Il governo cancella il carcere via al trasferimento
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Il governo cancella il carcere via al trasferimento
14 MERCOLEDÌ 20 GENNAIO 2016 savona IL SECOLO XIX IL DECRETO DEL GUARDASIGILLI ANDREA ORLANDO Il governo cancella il carcere via al trasferimento dei detenuti INTERVENTO DA 300 MILA EURO I motivi: «Costoso e fatiscente». La protesta della penitenziaria IL RETROSCENA MARIO DE FAZIO SAVONA. Addio carcere di Sant’Agostino. La casa circondariale di Savona è stata ufficialmente cancellata dal Ministro della Giustizia, lo spezzino Andrea Orlando, che ha firmato il decreto di soppressione con cui il comune capoluogo vede scomparire la struttura di detenzione situata nel centro cittadino. Il decreto con la firma in calce del Guardasigilli porta la data dello scorso 28 dicembre ma la comunicazione ufficiale è stata spedita agli enti interessati, Comune, Provincia e Regione, soltanto nei giorni scorsi. Nel testo vengono specificate le motivazioni che hanno portato il Ministero a decretare la cancellazione del carcere di Sant’Agostino. Tra queste la presunta «anti-economicità, in termini di costibenefici, del mantenimento dell’attuale casa circondariale» una delle principali ragioni della soppressione, oltre alla «modesta capacità ricettiva della stessa (capienza massima pari a 49 detenuti compresa la sezione semilibertà)» e soprattutto «la grave inadeguatezza dell’immobile sotto il profilo strutturale e della sicurezza». Ravvisata «l’opportunità di procedere alla soppressione», il decreto sancisce la cancellazione del carcere di Sant’Agostino. La possibilità che la casa circondariale di Savona potesse chiudere i battenti era paventata da anni: i detenuti, per i quali è già stato avviato da tempo un percorso di trasferimenti nelle vicine strutture di Genova, Sanremo e Imperia, dovrebbero mano mano lasciarelastrutturaallespalledi via Paleocapa. A colpire, però, è l’assenza di rassicurazioni sulla realizzazione di un altro Il carcere Sant’Agostino di Savona 49 50 detenuti la capienza massima dell’istituto di pena di Savona gli agenti di polizia penitenziaria impegnati nel carcere di Sant’Agostino carcere in provincia. Più volte era emersa la possibilità di Cairo come sito ideale per poter installare un nuovo carcere: sia per la vicinanza alla sede del Tribunale, sia per la presenza di una struttura come la scuola di polizia penitenziaria. Un’eventualità sostenuta sia dal Sappe che dal deputato Pd Franco Vazio, che alla Camera è vicepresidente della commissione Giustizia. Savona perderebbe così il proprio carcere, a scapito presumibilmente di Cairo. Ma proprio l’incertezza sul futuro ha scatenato gli strali del Sappe, il L’interpellanza Pongiglione incalza il Comune sul destino del Sant’Agostino ••• SAVONA. Un’interpellanza sul carcere di Savona per sapere «cosa ha fatto il Comune e cosa intende fare». È l’iniziativa portata avanti dal consigliere di “Noi per Savona”, Daniela Pongiglione, che verrà discussa durante la prossima seduta del Consiglio. «Chiediamo risposte sulla nuova sede, visto che la legge prevede il diritto alla prossimità per i detenuti, sia per ricevere visite dai parenti che dagli avvocati. Il carcere è inadeguato, va bene chiuderlo. Ma il Comune avrebbe dovuto affrontare prima il problema». M. D. F. principale sindacato di Polizia penitenziaria. «Non si può chiudere una struttura senza alcuna progettazione – tuona Michele Lorenzo, segretario regionale del Sappe -. Così si mettono in ginocchio le forze di polizia, gli avvocati e la magistratura: abbiamo chiesto al ministro Orlando di considerare l’opportunità di tergiversare sui tempi, per non smantellare il carcere su due piedi e rischiare che i detenuti e gli agenti siano sballottolati a destra e a manca». Nel mirino del