modo ecocompatibile continua Parlati -. Villa Ada, Caracalla,
Villa Pamphilj e la valle della Caffarella
sono quattro dei luoghi più belli della
città, dove è insensato anche solo pensare
di installare enormi cippi di cemento più
altri massi più bassi ogni cento metri, cartellonistica e strutture per la sosta e lo
stretching. D’altronde sulla qualità e sull’impatto delle strutture ci fanno ben sperare i pareri negativi che sarebbero stati
espressi dalle Sovraintendenze e dal
Parco regionale dell’Appia Antica”.
Rifiuti? Tutto da rifare
CRONACA DI ROMA
9 FEBBRAIO 2013
Il Tar ha sospeso il decreto Clini. Alemanno: preoccupati dalle conseguenze
SABATO
3
Il ministro pronto al ricorso al Consiglio di Stato
di Marco Campagnano
Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del ministro dell’Ambiente
Corrado Clini sulla base del quale
il commissario per l’emergenza
rifiuti Goffredo Sottile aveva individuato quattro impianti dove
trattare i rifiuti indifferenziati provenienti dalla capitale. Gli impianti individuati erano quelli di
Albano, Colfelice, Viterbo, e Castelforte. Una decisione che preoccupa il sindaco di Roma,
Gianni Alemanno: “La decisione
dei giudici amministrativi del Tar
che sospende il decreto ministeriale con il quale si imponeva il
trattamento dei rifiuti a Colfelice,
rappresenta motivo di grande
preoccupazione per l’Amministrazione capitolina – spiega Alemanno - Il Ministro Clini ha già
spiegato le ragioni tecniche che
hanno motivato l’emanazione del
decreto; per parte nostra, la
Giunta ha recentemente deliberato che i rifiuti di Roma, Ciampino e Città del Vaticano, dopo il
trattamento negli impianti laziali,
siano smaltiti nel comprensorio
di Roma Capitale e non nei territori dove sono collocati tali impianti. Gli sforzi per aumentare la
raccolta differenziata che l’Amministrazione ha messo in campo
per raggiungere l’obiettivo di
legge e l’impegno dei cittadini
per differenziare i rifiuti, rischiano di essere vanificati dalla
decisione del Tar che non tiene
evidentemente conto della complessità della situazione e della
mancanza di alternative alle soluzioni individuate dal Patto per
Taglio del 20% per le auto blu, dell’80%
per studi e consulenze e di altrettanto per
convegni, mostre, pubblicità e rappresentanze. Sono queste alcune delle voci relative alla riduzione dei costi degli apparati
amministravi contenute nella relazione di
fine mandato presentata in Campidoglio
dal sindaco Gianni Alemanno. In particolare, come si legge nella relazione, se le
spese per “acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio autovetture” a rendiconto del 2009 erano state pari a 2.148.739
di euro, a rendiconto 2012 (dati ancora
non definitivi) si è passati a 1.224.170. Per
“studi e consulenze” si è passati da
1.635.617 euro del 2009 a 152.737 del 2012.
Sul fronte “convegni, mostre, pubblicità e
rappresentanza” si è passati da 7.238.613
euro del 2009 a 1.015.808 del 2012. La relazione dà conto anche di tagli nell’ordine
del 50% per “missioni” e “formazione”.
“Il debito pregresso di Roma capitale”, che alla revisione effettuata il 15 giugno 2010 era pari a 12.238 milioni di euro, “è stato
ridotto di circa 3-4 miliardi”. A parlare è il sindaco Gianni Alemanno presentando il bilancio di fine mandato sottolineando
come sulla questione debito ci sarà nei prossimi giorni una specifica conferenza stampa con il commissario Massimo Varazzani. “Abbiamo fatto un miracolo – prosegue - che ci ha
permesso di salvare Roma”. “Abbiamo ereditato un buco di bilancio di 12 miliardi - ha sottolineato - In questi anni abbiamo
vissuto una crisi economica spaventosa, abbiamo avuto una
contrazione di 2 miliardi nei trasferimenti: in questi dati c’è l’immagine esatta del miracolo prodotto”. Di tutt’altro avviso il capogruppo PD di Roma Capitale, Umberto Marroni: “Il giorno
che Berlusconi mette in discussione la ricandidatura di Gianni
Alemanno a sindaco di Roma, il primo cittadino alla stampa
presenta uno dei suoi palesi fallimenti, il bilancio. È evidente che
i cinque anni di consiliatura della Giunta Alemanno sono stati
segnati da caos e confusione. Come dimostra il cambio di tre assessori ed il fatto che nessuna delle manovre economiche è stata
presentata e approvata nei tempi imposti della legge, basti pensare che il bilancio 2012 è stato licenziato a novembre, con undici
I costi?
“Ridotti”
Roma e dal successivo decreto
ministeriale”. A parlare di vittoria
è invece Gianluca Peciola, coordinamento Sel Area Metropolitana
di Roma: “La sospensione del Tar
del Lazio del decreto del Ministro
Clini è una prima vittoria dei cittadini e dei comitati che si sono
mobilitati in questi giorni contro
la decisione di trasferire i rifiuti
romani da trattare negli impianti
di Albano Laziale, Viterbo, Colfelice in provincia di Frosinone e
Castelforte in provincia di Latina.
Una decisione giustificata dalla
necessità di superare l’emergenza
rifiuti della Capitale a causa del
cattivo funzionamento dei quattro impianti di trattamento presenti a Roma per evidenti
responsabilità dell’amministrazione capitolina. Il fallimento
delle politiche di Alemanno sui
rifiuti non può ricadere sui cittadini di altri Comuni del Lazio.
Continueremo a sostenere le battaglie dei cittadini per evitare un
simile sopruso e affinché si arrivi
ad un trattamento che scongiuri
il conferimento in discarica dei rifiuti tal quali. Solo con impianti di
Tmb adeguati, con la riduzione
della quantità di rifiuti e con il
raggiungimento delle percentuali
stabilite di raccolta differenziata e
porta a porta si potrà uscire dall’emergenza”. Flavia Leuci, candidata alla Regione nella lista del
Pd si sofferma invece a riflettere
sul fallimento delle politiche dei
rifiuti portate avanti fino a qui.
“La sospensiva decisa oggi dal
Tar sul decreto ministeriale per lo
smaltimento dei rifiuti – spiega - è
in realtà l’ennesima certificazione
Alemanno presenta il bilancio di fine mandato. Critiche dall’opposizione
“Noi? Abbiamo fatto un miracolo”
del fallimento del duo PolveriniAlemanno. Si continua a parlare
di discariche, di esportare altrove
i rifiuti di Roma, quando, in realtà
bisognerebbe capovolgere il problema: promuovere la riduzione
dei rifiuti, raccolta differenziata
porta a porta in tutta la Regione,
creare una filiera virtuosa per il riciclaggio. Questo abbiamo provato a fare, con Zingaretti, nella
provincia di Roma e i risultati
sono sotto gli occhi di tutti. Al
contrario Alemanno e Polverini
hanno nascosto la testa sotto la
sabbia, preferendo affidare le loro
responsabilità a un commissario.
Come non capire l’indignazione
dei cittadini? La politica deve
prendersi le sue responsabilità,
non lasciare la patata bollente
nelle mani di un prefetto. Noi lo
faremo. E seguendo la strada virtuosa della raccolta porta a porta
e del riciclaggio, i rifiuti da gettare
in discarica diventeranno una
questione del tutto marginale”.
Intanto il Ministro Clini ha annunciato che ricorrerà al consiglio
di Stato contro la decisione del
Tar.
mesi di ritardo”. “Altro che salvare Roma i miracoli sul bilancio
del Sindaco Alemanno possono riassumersi in quattro parole:
tasse, tagli, scandali e sprechi. Sono infatti aumentati in questi
cinque anni costantemente tasse e tariffe, dalla tariffa sui rifiuti
a quella sulle mense, dal biglietto dell’autobus agli aumenti che
colpiscomo le imprese sulle imprese, fino ad arrivare alla scelta
di Alemanno di imporre ai romani una aliquota dell’Imu più
alta per la prima casa. Ad una politica di aumenti a danno dei cittadini si è unita poi una riduzione e un taglio sostanziale dei servizi, dalla manuntenzione, al trasporto pubblico, fino agli
interventi sul sociale. Tutto ciò è avvenuto perchè l’amministrazione Alemanno ha scelto di far pagare ai cittadini gli sprechi e
gli scandali che hanno caratterizzato cinque anni di destra al governo di Roma. I cittadini pagano infatti gli scandali Parentopoli, che hanno portato Ama ed Atac sull’orlo del fallimento,
pagano le gestioni poco trasparenti e sotto inchiesta dalla gara
sul corridoio della mobilità e dei filobus a quella sui punti verdi.
Pagano inoltre i tanti sprechi basti pensare che per le consulenze
e gli incarichi esterni il comune spende decine di milioni di euro.
Il giudizio quindi sull’operato di Alemanno in tema di bilancio
è una bocciatura sonora, uno zero spaccato”.
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Il futuro
in 5 punti
“Sbloccare la liquidità nei
confronti di Roma capitale”, “allentare i tagli
alla spesa pubblica che ha
superato i livelli di tollerabilità”, “allentare i vincoli
del
patto
di
stabilità”, “alleggerire il
peso dell’Imu” “completare la riforma di Roma
capitale e superare, sotto
il profilo della governance, l’ostruzionismo
intollerabile che genera
un consociativismo di
basso profilo”. Sono cinque gli obiettivi che il
sindaco di Roma Gianni
Alemanno indica per
“proiettare la città nel futuro”.
