Comune di Anzola dell`Emilia

Transcript

Comune di Anzola dell`Emilia
COMUNE DI ANZOLA
Martedì, 22 novembre 2016
COMUNE DI ANZOLA
Martedì, 22 novembre 2016
Cronaca
21/11/2016 Bologna Today
1
Nuova carta d' identità elettronica in arrivo: la richiesta all'...
Cultura e turismo
22/11/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 16
2
LA GRANDE A
Politica locale
22/11/2016 Corriere di Bologna Pagina 3
3
La mossa della Cgil: già 100 assemblee sul 4 dicembre
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
22/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 6
5
Gli ospedali diventano una «rete» Area metropolitana, tagliati...
22/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 6
7
Ecco le case della salute tra città e provincia
22/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 20
8
Da Calderara nelle Marche
Sport
22/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 10
9
Anzola 68 Molinella 59
22/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 10
10
L' urlo di Gianasi e Agusto esalta i New Flying Balls
22/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 10
11
La classifica
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
22/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 6
MARCO MOBILI, GIANNI TROVATI
Dall' Inail 100 milioni alle scuole
22/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 6
M.MOG.TR
Meno oneri sulle startup Passa l' Iva al 5% per i trasporti su acqua
22/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 8
GIANNI TROVATI
Dirigenti Pa, riforma con più tutele
22/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 16
EM. PA
«Favorite la stabilità e la capacità di decidere»
22/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 16
EMILIA PATTA
Così cambiano le funzioni delle Camere
22/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 54
ALESSANDRO GALIMBERTI
Appalti, il
22/11/2016 Italia Oggi Pagina 28
Edifici scolastici, il Miur annuncia una nuova anagrafe Ma è sempre...
14
16
18
20
22
24
Decontribuzione totale al Sud
22/11/2016 Italia Oggi Pagina 44
12
EMANUELA MICUCCI
27
21 novembre 2016
Bologna Today
Cronaca
Nuova carta d' identità elettronica in arrivo: la
richiesta all' Urp su appuntamento
Cronaca Nuova carta d' identità elettronica in
arrivo: la richiesta all' Urp su appuntamento
Fototessera, codice fiscale, vecchia carta e
impronta digitale. Il costo è di 22 euro e verrà
spedita a casa Redazione I più letti di oggi 1
La nuova carta d' identità elettronica è realtà
ad Anzola 1 agosto 2016 Arriva la nuova carta
d' identità elettronica che 'archivia' la "Cie"
sperimentale, sospesa nel novembre 2015
perchè non adeguata tecnicamente agli
standard internazionali di riconoscimento della
persona. Bologna è uno dei 91 Comuni
individuati dallo Stato per introdurre il nuovo
documento più sicuro dal punto di vista
informatico e contro le contraffazioni. Si può
già richiedere prendendo un appuntamento all'
Urp di Quartiere, evitando così le code per poi
recarsi allo sportello dedicato al servizio.
COSA SERVE. Fototessera, codice fiscale,
vecchia carta o denuncia di smarrimento, ma i
bolognesi dovranno imprimere anche l'
impronta digitale. Il costo è di 22 euro. Sulla
nuova carta elettronica, che verrà spedita a
domicilio da Poligrafici di Stato, sarà possibile
indicare l' assenso alla donazione degli organi
. Il nuovo documento fa parte del progetto del
Governo che prevede anche la creazione di
un' unica anagrafe nazionale e del Sistema
pubblico di identità digitale (Spid), che dovrebbe permettere ai cittadini di accedere con un' unica
tessera a tutti i servizi erogati dalla pubblica amministrazione. Al momento però gli sportelli "Dimmi" per
il rilascio automatico dei documenti o per il pagamento delle multe, non supportano il nuovo documento
e con ogni probabilità dovranno essere adeguati. (agenzia dire) Approfondimenti.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
1
22 novembre 2016
Pagina 16
La Repubblica (ed.
Bologna)
Cultura e turismo
LA GRANDE A
La scrittrice Giulia Caminito con il suo romanzo "La
Grande A" è la protagonista del secondo incontro della
rassegna letteraria "Prosit", alle 21 alla biblioteca
comunale di Anzola dell' Emilia, con degustazioni
enogastronomiche.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
2
22 novembre 2016
Pagina 3
Corriere di Bologna
Politica locale
La mossa della Cgil: già 100 assemblee sul 4
dicembre
Tutte in permesso sindacale, l' ultima con i dipendenti della Regione. Iniziative anche
nelle aziende private
La scorsa settimana i dipendenti della Regione
iscritti alla Cgil si sono ritrovati in assemblea in
viale Aldo Moro per discutere del referendum
costituzionale e delle ragioni del No: nel
volantino che annunciava l' appuntamento si
ricordava che si poteva partecipare in
permesso sindacale, dunque senza perdere le
ore di lavoro. Anche se il regolamento lo
consente, in viale Aldo Moro c' è chi si è fatto
qualche domanda sull' opportunità politica dell'
assemblea sindacale su un tema politico, ma è
finita lì.
Anche perché il caso della Regione non è
affatto isolato.
La Cgil ha sfruttato legittimamente una
possibilità che lo Statuto dei Lavoratori
consente e sta facendo la stessa cosa in tutte
le aziende pubbliche e, magari con qualche
piccolo ostacolo in più, anche nel settore
privato. «I regolamenti possono essere diversi
dal pubblico al privato ­ spiega Alessio Festi
della Cgil, che ha organizzato l' assemblea in
Regione ­ ma la sostanza è la stessa, i
lavoratori hanno diritto a dieci ore di
assemblee sindacali e l' ordine del giorno lo
decidono loro. Normalmente si fanno
assemblee che hanno a che fare più
direttamente con le questioni del lavoro, ma se
qualcuno mi dicesse che il referendum non c'
entra con le condizioni di lavoro gli risponderei invece che c' entra e che l' assetto costituzionale ha
molto a che fare con il lavoro, soprattutto se c' è una riforma che comprime gli spazi di democrazia e
partecipazione. Se è per questo in passato facemmo assemblee anche sul tema della guerra».
La verità è che ai fini dell' obiettivo finale la strategia messa in campo dalla Cgil sul referendum
costituzionale è stata sicuramente più efficace e più astuta di quella portata avanti da altre
organizzazioni dell' arcipelago della sinistra. A differenza dell' Anpi, che è andata allo scontro frontale
con il Pd, la Cgil ha tenuto sempre un basso profilo. Ha lasciato libertà di voto ai suoi dirigenti e iscritti,
è rimasta lontanissima dai grandi riflettori, ma ha messo in campo un lavoro sottotraccia piuttosto
imponente, sfruttando la possibilità concessa dalle assemblee sindacali. «Fino ad oggi solo a Bologna ­
elenca Festi ­ ne abbiamo fatte sicuramente più di cento, le ultime sono state quelle a Hera e all'
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
3
22 novembre 2016
Pagina 3
<­­ Segue
Corriere di Bologna
Politica locale
Università, ne faremo una anche alle Poste. Ma ne abbiamo fatte tante anche nelle aziende private,
soprattutto quelle metalmeccaniche».Tanto per fare un esempio: lo scorso 7 novembre, dentro la
bocciofila di San Giovanni in Persiceto, la Cgil ha organizzato un' assemblea per il No alle cinque del
pomeriggio. Più lontano dai riflettori di così.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
4
22 novembre 2016
Pagina 6
Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
Gli ospedali diventano una «rete» Area
metropolitana, tagliati 225 letti
Documento presentato in Conferenza territoriale sociale e sanitaria
LA PAROLA d' ordine per gli ospedali d' ora in
poi è «rete». È chiaro già dal titolo del
documento sulla 'Programmazione dell'
assistenza territoriale e della rete ospedaliera
nell' area metropolitana di Bologna' in cui
subito balza agli occhi la riduzione di 225 posti
letto tra Ausl Bologna, Ausl Imola, Sant' Orsola
e Istituto ortopedico Rizzoli. Non solo, è
previsto anche il passaggio da regime di
ricovero a regime ambulatoriale per alcune
prestazioni, «con particolare riguardo al day
hospital oncologico».
