piloti in crisi

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piloti in crisi
Il forum italiano dei tifosi McLaren
Numero 7
MONDIALE 2009
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PILOTI IN CRISI
come arrivare alla fine del mese
di jimclark
di Mika85
Bentrovati a tutti!
Abbiamo ancora tutti negli occhi la travagliata
quanto soddisfacente fine della stagione 2008,
eppure quelle immagini sembrano lontane ben
più dei circa cinque mesi trascorsi. Ancora una
volta la F1 si è rinnovata, ma in questa occasione con essa è cambiato il pianeta.
L'inaudita crisi economica globale ha avuto
come prima conseguenza il crollo del mercato
dell'auto mondiale; questo fatto, assieme con
le già decise politiche regolamentari, ha molto
influito sull'impegno dei principali gruppi automobilistici mondiali in chiave sportiva. Il mondiale rally,da molti anni convalescente, è ormai davvero a rischio significato, visto che gli
squadroni ufficiali sono ormai memoria lontana anche se di un passato recente, il lupo Sebastian Loeb corre praticamente da solo e
gente come Peter Solberg deve farsi la macchina nel garage di casa per correre. Con riguardo alla pista, sappiamo che gruppi come
Renault, Mercedes, BMW, Toyota, sono stati
prossimi al ritiro (il consiglio di amministrazione della Mercedes ha confermato l'impegno
nella massima serie per un solo voto) o hanno
perso o stanno per perdere ingenti finanziamenti da parte degli sponsor, si pensi al gruppo RBS per la Williams o alla ING per Renault.
Ciononostante le modifiche regolamentari già
decise hanno senz'altro rimescolato molti dei
valori in campo e parrebbero presagire una
stagione nuova e promettente. Con riferimento a quanto accade in casa nostra, tra i tre
team forniti da Mercedes, quello campione del
mondo appare al momento quello più in difficoltà. Forte di un KERS perfezionato ma penalizzato da millantate difficoltà telaistiche il cui
recupero sembrerebbe esser reso problematico dalle limitazioni sui test, lo squadrone anglotedesco è costantemente stato tra i più
lenti nei test collettivi prestagione, come mai
era accaduto nella storia recente. Le dichiarazioni di Haug e Whitmarsh suonano tutt'altro
che rassicuranti, ed entrambi i generali hanno
ammesso che al carro di Paragon parrebbe
mancare aderenza al retrotreno.
Di vero c'è che il pacchetto provato a Barcellona non sembrerebbe il migliore del lotto, e che
molte delle preziosissime prove sono state
svolte con un'ala posteriore in configurazione
2008. Eppure in occasione dei primi test qualche bene informato sosteneva che i laboratori
in riva al lago avessero partorito una soluzione
La crisi mondiale che affligge il mondo
intero ha colpito duro anche il Circus più
sfarzoso e spendaccione del mondo:
quello della F1.
La Honda scappa via lasciandosi dietro
una macchina sorprendente (i Jappi non
ne riconoscono una buona neanche quando ce l’hanno sotto il naso), Max vaneggia circa l’ipotesi ipotesi dei motori unici,
e i team principal si inventano la Fota(o
era la Peta..boh?) per mettere a punto
strategie comuni che abbiano un senso
per ridurre i costi stratosferici dello sfavillante carrozzone.
E i piloti? Cosa fanno i piloti?
Nell’incertezza del futuro anche loro si
arrangiano perché si sa, se vuoi mantenere uno stile di vita da pilota coi chiari di
luna attuali , potrebbe anche capitare di
arrivare a fine mese senza più caviale e
champagne nel frigorifero. E lì son dolori.
Così nella lunga pausa
invernale ognuno s’è
inventato un riempitivo,
ma sì , come dire, un
lavoretto per arrotondare l’ingaggio.
Il caro Alonso è stato
assunto come barista
part-time al Billionaire di
tale da recuperare per intero la perdita di carico dovuta al nuovo regolamento, e che i test
sarebbero stati svolti in configurazione ibrida
per permettere di tenere quanto più possibile
nascosto il nuovo ritrovato.
Le ulteriori sessioni programmate prima di
Melbourne dalla sola McLaren, potrebbero
anticipare la verità, che si saprà per certa solo
a fine mese. Tra gli altri si segnalano gli scratch
messi a segno dalla ex Honda. Al di là di quella
che può sembrare una manovra propagandistica, le facce di Barrichello e di Button sembrano
proprio quelle di chi vuole bluffare con quattro
assi serviti a poker: buon per loro, ma soprattutto per chi si trova ora in difficoltà. A dirla
tutta i valori sembrano, con l'eccezione di Renault e McLaren molto vicini tra di loro, e molti
sembrano i possibili vincitori delle prime gare.
Theissen sembra un gatto che sta per mangiarsi un grosso topo, la Toyota sembra meno
scarsa di altri anni , la Williams ha giocato la
carta di un KERS meccanico, teoricamente più
Naomo, che si sa , è un locale a conduzione familiare e “Fernando è come se fosse
figlio mio”. Peggior sorte è toccata al
piccolo Piquet.
Il massimo che Nelson senior è riuscito a
trovargli con la sua intercessione è stato
un posto di apprendista-idraulico presso
una famosa ditta di auto-spurgo(che poi
ha anche progettato la R-29).Pare che il
capo dell’azienda abbia già più volte minacciato di sostituirlo con un certo di
Grassi. Il tenero Massa si è dato da fare
come gelataio nelle vicinanze di San Paolo.
In realtà non è che fa il gelato, semplicemente è il ragazzo che sta dietro il bancone a chiedervi se volete la granella di nocciole ,la doppia panna e se basta una palla di gelato al pistacchio o ne volete due.
Che soddisfazione vederlo tornare a casa
tutto felice e infilare le sue monetine nel
porcellino di terracotta!
Kimi invece si è offerto alla Scienza in
nome della ricerca e del progresso: studiosi da tutto il mondo lo usano come
cavia per capire quale gene impedisce al
suo fegato di spappolarsi sotto i colpi dei
superalcolici come succederebbe ad un
essere umano normale.
In fondo sono sempre soldi,no?
(Continua a pagina 2)
affidabile e in grado di essere sviluppato con
aumenti di peso più contenuti rispetto a quello
elettrico.
Un discorso a parte meritano STR e RedBull.
Sua matita Adran Newey ha senz'altro partorito la monoposto più elegante e complessa
aerodinamicamente del lotto, e se la STR appare deboluccia per ciò che riguarda i piloti,
sarà bello vedere quanto vale Vettel con un
mezzo competitivo. P
urtoppo non c'è molto altro da dire perchè fin
qui la stagione che va a iniziare è la più diversa dalla precedente degli ultimi anni, e quindi
la più imprevedibile. Sarà bellissima come
sempre, e ci farà soffrire, ma i conti, al solito, si
faranno alla fine.
Pagina 2
PILOTI IN CRISI
FIA
(Continua da pagina 1)
di riccardo
In casa Force India non se la passano meglio. Mentre Fisichella vaga indisturbato
per le fogne di Calcutta fingendo di essere una delle famigerate scimmie sacre
degli indiani, e ricevendo per questo offerte in abbondanza (in fondo nulla è più
umiliante dello spot della Drive Beer),
Sutil fa parte dell’accordo commerciale
con Mercedes per la fornitura dei V8 e
per contratto è costretto a suonare il
piano in smoking nella sala da pranzo
degli operai di Stoccarda, con Norbert
che ride e sputacchia ovunque wurstel e
crauti. Barrichello, ormai certo di non
poter disputare la stagione 2009 si era
reinventato babbo natale a pagamento,
tanto con quella panza non c’è neanche
bisogno di comprarne una finta.
Button, dal canto suo, ha passato le vacanze di Natale elemosinando sotto l’obelisco di Trafalgar Square, millantando
di essere l’ultimo pilota inglese non nero
ad aver vinto un GP.
Webber è stato più fortunato: si è rotto
una gamba andando in bici e per questo
ha passato la cattiva stagione poltrendo
grazie all’indennità che gli è arrivata dall’Inail.
Vettel ha arrotondato facendo le pulizie
nel famigerato autodromo di Kerpen in
cui pare che Schumacher stesso l’abbia
