novembre - Liceo Cattaneo

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novembre - Liceo Cattaneo
Ciao a tutti,
come state? Io tutto bene e dopo un mese di scuola
eccomi di nuovo qui a raccontarvi le tantissime novità
successe.
Questo secondo numero è ricco di articoli
interessantissimi… infatti troverete: l’ assemblea del
Cattaneo, l’intervista ai nuovi rappresentanti, il
domandone sulla condotta, il crollo dell’ economia, gli
ultimi eventi di Torino, musica,fumetti, sport e risate…
Ovviamente non solo questo ma tanto altro… a voi la
lettura.
Al prossimo numero
Carlo
Vi ricordo che potete far parte anche voi della
redazione del giornalino… non è impegnativo, ma è
divertente ed è anche un occasione per conoscere altri
ragazzi. Sarete tutti ben accolti. Se proprio non volete
provare questa bellissima esperienza potete anche
scrivere alla redazione interagendo con noi oppure dare
la vostra opinione sugli articoli pubblicati, noi saremo
lieti
di
rispondervi;
l’indirizzo
e-mail
è
[email protected] .
Inoltre potete anche dirci cosa ne pensate o
comunicarci delle idee sul questo giornalino andando
nel gruppo del cattaneo su netlog infatti ho messo un
intervento nel blog.
Buona Lettura
Giugliano Martina
TUTTI FUORI PER L’ASSEMBLEA!
Mercoledì 22 a scuola si è tenuta una mega assemblea che
ha coinvolto tutta la scuola. A detta dei professori che da
decenni insegnano all’interno del nostro liceo questo è stato il
primo momento in cui ragazzi di età molto diverse hanno
potuto confrontarsi su argomenti di attualità.
Dalle nove alle tredici tutti gli studenti hanno avuto la
possibilità di assistere ad un'assemblea indetta per informare
tutti sulla riforma, o meglio decreto legge, Gelmini.
Molti, tra cui gli organizzatori, pensavano che non sarebbe
venuta bene per svariati motivi, però tutti hanno dovuto
ricredersi. È stato un ottimo momento di aggregazione e
partecipazione all’interno di una comunità numerosa come
quella del Cattaneo. Principalmente si è parlato dei problemi
che il decreto 137/08 crea e, grazie alla partecipazione di
Andrea Favazzo, ex studente del nostro liceo, la discussione
si è estesa anche all’università. Anche i professori sono
intervenuti esprimendo la loro opinione, professori di storia e
italiano, ma non solo, elogiandoci per la nostra iniziativa ed
esortandoci a partecipare tutti insieme come “liceo Cattaneo”
alla manifestazione del 30 ottobre. Molti sono stati gli
interventi da parte degli studenti che hanno permesso di
rendere vivace e accesa la discussione.
Per la buona riuscita dell’assemblea bisogna assolutamente
ringraziare il Preside ed i suoi collaboratori, che hanno
permesso questo sia in sede sia in succursale; i professori
che hanno partecipato e collaborato, i ragazzi che l’hanno
organizzata e tutti gli addetti alla sicurezza. Ovviamente un
enorme ringraziamento va anche a tutti i ragazzi che per
quattro ore hanno partecipato attivamente, arrivando anche
dalla succursale, per rendere questa giornata un vero
momento di aggregazione di tutta la scuola.
Alice 4^D
Manifestazione del Cattaneo
Il cattaneo risponde presente alla protesta sfociata in tutto
il paese a seguito della riforma della scuola e ai tagli dei
fondi per l’istruzione, occupando la scuola e partecipando
al grande corteo di studenti e professori che ha sfilato
pacificamente per le strade del centro di Torino.
Dell’occupazione è bello rimarcare il carattere
estremamente pacifico e responsabile degli studenti che
hanno saputo far prevalere la volontà di manifestare il loro
dissenso rispettando sempre quello che è il luogo del
sapere e il diritto allo studio di tutti. Del corteo
estremamente significativo è stato il partecipare tutti dietro
lo stesso striscione, professori e studenti uniti
indissolubilmente per dare un segnale di compattezza e di
volontà comuni di fronte all’imposizioni di leggi che non
tengono conto dei reali bisogni di tutti coloro che lavorano
nel mondo della scuola
Desire 2^ G
e da non mescolare. Questo provvedimento potrebbe così
“falsare” la media del profitto.
Come ogni numero abbiamo posto una domanda riguardo la
scuola o altri eventi importanti a due professori e due studenti
per sapere che cosa ne pensa la popolazione del nostro liceo.
Questo mese ci siamo occupati dei vari cambiamenti che stanno
avvenendo nel mondo scolastico e abbiamo chiesto di dare una
valutazione riguardo le nuove regole sulla condotta ai quattro
intervistati. Ecco le loro risposte.
Risponde la Professoressa Venesio:
In merito all’attribuzione del 5 in condotta, ritengo che il
problema disciplinare sia più complesso e non risolvibile
unicamente con il timore di una votazione negativa. Un
comportamento corretto va costruito in tempi lunghi, attraverso
un quotidiano esercizio di interiorizzazione delle regole del
vivere comune, che non possono essere mai calpestate.
Tuttavia, in alcuni casi, la “paura” del 5 e, quindi, di una
possibile non promozione, può indurre alcuni studenti ad
assumere un comportamento più adeguato alla vita in comune e
a rispettare maggiormente gli altri (ad esempio casi di bullismo).
Risponde la Professoressa Civera:
E’ positivo ridare importanza al comportamento degli studenti: in
questi anni gli studenti indisciplinati rischiavano poco o nulla,
salvo casi gravissimi, e questo ha portato all’aumento dei casi di
bullismo. Mi pare corretto si possa “rischiare” la non ammissione
alla classe successiva per la condotta, ma di non ammissione
devono essere chiari e inequivocabili. Il voto di condotta, però,
non deve fare media con i voti di profitto delle varie discipline: il
comportamento e le capacità individuali sono due cose diverse
Risponde Alessandro della 3D:
Secondo me è giusto bocciare per la condotta, infatti tutti
devono saper comportarsi civilmente insieme agli altri. Però,
secondo me, non dovrebbe fare media: distinguiamo il profitto
dal comportamento! E’ vero che la scuola superiore è una età di
passaggio e di maturazione e che questi sono misurati dalla
condotta, ma non si può paragonare a una materia scolastica.
La maturazione e la crescita sono soggettivi, ognuno ha i suoi
tempi e, quindi, non esiste un metodo per valutarla
inequivocabilmente. Questo non vuol dire che chi esagera in
certi comportamenti non debba essere punito. Quindi secondo
me è giusto punire con la bocciatura chi si comporta male ed
esagera, ma non il fatto che faccia media con le altre materia
scolastiche.
Risponde Chiara della 1E:
Penso che non sia una cosa tanto sbagliata essere bocciati per
il 5 in condotta. Non si può essere dei geni ed uscire
brillantemente alla maturità e non avere un minimo di
educazione e senza riuscire a mantenere un comportamento
corretto, quindi questo discorso credo che valga per tutte le
classi della scuola superiore. Molti sono anche contrari che la
promozione dipenda anche dalla condotta, ma infine per avere
almeno 7 non dobbiamo studiare o fare verifiche, dobbiamo solo
essere civili e comportarci correttamente: è una materia facile,
no?
Edoardo e Eugenio 3D
Sei contento dell’elezione?
Federico (F.): certo, ne sono orgoglioso
Giulia (G.): certamente, anche se non mi aspettavo un così
largo consenso
Carlotta (C.): si, ho ottenuto una grande rivincita personale
rispetto al risultato dell’anno scorso
Paolo (P.): ovviamente si, non essendo capolista credo sia un
ottimo risultato
C.: speravo in altri risultati, tuttavia so che sono tutte persone
capaci in grado di svolgere al meglio il loro compito
P.: si, erano quelli che mi aspettavo eleggessero e ne sono
molto felice
Perché pensate che vi abbiano eletti?