I cittadini e i malati dovranno preoccuparsi?
Diciamo che nel documento che circola,
presentato durante un recente incontro della
Conferenza territoriale sociale e sanitaria
metropolitana, alcuni progetti sono già arrivati
al traguardo nel corso del 2016, mentre altri
saranno portati a compimento nei prossimi
mesi. In ogni caso, si sta delineando il nuovo
assetto della sanità.
IL CONTENUTO è diviso in quattro punti: il
modello per i livelli di assistenza e cura; l'
assistenza territoriale e lo sviluppo delle case
della salute; la rete ospedaliere; la nuova geografia dei servizi nei distretti dell' Ausl di Bologna.
Concentriamoci sulle pagine dedicate agli ospedali. I riferimenti normativi a cui si fa riferimento per
introdurre il taglio dei posti letto sono il decreto ministeriale 70 del 2015 e la deliberazione regionale
2040 del 2015. Nelle linee di sviluppo degli ospedali sono previste funzioni distrettuali per quattro aree:
medico­geriatrica, chirurgica, materno­infantile ed emergenza­urgenza. Nell' area medico­geriatrica è
prevista l' attivazione di ospedali di comunità e dei letti tecnici; la riduzione complessiva dei letti; il
potenziamento delle aree intensive e subintensive. Per l' area chirurgica l' Ausl di Bologna mette in
campo una riorganizzazione con il gruppo chirurgia generale e il gruppo urologia. Tra i punti la
concentrazione casistica, l' aumento dell' appropriatezza, la riduzione delle complicanze, il rispetto dei
tempi d' attesa e lo sviluppo della professionalità. La proposta ha come finalità «la ridistribuzione dell'
offerta di chirurgia generale e urologia all' interno delle strutture dell' Azienda». Infatti, si legge, «uno dei
principali obiettivi che l' Ausl di Bologna intende perseguire nel corso del 2016 è la costituzione di reti
ospedaliere integrate con l' obiettivo di riconfigurare i contenuti degli ospedali per favorire la
concentrazione dell' offerta attorno a volumi di attività 'specializzati'. Il modello di gestione a rete
consente di ottenere per tutti i cittadini condizioni di equità nell' accesso alle prestazioni necessarie ai
loro bisogni di assistenza». La mission degli ospedali, relativamente a chirurgia generale e urologia,
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
5
22 novembre 2016
Pagina 6
<­­ Segue
Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
prevede «la concentrazione dell' attività in regime di degenza ordinaria con un case­mix a elevata
complessità, comprese le urgenze» al Maggiore e a Bentivoglio, «sedi di terapia intensiva e con la
presenza dell' anestesista rianimatore H24» e la ridistribuzione degli interventi di media­bassa
complessità verso gli ospedali di Bazzano e di San Giovanni in Persiceto, mentre il mantenimento dei
medesimi volumi di attività per le chirurgie generali, con potenziamento dell' attività urologica all'
ospedale di Porretta.
red. cro.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
6
22 novembre 2016
Pagina 6
Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
Ecco le case della salute tra città e provincia
LE CASE della salute sono un punto di
riferimento per l' accesso alle cure primarie, un
luogo in cui si concretizza sia l' accoglienza e l'
orientamento ai servizi, sia la continuità dell'
assistenza, la gestione delle patologie
croniche e il completamento dei principali
percorsi diagnostici che non necessitano di
ricorso all' ospedale.
Nel territorio di Bologna sono già funzionanti a
Borgo Panigale, Crevalcore, Budrio, Loiano,
Sasso Marconi, Beroaldo, Vergato e
Casalecchio.
Ci sono poi quelle da attivare: Navile, Sant'
Isaia, San Lazzaro, Castiglione dei Pepoli,
Zola Predosa, Porretta, Bazzano, San Pietro in
Casale, Pieve di Cento, Molinella, San
Giovanni i n Persiceto, D e c i m a , V a d o ­
Monzuno, Palagi.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
7
22 novembre 2016
Pagina 20
Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
Da Calderara nelle Marche
PARTONO oggi alla volta di Caldarola, uno
d e i c o m u n i terremotati n e l l a p r o v i n c i a d i
Macerata. Sono due impiegate del Comune di
Calderara, Emanuela Bison e Cristina Grandi.
Si occupano di urbanistica, pianificazione del
territorio, riqualificazione urbana e lavoreranno
nel Comune di Caldarola nel disbrigo delle
pratiche post­terremoto. Ma non solo. Perché
sono previste perlustrazioni sul territorio.
«Facciamo parte della Protezione civile di Sala
­ spiegano le impiegate ­ e abbiamo avuto
esperienze di volontariato in Abruzzo, nel
terremoto del 2009, e a Crevalcore nel 2012.
Rimarremo nel Maceratese fino all' 11
novembre. In questi giorni sono partiti sempre
da Calderara due vigili urbani che fanno parte
del Corpo della municipale di Terre d' Acqua».
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
8
22 novembre 2016
Pagina 10
Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sport
Anzola 68 Molinella 59
ANZOLA: L. Poluzzi 2, Cacciari ne, Bortolani
20, Trerè 3, Zucchini 18, Fiorini 4, Kalfus, N.
Venturi 1, Cataldo 5, D.
Venturi 2, Penè 6, Mazza 7. All. Coppeta.
MOLINELLA: Tugnoli 14, Rubini ne, Quartieri
4, Pusinanti 3, Piazzi, Zuccheri 8, Folesani 6,
De Maio ne, Lanzi 1, Sighinolfi 13, Quaiotto 10,
Innocenti.
All. Baiocchi.
Arbitri: Ragone e Scandellari.
Note: parziali 18­15; 36­28; 53­39.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
9
22 novembre 2016
Pagina 10
Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sport
L' urlo di Gianasi e Agusto esalta i New Flying Balls
Impresa Nucci e Parma Benfenati spingono la Salus
Giacomo Gelati Bologna DERBY, settimo
cincin di fila e comando del girone: si può
compendiare in tre parole il weekend dei New
Flying Balls Ozzano, che tra le mura di viale 2
Giugno si aggiudicano 73­62 il match contro la
Spes Vis Imola e mantengono la leadership
della C Gold in compagnia di Lugo, 56­75 a
Bertinoro: i «palloni volanti» di coach Grandi,
con una partita in meno dei ravennati (che
riposeranno fra due giornate), mandano a
referto 4 uomini in doppia cifra (Gianasi top
scorer con 21 punti). Salus da record quella
andata in scena sul parquet di Montecchio,
preso a forza 88­97 (44 punti dell' asse Nucci­
Parma Benfenati) con un clamoroso 37/37
dalla lunetta: è il quarto successo stagionale
per i biancoblù di coach Giuliani, a ­2 dal
quarto posto.
