ISTITUZIONI PUBBLICHE, COMUNICAZIONE E NUOVE

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ISTITUZIONI PUBBLICHE, COMUNICAZIONE E NUOVE
Sapienza - Università di Roma
Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche
ISTITUZIONI PUBBLICHE, COMUNICAZIONE
E NUOVE TECNOLOGIE
Parte 2 – Amministrazioni pubbliche in rete
UD1
Le nuove tecnologie per la comunicazione
Lezione 1 Dall’e-government all’Agenda Digitale in Italia
Dott.ssa Laura Franceschetti
LE POLITICHE PUBBLICHE DI GOVERNO ELETTRONICO: DEFINIZIONE E DIMENSIONI"
l insieme delle azioni compiute da una rete di soggetti (gli attori)
correlate alla soluzione di un problema collettivo
(un bisogno, un opportunità, una domanda insoddisfatta),
generalmente considerato di interesse pubblico
attori
risorse
Spazio di Policy
interessi
vincoli
relazioni
Sistema di
relazioni tra
questi
elementi
norme
E-GOVERNMENT: definizioni dall’aula"
<<una riforma organizzativa attraverso cui le istituzioni,
istituzioni, su
suvari
varilivelli,
livelli,
posti determinati obiettivi
obiettivi ()()
attraverso l’utilizzo delle nuove
nuove tecnologie
tecnologiee enorme
norme
specifiche,
specifiche,
producono output
output specifici
specificiper
perrispondere
risponderealle
alleesigenze
esigenze
di determinati destinatari>>
destinatari>> (GRUPPO
(GRUPPO1)1)
<<è promossa da attori
attori istituzionali
istituzionali
(centrali
(centrali
e locali)
e locali)
per risolvere le problematiche
problematichedidicomunicazione,
comunicazione,
partecipazione,
partecipazione,
complessità burocratica
complessità
burocratica
e accesso
e accesso
ai servizi,
ai servizi,
attraverso strumenti
strumenti normativi
normativi
e tecnologici.
e tecnologici.
Gli strumenti normativi riguardano l’emanazione di norme
per regolamentare
regolamentare leleazioni
azionididie-gov;
e-gov;
Gli strumenti tecnologici servono a rimuovere i vincoli
vincoli attraverso
attraversoazioni
azioni
specifiche per il raggiungimento degli obiettivi>> (GRUPPO 2)
E-GOVERNMENT: definizioni"
<<è l’uso dell’Information Technology per l’erogazione di servizi pubblici
con maggiore efficacia, usando un metodo customer oriented,
più economico e al contempo differente e migliore.
Influisce sulle relazioni del singolo ente con gli utenti, con le imprese e
con gli altri enti pubblici oltre che sulle procedure commerciali interne
e sui dipendenti>> (Holmes 2002)
oppure e-governance ?
1
2
e-administration
(relazioni intra-organizzative)
Attività di organizzazione interna
tra le diverse amministrazioni
Knowledge management
e–government
(relazioni inter-organizzative)
3
Elaborazione delle politiche
con i cittadini e con le imprese
e-democracy
Coordinamento delle policy
Implementazione delle politiche
Erogazione di servizi pubblici
Democraticità del processo politico
(dibattito, partecipazione, consultazione) Trasparenza della attività di governo
Trasparenza del policy-making
LE TAPPE STORICHE: EU e IT a confronto"
EU
IT
creazione di uno Spazio Comune
dell Informazione elettronica
Prima metà
anni 90
Creazione dell AIPA
(poi CNIPA, oggi DIGIt@PA)
Rapporto Bargermann
(Information Society)
(visione della società che sostituisce la società industriale ponendo al centro – come
“risorsa strategica” – l’informazione e la conoscenza anziché l’energia, la tecnologia
meccanica e la produzione dei beni materiali)
il libro verde "Living and working
in the Information Society
- People First"
Seconda metà
anni 90
Leggi Bassanini
Ministero per
l Innovazione e le Tecnologie (2001)
Piano d azione "eEurope 2002:
An Information Society for All",
2000 - 2005
