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Lezione 6 GEOTECNICA Docente: Ing. Giusy Mitaritonna e-mail: [email protected] - Lezione 6 – A. Indagine Geotecnica: considerazioni generali B. Indagini in sito: Perforazioni di sondaggio e prelievo di campioni indisturbati C. Indagini in sito: Prove Penetrometiche Dinamiche D. Indagini in sito: Prove Penetrometiche Statiche E. Indagini in sito: Misura delle pressioni interstiziali F. Prove di laboratorio G. Determinazione sperimentale della resistenza a taglio dei terreni H. La scatola di taglio diretto I. La cella triassiale J. La resistenza non drenata delle argille in termini di tensioni totali K. Cenni sulla resistenza a taglio delle sabbie 6.A Indagine Geotecnica: considerazioni generali GENERALITA’ La necessità di effettuare delle indagini nel sottosuolo deriva dall’evidenza che il comportamento di qualsiasi opera di Ingegneria civile è influenzato dalle caratteristiche dei terreni sottostanti e/o circostanti. La loro finalità è, quindi, quella di rendere possibili, a costi ragionevoli, la realizzazione di tali opere riducendo quanto più possibile le incertezze ed i rischi connessi a una limitata conoscenza delle caratteristiche dei terreni. “… qualsiasi indagine deve essere programmata e realizzata allo scopo di rispondere ad un quesito tecnico ben preciso: se non ci fosse il quesito, non dovrebbe esserci l’indagine ….” (Dunnicliff, 1995) NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.M. 14-01-2008 : “Nuove norme tecniche per le costruzioni” Testo normativo che raccoglie in forma unitaria le norme che disciplinano la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle costruzioni al fine di garantire, per stabiliti livelli di sicurezza, la pubblica incolumità Un complesso di raccomandazioni più specifiche , anche senza alcun carattere di legge, sono le “Raccomandazioni sulla Programmazione ed esecuzione delle indagini Geotecniche”, pubblicate dall’Associazione Italiana di Geotecnica (AGI, 1977). 6.2.1 CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO La caratterizzazione e la modellazione geologica del sito consiste nella ricostruzione dei caratteri litologici, stratigrafici, strutturali, idrogeologici, geomorfologici e, più in generale, di pericolosità geologica del territorio. In funzione del tipo di opera o di intervento e della complessità del contesto geologico, specifiche indagini saranno finalizzate alla documentata ricostruzione del modello geologico. Esso deve essere sviluppato in modo da costituire utile elemento di riferimento per il progettista per inquadrare i problemi geotecnici e per definire il programma delle indagini geotecniche. Metodi e risultati delle indagini devono essere esaurientemente esposti e commentati in una relazione geologica. 6.2.2 INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA Le indagini geotecniche devono essere programmate in funzione del tipo di opera e/o di intervento e devono riguardare il volume significativo di cui al § 3.2.2, e devono permettere la definizione dei modelli geotecnici di sottosuolo necessari alla progettazione. I valori caratteristici delle grandezze fisiche e meccaniche da attribuire ai terreni devono essere ottenuti mediante specifiche prove di laboratorio su campioni indisturbati di terreno e attraverso l’interpretazione dei risultati di prove e misure in sito. Per valore caratteristico di un parametro geotecnico deve intendersi una stima ragionata e cautelativa del valore del parametro nello stato limite considerato. Per modello geotecnico si intende uno schema rappresentativo delle condizioni stratigrafiche, del regime delle pressioni interstiziali e della caratterizzazione fisicomeccanica dei terreni e delle rocce comprese nel volume significativo, finalizzato all’analisi quantitativa di uno specifico problema geotecnico. 