Sanità
(a domicilio)
sorvegliato
speciale
La Giunta Capitolina ha stabilito,
con la delibera n. 355 del 21 dicembre 2012, la realizzazione di un “Sistema informatico di controllo degli
interventi di assistenza domiciliare”.
Il provvedimento, che ha la durata
di un anno dal momento della sottoscrizione del contratto, crea un sistema unico di gestione dei files
degli utenti registrati, controlla gli
interventi per ciascun assistito sia sul
piano qualitativo che quantitativo e
permette, infine, di definire un sistema di trasportabilità del piano di
intervento individuale da un Municipio all’altro. Gianluca Peciola, responsabile Welfare di Sel Area
Metropolitana di Roma, dichiara
aberrante questa proposta del Comune di Roma che “costringerà” gli
operatori sociali che svolgono assistenza domiciliare a indossare un
braccialetto che permetta di valutare
quantitativamente e qualitativamente il loro lavoro. Proposta, continua, in netto contrasto con “lo
Statuto dei Lavoratori, che all’articolo 4 vieta ‘l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per
finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori’. Rincarando
la dose afferma che la proposta oltre
ad essere inutile è anche illegale,
chiede per questo un ritiro immediato del bando. Daniele Ozzimo, vicepresidente della Commissione
Politiche Sociali e consigliere Pd di
Roma Capitale, è dello stesso parere
del collega difatti afferma che siamo
giunti all’avanspettacolo con una
proposta “fuori dalla realtà oltre che
illegittima e lesiva della dignità personale e professionale dei lavoratori”. Inoltre il bando, da 195 mila
euro, rappresenta “l’ennesimo
spreco da parte della giunta Alemanno” poiché già “esiste […] in
fase di sperimentazione e ad aprile
entrerà a regime la cartella sociale,
una piattaforma informatica che
consentirà l’inserimento dati sugli
interventi effettuati, ed inoltre in merito all’attestazione dell’avvenuta
prestazione esiste da anni il foglio
firma, che può essere tranquillamente visionato dal Dipartimento
V”. Conclude anche lui chiedendo il
ritiro immediato del bando proponendo di devolvere le risorse previste per “accendere una nuova
convenzione alla casa famiglia per
persone con grave disabilità “La Gabianella” pronta da oltre due anni e
ancora in attesa di poter aprire”.
Peter Pan, la soluzione che non c’è
CRONACA DI ROMA
Lo sfratto ai danni dell’Onlus che si occupa dei piccoli malati oncologici
SABATO
Si anima la discussione nel merito della decisione. Di chi è la responsabilità?
di Barbara Zampini
L’Associazione romana Peter
Pan Onlus denuncia che la Regione Lazio, in data 6 febbraio,
ha deciso di “sfrattare”, tramite
il suo ente Irai per l’assistenza
all’infanzia, i bambini malati di
cancro ospitati dalla struttura
insieme alle loro famiglie. Gian
Paolo Montini, direttore dell’associazione, spiega che sono
stati dati alla struttura dieci
giorni per liberare l’edificio e
che il motivo del provvedimento non è la morosità da
parte dell’ente, in quanto ha
sempre pagato gli affitti, ma è
una “richiesta informale di
adeguare il canone di affitto
alle quotazioni commerciali
della zona”, chiedendo di pagare tra i 20 ed i 30 mila euro rispetto ai 6000 dell’anno scorso.
In una nota della stessa Onlus,
in cui s’nvitano i cittadini a partecipare ad una conferenza
stampa indetta per scongiurare
il pericolo della chiusura, si
evince la gravità del provvedimento deciso dall’Irai: “La
chiusura della casa priverà
della nostra assistenza gratuita
centinaia di bambini e le loro
famiglie”. Conferenza che si è
tenuta ieri nella stessa sede dell’associazione. Immediate le
reazioni del mondo politico laziale e nazionale e a seguito
della notizia dello sfratto, altrettanto celere la risposta della
Regione che precisa che non ha
emesso nessun provvedimento
contro Peter Pan Onlus perché
non “competente sui locali di
proprietà dell’Ipab Irai che agi-
sce in assoluta [e] piena autonomia.
E’ fuorviante e falso, dunque,
affermare che la Regione Lazio
abbia avviato qualunque
azione penalizzante nei confronti dell’associazione”. Montini, tuttavia, replica che la
decisione non dipende dall’Irai
ma dalla Giunta regionale, denunciando che il provvedimento è solo una mossa
politica culminata in un atto
burocratico. La Regione intende evitare la penalizzazione
di un ente così importante per
il Lazio, ha così indetto un incontra tra le parti, al fine di raggiungere un accordo che sia
soddisfacente per entrambi. Il
Sindaco Alemanno, in visita
alla struttura, dichiara pieno
sostegno all’associazione da
parte di tutta la città di Roma e
auspica che sia salvata perché è
“importantissima per il […] si-
La fiaccolata dei lavoratori dell’Idi
contro tagli e licenziamenti che rischiano di spegnere una delle eccellenze della sanità laziale. Una marcia
dai toni decisi, che è partita dall’ospedale San Carlo di Nancy su via Aurelia
ed è arrivata a Piazza Risorgimento.
Ad aprire il corteo fischietti e tamburi,
ma non mancano certo gli slogan: “400
persone: il baratto di un furto”, “Salviamo i lavoratori dell’Idi” ed anche
appelli diretti: “Vaticano ascoltaci” e
“Gianni Alemanno salvaci tu”, ma
anche critiche feroci come il grido che
accompagna la protesta: “Ma quali fraticelli, ma quali religiosi, siete solo dei
mafiosi” oppure gli slogan affissi sulla
macchina che guida lo stesso corteo:
“La congregazione ci ha ucciso! Madonna mia, Padre Pio, pensaci tu”, e
“Voi nel lusso, noi nella povertà”. I lavoratori accompagnati dalle sigle sindacali, FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e
UGL Sanità, si mostrano molto soddisfatti dalla presenza del Sindaco Alemanno, per cui hanno parole di
ringraziamento: “È stato sempre vicino
alle nostre problematiche e quindi lo
ringraziamo per quello che ha fatto hanno spiegato alcuni lavoratori mentre altri politici ci hanno fatto visita e poi non li abbiamo più sentiti. Lo
ringraziamo che è qui e ci mette la faccia”. Lo stesso Alemanno, in testa al
corteo, sottolinea il suo impegno in
questa vicenda dichiarando che è pre-
visto per lunedì prossimo un tavolo
molto importante in cui s’incontreranno le rappresentanze sindacali con
la proprietà dell’Idi per evitare i licenziamenti previsti. Altri esponenti politici mostrano solidarietà e appoggio ai
lavoratori. Per primo Giancarlo Torricelli, Segretario Sel Area Metropolitana
di Roma, afferma che parteciperà alla
manifestazione per unirsi alle richieste
dei lavoratori che chiedono l’immediato ritiro del provvedimento di licenziamento collettivo per oltre 400
dipendenti. Continua affermando che
Sel aprirà le proprie liste elettorali ai
lavoratori, per dare voce alle tante vertenze aperte in città e avviare i processi
di rinnovamento della politica, la loro,
che “vuole essere efficace nella risoluzione dei problemi reali e farsi carico
delle trasformazioni necessarie per un
nuovo modello di sviluppo”.
Il consigliere comunale Pdl, Alessandro Vannini, intervenuto alla manifestazione dichiara appoggio al
“dissenso della città di Roma [per] uno
scempio che sta devastando l’intero sistema sanitario regionale”. Prosegue
dichiarando che la Capitale non può rinunciare all’Idi né al San Carlo di
Nancy perché “rappresenterebbe
un’irresponsabilità […] un fallimento
amministrativo che va a ricadere tragicamente sui lavoratori e sui cittadini a
cui verrebbe a mancare un’assistenza
d’eccellenza”.
“Salvateci!”, il grido dell’Idi
Una manifestazione contro il “baratto” della sanità d’eccellenza
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9 FEBBRAIO 2013
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5
stema sociale”. Ruotolo, candidato per Rivoluzione Civile
alla Regione, si augura invece
che “la Giunta regionale abbia
almeno la decenza di attivarsi
per bloccare immediatamente
il provvedimento”. La polemica sullo sfratto, ben presto, si
accende difatti i candidati alle
prossime elezioni danno il via
al solito botta e risposta. Storace, candidato per la Destra
alla Regione, annuncia una
legge per stipulare un accordo
tra la Onlus Peter Pan e l’Ipab
Irai, e Jean-Léonard Touadi, capolista del Partito Democratico
sempre per le regionali, gli ricorda che la legge già esiste ed
è la L.R. 27 del 2006 che all’articolo 23 dispone interventi
“finalizzatialla deospedalizzazione delle persone affette da
patologie oncoematologiche”.
Prosegue incolpando la Ginta
Polverini che “non ha garantito
la copertura finanziaria necessaria a questa legge che finalmente riconosceva una realtà
così importante del volontariato e dell’associazionismo familiare, rendendola di fatto
non più applicata”. Nicola Zingaretti, candidato Pd alle regionali, smorza le critiche
esprimendo piena solidarietà
all’associazione Peter Pan che
“non può essere lasciata sola”
perché, ricorda, lo sfratto, al di
là di chi lo abbia predisposto,
colpisce soprattutto “le famiglie che si trovano a vivere il
dramma di un figlio malato”.
Sulla stessa linea di pensiero è
Gemma Azuil, Consigliere Capitolino per Sel, che spiega
“Quando si parla di bambini
malati e di genitori che vengono da ogni parte d’Italia, in
preda alla disperazione […]
qualsiasi provvedimento sulle
revisione della spesa e qualsivoglia obbligo di legge deve cedere di fronte alla salvaguardia
delle primarie esigenze di solidarietà, e di servizi alla cittadinanza”.
Invitando la politica a “riprendere in mano la sua finalità primaria, occuparsi dei diritti
inalienabili dei cittadini”.
6
9 FEBBRAIO 2013
Scoperta una maxxi evasione
CRONACA DI ROMA
Agenti aggrediti L’inchiesta era partita a seguito di una verifica fiscale da cui era emerso l’occultamento al fisco per circa 26 mln di euro
per sedare lite
Arrestato 31enne
SABATO
E’ accaduto giovedì sera
in via dei Pampini, nel
quartiere Prenestino. Una
pattuglia del Reparto Volanti è arrivata a seguito
di una segnalazione di
lite, ma una volta giunti
sul posto, appena il tempo
di suonare il campanello,
gli agenti sono stati aggrediti e colpiti con pugni e
calci. Ad aprire la porta
un transessuale brasiliano
che, ancora intento ad urlare al telefono, alla richiesta dei documenti
prima ha afferrato la borsetta e una bottiglia di
birra e poi facendosi
largo, ha spintonato gli
agenti cercando di allontanarsi
dall’appartamento. Immediatamente è
stato bloccato. Identificato
per B.O.M., di 31 anni, ha
cominciato a gridare rivolgendosi agli inquilini del
palazzo e accusandoli di
aver chiamato il 113 e poi
cominciando ad inveire
contro gli Agenti. La vicenda non è però finita
qui. B.O.M. ha infatti reagito
aggressivamente
quando i poliziotti hanno
cercato di farlo salire sulla
volante e ha colpito con
un pugno uno dei due
agenti.
Ne è nata una colluttazione e, per riportare alla
calma il fermato, è stato
richiesto l’ausilio di altra
pattuglia, inviate sul
posto dalla Sala Operativa. Durante il tragitto
per essere accompagnato
presso il Commissariato
Prenestino, ha iniziato a
sferrare calci e testate contro il finestrino rompendolo. Successivamente, ha
poi raccontato agli Agenti
che qualche minuto prima
dell’intervento dei poliziotti aveva avuto una discussione animata con un
cliente occasionale. Sia gli
agenti che il transessuale
brasiliano sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del vicino nosocomio.
L’arrestato dovrà rispondere di lesioni, resistenza
e minaccia a Pubblico Ufficiale ed anche di danneggiamento di beni dello
Stato.
Sequestrati dodici immobili, 9 fabbricati e tre terreni a Valmontone ed in Sicilia
di Sara Bittarelli
Dodici unità immobiliari, 9
fabbricati e 3 terreni ubicati a
Valmontone ed in Sicilia – sono
stati sequestrati dai finanzieri
del Comando Provinciale di
Roma all’amministratore di
una società di autotrasporti di
Artena, in esecuzione di un
provvedimento di sequestro
preventivo emesso dal Giudice
delle Indagini Preliminari del
Tribunale di Velletri, su richiesta della stessa Procura della
Repubblica. L’inchiesta giudiziaria era partita a seguito di
una verifica fiscale eseguita nel
2012 dalle Fiamme Gialle della
Tenenza di Colleferro, da cui
era emerso l’occultamento al
Fisco di ricavi derivanti dall’attività per circa 26 milioni di
euro, nonché l’evasione del-
l’IVA per oltre 2,5 milioni di
euro, essendo stata omessa,
per tre anni, la presentazione
della dichiarazione annuale
delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’IRAP. A seguito
delle gravissime irregolarità riscontrate nell’esame della contabilità, i militari si erano
anche avvalsi degli accertamenti sui conti correnti intestati alla società ed ai suoi soci,
presso banche e uffici postali,
al fine di ricostruire verosimilmente il giro d’affari dell’impresa. L’amministratore era
stato denunciato all’Autorità
Giudiziaria di Velletri, avendo
superato le soglie di punibilità
previste dalla normativa penale tributaria. Il sequestro dei
cespiti nella disponibilità dell’amministratore della società
– che sarà trascritto, affinché
sia conoscibile ai terzi, nei registri immobiliari - consentirà
di cautelare il credito vantato
dall’Erario, in relazione alle
imposte evase, alle pene pecuniarie ed agli interessi maturati
in vista della confisca cd. “per
equivalente”, dal 2008 estesa
anche ai reati tributari.
Piromane dà fuoco a spazzatura e danneggia quadri elettrici, arrestato
Nel corso di uno specifico
servizio finalizzato all’individuazione della persona
che da giorni dava fuoco a
cumuli di spazzatura nei
pressi dei cassonetti al Pigneto, nella notte di ieri, i
Carabinieri della Stazione
Roma Piazza Dante hanno
arrestato un romano di 57
anni, con l’accusa di incendio doloso e danneggiamento. Nei giorni scorsi i
militari avevano ricevuto diverse segnalazioni ed un
esposto da parte di alcuni
cittadini, residenti nella
zona del Pigneto e nelle vie
adiacenti la via Casilina, che
segnalavano roghi di cumuli
di spazzatura appiccati nell’arco delle ore
notturne. E’ così scattata la caccia al piromane predisponendo oltre alle normali
pattuglie anche un apposito servizio composto da due militari in borghese a bordo
di un’auto “civetta”. Nei giorni scorsi i militari lo avevano già notato nei pressi di un
rogo. Questa notte, in via Casilina, l’uomo
è stato bloccato in flagranza, mentre guardava un cumulo di spazzatura che aveva
Inchiesta bus, Marroni (Pd):
Alemanno deve dare conto ai romani
appena acceso con l’utilizzo di un accendino. Quando lo hanno fermato, i Carabinieri hanno notato la sua soddisfazione
nel vedere la spazzatura ardere. Le
fiamme, spente grazie all’intervento dei
Vigili del Fuoco, hanno danneggiato due
quadri elettrici dell’Acea in modo lieve.
L’uomo è stato accompagnato in caserma
e trattenuto a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
“Visto le notizie che continuano ad emergere sull’inchiesta
in corso e visto che come emerge dai giornali l’indagine si
sta spostando sulle procedure della gara sul corridoio
della mobilità il Sindaco, che mercoledì sera ha eluso le
nostre questioni, ha ancora di più il dovere di chiarire alla
cittadinanza aspetti che riguardano la sua attività amministrativa”. Queste le parole di Umberto Marroni, capogruppo Pd di Roma Capitale. “Torniamo quindi a
ricordagli che ancora deve riferire in aula sul perchè Riccardo Mancini partecipava a riunioni tecniche sulla mobilità senza ricoprire incarichi nel settore e per conto di chi?
Perchè fu sospesa la gara a giugno 2008 quando come ammesso dallo stesso assessore Marchi nella successiva lettera di ottobre la procedura concorsuale imponeva la
salvaguardia dell’iter già espletato? - continua - Perchè
Alemanno nella prima conferenza stampa negò interventi
della sua amministrazione sulla gara per poi dover ammettere la sospensione? Infine perchè fu applicata una
procedure d’urgenza sul sub-appalto riguardante l’acquisto di filobus? La magistratura farà il suo corso, il primo
cittadino però non può non dar conto ai romani di atti e
azioni che riguardano l’amministrazione”.
BANDI DI GARA - SENTENZE
PROROGHE - ESITI DI GARA
FALLIMENTI - ESECUZIONI
ASTE MOBILIARI E IMMOBILIARI
PROVVEDIMENTI GIUDIZIARI
CONVOCAZIONI ASSEMBLEA
MODIFICHE SOCIETARIE
SPECIALITÀ FARMACEUTICHE
BILANCI ENTI PUBBLICI
CONCESSIONARIA ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO SPA
Stalking, perseguita
il suo ex capo
In manette
dipendente 52enne
E’ una dipendente di un
ufficio pubblico romano la
donna che giovedì è stata
arrestata dalla Polizia con
l’accusa di stalking. La
donna, 52enne romana,
aveva preso di mira l’ex
capo ufficio, con il quale
peraltro aveva avuto rapporti esclusivamente lavorativi, e da circa un anno
lo perseguitava. Lunghi
appostamenti fuori dai
luoghi frequentati dall’uomo: casa, ufficio, palestra, ristoranti; dove non
risparmiava
clamorose
scenate di gelosia, diventate ormai all’ordine del
giorno, anche davanti ai
familiari di lui. Oltre a seguire personalmente la vittima,
la
donna
lo
tempestava di sms e telefonate, anche a sfondo sessuale, cosa che ha costretto
l’uomo a cambiare numero
di telefono. Ma la vittima è
stata costretta anche a
cambiare casa, dato che la
stalker non disdegnava di
fare le sue scenate fuori
dalla porta anche in piena
notte; ma, nonostante questo, la donna lo ha pedinato fino a scoprire il suo
nuovo indirizzo. Per questo l’uomo aveva in più occasioni chiesto l’intervento
del 113, senza mai sporgere querela, fin quando,
spaventato dal fatto che la
sua molestatrice potesse
diventare seriamente pericolosa, si è deciso a denunciarla alle autorità. Le
indagini sono state affidate agli uomini del Commissariato Ponte Milvio,
diretti da Massimo Impronta. I poliziotti, appostati
sotto
casa
del
denunciante, hanno sorpreso la stalker proprio
mentre tentava l’ennesimo
approccio. La 52enne è
stata quindi fermata dagli
agenti e arrestata con l’accusa di atti persecutori. Il
Giudice per le indagini
preliminari ha convalidato
l’arresto e ha disposto per
la donna la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima con
qualunque mezzo, anche
telefonico o telematico.
