MANUALE DELLA QUALITÀ Sistema di gestione per la qualità
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MANUALE DELLA QUALITÀ Sistema di gestione per la qualità
MANUALE DELLA QUALITÀ Sistema di gestione per la qualità Manuale della qualità Revisione n. 02 Il presente manuale della qualità è stato redatto in conformità alla NORMA UNI EN ISO 9001:2008 : Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti Sezione Titolo Revisione Data revisione 1 Introduzione 02 15/09/10 2 Sistema di gestione per la qualità 02 15/09/10 3 Responsabilità della direzione 02 15/09/10 4 Gestione delle risorse 02 15/09/10 5 Realizzazione dei servizi 02 15/09/10 6 Misurazioni, analisi e miglioramento 02 15/09/10 Copia controllata n° ............................ Questa copia del manuale è controllata, registrata e soggetta ad aggiornamento. Data Il responsabile del sistema gestione qualità _________________ ___________________________________ Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 2 – Sistema di gestione per la qualità Indice di sezione Rev 02 01 00 1.1. Introduzione al manuale qualità 1.2. Scopo 1.3 Campo di applicazione 1.4. Manuale della qualità 1.5. Redazione ed emissione del manuale della qualità 1.6. Norme di riferimento 1.7. Glossario Descrizione Terza emissione Seconda emissione Prima emissione Data Redazione Approvazione Emissione Verifica Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi 15-09-2010 13-06-2008 20-11-2007 3 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 1 - Introduzione 1.1. INTRODUZIONE AL MANUALE QUALITÀ Il manuale della qualità della Provincia di Verona (poi, per brevità, Provincia), descrive, documenta, coordina e integra la struttura organizzativa, le responsabilità e i processi che regolano l’istituzione, la gestione e il funzionamento del sistema di gestione per la qualità dell’Ente. Una peculiarità degli enti locali è data dalla presenza di due dimensioni, con compiti, ruoli e responsabilità diversi, che si integrano in maniera organica: quella politica, che deve formulare i programmi, definire gli indirizzi, scegliere le priorità ed assegnare le risorse, e quella gestionalemanageriale, che deve tradurre le politiche in risultati concreti con il massimo di efficienza. Il sistema di gestione per la qualità (poi, per brevità, SGQ) è collocato in questa seconda dimensione organizzativa, in quanto rappresenta uno strumento manageriale efficace per permettere alla struttura funzionale di svolgere il proprio ruolo nel modo migliore. Naturalmente, l’organo politico orienta fortemente la struttura manageriale verso la qualità, sulla base dei valori dichiarati, delle scelte specifiche che compie e delle risorse che destina; tuttavia il SGQ agisce a livello di struttura operativa, in quanto regola le modalità con le quali esso traduce in risultati le politiche date. La realizzazione e il mantenimento della qualità in un’organizzazione dipendono da un sistematico approccio che sia in grado di garantire l’attuazione di sistemi di programmazione e controllo delle attività basati sul coinvolgimento e lo sviluppo della motivazione del personale. Il tutto con la finalità di perseguire la soddisfazione dei clienti-utenti, siano essi enti locali, cittadini singoli o associati, organismi ed istituzioni; per questo, l’adozione del SGQ della Provincia ha il significato di: • • • • consentire un più appropriato presidio delle condizioni per l’ottenimento della soddisfazione delle esigenze dei clienti-utenti, destinatari dei prodotti/servizi erogati dalla Provincia; qualificare i servizi offerti dalla Provincia quali fattori critici di successo per la crescita sociale ed economica del territorio; incrementare l’efficienza attraverso la riduzione degli sprechi; attenuare la possibilità che si verifichino processi autoreferenziali. Il manuale della qualità della Provincia è articolato in sei sezioni, così distinte: Sezione 1 Sezione 2 Sezione 3 Sezione 4 Sezione 5 Sezione 6 Introduzione Sistema di gestione per la qualità Responsabilità della direzione Gestione delle risorse Realizzazione dei servizi Misurazioni, analisi e miglioramento Allegato 1 Elenco e schema dei processi 4 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 1 - Introduzione 1.2. SCOPO Le province, che unitamente ai comuni, alle città metropolitane, alle regioni e allo Stato costituiscono la Repubblica, sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni, secondo i principi fissati dalla Costituzione (articolo 114 Costituzione). In particolare, la provincia è un ente intermedio tra comuni e regione, e rappresenta la comunità provinciale, ne cura gli interessi e ne promuove e coordina lo sviluppo (articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali). Le funzioni fondamentali delle province sono indicate dagli articoli 19 e 20 del suddetto decreto legislativo n. 267/2000 e riguardano l’esercizio su tutto il territorio provinciale o, almeno, su area vasta, dei seguenti compiti: • • • • • • • • • • difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle calamità naturali; valorizzazione dei beni culturali; viabilità e trasporti; protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali; caccia e pesca nelle acque interne; organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore; servizi sanitari di igiene e profilassi pubblica attribuiti dalla legislazione statale e regionale; compiti connessi all’istruzione secondaria di secondo grado e artistica e alla formazione professionale, compresa l’edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli Enti locali; programmazione e pianificazione (PTP - piano territoriale provinciale di coordinamento). Le province, inoltre, svolgono numerose altre funzioni attribuite dallo Stato e dalla Regione, tra le quali si ricordano quelle relative al mercato del lavoro (decreto legislativo n. 469/1997), al turismo (legge della Regione del Veneto n. 33/2002) e al trasporto pubblico locale (legge della Regione del Veneto n. 25/1998). Il funzionigramma, pubblicato sul sito della Provincia, individua, per ciascuna struttura organizzativa, le funzioni svolte e le principali normative, statali e regionali, di riferimento. Per l’organizzazione e la disciplina delle funzioni conferite, le province dispongono di autonomia normativa e statutaria (articolo 114 Cost.) e di autonomia regolamentare (articolo 117, comma 6, Cost.). Lo Statuto e i regolamenti della Provincia sono pubblicati nella home page del portale www.provincia.vr.it. Lo scopo del presente manuale della qualità è di definire e di documentare i criteri guida su cui si basa il SGQ della Provincia e rappresenta la guida di riferimento per consentire un’adeguata comprensione, applicazione e verifica del SGQ adottato. Nel manuale della qualità sono descritti: la politica per la qualità, le modalità di definizione 5 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 1 - Introduzione degli obiettivi qualitativi da perseguire, la struttura organizzativa all’interno della quale sono applicabili, il SGQ, le responsabilità e le risorse messe in atto per assicurare il raggiungimento degli obiettivi qualitativi prefissati. 1.3. CAMPO DI APPLICAZIONE Il sistema di gestione per la qualità della Provincia è conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008 e si ispira ai principi della linea guida UNI EN ISO 9004:2000. Il manuale è vincolante per il personale della Provincia. Il campo di applicazione (perimetro di certificazione) riguarda l'attività amministrativogestionale per la pianificazione, la progettazione, la verifica della progettazione, il controllo e l'erogazione dei servizi, e l'espletamento delle funzioni (esercizio di pubblica potestà) in materia di: • • • • • • • • • • • • • agriturismo, ambiente, cultura, istruzione, prevenzione delle calamità naturali, promozione dell'agricoltura, realizzazione di opere pubbliche, servizi sociali, sviluppo del sistema economico locale, sviluppo del territorio, trasporti, turismo, viabilità. 6 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 1 - Introduzione I punti della norma che trovano parziale applicazione o che non sono applicabili a causa della natura dell’ente Provincia di Verona e dei servizi da esso erogati sono i seguenti: PUNTO NORMA 7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO 7.3.5 VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE E DELLO SVILUPPO PARZIALMENTE NON APPLICABILE APPLICABILE X La progettazione avviene normalmente all’interno di vincoli definiti dal legislatore, mentre la Provincia interviene nello sviluppo del servizio con la definizione delle modalità attuative. X L’attività di verifica è limitata agli ambiti di autonomia e discrezionalità della Provincia. 7.5.5 CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI 1.4. MOTIVAZIONE X Poiché l’output dei processi facenti parte del perimetro di certificazione è rappresentato da servizi, non è applicabile quanto prescritto da tale sottopunto. MANUALE DELLA QUALITÀ Il presente manuale della qualità è il documento pubblico che descrive: • • • • il sistema di gestione per la qualità della Provincia; le sue finalità in ordine al miglioramento della qualità dei servizi erogati; i processi che lo compongono e le loro interrelazioni reciproche; la struttura organizzativa deputata alla loro gestione efficace. Il manuale della qualità contiene o richiama norme cogenti o volontarie (UNI EN ISO 9001:2008) di origine interna o esterna all’Ente, i documenti, le procedure, le istruzioni e le registrazioni necessarie al governo dei processi organizzativi. Esso costituisce il punto di riferimento obbligato per tutti gli attori coinvolti nelle attività attinenti alla qualità dei servizi erogati. 1.5. REDAZIONE ED EMISSIONE DEL MANUALE DELLA QUALITÀ Il manuale della qualità della Provincia è coerente con la norma UNI EN ISO 9001:2008 e con 7 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 1 - Introduzione le peculiarità specifiche che caratterizzano la struttura organizzativa e le modalità di erogazione dei servizi forniti dalla Provincia. Tutte le attività relative alla sua emissione, modifica e gestione sono descritte nell'allegato manuale delle procedure 1.6. NORME DI RIFERIMENTO Le principali normative di riferimento sono le seguenti: Normativa statale per gli enti locali Costituzione della Repubblica Italiana D. Lgs. 267/2000 “Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali” e successive modifiche L. 241/1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modifiche D.Lgs. 112/1998 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59” e successive modifiche D.P.R. 445/2000 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa” e successive modifiche D.P.R. 82/2005 “Codice dell’amministrazione digitale” e successive modifiche Normativa locale Statuto della Provincia di Verona Regolamenti provinciali Normativa di settore Le normativa di settore più rilevante è reperibile sul portale della Provincia di Verona all’indirizzo www.provincia.vr.it. Normativa sulla qualità UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Guida per il miglioramento. La normativa sulla qualità è conservata dal RSGQ, insieme con le copie originali del manuale della qualità, del manuale delle procedure e delle norme interne. 