La pedopornografia. Attivtà di contrasto
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La pedopornografia. Attivtà di contrasto
Progetto A.R.C.A. La Pedopornografia. Attività di contrasto. di Stefania Pierazzi Pisa, 6 febbraio 2013 Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni consta di due divisioni: I DIVISIONE ha competenze di gestione degli archivi, del personale, del coordinamento degli uffici interni e periferici, della pianificazione delle attività di monitoraggio, cura i rapporti con gli organismi sindacali, Poste Italiane S.p.A.; II DIVISIONE ha competenze investigative. All’interno di essa sono presenti quattro sezioni con diversi ambiti specifici : Sezione I attacchi a sistemi informatici Sezione II tutela del copyright Sezione III pedofilia Sezione IV e-commerce I Compartimenti Polizia Postale e delle Comunicazioni Le unità dislocate sul territorio, attualmente costituite da 20 Compartimenti e 76 sezioni, riferiscono l’esito delle attività preventive e repressive al citato Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni. Che cosa ha spinto il legislatore Sviluppo estremo, anche patologico, delle innovazioni tecnologiche. Facilità di accesso ai contenuti scabrosi attraverso il semplice collegamento di un PC alla rete Internet. Che cosa ha favorito l’applicazione della norma Esperienze maturate. Intervento giurisprudenziale. Sviluppo tecnologico. Normativa di riferimento Legge 269 del 3 agosto 1998: contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno dei minori, quali nuove forme di schiavitù. Legge 38 del 6 febbraio 2006: contro la pedofilia e la pedo-pornografia anche a mezzo Internet. Legge 3 agosto 1998 nr. 269 Costituisce l’insieme delle norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale a danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù. Lo sfruttamento del minore per fini pornografici è stato ritenuto una forma emergente di schiavitù, da qui la sua collocazione nel capo III del codice penale tra i delitti contro la libertà individuale. Nuove fattispecie di reato Le figure di reato introdotte ex novo dal legislatore sono le seguenti: la tratta ed il commercio dei minori di anni 18, ai fini di indurli alla prostituzione; l’organizzazione o la propaganda di iniziative turistiche volte allo sfruttamento sessuale dei minori di anni 18; l’induzione, il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione dei minori di anni 18. la realizzazione di esibizioni pornografiche e la produzione di materiale pornografico con l’utilizzo di minori degli anni 18, l’induzione dei minori a partecipare ad esibizioni pornografiche ed il relativo commercio di tale materiale; la divulgazione e la diffusione del materiale prodotto mediante lo sfruttamento sessuale dei minori e la divulgazione di notizie finalizzate all’adescamento; la cessione di materiale pedo-pornografico. Art. 600 ter prevede quattro ipotesi penalmente rilevanti: lo sfruttamento a fini pornografici (esibizioni o spettacoli pornografici); reclutamento o induzione di minori a partecipare ad esibizioni pornografiche; il commercio del materiale pornografico; la diffusione in qualsiasi forma del materiale pornografico o di notizie finalizzate all’adescamento o sfruttamento sessuale dei minorenni; la consapevole offerta o cessione di materiale pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale dei minori. Art. 600 ter inserito dopo la ratifica della Convezione di Lanzarote Assistere a esibizioni o spettacoli pornografici in cui sono coinvolti minori. Pornografia minorile: ogni rappresentazione, con qualunque mezzo, di un minore coinvolto in attività sessuali esplicite, reali o simulate, o qualunque rappresentazione degli organi sessuali di un minore per scopi sessuali. Art. 600 quater Chi consapevolmente si procura o dispone di materiale pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale dei minori degli anni diciotto. L’obiettivo principale della norma è quello di contrastare l’offerta di materiale pornografico in esame attraverso la dissuasione derivante dalla rilevanza penale che viene ad attribuirsi anche alla semplice ricezione o detenzione. Il disposto dell’art.14 della l.269/98 attività di contrasto dei delitti di cui agli artt. 600 bis, 600 ter 1, 2 e 3 comma C.P. e 600 quinques. gli ufficiali di p.g. possono, al solo fine di acquisire elementi di prova per i delitti di cui sopra procedere all’acquisto simulato di materiale pornografico e alle relative attività di intermediazione. L’A.G. può autorizzare il differimento del sequestro fino a conclusioni indagini. L’art.14 legge 269/98 Il personale addetto alle operazioni sottocopertura può attivare siti nelle reti, realizzare o gestire aree di comunicazione o scambio su reti o sistemi telematici, ovvero partecipare ad essi. Le attività vengono telematica. svolte anche per via Il sito sotto-copertura Il sito deve essere continuamente: monitorato ed aggiornato, aggiungendo riflessioni ed esperienze anche con spunti polemici tenere alta l’attenzione dei visitatori curare con grande attenzione i contatti tramite posta elettronica con gli esponenti della pedofilia culturale. La costruzione del sito sotto l’aspetto tecnico deve essere curata con molta attenzione, considerando che l’attività sotto-copertura avviata deve risultare credibile e che occorre reperire i dati delle operazioni esperite da visitatori ed iscritti per poterli successivamente identificare. Il nome del sito deve essere studiato con grande accuratezza, dato che deve inserirsi adeguatamente nell’ambiente pedo-culturale o pedofilo. Può essere utile relazionarsi anche con i semplici visitatori del sito nella veste scriminata di “agente provocatore” per riuscire a reperire informazioni sulle attività esperite dai frequentatori di tale ambiente. Le altre tecniche di indagine LE INTERCETTAZIONI TELEMATICHE Il P.M., ex art. 267 c.p.p., richiede al GIP l’autorizzazione a disporre le operazioni di intercettazioni telematiche, che viene concessa con decreto motivato quando vi sono gravi indizi di reato e l’intercettazione è assolutamente indispensabile ai fini della prosecuzione delle indagini. Caratteristiche del personale che effettua la sotto-copertura Sarà opportuno valutare le attitudini personali degli operatori ad affrontare un argomento così delicato quale quello della pedofilia. Personale che mostra una certa disinvoltura nell’approccio e che è oramai in possesso di sufficienti conoscenze degli ambienti pedofili, così da sostenere un compiuto profilo psicologico e una identità definita che possa rimanere coerente per tutta la durata dell’attività. Gli ufficiali e gli agenti di Polizia Giudiziaria devono avere la “padronanza” di un atteggiamento informatico caratterizzato da “naturalezza” espressiva, familiare in certi ambienti . Altre tecniche acquisizione materiale probatorio Duplicazione caselle di posta elettronica. Questa è una forma particolare di intercettazione telematica e, pertanto, è sottoposta al nulla osta del GIP, il quale emetterà un apposito decreto, valido per la durata di 15 giorni con la possibilità di proroga. Perizie a seguito di sequestro Perquisizione, successivo sequestro probatorio ex art. 253 c.p.p. e perizia del materiale sequestrato. Legge 6 febbraio 2006 nr.38 Lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet. Viene introdotta “la Pornografia virtuale”: materiale pornografico che rappresenta immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori degli anni 18 o parti di esse”. Immagini virtuali: immagini realizzate con tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali”. Legge 38/2006 “ingente quantità” del materiale pedopornografico che prevede un aumento della pena Legge 38/2006 Istituzione: Centro Nazionale contro la pedo-pornografia presso la Polizia delle Comunicazioni. Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità con compiti di monitoraggio del fenomeno. La pedopornografia on-line Protocollo facoltativo della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia: “qualsiasi rappresentazione, con qualsiasi mezzo, di un bambino dedito ad attività sessuali esplicite concrete o simulate o qualsiasi rappresentazione degli organi sessuali di un bambino a fini soprattutto sessuali.” Perché contrastare la pedopornografia on-line? gratificazione ed eccitamento:aumento della stimolazione sessuale e nutrimento delle fantasie; convalidazione e giustificazione del comportamento: per convincersi che il proprio comportamento o ossessione non è anormale, ma è condiviso da migliaia di persone in tutto il mondo,sensibili,intelligenti, premurose; seduzione: per convincere i minori riluttanti che si tratta di cose che fanno tutti i bambini divertendosi; preservare la gioventù del bambino: per avere sempre un’immagine del bambino all’età preferita; ricatto: per garantire il