BUSTO GAROLFO Via Correggio 80,
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BUSTO GAROLFO Via Correggio 80,
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “TARRA” BUSTO GAROLFO Via Correggio 80,- 20020 Tel. 0331 569087 -0331/569604 – Fax. 0331/537115 e-mail: [email protected] sito internet : www.icstarra.gov.it Approvato dal Collegio Docenti nella seduta del 9 ottobre 2013 Adottato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 12 novembre 2013 INDICE Premessa Presentazione dell’Istituto Mission dell’Istituto Organigramma dell’Istituto Funzionigramma Percorso qualità Continuità scuola-famiglia Aggiornamento e formazione p. p. p. p. p. p. p. p. 3 4 8 10 11 13 14 15 SCUOLA DELL’INFANZIA Programmazione educativa Scuola dell’Infanzia Organizzazione delle attività didattiche Scuola dell’Infanzia Quadro riassuntivo dei progetti p. p. p. p. 16 17 23 25 SCUOLA PRIMARIA Programmazione educativa Scuola Primaria Organizzazione delle attività didattiche della scuola Primaria Progetto Accoglienza classi prime - scuola primaria Progettazione extracurricolare: quadro riassuntivo dei progetti p. p. p. p. p. 26 27 34 36 38 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Programmazione educativa Scuola Secondaria di I grado Attività Curricolari – tempo scuola L’indirizzo musicale Costituzione Centro Sportivo Scolastico d’Istituto Progetto per il recupero delle abilità e della motivazione Quadro riassuntivo progetti P. 40 p. 41 p. 47 p. 49 p. 50 p. 52 p. 54 2 PREMESSA CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale della scuola che la identifica dal punto di vista culturale e progettuale e ne esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. Il P.O.F. è il documento che: Interpreta le esigenze di una società in trasformazione e adegua a questa esigenza le proposte formativo-culturali, nell’osservanza e nel rispetto delle norme vigenti Esplicita le scelte culturali, didattiche ed organizzative che la scuola intende perseguire educando e formando Assume impegni nei confronti dell’utenza, delle famiglie, del contesto sociale Si presenta alle istituzioni del territorio Il P.O.F. è, in sostanza, la carta d’identità dell’istituto, e comprende un piano di attività organizzate, intenzionali, possibili e verificabili perché sottoposto a continuo giudizio degli utenti. 3 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto nasce dalla verticalizzazione delle scuole del Circolo Didattico di Busto Garolfo e della scuola Secondaria di primo grado Caccia e si prefigge di ideare, organizzare, valorizzare la progettualità in atto dei tre ordini di scuola. IL SERVIZIO SCOLASTICO viene garantito secondo le seguenti modalità: Scuola dell’Infanzia Tempo-scuola di 8 ore giornaliere 7 sezioni Ingresso 8.20/9.00 Uscita 16.00/16.20 Scuola Primaria Tempo-scuola di 40 ore suddivise in 8 29 classi ore giornaliere 30 ore di attività didattica distribuite in ore antimeridiane e in ore pomeridiane 10 ore per la mensa e per attività ricreative Scuola Secondaria di Tempo normale articolato su cinque 14 classi primo grado mattine, divise ciascuna in sei moduli orari di 55 minuti, spazio orario integrato da laboratori pomeridiani opzionali 186 bambini 615 bambini 313 ragazzi Nell'istituto operano: Il Dirigente scolastico Dott.ssa Alida Marina Gottardi il D.S.G.A sig.ra Innocenza Mascazzini 123 docenti di cui 18 alla scuola dell'Infanzia, 69 alla scuola Primaria e 36 alla scuola secondaria di 1° tot 26 ATA di cui 6 assistenti amministrativi e 20 collaboratori scolastici Tutto il personale opera condividendo i seguenti valori: Responsabilità Trasparenza Rispetto di sé, degli altri e delle regole Accoglienza, ascolto e tolleranza L’ Istituto Comprensivo “ Tarra” di Busto Garolfo si compone di quattro edifici scolastici che accolgono sei plessi: Edificio Plesso Via XXV aprile, 24 Scuola Primaria “Giulio Tarra” Piazzale Partigiani d’Italia Scuola Primaria “Don Mario Mentasti” Piazzale Partigiani d’Italia Scuola dell’Infanzia “Madre Teresa di Calcutta” Via Santa Geltrude frazione Olcella Scuola Primaria “Ferrazzi Cova” Via Santa Geltrude frazione Olcella Scuola dell’Infanzia “San Luigi Gonzaga” Via Correggio, 80 Scuola Secondaria di Primo Grado “Caccia” 4 I plessi scolastici sono intitolati a personaggi che hanno profuso le loro energie e hanno donato i loro beni per l’educazione dei bambini. I quattro edifici scolastici, che possiedono strutture architettoniche diverse perché costruiti in epoche successive, cercano di offrire i servizi adeguati alle richieste dell’utenza, grazie anche alle ristrutturazioni periodiche apportate. Gli edifici sono dotati di un piano di evacuazione e di spazi funzionali allo svolgimento di attività didattico curricolari, ricreative, informatiche. TABELLA EDIFICI Classi/sezioni Scuola 3 Infanzia S. Luigi Gonzaga Aule 3 1 (dormitorio) 1 (salone polivalente) Locale mensa 1 Palestra 1 (in comune con la scuola primaria) 1 (in comune con la scuola primaria) Scuola Infanzia M. Teresa Calcutta 4 4 2 (dormitori) 1 (salone polivalente) 1 (docenti) 1 (in comune con la scuola primaria) Scuola Primaria Tarra 15 1 1 Scuola Primaria Mentasti 9 15 di cui 1 provvista di LIM 4 (interciclo) 1 (docenti) 1 (aula magna polivalente) 1 (video) 1 (inglese) 1 (sussidi) 1 (alunni diversamente abili) 9 di cui 1 provvista di LIM 1 (interciclo) 1 (alunni diversamente abili) 1 (polivalente) 1 (video) 1 (docenti) 1 (sussidi) 1 (musica) 1 (in comune con la scuola dell’infanzia) 1 (in comune con la scuola dell'Infanzia ) 5 Laboratori Biblioteca 1 (psicomotricità in comune con la scuola primaria) 1 (pittura) 1 (informatica) 1 1 (LIM) 1 (informatica) 1 1 (LIM) 1 (psicomotricità in comune con la scuola dell'Infanzia) 1 (teatrale) Scuola Primaria Ferrazzi Cova 5 Scuola Secondaria 1° grado Caccia 14 5 1 (polivalente con LIM) 1 (alunni diversamente abili) 14 di cui 5 provviste di LIM 2 (musica) 1 (ed. artistica) 1 (ed. tecnica) 2 (alunni diversamente abili) 1 (aula magna polivalente) 1 (docenti) 1 1 (in 1 (informatica) comune con la scuola dell'Infanzia) 1 2 (informatica) 1 2 (LIM) 1 (scienze) PARTNERSHIP L’ICS “Tarra” ha sviluppato in via prioritaria una relazione di partnership con l’Amministrazione Comunale di Busto Garolfo, con la quale condivide l’ interesse a garantire un’efficace, puntuale e corretta gestione del servizio scolastico. Con l’A.C. è stato adottato un protocollo d’intesa (validità dal 1-1.2011 al 31-12-2013)che stabilisce, tra le parti, responsabilità, competenze, modalità di funzionamento e risorse finanziarie. L’A. C. attiva, inoltre, i seguenti servizi a domanda individuale : Pre-scuola dalle ore 7.30 alle ore 8.30 dal lunedì al venerdì per gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia post-scuola dalle ore 16.15 alle ore 18.00 dal lunedì al venerdì per gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia trasporto alunni mensa scolastica per gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia Altre significative collaborazioni sono attivate con: Istituzioni scolastiche Enti pubblici e istituzionali territoriali Enti non istituzionali Reti di scuole per la formazione dei docenti e per progetti didattici Associazioni culturali, sportive, musicali e privati del paese con le quali sono state stipulate convenzioni per formalizzare responsabilità, compiti e doveri Università “Bicocca” di Milano, convenzione che prevede l’accoglienza di studentesse tirocinanti Soc. Coop. Sociale “La Ruota” per progetti extrascolastici che promuovono l’inclusione degli alunni diversamente abili; Cooperativa STRIPES (convenzionata con l’AC) che supporta allievi con disabilità o che evidenziano problemi socio-culturali o comportamentali 6 Ditta FRAREG per l’affidamento dell’incarico di R.S.P.P. Associazioni ed agenzie che operano in ambiti legati alla formazione 7 MISSION D’ISTITUTO La Mission che l’lCS Tarra si pone è quella di aiutare l’alunno a crescere, a maturare e a far proprie le competenze e le conoscenze disciplinari per raggiungere una proficua educazione permanente. Gli interventi devono essere adeguatialle caratteristiche degli alunni, avvalendosi di un efficace rapporto di comunicazione e collaborazione scuola - famiglia -territorio, valorizzando ogni sinergia al fine di : garantire a ciascun alunno, dall’età prescolare al termine del primo ciclo d’istruzione, il proprio “successo formativo” Le scelte educative della scuola, espresse nelle programmazioni dei Consigli di intersezione, interclasse e classe e negli interventi personalizzati, mirano a soddisfare i bisogni dell’alunno tenendo conto dei diversi stili cognitivi, al fine di contribuire alla realizzazione della sua persona e raggiungere il successo scolastico. A tal fine la scuola intende fornire le chiavi per: imparare ad essere, per sviluppare le proprie potenzialità e per agire con crescente autonomia imparare a vivere insieme, per formare il cittadino del domani, responsabile e competente, capace di partecipare e collaborare con gli altri in tutte le attività umane imparare a conoscere, per acquisire gli strumenti della conoscenza e della comprensione imparare a fare, per essere capaci di agire creativamente nel proprio ambiente. La progettazione delle attività volte a raggiungere tali finalità è affidata alle specifiche commissioni: Raccordo Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria /Secondaria di I° grado: riflettono sulle strategie di intervento e promuovono iniziative per la continuità del percorso formativo dell’alunno Sicurezza: promuove iniziative per sensibilizzare e diffondere la cultura della prevenzione in materia di sicurezza; all’interno di ogni plesso si effettuano annualmente due evacuazioni in collaborazione con la Protezione Civile Intercultura, inclusione/integrazione: promuove iniziative che favoriscano l’integrazione degli alunni stranieri e un sostegno agli alunni svantaggiati secondo il Progetto “Alfabetizzando” Accoglienza: verifica le conoscenze degli alunni stranieri nuovi arrivati e i neo iscritti delle classi prime Elettorale: si occupa delle procedure relative al rinnovo degli Organi Collegiali GLHI: coordina e promuove con l’A.S.L. la stesura e la verifica del PEI degli alunni diversamente abili e predispone la loro inclusione nella scuola. Programma e attua attività laboratoriali finalizzate a favorire il benessere e a sviluppare le abilità e le competenze individuale che consentano di raggiungere il successo formativo Autonomia: si preoccupa di migliorare l’organizzazione didattica e organizzativa Valutazione: valuta gli insegnanti neo assunti che hanno effettuato il corso di formazione Mensa: controlla che il servizio mensa funzioni nel migliore dei modi, tenendo contatti con i genitori, l’Amministrazione Comunale e la ditta appaltatrice. Educazione alla salute: propone progetti legati all'area dell'educazione alla salute, al benessere e alla legalità 8 Adottiamoci: si occupa di favorire la conoscenza e il confronto tra culture diverse ed educare alla tolleranza e alla solidarietà Certificazione classi terze per lingua inglese TIE scuola secondaria di 1° Laboratorio musicale “A scuola di musica” Videoteca/archiviazione materiali Orientamento: guida gli alunni della scuola secondaria di 1° a prendere coscienza dei propri interessi, aspirazioni e attitudini per poter scegliere in modo consapevole la scuola superiore Corso per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori 9 ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO Dirigente Scolastico: Dott.ssa. GOTTARDI ALIDA MARINA COLLABORATORI del DS Caporaso M. Gobbo A. COORDINATORI di PLESSO De Martino T-. (Sc.Inf.) Gammariello O. (Sc.Inf.) Leoni.M.L (Sc.Prim.) Gobbo A.. (Sc.Prim.) Selva A. (Sc.Prim.) Caporaso M. (Sc.Sec.) COLLEGIO DOCENTI n° 18 Sc. Inf. n° 69 Sc. Prim. n° 36 Sc. Sec. STAFF DS – Caporaso M. - Gobbo A. De Martino T. – Gammariello O.