allattato al seno nei suoi primi mesi di
vita(Mazzoni dixit).
A Monaco di Baviera, Kubica sbarca il
lunario facendo da barbiere a Thiessen,
in modo che l’angolo formato dai suoi
baffi sia sempre costante, mentre Heidfeld… chi è Heidfeld?
In McLaren Kovalainen si è dato alla pesca, ma con scarsi risultati: pensava che
quelle nel laghetto di Paragon fossero
grosse trote finchè non si è reso conto
che si trattava di squali-tigre fatti arrivare
da Dennis direttamente dal Pacifico per il
suo sollazzo. Resosi conto dell’errore il
finlandese ha candidamente dichiarato :”Ma Ron fa sempre il bagno nel laghetto, pensavo fossero innocui!”.
Quanto a Lewis, beh, lui si è beccato
nientemeno che il titolo di Membro dell’Impero Britannico dalla Regina Elisabetta.
Pensava fosse soltanto un riconoscimento formale, niente più che una medaglietta, e invece l’altro ieri gli hanno recapitato a casa una divisa, un moschetto e
un cavallo bardato di tutto punto con
scritto sul fianco “Hamilton MBE”…
gli toccherà riconquistare lo Sri Lanka..
Quanto durerà ancora l’interesse per il
mondo dei motori ?
Quest’anno si può definire l’anno zero
per la F1 e un anno di grandi transizioni
per il mondo del Rally.
Tuttavia, come molti possono pensare,
non è la crisi economica in atto ad avere
creato questa rivoluzione, ma la pazzia
ormai evidente del sig.Mosley.
I continui cambi regolamentari hanno
creato un clima di incertezza e la fantomatica crisi ha aiutato le squadre, che da
anni prendono schiaffi sportivi, ad abbandonare. La crisi in questo settore è più
che mai fantomatica, una scusa ottima
da usare per nascondere i fallimenti sportivi di Honda, Subaru, Suzuki per citare
alcuni casi eclatanti.
Un esempio del delirio di onnipotenza di
Mosley è l’obbligo di usare una monogomma nel WRC, non una monomarca,
ma una monogomma, cioè correre ad
esempio il rally di Cipro con solo gomme
da terra , anche sulle frazioni in asfalto,alla faccia della sicurezza predicata da
Mosley per lunghi anni.
Certo quello che si è fatto a riguardo fino
ad un certo punto è stato meritorio; esisteva realmente una lacuna nel campo,
ma adesso la gallina dalle uova d’oro è
diventata sterile, ed allora buttiamoci
sull’ecologia e il risparmio economico.
E beh , certo, la crisi.....
Ma siamo sicuri che un investimento di
300 mln di dollari sia superiore a una
campagna pubblicitaria mondiale?
l’esposizione che la F1 ha avuto nell’ultimo anno dovrebbe ricompensare e sostituire ampiamente l’uso dei media, a patto certo di non sfigurare in campo sportivo.
Certamente l’introduzione del KERS darà
una mano a risparmiare sul carburante e
di conseguenza sul budget dei team per il
carburante. Ma con 15 mln di dollari per
lo sviluppo di questo sistema utilizzabile
sporadicamente quanti litri si potevano
comprare?
Il licenziamento di circa 3000 persone
che gravitano in F1 è il miglior modo di
rispondere ad una crisi che sta attanagliando il mondo del lavoro, sempre in
nome della riduzione dei costi in F1.
Il prossimo anno le regole saranno nuovamente differenti, quindi molti degli
studi di quest’anno non serviranno a nulla.
Mi sembra il miglior modo di risparmiare.
Però la FIA non si priva di nulla e l’aumento delle super licenze mi sembra un
modo tutto italiano di spremere dei soldi
per un organismo che oltre ad avere
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come arrivare alla fine del mese
riflessioni
nessuno scopo di lucro,dovrebbe garantire la sopravvivenza dei Team , cosa che
fino ad oggi non ha fatto.
Chi ha visto gli anni 70-80 si ricorderà
come era la F1 prima e dopo l’entrata
della FIA, l’inizio di tanti problemi decretati proprio dal suo presidente, un Napoleone grasso, Balestre, lo sciopero dei
piloti e la presa in giro della FIA, tutti i
problemi causati da quest’organo che
sembra mini la salute mentale di chi ne