silenzio della vittima dell’abuso (opportunamente filmato o fotografato nel corso dei rapporti); mezzo di scambio: per stabilire relazioni di fiducia con altre persone interessate e come prova delle loro intenzioni ; profitto: vendendo le immagini ad altri . Convenzione di Lanzarote Istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia (art.414 bis cp) Istigare pubblicamente, con qualsiasi forma di espressione e con qualsiasi mezzo, a commettere in danno di minorenne uno dei delitti previsti dagli artt. 600bis, 600ter e 600quater. Non possono essere invocate ragioni di carattere artistico, religioso o di costume. Convenzione di Lanzarote Adescamento di minorenni (art.609 undecies cp) - grooming Adescamento: qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l’utilizzo della rete Internet o di altre reti o mezzi di comunicazione. Grooming Chi è l’adescatore: cacciatore di relazioni Stili di grooming Come “opera”: target della vittima metodo tempo rischio Le chat Si possono creare spazi relazionali tematici e il contatto con gli altri utenti della Rete è più immediato, aumenta la possibilità di incontrare individui dai gusti “particolari”. Si preferisce monitorare i cosiddetti “canali di sottobosco”, ossia quelli in cui maggiormente si ritrovano individui dai gusti particolari. L’approccio, in genere nelle ore notturne, avviene in maniera “morbida”, partendo quasi sempre da lontano, preferibilmente in una lingua inglese confidenziale e ricca di contrazioni. In altri casi dopo un breve scambio di battute si passa a parlare italiano . Le chat Dopo aver inviato e ricevuto qualche foto e dopo lo scambio iniziale di battute, è stato stabilito un primo contatto con il potenziale pedofilo. Si Inizia poi una conversazione finalizzata ad individuare le motivazioni che spingono l’altro utente a cercare sulla Rete materiale di natura illegale. L’operatore tenta di rispondere alle aspettative del suo interlocutore. Specialmente, in tale contesto, l’operatore deve mostrare una personalità coerente. Forum Spazi web dedicati ad argomenti specifici creati dagli utenti, attraverso siti internet che ne permettono la creazione e la gestione. Gli utenti che creano tali spazi ne diventano gli organizzatori e/o moderatori. Scambio di messaggi tra utenti del forum non in tempo reale. Dopo il pubblicazione. vaglio del moderatore, vi è la Possiamo trovare all’interno dei messaggi dei link utili al download dei file. Blog Spazi web personali, creati attraverso siti internet che ne permettono la creazione e la gestione da parte degli organizzatori e/o moderatori dello spazio stesso. Il blog è un luogo dove si può (virtualmente) stare insieme agli altri e dove, in genere, si può esprimere liberamente la propria opinione. E’ quasi una sorta di diario personale. Nella classifica mondiale dei blog che hanno il maggior numero di visitatori e di commenti inseriti dagli stessi si trova, al decimo posto, quello di Beppe Grillo che risulta essere, in questa classifica, il primo blog italiano. L’utente agganciato L’operatore per guadagnare la fiducia dell’utente può suggerire di prestare molta attenzione su Internet e di non fidarsi di nessuno. Qualora il personaggio risulti “interessante”, utente “agganciato” e operatore sottocopertura “si spostano” a chattare su un canale il cui nome non connota alcun orientamento pedo-pornografico e il cui accesso è subordinato alla digitazione di una password da parte degli utenti. Ciò al solo scopo di rafforzare l’embrionale rapporto appena instaurato. L’utente agganciato E’ su detto canale che, battuta dopo battuta, il rapporto si fa più solido e iniziano le prime confidenze. I personaggi che finiscono sui cosiddetti canali riservati sono quelli più interessanti per l’attività di polizia giudiziaria: le loro confidenze offrono spunti di investigazione e spesso possono sfociare in un incontro per approfondire la conoscenza. Tale incontro è prodromico ad una fase successiva che potrebbe essere rappresentata da un acquisto simulato di materiale pedo-pornografico o dall’inserimento dell’operatore in una comunità che abitualmente pratica sesso con minori. Lo scambio del materiale La trasmissione di immagini o video di tipo pedo-pornografico può avvenire nel corso di conversazioni telematiche nelle quali l’agente “sottocopertura” “simula” l’interessamento allo scambio del materiale pornografico o alla possibilità di avere un incontro