- Leoni M.L.. - Selva A. – DGSA – Funzioni Strumentali Referenti commissioni Autonomia, e Raccordo FUNZIONI STRUMENTALI N°1 -Rapporto con enti, istituzioni e associazioni del territorio. N°1-Servizi agli alunni. N°1-Nuove tecnologie-sito web dell’Istituto N°2-Didattica e nuove tecnologiesupporto alla didattica per l’innovazione tecnologica di alunni e docenti N°1-Integrazione e inclusione alunni stranieri e diversamente abili - COMITATO di VALUTAZIONE - RESPONSABILI - Sicurezza: DS - Prevenzione: ditta Frareg - Rapp. Lavoratori: Perrone Antonio - SERVIZI COMUNALI Pre/Post Scuola (Sc. Prim.) Mensa (Sc. Inf./Sc. Prim.) Trasporto ICS “TARRA” Sc. Inf.: “Madre Teresa di Calcutta” – Busto Garolfo Sc. Inf.: “San Luigi Gonzaga” – frazione Olcella Sc. Prim.:“Giulio Tarra” – Busto Garolfo Sc. Prim.:“Don Mario Mentasti” – Busto Garolfo Sc. Prim.:“Ferrazzi Cova” – frazione Olcella Sc. Sec.:“Caccia” – Busto Garolfo LEGENDA Istituto Comprensivo Statale Dirigente Scolastico Direttore Generale Servizi Amministrativi Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado Docenti Genitori Collaboratori Scolastici 10 GIUNTA ESECUTIVA DS-DGSA-2 gen.-1 doc. 1 pers. ATA COLLABORATORI SCOLASTICI n° 19 - 2 CONSIGLI di INTERSEZIONE (Sc. Inf.) 5 CONSIGLI di INTERCLASSE (Sc. Prim.) 14 CONSIGLI di CLASSE (Sc. Sec.) - ICS - DS - DGSA - Sc. Inf. - Sc. Prim. - Sc. Sec. - Doc. - Gen. - Coll. Scol. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI n° 6 RSU De Martino T. (doc.) Milani P. (doc.) Battistella L. (doc.) REFERENTI delle COMMISSIONI CONSIGLIO di ISTITUTO DS-8 doc.-8 gen.-2 coll. scol- DSGA Mascazzini I. FUNZIONIGRAMMA FUNZIONIGRAMMA Denominazione Principali Funzioni D.S. Dirige, coordina e promuove le principali attività dell’I.C.S. COLLABORATORE VICARIO Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o di impedimento. Svolge le seguenti attività: cura i rapporti con gli alunni e le famiglie in assenza del D.S. collabora costantemente con il D.S. attraverso l’informazione e la cooperazione nella ricerca delle soluzioni. SECONDO COLLABORATORE del D.S.,COORDINATORE DELLE TRE SCUOLE PRIMARIE Coordina le attività nelle Scuole primarie: Tarra, Ferrazzi-Cova, Don Mentasti , svolge le seguenti attività: cura i rapporti con gli alunni e le famiglie in assenza del D.S. collabora costantemente con il D.S. attraverso l’informazione e la cooperazione nella ricerca delle soluzioni. Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di sua assenza o impedimento. COORDINATORI di PLESSO Hanno funzioni organizzative nei seguenti ambiti: orari, presenze/assenze docenti, accoglienza nuovi insegnanti. Sono referenti per gli altri docenti e con i collaboratori scolastici. FUNZIONI STRUMENTALI Curano i servizi agli alunni, il rapporto con enti presenti sul territorio, le attività inerenti la valutazione e l’autovalutazione, le nuove tecnologie (gestione aula informatica e sito web), l’intercultura. REFERENTE SICUREZZA Svolge i seguenti compiti: Provvedere ad individuare i fattori a rischio, valutare i rischi, individuare le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro Elaborare le misure preventive e protettive, i sistemi di controllo relativi, le 11 procedure di sicurezza Proporre il programma di informazione e formazione Fornire l’informativa specifica ai lavoratori sui rischi potenziali, le misure di prevenzione adottate o da adottare. COLLABORATORI SCOLASTICI Addetti ai servizi generali della scuola con il compito di accoglienza e sorveglianza degli alunni e del pubblico; di collaborazione con i docenti; di sorveglianza generica sui locali scolastici. CONSIGLIO di ISTITUTO Composto dal D.S., 8 insegnanti, 8 genitori (1 con funzione di Presidente), 2 collaboratori scolastici: Delibera i regolamenti interni dell’Istituto 12 PERCORSO QUALITA' Il percorso Qualità dell'Istituto Comprensivo Statale “Tarra” di Busto Garolfo nasce con la costituzione dell' istituto stesso, nell' anno scolastico 2004/05. La scuola raccoglie le esperienze pregresse della Direzione Didattica e della Scuola Media che lo hanno composto. Entrambe infatti avevano partecipato al percorso di formazione organizzato dal Polo Qualità di Milano negli anni 2000. Dal 2004 alcuni strumenti acquisiti in tali corsi vengono applicati nell'istituto: ad esempio inizia la somministrazione di questionari di customer satisfaction in concomitanza con la chiusura dell'anno scolastico. Nel 2008/09 l'istituto partecipa al concorso nazionale “Premiamo i risultati” bandito dal Ministero della Funzione Pubblica ed ottiene la visita on site e l'ambita menzione “ per aver attuato nel 2009 un piano di miglioramento che ha coinvolto diffusamente l'organizzazione e gli stakeholder e raggiunto i risultati attesi”. Incoraggiata da tale esperienza e nell’ottica di ottenere elementi di innovazione e di miglioramento la scuola, nell’a.s. 2010/11ha deciso di procedere ad un’autovalutazione sulla base della griglia CAF e di partecipare al Premio Qualità PPAA 2010 ricevendo il rapporto di valutazione rilasciato dai valutatori FormezPA. Sulla base delle indicazioni ricevute con il Rapporto l’Istituto si è attivato implementando alcuni significativi miglioramenti. Nell’a.s. 2011/12 il nostro Istituto ha ripetuto il percorso dell’autovalutazione e si è candidato alla procedura CAF External Feedback 2012. La CAF External Feedback è un’opportunità, offerta alle amministrazioni che effettuano l’autovalutazione con il modello CAF e definiscono un conseguente piano di miglioramento, di ricevere una valutazione esterna volta a verificare se il modello venga utilizzato in modo efficace. Con l’autovalutazione e la partecipazione alla procedura CAF External Feedback abbiamo voluto verificare se stiamo utilizzando in modo corretto il modello CAF, sottoponendoci al feedback dei valutatori esterni, implementare un piano di miglioramento adeguato e coerente ai risultati dell’autovalutazione, fornire alla nostra organizzazione un significativo impulso verso la Qualità e il miglioramento continuo. Siamo così giunti a stendere il Piano di Miglioramento “Terre di mezzo: migliorare gli spazi tra …” che si attuerà principalmente nel corso di questo a.s. Con il Piano di Miglioramento intendiamo intervenire nell’ambito della comunicazione / informazione / conoscenza andando a migliorare e ad attivare modalità e strategie comunicative tra docenti, personale ATA, genitori , alunni e gli altri principali portatori d’interesse. Nel quadro generale del problema di fondo da affrontare si punterà a coinvolgere e a far in modo che si percepiscano come coinvolte tutte le componenti che operano nella scuola. Il Piano di Miglioramento è composto da due progetti distinti ma conseguenti con i quali si cerca di intervenire per creare una rete, un flusso che unisca positivamente le varie realtà e le componenti dell’Istituto. 13 CONTINUITA’ SCUOLA - FAMIGLIA Una scuola che si propone come servizio pubblico deve tenere conto delle richieste della propria utenza, sollecitando e accogliendo le eventuali proposte. L’alunno, accompagnato dalla famiglia e dagli insegnanti, si impegna a raggiungere gradualmente autonomia e responsabilità. Competenze e compiti delle parti (scuola – famiglia – alunni) sono formalizzate nel patto di corresponsabilità di ogni ordine di scuola. Tali documenti sono consultabili sul sito della scuola www.icstarra.gov.it La comunicazione scuola-famiglia si esercita principalmente in tre momenti: assemblee di classe e di sezione, luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso; consigli di intersezione di interclasse e di classe, momenti che rispondono alle esigenze di dibattito, di proposte e di confronto; colloqui individuali, a cui si attribuisce una funzione primaria per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie per comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socio – relazionale e gli apprendimenti dell’alunno e costruire, con la famiglia, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà. L’istituzione scolastica valuta ed accoglie eventuali segnalazioni relative a disfunzioni, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi erogati. Tali segnalazioni possono essere espresse in forma scritta, via fax o via e-mail e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio e alla soddisfazione dell’utenza, viene effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente predisposti. La scuola è tenuta a segnalare alle istituzioni competenti eventuali situazioni di abuso o maltrattamento espresse dagli alunni e/o osservate dai docenti 14 AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE L’aggiornamento è un diritto-dovere del personale scolastico poiché strumento privilegiato per adeguare l’esercizio della funzione docente alle nuove prospettive culturali e per rispondere ai problemi di una società in continua evoluzione. I criteri ai quali si ispirano le attività di aggiornamento che si realizzano nell’Istituto sono i seguenti: l’aggiornamento è finalizzato all’arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dalle normative vigenti in materia, ai metodi e all’organizzazione dell’insegnare, all’integrazione delle tecnologie nella didattica e alla valutazione degli esiti formativi; le attività tendono a valorizzare in senso formativo il lavoro collegiale degli insegnanti; le proposte sono rivolte sia agli insegnanti della scuola dell’Infanzia e Primaria, sia ai docenti della scuola Secondaria di primo grado, e fruibili anche in rete, allo scopo di promuovere e consolidare la condivisione della progettazione didattica. 15 16 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Le finalità della Scuola dell’infanzia si riassumono nei seguenti enunciati tratti dai Nuovi Orientamenti (15 giugno 1991) e con le integrazioni apportate dalla Lg. 53 del 28- 03-2003 : MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ rafforzamento dell’identità personale sotto il profilo corporeo, intellettuale e psico-dinamico CONQUISTA DELL’AUTONOMIA capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi SVILUPPO DELLA COMPETENZA consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive. Le insegnanti delle scuole dell’infanzia statali di Olcella e di Busto Garolfo esaminata la situazione socioculturale dei paesi in cui si trovano ad operare, e tenuto conto delle esigenze individuali dei bambini che frequentano le scuole, si prefiggono, attraverso i diversi campi di esperienza, il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le attività che si proporranno in questo anno scolastico saranno indirizzate ad attivare in modo costruttivo le funzioni base del bambino, perché queste diventino “competenze”. La suddivisione degli obiettivi didattici per campi di esperienza educativa è funzionale all’organizzazione del lavoro, ma non è intesa in maniera rigida e non è frammentata nei momenti di attività didattica, perché il bambino è unico e completo nella sua personalità, potranno pertanto essere riscontrati obiettivi simili in campi di esperienza diversi. 