IN C SILVER Medicina non conosce tregua:
nel big match contro Castelnovo i gialloneri di
coach Curti rincorrono i reggiani e centrano l'
ottava vittoria consecutiva 77­67, dopo aver
recuperato dal ­16 grazie a Barba e Rambelli.
Medicina si gode così la leadership a +2 sull'
altra contendente Fidenza, approfittando del turno di riposo dei parmensi. Cinque bolognesi sono
racchiuse nei 4 punti del gruppo di inseguitrici: Castenaso si ferma 80­85 contro un' agguerrita Castel
Guelfo trascinata dal duo Casagrande­Govi (44 punti in due), permettendo così a Cvd, 56­73 a
Cavriago, e Anzola, 68­59 contro Molinella (terzo stop di fila), di ridurre le distanze.
GUERRA DI POTERE sulle vette del girone A di serie D, con continui avvicendamenti al vertice. A far
rumore è la vittoria all' overtime dell' Atletico Borgo contro la Vis Persiceto (71­67 e quinto brindisi filato
per i biancorossi), che vale il primato nel raggruppamento in compagnia della Francesco Francia, che si
riprende dallo stop del turno infrasettimanale contro il Voltone torna a +2 sui persicetani.
Nel girone B Santarcangelo piega la Pgs Welcome 83­66 e fa il vuoto dietro a sé, mentre all' attacco del
podio si fanno strada i Giardini Margherita, 59­68 sul parquet del Village Granarolo e dodicesimo punto
a ­2 dal duo al secondo posto Argenta­Sb Ferrara.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
10
22 novembre 2016
Pagina 10
Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sport
La classifica
C GOLD: New Flying Balls Ozzano e Lugo 14;
Fiorenzuola 1972 12; Titano e 4 Torri Ferrara
10; Salus 8; Virtus Imola, Bologna 2016 e
Gaetano Scirea 6; Psa Modena e Bsl San
Lazzaro 4; Arena 2; Pontevecchio 0.
C SILVER: Virtus Medicina 16; Academy
Fidenza 14; Lg Competition e Castenaso 10;
Cvd Tecnopose Casalecchio, Anzola e Guelfo
8; Molinella, Granarolo, Castelfranco,
Novellara e Riccione 6; Scuola Cavriago e
Olimpia Castello 2010 4; Rebasket 0.
SERIE D GIRONE A: Francesco Francia e
Atletico Borgo 16; Vis Persiceto 14; Altedo 12;
Vignola, Antal Pallavicini e Voltone 10;
Castellana, Magik, Fulgor Fidenza, e La Torre
8; Nazareno Carpi e Stars 6; Veni e Aquila 4;
Sampolese 2.
SERIE D GIRONE B: Santarcangelo 18;
Argenta, Giardini Margherita, Grigo Imola e
Scuola Ferrara 14; Artusiana e Aics Junior
Forlì 12; San Mamolo 10; Bellari e International
Imola 8; Pgs Welcome 6; Budrio, Audax
Ferrara e Party&Sport 4; Cral Mattei 2; Village
Granarolo 0.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
11
22 novembre 2016
Pagina 6
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Dall' Inail 100 milioni alle scuole
Emendamenti del governo alla manovra: alla bonifica impianti i fondi confiscati a Ilva
ROMA Addio alla tassa s u l s a l e e f o n d i
aggiuntivi per costruire nuove scuole. Il
governo scopre le carte sui propri
emendamenti alla manovra, che come da
previsione sono molti meno rispetto all' elenco
delle richieste avanzate nei giorni scorsi dai
ministeri. L' esecutivo ha presentato ieri 16
correttivi, che spaziano dall' edilizia scolastica
all' Ilva fino all' allineamento Ires­Irap a i
principi contabili.
Si continua a discutere del pacchetto
previdenza, e nuove aperture governative si
registrano sulla proroga di opzione donna (per
ampliare la possibilità di uscita anticipata a
tutte le lavoratrici nate nel 1958) e sull'
ampliamento dell' ottava salvaguardia per gli
esodati, che deve però risolvere i problemi di
copertura.
Alla costruzione di nuove scuole vengono
indirizzati 100 milioni di fondi Inail; i progetti
saranno collocati nelle regioni che ne faranno
richiesta entro il 20 gennaio, con la
disponibilità a farsi carico dei canoni di
locazione. Per non far inciampare la macchina
della giustizia, viene prorogato di un anno il
sistema delle convenzioni con i Comuni per il
loro personale distaccato presso i tribunali, sistema messo in campo dopo che il governo ha deciso di
farsi carico direttamente dei costi. Nel pacchetto dei correttivi, poi, le Province di Trento e Bolzano
trovano 70 milioni ciascuna di spazi per gli investimenti grazie alla possibilità di utilizzare gli avanzi di
amministrazione. Passano il vaglio di ammissibilità anche gli emendamenti sull' Ilva di Taranto. In
particolare, un correttivo gira agli investimenti per le bonifiche le somme recuperate dalle confische per
reati ambientali, e un altro intervento alza dal 3% al 4,1% lo spread applicato al tasso d' interesse sui
finanziamenti dello Stato al gruppo.
Un finanziamento da 21,5 milioni in due anni, più altri 4,5 milioni all' anno dal 2019, servirà per avviare
la piattaforma antiterrorismo prevista a livello Ue che utilizza i dati dei codici di prenotazione dei viaggi.
Vale fino a 50 milioni, invece, il fondo di garanzia che la Cdp è chiamata ad attivare per rafforzare la
cooperazione internazionale per lo sviluppo.
Sul fronte fiscale, viene cancellata la tassa sul sale, cioè il canone pagato dalle imprese estrattive,
mentre solo a fine seduta il viceministro, Enrico Morando, ha ritirato l' emendamento che riallineava Ires
e Irap ai nuovi principi contabili.
Gli ultimi interventi arrivati con gli emendamenti governativi riguardano il fondo per il diritto al lavoro dei
disabili, che viene redistribuito fra le regioni, e la rimodulazione dei 200 milioni del fondo per l' editoria,
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
12
22 novembre 2016
Pagina 6
<­­ Segue
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
mentre una precisazione conferma che una quota del fondo sanitario dovrà essere vincolata al
finanziamento del rinnovo contrattuale dei dipendenti.
Nonostante il nuovo impianto della manovra, sono destinate a tornare una serie di micro­misure, a
partire dagli 8,5 milioni per compensare il Comune di Lecce dai tagli di troppo che saranno inseriti in
una voce ad hoc del ministero dell' Economia. Le risorse destinate a misure stralciate dal Ddl come la
Rider Cup di Golf, i campionati del mondo di sci e il Centro Dati Meteo nell' ex manifattura tabacchi di
Bologna sono state riallocate nella tabella del Mef.
