AZIENDA USL 4 PRATO . . Piano per le Macro Emergenze di natura

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AZIENDA USL 4 PRATO . . Piano per le Macro Emergenze di natura
.
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AZIENDA USL 4 PRATO .
Piano per le Macro Emergenze di natura non epidemica .
in Medicina Veterinaria
Codice aziendale: 08003PEM01
Codice regionale: AZ041
Data di applicazione: 15/04/2006
Revisione: 0
Requisiti deliberazione CRT 30/2000: A1.2.AC.01 - A1.2.AC.01.01.03
Redattori
Verificatori
Approvatori
Nome
Data
U.F. Igiene Alimenti di Origine Animale
Mauro Palli
U.F. Sanità Veterinaria e Igiene degli
Allevamenti
Maurizio Vannucchi
Direttore U.O. Sistema Qualità e Relazioni
Esterne
Claudio Sarti
Resp. U.F. Igiene Alimenti di Origine
Animale
Fulvia Fanzone
Resp. U.F. Sanità Veterinaria e Igiene degli
Allevamenti
Eugenio Rossi
Firma
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Generalità
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LISTA DI DISTRIBUZIONE
Descrizione
Direttore A.F. Diagnostica per Immagini
Direttore Area Funzionale Chirurgica
Direttore Area Funzionale Medica
Direttore Area Funzionale Terapie Intensive
Direttore Area Tecnica
Direttore del Dipartimento di Prevenzione
Direttore delle Professioni Infermieristica ed Ostetrica
Direttore Dipartimento Emergenza-Urgenza
Direttore Sanitario
Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero
Direttore Sezione Accettazione e Pronto Soccorso
Direttore Sezione C.O. 118
Direttore Società della Salute
Direttore U.O. Farmaceutica
Direttore U.O. Prof. Tecnici prevenzione veterinaria
Direttore U.O. Sistema Qualità e Relazioni Esterne
Medici veterinari U.O. Igiene degli alimenti di origine animale
Medici veterinari U.O. Sanità animale e igiene allevamenti
Personale addetto allo Sportello Unico di Prevenzione
Resp. U.F. Igiene Alimenti di Origine Animale
Resp. U.F. Sanità Veterinaria e Igiene degli Allevamenti
Responsabile U.O. Manutenzione e Immobili
Responsabile U.O. Prevenzione e Protezione Rischi
Responsabile Unità Funzionale Articolazione Territoriale
Tecnici di Prevenzione in ambito veterinario
L’elenco nominativo di tutto il personale a cui è stata resa disponibile copia del presente
documento è depositato presso l’U.O. Sistema Qualità e Relazioni Esterne ed è allegato alla
copia disponibile presso la sede indicata nell’elenco stesso.
Generalità
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SOMMARIO
1.
1.1.
1.2.
1.3.
2.
3.
4.
Generalità .................................................................................................................................5
Proposito...............................................................................................................................5
Campo di applicazione .........................................................................................................5
Attivazione degli operatori...................................................................................................5
Premessa...................................................................................................................................6
Descrizione Del Piano..............................................................................................................8
Allegati ...................................................................................................................................13
Generalità
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1.
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GENERALITÀ
1.1.PROPOSITO
Il presente piano ha lo scopo di descrivere le operazioni, gli strumenti da utilizzare e le figure da
attivare ogni volta che si presenta una Macroemergenza di natura non Epidemica, al fine di:
- non farsi trovare impreparati di fronte all'
evento calamitoso
- ottimizzare le risorse disponibili sul territorio
- predisporre una risposta rapida, efficace ed efficiente
- collaborare con tutti gli attori della Macro Emergenza
- conoscere e rendere disponibili le proprie risorse sia umane che materiali
1.2.CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente piano viene applicato su tutto il territorio della Azienda USL 4 Prato che è coincidente
con quello della provincia di Prato qualora si verifichi una Macro Emergenza di natura non
Epidemica.
Il Piano fa parte di un progetto più ampio della Azienda USL 4 Prato e del Dipartimento di
Prevenzione della stessa e si occupa della parte operativa inerente alla Sanità Veterinaria e Igiene
degli alimenti di origine animale.