1° CAMPO D’ESPERIENZA : IL SE’ E L’ALTRO *** Sviluppo di competenze: Sensibilità sociale Sensibilità multiculturale Obiettivi didattici: Sviluppo affettivo-emotivo promozione dell’autonomia riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti rafforzare la fiducia sostegno alla conquista di una equilibrata identità superamento degli stereotipi culturali e sessuali disponibilità alla collaborazione 17 Sviluppo sociale conoscenza dell’organizzazione della società (primi elementi) riconoscere e valorizzare la diversità nelle sue diverse forme (individuale e culturale) comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri conoscere e rispettare le regole della convivenza a scuola riconoscere e rispettare l’altro sviluppare la capacità di cooperare impegnarsi a realizzare qualcosa per il bene comune collaborare in situazioni di gioco libero e guidato riflettere su temi che riguardano l’ambiente, promuovendo atteggiamenti di rispetto, risparmio e cura Sviluppo etico-morale promuovere l’autonomia, il senso di responsabilità dell’accoglienza e dell’appartenenza conoscere e valorizzare aspetti di altre culture scoprire diversità e apprezzarle come ricchezze Esperienze attività di intersezione attività di vita comune giochi di piccolo e grande gruppo per lo sviluppo sociale gioco drammatico libero e guidato *** I contenuti disciplinari inerenti a “Cittadinanza e Costituzione” nei tre ordini di scuola sono definiti nella C.M. n° 86 del 27 ottobre 2010. 2° CAMPO D’ESPERIENZA: CORPO MOVIMENTO , SALUTE Sviluppo di competenze psicomotorie, rapporto sé- ambiente socio-motorie, rapporto sé-altri espressive comunicative Obiettivi didattici acquisire capacità di discriminazione percettiva controllare schemi dinamici e posturali adattamento degli schemi motori ai parametri spazio-temporali intuire e anticipare le strategie motorie degli altri progettare strategie motorie e rappresentarle usare il corpo per esprimersi coordinazione oculo- manuale 18 Esperienze giochi a contenuto motorio, simbolico, imitativo giochi liberi e di regole condotti dall’insegnante e dai bambini stessi giochi con piccoli attrezzi, con oggetti semplici e con grandi attrezzature giochi di manipolazione 3° CAMPO D’ESPERIENZA: FRUIZIONE E PRODUZIONE DI MESSAGGI Sviluppo di competenze comunicative ed espressive nelle sue diverse forme: manipolativo-visivo sonoro-musicale drammatico-teatrale audio-visuale mass-mediale Obiettivi didattici imparare ad ascoltare farsi capire descrivere situazioni raccontare fatti ed esperienze riassumere letture e racconti Attività grafico-pittoriche-plastiche vedere, osservare le immagini leggere le immagini in maniera creativa scrivere con le immagini (usare i diversi codici dell’immagine) Attività drammatico-teatrali esprimere e comunicare con la gestualità e la mimica facciale sensazioni, emozioni, intenzioni esprimere e comunicare con i toni della voce sentimenti, emozioni, intenzioni ricostruire le vicende da rappresentare seguendone la scansione temporale e rappresentandone la distribuzione nello spazio drammatizzazioni di storie inventate e non Attività sonoro-musicali conoscere la realtà sonora che ci circonda ascoltare suoni esprimersi con i suoni stabilire relazioni con gli altri tramite il linguaggio sonoro Attività mass-medialii 19 rievocare e riprodurre esperienze per farne oggetto di gioco verbalizzazione confronto comunicare e narrare visivamente Esperienze osservazione della realtà di foto, disegni, illustrazioni scomposizione e ricomposizioni di immagini manipolazione di materiali disegno realizzazione di racconti per immagini giochi di manipolazione e di costruzione giochi espressivi gioco drammatico libero e guidato gioco simbolico libero e guidato giochi con maschere, travestimenti, burattini e marionette giochi di invenzione e fantasia giochi ritmo- musicali giochi tradizionali giochi per la scoperta e l’uso dei suoni giocare alla TV ,al fumetto ,ai cartoni 4° CAMPO D’ESPERIENZA: ESPLORARE , CONOSCERE E PROGETTARE Sviluppare le capacità di raggruppare, quantificare, misurare fatti e fenomeni della realtà. Acquisire le abilità necessarie per interpretare la realtà e intervenire sulla stessa in modo responsabile. Obiettivi didattici associare-raggruppare ordinare seriare contare misurare localizzare porre in relazione progettare inventare riconoscimento dell’esistenza dei problemi imparare a domandare per capire disponibilità al confronto rispettare tutti gli esseri viventi rispettare gli ambienti naturali ordinare temporalmente situazioni e fenomeni 20 Esperienze gioco, manipolazione ed esplorazione osservazione scambio tra pari sviluppo di competenze di tipo scientifico costruzione ed uso di simboli e strumenti progettazioni di azioni spiegazione giochi imitativi in sequenza giochi con materiali diversi giochi senso-percettivi Ciascun campo di esperienza presenta i suoi peculiari esiti educativi, percorsi metodologici e possibili indicatori di verifica attraverso una pluralità di stimolazioni ed opportunità. La forma privilegiata delle esperienze proposte è costituita dal gioco “che sostanzia e realizza nei fatti il ludico della scuola dell’Infanzia, adempiendo a rilevanti e significativi funzioni di vario tipo: cognitiva, socializzante, creativa”. La struttura per sezioni garantisce la continuità dei rapporti fra adulti e bambini e fra coetanei, garantisce una stabilità affettiva, facilita i processi di identificazione, consente di attuare progetti educativi mirati a favorire la predisposizione coerente di spazi, ambienti e materiali”. I docenti ritengono positivo offrire un momento educativo didattico aggiuntivo a quello organizzato nell’ambito delle sezioni che consente di “superare la sterile contrapposizione tra sezioni omogenee ed eterogenee…”. L’interazione fra bambini di età diverse consente di allargare le esperienze e di ampliare le opportunità di apprendimento socializzato. Tale organizzazione permette inoltre ai bambini di relazionarsi con figure adulte, operare in ambienti e situazioni diverse e agli insegnanti permette la realizzazione di percorsi individualizzati, la valorizzazione delle attività in piccoli gruppi, in angoli strutturati e laboratori. L’organizzazione del lavoro viene garantita da progetti educativi- didattici elaborati collegialmente dai docenti. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA (nota del MIUR n° 3981 del Maggio 2010.) Per favorire la maturazione personale del bambino, nella sua globalità i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza: Il sé e l’altro scopre Gesù e i suoi insegnamenti nei racconti del Vangelo; apprende che Dio è Padre di tutti; apprende che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome; si relaziona con gli altri, anche appartenenti a tradizioni culturali e religiose differenti. Il corpo e il movimento riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. 21 Linguaggi, creatività, espressione riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi delle tradizioni e della vita dei Cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte). I discorsi e le parole impara alcuni termini dl linguaggio cristiano; ascolta semplici racconti biblici e sa narrare i contenuti, utilizzando i linguaggi appresi. La conoscenza del mondo osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai Cristiani dono di Dio Creatore; sviluppa sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA I bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione cattolica, seguiranno le attività inerenti alla programmazione nelle altre sezioni oppure effettueranno alcune attività didattiche, finalizzate a soddisfare i bisogni formativi individuali. VERIFICA E VALUTAZIONE I docenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche prevedono tre momenti valutativi. Il primo è volto a delineare un quadro delle conoscenze e delle capacità con le quali si accede (nuovi iscritti) e si procede (bambini già frequentanti) nelle sezioni. Il secondo momento prevede durante le esperienze e le attività didattiche, momenti di riflessione in itinere tra il team docenti al fine di individuare, aggiustare le proposte educative e i percorsi di apprendimento. Il terzo momento è quello dei bilanci finali per la valutazione degli esiti formativi, della qualità educativo didattica e del significato globale dell’esperienza scolastica. I momenti valutativi finali vertono sulla definizione dei comportamenti osservati sistematicamente, sulla documentazione delle esperienze e sulla ponderazione dei processi di sviluppo del bambino con particolare attenzione all’evoluzione individuale. Nella scuola dell’infanzia, dopo un periodo di inserimento e di osservazione, si organizzano attività rivolte a verificare le conoscenze e le abilità già possedute dal bambino. Successivamente si programmano momenti per l’osservazione sistematica dei comportamenti, dando spazio alla verbalizzazione e si prendono in esame gli elaborati e i prodotti realizzati. Tra gli insegnanti di sezione viene attivato un confronto dei risultati raggiunti dai bambini prevedendo eventuali attività di recupero. 22 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE La scuola dell’Infanzia progetta la propria struttura organizzativa valutando: i bisogni dell’utenza l’inserimento dei bambini nuovi iscritti l’accoglienza dei bambini svantaggiati e/o stranieri la contemporaneità fra i docenti l’utilizzo delle risorse e competenze professionali Nell’anno scolastico in corso operano n.° 14 docenti titolari di sezione, 1 docente di sostegno , 1 docente di religione cattolica. “MADRE TERESA DI CALCUTTA” - BUSTO GAROLFO sezione arancione eterogenea (bambini di tre e cinque anni) sezione verde omogenea (bambini di tre anni) sezione azzurra eterogenea (bambini di quattro e cinque anni) sezione lilla eterogenea (bambini di tre e quattro anni) “SAN LUIGI GONZAGA” - OLCELLA sezione gialla omogenea (bambini di quattro anni) sezione rossa eterogenea (bambini di tre e cinque anni) sezione blu omogenea (bambini di tre anni) ORARIO 8.20/9.00 9.00/12.00 12.00/13.00 13.00/14.00 13.30 14.00/16.00 14.00/16.00 16.00/16.20 Ingresso Attività didattica Mensa Attività ricreativa Uscita per il turno antimeridiano Attività didattica Riposo per i bambini di tre anni Uscita La scuola dell’infanzia funziona cinque giorni alla settimana. L’orario giornaliero, coperto dagli insegnanti da turni settimanali, è di otto ore. Le uscite anticipate devono essere giustificate dai genitori. I bambini possono essere affidati solo a persone maggiorenni delegate dai genitori. “PRIMI GIORNI” L’inserimento nella scuola dell’Infanzia è per il bambino il primo distacco dalla famiglia per entrare in un 23 ambiente nuovo. La scuola si impegna a favorire l’inserimento dei bambini e delle bambine. Si è ritenuto utile fissare a giugno l’incontro con i genitori dei bambini nuovi iscritti. Le insegnanti e la Dott.ssa Carbonero accolgono i genitori, confrontandosi sul tema del distacco parentale. Viene poi illustrata ai genitori l’organizzazione della scuola, avvalendosi del contributo di sussidi audiovisivi. L’inserimento è graduale e rispetta il più possibile le esigenze individuali dei bambini secondo il progetto “Primi giorni”. Nel primo periodo la scuola funziona a orario ridotto per consentire ai bambini di conoscere immediatamente e contemporaneamente entrambi gli insegnanti delle sezioni e per favorire un sereno distacco dalla famiglia. I tempi di inserimento sono comunque adattati alle esigenze di ciascun bambino. Per un rapporto di conoscenza e di fiducia si prevedono incontri individuali con le famiglie qualora se ne presenti la necessità o al seguito della richiesta dei genitori. A gennaio i genitori dei nuovi iscritti hanno la possibilità di visitare la scuola. CONTEMPORANEITA’ I tempi nei quali i docenti sono presenti simultaneamente offrono la possibilità di un’organizzazione a gruppi, finalizzata a valorizzare al massimo le potenzialità di tutti gli alunni. La composizione dei gruppi può variare in base ai seguenti elementi: numero dei componenti grado di apprendimento degli alunni comportamento sociale degli stessi dinamiche relazionali emergenti tipo di attività da svolgere potenziamento/recupero Si reputa che la mobilità dei gruppi sia la condizione più favorevole ai progressi sia sul piano dell’apprendimento che della relazionalità. I gruppi possono essere costituiti secondo criteri di omogeneità ed eterogeneità. Per la formazione delle sezioni il Dirigente Scolastico, avvalendosi della collaborazione della psicopedagogista dell’Istituto e degli insegnanti delle sezioni, tiene conto del criterio di formare sezioni omogenee per età; qualora ciò non fosse possibile, di due età vicine tra loro. Per garantire i criteri sopra descritti si potranno verificare, durante i tre anni di frequenza, spostamenti di alunni in altre sezioni I gruppi sono utili per: discutere esplorare l’ambiente, compiere rilevazioni, effettuare semplici esperimenti svolgere attività espressive, ludiche e motorie ascoltare e produrre musica visionare film o diapositive strutturare campi di esperienza specifici Le attività di non insegnamento, il calendario dei colloqui individuali e il calendario scolastico sono pubblicati sul sito web della scuola. 