Giocare per mangiare, un dramma
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Giocare per mangiare, un dramma
,!7HB7C1-djeaag!:m;k;N;m;M Giovedì 22 marzo 2012 ZANZARIERE - TENDE - SERRAMENTI ANNO 135 - N. 33 - Esce il lunedì, il giovedì e il sabato www.corrieredinovara.com uniamo le penne! D A L 1 8 7 7 L’ I N F O R M A Z I O N E I N D I P E N D E N T E Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Novara - Euro 1,20 Guarirà in 25 giorni Organizzata da Comoli&Ferrari Giovane calciatore pestato al discopub Elettrica 2012 apre oggi i battenti a pagina 9 a pagina 51 Show room SS 11 TRECATE 0321/74128 NOVARA 0321/472909 Torre all’Angolo delle Ore, la storia Il Vescovo che salvò Novara dai barbari a pagina 56 IMPENNATA DI RICHIESTE ALL’AMBULATORIO GAP DELL’ASL CHE SEGUE I MALATI DI GIOCO D’AZZARDO Giocare per mangiare, un dramma Quasi tutti i nuovi pazienti sono giocatori “per crisi”, che cercano così di far quadrare il bilancio Una dozzina di nuovi pazienti dall’inizio dell’anno, su un numero totale di persone in cura di 55. È una vera e propria impennata di richieste quella a cui sta facendo fronte l’ambulatorio Gap (Gioco Azzardo Patologico) dell’Asl Novara da gennaio 2012. E un dato allarmante è che quasi tutti i nuovi pazienti siano giocatori “per crisi”: cercano cioè di far quadrare il bilancio attraverso videopoker, gratta e vinci e affini. «Dalle anamnesi che raccogliamo, si capisce che tantissime persone hanno cominciato a giocare per far fronte alle difficoltà economiche o dopo aver perso il lavoro - racconta Giovanni Leonardi, responsabile dell’ambulatorio Gap dell’Asl Novara - Sperano nella vittoria per racimolare denaro e per avere conferme personali». Peccato che ci voglia davvero poco per rimanere invischiati in un meccanismo patologico, anche perché le “tentazioni” sono moltissime. «Tra le nuove dipendenze il gioco d’azzardo è senza dubbio una delle più pericolose - continua il dottor Leonardi - Il paziente, pur non essendo dipendente da una sostanza come alcol e droga, sente fisicamente il bisogno di giocare e va incontro a vere e proprie crisi di astinenza». Per curare questa patologia, in continua crescita, le Asl piemontesi hanno attivato dal 2005 in poi ambulatori specifici. La sede novarese si trova a Trecate, dove sono state in trattamento già oltre 130 persone. Per la maggior parte uomini tra i 30 e i 50 anni, di cultura medio-alta e, spesso, con problemi di lavoro. «Attuamente abbiamo in cura 55 pazienti, con un incremento consistente di nuovi ingressi dall’inizio del 2012: una dozzina» testimonia il responsabile del Gap. Questo significa che circa un quarto dei giocatori oggi in cura hanno cominciato il percorso solo quest’anno. «Eppure siamo certi che questa patologia sia molto più diffusa - sottolinea il dottor Leonardi - Solo una minima parte arriva a chiedere aiuto al servizio, gli altri vedono ancora il gioco come un semplice vizio, credono di potercela fare da soli. Spesso sono gli stessi parenti a non rendersi conto della gravità della situazione». Fino a che gli effetti della malattia diventano evidenti: i risparmi di sempre dilapidati, famiglie che scoppiano, legami sociali inesistenti. «Il vero campanello d’allarme è l’atteggiamento - conclude Leonardi - Quando il gioco si trasforma da ludico a patologico diventa un chiodo fisso, si occupa buona parte del tempo a tentare la fortuna». Un segnale da non sottovalutare e per cui chiedere aiuto. Da subito. Lucia Panagini Marcoli, una udienza “difficile” del processo a Francesco Gurgone ■ Francesco Gurgone e le sue “conoscenze”, vere o millantate: in aula, lunedì al processo per il delitto Marcoli, ne hanno parlato un ispettore di Polizia e Alessandro Cavalieri, il supertestimone poi finito a sua volta indagato per concorso nell’omicidio. Difficile