Presenta ricette false in farmacia
CRONACA DI ROMA
9 FEBBRAIO 2013
7
La Polizia ha trovato a casa dell’uomo una revolver calibro 38 ed oltre 100mila euro
SABATO
Arrestato. Proseguono le indagini sul possibile giro di prescrizioni
di Reman Naeem Mohammad
Le indagini della Polizia sono
partite dalla segnalazione di un
farmacista, a seguito di una ricetta falsa, e si sono concluse
con l’arresto di D.V.S., 40enne
italiano nato in Canada, per
possesso di un’arma clandestina. Gli agenti del Commissariato Romanina, diretto dal
dott. Domenico Condello,
stanno facendo luce anche su
un possibile traffico di ricette
false sequestrate all’interno
dell’appartamento del 40enne,
a quanto pare vendute al
prezzo di 50 euro ciascuna da
un dipendente infedele di un
ospedale romano. La vicenda
ha avuto inizio qualche giorno
fa, quando D.V.S. è entrato in
una farmacia e ha esibito una
ricetta per un farmaco contro
l’obesità. Il farmacista ha subito
notato alcune irregolarità,
quindi ha invitato l’uomo a tornare il giorno successivo con la
scusa di dover ordinare il farmaco richiesto. Nella ricetta in
questione il componente di un
medicinale era indicato in una
quantità incompatibile con la
vendita. Effettuato qualche accertamento, il farmacista ha
scoperto che l’intestatario della
ricetta era sconosciuto al medico firmatario della prescrizione, che per l’appunto non ne
riconosceva la paternità. Scoperto l’inganno il farmacista si
è rivolto alla Polizia. Gli agenti
hanno atteso nel negozio che
arrivasse l’uomo che aveva
presentato la prescrizione e, appena individuatolo tra gli altri
clienti, lo hanno fermato.
L’uomo, poi identificato per
D.V.S., ha subito ammesso di
essersi procurato le ricette per
avere medicinali che altrimenti
nessun medico gli avrebbe potuto prescrivere, confessando
di averne altre nel suo appartamento. Una volta a casa dell’uomo, gli agenti hanno
trovato le altre ricette in bianco
che stavano cercando, ma le
scoperte non sono finite lì. I poliziotti hanno infatti trovato assegni e cambiali per un
ammontare complessivo di
oltre 100mila euro e, in un cassetto della camera da letto, un
revolver calibro 38 con 6 cartucce all’interno e la matricola
abrasa, sul cui possesso l’uomo
non ha saputo fornire spiegazioni. D.V.S. è stato quindi arrestato per la detenzione
dell’arma clandestina, ma gli
uomini del Commissariato Romanina stanno approfondendo
le indagini intorno al giro di ricette false, anche in considerazione del tenore di vita elevato
dell’arrestato, di fatto senza
una stabile occupazione.
Eur spa, Pd: Mancini continua ad esercitare funzioni illegittime
“L’ex AD di EUR Spa dott. Mancini,
coinvolto nello scandalo, relativo alle
tangenti pagate da Finmeccanica per
l’acquisto di 40 filobus destinati al servizio Tor Pagnotta-EUR e dimissionario, risulta che continui a firmare atti
amministrativi della Spa”. A parlare è
il Consigliere Athos De Luca, che
chiede al Ministro del Tesoro, che detiene il 90% della società, di “commissariare subito l’ente e annullare tutti gli
atti, firmati dall’ex A.D. dopo le dimissioni, da ritenersi illegittimi sotto il
profilo legale e etico”. “Il commissariamento, in attesa del nuovo Governo e
del nuovo Sindaco di Roma – continua
il rappresentante del PD - si rende necessario anche in relazione alla candidatura dell’attuale Presidente Borghini,
al Senato nelle liste della PDL. Infatti
l’EUR Spa rischia, dopo lo scandalo
delle tangenti, di diventare un ufficio
elettorale”. “E’ assurdo – prosegue il
Consigliere capitolino - che l’ex Amministratore Mancini continui, come se
nulla fosse successo, a svolgere le pro-
prie funzioni, sottoscrivendo atti amministrativi. Questo comportamento è
illuminante, rispetto alla moralità e al
concetto che ha questa classe dirigente
di centrodestra, ha nei confronti della
pubblica amministrazione”. E’ intervenuto anche Monica Cirinnà, consigliere
del PD capitolino: “Nonostante le dimissioni e la confessione spontanea rilasciata agli inquirenti, risulterebbe che
l’ex AD di EUR spa Riccardo Mancini
continua a firmare atti ufficiali per la
società. Se ciò corrispondesse al vero
sarebbe grave. Può infatti un ex A.D.
dimissionario e per giunta reo confesso
esercitare incarichi di direzione di un
ente a partecipazione interamente pubblica. Sicuramente ci troviamo di fronte
ad una situazione di illegittimità conclamata. Le dimissioni di un amministratore delegato non sono tutte uguali
e in considerazione della posizione giudiziaria di Mancini ci troviamo di
fronte ad un caso in cui non si ravvisano le necessità per l’ex AD di governare alcun processo di transizione. Il
governo e il ministro dell’economia titolari del 90% della partecipazione societaria intervengano e nominino un
commissario ad acta per governare la
transizione della società fino alla costituizione del nuovo governo e della
nuova amministrazione Capitolina. Nel
frattempo tutti gli atti posti in esserre
dopo le dimissioni di Mancini siano
immediatamente revocati”. La parola è
passata al Consigliere comunale del Pd,
Paolo Masini: “E’ gravissimo ed è uno
scandalo nello scandalo che l’Ad dell’Eur Riccardo Mancini, dimissionario
e coinvolto in una brutta vicenda di
tangenti su cui sta indagando la magistratura, continui a firmare documenti
e delibere dell’ Ente Eur. Chiediamo ad
Alemanno visto che il Comune di
Roma è azionista dell’Ente Eur ed inoltre che Manicini è un suo fedelissimo,
uno del cerchio magico del sindaco, di
attivarsi e chiedere allo stesso Mancini
di evitare di continuare a firmare gli
atti dell’Ente. Un po’ di decenza non farebbe male a nessuno”.
Lascia appartamento
per pochi giorni
e lo trova occupato
Denunciati
Si era allontanato dalla propria abitazione di Nettuno
solo per pochi giorni, trascorsi presso l’abitazione del
proprio figlio a Roma, e non
avrebbe certo mai creduto di
trovare, al suo ritorno, altre
persone all’interno della sua
casa. Tanto che, cercando di
aprire la porta e constatata
l’impossibilità di farlo con la
sua chiave, ha pensato in un
primo momento ad un furto
subito, con il conseguente
danneggiamento della serratura da parte dei ladri. Non
gli è rimasto altro, a quel
punto, che chiamare il “113”.
Sul posto sono giunti gli
agenti del Commissariato di
Anzio, che una volta riusciti
ad entrare all’interno dell’abitazione hanno constatato
trattarsi
di
un’occupazione
abusiva.
Presenti all’interno vi erano
infatti un uomo ed una
donna, che hanno subito
spontaneamente ammesso di
essersi introdotti all’interno,
dopo aver danneggiato la
porta d’ingresso ed aver poi
cambiato la serratura, approfittando della momentanea
assenza del titolare. I due,
pertanto, sono stati condotti
presso il Commissariato di
zona ed al termine denunciati all’autorità giudiziaria
per l’occupazione abusiva
dell’immobile.
SPORT
Petkovic lancia la carica:
“Lassù ci siamo anche noi”
Redazione Sport:
06/33223917
[email protected] - sabato 9 febbraio 2013
Big match: questa sera all’Olimpico (ore 20,45) la Lazio riceve il Napoli
«Vogliamo dimostrare che lassù non
ci sono solo Juve e Napoli, ci siamo
anche noi». La Lazio di Vladimir
Petkovic si prepara ad una sfida
fondamentale per le ambizioni
in campionato. I biancocelesti,
terzi in classifica, questa sera ricevono il Napoli, secondo a 3
lunghezze dalla Juventus capolista. «Se leggo i giornali e ascolto le
tv, anche a me comincia a entrare in
testa che sono solo due le candidate
per il titolo. Proprio per questo vogliamo vincere e dare un segnale al
campionato», dice Petkovic alla
vigilia della sfida in programma
questa sera allo stadio Olimpico.
All’andata, il Napoli si è
imposto per 3-0 con la tripletta di Edinson Cavani.
«Vogliamo dimostrare che
non siamo la terza forza in
campionato. Aspettiamo da
tanto quest’avversario che all’andata ci ha battuto 3-0. Ora vogliamo dare una risposta»,
prosegue il tecnico bosniaco. «A
Napoli -ricorda- siamo partiti molto
bene e abbiamo messo in grande difficoltà i nostri rivali. Poi, siamo an-
dati in svantaggio per una
nostra ingenuità.
Ecco,
dobbiamo riuscire a mantenere
la concentrazione
anche nei momenti
più complicati. Non
dobbiamo farci
prendere dal
panico».
