classe 5 sez. C tss

Transcript

classe 5 sez. C tss
ig
Istituto Accreditato presso
la Regione Veneto
DGR 133 del 22/02/2012
Indirizzi quinquennali
Servizi Commerciali
Ambiti: commerciale, comunicazione,
turistico
Opzione: Promozione commerciale e
pubblicitaria
Servizi Socio sanitari (succursale)
I.S.I.S.S.
Indirizzi triennali - IeFP
Operatore amministrativo – segretariale
Operatore ai servizi di promozione ed
accoglienza: indirizzo servizi del turismo
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ESAME DI STATO
Anno Scolastico 2013-2014
classe 5a sez. C tss
1
INDICE
Elenco Docenti e Rappresentanti alunni e genitori
Elenco Studenti
pag. 3
pag. 4
1. PROFILO DELL’INDIRIZZO
1.1 Descrizione della scuola e del contesto ambientale …………………..
1.2 Finalità dell’indirizzo e percorso scolastico…………………………..
pag. 5
pag. 6
2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1 Presentazione della classe……………………………………………
pag. 8
3. LINEE PROGRAMMATICHE
3.1 Obiettivi generali
3.2 Obiettivi didattici del consiglio di classe: competenze trasversali
3.3 Criteri metodologici generali e strategie comuni
3.4 Attività di recupero e di sportello
3.5 Contenuti e finalità dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL)
3.6 Attività extracurriculari
3.7 Criteri e Strumenti della misurazione e della valutazione
pag. 9
pag. 9
pag. 9
pag. 10
pag. 10
pag. 14
pag. 15
ALLEGATO 1.
RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Psicologia
Diritto economia
Cultura medico sanitaria
Tecnica amministrativa
IRC
Educazione fisica
ALLEGATO 2.
SIMULAZIONI DELL’ESAME DI STATO
Calendario simulazioni
Testi delle prove svolte
Griglie di valutazione
2
Elenco Docenti
Materia
Docenti
Firma
Discipline Giuridiche
Melchiori Patrizia
_________________
Materie Letterarie
D’Amato Maria Cristina
_________________
Lingua Inglese
Borghesi Barbara
_________________
Psicologia generale ed applicata Pignorio Annamaria
_________________
Cultura Medico Sanitaria
(Coordinatore di Classe)
Santamaria Meri
_________________
Tecnica Amministrativa
Meneguz Catia
_________________
Matematica
Della Porta Giuseppe
_________________
Educazione Fisica
Fiorini Fabio
_________________
I.R.C.
Visotto Elena
_________________
Sostegno
(Segretaria)
Lasen Tiziana
_________________
Elenco rappresentanti degli alunni e genitori
Rappresentanti dei genitori
Rappresentanti alunni
Calia Rita
Moino Paola
Cecconato Lucia
_________________
_________________
_________________
__________________
__________________
Barzan Beatrice
3
ELENCO ALUNNI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Cognome
Nome
data di nascita
AMADIO
MATTEO
08/01/1994
BARZAN
BEATRICE
23/09/1994
BIASISSI
NICOLE
26/11/1994
BOLZONELLO
SILVIA
06/05/1995
CAVINATO
MADDALENA
22/01/1995
CECCONATO
LUCIA
19/01/1995
DI BIASE
VALENTINA
12/08/1995
DIOP
SOHKNA FATY
BINTOU
07/05/1995
MIGLIORANZA
ELENA
16/05/1995
MORINA
ENGJENTINA
08/07/1995
MORO
MARIAGRAZIA
14/12/1995
PITTON
ANTONELLA
23/02/1994
PONTELLO
CHIARA
14/03/1994
SORGHO
SANDRINE
08/05/1994
SUSIGAN
EMILY
07/12/1994
YARA
ODETTE
04/01/1994
CANDIDATI ESTERNI
1
Cognome
Nome
data di nascita
BADOCCO
ALBERTO
14/12/1990
4
1. PROFILO DELL’INDIRIZZO
1.1 DESCRIZIONE DELLA SCUOLA E DEL CONTESTO AMBIENTALE
L’Istituto di Istruzione Superiore Statale “F. Besta” è da sempre attento alle mutevoli esigenze del
mondo del lavoro e si propone di offrire ai suoi alunni una preparazione professionale specifica e
un’adeguata formazione culturale e critica, calibrata sulla dimensione del cittadino europeo.
L’Istituto “F. Besta” è una scuola che, già da anni, ha inserito nei suoi percorsi formativi il contatto
con il mondo del lavoro ed offre titoli di studio ben spendibili sul mercato.
La classe V porta a termine l’impianto formativo precedente al riordino strutturato in:
•
Biennio comune (classi I e II) e il conseguente assolvimento dell’obbligo scolastico;
•
Terzo anno di qualifica (classe III) con il conseguimento del titolo di Operatore dei Servizi
Sociali;
•
Biennio post-qualifica (classi IV e V) che consente l’acquisizione del titolo di Tecnico dei
Servizi Sociali.
Gli allievi che concludono il percorso di studi quest’anno, conseguiranno il titolo previsto dal
vecchio ordinamento: Tecnico dei Servizi Sociali.
Durante il terzo anno, il corso di studi prevedeva due stage aziendali (2 settimane nei nidi per
l’infanzia e 2 settimane in casa di riposo) che, affiancando il percorso teorico, permettevano
all’allievo di sviluppare le competenze professionali necessarie per un inserimento qualificato nella
realtà del settore socio-sanitario.
La scuola si colloca in un territorio particolarmente ricco sotto il profilo industriale, artigianale e dei
servizi e ciò ha imposto una mediazione fra una formazione valida e spendibile sul mercato del
lavoro ed una preparazione rivolta allo sbocco universitario.
L’Istituto raccoglie alunni provenienti prevalentemente dalla provincia di Treviso e da alcuni
comuni della provincia di Padova e Venezia, con un accentuato fenomeno di pendolarismo.
Numerosi sono gli alunni stranieri iscritti e significativa è la presenza di allievi con certificazione o
di allievi DSA.
Frequenti sono i rapporti dell’Istituto con gli Enti territoriali per la realizzazione delle attività
progettate nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa.
In particolare si ricordano:
•
collaborazione con l’Agenzia di formazione professionale “Insieme Si Può” per la gestione
della specializzazione di “Operatore Socio Sanitario” dei Servizi Sociali;
•
collaborazione con Associazioni culturali e di volontariato per incontri su tematiche di
interesse sociale e professionale;
•
collaborazione con l’ASL n° 9 per incontri e progetti su temi di Educazione alla Salute e per
il Centro di Consulenza ed Informazione.
5
1.2 FINALITÀ DELL’INDIRIZZO E PERCORSO SCOLASTICO
Profilo professionale
Il curricolo per la formazione del Tecnico dei Servizi Sociali è strutturato in modo da sviluppare
nell’allievo le capacità di riconoscere la complessità dello stato di bisogno delle persone.
Il diplomato rivolgerà la sua attività a singoli e/o gruppi appartenenti alle diverse fasce d’età
(minori, adulti, anziani) normodotati o in condizioni di svantaggio psicofisico o sociale.
É un operatore la cui professionalità è finalizzata sia a prevenire il disagio e l’emarginazione sociale
sia a promuovere lo sviluppo delle potenzialità personali di crescita culturale, sociale e relazionale.
Opera in istituzioni pubbliche e private preposte a sviluppare attività di vita comunitaria occasionale
e/o permanente, collaborando con le altre figure professionali presenti nelle strutture in cui lavora
(assistente sociale, educatore, sociologo, psicologo, pedagogista, medico, ecc…).
Il Tecnico dei Servizi Sociali può essere pertanto impiegato:
in servizi residenziali e territoriali per anziani (strutture protette, case di riposo, centri
diurni);
in servizi per minori (case di vacanza, centri ricreativi diurni, centri di aggregazione
giovanile);
nei servizi e nei progetti attivati dagli enti locali che abbiano finalità di prevenzione primaria
nell’ambito della tossicodipendenza;
nei servizi indirizzati ad utenza adulta diversamente abile;
in servizi sul territorio con funzioni di aggregazione sociale;
in attività diverse, dal “socio-assistenziale”, quali progetti di educazione/animazione
ambientale o turistica, attraverso il raccordo con appositi percorsi nei relativi comparti.
Tutto ciò prevede senso critico oltre che capacità di recepire il cambiamento e di adattarsi ad
esso. Tale figura dovrà, quindi, essere in grado di:
agire nelle strutture pubbliche e private del territorio a sostegno delle comunità, per
salvaguardare l’autonomia personale e l’integrazione sociale dei cittadini, al fine di evitare
o ridurre i rischi di isolamento e di emarginazione;
sviluppare il massimo di autonomia e di autosufficienza di ogni soggetto, soprattutto
attraverso il coordinamento e l’integrazione con gli altri operatori dei servizi sociali;
agire a sostegno del singolo o della famiglia, delle comunità istituzionali e non;
programmare gli interventi adatti a risolvere le problematiche dell’utente e verificarne
l’efficacia;
individuare gli ambiti pubblici e privati del territorio idonei a fronteggiare lo stato di
bisogno;
scegliere le adeguate soluzioni dei problemi in campo giuridico–organizzativo ed igienico–
sanitario.
6
Struttura del piano di studio del biennio terminale
Materie
Classe IV Classe V
ore
Ore
RELIGIONE (IRC)
1
1
ITALIANO – STORIA
6
6
LINGUA STRANIERA (INGLESE)
3
3
MATEMATICA ED INFORMATICA
3
3
EDUCAZIONE FISICA
2
2
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
5
5
DIRITTO ED ECONOMIA
3
3
TECNICA AMMINISTRATIVA
2
3
CULTURA MEDICO SANITARIA
5
4
Totale
30
30
Area comune
Area d’indirizzo
7
2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1 Presentazione della classe
Anno scolastico 2012-2013
La classe IV nasce dalla fusione di allievi che hanno scelto di non seguire il corso regionale per
operatori socio-sanitari ed era composta da 12 alunni della classe III A, 4 alunni della classe III B
e 3 alunni della classe III C.
Per quanto riguarda il comportamento, si è dimostrata tranquilla e disponibile al dialogo con i
docenti e i rapporti tra gli alunni sono stati corretti.
Se si considera il rendimento, si sono evidenziate fin da subito le diverse capacità e motivazioni
degli alunni che hanno portato la classe a dividersi in due gruppi: uno costituito da elementi con
applicazione poco costante e incertezze diffuse ed un altro più attento ed impegnato che ha ottenuto
risultati apprezzabili.
Allo scrutinio di giugno, 9 alunni sono stati ammessi alla classe V, per 7 alunni il giudizio è stato
sospeso e un’ alunna si è ritirata; allo scrutinio finale due alunni non sono stati ammessi alla classe
successiva.
Anno scolastico 2013-2014
La classe V è formata solo da alunni della classe IV ed è perciò costituita da 15 ragazze ed un
ragazzo. Per un’ allieva, affiancata dall’insegnante di sostegno per 12 ore settimanali, è prevista la
programmazione differenziata e per un’altra alunna (DSA) è stato formulato il piano didattico
personalizzato.
La continuità didattica si è mantenuta anche per il corrente anno scolastico in tutte le discipline ad
eccezione di cultura medico-sanitaria.
Dopo un inizio un po’ faticoso, durante il quale è emersa qualche tensione all’interno del gruppo
classe e l’applicazione allo studio non era sempre costante e produttiva, l’impegno è generalmente
aumentato ed anche la partecipazione è risultata più costruttiva. Pertanto, verso la fine del secondo
quadrimestre, ci sono stati miglioramenti nel profitto in diverse discipline.
Alcuni alunni dimostrano una certa ritrosia a procedere in modo autonomo, pur possedendone le
capacità e i mezzi, per cui viene tendenzialmente richiesta dagli stessi una conferma per muoversi
con sicurezza nell’attività assegnata.
Per quanto riguarda il profitto generale, si evidenzia un gruppo di persone che ha conseguito
maturità, organizzazione e consapevolezza nello studio, a cui si affianca un secondo gruppo che
dimostra ancora incertezze soprattutto nella fase di rielaborazione personale dovuta sia ad una
propria insicurezza ma anche ad una motivazione allo studio non sempre all’altezza delle richieste
di una classe terminale del ciclo di studi.
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3. LINEE PROGRAMMATICHE
3.1 Obiettivi generali
All’inizio dell’anno scolastico il Consiglio di classe ha individuato i seguenti obiettivi generali:
•
•
•
•
•
•
•
educare al rispettoso e leale rapporto con gli altri,
mettere in pratica i principi educativi del corso di studi in termini di solidarietà, accettazione e
comprensione reciproca,
educare al rispetto dell’ambiente in cui si vive e delle regole della vita scolastica, attraverso il
controllo del proprio comportamento verbale e motorio,
promuovere il senso di responsabilità e riconoscimento del proprio dovere,
promuovere la discussione costruttiva delle proposte,
programmare autonomamente il proprio impegno su un arco di tempo ampio,
assolvere con puntualità e continuità ai propri doveri scolastici.
3.2 Obiettivi didattici del Consiglio di Classe: Competenze Trasversali
•
•
•
•
•
•
•
Acquisire una padronanza del linguaggio nel suo patrimonio lessicale e strutturale come strumento
per la comprensione e l’interpretazione dei contenuti disciplinari.
Utilizzare in modo consapevole un linguaggio tecnico appropriato nei contesti comunicativi delle
varie discipline.
Comprendere il testo individuandone i punti fondamentali e migliorare la capacità di sintesi.
Migliorare le capacità di analizzare logicamente e criticamente i contenuti per stabilire opportuni
collegamenti interdisciplinari.
Acquisire le capacità di individuare i termini di un problema per proporre soluzioni diversificate.
Saper utilizzare materiali diversi per costruire opportuni approfondimenti.
Acquisire la capacità di formulare opinioni e di saper sostenere le proprie posizioni con adeguate
motivazioni.
3.3 Criteri metodologici generali e strategie comuni
I docenti sono ricorsi ad una molteplicità di strategie tra loro integrate: la lezione frontale, la
discussione organizzata, l’attività di gruppo, la ricerca personale, le tecnologie informatiche.
Lo studio delle discipline è stato sostenuto da continui riferimenti all’esperienza quotidiana ed ai
più frequenti vissuti per consentire agli studenti di valutare gli aspetti teorici e pratici di una
problematica.
Il Consiglio di classe ha perseguito gli obiettivi precedentemente indicati adottando le seguenti
strategie:
9
•
•
•
•
•
•
ogni docente, nel proprio ambito disciplinare,
ha utilizzato diverse strategie di
insegnamento atte a facilitare la comprensione dei contenuti e dei concetti chiave, a costruire
scalette e schemi, a riflettere sull’errore,
nel momento della spiegazione, ciascuno si è impegnato ad essere chiaro ed esauriente, a
rendere gli studenti partecipi, a farli riflettere, esprimere e interagire,
obiettivi, contenuti e metodologia sono stati chiaramente esplicitati,
sono stati illustrati i criteri di valutazione,
gli elaborati sono stati corretti in tempo utile affinché la correzione potesse essere un
momento formativo,
il carico settimanale è stato distribuito nel modo più equilibrato possibile.
3.4 Attività di recupero e sportello
Il recupero è stato di tipo curriculare in tutte le discipline.
3.5 Contenuti e finalità dell’alternanza scuola lavoro (ASL)
L’istruzione Tecnico – Professionale, prima del riordino dei cicli, prevedeva la Terza Area che,
grazie all’accordo con la Regione Veneto, consentiva il conseguimento di una qualifica regionale
di:
• Operatore Socio-Sanitario (OSS) a seguito di un corso di 1000 ore,
oppure di
• Esperto in Attività Ludico Espressivo (EALE) a seguito di un corso di 600 ore,
da svolgersi in orario extra-curricolare.
Dall’anno scolastico 2010/2011 la Terza Area è stata sostituita dall’Alternanza Scuola Lavoro,
obbligatoria per almeno 132 ore, da svolgersi tra il quarto e il quinto anno del corso di studi.
Il Collegio Docenti dell’Istituto “F. Besta”, ritenendo insufficienti le 132 ore di ASL, rispetto ai
precedenti corsi di Terza Area, ha deliberato di integrare tale monte ore con un ulteriore periodo di
stage da svolgere nell’estate tra il IV e il V anno, per fornire una adeguata preparazione
professionale agli studenti e incrementare l’integrazione con il territorio e il mondo lavorativo.
I contenuti e le modalità di attuazione del progetto di ASL sono stati pensati per aumentare le
competenze e le abilità degli allievi a livello teorico e pratico, accrescendo così il valore del
diploma quinquennale.
Le lezioni teoriche sono state realizzate dai docenti delle discipline di indirizzo (Igiene, Psicologia,
Metodologie Operative), dal Responsabile della sicurezza, da esperti di informatica. Le attività
pratiche in struttura e le attività teoriche sono state effettuate al di fuori dell’orario scolastico. Ogni
studente nel periodo di attività pratica è stato assistito da due tutor, uno interno alla scuola ed uno
in struttura.
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Gli obiettivi formativi
L’ Istituto “F. Besta”, forte di un’esperienza maturata nel corso degli anni, si è sempre orientato alla
costruzione delle competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze
socio-sanitarie di persone e comunità, per promuovere la salute ed il benessere bio-psico-sociale
dell’utente con cui si deve relazionare il futuro operatore.
Al termine del percorso scolastico lo studente deve essere in grado di:
1. partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione
con soggetti istituzionali e professionali;
2. rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee
strutture;
3. intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio
per attività di assistenza e di animazione sociale;
4. applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
5. organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli;
6. interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
7. individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della
vita quotidiana;
8. utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato
nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
Stage: obiettivi e organizzazione
Per quanto riguarda lo stage, l’abbinamento “alunni – aziende” coinvolge più soggetti: Consiglio di
classe, Coordinatore degli stage, Tutor scolastico, Tutor aziendale e Segreteria didattica.
Nel periodo di permanenza in struttura, l’allievo/a viene assegnato alle mansioni di prima
destinazione che, per quanto possibile, dovranno essere implementate e variate.
Gli obiettivi da maturare durante lo stage sono:
1. acquisizione di una metodologia di lavoro - lo studente sarà chiamato a collaborare nella
gestione di progetti e attività, alla verifica della programmazione, all’organizzazione delle attività,
applicando le fasi metodologiche del processo di lavoro;
2. capacità di osservazione - l’allievo/a verrà accompagnato nello sviluppo di abilità di
osservazione/rilevazione dei bisogni, delle risorse e delle condizioni di rischio della persona e
dell’ambiente di vita;
3. capacità relazionali - il ragazzo/a interverrà nella promozione della comunicazione tra persone e
gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati;
acquisirà prima in fase teorica e applicherà poi durante lo stage, adeguate modalità per stabilire e
mantenere relazioni professionali con la persona assistita, la famiglia e l’équipe;
4. esecuzione di tecniche ed interventi di assistenza alla persona di specifico carattere sociosanitario - l’allievo/a dovrà contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche,
della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle
persone;
5. garantire l’igiene e la sicurezza ambientale - lo studente verrà invitato ad adottare
comportamenti per prevenire le infezioni e per promuovere la sicurezza negli ambienti di lavoro;
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6. utilizzazione di tecniche di animazione sociale, ludica, culturale con realizzazione di azioni, in
collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona in difficoltà e della
sua famiglia al fine di favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita;
7. utilizzazione di strumenti informatici per la registrazione di quanto rilevato sul campo; raccolta,
archiviazione e trasmissione di dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio
e della valutazione degli interventi e dei servizi.
Attività teorica svolta
L’attività progettata per questo gruppo classe è stata la Relazione d’aiuto e risoluzione di casi
nell’ambito dell’infanzia e della disabilità.
Gli obiettivi formativi specifici sono:
1. Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con l’acquisizione di competenze
spendibili nel mercato del lavoro relativo all’ambito sociale;
2. Individuare le attività e le metodologie utilizzabili nel settore dell’infanzia e della disabilità;
3. Saper comunicare efficacemente e lavorare in gruppo;
4. Documentare il proprio lavoro e redigere una relazione del proprio operato professionale
Le lezioni teoriche si sono svolte suddivise in due moduli:
Modulo Infanzia a.s. 2012-13
ore
mercoledì 6 febbraio
prof. Tonella di Psicologia
2,5
venerdì 8 febbraio
prof. Tonella
2,5
mercoledì 20 febbraio
prof.ssa Squizzato di Metodologie Operative
2,5
venerdì 22 febbraio
prof.ssa Squizzato
2,5
mercoledì 27 febbraio
prof. Tonella
2,5
venerdì 1 marzo
prof. Tonella
2,5
mercoledì 6 marzo
prof.ssa Squizzato
2,5
venerdì 8 marzo
prof.ssa Squizzato
2,5
Ore totali
20
12
Modulo disabile a.s. 2012-13
mercoledì 3 aprile
prof.ssa Cialini di Psicologia
2,5
venerdì 5 aprile
prof.ssa Cialini
2,5
mercoledì 10 aprile
prof.ssa Pignorio sintesi dell’attività pratica in Power Point
venerdì 12 aprile
prof.ssa Cialini
2,5
mercoledì 17 aprile
prof.ssa Squizzato
2,5
venerdì 19 aprile
prof.ssa Cialini
2,5
mercoledì 24 aprile
prof.ssa Squizzato
2,5
venerdì 10 maggio
prof.ssa Squizzato
2,5
venerdì 15 maggio
prof.ssa Squizzato
2,5
Giovedì 19 settembre
prof.ssa Pignorio sintesi dell’attività pratica in Power Point
Ore totali
Ore complessive dei due moduli
3
3
26
46
Attività in struttura
Attività pratica nei nidi o scuole materne
dall’ 11 al 22 marzo 2013
80 ore
Attività pratica in strutture per disabili
dal 2 al 14 settembre 2013
70 ore
Verifica dell’attività
Al termine dell’esperienza pratica in struttura, ogni allievo ha predisposto una relazione con una
presentazione in formato elettronico sull’attività svolta. E’ stata formulata la valutazione delle
competenze acquisite per ogni studente, tenendo conto della valutazione dei tutor aziendali, della
relazione elaborata e dell’andamento nelle lezioni teoriche.
13
3.6 Attività’ extracurriculari
DATA
5 ottobre 2013
21 novembre 2013
22 gennaio 2014
11 febbraio 2014
20 febbraio 2014
12-15 marzo 2014
31 marzo 2014
16 aprile 2014
ARGOMENTO
Incontro con un rappresentante
colombiano lavoratore
dell’associazione Onlus NATs
sulle problematiche del lavoro
minorile
Job Orienta
“Motore donna” . La donna come
fulcro per lo sviluppo dei Paesi del
Sud del Mondo.
Relatori: Giangi Milesi –
Presidente CESVI
Lylen Albani -Responsabile
Campagna Food Right Now
Pirandello :”La Giara” e “Lumie
di Sicilia”
Simulazione test di ammissione ai
corsi di Laurea
Viaggio d’istruzione a Monaco e
Dachau
Incontro di Orientamento al
mondo del lavoro UST, CORTV,
Provincia di Treviso
Relatore: Filippo Melato
Giornata della Creatività
organizzata dalla Consulta
Provinciale degli Studenti
SEDE
Scuola
Verona
Fondazione Zanetti
Treviso
Teatro Embassy
Treviso
Treviso
Scuola
Treviso
- Nel secondo quadrimestre è stata svolta un’attività di 10 ore con l’ insegnante Mrs Grispan di
madre lingua inglese.
- Nell’ambito del Progetto” Voci di dentro e voci di fuori” realizzato con i ragazzi dell’Istituto
Penale Minorile, le alunne Pontello e Biasissi hanno partecipato all’attività di Giornalino per 16
ore e le alunne Moro, Cecconato, Di Biase, Sorgho e Morina ad un attività di dopo scuola per 12
ore.
- In riferimento al Torneo “ Siamo tutti campioni” organizzato dalla Consulta Provinciale degli
Studenti, le alunne Barzan e Miglioranza, hanno partecipato agli allenamenti e al torneo di
pallavolo per 21 ore complessive in orario curriculare.
- Le alunne Di Biase, Moro, Cavinato e Biasissi hanno dato la loro disponibilità per effettuare
attività di orientamento agli alunni della scuola media inferiore durante gli open-day per circa 10
ore .
- Gli studenti Bolzonello, Cavinato, Cecconato, Sorgho, Yara hanno partecipato alle attività relative
al progetto FIxO per 7 ore.
FIXO finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per le
Politiche Attive e Passive del Lavoro - progettato ed attuato da Italia Lavoro, è rivolto a ridurre i
tempi di ingresso nel mercato del lavoro dei diplomandi e dei diplomati grazie ad interventi di
14
qualificazione dei sistemi scolastici. Il nostro Istituto capofila di una rete di scuole, ha avuto il
finanziamento, con il compito di avviare servizi di intermediazione, diventando facilitatore nella
transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro, attraverso la strutturazione di servizi di
placement e di orientamento al lavoro e alle professioni mediante percorsi personalizzati.
Le attività si possono così riassumere: informazione sui servizi erogati, colloqui per individuare i
fabbisogni, stesura di un Curriculum vitae, simulazione di un colloquio di lavoro, stesura di un
Piano Individuale Personalizzato (PIP) al fine di rafforzare le capacità di trovare lavoro il più
possibile corrispondente agli studi effettuati e/o essere informati e scegliere in modo consapevole
come proseguire gli studi dopo il diploma.
3.7 Criteri e strumenti della misurazione e della valutazione
Tipi di prove
Al fine della valutazione, nelle diverse discipline, sono state utilizzate varie tipologie di prove di
verifica:
•
strumenti per la verifica formativa:
- controllo a campione e periodico di elaborati svolti a casa, quaderni ed esercitazioni;
- domande, esercizi, test per verificare le abilità acquisite nel corso e/o alla fine delle unità
didattiche e/o dei moduli;
- monitoraggio costante dell’atteggiamento e delle eventuali difficoltà incontrate dagli
allievi nello svolgimento delle attività didattiche.
•
-
strumenti per la verifica sommativa:
colloqui e verifiche orali;
prove scritte strutturate, semi-strutturate, a domande aperte;
saggi scritti, relazioni, temi;
prove pratiche;
prove di ascolto;
ricerche.
Criteri di valutazione
La valutazione ha tenuto conto dei seguenti elementi:
- risultati delle verifiche (definiti sulla base delle conoscenze disciplinari, correttezza
espositiva, capacità di analisi e sintesi, abilità di rielaborazione);
- i progressi compiuti rispetto la situazione di partenza;
- l’impegno dimostrato nello studio;
- i livelli di partecipazione ed interesse evidenziati in classe;
- la motivazione ed il coinvolgimento nel processo educativo.
15
ALLEGATO 1
RELAZIONI E PROGRAMMI
16
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: ITALIANO
Classe: 5^ C tss
A.S. 2013-2014
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
Letteratura: Conoscenze: per quanto riguarda i contenuti in termini di conoscenze si veda il
programma svolto.
Competenze: saper riconoscere i modelli culturali di una determinata epoca o corrente letteraria;
saper fornire un’interpretazione del testo letterario, poetico, narrativo o teatrale, nel caso del testo
poetico saper produrre una parafrasi ed individuare elementi metrici e figure retoriche; saper
ricondurre un’opera al suo contesto storico-culturale. Capacità: identificare tratti comuni e diversità
tra manifestazioni artistiche, effettuare confronti tra le diverse forme narrative, poetiche o teatrali,
saper utilizzare le conoscenze per un approccio personale al testo.
Produzione linguistica: Competenze richieste: saper selezionare, analizzare, utilizzare la
documentazione data, anche in presenza di testi ampi e vari; saper raccogliere e organizzare le
informazioni in modo chiaro e organico; saper elaborare e argomentare una propria tesi. Capacità:
dimostrare sufficienti capacità di analisi e sintesi; mostrare attitudine allo sviluppo critico delle
questioni proposte; dimostrare capacità logico-espressive sufficientemente chiare e organiche.
La valutazione è stata il più possibile oggettiva, in quanto la docente si è avvalsa di griglie di
valutazione specificamente strutturate per la valutazione dei testi scritti, in particolare di quelli
espositivi e argomentativi. I colloqui sono stati organizzati in modo da ascoltare l’esposizione degli
studenti per un tempo sufficiente alla sua adeguata espressione e valutati anch’essi sulla base di
parametri il più possibile oggettivi.
I risultati conseguiti dal gruppo sono, riguardo alle conoscenze e competenze letterarie, ottimi in
due casi, non del tutto soddisfacenti in sei casi, accettabili o buoni nel resto della classe; i risultati in
termini di capacità sono analoghi, sebbene leggermente inferiori.
Per quanto riguarda la produzione scritta gli esiti differiscono a seconda dei descrittori presi in
esame, in quanto alcune alunne, sei in particolare, presentano ancora difficoltà nella struttura
morfosintattica o nella scelta del lessico, mentre l’organizzazione del testo risulta molto buona in
due casi e buona in cinque, può essere ritenuta accettabile in altri tre casi, gli altri allievi presentano
risultati non del tutto soddisfacenti.
Una studentessa segue una programmazione differenziata ed è seguita da una docente di sostegno
(si veda la documentazione relativa).
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
• Moduli
Modulo – Approfondimento
I contenuti disciplinari sono stati organizzati in moduli, che la docente ha preferito definire “blocchi
tematici” onde evitare la possibile confusione con moduli del tutto separabili gli uni dagli altri: essi
sono infatti assimilabili a moduli in quanto prevedono una verifica separata l’uno dall’altro, ma non
possono essere sviluppati indipendentemente, poiché alcuni percorsi di educazione letteraria
presuppongono conoscenze, competenze e capacità acquisite attraverso i precedenti.
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1 “Le tipologie testuali per la stesura della prima prova: percorso formativo di educazione
linguistica finalizzato alla produzione di testi scritti di vario genere, principalmente espositivoargomentativi” può essere considerato un modulo a tutti gli effetti, in quanto indipendente dagli
altri; gli altri blocchi tematici presentano invece legami e connessioni reciproche abbastanza
significativi. 2 Le correnti letterarie a cavallo tra XIX e XX secolo e i relativi contesti storici, primo
blocco tematico di educazione letteraria. 3 I drammi dell’identità e della guerra nella prima metà del
XX secolo: Ungaretti, percorso formativo a cavallo tra storia e letteratura italiana; 4 Narrativa e
teatro, blocco di informazioni riguardanti i generi letterari narrativo e teatrale. 5 La centralità della
poesia tra quotidianità, originalità e male di vivere.
Si veda il programma svolto. Causa scarsità di tempo a disposizione, non sono stati svolti
approfondimenti in classe. È stata però consigliata la lettura integrale di alcuni romanzi, italiani o
stranieri, a scelta tra alcune opere narrative delle quali è stato letto un brano in classe.
Ore effettivamente svolte dal docente nell’anno scolastico, fino alla data odierna: 86, compresa la
simulazione della prima prova. (A causa di alcune manifestazioni studentesche e di altre attività, ad
alcune lezioni erano presenti solo pochi studenti).
2. METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Disponendo di poco tempo, data la frequenza di festività nei giorni in cui si effettuavano le lezioni
di italiano, è stata spesso utilizzata la lezione frontale.
Frequentissime la lezione partecipata, la lettura, interpretazione ed analisi dei testi in classe.
Rare – sono state attuate solo nel primo quadrimestre – le attività di gruppo, anche in conseguenza
di alcuni dissapori verificatisi tra allievi durante l’anno scolastico.
La correzione degli errori, specie di quelli nelle prove scritte è stata sempre individualizzata.
Produzione di schemi, mappe concettuali, riassunti, il più delle volte realizzati in collaborazione tra
gli studenti di tutta la classe sotto la supervisione della docente, talvolta forniti dall’insegnante,
talvolta prodotti in autonomia dagli studenti.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Libro di testo: Pietro Cataldi, Elena Angioloni, Sara Panichi; La letteratura e i saperi vol 3, G.B.
Palumbo Editore.
Una poesia, non presente nel libro di testo, è stata fornita in fotocopia, da altra antologia
commentata.
I testi delle prove scritte e quello della simulazione della prima prova sono stati tratti dai testi degli
esami di Stato degli anni precedenti, disponibili online.
I romanzi consigliati ed Il fu Mattia Pascal, la cui lettura era obbligatoria, potevano essere letti in
qualsiasi edizione integrale, commentata o non commentata.
Uso frequente di schemi, mappe concettuali, riassunti, sia prodotti dall’insegnante, sia prodotti dagli
studenti, sia sviluppati in collaborazione.
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
Collaborazione totale e continuativa di alcune allieve al dialogo educativo e ad ogni attività di
costruzione del sapere e ripasso; tale collaborazione ha svolto un aspetto trainante nei confronti
della classe.
Buoni requisiti di base della maggior parte della classe;
buona disponibilità a rielaborare il sapere in classe, soprattutto attraverso la produzione di schemi,
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tabelle, mappe, riassunti. Ricaduta positiva: sviluppo della capacità di sintesi e agevolazione nello
studio.
Carenze
Dissapori tra alcuni allievi e, in generale, scarsa coesione della classe, suddivisa in tre gruppi
strutturatisi in base a simpatie personali, con saltuari episodi di esclusione delle minoranze;
tendenza di alcuni allievi ad avanzare inutili polemiche sulla base dell’emotività momentanea;
scarso impegno domestico della maggior parte della classe e mancata assunzione di responsabilità
di alcuni di fronte all’impegno comportato dal dover effettuare un esame. Ricadute negative: minore
organizzazione e rielaborazione degli apprendimenti, specie nei soggetti più fragili.
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Per quanto riguarda la produzione scritta, prove analoghe a quelle dell’esame di stato con
prevalenza della tipologia B (ma senza la possibilità di scegliere tra più dossier);
Una simulazione di prima prova effettuata con le stesse modalità dell’esame e corretta con la griglia
proposta e allegata.
Per quanto riguarda la letteratura una prova scritta mista (domande aperte e test) nel primo
quadrimestre, poi prevalenza di colloqui, allo scopo di esercitare l’esposizione orale.
Una prova della tipologia A è stata utilizzata come verifica formativa.
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Si allega la traccia della simulazione della prima prova.
Tutti i testi delle verifiche, con le esecuzioni degli allievi, sono depositati negli appositi raccoglitori.
Treviso, 13 maggio 2014
Firma del Docente
Maria Cristina D’Amato
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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “FABIO BESTA”
TREVISO
Classe V C tss
Anno scolastico 2013/2014
Insegnante: Prof.ssa Maria Cristina D’Amato
Programma di italiano
Educazione linguistica Blocco tematico 1: Le tipologie testuali per la stesura della prima prova
Fasi propedeutiche o utili alla produzione di testi di vario tipo: Prendere appunti, utilizzabili nello svolgimento di
temi o saggi o articoli, durante conferenze su questioni storiche o di attualità; produzione di schemi riassuntivi.
Le peculiarità del testo di argomento storico.
La tipologia B: La scrittura documentata (la cui produzione è stata affrontata già in IV, sulla base di dossier
semplificati).1Progettazione: indicazioni su come analizzare testi di vario tipo o parti di essi; interpretazione ed analisi
dei testi traccia; schedatura e integrazione dei testi con particolare attenzione a due elementi fondamentali: tempo
(epoca di stesura del testo, epoca a cui il testo si riferisce), e spazio (luogo di produzione del testo: italiano, europeo,
extraeuropeo e luogo a cui esso si riferisce: da locale a mondiale);interpretazione, analisi ed utilizzo di documenti di
varia tipologia, anche letteraria, poetica, iconografica; utilizzo ed inserimento di conoscenze pregresse scolastiche e
non. Le differenze tra saggio breve e articolo di giornale. La scelta della destinazione editoriale e la conseguente
individuazione degli scopi e del destinatario; la scelta di linguaggio e stile da adottare conseguentemente a tali
decisioni. Il titolo, i suoi messaggi e le sue caratteristiche. 2 Stesura: come effettuare riferimenti ai testi del dossier e
citazioni dei testi traccia; come presentare ed argomentare la propria tesi; 3 revisione: rilettura e correzione dei testi dal
punto di vista concettuale, sintattico, stilistico, grammaticale, ortografico,(anche sulla base degli errori effettivamente
riscontrati). Chiarimenti sull’uso di alcune strutture morfosintattiche.
Per interesse degli studenti e consonanza con l’indirizzo di studi, sono stati approfonditi in particolare l’argomento
socio-economico e quello tecnico-scientifico.
La discussione orale su questioni d’attualità (o di altro tipo): Discussione su temi sociali o storici: rapporto tra scuola e
lavoro, situazione femminile, sfruttamento minorile, esclusione sociale, genocidio e persecuzioni di minoranze (in
consonanza con temi affrontati in letteratura, nelle tesine, o durante lo studio di altre discipline).
La tipologia A: Analisi del testo letterario, narrativo, saggistico, teatrale o poetico. In particolare analisi di un testo
poetico non noto di autore già studiato. Esecuzione orale in classe della comprensione complessiva dell’opera,
dell’analisi del testo con risposte alle domande guida, di un’interpretazione conclusiva; produzione del testo scritto e
relativa revisione.
Tipologie C e D: Indicazioni generali (gli studenti hanno già prodotto temi durante i precedenti anni di corso). Per
quanto riguarda la tipologia C cenni specifici riguardanti la scrittura di argomento storico.
Educazione letteraria:
In generale la biografia degli autori è stata esaminata solo sommariamente, maggiore attenzione è stata dedicata alle
situazioni storiche, alle correnti letterarie, soprattutto all’analisi dei testi e al contesto specifico cui essi fanno
riferimento.
Quando non diversamente indicato, i brani letti sono tratti dall’antologia in adozione: Pietro Cataldi, Elena Angioloni,
Sara Panichi; La letteratura e i saperivol3, G.B. Palumbo Editore.
Blocco tematico 2:Le correnti letterarie a cavallo tra XIX e XX secolo e i relativi contesti storici.
PRIMA PARTE Il Positivismo e la sua influenza sulla letteratura; differenze tra realismo romantico e realismo
positivista. Il canone dell’impersonalità e la svalutazione dei sentimenti. L’ideologia dell’artista scienziato. Il dominio
culturale della Francia. Il nuovo ruolo dell’intellettuale.
• Il realismo di Flaubert tra impersonalità e ironia:da Madame Bovary lettura e analisi del brano “I comizi
agricoli”.
• Impersonalità e presentazione oggettiva in Zola: “L’inizio dell’Ammazzatoio”.
Cenni alla letteratura russa e a quella inglese e statunitense; anticipazioni psicologiche e denuncia sociale:
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• Dostoevskij, da Delitto e castigo, “La confessione di Raskolnikov”;
• Conrad, da Cuore di tenebra, “Un fosco girone di inferno”.
Le correnti narrative in Italia: nascita del Verismo. Giovanni Verga ed il suo iter letterario: prima, durante e dopo
l’adesione al verismo. Il linguaggio: confronto tra linguaggio verista ed espressioni linguistiche usate in precedenza.
• G. Verga, “Rosso Malpelo”; analisi tematica, stilistica e linguistica.
• G. Verga, “Fantasticheria” come anticipazione all’opera maggiore.
• G. Verga, “La roba”.
Analisi della concezione pessimistica verghiana riguardo al progresso; l’idea del Ciclo dei vinti.I Malavoglia:
l’impersonalità, la coralità, la mentalità popolare, la morale dell’ostrica, il linguaggio proverbiale ed altre peculiarità
linguistiche:
• “La prefazione ai Malavoglia”;
• “L’inizio dei Malavoglia”;
• “la tempesta sui tetti del paese.”
• “L’addio di ‘Ntoni”
SECONDA PARTE Il Decadentismo; l’estetismo, la soggettività, l’irrazionalismo.
• O. Wilde, “La prefazione a Il ritratto di Dorian Gray”: estetismo e predilezione per la scrittura aforistica.
Anticipazione del decadentismo europeo e suoi sviluppi:
• Baudelaire, L’albatro;
• Rimbaud, Vocali;
• Dickinson, Udii una mosca ronzare.
Cenni alla produzione letteraria di Giosuè Carducci e al suo ruolo “di transizione”;
• G. Carducci, San Martino.
Giovanni Pascoli: cenni a vita, opere,influenze della tradizione classica; temi ricorrenti, poetica tra innovazione e
tradizione; elementi decadenti: fonosimbolismo, irrazionalità. Una dichiarazione di poetica:
• “Il fanciullino”.
Poesie:
• Novembre;
• Lavandare;
• Temporale; concetto di frammentismo;
• Iltuono;
• X agosto; analisi prevalentemente tematica;
• Il gelsomino notturno; analisi completa.
Gabriele D’Annunzio, cenni a vita e opere: romanzi, poesia, teatro; tendenze culturali e ruolo sociale. Poesie, analisi
completa:
• La sera fiesolana;
• La pioggia nel pineto;
Cenni alle avanguardie storiche e al loro ruolo; Il Futurismo in Italia.
F. T. Marinetti, Il Manifesto del futurismo.
Blocco tematico 3:I drammi dell’identità e della guerra nella prima metà del XX secolo: Ungaretti
Giuseppe Ungaretti, cenni alla vita, la poetica: le raccolte e le loro differenze: L’allegria, Sentimento del tempo, Il
dolore. Poesie analizzate dal punto di vista tematico, stilistico, linguistico:
• In memoria;
• I fiumi;
• San Martino del Carso;
• Soldati;
• Natale;
• Veglia;
• Non gridate più.
• Lucca,(analisi autonoma finalizzata alla produzione di un testo di Tipologia A).
Blocco tematico 4: Narrativa e teatro
Il romanzo, racconto e teatro della crisi: cenni introduttivi.
Luigi Pirandello. Cenni alla vita e alle opere dei vari generi. Vita e forma; la crisi dell’identità e le “maschere”.
L’antieroe novecentesco come personaggio fallito.Il relativismo. L’umorismo.
• Lettura integrale di Il fu Mattia Pascal(effettuata a casa); interpretazione dell’opera e commento, lettura in
classe di “Pascal porta i fiori alla propria tomba”.
Uno, nessuno e centomila,la trama, la struttura e i messaggi.
• “La vita non conclude”.
Non sono state lette novelle, ma si è parlato di Lumìe di Sicilia e di La giara in quanto opere di cui esiste una versione
novellistica ed una teatrale.
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Il teatro pirandelliano, i capolavori, il teatro nel teatro, il metateatro. Cenni a Così è (se vi pare). Sei personaggi in cerca
d’autore: trama e struttura, messaggi:
• “Finzione o realtà?” analisi completa e mancanza di un significato universale.
Il tema della pazzia ed Enrico IV:
• “La vita, la maschera, la pazzia”.
Due atti unici da novella a dramma moderno: gli studenti hanno assistito alla rappresentazione effettuata dalla
compagnia “i guitti”:
• Lumìe di Sicilia;
• La giara.
Italo Svevo. Cenni alla vita, alle novelle, a Una vita e Senilità.
La coscienza di Zeno: la struttura tematica dell’opera, i legami con la psicanalisi, il personaggio inetto, il narratore
inattendibile, il linguaggio paratattico e disadorno.
• “Lo schiaffo del padre”;
• “La proposta di matrimonio”;
• “Lo scambio di funerale”;
• “La vita e una malattia”.
Blocco tematico 5: La centralità della poesia tra quotidianità, originalità e male di vivere
Umberto Saba. Cenni alla vita e al Canzoniere. Poesie analizzate:
• A mia moglie;
• Amai;
• Ritratto della mia bambina. (In fotocopia in quanto non presente nell’antologia).
Eugenio Montale. Cenni alla vita e alle raccolte poetiche. Poesie analizzate:
• Meriggiare pallido e assorto;
• Non chiederci la parola;
• Spesso il male di vivere ho incontrato;
• “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”.
L’insegnante
Maria Cristina D’Amato
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: STORIA
Classe: 5^ C tss
A.S. 2013-2014
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
Conoscenze: per quanto riguarda i contenuti in termini di conoscenze si veda il programma svolto.
Competenze: saper operare collegamenti tra i vari ambiti storico-sociali, in particolar modo tra politica
ed economia; saper riconoscere le cause economiche, sociali e politiche degli eventi; saper riconoscere l'
importanza delle decisioni politiche in merito alle sorti del mondo; saper riconoscere la valenza
economica e sociale delle scelte politiche.
Capacità: saper utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per interpretare coerentemente le
situazioni storiche, anche attuali e per avere un approccio critico agli eventi.
La valutazione oggettiva, relativa ai test scritti (le verifiche sono miste: domande aperte e test, e
sono state valutate avvalendosi di apposite griglie) risulta buona per la maggior parte della classe, in
essa tuttavia sono state valutate soprattutto le conoscenze e alcune competenze. I colloqui sono stati
organizzati in modo da ascoltare l’esposizione degli studenti per un tempo sufficiente alla sua
adeguata espressione e valutati anch’essi sulla base di parametri il più possibile oggettivi.
I risultati possono essere definiti in media parzialmente accettabili, buoni per circa metà della classe
quanto a conoscenze e competenze, per quanto riguarda le capacità solo due allieve mostrano
risultati molto buoni, altre sei risultati accettabili.
Una studentessa segue una programmazione differenziata ed è seguita da una docente di sostegno
(si veda la documentazione relativa).
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
• Moduli e/o
Modulo
I contenuti disciplinari sono stati organizzati in moduli, che la docente ha preferito definire “blocchi
tematici” onde evitare la possibile confusione con moduli del tutto separabili gli uni dagli altri: essi sono
infatti assimilabili a moduli in quanto prevedono una verifica separata l’uno dall’altro, ma non possono
essere sviluppati indipendentemente, poiché i percorsi presuppongono conoscenze, competenze e
capacità acquisite attraverso i precedenti.
1 L’Europa e l’Italia agli inizi del Novecento ed i presupposti della prima guerra mondiale;
2 Prima parte: La prima guerra mondiale;
3 L’età dei totalitarismi;
2 Seconda parte: La seconda guerra mondiale; (si mantiene la numerazione del modulo riguardante la
prima guerra mondiale perché gli obiettivi in termini di competenze e capacità risultano analoghi pur
cambiando le conoscenze).
4 dal dopoguerra ai giorni nostri (cenni e spunti di riflessione).
Si veda il programma svolto. Causa scarsità di tempo a disposizione, non sono stati svolti
approfondimenti in classe ed il quarto blocco tematico è stato effettuato molto sinteticamente.
Ore effettivamente svolte dal docente nell’anno scolastico, fino alla data odierna: 64 (A causa di alcune
manifestazioni studentesche e di altre attività, ad alcune lezioni erano presenti solo pochi studenti).
2. METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
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Disponendo di poco tempo, data la frequenza di festività nei giorni in cui si effettuavano le lezioni
di storia, è stata spesso utilizzata la lezione frontale.
Frequentissima la lezione partecipata.
Rare le attività di gruppo, anche in conseguenza di alcuni dissapori verificatisi tra allievi durante
l’anno scolastico.
La correzione degli errori, specie di quelli nell’uso del linguaggio specifico, nell’individuazione
dei nessi causa-effetto, nell’analisi e nella sintesi rilevabili attraverso il colloquio è stata spesso
individualizzata.
Produzione di schemi, mappe concettuali, riassunti, il più delle volte realizzati in collaborazione tra
gli studenti di tutta la classe sotto la supervisione della docente, talvolta forniti dalla docente,
talvolta prodotti in autonomia dagli studenti.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Libro di testo: Le forme della storia vol. 3, Dalla società industriale alla globalizzazione, di E. B.
Stumpo, S. Cardini, F. Onorato, S. Fei, Le Monnier Scuola.
Il quarto blocco tematico è stato affrontato facendo riferimento soltanto saltuariamente al libro di
testo.
Uso frequente di schemi, mappe concettuali, riassunti, sia prodotti dall’insegnante, sia prodotti
dagli studenti, sia sviluppati in collaborazione.
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
Collaborazione totale e continuativa di alcune allieve al dialogo educativo e ad ogni attività di
costruzione del sapere e ripasso, collaborazione che ha svolto un aspetto trainante nei confronti
della classe;
buoni requisiti di base della maggior parte della classe;
buona disponibilità a rielaborare il sapere in classe, soprattutto attraverso la produzione di schemi,
tabelle, mappe, riassunti. Ricaduta positiva: sviluppo della capacità di sintesi e agevolazione nello
studio.
Carenze
Dissapori tra alcuni allievi e, in generale, scarsa coesione della classe, suddivisa in tre gruppi legati
a simpatie personali, con saltuari episodi di esclusione delle minoranze;
tendenza di alcuni allievi ad avanzare inutili polemiche sulla base dell’emotività momentanea;
scarso impegno domestico della maggior parte della classe e mancata assunzione di responsabilità
di alcuni di fronte all’impegno comportato dal dover effettuare un esame;
difficoltà di parte della classe nel connettere correttamente gli eventi; tendenza ad uno studio
esclusivamente mnemonico.
Ricadute negative: minore organizzazione e rielaborazione degli apprendimenti, specie nei soggetti
più fragili.
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Due prove scritte miste nel primo quadrimestre (domande aperte e test) ed una dello stesso tipo nel
secondo.
Prevalenza di colloqui allo scopo di esercitare l’esposizione orale.
La costruzione di schemi, la risposta a domande dal posto e la discussione in classe hanno spesso
avuto il ruolo di verifica formativa.
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A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Tutti i testi delle verifiche, con le esecuzioni degli allievi, sono disponibili negli appositi
raccoglitori.
Treviso, 13 maggio 2014
Firma del Docente
Maria Cristina D’Amato
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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “FABIO BESTA”
TREVISO
Classe V C tss
Anno scolastico 2013/2014
Insegnante: Prof.ssa Maria Cristina D’Amato
Programma di storia
Il libro di testo in adozione, Le forme della storia vol 3, Dalla società industriale alla globalizzazione, di E. B. Stumpo,
S. Cardini, F. Onorato, S. Fei, Le MonnierScuola, è stato regolarmente utilizzato per lo studio domestico e per molte
attività in classe, tuttavia alcuni argomenti sono stati schematizzati e il blocco tematico 4, sulla società dal dopoguerra
ad oggi è stato affrontato facendo riferimento solo saltuariamente al libro di testo e più frequentemente a nuclei tematici
individuati dall’insegnante e dagli allievi e a schemi e mappe concettuali costruiti in classe.
Blocco tematico 1:L’Europa e l’Italia agli inizi del Novecento ed i presupposti della prima guerra mondiale
La Belle Époque: la seconda rivoluzione industriale, la fede nel progresso ed il positivismo. Crescita e successiva crisi
economica.
Concetti di liberismo e protezionismo.
La società di massa e i nuovi stili di vita, formazione del ceto medio. Importanza dell’opinione pubblica.
Differenze tra nazionalismo ottocentesco e novecentesco. Imperialismo e colonialismo.
Premesse e cause della Prima guerra mondiale: rivalità economica tra Gran Bretagna e Germania; rivalità politicoeconomica tra Francia e Germania; triplice alleanza e triplice intesa; la crescita industriale come corsa agli armamenti,
cenni alla situazione economica e sociale dei singoli stati europei. Cenni a Russia e Giappone, in particolare al suo
imperialismo. L’imperialismo strategico ed economico degli USA. La situazione nei Balcani: instabilità politica ed
etnica, cenni alle guerre balcaniche.
L’Italia di Giolitti: sviluppo industriale, pragmatismo. Il problema dell’emigrazione. La guerra di Libia.
Suddivisione delle cause della prima guerra mondiale in politiche, politico-economiche, ideologiche.
Blocco tematico 2PRIMA PARTE:La prima guerra mondiale
L’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando e le prime dichiarazioni di guerra. La formazione di due fronti. La
guerra di posizione e le trincee.
L’Italia tra neutralisti e interventisti; l’irredentismo. Il Patto di Londra e l’entrata in guerra dell’Italia.
La mobilitazione della società civile e il fronte interno. I mezzi militari e la guerra sui mari e nei cieli.
La disfatta di Caporetto.
L’uscita della Russia dal conflitto e le sue conseguenze, l’ingresso degli Stati Uniti e le sue conseguenze.
La fine della guerra, eventi e conseguenze. La fine degli Imperi centrali.
Blocco tematico 3:L’età dei totalitarismi
A) La rivoluzione russa: la situazione sociale, politica, militare ed economica della Russia prima e durante la guerra; la
rivoluzione del 1905. La rivoluzione del febbraio 1917. Il ritorno di Lenin dall’esilio e la Rivoluzione di ottobre. Guerra
civile e comunismo di guerra; nascita dell’URSS.
La Terza Internazionale e le sue conseguenze sui partiti comunisti europei.
Dal comunismo di guerra alla NEP.
Morte di Lenin e lotta di potere tra Stalin e Trotskij, con passaggio del potere al primo e persecuzione del secondo.
Lo stalinismo: culto personale del capo, pianificazione economica, persecuzione dei kulaki, persecuzioni politiche,
purghe staliniane, gulag.
B) Il difficile assetto del primo dopoguerra: I trattati di pace; le tesi di Wilson e le decisioni volute dalla Francia. La
nuova carta europea ed i problemi insoluti. Situazione economica, politica e sociale nella fase postbellica; il biennio
rosso. La Società delle Nazioni. La Repubblica di Weimar.
Dall’Impero Ottomano alla Turchia moderna; il genocidio degli armeni.
Gli anni venti negli USA, crescita economica e isolazionismo. La crisi del ’29 e le sue conseguenze internazionali. Il
New Deal.
C) L’Italia e l’ascesa del fascismo: l’Italia del primo dopoguerra: la “vittoria mutilata” e il nazionalismo.
La nascita del movimento fascista, lo squadrismo, la marcia su Roma. Mussolini al potere. Le elezioni del ’24 e il
delitto Matteotti e la secessione. L’antifascismo. Le leggi fascistissime e l’instaurazione della dittatura: costruzione del
consenso e propaganda nella scuola, nella vita sociale, tramite l’uso dei media.
L’economia fascista: fase liberista e fase protezionista. L’autarchia, la battaglia del grano, le bonifiche.
Il rapporto con la Chiesa e i Patti lateranensi.
La famiglia e il ruolo della donna.
L’invasione dell’Etiopia.
I rapporti e le alleanze con la Germania nazista; le leggi razziali in Italia.
D) La Germania e l’ascesa del nazismo. La situazione internazionale. Adolf Hitler e il putsch di Monaco. MeinKampf:
il culto della razza ariana, l’antisemitismo e il desiderio di “spazio vitale” verso est. Le elezioni; Hitler cancelliere. La
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notte dei lunghi coltelli. La propaganda e la nascita del Terzo reich. Le leggi di Norimberga e la notte dei cristalli. Il
riarmo.
Cenni agli altri regimi autoritari in Europa.
Autoritarismo ed espansionismo in Giappone.
La guerra di Spagna: un’anticipazione della guerra mondiale.
Il patto Molotov-Ribbentrop.
L’espansionismo tedesco: annessione dell’Austria, rivendicazione dei Sudeti; tentativi di pacificazione da parte degli
stati democratici.
Blocco tematico 2SECONDA PARTE:La seconda guerra mondiale(Questo blocco tematico risulta suddiviso nel libro
di testo in 3 capitoli distinti: uno riguardante la guerra mondiale, uno sulle vicende italiane ed uno sulla Shoah. Le
vicende esposte nei 3 capitoli sono qui riunite ed esposte in ordine cronologico).
Invasione della Poloniae scoppio della guerra. Occupazione russa di parte della Polonia, dei paesi baltici e di parte della
Finlandia. Invasione nazista di Danimarca e Norvegia. Guerra lampo e rapida conquista della Francia: divisione del
paese in due parti: zona di annessione e zona collaborazionista. Entrata in guerra dell’Italia e guerra parallela: Attacco
alla Grecia e intervento in Africa settentrionale. Conquiste tedesche nei Balcani e nel Nord Africa.
Il dramma dei bombardamenti ed il coinvolgimento della popolazione civile. Il fronte interno in Italia e altrove.
L’estendersi della persecuzione antiebraica nei territori occupati. L’organizzazione di ghetti, di Campi di
concentramento, di lavoro e di sterminio. L’antisemitismo e le altre minoranze perseguitate. La persecuzione in Italia.
La “battaglia d’Inghilterra” e le sue conseguenze.
La firma della carta Atlantica.
L’attacco tedesco all’URSS. Partecipazione italiana all’invasione.
Il conflitto diventa mondiale: l’attacco giapponese a Pearl Harbor e la guerra nel Pacifico.
La Resistenza nei paesi occupati: l’intervento di De Gaulle dalla Gran Bretagna, l’opposizione danese alle leggi razziali,
la guerriglia in Jugoslavia. Cenni alla resistenza in altri paesi.
La svolta del 1942: prima sconfitta italo-tedesca in Africa.
L’idea della “soluzione finale.”
Lo sbarco degli alleati in Sicilia e nel meridione. L’arresto di Mussolini e le trattative segrete con gli alleati.
L’armistizio dell’8 settembre e le sue drammatiche conseguenze sull’esercito e sulla popolazione.La liberazione di
Mussolini e la Repubblica di Salò.
La controffensiva russa e la tragica ritirata italiana; la liberazione di Auschwitz e la giornata della memoria.
Lo sbarco in Normandia e la riconquista della Francia. La capitolazione della Germania raggiunta dagli angloamericani
e dai sovietici.
Linea Gustav e Linea Gotica: lenta liberazione dell’Italia da parte degli alleati. La guerriglia partigiana. Gli eccidi dei
nazisti in ritirata. La liberazione dell’Italia e l’uccisione di Mussolini.
Il persistere dell’instabilità ed il dramma delle foibe.
L’uso della bomba atomica in Giappone, i suoi scopi e le sue conseguenze.
Il processo di Norimberga.
Blocco tematico 4 Dal dopoguerra ai giorni nostriQuest’ultimo blocco tematico è stato affrontato in maniera
estremamente sintetica, per temi e problemi piuttosto che in ordine cronologico e facendo scarsissimo riferimento al
libro di testo.
L’eredità della guerra: la divisione del mondo in due blocchi contrapposti e la paura della guerra nucleare. La guerra
fredda.
La divisione della Germania e il muro di Berlino.
La nascita dell’ONU.
Il piano Marshall e la ricostruzione.
La collaborazione e le origini dell’Unione Europea.
Decolonizzazione e neocolonialismo.
La nascita dello stato di Israele e l’inizio del conflitto arabo-israeliano.
L’apartheid e la sua fine.
La rivoluzione cubana e le sue conseguenze: crisi del 1962.
L’Italia del dopoguerra: il primo referendum a suffragio universale, la Repubblica e l’assemblea costituente. La
Costituzione italiana e i suoi principi di base.
La fine del blocco sovietico, la caduta del muro di Berlino e le sue conseguenze internazionali.
La dissoluzione della Federazione jugoslava.
L’11 settembre 2001 ed i conflitti con il mondo arabo.
insegnante
Maria Cristina D’Amato
Gli studenti
27
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: INGLESE
Classe: 5^ C SS
A.S. 2013-2014
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
Conoscenze: Buona parte della classe ha cercato di raggiungere un livello di conoscenza dei
contenuti disciplinari alla soglia o al di sopra della sufficienza grazie ad un lavoro di studio
costante, seppure talvolta poco rielaborato in autonomia. Hanno risposto con una certa puntualità
ma non senza difficoltà alla richieste di identificare i rapporti con altre discipline e porre in
relazione conoscenze tratte da contesti diversi realizzando collegamenti intra e interdisciplinari. In
generale la maggior parte degli alunni dispone di conoscenze sufficienti relative ai contenuti
affrontati e al lessico specifico settoriale, lo studio è stato per la maggior parte dei casi adeguato,
l’impegno generalmente costante ma la partecipazione non propositiva. Le lacune pregresse sono
state oggetto di recupero in itinere pressochè costante.
Competenze: Per la gran parte della classe lo stimolo verso l’acquisizione di metodi di lettura e di
comprensione di testi specifici settoriali ha raggiunto in modo sufficiente l’obiettivo di
elaborazione autonoma dell’argomento attraverso la richiesta metodologica di cogliere i concetti
chiave del testo affrontato. Una buona parte degli alunni ha acquisito gradualmente competenze
metodologiche e sono quindi in grado di analizzare un testo in modo sufficientemente autonomo ma
non sempre critico. Nel complesso hanno dimostrato nel corso dell’intero anno scolastico buona
collaborazione, studio domestico abbastanza costante ma non sempre adeguato e allo stesso tempo
un interesse finalizzato soprattutto alle verifiche. In linea di massima hanno saputo superare i propri
limiti nell’apprendimento della disciplina con un impegno costante che li ha portati al
raggiungimento di livelli sufficienti, buoni e in due casi ottimi. Per la maggior parte manifestano
limitata capacità di rielaborazione personale e diffuse lacune grammaticali e sintattiche.
Capacità: capacità di analisi e sintesi , saper affrontare e risolvere problemi, analizzare e
interpretare informazioni non note sono limitate nella gran parte della classe a causa di lacune
pregresse di ordine morfo-sintattico, grammaticale e lessicale, ma hanno registrato un
miglioramento grazie al lavoro svolto sulla esperienza di tirocinio avvenuta in 4^ o in 3^, che ha
dato vita ad un ‘Report on the Training Period’ che verrà presentato all’esame di stato, ed
all’intervento (10 ore) dell’esperta madrelingua.
Il Docente, basandosi sulla sua esperienza e professionalità, stabilisca un indice di gradimento del
lavoro degli studenti effettuato sul percorso didattico svolto.
La valutazione oggettiva risulta: adeguata.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
• Unità di apprendimento e/o
• Moduli e/o
• Percorsi formativi ed
• Eventuali approfondimenti
U.D.A. – Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento
I contenuti disciplinari sono stati esposti per unità didattiche e moduli come da
programmazione depositata in segreteria. Una parte del programma (in particolare Un. 12 –
Caring for People ) inoltre è stato affrontato in modo coinvolgente e motivante con la
costruzione di dialoghi e giochi di ruolo (role-plays) da parte dell’esperta madrelingua nel
corso di 10 interventi .
28
2. METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
1. L’approccio metodologico è stato di tipo comunicativo. Particolare attenzione è stata posta
sull’attivazione di strategie di comprensione in un contesto di integrazione delle abilità. Si
sono alternate lezioni frontali e lavoro individuale e di gruppo con esercizi di tipo oggettivo
(quesiti a scelta multipla, quesiti a risposta singola, vero/falso, cloze test, esercizi di
abbinamento e completamento, traduzioni) in preparazione ai test.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
P. Radley/D: Simonetti, NEW HORIZONS 2, ed. Oxford-La Nuova Italia
Bellomarì /Valgiusti, CARING FOR PEOPLE, ed Zanichelli
Libri di testo, eserciziario, materiale audio registrato, materiale per le attività di lettorato
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
Le lezioni di madrelingua (10) volte all’approfondimento dei tematiche relative alla comunicazione
genitori-figli nell’affrontare i problemi adolescenziali (alcol, bulimia/anoressia/droga) sono state
estremamente utili e motovanti.
Il lavoro svolto sull’esperienza di tirocinio in lingua inglese e la produzione di un resoconto
cartaceo hanno creato l’opportunità di presentare in modo autonomo e personale un’esperienza
professionale qualificante per le competenze in uscita.
Carenze
Il numero di ore settimanali previste dal curricolo non sono sufficienti per il pieno raggiungimento
degli obiettivi di competenze in uscita previsti dalla normativa, livello B2 /C1 del QCER
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove
grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
Si sono alternate prove di tipo di tipo soggettivo (quesiti a risposta aperta, stesura di brevi
paragrafi su argomenti noti), una verifica ispirata alla terza prova - tipologia A (quesito
singolo su argomento svolto con numero minimo di righe), ed una simulazione di tipologia
B, con colloqui orali volti alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi e alla
preparazione al colloquio conclusivo dell’esame di stato. Si è svolta la simulazione della
presentazione del ‘Report on my Training Period’ con l’esperta madrelingua, in vista della
presentazione alla prova orale dell’esame di stato.
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Prove di verifica effettuate durante l’anno, elaborati di simulazioni di terza prova.
Treviso, 13 maggio 2014
Barbara Borghesi
29
PROGRAMMA DI INGLESE
CLASSE V C
A.S. 2013-2014
Docente: BORGHESI BARBARA
GENERAL ENGLISH
Dal testo di P. Radley/D: Simonetti, NEW HORIZONS 2, ed. Oxford-La Nuova Italia:
Module 2 Money matters - Module 3 Mind, Body and Spirit:
Strutture grammaticali:
- Revisione e consolidamento dei contenuti della classe precedente
- Verbs + to or –ing
- Used to
- Adverbs and comparative adverbs
- Have/get something done
- Should, ought to
- why don’t you…?, You’d better…
- if I were you, …
- question tags
- reported speech: say, tell, ask
- second / third conditional
- wish + past simple
- make + object + verb/adjective
- Present simple , present perfect passive
- Passive with modal verbs (passive infinitive)
Lessico: exercise and fitness, the body, illnesses and remedies, body art, relationships, fears and phobias,
emotions
Funzioni communicative
- talking about unfinished actions, talking about your skills, going for a job interview (Unit 7- Mod.
2 Money Matters)
- using make, do and get, describing processes, talking about natural disasters (Unit 8- Mod. 2
Money Matters)
- talking about talking about past habits, comparing ability, talking about lifestyles (Unit 9 - Module 3
Mind, Body and Spirit)
- getting things done, asking for and giving advice, talking about health (Unit 10 - Module 3 Mind,
Body and Spirit)
- imagining different situations, making wishes, talking about feelings (parte di Unit 11- Module 3
Mind, Body and Spirit)
- phrasal verbs (parte di Unit 15 - Module 3 Mind, Body and Spirit)
MICROLINGUA: dal testo di Bellomarì/Valgiusti, CARING FOR PEOPLE, ed Zanichelli:
MODULO C - PEOPLE WITH SPECIAL NEEDS AND
FAMILIES AT RISK
Revision of Unit 7 and DIABETES
Unit 7 - Health and Old Age
1. Ageing and ailments
2. Diseases
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3. Healthy eating (Doc. F – What is the best diet?)
4. Physical activity (Doc. G – The benefits of physical activity for older people)
Extension Unit 7. : Diabetes
MODULO C - PEOPLE WITH SPECIAL NEEDS AND FAMILIES AT RISK
Unit 9 - Facilities for People with Special Needs
1. A Residential Home for People with Special Needs
2. Day Centres (services and activities)
3. Staff
Unit 10 - Disabilities
1. Down’s Syndrome (Doc. A- definition, B - how do they develop and what health problems
are often observed, C – education and vocational opportunities for people with D.S.)
2. Autism (Doc. D – definition and typical autistic behaviours, appropriate jobs for autistic
people)
3. Other Physical and Mental Disabilities (Cerebral palsy, Epilepsy, Mental Retardation,
Duchenne muscular dystrophy)
Unit 11 - Mental Health
1. Anxiety Disorders and Somatoform Disorders (Doc. B - Anxiety disorder or neurosis 1 ,
Doc. C - Anxiety disorder or neurosis 2 – Phobias – Obsessive-compulsive disorder, Doc. D
– Somatoform disorder)
2. Schizophrenia (Doc. E – definition, Doc. F – Symptoms)
3. Depression
Unit 12 - Families at Risk
1. Teenage Problems (Doc. A, Doc. B - Anorexia and Bulimia, Doc. C – Drinking, Doc. D –
Drug addiction, warning signs of drug abuse)
2. Child Abuse (Doc. E, Doc. F – Advice for childcare providers)
Barbara Borghesi
31
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: MATEMATICA
Classe: 5^ C
A.S. 2013/14
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
(Limitati alle funzioni polinomiali e fratte)
Saper definire una funzione reale in variabile reale
Saper determinare il dominio di una funzione
Conoscere gli intorni di un punto
Saper determinare i limiti finiti e non di una funzione
Saper enunciare i teoremi sui limiti
Saper determinare gli asintoti di una funzione (Verticale/Orizzontale)
Conoscere quando una funzione è continua
Saper determinare le specie di discontinuità di una funzione
Sapere la definizione di derivata di una funzione e suo significato geometrico
Conoscere le derivate fondamentali
Conoscere le regole della derivazione
Calcolare la derivata prima di semplici funzioni
Determinare la crescenza e/o la decrescenza di una funzione
Determinare i massimi e/o i minimi relativi di una funzione
Il Docente, basandosi sulla sua esperienza e professionalità, stabilisca un indice di gradimento del
lavoro degli studenti effettuato sul percorso didattico svolto.
La maggior parte della classe, disponibile al dialogo educativo, ha lavorato con interesse ed
impegno; ha partecipato all’attività scolastica positivamente ed in modo costruttivo. Una piccola
parte della classe ha manifestato difficoltà d’attenzione e concentrazione, nonché poca resistenza
all’impegno dell’attività scolastica. Il comportamento, durante l’anno scolastico, è stato sempre
corretto nei confronti dell’insegnante e non è mancato, agli allievi, la capacità di cooperare ed
interagire tra loro. La classe è complessivamente quasi buona nella preparazione finale.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
• Unità di apprendimento e/o
• Moduli e/o
• Percorsi formativi ed
• Eventuali approfondimenti
U.D.A. – Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento
Generalità sulle funzioni reali di variabile reale: Definizione di funzione reale di variabile reale
Sono state trattate solo funzioni intere e fratte
Dominio e codominio, intersezione con gli assi cartesiani, studio del segno di una funzione.
Funzioni monotone.
Limiti: Intervalli limitati e illimitati. Intorno di un punto e d’infinito, teoremi fondamentali sui limiti
(senza dimostrazione), teoremi più importanti relativi alle operazioni sui limiti (senza
dimostrazioni)
Funzioni continue (definizione), continuità di una funzione in un intervallo, forme di indecisioni,
discontinuità, asintoti (definizione, asintoto verticale ed orizzontale)
Derivata: derivata di una funzione e sue applicazioni, definizione di derivata e suo significato
geometrico, derivata delle funzioni algebriche elementari, regole di derivazione: somma, prodotto,
potenza, quoziente.
Studio della derivata prima di una funzione per determinare la crescenza e/o la decrescenza di una
funzione, e i massimi e/o minimi relativi di una funzione
32
Studio di funzioni algebriche razionali intere e fratte:
Dominio, intersezione con gli assi cartesiani, il segno, il comportamento agli estremi del dominio,
gli asintoti(verticale e orizzontale), la derivata prima (crescenza e decrescenza, massimi e minimi
relativi) e loro rappresentazione grafica.
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: sono 97 ore.
2. METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Lezioni frontali, lavoro di gruppo e individuale, anche attività di recupero in itinere.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Libro di testo, tabelle riassuntive, appunti delle lezioni.
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
Criteri di valutazione: Si fa riferimento alla tabella di valutazione su scala decimale(da 1 a 10), a cui
tutti i docenti si sono attenuti, attribuendo ai voti un univoco significato.
Carenze
Solo nel non approfondire in modo adeguato gli argomenti proposti.
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove
grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
Prove scritte dopo le prove formative(lavoro di gruppo) e verifiche orali.
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Oltre ai compiti scritti anche la simulazione della terza prova.
Treviso, 13/05/2014
Giuseppe Della Porta
33
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: Psicologia
Classe: 5^ C
A.S. 2013-2014
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
Conoscenza di un quadro teorico per interpretare i fenomeni presi in esame
-Capacità di proporre coerenti ipotesi di soluzione a problemi di disagio e non.
-Conoscenza e riconoscimento delle metodiche di intervento relative alle varie scuole di pensiero.
- Conoscenza e definizione delle caratteristiche dei bisogni relativi a: minori, anziani, disabili,
famiglia, soggetti con disturbi psichici.
-Utilizzo, abbastanza corretto, del lessico specifico
-Adeguata capacità di operare confronti e collegamenti
Il Docente, basandosi sulla sua esperienza e professionalità, stabilisca un indice di gradimento del
lavoro degli studenti effettuato sul percorso didattico svolto.
La valutazione (scegli una voce Soggettiva\Oggettiva) ,
risulta: (scegli una voce)
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
Unità di apprendimento e/o
Moduli e/o
Percorsi formativi ed
Eventuali approfondimenti
U.D.A. – Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento
- L'età anziana
- La disabilità
- I minori
- La famiglia multiproblematica
- Il disagio psichico
- Il gruppo
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico
2. METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Lezione frontale
-Lezione dialogata
-Lavoro individuale e di gruppo.
-Discussione/confronto
-Ricerca
-Realizzazione di mappe concettuali
-Power Point
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Testo in uso “Psicologia per il tecnico dei servizi sociali” di Bernardi-Condolf
-Dizionario di psicologia
34
-Fotocopie
-Appunti dettati
-Film: " Rosso come il cielo" (sulla disabilità visiva)
“La bestia nel cuore” (sull’abuso sessuale)
“Si può fare” (disagio mentale)
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
Carenze
Classe apparentemente tranquilla e poco partecipativa, con dinamiche conflittuali tra i
sottogruppi.
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove
grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
Verifiche scritte e orali
-Simulazioni di terza prova (tipologia B) nel primo quadrimestre
-Simulazioni di 2° prova
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Simulazione di seconda prova
Treviso, 09/05/2014
Firma del Docente
Annamaria Pignorio
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PROGRAMMA DI PSICOLOGIA
Anno scolastico: 2013-2014
Classe: 5° C
Docente:Pignorio Annamaria
Testo:“Psicologia per il tecnico dei servizi sociali” di M.Bernardi e A. Condolf
Contenuti svolti
I MINORI
-I bisogni del minore
-Tipologie di problemi e loro conseguenze psicologiche:
-minori stranieri
-trascuratezza grave
-maltrattamento fisico e psicologico
-abuso
-disagio giovanile (adolescenza)
-Il ruolo del gruppo dei pari (peer education)
-I fattori protettivi e di rischio nell’adolescenza
-Indicazioni di lavoro:
-lavoro di strada
-interventi di sostegno alla genitorialità
-interventi all’interno dei servizi per la prima infanzia
-animazione estiva
-centri aggregativi e educativi per preadolescenti
-centri aggregativi per adolescenti
-affido
-adozione
L’ETA’ ANZIANA
-I cambiamenti dell’età anziana: fisici, cognitivi, affettivi, sociali e della personalità
-Gli aspetti demografici della vecchiaia
-Tipologie di disagio:
-disabilità e non autosufficienza: stato di salute funzionale (BADL, IADL,AADL)
-demenze (decadimento delle funzioni cognitive e modificazioni del comportamento e della personalità)
-confusione mentale
-morbo di Parkinson
-Disturbi psichiatrici (ansia, depressione..)
-Tecniche riabilitative psicologiche
-La famiglia del demente
-Il malato terminale e il ruolo dell’operatore
-Indicazioni di lavoro
-Servizi (assistenza domiciliare e integrata, ospedalizzazione a domicilio, day hospital
centro diurno per anziani, case albergo, case di riposo, residenze sanitarie , residenze
protette)
IL DISAGIO PSICHICO
-Concetto di normalità (criteri)
- I disturbi psichici secondo il DSM
-Nevrosi (ansia , fobie, attacchi di panico, depressione, isteria, ipocondria, ossessioni,compulsioni….)
-Psicosi
-organiche (arteriosclerotiche, tossiche, demenza)
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-reattive ( shock, lutto, della puerpera…)
-endogene o funzionali (schizofrenia, maniaco-depressiva, bipolare…)
-Malattie psicosomatiche (definizione)
-Disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia)
LA DISABILITA’
-ICDIH e la nuova classificazione ICF
-Definizione di funzionamento e disabilità
-Come si valuta la disabilità
-Fattori che determinano l’integrazione (qualità dei servizi, caratteristiche degli ambienti
scolastici e lavorativi)
-possibili barriere sociali: effetto priorità, ricerca del simile, deresponsabilizzazione nel
gruppo, stereotipizzazione)
-concetto di normalizzazione
.-Disabilità e scuola (leggi)
-Disabilità e lavoro
-Famiglia e disabilità
-Disabili e sessualità
-Ritardo mentale
-Sindrome di Down
-Disabilità visiva, uditiva e motoria
-Distrofie muscolari e PCI
LA FAMIGLIA MULTIPROBLEMATICA
-Tipologie di famiglie
-Condizioni particolari in cui la famiglia può venire a trovarsi (idealizzazione dell’altro,
solitudine della coppia, immaturità, allargamento della sfera dei diritti individuali, incapacità a ridefinire i ruoli….)
-Famiglie marginali (f. migrante)
-Famiglie che esprimono fragilità relazionali e di valori
-La famiglia multiproblematica secondo la definizione di M.Mazer
-Caratteristiche della famiglia multiproblematica
-I bisogni di sostegno della famiglia
-Percorsi metodologici
-Le resistenze all’aiuto
-Possibili interventi
IL GRUPPO
-Definizione del gruppo
-Evoluzione degli studi sui gruppi
-I diversi approcci di studio: K. Lewin; W. Bion; Ma slow e Rogers; Bales; J.L. Moreno
-Possibili classificazioni dei gruppi
-Fenomenologia dei piccoli gruppi (Lewin): interdipendenza, coesione, appartenenza, stabilità
affettiva, equilibrio operativo, la rete di comunicazione, rendimento, status e ruolo, leader
e leadership.
Anna Maria Pignorio
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: DIRITTO ED ECONOMIA
Classe: 5^ C
A.S.
2013/2014
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
Obiettivi
Conoscere la nozione giuridica di imprenditore e le varie tipologie di imprenditore( agricolo,
commerciale,piccolo imprenditore e impresa familiare).
Conoscere gli obblighi a cui è sottoposto l’imprenditore commerciale non piccolo
Conoscere presupposti ed effetti del fallimento.
Conoscere i concetti di impresa e di azienda.
Individuare i segni distintivi dell'azienda e le loro funzioni .
Conoscere i caratteri essenziali, la struttura e la disciplina del Contratto in generale
Definire il Contratto di società ed individuare i requisiti essenziali.
Classificare i tipi di società in relazione all’attività svolta e all’autonomia patrimoniale.
Descrivere la struttura e la discipline delle Società lucrative e mutualistiche.
Indicare le ragioni economiche del Commercio internazionale.
Analizzare vantaggi e svantaggi del Protezionismo e del Libero scambio.
Conoscere la storia e gli organi dell’Unione Europea.
COMPETENZE
Obiettivi
Usare in modo sufficientemente appropriato il linguaggio giuridico.
Rielaborare le conoscenze in modo adeguato.
CAPACITA’
Obiettivi
Capacità di inquadrare e riconoscere specifici istituti giuridici.
Capacità di fare semplici approfondimenti e collegamenti, soprattutto se orientati
In generale la classe si è mostrata abbastanza attenta all’attività proposta ed il comportamento è
stato corretto .
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo diversificato: alcuni allievi li hanno conseguiti
ad un discreto livello, la maggior parte della classe li ha raggiunti in modo sufficiente, in quanto è
risultato non sempre adeguato il lavoro domestico di studio, di revisione degli appunti e di
rielaborazione personale. Pochi alunni presentano situazioni ai limiti della sufficienza.
Il Docente, basandosi sulla sua esperienza e professionalità, stabilisca un indice di gradimento del
lavoro degli studenti effettuato sul percorso didattico svolto.
La valutazione (scegli una voce Soggettiva\Oggettiva) Oggettiva,
risulta: (scegli una voce) adeguata
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
• Unità di apprendimento e/o
• Moduli e/o
• Percorsi formativi ed
• Eventuali approfondimenti
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U.D.A. – Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento
CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER MODULI
DIRITTO
1
L' Imprenditore, imprenditore commerciale , capacità e rappresentanza.
2
L’azienda
3
Caratteri e tipologie delle Società.
4
Le Società Cooperative
5
Teoria generale del Contratto
ECONOMIA
1- I Rapporti economici Internazionali.
2- L’Unione Europea
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 95
2. METODOLOGIE
Si è utilizzata oltre la lezione frontale, quella dialogata per operare il maggior coinvolgimento
degli alunni.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
l libro di testo utilizzato è stato : S.Crocetti "Diritto ed Economia" Ed. Tramontana. Si è fatto
ricorso anche alla lettura e all’interpretazione delle fonti originali del Diritto,come la Costituzione e
il Codice Civile.
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
Programmazione disciplinare concordata a livello di dipartimento
Programmazione trasversle del C.d.C. in merito agli obiettivi educativi trasversali
Carenze
Lo studio è risultato per alcuni allievi piuttosto mnemonico e finalizzato alle verifiche
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Si sono utilizzati gli strumenti tradizionali quali verifiche orali ( per accertare la conoscenza dei
contenuti, la capacità espositiva e di rielaborazione autonoma) sia verifiche scritte ( quesiti a
risposta aperta),simulazioni di terza prova.
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Simulazione di terza prova
Treviso, 06/05/2014
39
PROGRAMMA DI DIRITTO ED ECONOMIA
CLASSE V C
ANNO SCOLASTICO 2013/14
DOCENTE MELCHIORI PATRIZIA
LIBRO DI TESTO: DIRITTO ED ECONOMIA – S.CROCETTI – ED. TRAMONTANA
IMPRENDITORE E IMPRESE
L’Imprenditore
L’impresa
Classificazione delle imprese
Il piccolo imprenditore – L’artigiano
L’impresa familiare
L’imprenditore agricolo
L’imprenditore commerciale
IMPRENDITORE COMMERCIALE
Lo statuto dell’imprenditore commerciale
La capacità per l’esercizio dell’impresa
Il regime di pubblicità (Registro delle imprese – Tenuta delle scritture contabili)
I collaboratori dell’imprenditore
Le procedure concorsuali : il fallimento
AZIENDA
Nozione di azienda
I segni distintivi :ditta – insegna – marchio
Il trasferimento dell’azienda
LA SOCIETA’
Impresa collettiva
Il contratto di società
Capitale e patrimonio sociale
I tipi di società (lucrative-mutualistiche ; commerciali-non commerciali)
Soggettività e personalità giuridica
-Scioglimento ed estinzione della società
Società di persone e società di capitali:
-responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali
-l’organizzazione interna
-trasferibilità della qualità di socio
-formazione della volontà sociale
I vari tipi di società di persone:
Società Semplice, Società in Nome Collettivo, Società in Accomandita Semplice
(oggetto sociale – disciplina – costituzione – amministrazione – rappresentanza – effetti
dell’autonomia patrimoniale – scioglimento della società)
Le società di capitali:
Società per Azioni, Società in Accomandita per azioni, Società a responsabilità limitata:
(costituzione – capitale sociale – organi sociali – scioglimento della società)
La struttura organizzativa della S.p.a. dopo la riforma.
40
LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE
Le società mutualistiche in generale
Le società cooperative
Le cooperative a mutualità prevalente
La disciplina delle cooperative (la partecipazione dei soci – la struttura della cooperativa)
Le cooperative sociali
Le mutue assicuratrici
I CONTRATTI DELL’IMPRENDITORE
Il contratto in generale:
- definizione
- gli elementi del contratto
- gli effetti del contratto
- l’invalidità
- la rescissione
- la risoluzione
RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI
Caratteristiche del commercio internazionale
La politica commerciale:
- protezionistica,
- liberista
Le organizzazioni economiche internazionali: WT0, OCSE, G8
L’unione europea:
- il cammino dell’unificazione
- gli organi dell’Unione europea
IL DOCENTE
Patrizia Melchiori
41
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: Cultura medico sanitaria
Classe: 5^ C
A.S. 2013-14
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
conoscenze: significato di metabolismo, i principi alimentari, le necessità nutrizionali nelle varie età, il ruolo
preventivo di una sana alimentazione per la difesa della salute, caratteristiche di alcune importanti
patologie senili, concetto di malattia ereditaria, la diversa trasmissibilità, alcune importanti malattie
ereditarie; cause, caratteristiche e tipo d’intervento nelle varie forme di disabilità;
capacità: utilizzare il linguaggio disciplinare; da una situazione problematica, generalizzare le conoscenze
disciplinari per intervenire individuando mezzi, strutture e relative competenze; consolidare le capacità di
sintesi, analizzare e comprendere i dati;
competenze: discutere e rielaborare in modo critico le diverse problematiche, riconoscere e distinguere le
diverse patologie.
Tali obiettivi sono stati raggiunti, seppur in modo diverso, da tutta la classe. Infatti per pochi alunni il lavoro
di rielaborazione personale è risultato superficiale e poco efficace per cui l’acquisizione delle competenze è
avvenuta attraverso un percorso incerto che ha portato ad ottenere una preparazione solo sufficiente.
La maggior parte degli allievi, anche se talvolta con uno studio prevalentemente mnemonico, ha maturato
una preparazione discreta, se non in alcuni casi buona, frutto di un’applicazione costante e desiderio di
conseguire una visione organica della disciplina.
La motivazione all’apprendimento è stata più che discreta per un buon numero di alunni che hanno
dimostrato un interesse costante e una partecipazione vivace alle lezioni; anche i rapporti con l’insegnante
sono stati sempre cordiali e ciò ha contribuito a creare un clima disteso in classe.
La valutazione del lavoro degli studenti risulta nel complesso discreta
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
• Moduli
U.D.A. – Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento
Modulo 1: Elementi di scienza dell’alimentazione
Modulo 2: La senescenza
Modulo 3: Apparati riproduttori, sviluppo embrionale, gravidanza, parto e allattamento
Modulo 4: La diversa abilità
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 127
2. METODOLOGIE
Sono stati utilizzati: la lezione frontale per la presentazione dei contenuti proposti fornendo agli alunni degli
schemi utili all’acquisizione dei concetti fondamentali, la lezione dialogata per verificare la comprensione
degli argomenti discutendo sulle tematiche affrontate, anche confrontando le diverse conoscenze apprese
durante i tirocini o in ambiti esterni al mondo scolastico, il recupero curriculare degli argomenti più
complessi.
3. MATERIALI DIDATTICI
Testo adottato: A.Bedendo “Cultura Medico Sanitaria” Poseidonia; schede fornite dal docente, lettura di
articoli su riviste specializzate, tecnologie audiovisive.
42
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
Programmazione disciplinare concordata a livello di dipartimento; programmazione trasversale del
Consiglio di classe che, in merito agli obiettivi educativi trasversali individuati, è riuscito a realizzare alcune
attività integrative per l’area di indirizzo e la formazione personale.
Carenze
Per alcuni allievi lo studio non è stato costante e finalizzato alle verifiche e, a volte, è risultato mnemonico e
poco meditato, per cui è stato necessario guidare la classe nell’organizzare e collegare le conoscenze
acquisite, richiamando anche concetti appresi negli anni passati.
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Sono state utilizzate prove scritte ( test a risposta multipla, domande a risposta breve, prova di
riconoscimento, breve testo) e verifiche orali concordate con l’alunno.
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
una simulazione della terza prova.
Treviso, 13 maggio 2014
Firma del Docente
Meri Santamaria
43
Programma di Cultura Medico Sanitaria
Docente: Meri Santamaria
Anno Scolastico 2013-2014
Mod.1: Elementi di scienza dell’alimentazione
• Apparato digerente: anatomia e fisiologia
• Principi alimentari: protidi, glucidi, lipidi, vitamine, sali minerali, acqua (aspetti chimici, fonti
alimentari, funzioni nell’organismo)
• Digestione dei protidi, glucidi, lipidi
• Definizione di caloria
• Il metabolismo totale
• Dieta equilibrata
• Dieta mediterranea e la piramide alimentare
• Dieta nelle diverse fasce d’età: infanzia, età adulta, età senile
• Celiachia
Mod.2: La senescenza
• I principi su cui si basano le teorie dell’invecchiamento
• Le principali modificazioni fisiologiche correlate all’età
• Malattie a diffusione sociale: ipertensione, aterosclerosi ed arteriosclerosi, cardiopatie ischemiche,
patologie cerebrovascolari, malattia di Alzheimer e morbo di Parkinson, tumori, diabete mellito
(cause, fattori di rischio, sintomi, terapia)
Mod. 3: Apparati riproduttori, sviluppo embrionale, gravidanza, parto, allattamento
• Apparati riproduttori: anatomia e fisiologia
• Il ciclo mestruale
• Meiosi e gametogenesi
• Fecondazione e sviluppo embrionale
• Annessi embrionali: placenta, sacco e liquido amniotico
• I fattori di rischio in gravidanza, infezioni del complesso TORCH
• Mezzi e strumenti diagnostici per la prevenzione in gravidanza: ecografia, amniocentesi, villo
centesi
• Parto, prevenzione neonatale: test di Apgar, cure neonatali, screening neonatali
• Malattia emolitica neonatale
• Allattamento naturale
Mod.4: La diversa abilità
• Fattori eziologici prenatali, perinatali e postnatali
• Classificazione delle malattie genetiche
• Eziopatogenesi, aspetti clinici delle seguenti patologie: Sindrome di Down,Sindrome di Edward,
Sindrome di Patau, Sindrome di Turner, Sindrome di Klinefelter, Distrofia muscolare di Duchenne,
fenilchetonuria, galattosemia.
Testo adottato: A. Bedendo “Cultura medico sanitaria” Poseidonia Scuola Vol.1 e Vol.2
Treviso,13 Maggio 2014
Meri Santamaria
44
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: TECNICA AMMINISTRATIVA
Classe: 5^ C
A.S. 2013-14
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE :
•
l'azienda come struttura sistemica
•
i concetti di patrimonio e di reddito
•
gli impieghi e le fonti di finanziamento
•
i costi e i ricavi di gestione
•
l'economicità della gestione
•
il bilancio d'esercizio
•
i caratteri dell'impresa sociale e di altri soggetti non profit
•
il bilancio delle aziende non profit
•
la gestione del personale
•
il concetto di lavoro subordinato
•
gli aspetti amministrativi, previdenziali e fiscali della gestione del personale
•
i principali mezzi di pagamento
•
le caratteristiche dei titoli di credito
•
assegni e cambiali
COMPETENZE:
•
individuare i diversi punti di forza e di debolezza delle diverse strutture organizzative
•
redigere i prospetti di bilancio
•
individuare la competenza economica dei costi e dei ricavi
•
determinare il reddito d’esercizio
•
individuare le caratteristiche del mercato del lavoro
•
orientarsi nelle tecniche di gestione ed amministrazione delle risorse umane
•
acquisire consapevolezza della funzione dei mezzi di pagamento nell’ambito del
regolamento degli scambi e
del sistema delle rilevazioni aziendali
Il Docente, basandosi sulla sua esperienza e professionalità, stabilisca un indice di gradimento del
lavoro degli studenti effettuato sul percorso didattico svolto.
La valutazione (scegli una voce Soggettiva\Oggettiva) Oggettiva,
risulta: (scegli una voce) parzialmente accettabile
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
• Unità di apprendimento e/o
• Moduli e/o
• Percorsi formativi
• Eventuali approfondimenti
U.D.A. – Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento
Modulo 1 - Il sistema e la gestione aziendale
Modulo 2 - La rappresentazione dell'azienda con il bilancio d'esercizio
Modulo 3 - L'attività e il patrimonio delle aziende di erogazione
Modulo 4 - La gestione del personale
Modulo 5 - I titoli di credito
45
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico
2. METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Lezione frontale, attività di recupero, gruppi di lavoro.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Tecnica amministrativa -ed. Tramontana- Astolfi & Venini - attività in laboratorio
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
Carenze
Difficoltà nel lavoro di logica e nelle abilità trasversali
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove
grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
2 prove scritte e 2 verifiche orali per quadrimestre
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Treviso, 15/05/2014
Firma del Docente
Catia Meneguz
46
PROGRAMMA TECNICA AMMINISTRATIVA
Docente: Meneguz Catia
MODULO A: L'AZIENDA: FUNZIONI GESTIONE E RILEVAZIONI
U.D. 1 - Il sistema azienda e le sue operazioni (le caratteristiche, i suoi settori e i suoi
strumenti)
U.D. 2 - La gestione aziendale e i suoi aspetti
U.D. 3 - Il Patrimonio aziendale, l'analisi della struttura finanziaria e patrimoniale - la
sua struttura, la correlazione tra fonti e impieghi
U.D. 4 - Il reddito d'impresa e la sua determinazione;
U.D. 5 - La rappresentazione dell'azienda con il bilancio d'esercizio;
U.D. 6 -L’attività e il patrimonio delle aziende di erogazione - il concetto e le
caratteristiche delle aziende del terzo settore U.D. 7 - Il bilancio sociale e il bilancio d’esercizio delle aziende non profit
MODULO B: L'AMMINISTRAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE
U.D.1 - Il contratto di lavoro dipendente e le fonti giuridiche del lavoro;
U.D.2 - La retribuzione e la busta paga - Gli Istituti Previdenziali;
U.D.3 - Il contratto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato
U.D.4 - L’apprendistato e i nuovi contratti di lavoro.
U.D.5 - Gli interventi dell’Europa nel mondo del lavoro.
MODULO C: I TITOLI DI CREDITO
U.D. 1 - I titoli di credito: caratteristiche.
U.D.2 - La cambiale tratta e la cambiale pagherò
U.D. 3 - L’assegno bancario e l’assegno circolare
U.D. 4 - La moneta bancaria
47
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: INSEGNAMENTO RELIGIONE
Classe: 5^C
A.S. 2013-14
CATTOLICA
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti
obiettivi:
•
•
•
•
Saper impostare correttamente il problema etico in riferimento alle tematiche della vita, della persona, della coppia, del
lavoro, del bene comune
Possedere una conoscenza e una consapevolezza oggettiva e sistematica dei contenuti e delle esigenze della fede cristiana
Essere capaci di leggere in modo critico la realtà e la cultura contemporanea alla luce delle proprie conoscenze in campo
religioso e in un confronto costruttivo tra Cristianesimo, umanesimi contemporanei e altre forme religiose
Possedere una conoscenza di base del documento biblico (e una conoscenza minimale di altri testi della Tradizione
cristiana) e i principali criteri di una corretta esegesi del testo.
La classe si è presentata sempre corretta, ha lavorato con interesse e impegno, partecipando
all’attività didattica in modo positivo. La programmazione è stata svolta regolarmente, alcuni
argomenti sono stati trattati sinteticamente. Gli obiettivi sono stati raggiunti, sostanzialmente, in
maniera diversificata.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
▫
Unità di apprendimento
U.D.A.
Il progetto di vita
Il futuro dell'uomo e della storia
I saperi per il futuro
I giovani di fronte alla crisi
I giovani tra sogno e realtà
L’uomo e la donna nella Bibbia, in coppia e in famiglia
Il Cristianesimo nella società moderna
I diritti fondamentali per la vita dell'uomo
Giustizia e sviluppo dell'uomo e della società
I giovani, il sociale, la politica
La sfida delle Beatitudini
Testimoni di vita e di fede
La figura di Dio nella storia
Dio si rivela in Gesù di Nazareth
L’immagine di Gesù nella cultura e nelle religioni
Gesù Cristo il Risorto, vincitore della morte
Dialogo interreligioso
La fede e le fedi nel mondo
Religioni e dialogo
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: 27
48
2. METODOLOGIE:
Lezione frontale, lezione dialogata, discussione con brani, articoli, questionari, esercitazioni guidate
individuali o a gruppi, attività di recupero, sostegno, integrazione.
3. MATERIALI DIDATTICI:
Libro di testo in adozione. Appunti integrativi. Fotocopie. Pubblicazioni teologiche.
Sussidi audiovisivi e multimediali.
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
- motivazione all'apprendimento
Carenze
- capacità critica da affinare
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Prove scritte: domande aperte, questionari, lavoro di gruppo o di coppia.
Verifiche orali.
Treviso, 15-5-2014
Firma del Docente
Elena Visotto
49
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: Educazione Fisica
Classe: 5^ C T.S.S.
A.S. 2013/14
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
Utilizzo del linguaggio tecnico-specifico della materia e conseguente uso di
terminologie adeguate durante l’attività pratica. Conoscenza degli esercizi specifici di
base di ogni singolo attrezzo utilizzato.
Conoscenza di argomenti teorici come da programma allegato. .
COMPETENZE
Saper utilizzare correttamente semplici gesti tecnici fondamentali di alcuni giochi
sportivi nel rispetto del regolamento. Saper utilizzare il proprio bagaglio motorio per
metterlo a disposizione del gruppo nella progettazione/realizzazione di una
combinazione motoria.
CAPACITA’
Affinamento e miglioramento delle principali capacità motorie di base (coordinative
e condizionali). Consolidamento e affinamento attraverso la rielaborazione degli
schemi motori di base dell’esecuzione per compiere gesti motori economici ed
efficaci.
Il Docente, basandosi sulla sua esperienza e professionalità, stabilisca un indice di
gradimento del lavoro degli studenti effettuato sul percorso didattico svolto.
La valutazione (scegli una voce Soggettiva\Oggettiva) Soggettiva ,
risulta: (scegli una voce) adeguata
1. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER:
• Unità di apprendimento e/o
• Moduli e/o
• Percorsi formativi ed
• Eventuali approfondimenti
50
U.D.A. – Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento
Teoria: Relazione tra pratica sportiva e salute
(h 3)
Potenziamento organico generale: esercizi a corpo libero individuali e a coppie
(addominali, dorsali, braccia e gambe)
(h 10)
Piccoli attrezzi: spiegazione tecnica dell’attrezzo, esercizi di sensibilizzazione e
costruzione di esercizi specifici con: ostacoli di varia misura.
(h 4)
Grandi attrezzi (spalliera, trave, quadro svedese) esercizi di sensibilizzazione,
specifici, di riporto
(h 6)
Esercizi tonificazione rachide e rilassamento cervicale
(h 6)
Giochi di squadra: spiegazione dei fondamentali individuali della pallavolo e
della tecnica di palleggio e bagher. Principali norme del regolamento.
(h 4)
Giochi individuali. Badminton: sensibilizzazione mano/racchetta, servizio
semplice, principali colpi, lavoro con rete.
(h 4)
Esercizi di equilibrio, agilità e coordinazione.
(h 4)
U.DA. monodiciplinare "Costruiamio assieme"
(h 18)
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 59
2. METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati,
attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Lezione frontale, formazione di gruppi e attività individualizzata. La metodologia
utilizzata è stata: globale, analitica, direttiva e a scoperta guidata. Per gli alunni in
difficoltà sono state utilizzate forme di recupero individuali.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio,
attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Sono state utilizzate le attrezzature presenti in palestra.
4. PUNTO DI RIFERIMENTO DEL LAVORO E RICADUTE:
Risorse:
La programmazione ha tenuto conto degli obiettivi educativi individuati dal
Consiglio di Classe
Carenze
Nessuna
51
5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza
prova, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
Sono state utilizzate le attrezzature presenti in palestra.
A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi
delle prove e delle verifiche effettuate:
x
Firma del Docente
Fabio Fiorini
Treviso, 09/05/2014
52
PROGRAMMA SVOLTO
MATERIA: ED. FISICA
A.S. 2013 / 2014
CLASSE 5^ C T.S.S.
Teoria
Relazione tra pratica sportiva e salute.
Pratica
* Potenziamento organico generale: corsa a ritmo regolare, esercizi a corpo libero
individuali e a coppie dei pricipali distretti muscolari, anche con l’uso di piccoli e grandi
attrezzi.
* Esercizi di equilibrio, agilità e coordinazione, anche con l’uso di piccoli e grandi
attrezzi.
* Esercizi per la tonificazione della muscolatura del rachide con l’integrazione di
spiegazioni teoriche per migliorare la postura. Esercizi di rilassamento della muscolatura
cervicale.
* Piccoli attrezzi: esercizi di sensibilizzazione e esercizi specifici.
* Grandi attrezzi (spalliera, quadro svedese, trave): esercizi di sensibilizzazione, esercizi
specifici e di riporto.
* Giochi di squadra: Pallavolo: esercizi sui fondamentali e partita.
* Giochi individuali: Badminton: sensibilizzazione mano/racchetta, servizio semplice,
principali colpi, lavoro con rete.
* U.D.A. monodisciplinare “Costruiamo assieme” combinazioni motorie e piramidi
acrogym su base musicale ideate dai gruppi liberamente costituiti dagli alunni.
Treviso 09/05/2014
Firma del Docente
Fabio Fiorini
53
ALLEGATO 2
SIMULAZIONE DELL’ ESAME DI STATO
Calendario delle simulazioni
Nel corso dell’anno sono state effettuate le seguenti simulazioni per le tre prove scritte previste per
l’esame di stato.
Prima prova
10 aprile 2014
Seconda prova
Terza prova
24 aprile 2014
6 maggio 2014
Prova conforme a quella
somministrata agli esami di stato
Tema
Tipologia B
Per quanto riguarda la terza prova che coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno,
il Consiglio di Classe, tenuto conto del curriculum di studi, delle materie oggetto della prima e
seconda prova scritta, che sono state escluse, ha effettuato una simulazione che ha interessato le
seguenti discipline: inglese, diritto, cultura medico sanitaria e matematica.
E’ stata utilizzata la tipologia B che prevede quesiti a risposta singola liberamente formulata dal
candidato e contenuta nei limiti dell’estensione stabilita in un numero massimo di righe indicate e
con uno schema strutturato in 12 quesiti per 4 materie ( 3 domande per materia) (art. 4 DM 429 del
2000).
54
Testi delle prove svolte
PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
Tipologia A - Analisi del testo:
Umberto SABA, da Preludio e canzonette, 1922
Il canto di un mattino
Da te, cuor mio, l'ultimo canto aspetto,
e mi diletto a pensarlo fra me.
Del mare sulla riva solatia,
non so se in sogno o vegliando, ho veduto,
quasi ancor giovanotto, un marinaio.
La gomena toglieva alla colonna
dell'approdo, e oscillava in mar la conscia
nave, pronta a salpare.
E l'udivo cantare,
per se stesso, ma si che la città
n'era intenta, ed i colli e la marina,
e sopra tutte le cose il mio cuore:
"Meglio - cantava - dire addio all'amore,
se nell'amor non è felicità".
Lieto appariva il suo bel volto; intorno
era la pace, era il silenzio; alcuno
né vicino scorgevo né lontano;
brillava il sole nel cielo, sul piano
vasto del mare, nel nascente giorno.
Egli è solo, pensavo; or dove mai
vuole approdar la sua piccola barca?
"Così, piccina mia, così non va"
diceva il canto, il canto che per via
ti segue; alla taverna, come donna
di tutti, l'hai vicino.
Ma in quel chiaro mattino
altro ammoniva quella voce; e questo
lo sai tu, cuore mio, che strane cose
ti chiedevi ascoltando: or se lontana
andrà la nave, or se la pena vana
non fosse, ed una colpa il mio esser mesto.
Sempre cantando, si affrettava il mozzo
alla partenza; ed io pensavo: è un rozzo
uomo di mare? 0 è forse un semidio?
Si tacque a un tratto, balzò sulla nave;
chiara soave rimembranza in me.
5
10
15
20
25
30
35
Umberto Saba (Trieste, 1883 - Gorizia, 1957), uno dei maggiori poeti del Novecento italiano, crebbe nell'ambiente della
famiglia materna di origine ebraica. Compì studi irregolari e fece diversi mestieri. Fu anche collaboratore della "Voce".
Trascorse gran parte della vita a Trieste, dove dal 1919 era divenuto proprietario dì una libreria antiquaria. Nel 1921
uscì la prima edizione del Canzoniere (nel quale confluì la precedente produzione poetica). Nel 1938, in seguito alle
leggi razziali, Saba fu costretto a cedere formalmente la proprietà della sua libreria. Dopo l'8 settembre 1943, fuggito da
Firenze, fu a Roma, poi a Milano, dove si trattenne per una decina d'anni, pur tornando periodicamente a Trieste. Negli
anni cinquanta le sue condizioni di salute si aggravarono, ma scrisse fino all'ultimo, in versi e in prosa. L'edizione del
55
1961, dopo la morte del poeta, raccoglie il testo completo del Canzoniere canonico. La poesia di Saba, autobiografica e
legata a forme tradizionali, è anche caratterizzata da influssi culturali europei, in particolare mitteleuropei.
I. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
2.1 Individua le espressioni letterarie e arcaiche presenti nella poesia.
2.2 Nei vv. 13-14 e 22 sono citati più o meno liberamente versi tratti dalla canzonetta Cara piccina! di Libero Bovio e
Gaetano Lama (1918). Saba attinge anche alla "Musa popolare". Spiega i vv. 23-25, che si riferiscono appunto ai versi
della canzonetta.
2.3 Il canto del marinaio "altro ammoniva" quando fu ascoltato dal poeta (v. 27). Spiega perché.
2.4 Soffermati sui vv. 29-30. Di che cosa è colpevole il poeta?
2.5 Spiega il dubbio del poeta ai vv. 33-34. Il marinaio "è un rozzo uomo di mare o è forse un semidio"? Perché
"rozzo"? Perché addirittura un "semidio"?
2.6 Perché è così "soave" al poeta il ricordo di quell'avvenimento? Spiega il v. 36.
2.7 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con
opportuni collegamenti ad altri testi di Saba o a testi di altri autori, in particolare degli autori n'echeggiati da Saba
(Petrarca, Leopardi, d'Annunzio).
Tipologia B - Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o informa di "saggio breve " o di "articolo di giornale ", utilizzando i documenti e i dati che
lo corredano.
Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,
argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al
saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo
scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione
suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell' "articolo di
giornale ", individua nei, documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi
il tuo "pezzo".
Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano,
rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di
rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. Ambito artistico-letterario
ARGOMENTO: Guardando e ascoltando da finestre e balconi
DOCUMENTI
................................
d'in su i veroni del paterno ostello
porgea gli orecchi al suon della tua voce,
ed alla man veloce
che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
56
le vie dorate e gli orti,
e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
lingua mortal non dice
quel ch'io sentiva in seno.
................................
G. LEOPARDI, A Silvia, dai "Canti", 1831
M'affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l'onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
G. PASCOLI, Mare, da "Myricae", 1891
"Che allegria c'è? Cos'hanno di bello tutti costoro?" Saltò fuori da quel covile di pruni; e vestitosi a mezzo, corse a
aprire una finestra, e guardò; ... al chiarore che pure andava a poco a poco crescendo, si distingueva, nella strada in
fondo alla valle, gente che passava, altra che usciva dalle case, e s'avviava, tutti dalla stessa parte, verso lo sbocco, a
destra del castello, tutti col vestito delle feste, e con un'alacrità straordinaria.
... Il signore rimase appoggiato alla finestra, tutto intento al mobile spettacolo. Erano uomini, donne, fanciulli, a brigate,
a coppie, soli; uno, raggiungendo chi gli era avanti, s'accompagnava con lui; un altro, uscendo di casa, s'univa col primo
che rintoppasse; e andavano insieme, come amici a un viaggio convenuto. Gli atti indicavano manifestamente una fretta
e una gioia comune; e quel rimbombo non accordato ma consentaneo delle varie campane, quali più, quali meno vicine,
pareva, per dir così, la voce di que' gesti, e il supplimento delle parole che non potevano arrivar lassù. Guardava,
guardava; e gli cresceva in cuore una più che curiosità di saper cosa mai potesse comunicare un trasporto uguale a tanta
gente diversa."
A. MANZONI, Promessi sposi, cap. XXI, 1827
"Le ragazze devono avvezzarsi a quel modo, rispondeva Maruzza, invece di stare alla finestra. "A donna alla finestra
non far festa".
- Certune però collo stare alla finestra un marito se lo pescano, fra tanti che passano; osservò la cugina Anna dall'uscio
dirimpetto.
La cugina Anna aveva ragione da vendere; perché quel bietolone di suo figlio Rocco si era lasciato irretire dentro le
gonnelle della Mangiacarrubbe, una di quelle che stanno alla finestra colla faccia tosta."
G. VERGA, I Malavoglia, Milano 1881
Dalla finestra aperta
Entran le voci calme
Del fiume,
I canti lontani
Delle lavandaie
Laggiù fra i pioppi e gli ontani,
Presso la pura corrente
Che mormora sì dolcemente
Il fumo dei vapori
Si confonde con quello delle case
................................
Penso ad una fanciulla bionda.
Fra poco sarà mezzogiorno
E una gran tenerezza m "invade,
E una voglia di piangere senza perché.
A. BERTOLUCCI, Sirio, Panna, 1929
57
HENRI MATISSE, Donna seduta, le spalle alla finestra aperta, 1922
(olio su tela, The Montreal Museum of Fine Arts)
"Se sono riuscito a fare un tutt'uno sulla tela di ciò che è interno, è perché l'atmosfera del paesaggio e quella della mia
camera sono una cosa sola ... non devo avvicinare l'interno con l'esterno, nella mia mente sono già uniti. ... Quando,
aprendo la finestra, pensavo che avrei avuto tutti i giorni quella luce davanti agli occhi, non potevo credere alla mia
felicità.
Matisse e Bonnard, Skira, 2006
2. Ambito socio-economico
ARGOMENTO: L'infanzia tra sfruttamento, abbandono e tutela: uno sguardo al passato e al presente
DOCUMENTI
... Una volta si doveva esplorare un passaggio che doveva comunicare col pozzo grande a sinistra, verso la valle, e se la
cosa andava bene, si sarebbe risparmiata una buona metà di mano d'opera nel cavar fuori la rena. Ma a ogni modo, però,
c'era il pericolo di smarrirsi e di non tornare mai più. Sicché nessun padre di famiglia voleva avventurarcisi, né avrebbe
permesso che si arrischiasse il sangue suo, per tutto l'oro del mondo.
Malpelo, invece, non aveva nemmeno chi si prendesse tutto l'oro del mondo per la sua pelle, se pure la sua pelle valeva
tanto: sicché pensarono a lui. Allora, nel partire, si risovvenne del minatore, il quale si era smarrito, da anni ed anni, e
cammina e cammina ancora al buio, gridando aiuto, senza che nessuno possa udirlo. Ma non disse nulla. Del resto a che
sarebbe giovato? Prese gli arnesi di suo padre, il piccone, la zappa, la lanterna, il sacco col pane, il fiasco del vino, e se
ne andò: né più si seppe nulla di lui.
Così si persero persin le ossa di Malpelo, e i ragazzi della cava abbassano la voce quando parlano di lui nel sotterraneo,
ché hanno paura di vederselo comparire dinanzi, coi capelli rossi e gli occhiacci grigi."
G.VERGA, Rosso Malpelo, in "Vita dei campi", 1880
"I carusi sono generalmente ragazzi dagli otto ai quindici anni o diciott'anni, che trasportano a spalla il minerale dello
zolfo dalle profonde gallerie alla superficie, arrampicandosi su per gli strettissimi pozzi. I picconieri, cioè gli uomini
che coi picconi staccano il minerale nelle gallerie, si procurano uno o più carusi mediante un'anticipazione ai genitori
dei ragazzi di una somma che varia dalle 100 alle 150 lire in farina o frumento. Preso così come una bestia da soma, il
caruso appartiene al picconiere come un vero schiavo: non può essere libero finché non ha restituito la somma predetta
e siccome non guadagna che pochi centesimi la sua schiavitù dura per molti anni."
A. ROSSI, in "La Tribuna", 1893
"Una volta, negli anni del secondo dopoguerra, ... erano italiani: gli sciuscià, i bambini delle macerie, scampati alla furia
dei bombardamenti.
Adesso si chiamano Alì, Mohamed, Marian, lonel, Michel, Martin, Soarez, Alexa. I nomi e le nazionalità sono cambiati,
ma la sostanza è rimasta la stessa. La legge li definisce "minori non accompagnati". Provengono dall'Afghanistan, dalla
Romania, dall'Etiopia, dalla Nigeria, dall'Albania, dal Marocco, dalla Moldavia. Sono arabi, slavi, creoli, meticci, azari,
bianchi e neri. Biondi e bruni. Parlano idiomi sconosciuti. Hanno sedici, diciassett'anni. 1 traguardi da tagliare
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diventano altri: imparare la lingua italiana, trovare una sistemazione professionale ... Dopo tutte le esperienze che hanno
avuto, laceranti, profonde, indicibili, i minori stranieri assomigliano piuttosto a quegli uccelli di passo che, se
torneranno nei lidi da cui partirono, lo faranno soltanto alla fine del giro, lungo o breve che sia."
E. AFFINATI, Città dei Ragazzi, lo spettro della chiusura, "Il Corriere della Sera", 11/1 1/2005
"Lo sfruttamento del lavoro minorile ha serie conseguenze non solo sulla salute e sullo sviluppo dei bambini, ma anche
effetti psicologici che ne possono segnare tutta la vita. La vulnerabilità dei bambini li pone a rischio di incidenti e di
malattie professionali più di un adulto che faccia lo stesso lavoro. I minori che lavorano possono essere esposti a
prodotti nocivi (es. pesticidi e diserbanti in agricoltura); difficilmente i bambini hanno sufficienti conoscenze per
maneggiare sostanze pericolose né sufficiente potere contrattuale per rifiutare determinate attività. Da un'indagine
condotta negli USA nel 1990, risultava che minori messicani avevano lavorato nei campi, appena irrorati di pesticidi, in
alcune aziende nello stato di New York. I bambini costretti a lunghe ore di lavoro ripetitivo hanno cali di attenzione che
aumentano il rischio di incidenti."
da Amnesty Intemational, Rapporto 2000
"Secondo l'organizzazione internazionale Unicef sono 250 mila i ragazzini coinvolti nelle guerre in corso nel pianeta.
Dire bambini-soldato non significa però solo bambini in armi. L'Unicef non si stanca di ripeterlo: il reclutamento e lo
sfruttamento di minorenni a fini militari dev'essere inteso in senso molto più ampio. Sono maschi e femmine, a volte
hanno appena sette anni. Oltre che come combattenti, sono utilizzati come spie, portatori, cuochi, infermieri, staffette.
Per gli eserciti, regolari o no, avere dei bambini fra gli ausiliari consente di avere più adulti da inviare al fronte.
Attualmente, almeno dodici paesi sarebbero toccati dal flagello: Colombia, Burundi, Costa d'Avorio, Uganda,
Repubblica democratica del Congo, Somalia, Sudan, Ciad, Birmania, Nepal, Filippine, Sri Lanka."
G. MARTINETTI, Un patto contro i bambini soldato, "La Repubblica", 5/2/2007
"E' stato attivato un servizio per aiutare mamme in difficoltà: accanto all'ospedale è stata allestita una stanza
accogliente. Al centro c'è una culla termica, evoluzione della ruota degli esposti, collegata a sensori e telecamere.
Appena un bimbo viene adagiato nel lettino scatta l'allarme. E i neonatologi del pronto soccorso in una manciata di
secondi riescono ad assisterlo...
Il cinema italiano ha sempre dimostrato una certa passione per il bambino lasciato in quella ruota detta degli Innocenti.
Così gli orfanelli compaiono ne "I soliti ignoti"1959, in "Marcellino Pane e vino" girato nel 1955 da Luigi Comencini ...
E dello stesso tema parla "L'albero degli zoccoli" di Ennanno Olmi del 1978."
F. DI FRISCHIA in La ruota salva-bambini in tutti gli ospedali, "Corriere della sera", 26/2/2007
"La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità
di retribuzione."
La Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 37
"Gli Stati adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di
discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei
suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari."
Da Convenzione sui Diritti del Fanciullo, New York, 20 novembre 1989
3. Ambito storico-politico
ARGOMENTO: Alle origini dello sviluppo industriale dell'Italia
DOCUMENTI
"Un'altra condizione nuova che va tenuta presente è la fine della crisi agraria, avvenuta intorno al 1895, con la
conseguente tendenza al rialzo anche dei prezzi agricoli. Lo slancio industriale si collegò pertanto ad una notevole
ripresa della produzione agricola che si manifestò, come si vedrà più avanti, nei settori capitalisticamente e
tecnicamente più evoluti dell'agricoltura italiana. Anche questa connessione, che favorì l'industria chimica, alcune
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industrie alimentari e, in qualche misura, l'industria meccanica, meriterebbe di essere approfondita più di quanto sia
stato fatto finora, soprattutto per gli effetti riguardanti i movimenti della manodopera e gli impieghi dei capitali.
Ma queste circostanze generali non sarebbero bastate a stimolare e a consolidare lo slancio industriale se non avessero
agito in senso concomitante altre spinte di carattere interno: la politica doganale ... e il riordino bancario degli anni
1893-95."
G. CANDELORO, Storia dell'Italia moderna. VII, Milano 1974
"I settori di cui si è detto brevemente sin qui sono costituiti in buona parte da industrie relativamente nuove e
caratterizzate da notevoli potenzialità di aumento di produttività attraverso l'introduzione di progresso tecnico autoctono
o importato. Sono anche i comparti manifatturieri sui quali si fonderanno per molti decenni le fortune economiche di un
paese tipicamente trasformatore quale l'Italia. P,, pertanto, giustificata l'attenzione che ad esse dedicano gli storici, nel
quadro di quella che molti di essi considerano la rivoluzione industriale italiana, nata sull'onda lunga del progresso
tecnico che caratterizza l'intera economia mondiale di questo periodo."
G. TONIOLO, Storia economica dell'Italia liberale, Il Mulino, Bologna 1988
"Un,altro ambiente noi troviamo alla vigilia della guerra. Le basi del nostro sistema si sono alquanto allargate, oltre che
per il notevole impulso dato alla produzione cotoniera, perché è sorta un'industria siderurgica, una serie di imprese
chimiche, se non un'industria chimica, e s'è avuto un esordio promettente dell'industria elettrica ... Il tardivo sviluppo
delle nostre industrie spiega agevolmente il largo concorso che in esse si verificò di uomini e capitali stranieri.
Notevolissima appare, agli inizi della nostra attività, la partecipazione dell'elemento tecnico o dirigente venuto da fuori,
quando tedeschi, svizzeri, inglesi, francesi erano, nella grandissima maggioranza dei nostri opifici attrezzati per la
produzione meccanica, i capi-fabbrica e il personale tecnico dirigente, che s'importava insieme col macchinario."
R. MORANDI, Storia della grande industria in Italia, Einaudi, Torino 1966
"Il quadro muta, ma lentamente, dopo l'unificazione. Lo sforzo dello Stato per migliorare l'istruzione della popolazione
non fu trascurabile. 1 fondi stanziati per la pubblica istruzione passarono da un modestissimo 1,4% del bilancio nel
1861 (il che era comunque pari, in valore assoluto, a circa una volta e mezzo la spesa congiunta degli Stati preunitari nel
1859) a circa il 5% nel 191 I. Anche i comuni aumentarono i fondi per l'istruzione dal 7,5% delle spese nel 1866 al 23%
nel 1912, mentre le province ebbero in questo campo un ruolo modesto e declinante (dal 5,4% delle spese nel 1866, al
3,5% nel 1913."
