ASSOCARNI STATISTICHE DI SETTORE

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ASSOCARNI STATISTICHE DI SETTORE
ASSOCARNI
ASSOCIAZIONE NAZIONALE INDUSTRIA E COMMERCIO CARNI E BESTIAME
STATISTICHE DI SETTORE
1) PREVISIONI DI MERCATO NELLA UE-25 PER IL PERIODO 2005-2012
Secondo l'ultimo rapporto della Commissione "Previsioni per i mercati agricoli ed il reddito nella UE-25 /
periodo 2005-2012", che riporta un'analisi effettuata alla luce del disaccoppiamento, entro il 2012 il
reddito agricolo per unità lavorativa nell'Unione Europea dovrebbe aumentare, in termini reali, del 12,8%
pari - rispetto ai dati del 2004 - ad un incremento del 6% per la UE-15 e del 50,3% per i nuovi Stati Membri.
Tale aumento si dovrebbe realizzare soprattutto in particolari zone specializzate in coltivazioni
permanenti, frutta ed ortaggi e produzioni zootecniche ad alto valore aggiunto, tra le quali sono state
individuate l'Emilia Romagna e la Puglia, nonché le province spagnole di Valencia e Murcia ed alcune zone
dell'Olanda meridionale e del Belgio settentrionale. Nonostante la previsione positiva per il reddito,
l'impiego nell'agricoltura subirà un calo del 20,4% (-16,8% nell'UE-15 e -26,7% nell'UE-10).
Prendendo in considerazione per la prima volta le varie situazioni di accoppiamento/disaccoppiamento
degli aiuti diretti, l'analisi della Commissione conferma la probabile diminuzione del patrimonio bovino da
carne e da latte nel corso del periodo osservato, ed identifica le regioni nelle quali la produzione sarà più
concentrata in futuro: per le vacche nutrici, per esempio, l'Irlanda, la Francia (Loira, Borgogna, Limousin,
Auvergne e Midi-Pyrenées) e la Spagna (Castiglia e Leon, Estremadura).
L'analisi pone in rilievo i vantaggi prodotti dal disaccoppiamento a favore del reddito agricolo (confrontato
con una situazione di "accoppiamento") e stima in uno 0,8% l'ulteriore aumento di tale rendita se il
disaccoppiamento fosse totalmente adottato negli Stati Membri per tutte le situazioni previste dalla
Riforma della PAC (ricordiamo infatti che alcuni Paesi hanno mantenuto accoppiati alcuni aiuti), in quanto
tale scelta aumenterebbe il grado di orientamento del mercato e dell'efficienza della produzione.
In effetti, le previsioni sul reddito agricolo, quando riferite a regioni orientate verso il massimo
accoppiamento, mostrano un decremento dello 0,7% rispetto alle stime generali. Soprattutto i nuovi Stati
membri beneficeranno particolarmente dell'integrazione nel mercato unico europeo e della graduale
introduzione degli aiuti diretti.
Settore bovino
La produzione di carne bovina è leggermente aumentata nel 2004 per effetto del maggior volume di
macellazioni alla fine dell'anno negli Stati membri che hanno applicato il disaccoppiamento dal 2005 (per
utilizzare gli ultimi mesi di premio accoppiato).
Il previsto decremento marginale della produzione complessiva nella UE nel 2005 dovrebbe essere seguito
da un aumento temporaneo dovuto allo smantellamento progressivo dello schema OTM nel Regno Unito
all'inizio del 2006 e ad un limitato abbandono del patrimonio bovino legato all'introduzione dei pagamenti
diretti disaccoppiati.
Quest'ultima causa - combinata con un lieve incremento dei prezzi dei cereali utilizzati come mangime dovrebbe determinare un impatto importante sul settore bovino riducendo gli incentivi verso sistemi di
produzione di carne intensivi o comunque non più redditizi. La produzione di carne bovina dovrebbe quindi
diminuire, a medio termine (2012), a circa 7,6 milioni di tonnellate pari ad una riduzione del 4% rispetto
al 2004.
Il consumo di carne bovina - sempre a medio termine - è previsto stabile. Nei nuovi Stati membri il suo
potenziale incremento, alimentato dai livelli di reddito in crescita, dovrebbe essere largamente
compensato dall'aumento sostenuto dei prezzi e dalla scarsa preferenza per questo tipo di carne da parte
dei consumatori.