8 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 1 - Introduzione 1.7. GLOSSARIO Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata ad assicurare che i requisiti per la qualità siano soddisfatti. Azione correttiva Azione per eliminare la causa di una non conformità rilevata, o di altre situazioni indesiderabili rilevate. Azione preventiva Azione per eliminare la causa di una non conformità potenziale o di potenziali situazioni indesiderabili. Conformità Soddisfacimento di un requisito. Direzione Persona o gruppo di persone che dal livello più elevato di un’organizzazione la guidano e la gestiscono. Per il SGQ della Provincia l’alta direzione è individuata nel segretario generale dell’Ente. Manuale della qualità Documento che descrive il sistema di gestione per la qualità di un’organizzazione. Miglioramento continuo Attività ricorrente mirata ad accrescere la capacità di soddisfare i requisiti. Non conformità Mancato soddisfacimento di un requisito. Norma interna Documento operativo che stabilisce le regole di gestione dei processi per favorire la corretta applicazione e implementazione del SGQ. Definiscono le responsabilità, le condizioni e le modalità per lo svolgimento delle attività di tipo gestionale o tecnico; contengono i flussi logico-sequenziali dell’attività trattata; richiamano i riferimenti normativi e l’eventuale modulistica di registrazione delle attività. Obiettivi per la qualità Qualcosa a cui si aspira o a cui si mira, relativo alla qualità. Gli obiettivi per la qualità si basano generalmente sulla politica per la qualità di un’organizzazione e sono generalmente specificati per i pertinenti livelli e funzioni nell’organizzazione. Programmazione Parte della gestione mirata a stabilire gli obiettivi e a specificare i processi operativi e le relative risorse necessarie per conseguire tali obiettivi. Nel linguaggio dell’Ente, viene usato comunemente il termine “programmazione”, in quanto il termine “pianificazione” viene normalmente riferito alle attività tecniche di pianificazione territoriale. Pianificazione della qualità Attività dirette a stabilire gli obiettivi per la qualità ed a definire i 9 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 1 - Introduzione processi operativi e le risorse necessarie a conseguirli Politica per la qualità Obiettivi ed indirizzi generali di un’organizzazione, relativi alla qualità, espressi in modo formale dalla direzione. È opportuno precisare che il termine politica non è sostitutivo di scelte che sono collocate agli organi di governo, ma consiste, nell’ottica delle norme UNI EN ISO 9001:2008, nell’esplicitazione dei principi organizzativi e gestionali che permettono all’Ente di agire nel contesto di un SGQ. Procedimento Insieme di adempimenti sequenziali attraverso i quali si realizza un prodotto/servizio. Procedura Modo specificato per svolgere un’attività o un processo. Le procedure possono essere documentate oppure no. Quando una procedura è documentata, si adotta spesso l’espressione “procedura scritta” o “procedura documentata”. Il documento che contiene una procedura può essere chiamato “documento di procedura”. Processo Insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita. Gli elementi in ingresso in un processo provengono generalmente dagli elementi in uscita da altri processi. Prodotto/Servizio Risultato di tutti i processi di realizzazione. Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti. Registrazione Documento che riporta i risultati ottenuti o fornisce evidenza delle attività svolte. Riesame Attività effettuata per riscontrare l’idoneità, l’adeguatezza e l’efficacia di qualcosa a conseguire gli obiettivi stabiliti. Esempio: Riesame da parte della direzione, riesame della progettazione e dello sviluppo, riesame dei requisiti del cliente e riesame delle non conformità. Sistema Insieme di elementi tra loro correlati o interagenti per assicurare un risultato finale. Sistema di gestione per la qualità Sistema di gestione per guidare e tenere sotto controllo un’organizzazione con riferimento alla qualità. Verifica interna Strumento indipendente e documentato attraverso cui la Provincia verifica in modo sistematico la conformità del proprio SGQ ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001. 10 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 1 - Introduzione ACRONIMI ED ABBREVIAZIONI PDO Piano dettagliato degli obiettivi PEG Piano esecutivo di gestione RPP Relazione previsionale e programmatica RSGQ Responsabile del sistema di gestione per la qualità Segretario generale (SG) Segretario generale, o, se nominato, direttore generale Sistema qualità (SGQ) Sistema di gestione per la qualità. VI Verifica interna 11 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 2 – Sistema di gestione per la qualità Indice di sezione Rev 02 01 00 1.1. Requisiti generali 1.2. Sistema documentale per la qualità 1.3. Riferimenti Descrizione Data Redazione Approvazione Emissione Verifica Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Terza emissione Seconda emissione Prima emissione 13-06-2008 20-11-2007 12 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 2 – Sistema di gestione per la qualità 2.1. REQUISITI GENERALI 2.1.1 Approccio del sistema di gestione per la qualità La Provincia ha sviluppato e attuato un SGQ conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008, con le seguenti azioni: determinazione delle esigenze e delle aspettative dei clienti - utenti attuali e potenziali; definizione della politica e degli obiettivi per la qualità; individuazione dei processi e delle responsabilità necessari per conseguire gli obiettivi per la qualità; individuazione e messa a disposizione delle risorse necessarie per conseguire gli obiettivi; rafforzamento dell’approccio per processi con determinazione e messa in atto dei criteri e delle modalità per misurare l’efficacia e l’efficienza dei processi; determinazione dei mezzi per prevenire le non conformità ed eliminarne le cause; definizione e applicazione di un processo per il miglioramento continuo del SGQ. • • • • • • • 2.1.2 Approccio per processi I processi che caratterizzano l’erogazione dei servizi della Provincia sono così classificati: • processi di attuazione, che producono valore per i clienti – utenti e le parti interessate; • processi di supporto, che creano le condizioni per il funzionamento dei processi di attuazione. 13 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 2 – Sistema di gestione per la qualità I processi dell’Ente sono inoltre riconducibili alle seguenti tipologie: PROCESSI TRASVERSALI Processi che si sviluppano coinvolgendo più settori dell'organizzazione. Il processo è regolato da norme interne per la cui redazione ci si avvale del contributo di tutti gli interessati e la cui applicazione è diffusa. S ETTO RE 1 Sottoproce sso Fase 1 S ETTO RE 2 - PROCESSI SETTORIALI - SETTO RE 4 S ottoproce sso Fase 3 - Sottoproce sso Fase 4 - Processi specifici che coinvolgono un unico settore e si sviluppano interamente all'interno di esso. Il processo, di carattere specifico, è regolato da una norma interna redatta dal singolo settore interessato ed applicabile a quel settore. SETTORE 1 SETTORE 1 Sottoprocesso - Fase 1 PROCESSI COMUNI S ottoproce sso Fase 2 SETTO RE 3 Sottoprocesso - Fase 2 SETTORE 1 Sottoprocesso - Fase 3 SETTORE 1 Sottoprocesso - Fase 4 Processi settoriali non specifici. Il processo è regolato da norme interne la cui redazione vede il coinvolgimento dei diversi settori per la realizzazione di un approccio operativo comune e la cui applicazione è diffusa (un modello valido per tutti i settori interessati). SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 Sottoprocesso - Fase 1 Sottoprocesso - Fase 2 Sottoprocesso - Fase 3 14 / 57 SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 Sottoprocesso - Fase 4 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 2 – Sistema di gestione per la qualità I processi principali dell’Ente sono di seguito riportati: Processi Classificazione Tipologia 1 Pianificazione per la qualità di supporto comune 2 Assicurazione qualità di supporto trasversale 3 Programmazione, controllo ed organizzazione di supporto trasversale 4 Programmazione e pianificazione di supporto comune 5 Gestione risorse finanziarie di supporto trasversale 6 Gestione del personale di supporto comune 7 Sviluppo competenze professionali risorse umane di supporto trasversale 8 Approvvigionamento di attuazione comune 9 Gestione del sistema informativo di supporto settoriale 10 Comunicazione di attuazione trasversale 11 Gestione partecipazioni di supporto trasversale 12 Deliberazioni, determinazioni e altri atti di attuazione trasversale 13 Atti di assenso di attuazione comune 14 Vigilanza, controllo e sanzioni di attuazione comune 15 Realizzazione opere pubbliche di attuazione trasversale 16 Assegnazione contributi di attuazione comune 17 Gestione servizi alla persona di attuazione settoriale 18 Gestione beni mobili di supporto comune 19 Gestione beni immobili di supporto settoriale 20 Gestione contenzioso di supporto settoriale 21 Protocollo informatico e gestione informatizzata dei procedimenti e dei flussi documentali di supporto comune 15 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 2 – Sistema di gestione per la qualità La sequenza e le interazioni tra i processi individuati sono illustrate nello schema seguente. 16 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 2 – Sistema di gestione per la qualità 2.2. SISTEMA DOCUMENTALE PER LA QUALITÀ 2.2.1 Struttura del sistema documentale La documentazione del SGQ della Provincia è costituita da: • • • • • • politica per la qualità; obiettivi per la qualità; manuale della qualità; procedure documentate richieste dalla norma UNI EN ISO 9001:2008; norme interne; moduli e registri della qualità, su cui sono riportate le registrazioni della qualità e come tali sono gestiti, quali documenti di tipo speciale, in accordo con quanto previsto dalla norma UNI EN ISO 9001:2008. 2.2.2 Gestione dei documenti Le modalità di gestione, comprese le responsabilità relative alle varie fasi, sono descritte nella procedura apposita PD 4.2.3 “Tenuta sotto controllo dei documenti”. 2.2.3 Gestione delle registrazioni della qualità La responsabilità per la gestione (redazione, emissione, archiviazione, conservazione, distruzione) delle registrazioni è indicata nella procedura apposita PD 4.2.4 “Tenuta sotto controllo delle registrazioni" prevista dalla Norma UNI EN ISO 9001:2008. 2.2.4 Gestione dei dati personali La Provincia controlla l’accesso e la conservazione di dati considerati “sensibili” ai sensi della decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e successive modifiche, e del regolamento provinciale sul trattamento dei dati personali con le modalità stabilite negli appositi documenti (“Documento programmatico per la sicurezza”). 2.3. RIFERIMENTI Procedura PD 4.2.3: Tenuta sotto controllo dei documenti (ISO 9001 – 4.2.3) Procedura PD 4.2.4: Tenuta sotto controllo delle registrazioni (ISO 9001 – 4.2.4) 17 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 2 – Sistema di gestione per la qualità Normativa sulla qualità UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Guida per il miglioramento. 18 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione Indice di sezione 3.1. Premessa 3.2. Ruolo degli organi di governo 3.3 Responsabilità della direzione 3.4. Attenzione focalizzata al cliente utente 3.5. Politica per la qualità: principi ispiratori 3.6. Pianificazione per la qualità 3.7. Linee guida e obiettivi per la qualità 3.8. Organizzazione 3.9. Organigramma 3.10. Comunicazioni interne 3.11. Responsabilità e autorità 3.12. Riesame della direzione Rev 02 01 00 Descrizione Terza emissione Seconda emissione Prima emissione Data Redazione Approvazione Emissione Verifica Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi 15-09-2010 13-06-2008 20-11-2007 19 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione 3.1. PREMESSA In questa sezione si illustrano il ruolo e gli strumenti che la direzione adotta per realizzare, nel modo più efficiente ed in coerenza con le norme UNI EN ISO 9001:2008, gli obiettivi assegnati dagli organi di governo dell’Ente. Si richiama il principio, già descritto in apertura, secondo cui la struttura politica definisce le scelte, le priorità e gli indirizzi, mentre la struttura amministrativa agisce per la traduzione degli obiettivi in risultati. In seguito si riportano le responsabilità gestionali per la qualità e la formulazione di una politica per la qualità, che la norma UNI EN ISO 9001:2008 assegna alla direzione. 