«In questa
stagione
la Lazio
ha fatto
molto e deve fare ancora tanto. La gara
con il Napoli rappresenta un appuntam e n t o
importante, perché
possiamo
avvicinarci alle prime due posizioni
della classifica», ribadisce. La
Lazio, nel momento chiave della
stagione, deve fare a meno di
Miro Klose. L’attaccante tedesco
rischia uno stop di 2 mesi per un
problema al ginocchio. «Klose è
un giocatore molto importante, ma
Floccari ha dimostrato di poter fare
benissimo quando è stato chiamato
in causa. In generale, vogliamo tornare ad essere la Lazio che si eèvista
nei momenti migliori della stagione
e sono convinto che contro il Napoli
possiamo riuscirci», afferma. Petkovic non ritiene che a Genova, nel match perso 3-2
contro il Genoa, si sia
vista una Lazio provinciale. «Abbiamo sempre
dimostrato di essere grandi
e possiamo esserlo ancora», dice l’allenatore
capitolino. «Abbiamo
subito gol su palle ferme
e su un tiro da 25 metri.
Ci vuole concentrazione, bisogna essere
rigorosi in campo»
conclude.
18
Napoli, Paolo Cannavaro:
“Sarà un match bello e duro”
Il capitano dei partenopei rispetta la Lazio: “Grandissima squadra”
«Avremo di fronte una grandissima squadra che in questi appuntamenti
di prestigio si esalta. All’andata vincemmo noi, ma nel complesso stanno
disputando un campionato di livello importante e sono in alta classifica.
Sarà un match bello e duro». Il capitano del Napoli, Paolo Cannavaro,
non ha dubbi che la partita di questa sarà una gara complicata per
gli azzurri impegnati nella corsa sulla capolista Juventus. «La Lazio
è un avversario tra i più difficili soprattutto in casa sua -prosegue il difensore ai microfoni di Radio Marte-. Mazzarri è stato scrupoloso nel
riunirci tutti a Roma in anticipo anche per avere prima a disposizione i nazionali e raccogliere le energie giuste per affrontare al meglio la partita. C’è
bisogno di tutti gli uomini della rosa in questo girone di ritorno. Il gruppo
deve attingere ad ogni risorsa per questo periodo di tour de force sia in Italia che in Europa. Ci teniamo a far bene su entrambi i fronti e non molleremo nulla. Ci aspetta un mese intenso ed abbiamo tutta la volontà di fare
il salto di qualità». L’assenza di Klose infortunato non sembra tranquillizzare Cannavaro. «C’è Floccari che ha sempre segnato tanti gol.
Ma la Lazio ha grandi giocatori in rosa e meritano tutti rispetto massimo,
ricordo -sottolinea il capitano- l’eurogol di Mauri l’anno scorso che fu
davvero straordinario. Speriamo che domani lo possa fare un calciatore
del Napoli un eurogol». All’Olimpico il Napoli sara’ supportato da
una massiccia presenza dei suoi tifosi. «L’affetto dei tifosi in trasferta è sempre bello» conclude il giocatore partenopeo.
Roma, Zanzi: “Andiamo avanti,
piena fiducia a Baldini e Sabatini”
SPORT
La Roma firma un accordo con Royal Caribbean. Andreazzoli: “Vogliamo portare la Coppa Italia in corciera”
«Deve essere chiaro, la nostra proprietà ha la stessa grandissima fiducia nei confronti della dirigenza,
siamo convinti che Baldini e Sabatini siano dei numeri uno in questo
settore. Abbiamo dovuto affrontare
delle sfide ma per diventare grandi
bisogna affrontarle. E’ stato bello vedere come il club ha reagito restando
unito, sono orgoglioso. Adesso bisogna concentrare le forze ed essere
uniti e compatti. Non potrei essere
più felice di lavorare con questo
gruppo di lavoro». Il Ceo della
Roma, Italo Zanzi, parla così
della dirigenza del club capitolino in occasione della presentazione a Trigoria della ‘Prima
crociera giallorossa’, una partnership tra As Roma e Royal
Caribbean Italia per una crociera
di una settimana, partenza il 30
giugno, nelle acque del Mediterraneo, aperta ai tifosi e a cui
prenderanno parte calciatori,
vecchie glorie e vip romanisti.
«E’ stato un mese molto interessante
-prosegue Zanzi-, ho fatto una
grande esperienza imparando a conoscere Roma e la squadra. I risultati non sono stati positivi ma è
stato importante prendere la leadership della società in questo momento. Capisco i tifosi che stanno
soffrendo, a nessuno piace perdere.
Abbiamo ottenuto dei risultati ma
non abbiamo fatto abbastanza. Il no-
stro obiettivo è vincere ogni domenica. Il mio è trovare un equilibrio
tra i desideri della società e dei tifosi,
l’importante è restare uniti». «Su
Sabatini -aggiunge Zanzi- confermo il giudizio, secondo me è il migliore in quello che fa. Credo che
abbia svolto un ottimo lavoro per la
squadra, il mio compito è quello di
costruire un’istituzione che abbia il
potenziale per vincere i campionati e
formare calciatori». Zanzi affronta
poi il tema dello stadio. «Siamo
fap
costruzioni per sempre
convinti che il progetto è importante
perché cambierà in positivo il club
dentro e fuori dal campo. Non è un
progetto piccolo e richiede una pianificazione e lavoro che è già stato
avviato -precisa il Ceo giallorosso-. Questo è un progetto di alto
profilo che può essere condizionato
da molti fattori e comporta delle
sfide. Presto avremo ulteriori novità, le notizie vanno date quando
sono reali e concrete e non quando
sono delle possibilità». All’incon-
costruzioni
Per chi privilegia la vicinanza alla città di Roma e l’esigenza
della mobilità, troverà a Marino una soluzione adeguata alle proprie
necessità con le garanzie di praticità degli immobili FAP
Sicurezza, valore degli immobili e comfort sono garanzia di tutte
le formule immobiliari che la FAP presenta sul mercato
La società effettua vendite personalizzate
Cantieri di Marino prezzo euro 240.000
acconto euro 20.000
Tre anni di affitto a scalare dal prezzo
accollo del mutuo del costruttore
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a Marino nel cuore
dei Castelli Romani,
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• Antenna terrestre e digitale centralizzata
• Predisposizione aria condizionata
• Ascensore
tro, a cui partecipano anche
Gianni Rotondo, general manager di Royal Caribbean Italia, e
Christoph Winterling, Commercial Director della società capitolina, prende la parola anche il
nuovo tecnico della Roma, Aurelio Andreazzoli, che formula
un suo auspicio: «Noi abbiamo un
impegno, sarà necessario creare una
sala con una bella teca di cristallo
perché vorremmo portare la Coppa
Italia in crociera con noi».
9 FEBBRAIO 2013
Con la messa online del sito www.dynamobikechallenge.org,
sono aperte ufficialmente le iscrizioni alla Dynamo Bike Challenge, gara di ciclismo patrocinata dalla Federazione Ciclistica
Italiana e nata con lo scopo di raccogliere fondi a favore dell’Associazione Dynamo Camp Onlus, che ospita, gratuitamente,
bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche, in terapia
o nel periodo di post ospedalizzazione, per periodi di vacanza e
svago, secondo programmi di Terapia Ricreativa. Dynamo Bike
Challenge (si ispira alla “Pan Massachusetts Challenge”, l’appuntamento sportivo di fundraising di maggior successo in Nord
America), prevede una due giorni ciclistica in programma in Toscana il 25 e 26 maggio 2013, articolata in una Gran Fondo in due
tappe per ciclisti amatoriali (25 e 26 maggio) e una gara di mountain bike giovanile per ragazzi dai 7 ai 14 anni (26 maggio), inserita nella settima edizione del Trofeo “Rampichino” Fuoristrada
2013. La raccolta fondi avverrà grazie al coinvolgimento delle comunità locali lungo il percorso e all’impegno dei ciclisti iscritti. Il
cicloamatore diventa sostenitore di Dynamo Camp e si impegna
ad attivarsi per ottenere un traguardo di raccolta fondi specifico,
diventando fundraiser – l’obiettivo di 200 euro, ad esempio, regala a un bambino una giornata di vacanza al Camp con vitto,
alloggio e attività; l’obiettivo di 1.500 euro rende possibile una
campership ovvero una settimana di vacanza di un bambino a
Dynamo Camp. Alla corsa, che ha il sostegno del Comune di Firenze, della Provincia di Pistoia, del Comune di Montecatini, di
quello di Prato e del Comune di San Marcello Pistoiese, hanno
già aderito campioni come Stefano Baldini, Michele Bartoli, Jury
Chechi, Antonio Rossi, e giornalisti come Giovanni Bruno, che
saranno i capitani delle costituende squadre di corridori, donatori. Anche il Sindaco di Montecatini, Beppe Bellandi, esperto ciclista, ha già aderito alla gara. La corsa vedrà coinvolte anche le
comunità locali e prevede momenti di intrattenimento e di festa
per tutti i partecipanti e per famiglie e bambini.
Il percorso.
La 1^ tappa della Gran Fondo, “Firenze – Limestre”, è un percorso di 110 km che, nel primo tratto (circa 50 km.), seguirà il tracciato dei Campionati del Mondo di Ciclismo su strada 2013, per
poi snodarsi fra Montecatini e le colline pistoiesi e arrivare al Dynamo Camp. La 2^ tappa “Limestre-Limestre” si snoda su un
tracciato di 94 km interamente sviluppato sulle montagne Pistoiesi con partenza e arrivo presso il centro Dynamo Camp, dove
avranno luogo le premiazioni e una grande festa finale. Nelle due
giornate sono inoltre previsti anche percorsi più brevi per cicloturisti.