diventa presidente.
Sono le regole instabili ,parziali e machiavelliche a rendere impossibile l’entrata di nuovi team: un esempio è il salvataggio della Honda,che corre senza
sponsor (vorrei sapere da dove vengono i
soldi) ed il veto alla Pro Drive sostenuta
dalla Mercedes. Mi sembra che sia il classico atteggiamento clientelare, ormai
tipico della FIA.
Se poi parliamo della stagione 2008 con
quello che è successo in pista a SPA, e la
faccenda dei soldi alla Ferrari, allora la
credibilità che ha già mietuto vittime fra
gli appassionati , dovrebbe nel giro di
poco crollare definitivamente.
Invece di fare
indagini di mercato sulle medaglie e mettere a regolamento che gli spettatori dovranno
essere informati
dei carichi di benzina ,del tipo di gomme
che verranno usate durante il GP, per
avvicinare il pubblico maggiormente alla
gara (mi pare che siano informazioni che
già abbiamo,almeno noi appassionati)
perchè non fanno indagini di mercato sul
perchè
la
gente
inizia
ad essere stufa di questo spettacolo deprimente?
Certo un popolo ignorante è facile da
gestire,mentre chi segue da anni ed ha
un insana passione non lo gabbi facilmente.
La F1 significa ricerca, tecnologia, competizione: se togliamo questi ingredienti
non resta niente di questo sport.
Proposta per la FIA: facciamo correre le
F1 con la monogomma e le rain anche su
asciutto (ma solo se la McLaren è vincente).
Nel forum:
sezione TEAM & PILOTI
Ultimi aggiornamenti sui team
e le monoposto della stagione 2008
Pagina 3
Can Am series
The Bruce and Danny show e non solo
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di AmanteMclaren
A metà degli anni '60, in Nord America
nasceva una delle categorie di maggior
successo del periodo: la Can-Am, acronimo di "Canadian American Challenge
Cup".
Una delle caratteristiche che rendeva
questa serie particolarmente interessante da un punto di vista tecnico è la quasi
totale libertà nei regolamenti tecnici, che
consentiva ai costruttori di inventare
qualsiasi soluzione, a patto di rispettare
le sole regole delle ruote coperte e un
cockpit con due sedili e due aperture.
Oltre a queste, giusto qualche regola di
sicurezza. La serie, grazie ai ricchi premi
in palio, riusciva a richiamare piloti da
tutto il mondo, così anche piloti di f1 e
costruttori o team che lavoravano in f1 si
interessarono alla serie. Il Can-Am, raccoglieva molti spettatori e divenne una delle serie di maggior popolarità in quel periodo.
Il team che più di ogni altro ha legato il
suo nome al Can-Am è la McLaren, la
quale con Bruce McLaren e Denny Hulme
("the Bruce and Danny Show"), prima e
Peter Revson poi, scrisse tra le pagine più
importanti della storia della categoria. La
prima edizione del Can-Am si corse nel
1966, prima gara a Mosport, in Canada.
La seconda edizione, del 1967, fu dominata dal team McLaren, un dominio che
si spinse sino al 1972, anno in cui la Porsche divenne il team punto di riferimento
nella serie.
Come dicevamo, l'aspetto più interessante del Can-Am è la libertà progettuale
pressochè assoluta. Fu in questo ambito
che nacque
un'idea interessante, ripresa poi anche in f1.
La Chaparral
2J: dotata di
due motori,
uno, un Chevrolet, che svolgeva un compito "tradizionale" e poi un secondo che
svolgeva lo strano compito di dare moto
a due ventole che aspiravano l'aria sotto
la vettura. Questa vettura, non ebbe molto successo nella serie, ma ispirò Gordon
Murray che riprese l'idea per la f1, con la
versione B della bt-46, del 1978, anche
questa un'auto non molto fortunata, non
perchè non fosse veloce (anzi) ma fu rapidamente messa fuori legge.
Il principio della Chaparral 2J era semplice: le ventole, aspirando aria, creavano
deportanza incollando la vettura all'asfalto.
Anche gli alettoni furono introdotti nel
mondo delle corse proprio nella serie
Can-Am.
L'interesse per la serie era alto per le case
