tuttomoto - Nexus Club Italia
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T test NUOVO MODELLO GILERA NEXUS 250 Complesso di superiorità C 90 frenante e il motore. Rimane sempre uno scooter molto sportivo, ma meno estremo del 500, meno rigido e più agile nella guida quotidiana, sempre con quell’appeal inconfondibile esaltato da questo restyling. Completamente nuova la parte anteriore, con il plexi più basso e gli specchi collocati sul manubrio anziché sullo scudo, come invece era in precedenza sul Nexus 500. Sulla parte alta dello scudo sono stati collocati due deflettori che ne completano la linea e fungono anche da Tre le colorazioni disponibili: nero, grigio e rosso/nero. Completa persino dell’indicatore del consumo, la strumentazione è la medesima del 500. La posizione di contagiri e tachimetro è stata invertita rispetto al vecchio 500. compendi aerodinamici a protezione delle mani. Ma soprattutto cambia la posizione di guida rispetto sempre al noto 500: il manubrio è stato alzato e la sella abbassata, tra l’altro lo spazio sottostante è più ampio sul 250 perché non c’è la voluminosa cassa-filtro che, come di consueto, si trova invece sopra il carter della trasmissione. La postura che si assume da seduti è sempre sullo stile della precedente: sella alta e manubrio basso, ma la sensazione di stare ▲ ilindrata dimezzata, ma divertimento raddoppiato: l’ennesima dimostrazione che la virtù sta nel mezzo, anzi nel “due e mezzo”. Scendi dal 500 e sali sul 250: la differenza è incontrovertibile. Più guidabilità, più maneggevolezza, più divertimento nella guida sportiva, con lo stesso fascino della cilindrata maggiore, visto che la piattaforma dei due modelli è la medesima, così come lo sono tutte le plastiche: cambiano solo le sospensioni, l’impianto Il Nexus 500 gli ha trasmesso tutti i geni della sportività e lui, nonostante la cilindrata dimezzata, non solo li ha recepiti al massimo, ma li ha anche moltiplicati. Il Nexus 250 è più guidabile, leggero e piega di più. Fabio Gilardenghi - foto Milagro 91 TEST NEXUS 250 appoggiati sopra, più che seduti dentro lo scooter, è in effetti diminuita. Aumenta la praticità quando si sale in sella, che si scavalca sempre con la gamba visto il tunnel centrale alto, e nelle manovre da fermo perché si tocca meglio con i piedi a terra; e aumenta anche il comfort, se non per la sella, comunque sufficientemente comoda, per la posizione di guida più naturale e per la taratura più morbida dei due ammortizzatori rispetto al sistema ben più rigido di monoammortizzatore e leveraggio del 500. C’è spazio a sufficienza a bordo e la postura è giusta per avere una buona visuale nel traffico e un buon controllo quando si guida aggressivi. Uno scooter che regala tanto feeling e con il quale entri subito in confidenza. In movimento è ben più maneggevole del 500, più agile, leggero ed equilibrato perché qui non si sente l’inerzia del peso del motore tutto spostato lì dietro. C’è più dinamicità quando lo sposti a sinistra e a destra nelle curve o nei passaggi nel traffico della metropoli, anche se rimane sempre più stabile che maneggevole: se prendiamo A differenza del 500 il 250 ha un solo disco freno anteriore e non ha la frenata integrale. Nella nuova carenatura le frecce sono integrate nello scudo, mentre gli specchi sono fissati sul manubrio. 92 Quattro chiacchiere con... DANIELE BANDIERA DIRETTORE BRAND UNIT PIAGGIO, GILERA E VESPA Abbiamo chiesto a Daniele Bandiera qual è il plusvalore dei prodotti Gilera. «Il plusvalore sta sicuramente nel marchio stesso, che tutto il mondo ci invidia, presente fin dal lontano 1909. Lo vogliamo distinguere per sportività anche se non estrema, una sportività che si rivolge a un grande bacino di utenza. Questo è un anno importante per Gilera: grandi investimenti sono stati fatti per confermarne la leadership tra le piccole cilindrate; dopo anni abbiamo presentato una 125 sportiva e siamo ritornati al logo dei due cerchi, lo stesso che compare sul serbatoio della quattro cilindri che vinse nel 1957, con Libero Liberati, l’ultimo dei sei mondiali conquistati dalla Gilera nella classe 500». Quali saranno i prodotti che vedremo nel prossimo futuro? «Al