Dal mondo Grassi vegetali per la prostata Meno raggi per i bambini
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Dal mondo Grassi vegetali per la prostata Meno raggi per i bambini
NOTIZIE FLASH Dal mondo Grassi vegetali per la prostata Meno raggi per i bambini A volte una medicina troppo interventistica apporta più danni che benefici. Lo dimostra uno studio dello UC Davis Comprehensive Cancer Center pubblicato su JAMA Pediatrics che ha analizzato il rischio tumorale nel corso della vita in persone che sono state sottoposte durante l’infanzia a molte TC e radiografie. Negli anni ottanta e novanta, infatti, con la diffusione delle TC, questi strumenti sono stati usati anche a sproposito, senza tener conto che tutte le tecniche diagnostiche che usano raggi X devono essere utilizzate nei bambini solo se c’è una reale necessità. Da un gruppo di persone sottoposte a oltre quattro milioni di esami diagnostici sono emersi 4.870 casi di tumore che, secondo i ricercatori, avrebbero potuto essere ridotti del 62 per cento eliminando gli esami inutili, prescritti solo per richiesta dei genitori o per eccesso di zelo da parte del medico. La soluzione è molto semplice: gli esami radiografici nei bambini vanno fatti solo se non ci sono alternative tecniche valide (per esempio l’ecografia o la risonanza magnetica, che non usa raggi), privilegiando sempre i macchinari più moderni che utilizzano dosi molto ridotte di raggi X. Prevenzione in chiave britannica Primo Paese al mondo a adottare una campagna di farmacoprevenzione a tappeto, la Gran Bretagna ha deciso di invitare tutte le donne di Inghilterra e Galles sopra i 35 anni a far valutare il proprio rischio di sviluppare il cancro del seno. Se dalla storia familiare, dalle abitudini di vita ed eventualmente, se necessari, dai test genetici emergerà un rischio superiore al 30 per cento, le donne verranno invitate 14 | FONDAMENTALE | OTTOBRE 2013 Gli uomini con cancro alla prostata possono aumentare sensibilmente la loro sopravvivenza modificando la loro dieta. Lo afferma uno studio dello UCSF Cancer Center di San Francisco pubblicato su JAMA Internal Medicine. Sostituendo il dieci per cento del loro apporto quotidiano di grassi animali e di carboidrati con grassi vegetali (olio d’oliva, di noci, di semi e di avocado), i partecipanti allo studio hanno visto ridursi del 20 per cento il rischio di sviluppare una forma letale di cancro della prostata in chi è già malato e del 26 per cento il rischio di morire per qualsiasi altra causa. La ragione? Con una dieta che sostituisce la patata con l’avocado e il panino al prosciutto col panino al burro d’arachidi che tanto piace agli americani si abbatte il rilascio di insulina nel sangue e si riducono anche i fattori proinfiammatori. ad assumere tamoxifene o raloxifene, due farmaci che bloccano l’attività degli estrogeni sui tessuti e sono già usati nella prevenzione delle recidive di cancro del seno. La terapia dovrebbe essere adatta a circa mezzo milione di donne nelle due aree interessate a questa sperimentazione promossa dal National Health System, il sistema sanitario pubblico. I farmaci hanno effetti collaterali (poiché inducono di fatto una menopausa farmacologica) ma secondo gli inglesi il bilancio tra effetti negativi e benefici è a favore della cura che, se si rivelerà utile, potrebbe essere estesa anche a donne con rischio inferiore al 30 per cento. Gravi stress infantili collegati al cancro È noto da anni che gravi stress nell’infanzia (abbandoni, isolamento sociale o maltrattamenti) possono aumentare anche il rischio di sviluppare alcuni tumori, per esempio quello al seno. Il problema era capire qual è il meccanismo biologico sottostante. Ora uno studio dell’Università di Chicago pubblicato su Cancer Prevention Research punta il dito sulle cellule adipose della mammella. Alcuni segnali chimici locali, rilasciati dalle cellule adipose della ghiandola, aumentano durante gli stress precoci e favoriscono la rapida crescita dei seni (non a caso la pubertà precoce è uno degli effetti già noti dei maltrattamenti infantili). Con gli anni, le cellule sottoposte a questo stimolo intenso e precoce sono più portate a trasformarsi in senso tumorale. Lo studio ha consentito di scoprire anche quali mediatori del metabolismo ormonale vengono rilasciati in queste occasioni. Il danno da stress, però, è grave solo se precoce, perché agisce quando le cellule non hanno ancora completato il loro processo di maturazione, mentre gli effetti sulle cellule adulte non sarebbero così marcati. L’e-cig utile per chi deve smettere Un antidiabetico per il melanoma Il melanoma metastatico avanzato è uno dei tumori difficili da curare perché facilmente diventa resistente alle terapie. Un gruppo di oncologi del Wistar Institute di Philadelphia ha scoperto che, combinando alle chemioterapie alcuni farmaci nati per la cura del diabete, si riesce a bloccare l’attività delle cellule che fungono da riserva per la ricrescita del tumore, rendendole quindi nuovamente sensibili alla terapia. La scoperta è stata pubblicata su Cancer Cell e a breve dovrebbe dare origine al primo studio clinico sull’uomo. Lo stesso gruppo di ricerca aveva scoperto, alcuni anni fa, che il melanoma avanzato contiene diverse sottopopolazioni cellulari, ciascuna con un proprio profilo genetico che la rende più o meno sensibile alle chemio. Ora i ricercatori stanno lavorando sulla combinazione di più farmaci per tentare di diminuire il rischio di recidive. Uno studio italiano, condotto da Riccardo Polosa dell’Università di Catania, pubblicato su Plos One, ed effettuato su 300 fumatori non intenzionati a smettere, dimostra che la sigaretta elettronica può essere utile per smettere di fumare. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi: il primo ha ricevuto 12 settimane di cartucce con alti livelli di nicotina, il secondo 12 settimane di cartucce a contenuto intermedio di nicotina e gli altri cartucce senza nicotina. Dopo un anno, aveva smesso il di fumare il 13 per cento nel primo gruppo, il nove per cento nel secondo e il quattro per cento nel terzo. L’e-cig è utile anche in chi non smette, perché riduce il consumo di sigarette vere nel dieci per cento circa dei soggetti, che così non aspirano i prodotti di combustione. Il rovescio della medaglia? Senza la giusta assistenza, e a causa del fenomeno di moda, l’e-cig attira anche i giovanissimi e i non fumatori e li avvicina alla gestualità del fumo, aprendo la strada al passaggio alla sigaretta vera e propria. OTTOBRE 2013 | FONDAMENTALE | 15