fare la cronaca dell’udienza: in aula sono risuonate parole pesanti (una per tutte: ‘ndrangheta) abbinate a nomi e cognomi, con l’elenco di curriculum criminali che, qualora imprecisi, potrebbero fruttare querele, e il racconto di episodi, facilmente configurabili come ipotesi di reato... Ne riferiamo nella maniera più esaustiva possibile, visto la rilevanza, e non solo sociale, del caso, ma con le dovute cautele e accortezze. Disponibili ovviamente ad ospitare eventuali repliche dei chiamati in causa. p.v. alle pagine 6 e 7 SVILUPPI DELL’OPERAZIONE “BORGO PULITO” DEI CC Usura ed estorsione, altri quattro arresti ■ Il meccanismo è sempre il medesimo: le “famiglie”, che dispongono di capitale da investire, individuano un imprenditore in crisi di liquidità, e in difficoltà a reperire crediti dalle banche, e tramite un “amico” gli offrono quanto gli serve. Solo che pretendono (e sanno poi farsi valere...) tassi d’interesse mensili intorno al 10%. La vittima - per cercare di tirare avanti, per pagare dipendenti e fornitori - cede, e finisce nella rete. Che lo strangola. Per restituire il debito diventa a sua volta usuraio (ed estorsore), o è costretto a cedere la sua attività alla cosche, che (anche) così si infiltrano al Nord. L’anno scorso i Carabinieri avevano inflitto un duro colpo al “giro”, con decine di arresti, martedì l’operazione ha avuto ulteriori sviluppo con l’esecuzione di altre 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere. p.v. a pagina 4 Novara e Verbania in piazza contro l’Alzheimer. Per i ricordi Da sinistra, Aldo e Maria Biolcati, Fiorenzo Rabozzi e Lavinia Calabrò Anche Novara e Verbania scendono in piazza contro l’Alzheimer. “Senza ricordi non hai futuro” è il nome della giornata di mobilitazione nazionale prevista per sabato 24 marzo con la quale Confartigianato, attraverso l’Anap (la sua organizzazione interna che riunisce i propri associati anziani e pensionati), unitamente all’Ama (Associazione malati di Alzheimer) e l’Afa (Associazione familiari di Alzheimer) promuove organizzando in tutte le principali città della Penisola dei gazebo informativi per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questa malattia che ogni anno colpi- (foto Mattioli) sce circa 450 mila persone. Alla sua quinta edizione, l’iniziativa - per quanto riguarda il nostro territorio - è stata presentata lunedì nella sede novarese di Confartigianato dal suo direttore Amleto Impaloni, l.ma. continua a pagina 3 “POLLICE FIORITO” Un premio per i fan del giardinaggio: ecco come partecipare e vincere Premio “Pollice fiorito”: per festeggiare, con il nostro giornale, l’arrivo della primavera e la passione per il giardinaggio. Per partecipare basta mandare la fotografia del vostro giardino, del vostro balcone, orto o terrazzo (o del suo angolo migliore) insieme con i vostri dati (nome, cognome, indirizzo e numero di telefono) all’indirizzo mail [email protected]. Le immagini, che possono essere inviate a partire da oggi, giovedì 22 marzo, fino a lunedì 30 aprile devono essere in formato jpg, in orizzontale, con dimensione di almeno 1024 pixel in larghezza. Si accettano comunque anche le foto stampate su carta consegnate o inviate in redazione, via Merula 1, 28100 Novara, che saranno da noi, se tecnicamente possibile, elaborate per l’on line. Le immagini che corrispondono ai requisiti sopra elencati saranno pubblicate in una speciale fotogallery su www.corrieredinovara.com e potranno essere votate dai visitatori del sito: quelle che otterranno il maggior numero di preferenze saranno poi pubblicate sul nostro giornale e i loro autori saranno premiati con attrezzature e materiali per il giardinaggio nel corso di una speciale festa. Dunque cosa aspettate? Fate vedere quello di cui siete capaci! 43 21 03 6 57 4 n dy w. w w t s.i i am