F.: perché hanno creduto nel nostro progetto e nelle possibilità
che potessimo essere un bene per la scuola
G.: perché avevamo una bella lista e tutti i punti erano validi e
attuabili
C.: concordo con Giulia. In più credo che mi abbia favorito
l’esperienza dell’anno passato
Come pensi di mettere in pratica quello che hai
proposto?
P.: perché hanno creduto in me
F.: con l’impegno costante di ogni giorno e con la volontà di
rappresentare gli studenti al meglio delle mie capacità
Dedicate questa vittoria a qualcuno?
G.: impegnandomi il più possibile insieme agli altri tre
rappresentanti d’istituto
C.: sono consapevole dell’impegno di cui ci siamo fatti carico e
cercherò di mettere in pratica tutto quello di cui abbiamo parlato
in assemblea
P.: considerando che nel programma della nostra lista non
erano presenti punti impraticabili, penso che impegnandosi a
fondo si possano raggiungere dei grandi risultati
Sei contento dei tuoi colleghi?
F.: si,penso possano essere degli ottimi rappresentanti e credo
proprio che insieme lavoreremo bene
G.: si sono contenta, soprattutto della mia compagna di lista, ma
ovviamente anche di Pol e Fede
F.: si, alla mia classe, la 5^G, la miglior classe che si possa
desiderare
G.: ai miei amici, a mia mamma, a mio papà, ai miei gatti, al
karaoke delle assemblee, ai seggiolini comodi comodi
dell’auditorium……………..chiaramente sto scherzando, questa
vittoria è dedicata a tutta la nostra lista!
C.: volevo dedicarla anche io alla nostra GRANDIOSA lista e
all’ottimo lavoro che abbiamo svolto insieme. GRAZIE!!
P.: si, a tutti quanti i componenti della mia lista che fin dall’inizio
mi hanno dato fiducia e a tutti coloro che mi hanno votato che
cercherò di non deludere
Desy 2^G & Debs 1^R
I mesi di ottobre e novembre hanno visto Torino
protagonista di molte iniziative. Due probabilmente
conosciute da molti, la terza un po’ meno nota.
Si è svolta l’XI edizione del Festival Cinemambiente, poi il
Lingotto ha ospitato il Salone del Gusto e infine è stato
presentato il View Conference and Fest.
CINEMAMBIENTE: l’XI edizione del festival ambientale si è
tenuta dal 16 al 21 ottobre. Cineambiente è il più importante
festival di cinema ambientale, finanziato da molte associazioni
tra cui la Consulta Provinciale degli Studenti. Il Festival grazie
ad immagini, film, suoni, incontri, mostre fotografiche, dibattiti e
workshop ha raccontato lo stato di salute dell’uomo e del
pianeta. C’è stato un alto confronto sul riscaldamento globale,
sullo sviluppo demografico, sulla carenza delle risorse
energetiche e tanto altro. Organizzato dal Museo del Cinema ha
ottenuto un enorme successo, migliorando quello dello scorso
anno. Molti sono stati i personaggi di spicco che hanno tenuto
dibattiti e conferenze sempre su tematiche ambientali. Per i più
piccoli, come già era avvenuto nelle altre edizione, è stata
presentata la sezione EcoKids, pensata per portare l’educazione
ambientale all’interno delle scuole elementari e superiori di I e II
grado.
Alice 4^D
SALONE DEL GUSTO: dal 23 al 27 ottobre a lingotto fiere
si è svolta la terza edizione del salone del gusto. Anche
quest’ anno è stato organizzato bene, un padiglione
presentava le specialità del Nord d’Europa uno quelle del
Sud in un altro vi erano le specialità tipiche di ogni regione
d’ Italia e nell’ ultimo padiglione vi erano i prodotti
provenienti da diversi continenti.
Il motto sempre “Buono, pulito e
giusto” per rispettare il gusto, la giustizia
sociale e l’ ambiente.
Quest’anno inoltre vi era una sezione
dedicata alla biodiversità, slow food, dal
piatto alla terra, dalla dimensione
squisitamente gourmettistica alla neogastronomia, dai frutti del frondoso albero
del Salone del Gusto al ventre di Terra
Madre, per la prima volta insieme in un unico evento.
Martina 3 D
VIEW CONFERENCE AND FEST : Dall' 11 al 14 novembre
Torino ospita “View Conference”, la più importante
manifestazione italiana sulla computer grafica. Saranno giornate
dense di eventi irripetibili per tutti i fanatici del digitale, senza
contare la presenza di circa un centinaio di ospiti internazionali.
Tra questi i creatori degli ultimi film digitali usciti in questo
periodo, “Wall-E” e “Madagascar 2”, che ne presenteranno il
“making of”.
Come gli altri anni, “View Conference” ospiterà l'evento “View
Award”, il premio internazionale per cortometraggi con
animazione 3 D e VFX; i migliori artisti di opere digitali
provenienti da tutto il mondo si sfideranno per ciascuna
categoria, tra cui Best 3D Short (miglior cortometraggio digitale)
e Best Digital Character (miglior personaggio digitale) e saranno
giudicati da esperti internazionali in ciascun ambito.
La sezione videogames quest'anno sarà il vero cavallo di
battaglia della manifestazione: si riuniranno i creatori di
videogiochi del calibro di The Sims e Spore, intervistati
dall'esperto del settore Jaime D'Alessandro. Per concludere,
“View Conference” è una grande occasione per immergersi
totalmente nella passione del digitale.
Riccardo Torchio IV F
L’ ANORESSIA
L'anoressia è la prima causa di morte tra le cosiddette
malattie psichiatriche e colpisce soprattutto la popolazione
femminile, evidentemente la più influenzata dalla moda;
non solo, perchè la situazione è ancor più pesante se si
pensa che il 60,4% delle ragazzine tra i 12 e i 14 anni
sostiene la magrezza come unico canone di valutazione, il
24% si è già sottoposta a dieta, il 34% ha deciso di
mettersi a dieta senza consultare un medico.
portare alla morte, che solitamente avviene per suicidio
o per arresto cardiaco. Nei paesi occidentali
Anoressia e bulimia sono malattie complesse, determinate
da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi
richiedono un trattamento sia del problema alimentare in
sé che della sua natura psichica. L’obiettivo è quello di
portare il paziente, attraverso terapie mirate a modificare i
comportamenti e l’attitudine, a adottare soluzioni di
gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose
per la propria salute e a ristabilire un equilibrato
comportamento alimentare. Possono manifestarsi in
persone di diverse età, sesso, provenienza sociale, ma
sono solitamente più comuni in giovani donne in età
compresa tra i 15 e i 25 anni.
Da cosa nasce un disordine alimentare?
Al centro del disordine alimentare c’è comunque da parte
del paziente una ossessiva sopravvalutazione
dell’importanza della propria forma fisica, del proprio peso
e corpo e una necessità di stabilire un controllo su di esso.
Tra le ragioni che portano allo sviluppo di comportamenti
anoressici e bulimici, si evidenziano, oltre a una
componente di familiarità , l’influenza negativa da parte di
altri componenti familiari e sociali, la sensazione di essere
sottoposti a un eccesso di pressione e di aspettativa, o al
contrario di essere fortemente trascurati dai propri genitori,
il sentirsi oggetto di derisione per la propria forma fisica o
di non poter raggiungere i risultati desiderati per problemi
di peso e apparenza. Per alcune persone, si tratta di una
tendenza autodistruttiva che le porta ad alterare il proprio
comportamento alimentare o ad abusare di alcol o droghe.
L’anoressia e la bulimia però possono anche dipendere dal
fatto che l’individuo subisca situazioni particolarmente
traumatiche, come ad esempio violenze sessuali, drammi
familiari, comportamenti abusivi da parte di familiari o di
persone esterne, difficoltà ad essere accettati socialmente
e nella propria famiglia. Uno dei motivi per cui una ragazza
inizia a sottoporsi a una dieta eccessiva è la necessità di
corrispondere a un canone estetico che premia la
magrezza, anche nei suoi eccessi. Secondo molti
psichiatri, infatti, l’attuale propensione a prediligere un
modello di bellezza femminile che esalta la magrezza ha
conseguenze devastanti sui comportamenti alimentari di
molte adolescenti.
