Giocare per mangiare, un dramma

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Giocare per mangiare, un dramma
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Giovedì 22 marzo 2012
ZANZARIERE - TENDE - SERRAMENTI
ANNO 135 - N. 33 - Esce il lunedì, il giovedì e il sabato
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Torre all’Angolo delle Ore, la storia
Il Vescovo che salvò
Novara dai barbari
a pagina 56
IMPENNATA DI RICHIESTE ALL’AMBULATORIO GAP DELL’ASL CHE SEGUE I MALATI DI GIOCO D’AZZARDO
Giocare per mangiare, un dramma
Quasi tutti i nuovi pazienti sono giocatori “per crisi”, che cercano così di far quadrare il bilancio
Una dozzina di nuovi pazienti dall’inizio
dell’anno, su un numero totale di persone
in cura di 55. È una vera e propria impennata di richieste quella a cui sta facendo
fronte l’ambulatorio Gap (Gioco Azzardo
Patologico) dell’Asl Novara da gennaio
2012. E un dato allarmante è che quasi tutti
i nuovi pazienti siano giocatori “per crisi”:
cercano cioè di far quadrare il bilancio attraverso videopoker, gratta e vinci e affini.
«Dalle anamnesi che raccogliamo, si capisce che tantissime persone hanno cominciato a giocare per far fronte alle difficoltà
economiche o dopo aver perso il lavoro
- racconta Giovanni Leonardi, responsabile dell’ambulatorio Gap dell’Asl Novara
- Sperano nella vittoria per racimolare
denaro e per avere conferme personali».
Peccato che ci voglia davvero poco per rimanere invischiati in un meccanismo patologico, anche perché le “tentazioni” sono
moltissime. «Tra le nuove dipendenze il
gioco d’azzardo è senza dubbio una delle
più pericolose - continua il dottor Leonardi
- Il paziente, pur non essendo dipendente
da una sostanza come alcol e droga, sente
fisicamente il bisogno di giocare e va incontro a vere e proprie crisi di astinenza». Per
curare questa patologia, in continua crescita, le Asl piemontesi hanno attivato dal
2005 in poi ambulatori specifici. La sede
novarese si trova a Trecate, dove sono state
in trattamento già oltre 130 persone. Per la
maggior parte uomini tra i 30 e i 50 anni,
di cultura medio-alta e, spesso, con problemi di lavoro. «Attuamente abbiamo in
cura 55 pazienti, con un incremento consistente di nuovi ingressi dall’inizio del 2012:
una dozzina» testimonia il responsabile del
Gap. Questo significa che circa un quarto
dei giocatori oggi in cura hanno cominciato il percorso solo quest’anno. «Eppure
siamo certi che questa patologia sia molto
più diffusa - sottolinea il dottor Leonardi
- Solo una minima parte arriva a chiedere
aiuto al servizio, gli altri vedono ancora il
gioco come un semplice vizio, credono di
potercela fare da soli. Spesso sono gli stessi
parenti a non rendersi conto della gravità
della situazione». Fino a che gli effetti della
malattia diventano evidenti: i risparmi di
sempre dilapidati, famiglie che scoppiano,
legami sociali inesistenti. «Il vero campanello d’allarme è l’atteggiamento - conclude
Leonardi - Quando il gioco si trasforma da
ludico a patologico diventa un chiodo fisso,
si occupa buona parte del tempo a tentare
la fortuna». Un segnale da non sottovalutare e per cui chiedere aiuto. Da subito.
Lucia Panagini
Marcoli, una udienza “difficile”
del processo a Francesco Gurgone
■ Francesco Gurgone e le sue
“conoscenze”, vere o millantate:
in aula, lunedì al processo per il
delitto Marcoli, ne hanno parlato
un ispettore di Polizia e Alessandro Cavalieri, il supertestimone
poi finito a sua volta indagato per
concorso nell’omicidio. Difficile
fare la cronaca dell’udienza: in
aula sono risuonate parole pesanti (una per tutte: ‘ndrangheta)
abbinate a nomi e cognomi, con
l’elenco di curriculum criminali
che, qualora imprecisi, potrebbero fruttare querele, e il racconto
di episodi, facilmente configurabili come ipotesi di reato... Ne
riferiamo nella maniera più esaustiva possibile, visto la rilevanza, e
non solo sociale, del caso, ma con
le dovute cautele e accortezze. Disponibili ovviamente ad ospitare
eventuali repliche dei chiamati in
causa.
p.v.
alle pagine 6 e 7
SVILUPPI DELL’OPERAZIONE “BORGO PULITO” DEI CC
Usura ed estorsione, altri quattro arresti
■ Il meccanismo è sempre il medesimo: le “famiglie”, che dispongono di capitale da investire, individuano un imprenditore in crisi di
liquidità, e in difficoltà a reperire crediti dalle banche, e tramite un
“amico” gli offrono quanto gli serve. Solo che pretendono (e sanno
poi farsi valere...) tassi d’interesse mensili intorno al 10%. La vittima
- per cercare di tirare avanti, per pagare dipendenti e fornitori - cede,
e finisce nella rete. Che lo strangola. Per restituire il debito diventa a
sua volta usuraio (ed estorsore), o è costretto a cedere la sua attività
alla cosche, che (anche) così si infiltrano al Nord. L’anno scorso i Carabinieri avevano inflitto un duro colpo al “giro”, con decine di arresti, martedì l’operazione ha avuto ulteriori sviluppo con l’esecuzione
di altre 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere.
p.v.
a pagina 4
Novara e Verbania in piazza
contro l’Alzheimer. Per i ricordi
Da sinistra, Aldo e Maria Biolcati, Fiorenzo Rabozzi e Lavinia Calabrò
Anche Novara e Verbania scendono in piazza contro l’Alzheimer. “Senza ricordi non hai
futuro” è il nome della giornata di mobilitazione nazionale
prevista per sabato 24 marzo
con la quale Confartigianato,
attraverso l’Anap (la sua organizzazione interna che riunisce i propri associati anziani
e pensionati), unitamente all’Ama (Associazione malati di
Alzheimer) e l’Afa (Associazione familiari di Alzheimer) promuove organizzando in tutte
le principali città della Penisola dei gazebo informativi per
sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questa
malattia che ogni anno colpi-
(foto Mattioli)
sce circa 450 mila persone. Alla
sua quinta edizione, l’iniziativa
- per quanto riguarda il nostro
territorio - è stata presentata
lunedì nella sede novarese di
Confartigianato dal suo direttore Amleto Impaloni,
l.ma.
continua a pagina 3
“POLLICE FIORITO”
Un premio per i fan
del giardinaggio: ecco
come partecipare e vincere
Premio “Pollice fiorito”: per festeggiare,
con il nostro giornale, l’arrivo della primavera e la passione per il giardinaggio. Per
partecipare basta mandare la fotografia del
vostro giardino, del vostro balcone, orto o
terrazzo (o del suo angolo migliore) insieme con i vostri dati (nome, cognome, indirizzo e numero di telefono) all’indirizzo
mail [email protected]. Le
immagini, che possono essere inviate a partire da oggi, giovedì 22 marzo, fino a lunedì
30 aprile devono essere in formato jpg, in
orizzontale, con dimensione di almeno 1024
pixel in larghezza. Si accettano comunque
anche le foto stampate su carta consegnate
o inviate in redazione, via Merula 1, 28100
Novara, che saranno da noi, se tecnicamente possibile, elaborate per l’on line. Le immagini che corrispondono ai requisiti sopra
elencati saranno pubblicate in una speciale
fotogallery su www.corrieredinovara.com
e potranno essere votate dai visitatori del
sito: quelle che otterranno il maggior numero di preferenze saranno poi pubblicate
sul nostro giornale e i loro autori saranno
premiati con attrezzature e materiali per il
giardinaggio nel corso di una speciale festa.
Dunque cosa aspettate? Fate vedere quello
di cui siete capaci!
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