Rifugio Brioschi

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Rifugio Brioschi
Rifugio Brioschi
Il Rifugio Brioschi è situato a pochi metri dalla vetta della Grigna Settentrionale o Grignone.
E' punto di arrivo di molte escursioni e gode di uno splendido panorama su Alpi e Prealpi.
Nei pressi della croce c'è un cilindro sul quale sono indicate cime e località che si possono
vedere, la loro altezza e la direzione nella quale bisogna guardare. In senso orario:
Monviso 3841 mt, Gran Paradiso 4061 mt, Grivola 3969 mt, Monte San Primo 1686 mt, Monte
Rosa 4634 mt, Monte Cervino 4477 mt, Rimpfischhorn 4199 mt, Allalinhorn 4042 mt, Alphubel
4206 mt, Dom de Mischabel 4545 mt, Bietschhorn 3934 mt, Weissmies 4023 mt, Fletschhorn
3996 mt, Passo Sempione 2000 mt, Monte Leone 3553 mt, Lago di Como, Jungfrau 4158 mt,
Monch 4107 mt, Aletschhorn 4193 mt, Finsteraarhorn 4273 mt, Lauteraarhorm 4042 mt,
Dammastock 3629 mt, Monte Bregagno 2107 mt, Pizzo di Gino 2245, Monte Adula 3402 mt,
Monte Muggio 1800 mt, Pizzo Quadro 3015 mt, Pizzo Ferré 3103 mt, Pizzo Tambò 3274 mt,
Sasso Canale 2411 mt, Passo Spluga 2113 mt, Pizzo Emet 3208 mt, Pizzo Stella 3183 mt,
Monte Legnone 2606 mt, Pizzo Galleggione 3107 mt, Piz Duan 3131 mt, Passo Maloja 1815
mt, Sasso Manduino 2888 mt, Pizzo Alto 2518 mt, Pizzo Badile 3308 mt, Pizzo Cengalo 3370
mt, Cima di Castello 3392 mt, Pizzo Rotondo 2495 mt, Monte Disgrazia 3678 mt, Pizzo Bernina
4050 mt, Piz Palù 3905 mt, Pizzo Mellàsc 2465 mt, Pizzo Saoseo 3265 mt, Pizzo Scalino 3325
mt, Vetta di Ron 3136 mt, Pizzo dei Tre Signori 2554 mt, Gruppo Ortles Cevedale 3905 mt,
Gruppo Scaiss Redorta 3028 mt, Carè Alto 3462 mt, Pizzo del Diavolo di Tenda 2916 mt, Pizzo
della Presolana 2521 mt, Pizzo Arera 2512 mt, Monte Alben 2019 mt, Monte Sodadura 2010
mt, Monte Baldo 2200 mt, Monte Gugliermo 1948 mt, Monte Due Mani 1656 mt, Monte
Resegone 1875 mt, Monte Tesoro 1432 mt, Grigna Meridionale 2184 mt, Montevecchia 501
mt, Appennini, Laghi Briantei, Monte Rai 1259 mt, Cornizzolo 1240 mt.
itinerario: dal Balisio/chiesa Sacro Cuore (sentiero 31+33)
La
descrizione
che
segue
si
riferisce
al
percorso
estivo.
Lasciamo la statale 36 al km. 50 (ponte sull'Adda a Lecco) per prendere la nuova ss 36 dir che
sale in Valsassina.
Giunti alla rotonda di Ballabio, all'uscita dell'ultima galleria, continuiamo diritto con la
provinciale 62 che percorre il fondovalle. Poco prima di arrivare al Colle del Balisio (m. 723),
imbocchiamo una stradina sterrata sulla sinistra, situata tra un distributore Tamoil e una
cooperativa agro-alimentare.
Percorriamo questa stradina addentrandoci nella Val Pioverna. Un primo ponte ci consente di
valicare il torrente L'Amna che scende dalla Valle del Gerone poi la strada prosegue sempre più
stretta e attraversa il Pioverna, infine superiamo il torrente Acqua Fredda e arriviamo alla
Cappelletta del Sacro Cuore dove parcheggiamo (m. 833).
Durante l'inverno, la strada è sempre in ombra e pertanto può essere ghiacciata. In questo
caso è necessario lasciare l'auto subito all'inizio o in un piccolo slargo più avanti e percorrere
anche questo tratto a piedi. Ad ogni modo, anche nella bella stagione, la strada va percorsa
con cautela in quanto è piuttosto sconnessa.
Alcuni segnavia indicano a sinistra: il Rifugio Pialeral e l'Agriturismo Aliver; diritto:
l'Agriturismo Brunino e il Centro Educativo Regina delle Grigne Piani di Brunino.
Lasciamo pertanto il percorso che prosegue diritto verso la Valle dell'Acqua Fredda e
prendiamo quello a sinistra iniziando ad addentrarci nella valle dei Grassi Lunghi (segnavia n.
31). Un cartello stradale indica il divieto di accesso ai mezzi non autorizzati trattandosi di una
strada privata consorziale. Alla sinistra scorre il torrente. Alla destra c'è un casello
dell'acquedotto. In leggera salita entriamo nel bosco inizialmente composto in prevalenza da
noccioli. Subito ignoriamo una stradina inerbita che si stacca alla sinistra e scorre lungo la riva
del torrente. Troviamo poi sulla sinistra una stanga di colore rosso che chiude l'accesso ad un
prato. Tra il prato e la stradina c'è una fila di alberi. Passiamo sotto i cavi dell'alta tensione e
subito notiamo una cascina nei prati, raggiungibile con una stradina che, poco più avanti, si
stacca sulla destra nel punto in cui un rivolo attraversa il cammino (m. 875). Alla sinistra, oltre
una stanga in legno, vediamo un'altra cascina. Proseguiamo camminando tra una fila di alberi
che ci separa dai prati alla sinistra e il bosco alla destra. Più avanti vediamo un'altra cascina
sulla destra nei prati. Un sentiero invece scende a sinistra verso il torrente. Davanti vediamo la
Grigna (m. 890). Poco dopo, tra gli alberi sulla sinistra, riusciamo a vedere anche la Grignetta.
Alla destra si stacca una stradina, accompagnata da un muretto a secco, che si dirige verso la
cascina. Alla sinistra un passaggio tra gli alberi consente l'accesso ai prati. Alla destra c'è il
bosco (m. 910). Passiamo accanto ad una piccola croce di legno (m. 915). La pendenza
aumenta un poco. Ignoriamo una stradina che si stacca alla sinistra (m. 925). Subito dopo
vediamo sulla sinistra un vecchio cartello di divieto di sosta mentre, sull'altro lato, inizia una
stradina privata il cui accesso è chiuso da una catena. Alla sinistra ci sono sempre una fila di
alberi e dei prati mentre alla destra c'è il bosco. Troviamo uno slargo sulla destra e poi una
stradina che si stacca alla sinistra e si dirige verso alcune case (m. 955). Dopo un tratto in
leggera salita, la pendenza aumenta un poco. Sulla sinistra ci sono delle protezioni realizzate
con pali di ferro e di legno e, oltre una stanga (che troviamo aperta), vediamo una cascina. Un
cartello indica il divieto di transito trattandosi di proprietà privata. Alla destra invece sale una
stradina. Anche qui un cartello segnala il divieto di transito (m. 980). Continuiamo in salita.
Superata una corta staccionata di legno, troviamo sulla sinistra un'altra cascina davanti alla
quale c'è una fontana con vasca (m. 1000). Subito dopo sulla destra parte un sentiero che
retrocede rispetto alla nostra direzione di marcia. Ora alla sinistra non c'è più la solita fila di
alberi ma è un basso muretto a secco a separarci dai prati. Alla destra, tra gli alberi, vediamo
un rudere (m. 1015). Proseguiamo in leggera salita, tra una staccionata di legno e un muro.
Poco dopo a sinistra troviamo uno slargo, l'arrivo di una teleferica e una stradina che si stacca.
Continuiamo
diritto
nel
bosco
formato
da
alberelli,
in
prevalenza
noccioli.
Riprendiamo a salire (m. 1040). Alla sinistra c'è un basso muretto di cemento. Sentiamo
ancora il fragore del torrente ma non riusciamo più a distinguerlo tra gli alberi.
Raggiungiamo i primi faggi e torniamo a vedere il torrente (m. 1055). Alla sinistra c'è ancora
un prato. La pendenza aumenta. Sulla destra vediamo due serie di cinque paletti cadauna,
messi a rinforzo per prevenire una possibile frana (m. 1075). Più avanti troviamo delle
protezioni in cemento, rasoterra, a sinistra e un masso in mezzo al percorso. Subito dopo
arriviamo ad un bivio (m. 1080). Alcuni cartelli indicano a sinistra: Alpe Campione, Buco di
Grigna, Piani Resinelli, Traversata Bassa; a destra: Pialeral, Grigna Settentrionale, Brioschi.
Andiamo a destra in salita. Il percorso diventa più stretto e la pendenza aumenta.
Con vari tornanti saliamo in modo abbastanza ripido in una bella faggeta, il Bosco della Costa
Reor. Troviamo poi alla sinistra delle radici aeree alle quali viene spontaneo aggrapparsi (m.
1200). Pochi passi più avanti il sentiero diventa diritto e sale con maggiore pendenza
circondato da due spazi vuoti ai lati, prima degli alberi. Proseguiamo poi con alcune serpentine.
A volte il sentiero si divide in due tracce che si intersecano. Più avanti i faggi lasciano il posto
alle betulle. Il sentiero si sdoppia in due percorsi paralleli divisi da una fila di noccioli (m. 1240)
e poi torna ad unirsi nei pressi di un rudere (m. 1260). Ora gli alberi sono più radi e davanti
cominciamo a vedere le case del Pialeral. Camminando tra un prato e gli ultimi alberi arriviamo
ad un bivio dove lasciamo a destra una stradina che conduce al Laghetto dell'Alpe Cova. Poco
dopo ci immettiamo sul percorso della Traversata Bassa. Qui c'è una palina con alcune
indicazioni: Alpe Cova (m. 1301); a sinistra: Torrente Pioverna a ore 0.30, Piani Resinelli a ore
2.10; diritto: Rifugio Antonietta al Pialeral a ore 0.15, San Calimero a ore 1.10. Alla destra c'è
il laghetto. Proseguiamo con minore pendenza e ci immettiamo su una stradina con il fondo in
cemento che arriva dalla destra (sentiero 33 da Pasturo). Ignoriamo una sterrata che si stacca
verso sinistra. Un'altra stradina a destra porta verso una casa bianca. Un cartello indica diritto
il Rifugio Antonietta - Pialeral a 10 minuti. Andiamo avanti in salita accompagnati da un
muretto a secco sul lato destro. Un segnale stradale indica il divieto di transito. La stradina
torna ad essere sterrata (m. 1325). Continuiamo in leggera salita con una staccionata di legno
sulla destra. Ora possiamo ammirare il panorama su entrambi i lati. Alla destra troviamo
un'altra
casa.
La
stradina
riprende
a
salire
con
il
fondo
in
cemento.
Una stanga blocca l'accesso lasciando un passaggio sulla destra per pedoni e biciclette (m.
1340). Camminiamo tra due recinzioni realizzate con paletti di legno che reggono due cavi
metallici. Poi sulla destra troviamo uno spiazzo panoramico recintato da una ringhiera di colore
bianco (m. 1360). Ora la stradina torna ad essere sterrata e procede in leggerissima salita.
Lasciamo a destra una casa di colore giallo ed un baitello in muratura dalla cui grondaia nel
periodo invernale si staccano diverse stalattiti di ghiaccio. Proseguiamo in piano tra un prato e
una staccionata di legno. Troviamo sulla destra altre case, un grande faggio e il
Rifugio Antonietta al Pialeral (m. 1370). Davanti al rifugio c'è una bacheca nella quale su un
foglio possiamo leggere in quali giorni il Rifugio Pialeral è aperto. Un'altro foglio informa se il
Rifugio Brioschi è aperto o chiuso. Proseguiamo in modo abbastanza ripido e con il fondo in
cemento. Alla destra ci sono altre case. Ignoriamo una sterrata che si stacca alla sinistra. Un
cartello indica diritto il Grignone e il Rifugio Brioschi a ore 2.30. Di fronte ad una casa il tratto
in cemento termina. Proseguiamo su di una mulattiera con dei gradini realizzati con paletti di
legno. Alla destra c'è un muretto a secco. Troviamo poi altre due case e due staccionate, una
per parte (m. 1410). Sulla sinistra troviamo una costruzione in cemento con delle antenne,
due panchine e una fontana con vasca (m. 1430). Subito dopo, in piano, arriviamo ad un bivio.
Diritto viene segnalato il Rifugio Brioschi a ore 2.30 sia con la via estiva per la Bocchetta del
Releccio che con quella invernale per i Comolli; a destra invece continua la Traversata Bassa:
S. Calimero a ore 1.00 e il Rifugio Riva a ore 2.00. A sinistra c'è una conca, la Foppa del
Masone nella quale è stata allestita una area pic-nic. Proseguiamo in salita con una staccionata
alla sinistra. Troviamo poi un altro cartello che indica il Rifugio Brioschi (m. 1445). Qui il
sentiero sembra dividersi in due tracce e prendiamo quella più a destra. Proseguiamo con un
sentiero su un contrafforte tra due vallette. Alla destra ci sono dapprima dei faggi e poi delle
betulle. Camminando tra radi alberi, troviamo un cartello di legno quasi illeggibile che indica
verso destra la Grigna Settentrionale e il Rifugio Brioschi (m. 1470). Il sentiero prosegue con
delle serpentine tra erba e pochi alberi. Su dei massi vediamo una striscia gialla. Ora il sentiero
si divide in più tracce parallele. Troviamo una prima palina, di colore rosso (m. 1510). Altre ne
troveremo più avanti, alcune rosse ed altre grigie. In modo abbastanza ripido superiamo un
gruppo di faggi. Poi, terminati gli alberi proseguiamo tra l'erba con minore pendenza. Davanti
vediamo il Bivacco Riva Girani ai Comolli riconoscibile dagli infissi di colore rosso (m. 1545).
Alla destra c'è uno slargo. In basso a sinistra vediamo una pozza. Più avanti troviamo una
roccetta isolata nella quale sono stati infissi un paletto di legno e due di ferro (m. 1600).
Arriviamo al punto in cui il sentiero estivo si divide da quello invernale. Su di un masso
vediamo la scritta: "Estivo" e una freccia che indica di proseguire diritto (m. 1630). Poco più
avanti troviamo un secondo masso dove la scritta: "Invernale" e una freccia obliqua indicano di
andare verso destra (m. 1635). Lasciamo quello invernale che si dirige a destra verso le Baite
Comolli e proseguiamo abbastanza ripidamente per prati. Risaliamo poi un dosso; verso la
cima troviamo una deviazione sulla sinistra che conduce ad una piccola grotta che contiene
una statua della madonna (m. 1820). Giunti in cima percorriamo un tratto in piano su una
crestina e riprendiamo a salire. Scavalchiamo un cavo di teleferica che passa raso terra. Il
sentiero prosegue sull'orlo di un precipizio. Qui il sentiero si divide in due rami paralleli e
troviamo più sicuro percorrere quello più a monte (m. 1870). Oltrepassiamo un ansa rocciosa
della montagna ed un altro tratto un po' esposto poi torniamo a risalire il versante prativo del
monte con ripidi tornantini. Il Bivacco Merlini e li, sopra di noi. Dopo un tratto in piano, in
ripida salita lo raggiungiamo (m. 2144). Da sinistra arriva il sentiero della traversata alta che
proviene dalla Grignetta. Il bivacco è una solida costruzione in muratura; ottimo riparo in caso
di condizioni climatiche avverse. Contiene due brande, un camino e un tavolo con panche;
mancano materassi coperte e legna. Subito dopo da sinistra si innesta il sentiero n. 16 (Via dei
Chignoli) che proviene dal Rifugio Elisa. Siamo alla Bocchetta della Bassa. Percorriamo un
breve tratto in cresta; a sinistra sotto di noi si distingue il Rifugio Rosalba su uno spigolo della
Grignetta. Il sentiero prosegue tenendosi sul lato destro poco sotto la cresta. E' ancora largo e
in questo tratto non molto ripido; a destra però il pendio è assai scosceso. Arriviamo alla
bocchetta di Releccio (m. 2263). Qui troviamo sulla sinistra i sentieri n. 15 (Caminetto Bietti) e
n. 26 (Ferrata Bietti). La salita ora è meno faticosa; un altro breve passaggio in cresta ci
consente di vedere sotto di noi a sinistra il Rifugio Elisa. Il Rifugio Brioschi invece è già ben
visibile in alto davanti a noi. Il sentiero continua risalendo la montagna avendo a destra
sempre un notevole precipizio. Un segnavia su un masso ci ricorda che siamo sull'Alta Via delle
Grigne - sentiero n. 33. Ora proseguiamo ripidamente a zig-zag poi ripassiamo vicino alla
cresta e infine, risaliti pochi gradini, giungiamo alla meta.
Dalla chiesetta del S. Cuore: tempo impiegato: ore 4
Dislivello m. 1570
Dal colle del Balisio: tempo impiegato ore 4.20
Dislivello m. 1680
Variante invernale
Il percorso invernale è stato tracciato molto più a destra rispetto a quello estivo in modo da
evitare una zona pericolosamente soggetta a slavine.
Al bivio dopo il Pialeral, dove i due percorsi si dividono, andiamo a destra e continuiamo
abbastanza agevolmente fino a raggiungere il Bivacco Riva Girani presso le Baite Comolli (m.
1850). Qui, calzati i ramponi, iniziamo il ripidissimo muro (pendenza media 35 gradi).
Seguiamo i paletti (uno ogni 50 metri circa) che indicano il cammino. Raggiunta la cresta (m.
2280) che collega la Grigna al Pizzo della Pieve, il percorso spiana. Continuiamo verso sinistra
(ovest), seguendo la cresta fino al rifugio.
Apertura:
tutto l'anno il fine settimana e il mercoledì;
in estate è sempre aperto.
In caso di condizioni meteo particolarmente avverse contattare
il rifugio prima di partire.
Altezza:
m. 2403
Gruppo:
Valsassina
Ubicazione:
Vetta della Grigna
Comune:
Pasturo - LC
Carta Kompass:
91 - D5
Coordinate Geo:
45°57'11.70"N
9°23'15.20"E
Gestore:
Alex Torricini
Telefono gestore:
328 8647386
Telefono rifugio:
0341 910498
Posti letto:
27
Apertura:
vedi a lato