6.2.2 INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA È responsabilità del progettista la definizione del piano delle indagini, la caratterizzazione e la modellazione geotecnica. Omissis… Nel caso di costruzioni o di interventi di modesta rilevanza, che ricadano in zone ben conosciute dal punto di vista geotecnico, la progettazione può essere basata sull’esperienza e sulle conoscenze disponibili, ferma restando la piena responsabilità del progettista su ipotesi e scelte progettuali. PROGRAMMARE UNA CAMPAGNA DI INDAGINI La programmazione delle indagini di sito e di laboratorio è una operazione delicata e importante che deve essere affidata a “Tecnici Competenti” i quali, prima di tutto, devono acquisire tutte le informazioni generali disponibili sul sito in esame e devono avere ben presente: • le caratteristiche e i requisiti dell’opera • i parametri meccanici di interesse • gli strumenti di indagine da utilizzare FINALITA’ DI UNA CAMPAGNA DI INDAGINI GEOTECNICHE 1) Natura e successione stratigrafica dei terreni costituenti il sottosuolo (profilo stratigrafico) 2) Regime interstiziali) delle acque sotterranee (distribuzione pressioni 3) Proprietà dei terreni 3.1) fisiche (composizione granulometrica, parametri di stato, ecc) 3.2) meccaniche (compressibilità, resistenza al taglio) 3.3) idrauliche (permeabilità) in modo che queste indagini siano la base per la costruzione di un modello geotecnico del problema da studiare. Modello sul quale poi il progettista compie le proprie valutazioni e scelte. VOLUME SIGNIFICATIVO DM. 14.01.08 Per volume significativo di terreno si intende la parte di sottosuolo influenzata, direttamente o indirettamente, dalla costruzione del manufatto e che influenza il manufatto stesso. Volume in cui le variazioni dello stato tensionale indotte dall’opera producono conseguenze non trascurabili. L’estensione di tale volume dipende: • dal tipo e dalle dimensioni dell’opera • dai carichi applicati • dalle caratteritiche dei terreni coinvolti quindi non è noto a priori!!!! nella ipotesi di terreno omogeneo DENSITA’ O FREQUENZA DELLE INDAGINI La densità o la frequenza delle indagini dipende: • dal tipo e dalle dimensioni dell’opera • dalle caratteritiche dei terreni coinvolti …consapevoli che il terreno comunque indagato è una percentuale ridotta del volume significativo….i valori rappresentativi delle proprietà dei materiali dedotte dalle indagini dovreanno essere il risultato di un’attenta considerazione di tutti i fattori in gioco. DENSITA’ O FREQUENZA DELLE INDAGINI DENSITA’ O FREQUENZA DELLE INDAGINI 2003 2008 C 135.1 + 2006 + 173.9 + 180 antico fronte di cava lc I old Ospedale iln k a A + 214 ex Fornace ILCA HOSPITAL 0 2007 m 100 INDAGINI DI SITO verso PROVE DI LABORATORIO VANTAGGI DELLE PROVE DI LABORATORIO • • Condizioni di drenaggio e al contorno perfettamente note e controllabili Possibilità di applicare qualsiasi stato tensionale corrispondente ai principali problemi al finito VANTAGGI DELLE INDAGINI DI SITO • • • • Interessano volumi di terreno maggiori rispetto ai provini Andamento continuo delle caratteristiche geotecniche con la profondità Possibilità di caratterizzare i terreni a grana grossa (spesso non campionabili) In generale sono più rapide e meno costose delle prove di laboratorio INDAGINI DI SITO verso PROVE DI LABORATORIO ATTENZIONE……… Le indagini in sito e le prove di laboratorio devono considerarsi come due procedimenti complementari che se opportunamente utilizzate in parallelo consentono di ridurre le incertezze nella comprensione del comportamento meccanico del terreno GLI STRUMENTI Le metodologie e le attrezzature delle quali si dispone per le indagini geotecniche sono numerose e varie. ¾ Per il riconoscimento dei terreni e per definire la costituzione del sottosuolo e la natura dei terreni in esso presenti: • scavi accessibili • perforazioni di sondaggio ¾ Per la determinazione delle caratteristiche fisico meccaniche dei terreni: • prelievo di campioni in sito e sperimentazione di laboratorio • prove in sito (SPT e CPT) ¾ Per la determinazione delle condizioni idrauliche • installazione di piezometri • prove in sito e di laboratorio per la definizione della permeabilità GLI STRUMENTI AGI, 1977 6.B Indagini in sito: Perforazioni di sondaggio e prelievo di campioni indisturbati PERFORAZIONI DI SONDAGGIO • Ricostruire il profilo stratigrafico • Prelevare campioni rappresentativi riconoscimento di terreni (disturbati/rimaneggiati) per • Prelevare campioni indisturbati per l’esecuzione di prove di laboratorio • Installare in profondità strumenti • Eseguire prove in sito • Rilievi sulle acque sotterranee il PERFORAZIONI DI SONDAGGIO Le perforazioni possono essere eseguite a: • rotazione • percussione • vibrazione • combinazione di più tipi di meccanismi Le perforazioni a rotazione sono le più comuni. PERFORAZIONI A PERCUSSIONE • L’utensile di perforazione è una sonda a valvola o curetta di diametri compresi fra 100 e 600 mm. • La manovra consiste nel far scendere in caduta libera la curetta, il terreno penetra nella