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SPETTACOLO
Cinema, spettatori in calo
Redazione Spettacoli:
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[email protected] -sabato 9 febbraio 2013
21
Alla Berlinale Media Salles diffonde le cifre relative agli incassi europei: Italia -10,2%
In Europa nel 2012 gli spettatori nelle
sale cinematografiche sono stati
1.190,5 milioni, con un calo del 2% rispetto ai 1.214,3 milioni del 2011. Lo
rileva MEDIA Salles che domani alla
Berlinale presentera’ i dati sul consumo cinematografico in Europa nel
2012 presso il Cafe’ Oxymoron (Hackesche Hofe, Hof. 1 - Rosenthaler Str.
40/41) dalle 13 alle 15. In particolare,
dei 35 paesi rilevati, i 19 dell’Europa
Occidentale, passando dai 905,0 milioni del 2011 agli 881,6 del 2012, registrano un decremento leggermente
superiore alla media del Continente,
cioe’ del -2,6%. Restano invece praticamente stabili le presenze nei 16 territori dell’Europa Centrale e
Orientale e del Bacino del Mediterraneo, che totalizzano, nel 2012, 308,9
milioni di spettatori, contro i 309,3
dell’anno precedente (-0,1%). Se la
flessione media dell’insieme dell’Europa e’ pari al -2%, i singoli territori
mostrano andamenti diversi, come
emerge con evidenza dall’analisi dei
sei maggiori mercati, che rappresentano il 73,4% degli spettatori europei.
Chiude il 2012 con il segno negativo
la Francia (-5,9%), che si mantiene
tuttavia al di sopra dei 200 milioni di
spettatori e conferma la sua posizione di primo mercato europeo per
numero di biglietti venduti. Cali piu’
accentuati si rilevano in Italia dove
le prime stime rigli
guardanti
schermi attivi almeno 60 giorni
l’anno, sulla base di
dati Siae, mostrano
poco meno di 99
milioni di spettatori (-10,2%), e in
Spagna dove, confermando una spirale negativa ormai
pluriennale, si perdono quasi 7 milioni di spettatori
Agis: urge reintegro e aumento del Fus
Fondamentale il reintegro e l’aumento del Fondo unico per lo spettacolo che per il
2013 ha subito un taglio di 21 milioni.
Questa e’ la posizione che l’Agis ribadisce, unitamente alla richiesta di reintegrare
la pur minima percentuale storica della quota Fus riservata al circo e allo spettacolo
viaggiante la cui attuale riduzione, al di la’ dei valori monetari, denota scarsa considerazione ed attenzione politica ad un settore che conserva la tradizione ed i valori del piu’ autentico spettacolo popolare, come tale riconosciuto e apprezzato anche
all’estero.
L’Agis evidenzia cosi’ ai candidati premier “l’urgenza di integrazione e consolidamento delle risorse destinate allo spettacolo per la sua rilevanza culturale ed economica come parte non secondaria dell’industria culturale del Paese e per la propria
funzione di aggregazione e di elemento di vitalita’ del tessuto sociale”.
rispetto al 2011 (-7%). Una flessione
molto lieve si rileva in Russia (CSI,
Ucraina esclusa), che passa da 173,2
milioni di presenze nel 2011 a circa
171,6 milioni nel 2012, con un calo
dello -0,9%. In controtendenza, tra i
grandi mercati dell’Europa Occidentale, si trovano la Germania, che, con
135,1 milioni di spettatori rispetto ai
129,6 del 2011, registra un incremento del +4,2% e, in misura minore,
il Regno Unito - secondo mercato del
Continente - che totalizza 172,5 milioni di biglietti nel 2012 contro i
171,6 dell’anno precedente (+0,5%).
Nell’appuntamento di domani verranno inoltre presentati i dati aggiornati sullo sviluppo della
digitalizzazione, contenuti nella
nuova edizione della pubblicazione
DiGiTalk. Il volume riassume i contenuti del corso “DigiTraining Plus:
European Cinemas Experiencing
New Technologies - edizione 2012” e
contiene una sezione di statistiche
sul cinema digitale in Europa e nel
mondo. Sara’ peraltro annunciata
l’edizione 2013 del corso di formazione per esercenti e professionisti
del settore cinematografico europeo
“DigiTraining Plus: New Technologies for the European Cinemas of the
Future”, che si terra’ in Polonia, dal
28 agosto al 1° settembre 2013.
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il Festival del Cabaret
Stasera alle ore 21,30, in via Cristoforo Colombo
1897, Marco Baldini presenterà una kermesse comica veramente originale. Si esibiranno i Sequestrattori, il duo comico formato da Christian
Generosi e Barbara Boscolo Cresciuti, il cui contrasto Roma-Milano è lo spunto dal quale partono divergenze d’opinione esilaranti che danno
vita a circostanze comiche travolgenti. Presenti
anche il cabarettista e showman Marco Capretti
e Paolo Arcuri con la Gnometto Band, nota per i
suoi pezzi umoristici e satirici, spesso fatti sulla
base musicale di canzoni famose e composta da
Angelo Cascarano, Andrea Nicolè, Alessandro
Vedovini e Maria Teresa D’Alise. Ci saranno
inoltre parecchi ospiti a sorpresa. A seguire per
una mezz’ora la band rock “Uncle Jack” intratterrà il pubblico con il meglio del proprio repertorio anni ’50, suonando canzoni di Elvis Presley,
i Beatles e Jerry Lewis. Il gruppo è così composto: il leader e cantante Roberto Maucci, Alberto
Labella alla chitarra, Valerio Preziosi al basso,
Emiliano Chirico alle tastiere e Saverio Moroni
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Danza, torna all’Opera
la ‘Giselle’ con l’etoile
Svetlana Zakharova
L’etoile russa Svetlana Zakharova racconta a Roma la favola intramontabile di ‘Giselle’, il balletto classico nato dalla fantasia del romanziere
francese,The’ophile Gautier. Oggi alle 20, la stella della danza interpretera’ il capolavoro musicato da Adolphe Adam, uno dei piu’ noti compositori francesi dell”800. Lo spettacolo ritorna nella versione del francese
Patrice Bart, gia’ etoile e maitre de ballet dell’Ope’ra di Parigi, arricchita
dalle scene e dai costumi di Anna Anni. A spiccare sul palco sara’ proprio
il talento di Zakharova che si esibira’ anche il 10 febbraio. “Giselle e’ un
ruolo che ho in repertorio fin da quando avevo 17 anni. Mentre la versione
russa e’ piu’ classica -spiega la ballerina- quella di Bart e’ piu’ vivace, piu’
viva. Nel balletto classico ci sono degli schemi oltre i quali non si puo’ andare. Ma in questa versione possiamo esprimere in maniera piu’ sentita le
nostre emozioni: mi piacciono moltissimo le coreografie e i costumi e soprattutto mi piace la grande drammaticita’. Sembra quasi di non interpretare un balletto ma un dramma”. Zakharova, ospite d’onore nella
Capitale, da dieci anni e’toile al Bolshoi di Mosca e dal 2007 anche alla
Scala di Milano, ammette che “la cosa piu’ difficile e’ ballare in casa, al
Bolshoi, anche se il pubblico
italiano e’ molto importante”. A mettere in scena
le emozioni forti e coinvolgenti del balletto sara’ la
versione firmata da Patrice
Bart. “’Giselle’ -racconta il
coreografo- e’ il capolavoro
del balletto romantico francese che rappresenta bene la
cultura d’Oltralpe del XIX
secolo. E’ stato portato in
Russia dal coreografo Petipa che lo ha modificato e fatto evolvere, insieme
ai ballerini russi. E’ ora interessante che venga ripreso da un maitre francese e da una ballerina russa”. Lo spettacolo torna al Teatro dell’Opera
fino al 14 febbraio: questa edizione segna, inoltre, il debutto nel ruolo di
Giselle di Gaia Straccamore, prima ballerina della compagnia del lirico
capitolino, in scena il 12 e il 13 insieme a Friedemann Vogel, ‘principal’
al Balletto di Stoccarda, nel ruolo del Principe Albrecht. L’ultima replica
il 14 febbraio vedra’ in scena Letizia Giuliani, nata artisticamente tra le
fila del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma e oggi prima ballerina del Maggio Musicale, che danzera’ con Giuseppe Schiavone.