o di avere dei contatti di tipo sessuale. Nel corso dei vari collegamenti l’agente provocatore non deve mai dare inizio alla trasmissione di immagini pornografiche o a colloqui particolari; dovrebbe essere sempre l’altro interlocutore a scegliere l’argomento di conversazione e ad inviare per primo il materiale pornografico. Per conquistare la “fiducia dell’utente” l’agente sotto-copertura può trasmettere qualche immagine preventivamente autorizzata, che potrebbe essere stata “marchiata elettronicamente”, usando i programmi di steganografia. Siti dove si reperisce materiale Nel web i materiali pedo-pornografici sono reperibili su tre tipologie di siti siti commerciali dai quali è possibile acquistare materiale pedo-pornografico; siti individuali realizzati da singoli. Spesso hanno breve durata e diffondono immagini home-made (amatoriali) o rimandano a siti commerciali; siti, stanze di chat, forum volti alla ricerca di contatti con minori (contengono spesso spazi dove incontrare bambini ed adolescenti). SISTEMI DI PAGAMENTO UTILIZZATI PER ACQUISTARE ON LINE MATERIALE PEDO-PORNOGRAFICO • Circuiti finanziari internazionali • Scatti telefonici • Carta di credito Il fenomeno Facebook Il sito internet www.Facebook.com è ormai diventato un fenomeno di comunicazione. Ad oggi conta più di 100 milioni di utenti registrati. Tale sito è nato nell’ambito delle università americane. La diffusione di Facebook è stata tale che nei suoi pochi anni di vita si è esteso a tutte le persone al mondo che abbiano più di 13 anni. Il fenomeno Facebook Questo sito internet permette, previa registrazione, di creare una propria pagina personale di presentazione, allo scopo di mettersi in contatto gli utenti e all’interno della quale possono essere inserite le immagini dell’utente . Attraverso Facebook è possibile inviare dei messaggi pubblici o privati agli utenti, esiste sia un sistema di posta elettronica che di instant messaging. Il contatto è possibile se si viene inseriti nelle liste degli amici. L’enorme diffusione del sito è dovuta alla semplicità di utilizzo ed alla immediata fruibilità delle informazioni inserite (dati personali, foto, video ecc.) Gli altri siti personali Esistono molteplici altri siti internet che, come Facebook, permettono di creare una propria pagina personale utili al contatto con gli altri utenti della rete. Di seguito alcuni esempi molto diffusi: www.myspace.com – permette di creare una propria pagina personale sulla quale è possibile scrivere i propri commenti e sulla quale gli amici accreditati possono esprimere le proprie opinioni. Attraverso tale sito molti gruppi musicali si sono fatti conoscere prima di pubblicare i propri album. www.badoo.com www.netlog.com Riassumendo: fenomeni di sfruttamento sessuale a mezzo Internet grooming prostituzione via webcam scambio materiale pedopornografico vendita on-line di immagini e video pedo Tipo di immagini Immagini autoprodotte (richieste) Video e immagini autoprodotte da minori Immagini di bambini in atteggiamenti di vita quotidiana Immagini di bambini con “cartelli” Immagini di minori nudi in pose ammiccanti Le difficoltà nelle indagini Il canale preferenziale per divulgare la pornografia minorile on-line è il sito web. Le pagine Web dei su server allocati legislazione vigente o insufficienti. siti pedo-pornografici sono ospitate quasi sempre in Stati dove la o l’azione di contrasto sono assenti “volatilità” degli stessi”: i responsabili delle condotte criminose enunciate, pur non modificando sostanzialmente struttura e contenuti del sito, sono soliti variarne frequentemente, talora con cadenze temporali quotidiane, la denominazione o l’indirizzo IP, spesso spostandone l’allocazione su server diversi. Le difficoltà nelle indagini Un sito estero che ospiti tale varietà di immagini, per il solo fatto di essere comunque fruibile anche dall’Italia, integra il reato di divulgazione di materiale pedopornografico, previsto e punito dall’articolo 600 ter. La Polizia Postale compie una sorta di pattugliamento virtuale che si pone l’obiettivo di individuare eventuali reati od illeciti commessi sulla Rete. FATTORI DI CRITICITÀ DELL’AZIONE DI CONTRASTO Server dei siti web all’estero. “Volabilità” siti web Sistemi di pagamento on-line (es. carte di credito)anonimi. Divario tra arrestati e denunciati. IL CENTRO NAZIONALE DI CONTRASTO ALLA PEDOFILIA ON LINE Il CNCPO viene coadiuvato e assistito, nella