rilanciare - Gruppo 2G
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n. 031 - OTTOBRE 2013 COME? RILANCIARE L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA DAL LEAN THINKING AL WORD CLASS MANUFACTURING AL NEW LEAN THINKING, UNA EVOLUZIONE CONTINUA DELLE METODOLOGIE ORGANIZZATIVE PER FARE DI PIÙ E SPENDERE MENO Dott. G. TORRIDA - Presidente del Gruppo 2G Management Consulting - Responsabile divisione “WCM e CSL3” del Gruppo 2G - Esperto di Processi produttivi e organizzazione di stabilimento - Esperto di Processi speciali (PND, saldatura) Dott. F.FERRERO - Responsabile divisione “Logistica” del Gruppo 2G Management Consulting - Esperto di Processi produttivi e organizzazione di stabilimento - Esperto di Analisi Flussi informativi per sistemi gestionali d’impresa Dott. L. GUELFO - Consulente Gruppo 2G Management Consulting - Esperto di Logistica - Esperto di Analisi di Lavoro - Esperto di Organizzazione Stabilimento di Produzione Dott. G. LATTE - Consulente Gruppo 2G Management Consulting - Esperto di Organizzazione Aziendale e Sistemi di Gestione Qualità ISO 9001 e ISO TS 16949 - Esperto di Progettazione - Esperto di Controllo Processi di Produzione INTRODUZIONE La risposta strategica dell’industria manifatturiera alla crisi economica e finanziaria è indirizzata a nuovi modelli organizzativi e gestionali in grado di rispondere con efficacia ed efficienza alla complessità e alla dinamicità dei mercati. Il Gruppo 2G Management Consulting, nei suoi 25 anni di attività ha sviluppato servizi e metodologie a supporto delle imprese nel perseguimento dei loro obiettivi industriali. In questi ultimi anni si sta affermando un approccio gestionale che tende al recupero in termini di efficienza della capacità produttiva dell’impresa; recupero ottenuto attraverso una analisi ed una successiva riduzione degli sprechi che avvengono durante i processi aziendali. In questo contesto il “pensiero snello” (Lean Thinking) consente di trovare una soluzione per favorire la competitività dell’impresa senza per forza reinventare tutto. Le aziende oggi più che mai applicano la filosofia del Lean Thinking lanciata dai Giapponesi negli anni 2000 con grande successo, evolvendola e personalizzandola alle specifiche realtà e settori (la Fiat Group Automobiles ha lanciato ed attuato con successo il World Class Manufacturing (WCM), la General Motors applica il Quality System Basics (QSB), che è simile al WCM ma semplificato, e così hanno fatto altre aziende). Pag. 1 di 6 n. 031 - OTTOBRE 2013 Il Gruppo 2G, sensibile alle esigenze dei suoi Clienti, nel 2007 aveva proposto un progetto strutturato HL (HIGH value e LOW cost): “Il rinnovamento nella produzione per l’abbattimento dei costi”. Nel 2011-2012 tale progetto si evolve in un'applicazione personalizzata alle PMI "Light Word Class Manufacturing", uno strumento semplice e versatile per migliorare la gestione dell’impresa, favorire l’innovazione e ridurre i costi. Nell'attuale situazione di crisi le aziende di successo (Fig. 1), così come è emerso da varie rassegne stampa e convegni (vedi il Convegno dell’Unione Industriale di Torino di quest'anno), hanno in comune i seguenti fattori: operano in settori di nicchia, hanno un prodotto riconosciuto e credono nella qualità del prodotto, ma soprattutto sviluppano una strategia che mira: • all'innovazione continua del prodotto/processo in ottica cliente; • ad un miglioramento continuo dei processi in ottica Lean Thinking (metodologia organizzativa progettata su misura per l'azienda); • alla sostenibilità, sviluppando una particolare attenzione alle peculiarità del territorio e all'ambiente; • alla internazionalizzazione. Questo approccio è possibile solo con il sostegno della Direzione Aziendale e investendo sulle risorse umane, individuando i Lean Manager, persone con la mentalità aperta, con spiccato senso critico e forte flessibilità, capaci di ricostruire i processi aziendali operando una lotta serrata agli sprechi ed alle attività senza valore aggiunto. IL NEW LEAN THINKING HA COME OBIETTIVO QUELLO DI “FARE SEMPRE DI PIÙ CON MENO": • meno tempo • meno spazio • meno sforzo • meno macchine • meno