Strategies for Jobs
in the Information Society
1° Piano e-government (2000-01)
L e-gov per un federalismo efficiente: una
visione condivisa Stato Regioni e autonomie
locali (2003-2005)
2° Piano e-government (2002-2004)
il piano d'azione "eEurope 2005
2005 - 2010
il piano d'azione "i2010
Modifiche al CAD (2009)
Piano E-Gov 2012
GLI ATTORI DELL’E-GOVERNMENT (1)"
LEGISLATURA
XIII (II Governo Amato)
1993 - 2000
ATTORE POLITICO
ORGANO TECNICO
Ministro della
Funzione Pubblica
  Autorità per Informatica nella PA
(AIPA)
  Centro Tecnico
XIV (Gov. Berlusconi II e III)   Ministro per l’Innovazione
2001 - 2006
e le Tecnologie
2 filoni di riforma
Centro Nazionale per l’Informatica
nella PA (CNIPA)
  Ministro della Funzione
Pubblica
XV (Gov. Prodi)
2006 - 2008
  Ministero per le riforme e
l’Innovazione nella PA
Centro Nazionale per l’Informatica
nella PA (CNIPA)
XVI (Gov. Berlusconi IV)
2008 - 2011
  Ministero per la PA e
l’Innovazione
Centro Nazionale per l’Informatica
nella PA (CNIPA)
1 sola regia
Dal 1 dic 2009 diventa
Digit@PA
GLI ATTORI DELL’E-GOVERNMENT (2)"
LEGISLATURA
ATTORE POLITICO
ORGANO TECNICO
XVI (Gov. Monti)
2011 - 2013
  Ministero per la PA e
la semplificazione
Digit@PA
XVII (Gov. Letta)
2013 - 2014
  Ministero per la PA e
la semplificazione
AGENDA DIGITALE ITALIANA
XVII (Gov. Renzi)
2014 - …
  Ministero per la
Semplificazione e la PA
AGENDA DIGITALE ITALIANA
dal 15 giugno 2012
diventa
AGENDA DIGITALE
+il Ministro per la coesione territoriale, ITALIANA
il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
e il Ministro dell'economia e delle finanze
e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Regia integrata
LE AZIONI (1): IL PIANO NAZIONALE DI E-GOVERNMENT"
5 macro-aree
Servizi on line ai cittadini e alle imprese
servizi prioritari, Carte d'Identità Elettroniche, firme digitali
Efficienza delle procedure amministrative
e-procurment, e-mail, mandati di pagamento gestiti on-line
Valorizzazione delle risorse umane
certificazione dell'alfabetizzazione digitale, e-learning
Trasparenza
accessibilità on-line all'iter procedurale della Pubblica Amministrazione
Qualità
sviluppo in tutti gli uffici di un sistema di customer satisfaction
LE VARIABILI DI CONTESTO"
Riforme istituzionali
(decentramento amministrativo
+
riforma del Titolo V della Costituzione)
nuovo ruolo delle autonomie locali
Amministrazioni centrali
Amministrazioni locali
= back office
= front end
IL MODELLO DI E-GOVERNMENT DEL MIT"
Come organizzare l erogazione dei servizi on line?
1° FASE DI E-GOVERNMENT: le parole-chiave"
frammentazione
dei contesti locali
cooperazione
coordinamento = concertazione e accordi tra istituzioni
competizione
coordinamento = aggiustamenti posti in essere come
reazione alle iniziative assunte da altre istituzioni
Governance
locale
1° FASE DI E-GOVERNMENT: cambio di paradigma"
Burocratico
orientamento
Processi organizzativi
Analisi costi/benefici
Razionalità, dipartimentalizzazione, controllo gerarchico
verticale
E-government
Soddisfazione dell utente
e alla flessibilità
Gerarchia orizzontale,
organizzazione a rete,
condivisione delle informazioni
Comando e controllo
Semplificazione e coordinamento,
imprenditorialità innovativa
Comunicazione interna
Gerarchica e top-down
Multidirezionale a rete con
un coordinamento centrale
Comunicazione esterna
Centralizzata; formale,
su canali limitati
Formale e informale, circolare,
multicanale
Standardizzazione, imparzialità,
equità
Adattamento ai bisogni dell utenza,
personalizzazione
Leadership
Principi di erogazione
dei servizi
IL PIANO EGOV 2012: perché?"
Per superare il ritardo
In Italia solo il 17% delle famiglie usa Internet
La media europea è del 32%
Nei grandi Paesi europei il valore sale al 40%
Nei Paesi del Nord Europa raggiunge il 60%
Particolarmente critica la situazione delle fasce di età
avanzata 65-74 anni (solo il 5% accede ad Internet )
contro il 25% della Germania
Le imprese manifestano un ritardo inferiore alle
famiglie nell’accesso, ma lo sviluppo dell’e-commerce
è frenato
IL PIANO EGOV 2012: perché?"
IL PIANO EGOV 2012: perché?"
IL PIANO EGOV 2012: come?"
Rinnovando la PA
Migliorando l efficienza della PA
Assistenza al cliente
La soddisfazione del cliente
Reti Amiche
PA e imprese
Semplificazione
Dematerializzazione
Abbonamento alla GU
+
Archivi digitali
IL PIANO EGOV 2012: come?"
E-GOVERNMENT: gli sviluppi"
http://ec.europa.eu/information_society/digital-agenda/index_en.htm
http://www.agenda-digitale.it/
E-GOVERNMENT: la domanda di servizi pubblici online di
qualità"
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28 maggio 2013
eGovernment, per Europa e Italia la strada è ancora lunga
di Alessandro Longo
L'Europa e soprattutto l'Italia hanno ancora molta strada da fare per rendere più utilizzabili i propri servizi eGovernment, verso i
cittadini. È quanto risulta dal decimo rapporto della Commissione europea sui servizi europei di eGovernment, curato da Capgemini, uno
dei principali fornitori al mondo di consulenza, tecnologia e outsourcing, e dai suoi partner.
Lo studio si chiama Digital by default or by Detour e nota come in Europa sono ormai disponibili molti servizi per interagire con la
pubblica amministrazione, ma il loro utilizzo e la soddisfazione degli utenti lascia a desiderare. Soprattutto a confronto con i servizi
digitali forniti dai privati su internet. Addirittura la soddisfazione degli utenti, per i servizi eGov, è calata dal 2007. E' frutto di un
sondaggio su 28 mila cittadini europei, con l'analisi dei servizi digitali che si ripercuotono sulla vita quotidiana in tre grandi aree: l'avvio
di un'impresa, il lavoro e l'iscrizione a un istituto scolastico di livello superiore.
Il 46 per cento dei cittadini europei ha usato servizi di eGov, ma di questi il 28 per cento si è trovato male e rischia di rinunciarci. I servizi
più usati sono la dichiarazione dei redditi (73 per cento degli utenti), cambio di residenza (57 per cento) e l'iscrizione universitaria o la
domanda per una borsa di studio (56 per cento). I meno utilizzati sono le denunce di un reato e per un nuovo impiego. Il 47% delle
persone che ha utilizzato servizi di eGovernment ha ottenuto tutto quello che voleva dalla pubblica amministrazione, il 46% sono
parzialmente soddisfatte e il 5% non ha ottenuto nulla.
È bassa in particolare la soddisfazione nell'uso dei servizi per il lavoro. In particolare per quelli di orientamento sociale come la
consulenza sul debito, l'alloggio, l'accesso ai programmi di sensibilizzazione per la salute. Secondo la Commissione, questo è un problema
che incoraggia un possibile processo di declino per le persone (disoccupazione di lunga durata).
"In tempi di crisi economica, è abbastanza naturale preoccuparsi di problemi a breve termine. Ma non possiamo dimenticarci di porre le
dovute attenzioni al futuro", afferma Neelie Kroes, European Commissioner for the Digital Agenda. "Abbiamo bisogno di mantenere la
competitività in un mondo che cambia, di trovare posti di lavoro per i giovani, di investire i soldi dei contribuenti in modo più efficiente,
di prenderci cura di una popolazione che invecchia, di gestire meglio le risorse energetiche e l'ICT può fornire tutto questo. Si può
aumentare la produttività, l'efficienza, l'efficacia ed è possibile offrire tante innovazioni e applicazioni".
Quanto all'Italia, lo studio rileva che il 46 per cento dei nostri utenti internet usa i servizi eGov: siamo nella media europea, ma agli ultimi
posti in Europa Occidentale. La principale lacuna italiana è sulla trasparenza del Governo su internet. Del resto, l'ha notato anche un
recente studio di Diritto di Sapere, "The Silent State", secondo cui il 65 per cento delle Pa non ha risposto a 300 richieste di informazioni
fatte da 33 persone, su una decina di temi, tra cui la spesa pubblica, i servizi sociali, l'ambiente, la salute. È durato un mese il
monitoraggio condotto da quest'associazione no profit, su 100 Pa. Solo il 27 per cento di loro ha dato una risposta completa e
soddisfacente in base alle norme, che risalgono al 1990. L'Italia resta il solo Paese europeo a non avere il Foia- il diritto ad accedere a tutti
i dati della Pa (salvo particolari motivi di sicurezza e privacy), attivo invece in 80 i Paesi al mondo, tra cui l'India, il Kenia, la Tanzania, la
Croazia. Adesso il piano per l'eGov italiano è in capo all'Agenzia per l'Italia Digitale, che sta provando ad accelerare la roadmap. Prevede a
giugno un bando di gara per l'Anagrafe unica della popolazione, colonna portante di un più ampio disegno per l'identità digitale e per i
servizi della Pa, tra cui il Documento Unificato (carta di identità, tessera sanitaria e carta regionale dei servizi), il fascicolo sanitario
elettronico, il domicilio digitale (il diritto a comunicare con la Pa totalmente tramite un indirizzo e-mail).
28 maggio 2013
P.I. 00777910159 - © Copyright Il Sole 24 Ore - Tutti i diritti riservati
AGENDA DIGITALE ITALIANA (1)"
IDENTITÀ DIGITALE
 Documento digitale unificato - Carta di identità elettronica e tessera sanitaria
 Anagrafe unificata, censimento annuale della popolazione e Archivio delle strade
 Domicilio digitale del cittadino e obbligo di PEC per le imprese
PA DIGITALE/OPEN DATI
 Pubblicazione dati e informazioni in formato aperto
 Biglietti di viaggio elettronici e sistemi di trasporto intelligente
 Procedure digitali per acquisto di beni e servizi
 trasmissione obbligatoria di documenti per via telematica
 Pubblicizzazione dei dati della PA
ISTRUZIONE DIGITALE
 Fascicolo elettronico per gli studenti universitari e
semplificazione di procedure in materia di università
 Libri e centri scolastici digitali
AGENDA DIGITALE ITALIANA (2)"
SANITÀ DIGITALE
 Fascicolo sanitario elettronico, cartella e prescrizione medica digitali
DIVARIO DIGITALE (FORTE IMPULSO PER LA BANDA LARGA E ULTRALARGA)
 Azzeramento del divario digitale, interventi per la diffusione delle tecnologie digitali
MONETA E FATTURAZIONE ELETTRONICA
 Pagamenti elettronici alle pubbliche amministrazioni
 Utilizzo della moneta elettronica
GIUSTIZIA DIGITALE
 Biglietto di cancelleria, comunicazioni e notificazioni per via telematica
 Modifiche alla legge fallimentare
 Comunità intelligenti
Bibliografia minima di riferimento"
  Belisario E. (2009), La nuova Pubblica Amministrazione Digitale. Guida al Codice
dell’Amministrazione Digitale dopo la Legge n. 69/2009, Maggioli, Rimini.
 Buccoliero L. (2009), Il governo elettronico. Modelli, strategie di innovazione ed elementi
di valore per una pubblica amministrazione digitale, Tecniche Nuove, Milano.
 Calise M. e De Rosa R. (2003), “Il governo elettronico: visioni, primi risultati e un’agenda
di ricerca”, Rivista Italiana di Scienza Politica, 2: 257-283
 De Rosa R. (2007), “La politica del governo elettronico in Italia”, Polis, XXI, 1: 5-8.
 Franceschetti L. (2011), L'amministrazione in rete: uno sguardo sociologico. La
comunicazione online in sanità, Franco Angeli, Milano (cap. 1)
 Lovari A. (2013), Networked citizens. Comunicazione pubblica e amministrazioni digitali,
Franco Angeli (cap. 1)
 Zuccarini M. (2007), “Dieci anni di governo elettronico in Italia”, Polis, 1: 9-30.