sonda attraverso la valvola a scarpa sul fondo e viene trattenuto dalla stessa valvola durante il sollevamento. Quando la sonda si è riempita essa viene portata in superficie e svuotata. • La perforazione a percussione è adottata solo nei terreni a grana grossa. PERFORAZIONI A ROTAZIONE • L’utensile di perforazione è un tubo di acciaio (carotiere), di diametro fra 75 e 150 mm, con una corona inferiore tagliente. • La manovra consiste nel procedere con la perforazione fino a riempire di terreno il carotiere e riportarlo quindi in superficie. • Il metodo consente il prelievo continuo di “carote”, adattando la tecnica di perforazione alla natura del terreno. È possibile attraversare terreni di qualsiasi tipo fino a notevoli profondità. CAROTIERE SEMPLICE Applica alla carota un momento torcente per attrito sulla sua superficie interna (rottura per torsione). Si può usare con successo in terreni coesivi poco consistenti. CAROTIERE DOPPIO Il tubo interno è dotato di un tagliente (scarpa) sporgente rispetto alla corona dentata. Si può usare con successo in terreni consistenti. Il doppio carotiere è costituito da due tubi concentrici dei quali è messo in rotazione solo quello esterno. Ma mano che il carotiere avanza il tubo interno riceve il campione di terreno evitando che esso venga in contatto con la parte ruotante dell’utensile e proteggendolo dall’azione dilavante del fluido. PRELIEVO DA FORI DI SONDAGGIO Le carote estratte con i normali utensili di perforazione sono rimaneggiati e vengono conservati ordinatamente in cassette catalogatrici. …. PROFILO STRATIGRAFICO Da un analisi visiva del materiale posto nelle cassette catalogatrici si ricostruisce il profilo stratigrafico. La ricostruzione è tipicamente fatta da un Geologo . PROFILO STRATIGRAFICO Da un analisi visiva del materiale posto nelle cassette catalogatrici si ricostruisce il profilo stratigrafico. La ricostruzione è normalmente fatta da un Geologo. PERFORAZIONI A DISTRUZIONE • Perforazioni nelle quali non interessa il prelievo di campioni. • Perforazioni destinate all’installazione di strumenti. • Gli utensili utilizzati scavano l’intera sezione del foro disgregando il terreno che viene portato in superficie dal fluido di perforazione. •Con questo tipo di tecnica si possono attraversare terreni di qualsiasi tipo fino a notevoli profondità. CAMPIONAMENTO I campioni di terreno che si prelevano hai fini geotecnici sono classificati in base al grado di disturbo, cioè in base al tipo di informazioni geotecniche che da essi si possono ricavare. • Campioni indisturbati: campioni di terreno che conservano la struttura, il contenuto d’acqua propri del terreno nella sua sede naturale. Si utilizzano per la determinazione delle proprietà fisiche e meccaniche. Il loro prelievo richiede utensili particolari (campionatori) di caratteristiche tecniche diverse a seconda della natura del terreno. • Campioni disturbati o rimaneggiati: campioni che non conservano la struttura e il contenuto d’acqua propri del terreno nella sua sede naturale. Sono utili ai fini della ricostruzione della stratigrafia, della determinazione delle proprietà indice. Possono essere prelevati senza ricorrere a particolari attrezzature. QUALITÀ DEI CAMPIONI I campioni di terreno che si prelevano hai fini geotecnici sono classificati in base al grado di disturbo, cioè in base al tipo di informazioni geotecniche che da essi si possono ricavare. Caratteristiche Geotecniche determinabili Natura del terreno Compisizione granulometrica Grado di Qualità Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 * * * * * * * * * * * * * * Contenuto d’acqua Peso dell’unità di volume Caratteristiche meccaniche * Campioni disturbati o rimaneggiati AGI, 1977 Disturbo limitato Indisturbati Prelievo di campioni indisturbati cm 0 5 ~ Campionamento con campionatore Campionamento da scavi accessibili CAMPIONI INDISTURBATI Campionamento con campionatore (Q4-Q5) Campionatore a parete sottile con valvola a sfera (tipo Shelby) Viene infisso a pressione ed è utilizzato in terreni a grana fine da poco a mediamente consistenti. CAMPIONI INDISTURBATI Campionamento con campionatore (Q4-Q5) Campionatore a rotazione a doppia parete (tipo Mazier) Si impiega in terreni coesivi di elevata consistenza nei quali non è possibile l’infissione di campionatori a pressione. CAMPIONI INDISTURBATI Campionamento da scavi accessibili (Q4-Q5) Campionamento con cilindri campionatori Campionamento a blocchi