materiali In questi ultimi quaranta anni la situazione del contesto è radicalmente mutata e si é assistito ad un mutamento profondo del mercato e di riflesso dell'organizzazione aziendale (dal taylorismo estremo degli anni '70 a quello partecipativo degli anni '80-'90 alla Lean degli anni 2000). Il Lean Thinking si basa su cinque principi: • Identificazione del Valore: è quello che il cliente percepisce e che é disposto a pagare • Mappatura: occorre "mappare" il flusso di creazione del valore analizzando il processo nelle singole attività per individuare quelle a valore aggiunto e quelle senza. • Flusso: é il processo di creazione del valore. Deve scorrere in continuo e senza ostacoli, mirando alla riduzione dei tempi di attraversamento (lead time). • Produzione tirata (Pull): la produzione é definita dal Cliente, si produce solo quello che richiede e non quello che vorrebbe la produzione. Tale criterio comporta il il "Just in time" per la riduzione delle scorte e quindi del capitale immobilizzato e l'aumento di redditività. Fig. 1 - Fattori di successo delle Aziende eccellenti • Perfezione: è il punto di riferimento a cui tendere senza fine, attraverso il miglioramento continuo, e corrisponde alla completa eliminazione degli sprechi. Pag. 2 di 6 n. 031 - OTTOBRE 2013 I principi della Lean Thinking possono essere applicati a tutti i processi aziendali, dalla concezione del prodotto alla vendita e servizio post vendita, compresi quelli amministrativi (Fig. 2). Fig.3 - New Lean Thinking Processo Progettazione L'attività mira a standardizzare i progetti, ridurre le varianti e gli errori trasferendo le conoscenze dai singoli a banche dati di know how aziendali a disposizione di tutti i progettisti. Fig. 2: La New Lean Thinking COS’È IL NEW LEAN THINKING NELLA PROGETTAZIONE? Il New Lean Thinking proposto dal Gruppo 2G, applicato al processo di progettazione, si pone l'obiettivo di creare "Processi Robusti di Progettazione" ma nel contempo di ridurre il lead time del progetto nonchè gli errori. Tali banche dati raccolgono e razionalizzano le informazioni sulle funzionalità, caratteristiche critiche, guasti, soluzioni adottate, requisiti cogenti di prodotto e normative/specifiche applicabili (prodotto, processo, test di prova e validazione) per ogni sistema. Nel 2011 e 2012 il Gruppo 2G Management Consulting ha lanciato uno strumento moderno e flessibile, chiamato ADC (Advanced Design Control), e nel 2013 "Il Controllo della Progettazione", uno strumento per ridurre gli errori, le modifiche ed il time to market. Sulla base dell'esperienza maturata abbiamo sviluppato le Linee Guida di Progetto (che sono un strumento molto flessibile e che permettono di operare indipendentemente o contemporaneamente su uno o più "Pillar") di seguito schematizzati (Fig. 3). I servizi offerti dal Gruppo 2G Management Consulting sono articolati fondamentalmente su quattro pillar: • analisi flussi di progettazione; • divulgare il know how all'interno dell'azienda per renderlo disponibile; • standardizzare il processo di sviluppo progetto prodotto; • migliorare la comunicazione. Pag. 3 di 6 n. 031 - OTTOBRE 2013 COS’E’ IL NEW LEAN THINKING NEL PROCESSO DELLA PRODUZIONE? Nell'area produttiva il New Lean Thinking si basa sulla applicazione mirata di alcuni pillar come di seguito riportato (Fig.4). Fig. 5 Progetto New Lean Thinking per le PMI Nel suo insieme il programma di attuazione si sviluppa attraverso diversi step, modulati sulle specifiche esigenze del Cliente, come di seguito riportato nello schema (Fig. 6). Fig. 4 I Pillar del New Lean Thinking In particolare si poggia sui principi di: • Standardizzazione del lavoro con l'applicazione del "Visual management" per dare istruzioni a vista immediatamente comprensibili ed una gestione a vista delle attività. • Miglioramento continuo (Kaizen) che si basa su una nuova mentalità di lavoro che utilizza i tools del "Problem solving" puntando al totale annullamento dello spreco e non solamente alla sua riduzione. L'operatività nelle tre aree costituite da:organizzazione del lavoro, ergonomia/sicurezza e modello di gestione delle risorse umane viene illustrata