Oggetto: “L`ex sede del CIE di Gradisca d`Isonzo non può essere
Transcript
Oggetto: “L`ex sede del CIE di Gradisca d`Isonzo non può essere
ORDINE DEL GIORNO n. 14 Collegato al disegno di legge n. 72 <<Disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale ed annuale (Legge finanziaria 2015)>> Non accolto, votato e respinto nella seduta n. 121 del 18 dicembre 2014 Oggetto: “L’ex sede del CIE di Gradisca d’Isonzo non può essere ancora sede di Cie né essere trasformata nella più grande sede di CARA d’Italia!”. Presentatori: ZIBERNA, NOVELLI, RICCARDI PICCIN PREMESSO che la sede del Cie di Gradisca d’Isonzo era stata chiusa a causa dei danni patiti dalle strutture dopo gli atti di grave violenza e vandalismo condotti dagli ospiti; PRESO ATTO che la struttura è stata ed è tuttora oggetto dei conseguenti interventi di ristrutturazione per oltre un milione di euro relativi al primo stralcio dell’intervento. CONSIDERATO che il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha recentemente dichiarato che il Cie di Gradisca d’Isonzo non riaprirà se dal territorio verrà confermata la contrarietà a tale struttura; PRESO ATTO che a queste assicurazioni non sono seguiti atti amministrativi coerenti e che pertanto ad oggi la struttura potrebbe essere ancora utilizzata come sede di Cie. RILEVATO che la Presidente della Regione ha recentemente chiesto al governo nazionale che la struttura del Cie possa essere utilizzata come Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara). VISTO CHE la Venezia Giulia - in particolare il territorio isontino ed i comuni di Gradisca d’Isonzo e Gorizia - è già stata saturata in termini di possibilità ricettiva di extracomunitari, mentre il resto del territorio regionale è stato solo marginalmente lambito dalla loro presenza; CONSIDERATO che il ministero degli interni ha addirittura pianificato uno smantellamento della presenza della Polizia di Stato nel territorio isontino, anziché rafforzarne la presenza, come era stato invece formalmente promesso prima dell’insediamento del Cie. Tutto ciò premesso il Consiglio regionale IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE a chiedere al Governo nazionale di: -non destinare la struttura ex sede del Cie né a sede del Cie né a sede del Cara, per evitare un eccesso di presenza di extracomunitari in un tessuto sociale che oggettivamente non può permetterselo; -Indennizzare il Comune di Gradisca d’Isonzo per gli oneri di cui deve farsi carico al fine di agevolare la permanenza degli extracomunitari; -di rafforzare la presenza della Polizia anche sul territorio isontino.