propria attività di analisi e contrasto alla pedopornografia online, dall’ Unità Analisi Crimine Informatico. Lo studio delle chat dell’uaci I dati raccolti dimostrano: i giovani utilizzano le chat per comunicare con i propri amici già dalla quinta elementare, solo una piccolissima percentuale inizia prima per poi aumentare nelle scuole medie. la media d’uso di due ore giornaliere. lasciato solo e con il PC situato nella propria camera, il giovane chatta con gli amici e ancor più con sconosciuti di ogni tipo. Si evidenzia, da tale studio, una personalità anzitutto povera di supporto emotivo-affettivo da parte dei propri genitori (consapevole disattenzione). I ragazzi cybernauti Il tipo di ragazzi/e maggiormente presente in chat è di tipo passivo: si appoggia quasi completamente a figure maschili che non conosce. Se depresso, ne ascolta i consigli e ne accetta le carezze emotive, si apre completamente fino a mostrare i propri comportamenti sessuali ed a spedire foto erotiche personali. Ad una prima osservazione i due partners di chat sembrano impegnati in una relazione sentimentale, mentre in realtà essi giocano dei ruoli di persecutore e vittima, alternandosi. Le loro debolezze Il giovane che utilizza molto le chat soprattutto con sconosciuti, è una persona che ha carenze anche dal punto di vista emotivo-relazionale. Preferisce chattare allo scopo di conoscere persone nuove, piuttosto che parlare con loro faccia a faccia; “si parla più facilmente, senza molte inibizioni” (persone che non si fanno vedere e dichiarano di avere una certa identità della quale non si può essere certi). I ragazzi, in preda a solitudine ed inquietudini esistenziali, rivolgono la loro attenzione al mondo delle chat, messaggini sms/mms ed emoticons, appoggiandosi alla prima persona che mostra di ascoltarli. Il Pedo-profiling dell’UACI L’analisi effettuata su alcuni arrestati per l’imputazione di pedofilia consente di trarre alcune conclusioni: I soggetti dai 20 ai 35 anni vivono con i propri genitori, non occupano il tempo con un lavoro fisso e passano gran parte del loro tempo in attività preparatorie all’incontro con i bambini. La chat è il luogo privilegiato d’incontro dove si scambiano informazioni, files, indirizzi, esperienze e si conoscono nuove persone con la medesima passione. Il pedo-profiling Man mano che la relazione si approfondisce, il soggetto tenta delle avances come in una naturale relazione eterosessuale adulta, fino a quando stabilisce con il bambino una relazione basata su prestazioni sessuali al quale il bambino aderisce per il clima di dipendenza affettiva stabilitosi. Tale relazione sembra attivamente ricercata ed intrapresa in sostituzione di una vera, naturale relazione eterosessuale adulta. Il pedo-profiling I soggetti adulti (oltre i 40 anni) affetti da pedofilia sembrano ricorrere alla violenza più facilmente dei loro simili più giovani. Non sembra che soffrano di sentimenti di colpa per gli atti commessi. Essi trovano perfettamente giusto ciò che fanno e la percezione che hanno di loro stessi non è di malati ma di perseguitati. Sembra che verso i bambini essi nutrano sentimenti di possesso. I soggetti pedofili sono stati essi stessi, per la maggior parte, abusati sessualmente da bambini. La classificazione dell’UACI SCAMBISTA: preferisce scambiare materiale pedopornografico mediante Internet e propriamente in chat , età compresa tra i 21 ed i 30 anni, vive con i genitori o, se sposato, con moglie e figli maggiorenni. AGENTE: è un gradino più su nella scala della pericolosità /gravità patologica. Scambia video, sovente violenta per primo i propri figli, è in una età al di sopra dei 30 anni, vive da solo o con moglie e figli sotto i 14 anni. Se non vive a contatto con i bambini piccoli, cerca il modo di avvicinarli prevalentemente svolgendo una attività che li porti a contatto; PRODUTTORE: soggetto che, pur amando sessualmente i minori, si impegna maggiormente in mansioni organizzative, traendone vantaggi economici. Le attività vanno dal gestire siti pedofili (quindi reclutando altri pedofili), all’adescamento dei bambini tramite siti e chat, alla produzione di materiale video pedo. Questi sono soggetti d’età superiore ai 50 anni, perlopiù vivono da soli. L’analisi delle strategie di adescamento La varietà di comportamenti fa sì che le informazioni fornite sui comportamenti tipici hanno valore indicativo ma non esaustivo del