C:\Users\Don Luigi\Desktop\2201 - Comunità cristiana di Pianezze
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RICORDIAMO I NOSTRI CARI DEFUNTI Lunedì 23 Gennaio: Preghiera per l’unità dei cristiani Messa Ore 15.00 in cappellina Martedì 24 Gennaio: S. FRANCESCO DI SALES. Vesce Dott. Messa ore 15.00 in cappellina Mercoledì 25 Gennaio: CONVERSIONE DI S. PAOLO e conglusione settimana di preghiere per l’unità i cristiani S. Messa ore 15.00 in cappellina [email protected] 3^ DOMENICA 22 GENNAIO 2017 ANNO A 3^settimana del Salterio GIORNATA DEL SEMINARIO Giovedì 26 Gennaio: SS. TIMOTEO E TITO Sacard. Messa ore 15.00 in cappellina Venerdì 27 Gennnaio: S. ANGELA MESIC Messa ore 15.00 in cappellina Sabato 28 Gennaio: S.TOMMASO D’ AQUINO S.Messa Festiva ore 19.00 Def. Giuseppe e Angelina Lorenzon Def. Luca Rossi (Ann.) DOMENICA 29 GENNAIO 3^ AvvisiDomenica del tempo Ordinario S. MESSA ORE 9.30 Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Mercoledì, 25 gennaio, 20:30 Incontro con i Genitori 2^ elem .Domenica 29 gennaio, 09:30: Presentazione ragazzi Cresima Matteo 4,12-23 Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. (...) 3^ Domenica del tempo ordinario Anno A Santa Marta del 20 gennaio. PAPA: CRISTIANI SUPERINO MENTALITÀ CHE CONDANNA SEMPRE Dio rinnova tutto “dalle radici, non soltanto nell’apparenza”. Nella Messa a Santa Marta, Papa Francesco si è soffermato sulla Prima Lettura, un brano della Lettera agli Ebrei, incentrata sulla ri-creazione che Dio fa in Gesù Cristo. “Questa alleanza nuova – ha osservato – ha le sue caratteristiche”. Primo, ha sottolineato il Papa, “la legge del Signore non è un modo di agire esterno”, entra nel cuore e “ci cambia la mentalità”. Nella nuova alleanza, ha ripreso, “c’è un cambio di mentalità, c’è un cambio di cuore, un cambio di sentire, di modo di agire”, “un modo diverso di vedere le cose”. Superare la mentalità egoista dei dottori della legge che sanno solo condannare. Francesco fa l’esempio di un’opera alla quale un architetto può guardare in modo freddo, con invidia oppure con un atteggiamento di gioia e “benevolenza”: “La nuova alleanza ci cambia il cuore e ci fa vedere la legge del Signore con questo nuovo cuore, con questa nuova mente. Pensiamo ai dottori della legge che perseguitavano Gesù. Questi facevano tutto, tutto quello che era prescritto dalla legge, avevano il diritto in mano, tutto, tutto, tutto. Ma la loro mentalità era una mentalità lontana da Dio. Era una mentalità egoista, centrata su loro stessi: il loro cuore era un cuore che condannava, sempre condannando. La nuova alleanza ci cambia il cuore e ci cambia la mente. C’è un cambio di mentalità”. Dio perdona i nostri peccati, la nuova alleanza ci cambia la vita Il Signore, ha soggiunto, “va avanti” e ci assicura che perdonerà le iniquità e non si ricorderà più dei nostri peccati. “E delle volte – ha commentato – a me piace pensare un po’ scherzando col Signore: ‘Tu non hai una buona memoria!’”. “E’ la debolezza di Dio – ha detto ancora – quando Dio perdona, dimentica": “Lui dimentica, perché perdona. Davanti a un cuore pentito, perdona e dimentica: ‘Io dimenticherò, non ricorderò i loro peccati’. Ma anche questo è un invito a non fare ricordare al Signore i peccati, cioè a non peccare più: ‘Tu mi hai perdonato, tu hai dimenticato, ma io devo…’. Un cambio di vita, la nuova alleanza mi rinnova e mi fa cambiare la vita, non solo la mentalità e il cuore ma la vita. Vivere così: senza peccato, lontano dal peccato. Questa è la ricreazione. Così il Signore ci ricrea noi tutti”. Il Signore ci cambia