europee: Ferrari tentò l'avventura ma
senza riscontri degni di nota; la Porsche,
invece, raccolse il testimone dalla McLaren come team di riferimento.
La partecipazione della Porsche al CanAm risale al 1969 ma fu nel 1972 che avvenne il salto di
qualità. La Porsche affidò la
preparazione
della vettura a
Penske e la 917/10k portò al successo in campionato
Follmer (dopo l'incidente a Donohue, che
stava dominando il campionato, sempre
con la Porsche).
Sempre
nel
1972, la Porsche presentò
la 917/30 che si
rivelò una vettura assolutamente dominante, una vettura potentissima, la più
potente vettura da competizione mai
realizzata.
Oltre alla Porsche, alla McLaren, alla
Chapparal, alla serie Can-Am si lega il
nome della Lola, che vinse il primo campionato della serie con Surtees.
Gli elevati budget richiesti portarono alla
fine della serie nel 1974. Si tentò di rein-
trodurre la serie nel 1977 ma senza grande successo.
Il successo della serie Can-Am fu dovuto
da un mix di cose: grandi piloti, auto potenti e interessanti sul piano tecnico, circuiti affascinanti e famosi, come Laguna
Seca o Mosport.
Nel forum:
sezione FORMULA1 DEL PASSATO
Indietro nel tempo...
Pagina 4
SPAZIO AL TIFOSO FERRARI
Indycar - Caso Castroneves
Resoconto della prima udienza 2 marzo 2009
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di Elio11
Lo scorso 2 Marzo, con la prima udienza,
è regolarmente iniziato il procedimento
giudiziario a carico di
Helio Castroneves, dopo il rinvio a giudizio
operato lo scorso Ottobre. Il pilota brasiliano,
due volte vincitore della
500 miglia di Indianapolis, deve giustificare la
sua traballante posizione in veste di imputato
con l’accusa di avere evaso il fisco americano, per una cifra che si aggira attorno
ai cinque milioni e mezzo di dollari.
Roy Black, l’avvocato difensore di Helio,
ha affermato nella deposizione di martedì 2 Marzo 2009 , di fronte ad una giuria
di dodici giurati, che il suo cliente avrebbe regolarmente pagato le tasse a mezzo
del suo staff . Aggiungendo anche che il
suo assistito non sarebbe stato in grado
di prendere cognizione delle regole fiscali
vigenti negli Stati Uniti e di essersi affidato ad una cerchia di assistenti fedeli e
competenti. Nessuna cospirazione dunque, contro le regole restrittive e tassative degli Stati Uniti in materia, per difendere avidamente i proventi della sua attività professionale.
Non di questo avviso è stata l’opinione
del pubblico ministero, Matt Axelrod che
ha ribadito a fronte delle dichiarazioni
della parte in causa - “Quando è giunto il
momento di pagare tasse , nonostante i
milioni di dollari guadagnati, lui non si è
degnato di versare il suo contributo allo
Stato ”. Ha poi continuato a descrivere
una serie di comportamenti fraudolenti
che si trascinavano dal 1999, coinvolgendo nella sua arringa anche una compagnia di Panama creata appositamente
per schivare le tasse. Axelrod ha terminato accusando la sorella di Castroneves,
Katucia, anche lei coinvolta in qualità
di marketing-manager per l”immagine
dello stesso pilota ed Alan Miller, sospettato di aver avuto una parte di complice
nella vicenda.
Il trio è implicato ora in un processo contemplante sette capi d’accusa, tra questi
l’evasione fiscale e cospirazione contro
l’ordine costituito, il che tradotto in prassi potrebbe significare una richiesta di
carcere per ciascuno di loro, con più di sei
anni da scontare dietro le sbarre ognuno.
Il processo dovrebbe concludersi entro
sei settimane.
Nodo del caso, appunto, come detto in
precendenza, un ente panamense, la
“Seven Promotions”.
Black sostiene che sia stata creata dal
padre del pilota brasiliano per promuovere la carriera agonistica dell’ allora giovane Helio, e che dunque lo stesso
trentatreenne driver non avrebbe alcuna
proprietà su essa. Axeldrod invece, ha