V. ZAMAGNI, Istruzione e sviluppo economico. Il caso italiano. 1861 ~1 913, in "L'economia italiana. 1861-1940", a
cura di G. Toniolo, Laterza, Bari 1978
"Siderurgia e industria tessile furono insieme con la grande cerealicoltura le forze che, come è noto, più energicamente
lottarono in Parlamento e nel paese per l'approvazione della tariffa del 1887, e che da essa ricavarono i maggiori
benefici. Non spetta a noi di n'prendere qui i temi della pluridecennale polemica fra sostenitori ed avversari del
protezionismo allora instaurato, che vide schierati a difesa rappresentanti di interessi sezionali, nazionalisti di varia
gradazione e colore, esponenti del movimento operaio e del mondo industriale e settentrionale in genere, contro
l'attacco concentrico di meridionalisti, sostenitori degli interessi agrari, libero-scambisti di origine politica o
"scientifica", democratici ed esponenti dell'estrema sinistra."
R. ROMEO, Risorgimento e capitalismo, Laterza, Roma-Bari 1978
4. Ambito tecnico-scientifico
ARGOMENTO: Il problema energetico oggi
DOCUMENTI
"Le grandi reti energetiche hanno questo in comune: configurano un nuovo mercato dell'energia e sono fondate su
sistemi tecnici esportatori di attività motrici e generatori di bisogni nuovi ... Il prototipo di queste reti di ridistribuzione
è quello del carbone britannico ... La filiera energetica del vento, quale era stata sfruttata dal XVI al XVIII secolo, era
certamente 'illimitata', per quanto riguardava le quantità di energia eolica captabili, ma era limitata nello spazio
dall'esistenza di venti dominanti (alisei, venti dell'ovest, ecc.) e nel tempo dalla probabilità più o meno grande di
'periodi di bonaccia'. Al sistema tecnico del veliero si sostituì, nel XIX secolo, un altro sistema tecnico legato alla
60
macchina a vapore ... che, essendo basato sul carbone, consentiva di superare i limiti spazio-temporali della navigazione
a vela. Il ruolo svolto dalla ferrovia, sul piano nazionale e globale, fu dunque progressivamente garantito, sul piano
internazionale e marittimo, dalle navi a vapore ... Spostare il limite naturale della giornata era diventato possibile, alla
fine del secolo XVIII, grazie alla scoperta del gas illuminante. Non si trattava di una nuova energia primaria, ma di una
fonna secondaria ricavata dalla distillazione del carbone a legna o del carbon fossile ... L'irruzione del petrolio nel
sistema energetico industriale procede con l'esperienza acquisita in fatto di gas illuminante e con il precedente del
carbone."
J.C. DEBIER-J.P. DEL:úAGE-D. @MERY, Storia dell'energia, 1993
"La maggior parte del petrolio è usata dai paesi industriali dell'OCSE, i cui consumi continuano a crescere: nel periodo
1994-98 sono passati da 39,8 a 42 milioni di barili al giorno; ... mentre nei paesi non facenti parte dell'OCSE i consumi
sono passati, nello stesso periodo, da 28,9 ad oltre 33 milioni di barili al giorno ... Si calcola che, dall'inizio dello
sfruttamento industriale del petrolio nella seconda metà del XIX secolo, siano stati estratti dalle riserve petrolifere
mondiali all'incirca 800 miliardi di barili di greggio e che restino ancora circa 1000 miliardi, sfruttabili nelle attuali
condizioni economiche e tecnologiche ... La stima sulla durata delle riserve si basa sull'ipotesi che agli attuali 1000
miliardi di barili se ne possano aggiungere, con la scoperta di nuovi giacimenti, altri 550 miliardi ... In base a tale
ipotesi, le riserve totali ... si esaurirebbero completamente tra il 2036 e il 2056. "
M. DINUCCI, Il sistema globale, Bologna, Zanichelli 1998
" Il vantaggio di costruire centrali nucleari civili che, mentre producevano energia elettrica, potessero fornire plutonio e
altro materiale fissile per uso militare, apparve evidente a politici e militari, sia negli Stati Uniti che nei paesi che
successivamente cominciarono a costruire armi nucleari (Unione Sovietica, Gran Bretagna, Francia, Cina e altri) ... Il
nucleare civile è dunque nato come ricaduta tecnologica del nucleare militare ed è servito, a sua volta, allo sviluppo di
quest'ultimo, fornendo materiale fissile per le armi nucleari e permettendo ai paesi che le costruiscono di ammortizzarne
in parte i costi con la vendita di energia elettrica e di intere centrali elettronucleari.
E. TURRIM, La Via del Sole, Ed. Cultura della Pace, 1990
"Le windfarm (fattorie del vento) sono centrali eoliche collegate alla rete elettrica ... Gli impianti eolici producono
inquinamento acustico ... e interferenze elettromagnetiche: due inconvenienti ai quali si può rimediare attraverso una
opportuna scelta dei siti, come è stato fatto in California installando gli aerogeneratori in zone desertiche. Occorre
inoltre considerare che una centrale eolica richiede uno spazio molto maggiore rispetto a una centrale a combustibili
fossili ... Il costo dell'energia elettrica prodotta da centrali eoliche è ancora superiore a quello dell'energia prodotta da
centrali termoelettriche a combustibili fossili, ma sta rapidamente calando di pari passo con l'aumento dell'efficienza
degli impianti. Occorre considerare che, nel definire il costo dell'energia prodotta da centrali termoelettriche a
combustibili fossili e termonucleari, non si tiene conto del costo dell'inquinamento e dello smaltimento delle scorie, che
invece è nullo nelle centrali eoliche."
Dati dell'ENEL, 1995
Tipologia C - Tema di argomento storico
La costruzione dello Stato democratico in Italia all'indomani della seconda guerra mondiale.
Considerata anche l'esperienza dell'Italia pre-fascista, illustra le tappe del percorso di costruzione delle istituzioni
democratiche, le scelte e i processi che ne hanno consentito il progressivo consolidamento.
Tipologia D - Tema di ordine generale
La massiccia partecipazione di pubblico ai grandi eventi culturali è diventata, da alcuni anni, un vero fenomeno sociale
che ha coinvolto metropoli e piccole città.
Mostre, concerti, rappresentazioni teatrali, rassegne cinematografiche, aperture di nuovi spazi museali, solo per citare
alcuni esempi, hanno avuto grande risonanza e notevole successo ovunque, con positivi n'svolti economici e
occupazionali.
Sulla base delle tue esperienze, discuti se tutto ciò possa rappresentare solo un semplice "consumo di cultura", una
voglia di "esserci" sulla spinta di una moda, veicolata attraverso i mass media, o se e in quale misura corrisponda invece
ad un sincero desiderio di arricchimento del proprio patrimonio di conoscenze, alimentato anche dalla scuola.
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Seconda prova
SIMULAZIONE ESAME DI STATO - SECONDA PROVA – A.S. 2013/2014
Indirizzo: TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
Tema di : PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
Il candidato svolga una traccia a scelta
1) Anziano
Il candidato discuta sugli aspetti educativi e ricreativi del tempo libero (gioco, attività espressive,
attività manuali, sport, turismo) in relazione agli interessi degli anziani.
In particolare, si soffermi sui seguenti punti:
Differenza tra vecchiaia biologica e vecchiaia mentale
Nuove frontiere della vecchiaia
Educazione alla vecchiaia
Interventi sociali di ampio respiro formativo a sostegno degli anziani
2) Figura professionale
Nella professione di Tecnico dei Servizi Sociali, la sensibilità psicologica e la competenza
professionale giocano un ruolo importante nel rapporto con l’utente.
Dagli studi fatti, il candidato spieghi l’importanza della motivazione personale, del saper
comunicare con l’utente e la sua famiglia, nonché degli eventuali rischi che questa professione può
comportare.
3) Disabilità
Le persone con disabilità sono destinatarie di interventi da parte dei servizi sociali.
Il candidato delinei le più diffuse tipologie di intervento a sostegno delle persone con disabilità e
ponga comunque in evidenza le caratteristiche di tali interventi in rapporto alle disabilità specifiche
e all’età dei soggetti interessati.
Il candidato ipotizzi inoltre il caso di una persona con disabilità grave e si soffermi sugli interventi
attuabili dal Tecnico dei servizi sociali
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Terza prova
I.S.I.S.S. “ F. BESTA”
Anno Scolastico 2013/2014
SIMULAZIONE TERZA PROVA
DIRITTO ED ECONOMIA
Data_____________
Classe 5^ C ss
Allieva______________________________________
1) In base all’art.2135 c.c.,definisci l’ imprenditore agricolo,specificando le attività che
lo caratterizzano.
2) Spiega le differenze tra società semplice e società in nome collettivo nei rapporti
con i terzi
3)Illustra la risoluzione del contratto
63
Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore
“F.Besta”
Treviso
Simulazione terza prova scritta
Cultura Medico Sanitaria
Cognome e nome: ___________________________________
Classe ________
1. Descrivi gli acidi grassi precisando: la differenza rispetto al tipo di legame, in quali alimenti
sono contenuti, quali sono da preferire in un’alimentazione equilibrata e perchè (massimo 10
righe).
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
2. Definire che cos’è l’aterosclerosi, quali sono le conseguenze, quali sono i fattori
predisponenti, qual è la possibile prevenzione (massimo 10 righe).
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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3. Descrivi la fenilchetonuria indicando: la causa, gli effetti, la modalità con cui viene
effettuata la diagnosi e la terapia (massimo 10 righe).
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________________
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SIMULAZIONE TERZA PROVA - LINGUA STRANIERA INGLESE
ESAME DI STATO A.S. 2013-2014
1. How would you help a child affected by Autism develop his physical and mental
potential? What activities or what future jobs would you suggest ? Give reasons for
your choices and suggestions based on the characteristics of this disability. Have you
ever cared for a person with Autism? If yes, how was your experience?
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___________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________
2. What do you know about generalised anxiety disorder (G.A.D.)? What are the
symptoms of G.A.D.? . Have you ever cared for a person with anxiety disorder? If
yes, how was your experience?
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
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___________________________________________________________________________
66
SIMULAZIONE TERZA PROVA - LINGUA STRANIERA INGLESE
ESAME DI STATO A.S. 2013-2014
3. Adolescence is a difficult period. What do you know about alcohol dependency
among young people, its signs and risks?
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
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67
SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME DI STATO A. S. 2013/2014
MATERIA: MATEMATICA
CANDIDATO/A …………………………….……………
CLASSE …………..
1) DEFINIRE E DISEGNARE L’ASINTOTO PER UNA FUNZIONE.
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
2) DEFINIRE E DISEGNARE UN PUNTO SINGOLARE.
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
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3) CALCOLARE LA DERIVATA DELLA FUNZIONE f ( x ) = x 2 − 4 x + 3 NEL PUNTO c = 2 .
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
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______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
69
Griglie di valutazione
Prima prova scritta: italiano
TIPOLOGIA A: ANALISI E COMMENTO DI UN TESTO LETTERARIO E NON
LETTERARIO
OPERAZIONI
DESCRITTORI
PUNTEGGIO
VOTO
(in
15esimi)
RICHIESTE
AL CANDIDATO
Comprensione del testo
Comprende correttamente il
0-3 (2)
testo
Individuazione delle
Conosce le strutture formali del
0-3 (2)
strutture formali
testo
Contestualizzazione del
Contestualizza l’autore e la sua
0-4 (3)
testo
poetica (conoscenza)
Stesura di un commento
Argomenta coerentemente un
0-3 (2)
personale
giudizio critico
Competenza e padronanza
Usa correttamente il linguaggio
0-2 (1)
linguistica
specifico
TIPOLOGIA B: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO STORICO-POLITICO / SOCIOECONOMICO / ARTISTICO-LETTERARIO / TECNICO-SCIENTIFICO
OPERAZIONI
DESCRITTORI
PUNTEGGIO
VOTO
(in
15esimi)
RICHIESTE
AL CANDIDATO
Produzione di un testo di
Produce un testo ben strutturato
0-3 (2)
tipo argomentativo /
nelle sue componenti,
narrativo / espositivo /
individuando correttamente i
descrittivo (saggio breve o
destinatari
articolo di giornale)
Utilizzo dei documenti
Utilizza adeguatamente i
0-1 (1)
documenti forniti
Argomentazione delle tesi
Rimane aderente alla traccia
0-2 (1)
affrontate
Argomenta in modo coerente
0-3 (2)
Competenza e padronanza
linguistica
È capace di esprimere giudizi
critici
Usa correttamente il linguaggio
specifico
VOTO
(in
decimi)
VOTO
(in
decimi)
0-3 (2)
0-3 (2)
70
TIPOLOGIA C: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO DI CARATTERE STORICO
OPERAZIONI
DESCRITTORI
PUNTEGGIO
VOTO
(in 15esimi)
RICHIESTE
AL CANDIDATO
Interpretazione e commento Conosce i contenuti relativi
0-4 83)
delle situazioni o fenomeni
all’argomento proposto
storici relativi all’argomento Rimane pertinente alla traccia
0-4 (3)
Individuazione
dell’incidenza degli eventi
considerati nel più ampio
contesto storico
Competenza linguistica di
tipo storiografico e
padronanza linguistica
Esprime capacità critiche e di
collegamento dei fatti storici
0-4 (2)
Usa correttamente il linguaggio
specifico
0-3 (2)
VOTO
(in
decimi)
TIPOLOGIA D: TRATTAZIONE DI UN TEMA SU UN ARGOMENTO DI CARATTERE
GENERALE
OPERAZIONI
DESCRITTORI
PUNTEGGIO
VOTO
VOTO
(in
15esimi)
(in
RICHIESTE
decimi)
AL CANDIDATO
Conoscenza adeguata degli
Conosce l’argomento affrontato
0-4 (3)
aspetti fondamentali del
dibattito culturale sulla
Rimane aderente alla traccia
0-1 (1)
questione affrontata
Attitudine allo sviluppo
Argomenta in modo opportuno
0-3 (2)
critico delle questioni
sull’argomento
affrontate
Autonomia di giudizio
Esprime giudizi critici personali
0-4 (2)
critico
Padronanza linguistica
Usa correttamente il linguaggio
specifico
0-3 (2)
LA COMMISSIONE:
71
Seconda prova scritta: Psicologia
Cognome…………………………
OBIETTIVI
INDICATORI
Nome…………………….
Inadeguato Sufficiente
Adeguato
ortografia, correttezza
morfosintattica
0-1
2
3
0-1
2
3
Organizzazione
del testo
Proprietà lessicale, uso del
linguaggio specifico
Aderenza alla consegna
Chiarezza, organicità, coerenza
Completezza delle informazioni
0-1
2
3
Contenuti
Livello delle conoscenze
0-1
2
3
Analisi, sintesi, collegamenti
Apporto personale
1
2
3
Rielaborazione
Forma:
competenza
espositiva
NOTE…………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………..
Punteggio: Punti…………….su 15
72
Terza prova scritta:
CANDIDATO:_______________________________________________ CLASSE: ___________
INDICATORI
DESCRITTORI
Conoscenze:
- Argomenti relativi
alle discipline
- Completezza del
contenuto
- Organizzazione e
rielaborazione del
contenuto
nulle
Non conosce nessuno degli argomenti proposti
scarse
Conosce in modo confuso solo qualche argomento
1
gravemente
insufficiente
Conosce gli argomenti in modo frammentario e
disorganico
Conosce in modo incerto gli elementi fondamentali
della disciplina
Conosce gli argomenti fondamentali della
disciplina
2
insufficiente
sufficiente
Competenze:
- Comprensione del
quesito
- Articolazione e
chiarezza della
risposta
- Coesione e
ricchezza espress.
- Correttezza
morfosintattica
- Correttezza
grammaticale
- Correttezza
ortografica
Discreto/buono
Conosce gli argomenti in modo ampio e completo
ottimo
Conosce gli argomenti in maniera analitica e
approfondita
nulle
Non dimostra di possedere le competenze richieste
scarse
gravemente
insufficiente
insufficiente
Non comprende i temi e gli argomenti proposti; non
sa applicare le minime conoscenze
Comprende con difficoltà le tematiche proposte e
applica le nozioni acquisite in modo
approssimativo; commette errori gravi e numerosi
Comprende con difficoltà le tematiche proposte
trattandole solo parzialmente; commette errori
gravi
3
4
6
5
6
0
1
2
3
6
4
Tratta le tematiche proposte in modo
sostanzialmente corretto
sufficiente
5
Discreto/buono Sa elaborare le tematiche proposte con correttezza
Sa elaborare autonomamente le tematiche
proposte con varietà, ricchezza e correttezza
espressiva
Ottimo
Lessico:
- possesso ed uso del
linguaggio specifico
Punteggio
Punteggio
ai diversi
massimo
livelli
0
6
Dimostra una conoscenza superficiale del lessico
specifico
1
sufficiente
Tratta l’argomento utilizzando adeguatamente il
lessico specifico
2
buono/ottimo
Si esprime utilizzando efficacemente il lessico
specifico
3
insufficiente
Punteggio ottenuto
3
Punteggio
massimo
CONOSCENZE
6
COMPETENZE
6
LESSICO
3
15
PUNTEGGIO TOTALE
73