sindacatoèperòfinitoancheil Comune di Savona. «L’amministrazione comunale è stata zitta su cosa vuole fare, bisognava esprimersi prima di arrivare al decreto di soppressione – attacca Lorenzo -. Il Comune sta perdendo un pezzo di città e non ha ancora apertobocca.Cairoèunasoluzione che potrebbe andar bene ma va fatto subito: il sindaco Briano, essendo anche segretario del Pd, stesso partito che regge le sorti del Comune di Savona, dovrebbe cercare di capire cosa si vuole fare». Dal sindaco di Savona, Federico Berruti, arriva però una netta adesione alla possibilità di realizzare a Cairo il nuovo carcere. «Una delle primissime delibere approvate quando divenni sindaco fu proprio la realizzazione della strada per Passeggi, dove era previsto inizialmente la nuova struttura - replica il sindaco -. Poi ci si rese conto che la stima dei costi era stata sottovalutata e quindi prese piede l’ipotesi di Cairo, a cui noi non eravamo contrari. È la stessa posizionecheabbiamooggi:ilcarcere attuale è inaedguato e il ministro ha fatto bene a chiuderlo. Per la prossima struttura, se non c’è la possibilità di Passeggi, per noi va benissimo Cairo, che ha il vantaggio anche di evitare problemi e critiche dal punto di vista ambientale». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AURELIA BIS. IL VICESINDACO DI TULLIO ESIBISCE IN COMMISSIONE LA LETTERA Il ministero: non ci sono risorse per lo svincolo della Margonara In forse le opere anti-rumore nelle vie Schiantapetto e Turati SAVONA. Aria tesa nella commissione consiliare di ieri pomeriggio, a Palazzo Sisto, in cui si è parlato ancora di Aurelia bis. A due anni dalle prime discussioni, nulla è cambiato. «I confronti con Anas e con il Ministero delle Infrastrutture sono stati vani e, oggi, ci troviamo a dire e, soprattutto, a chiedere le stesse cose su cui pensavamo di avere avuto le soluzioni», commenta il consigliere di maggioranza, Giancarlo Frumento, dopo l’intervento del vicesindaco Livio Di Tullio. «Ho ricevuto una lettera, a firma dell’architetto Ornella Segnalini del Ministero, che ci di- Le opere in via Schiantapetto ceduecoseimportanti–spiega il candidato sindaco-. Ci conferma che, per quanto riguarda lo svincolo della Margonara, verranno predisposti i due bracci propedeutici, ma i fondi, adoggi,noncisono,percuil’intervento si realizzerà quando esisterà il finanziamento. Per gli svincoli di via Turati e di via Schiantapetto non ci saranno varianti al progetto, ma Anas è invitata a presentare interventi di mitigazione ambientale». Proprio qui, sta la disputa. Secondo Di Tullio e l’assessore Franco Lirosi, con questa frase si intendono le coperture delle gallerie, chieste, ormai da due anni, dai cittadini. Secondo il consigliere di maggioranza Giampiero Aschiero e il Comitato di Villapiana e della Rusca questa è l’ennesima conferma che non si farà nulla. «Le coperture alle galleria – dice Aschiero – comportano varianti al progetto. Addirittura, sarebbe necessario demolire parti degli interventigiàedificati:ilcantiereva veloce in questi punti. Quello che farà Anas è l’installazione di semplici barriere antirumore, che non offrono alcuna garanzia per i cittadini». Diretto l’attacco a Di Tullio. «Il vicesindaco ha preso in giro me e i cittadini», il commento di Aschiero, a cui il candidato sindaco ha risposto ribadendo che, invece, le promesse saranno mantenute. Infine, la proposta di Frumento: convocare, in un incontro in Comune, Anas, Ministero e Regione. Ma i dubbi sono molti: c’erano voluti mesi per riuscire ad avere questi soggetti intorno a un tavolo, la scorsa primavera. Rivederli, appare un miraggio. S. C. L’avvio dei lavori del cantiere in piazza Del Popolo Nuova Piazza Del Popolo via al cantiere dei giardini I lavori dovrebbero durare sette mesi SAVONA. Le barriere new jersey piazzate nei giardini di piazza Del Popolo sono l’emblema dell’atteso via libera al restyling dei giardini lato nord vittima del degrado. Il restyling, che sta causando i trasferimenti di senzatetto e stranieri nei giardini lato sud, parte con un anno e mezzo di ritardo a causa della mole di documenti richiesti della Soprintendenza. «Restituiremo la piazza alle famiglie e ai giovani -sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Franco Lirosi- riordinando la viabilità della zona con gli arredi, i giochi per i bambini, un palco e torrette a scomparsa per dare la corrente ai mercatini». Ilrestylingcancellerà una ventina di parcheggi (in totale ce ne saranno 49), ma la viabilità non cambierà. La fermata dei bus turistici è già stata spostata da mesi di fronte all’ufficio della polizia municipale. Saranno sistemate le aiuole, realizzata la nuova pavimentazione con blocchetti di porfidoepiantatitrenuovialberi. I lavori del cantiere dovrebbero durare sette mesi. La “storia” del restyling dei giardini di piazza del Popolo è piena di imprevisti e colpi di scena, che ne hanno accompagnato e allungato l’iter, fra fiumi di polemiche. Causati ad esempio dai diversi arredi immaginati e poi cancellati, come la pista di skateboard e il campo di petanque. Tra gli aspetti importanti dei lavori in piazza del Popolo, oltre a risolvere il problema della sosta selvaggia, c’è l’allontanamento dai giardini dei senza fissa dimora, sbandati e spacciatori, che quotidianamente si danno appuntamento tra le panchine della piazza. Le idee sono chiare: «Ridare nuova vita ai giardini non solo per i residenti. ma per tutta la città». INCONTRO PUBBLICO DOMENICA ALLA SMS FORNACI I campi di concentramento savonesi dal ’43 al ’45: una storia dimenticata I CAMPI di concentramento in provincia di Savona, dal 1943 al 1945. È il tema dell’incontro pubblico in programma domenica, alle 16, alla Sms Fornaci “Serenella” di corso Vittorio Veneto. L’inziativa è promossa da Scuola di Pace in occasione della Giornata della Memoria. I campi di concentramento, destinati alla popolazione civile italiana, presenti nel territorio savonese erano attivi, nei comuni di Cairo Montenotte, Bergeggi e Celle Ligure. Da questi luoghi vennero deportati, nei lager, oltre mille cittadini. Ad ogni persona intervenuta all’incontro verrà donata una cartolina disegnata da Elia Bertolazzi in cui sono indicati i campi di concentramento presenti in Liguria. FUNERALE OGGI ALLE 10.30 A SAN NICOLÒ È morto a 88 anni Guido Bertone decano del commercio albisolese ALBISOLA SUPERIORE. Lutto nel mondo del commercio savonese, si è spento all’età di 88 anni Guido Bertone, fondatore con il fratello Rino della ditta Fratelli Bertone. Nel 1953 aprirono il primo ingrosso di casalinghi, viaggiando loro stessi con il camion alla ricerca di fabbriche e artigiani che producevano prodotti di qualità a prezzi vantaggiosi per poi rivenderli ai negozi al dettaglio in Liguria e Piemonte. L’intuizione era giusta e infatti, poco tempo dopo, l’azienda si espanse fino ad occupare un capannone su quattro piani su oltre 10mila metri quadrati. E dagli anni Ottanta la Bertone, in località Grana, è diventata il punto di riferimento per i grossisti e gli operatori della ristorazione non solo in italia. Il funerale si svolgerà oggi alle ore 10.30 nella chiesa di San Nicolò, ad Albisola Superiore. È mancato all'affetto dei suoi cari Guido Bertone di anni 88 Ne danno l'annuncio la moglie Costanza, i figli Grazia e Gianni con le famiglie, i fratelli e tutti i suoi cari. I Funerali si svolgeranno mercoledì 20 gennaio alle ore 10,30 nella chiesa Parrocchiale di San Nicolò. Albisola Superiore 20 gennaio 2016 O.F. Del Buono - Savona L'ingegner Felice Reposi con Amedeo, Luigi e Maria Tilde si uniscono al dolore della famiglia per la perdita del caro Guido Bertone