I correttivi di ieri non sembrano però aver ultimato il lavoro del governo e del relatore (Mauro Guerra, del
Pd) sul testo, soprattutto per quel che riguarda la notizia più attesa da regioni e sindaci. L' intervento
chiave per loro è ancora in cantiere, e riguarda la divisione dei due fondi (uno da 969,6 milioni sull'
indebitamento, l' altro da poco meno di due miliardi ma solo sul saldo netto da finanziare) che secondo
l' articolo 63 del Ddl dovrebbero essere distribuiti da Palazo Chigi fra regioni, province, città
metropolitane entro il 31 gennaio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
MARCO MOBILI, GIANNI TROVATI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
13
22 novembre 2016
Pagina 6
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
FOCUS. IL FRONTE FISCALE
Meno oneri sulle startup Passa l' Iva al 5% per i
trasporti su acqua
Per navi e traghetti che trasportano persone
spunta l' Iva al 5%, che permette all' Italia di
chiudere un contenzioso con la Ue ma non si
traduce in nuovi costi a carico degli utenti o
d e l l e i m p r e s e : l ' imposta v i e n e i n f a t t i
incorporata nella tariffa amministrativa, e anzi
per le imprese si traduce in un piccolo
vantaggio perché la quota entra nel consueto
dare­avere dell' Iva. Per il fondo anti­povertà
arrivano 150 milioni in più, mentre vale 30
milioni l' assegno aggiuntivo per la tutela dei
lavoratori dei call center. Per le borse di
studio, invece, la dote ulteriore per il 2017
cresce da 40 a 55 milioni: sempre in ambito
universitario intervengono poi i correttivi sull'
abilitazione nazionale. Si allarga anche la
platea di chi potrà diventare ricercatore di tipo
b). Potrà accedervi anche chi ha conseguito l'
abilitazione scientifica nazionale alle funzioni
di professore di prima o di seconda fascia o
sia in possesso del titolo di specializzazione
medica oltre che assegnisti di ricerca e
borsisti post dottorato.
Sono alcuni dei ritocchi approvati nella due
giorni di voti della Commissione Bilancio della
Camera agli emendamenti parlamentari. Dopo
l' esenzione da imposte di bollo e diritti di segreteria per l' atto costitutivo di start­up innovative, che
potrà essere sottoscritto anche con firma elettronica avanzata autenticata oltre che con forma digitale,
ieri i deputati si sono occupati di imprese, lavoro e pensioni, scuola ed enti territoriali.
Sul primo fronte arriva l' inserimento dei sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti fra gli investimenti
che danno diritto ai benefici della «nuova Sabatini» per le Pmi.
Qualche correttivo arriva per le novità fiscali sull' Iva di gruppo, su cui si chiariscono i termini per le
comunicazioni all' amministrazione finanziaria, e sul regime di cassa (per costo e valore normale dei
beni continuano a valere le regole ordinarie del Tuir). Cancellata la deducibilità Irap degli interessi
passivi per le società di gestione di fondi comuni, introdotta dal Dl banche e per errore applicata anche
a questi soggetti per i quali però gli interessi non entrano nella base imponibile.
Sugli enti locali, nei correttivi approvati hanno trovato spazio misure importanti, anche se settoriali. Fra
queste, spicca la precisazione del fatto che i gestori uscenti della distribuzione del gas devono
continuare a pagare il canone di concessione ai comuni fino a quando parte il nuovo affidamento. Un
intervento che chiude un contenzioso diffuso fra comuni e gestori, rafforzando per legge l' orientamento
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
14
22 novembre 2016
Pagina 6
<­­ Segue
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
già indicato a maggio dall' Autorità per l' energia elettrica e il gas. Prorogata di un anno la possibilità per
gli enti locali di utilizzare le anticipazioni di cassa fino a 5/12 delle entrate. La bonifica di siti inquinati
entra fra le priorità di investimento che guideranno la distribuzione di spazi finanziari nelle intese
regionali e nazionali.
In serata è arrivato anche il via libera ad alcuni ritocchi al capitolo previdenziale con l' inserimento dei
portavalori tra i lavori "gravosi" che danno diritto di accesso all' Ape social e la fissazione dei nuovi
termini di presentazione della domanda di pensionamento anticipato da parte dei lavoratori: 1° marzo
per chi ha i requisiti nel 2017, mentre per chi li matura dal 2018 il termine è fissato al 1° maggio dell'
anno precedente.
Un correttivo arriva infine per la ritenuta del 4% che i condomini devono versare come ritenuta d'
acconto sui corrispettivi agli appaltatori: quando la somma non raggiunge i 500 euro, il versamento può
aspettare le scadenze generali del 30 giugno e del 20 dicembre.
Nonostante il nuovo impianto della manovra, poi, anche qualche norma "su misura" riesce a spuntarla: i
contratti a termine siglati per i restauri dei sassi di Matera escono dai vincoli di spesa per il personale
fino al 2019. A completare il quadro degli emendamenti approvati c' è infine da citare la possibilità per il
Friuli Venezia Giulia di introdurre l' imposta sugli atti di trascrizione dei veicoli, sulla falsariga di quella
già ordinariamente prevista per le province.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
M.MOG.TR
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
15
22 novembre 2016
Pagina 8
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Dirigenti Pa, riforma con più tutele
Nuovi incarichi a tempo solo dopo l' avvio della valutazione ­ Verso garanzie allargate
per chi oggi è in prima fascia
ROMA Il nuovo meccanismo degli incarichi a
tempo per i dirigenti pubblici potrebbe entrare
in vigore solo quando sarà pronto il sistema di
valutazione, che sarà scritto nel testo unico del
pubblico impiego; la garanzia per gli attuali
dirigenti di prima fascia, poi, potrebbe
abbandonare l' idea della riserva di posti (il
primo testo del decreto chiede di dedicare il
30% dei posti messi a bando a chi ha già
ricoperto un ruolo di prima fascia nella stessa
amministrazione) p e r t r a s f o r m a r s i i n u n a
"tutela" più generale sulla prospettiva di
ottenere incarichi analoghi nel nuovo sistema.
Mentre referendum e manovra occupano in
modo quasi totalitario il dibattito politico, il
calendario impone di tornare sul cantiere della
riforma della Pubblica amministrazione, che in
settimana attende il via libera definitivo a
cinque decreti attuativi: il decreto sui dirigenti,
appunto, il testo unico dei servizi pubblici
locali, la riforma delle Camere di commercio, il
testo­bis sulla segnalazione certificata di inizio
attività (Scia) e il decreto sugli enti di ricerca.
In questo pacchetto, il provvedimento che ha
scaldato di più il clima del dibattito è quello sui
dirigenti pubblici, c h e a d a g o s t o è s t a t o
accolto con una levata di scudi dei diretti interessati ed è stato poi accompagnato da richieste di
correttivi sia nel parere del Consiglio di Stato sia in quelli di Parlamento e conferenza Unificata. La
riforma introduce il sistema degli incarichi a tempo (quattro anni rinnovabili per altri due) a cui potrà
concorrere chi sarà inserito nei ruoli unici per Pa centrale, regioni ed enti locali. Il punto più delicato è
quello dei parametri a cui ancorare le decisioni sull' assegnazione e sul rinnovo dell' incarico, perché nel
testo approvato in prima lettura ad agosto non ha trovato spazio il nuovo sistema di valutazione a cui
avevano lavorato i tecnici del governo. Per evitare i problemi di legittimità ipotizzati dal Consiglio di
Stato e dai pareri parlamentari, che rischierebbero quanto meno di provocare una valanga di
contenziosi sulle scelte delle amministrazioni, è probabile che nella sua versione definitiva preveda un
calendario di avvio più "disteso": il ruolo unico per la Pa centrale dovrebbe debuttare davvero solo con l'
entrata in vigore del nuovo sistema di valutazione, quindi non prima di maggio­giugno quando dovrà
arrivare al traguardo definitivo la riforma del Pubblico impiego, mentre per Regioni ed enti locali servirà
l' intesa in conferenza. Novità sono in arrivo anche su un altro dei temi caldissimi del decreto, cioè le
garanzie iniziali agli attuali dirigenti di prima fascia: dalle «condizioni» poste dal Parlamento nel parere
viene l' indicazione di «valorizzare adeguatamente le professionalità» maturate da chi oggi occupa gli
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
16
22 novembre 2016
Pagina 8
<­­ Segue
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
scalini più alti delle gerarchie ministeriali, e questo potrebbe portare nel testo una garanzia più generale
rispetto a quella fissata con la riserva del 30% dei nuovi incarichi fino a esaurimento della qualifica
attuale. La scelta definitiva sui correttivi, che dovrebbero contemplare anche il fondo perequativo per
finanziare lo stipendio base dei dirigenti che rimangono senza incarico negli enti territoriali, sarà
comunque presa direttamente in consiglio dei ministri perché il tema intreccia scelte politiche più che
tecniche. Dal risultato di queste valutazioni dipenderà l' esigenza di un eventuale terzo (e rapido)
passaggio parlamentare, perché l' elenco delle «condizioni» parlamentari è sterminato (sono 21 i
correttivi giudicati "indispensabili" dalle commissioni) e qualcuno potrebbe rimanere fuori. È poi da
ricordare che sul capitolo dirigenza, come sugli altri temi chiave della delega, pende ancora alla
Consulta un ricorso promosso dal Veneto che contesta invasioni di campo sull' autonomia regionale.