3.2. RUOLO DEGLI ORGANI DI GOVERNO La Provincia è impegnata a curare e sviluppare gli interessi della collettività, dei singoli e dei gruppi, a favorire la crescita civile della comunità, ad anticipare e soddisfare le esigenze del cittadino e di tutte le parti interessate che interagiscono sul territorio. Questo impegno è portato avanti nel rispetto dei valori, delle leggi e delle responsabilità che caratterizzano e regolamentano l’esecuzione delle funzioni e dei compiti ad essa conferiti. La Provincia intende migliorare la qualità dei servizi erogati, tutelare e valorizzare il territorio e favorire le condizioni per uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle leggi e dei regolamenti. In particolare, vuole garantire che i servizi rispondano alle esigenze della collettività e siano improntati a criteri di economicità, efficienza ed efficacia. Il programma di governo, riportato nelle sue linee essenziali nella seduta di insediamento del Consiglio provinciale, è specificato nella successiva deliberazione di approvazione dello stesso Consiglio. La Giunta provinciale, sulla base del bilancio di previsione approvato dal Consiglio, annualmente: • • 3.3. definisce, nell’elaborazione del quadro di obiettivi operativi e strategici, il ruolo specifico del SGQ; assegna al segretario generale la responsabilità e le risorse per l’implementazione del SGQ conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008 in armonia con gli altri obiettivi strategici e operativi assegnati. RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE Il segretario generale rappresenta, nell’ambito del SGQ e in ragione della posizione organizzativa occupata, la direzione. 20 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione Il segretario generale risponde all’organo politico del perseguimento: • • • degli obiettivi assegnati nel rispetto dei programmi e degli indirizzi fissati dalla Giunta provinciale e dal Consiglio provinciale; dell’efficace funzionamento complessivo della struttura amministrativa e dell’efficiente impiego delle risorse; del livello qualitativo generale dei servizi erogati. È compito del segretario generale, in relazione al mandato affidatogli, interpretare le richieste e gli indirizzi politici dell’amministrazione e tradurli in programmazione strategica e gestionale, operare per il raggiungimento degli obiettivi assegnati, definire, assegnare e verificare gli obiettivi per i diversi livelli e funzioni dell’Ente, rendere disponibili le risorse necessarie ai fini del raggiungimento degli obiettivi stabiliti. 3.4. ATTENZIONE FOCALIZZATA AL CLIENTE UTENTE La Provincia ha istituito l’ufficio relazioni con il pubblico (URP), come previsto dalla legge 7 giugno 2000, n. 150 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”, e dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”. L’URP rappresenta il punto di incontro tra l’Ente e l’utente e coniuga il diritto – dovere dei cittadini di conoscere, partecipare, fruire dei servizi, con il corrispondente diritto – dovere della Provincia di amministrare, erogare informazioni e comunicare. Nell’ambito del SGQ, l’URP è la sede naturale di ascolto degli utenti, di analisi dei loro bisogni e, quindi, di risposta alle loro esigenze. L’URP , in pratica, è un’interfaccia tra gli utenti e la Provincia che permette di parlare direttamente con l’Ente: • • • • • • chiedendo ed ottenendo risposte, visionando gli atti, informandosi sullo stato dei procedimenti, imparando a conoscere i servizi offerti dall’ente, suggerendo comportamenti e iniziative, segnalando eventuali disservizi. La Provincia considera, inoltre, la misurazione del grado di soddisfazione degli utenti o, in altri termini, del grado della qualità percepita da parte dei cittadini, uno strumento utile per migliorare i livelli di qualità nell'espletamento delle attività e delle procedure amministrative. La decisione di attivare rilevazioni di customer satisfaction è formalizzata annualmente nel PEG/PDO, anche in applicazione delle linee guida per la qualità. 21 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione Le indagini sul grado di soddisfazione degli utenti dei servizi pubblici consentono all’Ente di comprendere a fondo i bisogni che il cittadino-cliente esprime, porre attenzione costante al suo giudizio, sviluppare e migliorare la capacità di dialogo e di relazione tra chi eroga il servizio e chi lo riceve. Rilevare la customer satisfaction è un modo di comunicare con i cittadini, conoscere e comprendere sempre meglio i bisogni dei destinatari ultimi delle attività e riprogettare, di conseguenza, il sistema di erogazione dei servizi. 3.5. POLITICA PER LA QUALITÀ: PRINCIPI ISPIRATORI La Provincia è impegnata in un processo di miglioramento organizzativo e di innovazione finalizzato al miglioramento della qualità dei servizi offerti alla collettività. La qualità e l'affidabilità dei servizi erogati sono il risultato dell'azione coordinata di tutti coloro che partecipano al processo di erogazione, cioè di tutte le strutture organizzative dell’ente e di tutti i fornitori. Questo si traduce nello sviluppo, attuazione e miglioramento continuo di un SGQ conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008 in grado di armonizzare i processi dell’organizzazione e mantenerne adeguata la capacità di soddisfare il sistema di requisiti espliciti e impliciti di tutti i soggetti istituzionali e privati portatori di interessi nei confronti della Provincia. La realizzazione dei principi enunciati necessita del contributo di tutte le funzioni dell’Ente. Il segretario generale redige il documento di politica per la qualità, ne garantisce la diffusione e la corretta comprensione interna a tutti i livelli, e ne agevola la diffusione e comprensione all’esterno, anche attraverso la pubblicazione sul portale web della Provincia. Il segretario generale assicura che la politica per la qualità: • • • • • sia appropriata rispetto agli scopi dell’organizzazione provinciale; sia comprensiva dell’impegno al soddisfacimento dei requisiti ed al miglioramento continuo dell’efficacia del SGQ; preveda un quadro strutturale per definire e riesaminare gli obiettivi per la qualità; sia comunicata e compresa all’interno dell’organizzazione; sia riesaminata periodicamente per accertarne la continua idoneità. La politica per la qualità è periodicamente riesaminata dalla direzione al fine di modificare, se necessario, impegni e traguardi definiti. 3.6. PIANIFICAZIONE PER LA QUALITÀ La pianificazione per la qualità, intesa come definizione delle scelte prioritarie in termini di abilità e configurazioni organizzative per l’attuazione della qualità e documentazione dei requisiti 22 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione necessari a garantire il soddisfacimento delle indicazioni del PEG/PDO, viene attuata applicando integralmente il contenuto del presente manuale della qualità. Le modalità di realizzazione previste sono riportate nel processo specifico. 3.7. LINEE GUIDA E OBIETTIVI PER LA QUALITÀ Il segretario generale definisce annualmente, in coerenza con la politica per la qualità, le linee guida per la qualità, che garantiscono l’integrazione degli obiettivi per la qualità con l’attività di programmazione gestionale annuale della Provincia (PEG/PDO). Le linee guida contengono indicazioni di massima per la predisposizione dei documenti di programmazione, anche in termini di obiettivi e indicatori di prestazione da attivare in funzione del miglioramento continuo, conformemente a quanto previsto dal sistema provinciale di controllo guida. Nel definire queste linee guida, il segretario generale considera le esigenze presenti e future dell’organizzazione e del territorio su cui insiste, i risultati dei riesami del SGQ, le prestazioni attuali dei servizi e dei processi, il grado di soddisfazione di tutte le parti interessate e le opportunità di miglioramento. A partire dalle linee guida i dirigenti hanno il compito di elaborare una proposta di PEG/PDO settoriale riferito anche alla qualità. Tale proposta è oggetto di negoziazione tra la direzione generale ed i dirigenti dei vari settori e servizi e si traduce in una pianificazione contenente gli obiettivi gestionali specifici di area, settore e servizio relativi anche alla qualità per l’anno in corso, misurabili e associati a responsabilità definite per la loro realizzazione. La proposta di pianificazione segue l’iter di approvazione del PEG/PDO. In questo modo, la direzione dell’Ente assegna gli obiettivi ai dirigenti e assicura che siano individuate e pianificate le risorse necessarie per il raggiungimento di tali obiettivi, con relativi tempi di attuazione e responsabilità. 3.8. ORGANIZZAZIONE Il personale della Provincia è adibito alle singole posizioni di lavoro, nel rispetto del profilo professionale d’inquadramento, sulla base delle esigenze connesse con l’attuazione dei programmi e delle attività dell’Ente. L’organizzazione del lavoro garantisce la partecipazione attiva di ciascun dipendente e la necessaria flessibilità, nel rispetto delle categorie contrattuali di appartenenza e delle specificità professionali, nonché della normativa contrattuale in materia di mobilità del personale, all’interno e all’esterno della Provincia. Si evidenzia che, in merito alla qualità, i dipendenti della Provincia hanno i seguenti compiti: 23 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione • • • • • conoscere, applicare e gestire correttamente le procedure e le norme interne del SGQ associate alle loro attività e la relativa modulistica; collaborare in modo responsabile e con spirito d’iniziativa all’applicazione del SGQ; dialogare con i propri responsabili a fronte di anomalie riscontrate durante le attività di competenza; collaborare all’individuazione ed attuazione di eventuali azioni finalizzate al miglioramento dei processi; cooperare nell’ottica di fornire un servizio conforme alle esigenze dell’utenza, interna ed esterna. Il segretario generale individua e stabilisce le risorse e i mezzi necessari per le verifiche, e in particolare: • • 3.9. per le attività di controllo sui servizi erogati e sui relativi supporti documentali le prescrizioni relative sono definite nelle varie sezioni del presente manuale della qualità e nelle specifiche norme interne relative al processo di assicurazione qualità; per le attività di verifica previste, le responsabilità e le modalità operative sono definite nella sezione 6 del presente manuale della qualità e nella procedura PD 8.2.2 “Verifiche interne”. ORGANIGRAMMA La struttura organizzativa della Provincia è rappresentata in modo schematico nella macrostruttura pubblicata nel sito web dell'Ente. Alle dirette dipendenze del segretario generale è inserita l’unità operativa autonoma sistema qualità, costituita dallo staff qualità e dal “gruppo di verifica interna”. 3.10. COMUNICAZIONI INTERNE All’interno del SGQ della Provincia, l’attività di comunicazione, sia interna sia esterna, è riconducibile ad un processo specifico, le cui modalità operative sono descritte nelle norme interne relative al processo stesso. In particolare, le comunicazioni interne comprendono: • • • la comunicazione tra gli organi di governo e il segretario generale, la comunicazione tra lo stesso segretario generale e il personale, la comunicazione tra le varie unità organizzative. Il segretario generale assicura che siano stabiliti gli adeguati canali di comunicazione all’interno della Provincia, tra cui: • portale web ed eventuali altri strumenti informatici, 24 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione • • • riunioni e incontri periodici, circolari, newsletters periodiche. Tali canali sono utilizzati anche per gli aspetti attinenti al SGQ, quali la diffusione della politica per la qualità o dei risultati raggiunti nell’ambito delle attività di miglioramento. 3.11. RESPONSABILITÀ E AUTORITÀ La Provincia è impegnata a tutti i livelli per garantire la qualità del servizio fornito: tale impegno richiede l’integrazione e il coordinamento efficiente e orientato agli obiettivi delle diverse aree, settori e servizi dell’ente. La direzione ha definito, secondo le indicazioni della norma UNI EN ISO 9001:2008, le responsabilità, l’autorità ed i rapporti di tutte le componenti dell’ente che influenzano direttamente o indirettamente il SGQ, formalizzandole tramite l’organigramma, che schematizza la struttura organizzativa, e le norme interne, che definiscono le relazioni operative tra i processi e tra le funzioni. 3.11.1 La direzione generale Il segretario generale rappresenta la massima autorità organizzativa della Provincia per la qualità. Pertanto ha la responsabilità di: • • • • • • • • • • definire la politica per la qualità in raccordo alle linee politiche degli organi di governo; definire le responsabilità, l’autorità e i rapporti reciproci della struttura organizzativa dell’Ente; definire gli obiettivi per la qualità con il supporto dei dirigenti di primo livello (attualmente coincidenti con i coordinatori di Area); pianificare il SGQ stabilendone le strategie dell’impostazione, applicazione e riesame; sottoporre a riesame periodico il SGQ allo scopo di verificarne lo stato di applicazione, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza; nominare il RSGQ; autorizzare l’emissione della documentazione del SGQ; coordinare l’attuazione delle politiche e delle strategie dell’Ente; coordinare lo sviluppo organizzativo della struttura; approvare il piano di sviluppo e di formazione. 3.11.2 Staff qualità 25 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione Lo staff qualità è composto dal RSGQ e dal comitato qualità. 3.11.2.1 Responsabile sistema gestione qualità (RSGQ) Il RSGQ è nominato dal segretario generale e da esso dipende, ricevendo la responsabilità e l’autorità per assicurare un’efficace ed efficiente gestione del sistema stesso. Nello svolgimento delle sue attività, il RSGQ si interfaccia, in particolare, con il comitato qualità, che costituisce un costante punto di riferimento e di coordinamento con la struttura organizzativa dell’Ente. Il RSGQ ha la responsabilità di: • • • • • • • • • • • gestire il SGQ (assicurare l'efficacia/efficienza del sistema); gestire la documentazione del SGQ; analizzare i dati e le registrazioni della qualità, elaborare indicatori di tendenza del processo di assicurazione qualità per il segretario generale, individuare le opportunità di miglioramento; affiancare il controllo di gestione nella elaborazione dei report settoriali del PEG/PDO per la parte relativa agli indicatori specifici sulla qualità; aggregare in dati sintetici le informazioni sulla soddisfazione del cliente - utente attraverso l’analisi del report contenente i risultati relativi alle indagini di customer satisfaction e del documento di sintesi dei reclami elaborato dall’URP; perseguire il miglioramento continuo attraverso i piani di miglioramento e coordinando tutte le attività ad esso collegate; pianificare le verifiche interne, elaborarne il piano annuale e coordinare l’esecuzione delle stesse; gestire l’elenco delle non conformità; assicurare l’attivazione, ove necessario, di azioni correttive e preventive; fornire al segretario generale gli elementi per il riesame del SGQ; redigere il report annuale qualità. 3.11.2.2 Comitato qualità Il comitato qualità svolge il ruolo fondamentale di coordinamento tra le aree dell’Ente ed il RSGQ. Esso è composto dai referenti per la qualità di ciascuna area. Al comitato qualità spetta il compito di garantire uniformità ed omogeneità di approccio nella gestione dei processi e nel mantenimento del SGQ all’interno delle aree, nonché di verificare la corretta attuazione dei criteri operativi e degli indirizzi definiti. Il comitato qualità garantisce, inoltre, il monitoraggio costante del grado di attuazione delle proposte organizzative e di miglioramento e costituisce il punto di riferimento costante per i diversi 26 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione settori e servizi. In particolare costituisce un riferimento costante per il RSGQ nelle attività di: • • • • • assicurazione dell'efficacia ed efficienza del SGQ, attraverso il contributo alla diffusione della cultura e degli strumenti della qualità all’interno delle aree; realizzazione del miglioramento continuo dei processi, attraverso un costante supporto organizzativo; raccolta dei dati sull’andamento dei processi e delle registrazioni della qualità, attraverso la supervisione delle attività di monitoraggio e di trasmissione delle informazioni riguardanti l’area di competenza; individuazione delle opportunità di miglioramento e coordinamento delle attività collegate, attraverso il contributo alla gestione delle non conformità e dei reclami del cliente e l'attivazione di azioni correttive e preventive; pianificazione e coordinamento dell’esecuzione delle verifiche interne e la costituzione dei gruppi di verifica. 3.11.3 Gruppo di verifica interna Il gruppo di verifica interna ha il compito di svolgere le verifiche interne (V.I.) secondo il piano predisposto dal RSGQ, con il contributo del segretario generale e del comitato qualità. La composizione del gruppo, le responsabilità e le modalità operative sono specificate nell'allegato manuale delle procedure PD 8.2.2. “Verifiche interne”. 3.12. RIESAME DELLA DIREZIONE Il segretario generale conduce almeno una volta all’anno, di norma prima della predisposizione della proposta del PEG/PDO e comunque ogni volta che se ne ravvisi la necessità, una verifica del SGQ in termini di stato di attuazione, efficienza ed efficacia. Il segretario generale indice formalmente il riesame del SGQ, al quale partecipa lo staff qualità. Prima dello svolgimento del riesame, il RSGQ predispone e consegna a tutti i convocati il documento di report annuale qualità, nel quale illustra la situazione relativa al SGQ e gli elementi per la sua valutazione, così come descritto nella norma interna specifica sul riesame della direzione. Nella norma interna relativa al riesame sono inoltre indicati gli ulteriori elementi che possono concorrere al riesame della direzione e che includono principi ispiratori, linee guida ed obiettivi gestionali per la qualità come da PEG/PDO concordati nei precedenti riesami, oltre che proposte di miglioramento e significative variazioni del quadro normativo o dell’assetto gestionale ed organizzativo dell’Ente. Nel corso del riesame, facendo particolare riferimento ai documenti di programmazione e 27 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione controllo (riesame precedente, PEG/PDO, report del controllo di gestione), il segretario generale e lo staff qualità analizzano e valutano il SGQ e stabiliscono iniziative per l’adeguamento e/o il miglioramento del sistema o di sue parti, quantificando gli investimenti necessari in termini di tempo e risorse e proponendo gli obiettivi potenziali per il periodo successivo. Concluso il riesame, il segretario generale e lo staff qualità hanno di fronte, sulla base degli elementi esaminati, lo “stato di fatto” del SGQ della Provincia con i relativi punti di forza e di debolezza. A partire da tale stato di fatto possono procedere alla definizione di azioni finalizzate a: • • stabilire gli obiettivi futuri, pianificando l’acquisizione di ulteriori risorse professionali, relativamente a specifiche competenze eventualmente carenti, l’acquisizione di nuove risorse tecnologiche/infrastrutturali, e la formazione e l’addestramento del personale; realizzare attività di miglioramento relativamente all’efficacia e all’efficienza del SGQ, alle prestazioni dei processi, ai servizi erogati. La definizione economico-finanziaria delle azioni descritte deve comunque trovare riscontro nel PEG/PDO. I risultati del riesame, con i relativi allegati, sono elaborati e gestiti dal RSGQ secondo quanto previsto dalla norma interna specifica sul riesame della direzione. 28 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 3 – Responsabilità della direzione 3.13. RIFERIMENTI Norma Interna NI 01.01: Pianificazione (ISO 9001 – 5.3 e 5.4) Norma Interna NI 01.02: Riesame da parte della direzione (ISO 9001 – 5.6) Norma Interna NI 02.01: Attenzione al cliente (ISO 9001 – 5.2, 7.2, 7.2.3 e 8.2.1) Normativa sulla qualità UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Guida per il miglioramento. 29 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 4 – Gestione delle risorse Indice di sezione Rev 02 01 00 4.1. Messa a disposizione delle risorse 4.2. Risorse umane 4.3 Attività di formazione 4.4. Infrastrutture 4.5. Ambiente di lavoro 4.6. Riferimenti Descrizione Terza emissione Seconda emissione Prima emissione Data Redazione Approvazione Emissione Verifica Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi 15-09-2010 13-06-2008 20-11-2007 30 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 4 – Gestione delle risorse 4.1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE La Provincia assicura che siano costantemente individuate e messe a disposizione le risorse necessarie per l’attuazione ed il miglioramento del SGQ, nell’ottica di perseguire la soddisfazione dei clienti-utenti. 4.2. RISORSE UMANE La Provincia assicura che, in conformità alle disposizioni di legge, il personale sia selezionato in base ad un adeguato grado d’istruzione, addestramento, abilità ed esperienza, in coerenza con le funzioni che ciascuna risorsa umana è tenuta a svolgere. 4.2.1. Selezione e qualifica del personale Le categorie del personale sono determinate dalla normativa vigente. Il reclutamento del personale avviene attraverso le procedure selettive e concorsuali dettate dalla normativa vigente. Il personale che esegue le verifiche interne nell’ambito del SGQ deve possedere i seguenti requisiti: • • • istruzione: almeno diploma di scuola media superiore; esperienza professionale e competenze specifiche relative all’oggetto della valutazione; competenza nella valutazione di sistemi qualità, acquisita mediante esperienza e formazione specifica certificata da un organismo accreditato. 4.2.2 Gestione, valutazione, motivazione delle risorse umane Spetta al segretario generale assicurare, ai fini dell’applicazione del SGQ, che la gestione del personale sia condotta secondo la normativa vigente e nel rispetto del CCNL. La valutazione del personale è effettuata secondo le modalità stabilite dal regolamento provinciale sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e costituisce uno dei parametri più importanti per determinare la performance complessiva della Provincia. La Provincia è dotata di un sistema di valutazione delle prestazioni organico e integrato, per dirigenti, quadri e tutto il restante personale. Il sistema di valutazione considera i risultati raggiunti rispetto a quelli programmati e i comportamenti organizzativi espressi nel raggiungimento degli obiettivi; tali parametri sono articolati in fattori analitici, misurati e pesati diversamente in funzione dei ruoli ricoperti. Il sistema di valutazione è strettamente raccordato al sistema di programmazione e controllo dell’Ente. 31 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 4 – Gestione delle risorse 4.3. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE La Provincia garantisce la formazione costante del proprio personale attraverso l'adozione e la gestione del sistema di formazione permanente del personale. All’interno del SGQ della Provincia, la formazione è riconducibile ad un processo specifico, le cui modalità operative sono descritte nelle norme interne relative al processo stesso. L’Ente è dotato di un sistema permanente di formazione, che attraverso un apposito sistema informatico permette di disporre per ogni dipendente del curriculum formativo completo di crediti formativi maturati nel tempo; questo strumento è particolarmente utile per la gestione delle risorse umane. Il segretario generale, anche sulla base delle esigenze emerse nel corso della gestione e del riesame del SGQ, predispone il piano di formazione, nel quale sono indicati i progetti formativi da realizzare. Ogni intervento formativo sviluppato è descritto in un apposito documento di registrazione . La formazione è valutata dal punto di vista del gradimento e dell’efficacia. Per gradimento (o qualità percepita) s’intende l’apprezzamento delle attività formative da parte dell’utente, espresso da una serie di parametri quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: grado d’interesse suscitato, completezza della trattazione, efficacia della metodologia didattica, organizzazione dell’intervento formativo, ecc. Per efficacia (o qualità erogata) s’intende la valutazione degli effetti delle attività formative sulle conoscenze, competenze e capacità individuali. 4.4. INFRASTRUTTURE La Provincia mette a disposizione del proprio personale spazi di lavoro dotati di tutte le attrezzature, apparecchiature ed applicazioni informatiche necessarie, inclusi i servizi di supporto idonei. 4.5. AMBIENTE DI LAVORO Il personale opera in ambienti di lavoro salubri, in conformità alle disposizioni legislative vigenti. La Provincia garantisce le migliori condizioni ambientali, la fornitura di adeguati servizi accessori, il rispetto della normative di legge in materia di sicurezza sul luogo di lavoro. Presso il servizio risorse umane è reperibile il piano di sicurezza. 32 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 4 – Gestione delle risorse 4.6. RIFERIMENTI Norma Interna NI.06.01 Competenza, consapevolezza ed addestramento (ISO 9001 – 6.2) Norma Interna NI.07.01 Gestione del sistema di formazione (ISO 9001 – 6.2.2) Norma Interna NI.07.01 Formazioen strategica e aggiornamento professionale (ISO 9001 – 6.2.2) Norma Interna NI.09.01 Messa a disposizione delle risorse (ISO 9001 – 6.1) Normativa sulla qualità UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Guida per il miglioramento. 33 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi Indice di sezione Rev 02 01 00 5.1. Programmazione dei processi di realizzazione dei servizi 5.2. Responsabilità per la pianificazione dei servizi 5.3 Individuazione dei requisiti dei servizi 5.4. Progettazione e sviluppo 5.5. Approvvigionamento 5.6. Erogazione dei servizi 5.7. Riferimenti Descrizione Data Redazione Approvazione Emissione Verifica Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Terza emissione Seconda emissione Prima emissione 13-06-2008 20-11-2007 34 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi 5.1. PROGRAMMAZIONE DEI PROCESSI DI REALIZZAZIONE DEI SERVIZI L’erogazione dei servizi avviene con la sequenza di processi e sotto processi individuati a questo fine. La programmazione dei processi di erogazione è coerente con gli altri requisiti del SGQ ed è documentata, come prevista dalla norma 7.1 UNI EN ISO 9001:2008 <<pianificazione della realizzazione del prodotto>> attraverso il processo 3 “programmazione, controllo e organizzazione”. 5.2. RESPONSABILITÀ PER LA PIANIFICAZIONE DEI SERVIZI La responsabilità primaria per la pianificazione dei servizi è del segretario generale, che vi provvede nell’ambito degli indirizzi definiti dagli organi di governo e attraverso le unità organizzative. 5.3. INDIVIDUAZIONE DEI REQUISITI DEI SERVIZI La Provincia individua i requisiti dei servizi, ivi inclusi: • • • gli obblighi che gravano sui servizi, inclusi quelli di carattere normativo; quelli stabiliti dal cliente-utente; quelli non precisati dal cliente-utente ma necessari per la specifica o prevista utilizzazione del prodotto finale. La comunicazione con il cliente-utente è realizzata utilizzando di volta in volta gli strumenti ritenuti più adatti al tipo di informazione e al destinatario. I mezzi più frequentemente utilizzati sono: il portale della Provincia, lo sportello del cittadino, la posta elettronica, le lettere, i fax, le indagini di customer satisfaction, la presenza sui mass media, la presenza a manifestazioni, appuntamenti ed eventi, l'utilizzo di spazi pubblicitari. La responsabilità per l’individuazione dei requisiti è così distribuita: • • quella generale, per la pianificazione dei servizi, è del segretario generale; quella specifica, per la realizzazione delle attività e/o la gestione dei servizi erogati, è dei dirigenti delle diverse unità organizzative. 35 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi 5.4. PROGETTAZIONE E SVILUPPO La Provincia, oltre alle funzioni proprie, eroga servizi al cliente-utente concernenti materie alla stessa attribuite dallo Stato o dalla Regione, enti che possono svolgere anche un ruolo specifico nella progettazione e sviluppo di tali servizi. La progettazione dei servizi avviene all’interno di principi definiti dal legislatore; la Provincia interviene nello sviluppo del servizio con la definizione dell’organizzazione e della disciplina di dettaglio. Per i processi che fanno parte del perimetro di certificazione sono presenti specifiche in termini di normativa di legge, oltre che in termini di normativa locale dell’Ente, che definiscono il servizio e le relative modalità di erogazione. Il personale coinvolto nell’erogazione è addestrato adeguatamente ed ha una sufficiente esperienza per svolgere il proprio compito. Può essere inclusa in alcuni processi dell’Ente una specifica attività di progettazione e sviluppo: in questo caso l’attività è descritta da una apposita norma interna relativa al processo. 5.4.1 Pianificazione dello sviluppo Ad ogni progetto è assegnato, attraverso il PEG/PDO, un nome e un codice che lo identifica univocamente e che è utilizzato come riferimento in tutti i documenti generati durante lo svolgersi della progettazione e dello sviluppo di quel progetto. Ad ogni progetto è inoltre associata una scheda progetto (schede PEG/PDO) con i seguenti contenuti: • • • • • la definizione dell’idea di massima; l’acquisizione di dati ed informazioni necessari all’impostazione e allo sviluppo del progetto; la definizione degli elementi in ingresso per la progettazione e lo sviluppo; le fasi di sviluppo del progetto; le modalità di riesame, verifica e validazione della progettazione e dello sviluppo. Nella scheda sono indicati, inoltre, per ciascuna delle fasi previste, i tempi di realizzazione e le relative responsabilità, nonché i mezzi per lo svolgimento delle attività. Ogni progetto è seguito da un responsabile, che a seconda dei casi può essere individuato in una figura interna all’Ente con le adeguate qualifiche e competenze oppure in un soggetto esterno. I compiti del responsabile del progetto sono: • • gestire le varie fasi della progettazione; coordinare tutti i componenti dell’eventuale gruppo di lavoro che si occupa delle attività di progettazione e sviluppo. 36 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi 5.4.2 Elementi in ingresso allo sviluppo Costituiscono elementi in ingresso allo sviluppo del servizio (progettazione del servizio) le disposizioni di legge statali o regionali, nonché i regolamenti con cui la Provincia disciplina le funzioni conferite nelle varie materie, ed i requisiti funzionali e prestazionali previsti ed indicati dalla normativa. Possono essere considerate elementi in ingresso anche le risorse eventualmente trasferite alla Provincia contestualmente alle materia attribuita, ovvero: • • • le risorse umane; le risorse finanziarie; le risorse organizzative e strumentali. Ulteriori input allo sviluppo devono considerarsi gli atti di indirizzo e coordinamento adottati dagli organi di governo in coerenza con gli obiettivi della programmazione e della pianificazione regionale. Tra gli elementi in ingresso rientrano anche le eventuali informazioni derivanti da precedenti progettazioni similari, ove applicabili. 5.4.3 Elementi in uscita dallo sviluppo Gli elementi in uscita dall’attività di sviluppo (contenuti progettuali) comprendono: • • la precisazione delle caratteristiche del servizio essenziali al soddisfacimento dei requisiti, e l'elaborazione eventuale di un regolamento o di una procedura specifica con cui si disciplinano l’approvvigionamento, l’approvazione, le modalità di erogazione ed i criteri per la valutazione del servizio; la definizione delle eventuali riorganizzazioni interne necessarie in relazione ai cambiamenti occorsi, formalizzate e disciplinate da un regolamento o procedura specifica. 5.4.4 Riesame dello sviluppo La finalità del riesame dello sviluppo (progettazione) sono: • • • • verificare se il risultato dell’attività di progettazione e sviluppo garantisce il rispetto dei requisiti previsti per il servizio; identificare le criticità e le inadeguatezze eventualmente prevedibili; individuare azioni preventive a fronte delle criticità evidenziatesi; trasferire le informazioni agli interessati. Nella scheda progetto sono indicati i momenti in cui effettuare i riesami intermedi nel corso del progetto, che coinvolgono tutti i soggetti interessati alla progettazione e che terminano con la redazione di un verbale di riesame in cui sono contenuti: • il nome del progetto; 37 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi • • • i partecipanti al riesame; i documenti di riferimento esaminati; l’esito del riesame, con l’indicazione delle eventuali criticità emerse e delle possibili soluzioni. 5.4.5 Verifica dello sviluppo Nell’ambito dell’attività di sviluppo di un nuovo servizio da parte della Provincia non è generalmente applicabile l’attività di verifica dello sviluppo. Tale attività è limitata agli ambiti di autonomia e discrezionalità della Provincia. 5.4.6 Validazione dello sviluppo La validazione del progetto viene effettuata in due momenti: • • al termine del riesame dello sviluppo, ovvero dopo aver identificato le criticità potenziali ed aver esaminato le eventuali azioni preventive a fronte di tali criticità; nell’ambito della fase iniziale di erogazione del servizio, al fine di valutare la qualità del servizio erogato. Questa seconda validazione, strettamente correlata alla prima, deve essere intesa anche come una vera e propria validazione del processo di erogazione del servizio. La validazione, ove possibile, prevede l’applicazione in via sperimentale di quanto sviluppato ad un’area o ad un’utenza campione prima dell’estensione all’intero contesto previsto da progetto, e viene effettuata anche utilizzando questionari di customer satisfaction all’utenza per rilevarne il grado di soddisfazione e per raccogliere suggerimenti su modifiche o miglioramenti da apportare al servizio. I risultati della validazione sono documentati mediante la redazione di un verbale di validazione previsto dalla scheda progetto in cui sono contenuti: • • • • gli esecutori della validazione; le condizioni di erogazione del servizio; l’esito della validazione, in cui si tiene conto di eventuali risultati emersi dai questionari di costumer; le eventuali criticità emerse. 5.4.7 Tenuta sotto controllo delle modifiche dello sviluppo (varianti progettuali) Le attività sopra descritte riguardo allo sviluppo del servizio, compresi il riesame, la verifica e la validazione, si applicano a tutte le modifiche dello sviluppo. Tali modifiche, che possono rendersi necessarie per la risoluzione di problemi emersi in fase di sviluppo o a progetto terminato, o che scaturiscono dall’emanazione di norme integrative inerenti le materie conferite, danno luogo a tutti gli effetti ad un nuovo processo di sviluppo del servizio (da formalizzarsi attraverso apposita scheda di PEG/PDO). 38 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi 5.5. APPROVVIGIONAMENTO Con riferimento all’attuale perimetro di certificazione, nell’ambito dell’approvvigionamento rientrano tutti gli uffici e servizi della Provincia qualora si presenti l’esigenza di acquisire un bene o un servizio all’esterno per il corretto svolgimento delle proprie funzioni. La gestione del processo è svolta dai singoli servizi, con il supporto, ove necessario, delle strutture organizzative incaricate della gestione del contratti pubblici, degli inventari e del patrimonio. Fanno eccezione i beni e i servizi che la Giunta, con l’adozione del PEG/PDO, decide debbano essere acquisiti a livello centralizzato da un’unica struttura organizzativa. L’attività si differenzia in relazione alla tipologia del prodotto/servizio da acquistare. In ogni casi il processo prevede: • • • la programmazione e la progettazione dell’approvvigionamento, che include la rilevazione e valutazione dei fabbisogni, la programmazione gestionale e finanziaria degli acquisti e lo studio di fattibilità; l’acquisizione del bene o del servizio, con la determinazione a contrattare, lo svolgimento della gara, la determinazione di aggiudicazione, l’attività istruttoria, la stipulazione e gli atti conseguenti, l’ordinazione del bene o del servizio e l’inventariazione; la vigilanza sull’esecuzione del contratto e la gestione delle garanzie. Le modalità di gestione del processo di approvvigionamento sono definite in modo esaustivo da specifiche previsioni normative. Nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo Statuto provinciale, il regolamento provinciale per la disciplina dei contratti regola, nel dettaglio, l'organizzazione dell’attività contrattuale. Per quanto riguarda il SGQ, la Provincia svolge un sistema costante di monitoraggio delle prestazioni rese dai fornitori e dai prestatori di servizi, con specifico riferimento ai requisiti professionali, tecnici e organizzativi selezionati in fase di affidamento. Le modalità di valutazione e qualificazione dei fornitori sono descritte nella specifica norma interna che dettaglia il processo di approvvigionamento. Il processo di approvvigionamento prevede che il prodotto / servizio richiesto sia sempre descritto in uno specifico documento che contiene tutte le informazioni necessarie a definirne completamente le specifiche tecniche. Il capitolato e il disciplinare di gara, o la lettera di invito, contengono le norme che regolano le caratteristiche della fornitura o del servizio e indicano le clausole per l’approvazione finale del prodotto o servizio approvvigionato: La Provincia, nel regolamento per la disciplina dei contratti, ha previsto una attività di vigilanza sull’esecuzione dei lavori e delle provviste e sullo svolgimento dei servizi. 39 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi 5.6. EROGAZIONE DEI SERVIZI La corretta gestione dei processi consente il mantenimento del livello desiderato di servizio e, quindi, l’affidabilità e l’economicità della gestione dell’Ente, a vantaggio dell’organizzazione interna e del miglioramento delle prestazioni. In particolare, i processi relativi alle attività di erogazione dei servizi sono stati analizzati e sono state individuate e pianificate le condizioni essenziali che devono essere rispettate per garantire la qualità attesa del servizio, con riferimento alle metodologie e al personale operativo. Per i processi che coinvolgono servizi in cui è prevista un’interfaccia diretta con l’utenza si è tenuto conto dell’importanza che in questi riveste l’addestramento e la qualificazione del personale che eroga il servizio. Per i processi che influenzano comunque la qualità del servizio la Provincia ha individuato: • • • • • • le finalità principali del processo; gli input e gli output; il responsabile e, laddove possibile, un referente; i procedimenti di riferimento; la sequenza dei sottoprocessi e delle attività associati alle responsabilità specifiche; le famiglie di indicatori per il monitoraggio. 5.6.1 Gestione delle attività di erogazione dei servizi Le indicazioni necessarie per avviare, condurre e tenere sotto controllo le fasi del processo sono fornite al personale dei vari settori ed uffici mediante apposita documentazione di sistema, in cui sono state stabilite le modalità di erogazione e controllo del servizio. La documentazione costituisce lo strumento di definizione delle specifiche sulla base delle quali viene erogato il servizio, ed al contempo, attraverso la raccolta organizzata ed aggiornata dei dati e dei documenti, rappresenta la formalizzazione dell’effettiva erogazione del servizio. Essa viene realizzata appositamente per ogni processo. L’attività di erogazione dei servizi è descritta per ciascun processo dalle norme interne. Esse definiscono le operazioni ed i criteri di erogazione associati con le caratteristiche del prodotto/servizio che influenzano in maniera significativa la sua qualità. Le norme interne sono disponibili, documentate e conosciute dal personale addetto e prevedono, laddove applicabili, appropriate fasi di controllo delle caratteristiche del prodotto e del processo stesso. Il grado di dettaglio e la forma di definizione delle modalità di erogazione variano in funzione della complessità delle attività da descrivere, della criticità di tali attività, del grado di addestramento del personale addetto all’esecuzione e dalla organizzazione interna della Provincia, che in molti casi ha già previsto una descrizione puntuale attraverso i regolamenti. A questo proposito, le norme interne riportano i principali riferimenti alla normativa giuridica 40 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi generale e di settore applicabile al prodotto / servizio. Riportano, inoltre, laddove applicabili, i parametri da tenere sotto controllo e le modalità di verifica affinché i servizi erogati siano conformi ai requisiti specificati. 5.6.2 Validazione dei processi di erogazione dei servizi I servizi già in essere sono automaticamente validati per il fatto di essere stati erogati nel tempo: questo garantisce, sempre che non siano emersi particolari problemi, una sufficiente adeguatezza di questi servizi alle esigenze dell’utenza a cui sono destinati, anche in relazione al livello di professionalità raggiunto dal personale e dalle attività di formazione ed addestramento previste dalla Provincia. Nel caso invece di nuovi servizi, la validazione del processo di erogazione è effettuata durante la prima erogazione del servizio stesso, eseguita in fase di validazione dello sviluppo. La validazione dello sviluppo rappresenta anche una validazione del processo di erogazione del servizio in quanto viene svolta in due momenti: • • al termine della fase di sviluppo vero e proprio, come già descritto nel presente manuale al paragrafo 5.4.6; nell’ambito della fase iniziale di erogazione del servizio. Ciò al fine di valutare la qualità del servizio erogato mettendolo a punto nelle condizioni di reale erogazione. Questa seconda validazione, strettamente correlata alla prima, deve essere intesa come una vera e propria validazione del processo di erogazione del servizio. 5.6.3 Identificazione e rintracciabilità L’identificazione dei singoli documenti e servizi è utilizzata per metterli in relazione ai documenti a loro connessi; ad es. le registrazioni dei controlli devono riportare l’identificazione dei documenti e dei servizi a cui si riferiscono perché siano loro correlabili, anche ai fini della rintracciabilità. La rintracciabilità è ciò che consente di identificare l’iter di realizzazione di un singolo documento o di erogazione di un singolo servizio, tra altri dello stesso tipo. Identificazione e rintracciabilità sono, inoltre, garanzia di trasparenza amministrativa. Per quanto riguarda l’identificazione e la rintracciabilità dei documenti, la Provincia ha realizzato un sottosistema informativo per il protocollo e per la gestione dei flussi documentali, conforme alla normativa nazionale, per assicurare la massima imparzialità e trasparenza dell’attività amministrativa e garantire il diritto di accesso agli atti ed ai servizi da parte degli utenti. Il sistema integra tutti i requisiti previsti dalla normativa in materia, ed è basato su un software che permette la protocollazione e l’archiviazione informatizzate dei documenti in entrata ed in uscita e la loro circolazione all’interno degli uffici provinciali, attraverso l’utilizzo di una struttura classificatoria. 41 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi L’attività di individuazione e rintracciabilità dei documenti si realizza attraverso l’utilizzo di parametri di ricerca offerti dal software. Il sistema consente inoltre l’accesso controllato alle informazioni del sistema da parte dei soggetti interessati, nel rispetto delle disposizioni in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. La descrizione di dettaglio delle attività relative alla identificazione e rintracciabilità dei documenti, sia sotto forma cartacea sia sotto forma informatica, fa riferimento al manuale di gestione del protocollo informatico e alla specifica norma interna relativa al processo di protocollo informatico e gestione dei procedimenti e dei flussi documentali. Nel caso in cui in uno dei processi dell’Ente sia richiesta una specifica attività di identificazione e rintracciabilità di servizio o prodotto, l’attività è descritta da una apposita norma interna relativa al processo. 5.6.4 Proprietà dell’utente La Provincia, nell’erogare i suoi servizi, utilizza esclusivamente proprietà dell’utente riconducibili a due tipologie fondamentali: • • documentazioni e dati, su supporto cartaceo o informatico; dati ed informazioni personali. Per quanto riguarda la documentazione ed i dati sia cartacei sia informatici la Provincia li identifica, verifica, protegge e salvaguarda con le modalità definite nel manuale di gestione del protocollo informatico. Per quanto riguarda i dati personali, la Provincia provvede al trattamento soltanto per lo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali, nei limiti stabiliti dalla legge e dai regolamenti provinciali. Il trattamento dei dati personali contenuti nelle banche dati ed archivi gestiti e utilizzati dalla Provincia, in forma informatizzata e non, è descritto nel dettaglio dal regolamento provinciale sul trattamento dei dati personali. La Provincia, in qualità di titolare del trattamento dei dati personali: • • • adotta le misure di sicurezza di cui alla normativa in materia, contenute nel documento programmatico sulla sicurezza; fornisce sia ai dipendenti sia agli utenti esterni, mediante la cosiddetta informativa, le informazioni previste dalla legge; riconosce agli interessati i diritti previsti dalla legge. La Provincia ha inoltre predisposto specifiche istruzioni per il trattamento dei dati ai responsabili ed all’appaltatore esterno ed ha formalizzato e pubblicato sul portale le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati per coloro che interagiscono con i servizi web 42 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi della Provincia accessibili per via telematica a partire dall’indirizzo http://www.provincia.vr.it corrispondente alla pagina iniziale del portale della Provincia. 5.6.5 Conservazione dei prodotti Poiché l’output dei processi facenti parte del perimetro di certificazione è rappresentato da un servizio, non è applicabile quanto prescritto dalla norma UNI EN ISO 9001:2008 sulla conservazione dei prodotti. 5.6.6 Tenuta sotto controllo delle apparecchiature di monitoraggio e misurazione Il monitoraggio e la misurazione definiti, pianificati ed attuati dalla Provincia per assicurare la conformità del SGQ alla norma UNI EN ISO 9001:2008, così come descritto nella sezione 6 del presente manuale, non richiedono l’utilizzo di apparecchiature di misurazione che debbano essere periodicamente tarate e controllate. Nell’eventualità che per l’erogazione di un servizio emerga l’esigenza di utilizzare una apparecchiatura di misurazione per la rilevazione di caratteristiche e/o parametri con i quali si dimostri la conformità del servizio a requisiti o leggi cogenti, la Provincia ne garantisce la disponibilità verificandone la rispondenza alle caratteristiche richieste, secondo i criteri illustrati per il processo di approvvigionamento ed indicati nella norma interna relativa. Nel caso in cui l’apparecchiatura di misurazione sia acquisita dall’Ente, la Provincia assicura che la custodia e la conservazione siano adatte a preservare la precisione, il corretto funzionamento e lo stato di taratura. Inoltre la Provincia stabilisce le modalità di identificazione della strumentazione acquisita ed assegna le responsabilità per l’esecuzione delle attività di taratura o verifica periodica e per la registrazione dei risultati di tali attività. L’attività di gestione fa riferimento ad una apposita norma interna relativa al processo di gestione beni mobili. 43 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi 5.7. RIFERIMENTI Procedura PD 4.2.4 Tenuta sotto controllo delle registrazioni (ISO 9001 – 4.2.2) Pianificazione dei processi di realizzazione dei servizi (ISO 9001 – 7.1): Norma Interna NI 03.01: processo “programmazione, controllo e organizzazione” Norma Interna NI 04.01: processo “programmazione e pianificazione” Norma Interna NI 05.01: processo “gestione risorse finanziarie” Norma Interna NI 10.01: processo “comunicazione” Norma Interna NI 11.01: processo “gestione partecipazioni” Norma Interna NI 15.01: processo “realizzazione opere pubbliche” Norma Interna NI 17.01: processo “gestione servizi alla persona” Norma Interna NI 19.01: processo “gestione beni immobili” Progettazione e sviluppo per i processi (ISO 9001 – 7.3): Norma Interna NI 05.02: processo “gestione risorse finanziarie” Norma Interna NI 15.02: processo “realizzazione opere pubbliche” Norma Interna NI 08.01: processo “approvvigionamento” Erogazione dei servizi per i processi (ISO 9001 – 7.5.1) Norma Interna NI 05.03: processo “gestione risorse finanziarie” Norma Interna NI 10.02: processo “comunicazione” Norma Interna NI 11.03: processo “gestione partecipazioni” Norma Interna NI 12.01: processo “deliberazioni e determinazioni” Norma Interna NI 13.03: processo “atti di assenso” Norma Interna NI 14.01: processo “vigilanza, controllo e sanzioni” Norma Interna NI 15.03: processo “realizzazione opere pubbliche” Norma Interna NI 16.02: processo “assegnazione contributi” Norma Interna NI 18.01: processo “gestione beni mobili” Norma Interna NI 19.03: processo “gestione beni immobili” Norma Interna NI 20.02: processo “gestione contenzioso” Norma Interna NI 21.02: processo “protocollo informatico e gestione dei procedimenti e dei flussi documentali” 44 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 5 – Realizzazione dei servizi Identificazione e rintracciabilità per i processi (ISO 9001 – 7.5.3): Norma Interna NI 21.03: processo “protocollo informatico e gestione dei procedimenti e dei flussi documentali” Normativa sulla qualità UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Guida per il miglioramento. 45 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento Indice di sezione 6.1. Pianificazione del sistema di controlli della qualità dei servizi erogati e coordinamento con le altre forme di controllo previste dall'Ente 6.2. Controllo del servizio erogato 6.3 Controllo e valutazione delle prestazioni dei fornitori di servizi 6.4. Sistema degli indicatori 6.5. Monitoraggio dei processi e standard di prestazione 6.6. Misurazione del grado di soddisfazione del cliente 6.7. Sistema di auditing interno 6.8 Gestione delle non conformità (N.C.) 6.9. Analisi dei dati e revisione del sistema di monitoraggio 6.10. Pianificazione per il miglioramento continuo 6.11. Generalità sulle azioni preventive e correttive 6.12. Azioni preventive 6.13. Azioni correttive 6.14. Riferimenti Rev 02 01 00 Descrizione Data Redazione Approvazione Emissione Verifica Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberono Alessandra Migliore Giuseppe Giuliano Soggetto Staff qualità RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Soggetto RSGQ RSGQ SG Firma Valeria Gamberoni Valeria Gamberoni Giuseppe Panassidi Terza emissione Seconda emissione Prima emissione 13-06-2008 20-11-2007 46 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento 6.1. PIANIFICAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLI DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI EROGATI E COORDINAMENTO CON LE ALTRE FORME DI CONTROLLO PREVISTE DALL'ENTE La Provincia definisce, pianifica ed attua le misure ed i monitoraggi necessari per ottenere i miglioramenti continui e per assicurare la conformità del SGQ alla norma UNI EN ISO 9001:2008. Ciò comprende l’individuazione delle esigenze e l’utilizzo di metodologie applicabili, incluse le tecniche statistiche. Lo schema che segue illustra il flusso delle attività di misurazione, analisi e miglioramento descritte nella presente sezione. AREE FUNZIONALI SETTORI SERVIZI MISURAZIONE, ANALISI E MIGLIORAMENTO CLIENTE / UTENTE RECLAMI SODDISFAZIONE CLIENTE / UTENTE CONTROLLO SERVIZIO MISURAZIONE PROCESSI CONTROLLO FORNITORI GESTIONE NON CONFORMITÀ ANALISI DATI E REVISIONE SISTEMA DI MONITORAGGIO AZIONI CORRETTIVE / PREVENTIVE PIANIFICAZIONE MIGLIORAMENTO CONTINUO 47 / 57 AUDITING INTERNO Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento 6.2. CONTROLLO DEL SERVIZIO EROGATO 6.2.1 Generalità La Provincia utilizza un sistema di controlli evoluto nel panorama degli enti locali, completamente integrato e già parzialmente informatizzato. Tale sistema si articola sui seguenti quattro livelli classici previsti dalla normativa nazionale e dai regolamenti dell’Ente: • • • • controllo di gestione, finalizzato a verificare i livelli di efficienza e di efficacia delle strutture operative. È svolto dalla struttura dedicata al controllo di gestione; valutazione dei dirigenti, finalizzato a verificare il livello di raggiungimento dei risultati programmati e dei comportamenti organizzativi espressi nell’attuazione del PEG. È svolta dal nucleo di valutazione con il supporto della struttura dedicata al controllo di gestione e dal servizio risorse umane; controllo strategico, finalizzato a verificare il livello di attuazione delle politiche dell’amministrazione e degli obiettivi di mandato amministrativo. È svolto dalla struttura dedicata al controllo di gestione; controllo di legittimità contabile ed amministrativa, finalizzato a verificare la regolarità degli atti e delle imputazioni di spesa. Si tratta di un controllo svolto, rispettivamente, dalla segreteria generale e dal servizio finanziario, nonché dall’organo di revisione economicocontabile. L’approccio integrato permette di verificare ogni anno il livello di attuazione degli obiettivi di mandato amministrativo e permette di monitorare il livello di attuazione delle politiche per la qualità. I documenti e i supporti operativi sono rinvenibili presso la direzione e in particolare servizio controllo di gestione. 6.2.2 Monitoraggio di processi e prodotti/servizi Le attività di monitoraggio sono condotte: • • sui processi, in particolare su quelle attività considerate critiche ai fini della qualità; i controlli di processo sono effettuati sulle attività intermedie del flusso e sono generalmente di tipo preventivo, cioè finalizzati a garantire la migliore qualità e/o ad evitare non conformità a valle dell’attività oggetto di monitoraggio; sull'output dei processi, costituito da prodotti intermedi o da prodotti/servizi finali; i controlli sull’output di processo sono finalizzati ad accertare l’idoneità di prodotti/servizi alla loro fruizione, sia nel caso in cui essi costituiscano input per processi a valle, sia nel caso in cui costituiscano il risultato finale del processo. 48 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento 6.3. CONTROLLO E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI FORNITORI DI SERVIZI Le unità organizzative dell’Ente, se si avvalgono di fornitori di beni, servizi o lavori nella gestione delle attività, attuano il sistema di controllo e valutazione della qualità descritto nella specifica norma interna del processo di approvvigionamento. 6.4. SISTEMA DEGLI INDICATORI La Provincia ha analizzato e definito, per i suoi processi e servizi, gli aspetti rilevanti per la percezione della qualità del servizio da parte del cliente/utente che utilizza concretamente i servizi resi. Per garantire il massimo livello di qualità dei servizi, la Provincia ha stabilito per ogni processo famiglie di indicatori quantitativi e qualitativi mediante i quali controllarne il livello di realizzazione. Tra questi indicatori, ogni anno, la Provincia decide quali attivare, in relazione alle linee guida per la qualità e agli obiettivi per la qualità stabiliti, e di volta in volta indica la fonte del dato e il responsabile della rilevazione. Come risultato della pianificazione della qualità infatti, nel PEG/PDO settoriale di competenza di un dirigente o di una unità organizzativa, sono inserite schede analitiche con gli obiettivi gestionali per la qualità, per ciascuno dei quali è prevista una sezione contenente i relativi indicatori e tutte le indicazioni per la misurazione. La misurazione è effettuata in particolare su quelle attività individuate nell’ambito delle linee guida per la qualità e comunque significative ai fini della qualità. Gli indicatori possono essere: • • interni ai processi: determinano il livello qualitativo dell’output finale del processo ma sono pertinenti a fasi ed attività intermedie ed interne all’organizzazione della Provincia o, comunque, non percepibili direttamente dal cliente/utente finale e costituiscono la “qualità progettata ed erogata”; pubblici: sono rilevanti dal punto di vista del cliente/utente finale, che ne può percepire il livello qualitativo. Sono fondamentali dal punto di vista della “qualità percepita” dei vari elementi che compongono il sistema-cliente/utente. 49 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento 6.5. MONITORAGGIO DEI PROCESSI E STANDARD DI PRESTAZIONE La qualità dei servizi erogati ed i relativi indicatori e standard di prestazione costituiscono elemento fondamentale nella pianificazione e nel controllo della qualità dei servizi e dei processi che li generano. Una specifica norma interna relativa al processo di assicurazione qualità, al quale fa capo l’attività di misurazione ed il monitoraggio di tutti i processi del SGQ, descrive modalità operative e responsabilità per la misurazione e il monitoraggio delle prestazioni. Il monitoraggio sui processi è effettuato aggregando i dati del PEG/PDO relativi ai procedimenti, gestiti dai singoli settori, servizi ed uffici, che rientrano all’interno dei vari processi. La periodicità è definita del PEG/PDO. Qualora i processi prevedano un’attività di misurazione e di monitoraggio interna, questa è descritta in una norma apposita del processo stesso. 6.6. MISURAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE DEL CLIENTE La Provincia monitora, anche attraverso la rilevazione dei reclami raccolti dall’URP, le informazioni sulla soddisfazione e/o insoddisfazione del cliente-utente (o “qualità percepita”), come una misura delle prestazioni del SGQ (o “qualità progettata” ed “erogata”). Tale monitoraggio è strutturato in modo da restituire informazioni utili a revisionare tanto il SGQ nel suo complesso, quanto, in specifico, il sistema di monitoraggio e di pianificazione del miglioramento. Le fonti d’informazione sulla soddisfazione dei clienti-utenti possono essere: • • • comunicazioni dirette con i clienti-utenti; reclami dei clienti-utenti; questionari ed indagini di customer satisfaction. All’interno del SGQ l’attività di comunicazione è riconducibile ad un processo specifico ed è descritta nelle norme interne relative al processo stesso. Le informazioni relative ai servizi, le richieste di informazione, le segnalazioni, sono quindi gestite all’interno del processo di comunicazione o, laddove previsto, all’interno dei singoli processi di competenza. La gestione dei reclami passa attraverso l’URP e i singoli settori/servizi, secondo la normativa prevista in materia. La decisione di attivare rilevazioni di customer satisfaction è formalizzata annualmente nel PEG/PDO, al cui interno possono essere previsti indicatori specifici sulla soddisfazione del clienteutente, anche in applicazione delle linee guida per la qualità. 