La Canonica News Gennaio 2016 N.13

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La Canonica News Gennaio 2016 N.13
La Canonica
NEWS GENNAIO 2016
Nr. 13
La mostra personale di ENRICO CONTI, inaugurata il 7 novembre 2015, ha
rappresentato, con le sue tematiche espressive e i cromatismi inusuali e raffinati,
un emozionante avvenimento nella vita artistica del nostro centro. Alla
straordinaria capacità creativa dell'artista, si uniscono una profonda sensibilità,
abilità esecutiva e competenza grafica. La profondità degli argomenti trattati,
sfiorando tematiche filosofiche, anima le tele e i disegni di taglio simbolista.
Mondi misteriosi e sconosciuti, immagini di incantevole bellezza, suggestioni
oniriche sono i protagonisti di opere che hanno come sfondo una natura che va al
di là di ogni pensiero umano. I soggetti proposti esprimono i pensieri visivi dell'artista. Un immaginario profondo e
mistico che attrae e intimorisce allo stesso tempo. Enrico Conti si è dedicato, sia nel passato che nel presente, alla
pittura, alla poesia, alla saggistica sviluppando e approfondendo temi inerenti la spiritualità. Molteplici gli altri interessi
dell'artista quali l'astrologia, la radionica, l'antroposofia, l'ufologia.
Il 28 novembre ha avuto inizio la personale di NOEMI FREGONARA. Una giovanissima pittrice (15 anni) che fin dalla
più tenera età ha dimostrato un grande interesse e passione per la pittura.
Guardando i suoi quadri più recenti, si ha la sensazione di trovarsi, in un mattino d'estate, in un prato di fiori selvatici
della campagna toscana. La purezza e l'intensità dei colori sono le idee attorno alle quali i quadri di Noemi s’ispirano.
L'insieme armonizza con l'universo e la natura e quantomeno lascia trapelare una serena e
naturale propensione della pittrice per un figurativo iperrealista, garbato e sensibile, che la
condurrà, nel suo futuro cammino, a un grafismo più selettivo nella realizzazione di impianti
scenici più elaborati e complessi.
A conclusione della mostra, su gentile invito dell'artista, è stato allestito il piacevole programma
dal titolo: “Musica di anima e poesia”. Tra fiori e poesie quindi la conclusione della mostra della
giovane pittrice. Numeroso il pubblico intervenuto all’evento.
Dal 12 al 20 dicembre ha avuto luogo la tradizionale collettiva natalizia dal titolo MOSTRA D'ARTE. Alcuni brevi cenni
riguardo all'esposizione:
Un espressivo ed efficace ritratto di profilo di un suonatore di tromba di Geddo.
Giannina Gobatto in un olio di carattere etnico che descrive con il suo realismo la
dura realtà di popoli lontani che, con il loro coraggio, simboleggiano la speranza nella
vita. L'opera di Eugenio Cerrato che con la consueta ironia ci svela le trame intricate
ma sempre più affascinanti dell'arte concettuale contemporanea. Pasquale Scopitteri
ha riprodotto – con la tecnica della spatola ­ un fresco corso d'acqua in una colorata
radura boschiva autunnale. Galedi ha riprodotto un gelido paesaggio invernale nei
tipici colori della stagione più fredda dell'anno. Poggese ha rappresentato in un'opera di taglio impressionista il centro di
Novara in una delle più memorabili nevicate degli ultimi anni.
Per la prima volta, Canonica ha voluto cimentarsi in una nuova iniziativa: “La Fiera D'Arte”. E' stata allestita in un
modo del tutto originale e informale, una rassegna di opere offerte dai soci, per la vendita al pubblico. L'iniziativa,
promossa per sostenere le iniziative culturali del centro, ha dimostrato come Canonica sia indirizzata a rivolgersi alla
cittadinanza con un linguaggio sempre più diretto e affabile. A conclusione della mostra, un simpatico rinfresco per lo
scambio di auguri e saluti.
PROSSIMI PROGRAMMI
Dal 2 al 24 gennaio ­ Collettiva dei soci e non, dal tema: ”IL FASCINO DELL'INVERNO”
Dal 30 gennaio al 7 febbraio – Mostra Personale di ENRICO FAZIO.