nella figura seguente (Fig. 5). Fig. 6 I 7 passi per raggiungere la produzione eccellente Pag. 4 di 6 n. 031 - OTTOBRE 2013 La chiave di successo nel New Lean Thinking è la Leadership. Il Leader che é il Lean Manager ha una funzione chiave in una società che opera sulla base della “distruzione creativa” che vede il Business come la distruzione degli equilibri consolidati per poi crearne di nuovi o ricombinazioni. Tale situazione deve portare il Leader a vedere il cambiamento come un’opportunità per acquisire un vantaggio, ma consapevole che nello stesso tempo questo porta i competitor ad una maggior attività aggressiva e quindi che nessun vantaggio può dirsi consolidato. COS’E’ IL NEW LEAN THINKING NEL PROCESSO DELLA LOGISTICA? Il nuovo orientamento affida alla logistica la gestione dei flussi fisici ed informativi di tutta la Supply Chain, nell'ottica 'pull' (produzione tirata dal cliente) migliorando il livello di servizio (evasione degli ordini nei tempi contrattuali) e con gli obiettivi di recuperare efficienza, aggredendo ogni forma di spreco. La prima attività è la Value Stream Mapping (VSM) che consente di analizzare i flussi dal fornitore, alla produzione, alla spedizione e di definire i punti ed i target di miglioramento basati sul takt time del cliente, per creare un flusso teso all'interno dello stabilimento e con i fornitori. Tale attività comporta la riorganizzazione • della Logistica Esterna, • della Logistica Interna • dei Sistemi di Programmazione L'applicazione della logistica secondo i principi della New Lean Thinking origina un'analisi a 360° per recuperare efficienza, migliorare la qualità, definire i tempi di attraversamento del materiale, stabilire un Fabbisogno Mano d'Opera ed i mezzi necessari da utilizzare, sincronizzando e apportando una flessibilizzazione nei vari settori e nelle diverse attività ed in particolare per la logistica interna: • nel Settore Ricevimento materiali e controlli; • nei Magazzini e Aree di Fabbricazione; • nel Settore Spedizioni. CONCLUSIONI È difficile, in poche righe, raccontare nel dettaglio casi applicativi reali, data la specificità e la singolarità di ogni caso ma riportiamo alcuni aspetti fondamentali. Per qualsiasi processo da gestire in un piano di miglioramento continuo devono essere definite le seguenti caratteristiche: • situazione iniziale • identificazione delle azioni • piano di attuazione con obiettivi intermedi e finali da raggiungere • indicatori di monitoraggio • audit di valutazione dello stato di avanzamento Gli strumenti adoperati sono quelli classici: • Value Stream Mapping (VSM) • Problem Solving con i suoi tools per promuovere il miglioramento continuo (PDCA, 5W1H, Poka Yoke...) • Single Minute Exchange or Die (SMED) • Overall Equipment Effectiveness (OEE) per la misura della produttività • ottimizzazione del Posto di lavoro (5S, Check List) • Standardizzazione del Lavoro e del Controllo • gestione della Manutenzione Autonoma e Professionale (OPL, AM Tag, EWO, gestione Piani di manutenzione, gestione lubrificanti e ricambi) • Visual Management, Coinvolgimento e sviluppo della professionalità. Pag. 5 di 6 n. 031 - OTTOBRE 2013 Di seguito riportiamo una serie di indicatori con livelli di performance raggiunti in progetti di Lean Thinking. PROPOSTA DEL GRUPPO 2G Gli esperti del Gruppo 2G responsabili NEW LEAN THINKING hanno già operato in PMI e grandi aziende con soddisfazione della Direzione Cliente. L’ITER OPERATIVO L’attività si sviluppa in più fasi come illustrato nella Figura 7. Prima di avviare un nuovo progetto i nostri esperti, preventivamente e senza alcun impegno economico e/o operativo, sono disponibili ad eseguire un check-up per valutare l’impatto del progetto può avere in Azienda. Solo al termine di questa attività è possibile presentare un piano preliminare con un analisi critica dell’eventuale intervento. Fig. 7 L'iter operativo di un Progetto di New Lean Thinking Se volete fissare un appuntamento con i Nostri esperti e quindi per un check up gratuito potete contattare il ns. Ufficio Marketing: Sig.ra Cristina Gagliardo Tel. 011 505062 Fax 011504660 e-mail: [email protected] Pag. 6 di 6