presente stiamo preparando un rinnovo completo di tutta la gamma. Il futuro lo deciderà il mercato». E per quanto riguarda le moto di grossa cilindrata? «Gilera fa parte di un gruppo che ha già altri brand che producono moto di grossa cilindrata: Aprilia e Guzzi. Non penso che per ora ci sarà spazio per Gilera». Sotto la sella lo spazio è maggiore che sul 500, per via dell’assenza della grossa cassa filtro. Le plastiche invece sono le stesse. un Runner, ad esempio, in quanto ad agilità “gli gira intorno”, ma in questo caso altri sono i volumi e i pesi in gioco. Tale stabilità della ciclistica, unita a un buon rigore delle sospensioni, sportive ma non di taratura letale, consente di prendere un bel ritmo nel misto, con molta più luce a terra rispetto al 500 e quindi con maggiore divertimento, anche se nella fase di discesa il comportamento non è perfettamente rotondo, visto che a un certo punto della piega sembra scendere giù più velocemente rispetto a quando la si era impostata. La tenuta è comunque sicura, seppur i pneumatici di serie non siano i più sportivi della gamma Michelin. Il motore a iniezione già lo conoscevamo e, come su altri modelli, è la giusta via di mezzo per avere prestazioni brillanti ma pesi e consumi ridotti, nella totale assenza di vibrazioni. Ha buona prontezza in ripresa, grazie anche a una trasmissione a punto che non crea sussulti se si pela il gas da fermo e, chiedendo tutto, sfrutta adeguatamente la potenza del motore. In velocità supera i 130 km/h indicati a circa 9.000 giri di strumento, senza una grinza a livello di stabilità, ma in questa condizione la scelta del plexi più basso pare in controtendenza con la dichiarata volontà di farne uno scooter sport-touring, poiché lascia più esposte la testa e le spalle. Ma il plexi è regolabile in altezza attraverso tre viti a brugola ed è sufficiente sino a 100 km/h. Ottima invece la protezione per le gambe. Dall’impianto frenante invece ci aspettavamo qualche cosa di più: nessun problema la modulabilità sia anteriore che posteriore, ma la potenza non stupisce e se dietro può trovare una giustificazione la volontà di scongiurare i repentini bloccaggi della ruota, davanti invece ci è parsa carente di mordente. evoluzione Deriva dal Nexus 500, l’anti T-Max di casa Gilera, il maxi scooter più sportivo in circolazione, nato alla fine del 2003. La versione 250 è una novità assoluta e beneficia anch’esso del restyling del 500. rivali La “guerra” è tutta in casa: il più accreditato è il Derbi GP1 250 (3.490 euro): l’unico col telaio in alluminio e stesso motore. Un altro bel mastino è Il Gilera Runner 200 (3.590 euro): più piccolo ma sempre cattivo. identikit Prezzo: € 4.600 indicativo f.c. Disponibilità: da maggio. Prestazioni: potenza e coppia: 22,44 cv (16,5 kW) a 8.000 giri; 20,2 Nm a 6.500 giri Tecnica: ■ motore: 4T, monocilindrico QUASAR Euro 3; distribuzione monoalbero a camme in testa (SOHC) 4 valvole, raffredd. a liquido. Alesaggio e corsa 72 x 60 mm, cilindrata 244 cc. Rapp. compressione 11,5:1. Alimentaz. a iniezione. Avv. elettrico, accensione elettronica a scarica induttiva. ■ trasmissione: variatore automatico di velocità CVT con asservitore di coppia e frizione centrifuga a secco. ■ telaio: traliccio di tubi in acciaio. ■ sospensioni: ant. forcella telescopica idraulica, steli da 35 mm, esc. 94 mm; post. doppio amm. idraulico regolabile nel precarico su 4 posizioni, esc. 76 mm. ■ freni e gomme: ant. disco da 260 mm; post. disco da 240 mm; ant. 120/70-14, post. 140/60-14. ■ peso e misure: 174 kg a secco; int. 1.530 mm; lungh. max 2.100 mm; alt. sella 810 mm, cap. serbatoio 15 litri. 2 RAGIONI PER COMPRARLO: Estetica affascinante; bella ciclistica e motore bene a punto, per una guida brillante e sportiva. 2 RAGIONI PER NON COMPRARLO: Ci aspettavamo qualche cosa di più dalla frenata; il plexi è accattivante, ma è basso e lascia esposte testa e spalle. IL NOSTRO GIUDIZIO: Dinamicamente va meglio del 500. Si guida bene tra le curve e non è scomodo in città. Rimane uno scooter sportivo, quindi il comfort non è ovviamente come su un giapponese GT. Ma è meno estremo del 500 (soprattutto del 500 vecchio). È molto più bilanciato ed equilibrato. 93