Nel periodo preso in esame, la domanda di carne bovina praticamente invariata e la limitata produzione
interna dovrebbero mantenere stabili i prezzi, incoraggiando tuttavia maggiori importazioni di prodotto a
dazio intero, soprattutto tagli di alta qualità dal Sud America.
Le importazioni globali dovrebbero aumentare di 0,6 milioni di tonnellate al 2012 (si tratta di una
previsione che non tiene conto di eventuali riduzioni dei dazi concesse nell'ambito dei negoziati WTO in
corso) . Le esportazioni verso i Paesi terzi saranno sempre più ridotte a causa della minore disponibilità di
prodotto comunitario e della sua inferiore competitività finché (dopo un eventuale lieve incremento
dovuto alla ripresa delle esportazioni dal Regno Unito) scenderanno al di sotto delle 100.000 tonnellate
entro il 2012.
Nella tabella che segue sono schematizzati i dati relativi alla produzione, al consumo, all'import/export e agli stock
di intervento nell'Unione Europea dal 1991 al 2012 (in milioni di tonnellate peso carcassa)
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Settore suino
Al leggero calo della produzione suina dell'UE-25 nel 2004-2005 dovrebbe far seguito un aumento stabile a
medio termine, dovuto soprattutto alla domanda sia comunitaria che esterna. Il volume della produzione
comunitaria dovrebbe raggiungere, al 2012, i 22 milioni di tonnellate.
Quella suina dovrebbe rimanere la carne favorita dai consumatori, visto che le previsioni (dopo una
leggera diminuzione nel 2004-2005) vedono aumentarne il consumo pro capite da 43,4 kg/anno nel 2004 a
44 kg/anno nel 2012, soprattutto nei nuovi Stati membri.
Il forte aumento delle esportazioni verso i Paesi terzi nel 2004 dovrebbe essere seguito da un ritorno a
livelli normali nel 2005. A medio termine i flussi in esportazione potrebbero aumentare leggermente, ma
ancora più vivaci saranno gli sviluppi degli scambi intracomunitari.
Nella tabella che segue sono schematizzati i dati relativi alla produzione, al consumo, all'import/export nell'Unione
Europea dal 1991 al 2012 (in milioni di tonnellate peso carcassa)
Settore ovino
Dopo il limitato incremento registrato nel 2004, la produzione di carne ovina e caprina nonché il consumo
pro capite di questo prodotto dovrebbero - a medio termine - seguire un trend leggermente in discesa,
soprattutto per il potenziale impatto dei premi alla pecora disaccoppiati negli Stati membri maggiori
produttori.
Le importazioni di carni ovi-caprine sembrano destinate a rimanere ancorate ai quantitativi previsti dai
contingenti; potrebbero tuttavia aumentare leggermente per effetto di una migliore gestione degli accordi
con alcuni Paesi terzi per quanto riguarda il loro accesso al mercato comunitario.
Nella tabella che segue sono schematizzati i dati relativi alla produzione, al consumo, all'import/export nell'Unione
Europea dal 1991 al 2012 (in milioni di tonnellate peso carcassa)
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Settore pollame
La produzione di pollame si è ripresa gradualmente dopo il forte impatto dell'influenza aviaria in Olanda
nella primavera del 2003, raggiungendo gli 11 milioni di tonnellate nel 2004. Le previsioni a medio termine
rimangono relativamente positive grazie ai prezzi competitivi rispetto alle altre carni, alla forte
preferenza da parte dei consumatori ed al sempre maggiore uso di pollame nelle preparazioni alimentari.
I consumi pro capite dovrebbero aumentare da 23 kg/anno nel 2004 a 24,6 kg/anno nel 2012, con picchi di
aumento maggiori nei nuovi Stati membri dove la preferenza dei consumatori sembra aumentare sempre
più.
Va tuttavia notato che queste previsioni relativamente positive non tengono affatto conto dell'impatto che
dal dicembre 2005 l'influenza aviaria sta avendo sul settore, né delle conseguenze drammatiche che la
malattia potrà causare nei mercati europei della carne, quali lo sconvolgimento dei modelli produttivi ed
alimentari e gli effetti sui flussi commerciali ed i prezzi.