“E’ ora che la politica torni
alla cultura, è slancio morale”
LO SPETTACOLO
“Come gia’ nel romanzo, avevo il
desiderio di immaginare qualcosa
che non c’e’ sulla scena politica, ma
non voglio fare lamentele: ne abbiamo gia’ fatte tante. Il protagonista incarna quel vento di
cambiamento che desideriamo
tutti”. Cosi’ il regista Roberto
Ando’ presenta ‘Viva la liberta”,
tratto dal suo libro ‘Il trono
vuoto’, prodotto da Angelo Barbagallo e dal 14 febbraio nelle
nostre sale in circa 100 copie targate 01Distribution. Nel film, applaudito dalla stampa, il
segretario del principale partito
d’opposizione, Enrico Oliveri
(Toni Servillo), si dilegua senza
lasciare tracce dopo l’ennesimo
sondaggio negativo. Fioccano le
illazioni, il suo factotum Andrea
Bottini (Valerio Mastandrea) e la
moglie Anna (Michela Cescon)
continuano ad arrovellarsi sul
perche’ della fuga, finche’ non
decidono di incontrare il fratello
gemello del segretario, Giovanni
Ernani (Servillo), un filosofo geniale segnato dalla depressione
bipolare: mentre Oliveri trova rifugio in Francia dall’ex fiamma
Danielle (Valeria Bruni Tedeschi), qualcuno in Italia prende il
suo posto… “L’idea dello scambio
e’ vecchia, basti pensare alla letteratura - dice Ando’ - io ho messo
tanta leggerezza ma non avrei fatto
questo film senza Toni Servillo: il
suo volto ha le pieghe della vita e insieme qualcosa di ipotetico, proietta
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SABATO
9 FEBBRAIO 2013
22
il pensiero”. “Una ghiotta occasione”, ribatte Servillo, e sottolinea: “E’ necessario che la politica
quando fa azione ritorni a far riferimento alla cultura, che e’ slancio
morale”, mentre Mastandrea
parla del proprio quale “un secondo ruolo da cinema americano,
da medaglia d’argento: la cosa tremenda e’ che mi sono quasi piaciuto”. E sul collega: “Con Toni e’
lavorare come con una Digos creativa: sa tutto di se’ e di te”. Viceversa, la Bruni Tedeschi parla di
“un film non solo su un politico ma
su noi stessi: forse Oliveri ed Ernani
sono un’unica persona, Es e SuperIo. Ernani non vuole potere ma liberta’, per una volta vince questa
persona dentro di noi e mi da’ tanta
allegria”. “Mi sta a cuore la sinistra, va sostenuta e riqualificata la
differenza con la destra”, aggiunge
Ando””, rilevando come “nono-
stante la buona volonta’ di tante
persone la speranza e’ soffocata da
stanchezza e condizionamenti: il nostro paese e’ un luogo da predatori,
al vicenda del Monte dei Paschi
sembra incredibile”. Ma, citando
Camus, “quando la speranza non
c’e’ bisogna inventarla”. “Spero
Viva la liberta’ possa servire a qualcosa, sia emozione al servizio del
pensiero - gli fa eco Servillo - ma
sono qui per suggerire, non sostenere o lanciare messaggi politici,
ruffianerie. Se altri (i politici,
NdR) non dovrebbero, noi trucchiamo la realta’, siamo attori, gente
di cui non fidarsi… Nel teatrino
della politica, viceversa, ci sono
tante maschere, dibattiti in cui non
si capisce nulla, calciatori (Balotelli, NdR) che portano piu’ compensi: bisognerebbe spegnere la tv”.
L’unico diretto riferimento politico nel film e’ a Enrico Berlin-
guer, che campeggia in una fotografia nello studio di Oliveri:
“Nei tanti italiani che l’hanno
amato ha proiettato un volto scavato, serio, rigoroso ma capace di un
sorriso meraviglioso. Berlinguer ha
vissuto momenti molto difficili ed e’
finito isolato, ma il suo volto proietta ancora molto, al pari di quello
di Aldo Moro, per cui Sciascia aveva
parlato di pessimismo meridionale”,
dice Ando’. Ma la sua non e’ nostalgia per il passato e disillusione per il presente:
“Io
scommetto positivamente sul futuro, stiamo scavalcando un momento difficile, e Berlinguer e’ il
talismano”. ‘Viva la liberta” arrivera’ in sala a 10 giorni dalle elezioni, ma il regista non e’
preoccupato per eventuali cortocircuiti: “Non e’ cronaca politica,
non c’e’ la possibilita’ di strumentalizzarlo. E’ chiara la mai provenienza e la mia anima, ma ho il
desiderio di mettere fuori questo
film perche’ se ne appropri chi vuole:
nel comizio di Ernani ispirato alla
poesia di Brecht A chi esita, si sente
dire che la politica va restituita all’anima dei cittadini”. Nel film
compare anche Federico Fellini
in uno spezzone d’archivio in
cui - dice Ando’ - “si incazzava
contro l’inizio della degenerazione
televisiva, scagliandosi contro le interruzioni pubblicitarie: dimostra
quel che si puo’ fare con la politica,
si rende conto che qualcosa sta per
far franare la civilta””.
Sono le piccole realtà che tengono
vivo il movimento teatrale. Piccole e
di qualità beninteso. In questo senso
va segnalato il teatro della Bottega,
in via Leopoldo Ruspoli (al civico
87), in un arrampicato angolo nascosto tra i colli Portuensi. A gestirlo è Arteam Jobel teatro, una
compagnia che da anni con silenziosa ed eroica costanza porta avanti
un percorso di ricerca cercando di
approfondire tematiche di contaminazione tra teatro civile e letteratura. A mo’ d’esempio basta leggere
sulla programmazione i due spettacoli che si danno il cambio tra gennaio e febbraio: nel primo mese è
stato in scena Memorie, spettacolo
d’ensemble dedicato all’Olocausto.
Lo abbiamo visto. Ed è da sottolineare il lavoro filologico basato su ricerca dei documenti, sulle lettere e le
testimonianza delle vittime. Danza,
musica, canzoni d’epoca e non, si
succedono per uno spettacolo ricco
interpretato da Marinella Montanari, accompagnata in scena da Corrado Celeste e Nick Battisti nonché
dagli allievi della scuola di recitazione della compagnia. Uno spettacolo ideale per le scuole per
avvicinare i ragazzi sia alla tragedia
della Shoah, sia a un certo modo di
far teatro. Il successivo sarà invece
Boccaccio il protagonista nello spet-
tacolo Boccaccio 700. Il titolo fa riferimento al settecentesimo anniversario dalla nascita dello scrittore di
Certaldo. Un lavoro che affronterà
tematiche che legano la vita alle
opere della terza corona della nostra
letteratura. Sarà in scena a partire
da stasera. Per informazioni contattare lo 0664691695.
Piergiorgio Mori
Il palcoscenico del Portuense
Il ‘Recital’ di Rosalia Porcaro
all’Ambra della Garbatella
Rosalia Porcaro è ancora in scena fino a domani al Teatro Ambra alla Garbatella con ‘Recital’, un divertente spettacolo che racchiude
il meglio dei suoi personaggi.
Dall’operaia Veronica regolarmente inquadrata in nero in una fabbrica di borse napoletane alla cantante neomelodica Natasha,
fondatrice dell’associazione N.A.F.U.S.
(Nuova Associazione Fidanzate Uomini Sposati), dalla suocera indispettita dalla politica
italiana e fan di Berlusconi alla mussulmana
Asuundham che ringrazia gli americani per
averla liberata per 10 minuti dal velo a suon
di bombe.
Il pubblico ritrovera’ anche la escort che lavora sia al Centrodestra che al Centrosinistra,
in un one woman show che assicura risate.
PRIMO PIANO
Bersani: bene tendenza sondaggi
Berlusconi: nozze tra lui e Monti
Redazione Primo Piano:
06/33223917
[email protected] - sabato 9 febbraio 2013
Il segretario democratico: “Ho grandissima fiducia”. Il Cavaliere: “Monti è suo collaboratore”
«Sono molto contento di cosa dicono i
sondaggi. E’ chiaro che la destra cerca
di chiamare a raccolta almeno un pezzo
di quelli che l’hanno abbandonata, dopodiché si vede la tendenza di fondo che
è positiva, quindi io ho grandissima fiducia». Così il segretario del Pd,
Bersani, che a margine di un incontro elettorale aggiunge: «La destra
non l’ho mai sottovalutata, esiste in
questo Paese, tuttavia si vede che c'è la
possibilità di un cambiamento». Poi, a
chi gli chiede se si attende altre proposte choc da Berlusconi, il leader
dem risponde: «Spero che ne faccia
altre perché alla fine pare che funzionino come dei boomerang. Ci vuole più
rispetto per gli italiani che sono persone
intelligenti a cui non puoi raccontare
un sacco di cose. Credo che queste boutade dell’ultimo minuto, queste sparate
propagandistiche non siano gradite in
questo momento agli italiani perché i
problemi sono seri e quindi pretendono
serietà». Berlusconi dal canto suo,
ospite di ‘Coffee Break’ su La7, sottolinea che il suo «avversario politico
è la sinistra e il leader della sinistra è
Bersani. Quanto a Monti, oggi votando lui si dà un voto a Bersani...». La
‘salita’ in politica di Monti resta
«qualcosa di molto strano» per il
Cavaliere, ma, «alla fine, è stato meglio così, che tutto si appalesasse. Dopo
un lungo flirt a distanza Monti e Bersani si sono uniti in matrimonio, con
la benedizione della signora Merkel e
del suo ministro Schauble. Monti,
quindi, è diventato un politico come gli
altri e ora sembra che la sua massima
aspirazione sia fare il collaboratore di
Bersani». «Non sono un populista,
sono un moderato -afferma ancoraPopulista è Grillo e non credo che si offenda se lo dico». Il Cavaliere boccia il
Grillo televisivo e critica quello
delle piazze: «Non ha la fisicità
adatta» per la tv e «usa un copione
preciso in tutti i suoi comizi, anche
quando sembra che improvvisi una battuta». Quindi un nuovo affondo a
Fini («è il più grande traditore che si
sia mai avuto in politica», «si è condannato a una inesistenza assoluta con
il suo partitino che è allo 0,7%») e un
altro contro Oscar Giannino: «E’ un
liberale molto narciso che è stato colpito
dalle luci della tv». Berlusconi torna
poi sulla proposta di 4 milioni di
nuovi posti di lavoro. Era una «idea
e un auspicio», dice, «fatta in un discorso di due ore rivolto ai giovani. Con
questo governo tecnico siamo arrivati a
37 giovani su 100 che cercano il lavoro.
Con noi il tasso era collocato al 26%. A
me è venuta semplicemente un'idea,
nessun governo ha la bacchetta magica
per creare 3-4 milioni di posti di lavoro...». Quanto all’amnistia, «io
sono convinto che sarebbe una cosa
buona» concederla, ma «per farla servono i due terzi dei voti del Parlamento
e non so se si possono raggiungere».
Berlusconi torna a parlare anche di
Nicole Minetti. La scelta di candidarla al Consiglio regionale della
Lombardia «è stata una scelta non felice» ma «le colpe non sono tutte sue.
Comunque in Italia è difficilissimo per
Ue, trovato l’accordo sul bilancio
Crisi, per l’Italia in arrivo 1,5 mld
«Deal is done». Con un tweet, il presidente del Consiglio
Ue, Herman Van Rompuy ha annunciato l’accordo sul bilancio europeo 2014-2020 dopo una maratona negoziale
durata oltre 25 ore. «E’ valsa la pena di aspettare», dice. La
bozza rivista del bilancio Ue presentata da Van Rompuy ai
leader dei 27 non contiene variazioni delle cifre complessive di impegni di spesa e pagamenti rispetto alla proposta di questa mattina (960 e 908,4 miliardi di euro).
E’quanto si apprende da fonti diplomatiche, secondo cui
la nuova bozza contiene solo qualche limatura nella ripartizione dei fondi, per venire incontro alle richieste dei
Paesi ‘scontenti’, Repubblica Ceca in testa, insieme a Romania e Malta. La proposta di Van Rompuy di ieri prevede sei miliardi per l’iniziativa contro la disoccupazione
giovanile destinata ai Paesi, tra cui l’Italia, che hanno un
tasso superiore al 25%. Dalla bozza emerge che vengono
tagliati i fondi per la crescita mentre salgono quelli per la
coesione. La bozza prevede anche un miliardo e mezzo in
più per le regioni meno sviluppate d’Italia. “Alcuni Paesi
membri -si legge nella bozza diffusa a Bruxelles- sono stati
particolarmente colpiti dalla crisi economica dell’area euro, con
un impatto diretto sul loro livello di prosperità. Per affrontare
questa situazione e per sostenere la crescita e la creazione di posti
di lavoro in questi Paesi, dai fondi strutturali arriveranno allocazioni aggiuntive: 1,375mld per la Grecia, un miliardo per il
Portogallo, 100mln per l’Irlanda, 1,824mld per la Spagna e
1,5mld per l’Italia, per le regioni meno sviluppate”. Sembra,
inoltre, emergere che il saldo netto negativo per l’Italia nel
periodo 2014-2020 potrebbe ridursi ad una media di 4 miliardi di euro all’anno, contro la media dei 4,5 registrata
nel settennio precedente (2007-2013). Restano poi i rimborsi al bilancio europeo per alcuni Paesi e in più li ottiene
la Danimarca che avrà un rimborso di 130 milioni di euro,
la Svezia di 160mln di euro (rispetto ai 325 della bozza di
novembre) e l’Olanda di 650mln (contro il miliardo 150
milioni). Svezia e Olanda, tuttavia, insieme alla Germania,
avranno una riduzione del contributo Iva al budget europeo. E resta ovviamente anche lo sconto britannico, che nel
2011 è stato di 3,6mld. Mentre scendono di un miliardo di
euro le spese previste per l’amministrazione dell’Ue per i
prossimi sette anni. La bozza prevede una riduzione degli
impegni di pagamento per la pubblica amministrazione
dai 62,629mld di euro della bozza dello scorso novembre
ai 61,629mld di oggi. Una riduzione che va incontro alle
richieste della Gb, che aveva insistito per una riduzione
delle spese della macchina amministrativa dell’Unione.
una bella donna fare politica, anche perché gli italiani preferiscono la Bindi...».
La conduttrice della trasmissione
gli chiede se c’è proprio bisogno di
chiamare in causa la parlamentare
del Pd e il Cavaliere replica: «Lo faccio perché è la vicepresidente del governo che ha in animo Bersani...». A
stretto giro il comment di Anna Finocchiaro, candidata Pd in Puglia:
«Invece di fare l’ennesima battuta stupida su Rosy Bindi, perché Berlusconi
non ha candidato più donne da eleggere
come ha fatto il Pd?». Vendola ribadisce intanto che «lo scenario di un
governo che tenga insieme Monti e
Vendola è fantapolitica» e che la priorità è sconfiggere Berlusconi: «Il popolo italiano è di nuovo di fronte al
mago di Arcore, al mago degli imbrogli, che dovrebbe essere rimosso dalla
rabbia popolare. Berlusconi ha già fatto
troppo male al Paese». Mentre Ingroia
dice che Rivoluzione Civile potrebbe offrire al Pd i suoi «voti al Senato per fare un governo di
centrosinistra senza Monti. Si potrebbe
aprire un confronto su questo tema. Vediamo dopo le elezioni, parlarne prima
sarebbe inutile.
23
Crolla la produzione industriale: -6,7%
Nel 2012 livello ai minimi dal 1990
Nel 2012 l’indice della produzione industriale ha segnato una diminuzione del 6,7% rispetto all'anno precedente: si tratta della peggiore variazione annua dal 2009. Lo ha comunicato l’Istat sottolineando che
l'indice grezzo, ovvero il volume della produzione, nella media annua
del 2012 risulta pari a 82,9 con una variazione tendenziale del -6,2%. In
questo caso si tratta del livello più basso da almeno il 1990. Su base congiunturale, dopo tre cali consecutivi, a dicembre l’indice destagionalizzato è invece aumentato dello 0,4% rispetto a novembre. Corretto per gli
effetti di calendario, a dicembre l'indice è invece diminuito del 6,6% in termini tendenziali (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di dicembre
2011). Nel trimestre ottobre-dicembre l'indice ha registrato una flessione
del 2,2% rispetto al trimestre precedente. Dal 2008, anno che ha segnato
il picco della crisi, l’indice della produzione industriale ha perso circa un
quarto del suo valore. A dicembre 2012 su base annua si registrano variazioni negative in tutti i raggruppamenti principali di industrie. Le diminuzioni più marcate riguardano i beni intermedi (-9,4%) e i beni di
consumo (-7,7%), mentre flessioni più contenute si rilevano per l’energia
(-3,7%) e per i beni strumentali (-2,5%). Guardando i diversi settori di attività economica, nel confronto tendenziale le diminuzioni più ampie riguardano la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri
prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-16,8%), l’industria
del legno, della carta e stampa (-11,4%), l’attività estrattiva (-10,8%) e la
fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-10,7%). A questi dati
si aggiungono le previsioni del Centro studi di Confindustria, che stima
per gennaio un incremento della produzione industriale dello 0,2% su
dicembre. A gennaio, spiega il Csc, si attesta al -24,9% la distanza dal
picco pre-crisi (aprile 2008). Per il primo trimestre 2013 si delinea una sostanziale debolezza dell’attività, dopo il calo del 2,2% registrato nel
quarto 2012: in gennaio la variazione congiunturale acquisita è di +0,1%
e gli indicatori qualitativi anticipatori sono coerenti con il proseguire di
una dinamica modesta della produzione anche nei prossimi mesi. Infatti,
la componente ordini del Pmi manifatturiero è migliorata, pur restando
in territorio recessivo (45,5 da 44,3 di dicembre); quella relativa agli ordini
esteri è ritornata in area espansiva (inferiore a 50) per la prima volta da
ottobre (indice a 50,7 da 49,7), grazie alle maggiori commesse provenienti
dai mercati emergenti, dal Nord Europa e dagli Usa.
Telecom Italia dimezza il dividendo a 450 milioni di euro: il titolo giù in Borsa
Il CdA di Telecom Italia ha approvato l’aggiornamento
del piano triennale 2012-2015 che prevede la distribuzione di un monte dividendi di circa 450mln di euro all’anno (l’anno scorso era già stato tagliato del 23%,
riducendolo a 900mln). Inoltre la società avvierà un programma di emissioni fino a 3 miliardi di titoli di debito
subordinati ‘ibridi’ nell’arco di un periodo che va dai 18
ai 24 mesi. Per quanto riguarda il debito, nel triennio la società prevede di portarlo sotto i 27 miliardi di euro e investimenti al 2015 per 16 miliardi. La cedola dividendi
«potrà tornare a crescere» una volta che si sono raggiunti i
target di riduzione del debito, ha rassicurato il direttore fi-
nanziario di Telecom Italia, Peluso, durante la conference
call di presentazione dei risultati preliminari del 2012 e
dell’aggiornamento del piano triennale. Guardando al
2013, per l’Ad di Telecom Italia, Patuano non sarà un
anno facile: «Vediamo un ambiente economico difficile, con la
ripresa del pil posticipata di un anno. La spesa consumer continuerà ad essere negativa». Il presidente esecutivo, Bernabè
da parte sua, ha detto che «il 2012 anno è stato un anno di
sfide e di cambiamento: in Italia la recessione grave è ancora in
corso, in Europa ci sono stati nuovi sviluppi normativi e in Brasile si sono registrate forti discontinuità. Abbiamo tenuto duro
e i risultati sono stati buoni, in linea con obiettivi».
Salerno, scoperta truffa ai danni dell’Inps: 17 persone in manette
Diciassette persone sono state arrestate con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla comissione di truffe ai danni dell’Inps di Nocera Inferiore. I militari hanno scoperto l’esistenza di un’organizzazione composta da
professionisti del settore e volta alla creazione di imprese fittizie con lo scopo
di instaurare inesistenti rapporti di lavoro intestati a persone compiacenti e
complici allo scopo di ottenere indebite erogazioni previdenziali dall’Inps come
indennità di disccupazione, maternità e malattia. I Cc hanno sequestrato 60mln
di euro a carico dei componenti dell’organizzazione. I militari hanno anche
scoperto 9.500 posizioni lavorative incardinate in 23 ditte fantasma e accertato
il coinvolgimento di sette studi di consulenza del lavoro e un patronato.
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