panorama comportamentale del pedofilo on-line. Il pedofilo inizia una conversazione su tematiche banali e tipiche della vita di un bambino/ragazzo cercando nelle chat (anche telefoniche), nei forum, nei siti di giochi di ruolo. Il più delle volte mente sulla sua età e dichiara di essere un tardo-adolescente. L’adescamento Arriva a introdurre la tematica sessuale con molta gradualità, puntando in un primo momento a far raccontare al bambino/ragazzo particolari della sua vita sentimentale. Si rende disponibile ad accogliere tutte le sue lamentele, ad interessarsi a tutti i suoi problemi e ai suoi dubbi. Le conversazioni saranno progressivamente sempre più concentrate sulle tematiche sessuali e su dettagli sempre più precisi della vita “amorosa” del bambino/ragazzo. Le richieste Molti pedofili sono interessati a spingere il minore a compiere attività sessuali di tipo masturbatorio contestualmente alla sessione di chat, realizzando qualcosa di simile ad un abuso “indiretto”, mediato dalla presenza del computer. Alcuni chiedono al minore di fotografare parti anatomiche nude o nell’atto di compiere azioni sessuali suggerite dal pedofilo stesso. Molti minori hanno in uso telefonini forniti di videocamera e fotocamera utilizzabili proprio per questo scopo. Talvolta l’invito a compiere queste azioni e a fotografarle o filmarle, è accompagnato dalla promessa di una ricarica di credito telefonico, anche minima (5 euro). L’incontro Talvolta il pedofilo invia al minore immagini pornografiche o pedopornografiche per illustrare attività sessuali svolte da adulti o da altri bambini al fine di vincere le resistenze del minore a parlare o agire comportamenti sessuali. Il momento specifico in cui inviare tale materiale è ben ponderato dal pedofilo ed ha la funzione di testa d’ariete per rompere le sane strategie di protezione del minore stesso. Una volta che il rapporto “virtuale” tra pedofilo e minore ha raggiunto un certo grado di stabilità, il pedofilo può decidere di proporre un incontro. Il momento specifico in cui chiedere tale incontro dipende dalla disponibilità del minore, così come intuita dal pedofilo o dichiarata dal minore stesso. Statistiche aggiornate ad oggi, rilevabili attraverso la scheda UACI Atteggiamenti, comportamenti ed emozioni dei soggetti durante le perquisizioni Atteggiamento: Stupore Gentile e collaborativo Altro Silenzio Freddezza Vergogna 50,94 17.54 12,73 6,47 3,59 2,51 Sesso: Maschio Femmina 92,86 6,16 Età dei soggetti 10-20 21-30 31-40 41-50 51-60 Oltre 60 2.95% 17.44% 27.52% 22.60% 19.16% 10.32% Stato civile Single 35.64% Sconosciuto 27.72% Sposato 26.73% Separato 3.47% Convivente 2.72% Divorziato 1.98% Vedovo 0.99% Convivente 0.50% 144 112 108 14 11 8 4 con persona dello stesso sesso 2 Titolo di studio Licenza media Laurea 6.37% 5.31% Licenza liceale 5.04% Licenza elementare 2.12% Attività professionale Libero Professionista Operaio Tecnico informatico Medico Insegnante Militari e Forze Polizia Operatore turistico Religioso 19.64% 8.93% 5.36% 3.57% 3.57% 1.79% 1.79% 1.79% Ha figli minorenni No 87.88% Si 12.12% 377 52 Arresti precedenti Altro reato Pornografia Infantile Reato Sessuale Scambio di materiale con file sharing Adescamento di minori in chat/forum 40.91% 27.27% 13.64% 13.64% 4.55% Deviazioni sessuali Interesse per bambini tra 7 e 12 anni 33.33% Interesse per bambini tra 13 e 18 anni 30,30% Interesse per bambini tra 0 e 6 anni 27.27% Modus operandi Scambia materiale pedo-pornografico con file sharing 40.87% Scambia materiale pedo-pornografico online 28.70% Adesca e parla di argomenti sessuali ai minori via sms, mms 12.17% Adesca e parla di argomenti sessuali ai minori in chat 8.70% Cerca incontri con minori in chat, forum, newsgroup 7,83% Gestisce siti a pagamento di materiale pedopornografico 0.87% Acquista materiale pedo-pornografico su siti a pagamento 0.87% I comportamenti allarme nei bambini Di seguito si riportano quei comportamenti che possono risultare indicatori: il bambino computer; modifica improvvisamente l’uso del telefonino o del Il bambino si allontana e si apparta ogni volta che riceve o effettua una chiamata con il telefonino o quando è connesso a internet; Il bambino mostra molta ansia o si rifiuta di far vedere il suo telefonino o lo schermo del computer mentre naviga o è connesso; il bambino consuma velocemente il credito telefonico e non dà spiegazioni sui consumi; il bambino mostra ansia