24 QUADRO RIASSUNTIVO PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA Nome progetto EDUCAZIONE PSICOMOTORIA PRIMI GIORNI PROPEDEUTICA MUSICALE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA LABORATORIO TEATRALE E ARTISTICO PULITI?... SI GRAZIE Responsabile Gammariello Tutti i docenti Destinatari Le 3 sezioni S. Luigi Gonzaga Tutte le sezioni di Madre Teresa di Calcutta e S. Luigi Gonzaga Bambini di 5 anni Madre Teresa di Calcutta Tutte le 3 sezioni Madre Teresa di Calcutta Bimbi 4 e 5 anni di S. Luigi Gonzaga e di Madre Teresa di Calcutta Tutte le 3 sezioni della scuola dell'infanzia San Luigi Gonzaga Bocchini Katia De Martino Zanzottera Fulvia CANTALLEGRANDO Rondanini Elena 25 26 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA La formazione è un processo continuo che si realizza lungo tutto l’arco della vita, la Scuola Primaria ha una particolare incisività nella costruzione di competenze specifiche e trasversali delle quali si deve far garante all’interno del proprio progetto formativo che è quello di “guidare i ragazzi a costruirsi rappresentazioni via via sempre più astratte della realtà, quadri interpretativi che permettono a ognuno di orientarsi nella complessità dei fatti, dei fenomeni, della relazione”. Tale processo deve prevedere la centralità del soggetto in apprendimento nella sua integralità di persona in essere e in divenire, in quanto le competenze non si acquisiscono nell’ambito di specifiche discipline, ma all’interno di “aree d’esperienza”. In tali contesti significativi la dimensione relazionale e l’interazione tra pari, l’attenzione e la considerazione delle esperienze pre ed extrascolastiche, la valorizzazione delle abilità individuali, concorrono a delineare il progetto formativo della scuola. CENTRALITA’ DELLA PERSONA DIMENSIONE CULTURALE Costruzione di competenze attraverso: l’acquisizione di linguaggi specifici; lo sviluppo delle capacità potenziali; la padronanza di abilità e di conoscenze DIMENSIONE METODOLOGICA Progettazione basata: sulla valorizzazione dell’esperienza personale del bambino ; su una didattica di tipo laboratoriale; sul rispetto dei diversi stili di apprendimento DIMENSIONE SOCIALE Garanzia per: l’offerta di uguali opportunità per la riduzione degli svantaggi; la costruzione di atteggiamenti collaborativi, la promozione di una formazione integrale la collaborazione con la famiglia e le altre agenzie presenti sul territorio. DIMENSIONE PSICOLOGICA Realizzazione: dell’integrazione socio-affettiva 27 Valorizzazione: delle abilità personali e accettazione dei propri limiti Costruzione: di una positiva immagine di sé CRITERI METODOLOGICI Mediante la pratica educativa si intende promuovere lo sviluppo delle competenze necessarie per utilizzare le varie discipline in tutte le loro funzioni. A questo scopo le diverse situazioni d’apprendimento si inseriscono in “un clima sociale” positivo fondato sull’accettazione delle esperienze e delle competenze di ciascuno, improntato al dialogo e alla partecipazione attiva. Si ritiene indispensabile analizzare i prerequisiti di cui ciascun alunno dispone, per essere in grado di adeguare l’azione educativa alla realtà degli alunni e di prevedere il raggiungimento di quelle capacità strumentali, cognitive e comportamentali di cui necessitano. In tutte le attività è valorizzato l’aspetto creativo, che è possibile educare nell’alunno, incoraggiando la libera espressione ed il giudizio personale, superando il conformismo. DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ E VALUTAZIONE La valutazione è in stretta correlazione con i piani di studio personalizzati: consiste nell’individuare la situazione di apprendimento di ciascun allievo in base alle sue capacità, conoscenze e abilità. La valutazione accompagna i processi di insegnamento - apprendimento e consente ai docenti di offrire all’alunno la possibilità di superare le difficoltà che gli si presentano e di predisporre collegialmente piani individualizzati. Tale valutazione, di tipo formativo, si esplica in tre momenti: in ingresso in itinere nel momento finale In base alla legge 30 ottobre 2008 n.° 169, la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, ha per oggetto il processo di apprendimento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo. Le verifiche intermedie e le valutazioni finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti proprio dal POF, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli ART. 3, 1, 8, ecc. del Decreto Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.° 275. 28 Si utilizzano prove oggettive (strutturate e non) e un’attenta osservazione sistematica dei processi di sviluppo delle capacità trasversali e generali. La disponibilità ad apprendere, la maturazione del senso di sé, il positivo atteggiamento nel gruppo e la partecipazione dell’alunno alla vita della scuola sono dimensioni del processo di sviluppo della personalità. L’osservazione attenta di tali aspetti costituisce il principale terreno di confronto collegiale. Il Collegio dei docenti ha deliberato modalità e criteri per assicurare omogeneità equità e trasparenza della valutazione nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Tenendo presente le disposizioni dell’art. 3 D.L. 169/ 08 “ valutazione del rendimento scolastico degli studenti “ dall’anno scolastico 2008 / 2009 nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono valutate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. Il Collegio dei docenti del 29 Gennaio 2009 ha deliberato di utilizzare una valutazione compresa tra un minimo di 5/10 e un massimo di 10/10. In seguito come da verbale n.° 2 del 11 /09 / 2012 (punto 4) il Collegio ha inoltre deliberato all’unanimità di ripartire l’anno scolastico in corso, in due quadrimestri. La Commissione Autonomia ha predisposto una griglia per ciascun quadrimestre in cui ad ogni valutazione numerica corrisponde un preciso livello di competenze raggiunte dall’alunno (vedi all. 1 – 2 – 3 ) Ai fini della valutazione è richiesta la frequenza di ¾ dell’orario di lezione, salvo casi con motivate deroghe (art. 11, comma 1, del Decreto Legislativo 19 febbraio 2004 n.° 59 e ribadito nella Circolare Ministeriale n.° 50 MIUR00DGOS prot. n 5338/R.U.U.). Come espresso dall’articolo 1 bis L. 169 nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali, all’interno del periodo biennale, con dettagliata e comprovata motivazione. Qualora l’ammissione alla classe successiva avvenga in presenza di lievi lacune della preparazione, colmabili in tempi brevi, viene data comunicazione scritta alle famiglie in merito alle materie nelle quali l’alunni non ha raggiunto autonomamente la sufficienza (art. 2 comma 7 del DPR 22/06/09 n° 122) Il documento di valutazione, alle scadenze quadrimestrali,viene illustrato e consegnato alle famiglie. Al termine del grado d’istruzione Primaria esso viene trasmesso in copia integrale ai docenti del successivo grado di istruzione. All. 1 GRIGLIA PER LA COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE 1 - RELAZIONALITA’ E RISPETTO DELLE REGOLE (1° quadrimestre) Mostra ottima disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni nel rispetto delle regole. Mostra buona disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni nel rispetto delle regole. 29 Mostra discreta disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni nel rispetto delle regole. Mostra adeguata disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni nel rispetto delle regole. Mostra poca disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni nel rispetto delle regole. Mostra scarsa disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni nel rispetto delle regole. Mostra ottima disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni, ma non sempre rispetta le regole. Mostra buona disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni, ma non sempre rispetta le regole. Mostra discreta disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni, ma non sempre rispetta le regole. Mostra adeguata disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni, ma non sempre rispetta le regole. Mostra poca disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni e non sempre rispetta le regole. Mostra poca disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni e fatica a rispettare le regole. Mostra scarsa disponibilità a relazionarsi con gli insegnanti e con i compagni e fatica a rispettare le regole. RELAZIONALITA’ E RISPETTO DELLE REGOLE (2° quadrimestre) Per la compilazione scegliere tra le diciture tra parentesi. Con i compagni è…(disponibile/propositivo/collaborativo/poco propositivo/poco collaborativo). Si rapporta con le insegnanti…(positivamente/con fiducia/in modo poco adeguato/con qualche difficoltà) e… (rispetta le regole di comportamento/pur rispettando le regole di comportamento/non sempre rispetta le regole di comportamento). 2 - AUTONOMIA (1° quadrimestre) E’ in grado di impostare autonomamente il lavoro. Generalmente sa impostare autonomamente il lavoro. Per organizzarsi nel lavoro chiede spesso l’intervento dell’insegnante. Per organizzarsi nel lavoro chiede talvolta l’intervento dell’insegnante. Per organizzarsi nel lavoro chiede quasi sempre l’intervento dell’insegnante. Lavora autonomamente e sa organizzare il proprio tempo. E’ spesso dispersivo nel lavoro individuale. E’ ancora piuttosto dispersivo nel lavoro individuale. AUTONOMIA (2° quadrimestre) Ha maturato un ottimo grado/livello di autonomia personale. Ha acquisito un buon grado/livello di autonomia personale. Ha maturato un discreto grado/livello di autonomia personale. 30 Ha acquisito un sufficiente grado/livello di autonomia personale. Non ha ancora raggiunto un sufficiente grado/livello di autonomia personale. 3 - ASCOLTO E ATTENZIONE (1° e 2° quadrimestre) L’attenzione e la concentrazione sono costanti. L’attenzione e la concentrazione sono buone durante le attività. L’attenzione e la concentrazione sono solitamente buone durante le attività. L’attenzione e la concentrazione, di solito, sono adeguate. L’attenzione e la concentrazione non sono sempre adeguate. L’attenzione e la concentrazione sono talvolta inadeguate. L’attenzione e la concentrazione sono spesso inadeguate. Ha difficoltà a mantenere tempi di concentrazione adeguati. L’attenzione e la concentrazione sono discontinui. 