Dal 13 febbraio al 21 – Collettiva dei soci e non dal tema: ”IL CARNEVALE”.
Dal 12 marzo al 28 – PASSIO 2016 ­ “DALLE TENEBRE ALLA LUCE DIVINA ­ Ritorno alle origini della Fede”. Gli
artisti proporranno, con la loro personale interpretazione, un percorso religioso in cui il Padre, il Figlio, tramite lo
Spirito Santo, ci guidano alla riflessione e alla Salvezza. Le opere esposte rappresenteranno le varie manifestazioni
del Divino Spirito Santo tramandate dalla Bibbia.
INCONTRI CULTURALI
Nell'ambito dell'evento PASSIO, il giorno 19 marzo, ore 16, avrà luogo un incontro con PIERO GRASSI dal titolo: “
DIES IRAE – Il Giorno dell'Ira” ­ Cappella di Brizio – Duomo di Orvieto.
APPUNTI DI CANONICA NEWS
MILANO
GAUGUIN – Racconti dal paradiso
Museo delle Culture – Via Tortona 56 (Porta Genova)
fino al 21 febbraio
www.mudec.it
PAUL GAUGUIN
“.....Siamo sistemati in una capanna ed è un paradiso. Davanti a noi il mare e gli alberi di cocco...sopra di noi alberi
da frutta di ogni specie. I nativi se ne vanno in giro con le loro canzoni
creole...Una natura ricchissima, un clima caldo, con frescure intermittenti. Con
un po' di denaro, qui c'è tutto per essere felici...”
Così scriveva Paul Gauguin dalla Martinica all'amico Schuffenecker nel 1887.
Gauguin, come altri artisti della sua generazione, è considerato un innovatore
per aver dato origine a nuovi linguaggi artistici, aprendo così la strada a
numerose tendenze pittoriche. La vita avventurosa dell'artista sollecitava
l'immaginazione popolare e il suo ruolo anticonformista era incompreso dalla
società per le sue scelte di vita, eccentriche e radicali. Le origini esotiche di
Gauguin hanno un ruolo fondamentale nella sua formazione artistica e culturale. Nasce a Parigi nel 1848 da una
nobile famiglia spagnola e trascorre l'adolescenza in Perù in un ambiente facoltoso ed elegante, grazie al prestigio di
cui godeva la sua famiglia. La vita semplice ed elementare delle popolazioni indigene, contrapposta a quella delle
civiltà occidentali, attrae Gauguin profondamente. Il mondo semplice e felice di questi popoli, non ancora contaminato
della civiltà occidentale e dal potere, attrae Gauguin in modo determinante.
Egli s’imbarca come marinaio e per sette lunghi anni compie viaggi in tutto il mondo. Attratto dalla cultura e dalle
usanze dei popoli primitivi, si ingegna a vivere la stessa vita di queste etnie. Impara la lingua, le usanze locali, i miti e
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creazioni. Darà vita a opere che rispecchiano però sia la cultura indigena sia quella europea. Nelle sue opere i
riferimenti culturali sono molteplici e talvolta azzardati. Ha inizio il “primitivismo” che non consiste in un vero e proprio
movimento, ma piuttosto in uno stato d'animo con cui ci si avvicina a espressioni artistiche di paesi lontani. L'artista ha
una spiccata attrazione verso l'arcaismo e il mistero e fa riferimento a leggende popolari che danno alla sua pittura
una suggestione antica e innovativa allo stesso tempo. Nei suoi quadri appaiono donne, colte nei loro abituali
atteggiamenti nella calma placida delle spiagge, negli elementi naturali del paesaggio esotico. Un processo evocativo
per personaggi comuni che, nella loro stilizzazione, si rimandano all'arte orientale.
Un' innovazione che predispone a uno speciale stato d'animo di avvicinamento a nuove culture e che denota una
grande apertura mentale per l'epoca, spesso non compresa e messa in discussione.
