tuttomoto - Nexus Club Italia

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T
test
NUOVO MODELLO
GILERA NEXUS 250
Complesso di
superiorità
C
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frenante e il motore. Rimane
sempre uno scooter molto
sportivo, ma meno estremo
del 500, meno rigido e più agile
nella guida quotidiana, sempre
con quell’appeal inconfondibile
esaltato da questo restyling.
Completamente nuova la parte
anteriore, con il plexi più basso
e gli specchi collocati sul
manubrio anziché sullo scudo,
come invece era in precedenza
sul Nexus 500. Sulla parte alta
dello scudo sono stati collocati
due deflettori che ne completano
la linea e fungono anche da
Tre le colorazioni
disponibili:
nero, grigio
e rosso/nero.
Completa persino
dell’indicatore
del consumo,
la strumentazione
è la medesima
del 500. La
posizione di
contagiri
e tachimetro
è stata invertita
rispetto al
vecchio 500.
compendi aerodinamici
a protezione delle mani. Ma
soprattutto cambia la posizione
di guida rispetto sempre al noto
500: il manubrio è stato alzato
e la sella abbassata, tra l’altro
lo spazio sottostante
è più ampio sul 250 perché non
c’è la voluminosa cassa-filtro
che, come di consueto, si trova
invece sopra il carter della
trasmissione. La postura che
si assume da seduti è sempre
sullo stile della precedente:
sella alta e manubrio basso,
ma la sensazione di stare
▲
ilindrata dimezzata,
ma divertimento
raddoppiato: l’ennesima
dimostrazione che
la virtù sta nel mezzo, anzi nel
“due e mezzo”. Scendi dal 500
e sali sul 250: la differenza è
incontrovertibile. Più guidabilità,
più maneggevolezza, più
divertimento nella guida sportiva,
con lo stesso fascino della
cilindrata maggiore, visto che
la piattaforma dei due modelli
è la medesima, così come lo
sono tutte le plastiche: cambiano
solo le sospensioni, l’impianto
Il Nexus 500 gli ha trasmesso tutti i geni
della sportività e lui, nonostante la cilindrata
dimezzata, non solo li ha recepiti al massimo,
ma li ha anche moltiplicati. Il Nexus 250 è più
guidabile, leggero e piega di più.
Fabio Gilardenghi - foto Milagro
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TEST NEXUS 250
appoggiati sopra, più che seduti
dentro lo scooter, è in effetti
diminuita. Aumenta la praticità
quando si sale in sella, che si
scavalca sempre con la gamba
visto il tunnel centrale alto,
e nelle manovre da fermo perché
si tocca meglio con i piedi
a terra; e aumenta anche
il comfort, se non per la sella,
comunque sufficientemente
comoda, per la posizione di guida
più naturale e per la taratura
più morbida dei due
ammortizzatori rispetto
al sistema ben più rigido
di monoammortizzatore
e leveraggio del 500. C’è spazio
a sufficienza a bordo e la postura
è giusta per avere una buona
visuale nel traffico e un buon
controllo quando si guida
aggressivi. Uno scooter che
regala tanto feeling e con
il quale entri subito in confidenza.
In movimento è ben più
maneggevole del 500, più agile,
leggero ed equilibrato perché qui
non si sente l’inerzia del peso del
motore tutto spostato lì dietro.
C’è più dinamicità quando lo
sposti a sinistra e a destra nelle
curve o nei passaggi nel
traffico della metropoli, anche
se rimane sempre più stabile
che maneggevole: se prendiamo
A differenza del 500
il 250 ha un solo disco
freno anteriore e non
ha la frenata integrale.
Nella nuova carenatura
le frecce sono integrate
nello scudo, mentre
gli specchi sono fissati
sul manubrio.
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Quattro chiacchiere con...
DANIELE BANDIERA
DIRETTORE BRAND UNIT
PIAGGIO, GILERA E VESPA
Abbiamo chiesto a
Daniele Bandiera
qual è il plusvalore
dei prodotti Gilera.
«Il plusvalore sta
sicuramente nel
marchio stesso,
che tutto il mondo
ci invidia, presente
fin dal lontano
1909. Lo vogliamo
distinguere
per sportività anche se non estrema, una sportività che si rivolge a un grande bacino
di utenza. Questo è un anno importante per Gilera:
grandi investimenti sono stati fatti per confermarne
la leadership tra le piccole cilindrate; dopo anni abbiamo presentato una 125 sportiva e siamo ritornati al logo dei due cerchi, lo stesso che compare sul
serbatoio della quattro cilindri che vinse nel 1957,
con Libero Liberati, l’ultimo dei sei mondiali conquistati dalla Gilera nella classe 500». Quali saranno i
prodotti che vedremo nel prossimo futuro? «Al presente stiamo preparando un rinnovo completo di
tutta la gamma. Il futuro lo deciderà il mercato». E per quanto riguarda le moto di grossa cilindrata? «Gilera fa parte di un
gruppo che ha già altri brand che
producono moto di grossa cilindrata: Aprilia e Guzzi. Non penso che per ora ci sarà spazio
per Gilera».