e preoccupazione quando squilla il telefonino e non spiega spontaneamente perché; Il bambino mostra cambiamenti nei suoi ritmi sonno-veglia. IL PROGETTO OLDPEPSY Oldpepsy (On line Detected Pedophilia Psychology): progetto di ricerca condotto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni con la Direzione Centrale della Sanità della Polizia di Stato allo scopo di "Analizzare linguaggio e modus operandi del pedofilo- online per creare strategie investigative più efficaci.” obiettivi realizzare e definire: un profilo criminologico digitale; un profilo criminologico in ottica psicosociale; un programma di indagine clinica dei soggetti, finalizzato alla valutazione del rischio di abusi intrafamiliari; un profilo comportamentale dei minori sulle chat. Il Child Exploitation Tracking System (CETS) CETS: database realizzato dalla Microsoft che permette: percorsi investigativi condivisi; scambio di dati e di informazioni continuo in tempo reale; programmi software comuni che utilizzano lo stesso “linguaggio”. Alcuni dati (1): Videocamera 95,5 50,3 66,8 80,8 17 43,9 21,6 11,6 34,5 23,6 57,5 13 Fax Consolle per video giochi Personal computer Connessione tradizionale Connessione a banda larga Accesso ad Internet Antenna parabolica Impianto stereo HIFI Segreteria telefonica Cellulare Videoregistratore Due o più TV color TV color Famiglie per beni tecnologici posseduti. Anno 2010 (valori percentuali) in Italia Dati Istat 7 25,2 Il 55% dei bambini italiani tra i 5-13 anni possiede un computer a casa ed il 35% di questi ha accesso ad Internet. Il 75% della popolazione italiana (14-85 anni) possiede un cellulare; il 93,4% dei ragazzi tra i 14-18 anni fa un uso abituale del cellulare. Dati emersi da una ricerca della Società italiana di pediatria (2010) 1 bambino su 3 ha il computer a casa Quasi 1 su 2 dispone di un collegamento alla rete casalinga. Il 71% di questi naviga soprattutto la sera e il 71,4% lo fa da solo. Il 40% non racconta mai ai genitori che cosa vede o con chi parla su Internet e il 20% lo fa raramente. Aumenta il tempo passato dai bambini a navigare: meno di un'ora per il 63,8% (82,3% l'anno precedente), da 1 a 3 ore per il 32,8% e oltre 3 ore per il 3,4%. Dati emersi da una ricerca della Società italiana di pediatria (2010) Soltanto il 13% si dichiara guardingo nei confronti degli interlocutori che incontra in chat (l'anno precedente lo pensava il 38%). Incontrare le persone conosciute in chat è un desiderio piuttosto condiviso: vorrebbe farlo il 73,5% (era il 65,8% un anno prima). Le chat sono sempre più viste "come strumento per trovare nuovi amici" (51,6%, contro il 37,2% dell'anno precedente). Cresce anche la disponibilità a "chattare con chi capita e non solo con i coetanei" (44,4% contro il 32,9% del 2000). Rischi generici: 1. Modifiche a forme classiche criminali: furti di informazioni; truffe e frodi; gioco d’azzardo; prostituzione; traffici di droga, armi o organi; molestie e minacce; pedofilia, adescamento e pornografia; riciclaggio; terrorismo; proselitismo delle sette sataniche; ... 2. Nuove forme di criminalità specifiche per l’ICT: cyberpedofilia (scambio di pedopornografia); cyberterrorismo; diffusione di virus informatici; truffe telematiche via e-mail; spamming; violazione della privacy da parte di aziende; diffusione di informazioni illegali on line (violenza, sette sataniche, razzismo, esplosivi, droghe, pedofilia, …); … Rischi potenziali per i fruitori minorenni: • interferenza nella costruzione dell’identità; • dipendenza; •presunti rischi di Internet Addiction Disturb (disturbo di dipendenza da Internet); • interferenza con la normale interazione sociale e relazionale; • esposizione a scritti o immagini di contenuto violento; • esposizione a scritti o immagini di contenuto pornografico; • molestia tramite messaggi; • molestia fisica quando ai primi contatti via Internet seguano incontri nel mondo reale; • danni causati da un'eccessiva quantità di tempo trascorsa davanti a un video con posture fisiche scorrette. La costruzione dell’identità Le nuove tecnologie offrono la possibilità di nascondere o mascherare la propria identità. • Il processo comunicativo è privo di norme e decontestualizzato • Il poter giocare con la propria identità è una forte attrattiva per gli utilizzatori • Questo “gioco” rappresenta un pericolo per l’identità, soprattutto quando la persona è in fase di costruzione della stessa: 