Effetti fisici e psicologici
Dal punto di vista fisico, gli effetti della malnutrizione
comportano ulcere intestinali e danni permanenti ai tessuti
dell’apparato digerente, disidratazione, danneggiamento di
gengive e denti, seri danni cardiaci, al fegato e ai reni,
problemi al sistema nervoso, con difficoltà di
concentrazione e di memorizzazione, danni al sistema
osseo, con accresciuta probabilità di fratture e di
osteoporosi, blocco della crescita, emorragie interne,
ipotermia e ghiandole ingrossate.
Le ripercussioni psicologiche, invece, comportano
depressione, basso livello di autostima, senso di vergogna
e colpa, difficoltà a mantenere relazioni sociali e familiari,
sbalzi di umore, tendenza a comportamenti manichei e
maniacali, propensione al perfezionismo.
Sintomi e caratteristiche
I disordini alimentari comprendono numerose condizioni
diverse. Le più note e comuni sono anoressia e bulimia
nervosa.
Anoressia nervosa
Una persona diventa anoressica quando, riducendo o
interrompendo la propria consueta alimentazione, scende
sotto l’85% del peso normale per la propria età, sesso e
altezza. L’anoressia è conseguente al rifiuto ad assumere
cibo, determinato da una intensa paura di acquistare peso
o diventare grassi, anche quando si è sottopeso. Spesso,
una persona anoressica comincia con l’evitare tutti i cibi
ritenuti grassi e a concentrarsi su alimenti ‘sani’ e poco
calorici, con una attenzione ossessiva al contenuto
calorico e alla composizione dei cibi e alla bilancia.
Frequentemente i pasti vengono evitati o consumati con
estrema lentezza, rimuginando a lungo su ogni boccone
ingerito. Il corpo viene percepito e vissuto in modo alterato,
con un eccesso di attenzione alla forma e con il rifiuto
frequente ad ammettere la gravità della attuale condizione
di sottopeso.
Diagnosticare l’anoressia non è sempre semplice in
soggetti molto giovani, perché i cambiamenti fisici che
accompagnano l’adolescenza e che comportano squilibri di
peso e altezza possono mascherarne le prime fasi. Nei
bambini, è più comune che l’anoressia si manifesti
attraverso altri sintomi, come la nausea e il sentimento
di non fame. Nelle ragazze, invece, uno dei sintomi più
classici è l’interruzione del ciclo mestruale per almeno tre
mesi successivi, sintomo che però non si applica a giovani
adolescenti che ancora non abbiano avuto il menarca o, al
contrario, alle ragazze che prendono la pillola
anticoncezionale.
L’anoressia si manifesta in due modi:
 con restrizioni, determinata dalla riduzione costante
della quantità di alimenti ingeriti.
 con abbuffate e successiva eliminazione:
alimentazione compulsiva seguita da vomito
autoindotto, uso inappropriato di pillole lassative e
diuretiche, iper-attività fisica per perdere peso.
La persona anoressica diventa così ossessionata dal cibo
che la propria vita finisce con l’essere totalmente
incentrata sulla questione alimentare, impedendo di
provare interesse e entusiasmo verso qualsiasi altra cosa.
Oltre all’anoressia e alla bulimia, esiste anche un genere di
disordine alimentare non definito. Non tutti i casi sono
infatti esattamente descrivibili nell’arco dei sintomi tipici di
anoressia e bulimia. Alcuni soggetti, ad esempio, iniziano
con una forma di anoressia ma poi, incapaci di mantenere
il basso peso, scivolano verso comportamenti bulimici.
Angela e Federica 3^ D
Gli Americani a scuola.
Sono stata una “Exchange student” per un anno e la mia
esperienza scolastica si è svolta in un piccolo paese agricolo del
Kansas, pertanto non posso dire di avere frequentato la tipica
scuola americana modello “grande mela”, perché l’istituto
ospitava solo 70 studenti tra elementari, medie e superiori.
Posso comunque tentare di descrivere l’iter scolastico, le
diversità riscontrate con la scuola italiana e l’atteggiamento
particolare sia degli studenti che degli insegnanti, nei confronti
del sistema scolastico.
Avendo 17 anni, età del “Senior”, ho frequentato il 4° ed ultimo
anno della cosiddetta “High School”, vivendo tutta l’atmosfera ed
il fermento dei preparativi al conseguimento del diploma.
L’orario prevedeva una permanenza a scuola dalle 8.00 del
mattino sino alle 3.30 del pomeriggio, con un intervallo di un’ora
per il pranzo da consumarsi presso la terribile mensa scolastica.
Gli studenti, anziché rimanere fissi in una classe in attesa del
cambio professori, cambiavano aula a seconda delle materie da
seguire. Ciò implicava, che non avevo dei compagni fissi di
classe, ma diversi ad ogni cambio corso.
Come avviene in alcune scuole americane, ovvero che ad ogni
studente viene affidato gratuitamente un PC per tutto l’anno,
anch’io avevo ricevuto un computer da usare esclusivamente
per lo studio e per lo svolgimento dei compiti, ed ero soggetta a
periodici controlli, per evitare collegamenti in Internet non
pertinenti allo studio in orario scolastico.
Gli insegnanti sembravano essere più propensi alla pratica e al
contatto sociale, che all’insegnamento teorico della propria
materia.
Inoltre, come tutti vedono nei famosi film americani alla tv, per la
scuola statunitense lo studente modello è quello che pratica e
primeggia nei più svariati sport, anche se il rendimento
scolastico non è dei migliori; inoltre ogni tre mesi dovevo
cambiare sport con relativo acquisto della divisa (di cui ho una
discreta collezione) ed affrontare delle gare con relative
premiazioni e offerta di tipico “American food”.
Lo studio e i compiti venivano svolti a scuola, soprattutto perché
dopo la scuola c’era l’impegno sportivo e per molti anche un
lavoro per guadagnare qualcosa, che quindi non permetteva di
studiare anche a casa.
Le materie d’obbligo erano l’Inglese e Government, ovvero
diritto americano, per le altre avevo scelto quelle che più mi
piacevano o che mi potevano servire, come per tutti gli altri
studenti, concordandole con il “Preside”. Una particolarità è che
a fianco delle materie tradizionali, ce n’erano alcune che nella
scuola italiana non esistono: teatro, giornalismo, fotografia,
diritto della famiglia, la famosissima materia dove ad un certo
punto dell’anno l’insegnante “sposa” coppie di studenti e
consegna loro il noto neonato elettronico!
Le interrogazioni avvenivano per la maggioranza attraverso test
scritti e mai oralmente, se non per lo svolgimento di qualche
esercizio alla lavagna.
Nell’ultimo anno, sin dal primo giorno, la scuola ti proietta verso
il conseguimento del diploma, con prenotazione dell’anello con
l’effige della scuola, della toga nera per il giorno del diploma, del
vestito in lungo per il ballo di fine anno detto anche “Prom” e
iniziative varie per premiazioni sportive, che gli Americani
amano tanto per divertirsi e socializzare.
Finite le superiori i ragazzi si iscrivono nei vari “college”, dove
veramente la scuola richiede maggiori impegno e serietà,
nell’ottica di un futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Secondo il mio modesto parere, la scuola italiana offre maggiore
cultura allo studente, mentre la scuola americana è più pratica,
rivolta al lavoro, e personalmente mi domando: quale sarà la
migliore o quella giusta?
Giorgia Demaria, 5^D
O LA BORSA…O LA CRISI
E’ crisi.
La borsa è crollata.
Sono queste le parole che sempre più spesso si sentono ai
telegiornali e si leggono quotidiani.
Il mese di Ottobre è stato sicuramente una delle peggiori in
assoluto per il mercato finanziario europeo e statunitense:
crolli vertiginosi di tutti gli indici azionari, compreso
l’italiano S&P/Mib, che ha registrato forti perdite in pochi
giorni.