Sotto la sella lo spazio è maggiore che sul 500,
per via dell’assenza della grossa cassa filtro.
Le plastiche invece sono le stesse.
un Runner, ad esempio, in quanto
ad agilità “gli gira intorno”, ma
in questo caso altri sono i volumi
e i pesi in gioco. Tale stabilità
della ciclistica, unita a un buon
rigore delle sospensioni, sportive
ma non di taratura letale,
consente di prendere un bel
ritmo nel misto, con molta più
luce a terra rispetto al 500
e quindi con maggiore
divertimento, anche se nella fase
di discesa il comportamento non
è perfettamente rotondo, visto
che a un certo punto della piega
sembra scendere giù più
velocemente rispetto a quando
la si era impostata. La tenuta
è comunque sicura, seppur
i pneumatici di serie non siano
i più sportivi della gamma
Michelin. Il motore a iniezione già
lo conoscevamo e, come su altri
modelli, è la giusta via di mezzo
per avere prestazioni brillanti ma
pesi e consumi ridotti, nella totale
assenza di vibrazioni. Ha
buona prontezza in ripresa,
grazie anche a una
trasmissione a punto che
non crea sussulti se si pela
il gas da fermo e, chiedendo
tutto, sfrutta adeguatamente
la potenza del motore.
In velocità supera i 130
km/h indicati a circa
9.000 giri di strumento,
senza una grinza a livello
di stabilità, ma in questa
condizione la scelta del plexi
più basso pare in
controtendenza con la
dichiarata volontà di farne uno
scooter sport-touring, poiché
lascia più esposte la testa e le
spalle. Ma il plexi è regolabile
in altezza attraverso tre viti
a brugola ed è sufficiente sino
a 100 km/h. Ottima invece
la protezione per le gambe.
Dall’impianto frenante invece ci
aspettavamo qualche cosa di più:
nessun problema la modulabilità
sia anteriore che posteriore,
ma la potenza non stupisce
e se dietro può trovare una
giustificazione la volontà di
scongiurare i repentini bloccaggi
della ruota, davanti invece ci
è parsa carente di mordente.
evoluzione
Deriva dal Nexus 500, l’anti T-Max di
casa Gilera, il maxi scooter più sportivo in
circolazione, nato alla fine del 2003. La
versione 250 è una novità assoluta e
beneficia anch’esso del restyling del 500.
rivali
La “guerra” è tutta in casa: il più
accreditato è il Derbi GP1 250 (3.490
euro): l’unico col telaio in alluminio e stesso
motore. Un altro bel mastino è Il Gilera
Runner 200 (3.590 euro): più piccolo ma
sempre cattivo.
identikit
Prezzo: € 4.600 indicativo f.c.
Disponibilità: da maggio.
Prestazioni: potenza e coppia: 22,44 cv
(16,5 kW) a 8.000 giri; 20,2 Nm
a 6.500 giri
Tecnica: ■ motore: 4T, monocilindrico
QUASAR Euro 3; distribuzione
monoalbero a camme in testa (SOHC) 4
valvole, raffredd. a liquido. Alesaggio e
corsa 72 x 60 mm, cilindrata 244 cc.
Rapp. compressione 11,5:1. Alimentaz.
a iniezione. Avv. elettrico, accensione
elettronica a scarica induttiva.
■ trasmissione: variatore automatico di
velocità CVT con asservitore di coppia e
frizione centrifuga a secco.
■ telaio: traliccio di tubi in acciaio.
■ sospensioni: ant. forcella telescopica
idraulica, steli da 35 mm, esc. 94 mm;
post. doppio amm. idraulico regolabile
nel precarico su 4 posizioni, esc. 76 mm.
■ freni e gomme: ant. disco da 260
mm; post. disco da 240 mm; ant.
120/70-14, post. 140/60-14.
■ peso e misure: 174 kg a secco; int.
1.530 mm; lungh. max 2.100 mm; alt.
sella 810 mm, cap. serbatoio 15 litri.
2 RAGIONI PER COMPRARLO:
Estetica affascinante; bella ciclistica
e motore bene a punto, per una guida
brillante e sportiva.
2 RAGIONI PER NON COMPRARLO:
Ci aspettavamo qualche cosa di più dalla
frenata; il plexi è accattivante, ma è
basso e lascia esposte testa e spalle.
IL NOSTRO GIUDIZIO:
Dinamicamente va meglio del 500. Si
guida bene tra le curve e non è scomodo
in città. Rimane uno scooter sportivo,
quindi il comfort non è ovviamente come
su un giapponese GT. Ma è meno estremo
del 500 (soprattutto del 500 vecchio).
È molto più bilanciato ed equilibrato.
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