1. La comunicazione non corporea può impoverire caratteristiche delle esperienze vissute nell’interazione le 2. Le maschere possono indebolire lo sviluppo e la costruzione del sé. 3. La virtualizzazione può impedire la presa di responsabilità di compiere scelte, necessaria per crescere e formare un’identità Dipendenza Quando le ore passate con le nuove tecnologie (pc, cellulare, tv, ..) sono eccessive: distolgono da altri interessi, creano scompenso fra le varie attività giornaliere, non se ne può fare a meno Diventa allarmante quando si tratta di un uso intenso e compulsivo dello strumento (es. Internet Addict Disorder) => isolamento dal mondo Interferenza con la normale interazione sociale e relazionale Paradossalmente il massimo dell’offerta di comunicazione sembra coincidere con il massimo di isolamento e di aspirazione all’autosufficienza In questa illusione si coltiva il sogno di esercitare un controllo assoluto e rassicurante sul mondo e sui propri desideri, a discapito delle reali relazioni. Chiusi in campane di vetro, gli individui non sono davvero in relazione fra loro, ma costruiscono un laboratorio nevrotico in cui inseguono un progetto delirante e catastrofico. Ma le nuove tecnologie sono anche risorsa…. Risorsa ed opportunità di apprendimento, svago e crescita personale Anche la rete di Internet può concretizzarsi in risorsa per documentarsi sul fenomeno stesso della pedofilia e della pornografia minorile, oltre che, ovviamente, di informazioni su ogni tipo di argomento che si ricerchi. VADEMECUM Insegnare dunque ai bambini a: • salvaguardare i dati personali • non inviare mai foto personali agli sconosciuti • consultarsi con genitori, insegnanti, amici più grandi I genitori dovrebbero: • insegnare il valore della privacy • assistere i bambini nella navigazione • collocare il PC in una parte della casa visibile, accessibile, controllabile • installare filtri alla navigazione su Internet • non far usare il PC come un televisore • individuare chatroom “garantite” • spiegare che Internet è divertente, ma riserva anche brutte esperienze. VADEMECUM per i piccoli Mai dare informazioni personali (nome, indirizzo, n. di tel., età, entrate familiari, nome e località della scuola, nome degli amici) o usare una carta di credito online senza il permesso dei genitori. Mai condividere la loro password, neanche con gli amici. Mai combinare un incontro faccia a faccia con qualcuno che incontrano online, a meno che i genitori non siano d'accordo e vadano con loro in un luogo pubblico. Mai rispondere ad un messaggio che li faccia sentire confusi o a disagio. Dovrebbero ignorare il mittente, finire la comunicazione e dirlo immediatamente ai genitori o a un altro adulto fidato. Mai usare un linguaggio grossolano o mandare messaggi volgari online. VADEMECUM Genitori e scuola I genitori possono: > Aiutare la scuola ad ottenere le tecnologie (anche usate). > Aiutare la scuola e la comunità di appartenenza a partecipare alla iniziative volte a cablare le scuole in modo che i loro computer siano in rete ed abbiano accesso ad Internet. > Condividere le proprie abilità andando come volontari in classe e organizzando l'aggiornamento per insegnanti ed altri genitori. > Aderire a gruppi di programmazione delle tecnologie della scuola. Cosciente dei possibili rischi e delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie In grado di utilizzare le Nuove tecnologie adattandole ai propri bisogni e desideri personali utente sicuro e responsabile In grado di assumersi la Responsabilità finale di ciò che decide di fare quando usa le nuove tecnologie Consapevole del “peso/portata” (o possibile effetto) delle proprie scelte (giuste o sbagliate che esse siano) Qualche spot finale Più che di censori, bambini e adolescenti hanno bisogno di guide: la deresponsabilizzazione crea irresponsabilità. Ai bambini non dovrebbe essere consentito un accesso indiscriminato, i rischi devono essere minimizzati e bambini e adolescenti devono poter trarre i migliori vantaggi dalla rete. I minori devono mantenere un buon equilibrio fra tempo trascorso in rete e fuori, tra mondo virtuale e reale. Iniziative di formazione e scambio di informazioni per genitori e insegnanti. Le nuove tecnologie rappresentano importanti risorse ed opportunità di apprendimento, svago, crescita personale.. Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Stefania Pierazzi [email protected]