E’ opinione di molti economisti che questa crisi abbia come
precedente solo la “Grande Depressione” dell’ottobre
1929, che ebbe effetti ancora più drammatici: come allora,
si sono visti i volti preoccupati dei risparmiatori, che
correvano terrorizzati agli sportelli delle banche per paura
di perdere i propri risparmi.
Logicamente è calata notevolmente la fiducia nelle
banche, e molti hanno scelto di investire sui titoli di stato,
considerati più stabili.
Le cause di questo crollo non sono certo facili da
individuare e da comprendere, soprattutto per i non esperti
in materia economica: quel che è certo, è che le
conseguenze sono tutt’altro che lievi, per tutta la società,
che già sta attraversando un momento non facile in termini
finanziari.
I segni della crisi economica, infatti, si riflettono
palesemente sulla popolazione: molti anziani dichiarano
già da tempo di avere difficoltà con la propria pensione a
mantenere uno stile di vita dignitoso; la gente si impegna a
comprare meno e a tagliare le spese superflue, cerca
l’offerta speciale dell’ultimo minuto e preferisce il discount
al grande supermarket.
Complice di tutto ciò è naturalmente l’inflazione, che si
mantiene sempre a livelli alti in confronto ai redditi pro
capite.
Ci sono poi i casi estremi: recentemente un ingegnere,
esasperato per l’ennesimo crollo delle quotazioni in borsa,
si è trasformato in rapinatore e ha tentato il colpo a una
filiale bancaria.
Al crollo economico, si affianca anche la progressiva crisi
dei “simboli”: le aziende del tessile del novarese – biellese,
che progressivamente chiudono i battenti, ma anche
aziende più note e ritenute solide, come Alitalia, hanno
fatto parlare di sé per le loro gravi difficoltà finanziarie.
Dunque, in un momento di crisi del sistema capitalistico, il
61% dei manager intervistati in un recente sondaggio,
sostiene che le possibili soluzioni alla crisi siano la
valorizzazione della ricerca e dell’innovazione, e che si
debba dare una forte spinta al Made in Italy al fine di
riportarlo ad alti livelli di competitività internazionale.
Nicola Abrescia
Classe 4a R
L’altra faccia di GOMORRA
Roberto Saviano racconta la sua vita dopo l’uscita del libro
Che uomo c’è dietro la notorietà e il successo del
bestseller “Gomorra”? In che modo si confronta
quotidianamente l’autore con il libro che ha provocato uno
scalpore mediatico senza pari?
E’ ormai un dato di fatto: Roberto Saviano è diventato
prigioniero della sua stessa creatura.
L’enorme consenso riscosso e la diffusione
del suo libro (si contano oltre un milione di
copie vendute) non erano sicuramente nei
piani dell’autore quando si accingeva a
dare alle stampe la sua opera di denuncia
degli intrighi mafiosi della camorra e in
particolare del clan dei Casalesi.
Senza accorgersene, un passo dopo l’altro,
giorno dopo giorno, la sua vita è cambiata in modo
drastico: ora non ha più una dimora fissa, è costretto a
cambiare di frequente città, vive costantemente sotto
scorta, lamenta di essere diventato un uomo peggiore,
chiuso, sospettoso.
E’ da due anni che si confronta con il mostro della
solitudine, che ha perso la sua quotidianità, fatta di
abitudini, gesti, affetti.
All’indomani della recente minaccia di morte a nome dei
Casalesi, non riesce a contenere lo sfogo:”Voglio una
casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico,
andare in libreria e scegliere un libro. Ho solo 28 anni.” E,
infine, la sentenza che scuote maggiormente chi lo ascolta:
“rivoglio indietro la mia vita.”
Non si da pace questo giovane autore, vinto dalla
costruzione alla reclusione, che gli impedisce di vivere la
realtà che lo circonda. “Qual è la mia colpa?”continua a
chiedersi, abbandonato anche dagli amici veri, stanchi di
difenderlo e di lottare col mondo a causa delle sue idee.
Nonostante la forte amarezza, Saviano riesce ancora a
stupirsi per la forza delle sue parole. La letteratura da sola
è in grado di disarmare i Casalesi, di sconfiggerli, di
metterli in ginocchio.
“Non pensavo che un libro potesse provocare questo
terremoto. L’ ho fatto e non ne sono pentito.” Si rialza, con
queste parole, non perde la voglia di combattere e lottare,
ma soprattutto di continuare a scrivere.
Adesso, però, deve ricostruire la sua vita “lontano dalle
ombre”, deve ritrovare se stesso, recuperare l’equilibrio
che gli permetta di andare avanti con il suo lavoro
Potrebbe, per questo motivo, trasferirsi all’estero.
Le manifestazioni di solidarietà a quest’ uomo coraggioso
sono giunte dalle fonti più disparate: dal
presidente
Napolitano,
dal
premier
Berlusconi, da artisti italiani e stranieri, ma
soprattutto da tante persone comuni che
hanno voluto manifestargli il loro affetto e la
vicinanza. Roberto, ringraziandole, afferma
che così riesce a sentirsi meno solo nella
sua lotta di ogni giorno.
Quello che resta da fare è prendere esempio da questo
eroe dei giorni nostri, icona della resistenza, il cui sacrificio
insegna a non arrendersi mai, a impegnarsi sempre per la
costruzione di un mondo migliore.
Francesca 4^ E
Halloween è il nome di una festa popolare precristiana statunitense e canadese, che si celebra il 31
ottobre. Tuttavia, le sue origini antichissime affondano
nel più remoto passato delle tradizioni europee forse
celtiche. Nel periodo fra ottobre e novembre,
preparandosi
all'inverno,
era
necessario portare il bestiame in
luogo chiuso per garantirgli la
sopravvivenza
alla
stagione
fredda: è questo il periodo di
Halloween.
È usanza ad Halloween intagliare zucche con volti
minacciosi e porvi una candela accesa all'interno o
costruire fantocci rappresentanti streghe o addirittura
travestirsi da mostri e streghe.
Questa usanza nasce dall'idea che i defunti vaghino
per la terra, con dei fuochi in mano, e che cerchino di
trascinare via con loro i vivi; è bene, quindi, che gli
uomini si muniscano di una
faccia orripilante con un lume
dentro per ingannare i morti.
Questa usanza fa riferimento
anche alle streghe, che nell’
antichità venivano bruciate sui
roghi o impiccate; infatti, oggi
si pensa che queste vaghino nell'oscurità della notte
per rivendicare la loro morte (abbigliate in maniera più
o meno orrenda) e ne approfittano per usare il loro
potere ad Halloween, quando quest'ultimo aumenta in
misura maggiore rispetto alla loro normale
paranormalità.
La leggenda narra anche di un ragazzo, "Jack",il quale
compiva solo atti malvagi,che, quando morì, divento'
un fantasma vagando con una lanterna ricavata da
una zucca illuminata.
Oggi Halloween è entrato di prepotenza a far parte
delle
nostre
feste,
sia
esso
fenomeno
commerciale, mezzo per esorcizzare le nostre
paure o semplice gioco del travestimento.
Martina 3^ D
Scuola, sensibilità e solidarietà: progetto
Markounda
Markounda è un piccolo villaggio africano situato nel nordovest della repubblica Centrafricana, è stato teatro di scontri tra
ribelli e militari che causano la morte di civili, la distruzione di
villaggi e la fuga di migliaia di persone. Nel villaggio opera Suor
Petra che insieme ad altre suore di origine congolese è riuscita,
con la sua opera di missionaria, a costruire un dispensario ed una
scuola elementare il cui nome è “NA KOTA NGIA”, che
significa “grande gioia”. La necessità di costruire una scuola
media, per permettere la continuazione degli studi agli alunni
della scuola elementare ha coinvolto anche il nostro Liceo, il
quale ha promosso il progetto “Markounda: adottiamo una
scuola” con l’obiettivo di raccogliere fondi e sensibilizzare gli
studenti alla solidarietà.
Ecco alcune delle iniziative dell’anno passato:
o raccolta fondi e vendita di pensierini durante il periodo
natalizio (l’albero di Markounda);
o il concerto di fine anno il cui ricavato è stato
completamente devoluto al Progetto;
o il concorso per ideare il logo del progetto e la
realizzazione delle magliette.
Queste ed altre iniziative hanno permesso la costruzione
dell’edificio della scuola media inferiore, inaugurata di recente,
per l’esattezza lo scorso 15 Ottobre.
Dobbiamo sottolineare però che l’iniziativa non si ferma qui!
Infatti anche quest’anno continueremo ad impegnarci con una
nuova raccolta fondi per provvedere al pagamento degli stipendi
degli insegnanti ed all’acquisto del materiale didattico
necessario.
Per continuare a sostenere la missione di Suor Petra le future
proposte sono:
o
o
o
o
creazione di una lotteria;
asta dei lavori degli studenti;
incontri e conferenze aperte a ragazzi e genitori;
“caccia al tesoro”.
Continuate numerosi a fornirci la vostra collaborazione…la
formazione scolastica e umana delle nuove generazioni di
Markounda dipende anche da te!
Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi al
referente del progetto: Professor Piero Maglioli.
Martina Bocchiardo & Ilaria Vigna (IV^A)
WALL-E
Secolo XXVIII. .Gli umani, soffocati dalla moltitudine di
rifiuti,
hanno
abbandonato la Terra
da ormai 700 anni, in
attesa che un’impresa
tutta elettronica di
smaltimento ripulisca il
pianeta e lo renda
nuovamente vivibile.
Wall-E è uno dei robot
addetti
a
questo
ingrato compito, a cui
si
applica
diligentemente e con
curiosità:
raccoglie,
infatti, gli oggetti che
lo interessano e li
custodisce in una
sorta di rimessa che gli funge da casa.
L’esistenza di Wall-E verrà sconvolta dall’arrivo di
Eve, un’affascinante sonda incaricata di rilevare
l’eventuale presenza di vita vegetale sul suolo
terrestre, mandata dalla navicella in cui gli umani si
sono rifugiati.
Sarà proprio Wall-E a trovare l’innocente piantina che
porterà enorme scompiglio nella vita degli umani, le
cui condizioni sono degenerate fino ad uno stato di
pressoché totale passività.
Splendido e geniale cartoon movie della Disney-pixar,
Wall-E è adatto ad un pubblico di tutte le età: diverte,
con gli spunti offerti dall’elettronica e dall’immagine di
un mondo in rovina, commuove, per la simpatica
tenerezza che ispira il personaggio, che deve
conciliare il dovere e l’amore, e invita a riflettere sui
progressi delle tecnologie, che potrebbero giungere ad
impadronirsi della volontà umana, segnando, di fatto,
l’inizio di un processo di regressione.
Nonostante la dolce apparenza, questo film contiene
quindi anche una velata critica alla società odierna,
che deve imparare a conciliare le capacità umane con
l’innovazione, prima che questa prenda il sopravvento.
Azzeccata anche la scelta dei brani, che il
protagonista riproduce di frequente, rompendo il
pesante silenzio che accompagna la sua solitaria vita.
Unica pecca, il finale scontato.
In ogni caso 97 minuti ben spesi, titoli di coda
compresi!!
Francesca 4^E
SETA
di Alessandro Baricco
" E' UNO STRANO DOLORE...MORIRE DI NOSTALGIA PER
QUALCOSA CHE NON VIVRAI MAI"
"Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è
una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo e finisce
con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento."
Come definisce Baricco il suo stesso
libro, questo non è un racconto, è un
antiracconto, che non parla di niente se
non di emozioni forti, diverse da quelle
che si trovano negli altri libri, perchè più
intense e sfuggenti, emozioni alle quali
non è possibile dare un nome.
E' una storia che non si svela, parla di
un personaggio che trascorre la sua
vita lasciandosela scivolare addosso,
che non vive appieno ogni momento,
che non si appropria della sua
esistenza.
Il grande talento di Baricco sta nel
tratteggiare il carattere dei personaggi senza eccedere in lunghe
descrizioni, in cui è il lettore a doverne scoprire l'interiorità
attraverso un dialogo o un atteggiamento.
La scrittura semplice, leggera, costruita di nulla, di parole non
dette, di paragrafi brevi e a tratti molto realistici, ci regala
l'esempio di come Baricco, uno fra i maggiori esponenti della
narrativa italiana contemporanea, possa aver creato un libro
fatto di niente.
Di questo romanzo nel 2007 è stato tratto il film omonimo del
regista François Girard con Michael Pitt, Keira Knightley e Alfred
Molina.
Ada Paola Giuzio e Giovanna Chiarenza 5°I
Sono 3 milioni 700 mila gli immigrati regolari in Italia. Un
numero aumentato del 21,6% in un anno e tale da
collocare l'Italia, per ritmo di crescita della popolazione, al
vertice europeo.
Nel 2006 il trend di crescita è stato tale che, se sarà
confermato, farà arrivare fra 20-30 anni gli stranieri a 10
milioni ed oltre.
Sei immigrati su 10 si trovano al nord; al centro c'è il
26,7%, al sud il 10,2% e nelle isole il 3,6%.
Il rapporto segnala che negli ultimi due anni, la crescita è
stata fortissima anche in assenza di regolarizzazioni ma
facendo leva sulle quote di ingresso. Ad avere impresso
questo ritmo sono il fabbisogno delle industrie e delle
famiglie di manodopera aggiuntiva, i ricongiungimenti
familiari e le nuove nascite tra gli immigrati.
Risulta
che
i
primi
cinque
paesi di
immigra
zione
europei
sono la
German
ia, con
7.287.9
00
presenz
e;
la
Spagna, con 4.002.500 presenze; la Francia, con
3.263.200 presenze; il Regno Unito, con 3.066.100
presenze; e al quinto posto l'Italia, con circa 2.300.000
presenze, un dato che però è sottostimato. Se dovessero
essere confermate le stime più aggiornate della Caritas,
l'Italia passerebbe immediatamente al terzo posto della
classifica, subito dopo Germania e Spagna.
Ma tutti questi stranieri sono visti come un pericolo ?
Evidentemente
sì,
basta pensare al
ragazzo
originario
del Burkina Faso
ucciso
il
14
settembre del 2008 a
Milano
per
aver
rubato un pacco di
biscotti. La paura del
diverso ha portato a
considerare tutti gli immigrati dei criminali, ma in realtà, il
tasso di criminalità fra italiani e stranieri non è poi così
differente. I giornali e telegiornali tendono specialmente a
riportare i reati compiuti dagli stranieri, contribuendo così a
creare una immagine distorta di tutti gli immigrati. Gli
stranieri però svolgono una funzione molto importante
nella società poiché svolgono tutti quei lavori che gli italiani
non sono più disposti a compiere, come le badanti o gli
spazzini.
a
Angelo e Eugenio 1 E
Uscita inizialmente in Moldavia e in Romania nel 2003, nel 2004 è
divenuta un grande successo in tutta Europa, pur essendo cantata in
lingua romena; in Italia è stata resa popolare soprattutto
nell'interpretazione di Haiducii.
E’ la canzone DRAGOSTEA DIN TEI scritta e prodotta da Dan Bălan.
Il titolo della canzone è traducibile letteralmente con "L'amore del
tiglio"; ma il senso corrisponderebbe a "L'amore a prima vista" o
"L'amore non corrisposto".
Qui vi è la canzone scritta in lingua originale e poi tradotta in italiano:
DRAGOSTEA DIN TEI
Alo, Salut, sunt eu, un haiduc, Si te rog, iubirea mea,
primeste fericirea. Alo, alo, sunt eu Picasso,
Ti-am dat beep, si sunt voinic,
Dar sa stii nu-ti cer nimic.
Vrei sa pleci dar nu ma, nu ma iei,
Nu ma, nu ma iei, nu ma, nu ma, nu ma iei.
Chipul tau si dragostea din tei, Mi-amintesc de ochii tai.
Te sun, sa-ti spun, ce simt acum, Alo, iubirea mea, sunt eu,
fericirea. Alo, alo, sunt iarasi eu, Picasso,
Ti-am dat beep, si sunt voinic, Dar sa stii nu-ti cer nimic.
Vrei sa pleci dar nu ma, nu ma iei,
Nu ma, nu ma iei, nu ma, nu ma, nu ma iei.
Chipul tau si dragostea din tei, Mi-amintesc de ochii tai.
Vrei sa pleci dar nu ma, nu ma iei,
Nu ma, nu ma iei, nu ma, nu ma, nu ma iei.
Chipul tau si dragostea din tei,
Mi-amintesc de ochii tai.
ITALIANO
L’AMORE SOTTO IL TIGLIO
feste tipiche peruviane
Pronto, ciao, sono io, un cavaliere,
E ti prego, amore mio, ricevi la felicità.
Pronto, pronto, sono io Picasso,
Ti ho fatto uno squillo e sono carino,
Ma sappi che non ti chiedo niente.
In Perù amiamo organizzare feste di compleanno sempre molto vivaci,
piene di musica e colori. Ne esistono diversi tipi a seconda dell’età dei
festeggiati.Quelle dedicate ai più piccoli, da1 a 9 anni circa, sono
annunciate dai genitori con divertenti inviti pieni di buffi e simpatici
personaggi, che vengono spediti agli invitati con una settimana di
anticipo.Le feste si tengono solitamente in un luogo che i parenti
avranno decorato con grande attenzione con palloncini disposti in
modo tale da formare dei fiori e mettendo alle pareti disegni di cartoni
animati famosi come, per esempio, Winnie the pooh, Topolino,
Spiderman. Spesso, per rendere ancora più coinvolgente la festa viene
invitato un un pagliaccio che fa ridere tanto i bambini quanto gli adulti
con giochi e a volte persino trucchi di magia. Sul tavolo, per la gioia di
grandi e piccini ci sono dei dolci come caramelle, cioccolato, biscotti,
lecca
lecca e
molte
patatine e
bevande.
Infine,
con tutte
le luci
spente, si
canta al
festeggiat
o “tanti
auguri” e
si mangia
la torta
anch’essa
molto buona e soprattutto coloratissima..
Vuoi andartene ma non mi,
non mi prendi con te,
Non mi, non mi prendi con te,
non mi, non mi, non mi prendi con te.
Il tuo viso e l’amore sotto il tiglio,
Mi ricordano i tuoi occhi.
Ti chiamo, per dirti, quello che sento, adesso,
Pronto, amore mio, sono io, la felicità.
Pronto, pronto, sono di nuovo io, Picasso,
Ti ho fatto uno squillo e sono carino,
Ma sappi che non ti chiedo niente.
Vuoi andartene ma non mi, non mi prendi con te,
Non mi, non mi prendi con te, non mi, non mi, non mi prendi con te.
Il tuo viso e l’amore sotto il tiglio, Mi ricordano i tuoi occhi.
Vuoi andartene ma non mi, non mi prendi con te,
Non mi, non mi prendi con te, non mi, non mi, non mi prendi con te.
Il tuo viso e l’amore sotto il tiglio, Mi ricordano i tuoi occhi.
Popa Bianca 3^ F
Un po’ diverse sono le feste organizzate per i ragazzi che hanno più di
10 anni. essendo ormai cresciti, infatti, non c'è bisogno che i genitori si
occupino degli inviti, ma sarà il festeggiato a contattare personalmente
gli amici. Al posto dei palloncini si attaccano delle luci tipo quelle che
ci sono nelle discoteche solo più piccole e naturalmente non c'è più il
pagliaccio, intrattenimento ritenuto troppo infantile. Il buffet è meno
vario, costituito per lo più da patatine e bibite. Si ballano soprattutto
reggeaton e salsa. L’evento più importante e dunque più atteso è infine
la “Fiesta de quince años “ o “ Quinceañera “. Si tratta del
festeggiamento del quindicesimo compleanno di una ragazza, la parola
spagnola quinceañera, infatti, si riferisce a colei che compie quindici
anni. Quaeta festa è celebrata in modo del tutto diverso rispetto agli
altri compleanni. Per il suo quindicesimo anniversario la ragazza potrà
scegliere tra fare un viaggio o una festa che sottolineerà pubblicamente
il passaggio da ragazza a donna. Questa cerimonia varia a seconda dei
diversi paesi.La festa comincia quando la giovane scende dalle scale
alle mezzanotte, indossando
un vestito realizzato per
l’occasione, subito dopo il
padre le va incontro, la
prende sotto braccio e la
sostiene durante il suo
discorso. Dopo comincia la
cerimonia del ballo, nel
quale la ragazza danza con
tutti i parenti ed alcuni
amici maschi. In Perù di
solito si balla la canzone “
Tiempo di vals “ di
Chayane. In altri paesi
dell’America latina la festa
può includere una danza di gruppo, nella quale 16 coppie ballano
attorno alla quinceañera, che è accompagnata da uno dei ballerini
principali, un ragazzo di sua scelta o il suo fidanzato. Terminate queste
cerimonie si brinda e si mangia. Durante la serata si ballano:
reggaeton, salsa, merengue e altri. In altri paesi si realizza anche la
cerimonia delle 15 candele , nella quale la festeggiata consegna le
candele alle 15 persone che ritiene siano state le più importanti nel
corso dei suoi quindici anni anche questa cerimonia è solitamente
accompagnata da un discorso .
Gonzalaes Josseline III M
E il nuoto di Salvamento…
Chi è l’A.B.?
L’Assistente Bagnanti è lo specialista che veglia sulla
sicurezza di chi frequenta piscine e stabilimenti balneari
marini o lacuali; capace ed esperto negli interventi di
soccorso di chi si trova in situazione di pericolo in acqua.
Le sue funzioni specifiche sono:
 prevenire gli incidenti in acqua con una sorveglianza
attenta e intelligente, essere in grado di gestirli
quando avvengono, mettendo in atto le tecniche di
salvataggio e di primo soccorso acquisite durante il
corso e aggiornate continuamente;
 regolare le attività di balneazione vegliando sul
comportamento degli utenti;
 applicare e far rispettare le ordinanze della
Capitaneria o il regolamento della piscina;
 verificare periodicamente la chimica delle acque
nelle piscine e le condizioni igieniche dell’ambiente.
Il lavoro dell’Assistente Bagnanti richiede disponibilità per
trattare con il pubblico, capacità di rimanere vigile anche
quando “non succede nulla”, ma soprattutto di dar prova di
tutta la sua determinazione e competenza nelle situazioni
di emergenza.
Ha la responsabilità della sicurezza dei bagnanti e ha il
dovere di mantenere al meglio la forma fisica e l’abilità
tecnica con costanti e periodici corsi di aggiornamento.
Il brevetto di Assistente Bagnanti può essere conseguito
dall’età di 16 anni fino a 65 ed è riconosciuto come titolo
professionale e consente di operare sia in Italia che in
Europa.
In generale il salvamento è una specialità del nuoto che
richiede resistenza alla fatica, ma anche maturità fisica e
mentale.
Questa disciplina originariamente era nata come esibizione
o esercitazione in cui si dimostravano le tecniche di
salvataggio; ora invece è uno vero e proprio sport
agonistico appartenente alla Federazione Nuoto.
Le specialità del Salvamento consistono proprio in
simulazioni di interventi di soccorso in acqua nelle
situazioni più diverse.
Corinne 3^D
Eccovi ragazzi la seconda parte che vi avevo
promesso. Ci sono due interviste: una a un novellino e una
a un campione nazionale ed internazionale. Ringrazio il
mio maestro, i miei compagni e la mia palestra e vi auguro
una buona lettura!
NOVELLINO (Paolo)
Perché hai scelto il Taekwondo e non qualche altra
disciplina sportiva?
P.: perché ho sempre avuto una passione per le arti
marziali. Inoltre le sue caratteristiche mi hanno colpito! E
dopo le Olimpiadi di Pechino sono stato invogliato ancora
di più a provare.
Cosa ti colpisce maggiormente di questa disciplina?
P.:la velocità e le mosse spettacolari che la caratterizzano
Non hai paura di farti male?
P.: no perché usiamo le protezioni che attutiscono i colpi!
Come convinceresti qualcuno attraverso questo giornalino
a iscriversi a un corso e provare questa disciplina?
P.: io direi che provare non guasta mai! Per esempio io ho
provato e mi sono trovato molto bene; forse anche grazie
ai compagni, alle compagne e al maestro che mi ritrovo so
solo che non ho intenzione di abbandonare! Provatela
anche perché vi aiuta ad acquisire fiducia in voi stessi ad
autocontrollo
ESPERTO (Abdessamad)
D: Cosa dici a chi non vuole provare il Taekwondo perché
ha paura delle “botte”?
A: Beh, che prima di parlare dovrebbero provare! Le
protezioni, appunto, CI PROTEGGONO dai calci. Poi
capita in molte discipline l’infortunio che ti fa stare fermo un
po’, però non muori mica, IO SONO ANCORA QUI!!! E poi
ci sono delle regole che ci tutelano e quindi, credetemi, le
“botte” si sentono ma non si soffrono
D: perché hai deciso di fare gare di combattimento?
A: per confrontarmi con atleti italiani e non. Ho partecipato
a gare internazionali e, le sensazioni, sono uniche; vi
auguro di provarlo almeno una volta nella vita!
D: cosa dici a chi, ancora, non si decide a provare?
A: io dico che devono prima provare la sensazione di
ricevere una medaglia. Di sentirsi “potenti” di fronte ad un
avversario e poi potranno veramente giudicare
E ora, veramente, non so più come convincervi a provare!
Andate sul sito www.taekwondo-miura.it e,spero, sia
ancora più convincente di me!
Debs 1^R
1974, un anno da incorniciare. In America debutta Happy Days; in
Italia viene approvata la legge sul divorzio e in Gran Bretagna nasce
l’album Phenomenon degli UFO, destinato a salvare la carriera di una
band che sarebbe stata prossima al declino.
Gli UFO sono una band Hard Rock nata nel 1971 in Inghilterra che ha
ispirato diverse band famose come gli Iron Maiden , gli Europe, i
Metallica e i Megadeth. Il 1974 per loro rappresenta l’anno della svolta:
il chitarrista della band ,Mick Bolton , molla e viene rimpiazzato da
Michael Schenker, proveniente dagli Skorpions, ed è proprio il genio di
questa new entry a salvare il destino del gruppo.
Il sound hard rock degli strumenti
è equilibrato con le trame dei testi,
davvero di gran livello.
A supportare Schenker in questo
esuberante disco troviamo un
frizzante Pete Way col suo basso
mai troppo prorompente , ma che
non si può fare a meno di notare in
quanto ben accentuato e
,
soprattutto, impeccabile nelle sue
esecuzioni. Solo discreta invece la
batteria di Parker, mentre la voce
di Mogg risulta in sostanza molto
intonata e piacevole.
L’album comincia con Too young to know, che come tutti gli altri testi
ha come tema portante l’amore. E’ una ballata dal ritmo incalzante e
travolgente, ma comunque sia leggera da ascoltare .
Segue Crystal light, una magnifica traccia solo dal titolo e non di meno
dall’ascolto: è un lento aperto dall’arpa e che prosegue con una voce
limpida e si infiamma nella chitarra per poi concludersi.
Come terza traccia troviamo Doctor Doctor, un pezzo storico del
gruppo con grandi ripercussioni ancora al giorno d’oggi. L’inizio può
sembrare piuttosto tranquillo per poi trasformarsi in un pezzo più
movimentato nato dalla fusione di un basso e di una batteria davvero
travolgenti;con un ottimo gioco di tastiere sullo sfondo, senza però
dimenticare il contributo fondamentale dei
prorompenti riff di
Schenker.
Decisamente più tranquilla Space child, lenta e non facile di ascolto,
ma con particolari giochi di chitarra che terminano con un assolo lungo
e decisamente sopra alla media. Complessivamente questa canzone
crea un’atmosfera inumana rapendo sia il corpo che la mente.
Segue Rock Bottom che si discosta dagli ascolti precedenti, non lascia
nulla all’immaginazione : è puro hard rock. Ha un inizio prorompente e
deciso che sfocia in un ritornello con influenze di blues che fanno da
cornice agli assoli di Schenker che ancora una volta non esita a
stupirci e a dimostrare tutto il suo genio e la sua inventiva.
A metà dell’opera troviamo Oh my, non comparabile alle tracce
precedenti, ma con ritmiche abbastanza scatenate al contrario del
cantato che risulta essere tranquillo.
Time on my hands ritorna invece ad essere al livello delle altre con un
magnetico arpeggio iniziale sul quale viene ricamata la canzone, la
melodia è avvolgente anche se un po’ ripetitiva ,ma che culmina in un
assolo lungo e speciale.
Quasi alla fine del disco troviamo Built for comfort , brano che ci riporta
alla mente l’atmosfera di una sala da gioco d’azzardo, ci sono
influenze di blues rese dai lenti assoli di chitarra che conferiscono alla
canzone un suono piuttosto “sporco”.
In contrapposizione al brano sopra citato troviamo Lipstick traces
scritta interamente da Schenker per gli UFO. Brano significativo che ci
tramortisce con la sua infinita dolcezza e purezza come se la mente in
quei pochi minuti non avesse bisogno di altro.
Ed infine troviamo Queen of the deep che esprime al meglio la
profondità della voce di Mogg. Parte in sordina per poi esplodere in un
deciso hard rock senza essere però troppo invadente mantenendo
quel velo di malinconia, evidenziato dal basso, che fa da cornice a
tutta la traccia.
Si conclude con un inestimabile assolo di Schenker, a cui ci eravamo
ormai abituati.
Sicuramente un gran bel disco, forse difficile da apprezzare dopo
pochi ascolti, ma che con un difetto qua e là è riuscito a far conoscere
al mondo il carisma di questa fantastica band. Fenomenale, nient’altro
da aggiungere.
_Sara et Ely, 4^N_
Per questo numero intervisteremo dj Exclusive
Lover
Ciao, qual'è il tuo nome d'arte?
Exclusive Lover
Perchè hai scelto questo soprannome?
Mm…Non saprei
Mi piaceva il binomio
amore ed esclusività
quasi come la musica
che si ama di più quando è esclusiva
Che genere suoni?
Vario dalla minimal
alla progressive
passando per la tecnho finendo
nell'elettronika
e quando capita
anche qualcosa del grande Tiesto
Che gruppi o dj ti influenzano?
Premettendo che mi piace la minimal ammiro
molto
Alex Young ma sono affascinato
dal modo di suonare e dalle produzioni di Tiesto
Qual’è la tua strumentazione?
uso i cdj e il mixer
Secondo te la musica serve a qualcosa?
Si secondo me la musica serve, può servire ad
unire le persone,
può servire per inviare dei segnali, segnali contro
la guerra segnali x la pace...ecc..
Inoltre penso che non si debba disdegnare
qualcuno per il tipo di musica che fa o che
ascolta.. spesso ho sentito gente che diceva:
"suoni quella musica?che schifo.." Ecco. io penso
che questo non debba succedere.
Cosa ti ha spinto a fare musica?
Principalmente l'amore per la musica.
Mi piace quasi tutta la musica!Un esempio?
Anche se suono principalmente musica minimale
e
elettronica spesso mi trovo ad ascoltare il buon
vecchio Bob Marley.
Se l'hai già fatto, com'è andato il primo
concerto?
Ho suonato solo qualche volta da degli amici.
Per quando è previsto il prossimo concerto?
Le mie prossime esibizioni saranno:
31 ottobre al Patio
8 novembre all'Energy
Vincenzo Bugnano 4 M
Canterbury, IV H 2008
Il fatidico 23 settembre, dopo un’estate d’attesa,era finalmente
giunto: arrivare in aeroporto almeno un ora prima del ritrovo,
perché non si è mai abbastanza sicuri, salire fin sopra le nuvole
per poi atterrare in uno dei tanti aeroporti di Londra, da lì dirigersi
verso Canterbury, la nostra meta. Una breve sosta a scuola,
notando fin da subito il tavolo da ping pong che sarebbe poi
diventato un nostro fedele amico, ed infine essere consegnati
tutti alle rispettive famiglie… solo quando metti il primo piede in
quella casa sconosciuta, ti rendi conto che l’avventura sta
davvero avendo inizio! Le sensazioni, le emozioni del primo
giorno credo non abbiano davvero paragoni: tutto è diverso, tutto
sembra strano, case quartieri e negozi, un mondo a parte; quella
lingua, che non importa se la studi ormai da tanti e tanti anni,
perché in quel momento ti sembra solo straniera nemica e
incomprensibile; capisci fin da subito che i ritmi di vita non sono
quelli italiani, la cena alle sei, che a noi appare come una cosa
davvero fuori dal mondo, ma presto quella routine la fai diventare
anche un po’ tua, tanto che poi faresti anche a meno di tornare
così in fretta alla tua vita di sempre.
La mattina si andava a scuola e grazie alla movimentate lezioni
della nostra insegnante abbiamo potuto imparare molte cose
divertendoci: abbiamo girovagato chiedendo ai passanti delle
notizie sulla sua storia della città, abbiamo cantato, fatto il gioco
del mimo, ricomposto il testo di una canzone… I pomeriggi
passati a camminare, visitando posti bellissimi, imparando tante
nuove cose, conoscendo persone, osservando questo mondo
così diverso dal nostro, con una sola certezza: il tempo non
bastava mai! C’era sempre qualcosa che si voleva fare, un
posto dove andare, un museo da visitare, una foto da scattare…
e le lancette dell’orologio a ricordarci del poco tempo a
disposizione! Per fortuna, al contrario di ogni aspettativa, il clima
è sempre stato abbastanza favorevole: abbiamo visitato
Canterbury con i suoi negozi (soprattutto il caffè e tutte le sue
varianti da Starbuck’s, che era divenuto una meta obbligatoria
per molti di noi tutte le mattine), i suoi musei e la sua bellissima
cattedrale gotica; il castello di Leeds con il suo fantastico
labirinto,nel quale abbiamo anche rischiato di perdere qualche
compagno, e la voliera; poi Londra…e per questa città davvero
mancano le parole! Solo stando davanti a quei monumenti, in
quelle piazze, di cui tanto sempre si sente parlare, in mezzo a
quelle persone così diverse tra loro, si può capire veramente
cosa si provi e quanto sia fantastico sentirsi un po’ al centro del
mondo.
È strano tornare a casa la sera e trovare una famiglia che non è
la tua: resteranno sempre memorabili tutti gli sforzi fatti i primi
giorni per cercare di fare un po’ di conversazione e l’attenzione
costante a rispettare ogni regola o consuetudine.
Le giornate si sono rincorse con ritmo incalzante fino a martedì
30, il giorno del ritorno a Torino. Altro aeroporto di Londra, il
solito lungo check-in e poi di nuovo sull’aereo…quasi senza che
ce ne rendiamo conto dal finestrino inizia già a comparire il
centro della nostra città che visto dall’alto si può ancora credere
lontano,con l’ostinazione di chi non vuole accettare che tutto stia
già finendo. Atterriamo…di nuovo Torino,di nuovo casa…ed è
già malinconia! È proprio vero che il tempo sa essere
incredibilmente crudele, capace per non si sa bene quale
principio naturale di accelerare ogni volta che si vive un
esperienza fantastica ed unica; è un vero peccato che non si
possa premere il tasto “rewind” anche nella nostra vita, per
rivivere i momenti passati nello stesso modo in cui possiamo
ascoltare tante e tante volte la nostra canzone preferita: non ha
importanza se quello che è appena terminato è stato il più bel
viaggio della tua vita, non ci è concesso di rivivere nulla, se non
attraverso foto e ricordi.. e forse è meglio così!
Mariella Elisa IV H
*foto nella penultima pagina
8
2
DIFFICILE:
7
8 5
6
4
1
2
8 6
7
3 9
9
5
Note vere:
4
1
-L'alunno V. è sorpreso, nell'ora di matematica, ad
appiccare il fuoco ai jeans dello studente A. che siede nel
banco innanzi al suo. Lo studente A. si alza
improvvisamente urlando dal dolore, interrompendo così la
lezione. L'alunno V. si giustifica dicendo che voleva
purificarlo in quanto laziale e, quindi, antinapoletano. Dopo
ammonimento verbale l'alunno V. torna a infastidire con un
accendino l'alunno A.
9
7 2
6
3
9
FACILE:
5
9
6
8
4
3 7
6
2
7 3
Federica 3 D
8
6
-L'allievo D. compromette il regolare svolgimento della
lezione di geografia indossando una maschera da indiano.
9 4
8 2
4
7
1
6
9
Barzellette:
- Perché il tacchino non gioca mai a poker?
Per paura di essere spennato come un pollo!
Due Carabinieri vicino alla
ferrovia, passa un Eurostar a 200
all'ora uno dice all'altro:
- Ma hai visto che veloce quella
locomotiva? E l'altro: - Però
anche i vagoni non scherzano!!!
Angela 3 D
Troppe persone vi sono tra i piedi. La soluzione per
toglierli di mezzo? Non lavatevi per un paio di
settimane!!
Notevoli miglioramenti previsti per
questo mese: se ad ottobre vi hanno
rubato la macchina, a Novembre vi
fregheranno solo lo stereo.
Mese ricco di soddisfazioni. Non
abbiate fretta a salire le scale della
felicità: potreste cadere e rompervi una
gamba. Prudenza.
Concedetevi un’evasione: ma correte
forte altrimenti le guardie vi prendono.
Novità in campo amoroso: il vostro
partner sicuramente per un’altra
persona. Non prendetevela.
Guardatevi alle spalle. Qualcuno trama
contro di voi, oppure vi è cresciuta la
gobba.
Molti grattacapi in questo mese, ma
forse il rimedio esiste: provate a lavarvi
i capelli.
piacere,
pocoà in
questo è
in questo
Soldi, amore , viaggi di
serenit, dureranno
famiglia, ottima salute:
tutto ciò che non avrete
mese.
Se pensate che quello che vi è capitato
ad ottobre sia stato troppo da
sopportare, abbiate fiducia: al troppo,
come al peggio, non c’è limite.
Influenza, reumatismi, mal di testa
continui, emorragie. Non
preoccupatevi troppo, c’è chi sta
peggio di voi.
Foto gita 4 H:
Se questo mese vi capiteranno eventi
fortunati, dureranno poco.
Prendete le previsioni di Vergine e
Capricorno. Sommatele e poi
moltiplicatele per 10 ed avrete una
pallida idea di quello che vi aspetta.
Sara et Ely
Hanno contribuito per la realizzazione di questo
numero de “Il Carlo” la prof.ssa Banchi, la
prof.ssa La Calce, Giugliano Martina, Lepore
Federica, Iacono Edoardo, Di Filippo Debora,
Iacono Eugenio, Fiore Desiree, Amalberto
Corinne, Cerra Angela, Bianca Popa, Brugnano
Vincenzo, Elisa Messina e Sara Porcelli, Alice
Trombini, Francesca Pidello, Nicola Abrescia,
Chiarenza Giovanna e Giuzio Ada Paola,
Demaria Giorgia.
LA PROSSIMA RIUNIONE SARA’ MARTEDI’ 18
NOVENBRE ALLE ORE 13.30. IL RITROVO E’
NELL’ ATRIO DELLA SEDE.
Il sito della redazione è
[email protected] …
Al prossimo numero !!!!!!!!!