1.3. ATTIVAZIONE DEGLI OPERATORI
La protezione civile, nel nostro paese, è organizzata in 14 funzioni, per ciascuna delle quali è
presente almeno una persona durante tutta la fase di emergenza in sala operativa.
La Funzione 2 : Sanità umana e veterinaria ed assistenza sociale, si occupa delle azioni di seguito
descritte:
-soccorso immediato ai feriti
-aspetti medico-legali connessi al recupero e alla gestione delle salme
-gestione di pazienti ospitati in strutture ospedaliere danneggiate o in strutture sanitarie campali
-fornitura di farmaci e presidi medico-chirurgici per la popolazione colpita
-approvvigionamento di acqua potabile
-approvvigionamento, conservazione, preparazione e distribuzione degli alimenti
-ripristino dell'
assistenza medica alla popolazione colpita
-problemi psicologici legati all'
evento disastroso
-smaltimento dei rifiuti e degli animali morti
-controllo della diffusione dei vettori di malattie trasmissibili
-sanità e benessere degli animali
La Funzione 2 della Protezione Civile è rappresentata nei primi momenti dell'
emergenza dal
personale della U.O. Emergenza-Urgenza o per la ovvia necessità di assistenza ospedaliera.
Il rapporto tra gli operatori aziendali della Veterinaria è direttamente impostato con il Referente
per l’Azienda USL 4 di Prato di protezione civile ed eventualmente con il Responsabile della
funzione 2 c/o il COC o COM qualora già attivati.
Generalità
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I medici veterinari e i tecnici di prevenzione sono presenti in orario antimeridiano presso le sedi
U.F. SANITÀ VETERINARIA
Via Zarini, 32/a Prato
tel. 0574 30219 - fax. 0574 25881
Ufficio Anagrafe canina
Via Galilei, 234 Prato
tel. 0574 462124 - fax 0574 464708
U.F. IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE
Via Zarini, 32/a Prato
tel. 0574 28134 - fax. 0574 25881
Pertanto al verificarsi dell’emergenza il Referente per l’Azienda USL 4 di Prato di protezione
civile dovrà contattare, sul cellulare aziendale, i Responsabili delle suddette Unità, i quali
provvederanno ad allertare il Personale, che si attiverà facendo riferimento al proprio
Responsabile di Unità funzionale.
PREMESSA
Sono Macro Emergenze di natura non epidemica: Terremoto, Alluvione, Inquinamento
Ambientale-Industriale, Incendi di vaste proporzioni, Frane e Smottamenti imponenti, eccetera.
La situazione d’emergenza nasce in seguito ad un evento disastroso/catastrofico che interrompe
le normali attività di una società e richiede ad essa comportamenti per far fronte alla aumentata
richiesta di bisogni. I disastri sono distruzioni su larga scala dell’ecologia umana che le
comunità colpite non sono in grado di assorbire con le loro sole risorse e rappresentano problemi
di primaria importanza per la salute pubblica a causa delle morti, dei traumi, e delle sofferenze
che provocano.
Di fronte ad una Macro Emergenza di natura non Epidemica (ma anche di natura epidemica) chi
interviene deve agire tenendo presente il seguente ordine di priorità:
1. Incolumità pubblica
2. Benessere animale
3. Azioni giudiziarie
4. Aspetto igienico
5. Interesse economico
La preparazione di questo Piano d'
Intervento ha avuto inizio nel 2003 e prevede tre livelli o
momenti successivi:
1° Livello
-Formazione dei referenti (n. 1 medico veterinario e n. 1 tecnico della prevenzione) attraverso
partecipazione a Corso Regione Toscana “Linee di indirizzo in veterinaria in caso di macro e
micro emergenze non epidemiche”.
Premessa
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-Valutazione dei piani proposti durante lo svolgimento del corso stesso
-Ricerca bibliografica su Legislazione Nazionale di riferimento
-Contatti con i Responsabili della Protezione civile della provincia di Prato e dei Comuni della
provincia al fine di valutare le esigenze specifiche del territorio
-Studio delle carte planimetriche della Provincia di Prato, per la georeferenziazione delle
ubicazioni di strutture (aziende, allevamenti ecc.) che rivestono interesse ai fini del piano
-Studio e analisi dati e atti raccolti
2° Livello
Valutazione delle possibili linee di intervento tenuto conto delle esigenze operative della
protezione civile in ambito veterinario e classificazione delle tipologie di interventi per settori di
competenza:
-Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzione zootecniche
-Igiene degli alimenti di Origine Animale
3° Livello
-Verifica della disponibilità degli strumenti e dei mezzi necessari a rendere operativo lo studio.