4 - INTERESSE E PARTECIPAZIONE (1° e 2° quadrimestre) L’interesse è vivace e la partecipazione attiva. L’interesse è discreto, la partecipazione solitamente attiva. L’interesse è parziale, la partecipazione non sempre attiva. Il suo interesse non è sempre evidente e la partecipazione è poco attiva. L’interesse è stato sufficiente , ma la partecipazione non sempre attiva. L’interesse non è sempre evidente e la partecipazione inadeguata. L’interesse e la partecipazione sono stati inadeguati. L’interesse e la partecipazione sono stati generalmente insufficienti. E’ consapevole del proprio ruolo e dei propri impegni/doveri. Non sempre è apparso consapevole dei propri impegni/doveri. Partecipa alle lezioni in modo attivo. Partecipa alle lezioni con interesse e in modo attivo. Partecipa alle lezioni con interesse, ma in modo non sempre pertinente. Partecipa alle lezioni con interesse, ma non sempre in modo attivo. Partecipa alle lezioni con interesse solo se sollecitato. Dimostra scarso interesse per le attività. Dimostra poco interesse e la sua partecipazione va sollecitata 5 - IMPEGNO (1° quadrimestre) Per la compilazione scegliere tra le diciture tra parentesi. Contribuisce in modo significativo allo svolgimento del lavoro richiesto e lo porta a termine…(nei tempi stabiliti/regolarmente/solo se sollecitato). Esegue con continuita’ il lavoro richiesto. Si limita ad eseguire quanto richiesto. Mostra un impegno non sempre adeguato a quanto richiesto. IMPEGNO (2° quadrimestre) Il suo lavoro è produttivo, ricco e personale. Il suo lavoro è produttivo e ricco. 31 Il suo lavoro è produttivo e personale. Non sempre il suo lavoro è produttivo. Talvolta il suo lavoro è poco produttivo. Lavora con poco impegno. Spesso il suo impegno è superficiale. A causa dell’impegno inadeguato, il suo lavoro è poco produttivo. 6 - METODO DI STUDIO (1° e 2° quadrimestre) Da utilizzare a seconda delle proprie realtà . Sa utilizzare le conoscenze acquisite e i linguaggi specifici delle discipline. Sa utilizzare le conoscenze acquisite esponendole in modo appropriato. E’ capace di utilizzare le conoscenze acquisite, ma non sempre i linguaggi specifici. Incontra alcune difficoltà nella comprensione di concetti e procedure. Trova difficoltà nella comprensione di concetti e non usa i linguaggi specifici. Sa rielaborare le informazioni e strutturarle nell’esposizione orale. Ha sviluppato le capacità di studio e sa utilizzare le conoscenze apprese. Ha evidenziato buone capacità di studio. Ha compiuto progressi nelle capacità di studio. Ha sviluppato in modo essenziale le capacità di studio. Presenta uno sviluppo ancora parziale delle capacità di studio. Mostra buone capacità nel rilevare e rielaborare i dati e le informazioni. Non sfrutta adeguatamente le proprie capacità di studio. 7 - LIVELLO DI COMPETENZA GENERALE (1° quadrimestre) Ha raggiunto un eccellente livello di competenza in tutte le aree di apprendimento. Ha raggiunto un ottimo livello di competenza in tutte le aree di apprendimento. Ha raggiunto un buon livello di competenza in tutte le aree di apprendimento. Ha raggiunto un discreto livello di competenza in tutte le aree di apprendimento. Ha raggiunto un sufficiente livello di competenza in tutte le aree di apprendimento. Ha raggiunto un eccellente livello di competenza in quasi tutte le aree di apprendimento. Ha raggiunto un ottimo livello di competenza in quasi tutte le aree di apprendimento. Ha raggiunto un buon livello di competenza in quasi tutte le aree di apprendimento. Ha raggiunto un discreto livello di competenza in quasi tutte le aree di apprendimento. Ha raggiunto un sufficiente livello di competenza in quasi tutte le aree di apprendimento. Deve/può consolidare le proprie conoscenze ed abilità in tutte le aree di apprendimento. Deve/può consolidare le proprie conoscenze ed abilità in quasi tutte le aree di apprendimento. Deve/può consolidare le proprie conoscenze ed abilità in alcune aree di apprendimento (particolarmente per gli aspetti linguistici). Deve/può consolidare le proprie conoscenze ed abilità in alcune aree di apprendimento (particolarmente per gli aspetti logico-matematici). Deve/può consolidare le proprie conoscenze ed abilità in alcune aree di apprendimento (particolarmente per gli aspetti logici). Deve/può consolidare le proprie conoscenze ed abilità in alcune aree di apprendimento (particolarmente per gli aspetti comunicativi ed espressivi). Deve/può consolidare le proprie conoscenze ed abilità in alcune aree di apprendimento 32 (particolarmente per gli aspetti extraverbali). (eccellente= 10 ottimo=9 buono= 8 discreto=7 sufficiente=6) 8 - PROCESSO DI MATURAZIONE (2° quadrimestre) Nel complesso ha vissuto un anno scolastico positivo per la sua maturazione personale. L’anno scolastico è stato molto positivo per la sua maturazione personale. L’anno scolastico è stato positivo per la sua maturazione personale. L’alunno/a ha evidenziato/si sono rilevati notevoli progressi personali rispetto alla situazione iniziale. L’alunno/a ha evidenziato/si sono rilevati buoni progressi personali rispetto alla situazione iniziale. L’alunno/a ha evidenziato/si sono rilevati progressi personali adeguati rispetto alla situazione iniziale. L’alunno/a ha evidenziato/si sono rilevati sufficienti progressi personali rispetto alla situazione iniziale. L’alunno/a ha evidenziato/si sono rilevati progressi personali non adeguati rispetto alla situazione iniziale. L’alunno/a ha evidenziato/si sono rilevati pochi progressi personali rispetto alla situazione iniziale. Dimostra fiducia nelle proprie capacità. Dimostra sufficiente fiducia nelle proprie capacità. Dimostra poca fiducia nelle proprie capacità. Deve ancora maturare un’adeguata fiducia nelle proprie capacità. Sta maturando una maggiore fiducia in sé e nelle proprie capacità. Va sostenuto e incoraggiato affinché acquisisca una maggior stima di sé. 33 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE La scuola progetta la propria struttura organizzativa valutando: i bisogni dell'utenza l'accoglienza adeguata per i bambini stranieri , svantaggiati, diversamente abili l'utilizzo delle risorse e delle competenze professionali la funzionalità dell'alternanza delle attività nell'arco della giornata scolastica per favorire un proficuo e sereno apprendimento. Nell’anno scolastico in corso nella scuola Primaria operano n.° 52 docenti titolari di classe, 1 insegnante di Lingua Straniera, 3 insegnanti di Religione cattolica e 6 insegnanti di sostegno. “GIULIO TARRA” n° 15 classi: 3 prime, 3 seconde, 3 terze, 3 quarte, e 3 quinte “DON MENTASTI” n° 9 classi: 2 prime, 2 seconde, 2 terze, 1 quarta e 2 quinte “FERRAZZI COVA” n° 5 classi: 1 prima, 1 seconda, 1 terza 1 quarta e 1 quinta. L’organizzazione della nostra scuola primaria prevede: un tempo - scuola di 40 ore così suddivise: 30 ore di attività didattica distribuite in ore antimeridiane e in ore pomeridiane e le restanti 10 ore per la mensa e per attività ricreative; la presenza nella stessa classe di una pluralità di insegnanti, con la medesima responsabilità educativa; l’aggregazione delle diverse discipline definita dal Collegio dei docenti, anche sulla base delle competenze manifestate dai docenti interessati; l’unitarietà del progetto didattico – educativo, elaborato collegialmente dall’équipe pedagogica; la fruizione di momenti di socializzazione di qualità, tenendo presente che la mensa è un momento conviviale prezioso, in quanto è occasione per vivere insieme bambini e adulti, e che essa è anche un’esperienza educativa importante, in quanto permette uno stile di vita per essere consumatori più responsabili e attenti; la fruizione di momenti di gioco. Il dopo mensa risponde ad un bisogno di riposo prima di riprendere le normali attività didattiche. Giocando il bambino entra in contatto con il contesto, prende confidenza con le sue capacità e si incontra con i coetanei. Sia attraverso il gioco libero che guidato impara a rapportarsi con i compagni e a rispettare regole condivise le ore eccedenti (oltre le 40 ore) saranno utilizzate o per garantire a tutte le classi un tempo - scuola di 40 ore; o per la sostituzioni delle insegnanti assenti; o per attività di recupero motivazionale e/o potenziamento (1 ora settimanale) Con l’autonomia scolastica la quantificazione oraria di ogni disciplina di studio nella scuola primaria è rimessa esclusivamente all’autonomia delle scuole (DPR 275/99). All’interno dei nuovi orari di lezione, pertanto, saranno le singole scuole a decidere la quantificazione oraria delle discipline. Fanno eccezione solamente l’insegnamento della religione cattolica (2 ore settimanali) e l’insegnamento dell’Inglese (1 2 3 ore settimanali, a seconda della classe) Quadro orario settimanale delle discipline 34 Italiano * Storia Geografia Matematica * Scienze Tecnologia Inglese Arte immagine Musica Scienze motorie sportive Religione cattolica TOTALE Cl. 1^ 8 2 2 7 2 1 1 2 2 1 2 30 Cl. 2^ 8 2 2 7 2 1 2 2 1 1 2 30 Cl. 3^ 8 2 2 7 2 1 3 1 1 1 2 30 Cl. 4^ 8 2 2 7 2 1 3 1 1 1 2 30 Cl.5^ 8 2 2 7 2 1 3 1 1 1 2 30 Mensa Dopo mensa TOTALE 5 5 10 5 5 10 5 5 10 5 5 10 5 5 10 * Si effettuano interventi didattici, per 1 ora, finalizzata al recupero e/o potenziamento delle discipline (italiano, matematica) secondo i ritmi di apprendimento propri di ciascun alunno. Nel rispetto dell’autonomia didattica si precisa che il monte ore settimanale delle singole discipline potrebbe essere flessibile per rispondere meglio alle esigenze didattiche-educative della classe fermo restando fisso il monte ore annuale di ciascuna disciplina. In ogni classe è previsto, inoltre, l’intervento di esperti esterni alla scuola i quali opereranno sull’orario di una singola disciplina o distribuito paritariamente su più discipline. 35 PROGETTO ACCOGLIENZA Scuola primaria - classi prime Il passaggio dalla Scuola dell’infanzia alla scuola primaria è un momento delicato nel percorso formativo del bambino che deve lasciare una realtà conosciuta per affrontarne un’altra. E’ proprio per questo che è stato pensato un progetto che favorisca un inserimento positivo, atto a garantire ad ogni singolo alunno le migliori condizioni di socializzazione. I docenti. assistiti dalla consulenza della psico-pedagogista dott.ssa Sofia Cabonero, hanno delineato e pianificato il Progetto Accoglienza rivolto agli alunni delle classi prime. PROGETTAZIONE ATTIVITA’: Progetto Accoglienza DESTINATARI: Alunni delle classi prime Scuola Primaria DOCENTI RESPONSABILI: Insegnati delle classi prime, insegnanti di sostegno e IRC FINALITA’: OBIETTIVI: MODALITA’ OPERATIVE: Formare classi omogenee rispetto a: Comportamento Relazione Apprendimento Raggiungere un buon grado di socializzazione all’interno di un gruppo. Acquisire da parte dei docenti maggiori conoscenze riguardo l’aspetto relazionale/emotivo degli alunni. Formare nel mese di Giugno, in collaborazione con la Commissione Raccordo e la Dott.ssa Carbonero, gruppi classe tenendo conto delle osservazioni effettuate dalle insegnanti della scuola dell’infanzia e dalla psicopedagogista stessa. Individuare spazi e contesti che favoriscano le dinamiche personali ed interpersonali dei bambini. Predisporre laboratori tematici e organizzare gruppi di alunni che ruoteranno durante la mattina per un’osservazione mirata che consenta ai docenti di rilevare problematiche comportamentali/relazionali. Somministrare i test dei prerequisiti all’apprendimento da parte della dott.ssa Carbonero. Compilare le griglie per la registrazione delle osservazioni e strumenti specifici per la valutazione degli aspetti comportamentali/relazionali. Tabulare i risultati e condividere per la formazione delle classi. 