50 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento Laddove ritenuto opportuno, sono allegati alle norme interne relative ai processi modelli di questionari e moduli da utilizzare qualora l’indicatore di customer satisfaction sia attivato. Le modalità di monitoraggio del grado di soddisfazione del cliente sono descritte da una specifica norma interna relativa al processo di assicurazione qualità. 6.7. SISTEMA DI AUDITING INTERNO La sezione descrive le modalità adottate per pianificare, eseguire e documentare le attività di verifica interna (V.I.) nell’Ente, al fine di valutare la corretta applicazione e l’adeguatezza (efficienza ed efficacia) del SGQ o di parte di esso. Il sistema di auditing per la qualità si raccorda al sistema dei controlli interni descritto al capitolo precedente, sia per gli aspetti temporali, sia per quanto riguarda i supporti operativi. Le attività di auditing del SGQ e dei singoli processi competono al gruppo di audit, coordinato dal RSGQ, che si può avvalere anche di auditor esterni, da esso designati e che gli rispondono direttamente. Tutti i processi, almeno per un procedimento rappresentativo del processo stesso, devono essere sottoposti a verifica ispettiva una volta l'anno, per normale controllo periodico. 6.7.1 Le verifiche interne (V.I.) Le indicazioni relative alle V.I., al loro scopo e alle modalità di gestione, comprese le responsabilità relative alle varie fasi, sono sviluppate nella procedura apposita PD 8.2.2 “Verifiche interne” 6.7.2 Interfacce con il sistema di controllo interno dell’Ente La Provincia cura l’interazione tra il sistema di auditing del SGQ (rispondente ai requisiti della normativa UNI EN ISO 19011:2003) ed il sistema dei controlli interni. Il sistema di auditing si basa sul principio di responsabilità dell’amministrazione in ordine ai propri atti e sul concetto di controllo successivo, orientato a verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi. In altri termini, le V.I. gestite dal RSGQ hanno come principale obiettivo la conformità ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2008. 51 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento 6.8. GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ (N.C.) Le condizioni di non conformità di un servizio sono generalmente determinate da deviazioni dalle prescrizioni contenute nelle procedure e norme interne o da altre situazioni che rendano la qualità del servizio indeterminata o inaccettabile. L’attività di trattamento delle non-conformità ha due obiettivi principali: • • prendere sistematicamente decisioni correttive sul servizio non conforme; fornire una base informativa per avviare azioni correttive per evitare il ripetersi di non conformità. Le modalità di gestione, comprese le responsabilità delle varie fasi, sono sviluppate nella procedura apposita PD 8.3 “Tenuta sotto controllo delle non conformità” 6.8.2 Trattamento delle non conformità Le non conformità rilevate vengono gestite dalla Provincia secondo regole definite, attraverso le quali sono ricercate le cause e definiti idonei provvedimenti correttivi. La responsabilità e le modalità per il loro trattamento sono descritte nella procedura PD 8.3 “Tenuta sotto controllo delle non conformità”. Viene inoltre elaborato un indicatore di andamento delle non conformità, descritto nella norma interna “Monitoraggio e la misurazione dei processi” del processo assicurazione qualità, che viene portato a conoscenza della direzione e che costituisce input per il riesame del sistema di gestione per la qualità da parte della direzione stessa. 6.9. ANALISI DEI DATI E REVISIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGGIO In occasione del riesame della direzione, lo staff gestione qualità raccoglie ed analizza i dati per stabilire l’adeguatezza e l’efficacia del SGQ e per valutare dove possono essere apportati miglioramenti. Rientrano in tale ambito i dati e i risultati ottenuti dalle attività di monitoraggio e misurazione e da altre fonti pertinenti. La provenienza dei dati è: • interna, per quanto riguarda prestazioni ed andamento dei processi e dei relativi procedimenti, risultati delle verifiche interne e dati relativi al controllo sui fornitori di beni e servizi effettuato nel processo di approvvigionamento; 52 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento • esterna, per quanto riguarda reclami o segnalazioni, rapporti diretti con il cittadino, questionari o indagini, interviste ed altre modalità ed occasioni di scambio di informazioni con l’utenza individuate dalla Provincia. Annualmente lo staff gestione qualità, in preparazione del riesame del SGQ, rielabora i dati (mediante l’analisi delle registrazioni della qualità e con la collaborazione di tutte le funzioni ed il supporto dei dati forniti dal controllo di gestione) con l’obiettivo di: • • determinare il grado di conformità dei servizi erogati dalla Provincia con gli standard ddi prestazione definiti; consentire la revisione e l’aggiornamento del sistema di monitoraggio, ed eventualmente la definizione, per l’anno successivo, di azioni correttive o preventive finalizzate all’innalzamento degli standard dichiarati. I risultati dell’analisi dei dati sono documentati nel report annuale qualità redatto dal RSGQ in preparazione al riesame del SGQ. 53 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento 6.10. PIANIFICAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO Il SGQ della Provincia è strutturato secondo la logica del PDCA (Plan – Do – Check – Act). Questo significa che l’attività di pianificazione della qualità è essenzialmente attività di pianificazione del miglioramento. Il prospetto che segue illustra la logica del PDCA, con la sequenza delle attività connesse. PLAN Analisi della situazione Definizione degli obiettivi Scelta degli interventi Pianificazione ACTION Mantenere Migliorare Estendere Standardizzare DO Intervenire Sperimentare Erogare CHECK Controllare l'esito degli interventi Tenere sotto osservazione Gli input per le attività di definizione degli obiettivi della qualità e di pianificazione dei servizi, di responsabilità del segretario generale, scaturiscono principalmente da: • • • i risultati della gestione del SGQ, documentati ed analizzati nel riesame del sistema stesso; gli esiti delle indagini sulla soddisfazione dei clienti e delle analisi dei reclami; le valutazioni e le richieste degli organi di governo 54 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento 6.11. GENERALITÀ SULLE AZIONI PREVENTIVE E CORRETTIVE L’accertamento di condizioni pregiudizievoli per la qualità può avvenire: • • • • • durante l’esecuzione delle verifiche interne; nel corso della normale erogazione del servizio; a seguito di esposti o reclami del cliente-utente o di segnalazioni degli organi di governo; a seguito di segnalazione di altre funzioni impegnate nell’attuazione del SGQ; a seguito del riesame del SGQ. Le informazioni utili per l'individuazione di potenziali non conformità e delle modalità di prevenzione vengono attinte dall'interno, in particolare da segnalazioni di collaboratori e dai documenti in cui vengono evidenziati i risultati raggiunti e i loro andamenti nel tempo quali, ad esempio, le registrazioni della qualità. Le fasi successive sono le seguenti: • • • • • • 6.12. individuazione dell’azione correttiva/preventiva da intraprendere; assegnazione delle relative responsabilità esecutive; sviluppo dell’azione correttiva/preventiva; verifica dell’efficacia dell’azione correttiva/preventiva; documentazione delle attività svolte; archiviazione della documentazione. AZIONI PREVENTIVE Le azioni preventive, intese a rimuovere le cause che potrebbero potenzialmente condurre a carenze nell’applicazione del SGQ o a non conformità, si originano dall’analisi degli indicatori della qualità disponibili e comportano: • • • • • • • l’avvio di uno studio che chiarisca l’estensione del problema e le potenziali conseguenze; la definizione circostanziata del problema supportata da elementi oggettivi espressi in modo tale da permettere al segretario generale un riesame completo; un’acquisizione ulteriore di dati che permettano la definizione di un quadro di dettaglio in modo da individuare la causa originale; la definizione di uno spettro di azioni preventive tra cui scegliere il rimedio più opportuno ed attuarlo; la verifica della nuova situazione in atto; l’applicazione del rimedio su scala più estesa; il continuativo rapporto con tutte le funzioni sullo stato di sviluppo e sulle difficoltà incontrate; 55 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento • una documentazione di registrazione degli eventi significativi. La responsabilità e le modalità per la definizione e gestione delle azioni preventive sono descritte nella procedura PD 8.5.2 “Azioni correttive e preventive”. In base all’andamento delle azioni preventive viene inoltre elaborato un indicatore, descritto nella norma interna “Monitoraggio e la misurazione dei processi” del processo assicurazione qualità, che viene portato a conoscenza della direzione e costituisce input per il riesame da parte della direzione stessa. 6.13. AZIONI CORRETTIVE Le azioni correttive hanno lo scopo di gestire in modo pianificato, sistematico e documentato le non conformità rilevate di processo, di servizio, di prodotto e di sistema, operando per eliminare le cause che le generano, in modo da evitare che possano ripetersi. Hanno origine: • • dall’analisi delle non conformità emerse a seguito di V.I.I.; dal riscontro di carenze riscontrate nell’applicazione del SGQ. Comportano: • • • • • la valutazione del contenuto e dell’estensione del rilievo; la formalizzazione della richiesta di azione correttiva contenente una descrizione del rilievo riscontrato e della circostanza in cui è avvenuto il riscontro; l’indicazione delle attività da sviluppare, dei tempi, delle responsabilità, dei mezzi e delle risorse necessari; la gestione dell’azione correttiva, che si conclude con la descrizione delle azioni intraprese e lo stato di soluzione del rilievo originario con la proposta di una data di chiusura; la verifica, alla scadenza dei tempi stabiliti, mediante riscontro di evidenze oggettive dell’efficacia delle azioni intraprese (anche con verifica ispettiva appositamente programmata). Se l’esito è positivo, la richiesta di azione correttiva viene chiusa con successo; in caso contrario la richiesta di azione correttiva originaria viene comunque chiusa con esito negativo, e ne viene contestualmente aperta un’altra, indirizzata alla stessa funzione, per gli aspetti del rilievo non risolti. La responsabilità e le modalità per la definizione e gestione delle azioni correttive sono descritte nella procedura PD 8.5.2 “Azioni correttive e preventive”. In base all’andamento delle azioni correttive viene inoltre elaborato un indicatore, descritto nella norma interna “Monitoraggio e la misurazione dei processi” del processo assicurazione qualità, che viene portato a conoscenza della direzione e costituisce input per il riesame da parte della direzione stessa. 56 / 57 Manuale della qualità Revisione n. 02 Sezione 6 – Misurazioni, analisi e miglioramento 6.14. RIFERIMENTI Procedura PD 4.2.4: Tenuta sotto controllo delle registrazioni (ISO 9001 – 4.2.4) Procedura PD 8.2.2: Verifiche interne (ISO 9001 – 8.2.2) Procedura PD 8.3: Tenuta sotto controllo delle non conformità (ISO 9001 – 8.3) Procedura PD 8.5.2: Azioni correttive e preventive (ISO 9001 – 8.5.2 e 8.5.3) Norma Interna NI 08.01: Approvvigionamento(ISO 9001 – 7.4) Norma Interna NI 02.01: Attenzione al cliente(ISO 9001 – 5.2, 7.2, 7.2.3 e 8.2.1) Norma Interna NI 02.02: Monitoraggio e misurazioni dei processi (ISO 9001 – 8.2.3) Norma Interna NI 02.03: Analisi dei dati e pianificazione del miglioramento (ISO 9001 – 8.4 e 8.5) Normativa sulla qualità UNI EN ISO 9000:2005 Sistemi Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2000 Sistemi Qualità. Guida per il miglioramento. 57 / 57