Mercato interno europeo dell` energia. Il Comunicato della
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Mercato interno europeo dell` energia. Il Comunicato della
Mercato interno dell’energia: la Commissione propone di rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento di petrolio e gas Attualmente viene importato oltre il 70% del petrolio e il 40% del gas naturale consumati nell'UE. Le proiezioni indicano che nel 2020 questa dipendenza potrebbe raggiungere rispettivamente il 90% e il 70% del fabbisogno totale. In questo contesto di forte dipendenza energetica, l’Unione europea è sempre più esposta al rischio di "interruzione economica" dell'approvvigionamento, legato alla forte volatilità dei prezzi del petrolio ma anche di quelli del gas, ancora indicizzati su quelli del petrolio. Tra il 1998 e il 2000 l'offerta mondiale di petrolio è diminuita solo del 3% ma il prezzo del petrolio greggio è aumentato da 10 $ al barile fino a – in determinati momenti – 37 $. Se riferita a un periodo di un anno, questa variazione di prezzi farebbe crescere la spesa petrolifera dell'UE di circa 100 miliardi di euro. Gli attuali strumenti di intervento si rivelano inadatti per far fronte a queste sfide. In effetti, i meccanismi comunitari attuati all'inizio degli anni settanta nel settore petrolifero non sono più adeguati in un mercato interno dell'energia sempre più integrato. Questi meccanismi non prevedono nessuna forma di solidarietà tra gli Stati membri in caso di crisi. Il settore del gas non dispone attualmente di un quadro comunitario teso a garantire un livello minimo di sicurezza dell'approvvigionamento. Per gestire la dipendenza energetica dell'Unione con la massima efficacia, la Commissione ha oggi proposto una serie di misure di armonizzazione che garantiranno un'azione solidale e coordinata in materia di sicurezza dell'approvvigionamento. Migliorare le sicurezza dell'approvvigionamento di petrolio Tutti gli Stati membri istituiranno un organismo pubblico preposto alla detenzione di stock petroliferi che dovrà prima o poi diventare proprietario delle scorte per almeno 40 giorni di consumo. Questa iniziativa contribuirà a migliorare il funzionamento del mercato interno, grazie all'introduzione di regole che assicureranno una concorrenza leale tra gli operatori economici. Inoltre garantirà una mobilitazione effettiva ed efficace degli stock petroliferi in caso di crisi. In caso di crisi energetica, l’Unione europea sarà ormai in grado di adottare una strategia comune. La Commissione, assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri, sarà abilitata ad adottare d'urgenza le misure necessarie. Infine, gli stock di sicurezza, oggi equivalenti a 90 giorni di consumo, potranno ormai essere utilizzati in modo solidale in caso di "percezione generalizzata di un rischio di interruzione dell'approvvigionamento", una circostanza che genera una pericolosa volatilità sui mercati. La graduale liberalizzazione degli stock di prodotti petroliferi contribuirà a ripristinare un funzionamento più fluido del mercato petrolifero. Il volume di questi stock sarà portato progressivamente da 90 a 120 giorni di consumo. Migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento di gas Gli Stati membri dovranno definire una politica generale e norme di sicurezza per l'approvvigionamento di gas definendo chiaramente i ruoli e le responsabilità dei vari soggetti che operano sul mercato. In caso di crisi, saranno messi in atto meccanismi solidali e coordinati. Tenuto conto delle specificità del trasporto e dello stoccaggio del gas, in questa fase non si prevede la fissazione di quantità minime di stock di gas. Ciascuno Stato dovrà tuttavia mettere in atto una serie di misure, tra cui lo stoccaggio di gas, l’interruzione della domanda interrompibile per permettere la ridistribuzione del gas e garantire la flessibilità del sistema, la flessibilità dell'approvvigionamento e i mercati "spot". Gli Stati membri determineranno obiettivi nazionali affinché gli stock di gas assicurino un contributo minimo alle norme di sicurezza dell'approvvigionamento. La Commissione sorveglierà infine l'approvvigionamento di gas e adotterà le misure eventualmente necessarie per garantire un approvvigionamento continuo a lungo termine, nonché lo sviluppo del mercato del gas liquido. Questo nuovo quadro comunitario imporrà l'espletamento di compiti complessi e di natura tecnica. Occorrerà in particolare seguire l'evoluzione dei mercati internazionali del petrolio e del gas e valutarne l'impatto sulla sicurezza in generale, nonché sulla sicurezza degli approvvigionamenti, oltre a sorvegliare il livello degli stock di sicurezza. Sarebbe inoltre necessario sviluppare indici dei prezzi più affidabili che rispecchino meglio di quelli attuali la realtà del mercato. Si propone quindi di istituire, in seno ai servizi della Commissione e sotto la loro egida, un sistema europeo di osservazione degli approvvigionamenti di idrocarburi che riunirà le competenze necessarie per lo svolgimento questi compiti. Con il tempo, potrebbe essere istituita un'agenzia che svolgerebbe questi incarichi tecnici per conto della Commissione. Per realizzare misure destinate a potenziare la sicurezza dell'approvvigionamento di petrolio e gas, è necessaria la collaborazione dei paesi produttori. Un dialogo rafforzato con i paesi produttori permetterà di migliorare il meccanismo dei prezzi e di concludere accordi di approvvigionamento soddisfacenti. Sarebbe opportuno promuovere la cooperazione anche con i paesi produttori e i paesi di transito in materia di stoccaggio di idrocarburi. In questa ottica, il dialogo avviato dall'Unione con la Russia costituisce un primo esempio. Per ulteriori informazioni consultare il seguente indirizzo internet: http://europa.eu.int/comm/energy/home/internal_market/oil_gaz/index_en.htm Da Rapid *