Molti sono i soggetti della sua pittura. Alcune opere significative hanno riferimenti classici e letterari. Gauguin predilige
composizioni con molti personaggi, disposti sulla tela con un andamento a fregio e di alto valore espressivo per
quanto riguarda i colori. La celebre opera “Da dove veniamo? “Chi siamo? Dove andiamo?”, compiuta senza studi
preparatori, ma realizzata di getto, rivela lo spirito inquieto dell'artista, rivolto a ricercare il mistero delle nostre origini e
del nostro futuro. La natura tropicale nelle opere di Gauguin induce a pensare ad armonie musicali che svelano le
affinità tra la mente e la scelta dei colori nella ricerca spasmodica di equilibrio nelle forme delle immagini. Il colore, il
colore puro è la testimonianza del “sintetismo” estremo di Gauguin.
Nell'autunno del 1901 il pittore si stabilisce nell'arcipelago delle Marchesi ove la continua instabilità nervosa – causata
da dolorose vicende personali ­ e le condizioni di salute precarie, condizioneranno sensibilmente il lavoro dell'artista.
Egli intraprenderà un percorso difficile a difesa dei diritti degli indigeni che lo vedrà scontrarsi con le amministrazioni
coloniali francesi. Scrive inoltre testi autobiografici, raccontando di sé, delle sue aspirazioni, della sua arte, con un
linguaggio vivo e anticonformista e polemizzando con le autorità del luogo. Nei suoi scritti sostiene di aver sempre
lottato per la libertà di espressione nell'arte e incoraggia fortemente le giovani generazioni di artisti a operare sempre
nella loro vita con audacia e coraggio.
Muore a 55 anni l'8 maggio 1903.
MUSEO POLDI PEZZOLI
L'INCANTO DEI MACCHIAIOLI
Via Manzoni 12
fino al 29 febbraio 2016
www.museopoldpezzoli.it
55 tele dipinti di grandissimo pregio appartenenti alla collezione
Jucker. In mostra capolavori di Signorini, Fattori, Lega.
GAMMANZONI
LA BELLA EPOQUE ­La Parigi di Boldini, De Nittis e Zandomeneghi
fino al 21 febbraio 2016 www.gammanzoni.com
La mostra ripercorre la carriera dei tre artisti italiani approdati a Parigi sul finire
del secolo.
TORINO
GAM Galleria Civica Arte Moderna
Via Magenta 31
CLAUDE MONET
fino al 31 gennaio 2016
www.mostramonet.it
Sono esposti oltre 40 capolavori dal Museo d'Orsay del grande pittore
francese, padre dell'Impressionismo. Sono esposti la celebre “Colazione
sull'erba” (Parziale), “La Gazza”, Regate ad Argenteuil”.
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PALAZZO CHIABLESE
MATISSE E IL SUO TEMPO
fino al 15 maggio 2016
www.mostramatisse.it
Un centinaio di opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi. 50 opere di
Matisse, altre di Picasso, Bonnard, Modigliani, Mirò, Braque, Léger.
GENOVA
PALAZZO DUCALE
DAGLI IMPRESSIONISTI A PICASSO
fino al 10 aprile 2016
www.impressionistipicasso.it
Nelle sale degli appartamenti del Doge sono in mostra 52 opere del Detroit Institute of Art.
Opere di Van Gogh, Manet, Courbet, Otto Dix, Degas, Picasso, Gauguin, Kandisky, Cezanne, Renoir e molti altri...
TREVISO
CASA DEI CARRARESI
EL GRECO IN ITALIA­ Metamorfosi di un genio.
fino al 10 aprile 2016
www.elgrecotreviso.it
Il pittore di Toledo, nativo dell'isola di Creta, che con il suo stile personale, intensamente
spirituale e caratterizzato dai colori irreali e luminosi, fu considerato ai massimi livelli del
manierismo.
FERRARA
PALAZZO DEI DIAMANTI
DE CHIRICO a Ferrara – Metafisica e Avanguardie
fino al 28 febbraio 2016
www.palazzodiamanti.it
80 opere che ripercorrono la stagione della metafisica, segnando per sempre il
Novecento. Opere del grande artista che si trasferì nella città estense. Inoltre numerose tele di Carrà, Morandi, Max
Ernst, Sironi. Dalì.
Guillaume Apollinaire definì Metafisica l'arte di De Chirico, il quale creò il concetto di " Eternità del momento". Le sue
opere rappresentano spazi architettonici di città deserte, che generano un sentimento di inquietudine e sconcerto.
Il movimento si sviluppò in Italia nel periodo 1909 ­1920.
(a cura di Maria Grazia Brondi)
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