degrado e sicurezza. finalmente qualcosa si muove? bazzano, al via
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degrado e sicurezza. finalmente qualcosa si muove? bazzano, al via
2/07 LUGLIO IL MERCURIO - n. 2, luglio 2007 - Spedizione in a.p. 45%, art. 2 comma 20/b - Filiale di Bologna - Prezzo abbonamento € 8,00 compreso nella quota associativa - Rivista inviata ai soci della Confesercenti di Bologna. Periodico trimestrale della Confesercenti Provinciale di Bologna DEGRADO E SICUREZZA. FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE? BAZZANO, AL VIA LE GIUNTE ESECUTIVE DECENTRATE GRAN GALÀ 2007, L’ANNO DELLA RIPRESA DEL PICCOLO COMMERCIO STUDI DI SETTORE. MODIFICATI DOPO LA PROTESTA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE IN COPERTINA: SOMMARIO Sono le 6,30 del 2 luglio scorso. I netturbini stanno dando le ultime ramazzate per ripulire piazza Santo Stefano dai bagordi della sera prima. I commercianti della Confesercenti sono sempre di più interessati alla tutela e alla preservazione dal degrado di questa piazza che è uno dei gioielli del centro storico di Bologna. S S SEDI CONFESERCENTI DI BOLOGNA E PROVINCIA BOLOGNA Direzione provinciale: Via del Commercio Associato 30 tel. 051/6339911 [email protected] EDITORIALE Degrado e sicurezza. Finalmente qualcosa si muove?, di Mercurio La vignetta di Zap e Ida 5 5 VITA ASSOCIATIVA Bazzano, al via le Giunte esecutive decentrate, di Nicodemo Mele 6 AICEB Dove trovare i luoghi del benessere 11 BOLOGNA PARLA “Contro il degrado, sostegno ai piccoli esercizi”, di Nicodemo Mele Da oltre 30 anni studioso di Diritto amministrativo 12 13 PARLIAMO IN COMUNE “Piccoli negozi, un riferimento sociale sul territorio”, di Francesco Droghetti “Parcheggi per un paese in crescita” A Monteveglio vi aspetta … 14 15 15 SAN GIOVANNI IN PERSICETO Via Don Minzoni 22, tel. 051/821925, [email protected] NUOVE ATTIVITA’ Dalla Zaira, vino e tradizione culinaria, di Nicodemo Mele 16 SAN LAZZARO DI SAVENA Via Fosse Ardeatine 18 tel. 051/461210 [email protected] FIPAC Gli anziani e la spesa Festa regionale il 6 ottobre sulle colline modenesi 18 23 SAN PIETRO IN CASALE Via Tolomelli 11 tel. 051/811009 [email protected] VITA ASSOCIATIVA Gran Galà 2007, l’anno della ripresa del piccolo commercio, di Nicodemo Mele 20 ITACO Versamenti telematici Cumulo pensioni, redditi da lavoro autonomo Utilizzo dei contributi Enpals cumulati con quelli da lavoro autonomo Prestiti con cessione del quinto Indennità di malattia per parasubordinati Assegno al nucleo familiare Fondazione Enasarco, locazione di immobili 23 23 23 23 23 23 23 SERVIZI Investimenti e credito 25 FORMAZIONE Fonter, formazione gratuita per le imprese aderenti Alterego: una proposta di co-manager a chi cerca lavoro Nuovi corsi 2007 Sab, per nuovi baristi e ristoratori 26 26 26 26 ANVA Piazzola, magliette firmate in “bulgnais” 29 ENOGASTRONOMIA “Città castelli e ciliegi”. Una strada e due anime tra Bologna e Modena Signori a tavola. Strozzapreti “Mari e monti”, di Pier Luigi Nanni “As màgna e as Bòvv” con le cucine regionali 30 31 31 FINESTRE SULLA REGIONE Borsa delle 100 Città d’Arte in crescita, di Stefano Bollettinari 32 Bologna - Centro storico: Via Galliera 22/b tel. 051/261311 [email protected] BAZZANO Via Molino 1 tel. 051/831244 [email protected] CASALECCHIO DI RENO Via Ronzani 3/2 tel. 051/574200 [email protected] VERGATO P.zza dei Capitani della Montagna 15 tel. 051/911402 [email protected] Il Mercurio Periodico trimestrale della Confesercenti Provinciale di Bologna Anno V (nuova serie) n. 2, Luglio 2007 Direttore Editoriale LORENO ROSSI Direttore Responsabile NICODEMO MELE Segretaria di Redazione IDA SABINI Comitato di Redazione LORENO ROSSI, NICODEMO MELE, FABRIZIO CERVELLATI, GIACOMO BARDI , FRANCESCO DROGHETTI Direzione e Redazione CE.S.CONF. SOC. COOP. A R.L. Via del Commercio Associato 30 - 40127 Bologna tel. 051/633.99.11 - fax. 051/51.90.06 e-mail [email protected] c.f. e p.i. 02403090372 N. Iscr. al Registro Imprese 36818, n. R.E.A. 282765 Impaginazione, Grafica e Raccolta Pubblicitaria BRAIN SRL - tel. 051/6325461 Registrazione al Tribunale di Bologna n. 2272 del 5/3/1954 Spedizione In abbonamento postale, legge 662/96, art. 2, comma 20/e - Filiale di Bologna È vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto, e con qualsiasi mezzo, senza l’autorizzazione dell’editore Manoscritti e fotografie non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono Dati personali Ai sensi della legge 675/96 i dati degli abbonati saranno utilizzati solo per l’invio della rivista Tiratura 5.000 copie Chiuso in tipografia 6 luglio 2007 NOTIZIE SINDACALI Studi di settore. Modificati dopo la protesta all’Assemblea nazionale Provincia. Nuovo Piano del Commercio, pianificazione al via I Locali della notte. Tradizioni celtiche: Medioevo a Bologna, concerti e birra sulla Torre Prendiparte Quartiere Saragozza. Premiati i negozi con più di 30 anni di attività Portici. Ripartono i restauri di quello di San Luca, si allontana il riconoscimento Unesco Unicredit. Premio “Ok Italia” alla Confesercenti regionale e a due soci di Ferrara e Cesena Assoturismo. Alberghi, occasione di qualità con la nuova classificazione, di Stefano Bollettinari CONFESERCENTI CLUB Studi di settore. Modificati dopo la protesta all’Assemblea nazionale 34 34 35 36 36 37 37 38 A tutti i Soci CONFESERCENTI pagamento in 3 anni a tasso 0 manutenzione compresa www.ceasistemi.it CEA SRL Bologna: Via Ranzani, 5/11 Tel 051 244301/243277 Fax 051 248736 [email protected] “I nuovissimi misuratori fiscali per l’invio telematico del corrispettivo all’Agenzia delle Entrate come indicato nel D.L. del 4 luglio 2006 n° 223” Costruisci il tuo punto cassa Misuratori fiscali Sistemi integrati per la ristorazione Soluzioni per bar e tabaccherie con aggiornamento automatico dei listini Software per pizzerie d’asporto Cerca persone per ristoranti Terminali palmari per ordinazioni al tavolo Biglietterie automatizzate SIAE Gestionali per negozi al dettaglio Terminali per la gestione del prepagato, buoni pasto, promozioni Pos bancari Bilance elettroniche Verificatori di banconote false VENDITA NOLEGGIO ASSISTENZA E D I T O R I A L E DEGRADO E SICUREZZA. FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE? Non nascondiamocelo. La svolta è arrivata da Palazzo Caprara, dal Palazzo della Prefettura. In pratica, dal “patto sulla sicurezza” promosso il 7 maggio scorso dal Prefetto Luigi Grimaldi e gestito dal Viceprefetto vicario Matteo Piantedosi. Un patto al quale nessuno ha saputo dire di no. Dal Comune di Bologna ai Quartieri San Vitale e Santo Stefano, dalle associazioni di categoria come la Confesercenti di Bologna, alla Camera di commercio, dalle forze dell’ordine ai residenti nelle zone più a rischio del centro storico. Tutti da subito si sono detti disposti a collaborare, come fossero in attesa di un iniziativa, di una p Daresa di coscienza comune. Innanzitutto, si è cominciato a capire che i “demoni”, i responsabili del degrado e della mancanza della sicurezza non erano i locali della notte con i loro orari di apertura. E e, tantomeno, con i loro dehors. Che Si è cominciato a capire che per combattere il degrado e migliorare la sicurezza occorre da un lato un’azione repressiva da parte delle forze dell’ordine e dall’altro creare iniziative ed eventi, per portare cittadini e turisti nel centro storico e farlo vivere. È così arrivato, finalmente, il riconoscimento del ruolo importante che svolgono le attività commerciali e di pubblico esercizio in tal senso. Confesercenti ha dato, tutta la propria disponibilità a collaborare nell’interesse della città, per la tutela dei suoi monumenti come della sua vivibilità, il miglioramento della qualità della vita di chi abita in centro storico e di chi vi opera con un’attività. Confesercenti inoltre si è resa disponibile a contribuire per fare uscire dalle “sabbie mobili” del degrado e dell’invivibilità alcune zone franche del centro storico molto care ai bolognesi, come piazza Verdi e, piazza Santo Stefano. E che questa fosse la strada giusta, la svolta necessaria per uscire dalle polemiche degli scorsi mesi, con le trattative estenuanti su dehors e orari dei pubblici esercizi, ce ne siamo accorti quando, appena un mese dopo l’apertura del tavolo in Prefettura, è arrivata dal sindaco di Bologna Sergio Cofferati la proposta di un piano per la sicurezza, un piano accolto con un certo interesse anche da forze dell’opposizione. Un piano che apre un tavolo di discussione con la città nel quale Confesercenti è pronta a mettere in campo tutto il suo impegno a fronte di scelte certe, chiare e di medio-lungo n. 2, luglio 2007 periodo. Non vogliamo ritrovarci tra sei mesi a parlare di nuovo di orari dei locali della notte e di dehors. Non vogliamo che i pubblici esercizi siano additati come causa di tutti i mali. Non vogliamo interventi palliativi sulla sicurezza, sporadici o contingenti, ma un vero programma di emergenza che affronti i problemi e li gestisca in modo energico nel corso di tutto l’anno. Un piano per la sicurezza che prenda atto che non esiste una città vivibile e sicura senza una presenza diffusa di attività commerciali e di pubblico esercizio. Mercurio 5 V I T A A D D S S O C I A T I V a Bazzano il 3 maggio scorso è cominciato il tour di sedute della Giunta esecutiva della Confesercenti di Bologna nelle sedi distaccate su tutto il territorio provinciale. In luglio si sono tenute quelle nelle sedi di San Pietro in Casale e di Vergato. L’iniziativa di convocare le riunioni del 2007 della Giunta esecutiva nelle sedi distaccate era stata presa nell’assemblea annuale del 30 novembre scorso. Obiettivo: discutere con i commercianti dei problemi locali e confrontarsi con sindaci e amministratori comunali. L’appuntamento di Bazzano, inoltre, è servito anche ad inaugurare la ristrutturazione dei locali della storica sede di via Molino 1. La Giunta ese- paese che da sempre fonda la sua economia sul commercio e sui servizi. Ci teniamo molto al miglioramento della rete commerciale. Il confronto con gli operatori e le associazioni di categoria come la vostra è molto importante. Specie se ci si muove in una logica intercomunale, come sta avvenendo con la stesura dei nuovi Psc (Piani strutturali comunali)”. Alla riunione allargata della Giunta esecutiva della Confesercenti di Bologna che è seguita nella Sala consiliare del municipio di Bazzano erano presenti, oltre ai suoi componenti prima citati, Luca Vignali (rappresentante Confesercenti di Bazzano), Stefano Parmeggiani (rappresentante di Monteveglio), Massimo Turrini (rappresentante di Crespellano) e Oscar Rossi (rappre- cutiva della Confesercenti provinciale era rappresentata dal presidente Sergio Ferrari, dai vice presidenti Paola Morselli e Francesco Droghetti, dai consiglieri Maurizio Galeotti e Giacomo Bardi e dal segretario generale Loreno Rossi. Assente per motivi di salute Anna Beckers. Inoltre, era presente anche la responabile dei servizi Loretta Gaetti. Per la sede di Bazzano c’erano Roberto Trentin e Teresa Borsari. All’inaugurazione della sede di Bazzano il Comune era rappresentato dall’assessore al Commercio Flavio Balestri. “Questa sede la Confesercenti ce l’ha da 30 anni – ha affermato il presidente provinciale Sergio Ferrari – e ora l’abbiamo rinnovata, perché puntiamo sul consolidamento di una nostra presenza ormai storica. Infatti, avrà una presenza più continua e costante a servizio degli operatori economici del territorio. La Confesercenti pone grande attenzione ai comuni della provincia e non solo sul centro storico di Bologna, perché qui si trova il 60 per cento delle attività commerciali. I comuni della nostra provincia hanno una storia importante, specie per l’autonomia nella gestione delle cose cittadine. Parlare con i commercianti dei problemi sul tappeto è utile allo sviluppo della città”. E l’assessore Balestri ha aggiunto: “Siamo molto felici della vostra presenza. Bazzano è un sentante di Castello di Serravalle). Per i comuni della Val Samoggia, invece, c’erano il sindaco di Monteveglio Giorgio Degli Esposti e il suo assessore al Commercio Sandro Ceccoli, il sindaco di Castello di Serravalle Gaetano Finelli e il suo assessore alle Attività protuttive Alberto Bentivogli, il vice sindaco di Crespellano Fabio Federici e l’assessore al Commercio di Bazzano Flavio Balestri. “Due i motivi di questo incontro promosso dalla Confesercenti – ha spiegato Loreno Rossi, aprendo il dibattito – il primo è quello di evitare il rischio di diventare Bolognacentrici, cioè di essere costretti ad occuparsi solo dei numerosi e complessi problemi del capoluogo A A cura di Nicodemo Mele Bazzano, al via le Giunte esecutive decentrate 6 n. 2, luglio 2007 Dalla sede Confesercenti ristrutturata più servizi ai commercianti del territorio V I T A cittadino. Per un’associazione come la nostra, che ha la maggior parte degli associati proprio in provincia, questo non è giusto. Secondo: è in preparazione il nuovo Piano provinciale del commercio e la Confesercenti con questo tour di Giunte esecutive in periferia vuole aprire un confronto con le amministrazioni locali con lo scopo di mantenere attiva e vivace la rete di negozi di vicinato, per sostenere il tema del turismo”. “In questo confronto – ha aggiunto il presidente Ferrari – ci interessa ascoltare le vostre opinioni in merito ai maggiori temi sul tappeto. Dall’introduzione della grande distribuzione sono cambiate molte cose nella rete commerciale tradizionale. Una di queste è la diminuzione delle imprese e l’affacciarsi di quelle di cittadini extracomunitari che hanno compensato la fuoriuscita di operatori indigeni, specie nel settore alimentare. Ora, il nuovo Piano provinciale del commercio si dovrebbe occupare della ricollocazione dei 200 mila metri quadri di ipermercati previsti su tutto il territorio provinciale nel piano del 2000 e non utilizzati dagli operatori interessati. Quindi, qual’è l’orientamento dei comuni della Val Samoggia riguardo ai nuovi insediamenti di ipermercati e quali i progetti in merito alla rete tradizionale dei negozi esistenti? E come riuscite ad aiutarli con interventi di riqualificazione della città?”. A questo punto la parola è passata ai rappresentanti locali della Confesercenti. “La rete commerciale e dei servizi del nostro paese è abbastanza completa – ha esordito Massimo Turrini di Crespellano – il suo problema è la Bazzanese che taglia in due il comune e, di conseguenza, il commercio. Idem, con la ferrovia Bologna-Vignola che, da quando è tornata a funzionare, ha acuito il problema con l’abbassamento delle sbarre”. “Vorrei che gli amministratori comunali – ha proseguito Stefano Parmeggiani di Monteveglio – cominciassero a vedere i piccoli negozi come una risorsa. Altrimenti, il futuro è grigio, visto che a livello nazionale ci trattano come degli evasori. A livello locale diventa ancora più difficile, se considerate che a A S S O C I A Monteveglio non abbiamo più una ferramenta e una serie di servizi. In più, siamo tagliati da una grossa strada di attraversamento. Chiediamo, quindi, che i comuni prendano provvedimenti per i piccoli negozi e non più per la grande distribuzione, altrimenti il destino è quello di finire come in Francia”. È poi intervenuto Luca Vignali di Bazzano. “I piccoli negozi – ha affermato – vendono soprattutto un servizio e non so fino a che punto riescono a soddisfare i propositi dei comuni”. La situazione di Castello di Serravalle è stata descritta da Oscar Rossi. “Il precedente Piano regolatore – ha sottolineato – prevedeva un ipermercato nell’ex Fornace, oggi scopriamo che se ne vuole fare uno nella zona Meridiana. Che indirizzo avrà? Sarà un centro commerciale con i negozi o un centro di grosso sviluppo? A fronte abbiamo che Castello di Serravalle si sta spegnendo con i bar che chiudono alle 19, gli alimentari che fanno fatica, i negozi che chiudono e si trasferiscono in altri paesi. Ora, credo che in questa zona non ci sia bisogno di un centro commerciale in ogni paese. Quelli esistenti tra Bazzano e Crespellano siano più che sufficienti. Inoltre, la piazza di Castelletto va riqualificata, cominciando a togliere i bidoni dei rifiuti. Infine, con l’apertura della tangenziale di Castelletto la gente non passa più per il centro di questa frazione”. n. 2, luglio 2007 T I V A Il primo ad intervenire tra gli amministratori comunali è stato Alberto Bentivogli, assessore di Castello di Serravalle. “Contrastare gli ipermercati – ha affermato – è una battaglia contro i mulini a vento. D’altronde, è cambiato il modo di vivere delle coppie giovani, i cui coniugi lavorano entrambi tutto il giorno e alla sera cercano un posto per andare a fare la spesa tre le 19 e le 20. In quanto ai piccoli esercizi, anziché fare la battaglia agli iper sui prezzi, la devono fare sul servizio. E alcuni esempi nella nostra zona li troviamo a Savigno. È vero, nella Meridiana di Castello di Serravalle è prevista una struttura commerciale e tra poco uscirà il bando per l’assegnazione. Non sarà un iper, ma una media struttura da 1500 metri quadri, di cui solo 800 di superficie di vendita, che sorgerà in una nuova zona residenziale di 450 alloggi”. “Ma qual’è il contributo – ha sottolineato Paola Morselli – che i comuni possono dare a sostegno di questa specializzazione dei piccoli negozi. Cosa pensano di fare in termini di promozione del territorio? È questo che vogliono sapere i nostri associati”. “I nostri paesi devono tenere in grande considerazione il piccolo commercio – ha esordito Flavio Balestri, assessore di Bazzano – che ci aiuta a tenere vivi i nostri centri urbani. In merito al futuro Piano provinciale del commercio Bazzano non prevede di aprire grandi 7 Messaggio Pubblicitario. Presso le Filiali sono a tua disposizione i Fogli Informativi riportanti le condizioni economiche praticate. FARE TUTTO DA SOLI È UN’IMPRESA? PARLANE CON NOI. OGNI IMPRESA È UNA GRANDE IMPRESA. PERCHÉ Gestire la contabilità, cercare un corriere conveniente per le spedizioni, trovare un consulente fiscale o legale. E poi preoccuparsi di acquistare il nuovo computer e noleggiare un furgone per una consegna urgente. Se lavori in proprio, chi meglio di te conosce le infinite incombenze che rubano energie e attenzione alla tua attività? Ecco perché abbiamo sviluppato Progetto Business, lo speciale conto a canone fisso, integrato da utili convenzioni e con tutti i servizi, bancari e non bancari, che ti semplificano la gestione degli affari. Così il lavoro è più semplice e produttivo, e tu puoi dedicarti completamente al tuo business. 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Input e confronti sulla promozione del paese e di tutta la vallata, provenienti da chiunque, da noi saranno sempre bene accetti”. “L’approvazione del nostro Piano dei servizi – ha rivelato il sindaco di Castello di Serravalle Finelli – darà spazio alle osservazioni sul tipo di sviluppo programmato per i prossimi anni sul nostro comune, dove si stanno realizzando 500 appartamenti vicino ad una nuova area artigianale. Come assessore alle Attività produttive dell’Unione dei comuni della Val Samoggia, vi dico che domattina (il 4 maggio, ndr) ci sarà una riunione di tec- A S S O C I A T I V A nici sulla revisione del regolamento di sanità pubblica e la stesura di uno nuovo che valga per tutta la provincia. Quanto prima l’Unione dei comuni definirà il nuovo ufficio Suap (Sportello unico per le attività produttive), che sarà collocato a Crespellano. Infine, è in via di definizione il regolamento per i locali di pubblico spettacolo e delle sagre e manifestazioni”. “Il nostro auspicio – ha aggiunto il vice sindaco di Crespellano Federici – è che, quando sarà realizzato il tratto di nuova Bazzanese che ci interessa, la vecchia Bazzanese non sia più quel solco invalicabile che oggi spacca in due il paese, ma qualcosa di più vivibile che consenta lo scambio. Il nostro paese si avvia a superare i seimila abitanti e il Piano regolatore è in piena attività. È un paese in crescita e quando avrà esaurito tutte le sue potenzialità sfiorerà i 9 mila abitanti. Assieme ad Anzola sta sviluppando il polo del Martignone dove, contemporaneamente all’apertura del casello autostradale della Muffa e la realizzazione della nuova Bazzanese, si concentrerà lo sviluppo industriale dei due comuni. Sul Piano provinciale del commercio anche Crespellano sostiene la battaglia di Confesercenti di limitare al massimo le grandi superfici. Il piccolo commercio va tutelato e bisogna far in modo che i centri abitati tornino ad essere luogo di incontro delle persone. Anche perché un recente sondaggio ci dice che il 60 per cento dei giovani si incontrano all’iper e che qui si crea il 40 per cento delle coppie”. “Con le liberalizzazioni delle licenze e della merceologia negli ultimi 10-15 anni – ha aggiunto il sindaco di Monteveglio Degli Esposti – si può vendere di tutto nei negozi. È, però, successo che molta gente si è improvvisata commerciante e questo non lo possiamo più permettere. Danneggia la categoria e danneggia la zona. Bisogna, allora, fare formazione e in questo associazioni di categoria e istituzioni devono lavorare assieme. Altro problema: gli affitti delle strutture. Se i comuni concedono con troppa facilità il cambio di destinazione d’uso agli immobili, per l’alto valore degli affitti che acquisiscono si rischia di non avere più negozi. Inoltre, lo Stato dovrebbe incentivare i giovani a rischiare nel commercio con provvedimenti come quello, emesso alcuni anni fa e poi sparito, di non far pagare i contributi Inps (o di farli pagare con forti sconti), quando si apre un’attività”. “Quella della Val Samoggia – ha rilevato il vice presidente Confesercenti Francesco Droghetti – è una zona ricca di prodotti tipici e di attività enogastronomiche e ristorazione di tipo familiare che sono una grande risorsa per il turismo della provincia”. “Apprezzo molto la qualità delle cose dette dagli amministratori in quest’incontro – ha concluso il presidente di Confesercenti Ferrari – che ci rende più semplice trovare dei punti in comune. Tra i problemi sottolineati dagli intervenuti c’è quello del legame del commercio alla mobilità. In quanto alla specializzazione dei negozi, il caso di Savigno è esemplare per la qualità raggiunta da alcuni dei propri esercizi che fanno da volano alla vita e presenza anche di tanti altri. Inoltre, c’è da considerare il livello raggiunto dai vini dei Colli bolognesi, inimmaginabile fino a qualche anno fa. Poi nella Val Samoggia ci sono anche altre due grandi risorse: i sapori e l’ambiente. Su questi elementi non si può, allora, innescare un meccanismo, uno spazio che ripaghi gli sforzi e faccia da traino su tutte le attività economiche? Questo territorio ha molto da dire e dobbiamo fare ancora tanto nella conservazione dell’esistente. Questo incontro può diventare un appuntamento annuale”. n. 2, luglio 2007 9 CAMPOCREATIVO IL CONTO CHE CORRE CON LA TUA IMPRESA DEDICATO AI PROFESSIONISTI E ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. InPista è il conto che fa correre la tua impresa e che unisce le tue energie professionali alle nostre. InPista ti propone tre soluzioni trasparenti e versatili per operare nel modo più economico e adatto all’attività della tua impresa. Numero verde: 800 112 114 InPista è con te per affrontare le tue sfide e raggiungere i tuoi traguardi. 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Ossia: centri estetici, palestre, centri per trattamenti di medicina naturale, istituti di bellezza e hammam, centri fitness e wellness, che in tutta la regione hanno superato ormai il numero di duemila imprese. Una realtà che non è sfuggita alla Confesercenti, che nei primi mesi del 2007 ha realizzato, con il contributo della Camera di commercio, la prima “Guida ai luoghi del benessere”, pubblicata da Paper edizioni. Presentata ufficialmente il 18 giugno scorso a Palazzo della Mercanzia, è composta di 48 pagine e presenta in due lingue (italiano e inglese) le offerte di “wellness”, sempre più diffuse in città e nei comuni della prima cintura, messe a punto da 26 realtà operanti nei diversi settori del benessere. Stampata in 10 mila copie, la guida è distribuita negli uffici turistici e negli alberghi ed è consultabile anche sul sito di Confesercenti Bologna (www.confesercentibo.it). “Con la presentazione di questa Guida – ha affermato Loreno Rossi, segretario generale di Confesercenti Bologna – nasce anche nella nostra città Aiceb, l’Associazione italiana centri benessere, aderente alla Confesercenti. AicebBologna vuole rappresentare e sostenere le imprese del settore, sia in termini di risposta alla esigenze quotidiane di queste attività, sia nella prospettiva di una sempre maggiore qualificazione del settore. A questo proposito l’associazione ha promosso una proposta di legge, già presentata al Parlamento da diversi parlamentari di vari orientamenti politici, per regolamentare il comparto oggi alle prese con una serie dei lacune normative. Obiettivo: garantire gli operatori del settore e gli utenti alla ricerca di una risposta positiva ai loro bisogni”. Quello del benessere è un settore in forte espansione negli ultimi anni. “È uno dei pochi – ha sottolineato Luigi Litardi, segre- n. 2, luglio 2007 tario generale di Palazzo della Mercanzia – a vedere crescere il proprio fatturato al ritmo del 10-15 per cento l’anno. A Bologna si contano ormai tra le 600 e le 700 imprese che hanno fatto della cura del corpo la loro mission e ce ne sono circa 2.300 in tutta l’EmiliaRomagna”. “Il turismo – ha rimarcato a sua volta Loreno Rossi – compreso quello congressuale, ha bisogno di una rete di servizi di questo genere”. Oltre alle schede delle 26 attività prese in esame la “Guida ai luoghi del benessere” contiene un utile glossario su tutti i termini relativi alle pratiche di fitness e wellness e, in apertura, una pratica cartina che indica dove trovare i luoghi del benessere. “Concetti come benessere e qualità della vita – ha sottolineato nell’introduzione alla Guida Gian Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Bologna – fanno parte dell’identità del nostro territorio e ciò si riflette sia nelle proposte dei centri benessere, che nelle sempre più calibrate esigenze di coloro che ad essi si rivolgono. Questa Guida nasce allora come un pratico e facile strumento di orientamento fra tanti spunti ed idee per passare momenti piacevoli. Ma è anche lo specchio della grande capacità delle imprese bolognesi di questo settore nel porre sempre una grande attenzione alle richieste e alle esigenze dei loro clienti”. 11 B O L O U U na protagonista, silenziosa e instancabile, della crescita culturale di Bologna e provincia è la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il “Mercurio” ha incontrato il suo nuovo presidente, il professor Marco Cammelli, nella sua sede di via Donzelle 2. Ecco il risultato dell’intervista. Bologna e la cultura: la nostra città gioca ancora un ruolo di primo piano? “Certo che lo gioca. Ne ha tutte le condizioni e tutte le premesse, confermate da presenze di rilievo come l’Università, il Mulino e la Cineteca, solo per citare alcune eccellenze, e da tante altre realtà poco conosciute. Dall’angolo della Fondazione, per esempio, si vede con chiarezza la straordina- G N A P A R L A Perché? “Per un motivo semplice: chi riceve il contributo ha una comprensibile aspettativa di vederselo rinnovare ogni anno e se questo non succede la Fondazione lo deve motivare. Così non si va avanti e la nostra nuova linea è che, salvo casi eccezionalissimi, il contributo viene fornito per non più tre anni di seguito. Ci vuole un minimo di rotazione e di avvicendamento. Inoltre, puntiamo su progetti strategici come quello denominato ‘Bella fuori’, che mira alla riqualificazione e alla ricucitura del tessuto urbano sfilacciato in alcune zone della periferia della città. Siamo al secondo anno e interveniamo con un milione di euro. Il primo anno il progetto ha interessato la zona di via Gorki, studiata a fondo da tre A cura di Nicodemo Mele “Contro il degrado, sostegno ai piccoli esercizi” un terremoto” ria offerta in campo musicale e teatrale che difficilmente si trovano in altre città della stessa dimensione della nostra. Poi c’è un terzo livello di cultura, quasi sconosciuto dagli stessi bolognesi, ed è la produzione culturale giovanile che passa per esperienze che stanno in circuiti particolari, come quello dei fumetti e della giallistica, e che fanno di Bologna il punto di riferimento nazionale”. Quale il ruolo della vostra Fondazione in questo processo? “È importante per il sostegno che dà alle emergenze più rilevanti della cultura. Difatti, dei 16-18 milioni di euro che ogni anno eroghiamo complessivamente tra i due territori di Bologna e Ravenna, il 40 per cento va nel campo della cultura. Di questi alcuni vanno in sostegno di attività, altri in interventi di restauro. Inoltre, da un lato sosteniamo gruppi di giovani in scuole, botteghe e laboratori e, dall’altro, diamo un forte sostegno ai teatri di prosa (Testoni, Dehon, Duse e Teatri di vita, solo per citarne alcuni), secondo una tradizione ormai consolidata. Infine, la Fondazione punta ad aiutare la città a cambiare e ad innovare, anche se su questo si fa più fatica”. 12 progettisti, dopo aver sentito gli abitanti”. E l’Università cosa può fare? “Nella nostra città l’ateneo è centrale, ma bisogna fare passi avanti sulle sue ricadute sulla città. Ci furono 15-20 anni fa momenti coraggiosi dell’univerità e della città che però trovarono l’ostacolo delle categorie e anche di qualche soggetto politico. Mi riferisco alla seria valutazione di spostare fuori dal centro facoltà importanti, o un polo come quello del Sant’Orsola. Discorsi che Bologna si è lasciata scappare proprio per le resistenze delle categorie economiche e di alcuni soggetti politici. Quindi il rapporto tra Università e città è ancora tutto da sviluppare”. Viste quelle timidezze, allora quale dovrà essere oggi il ruolo delle associazioni di categoria? “Dei discorsi importanti passano anche per le categorie economiche. Uno di questi è la vivibilità del nostro centro storico. Vasto, sostanzialmente impenetrabile, è lasciato a sè stesso per lunghe ore della giornata (specie in inverno) e con l’assenza di punti commerciali che sono l’essenza del portico che, senza i negozi, è n. 2, luglio 2007 Incontro con Marco Cammelli, presidente della Fondazione del Monte B O L O G N A P Marco Cammelli drammatico, pericoloso e sporco. Credo allora che vale la pena di provarle tutte, a cominciare dal sostegno di certi costi dei piccoli esercizi, in modo da farli vivere. Non so, però, dire quanto le categorie siano consapevoli di questa situazione. Ci si deve rendere conto che o si innova radicalmente, oppure si finisce malamante. E chi si occupa della città, su questo tema deve osare di più”. Purtroppo negli ultimi 20 anni per innovazione si è inteso solo l’apertura di grandi strutture commerciali all’esterno della città, dimenticandosi di innovare la rete commerciale nei centri urbani. “Completamente d’accordo e sono convinto che per assicurare la sopravvivenza del centro storico c’è bisogno proprio di quest’innovazione. Le questioni della sicurezza e dell’ordine pubblico in parte stanno dentro questo discor- Chi è Marco Cammelli Da oltre 30 anni studioso di Diritto amministrativo Nato a Bologna, dove vive, 63 anni fa, Marco Cammelli è professore ordinario di diritto amministrativo dal 1980 e nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna dal 1989, di cui è stato anche preside. Tra i tanti riconoscimenti ha ricevuto la laurea “honoris causa” in Diritto dalla Facoltà di diritto dell’Università statale di Buenos Aires (Usb) nell’aprile 1994. Tra gli incarichi e le collaborazioni istituzionali ricoperti, da segnalare che dal settembre 2005 è presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e che dall’aprile 2005 è vice-presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa. Infine, oltre a varie collaborazioni scientifiche e istituzionali, fa parte del Comitato di direzione delle riviste “Diritto Pubblico”, “Il Mulino”, “Le Regioni”, “La Rivista italiana di diritto pubblico comunitario”. N. M. A R L A so. Oggi i pakistani stanno occupando un enorme spazio lasciato libero. Sarebbe molto importante che in sede locale si usassero strumenti che portino ad una forma di cooperazione tra enti locali, Regione e ministero per i Beni culturali che permetta interventi complessi su aree come queste. È una strada obbligata”. Turismo. Da quello d’affari a quello d’arte. MamBo, la nuova galleria d’arte moderna, da sola può bastare? “Da ultimo la mostra su Annibale Carracci è stata visitata da 70 mila persone. Un evento. Ma sul turismo Bologna non è una città da grandissimi numeri. Credo, invece, che abbia un turismo molto particolare. Non avendo gli Uffizi, il Colosseo, il Vesuvio o piazza San Marco, è una città di insieme, di colori, di forme architettoniche, di senso medievale della città. E quindi il turismo vince sull’insieme. Qui l’offerta culturale è ampia. Bisogna renderla più vivibile. Il Teatro comunale con attorno piazza Verdi è la metafora delle difficoltà che si stanno vivendo. E il degrado sta aumentando. Se serve, allora, facciamo un presidio territoriale”. La cucina bolognese: si fa di tutto per valorizzarla? “Questo è un tasto dolente e sarò franco. Considero la situazione dei ristoranti fortemente degradata. Quella tradizionale bolognese era una cucina non raffinata. Più da trattoria, a conduzione familiare. Di questo tipo di ristoranti ne sono rimasti 4 o 5 tra città e dintorni. Gli altri non sono a conduzione familiare e offrono menù stravaganti. Il pane è cattivo e la frutta fresca e di stagione non c’è. È giusto innovarsi, specie se hai un turista o un uomo d’affari a Bologna per una fiera. Ma, è importante recuperare la tradizione e qualche segno di ripresa lo si vede”. I Portici di Bologna. Per prima la Confesercenti ha lanciato la proposta di riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità Unesco perché siamo convinti che ci vuole un marchio per il rilancio turistico della città. Ce la faremo? “È un progetto da portare avanti come quello che, noi con l’altra Fondazione, stiamo portando avanti sulle vie d’acqua, da Porretta fino alla Provincia di Ferrara attraverso il Reno. Sono stati programmati forti interventi di recupero e restauro e di realizzazione di piste ciclabili lungo gli argini del fiume e dei canali, come quello del Navile, per restituire questi spazi ai cittadini”. n. 2, luglio 2007 13 P A R L I A M O . . . I N C O M U N E I I n questo numero estivo “Il Mercurio” approda in una realtà molto interessante, quella di Monteveglio. Ecco di seguito il resoconto dell’incontro con il sindaco Giorgio Degli Esposti, al suo primo mandato come prima cittadino ma con una lunga esperienza amministrativa da vice sindaco e da consigliere comunale. Quale il suo rapporto con i cittadini? “Con i montevegliesi doc ho un rapporto dalla nascita. Sono nato qui. Sui nuovi cittadini che arrivano dalla città il tema è diverso. Il contatto è un po’ più difficile, sia per abitudini diverse, sia perché forse vivono un po’ meno la vita sociale del paese. Ce la mettiamo, però, tutta per integrarli nella nostra piccola comunità, assieme ai servizi che diamo”. E che collaborazione dà il suo Comune al piccolo commercio? zione vi attira? “Non ci pensiamo affatto. Crediamo che sia sufficiente quello che c’è sul territorio. Anzi, forse ce n’è in abbondanza nella nostra zona. Invece, in diversi punti del paese abbiamo creato dei piccoli poli (il macellaio, il panettiere, il fioraio, l’abbigliamento eccettera) di servizio alle famiglie che danno risposte sui bisogni più urgenti”. Avete adottato già un nuovo Piano del commercio? E il Psc (Piano strutturale comunale) cosa prevede? E cosa vi aspettate dal nuovo Piano provinciale del commercio? “Speriamo che la proposta della Provincia sia stata studiata e verificata bene. Oggi, fare un Piano del commercio mi sembra un po’ restrittivo. Bisogna valutare bene i settori merceologici per evitare il rischio di avere solo alimentari, o solo ferramenta, tanto per fare un esempio. Ci a cura di Francesco Droghetti “PICCOLI NEGOZI, un riferimento sociale sul territorio” “Credo che il rapporto sia buono, a cominciare dalla collaborazione nell’organizzare le feste medievali che si tengono in giugno. Come nell’abbellimento delle strade a Natale. Dal punto di vista economico e urbanistico, l’impegno del Comune è quello di non dare grosso spazio agli ipermercati, perché consideriamo la rete distributiva dei piccoli negozi un punto di riferimento sociale sul territorio. E questo per evitare il rischio, più volte paventato, che il nostro diventi un paese dormitorio”. I servizi resi dai commercianti sul territorio sono sufficienti o manca qualcosa? “Mancano delle specializzazioni. Purtroppo negli ultimi anni alcuni negozi hanno chiuso per raggiunti limiti di età o per problemi familiari. Oggi, penso, che nei territori bisogna puntare alla specializzazione, ad un commercio di qualità che può essere di nicchia e sul servizio abbinato alla vendita”. E qui da voi è presente il ricambio generazionale nei negozi, da padre in figlio? “Anche su questo tema la situazione non è rosea. Solo per il 30 per cento dei negozi c’è stato ricambio, sul resto invece no. Fra l’altro spuntano giovani che si inseriscono nelle attività e che accogliamo con interesse e incoraggiamento. Ci dispiace, invece, che a livello nazionale si sono perse delle leggi che sostenevano i giovani nell’apertura di un negozio, come ad esempio la legge che scontava del 50 per cento i contributi Inps ai giovani sotto i 32 anni”. Ma in questo comune la grande distribu- 14 deve essere tutto, non può mancare qualcosa di utile e necessario. E l’altra cosa importante legata a questo piano è l’edilizia, cioè se è sufficiente e preparata a ricevere questo tipo di merceologie. In paesi storici come i nostri che hanno il centro già costruito non ci si può inventare centri commerciali esterni dove, per arrivarci, la gente si deve spostare. In quanto al Piano strutturale nel nostro comune prevediamo case di qualità, villette monofamiliari o bifamiliari, strutture residenziali a due piani con metrature abbastanza grandi. Ma anche case popolari, sempre attenti al paesaggio, all’ambiente e alle nuove tecnologie”. Monteveglio si presenta ancora oggi come un centro molto attivo, soprattutto sul piano enogastronomico. Riesce ancora a mantenere questo un trend? “Non è cambiato niente. Vecchie famiglie montevegliesi continuano a portare avanti una ristora- “Il nostro impegno – ribadisce Giorgio Degli Esposti, sindaco di Monteveglio – è quello di non dare spazio agli ipermercati”. Giorgio Degli Esposti n. 2, luglio 2007 P A R L I A M O . . . I N C O M U N E zione tradizionale e di qualità, mentre altre che una volta si dedicavano al lavoro dei campi, oggi hanno aggiunto anche l’attività di agritur. In quest’ultima attività, però, devono investire di più in strutture sportive e iniziative culturali”. L’artigianato e l’industra che peso hanno sull’economia di Monteveglio? “Da un lato abbiamo assistito ad una sempre maggiore specializzazione delle aziende agricole nella scelta del mono o del bi-prodotto o dell’allevamento. Dall’altro, l’artigianato e l’industria oggi contano su figure di primo piano come la Beghelli che porta il nome di Monteveglio in tutto il mondo e su altre realtà di qualità come la Siti, l’Rcm o l’Alce. E ci sono anche aziende di nicchia che producono prodotti speciali e che non temono la concorrenza cinese”. Cambiando argomento, come sono strutturati i servizi comunali per gli anziani? “Abbiamo raddoppiato il personale che si dedica alla loro assistenza, anche se qui non è ancora sentito il problema della mono-familiarità. Da noi esistono ancora le famiglie un po’ patriarcali dove si tende a mantenere l’anziano in casa, visto che di solito gli appartamenti sono grandi, c’è la camera e il servizio in più. E dove non arriva il Comune, arrivano i privati con servizi come quelli delle badanti. In quanto ai centri sociali ludico-ricreativi per anziani, ne abbiamo uno Stiore che è in funzione da 30 anni e che al piano superiore ha un centro giovani. Un altro potrebbe sorgere nel capoluogo, viste le numerose richieste, ma ci stiamo ancora pensando perché il volontariato è in calo. Su un altro versante stiamo pensando alla costruzione di una scuola nuova per precorrere le liste di attesa che oggi ancora non ci sono. Questo ci consentirebbe di liberare l’attuale scuola e di poterla mettere a disposizione dei servizi scolastici intercomunali”. Problemi del lavoro. Ci sono molti pendolari o le attività esistenti assorbono tutta la manodopera presente? “Qui ci sono 300 aziende che cercano manodopera specializzata che si trova in loco. Tante persone vengono ad abitare a Monteveglio proprio perché hanno il lavoro qui. E ce ne sono tante altre che continuano a mantenerlo in città, sicché abbiamo una mobilità almeno del 40 per cento”. Infine, come state risolvendo i problemi di viabilità? “La strada che taglia in due il paese è di sicuro un problema, ma sono gli stessi commercianti a dire che se non ci fosse il nostro sarebbe un paese morto. Detto questo, nel Piano strutturale abbiamo comunque previsto la costruzione di una tangenziale, in funzione delle nuove case che sorgeranno. Comunque, per noi la priorità rimane la nuova Bazzanese e l’accellerazione del treno BolognaVignola con il raddoppio delle corse. Altro progetto che portiamo in avanti è un sistema di navette sul territorio che, sostituituendo i pullman da 60 posti, colleghino la stazione, l’ospedale e le nostre frazioni. Su questo siamo disposti ad investire”. “PARCHEGGI, PER UN PAESE IN CRESCITA” È quanto chiedono i commercianti di Monteveglio. Il problema più sentito oggi dai commercianti di Monteveglio è quello dei parcheggi. “Sicuramente, sì – afferma Stefano Parmeggiani che, assieme al fratello Piero, gestisce “Il Profumo del Grano”, un esclusivo emporio alimentare di prodotti tipici del territorio – con il nuovo Piano strutturale si continua a fare delle case alte e senza posti macchina e allora succederà che quanto prima anche qui scoppierà un problema sinora per niente sentito. Inoltre, ci troviamo su una strada provinciale che taglia in due il paese, sicché è impensabile la creazione di un centro storico isolato. Allora ci dobbiamo inventare delle iniziative per invogliare la gente a fermarsi con la macchina. Quando si farà la tangenziale, allora Monteveglio avrà l’opportunità di sviluppare le feste paesane, come succede nei paesi vicini e che qui per ora non possiamo fare perché non riusciamo a chiudere la strada provinciale”. Sul tema parcheggi concorda anche Jessica Nanni della “Gelateria Arlecchino” che, confessa, nota una certa riqualificazione del cen- tro del paese. “Ma poi c’è anche il problema della viabilità – sottolineano Tiziano Belletti e il nipote Paolo Soli, gestori della “Macelleria Tiziano e Paolo” – il paese è cresciuto male: tanti nuovi appartementi, ma pochi posti auto. Purtroppo, tante attività chiudono e molti giovani hanno poca voglia di lavorare nel commer- cio”. E Parmeggiani aggiunge: “Com’è successo per Bazzano e altre realtà, anche a Monteveglio bisognerebbe portare alcuni servizi di importanza sovraccomunale, per farla conoscere e visitare. Fondamentale, inoltre, è la creazione di un collegamento frequente tra i servizi e la ferrovia Bologna-Vignola”. Jessica Nanni Tiziano Belletti (a destra) e Paolo Soli A Monteveglio vi aspetta … In questo comune che, ereditato da Matilde nel 1076, divenne feudo dei conti di Canossa, sono ancora visibili i resti del castello (il portale, sormontato dal cammino di ronda e il grande torrione merlato) e l’Abbazia che con la chiesa è stata totalmente restaurata. Sotto l’Abbazia e su 900 ettari del territorio di Monteveglio si stende il Parco regionale dell’Abbazia che si caratterizza per la gradevolezza del paesaggio, le pratiche agricole tramandate per secoli, i monti Freddo, Gennaro e Morello e la bella vallecola del Rio Ramato, cuore naturalistico dell'area protetta. A poca distanza dal capoluogo c’è la frazione di Oliveto che, abitata fin dalla preistoria, fu sede di insediamenti etruschi e forse romani e dove si possono ancora vedere resti del castello dell’XI secolo, dell’oratorio di Santa Maria delle Grazie già esistente nell’anno Mille, del campanile torre annessa alla chiesa parrocchiale di San Paolo, nonché una grande costruzione medioevale chiamata la Casa Grande dell'Ebreo. Altre vestigia di un castello si trovano nella frazione di Montebudello, dove si trova anche il trecentesco oratorio di Sant’Ubaldo e la torre. N.M. Stefano Parmeggiani n. 2, luglio 2007 15 N U O V E A T T I V I T A ’ Dalla Zaira, vino e tradizione culinaria Un nuovo locale di tendenza a Bazzano Civiltà del bere e prodotti tipici del territorio. La gioia di una calda compagnia e il piacere di una cucina tradizionale e innovativa. In pratica: “Enoteca la Zaira”, il nuovo locale aperto a Bazzano (via Borghetto di Sotto 6, tel. 051.832187, cell. 335.7632178, e-mail [email protected], sito internet www.enotecalazaira.it) da Belinda Cuniberti con il marito Fabrizio Baldi. Ma perché la Zaira? “Viene dal nome della mia nonna Zaira Monari Cuniberti – risponde Belinda – una donna estremamente aperta, che mi ha appoggiato in tutte le cose. Le volevo molto bene, ha un nome molto bolognese e, non volendo dare a questo posto un nome strano, abbiamo scelto la Zaira”. Come nasce l’idea di aprire questo posto? “È venuta dalla passione di mio marito per il vino. Lui è marchigiano, viene da Morro d’Alba, il paese della famosa ‘Lacrima’, ed è sommellier di terzo corso Ais. Ci piace il vino, io faccio la cuoca a domicilio per professione con Chicco Leopold in una società che si chiama ‘Da ca’ mì a ca’ tò’ con cui andiamo nelle case della gente a cucinare. Quindi nella Zaira io seguo il lato gastronomico e mio marito quello enotecnico. A Bazzano non c’era un locale orientato sul vino. Ci sono birrerie, locali e bar, ma non un posto che trattasse il vino e quello dei Colli bolognesi in modo particolare. C’è piaciuto questo posto e ci siamo imbarcati in questa impresa”. Quando avete aperto? “Il 20 dicembre del 2006 e dal punto di vista burocratico è stato un calvario. Chi fa impresa ha tante idee e tal- 16 mentente tanti ostacoli da superare da un punto di vista commerciale che si aspetterebbe dallo Stato non tanto un appoggio, ma almeno di non avere i bastoni tra le ruote costantemente. Alla fine siamo riusciti a venirne a capo e siamo partiti in modo superiore alle nostre aspettative e ai budget che ci eravamo dati. Grazie anche al locale che è piaciuto dal punto di vista architettonico. E questo è dovuto all’ottimo progetto del nostro amico Gherardo Leonello dello studio associato Bologna Progetti. Poi abbiamo lavorato sull’offerta”. Quale? “Abbiamo cercato di avere un’ampia offerta di vini, divisa in due sezioni consultabili a vista: una carta dei vini dei Colli bolognesi e una di tutto il resto d’Italia. Abbiamo cercato di fare un assortimento che tenesse conto del fatto che per bere del vino buono non è necessario spendere grosse cifre. Quando siamo partiti la bottiglia più costosa era un Barolo di Aldo Conterno a 56 euro. Poi, pian piano, abbiamo introdotto degli champagne dove la bottiglia più costosa arriva a 64 euro. Questo è piaciuto e tutti hanno capito che si può prendere una bottiglia e degustarla tranquillamente al tavolo”. E dalla cucina cosa proponete? “Viste le dimensioni del locale facciamo una piccola ristorazione a base di crescentine, tigelle, formaggi, saluti, insalate e ‘stricapugni’ freschi che abbiamo abbinato ad una frittata di cipollotti. Quindi, abbiamo creato un programma di degustazione dei nostri vini e di quelli del resto d’Italia che hanno riempito il locale”. n. 2, luglio 2007 Tipo di clientela? “Non essendo un locale per soli giovani, qui arrivano persone che cercano un’attimo di tranquillità, per stare seduti, fare due chiacchiere e bere un buon bicchiere di vino. Sono numerosi i gruppetti di signore che al sabato pomeriggio vengono a bere un prosecco. Arrivano anche tanti ventenni che fanno mille domande sul vino. Il tipo di locale è stato capito”. Quindi tra i vostri clienti c’è attenzione alla cultura del vino. “Sì, c’è un grande interesse a capire cosa si sta bevendo. Mio marito è un grande cultore dei vini piemontesi ed è riuscito a sfatare la leggenda che a Bologna non si vendono. Non li vendi se non li spieghi, se non cerchi di capire i gusti del cliente”. E i vini dei Colli bolognesi che gradimento riscuotono? “Hanno una loro nicchia molto importante e si abbinano bene alle pietanze che proponiamo. Molti clienti li conoscono bene. A parità di prezzo il resto d’Italia propone vini paragonabili, nel senso che non sono a buon mercato. Le nostre sono aziende di qualità che hanno fatto la scelta di grossi investimenti in cantina”. Nicodemo Mele pagina 11-07-2007 11:19 Pagina 1 ESEDRA-CENTRO MEDICO SPECIALISTICO CENTRO DI RIPRODUZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA DIVISIONE DERMOESTETICA MEDICA Via Emilia, 194 40068 San Lazzaro di Savena • Bologna, Italy Tel. e Fax +39 051 454685 e-mail: [email protected] [email protected] Centro Medico Specialistico Autorizzazione Sanitaria n° 13583 del 2 maggio 2000 DIR. SANITARIO DR. SSA STEFANIA ALFIERI Medico Chirurgo Spec. in Ostetricia e Ginecologia • Fisiopatologia della Riproduzione CHI SIAMO LE SPECIALITÀ NEL NOSTRO CENTRO SI EFFETTUANO CHECK UP COMPLETI IN 3 ORE INCLUSO DI PRELIEVO EMATICO. La struttura è convenzionata con diverse compagnie e fondi assicurativi sanitari, quali: Campa • Newmed • Fasdec • Unisalute • Unica Confesercenti • CGIL-GISL-UIL per i dipendenti San Paolo, Banca Intesa, Carisbo, Unicredit SI EFFETTUANO VISITE: • GINECOLOGIA ED OSTETRICIA Dr. ssa S. Alfieri Dr. ssa S. Tomaino Dott. G. Mangiafico • GINECOLOGIA E SENOLOGIA • DERMATOLOGIA • ENDOCRINOLOGIA • CARDIOLOGIA • UROLOGIA-ANDROLOGIA • OTORINOLARINGOIATRIA Dott. S. Marino Dr. ssa V. Gutu • CHIRURGIA GENERALE • NEUROLOGIA • ORTOPEDIA MEDICINA DEL LAVORO Dott. A. Conti • MEDICINA INTERNA E GASTROENTEROLOGIA ESAMI STRUMENTALI: Dott. D. Biscotti Dott. F. Marchetta Dott. A. Martinelli Dr. ssa S. Monserrino Dott. I. Tasca Dr. ssa A. Sabetta All’interno del Poliambulatorio Esedra è operativo il Centro di Riproduzione Medicalmente Assistita di 1° livello “RIMEDIA”, che si occupa della diagnosi e della cura dell’infertilità maschile e femminile, tramite l’induzione dell’ovulazione, il trattamento in laboratorio del liquido seminale e successiva inseminazione intrauterina omologa (IUI). L’attività specialistica si svolge grazie al lavoro accurato e scrupoloso di un’equipe formata da ginecologi, andrologi e biologi altamente qualificati. Dr. ssa S. Li Bassi 1°- 2 E 3° TRIMESTRE DI GRAVIDANZA TRANSLUCENZA NUCALE • AMNIOCENTESI ECOGRAFIA SENOLOGICA • ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO ECOGRAFIA MUSCOLOTENDINEA • ECOGRAFIA TIROIDEA ECOGRAFIE RENALI • PROSTATICHE • TESTICOLARI • FISIOTERAPIA TERAPISTA TERAPIA PER IL DOLORE: Riproduzione Medicalmente Assistita Dott. L. Mirabile Dott. M. Risi ELETTROCARDIOGRAMMA • ECOGRAFIE TRANSVAGINALI OSTETRICHE Il Poliambulatorio Esedra eroga una vasta gamma di prestazioni specialistiche per la diagnosi e la cura delle varie patologie, grazie all’alta professionalità ed ai continui aggiornamenti, il centro garantisce efficienza organizzativa ed efficacia del servizio. L’obiettivo del centro è offrire al paziente accoglienza e serenità, massima disponibilità e scrupolosa assistenza nel più totale rispetto della privacy. Il centro dispone di 4 stanze, corredate di aria condizionata e filodiffusione, ed un’area riservata all’accoglienza ed all’amministrazione. Al suo interno opera: • Un laboratorio a supporto del Centro di Fecondazione Assistita di primo livello per il trattamento del liquido seminale (Riproduzione Medicalmente Assistita) • Un ambulatorio chirurgico regolarmente abilitato all’anestesia locale • Divisione Dermoestetica Medica Dott. G. Leggiero LASER TERAPIA • MAGNETO TERAPIA • ULTRASUONI TENS • MASSAGGI MANUALI TERAPEUTICI • LINFODRENAGGIO Divisione Dermoestetica Medica La “Divisione Dermoestetica Medica” è composta da 2 sezioni: Importante lo studio dei Nei con la mappatura ed eventuale loro trattamento chirurgico. Ringiovanimento del viso con trattamento delle rughe - Trattamenti corpo per gli inestetismi della cellulite. F I P A C Gli anziani e la spesa Presentati i risultati di una ricerca del Cat-Confesercenti di Bologna Privilegia il supermercato, ma se potesse sceglierebbe ben volentieri il negozio sotto casa. E, soprattutto, non ama il grande centro commerciale, “perché – affermano quasi tutti – c’è troppa gente”. Questo l’identikit del consumatore anziano che vive sotto le Due Torri, così com’è uscito dalla ricerca “Esigenze della popolazione anziana di Bologna in merito ai comportamenti d’acquisto”, realizzata in primavera dal Cat (Centro assistenza tecnica) della Confesercenti di Bologna in collaborazione con l’assessorato al Commercio del Comune di Bologna e presentata alla stampa il 20 aprile scorso. La ricerca era nata dall’esigenza di capire i comportamenti della popolazione anziana negli acquisti e i riflessi provocati dai cambiamenti prodotti negli ultimi anni dalla nuova mappa dei luoghi dedicati al commercio come dalla viabilità, dalle novità nel trasporto pubblico come dall’uso sempre più frequente dell’auto privata per andare a fare la spesa. Notevole la collaborazione fornita alla ricerca dagli intervistati, fermati per circa mezz’ora in centro storico e nelle zone centrali dei quartieri Stadio-Barca, BologninaCorticella e Santo Stefano-Savena. Nelle interviste sono state prese come riferimento quattro tipologie di esercizi: il grande centro commerciale, il supermercato-discount, il negozio al dettaglio - esercizio di vicinato e, infine, il mercato rionale o il mercato coperto. La ricerca ha confermato un dato da tempo conosciuto, ossia l’indebolimento negli ultimi dieci anni della rete dei negozi di vicinato e la loro progressiva rarefazione, tanto che ormai l’appellativo di negozi di “prossimità” è diventato un eufemismo. A fronte c’è stato un rafforzamento dei negozi di medie dimensioni (supermercato o discount), molto diffusi su tutto il territorio cittadino. Chi sono gli intervistati. Hanno un’eta compresa fra i 65 e gli 80 anni e sono in massima parte donne. Quasi tutti pensionati, risiedono per metà nel centro storico o prima periferia, e per metà nei quartieri periferici. II 42,33% vive da solo e il 44% 18 con una persona. Solo il 13,67% vive in famiglia con 3 o piu persone. Bancomat e internet. Come gli sms sono due strumenti con cui hanno poca dimestichezza. Sicché pagano sempre in contanti (79,26% degli intervistati) e anche se conoscono il sistema di consegna a domicilio della spesa, solo il 10,65% lo usa. Orari dei negozi e luoghi scelti per fare la spesa. Gli orari di apertura e di chiusura dei negozi bolognesi soddisfano il 92% dei consumatori anziani che nella maggior parte dei casi (56,33%) privilegia il supermercato della zona. Ma se avvesse la possibilità di scegliere, andrebbe nel 38,85% dei casi al supermercato e nel 33,78% al negozio di vicinato. Solo poco più dell’8% degli intervistati dichiara di andare all’ipermercato che, per quasi tutti, rimane un luogo di confusione, un luogo dove “c’è troppa gente”. E c’è anche una percentuale molto elevata (70,33%) che non frequenta negozi gestiti da cittadini di nazionalità extra europea perché sono considerati poco idonei al soddisfacimento dei propri bisogni. Gli anziani bolognesi spendono di media da 200 a 600 euro al mese per far la spesa e quella “grande” la fanno anche due volte la settimana. Prezzi. Il 61,54% fa attenzione al confronto, ma sono di meno di quanto si potrebbe pensare. Su tutti vince la comodità dell’esercizio. I negozi prescelti dal 76,14% degli intervistati distano da casa fino a un n. 2, luglio 2007 massimo di l00 metri. Per raggiungerli ci mettono dai 10 ai 20 minuti. Il 63.33% ci va a piedi e il 21,67% in auto. Solo il 6% usa l’autobus ed il 7,33% la bicicletta. Nei negozi al dettaglio o nel mercato rionale si cerca la fiducia e la qualità dei prodotti, mentre nei grandi centri commerciali si ricerca soprattutto l’economicità e la convenienza. La spesa, dove e con chi. L’80,94% degli intervistati afferma di farla da solo e nel 62,67% dei casi dichiara di essere soddisfatto di questo impegno. E se dieci anni il 51,68% si rivolgeva al supermercato o discount (mentre il 30,87% al negozio, il 9,06% al mercato rionale e l’8,39% al grande centro commerciale), oggi di solito il 56,33% va nei supermercato/discount, il 27% nel grande centro commerciale, il 10% nella piccola bottega e il 6,67% al mercato rionale. “Chiediamo – ha proposto Sergio Ferrari, presidente di Confesercenti Bologna – che i fondi per il progetto Mambo siano investiti nello sviluppo dei mercati rionali e come incentivi che agevolino i negozi di vicinato che, per metratura, consentono di avere una certa varietà di merci. L’insediamento di medie strutture in città è una ricchezza che vivifica il territorio”. E Francesco Droghetti, presidente Fipac di Bologna, ha aggiunto: “Queste strutture sono molto utili agli anziani che, sempre più spesso sono quelli che si occupano della spesa delle famiglie con bimbi”. FISSAGGI UTENSILI E ACCESSORI infissi PER SERRAMENTISTI V I T A A A A ncora una volta la suggestiva atmosfera del parco dell’area museale di Ca’ la Ghironda a Ponte Ronca di Zola Predosa è stata teatro il 21 giugno scorso del Gran Galà Confesercenti, l’appuntamento annuale riservato dall’associazione ai propri iscritti e al quale hanno partecipato più di 300 negozianti della città e della provincia e numerosi ospiti istituzionali, tra cui Sergio Palmieri, presidente del Quartiere Borgo del Comune di Bologna, e i rappresentanti dei maggiori istituti di credito del territorio. Questa è la quinta edizione del Gran Galà, la quarta che si tiene a Ca’ la Ghironda, e l’evento è servito come sempre all’assegnazione dei premi “Bolognese S S O C I A T I V Quando posso vado a fare la spesa e ci metto una mattina. Difatti, non è che puoi andare dal macellaio, chiedergli una fettina di carne e poi salutarlo. No, lui vuole capire perché ti serve, per chi e per come. E lui mi sgrida e io ... È un rapporto umano, filosofico, gastronomico, tecnico che rende viva una città e la caratterizza. Per me andare in Piazzola, a riprendere un rapporto con tanti amici è stato una cosa davvero molto piacevole”. Carlotta Giovannini, premiata dal sindaco di San Lazzaro di Savena Marco Macciantelli, è la rivelazione dell’anno. Il 29 aprile scorso ad Amsterdam è conquistato il primo posto di campionessa europea di ginnastica artistica nel volteggio, superando la campionessa in carica, la russa Anna Grudko. Un successo confermato il A A cura di Nicodemo Mele Gran Galà 2007, l’anno della ripresa del piccolo commercio d’Oro 2007” per lo spettacolo, lo sport, la cultura e l’economia. Al cantante Cesare Cremonini è stato assegnato il premio “Bolognese d’Oro 2007” per lo spettacolo, al conduttore televisivo Patrizio Roversi quello per la cultura e il turismo, a Carlotta Giovannini, medaglia d’oro agli europei di ginnastica artistica del 29 aprile scorso, quello per lo sport e a Gino Cocchi, amministratore delegato della Carpigiani, per l’economia. Patrizio Roversi è stato premiato per la sua intensa attività di conduttore televisivo, cominciata più di 20 anni fa con il Gran Pavese Varietà e oggi ancora di più sulla cresta dell’onda con il ciclo di trasmissioni “Turisti per caso”. Lo scorso anno ha girato anche “Piazzola per caso” per i 60 anni dell’Anva Confesercenti. “Questo premio è una cosa bellissima pre me – ha affermato Patrizio Roversi, premiato da Stefano Bollettinari, segretario regionale di Confesercenti e Consigliere di amministrazione di Apt Emilia Romagna – sto nel centro storico di Bologna e, tra i tanti motivi per cui ci sto, uno riguarda il rapporto diretto, personale e psicologico, con il negoziante sotto casa, con l’edicolante e gli altri commercianti dove vado a fare la spesa. Sono i miei rapporti sociali. Il presidente Ferrari diceva che i negozi illuminano. Sì, è vero. Illuminano di giorno, illuminano la sera, illuminano un rapporto umano che è fondamentale. 20 13 maggio successivo con il terzo posto nella seconda tappa della World Cup di Gand, in Belgio. Imolese, Carlotta Giovannini ha appena 17 anni, milita nella squadra Biancoverde ed è allenata da Giacomo Zuffa. Quest’anno ha raccolto la sua prima medaglia d’oro ai campionati di Francia, di Parigi-Bercy, il 18 marzo scorso. Tra i risultati ottenuti in carriera, ricordiamo gli Assoluti di Ancona 2005 (ottava nel concorso generale, quarta nel volteggio), gli Europei di Volos (Grecia) 2006 (prima nelle gare a squadre, quinta nel volteggio), gli Assoluti italiani di Meda 2006 (Medaglia d’Argento) e i Mondiali di Aarhus (Danimarca), nona nella classifica a squadre. Ricco il curriculum professionale di Gino Cocchi che, una volta uscito dalle Aldini, a tappe forzate ha conquistato i posti di primo piano in alcune n. 2, luglio 2007 Al cantante Cesare Cremonini, al presentatore televisivo Patrizio Roversi, a Gino Cocchi (Carpigiani) e a Carlotta Giovannini, campionessa europea di ginnastica artistica, è andato il “Bolognese d’Oro 2007” V I T A A S S O C I A delle maggiori aziende italiane come la Cattabriga e la Carpigiani. Alla guida di quest’ultima dall’inizio degli anni ’90, Cocchi è riuscita a rilanciarla riuscendo a conquistare il 50 per cento del mercato mondiale nella produzione e vendita di macchine per il gelato. “Oggi ero a Milano – ha rivelato Gino Cocchi, premiato da Luigi Littardi, segretario generale della Camera di commercio di Bologna – ma non ho voluto mancare a questo appuntamento. Il premio che mi è stato consegnato io lo immagino rivolto alla Carpigiani. Un’azienda che è un onore e un vanto per il nostro territorio e per la città di Bologna. Ha fatto cose importanti nel passato e il nostro impegno è di cercare di fare bene ancora nel futuro. La Carpigiani ha molti clienti nel mondo e quando vengono a Bologna si trovano in una città ospitale e un grazie di sicuro va alla Confesercenti e ai suoi associati per la capacità con cui cercano di accogliere bene chi viene da tanto lontano”. Infine, il premio a Cesare Cremonini, l’idolo delle ragazzine che, dopo la parentesi giovanile dei Lunapop, si è imposto come solista con i dischi “Maggese”, “Bagus”, “Innocenti evasioni 2006” e “1+8+24”. “Dieci anni fa – ha commentato Cremonini, premiato da Pamela Meier, assessore provinciale alle Attività produttive – ero uno scolaretto e, accingendomi a fare gli esami di maturità, sognavo di poter fare un giorno il cantante. In questi anni, non mi era mai successo una cosa così speciale come ricevere un premio a Bologna. La nostra è una città che regala a fatica la gioia della consacrazione al mondo dello spettacolo. Quindi, credo che questo premio per me valga davvero tanto. Bologna non è una città facilissima che, sebbene contenga tantissimi artisti, è una città di grandi culture e questo per me è un premio davvero speciale. Per tutti questi motivi vivo e vivrò per sempre a Bologna”. Il Gran Galà Confesercenti si è chiuso con un saluto del presidente provinciale Sergio Ferrari. “Questo è un periodo non molto sereno per la nostra categoria – ha affermato – ma devo dire che tra tante notizie negative quella che ci consola di più è che dopo tantissimi anni c’è un’inversione di tendenza nei consumi e i piccoli negozi in termini percentuali hanno venduto qualcosa in più rispetto alla grande distribuzione. È il primo anno che succede ed è un segnale importante per chi, come noi ha insistito tanto sul fatto che la grande distribuzione avrebbe creato tanti problemi, ma che non avrebbe messo in croce il piccolo commercio. Questo è l’unico paese in Europa che ha ancora più di 700 mila negozi. Tanti rispetto agli altri paesi dell’Unione e frutto di una tradizione diversa e di un modo di rapportarsi con il cliente rispetto ai colleghi francesi o tedeschi. Un grande patrimonio culturale e non soltanto di servizio alla persona, che vogliamo mantenere e salvaguardare. E se si riesce a mantenere questa nostra città piena di vita, pur tra le tante difficoltà, in buona parte è dovuto alla presenza di tanti negozi e di tante attività turistiche e di servizio che fanno luce. Ossia: esattamente il contrario del buio, del pericolo e dell’insicurezza. Quindi, è un valore che va ben al di là del dato economico e ci consente di conservare un alto grado di civiltà. Crediamo che la nostra città, la nostra terra abbiano una caratteristica peculiare, quella di riuscire a fare sistema”. n. 2, luglio 2007 T I V A (foto Zucchini) 21 F PATRONATO I P A C ITACO VERSAMENTI TELEMATICI. Dal 1° gennaio 2007 i soggetti titolari di partita Iva hanno l’obbligo di effettuare i versamenti fiscali e previdenziali esclusivamente per via telematica. Di conseguenza l’Istituto ha provveduto a spedire, ad artigiani e commercianti titolari di partita Iva, un prospetto di liquidazione con l’indicazione degli importi e delle causali per i versamenti e delle modalità di determinazione degli importi dovuti. Chi non è titolare di partita Iva, invece, avrà ricevuto i modelli F24 per il pagamento tradizionale. CUMULO PENSIONE, REDDITI DA LAVORO AUTONOMO. La presentazione della comunicazione dei redditi da lavoro autonomo (Mod. 503 AUT) da parte dei pensionati è stata prorogata al 31 luglio 2007. i pensionati, per contrarre con banche e intermediari finanziari prestiti da estinguersi con la cessione di quote della pensione fino ad un quinto della stessa, per periodi non superiori a dieci anni. Non tutte le prestazioni, però, sono considerate cedibili. INDENNITÀ DI MALATTIA PER PARASUBORDINATI. Dal 1° gennaio 2007 i lavoratori parasubordinati e assimilati iscritti alla Gestione separata dei lavoratori autonomi, non iscritti ad altre forme di assicurazione obbligatoria e non titolari di pensione, hanno diritto all’indennità di malattia se sono in possesso di almeno tre mesi di contribuzione nei dodici mesi precedenti l’inizio della malattia e di un reddito da lavoro parasubordinato non superiore al 70% del massimale contributivo. La domanda deve essere presentata all’Inps entro un anno a partire dal giorno successivo alla fine della malattia. UTILIZZO DEI CONTRIBUTI ENPALS CUMULATI CON QUELLI DA LAVORO AUTONOMO. ASSEGNO AL NUCLEO FAMILIARE. I contributi versati presso l’Enpals, il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell’Inps e una delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi, possono essere cumulati per ottenere il diritto a una pensione a carico della gestione speciale autonoma. Non fossero sufficienti i contributi da lavoro dipendente ed Enpals per maturare il numero di contributi utili alla liquidazione della pensione e il lavoratore non dovesse raggiungere il previsto requisito contributivo, la parte di contributi Enpals può essere trasferita all’Inps e cumulata con quella da lavoro autonomo, eventualmente in possesso del lavoratore, in modo da ottenere una contribuzione sufficiente alla liquidazione della pensione. FONDAZIONE ENASARCO, LOCAZIONE DI IMMOBILI. PRESTITI CON CESSIONE DEL QUINTO. Sono stati chiariti dall’Inps i criteri che regolano le modalità, per Per l’anno 2007 non verrà effettuata la consueta rivalutazione dei livelli di reddito familiare per il riconoscimento dell’assegno per il nucleo familiare. Pertanto, dal 1° luglio 2007, continueranno ad essere ad essere applicate tutte le tabelle attualmente in vigore, i cui livelli reddituali saranno rivalutati dal 1° luglio 2008. La Fondazione Enasarco ha reso disponibili sul proprio sito www.enasarco.it le modalità per la richiesta di accesso alla assegnazione in locazione di immobili ad uso residenziale e/o commerciale ad agenti e rappresentanti e ad altri soggetti che rispondano ai requisiti richiesti. La domanda di locazione avrà validità sei mesi a partire dal mese successivo a quello di arrivo. Festa regionale il 6 ottobre sulle colline modenesi Si terrà sulle colline modenesi e precisamente a Sassuolo, la cittadina delle ceramiche, l’annuale festa regionale della Fipac. L’appuntamento è fissato per il 6 ottobre prossimo e quanti vorranno partecipare possono già prenotarsi a questi numeri della Confesercenti provinciale (051/633.99.11) e della Fipac provinciale (051/633.99.17) di Bologna. Al momento di andare in stampa il programma era ancora in via di definizione. Si sapeva solo che nella mattinata è prevista una visita al Palazzo Ducale di Sassuolo e che a mezzogiorno il pranzo è stato fissato nel ristorante “La Gola” di Modena. Il Palazzo Ducale di Sassuolo fu trasformato da castello in magnifica Delizia, luogo ufficiale di villeggiatura e svaghi, a partire dal 1634 dall’architetto ducale Bartolomeo Avanzino, per volontà del duca Francesco I d’Este, colui che riportò agli antichi fasti il casato dopo la perdita di Ferrara nel 1598. La reggia è un vero gioiello della cultura barocca dell’Italia settentrionale e fu sontuosamente affrescata e decorata dal francese Jean Boulanger, pittore ufficiale della corte estense cui si affiancarono alcuni tra i maggiori pittori quadraturisti bolognesi come Angelo Michele Colonna e Agostino Militelli. n. 2, luglio 2007 23 S E R V I Z I Quali sono i programmi d’investimento della tua azienda? • • • • • • • • Apertura di credito in c/c e smobilizzo crediti Acquisto di attrezzature aziendali, mobili ed arredi, macchinari ed impianti Ristrutturazione locali comprese spese di progettazione e direzione lavori Acquisto di attività commerciali compreso l’avviamento Acquisto di automezzo aziendale Acquisto scorte / liquidità Consolidamento debiti aziendali Leasing mobiliare e immobiliare Abbiamo le Migliori Condizioni di Credito Agevolato per tutte le Imprese del Commercio, Turismo e Servizi • Mutuo da 3 a 15 anni con rate trimestrali posticipate • Garanzia consortile fino al 50% sull’importo erogato • Tassi di interesse praticati alla migliore clientela Tutto questo è reso possibile con il sostegno della Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio di Bologna e Comuni della Provincia mediante interventi sui fondi di garanzia e riduzione dei tassi di interesse. Per saperne di più e per ricevere materiale pubblicitario contatta le sedi Confeserrcenti. INSIEME PER RISOLVERE E TROVARE LE MIGLIORI OPPORTUNITÀ IL SERVIZIO CREDITO CONFESERCENTI PREDISPONE PRATICHE DI FINANZIAMENTO AGEVOLATO CON GARANZIA CO.FIDI.BOLOGNA n. 2, luglio 2007 25 F O R M A Z I O N Fonter, formazione gratuita per le imprese aderenti Più di 13 milioni di euro stanziati nel 2007. È il momento di approfittarne! È uscito l’Avviso pubblico valido per il 2007 e ci sono oltre 13 milioni di euro a disposizione per le imprese che hanno già aderito a Fonter (Fondo paritetico interprofessionale nazionale), costituito da Confesercenti assieme ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, per finanziare l’aggiornaok tessere mento, la formazione e alcune tipologie di consulenza a costo zero. Confesercenti ha provveduto dal 2005 ad oggi ad associare i suoi iscritti che, per legge, sono obbligati a versare all’Inps lo 0,30% del monte salariale al Fondo Fonter. Tutte queste ingenti somme di denaro oggi, grazie alla creazione di Fonter, sono a disposizione degli imprenditori che gratuitamente possono attivare percorsi di formazione e aggiornamento personalizzati e flessibili su tutte le tematiche aziendali. Le imprese possono scegliere di attivare per i loro dipendenti dei percorsi sia aziendali che individuali. I percorsi aziendali devono avere le seguenti caratteristiche: – coinvolgere almeno 6 dipendenti della stessa azienda; – scegliere una o più tematiche di interesse dell’azienda (sicurezza, igiene, innovazioni legislative, nuovi processi tecnologici, marketing, informatica, lingue straniere ecc.). Le lezioni potranno essere effettuate sia presso l’impresa che l’Ente di formazione e si dovranno svolgere in orario di lavoro. I percorsi individuali saranno attivi da ottobre prossimo e verrà pubblicato infatti un catalogo con tutti i corsi disponibili. I lavoratori potranno usufruire di un “assegno individuale” denominato “voucher” fino ad un ammontare massimo di 2.500 euro. Si tratta di una modalità, flessibile e mirata, per la formazione su tematiche comuni a partecipanti provenienti da aziende diverse. Per accedere a questi corsi si potrà consultare online un catalogo corsi sul sito www.fonter.it. Purtroppo le imprese che non hanno ancora aderito a Fonter non potranno usufruire di questa opportunità nell’immediato. Ma, visto che, comunque, versano un contributo dello 0,30% (obbligatorio per legge) e che l’adesione a Fonter non comporta alcun onere aggiuntivo per l’impresa aderente, è consigliabile iscriversi al più presto per poter usufruire del prossimo Avviso pubblico. Iscriversi a Fonter è semplicissimo: è sufficiente infatti l’inserimento del “codice” del Fondo – “FTUS” – direttamente sul D.M. 10/2. Per non perdere questa grande opportunità Confesercenti insieme a Cescot e alle parti sociali hanno costituito degli “Sportelli Fonter” già operativi ed a disposizione di tutte le aziende. Il consiglio è di contattare immediatamente gli sportelli Fonter per verificare se si è soci Fonter e, in caso affermativo, approfittare subito di questa grande opportunità. Il servizio di consulenza e orientamento offerto dagli Sportelli Fonter è completamente gratuito! Sportello Fonter: Cinzia Astolfi, Via Don G.Bedetti, 26 – 40129 Bologna. Tel: 051.6380350, fax 051.327780, e-mail [email protected] Alterego: una proposta di co-manager a chi cerca lavoro All’interno del progetto “Equal Alterego: professione co-manager” cerchiamo donne con esperienza in attività del settore commercio turismo e servizi che intendano iscriversi all’Albo delle “Co-manager”, le professioniste che sostituiscono o supportano le imprenditrici in azienda quando per necessità debbono assentarsi. Si tratta di un nuovo profilo professionale flessibile e di responsabilità sempre vario e professionalizzante, finalizzato alla collaborazione e alla sostituzione dell’imprenditrice nella sua attività quando questa non può seguirla come vorrebbe per impegni legati alla gestione familiare o personale. Cosa fa la Co-manager? Gestisce l’attività commerciale o di servizio con le competenze sviluppate attraverso la sua esperienza professionale o formativa definite dall’Albo delle Co-manager. Si assume la responsabilità dell’attività “come se fosse la sua”. Svolge la funzione della sostituzione con l’impegno dell’imprenditrice quando questa è assente in base agli accordi definiti all’interno del servizio di Sostituzione Alterego, il servizio che sostiene le imprenditrici a trovare una adeguata sostituta. Svolge l’attività di vendita e assistenza clienti nell’interesse dell’imprenditrice. Gestisce il personale in assenza dell’imprenditrice in base agli accordi con l’imprenditrice, curando l’interesse dell’attività. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al Nuovo Cescot Emilia Romagna, tel. 051.6380350 (signora Cristina Sciacca) o al “Servizio Alterego” di Confesercenti Bologna, tel. 051.6339911 (signor Giacomo Bardi). Oppure consultanto il sito www.co-manager.net. 26 n. 2, luglio 2007 E Nuovi corsi 2007 È stato riaperto il Catalogo elettronico per la formazione continua e permanente ed ecco il programma di corsi organizzati nel prossimo autunno – inverno dal Nuovo Cescot Emilia Romagna: - 1641, Budget e controllo di gestione: 30 ore - 1688, Contabilità aziendale e software gestionali: 60 ore, - 1707, Gestione paghe e contributi: 60 ore, - 10273, Informatica di base: 40 ore, - 1676, Vetrinistica e visual merchandising: 30 ore, - 1734, Lingua inglese - livello base: 40 ore - 9871, Cucina tradizionale: 40 ore, - 1659, Professione barman: 30 ore, Nuovo Cescot Emilia Romagna e Confesercenti affiancano le nuove imprese È stato avviato l’11 giugno con successo a Bologna il progetto “Incipit” cofinanziato dalla Provincia di Bologna attraverso il Fondo Sociale Europeo, per il consolidamento delle nuove imprese nei settori del commercio, turismo e servizi. Il progetto, nato sulla scia dei buoni risultati ottenuti con il progetto “Incipit Avvio di Impresa” propone un’offerta integrata di opportunità formative, informative e consulenziali per il sostegno di piccole attività imprenditoriali nella provincia di Bologna. Varie tipologie di aziende hanno aderito al progetto dai bar, ristoranti e minimarket ai centri benessere, gli asili nido/ludoteche, aziende informatiche, tutti accomunati dal desiderio di una buona gestione e controllo dell’attività e dall’esigenza di comprendere al meglio il loro cliente e di farsi conoscere sul mercato. Gli incontri con l’esperta di comunicazione Carla Giovetti e l’esperto in comunicazione pubblicitaria Claudio Mancini hanno consentito ai neo imprenditori di migliorare la propria professionalità imprenditoriale e di acquisire le strategie commerciali più avanzate. Gli incontri con l’esperto di budget e controllo di gestione, Attilio Restivo hanno fornito tecniche indispensabili per calcolare la redditività di una nuova azienda. Maggiori informazioni sul sito www.cescot.emila-romagna.it o telefonando allo 051.6380350. Sab, per nuovi negozianti alimentaristi A giugno si è concluso il corso “SAB” ossia il corso per la somministrazione di alimenti e bevande, il 21 giugno hanno superato l’esame abilitante tutti i 29 partecipanti che ora si apprestano ad avviare le attività di bar, ristorazione e alimentari. Il corso era di 100 ore ed è stato seguito da 29 persone e si è concluso con il rilascio di un attestato di frequenza. Tra le materie affrontate durante il corso c’erano quelle relative al riconoscimento merceologico e all’etichettatatura degli alimenti, la manipolazione igienica e sicura di questi, la gestione sicura del luogo di lavoro, la prevenzione incendi, l’avviamento e la gestione finanziaria, amministrativa e fiscale di un esercizio alimentare e, infine, la sua gestione e organizzazione operativa. CATERING & DISTRIBUZIONE Il GRUPPO LELLI si compone di due società: Lelli Lino e Figli S.r.l. dal 1964 e dal 2004 Terra e Mare S.r.l. con sede operativa a S.Carlo (FE) La società Lelli Lino e Figli è specializzata nelle forniture di prodotti food e non nei settori: • ristorazione tradizionale (ristoranti-pizzerie-pub-bar paninoteche-ecc.) • ristorazione collettiva. Tramite i propri agenti di vendita copre una vasta area di strutture retail (panifici-latterie-drogherie ecc.) in Bologna e provincia. Le consegne sono effettuate con mezzi di proprietà da personale dipendente. L’insediamento, avvenuto all’inizio dell’anno in corso , nel nuovo capannone di mq. 8500 con area cash di 5000 mq. ha permesso l’ampliamento della gamma prodotti , affiancando a quelli già trattati, la vendita di carne fresca , frutta e verdura. La soc. Terra & Mare s.r.l. specializzata in surgelati (carne-pescepasta-pasticceria-verdura) dispone di un magazzino di mq. 2000 con area surgelati per 2000 pallets, ed offre lo stesso servizio rivolto alla stessa clientela. Magazzino e Uffici: Via Zanini 1 • 40011 ANZOLA EMILIA (BO) Tel. 051/6501311 (10 linee r.a.) • Fax 051/6501301 e-mail: [email protected] Convenzione Confesercenti, condizioni speciali riservate agli associati ORARI DI APERTURA DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ 07,30-18,30 SABATO 08,00-17,00 DOMENICA 08,00-13,00 DETRAZIONI FISCALI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI (COMMI 344-349) Vengono introdotte quattro distinte tipologie di agevolazioni fiscali per l’effettuazione di interventi di riqualificazione energetica degli edifici, secondo lo schema della detrazione dall’imposta già da anni in vigore per gli interventi di recupero edilizio. In tutte e quattro le tipologie di agevolazione, descritte qui di seguito nel dettaglio, la detrazione massima dall’imposta lorda spettante dovrà essere ripartita in tre quote annuali di pari importo. Il comma 344 introduce una nuova agevolazione fiscale consistente nella possibilità di detrarre dall’imposta lorda una quota pari al 55% delle spese effettivamente sostenute entro il 31.12.2007 dal contribuente ed entro un valore massimo della detrazione di € 100.000, per interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che consentano di conseguire un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati nell’allegato C, numero 1), tabella 1, annesso al D. Leg.vo 19.8.2005, n. 192, recante “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia”; la seconda agevolazione, di cui al comma 345, prevede la possibilità di detrarre dall’imposta lorda una quota pari al 55% delle spese effettivamente sostenute entro il 31.12.2007 dal contribuente ed entro un valore massimo della detrazione che in questo caso è di € 60.000, per interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) e finestre comprensive di infissi, a condizione che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica di cui alla Tabella 3 allegata alla legge in commento; il comma 346 prevede una ulteriore agevolazione, consistente nella possibilità di detrarre dall’imposta lorda una quota pari al 55% delle spese effettivamente sostenute entro il 31.12.2007 dal contribuente ed entro un valore massimo della detrazione anche in questo caso di € 60.000, per interventi relativi all’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università; il comma 347 prevede infine la possibilità di detrarre dall’imposta lorda una quota pari al 55% delle spese effettivamente sostenute entro il 31.12.2007 dal contribuente ed entro un valore massimo della detrazione in questo caso di € 30.000, per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. AGEVOLAZIONI RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE 36% (COMMA 387) Viene ulteriormente prorogata fino al 31.12.2007 la detrazione fiscale delle spese sostenute per interventi di recupero edilizio. La relativa quota su cui calcolare la detrazione è confermata al 36%, con un tetto massimo complessivo di 48.000 Euro, come già previsto dal comma 35-quater dell’art. 35 della L. 248/2006. Viene inoltre confermato dal comma 388 che per usufruire delle agevolazioni di cui sopra occorre che nella fattura venga separatamente evidenziato il costo della manodopera. IVA AL 10% INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (COMMA 388) La lettera b) del comma 387 proroga inoltre per le prestazioni fatturate a far data dall’1.1.2007 e fino al 31.12.2007, l’aliquota Iva agevolata del 10% per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, effettuati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa di cui alle lettere a), b), c) e d) dell’art. 3 del D.P.R. 380/2001 (TU edilizia). Anche in questo caso per la fruizione dell’agevolazione è necessario che nella fattura venga separatamente evidenziato il costo della manodopera. MARCO MAURIZZI Perito Industriale Termotecnico A N V A Piazzola, magliette firmate in “bulgnais” “An i pòs piò”. Oppure: “A son stoff … ma di mondi”. E che dire di “Brisa strazèr i maròn”, o di “Boia d’un maùnd lèder e busàn” o di “Fat i cäz tu”. Tutti modi di dire che un bolognese verace ripete almeno cento volte al giorno, anche senza accorgersene, e senza mai rischiare di passare per volgare. Un gergo che non è sfuggito a due ambulanti della Piazzola, Pietro Alfonso Cominardi e sua moglie Lucia Pilati (entambi soci Anva-Confesercenti) che lo hanno voluto assumere come veicolo per portare il dialetto bolognese in tutta Italia e in tutto il mondo. Come? Stampando queste frasi brevi ed efficaci sulle magliette colorate che vendono da anni e con successo dal loro banco. Un successo che ha interessato anche la stampa cittadina (la cronaca di Bologna del “Resto del Carlino”) che ai nostri due eroi ha dedicato un ampio servizio. Perché di eroi si tratta. In un periodo di difficoltà per il commercio (e per quello ambulante, soprattutto, in lotta con le bancarelle di prodotti scadenti e venduti a prezzi stracciati) si sono inventati un sistema innovativo di proporre le magliette. Niente personaggi dei cartoni animati, niente star, starlette e veline della televisione, ma frasi coloritissime come “Brisa fèr l’èsen”, “Mè a fag cal càz cam pèr”, “Sôcmel”, “A ringrazi Dio, me a san ed Bulaggna”, “An s plòcca gninta”, “A san al brevo”, “Sono troppo sexy per lavorare”, il classico “Socc’mel ban” e tante altre grasse battute, salaci e divertenti, che, affondando nella cultura e nella tradizione petroniana, incuriosiscono tanto i turisti che i frequentatori assidui della Piazzola. L’idea è diventata addirittura un marchio che i coniugi Cominardi gestiscono gelosamente, incaricandosi di vendere direttamente al mercato le magliette prodotte. (foto Zucchini) Autorizzazione Comune di Bologna PG278878 del 19/12/2006 AC CENTI E FIP I CONFESER DEL 20% I ASSOCIAT TO GL I ON TT SC TU O A RTO UN BBLICO VIENE OFFE TINI ESPOSTI AL PU LIS SUI NOSTRI n. 2, luglio 2007 29 E N O G A S T R O N O M I A “CITTA’ CASTELLI E CILIEGI”. UNA STRADA E DUE ANIME TRA BOLOGNA E MODENA Fabio Federici, eletto nuovo presidente il 28 maggio scorso a cura di Nicodemo Mele “La Strada dei vini e dei sapori ‘Città Castelli Ciliegi’ è riuscita in questi ultimi tre anni ad unire le esigenze di due settori che in passato non erano andati mai molto d’accordo: il commercio e l’agricoltura. Gli elementi di frizione sono stati sempre tanti, ma abbiamo trovato un punto di incontro (non certo rivoluzionario) che ha fatto capire che, quando coincidono le finalità e ci si aiuta reciprocamente, i vantaggi ci saranno poi per tutti”. Così Fabio Federici, neo presidente della Strada dei vini e dei sapori “Città Castelli Ciliegi” (è stato eletto il 28 maggio scorso) parla del piccolo miracolo raggiunto in una realtà che, lungo la pedemontana Bazzanese, unisce capacità e intenti di due province, quella di Bologna e quella di Modena. Come siete riusciti ad arrivare a questo risultato e che effetti sta producendo? “È un risultato – risponde Federici – che scaturisce dal Dna della strada che riunisce soci pubblici (19 comuni e due unioni comunali) e soci privati (oltre 160 tra imprese agricole e commerciali). Due anime, quella del privato e quella del pubblico, che lavorano assieme nella promozione dello sviluppo del territorio e dei suoi valori enogastronomici, culturali, storico-artistici e paesaggistici. Due anime che hanno guidato anche la sinergia tra due settori distanti tra loro, come quello commerciale e quello agricolo. Questa siner- 30 gia ha nella produzione tipica del territorio il suo punto di forza, che lo scorso anno lo ha portato allo sviluppo di una rete di collaborazioni su una serie di progetti che ci sta dando grosse soddisfazioni. Uno di questi è ‘Emozioni emiliane, un marchio con cui ogni singolo prodotto e produttore viene promosso sui mercati provinciale, regionale, nazionale e internazionale. Su questo abbiamo fatto degli accordi con dei ristoratori che si impegnano da un lato ad avere nel proprio locale la vetrina dei prodotti del territorio e, dall’altro, a realizzare il 70 per cento del menù con prodotti acquistati dai soci della Strada. Abbiamo cominciato da Vignola, quindi proseguito a Savignano sul Panaro e, infine, lo realizzeremo in ognuno dei 19 comuni della Strada che avrà almeno un ristorante che tratterà in esclusiva questo marchio. In più, assicuriamo la presenza della Strada a fiere nazionali e internazionali che ogni singolo socio da solo non riuscirebbe a raggiungere. Sempre nel 2006 abbiamo fatto un altro accordo con tre importatori statunitensi (due di Los Angeles e uno di San Francisco) con cui la Strada ha l’esclusiva della promozione e della vendita in tutta la California. Non solo dei prodotti della nostra Strada, ma anche quelli di tutta l’Emilia Romagna”. Possiamo dire, allora, che la vostra Strada è diventata un fenomenale veicolo di promozione turistica? “Sì, certo, e per questo lavora in sintonia con le altre 12 Strade della nostra regione. La nostra, in particolare, per essere più incisiva non si è affidata ad un’associazione di prodotto, ma si è dotata di una struttura commerciale proprio per n. 2, luglio 2007 salvaguardare l’imparzialità nella promozione del territorio e nella vendita dei prodotti. È diventato uno strumento che aiuta i nostri soci (produttori, i ristoratori e operatori economici e turistici) ad arrivare su piazze sinora irrangiungibili”. Risultati sinora raggiunti. “Rispetto al 2004, nel 2005 abbiamo elevato la media di prodotto venduto per ogni socio di oltre il 70 per cento e del 41 per cento nel 2006, rispetto al 2005. L’Aceto balsamico, il Parmigiano reggiano, il Pignoletto, il Lambrusco, i Tortellini, la Mortadella e i salumi sono i protagonisti di questo successo. In più c’è una viabilità nella zona della Strada che funziona e che permette rapidi collegamenti. Inoltre, la zona della Strada è dotata di emergenze storiche, artistiche e culturali di rilievo. D’altronde, la nostra Strada è una realtà giovane. Costituita nel 1999, è andata a regime nel 2004. Ora, si muove nel giusto mix tra la valorizzazione delle fiere locali e la presenza a fiere nazionali e internazionali. Tra valorizzazione del prodotto del singolo produttore e valorizzazione dell’insieme dell’offerta sia di prodotti che di ricettività e turismo. L’ideale sarebbe riuscire a coniugare la tradizione dei motori, rappresentata dalla Ducati o dalla Ferrari (entrambe vicine alla nostra Strada), come traino turistico per le eccellenze della nostra Strada”. Problemi da risolvere nel prossimo futuro? “Migliorare l’accoglienza, aumentare il numero di posti letto e, soprattutto, la loro qualità per rispondere alle richieste dei gruppi. Inoltre, vorremmo selezionare una trentina di prodotti e marchi di assoluta qualità per penetrare il mercato. Altro obiettivo: garantire ai soci un servizio puntuale e tempestivo in termini di segnaletica, consulenza e di formazione. ”. E N O G A S T R O N O M I A Signori, a TAVOLA !!! a cura di Pier Luigi Nanni STROZZAPRETI “MARE E MONTI” Primo piatto … … e (per Bacco!) vino Proseguendo il “mariàge” tra le bontà che la natura ci mette a disposizione e gli ottimi vini che si producono sulle splendide colline bolognesi, ci avventuriamo tra il saporito marinaresco ed il delicato sottobosco. Per un abbinamento ottimale, l’ideale sarebbe pasteggiare con lo stesso vino di preparazione, per cui l’eclettico Sauvignon Doc dei Colli Bolognesi è decisamente perfetto! Giallo paglierino scarico, secco e tranquillo, dai preziosi aromi vegetali e fruttati, nonché una sottile nota floreale, che uniti ai delicati ma decisi sentori contrastanti tra la tendenza dolce del mare e le sottili aromaticità della montagna, danno alla portata piacevolezza ed eleganza. Tappare al momento e servire in stretti e luminosi calici a 10°C. Il Sauvignon blanc, da distinguere con la tipologia Ingredienti. Dosi per quattro persone: 400 gr. di calamaretti puliti e tagliati a listarelle; 500 gr. di funghi porcini tagliati a lamelle; 1 ciuffetto di prezzemolo; 1/2 bicchiere di vino bianco secco e tranquillo (ideale il Sauvignon!); 2 spicchi interi di aglio; 1/2 peperoncino; 1 bicchiere di olio d’oliva extravergine; sale s.q. Tempo di preparazione e cottura: 30 minuti. Preparazione e cottura. In una padella versare l’olio d’oliva e rosolare gli spicchi d’aglio ed il mezzo peperoncino e quando completato, toglierli, poi aggiungere i calamaretti ed i funghi: cuocere a fiamma alta, e quando la temperatura sale, aggiungere il vino, una spruzzata di prezzemolo tritato e sfumare. Fare cuocere per 6/7 minuti, salare a piacere e tirare la salsa. Aggiungere la pasta, ben scolata ed al dente, facendo cuocere a fuoco vivo per amalgamare il tutto, soprattutto la salsa che deve legare in modo armonioso e deciso. Posizionare in una piatto di portata spruzzando delicatamente di prezzemolo e servire ben caldo. “noir” che in Italia non è coltivato, originario del Bordeaux, è stato impiantato sulle nostre colline verso la fine del XIX°sec. Pur essendo situazioni alquanto diverse dal luogo d’origine, latitudine, altitudine, clima, terreno e tipologia di coltivazione, il Sauvignon ha saputo adattarsi molto bene e grazie all’abilità dei vignaioli, le rare peculiarità sono da sempre riconosciute ed apprezzate. La produzione delle uve è costante, buona ed utilizzata esclusivamente per la vinificazione, ottenendo vini di qualità ed elevata selezione. Se maturo 2/3 anni, presenta un bel colore giallo paglierino intenso, sottilmente dorato dal tipico aroma vegetale, mentre al palato è decisamente secco, pieno ed asciutto, ben strutturato ed armonico, caldo di alcol e dai profondi e complessi aromi. Si produce sia tranquillo, frizzante ma è nella tipologia “superiore” che manifesta pienamente la tipicità. “As màgna e as Bòvv” con le cucine regionali Il 21 aprile scorso l’incontro con la cucina calabrese. Il 20 giugno con quella pugliese. E prima ancora, mese dopo mese, il ‘tète-à-tète’ con le cucine laziale, sicula, campana, trentina, romagnola e sarda. Gli 80 e passa soci dell’associazione enogastronomica “As Màgna e as Bòvv” (Si mangia e si beve) non si fermano davanti a niente. Compatti, a tappe forzate cadenzate fanno il giro delle cucine più rappresentative della penisola italiana, senza mai spostarsi da Bologna. “Costituitasi nel marzo 2005 a Zola Predosa quasi per scherzo, per goliardia – racconta Marco Landucci, presidente del- I protagonisti dell’incontro di “As Màgna e as Bòvv” con la l’associazione – ben presto ‘As Màgna e as Bòvv’ ha raccolto cucina calabrese. Da sinistra: Pierluigi decine di soci e simpatizzanti che partecipano con entusia- Nanni, Marco Landucci, Elisa smo e passione alle nostre cene di incontro con le cucine Vicariotto, Renzo Santi e Pino Gullo. regionali, ai convegni e alle manifestazioni organizzate sui temi dell’enograstronomia e della valorizzazione dei prodotti tipici del territorio”. Ad animare questi piacevoli appuntamenti assieme a Landucci spesso troviamo il suo vice Fruttuoso Zucchini (in arte Dodo), l’addetta stampa Elisa Vicariotto, nonché moglie di Landucci, Pierluigi Nanni, direttore didattico dell’Aies (Accademia internazionale enogastronomi sommeliers) e Renzo Santi, presidente di quest’ultima associazione. Maggiori informazioni su “As Màgna e as Bòvv” si trovano sul sito www.zolanews.it, dove è anche pubblicato lo Statuto dell’associazione. La sede è a Zola Predosa in Via Risorgimento n. 284/A, fax 051.2985661. POLIAMBULATORIO PRIVATO CENTRO KINESI FISIOTERAPICO DI GIORNO ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA FISIATRIA FKT E RIABILITAZIONE FUNZIONALE FISIATRIA FKT E RIABILITAZIONE FUNZIONALE: Onde d'Urto, Algonix, Laser Multifrequenza, Laser Neodimio: Yag, CONVENZIONI DIRETTE/INDIRETTE: A.C.A.I. - ACI - ALIBERF-SITAB APE BOLOGNA - ASSIRETE - UNI.C.A. BLUE ASSISTANCE - CAMPA - CAMST CASAGIT CISL - CLINISERVICE - CNA - CONFESERCENTI C.S.A. INTESA - DAY MEDICAL - ELVIA ASSISTANCE F.A.B.I. FASDAC - FASI - FILO DIRETTO - FIMIV FISDE - FISDE EDISON - INPDAPOLTRE Autorizzazione Comune di Bologna PG 84545 del 21/05/2001 INTERPARTNER ASSISTANCE - LIONS CLUB LLOYD ADRIATICO - MONDIAL ASSISTANCE AMBULATORIO POLISPECIALISTICO E DIAGNOSTICA Orario Direttore Sanitario Dott. Lucio Maria Manuelli Medico Chirurgo Specialista Ortopedia e Traumatologia Autorizzazione Comune di Bologna PG 36493 del 05/03/2001 NEW MED - ORDINE INGEGNERI - P.A.S. 20 Continuato 8/ ckf di giorno s.a.s. di a. di giorno e c. p.zza dei martiri 1943-45, 1/2 - 40121 bologna QUAS - ROTARY CLUB - SANICARD tel. 051 249101/051 254244 r. a. - fax 051 4229343 • e-mail: [email protected] web: www.ckf-digiorno.com SARA ASSICURAZIONI - UNISALUTE Laser CO2,Tecar, Crio-Termoterapia, Ipertermia,Tens-Acuscope,Tens, Magneto, Elettrostimolazioni, Elettrostimolazioni Compex, C. di Kotz, C.Diadinamiche,C.Interferenziali,C.Faradiche,C.Galvaniche,Idrogalvano,Ionoforesi,Infrarossi,Ultravioletti,Ultrasuoni,Paraffina, Radar, Massaggio, Massaggio Pompage, Massaggio Linfodrenaggio Manuale, Trazioni Vertebrali, Kinesi Attiva e Passiva, Riabilitazione Funzionale, Rieducazione Neuromotoria, Riabilitazione Cardio-Vascolare e Respiratoria, Manipolazioni Vertebrali e Articolari, R.P.G. Rieducazione Posturale Globale, Osteopatia, Isocinetica, Cardiofitness, Pancafit, Palestra Generale e Riabilitativa, Ginnastica, Kinesi e Responsabile Sanitario Dott. Lucio Maria Manuelli Medico Chirurgo Specialista Fisiochinesiterapia Ortopedica Riabilitazione in Acqua. n. 2, luglio 2007 31 F I N E S T R E S U L L A R E G I O N E BORSA DELLE 100 CITTÀ D’ARTE IN CRESCITA Nel 2008 la svolta innovativa con la Borsa a Ravenna a cura di Stefano Bollettinari La Borsa del turismo delle 100 Città d’arte d’Italia “Art and Events”, che si è svolta a Ferrara dal 24 al 27 maggio scorsi, ha fatto registrare anche quest’anno un risultato estremamente positivo e i numeri della manifestazione lo dimostrano: 80.000 visitatori, 200 espositori, 90 tour operator della domanda provenienti da 24 Paesi, 500 operatori dell’offerta italiana. Particolarmente ricca di eventi, conferenze stampa, convegni, concerti, manifestazioni culturali ed enogastronomiche. “Art and Events” è una manifestazione che vive ben oltre la città che la ospita, come è testimoniato dalla realizzazione degli Educational Tour di Bologna e Ravenna, che hanno presentato agli operatori della domanda estera e italiana i tesori d’arte di queste due splendide città dell’Emilia Romagna. In particolare a Una sosta a Palazzo d’Accursio di Bologna dei tour operator partecipanti alla Borsa delle 100 Città d’arte. GESTIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI PRODOTTI E RIFIUTI TRATTATI • TUTTE LE TIPOLOGIE DI OLII USATI • EMULSIONI OLEOSE • FANGHI, MORCHIE OLEOSE PER I SOCI CNA SCONTO E ALTRI RIFIUTI OLEOSI 5%TO SMALTIMEN SU OGNI • FILTRI EX OLIO GASOLIO ARIA, ECC. • BATTERIE ESAUSTE • PILE (NI. CD, HG. ALCALINE) • IMBALLAGGI DI TUTTI I TIPI • CARTA, CARTONE, VETRO, PLASTICA • METALLI FERROSI E NON FERROSI • LEGNO, OLI VEGETALI (DA CUCINA) • PNEUMATICI E POLVERI CONTENENTI METALLI NON FERROSI • RESIDUI DI FILTRAZIONI • TRATTAMENTO ACQUE REFLUE INDUSTRIALI, ECC. • SOLVENTI • TRASFORMATORI E CONDENSATORI CONTENENTI PCB E PCT • RIFIUTI RAEE (APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE-TV-COMPUTER) • TONER-SCARTI D’UFFICIO • GRASSI, ANTIGELO • CEMENTO/MATTONI/MATERIALI DA COSTRUZIONE • IMBALLAGGI TESSILI, FANGHI DI VERNICIATURA CONSULENZA RACCOGLITORI: RACCOLTA OLI USATI CONCESSIONARIO CONSORZIO OBBLIGATORIO DEGLI OLII USATI E SERVIZI • CONSULENZA E ASSISTENZA CERTIFICATI: IN TEMPO REALE ANCHE ON LINE • CONTRATTI/CONVENZIONI • DENUNCIA MUD • ANALISI CHIMICHE SUI RIFIUTI • PULIZIE CISTERNE E SERBATOI • NOLEGGIO E VENDITA CISTERNE, CASSONI SCARRABILI, CONTENITORI PER RIFIUTI SOLIDI E LIQUIDI 32 CONSORZIO OBBLIGATORIO BATTERIE ESAUSTE E RIFIUTI PIOMBOSI MONTIECO S.R.L.: VIA 2 GIUGNO 11/B • ANZOLA EMILIA (BO) TEL. 051 733132 • FAX 051 735152 • www.montieco.it n. 2, luglio 2007 CERTIFICATI: SISTEMA/QUALITÀ/AMBIENTE ISO 9001 - ISO 14001 F I N E S T R E Bologna i circa 80 operatori turistici provenienti da tutto il mondo (oltre che dai paesi europei, anche da Usa, Messico, Giappone. Egitto e India) hanno avuto l’occasione di visitare e conoscere la città tra il 24 e il 25 maggio e, ospiti della Confesercenti provinciale, nella serata del 24 sono stati ricevuti nella splendida cornice creata dal parco delle sculture del Museo Ca’ la Ghironda a Ponte Ronca di Zola Predosa. Qui hanno apprezzato e gustato alcuni dei prodotti di punta della cucina tipica bolognese e degustato i migliori vini del Consorzio Colli Bolognesi. Nella mattinata del 25 maggio, prima della visita alla città, sono stati ricevuti a Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna, da Sergio Ferrari, presidente di Confesercenti Bologna, da Giancarlo Morisi, presidente di AssHotel Confesercenti di Bologna, da Luigi Litardi, segretario generale della Camera di commercio, da Cristina Santandrea, assessore comunale al Turismo, da Raffaele Finelli, presidente della Commissione turismo della Provincia di Bologna, e da Sophie Menini, presidente delle Guide d’Arte Confesercenti di Bologna. In quanto a Ravenna è ormai certo che nel 2008 sarà la sede della 12.a edizione della Borsa delle 100 Città d’arte. Questa scelta è frutto della strategia di innovazione commerciale messa in campo dalla S U L L A R E G I O N E Società organizzatrice, che fa capo alla Confesercenti, e nel contempo è il risultato di un accordo intervenuto tra le amministrazioni comunali di Ferrara e Ravenna nell’ambito delle iniziative comuni volte a promuovere insieme le due città d’arte “Patrimonio dell’Umanità”. “Fare in modo che le città d’arte piccole e medie trovino uno spazio di competizione sempre più importante – ha sostenuto Sergio Ferrari, a sua volta anche presidente regionale della Confesercenti – è un obiettivo importante per l’Associazione, n. 2, luglio 2007 che vede nel trasferimento a Ravenna della manifestazione un ulteriore elemento di valorizzazione di quel patrimonio di esperienze e di successi che è stata la Borsa delle Città d’Arte dal 1997 ad oggi”. Positivo anche il bilancio complessivo del 2006 del turismo regionale per quanto riguarda le città d’arte e d’affari, con una sostanziale crescita sia in termini di arrivi (+ 5,75%) che per quanto riguarda le presenze (+ 3,46 pari a 150.000 pernottamenti). Nel periodo 1999-2006 i dati segnalano un’ottima performance, con un aumento del 26,46% di arrivi e del 30,84% delle presenze, che è un incentivo a investire sempre più in questo prodotto turistico. Un’altra tendenza importante è il forte incremento della domanda estera che nel 1999 rappresentava il 30,41% delle presenze totali mentre a fine 2006 è arrivata al 32,32%, con una crescita del turismo straniero nel periodo, pari a oltre 150.000 turisti e quasi 400.000 presenze, pari al + 37%. Per quanto riguarda l’offerta ricettiva tra il 2005 e il 2006 si registra un incremento sia in termini di esercizi (+ 8,77%) sia per quanto riguarda i posti letto (+ 3,86%), che porta il patrimonio ricettivo delle principali città d’arte dell’Emilia Romagna a quasi 800 strutture (di cui 290 alberghi) e circa 31.600 posti letto. 33 N O T I Z I E S I N D A C A L I STUDI DI SETTORE PROVINCIA Modificati dopo la protesta all’Assemblea nazionale Nuovo Piano del Commercio, pianificazione al via Alla fine il Governo ha ceduto. Le vibrate proteste dei lavoratori autonomi, come quella dei soci Confesercenti all’assemblea nazionale del 19 giugno scorso, hanno spinto il Governo a trovare un accordo con le associazioni di categoria sugli studi di settore. E questo è arrivato il 2 luglio scorso, al termine dell’incontro con il viceministro dell’Economia Vincenzo Visco. L’intesa è stata formalizzata con una serie di emendamenti al provvedimento sull’Iva, andato all’esame del Senato il giorno successivo. I chiarimenti dati alle categorie riguardano in particolare l’adeguamento al livello minimo, le motivazioni da portare in sede di accertamento e l’indice che misura il valore aggiunto per addetto. “Finalmente un importante passo in avanti”, ha commentato Marco Venturi, presidente nazionale della Confesercenti. “Non ci sottraiamo ai nostri doveri – ha aggiunto – e non cestiniamo certamente lo spirito di collaborazione che ci ha sempre animato, ma non potevamo certamente accettare vincoli e gravami che colpivano iniquamente e pesantemente le nostre imprese. L’accettazione di tutte le nostre proposte ci consente di archiviare un ampio conflitto e quei punti da noi contestati che creavano enormi difficoltà alle imprese”. All’assemblea nazionale del 19 giugno scorso nella Sala Sinopoli all’Auditorium Parco della Musica di Roma, parlando davanti al Presidente del Consiglio Romano Prodi, al ministro del Lavoro Cesare Damiano e a diversi responsabili nazionali dei partiti di maggioranza in Parlamento, non era stato tenero con le posizioni assunte sino ad allora dal Governo. “Basta a quest’Italia che ha per record più debito, più tasse, più sprechi – aveva affermato, aprendo la relazione – abbiamo già detto al Governo di essere nettamente contrari al metodo ed ai contenuti dei provvedimenti, preannunciando iniziative unitarie e forti di contrasto a tali decisioni. Si è aperta il 24 maggio scorso la conferenza di pianificazione con cui la Provincia di Bologna intende stendere il nuovo Piano provinciale del commercio. Lo studio durerà un anno e si muove su una proposta della Giunta provinciale che punta a spalmare su tutto il territorio provinciale i 200 mila metri quadri di superficie di grande distribuzione non utilizzati nel Piano provinciale del commercio del 2000, che ne prevedeva 300 mila. Con l’introduzione della “perequazione commerciale” in questo nuovo piano, Palazzo Malvezzi pare orientata a rendere ancora più costosa la realizzazione di nuovi centri commerciali. Il meccanismo della “perequazione commerciale” dovrebbe consistere in un mix tra oneri di urbanizzazione e contributi aggiuntivi a carico di quanti vogliono realizzare nuovi iper. Questa cascata di soldi verrebbe destinata ai piccoli negozi e alle opere viarie di una certa zona ogni volta che si apre un nuovo ipermercato. Dalla proposta della Provincie si evince che una prima parte di ipermercati di piccole e medie dimensioni (non superiore ai 6 mila metri quadri) sarà collocata vicino alle 16 stazioni del Sistema ferroviario metropolitano (Sfm). Ossia nelle stazioni di San Giovanni Persiceto, Funo di Argelato, Budrio, Sasso Marconi, Pianoro Vecchia, Imola e a Bologna nella stazione centrale e in quelle di San Vitale e Prati di Caprara. Iper inferiori ai 3500 metri quadri sono previsti vicino alle stazioni di Bazzano, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, Molinella, San Lazzaro Caselle, Ozzano e Castel San Pietro. Gli iper con oltre seimila metri quadri di superficie potranno sorgere nei poli funzionali del Martignone di Anzola, del Postrino di San Giovanni Persiceto, di Altedo, di via Caselle a San Lazzaro, del Centro agro-alimentare (Caab) di Bologna, dell’ex Castelli di Ozzano e vicino al casello dell’A14 di Imola. Entro l’anno si dovrebbe chiudere la conferenza di pianificazione ed 34 Sarebbe opportuno che la vostra attenzione si concentrasse sulla rilevante evasione totale e sulle grandi società di capitale. Se volete il nostro consenso dovete ribaltare questo comportamento e perseguire con determinazione abusivismo, sommerso ed elusione. Troviamo poco comprensibili gli attacchi che ci vengono rivolti sulla questione fiscale. Attacchi pesanti che spiazzano molte imprese che lo scorso anno erano in regola e che oggi non lo sono più, non perché nascondono i loro ricavi, ma solo perché è stato deciso di alzare l’asticella con il solo obiettivo di fargli pagare più imposte. Nel complesso sulle nostre imprese, tra un intervento retroattivo, inaccettabile ed illegittimo sul 2006 e quelli sui tre anni successivi, graveranno circa 15 miliardi di euro”. “Il prossimo Documento di Programmazione Economica – aveva aggiunto Venturi – e la successiva legge finanziaria devono servire a consolidare la ripresa economica in atto e questo non può che passare attraverso l’impegno e lo sviluppo delle piccole e medie imprese”. Il presidente della Confesercenti aveva rivolto, poi, l’attenzione alle liberalizzazioni del ministro Bersani. “La grande distribuzione – ha sottolineato – controlla già il 70% del mercato del largo consumo, con punte che in alcune regioni del nord raggiungono l’80%. Sono devastanti gli effetti conseguenti alla chiusura dei negozi di vicinato. Per questo diciamo basta al proliferare di grandi strutture commerciali, ai continui attacchi strumentali ed alla sempre più ampia concorrenza sleale delle grandi catene. Non ci siamo mai opposti pregiudizialmente ad un vero processo di liberalizzazione, ma non ci sembra che il futuro dell’economia italiana dipenda da 1000 panificatori in più o da qualche benzinaio in meno”. n. 2, luglio 2007 N O T I Z I E S I N D A entro la primavera 2008 il Consiglio provinciale potrebbe già adottare il nuovo Piano provinciale del commercio. Dopo le osservazioni il varo definitivo potrebbe arrivare entro l’estate del prossimo anno. I LOCALI DELLA NOTTE Tradizioni celtiche: Medioevo a Bologna, concerti e birra sulla Torre Prendiparte Metti a suonare un “Piper”, un suonatore di cornamusa scozzese (Domenico Saccucci) e un suonatore di arpa celtica (Duccio Lombardi) in cima alla terrazza panoramica della seconda torre più alta di Bologna (60 metri), la Torre Prendiparte (via Sant’Alò 7), mentre si degusta birra originale irlandese Guiness (poco alcolica e appena spillata), ed eccoti servite le “Tradizioni celtiche nel Medioevo di Bologna”. Organizzato da Giovanardi Hospitality in collaborazione con “I Locali della Notte”, il sindacato degli esercizi pubblici notturni aderente alla Confesercenti di Bologna, e all’Irish Pub Celtic Druid di Massimo Zucchini, questo modo insolito di scoprire le bellezze artistiche e monumentali della nostra città è stato proposto per i turisti e per tutti i bolognesi in sei serate di due turni ciascuna (alle 20 e alle 22) del 14, 20 e 28 giugno e del 5, 9 e 19 luglio, preceduto da una visita guidata tenuta in costume medievale da Sophie Menini, operatrice delle Guide d’Arte Confesercenti. «A 750 anni di distanza – ha affermato C A L I Matteo Giovanardi, proprietario della Torre Prendiparte, nel corso della presentazione dell’11 giugno scorso – questa torre porta ancora il nome della famiglia che la realizzò, anche se molti bolognesi la conoscono come la Torre Coronaria. Dopo diversi passaggi di proprietà (per un periodo fu anche della Curia che la utilizzò pure come carcere), è stata acquistata da mio padre. Un accurato restauro ha reso agibili tutti i dodici piani della torre e restituito i graffiti, le iscrizioni e i disegni lasciati nelle carceri dai reclusi. Oggi la Torre Prendiparte è diventata in un certo senso pubblica con la realizzazione al suo interno di un bed and breakfast e con queste serate di musica e birra celtiche». «Con questa iniziativa – ha aggiunto Loreno Rossi, segretario provinciale della Confesercenti di Bologna – i nostri ‘Locali della Notte’ creano un’opportunità nuova di passare le serate di questa calda estate. Non solo birra e divertimento, ma anche la possibilità di stare assieme con gli amici, ascoltando della buona musica, eseguita da maestri del Teatro comunale, e sco- COME mettersi in BELLA MOSTRA ARREDAMENTI GIARDINI, GRAZIE ALLA PLURIENNALE ESPERIENZA, VI CONSEGNA CHIAVI IN MANO IL LOCALE ARREDATO E PERSONALIZZATO A MISURA DI CLIENTE. PROGETTAZIONE CON PRODUZIONE INTERNA E ASSISTENZA SONO I VALORI AGGIUNTI PER “METTERSI IN BELLA MOSTRA”. ARREDAMENTI GIARDINI: L’IMPORTANZA DI VENDERE CON L’IMMAGINE. SERVIZIO MANUTENZIONE PERMANENTE A RICHIESTA AI SOCI DELLA CONFESERCENTI SCONTO SPECIALE in rapporto al lavoro 1 ANNO DI GARANZIA ARREDAMENTI PER BAR, NEGOZI E INTERNI Via del Pero, 14/2 - 40067 Rastignano (Bo) Tel. 051 744157 - Fax 051 744199 www.giardini-arredamento.it e-mail: [email protected] n. 2, luglio 2007 35 N O T I Z I E S I N D A prendo gli angoli più straordinari della nostra città». A Guido Moretti, docente di progettazione urbanistica al Dipartimento di architettura e pianificazione dell’ateneo bolognese, è toccato raccontare la funzione delle torri e la loro diffusione nella nostra città in epoca medievale. QUARTIERE SARAGOZZA Premiati i negozi con più di 30 anni di attività re comunale al Commercio Cristina Santamdrea e il presidente di Confesercenti Bologna Sergio Ferrari. Il 20 maggio scorso il Quartiere Saragozza ha voluto premiare le aziende commerciali, artigianali e di servizio con più di 30 anni di attività. Tra queste anche quella di Cesaretti Calzature di piazza Malpighi, socia della Confesercenti. Il premio è stato ritirato dal titolare Mauro Cenni (il primo a sinistra nella foto). A consegnarglielo c’erano Roberto Fattori, presidente del Quartiere (secondo da sinistra), l’assesso- PORTICI Ripartono i restauri di quello di San Luca, si allontana il riconoscimento Unesco Il 2 luglio scorso sono ripartiti i lavori di restauro a 20 arcate del portico di San C A L I Luca (budget 170 mila euro). Ma per completare le 200 arcate ancora da restaurare ci vogliono circa altri 2,5 milioni di euro per i quali il Comune si rivolgerà a finanziatori privati e per questo il sindaco Sergio Cofferati ha auspicato ulteriori coinvolgimenti. Si allontana pero’, intanto, l’obiettivo di vedere riconosciuti i portici di Bologna come patrimonio dell’umanita’. Almeno in tempi brevi: le nuove candidature infatti verranno valutate non prima di un termine di 5-10 anni. E le avvisaglie che sono arrivate dall’Unesco non sono delle migliori. “Ci hanno detto basta con l’Italia, vogliono valutare bellezze anche di paesi diversi – ha raccontato all’inizo di luglio il direttore del progetto Portici Pier Luigi Bottino - noi quello che potevamo fare l’abbiamo fatto tutto”. Ma il sindaco non si arrende: “Il punto di arrivo – ha ricordato - è il riconoscimento dell’Unesco, non solo del portico di San Luca ma dell’insieme del sistema dei portici”. Intanto che si aspetta l’Unesco si va avanti con i restauri. Con i 4,2 milioni di euro arrivati con Bologna 2000 sono state restaurate 240 arcate a valle (ne mancano LA SICUREZZA DI FARE CENTRO NOVITÀ ora anche Centro revisioni MOTO Il centro pneumatici di riferimento PNEUMATICI E SICUREZZA Via Stendhal, 11 - 40128 Bologna Tel. 051 322022 - Fax 051 328287 per l’automobilista e il motociclista. Attrezzato anche per furgoni, camion e mezzi pesanti. CENTRO REVISIONI AUTO E MOTO 36 MCTC MOTORIZZAZIONE CIVILE Autorizzazione n° 8 del 16/7/97 n. 2, luglio 2007 Pagamenti personalizzati con ricevuta bancaria N O T I una sessantina) e 233 a monte. Ne mancano 133 per completare l’opera. UNICREDIT Premio “Ok Italia” alla Confesercenti regionale e a due soci di Ferrara e Cesena ion i CO A t un NFE utti SE g ac on vie RC li As ag ev n E ola co ven e o NT soc m z zio p io ffer I e iat ni ren ne ta F i IPA su de s lle nt p e e pr cia C es le taz Unicredit Banca il 25 giugno scorso ha incoronato con il premio “Ok Italia” 14 piccole imprese commerciali che si sono distinte per innovazione e capacità di relazione con la clientela. Tra queste anche un manipolo di imprese emiliano-romagnole. "Le piccole e medie imprese – è stato il commento di Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit Group, a margine del premio che si è svolto a Bologna, nella sala Farnese di Palazzo D'Accursio - possono crescere o in forma consortile, aggregandosi con altre, oppure con attivita' di esportazione". Assieme alle 14 imprese, sono state premiate anche 11 associazioni di categoria, che hanno saputo promuovere a livello locale modelli innovativi di marketing territoriale, rivitalizzando le aree commerciali. Tra queste anche Confcommercio e Confesercenti EmiliaRomagna. Tra le imprese emiliano romagnole associate alla Confesercebti è stata premiata la "Orsatti" di Ferrara, specializzata di pane e piatti tipici della città estense, e la Arimel Family di Cesena che introdotto la frutta e la verdura nei distributori automatici delle scuole. Z I E S I N D A ASSOTURISMO Alberghi, occasione di qualità con la nuova classificazione L’approvazione da parte della Giunta della Regione Emilia Romagna della delibera riguardante i “requisiti e gli standard strutturali” relativi alla classificazione delle aziende alberghiere, completa la normativa regionale del settore e potrà consentire un ulteriore salto di qualità alle imprese ricettive dell’Emilia Romagna. Regione che, tra l’altro, secondo un’indagine Doxa del 2006, è la prima meta che gli italiani consiglierebbero per qualità degli alberghi, oltre che per convenienza economica, ospitalità e accoglienza. L’attuale disciplina, che discende dalla legge regionale 16/2004 sostituisce la legge regionale n.42 che è rimasta in vigore per più di 25 anni. Si rendeva, quindi, necessario un adeguamento che tenesse conto dei cambiamenti della C A L I domanda turistica e dell’introduzione di nuove tipologie alberghiere e al contempo valorizzasse ulteriormente il patrimonio ricettivo già esistente. Tra le novità principali: il nuovo sistema di attribuzione delle stelle e la regolamentazione delle nuove tipologie alberghiere. Sono stati introdotti ulteriori due livelli di classificazione: 3 stelle superior e 4 stelle superior e nuove specificazioni tipologiche quali, albergo diffuso, termale, beauty farm, centro benessere e centro congressi. La classificazione diviene permanente e viene attribuita tramite autodichiarazione. Ovviamente affinché tale normativa sia efficace e applicata in maniera uniforme sul territorio regionale, sarà opportuno in sede di successivo provvedimento, definire in maniera chiara le modalità e gli standard dei controlli sulla rispondenza della classificazione dichiarata. Sarà inoltre opportuno svolgere tutte quelle azioni necessarie a favorire e sostenere l’adeguamento delle strutture esistenti ai nuovi requisiti. Stefano Bollettinari Fonte: Osservatorio Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche Regione Emilia Romagna PRESTAZIONI SANITARIE G ODONTOIATRIA ESTETICA G IGIENE ORALE G ORTODONZIA G CONSERVATIVA G ENDODONZIA G PROTESI G IMPLANTOLOGIA G PARODONTOLOGIA G PARODONTOLOGIA RIGENERATIVA G CHIRURGIA G RADIOLOGIA ENDORALE Centro Odontoiatrico San Vitale • VIA LARGA, 36 • BOLOGNA Tel. 051 19982789 • Cell. 339 2518851 E-mail: [email protected] n. 2, luglio 2007 Direzione sanitaria Dott. Fabio Cervellati Aut. n. PG. 195573 37 C O N F E S E R C E N T I C L U B Mille proposte per girare il mondo Il villaggio turistico Torre Serené a Marina di Ginosa (Taranto), il castello dei Gonzaga e la gita sul Po a Mantova, l’isola di Santorini nella Crociera in Grecia, le salutari terme di Bibione, le Settte Chiese di Santo Stefano a Bologna. Sono solo alcune tappe dei più recenti viaggi organizzati dal Confesercenti Club della Confesercenti di Bologna e che ha visto la partecipazione di centinaia di soci Fipac della nostra provincia e centiania di soci Confesercenti. Viaggi organizzati per stare assieme. Per sentirsi uniti, anche quando si è in vacanza, in questi momenti difficili per la nostra categoria. Viaggi che mostrano anche l’alto tenore di qualità della vita perseguito dai commercianti bolognesi. Marina di Ginosa Mantova Crociera in Grecia Sia tutti i giorni con la propria attività, che anche nei momenti di relax, scegliendo posti di alto livello culturale e turistico. Succede ormai da alcuni anni. Da quando l’associazione provinciale ha ripreso vigore, è stata rilanciata ed è tornata a diventare protagonista della vita economica, civile e culturale della città. E continuerà a succedere anche nei prossimi anni con le proposte del Confesercenti Club. Per i soci in attività e per i pensionati ci saranno ancora mille opportunità per continaure a scoprire le bellezze d’Italia, di tutta l’Europa e dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. E, chissà, Bologna, Santo Stefano forse in un prossimo futuro, anche di continenti a noi lontani come l’America, l’Australia e l’Estremo Oriente. Intanto ci consoliamo sapendo che, all’ultimo raduno nazionale della Fipac a Marina di Ginosa, Barbara Belfiglio, figlia di Domenica Salvatore, socia della Fipac di Bologna, ha conquistato il trono di Miss Mamma. IGLIETTERIA: RGANIZZAZIONE OOCROCIERE BBAEREA E MARITTIMA SSOGGIORNI TERMALI NNOLO BUS TTURISMO GIOVANILE CCINOMITIVE OCCASIONE DI RADUNI PRENOTAZIONI PER PTUTTI SPORTIVI E DI LAVORO I PROGRAMMI DEI PRINCIAPALI TOUR OPERATOR SOGGIORNI PER SLA TERZA ETÀ CON ASSISTENZA ERIE E GITE: FFORGANIZZATE DI PERSONALE IN ITALIA SPECIALIZZATO PER VIAGGIARE SENZA AMARE SORPRESE VIA RIVA RENO, 77/A - BOLOGNA TEL. 051 232124/232345 e-mail: [email protected] 38 VVIAGGI DI NOZZE VVACANZE STUDIO n. 2, luglio 2007 ED ALL’ESTERO IAGGI “LAST MINUTE” VVDELL ’ULTIMO MINUTO TUTTI GLI EVENTI HANNO UN SAPORE. NOI SAPPIAMO RENDERLO UNICO. Da più di 40 anni, Party Ricevimenti offre un servizio di catering e ristorazione davvero unico. Perché sa esaltare il carattere distintivo di ogni evento: il suo sapore. Qualcosa che dipende non solo dall’alta qualità dei menu, ma anche dall’eccellenza dell’organizzazione e dall’attenzione costante ad ogni dettaglio. Anche il più piccolo. Perché la vera qualità sa andare oltre. E lasciare, nel cuore di ogni ospite, una traccia che non è possibile dimenticare: il sapore di un’emozione. Via Tosarelli, 318 40050 Villanova di Castenaso (BO) Tel. +39 051 6017517/780268 [email protected] www.partyricevimenti.it