Alle camere è dovuto tornare anche il decreto sulle Camere di commercio, creando qualche mal di
pancia nella maggioranza sul tema delle tutele degli esuberi che si determineranno con la riduzione
degli enti da 105 a 60 e i piani di razionalizzazione. Alla loro ricollocazione è al momento destinato il
10% delle assunzioni nella Pa centrale, ma il testo definitivo potrebbe prevedere la possibilità di
allargare la percentuale se questa quota, accompagnata dallo scivolo triennale con il 60% dello
stipendio (voci variabili escluse), dovesse rivelarsi insufficiente.
[email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.
GIANNI TROVATI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
17
22 novembre 2016
Pagina 16
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
PERCHÉ SÌ LUCIANO VIOLANTE EX PRESIDENTE DELLA CAMERA (PD)
«Favorite la stabilità e la capacità di decidere»
ROMA «Se vince il Sì costruiremo finalmente una
democrazia decidente, perché chi vince le elezioni deve
essere messo in condizione di governare. C' è un' antica
ostilità della sinistra verso la democrazia decidente. Ma
una democrazia che non decide non è una democrazia;
una democrazia che si esaurisce nella rappresentanza è
solo teatro».
Luciano Violante non può certo ascriversi, se non altro
per la sua storia, alla categoria dei "renziani" del Pd: ex
magistrato, parlamentare del Pci già nel lontano 1979,
presidente della commissione Antimafia dal '92 al '94,
presidente della Camera dal '96 al 2001, Violante lega
tra l' altro il suo nome alla bozza di riforma costituzionale
che fu approvata in commissione Affari costituzionali
della Camera nel 2007 da tutti i partiti del centrosinistra
raccolti nell' Unione di Romano Prodi.
Presidente, dopo 70 anni sta ora agli italiani
decidere se superare il bicameralismo paritario.
Che cosa comporta la riforma del Senato nei
rapporti tra il governo e il Parlamento?
Si può dire che viene rafforzata la governabilità?
La forma di governo non viene cambiata, i poteri del presidente della Repubblica e del presidente del
Consiglio restano immutati, ma la riforma favorisce fortemente la stabilità di governo. L' esistenza di un
Senato eletto direttamente e "ripetitivo" nelle funzioni e nei poteri rispetto alla Camera è una
incongruenza che don Luigi Sturzo mise in rilievo già ai tempi della Costituente. Basti pensare che nel
'94 Berlusconi vinse alla Camera ma non al Senato, che nel '96 Prodi vinse al Senato ma non fu
autosufficiente alla Camera, che nel 2006 sempre a Prodi accadde il contrario e che nel 2013 ancora
Bersani vinse alla Camera ma non in Senato. La conseguenza è che oggi il governo si deve reggere al
Senato grazie ad una scissione di Forza Italia guidata dal senatore Verdini.
Solo la Camera dà la fiducia e il Senato rappresenta Regioni e Comuni. Che cosa cambia, in
pratica?
Si tratta di due sistemi diversi. Il punto fondamentale è che la sola Camera dei deputati è titolare del
rapporto di fiducia con il governo ed esercita la funzione di indirizzo politico: per questo il nuovo Senato,
che rappresenta le Regioni e i Comuni e non la Nazione, non può essere eletto direttamente. Ma proprio
per il fatto che non è legato al governo dal rapporto di fiducia il nuovo Senato può esercitare una
funzione di controllo reale: con lo strumento del richiamo delle leggi innanzitutto, che la Camera non
potrà ignorare anche se avrà comunque la parola definitiva.
Con il potere di raccordo tra Stato e Regioni, inoltre, la seconda Camera contribuisce al consolidamento
dell' unità nazionale. Il nuovo Senato inoltre valuta le politiche pubbliche e concorre a verificare l'
attuazione delle leggi dello Stato. Se ad esempio i futuri senatori dovessero giudicare sbagliata la
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
18
22 novembre 2016
Pagina 16
<­­ Segue
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
politica dell' ambiente, questo giudizio avrebbe una ricaduta politica sulla Camera e sull' opinione
pubblica. E va sottolineato che la riforma prevede che i futuri senatori siano eletti dai Consigli regionali
«in conformità alle scelte degli elettori»: saranno dunque gli elettori stessi a decidere chi li
rappresenterà in Senato.
È stato un errore non aver rafforzato i poteri del premier come prevedeva la sua bozza?
Chi ha il consenso deve avere anche gli strumenti per governare. Io avrei previsto la sfiducia costruttiva
e la possibilità per il presidente del Consiglio di chiedere al Capo dello Stato la revoca dei propri
ministri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
EM. PA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
19
22 novembre 2016
Pagina 16
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Così cambiano le funzioni delle Camere
Fiducia al governo solo dalla Camera, al Senato competenza su modifiche costituzionali
e poteri di controllo
«La Camera dei deputati è titolare del rapporto
di fiducia con il governo ed esercita la funzione
di indirizzo politico, la funzione legislativa e
quella di controllo dell' operato del governo».
Eccolo, il cuore della riforma costituzionale
approvata dal Parlamento e ora sottoposta al
giudizio degli italiani con il referendum
confermativo del 4 dicembre. Dopo 70 anni
viene superato il bicameralismo paritario
previsto dai nostri padri costituenti come
compromesso politico tra Dc e Pci dopo vent'
anni di dittatura fascista. Ma alcuni tra gli
stessi padri costituenti, come il giuspubblicista
Costantino Mortati, si espressero fin dall' inizio
per il superamento del meccanismo paritario.
E per la verità questa necessità è riconosciuta
anche dai sostenitori del No. «Il superamento
del bicameralismo perfetto ­ è scritto nel
documento dei 56 costituzionalisti per il No, tra
cui Gustavo Zagrebelsky e Valerio Onida ­ è
obiettivo largamente condiviso e
condivisibile». Le critiche si concentrano su
altro, soprattutto sul futuro Senato, sulle sue
competenze e sul nuovo iter legislativo
giudicato «pasticciato».