-Predisposizione della dotazione del materiale da fornire alle squadre operative in caso di
attuazione del piano
-Stesura di schede sintetiche che presentino le seguenti caratteristiche: Fornire input immediati
sulle modalità operative, Semplici, puntuali e consultabili da chiunque
-Inoltro del Piano alle competenti Autorità per l’integrazione ai Piani Aziendali e a quelli di
Protezione Civile
-Confronto continuo con gli organi della Protezione Civile e tutte le altre figure che a qualsiasi
livello prendono parte al Piano Provinciale di Protezione Civile anche in considerazione del
continuo emergere di nuovi attori
Premessa
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in Medicina Veterinaria
DESCRIZIONE DEL PIANO
3.1. Dettaglio del secondo livello del Piano
3.1.1 Linee d'intervento per gli operatori di Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle
produzioni zootecniche:
-Conoscere il patrimonio zootecnico totale e in relazione alle diverse specie, e la disponibilità
delle strutture utilizzabili presenti sul territorio.
-Valutare per ogni singola azienda, la sua localizzazione, il patrimonio zootecnico presente, la
densità di occupazione delle strutture, la distanza dalle vie di comunicazione e la disponibilità di
mangimi e foraggi.
-Tenere presente le reali esigenze di governo degli animali, le loro razioni alimentari anche in
considerazione del grado di approvvigionamento di ogni singola azienda.
-Individuare animali maturi che eventualmente potrebbero essere macellati.
-Avere presente che in caso di calamità naturali parti del territorio possono rimanere isolate per le
condizioni di viabilità. In questi casi dovremo organizzarci sul posto approntando sistemi che
facciano fronte all’emergenza fino all’arrivo degli aiuti esterni della Protezione civile.
-Valutare la possibilità di allestire stalle comuni non lontane dai centri colpiti tenendo in
considerazione anche la possibilità di mantenere gli animali all’aperto.
-Fondamentale è inoltre conoscere numero, localizzazione e tipo dei mezzi autorizzati al
trasporto degli animali vivi.
-Si deve conoscere il numero dei cani di proprietà (anagrafe canina) e la localizzazione sul
territorio dei canili sia pubblici che privati.
-Individuare le possibili vie di smaltimento dei sottoprodotti di origine animale.
La selezione degli animali anche per la creazione delle stalle comuni deve tener conto di:
-Specie animale.
-Stato Sanitario del Bestiame (profilassi di stato per tubercolosi, brucellosi e leucosi enzootica
bovina.)
-Caratteristiche etologiche delle diverse specie e tipologia dell’allevamento (brado, semibrado, a
stabulazione fissa) in relazione soprattutto al benessere animale
-Fase di lattazione: occorre dividere gli animali in mungitura dagli animali in asciutta, e
garantire, ove possibile, la mungitura con le stesse cadenze dell’allevamento di origine per
evitare problemi sanitari alle mammelle
-Nella nostra provincia non si rilevano casi di leptospirosi umana ed animale, appare tuttavia
opportuno evitare, se possibile, di concentrare animali in vicinanza di aree acquitrinose con
elevata presenza di zanzare.
Assistenza Zooiatrica
- L’assistenza zooiatrica deve essere garantita ed estesa a tutti gli allevamenti possibilmente con
l’aiuto dei veterinari liberi professionisti già operanti sul territorio. Il fine dell’assistenza
zooiatrica è la cura degli animali ed il mantenimento delle loro condizioni generali e di
conseguenza la prevenzione dalle malattie infettive. Questo fa anche parte dell’opera
Descrizione Del Piano
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d’incoraggiamento agli allevatori per il recupero in tempi brevi della routine di vita abitudinaria,
per il recupero psicologico dall’evento traumatico e per mantenerli al proprio posto
nell’agricoltura dissuadendoli dall’idea di abbandonare il territorio e gli animali.