36 ATTIVITA’ PROPOSTE: VERIFICA: Formare le classi da parte della pscicopedagogista e della Commissione Raccordo. Conversazione libera e a tema Racconto libero Ascolto e rielaborazione verbale e grafica di una storia Attività laboratoriali Disegni a tema Laboratorio delle emozioni Psicomotricità Gioco libero Gioco strutturato Schede didattiche (pregrafismo e logica) Intermedia (febbraio) e finale (giugno) per valutare la validità del progetto, la funzionalità dei gruppi e apportare eventuali modifiche 37 PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE All’interno dell’Istituto Comprensivo” Tarra” di Busto Garolfo, in riferimento alle finalità della scuola, si tende a garantire un’offerta formativa sempre più qualificata e completa,mediante Progetti che riguardano: attività curricolari; conoscenza e avvicinamento al contesto territoriale; rispetto ambientale; sicurezza in ambito scolastico e non; attenzione alla multiculturalità; sviluppo di particolari abilità tipiche dell’età scolare e prescolare. QUADRO RIASSUNTIVO PROGETTI SCUOLA PRIMARIA DENOMINAZIONE PROGETTO LABORATORIO TEATRALE “FACCIAMO FINTA CHE...” PRATICA PSICOMOTORIA AUCOUTURIER MUSISCUOLA ANIMAZIONE TEATRALE IL MITO DELLA CREAZIONE STORIE PER SENTIRE SPORTICINO MUSISCUOLA LABORATORIO RACCORDO PRIMARIA SECONDARIA I PROTEZIONE CIVILE SICUREZZA FRUTTA NELLA SCUOLA VIE DELL'ACQUA * IL BENESSERE IN CLASSE SAPERE COOP AVIS LUPUS IN FABULA CLASSI INTERESSATE REFERENTI n. 6 classi 1^ (10 ore per classe) Cantoni Fulvia n. 6 classi 1^ (10 ore per classe) n. 6 classi 2^ (9 ore per classe) n. 6 classi 2^ (9 + 2 ore per spettacolo per classe) n. 6 classi 3^ (14 ore per classe) n. 6 classi 4^ (15 ore per classe ) Milani Patrizia Battistella Liliana Vecchi Annamaria Azzaretto Giovanna Ceriotti Carmen (9 ore per le 6 classi 3^ 9 ore per le 6 classi 4^, 12 ore per le 5 classi 5^) Lo Presti Maria Grazia n. 5 classi 5^ (12 ore per classe ) Pozzoni Maria Grazia Alunni classi 5^ scuola primaria - alunni ultimo anno scuola infanzia Colombo Morena Alunni classi 5^ scuola primariaAlunni uscenti scuola infanziatutte le classi scuola primaria e secondaria I tutte le classi delle scuole primarie classi 3^ scuola primaria Classi quarte classi 3^ e 4^ scuola primaria + classi 2^ scuola secondaria Classi 5^ scuola primaria classi 5^A – B - C Tarra 38 Comerio Giuseppina Battistella Liliana Bosio Elisabetta Cecchi Rosalba Cantoni Sabrina Dell’Acqua Maria Grazia Bosio Elisabetta Dell’Acqua Maria Grazia BIBO A SCUOLA LILT AFFETTIVITA’ E SESSUALITA’ (ASL) ALFABETIZZANDO ALIMENTARSI CON PIACERE JUNIOR BOCCE PARCO DEL ROCCOLO* INFOENERGIA* classe 4^ primaria classi 5^ scuola primarie; Cantoni Sabrina Dell’Acqua Maria Grazia classi 5^ scuole primarie Alunni stranieri nuovo inserimento e alunni in situazioni di svantaggio alunni scuole dell'infanzia (prima colazione e animazione anche per bambini dell'ultimo anno); alunni classi 3^ e alunni che in quel giorno usufruiscono del pasto scuola primaria tutte le classi 3^-4^5^ Classi 4^ Classi 5^ Dell’Acqua Maria Grazia Barenghi Patrizia/ Di Gaetano Roberta / Ravicini Laura AZZARETTO GIOVANNA/ MORRONE ANTONIA LOPRESTI M.GRAZIA GOBBO ADRIANA POZZONI MARIA GRAZIA *In collaborazione con l'Assessorato all'ecologia del comune di Busto Garolfo. Il progetto "Vie d'acqua" verrà riproposto ogni anno al fine di valorizzare le risorse idriche del territorio. In particolare si prevede la visita della Torre dell'acquedotto e un percorso lungo il canale Villoresi e i canali secondari. Il supporto del Gruppo di Ricerca Storica di Busto Garolfo ha permesso la distribuzione agli alunni di un volantino illustrativo e la visita guidata dal punto di vista storico e naturalistico. 39 40 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Obiettivi educativi I° Obiettivo: promuovere atteggiamenti di comprensione, di sincerità nei rapporti, di dialogo e di accoglienza con i compagni e le persone in genere per vivere il pluralismo della realtà e i valori della società nel rispetto del privato e del pubblico. Sottobiettivi - Collaborare con i compagni Descrittori Ascolta e rispetta l’opinione degli altri Tiene conto delle necessità dei compagni Aiuta e chiede aiuto ai compagni - Agire in modo corretto nel gruppo È disponibile al lavoro di gruppo Partecipa con contributi personali Si adopera per superare le difficoltà - Partecipare allo svolgimento delle attività Accetta le proposte di lavoro scolastiche Interviene in modo personale e costruttivo II° Obiettivo: condurre a comprendere l’importanza dello studio e della cultura per la formazione personale e potenziare le capacità di apprendimento autonomo perché ci si accosti criticamente alla realtà Sottobiettivi - Conoscere - Comprendere - Operare - Comunicare Descrittori Osserva e riconosce gli elementi proposti Memorizza gli elementi essenziali Distingue gli elementi fondamentali da quelli secondari Organizza in ordine logico i dati raccolti Rielabora personalmente le conoscenze acquisite (sintesi) Formula ipotesi Sceglie le conoscenze e gli strumenti adeguati alla situazione Utilizza quanto appreso in una situazione nuova Decodifica i vari linguaggi Espone chiaramente il proprio pensiero Usa correttamente i linguaggi specifici III° Obiettivo: educare alla scelta personale e realistica anche in vista del futuro scolastico e professionale Sottobiettivi - Essere autonomo nelle attività scolastiche - Autovalutarsi Descrittori Assolve i doveri scolastici : Usa correttamente il diario Fa firmare le comunicazioni Porta il materiale necessario Esegue regolarmente i compiti nel modo richiesto Segue la correzione dei compiti Chiede spiegazioni È consapevole dei propri interessi e delle proprie 41 - Scegliere autonomamente e responsabilmente attitudini Valuta il proprio lavoro in base a criteri stabiliti Confronta le conoscenze acquisite con la propria realtà Assume responsabilità DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI PER MATERIA Ogni insegnante prepara anno per anno, una programmazione per materia che individua per ogni criterio indicato nella scheda degli obiettivi specifici da perseguire nel corso dell'anno scolastico. Ovviamente tale programmazione tiene conto dell'effettivo livello di partenza della classe e del singolo allievo. METODI UTILIZZATI Per perseguire gli obiettivi indicati gli insegnanti seguono delle strategie che sono ovviamente diverse a seconda delle materie e degli argomenti da trattare. Di norma, comunque, le metodologie seguite sono le seguenti: - Lezioni di introduzione, di inquadramento, di sintesi. Lezioni dialogate, discussioni guidate (anche come occasione di chiarimento di dubbi degli alunni e di approfondimento degli argomenti trattati). Guida all'uso ragionato del testo. Osservazione, analisi e schematizzazioni di testi più complessi opportunamente predisposti. Esercizi di correzione e completamento. Ricerche guidate. Lavori di gruppo. Esercizi di osservazione e descrizione di aspetti o fenomeni trattati. Uso delle nuove tecnologie. -Visione di audiovisivi spettacoli teatrali o cinematografici preparati e seguiti da discussioni e da schede di comprensione. Visite d'istruzione guidate con mete indicate dalla programmazione didattica. VISITE DI ISTRUZIONE Le visite di istruzione e le uscite didattiche, deliberate dal Consiglio di Istituto; sono integrative dei normali programmi scolastici e vengono proposte dai Consigli di Classe in funzione della programmazione educativa e didattica. Esse vogliono offrire occasioni per l’approfondimento degli argomenti curricolari ed occasioni di integrazione e socializzazione al di fuori dell’ambito strettamente scolastico. Vengono normalmente proposte uscite di vario tipo: soprattutto mete naturalistiche oppure mete legate al periodo storico studiato o allo sviluppo industriale anche della nostra zona. Molto spesso le uscite vengono precedute da lezioni tenute da esperti o si svolgono con l’ausilio di guide specializzate. Tutte le uscite hanno sempre anche finalità di orientamento perché mostrano agli alunni ambienti ed organizzazioni lavorative diverse. 42 Per tutte le classi sono inoltre previste visioni di spettacoli teatrali e visite a musei storici o naturalistici sempre precedute e/o seguite da adeguati lavori di comprensione ed inserimento nella relativa unità didattica. Ai genitori dovrà essere comunicato il programma dettagliato in cui siano specificati orari, luoghi, mezzi di trasporto, quota di partecipazione ; l’alunno potrà partecipare alla visita di istruzione soltanto previa autorizzazione scritta di uno dei genitori. I criteri per la realizzazione delle visite di istruzione verranno fissati dal Consiglio di Istituto ed inseriti nel Regolamento d’Istituto. VALUTAZIONE La scheda di valutazione comprende: 1. voti per discipline 2. voto di comportamento La valutazione tiene conto della maturazione dell'alunno in campo sia cognitivo che extra-cognitivo dato che considera l'allievo come soggetto in evoluzione e mette in evidenza il suo atteggiamento nei confronti dello studio, della vita scolastica, degli impegni via via richiesti per un suo armonico sviluppo, i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza e ai traguardi comuni, gli interessi manifestati e le attitudini. Contribuiranno alla formazione del voto anche i risultati delle osservazioni sistematiche degli obiettivi cognitivi. Il voto per disciplina che comparirà sulla scheda di valutazione deriverà dall'insieme delle prove scritte, di quelle orali e di quelle relative alle esperienze pratiche e di laboratorio e sarà espresso in termini numerici secondo le nuove disposizioni ministeriali. La valutazione del comportamento degli alunni, oltre alla funzione sanzionatoria, ha una importante valenza formativa, considera atteggiamenti, correttezza e coerenza nell’esercizio dei diritti e nell’adempimento dei doveri e modalità di partecipazione alla vita della scuola; pertanto i docenti concordano la seguenti griglie di valutazione del comportamento e delle conoscenze delle discipline Descrittori di Comportamento Voto -non rispetto del regolamento d'Istituto -messa in pericolo di se stesso e dei compagni. -Danneggiamento di strutture scolastiche -Mancanza di rispetto verso gli altri: compagni ,docenti e personale scolastico -Protagonista di episodi particolarmente gravi sanzionati. (Si ricorda che basta il 5 in condotta per la non ammissione alla classe successiva) - Disinteresse per le varie discipline - Rapporti problematici con gli altri. - Frequente disturbo dell’attività didattica. - Funzione negativa all’interno della classe. 43 5 - Reiterati episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico. - Frequenti ritardi e/o uscite anticipate -Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche. - Saltuario svolgimento dei compiti assegnati. - Disturbo o disinteresse nei confronti dell’attività didattica. - Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico. - Saltuari ritardi e/o uscite anticipate - Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche. - Svolgimento regolare dei compiti assegnati. - Buona partecipazione e collaborazione al funzionamento del gruppo classe. - Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. 6 7 8 - Costante partecipazione alle lezioni. - Costante adempimento dei doveri scolastici. - Equilibrio nei rapporti interpersonali. - Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe. - Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto 9 -Interesse e partecipazione attiva alle lezioni. - Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche. - Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica. - Ruolo positivo all’interno della classe. - Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico. 10 GRIGLIA DEI CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE Descrittori delle Conoscenze voto Conoscenze lacunose e frammentarie. L’allievo esegue solo compiti semplici e commette molti e gravi errori nell’applicazione delle procedure. Non sa orientarsi nelle tematiche anche se guidato opportunamente. Mostra scarsa capacità di organizzare le poche conoscenze. Uso improprio del linguaggio. 