accusato che la compagnia fungesse apparentemente a questo scopo ma che in
realtà fosse una copertura per i tre imputati per fini ben diversi, tacciando il trio di
aver detto il falso sotto giuramento. Secondo il magistrato la questione si sarebbe sviluppata in tal modo: una volta che
Castroneves sarebbe stato ingaggiato
dalla Penske nel 1999, il contratto firmato da Miller richiedeva di versare cinque
milioni alla 'Seven Promotions'. Ma lo
stesso Miller, chiese a Penske di non pagare il denaro richiesto, dicendo di volerli
trasferire sotto pagamento dilazionato
ad una compagnia olandese, chiamata
Fintage Licensing B.V.
L’avvocato di Black e di Miller, Robert
Bennet, ha detto che ciò sarebbe stato
del tutto legale e che Castroneves avrebbe pagato quando avrebbe ricevuto i soldi a Maggio. Axeldor ha sostenuto che
l’accordo fosse in realtà una deviazione,
perchè Miller avrebbe scoperto che il
trenta per cento dei cinque milioni sarebbe stato percepito da "Penske Inc" . Castroneves questo versamento a Roger
Penske non l’avrebbe fatto direttamente
e in più avrebbe dovuto farlo tempo addietro. L’ultimo escamotage, a detta dell’accusa, sarebbe stato quello di evadere
definitivamente il fisco lasciando per
sempre gli Stati Uniti.
A questo punto Black opponendosi decisamente avrebbe sconfessato la teoria
affermando che Castroneves vive a Coral
Gables, un sobborgo di Miami. L’accusa
poi si è concentrata su un altro elemento
della vicenda. Castroneves non avrebbe
pagato alcune tasse che sarebbero derivate da una sponsorizzazione con uno
sponsor brasiliano, la Coimex, e cosi'
facendo, non dichiarando alcunchè, avrebbe evaso migliaia di dollari.
Morale della vicenda.
La situazione del pilota si aggrava molto
e la sua avventura agonistica potrebbe
essersi conclusa con questa triste vicenda
extra-sportiva.
Il tutto, nel caso in cui dovesse essere
confermata la condanna richiesta, ed
anche se dovesse essere dichiarato innocente, la sua posizione in seno al team
risulterebbe comunque notevolmente
indebolita.
Will Power, ex- pilota del team co-gestito
dal campione Cart 1996 Jimmy Vasser,
compagno di scuderia di Alessandro Zanardi ai tempi della Target Ganassi, e da
Kevin Kalkhoven, ex-proprietario della
serie Champ Car World Series, è stato
chiamato a sostituire il brasiliano sulla
vettura Dallara n.3 almeno per i primi due
appuntamenti stagionali a St Petersburg
e Long Beach.
Per Helio Castroneves si prospetta invece
il carcere per un "tot",ancora imprecisato, di anni, dal momento che la giustizia
statunitense è nota per l'inflessibilità
tanto nell' applicazione delle sentenze
che nell'adozione delle sanzioni commisurate al reato.
Nel forum:
sezione TEST INVERNALI 2008/2009
Ultimi commenti sui test
della stagione 2009
Pagina 5
Uno sguardo ai prossimi Gp:
GP di Australia
Melbourne
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Orari: Qualifiche 07:00 / Gara 08:00
In onda su: RaiUno / Sky Sport 2
Ordine di partenza dell’edizione 2008
Ordine di arrivo dell’edizione 2008
Pagina 6
Uno sguardo ai prossimi Gp:
GP di Malesia
Kuala Lumpur
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Orari: Qualifiche 11:00 / Gara 11:00
In onda su: RaiUno / Sky Sport 2
Ordine di partenza dell’edizione 2008
Ordine di arrivo dell’edizione 2008
Pagina 7
Ultime discussioni nel forum:
Sezione Team & Piloti:

Cambia il punteggio in F1

Il GP del Canada esce dal calendario

La Honda diventa Brawn GP

Briatore: “tre team sono irregolari”
e tanto altro...
Sezione Tecnica:

Drive trough

Tecnica vetture 2009

Gomme 2009
e tanto altro...
Sezione Formula1 del passato:

McLaren Cars 1964-2008

Ayrton Senna

Ron Dennis: l’uomo, il mito, la McLaren

Andreas Nikolaus Lauda
e tanto altro...
Ed inoltre, non perdere l’appuntamento con:
la sezione rosa “Le Imprese della Boss’ Angel”
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