-In casi particolari sarebbe opportuno programmare delle campagne di vaccinazioni per la
prevenzione di alcune patologie degli animali da reddito che rischiano di diffondersi in modo
incontrollato.
Popolazione canina
-In caso di calamità naturale il numero dei cani abbandonati e/o randagi aumenta notevolmente si
dovranno perciò individuare uno o più siti (sulla base della popolazione canina) da destinare a
canile provvisorio. La gestione di queste strutture può essere affidata per la custodia ed il
governo degli animali alle Associazioni di Volontariato specifiche presenti sul territorio.
-Lo stesso canile sanitario può essere oggetto di calamità, nel qual caso dovrà essere prevista la
possibilità di spostare gli animali in luoghi e tempi certi.
-La restituzione di un animale smarrito al proprietario attraverso la conoscenza dei dati di
anagrafe canina può contribuire ad alleviare lo stress psicologico conseguente all'
evento e
permette una più rapida uscita dalla crisi attraverso il ritorno alla normalità quotidiana.
Mezzi di trasporto per gli animali vivi
I mezzi individuati e selezionati in base alla loro effettiva utilità potranno, in caso di necessità,
essere richiesti o precettati e messi a disposizione dell’autorità competente.
Mangimi e foraggi per l'
alimentazione degli animali
Si possono innanzitutto utilizzare mangimi e foraggi presenti nelle aziende, qualora ciò non sia
sufficiente, conoscendo il numero e la localizzazione delle rivendite di mangimi per animali ed i
rifornitori esterni di foraggio si può far fronte alle necessità.
Smaltimento prodotti e sottoprodotti di origine animale
-Negli allevamenti di bovini ed ovicaprini da latte, nel caso in cui la situazione non consenta la
lavorazione del formaggio o l’invio del latte a centri di raccolta, si potrà, nell'
ordine, disporne la
conservazione o l’utilizzo per fini alimentari umani (previo accertamento sanitario e
sanificazione) oppure se ciò non risultasse possibile od opportuno, l’utilizzazione per uso
zootecnico e in ultima istanza l’invio alla termodistruzione.
-Per lo smaltimento dei sottoprodotti di origine animale, il deposito temporaneo presso l’ASM
Via Paronese, 152 Prato ha una capacità di 10 mc. e può essere utilizzato per lo stoccaggio di
carcasse di piccole dimensioni. Per quantitativi superiori si dovrà consultare l’elenco delle ditte
autorizzate al trasporto di derivati di origine animale come previsto dal Regolamento
2002/1774/CE. Inoltre, in condizioni di emergenza si può ipotizzare la possibilità di autorizzare
provvisoriamente i mezzi a disposizione della ASM che presentino i requisiti richiesti dal
suddetto regolamento. Qualora questa via non fosse percorribile od opportuna, potranno essere
utilizzati dei siti cimiteriali per l’interramento delle carcasse o di altri sottoprodotti di origine
animale che dovrebbero essere stati preventivamente individuati possibilmente da ogni singolo
Comune.
Strumenti:
Descrizione Del Piano
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in Medicina Veterinaria
Sul sito dell'
Azienda USL 4 si trovano tutti gli strumenti da usare per ogni fase del Piano
sottoforma di Allegati. Gli Allegati possono essere visualizzati e/o scaricati a seconda delle
necessità proprie di ciascuna emergenza direttamente da coloro che sono stati preventivamente
autorizzati mediante l'
utilizzo del proprio username e Password d'
accesso del territorio della
Toscana.
a. Elenco anagrafe zootecnica ex 317/96 (all. 1- Elenco specie 317) con indicazione delle
coordinate geografiche e del grado di occupazione di ogni singola struttura
b. Elenco degli equini presenti (all.2- Censimento equini)
c. Schema dei fabbisogni nutritivi e rilascio deiezioni degli animali da affezione e da reddito.