4 Conoscenze approssimate ed inesatte. L’allievo esegue semplici compiti, ma commette errori. Sa effettuare analisi solo parziali. Solo se guidato riesce ad organizzare le conoscenze. Uso impreciso del linguaggio. 5 Conoscenze abbastanza corrette degli elementi essenziali. L’allievo esegue semplici compiti, applicando le conoscenze acquisite. Guidato opportunamente riesce ad organizzare le conoscenze. Uso semplice del linguaggio. 6 Conoscenze al di sopra della solida sufficienza. Lo studente riesce opportunamente ad organizzare le conoscenze. Uso appropriato del linguaggio. Conoscenze complete e rielaborate. Uso specifico dl linguaggio Conoscenze complete e rielaborate in maniera personale. Autonomia nel lavoro. Uso ricco, appropriato e specifico del linguaggio. 7 8 9 Conoscenze complete, precise, ampliate e rielaborate autonomamente nell’ottica interdisciplinare. Sicura padronanza del linguaggio . 10 44 Criteri per l’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato Il Consiglio di classe procederà alla valutazione dell’alunno solo se la frequenza alle lezioni ha coperto almeno tre quarti dell’orario annuale, salvo casi con motivate deroghe che il Collegio Docenti esaminerà ( art. 11, comma 1, Decreto Legislativo del 19/02/2004 n.° 59 e ribadito dalla Circolare Ministeriale n.° 50 MIUROODGOS prot. N 5338/R.U.U.). Sono ammessi alla classe successiva e all’Esame di Stato gli alunni che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina di studio e nel comportamento. Viene data comunicazione alle famiglie, tramite lettera, delle materie nelle quali l’alunno non ha raggiunto autonomamente la sufficienza, qualora l’ammissione alla classe successiva avvenga in presenza di lievi lacune della preparazione, colmabili in tempi brevi (art. 2, comma 7 del DPR 22 giugno 2009 n.° 122). CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI DI STATO CONCLUSIV I DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Gli alunni dovranno essere valutati nella globalità delle loro prestazioni durante il triennio e dei progressi evidenziati. Le prove scritte riguarderanno: Italiano, la prima Lingua Straniera, seconda lingua comunitaria (Francese o Spagnolo), Matematica e Scienze, la Prova Ministeriale Nazionale. La modalità dello svolgimento della prova relativa alla seconda lingua straniera, verrà deliberata in collegio Docenti secondo normativa. Ai fini della valutazione delle stesse si terrà conto di: - per l’area linguistica: forma e contenuto per l’area scientifica: la capacità di calcolo, la conoscenza e l’applicazione delle regole, la risoluzione dei problemi per la Prova Ministeriale: i criteri di valutazione allegati alla prova. Per la conduzione del colloquio d’Esame, in ottemperanza alle disposizioni ministeriali ed alle indicazioni del Collegio Docenti, si terrà presente la centralità dell’alunno valorizzandone gli aspetti positivi. Si considererà il comportamento durante la prova (maturità, impegno, senso di responsabilità, capacità di rispondere alle sollecitazioni dei docenti) tenendo conto che dovrà svolgersi in un tempo di circa 20 minuti e che dovrà dare spazio adeguato alle materie che non hanno una prova scritta. Il colloquio orale verrà condotto tenendo conto delle tre fasce di livello presenti in ogni classe: Agli alunni della prima fascia, con un livello alto di preparazione, si richiederanno: 1) Conoscenza degli argomenti e capacità di organizzarli 2) Capacità di analisi, collegamento, sintesi e formulazione di giudizi critici 3) Esposizione corretta con padronanza dei linguaggi specifici Agli alunni della seconda fascia, con un livello medio di preparazione , si richiederanno: 1) Conoscenza degli argomenti 2) Capacità di analisi e collegamento ( eventualmente guidati dall’insegnante) 45 3) Esposizione ordinata e logica con un’accettabile proprietà di linguaggio Agli alunni della terza fascia, con un livello di preparazione sufficiente o incerto e lacunoso, si richiederanno: 1) Conoscenza dell’argomento scelto 2) Descrizione dello stesso 3) Esposizione comprensibile e non contraddittoria Tutti gli alunni proporranno un percorso che comprenda e colleghi più argomenti delle diverse discipline; a seconda della fascia di appartenenza la domanda iniziale riguarderà: - per la terza fascia: direttamente l’argomento portato per la seconda fascia: l’ambito disciplinare all’interno del quale far partire l’argomento preparato per la prima fascia: un documento “nuovo” partendo dal quale l’alunno possa, con gli opportuni aggiustamenti collegarsi ad un segmento del percorso preparato. 46 ATTIVITA’ CURRICOLARI – TEMPO SCUOLA “PROGETTO ORARIO FLESSIBILE” L’orario flessibile (DPR 275/99) con settimana corta è attivo presso la nostra scuola dall’anno scolastico 1999/2000, quando, con apposito questionario di gradimento, ha ottenuto parere positivo da genitori, alunni e docenti. Motivazioni e impostazione generale Il progetto nasce dal desiderio di rendere l’azione educativa sempre più efficiente ed efficace e dalla necessità di adeguare anche la nostra Scuola agli standard europei. Così come è articolato comporta: - il rispetto del monte ore annuo; il rispetto del monte ore per ciascuna materia; la trasformazione della giornata da cinque a sei unità di insegnamento Tale cambiamento permette: - una migliore strutturazione dell’orario, -la possibilità di realizzare le attività annualmente previste dal POF con una distribuzione più equa ed articolata, -l’organizzazione di due sabati di recupero orario, collegati ai progetti: Giornata della Solidarietà per tutte le classi Giornata di scuola aperta – progetto continuità – classi prime e seconde Dettaglio del progetto SETTIMANA CORTA (5 GIORNI) La legge sull’autonomia scolastica permette di variare l’organizzazione oraria della scuola purché si rispettino i vincoli di legge. Il nostro progetto è articolato in 5 giorni. La realizzazione delle lezioni su 5 giorni settimanali comporta l’allungamento dell’orario del mattino. Per non pesare eccessivamente sugli alunni noi utilizziamo moduli orari di 55/ 60 minuti (sei moduli giornalieri secondo lo schema allegato). Questo sistema porta a una riduzione dell’orario giornaliero di 15 minuti e prevede quindi la necessità di recuperi orari sia per gli alunni (variabili di anno in anno secondo il calendario scolastico) sia per i docenti (25 h per ciascun docente con orario – cattedra e per gli altri in proporzione). Recupero Alunni Avverrà attraverso le giornate tematiche di sabato e l’uscita didattica di un giorno. 47 Recupero Docenti Il recupero avverrà con 5 ore destinate alle supplenze, 6 ore per uscite didattiche in orario eccedente alle lezioni, partecipazione ad almeno 4 ore dei sabati di recupero, 10 ore flessibili (da documentare) da utilizzare per laboratori pomeridiani, recupero motivazionale in orario curricolare, attività legate a progetti, spettacoli, prove. Ogni insegnante calcolerà il numero delle ore con un’apposita scheda che sarà tabulata dalla Responsabile Orario Flessibile. Schema dell’orario di lezione Con la realizzazione della settimana corta, l’orario base per il tempo normale si articola in cinque mattine, dal lunedì al venerdì, ciascuna divisa in 6 moduli orari di cui 3 della durata di 55 minuti e 3 di 60 minuti, comprendenti due intervalli (uno di 5 e uno di 10 minuti). Schema di orario: Moduli orari 1° unità 2° unità intervallo 3°unità 4°unità intervallo 5°unità 6°unità 8.00 – 9.00 9.00 - 9.55 9.55 – 10.00 10.00 – 10,55 10.55 – 11,45 11,45 – 11.55 11.55 – 12.50 12.50 – 13.45 Durata in minuti 60’ 55’ + 5’ = 60’ 55’ 50’ + 10’ = 60’ 55’ 55’ Questo è l’orario delle 14 classi della Scuola Secondaria, così ripartite: 5 classi prime, 4 classi seconde e 5 classi terze. La seconda lingua, inserita nelle ore curriculari, è francese o spagnolo. Ciascun docente effettua il suo orario di servizio (18 ore settimanali) previsto dal C.C.N.L. 29/11/2007 e ciascun alunno fruisce del monte ore stabilito dalla normativa vigente. 48 L’INDIRIZZO MUSICALE La nostra scuola ha ormai una lunga e significativa tradizione di laboratori musicali, sviluppati nell’ambito del progetto di flessibilità oraria, che hanno proposto esperienze diverse: attività corale, musica d’insieme, varie proposte di lezioni concerto organizzate dalla scuola, partecipazione a concerti e balletti proposti dal Teatro alla Scala di Milano nell’ambito del Progetto “Invito alla Scala”, teatro con attività musicali e coreutiche. Conseguentemente al percorso musicale sviluppato negli anni, la scuola si è dotata di due pianoforti e di due aule di musica attrezzate con adeguata strumentazione informatica e tradizionale. In questa ottica il Collegio Docenti e il Consiglio d’Istituto nelle sedute del 9 ottobre e del 12 novembre 2013, hanno deliberato l’istituzione, dal prossimo anno scolastico, dell’Indirizzo Musicale per gli alunni delle classi prime che ne faranno richiesta. Si sono perciò messe in atto tutte le procedure necessarie per ottenere dall’Ufficio Scolastico Territoriale dell’ambito di Milano, l’accoglimento della richiesta e l’assegnazione di quattro docenti per l’insegnamento dei quattro strumenti prescelti dal Collegio Docenti (pianoforte, violino, chitarra e flauto traverso). Già nel corrente a.s. la Scuola Secondaria 1° ha scelto di impegnare una significativa parte delle risorse del FIS e del Piano di Diritto allo Studio del Comune di Busto Garolfo, destinate all’ampliamento dell’offerta formativa, per la realizzazione del Progetto “A scuola di Musica” che consente agli alunni delle classi 1° e 2° che ne hanno fatto richiesta, di imparare a suonare uno strumento musicale tra i quattro scelti dalla scuola. Il Progetto “A scuola di Musica” che propone attività simili a quelle dell’indirizzo musicale, è stato accolto con grande interesse da alunni e famiglie impegnando la scuola ad ampliare le risorse inizialmente previste per accogliere tutti i 33 alunni che si sono iscritti. L’iscrizione all’indirizzo musicale per l’anno scolastico 2014/15 va effettuata contestualmente alla compilazione della domanda per accedere alla classe I della scuola secondaria di I grado. Gli alunni interessati, per accedervi, dovranno sostenere una prova orientativo – attitudinale che verterà su elementi ritmici e di intonazione ma per la quale non è richiesta alcuna conoscenza musicale pregressa, così come previsto dalla normativa vigente in materia. Dopo tale prova, verrà stilata e pubblicata una graduatoria, in base ai punteggi totali riportati da ciascun alunno e in aderenza con i criteri stabiliti in via preliminare dalla commissione. Gli alunni potranno esprimere la loro preferenza riguardo allo strumento che desidererebbero imparare a suonare, la scelta finale spetta però agli insegnanti di strumento che orienteranno gli alunni a seconda delle loro attitudini. Poichè le lezioni di strumento sono individuali o semi-individuali, i posti disponibili sono 24 in totale, divisi fra i quattro strumenti (6xchitarra,6xflauto,6xpianoforte,6xviolino). Le famiglie degli alunni inseriti nell’indirizzo musicale dovranno autonomamente provvedere all’acquisto dello strumento. Le lezioni, che impegneranno ogni alunno per due ore aggiuntive a quelle curriculari, prevedono momenti dedicati allo sviluppo delle capacità tecniche strumentali, alla teoria e lettura musicale e alla musica d’insieme e si terranno durante le ore pomeridiane, in orari e giorni che ogni studente concorderà con il proprio insegnante . L’inserimento nel gruppo di strumento impegna l’alunno per i tre anni della Scuola Secondaria di 1° . In sede di esame di Licenza verrà verificata, nell’ambito del colloquio pluridisciplinare, anche la competenza musicale acquisita al termine del triennio sia sul versante della pratica strumentale sia su quello teorico. 49 COSTITUZIONE DEL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO D’ISTITUTO In ottemperanza a quanto previsto nelle “Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle Scuole Secondarie di I e II grado”, emanate dal Ministro in data 4 agosto 2009 e richiamate nelle circolari M.I.U.R. – “Direzione Generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione” relative ai Centri Sportivi Scolastici e al Progetto Giochi Sportivi Studenteschi 2010-2011, vista anche la positiva esperienza attuata negli scorsi anni scolastici con l’istituzione del CSS per l’avviamento alla pratica sportiva sia sotto il profilo della partecipazione degli alunni sia per i risultati conseguiti nelle diverse fasi dei Giochi Sportivi Studenteschi nelle discipline dell’atletica leggera e corsa campestre, gli Insegnanti di Scienze Motorie in servizio presso questo Istituto concordano col Dirigente scolastico la costituzione del Centro Sportivo Scolastico (CSS), anche per il corrente a. s. 2012-2013. FINALITA’ Il CSS si pone come scopo prioritario quello di orientare gli alunni sulla base delle loro attitudini individuali e delle loro preferenze, alla pratica motoria , in modo tale che le ore aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva siano il naturale completamento del lavoro curricolare, relativamente alle discipline sportive scelte e concorrano al miglioramento delle loro qualità e capacità, motorie e coordinative. Inoltre partendo dal presupposto che l’attività sportiva è momento costitutivo del processo educativo, ci si propone di puntare al conseguimento dei seguenti obiettivi trasversali: il rispetto degli altri e delle regole condivise, l’accettazione dei propri limiti, il superamento dell’insicurezza nell’affrontare nuove esperienze, la capacità di vivere in modo sano il momento della vittoria e saper rielaborare la sconfitta, la capacità di saper fare squadra relazionandosi in modo positivo con i compagni. REGOLAMENTO - - - -Le attività del CSS sono rivolte a tutti/e gli alunni e le alunne della nostra Scuola Secondaria di I grado. Per iscriversi è necessario compilare il modulo di adesione al CSS, specificando le attività che si intendono frequentare; il modulo deve essere firmato da un genitore che in tal modo autorizza la partecipazione del figlio/a. -E’ obbligatorio presentare apposita certificazione medica, rilasciata dal medico curante dietro richiesta della scuola. -La copertura assicurativa è garantita dall’assicurazione della scuola. -Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le attività. -Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai docenti, altresì dovranno mantenere un comportamento corretto e rispettoso verso i compagni e le attrezzature sportive in utilizzo. Gli alunni durante l’attività del CSS devono indossare adeguato abbigliamento sportivo. -I docenti si impegnano a comunicare con chiarezza e tempestività i calendari delle varie attività ed eventuali variazioni rispetto a quanto stabilito. -Le attività del CSS, opportunamente calendarizzate, verranno concentrate in due pomeriggi settimanali, nel periodo che va da ottobre a maggio. -Le attività si svolgeranno presso la palestra dell’Istituto e nell’adiacente impianto sportivo comunale. ATTIVITA’ SPORTIVE PROPOSTE PER L’A. S. 2012-2013 50 -Pallavolo per alunni/e delle classi seconde e terze. -Atletica Leggera per alunni/e delle classi prime, seconde e terze. -Partecipazione ai G.S.S. nelle seguenti discipline: Corsa Campestre, Atletica Leggera su pista, Bocce. DOCENTI COINVOLTI Prof. Prof. Massimo Sartorelli Roberto Dosseni FINANZIAMENTO Fondo M.I.U.R. per l’avviamento alla pratica sportiva. 51 PROGETTO PER IL RECUPERO DELLE ABILITÀ E DELLA MOTIVAZIONE Il progetto di recupero della motivazione e delle abilità di base si rivolge agli studenti che si collocano in un’area che si potrebbe definire a rischio, in quanto il loro livello di competenze si trova al di sotto degli standard previsti nel portfolio europeo delle lingue (italiano) e nei livelli stabiliti dall’OCSE PISA. Le abilità che dimostrano di possedere sono inferiori a quelle necessarie per l’organizzazione delle proprie attività scolastiche, per l’applicazione di un metodo di studio produttivo e per la comunicazione. Le loro difficoltà ostacolano una partecipazione positiva e serena nella scuola e, in prospettiva, mettono in discussione una frequenza produttiva alla scuola secondaria di secondo grado. E’ attuato nella scuola dall’anno scolastico 2003/04 e progressivamente si sono dedicate a queste attività risorse sempre maggiori OBIETTIVI: - - Recuperare alcune conoscenze e abilità che permettano ai ragazzi di reinserirsi gradualmente nel lavoro della classe. Individuare metodologie d’apprendimento consone alle esigenze di singoli alunni in difficoltà per particolari problemi o per cumulo di lacune nella preparazione di base. Creare le condizioni per stimolare relazioni positive, di dialogo, con l’adulto educatore e con i coetanei. Guidare gli alunni inseriti nel progetto alla preparazione di lavori individualizzati o di verifiche da effettuare in classe, davanti ai compagni, che possano risultare un successo scolastico personale e incentivare quindi la motivazione. Per gli alunni delle classi terze, sviluppare alcuni contenuti interdisciplinari che facciano da base per un dignitoso colloquio d’esame. PROCESSI: Il progetto si articola su momenti e modalità d’intervento diversificati e predisposti specificamente per ogni situazione. E’ compito di ogni Consiglio di classe rilevare i bisogni degli alunni in difficoltà e indirizzarli verso il tipo d’intervento ritenuto più adeguato tra quelli messi a disposizione dal progetto. La figura strumentale, prof.ssa Balti Daniela, ha il compito di ottimizzare le risorse sulla base delle esigenze espresse dai Consigli di classe e di permettere la massima collaborazione e il coordinamento anche con le risorse esterne alla scuola. Potenziamento delle competenze e abilità matematiche, per le classi terze, da svolgere in orario mattutino, per un monte ore di 13 per classe. - “Punto Studio”, spazio pomeridiano creato dall’Amministrazione Comunale, è parte integrante del progetto di recupero. Ne usufruiscono un gruppo di alunni (circa 35), individuati dai Consigli di classe. Il lavoro si svolge in piccoli gruppi (max dieci alunni), seguiti ognuno da un educatore. Le attività da svolgere sono decise in stretta collaborazione con i docenti della classe e vanno da attività di recupero personalizzato, al consolidamento del metodo di studio, al semplice aiuto nei compiti domestici. Il compito di tenere stretti contatti tra i docenti e gli educatori è affidato alla figura strumentale, prof.ssa Balti Daniela. Il servizio è attivo dal mese di ottobre per gli alunni già iscritti nel precedente anno scolastico. I nuovi inserimenti saranno stabiliti nei Consigli di classe del mese di novembre. 52 L’altro spazio dell’Amministrazione Comunale, denominato “Centro Azzurro” è invece destinato a favorire la socialità e l’aspetto relazionale. E’ aperto a tutti i ragazzi in orari diversi da quelli del “Punto studio” e propone attività ludiche e sportive. -Attività svolte durante le ore curriculari della mattina: Sulla base delle ore di ulteriore impegno didattico che saranno destinate dal fondo dell’Istituzione alle attività di recupero motivazionale sarà possibile ricavare momenti d’insegnamento individualizzato o per piccoli gruppi. Questo tipo d’intervento è generalmente destinato ai ragazzi che presentano le maggiori difficoltà per quanto riguarda la motivazione. Le attività vengono programmate in base ai bisogni rilevati dal Consiglio di classe e vanno dal recupero di contenuti e abilità, alla realizzazione di particolari elaborati che possano valorizzare le capacità e le attitudini del ragazzo. L’intervento si articola in moduli di lavoro predisposti specificamente per ogni situazione e si svolgono nelle ore curriculari anche al di fuori della classe. I contenuti sviluppati, o gli elaborati realizzati, vengono poi riportati in classe sotto forma di verifica orale o scritta o come presentazione ai compagni del proprio lavoro. In questo modo, dopo averli guidati in modo individualizzato, ci si attende di individuare metodologie d’apprendimento più consone alle esigenze di ognuno di questi alunni e di recuperare alcune parti del programma che permettano agli alunni beneficiari del progetto, di inserirsi gradualmente in modo più attivo e positivo nel lavoro di classe, raggiungendo anche qualche personale successo scolastico che incentivi la motivazione. - Progetto di intervento educativo e didattico di recupero motivazionale in orario mattutino Grazie alla disponibilità di alcuni docenti in pensione sarà possibile, nel caso di particolari bisogni rilevati dai consigli di classe e per alunni in grave difficoltà sia a livello disciplinare sia a rischio dispersione per scarsa motivazione allo studio, attivare un percorso individualizzato, volto al benessere degli studenti, che possa prevedere anche attività pratico-manuale,. Il numero delle ore settimanali da destinare a questo intervento sarà stabilito dai consigli di classe in base ai bisogni dei ragazzi e alla disponibilità dei docenti volontari. Progetto di potenziamento delle competenze e abilità matematiche – classi terze: grazie alla disponibilità della prof.ssa Maria Bianca Calloni, che lavorerà in compresenza con i docenti delle classi, sarà possibile attivare un intervento di recupero e potenziamento delle competenze e abilità matematiche, da svolgere in orario mattutino, per un monte ore di 13 per classe 53 QUADRO RIASSUNTIVO PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DENOMINAZIONE PROGETTO CLASSI INTERESSATE RESPONSABILI I GIORNDI DELLA SOLIDARIETA’ classi 1^ - 2^ - 3^ Pinciroli Gabriella ORIENTAMENTO classi 1^ - 2^ - 3^ Masetti Marina LABORATORIO DI MUSICA Classi 1^ - 2^ Biondi Susanna PROGETTO ACCOGLIENZA classi 1^ Donzella Grazia PREVENZIONE AL BULLISMO classi 1^ Balti Daniela TI RACCONTO UNA FIABA Classi 1^ Raimondi Barbara LABORATORIO INFORMATICO AVIS COOP RACCORDO PRIMARIA SECONDARIA I LATINO DISEGNO TECNICO LILT ADMO EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA': RAGAZZI SI CRESCE SCOMMETTIAMO SUL VOLONTARIATO AUTONOMIA PERSONALE E AUTONOMIA SOCIALE LABORATORIO DI INFORMATICA GIOCO A BOCCE MI ESPRIMO CON ARTE AREA VERDE - HORTUS CONCLUSUS classi 2^ classi 2^ Classi 2^ Balti Daniela Bosio Elisabetta Dell’Acqua Maria Grazia Alunni classi 5^ scuola primariaClassi 3^ Classi 3^ classi 3^ classi 3^ Comerio Giuseppina Masetti Marina Fior Michela Rigo Renata Balti Daniela classi 3^ Balti Daniela classi 3^ Buratti Fiorisa alunni DVA e/o BES alunni DVA e/o BES alunni DVA e/o BES alunni DVA e/o BES Sauchella Angela Clemenza Paolo Zanzi Maria Rigo Renata alunni DVA e/o BES Cozzolino Francesco SONO DA RITENERSI ALLEGATI AL P.O.F. TUTTI I REGOLAMENTI PRODOTTI DALL’ISTITUTO COMPRENSIVO PER I QUALI VIENE PREDISPOSTA L’AFFISSIONE ALL’ALBO UFFICIALE DELLA SCUOLA CACCIA, E LA LORO PUBBLICAZIONE SUL SITO WEB DELLA SCUOLA. 54