Solo la Camera dei deputati, dunque, è legata
da rapporto fiduciario con il governo. L' obiettivo del legislatore è quello di semplificare l' iter di
approvazione delle leggi (quelle ordinarie saranno approvare dalla sola Camera, lasciando al Senato un
potere di richiamo non vincolante) e di creare di conseguenza le condizioni per una maggiore
governabilità: scompare infatti il rischio di avere due maggioranze asimmetriche come di fatto si è quasi
sempre verificato dal '94, quando Berlusconi vinse a Senato ma non alla Camera, fino alle ultime
politiche del 2013 (quando il Pd di Bersani vinse alla Camera ma non in Senato) passando per il '96
(Prodi vittorioso al Senato ma non autosufficiente alla Camera) e il 2006 (sempre Prodi in una situazione
inversa, senza maggioranza in Senato).
Ma che cosa farà il nuovo Senato se dovesse vincere il Sì? Intanto il bicameralismo paritario resta per le
modifiche costituzionali e altre leggi di "cornice" elencate nel nuovo articolo 70 (si va dalle leggi
riguardanti l' ordinamento degli enti locali alle leggi di ratifica dei Trattati Ue), come spiegheremo
dettagliatamente nella seconda puntata di questo nostro viaggio verso il referendum. Inoltre il Senato
concorre in seduta comune ad eleggere il presidente della Repubblica e i giudici del Csm, e in seduta
semplice 2 dei 5 giudici costituzionali di nomina parlamentare. Ma essendo il nuovo Senato non
vincolato dalla fiducia al governo e «rappresentante delle istituzioni territoriali» e non più della Nazione,
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
20
22 novembre 2016
Pagina 16
<­­ Segue
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
il suo potere principale risiede nell' esercizio delle «funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri Enti
costitutivi della Repubblica» e tra questi e «l' Unione europea». Si tratta di importanti funzioni politiche.
Dal momento che in Italia le Regioni legiferano (non è così ad esempio in Francia), il Senato è il luogo
deputato a raccordare la legislazione nazionale con quella regionale, e queste ultime con la legislazione
europea. Anche per questo, oltre al fatto che nella riformulazione del Titolo V come vedremo sono state
tolte le materie a legislazione concorrente, il Senato contribuirà a sollevare la Consulta dai numerosi
conflitti di attribuzione che dal 2001 (anno della riforma del Titolo V voluta dal centrosinistra) le sono
piovuti addosso. Il Senato delle Autonomie ­ composto, va ricordato, da 74 consiglieri regionali e da 21
sindaci eletti dai singoli Consigli regionali oltre che da 5 personalità nominate dal Capo dello Stato ­
valuta inoltre le politiche pubbliche e l' attività delle pubbliche amministrazioni, esprime pareri sulle
nomine del governo e verifica l' attuazione delle leggi dello Stato.
Nessun potere di veto, certo, ma i governatori avranno un luogo ben più autorevole della Conferenza
delle Regioni per far valere le loro ragioni. E se le commissioni d' inchiesta del Senato sono limitate alle
materie attinenti agli enti locali, per i senatori è sempre possibile istruire indagini conoscitive su tutte le
altre materie e contribuendo a correggere anche per questa via gli eventuali "errori" della Camera.
Tuttavia non c' è dubbio che come funzionerà il Senato dipenderà molto dalla qualità della classe
dirigente che siederà sugli scranni di Palazzo Madama. E in molti indicano nei consiglieri regionali la
classe politica meno autorevole del Paese. Ma il compromesso trovato in terza lettura in Senato sulla
scelta dei consiglieri che andranno a ricoprire anche la carica di senatori ­ che saranno appunto "scelti"
dagli elettori nell' ambito delle elezioni regionali con modalità da stabilire con legge ordinaria ­ rimette
agli stessi cittadini la responsabilità di selezionare una classe dirigente adeguata al compito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
EMILIA PATTA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
21
22 novembre 2016
Pagina 54
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Revisione contratti. La Cassazione riapre una causa trentennale relativa a un cantiere di
manutenzione stradale
Appalti, il Consiglio decide il prezzo
Non basta la revisione dell' importo deliberata dalla Giunta comunale
milano Non basta il via libera del sindaco e/o
della giunta comunale p e r f a r s c a t t a r e l a
revisione dei prezzi nel contratto di appalto. L'
incremento dei costi per la Pa­committente
diventa efficace, e produce quindi effetti per il
creditore­appaltatore, solo con la delibera del
Consiglio comunale, unico organo abilitato a
manifestare la volontà dell' ente.
La Prima civile della Cassazione, con la
sentenza 23628/16 depositata ieri, rimette in
gioco un procedimento aperto da quasi trent'
anni in Basilicata e relativo a lavori di
manutenzione stradale. Si trattava di un
piccolo appalto d e l C o m u n e d i N o e p o l i
(Potenza) ­ poco più di 200 milioni di lire,
valore nominale a fine anni '80 ­ per il quale,
all' esito dei lavori, la Giunta municipale aveva
previsto appunto la revisione dei prezzi. Da
qui l' impresa esecutrice aveva ottenuto, tra l'
altro, un decreto ingiuntivo a titolo di interessi
per il ritardato pagamento ­ poi revocato ­
calcolando il dies a quo dalla data delle
delibera di Giunta, non essendo necessario ­
secondo la versione dell' impresa ­ neppure
alcuna domanda di "azionamento" da parte del
creditore.
La Prima sezione civile ha però accolto il ricorso dell' amministrazione comunale, cassando la decisione
dell' appello di Potenza che aveva considerato titolo valido per il pagamento la delibera della giunta
municipale. Per i giudici di legittimità, infatti, c' è una «consolidata giurisprudenza di questa Corte» che
riconosce solo ed esclusivamente al Consiglio comunale il potere di manifestare la volontà dell' ente
(Sezioni Unite, sentenza 4463/09 e, precedentemente, 6993/05). Già nel 1999 (sentenza 165) il
massimo organo giurisdizionale aveva stabilito che «non può assurgere a valido ed efficace
riconoscimento del diritto dell' appaltatore alla revisione il provvedimento, pur espressamente attributivo
della revisione stessa, pur quando adottato dal sindaco e dalla Giunta municipale in via d' urgenza, ove
la delibera non sia stata ratificata dal Consiglio comunale».
In sostanza, scrive la Prima, pur essendo la revisione di prezzi un istituto «strutturato come un
procedimento concessorio rimesso alla discrezionalità dell' amministrazione appaltante», esso risponde
a una serie di leggi che lo "fissano" alla capacità di manifestazione della volontà dell' ente. A cominciare
dal Regio decreto 148 del 1915 che pone a capo del consiglio comunale il potere di deliberare nuove e
maggiori spese, «nonché lo storno di spese da una categoria a un' altra del bilancio», e non invece della
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
22
22 novembre 2016
Pagina 54
<­­ Segue
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
giunta municipale. E anche quando all' esecutivo comunale viene concesso di deliberare sul tema in via
d' urgenza, l' efficacia della decisione rimane subordinata alla ratifica dell' organo elettivo (il Consiglio).
Il contenzioso sulla manutenzione della stradina di Noepoli riguardava anche un tema di riconoscimento
implicito dell' obbligazione, considerato che l' impresa esecutrice aveva incassato nel tempo un acconto
sul conteggio degli interessi del prezzo revisionato.
Anche su questo punto, però, la Prima sezione civile ha ritenuto che lo stesso «riconoscimento
implicito» del debito è legato alla validità del titolo da cui nasce il rapporto; pertanto la manifestazione di
volontà da cui origina l' obbligazione deve provenire dall' organo deliberativo del soggetto pubblico
appaltante. Quindi la percezione dell' acconto, scrive la Corte, può ritenersi «riconoscimento implicito»
del debito da parte della stazione appaltante «solo in quanto riconducibile a una volontà dell' organo del
Comune a tanto abilitato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
ALESSANDRO GALIMBERTI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
23
22 novembre 2016
Pagina 28
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
LEGGE DI BILANCIO/ La misura in un dm. Il governo presenta gli emendamenti
Decontribuzione totale al Sud
Dai fondi Ue 530 milioni per le assunzioni nel 2017
FRANCESCO CERISANO ­ Decontribuzione
totale per le assunzioni al Sud. Il governo ha
presentato in commissione bilancio d e l l a
camera il decreto del ministero del lavoro che
stanzia 530 milioni di euro per la
decontribuzione totale delle assunzioni nelle
regioni d e l S u d n e l 2 0 1 7 , c o s ì c o m e
annunciato dal premier, Matteo Renzi. Il
provvedimento, trasmesso ora alla Corte dei
conti che avrà 30 giorni di tempo per
esprimersi, è stato portato in V commissione
dal viceministro all' economia, Enrico
Morando, dopo che l' esecutivo aveva
espresso parere contrario agli emendamenti
parlamentari alla legge di bilancio riguardanti
proprio gli sgravi per le assunzioni al Sud. Non
ci sarà, quindi, nessun intervento in Manovra,
ma basterà il decreto ministeriale.
Nella legge di Bilancio si prevedono circa 200
milioni per le assunzioni di giovani, nell'
ambito di programmi di apprendistato o
alternanza scuola/lavoro. A questi si
aggiungono i 530 milioni che riguardano la
vera e propria decontribuzione per il Sud che
però, come ha ricordato il presidente della V
commissione, Francesco Boccia, attingono a
«risorse europee già dedicate all' occupazione
nel Mezzogiorno». Nello specifico si tratta del
Programma operativo nazionale (Pon) riguardante i Sistemi di politiche attive per l' occupazione
(Spao).Nel dettaglio, 500 milioni sono destinati alle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria,
Campania, Puglia e Sicilia) e 30 milioni alle regioni «in transizione» (Abruzzo, Molise e Sardegna).
L' incentivo è pari alla decontribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro fino a 8.060 euro
annui per lavoratore assunto e andrà a chi assume giovani tra i 15 e i 24 anni e lavoratori con almeno 25
anni, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
«La scelta del governo è stata di prendere un quarto di queste risorse e spenderle tutte nel 2017 per la
decontribuzione. È una scelta condivisibile o meno, ma stiamo parlando di risorse già del Mezzogiorno
per le politiche di occupazione tra il 2014 e il 2020», ha sottolineato Boccia.
In commissione bilancio il viceministro Morando ha anche confermato che il governo è al lavoro sull'
ampliamento di «Opzione donna» e sull' estensione dell' ottava salvaguardia per gli esodati. Sul tavolo
ci sono diverse proposte, a partire da quelle del presidente della commissione lavoro, Cesare Damiano.
«Siamo disponibili a estendere l' istituto di opzione donna correggendo anche in modo significativo, e
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
24
22 novembre 2016
Pagina 28
<­­ Segue
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
con impatti importanti le soluzioni vigenti, e per quanto riguarda la salvaguardia a introdurre qualche
correttivo con rispetto della finanza pubblica per consentire l' accesso ai soggetti che rimarrebbero
esclusi. Le soluzioni concordate sono in fase di preparazione, speriamo che il relatore possa presentare
proposte per risolvere questi due problemi», ha annunciato Morando.
I lavori di ieri in commissione si sono concentrati sugli emendamenti del governo (15 in tutto) che i
parlamentari potranno subemendare entro oggi alle 11. Il governo si è riservato di presentare un
emendamento di ripartizione dei fondi per gli enti locali oltre la scadenza della deadline in attesa dell'
esito del tavolo in corso con le autonomie locali. Si tratta del fondo di 3 miliardi che il ddl di bilancio
presentato dal governo prevede che venga suddiviso tra regioni, province, comuni e città metropolitane.
Vediamo le proposte più significative presentate dall' esecutivo.
Dipendenti comunali negli uffici giudiziari. Dipendenti comunali in distacco presso gli uffici giudiziari
anche per il 2017.
Viene prorogata di un anno la possibilità per i comuni di stipulare apposite convenzioni con il ministero
della giustizia per la gestione dei servizi di custodia, telefonia, riparazione e manutenzione ordinaria dei
tribunali. La chance, prevista dal dl 83/2015 e in scadenza il prossimo 31 dicembre, consente di
dirottare verso gli uffici giudiziari «il personale già distaccato, comandato o comunque specificamente
destinato» dai municipi.
L' intervento dell' esecutivo sugli uffici giudiziari si è reso necessario per garantire il regolare
funzionamento dei tribunali dopo che, dal 1° settembre 2015, le spese per il funzionamento delle sedi,
un tempo a carico dei comuni, sono state poste a carico del ministero di via Arenula.
Per la misura l' emendamento governativo stanzia un totale di 42,5 milioni di euro, pari al 15% delle
somme iscritte sul capitolo 1550 (spese per il funzionamento degli uffici giudiziari) per il 2017 pari a
283,7 milioni.
L' Inail finanzia nuove scuole. L' Istituto nazionale per l' assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
destinerà 100 milioni per la realizzazione di nuove strutture scolastiche. Le regioni che vorranno dare la
propria disponibilità ad aderire all' operazione, sobbarcandosi il canone di locazione, dovranno
comunicarlo formalmente alla presidenza del consiglio dei ministri entro il 20 gennaio 2017.
Le somme confiscate a Ilva andranno a finanziare le bonifiche. Uno degli emendamenti del governo
prevede che le somme confiscate alle società del gruppo Ilva nei procedimenti penali per reati
ambientali o per violazione dell' autorizzazione ambientale saranno destinati alla bonifica degli
stabilimenti «di interesse nazionale facenti capo alle predette società».
Investimenti a Trento e Bolzano. Assegnati spazi finanziari alle province autonome di Trento e Bolzano
per gli investimenti. Nel 2017 gli spazi extra per investire saranno pari a 70 milioni di euro per ciascuna
provincia, mentre dal 2018 al 2030 ciascuna provincia avrà diritto a 50 milioni all' anno. La misura
consentirà ai due enti di tornare a investire grazie all' utilizzo degli avanzi di amministrazione.
Potenziata la Cassa depositi e prestiti. Viene potenziato il ruolo della Cassa depositi e prestiti quale
istituzione finanziaria per la cooperazione internazionale per lo sviluppo.
L' emendamento del governo consente un utilizzo più efficiente delle risorse del Fondo rotativo gestito
da Cdp che, stante l' esiguità delle risorse disponibili, viene affiancato da un fondo di garanzia (a valere
su una quota del predetto Fondo) nel limite di 50 milioni.
Grandi stazioni. Per il completamento del programma Grandi stazioni e per la realizzazione delle opere
ad esso funzionali vengono messi a disposizione 40 milioni di euro Rinnovo contratti Ssn.
Una quota del finanziamento del Servizio sanitario nazionale sarà vincolata per provvedere ai rinnovi
contrattuali. La proposta di modifica presentata dal governo prevede che «agli oneri complessivi annuali
per i rinnovi contrattuali del personale dipendente e convenzionato del Ssn», come determinati dall'
aggiornamento dei criteri che arriverà con dpcm, «si faccia fronte con una quota annuale del livello di
finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo stato, a tal fine
espressamente vincolata».