(all.4)
d. Elenco cani di proprietà presenti per ogni singolo Comune, desumibili dagli elenchi
dell’anagrafe canina.( all. 5)
e. Elenco pollame, conigli, animali di bassa corta e selvaggina. (all. 6 - Elenco specie 336/99)
f. Elenco mezzi di trasporto regolarmente autorizzati per il trasporto animali vivi delle varie
specie (all. 20 - Mezzi Autorizzati)
g. Elenco delle rivendite di mangimi per animali (all. 7 - Rivendite di mangimi)
h. Elenco dei fornitori di foraggio (all.8)
j. Elenco ditte autorizzate ai sensi del Reg 2002/1774/CE (all. 9)
k. Elenco dei siti cimiteriali (all.10).
l. Elenco specie animali pericolosi (Decreto del 19.04.1996) (all. 23)
m.DECRETO-LEGGE 3 luglio 2003, n.159 (Aracnidi)
n. Elenco personale esperto animali esotici (all. 24)
Mappe della provincia con indicazione delle pendenze percorribili a piedi e con automezzi a due
e quattro ruote motrici. Questo strumento ci permette di valutare immediatamente l’esatta
dislocazione sul territorio, il sistema viario che la serve, distanza da punti strategici etc e la
Mappa georeferenziata dei siti di principale interesse anche al fine di coordinare la nostra attività
con le altre autorità di protezione civile sono disponibili presso la sala operativa della protezione
civile è inoltre in fase di elaborazione un sistema di georeferenziazione in ambito regionale con
sistema GPS.
3.1.2 Linee d'intervento per gli operatori di Igiene degli Alimenti di origine animale:
-Occorre conoscere le risorse che la zona offre nel caso sia necessario gestire in loco i bisogni
della popolazione: la Sanità Animale può fornire il numero di animali maturi che potrebbero
essere macellati, inoltre potrebbe essere indispensabile procedere alla macellazione d’urgenza di
capi gravemente feriti ma destinabili al consumo umano.
-Individuare persone idonee all’abbattimento e dissanguamento degli animali.
-Conoscere il numero dei depositi alimenti di Origine Animale, delle celle frigo disponibili e dei
mezzi di trasporto, con o senza cella frigo.
-Formare gli addetti alla ristorazione al rispetto delle regole di igiene e prevenire tossinfezioni
alimentari.
-Conservare le carcasse animali con aspersione di sostanze anti-microbiche.
-Conoscere la viabilità del territorio interessato e l'
elenco dei mezzi idonei al trasporto di
alimenti.
Descrizione Del Piano
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-Conoscere il numero dei centri cottura per fornitura pasti alla ristorazione collettiva e delle
mense presenti (aziendali-scolastiche-assistenziali), che possono far fronte alle esigenze
alimentari della popolazione colpita.
Macellazione degli animali:
le macellazioni degli animali, comprese le macellazioni d'
urgenza di animali feriti, dovranno
avvenire, se possibile, negli impianti di macellazione disponibili nelle zone circostanti la
provincia di Prato, se ciò non è possibile ne opportuno in locali di fortuna opportunamente
individuati preferendo i locali già destinati alla lavorazione delle carni.
Mantenimento delle derrate di origine animale.
-Immediatamente dopo un disastro è evento frequente l’interruzione dell’erogazione di energia
elettrica, che può compromettere la catena del freddo con danni più o meno gravi alla
conservazione degli alimenti. Serve una valutazione dello stato di conservazione degli alimenti e
nel caso di alimenti non più commestibili andranno distrutti o destinati all’alimentazione degli
animali tal quale o previo trattamento opportuno da valutare di volta in volta secondo lo stato di
conservazione dell’alimento a disposizione (ai sensi del Regolamento 2002/1774/CE).
-Gli alimenti ottenuti dalle macellazioni d'
urgenza e quelli valutati ancora idonei dovranno essere
trasportati a depositi frigoriferi per la loro conservazione a temperatura controllata e
eventualmente da questi ai centri cottura allestiti in emergenza per la ristorazione collettiva della
popolazione colpita dall'
evento calamitoso.
-Qualora non vi fossero strutture fisse potranno essere utilizzati i mezzi di trasporto dotati di
sistema di refrigerazione.
Fornitura di pasti caldi alla popolazione:
- All’interno di ogni singolo piano di protezione civile comunale dovrebbero essere riportati gli
elenchi delle varie attività presenti sul territorio a cui può essere fatto riferimento.
-Nel caso in cui non fosse possibile utilizzare nessuna struttura fissa, le strutture mobili devono
avere almeno i requisiti minimi previsti dal Regolamento Comunale d’Igiene per le Sagre.
Formazione degli addetti:
Gli addetti alla manipolazione degli alimenti devono avere la conoscenza delle regole dell’igiene
per evitare le più comuni contaminazioni alimentari. La formazione del personale nella
pianificazione degli eventi di natura calamitosa rende più facile il lavoro al momento del
verificarsi dell’evento permettendo una risposta efficace.
-Il personale addetto alla manipolazione degli alimenti deve aver partecipato a corsi di
formazione almeno sulle buone prassi igieniche (il personale della veterinaria mette a
disposizione la documentazione, ed è disponibile a partecipare ad eventi e corsi formativi o a
prestare l'
opera di formatore in corsi altrimenti organizzati).
-Il consumo delle derrate alimentari di origine animale andrà programmato tenendo conto della
tipologia dell’alimento stesso e del suo maggiore o minore grado di deperibilità (ad esempio
consumare prima carni bianche piuttosto che carni rosse, scongelato rispetto all’alimento
congelato ecc…).
Sul sito dell'
Azienda USL 4 si trovano tutti gli strumenti da usare per ogni fase del Piano
sottoforma di Allegati. Gli Allegati possono essere visualizzati e/o scaricati a seconda delle
Descrizione Del Piano
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necessità proprie di ciascuna emergenza direttamente da coloro che sono stati preventivamente
autorizzati mediante l'
utilizzo del proprio username e Password d'
accesso del territorio della
Toscana.
a. Elenco depositi alimenti - Stabilimenti con Bollo CEE. (all.11)
b. Elenco stabilimenti di macellazioni con abbattitori. (all. 12)
c. Ricetta soluzione antimicrobica da utilizzare come conservante (all. 14)
d. Elenco dei mezzi di trasporto alimenti. (all.13)
e. Elenco centri cottura e mense presenti nel territorio. (all.15)
3.2. Dettaglio del terzo livello del Piano
Verifica della disponibilità degli strumenti e dei mezzi necessari a rendere operativo lo studio e
predisposizione della dotazione del materiale da fornire alle squadre operative in caso di
attuazione del piano.
Strumenti da usare:
a. Schemi operativi (all.18)
b. Elenco dotazione materiale da fornire alle squadre operative. (all. 19).
3.3. Dettaglio degli Interventi nei Singoli Eventi
EVENTO TERREMOTO
Fare riferimento al “DETTAGLIO DELLE LINEE D’INTERVENTO PER GLI OPERATORI”
precedentemente esposte.
EVENTO ALLUVIONALE
Contrariamente al terremoto, l’alluvione può essere a volte prevedibile e permettere
l’evacuazione delle persone e degli animali. Per questi ultimi si fa riferimento alla fase di
preallarme del Piano della Protezione Civile Comunale per non intralciare lo sgombero delle
persone che avviene nella fase di allarme.
In caso di un evento alluvionale si ha alta mortalità dei capi di bestiame (soprattutto pollame e
bassa corte), notevole danno dei foraggi e impossibilità di utilizzare almeno nella prima fase,
veicoli ed attrezzature in dotazione e per questo si verificherà un aggravamento delle condizioni
di salute degli animali e perdita di capi. Risulterà inoltre difficoltoso l’interramento sul posto
degli animali morti.
Aumenta anche la possibilità che si verifichino smaltimenti abusivi di carcasse animali, anche
utilizzando come discarica zone poco frequentate.
Il controllo delle popolazioni di roditori e delle popolazioni di artropodi acquista notevole
importanza nelle fasi successive dell’evento. I roditori tendono a ritirarsi nelle zone asciutte,
dove la loro concentrazione aumenta notevolmente. Contemporaneamente aumenta anche il
pericolo di contaminazioni delle acque e pertanto di contrarre malattie trasmissibili come la
leptospirosi.
La promiscuità e l’aumento del numero di animali spostati e concentrati può facilitare la
trasmissione di malattie.
EVENTO INQUINAMENTO AMBIENTALE-INDUSTRIALE
In caso di evento inquinamento l’area a rischio di incidente viene ad essere individuata tra i 3,03,5 Km di raggio rispetto agli impianti colpiti dall’incidente. Devono, inoltre essere prese in
Descrizione Del Piano
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considerazione eventuali situazioni di pericolosità scaturite dal primo incidente su altri impianti
industriali vicini (effetto domino).