Le esportazioni verso i Paesi terzi dovrebbero rimanere stabili, a causa della forte competizione sui
mercati mondiali dei produttori a basso costo e del cambio sfavorevole dell'euro con il dollaro americano
ed il real brasiliano. A lungo termine le importazioni dovrebbero aumentare, soprattutto per quanto
riguarda i filetti congelati e la carne cotta e trasformata.
Nella tabella che segue sono schematizzati i dati relativi alla produzione, al consumo, all'import/export nell'Unione
Europea dal 1991 al 2012 (in milioni di tonnellate peso carcassa)
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1) PREVISIONI DI MERCATO NELLA UE-25 PER IL PERIODO 2005-2012
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1) PREVISIONI DI MERCATO NELLA UE-25 PER IL PERIODO 2005-2012
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1) PREVISIONI DI MERCATO NELLA UE-25 PER IL PERIODO 2005-2012
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2) MACELLAZIONI IN ITALIA: CONFRONTO 2004/2005 - BOVINI
MACELLAZIONI IN ITALIA - CONFRONTO 2004/2005
(in tonn peso carcassa)
1.145.103
1.400.000
1.000.000
800.000
661.161
694.745
1.200.000
1.101.972
BOVINI
2004
2005
6.090
3.175
140.772
145.777
11.222
12.605
871
1.127
150.481
145.328
200.000
142.364
400.000
140.624
600.000
-
Vitelli
Vitelloni
maschi e
manzi
Vitelloni
femmine
Buoi
Tori
Vacche
TOTALE
BOVINI
TOTALE
BUFALINI
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2) MACELLAZIONI IN ITALIA: CONFRONTO 2004/2005 - OVINI
MACELLAZIONI IN ITALIA - CONFRONTO 2004/2005
(in tonn peso carcassa)
62.847
61.551
70.000
58.588
59.364
OVINI
3.483
108
2.963
2004
2005
118
12.250
142
10.000
146
20.000
8.094
8.232
30.000
13.275
40.000
36.966
50.000
38.623
60.000
-
Agnelli
Agnelloni
Castrati
Pecore
Montoni
OVINI
CAPRINI
TOTALE
OVINI+CAPRINI
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2) MACELLAZIONI IN ITALIA: CONFRONTO 2004/2005 - SUINI
MACELLAZIONI IN ITALIA - CONFRONTO 2004/2005
(in tonn peso carcassa)
1.514.747
1.589.890
1.431.677
2004
Lattonzoli
72.599
84.348
10.471
2005
9.609
1.800.000
1.600.000
1.400.000
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
-
1.495.932
SUINI
Magroni
Grassi
TOTALE SUINI
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2) MACELLAZIONI IN ITALIA: CONFRONTO 2004/2005 - EQUINI
MACELLAZIONI IN ITALIA - CONFRONTO 2004/2005
(in tonn peso carcassa)
33.342
40.000
33.179
50.000
48.123
60.000
48.405
EQUINI
30.000
2004
2005
152
250
32
10.000
11
20.000
Cavalli
Muli e Bardotti
Asini
TOTALE EQUINI
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2) MACELLAZIONI IN ITALIA: CONFRONTO 2004/2005 - POLLAME
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AVICOLO
267.916
2004
TOTALE
AVICOLI
TOTALE
TACCHINI
TOTALE
FARAONE
TOTALE
ANATRE
TOTALE OCHE
TOTALE
CONIGLI
3.402
3.687
39.059
36.116
35
31
3.707
3.697
8.325
2005
7.689
250.329
643.870
700.000
650.000
600.000
550.000
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
-
643.674
MACELLAZIONI IN ITALIA - CONFRONTO 2004/2005
(in tonnellate peso carcassa)
TOTALE
SELVAGGINA
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - BOVINI /1
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - BOVINI /2 a
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - BOVINI /2 b
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - OVINI /1
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - OVINI /2 a
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - OVINI /2 b
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - SUINI /1
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE INDUSTRIA E COMMERCIO CARNI E BESTIAME
3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - SUINI /2
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - EQUINI /1
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - EQUINI /2
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - AVICOLO /1
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3) MACELLAZIONI IN ITALIA: DETTAGLIO 2004 - AVICOLO /2
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4) CONTINGENTI DI IMPORTAZIONE NEL SETTORE BOVINO
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