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
25
22 novembre 2016
Pagina 28
<­­ Segue
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Diritto al lavoro dei disabili. Un emendamento del governo permette il riutilizzo dei residui, relativi al
2015, sugli incentivi per le assunzioni dei disabili. Dal 2016 infatti le risorse per incentivare le assunzioni
sono state attribuite all' Inps (ad opera del dlgs 151/2015) ma ciò ha lasciato scoperte le assunzioni dell'
anno 2015, regolate invece dalla vecchia disciplina che prevedeva che il Fondo per il diritto al lavoro dei
disabili venisse ripartito tra le regioni.
Editoria. Tutte le risorse a sostegno della stampa confluiscono nel nuovo fondo per il pluralismo e l'
innovazione dell' informazione, istituito dalla legge sull' editoria approvata lo scorso ottobre. Un
emendamento del governo fa confluire nel nuovo fondo, gestito dal ministero dell' economia, 200 milioni
di euro per il 2017, 196 per il 2018 e 197 per il 2019.
Le risorse derivano per circa 67 milioni dal ministero dello sviluppo economico e per il resto da fondi già
esistenti al Mef.
Emendamenti approvati 1/ Anticipazioni di tesoreria. Anticipazioni di tesoreria fino a un massimo dei
cinque dodicesimi delle entrate anche per il 2017. La speciale disciplina, derogatoria rispetto all'
ordinario limite dei tre dodicesimi delle entrate accertate, si applicherà fino al 31 dicembre 2017 grazie
a un emendamento bipartisan alla Manovra approvato nella giornata di domenica dalla commissione
bilancio della camera. L' incremento delle anticipazioni di tesoreria consentirà di agevolare il rispetto da
parte degli enti locali dei tempi di pagamento nelle transazioni commerciali.
Emendamenti approvati 2/ Finanziati gli investimenti per la bonifica dei siti inquinati. Il ddl di bilancio,
com' è noto, mette a disposizione degli enti locali per gli anni 2017­18­19 700 milioni di spazi finanziari
per effettuare investimenti a valere sugli avanzi di amministrazione e sulle risorse rivenienti dal debito.
Nel testo della manovra si prevede che gli investimenti in questione possano riguardare le scuole, il
miglioramento sismico degli immobili e gli investimenti finalizzati alla prevenzione del rischio
idrogeologico. Con un emendamento, approvato dalla commissione questa possibilità è stata ampliata
anche agli investimenti per la messa in sicurezza e la bonifica di «siti inquinati ad alto rischio
ambientale, individuati come prioritari per il rilevante impatto sanitario».
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
26
22 novembre 2016
Pagina 44
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
il ministero dell' istruzione deve ancora realizzare il sistema informativo per acquisire i dati
regionali
Edifici scolastici, il Miur annuncia una nuova
anagrafe Ma è sempre la stessa, perché sia
completa l' attesa non è finita
«Via libera in Conferenza unificata alla nuova
Anagrafe dell' edilizia scolastica», annuncia il
Miur. Ma di nuovo l' accordo tra governo,
regioni e d enti locali siglato il 10 novembre
prevede l' aggiornamento dei record dei dati
per ciascun edifico scolastico, che passano da
151 a 500, e la prossima realizzazione di un
sistema informativo per l' acquisizione dei dati
in tempo reale secondo un flusso informativo
diretto e costante tra enti locali, regioni e
ministero, superando l' attuale riversamento
periodico. Intanto, da domani per tre giorni, l'
edilizia scolastica sarà al centro in tutte le
scuole di attività, dibattiti e flash mob della
prima Giornata nazionale per la sicurezza
delle scuole, promossa dal Miur il 22
novembre.
L ' Anagrafe resta dunque definita, a inizio
2014, come sistema nazionale delle anagrafi
regionali dell' edilizia scolastica dall' allora
ministro dell' istruzione Maria Chiara Carrozza
e, dopo diversi annunci, presentata il 7 agosto
2015 dal suo successore Stefania Giannini
sebbene con alcuni dati incompleti. Mentre sui
tempi di avvio delle novità approvate dalla
Conferenza Unificata si dovrà aspettare che il
Miur realizzi «il sistema informativo formativo
di acquisizione dei dati regionali in tempo
reale», proceda «alla modifica del set dei dati contenuti nell' Ares (anagrafe regionale, n.d.r.) alla luce
del nuovo tracciato record concordato» e formi «il personale tenuto all' aggiornamento dei dati».
Ma occorrerà anche che prima regioni e province autonome approvino «il nuovo tracciato record
contenente il set informativo dei dati» e «promuovano l' aggiornamento dei dati da parte degli enti
locali».
Questi alcuni degli impegni assunti dal Miur e dalle regioni nell' accordo. Tuttavia, si stabilisce che si
possano inserire i dati secondo il set attuale entro il 1 dicembre 2016 «in fase transitoria in attesa della
definizione delle nuove modalità di scambio dei flussi informativi». Mentre il Miur, nel comunicato
stampa sull' accordo, precisa che «entro il 31 dicembre avverrà l' ultima trasmissione dei dati secondo
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
27
22 novembre 2016
Pagina 44
<­­ Segue
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
le vecchie procedure. Poi partirà con la nuova modalità di comunicazione».
Quindi, dal 1 gennaio 2017.
Tra un mese e mezzo, vacanze natalizie comprese, Miur e regioni dovrebbero aver sbrigato tutti i
passaggi preliminari, affinché si possano inserire tutti i nuovi record, cioè 349 in più rispetto agli attuali.
Tra questi, ad esempio, sarà migliorato il quadro delle informazioni sull' adeguamento sismico degli
edifici, sulla presenza di spazi come palestre e auditorium, sullo stato delle strutture portanti deli edifici.
Così da «arrivare entro la prima metà del prossimo anno a un vero e proprio fascicolo elettronico di
ciascun edificio scolastico», spiega il Miur nel comunicato. Perché, sottolinea Giannini, «la sicurezza
delle nostre scuole è una priorità assoluta per questo governo».
Prudente sull' accordo il commento di Cittadinanzattiva che chiede se tutti i comuni e l e province
saranno in grado di completare i dati mancanti dell' attuale Anagrafe e di fornirli entro dicembre 2016,
come dichiarato dal Miur, «visto che ad oggi non risulta rispettato il termine di inserimento dei dati sulle
certificazioni delle scuole previsto per gennaio 2016»; se saranno così efficienti e pronti a reperire i
nuovi 349 dati in più richiesti e «ad adottare in 6 mesi il nuovo sistema che porterà al fascicolo
elettronico degli edifici scolastici».
In effetti, in Molise la scorsa settimana il consigliere regionale Salvatore Coccia (Pdci) in un ordine del
giorno ha denunciato che «non risultano aggiornati i dati relativi agli edifici scolastici» e proposto per il
loro inserimento l' istituzione di un osservatorio.
Mentre contribuisce ad aggiornare i dati la decisone della Struttura di missione per l' edilizia scolastica
di Palazzo Chigi, che in alcuni bandi ha già legato i finanziamenti all' aggiornamento da parte degli enti
locali dell' Anagrafe.
Intanto, l' Anci durante la Conferenza unificata, ha consegnato 80 ordini del giorno di 80 consigli
comunali in cui i sindaci chiedono al governo di finanziare il fondo di prevenzione per il rischio sismico.
«Abbiamo formulato una richiesta alle regioni di dedicare ai piani comunali di protezione civile l' 1% del
Fondo regionale dedicato», annuncia il presidente Enzo Bianco.
© Riproduzione riservata.
EMANUELA MICUCCI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
28