Su tale area vengono ad essere individuate tutte le attività veterinarie per queste specifiche
emergenze. In primo luogo deve essere verificata la presenza di allevamenti sul territorio
interessato e le sostanze tossiche coinvolte.
Si procederà all’allontanamento degli animali dalle aree interessate ed al ricovero degli stessi
presso le strutture ricettive precedentemente individuate. Nel caso se ne rilevi la presenza si
procederà allo smaltimento degli animali deceduti o di prodotti di origine animale contaminati
tramite interramento nei siti cimiteriali precedentemente individuati, oppure tramite ditte
autorizzate ai sensi del Reg. CEE 1774/02.
Per il mantenimento degli animali sarà necessario approvvigionarsi di alimenti non contaminati e
mantenere una sorveglianza epidemiologica sui fenomeni tossicologici che possono insorgere,
eventualmente utilizzando anche controlli sierologici.
EVENTO INCENDIO
Anche in questa emergenza, come in quella del Terremoto, il servizio veterinario dovrà
organizzare gli interventi fondamentali volti all’assistenza del patrimonio zootecnico della zona
coinvolta con l’eventuale contributo anche dei Medici Veterinari liberi professionisti della zona
ed eventuali macellazioni di urgenza; oltre agli altri già previsti precedentemente.
Unica differenza rispetto all’emergenza terremoto, è quella che per gli incendi può esistere (per
alcune zone diverse, ma vicine, dal luogo è scaturito il fuoco), una fase di preallarme, nella quale
è possibile considerare l’eventuale spostamento degli animali.
EVENTO FRANE
Le Emergenze relative alle frane sono riconducibili ad eventuale isolamento di Frazioni abitative
e/o allevamenti, con modalità d’intervento già precedentemente enunciate; inoltre in fase di
eventuale preallarme può rendersi possibile lo spostamento del bestiame ed il suo trasferimento
in strutture recettive.
4.
ALLEGATI
Gli allegati sono disponibili nella versione WEB del piano ed accessibili ai soli operatori
autorizzati, nel sito aziendale www.usl4.toscana.it seguendo il percorso Sportello Unico della
Prevenzione, Piani d’emergenza, “Piano per le Emergenze Veterinarie”. I documenti sono i
seguenti:
Elenco anagrafe zootecnica ex 317/96 (all. 1- Elenco specie 317) con indicazione delle
coordinate geografiche e del grado di occupazione di ogni singola struttura
Elenco degli equini presenti (all.2- Censimento equini)
Schema dei fabbisogni nutritivi e rilascio deiezioni degli animali da affezione e da reddito (all.4)
Elenco cani di proprietà presenti per ogni singolo Comune, desumibili dagli elenchi dell’anagrafe
canina ( all. 5)
Elenco pollame, conigli, animali di bassa corta e selvaggina. (all. 6 - Elenco specie 336/99)
Allegati
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Elenco mezzi di trasporto regolarmente autorizzati per il trasporto animali vivi delle varie specie
(all. 20 - Mezzi Autorizzati)
Elenco delle rivendite di mangimi per animali (all. 7 - Rivendite di mangimi)
Elenco dei fornitori di foraggio (all.8)
Elenco ditte autorizzate ai sensi del Reg 2002/1774/CE (all. 9)
Elenco dei siti cimiteriali (all.10)
Elenco specie animali pericolosi (Decreto del 19.04.1996) (all. 23)
DECRETO-LEGGE 3 luglio 2003, n.159 (Aracnidi)
Elenco personale esperto animali esotici (all. 24)
Elenco depositi alimenti - Stabilimenti con Bollo CEE. (all.11)
Elenco stabilimenti di macellazioni con abbattitori. (all. 12)
Ricetta soluzione antimicrobica da utilizzare come conservante (all. 14)
Elenco dei mezzi di trasporto alimenti. (all.13)
Elenco centri cottura e mense presenti nel territorio. (all.15)
Schemi operativi (all.18)
Elenco dotazione materiale da fornire alle squadre operative. (all. 19).
Allegati
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