il cuore per cambiarci mentalità Infine, il Papa ha rivolto l’attenzione al terzo tratto, il “cambiamento di appartenenza”. Noi, ha detto, apparteniamo a Dio, “gli altri dei non esistono”, “sono stupidaggini”. “Cambio di mentalità”, dunque, “cambio di cuore, cambio di vita e cambio di appartenenza”. E questa, ha ribadito, “è la ricreazione che il Signore fa più meravigliosamente che la prima creazione”. Chiediamo al Signore, è la sua esortazione, “di andare avanti in questa alleanza di essere fedeli”: “Il sigillo di questa alleanza di questa fedeltà, essere fedele a questo lavoro che il Signore fa per cambiarci la mentalità, per cambiarci il cuore. I profeti dicevano: ‘Ma il Signore cambierà il tuo cuore di pietra in cuore di carne’. Cambiare il cuore, cambiare la vita, non peccare più o non fare ricordare al Signore quello che ha dimenticato con i nostri peccati di oggi e cambiare l’appartenenza: mai appartenere alla mondanità, allo spirito del mondo, alle stupidaggini del mondo, soltanto al Signore”. E LASCIARONO TUTTO PER GESÙ, COME CHI TROVA UN TESORO Il Battista è appena stato arrestato, un'ombra minacciosa cala su tutto il suo movimento. Ma questo, anziché rendere prudente Gesù, aumenta l'urgenza del suo ministero, lo fa uscire allo scoperto, ora tocca a lui. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo una parola: convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. È l'annuncio generativo del Vangelo. Convertitevi è l'invito a rivoluzionare la vita: cambiate visione delle cose e di Dio, cambiate direzione, la strada che vi hanno fatto imboccare porta tristezza e buio. Gesù intende offrire lungo tutto il Vangelo una via che conduca al cuore caldo della vita, sotto un cielo più azzurro, un sole più luminoso, e la mostrerà realizzata nella sua vita, una vita buona bella e beata. Ed ecco il perché della conversione: il regno si è fatto vicino. Che cos'è il regno dei cieli, o di Dio? «Il regno di Dio verrà con il fiorire della vita in tutte le sue forme» (Giovanni Vannucci). Il regno è la storia, la terra come Dio la sogna. Gesù annuncia: è possibile vivere meglio, per tutti, e io ne conosco la via; è possibile la felicità. Nel discorso sul monte dirà: Dio procura gioia a chi produce amore. È il senso delle Beatitudini, Vangelo del Vangelo. Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: è possibile una vita buona, bella e gioiosa; anzi, è vicina. Dio è venuto, è qui, vicinissimo a te, come una forza potente e benefica, come un lievito, un seme, un fermento. Che nulla arresterà. E subito Gesù convoca persone a condividere la sua strada: vi farò pescatori di uomini. Ascolta, Qualcuno ha una cosa bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti, abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore (Evangelii gaudium). Il Vangelo ne possiede il segreto, la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Quando è narrato adeguatamente e con bellezza, il Vangelo offre risposte ai bisogni più profondi e mette a disposizione un tesoro di vita e di forza, che non inganna, che non delude. La conclusione del brano è una sintesi affascinante della vita di Gesù. Camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita. Gesù cammina verso di noi, gente delle strade, cammina di volto in volto e mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore, il solo capace di guarire il cuore. Questo sarà anche il mio annuncio: Dio è con te, con amore. E guarirà la tua vita. (Letture: Isaia 8,23-9,3; Salmo 26; 1 Corinzi 1,10-13.17; Matteo 4,12-23) Vangelo Commento di Ermes Ronchi: