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Servizio fotografico: Erasmo Mazzone
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
46
Sommario
La Goccia n. 24 - 01 Dicembre 2007
Il confronto
di Stefano Giove
pagg. 4- 10-11-12-13
Questo periodico
è associato alla
Unione Stampa
Periodica Italiana
DEL 15 MAGGIO 1992
Registro Nazionale della Stampa n. 10084
PROPRIETÀ PRO.GE.CO.
SOC. COOP. A R.L.
VIA SAVOIA, 1 – GINOSA
Aqp alla sbarra
di Giulio Pinto
pagg. 5
Sergio D’Antoni…
di Stefano Giove
pag. 6
Angelo Laurino…
di Stefano Giove
pag. 22
DIREZIONE:
GIULIO PINTO
ADELE CARRERA
COMITATO DI REDAZIONE
MARIA C. BONELLI
ROSAMARIA BUSTO
GINO DELL’ORCO
ERASMO MAZZONE
PALMA MARTINO
DOMENICO RANALDO
Resp. Red. Taranto:
SALVATORE RIZZO
HANNO COLLABORATO
A QUESTO NUMERO:
GIUSEPPE CARRERA
MARIO D’ALCONZO
ROBERTO MUSCOLINO
GIUSEPPE PIZZULLI
DON FRANCO CONTE
GIANLUCA CATUCCI
DAVIDE GIOVE
FRANCO ROMANO
MARIO STIGLIANO
DOMENICA MASINI
MARIA FLORENZIO
MARINO MENZELLA
CARMELITA MALAGNINI
PAOLO COSTANTINO
ANTONELLO LOVECCHIO
IPPOLITA LAZZAZZERA
TOMMASO FRANCAVILLA
PIERINO PERRONE
FRANCO SOZIO
FRANCO BRUNO
MARIO STIGLIANO
CARMELO CANDIA
CARMELA BOZZA
PIERO ZANELLI
VITO FURIO
FOTO:
ERASMO MAZZONE
AMMINISTRAZIONE
VITO CONTE
IMPAGINAZIONE E GRAFICA:
STEFANO GIOVE
MAURIZIO FALIVENE
STAMPA
FALIGRAPH
Le favole di grim
di Grim
pag. 7
Versus di From
di From
pag. 7
Notizie flash
di Giulio Pinto
pagg. 8/9
Premio “Vito Leccese”
di Domenica Masini
pag. 9
Bloccato il tentativo...
di S G
pag. 14
Dal Palazzo...
di Maria Florenzio
pag. 17
La Confcooperative ...
di Maria Florenzio
pag. 18
Ginosa polo...
di Ippolita Lazzazzera
pag. 19
IC
“Deledda”...
di Alessandro Calabrese
di Carrera-Giove
pag. 24-25
Home Page
di Roberto Muscolino
pag. 25
Videosorveglianza
di Stefano Giove
pag. 26
Ginosa da tavola...
di Adele Carrera
pag. 27
Come la penso io
di Don Franco Conte
pag. 28
Avis
di Carmelita Malagnini
pag. 29
di Tommaso Francavilla
pag. 20
Costantino…
di Paolo Costantino
pag. 21
di Uff. Stampa
pag. 38
La felicità…
di Giuseppe Pizzulli
pag. 39
La Voce…
di Antonello Lovecchio
pag. 41
L’Ici...
di Mario D’Alconzo
pag. 42
Vincenzo Leone
di Mario Stigliano
pag. 43
Calcio a 5…
di Marino Menzella
Gli elettori…
pag. 44
pag. 30
Ginosa travolgente...
di Franco Bruno
Il consigliere Rosato…
di Emanuele Rosato
pag. 30
di Domenico Ranaldo
pag. 45
Ginosa corsaro...
di Domenico Ranaldo
pag. 45
Le considerazioni…
di Pierino Perrone
pag. 31
Risponde…
di Franco Sozio
pag. 32
pag. 19
Lospinuso…
di Pietro Zanelli
pag. 37
Le storie de La Goccia... Forza Italia...
DIRETTORE RESPONSABILE:
STEFANO GIOVE
Il parere del medico
La capacità...
di Vincenzo Prencipe
pag. 46
Uno, due, tre
di Ins. Plesso Morandi
pag. 46
Giornata dell’infanzia...
di Carmelo Candia
pag. 35
Incontro con l’autore...
di Carmela Bozza
pag. 36-37
Questo numero de
La Goccia è stato chiuso
alle ore 12.00 del 28 Novembrebre2007
4
l’editoriale
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Il confronto
di Stefano Giove
La scelta di dare il massimo risalto all’evento politico rappresentato da un confronto tra maggioranza e minoranza del Consiglio comunale di Ginosa, è sottolineata anche dall’utilizzo della pagina riservata all’editoriale.
Il sindaco Montanaro, il vicesindaco Vizzielli, il delegato alla cultura Bradascio,
per la maggioranza, e i consiglieri Galeota, Bitetti e Giannatelli, per l’opposizione, sono stati protagonisti di un confronto a tutto campo nella sala delle Conferenze del Palazzo della Cultura, martedì 27 novembre scorso.
Novanta minuti di discussione, che cercherò si sintetizzare nella maniera più
fedele possibile.
Signor sindaco, una valutazione su questi primi 18 mesi di attività amministrativa.
«Sicuramente in continuità con la precedente legislatura. Certo, rispetto alla prima legislatura il lavoro è stato più agevole, perché non dovevamo fare alcun
rodaggio. E, oltre alla conoscenza della macchina amministrativa vi è anche il
fatto che abbiamo cominciato a presentare nostri progetti dal 2003, dall’uscita
dei bandi dei POR 2001-2006, per cui è chiaro che i frutti del lavoro programmatorio si sono avuti nell’ultimo scorcio di vita della passata amministrazione e
sono continuati a maturare anche in questa prima fase della mia seconda esperienza sindacale. Il lavoro era già tracciato e in questi 18 mesi abbiamo raccolto
per la maggior parte il frutto del lavoro della prima amministrazione, ma anche
con questa ci stiamo accingendo a vincere un’altra scommessa, forse l’ultima
scommessa del nostro territorio e per questo intendo tutto il territorio pugliese,
mi riferisco all’ultima possibilità di accedere ai fondi comunitari per il periodo
2007-2013, poi la nostra regione uscirà da quelle dell’obiettivo 1. Noi siamo
pronti, abbiamo già presentato una serie di progetti, grazie anche al prezioso
lavoro dell’assessore Di Canio, che per me ha seguito la programmazione dell’Area Vasta. Noi come comune di Ginosa siamo nella cabina di regia dell’Area
Vasta che vede come capofila Comune e provincia di Taranto e, sicuramente,
avremo voce in capitolo per programmare quello che sarà lo sviluppo del nostro
territorio da oggi fino al 2013. Questa è una battaglia che deve accomunare tutti
e, forse, è l’ultimo tram utile per intercettare finanziamenti comunitari. C’è da dire
che in questi 18 mesi sono stati appaltati e stiamo per appaltare, lavori per circa
15 milioni di €, che hanno quale obiettivo l’incremento della vocazione turistica
del nostro territorio. Infatti tali interventi riguardano il nostro centro storico con
intervento sul castello, attraverso il progetto Bollenti Spiriti, l’illuminazione della
gravina, la ribasolatura di altre vie del centro storico. Oltre a ciò, sono previsti
interventi che riguardano Marina di Ginosa che vanno dalla fogna bianca agli
accessi al mare al rifacimento delle dune».
Dottoressa Galeota, il suo giudizio su questa esperienza amministrativa.
«Bene faceva il sindaco a dire che questo è il suo secondo mandato perchè questo ci portava a pensare che in questi 18 mesi ci sarebbe stata una accelerazione
dell’attività amministrativa. Non abbiamo visto niente. Abbiamo visto in questo
anno e mezzo una situazione stantia, tanto è vero che il sindaco parla ancora di
una situazione a venire. È vero, somme importanti arriveranno a Ginosa dai fondi europei, questo soprattutto grazie ad altre Amministrazioni, penso alla regione
Puglia ad esempio. Tutta questa laboriosità detta dal sindaco, in questo anno e
mezzo, noi non l’abbiamo palpata. Bene si fa a parlare di Marina di Ginosa, fogna bianca e altro; ma le ultime due stagioni estive di Marina di Ginosa si sono
contraddistinte per la povertà di progettazione e di attuazione di un sistema di
accoglienza, di uno stile di fare turismo e accoglienza che potesse far crescere
la città. Abbiamo parlato molto di Marina di Ginosa, della questione Milione, delle carenze che si avvertono. Da parte nostra sono arrivate proposte che sono
rimaste senza risposte le nostre, come le interrogazioni in Consiglio comunale.
Abbiamo sempre tenuto un atteggiamento di collaborazione, non abbiamo fatto
una opposizione dura, cattiva, né era nei nostri intendimenti farla perché riteniamo che sarebbe magnifico riuscire a collaborare per ottenere il meglio per
la nostra città, anche perché noi abbiamo dei riferimenti provinciali e regionali
che il centro destra non ha, e presso questi nostri riferimenti non possiamo che
chiedere cose per la nostra città che ricadono su chi sta amministrando ma non
abbiamo visto tutto questo darsi da fare, anzi, in questo anno e mezzo, abbiamo
visto arenarsi tante cose, abbiamo visto che non si finiscono i lavori nella Casa
Comunale, lo stadio comunale non è stato ancora completato, non sappiamo
più niente del mattatoio, abbiamo sollecitato più volte la questione delle case
popolari nella zona Palatrasio. Tutto questo ci fa pensare che questa laboriosità
manifestata, in effetti, non ha un riscontro di operatività fattiva.»
Assessore Vizzielli, Scuola, Viabilità, PM, sono settori abbastanza complessi. Può farci un quadro della situazione?
«Per quanto attiene l’edilizia scolastica, stiamo portando avanti tutti i progetti
che la passata amministrazione aveva approvato, siamo riusciti ad appaltarli e
a cantierizzarli. Penso alla “Lombardo Radice”, dove siamo in fase di completamento dei lavori. Proprio in questi giorni stanno allacciando il gas metano, entro
la fine dell’anno, il plesso sarà pronto per la consegna. Anche il progetto per
l’adeguamento della “S. G. Bosco”, dopo lo stop dello scorso anno per la questione patto di stabilità, abbiamo trovato la soluzione utilizzando residui di mutui
precedenti e altre risorse del bilancio comunale, questo ci ha permesso di bandi-
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re la gara di appalto ed è stata fatta l’aggiudicazione.
Poi è nato un inghippo, che probabilmente, è scaturito
per una mia inesperienza e per la voglia di dare subito
inizio ai lavori, tenuto conto che, per contratto il tempo stabilito è di 360 giorni per la consegna dei lavori.
Io contavo che, entro Natale, se tutto fosse andato
liscio, sarebbero stati utilizzabili i locali interni. I lavori esterni si sarebbero fatti successivamente, anche
perché questi non incidono sulle attività didattiche.
Purtroppo vi è stato un ricorso al Tar da parte di una
ditta esclusa che pretendeva di essere ammessa alla
gara. Il Tar ha dato ragione al Comune. Ovviamente dopo questa sentenza è possibile lo scivolamento
della graduatoria tra le diverse ditte partecipanti alla
gara. Fermo restando che dobbiamo trovare il sistema per rescindere il contratto con la ditta che aveva
iniziato il lavoro. Per quanto riguarda il plesso “Calò”,
fra qualche giorno saremo in grado di indire la gara di
appalto. Anche questo era un progetto della passata
amministrazione, io sono grato alla passata amministrazione per i tanti progetti che aveva approvato. Come si dice: c’è chi semina e chi raccoglie. Anche noi,
adesso, stiamo seminando e, forse, qualcun altro raccoglierà. Anche nel caso del Plesso Calò, pur avendo limitate capacità di indebitamento, siamo riusciti a
ricevere il prestito di 1miliome e 500.000 euro dalla
Cassa Depositi e Prestiti che ci consente di avviare le
procedure per l’appalto dei lavori. Ovviamente nelle
scuole c’è moltissimo da fare. Nel corso di quest’anno
ricorre il 50° anniversario della prima scuola media
ginosina: l’I C “Carducci” e per tale ricorrenza faremo dei piccoli festeggiamenti e un restailing esterno
del plesso di piazza Orologio. Per quanto riguarda la
viabilità, Ginosa ha la forma di un sigaro e questo determina il fatto che tutto il traffico si
segue a pag. 10
cronaca
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
5
L’antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti dell’AQP
per violazione nei confronti dei consumatori che hanno richiesto l’allaccio di acqua o fogna.
L’Acquedotto
Pugliese alla sbarra!!
Scoppia un secondo caso “Milione” ma di interesse nazionale. Sembrano profilarsi migliaia di risarcimenti. In questi giorni tutti i giornali e i mezzi di comunicazione hanno battuto con grande risonanza la
notizia che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (c.d. Antitrust), ha avviato un’istruttoria
nei confronti dell’Acquedotto Pugliese per abuso di posizione dominante a danno dei consumatori.
di Giulio Pinto
La segnalazione di tale abuso è stata fatta
da alcuni cittadini di Ginosa.
L’importanza della vicenda è quindi notevole; LA GOCCIA, affronta il tema per chiarire gli aspetti di questa ennesima vicenda
“italica” intervistando gli avvocati Giuseppe
Sanseverino e Nicola Marinelli che hanno
assistito i consumatori e che in questi ultimi
due anni hanno segnalato e seguito la vicenda innanzi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato .
Avv. Marinelli, per quali motivi l’antitrust ha avviato l’istruttoria?
«In sostanza dalla lettura del provvedimento di avvio dell’istruttoria sembrerebbe
che i problemi da noi segnalati siano stati
ritenuti rilevanti. L’AGCM (l’autorità antitrust
n.d.r.) ha rilevato che l’AQP ha violato la normativa a tutela della concorrenza in quanto
le opere di allaccio delle abitazioni alla rete
idrica o fognaria per un verso non sembrerebbero rientrare fra le attività attribuite in
esclusiva alla società dalla legge, e dall’altro
perché l’AQP condiziona la somministrazione dell’acqua o la gestione dei reflui al versamento degli oneri per la realizzazione delle
opere di allacciamento. In questo modo AQP
abuserebbe della sua posizione poiché imporrebbe agli utenti una prestazione supplementare non giustificata e non strettamente
necessaria alla erogazione del servizio idrico
integrato, e oltremodo con una tariffa di allaccio forfetaria che risulta economicamente
più svantaggiosa di quelle ottenibili attraverso il libero mercato.»
Avv. Sanseverino, perché l’antitrust sostiene che non ci sia libero mercato?
«L’AGCM, anche grazie all’attività da noi
svolta, ha potuto accertare che gli allacci
venivano e vengono offerti dall’AQP con affidamento in appalto a società terze, e che
quindi AQP svolgeva e svolge una reale attività di intermediazione a danno dei consumatori. Quindi è naturale chiedersi quale sia
la ragione di questa intermediazione, e per-
ché non lasciare i consumatori liberi di contrattare direttamente con le società, magari
certificate da AQP, il prezzo degli allacci».
Avv. Marinelli, perché le somme corrisposte dai consumatori all’AQP per gli
allacci ad acqua e fogna sono fuori mercato?
«Come è stato appena detto, a parere mio
e del collega, in pratica AQP richiede i soldi
forfetariamente ai consumatori da un lato e
dall’altro contratta con il proprio potere economico con le società terze. L’eliminazione
dell’intermediazione comporterebbe un abbassamento medio del prezzo degli allacci
ed in ogni caso tutti gli utenti potrebbero agganciarsi a prezzi reali di mercato in quanto
frutto di vera contrattazione a loro vantaggio.»
Avv. Marinelli, ma è vero che l’AQP non
fa toccare a nessuno le proprie tubature
come è stato sostenuto in questi giorni
sui giornali proprio dall’amministratore
di questa società?
«Come già detto ciò non è vero, documentalmente è accertato che AQP affida
in appalto le opere di allaccio a società terze.»
Avv. Sanseverino, ma se AQP avesse ragione è l’allaccio rientrasse tra i compiti
affidati cosa cambierebbe?
«Qualora l’AGCM dovesse rilevare che
tra i compiti di AQP rientrino le opere di allaccio, anche in questo caso la richiesta di
una somma aggiuntiva sarebbe illegittima e
non dovuta, poiché non prevista dalla legge
che stabilisce a monte quali sono i criteri per
determinare le tariffe d’ambito. Poiché tra i
criteri di determinazione delle tariffe d’ambito vi sono anche i costi delle infrastrutture, il
consumatore per usufruire del servizio idrico o fognario, ivi compresi gli allacciamenti,
non dovrebbe fare altro che pagare unicamente il costo dell’acqua e della depurazione.»
Avv. Marinelli, cosa succederà adesso?
«L’istruttoria dell’AGCM si concluderà nel
giugno del 2008, e nel caso si dovesse
rilevare che le infrazioni ipotizzate nell’avvio fossero giuste AQP potrebbe essere
obbligata a cambiare le sue regole per
gli allacci, verrebbe sanzionata con una
multa e i consumatori che negli ultimi anni
hanno fatto allacciamenti alla rete idrica o
fognaria potranno richiedere il risarcimento del danno. Tutti coloro che ne hanno
diritto, e ritengono di esercitare i loro diritti, è bene che mettano in mora l’AQP per
non perdere il loro risarcimento nel frattempo che l’iter si concluda.»
Avv. Sanseverino, quali vantaggi per
i consumatori per il futuro?
«E’ semplice, ove tutto dovesse andare in porto, o niente più tariffe imposte e
quindi l’AQP dovrà fare gli allacci inglobando il prezzo nella tariffa d’ambito già
prevista ovvero libera scelta dei consumatori di contrattare il loro allaccio con le
società abilitate. Coloro che hanno già fatto l’allaccio potranno chiedere giustizia richiedendo i danni all’AQP. Sempre che la
richiesta di allaccio sia stata fatta negli ultimi cinque anni. In ogni caso non si deve
perdere tempo, occorre esercitare i propri
diritti anche mediante una semplice raccomandata di messa in mora all’AQP.»
La Redazione si scusa con i
collaboratori e con i lettori per i
numerosi contributi pervenuti e
non pubblicati e per le rubriche
fisse, temporaneamente sospese. Tali scelte sono state operate a causa dei numerosi articoli
giunti per i quali non si poteva,
oggettivamente, trovare spazio
in questo numero ma che sicuramente saranno pubblicati
prossimamente.
6
cronaca
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Il viceministro allo Sviluppo Economico, Sergio D’Antoni,
in visita alla Cantina Poggio Cignano di Arcangela Leo
Lunedì 26 novembre, nella Cantina Poggio Cignano della signora Arcangela Leo è
giunta una visita importante: il viceministro
allo Sviluppo Economico, Sergio D’Antoni.
al Governo il Coordinamento delle Regioni del Sud. Anche perché è ormai
evidente che mentre al Nord le grandi
opere si possono realizzare in “project
Abbiamo approfittato di questa straordinaria circostanza per rivolgere al ministro
alcune domande alle quali ha gentilmente
risposto.
Signor Ministro quali prospettive di sviluppo per il Mezzogiorno con la Legge
Finanziaria?
«Già con la finanziaria approvata lo scorso
anno, avevamo cominciato a gettare le basi per lo sviluppo del Mezzogiorno. Adesso
abbiamo strumenti importanti, come il credito d’imposta per gli investimenti e uno per
l’occupazione. Sono due strumenti automatici per dare fiato e slancio alle imprese. Insieme a questo siamo convinti che bisogna
puntare anche sulle infrastrutture
pubbliche e dare un segnale vero del nostro grande impegno. Vogliamo fare in modo che alle parole seguano i fatti. Qualche
primo positivo passo in avanti lo abbiamo
già fatto raddoppiando da 2 a 4 miliardi la
dotazione annua di spesa a favore delle
infrastrutture meridionali, come ha chiesto
financing” andando sul mercato, in
quanto si ripagano con le tariffe – valga
per tutti l’esempio del Passante di Mestre – al Sud, invece, non si può fare a
meno delle risorse pubbliche. Un’altra
misura importante per il Sud è l’introduzione sperimentale di alcune zone franche urbane, sul modello francese.»
Signor Ministro, porto, retroportualità e zone franche possono essere
punti fermi per lo sviluppo economico della provincia di Taranto?
«Intanto è importante che sia stata superata la logica di uno sviluppo legato
unicamente sulla produzione dell’acciaio. Certo che il Porto di Taranto è
un punto di riferimento nel panorama
del trasporto merci del nostro Paese.
Siamo convinti che per il rilancio economico di Taranto sia necessario un
impegno sinergico delle Istituzioni a
tutti i livelli. Il governo sta facendo la
sua parte.»
Ministro, si avverte la necessità di un
rilancio della politica meridionalistica?
«Si! A tale riguardo ho proposto di rilanciare due strumenti importanti della politica meridionalistica che nel
corso degli ultimi anni hanno alternato luci ad ombre,
al fine di favorire lo sviluppo locale.
Il primo è la Programmazione Negoziata, perché i progetti di crescita economica
e sociale che nascono dal
basso e sono condivisi a livello territoriale rappresentano una leva importante
di coinvolgimento delle popolazioni. Il secondo è Sviluppo Italia, la cui missione
deve essere ridefinita per
riportarla al ruolo di Agenzia molto snella, finalizzata
allo sviluppo delle aree deboli del Paese, in particolare nel Sud. Affidandole due
compiti fondamentali: il coordinamento e
la gestione dei progetti di sviluppo locale
e l’attrazione degli investimenti esterni all’area meridionale, non solo stranieri, ma
anche nazionali.»
Prima di chiudere ho chiesto alla signora Leo, cosa rappresenta per lei questa
esperienza imprenditoriale.
«Il mio impegno in questa attività scaturisce da una precisa volontà: quella di
valorizzare i prodotti della nostra terra.
Come vede questa è una piccola cantina
che conserva tutte le caratteristiche delle cantine tradizionali. Il nostro vino viene
prodotto solo con uve delle nostre zone.
Sono convinta che la valorizzazione dei
nostri prodotti deve essere un obiettivo da
perseguire con impegno e serietà. Impegno e serietà che la Cantina Poggio Cignano sostiene con determinazione.»
nella foto: Arcangela Leo
Stefano Giove
Servizio fotografico - Erasmo mazzone
scherzi a parte
VERSUS
di from
Casachiusa
Casini
era già andato,
Fini
s’è ’accodato:
sfiancata
la spallata
dal mercato
mancato,
la casa
s’è chiusa
per difetto
di progetto.
Voila
Al volo:
si scioglie Effeì
per editto
sesquipedale
del biscione
demagogo:
è un diritto
del padrone
da solo
cambiar logo
e ragion sociale.
Al volo:
resta Effeì
per editto
riscritto,
in assolo,
dal biscione
padrone.
Prodini
Lamberto
e Diliberto,
concerto
all’incerto.
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Le favole di Grim
7
Le letterine
C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo. S’era ormai nel periodo in cui
l’anno volgeva al suo tramontare e uno nuovo si profilava all’orizzonte. Mancavano, al suo definitivo declino, ben 30 giorni e, al primo dello scoccare di questi si notò nel villaggio una strana
frenesia.
Granduchi, cortigiani, granciambellani, re, vicerè e capintesta furono presi da una insolita
smania, quella di scrivere missive. Misteriosamente, chi di notte, chi nell’angolo più nascosto
della propria dimora, chi negandolo anche a se stesso ma tutti con la stessa preoccupazione di
non far trapelare quello strano agire, armati di pergamene e appuntiti pennini, vergavano segreti
messaggi.
E, in ciascuno di essi erano espresse le più segrete e recondite speranze, quelle nutrite nel
profondo degli animi e della mente di quei cavalieri e di quelle dame.
Nelle ultime nottate dell’anno, i rari viandanti che ancora s’aggiravano per le strade del villaggio, giurarono d’aver visto la figura di sua maestà china sul suo scrittoio, intento a fraseggiare e,
qualche orecchio indiscreto aveva inteso anche sillabare frammenti delle frasi che la sua mente
partoriva: «... e portami anche uno scranno degno del mio rango – diceva il re - che due anni
fanno presto a passare e non vorrei rimanere senza un comodo posto su cui sedere...».
Ugualmente accadeva sotto le finestre della dimora del vicerè il quale scrivendo sussurrava:
«... comprensivo o non comprensivo, ti prego di portarmi la casa della sapienza che è già dall’altro anno che te lo chiedo e non mi accontenti! Sono stato un buon vicerè, non ho fatto adirare
nessuno, dicono che premi sempre i buoni... ma io che t’ho fatto che mi punisci sempre?! Voglio
le case della sapienza come quelle che hanno frequentato i miei nonni e per farti vedere che
sono anche al passo con i tempi voglio che mi porti anche una videocamera; se me la porti ti
prometto che per farla vedere a tutti la metterò anche nella piazza del villaggio!»
Ormai s’era sparsa la voce di queste strane lettere e ognuno incominciò ad indagare per proprio conto. E uno giurava d’aver visto e udito il granduca Costauntantino che concludeva la sua
chiedendo: «....altre macchinine nel palazzo della salute, una casa per l’impiego, una spada a
raggi incandescenti per sciogliere tralicci (quelli delle antenne), una motosega (per smussare le
punte delle lance avversarie)... e (già che c’era) una testa sulle gambe degli appiedati.....» iiiiiih!
l’incontentabile!
Assai più breve era la missiva del granduca di Pietraspinosa che chiedeva solamente «... una
sedia posta dall’altra parte del banco dov’era quella che ho ricevuto più di due anni fa». «Beh!
Finalmente uno che s’accontenta di poco!» dicevano gli occhiocitrullesi.
Eppoi v’era la lettera scritta dalla vispa Teresa che chiedeva scarpe robuste per i suoi appiedati; e la dama delle margherite (ormai appassite) che chiedeva talee di altri fiori e buon concime
per farli crescere velocemente per aver un nuovo giardino da curare; e messere Delle Palme
che, promettendo d’essere buono e ubbidiente, chiedeva mattoncini per le costruzioni (delle
case, si sospettava, al villaggio!); ed ancora, il principe nero, che chiedeva d’avere un regno tutto
suo ché s’era stancato di far solo il principe! E c’eran poi carmensite, cavalier camusi, cavalier
galanti, e prelati e porporati che volevano soltanto balocchi
per trastullarsi, ché senza far nulla eran presi dalla noia.
Insomma, tutti scrivevano... ma si guardavano bene dal
farlo sapere in giro. Finché un giorno, la gente del villaggio, ormai rosa dalla curiosità, vide giungere, nella piazza
l’addetto ai piccioni viaggiatori. Sì, i piccioni viaggiatori,
perchè occorre sapere che tutte le missive che da Occhiocitrullo andavano verso altri villaggi erano affidate alla ali
dei paciosi volatili e quello gridando a più non posso, annunciò candidamente: «Lo soooo! Lo soooo! A chi hanno
scritto! Le ho appena spedite e tutte avevano lo stesso recapito: Messer Babbo Natale via Nuvolaria, senza numero di
casa, località Desideriolandia».
A quell’annuncio, nella piazza, un sol boato s’udì, era
quello della risata più grassa dell’anno.
Morale della favola: Le letterine a Babbo Natale tengono su
soltanto il morale
8
cronaca
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Notizie
Flash
Rubrica a
cura di
Giulio Pinto
XXV Congresso Nazionale a Castellaneta Marina
Il presidente della Regione Puglia Nichi
Vendola è intervenuto con un saluto alla
cerimonia inaugurale del XXV Congresso
Nazionale della Federazione nazionale
della Stampa, in programma a Castellaneta Marina dal 27 al 30 novembre. La
cerimonia di apertura dei lavori si è tenuto
lunedì 26 novembre alle 16 presso il Teatro
Piccinni di Bari, alla presenza del presidente del Senato Franco Marini. Sono intervenuti il presidente della Fnsi Franco Siddi,
il segretario Generale della Fnsi Paolo
Serventi Longhi, il sindaco di Bari Michele Emiliano e una testimonianza del sen.
Sergio Zavoli. Vendola inoltre parteciperà
ai lavori del Congresso con una relazione
in programma giovedì 29 novembre alle 10
presso il Centro Congressi Nova Yardinia,
alla presenza del presidente della Camera
Fausto Bertinotti.
Recupero dei sottotetti, dei porticati, di
locali seminterrati
E’ stato pubblicato sul BUR PUGLIA la legge regionale 15.11.2007 n. 33 avente per
oggetto il recupero dei sottotetti, dei porticati e dei locali seminterrati con l’obiettivo
di contenere il consumo del territorio con
nuovi insediamenti . La legge prevede il
cambio di destinazione d’uso di quei sottotetti, porticati e locali interrati da depositi
o altro in residenze e locali da destinare
al terziario e o al commerciale. Un passo
avanti che consentirà a molte unità immobiliari di essere utilizzate per abitazione e
locali commerciali o terziari. Condizione
“sine qua non” che gli immobili siano stati
realizzati legittimamente alla data di entrata in vigore della legge e che ricadono in
zona del Prg e che siano serviti di opere
di urbanizzazione primaria. La legge apre
il fronte per una successiva ed auspicabile legge integrativa che consenta “per par
conditio” la esecuzione anche di nuovi in-
in 18 file, si trova l’elenco dettagliato di tutti i contributi pubblici all’editoria, sia diretti
sia indiretti, e dei rispettivi beneficiari. Una
nota avvisa che “la Legge Finanziaria per
il 2006 ha profondamente innovato talune
di queste disposizioni, in particolare per
ciò che riguarda i contributi alle cooperative editoriali”.Un primo elenco riguarda i
“contributi diretti per l’anno 2003 ai giornali politici e delle minoranze linguistiche”.
Beneficiari sono i “giornali organi di movimento politico avente un proprio gruppo
parlamentare o due europarlamentari eletti nelle proprie liste, nonché i giornali
terventi residenziali, commerciali e/o residenziali nei sottotetti, nei porticati e nei
seminterrati.
Sottovia allagato
Le piogge degli ultimi giorni
hanno allagato nuovamente
il sottovia di via Stella Maris. Lo scorso 30 settembre , hanno festeggiato le nozze d’oro GaeGravi disagi agli abitanti che tano Pugliese e Porsia Padovani.Dopo la cerimonia religiosa,
abitano aldilà della ferrovia. Il officiata, nella chiesa di Marina di Ginosa da Don Renzo Di
consigliere Leonardo Galan- Canio, gli sposi attorniati dall’affetto dei figli , Antonio, Rosa
te ha sollevato il problema ed Adelio del genero Pino, delle nuore Stella e Nicoletta, dei
all’UTC perché si risolva in vivaci nipoti Vania, Paco, Gaetano, Porsianna, Porsia Barbara,
maniera radicale lo spinoso e degli amici , hanno festeggiato l’anniversario a Valsinni, loro
paese natio.
ed antico problema.
Le cifre del finanziamento
ai giornali
Nello scontro tra editori e
giornalisti per il rinnovo del
contratto di lavoro, scaduto da quasi due anni, si è
introdotto di recente anche
il tema dei contributi statali
all’editoria: diverse centinaia
di migliaia di euro all’anno
che piovono su giornali grandi e piccoli, di partito e non.
Qualcuno dice che sia una
forma di sostegno alla libertà
di stampa; per altri invece è
un modo per condizionare i
media o per favorire gli editori, oppure semplicemente
uno spreco di denaro pubblico. Ma chi beneficia di questi contributi? E quanti soldi
prende? Grazie a Google
si può fare un passo in più:
verificare dalla fonte diretta,
cioè chi eroga i soldi. Basta
cercare “contributi all’editoria” sul motore di ricerca; il
primo risultato è quello giusto: il sito del governo e più
precisamente la pagina della Presidenza del Consiglio
con lo Speciale Contributi
all’Editoria. Qui, suddiviso
50 anni insieme
cronaca
organi di minoranze linguistiche aventi un
rappresentante in parlamento”. Qui troviamo i classici quotidiani di partito come
l’Unità dei Democratici di sinistra (6 milioni 817mila euro di contributo), La Padania
della Lega Nord (4 milioni 28mila euro), Liberazione di Rifondazione comunista (3
milioni 718mila), Europa di Democrazia e
libertà - La Margherita (3 milioni 138mila),
il Secolo d’Italia di Alleanza Nazionale (3
milioni 98mila), La Discussione della Democrazia cristiana per le autonomie (2 milioni 582mila) e altre sei testate: l’Avanti!
della Domenica, Democrazia Cristiana,
Il Sole che Ride dei Verdi, il bimestrale
Liberal di Francesco Adornato e due giornali delle minoranze linguistiche, Le Peuple Valdôtaine e Zukunft in Südtirol. Più
interessante il secondo elenco, “Contributi
diretti per l’anno 2003 alle testate di cooperative speciali già organi di movimento
politico con due parlamentari”. Qui troviamo al primo posto, con 5 milioni 371mila
euro di contributo, Opinioni Nuove-Libero
Quotidiano, ovvero il Libero di Vittorio
Feltri. Per far ottenere i contributi statali al
suo giornale (che è di proprietà della famiglia Angelucci, azionista anche dell’Unità),
nel 2000 Feltri ha stretto un accordo con
il Movimento monarchico italiano (Mmi).
Come spiega il sito dei monarchici, “la
testata Opinioni Nuove, di proprietà della
Cooperativa Alberto Cavalletto (formata da
esponenti dell’Mmi) viene affittata alla Vittorio Feltri Editrice srl per la durata di cinque anni. In cambio, la Direzione di Libero
si impegna a sostenere la linea politica
del Movimento”. Al secondo posto, con 3
milioni 511mila euro, Il Foglio di Giuliano
Ferrara. Ferrara è tra i primi, nel 1997, a
sfruttare l’opportunità offerta dalla legge:
ottenere il contributo dello Stato trasformando un giornale generalmente definito di opinione (l’editore è Veronica Lario,
moglie di Silvio Berlusconi) in un organo di
partito. Per la precisione, il Foglio diventa
“Organo della Convenzione per la Giustizia”, costituita da Marcello Pera, il filosofo-senatore liberal-teocon di Forza Italia,
e da Marco Boato (carriera politica: Lotta
Continua, Democrazia Proletaria, Partito
radicale, Verdi); l’anno successivo, Boato
rompe il sodalizio con Pera e il suo posto
viene preso da Sergio Fumagalli dei Socialisti democratici italiani (lo racconta lo
stesso Boato).
Continua
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
9
Premio culturale “Vito Leccese 2007”
Sabato 24/11/2007 presso il teatro Alcanices
ha avuto luogo la consegna del Premio Culturale ”Vito LECCESE 2007”, rivolto a due alunni dell’Istituto Comprensivo ”G.Deledda” e ”G.
Carducci”della scuola secondaria di I grado.
Presenti alla cerimonia il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “G.Deledda” Prof.
Alessandro CALABRESE, la Preside Dott.ssa
Maria GIANNINI, la Prof.ssa Maria MELE vicaria dell’Istituto Comprensivo “G.Carducci”, la
Prof.ssa Angela LECCESE, l’Ing. Alessandro
LECCESE, l’Assessore alla Pubblica Istruzione
Sig. Felice VIZZIELLI e il Dott. LIPPO Michele, referente della Banca Monte dei Paschi di
Siena.
Ha allietato l’evento il Coro Arcobaleno, composto dagli alunni della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo “G.Deledda”, diretto dal Prof. Pietro GUZZI.
Sono stati premiati due ragazzi meritevoli per
aver dimostrato, nel corso del triennio, impegno, determinazione, costanza e responsabilità: per l’Ist. Comprensivo “G.Deledda” l’alunno
BUONORA Vito Marino e per l’Ist. Comprensivo “G.Carducci” l’alunno DI CROCE Alessio.
Il coro Arcobaleno, diretto dal Prof. Pietro GUZZI, ha dato inizio alla cerimonia cantando l’Inno
Nazionale e il Va Pensiero.
Il Dirigente Prof. A. CALABRESE ha salutato
tutti i presenti, in modo particolare, il Dirigente
dell’Ist. Comprensivo “S.Giovanni Bosco” Prof.
Vincenzo CALABRESE e i Docenti delle Scuole, e si è poi rivolto ai genitori avvalorando l’importanza della qualità della formazione dei nostri figli, futuri cittadini d’Europa.
Ha sottolineato, con orgoglio, di essere alla giuda di uno staff di insegnanti fortemente motivato
a realizzare, con professionalità e dedizione, la
formazione degli alunni, futuri e autorevoli rappresentanti della nostra società del divenire.
Ha elogiato l’iniziativa, avviata ormai da diversi
anni, dalla famiglia LECCESE che, insieme alla
Banca Monte dei Paschi di Siena, mira a premiare alunni che nel corso degli studi si sono
particolarmente distinti.
Il Dirigente Prof. A. CALABRESE ha salutato con commozione la Preside Dott.ssa Maria
Giannini, la quale con l’enfasi per il suo lavoro e
l’umiltà che solo i grandi possiedono, ha parlato
ai presenti dell’importanza che hanno gli insegnanti nella formazione degli alunni.
Dopo l’autorevole intervanto della Dott.ssa Maria GIANNINI ha preso la parola l’Assessore
alla Pubblica Istruzione Sig. Felice VIZZIELLI il quale ha esposto in generale la situazio-
ne attuale delle scuole di Ginosa, confermando il suo impegno a promuovere progetti che abbiano come obiettivo il
miglioramento della Scuola.
Sono intervenuti la Prof.ssa Angela
LECCESE e l’Ing. A. LECCESE, ricordando amorevolmente il padre, Cav. Vito LECCESE, figura di spicco sul nostro
territorio, che avrebbe compiuto gli anni
il giorno 25/11/2007.
Ha conclusione il Referente della Banca Monte dei Paschi di Siena Dott. LIPPO Michele ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa che ha come finalità quella di premiare giovani, con l’augurio che diventino dei futuri manager
in grado di migliorare le sorti del Mezzogiorno.
La Prof.ssa Maria MELE ha presentato il
profilo del suo alunno DI CROCE Alessio mentre il Dirigente Prof. A. CALABRESE ha letto le motivazioni che hanno indotto alla premiazione dell’alunno
BUONORA Vito Marino.
I ragazzi sono saliti sul palco per la premiazione e hanno ricevuto dalla Famiglia LECCESE e dal Dott. LIPPO Michele la Borsa di Studio.
Vito Marino BUONORA e Alessio DI
CROCE, con voce emozionata, hanno
ringraziato tutti i Professori e la propria
famiglia.
Ho assistito con vivo interesse a questa
cerimonia: ho apprezzato la bravura e
l’entusiasmo dei ragazzi del Coro Arcobaleno magistralmente diretti dal Prof.
Pietro Guzzi; ho ammirato la dedizione al “mondo della scuola” del Dirigente
A. Calabrese; mi sono commossa con
le famiglie i cui figli hanno saputo egregiamente distinguersi, ma soprattutto
mi sono emozionata per l’incontro, sempre graditissimo, con la Prof.ssa Maria
Giannini, una donna che ha contribuito
a far crescere culturalmente e non solo
questo nostro Paese.
Un ringraziamento particolare va ai
Proff. Pietro GUZZI e Antonio CRISTELLA responsabili del Lab. Multimediale dell’I. C. S. “Grazia Deledda” a cui
è stata affidata la cura dei dettagli relativi all’organizzazione della cerimonia.
MASINI Domenica
Presidente del Consiglio d’Istituto
“G. Deledda”
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attualità
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Il confronto
segue da pag. 4
riversa su alcune arterie. A giorni sarà pronto
il Piano della Viabilità, lo presenteremo alla
cittadinanza e alle forze politiche e sociali.
Siamo aperti a tutti i contributi per definire un
progetto che possa migliorare la circolazione nel nostro paese. Fra poco riusciremo ad
aprire la strada che collega via Alfieri con via
Puglie che potrebbe essere una valvola di
sfogo che potrebbe migliorare la situazione
attuale.»
Dottor Bitetti, lei è il decano dei consiglieri comunali e memoria storica degli
strumenti urbanistici adottati a Ginosa.
Ci vuole dire la sua opinione sull’attuale
situazione che molti ritengono negativa?
«Io penso che sulla situazione urbanistica di
questo Comune, gli amministratori (a questo
punto tutti) abbiamo una grossa responsabilità. La responsabilità di chi sta amministrando da un po’ di anni a Ginosa è quella
di non aver ascoltato le nostre rimostranze
sullo scempio che stava verificandosi. La
responsabilità di noi amministratori di minoranza è quella di non aver accentuato più
efficacemente questa denuncia che, secondo me, andava anche codificata con una
denuncia alla Procura della Repubblica. Cosa che io non ho mai fatto in 40anni di vita
politica e amministrativa, ma che mi riservo
di fare perché, veramente, siamo arrivati ad
un punto che peggio di così non si poteva
stare. Pensate che, ieri, è stata notificata
una sospensione lavori per una costruzione su via Matteotti, angolo con via Cavese,
dopo che ormai la costruzione è diventata
di 4 piani. Perché? Perché è stata costruita con una DIA, le famose Dia che hanno
rovinato l’abitato di Ginosa. Noi abbiamo denunciato questo andazzo, che andava bloccato perché c’è una responsabilità precisa
dell’Ufficio Urbanistico: quando un cittadino
va a chiedere il permesso a costruire, gli si
dice: “ma chi te la fa fare, perdi tanto tempo, presenta la DIA”. Adesso la condizione
è questa; se quella costruzione fosse stata
realizzata con un permesso a costruire, lo
scempio, l’irregolarità, sarebbe stata notata a monte e avremmo evitato lo scempio..
Dico di più. All’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di venerdì, abbiamo
all’ultimo punto: “Piano Variante al Piano di
lottizzazione Giannuzzi”, che sarebbe quella alle spalle del Poliambulatorio. Oggi, agli
atti, il fascicolo non c’è, sapete a che serve
quella variante? A sanare una DIA che è stata bloccata 6 mesi fa perché sono stati realizzati due piani in più. Se noi consentiamo
che in un Piano di Lottizzazione si realizzi
un abuso e poi permettiamo, per sanarlo, la
variante a tutto il Piano di lottizzazione che
va ad incidere interessi di altri cittadini, commettiamo un atto gravissimo. Io spero che il
presidente del Consiglio, la Giunta, ritirino il
provvedimento e facciamo un esame serio
su questo tema. La gente non ne può più!
Avant’ieri è stata ordinata una sospensione
dei lavori in via Progresso per una DIA in variante, ad un cittadino che aveva costruito
trent’anni fa. Quando si è approvato il PRG,
il proprietario di quella abitazione presentò
un rilievo che venne approvato e consentì al
cittadino di ottenere la concessione a sanatoria e oggi che chiede una variante, l’Ufficio
Urbanistico gli ordina di sospendere i lavori
e di demolire perché lì viene una strada. Il
fatto grave è che la Giunta comunale non
è riuscita a dare un indirizzo sul comportamento dell’Ufficio Tecnico. Non mi si dica
che non si poteva e non si può dare. Altre
delibere di indirizzo sul tema urbanistico, in
Consiglio comunale, sono state approvate.
Su questo problema delle DIA la maggioranza si è assunta la responsabilità di non dare
un indirizzo preciso e ora sta succedendo
tutto quello che abbiamo sotto gli occhi.»
Antonio Bradascio, delegato alle attività
culturali, due direttrici hanno ispirato la
vostra azione di governo: la valorizzazione delle risorse archeologiche e le
sensibilità artistiche presenti a Ginosa.
Rispetto agli obiettivi, quali risultati siete
riusciti a conseguire?
«Ringrazio intanto La Goccia per questa
occasione di incontro e confronto. Prima di
entrare nel merito dell’argomento specifico, mi sia permesso sottolineare un modo
di fare opposizione che non è quello che la
cittadinanza si aspetta. Per essere chiari:
l’opposizione deve svolgere il suo ruolo di
controllo e di critica, deve dire quello che va
bene e quello che va male, deve avanzare
proposte. Dalla opposizione ho solo visto e
sentito che va tutto male. Questo non è positivo per la nostra comunità in quanto non
aiuta a crescere sia l’amministrazione che
l’intera cittadinanza. Per quanto riguarda invece le attività culturali, lei ha fatto bene a
scindere i due settori, a Ginosa prima non
c’era la cultura del recupero del nostro patrimonio storico-culturale. Tutto veniva lasciato all’improvvisazione, mentre con la prima
amministrazione Montanaro e proseguen-
do con la seconda, si è avviato un vero
e proprio recupero di tutto quello che è il
passato di Ginosa. Diceva bene il sindaco
nella premessa quando sottolineava che
con i finanziamenti attivati qualche anno
fa per il recupero dello Scurisciuto e della
Rivolta, si darà modo a tutti di usufruire
in maniera confortevole di queste bellezze paesaggistiche. Proprio su un sito
archeologico qual è quello de “Lo scurisciuto” ci sono degli studi che da oltre 15
anni l’Università di Siena sta svolgendo
e che stanno portando alla luce notevoli
scoperte di grande rilievo che sono citate
in conferenze e convegni specialistici. Il
professore che dirige gli scavi, mi diceva, lo scorso settembre, che a Parigi si
è parlato di Ginosa e dei suoi scavi. Noi,
in questi anni, abbiamo cercato di gettare
le basi per un vero e proprio rilancio da
questo punto di vista. Proprio la struttura dove ci troviamo stasera è ritornata a
svolgere un ruolo importante ai fini della
offerta di contenitori culturali. La Biblioteca Comunale sarà potenziata nel corso di
questi prossimi anni, anche perchè oggi
disponiamo di questa struttura. La realizzazione in questo edificio del museo, per
il quale è previsto un finanziamento della
Regione Puglia, ci permetterà di riavere
tutti i reperti trovati a Ginosa. Tra l’altro
è prevista la messa in rete dei musei di
Ginosa, Laterza e Castellaneta. Questo ci
permetterà di avere un piccolo sistema
museale che determinerà un interesse da
parte del turismo culturale. Ovviamente
non abbiamo agito e investito solo sulle
strutture, il nostro lavoro si è sviluppato
anche in direzione della valorizzazione
dei talenti e delle sensibilità culturali del
nostro paese. Ci siamo mossi anche in direzione di Marina di Ginosa e della valorizzazione del suo patrimonio ambientale
e paesistico. Pensiamo alle piste ciclabili,
la piazzetta antistante il Camping, le are
a verde attrezzato. Abbiamo promosso il
coinvolgimento delle associazioni, di tutte
le associazioni. Proprio il rapporto con le
associazioni è stata la nostra scommessa: le iniziative e gli eventi culturali non
sono stati realizzati direttamente da noi,
ma dalle associazioni. Il tessuto democratico di Ginosa si fonda sul ruolo delle
associazioni che vivono quotidianamente
a contatto con la realtà e ben conoscono
quali sono le esigenze che il paese ha.
Non abbiamo effettuato preclusioni, tutte le Associazioni che hanno presentato
progetti e proposte idonee a valorizzare
attualità
la nostra cittadina, hanno trovato nel Comune un interlocutore attento e sensibile. Altra
scommessa vinta da questa amministrazione è quella relativa al recupero del Castello
e al progetto Bollenti Spiriti, a tale proposito
vorrei ringraziare il consigliere Divitofrancesco per l’ottimo lavoro svolto.»
Professoressa Giannatelli, lei è una persona esperta di problematiche relative ai
servizi sociali, cosa pensa sulle tante “incompiute” che sono tali da molti anni?
«Intanto voglio fare una premessa. Stasera
sentivo l’intervento del Presidente della Repubblica che dalla Germania, diceva che si
governa bene soltanto se c’è pace e non c’è
guerra fra le opposte fazioni. Allora la premessa per lavorare per la comunità è quella
di non essere faziosi, di non farsi la guerra:
la guerra per la guerra. Dico che bisogna
accettare la propria sconfitta e bisogna essere tolleranti, nei limiti del possibile, delle
proprie idee e delle proprie ideologie che
non esistono più ( io sono in una fase di ripensamento), voglio che qualcuno mi venga
a dimostrare che esistono le idee, che esiste
etica nella politica! Se non c’è tolleranza,
se non c’è collaborazione noi qui non cresceremo mai. Noi non faremo mai niente di
buono. La mia esperienza mi ha insegnato
che nei primi anni di insediamento dell’amministrazione di centro-destra sono stati anni tragici anche per noi. Anni di guerra che
non sono serviti a niente e a nessuno, poi,
per fortuna, le cose man mano, cambiano e
si entra in quella logica che bisogna lavorare
per il paese. Questa è la mia premessa che,
naturalmente è anche la voce di un gruppo.
Quanto ai servizi sociali, devo dire che, con
grande disagio, non ho mai smesso di essere pungolo per quanto riguarda la casa
alloggio per i portatori di handicap e la struttura per il reinserimento lavorativo degli ex
tossicodipendenti. Deve essere riconosciuto che il lavoro fatto da me e da tutta una
amministrazione lo si ritrova adesso, non
a caso l’assessore provinciale afferma che
nei Piani di Zona, Ginosa, rispetto a tutta la
provincia, è il comune che ha il maggior numero di servizi. Chiaramente, alla base, ci
sono state delle scelte politiche. Per quanto riguarda, invece, le strutture per i portatori di handicap, devo dire che è una storia
vecchia. Non è una storia che viene solo da
destra. E duole, e fa male, perché noi oggi,
avremmo avuto posti di lavoro, struttura e,
soprattutto, ospitalità in maniera giusta per i
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
ragazzi in condizioni di disabilità. Per la Farmacia comunale, non ho condiviso la scelta
e non avrei condiviso nemmeno la scelta di
venderla. Reputo che se avessimo dato dei
posti di lavoro a farmacisti disoccupati, forse, avremmo fatto la scelta migliore. Quindi,
che cosa si può condividere. Si può condividere un percorso che, avviato, è stato continuato. Perché, purtroppo, accade anche
questo: spesso, chi viene dopo, distrugge
quello che è stato realizzato da quelli di prima. Io posso condividere quelle cose che
sono state iniziate e continuate, per il resto
non possiamo che presentare nostre proposte e nostri progetti e cercare di cambiare
in ragione delle nostre idee. Se mi permettete vorrei dire qualche cosa sulla Sanità.
Eravamo tutti presenti l’altra sera, eravamo
tutti contenti per l’arrivo del mammografo,
ma quanti hanno continuato a combattere
per certi servizi. Abbiamo almeno il coraggio
di dire questo! E s riusciamo a conquistare
la senologia sarà un latro successo per la
comunità. Dobbiamo perseguire la logica
dei piccoli passi, non dobbiamo distruggere
quello che abbiamo ottenuto.»
Signor Sindaco, dopo questo primo giro
di domande sono emerse alcune questioni e tra queste, di grande rilievo, è
quella urbanistica e ambientale.
«Faccio una premessa breve. Nel corso di
questo confronto, dalla mia parte c’è stata
una elencazione di opere e, comunque, non
c’è mai stata nessuna ostilità intellettuale
nei confronti dei rappresentanti dell’opposizione. Condivido molto lo spirito della premessa fatta da Nuccia Giannatelli. Secondo me è finito il tempo delle guerre. Della
guerra per la guerra. Sono io il primo a fare
il mea culpa. Nei primi anni della precedente amministrazione, riconosco di aver sbagliato nei confronti di alcuni rappresentanti
dell’opposizione, forse perché venivamo da
una campagna elettorale abbastanza pesante. Diciamo che in questo ha pesato la
mia inesperienza mi ha indotto ad alcuni atteggiamenti sicuramente eccessivi nei confronti di alcuni esponenti della opposizione.
Perché dico questo? Perché, effettivamente
amministrare un Comune, anzi due, come è
nel nostro caso, è estremamente complicato e si incontrano tante difficoltà. Per quanto riguarda Marina di Ginosa la condizione,
oggi, è radicalmente cambiata, abbiamo
provveduto e provvederemo a rendere più
gradevole le sue strade di ingresso. Anche
11
per Ginosa stiamo lavorando per un restailing delle strade di accesso e già alcune di esse hanno ricevuto degli interventi,
Certo, vi zone come via Puglie e via Matera che necessitano di interventi radicali.
Diversa è la questione riferita all’edilizia
privata e all’urbanistica. Agli organi istituzionali spetta il compito di dettare le linee
di indirizzo per quello che deve essere lo
sviluppo urbanistico, ma è assolutamente
sbagliato che un politico entri nella questione della edilizia privata. Per quello
che diceva Felice Bitetti rispetto alla Dia,
ritengo che siano questioni che sicuramente riguardano interessi legittimi di privati cittadini nelle quali il politico non deve
assolutamente interferire. Lo strumento
della DIA o del permesso a costruire non
sono strumenti inventati dall’Amministrazione Montanaro, sono leggi nazionali, in
tutta Italia c’è la DIA. Al politico, al Consiglio comunale spetta approvare i comparti
urbanistici che noi abbiamo approvato, abbiamo approvato il PRG, senza modificare
una virgola, di quello che era stato fatto
dai nostri predecessori, per evitare perdite
di tempo. Questi sono i campi di interventi
del politico. Pertanto, se un progettista di
una DIA dichiara che l’opera è conforme
allo strumento urbanistico se ne assume
le responsabilità. Non occorre uno Stato
di Polizia per andare a vedere se è stato
dichiarato il falso o meno, ognuno si deve
assumere le proprie responsabilità. Non
si può demandare tutto all’Ufficio tecnico.
Io non difendo nessuno, se qualcuno ha
sbagliato è giusto che paghi. Però, posso
anche assicurare che di tutta una serie di
esposti che sono stati fatti alla procura della repubblica non ne ho visto uno che si è
tramutato in processo nei confronti dell’UT.
E ribadisco che lo strumento della DIA è
uno strumento eccezionale, di snellimento
delle attività amministrativa che però prevede la responsabilità di chi mette la firma.
In questo caso è il tecnico progettista che
presenta il progetto. Io sarò sempre contrario che un politico entri in una questione
di edilizia privata. Io sono contrario allo
strumento della Commissione Edilizia. In
passato, un cittadino, per poter edificare,
doveva farsi il giro delle sette chiese per
avere la concessione edilizia . Concludo
dicendo che a me piace molto una opposizione costruttiva, devo dire che per l’ul
segue a pag. 12
12
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
segue da pag. 11
tima parte della passata amministrazione e
anche per la prima di questa, c’è stato un
interloquire con la minoranza in maniera
abbastanza propositiva. Tanto è vero che, il
90% dei provvedimenti è stato approvato all’unanimità del Consiglio comunale. Questo
dimostra la bontà di un rapporto di collaborazione tra maggioranza e minoranza che
deve svilupparsi nei binari di una crescita
condivisa del territorio della nostra comunità. Prima si citavano i servizi sociali. Il nostro
è il primo Piano di Zona, non soltanto della
provincia di Taranto, siamo tra i primi 4 della
Regione Puglia. Ci viene detto dalla Regione, ci viene detto dal vicepresidente della
provincia di Taranto Fabbiano che hanno visto sul campo quello che noi abbiamo fatto.
E su questo il merito non è soltanto mio, il
merito è di tutta la comunità.»
Dottoressa Galeota, il concetto da lei
espresso di cittadinanza partecipata
credo che possa ben collegarsi con
la gestione dei servizi sociali che non
possono essere circoscritti alla pura e
semplice erogazione di servizi ma investono anche il rapporto che si stabilisce
con l’utente. Qual è il suo pensiero a tale
proposito?
«Non sono affatto soddisfatta di come viene amministrata la nostra cittadina, e non
penso che la causa sia addebitabile al comportamento dell’opposizione, perchè noi
non abbiamo svolto un ruolo ostruzionistico
ma siamo sempre stati propositivi, laddove
il nostro parere è stato chiesto, purtroppo
però, le nostre proposte non sono mai state
neanche ascoltate. Quando sento parlare
gli amministratori di maggioranza del lancio, in ambito turistico, della gravina, la constatazione che faccio è assai mortificante
perchè è da anni che ascolto questo enunciato, di fatto, però, la gravina risulta non
fruibile come risorsa turistica: non è praticabile, non c’è un passaggio che permetta
un comodo accesso, i rifiuti sono all’ordine
del giorno, non esiste personale adibito alla guida escursionistica... senza parlare del
fatto che ancora oggi non è stata provvista
di illuminazione. E non sono d’accordo sul
fatto che soltanto perchè la DIA è un procedimento che snellisce la burocrazia deve
diventare strumento per lo sviluppo disordinato del nostro paese; noi amministratori
dobbiamo avere una idea dello sviluppo che
vogliamo per Ginosa, invece sotto questo
attualità
aspetto tutt’altra è l’immagine che diamo.
In questo paese da qualsiasi via si acceda si ha soltanto l’immagine del disordine,
della sporcizia e della disorganizzazione.
Questi sono gli argomenti che in consiglio
comunale solleviamo continuamente ma in
quell’assise veniamo tacciati di denunciare
falsità. Eppure le discariche a cielo aperto
che fioriscono nella nostra imminente periferia, sono sotto gli occhi di tutti. Il territorio
è un bene comune e va salvaguardato, tutti
dobbiamo fare la nostra parte e gli amministratori lo devono fare programmando interventi di vigilanza e di controllo. Voglio dire
anche il mio pensiero rispetto al ruolo delle
associazioni presenti a Ginosa: sono numerose e si caratterizzano per le numerose
iniziative che nel paese realizzano. Bene,
molto bene ma sotto certi aspetti le guardo come ad uno spreco di risorse poiché,
spesso i loro interventi sono speculari ed
anche questo è il sintomo della mancanza
di collegamento e di coordinamento fra esse, che spetterebbe al Comune. Eppoi c’è
il problema della circolazione che, non per
essere ripetitiva, ma è diventata intollerabile! Parcheggi selvaggi, traffico caotico... ed
è soltanto questione di mancanza di senso
civico da parte del cittadino? Io non penso che sia soltanto quello, penso, anche,
che si tratti di una questione di controllo.
Da lungo tempo chiediamo il piano della viabilità ma anche quello ci viene detto
che è approntato ma ancora non riesce ad
essere presentato. E tutti questi argomenti
abbiamo chiesto che venissero affrontati in
riunioni di commissioni ma la maggioranza
non ha recepito questa nostra proposta.
Alla base di tutti questi problemi io credo
ci sia la mancanza di programmazione. Vedete quello che accade nei lavori di adeguamento alla legge 626 all’Istituto San
Giovanni Bosco! Una scuola scombinata
che chissà quando vedrà la fine dei lavori! E non è mancanza di programmazione
questa? E credo che un’amministrazione
che governa da oltre 6 anni (come questa
di centro-destra) debba aver maturato una
conoscenza tale del territori e dei problemi
ad esso legati che le consenta di intervenire con una certa rapidità. C’è, se mi consente il bisticcio, “un’assenza di presenza”
da parte dell’amministrazione nella gestione dei servizi e nell’affrontare i problemi di
Ginosa. Forse, lo stanziamento provinciale,
annunciato in questi giorni, per il completamento della circonvallazione Sud, ci aiuterà a risolvere una parte dei problemi legati
al traffico urbano. Per concludere io sono
fermamente convinta che un rapporto propositivo tra maggioranza e opposizione sia
utile per la risoluzione dei problemi della
comunità però il “rapporto pacifico” non deve voler dire commistione di ruoli. I cittadini
col loro voto ci hanno affidato dei ruoli: di
maggioranza e di opposizione, ciascuno ,
nel dialogo costruttivo, deve però svolgere
il proprio.»
Controllo del territorio, vicesindaco,
vuol dire che il numero attuale di 16 vigili urbani (a fronte di oltre 30 che per
il numero degli abitanti ci spetterebbe)
non è sufficiente per garantire il servizio
nella maniera ottimale. Il nuovo sistema
di videosorveglianza non può sopperire
alla carenza.... pertanto, come crede di
investire, l’amministrazione, in questo
settore?
«Sono soddisfatto per questo confronto
promosso dal giornale perchè vengono
fuori, da esso, idee e contraddizioni; noi
della maggioranza stiamo facendo tutti gli
sforzi per intervenire in tutti i settori critici
e per quanto riguarda il comando dei vigili
urbani sapete tutti bene che siamo vincolati
a parametri Statali ai quali non possiamo
derogare. Ogni quattro vigili uscenti, la norma ci consente di assumerne uno, stiamo
provvedendo a bandire il concorso, ma soltanto per una unità lavorativa . In previsione della compilazione del bilancio comunale voglio convocare tutte le rappresentanze
consiliari per discutere modalità che ci consentano di reperire risorse per assumere
personale ausiliario del traffico da gennaio
a dicembre e non soltanto nei mesi estivi.
Nella speranza che questo ci aiuti a risolvere qualche problema di quelli legati al traffico, alla sorveglianza e al controllo. I servizi
che eroghiamo sono tanti e non ultimi quelli
legati al diritto allo studio (mensa, trasporto ecc.) e anche se lo stato ci consente di
esternalizzare molti servizi non è possibile
esternalizzare quelli di competenza della
Polizia municipale. Traffico, sorveglianza
davanti alle scuole, la dottoressa Galeota
ha ragione, questo lo rileviamo anche noi
ma se mancano le risorse umane, e quei
pochi vigili in servizio, fanno anche l’impossibile, non abbiamo la possibilità di intervenire su tutto. Per quanto riguarda la scuola
San Giovanni Bosco ho voluto accelerare i
lavori il più possibile, anche se questo non
avrebbe, comunque, evitato che una parte
dell’anno scolastico fosse pregiudicato dalla presenza del cantiere, gli intoppi di
attualità
carattere burocratico hanno impedito che
tutto filasse liscio ed oggi ci troviamo in una
condizione alquanto disagiata, questo non
vuol dire che è mancata la programmazione, io direi che è stato soltanto un eccesso
di zelo da parte mia, per non creare troppe
difficoltà alle famiglie ed agli alunni.»
Riprendiamo con il consigliere Bitetti
il discorso sul ruolo della politica nello
sviluppo del territorio e e gli chiediamo
anche qualche cenno sul bilancio comunale del prossimo anno.
«Io non discuto le modalità del “fare opposizione”, io svolgo questo ruolo soltanto in favore dei cittadini. Detto questo voglio sottolineare che nei primi tre anni della gestione
Montanaro i consiglieri di opposizione sono
stati trattati peggio dei cani. Siamo stati aggrediti tutti, a turno, in alcuni casi si rasentava l’aggressione fisica. E la nostra richiesta non era quella di interferire con il lavoro
dell’ufficio urbanistico, era soltanto quella
di fare un deliberato che tracciasse le linee
di indirizzo politico alle quali quell’ufficio
doveva ispirarsi negli interventi di carattere
tecnico, in special modo per quanto riguarda gli interventi per le certificazioni DIA. Su
quelle bisogna operare controlli per non
assistere a scempi urbanistici come quello
che si vede nel nostro Comune. Per quanto
riguarda il bilancio, io voglio fare soltanto
un esempio: l’affidamento in gestione del
palazzetto dello sport. L’affidamento in appalto, fatto ultimamente, farà risparmiare al
Comune ben 80.000 euro l’anno; quando
cinque anni fa, dall’opposizione criticavamo aspramente il vecchio affidamento che
ritenevamo non vantaggioso, da parte della
maggioranza venivamo accusati di ostruzionismo. Questo è l’esempio più lampante di quanto non sono mai state tenute in
debito conto le nostre critiche e le nostre
proposte. Queste sono le discussioni nelle
quali dobbiamo confrontarci per il bilancio.
Il nostro è ingessato, per via del Milione e
molte azioni non potranno essere fatte perchè dobbiamo reperire fondi da ogni parte:
un po’ quelli che verranno dal risparmio per
l’affidamento del palazzetto dello sport, un
po’ dobbiamo augurarci che la finanziaria
appronti misure che ci consentano di acquisire fondi per la spesa ordinaria come è
già avvenuta nella finanziaria dello scorso
anno e sperare nei fondi Por, perchè altrimenti siamo davvero messi male se, in
aggiunta consideriamo che alcune voci in
uscita sono spalmate sui bilanci dei prossimi due anni.»
Consigliere Bradascio, si leva forte la
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
denuncia per il degrado in cui versano
alcuni luoghi di Ginosa, i diversi parchi abbandonati ne sono l’emblema. In
quali termini si pensa di intervenire?
«Prima, se mi permette, volevo fare un inciso rispetto a quello che è stato detto prima. È vero, fin’ora le attività di guida e di
conoscenza del centro storico sono state
lasciate al volontariato. Ora l’amministrazione si sta facendo carico anche di questo, lo sta facendo attraverso un progetto
co-finanziato sia dall’amministrazione comunale che dai fondi del GAL, i lavori sono
già in corso. Ci saranno i pannelli descrittivi di tutte le zone di un certo interesse e ci
saranno le guide che accompagneranno i
turisti nei percorsi culturali previsti dal progetto. Dico: tempo al tempo, nessuno ha
la bacchetta magica. Circa la questione
sollevata da Bitetti per il Bilancio ingessato, devo dire che questa è una situazione
che abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto. L’amministrazione Montanaro ha
dimostrato una notevole capacità progettuale, i finanziamenti POR non giungono
a caso sono il frutto di una progettualità.
E non si può non riconoscere un impegno
di questa amministrazione nella difesa e
tutela dell’ambiente attraverso la realizzazione di aree a verde attrezzato. Quello
che manca a Ginosa è un senso civico di
difesa di questo patrimonio. Ovviamente
l’amministrazione sta pensando a possibili soluzioni di questi problemi e si pensa
di mettere a bando l’affidamento di alcuni
parchi, oppure la scelta dell’adozione da
parte del quartiere.»
Professoressa Giannatelli, lei ha parlato prima di strutture non realizzate.
Parliamo di una completata e non attivata: quella per il reinserimento degli
ex tossicodipendenti di Madonna D’Attoli.
«Innanzitutto sono passati molti anni da
quando è stata progettata. Ricordo che i
finanziamenti per realizzare quella struttura furono presi all’ultimo momento. Quella
è una struttura per l’inserimento lavorativo di ex tossicodipendenti che prevede lo
svolgimento di attività protette. La destinazione d’uso della struttura può essere
cambiata, però per farlo devi chiedere un
permesso al Ministero e alternative d’uso,
in ambito di recupero di patologie, ci sono.
Lo stesso fu per il reperimento dei finanziamenti per il recupero della struttura dell’ex municipio, la sede in cui siamo questa
sera è stata ristrutturata con finanziamenti
avuti dalla Asl finalizzati alla costruzione
13
del poliambulatorio, e anche se già all’epoca eravamo coscienti dell’inadeguatezza del
posto per adibirlo a pronto soccorso, non
esitammo a chiedere i finanziamenti già con
la lungimiranza che successivamente sarebbe servita ad altro, come infatti oggi è.
Analoga valutazione fu fatta per l’istituzione
del Cag, la prospettiva era quella di creare
strutture di assistenza a carattere familiare
che andassero a sostituire gli orfanotrofi per
i quali si prefigurava, già allora, la chiusura,
ed io credo che anche per quella alternative ce ne sono perchè adesso la tendenza è
quella di lasciare il bambini nell’ambito della
famiglia e di provvedere al supporto di essa,
direttamente.
A conclusione di questa discussione, alla
dottoressa Galeota e al sindaco, non una
domanda ma un invito: l’augurio di Natale
per i nostri lettori.
Dott.ssa Galeota: «L’immagine di Ginosa,
come si evince da questa serata, è differente, vista dal centro-sinistra e vista dal centrodestra; io penso che, però, si possa giungere
ad un punto di vista comune per il benessere
di questo paese, è da molto tempo che chiedo l’istituzione di commissioni per affrontare i
problemi della comunità; spero che si affermi,
finalmente, da parte della maggioranza, la
volontà di farlo realmente. Intanto colgo questa occasione per informare i lettori che venerdì prossimo, nel consiglio comunale sarà
presentato il nuovo gruppo politico del partito
Democratico che continuerà a portare avanti
le istanze già formulate dai precedenti gruppi
che adesso lo costituiscono e termino con gli
auguri ai lettori de La Goccia riprendendo il
concetto della cittadinanza attiva, e invitando
i cittadini a partecipare alla vita politica che è
quella di tutti i giorni non soltanto quella che
si vive nelle istituzioni. Ecco, il miglior augurio di Natale che possa fare è quello di una
maggiore partecipazione».
Sindaco Montanaro: «I miei auguri per i
lettori si inseriscono in un contesto di buongoverno che speriamo di poter continuare
così come abbiamo fatto fino ad oggi, perchè i risultati fin qui conseguiti: i rapporti di
collaborazione con l’opposizione, un bilancio
comunale che ha rispettato il patto di stabilità, l’affidamento della gestione del palazzetto
dello sport, il cambio della destinazione d’uso
della casa alloggio di cui si parlava prima che
credo sia in dirittura d’arrivo e gli altri numerosi interventi realizzati, sono buone credenziali per poter continuare ad amministrare
correttamente questa comunità.»
Stefano Giove
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La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
argomenti e commenti
Bloccato il tentativo di chiudere il
Centro per l’Impiego ginosino
Sulla questione si registrano gli interventi di Paolo Costantino e Pietro Lospinuso.
Il tentativo di ridimensionare il CPI di
Ginosa, quale premessa per una sua definitiva chiusura, al momento pare scongiurata. Infatti sono stati bloccati i trasferimenti
di 3 unità dall’Ufficio ginosino in quello castellanetano.
Nonostante la “tregua”, non si attenuano i
toni polemici tra i due consiglieri regionali
ginosini, Costantino e Lospinuso che, con
due note stampa rivolgono critiche ai responsabili amministrativi degli Enti Interessati (Provincia e Comune).
Riportiano i due comunicati stampa:
Costantino - «Abbiamo certamente segnato un punto positivo a favore degli impiegati
della sezione decentrata di Ginosa del Centro per l’impiego di Castellaneta e del suo
bacino d’utenza rappresentato da Ginosa,
Laterza e Marina di Ginosa. Tre dei dipendenti non saranno più trasferiti a Castellaneta, inibendo di fatto il funzionamento dell’Ufficio. E’ singolare comunque il fatto che
dobbiamo continuare ad occuparci non già
dell’emergenza lavorativa e delle prospettive economiche del territorio quanto delle
“diatribe” di Comune di Ginosa e della Provincia di Taranto nel seguire e armonizzare
i servizi offerti al pubblico. I Centri per l’Impiego, al di là delle funzioni meramente burocratiche in via di informatizzazione totale,
svolgono una essenziale funzione di “animazione” del territorio, promuovono le attività formative, sono un essenziale presidio
dello Stato nel settore della domanda e offerta di lavoro. Queste sono funzioni che i
soli computer non possono soddisfare: servono energie fresche e motivate. La battaglia per la sezione decentrata di Ginosa
però non è ancora terminata poiché sono
traballanti le basi sulle quali è stata istituita.
Si sta giocando un cinico gioco politico sulla
pelle degli impiegati e sui servizi offerti ai cittadini di Ginosa, Marina di Ginosa e Laterza. Se la Provincia di Taranto fosse retta ancora dal centrodestra, il Comune di Ginosa
non si sarebbe di certo sottratto all’obbligo
etico e morale di tenere in vita una struttura di servizio a quanti cercano e offrono lavoro. Invece il Comune di Ginosa o meglio
l’attuale Amministrazione se ne infischia se
la struttura va via, pur di poter dare la colpa all’amministrazione Florido. E questo per
una cifra veramente irrisoria: quanto potrebbe costare fornire suppellettili, attrezzature
informatiche, spese di cancelleria e materiale di consumo? 7.000 € annui? Suvvia,
la sussidiarietà è proprio questa. La Provincia di Taranto, pur volendo, pare non abbia
i fondi per adempiere, per questo la delibera di Giunta Provinciale n°204 del 4 Agosto
2006 traccia la strada maestra che prevede
spese del personale (le più ingenti) in capo
alla Provincia, messa a disposizione della
sede, utenze e materiale di consumo in carico ai Comuni. Va dato atto alla Provincia di
voler tenere in vita tutte le strutture possibili
sopperendo proprio con quella delibera alle
maglie strette della Legge istitutiva che vincola tutto a bacini di 100.000 abitanti. Bacini
d’utenza che né Castellaneta, né Ginosa né
tanti altri Comuni di ogni regione hanno. Ma
a Noci, piccolo comune del barese la soluzione è stata trovata, perché non si vuol fare
lo stesso a Ginosa che ha un bacino d’utenza ben maggiore? Nella Delibera viene citato esplicitamente il fatto che più Comuni
chiedono di attivare sedi decentrate: quello
di Ginosa chissà perché vuole disfarsene.
Il pericolo è ancora una volta di ridurre tutto
ad una sterile lotta tra campanili, di assomigliare sempre più ai capponi di manzoniana
memoria che si beccano ignari della propria
fine. L’obiettivo invece è togliere la Puglia
dall’emergenza lavorativa e ricordare ai cittadini che hanno il diritto-dovere del lavoro
e della formazione lungo tutto l’arco della
propria vita. Se le richieste di lavoro cominciano a passare per la via dei curriculum e
dei meriti invece che dalle segnalazioni politiche si potrà segnare un bel goal a favore
della libertà e della democrazia. In questo
un Centro per l’impiego efficiente può rendere un buon servizio. Ma forse questo non
interessa al Comune di Ginosa….Il Consigliere Regionale Paolo Costantino»
Lospinuso - «Leggo con sincera sorpresa
l’incredibile sortita del Collega Costantino
sulle responsabilità della spoliazione in atto
del Centro per l’impiego di Ginosa. Egli infatti non disse una parola e non mosse un
dito quando la Provincia di Taranto a
guida di sinistra volutamente creò le
premesse di questa spoliazione, declassando a sede decentrata il Centro
di Ginosa, istituito dalla Giunta Provinciale di Centro-destra (nella quale il ginosino Augusto Pardo rivestiva il ruolo
di Assessore al ramo) nel pieno rispetto della legislazione vigente e per ripristinare un servizio al territorio che un
Governo di sinistra gli aveva sottratto
con grave danno per i suoi lavoratori
e per i suoi aspiranti al lavoro. Mentre
rammento che il Comune di Ginosa già
fornisce i locali del Centro, devo purtroppo evidenziare che soltanto una
inguaribile faziosità politica può giustificare questa solidarietà anti-ginosina
del Collega Costantino con una Giunta
Provinciale, recentemente bacchettata
anche dal Presidente della Regione,
che ha completamente cancellato dalla sua agenda l’area occidentale della
Provincia, come denunciano taluni dei
suoi stessi esponenti locali, bloccando progetti di ogni tipo anche quando – per esempio in materia di viabilità
- ha ereditato le risorse necessarie e
sono improcrastinabili per rimuovere
rischi mortali per le popolazioni e comunque ad alleviarne i disagi. Ma forse non bisogna prendersela troppo per
le estemporanee esternazioni del Collega Costantino, che soltanto pochi
giorni fa sull’argomento diceva praticamente il contrario. Delle due l’una: o ha
parlato a vanvera allora o ha parlato a
vanvera adesso. Comunque ha parlato a vanvera. Pietro Lospinuso»
Al di là delle polemiche, intanto si
registra un dato positivo: al momento
non si smantella il CPI di Ginosa. Per il
futuro è necessario pensare ad un diverso rapporto sia tra le istituzioni che
tra i rappresentanti che in esse sono
stati delegati a rappresentarci. Vorrei
che tutti, di qualsiasi parte politica, ricordassero che sono chiamati ad amministrare per tutti i cittadini e non solo
per la parte che li ha votati.SG
attualità politica
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
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Comunicati stampa Comune di Ginosa
Ammesso a finanziamento il
completamento dell’illuminazione
pubblica nell’area PIP
Con determina dirigenziale n. 397 del 14 novembre 2007, l’Assessorato Regionale allo Sviluppo Economico ha ammesso a finanziamento
il progetto, presentato dal Comune di Ginosa, di
completamento dell’illuminazione pubblica dell’area PIP, le cui iniziali infrastrutturazioni erano
state finanziate dal precedente governo regionale, per l’ammontare di un milione e cinquecentomila euro.
“I consiglieri Mineo e Costantino – commenta il
sindaco Luigi Montanaro - evidentemente ignari
della storia e delle procedure in questione, hanno letto in maniera erronea la determina in questione, attribuendo al nostro Comune un diverso
finanziamento per una diversa opera, la palazzina servizi, che, in realtà, è stata soltanto ammessa in graduatoria, senza essere finanziata.
Noi, comunque – continua l’assessore ai Lavori
Pubblici, Vincenzo Di Canio, non possiamo che
ringraziare Davide Pellegrino, coordinatore dell’Assessorato allo Sviluppo Economico, che ha
dato puntuale seguito a quanto comunicatoci,
anche alla luce di un recente incontro, tenutosi in Assessorato, alla presenza del consigliere
regionale Pietro Lospinuso, che va ugualmente
ringraziato, senza dimenticare l’operato del consigliere provinciale Augusto Pardo. Entrambi,
infatti, lo scorso 18 settembre, hanno rivolto ai
rispettivi governi, quello regionale e quello provinciale, due distinte interrogazioni, contestando
le scelte operate dalla Provincia di Taranto, che
escludevano dai finanziamenti in questione l’intera area occidentale della Provincia stessa, in
assenza di qualsiasi trasparenza e senza che
né Mineo, né Costantino proferissero parola alcuna”
A Lospinuso e a Pardo, dunque, va riconosciuto
il merito di aver dato inizio ad una vera e propria
inversione di rotta; la stessa, che oggi, consente all’Amministrazione Montanaro di realizzare
un’importante opera, che sarà al servizio dell’apparato produttivo locale.
Servizio di senologia:
già le prime sedute
Servizio pubblico di Senologia,
un’attesa finalmente terminata. In
questi giorni, infatti, è già possibile recarsi presso il Poliambulatorio
“S. Pio” di Ginosa, dove il servizio
verrà garantito all’utenza, per effettuare le prime prenotazioni. I richiedenti, a stretto giro di tempo, potranno avvalersi del modernissimo
e sofisticato macchinario, valido ed
efficace strumento di prevenzione
contro il carcinoma mammario: le
prime sedute, previa prenotazione,
sono già state garantite nelle giornate del 16, del 21 e 23 novembre.
Il fattivo impegno dell’Amministrazione Comunale, affinché il diritto
alla prevenzione di molte donne
fosse soddisfatto, si è tradotto in
fatti, portando ad un risultato concreto e, soprattutto, di grande utilità
per la popolazione femminile locale
e non. Un obiettivo raggiunto, però, non solo grazie alla capacità del
sindaco Luigi Montanaro, affiancato
dall’assessore alle Politiche Sociali, Stefano Notarangelo, di mediare
e mantenere sempre aperto il dialogo con l’Asl ionica, nonostante gli
avvicendamenti avvenuti ai vertici
della sua Direzione Generale, ma
anche per il necessario contributo di tutti i consiglieri comunali, di
maggioranza e minoranza. Si pensi
ad Anna Maria Fiore o a Caterina
Giannatelli, le stesse che, a giugno
scorso, si sono rese promotrici della “Passeggiata per la vita, per tenersi In…Formati…contro il tumore
al seno”; un’iniziativa che, oltre ad
avere lo scopo di sensibilizzare
l’opinione pubblica sull’importan-
za e sulla necessità della prevenzione,
mirava anche a raccogliere delle firme,
che sollecitassero l’Asl TA/1, così come,
poi, è avvenuto, a dotare quanto prima
di un servizio completo di Senologia il
Poliambulatorio ginosino.
“Il 97% dei casi di tumore mammario
– ha ricordato l’assessore Notarangelo
– se individuato nello stadio iniziale, si
conclude con una vittoria delle cure mediche. Per questo la battaglia intrapresa, affinchè un mammografo arrivasse
a Ginosa, non è mai stata interrotta ed
ha visto tutta la comunità impegnata. Si
tratta di un risultato – ha continuato il sindaco Montanaro – che non appartiene
soltanto all’Amministrazione Comunale,
ma all’intera comunità, a tutti i cittadini.
Quando si parla di salute, infatti, a nulla
servono i colori della politica, occorrono
gli uomini e la loro forza di volontà; se
si è tutti responsabilmente compatti, da
ogni versante e su ogni fronte, senza
mai perdere di vista l’obiettivo da raggiungere, come è accaduto per la vicenda del mammografo, i risultati arrivano e
gratificano tutti, cittadini, politici ed amministratori”.
Il mammografo, a Ginosa, è finalmente
arrivato e l’Amministrazione Comunale
ringrazia vivamente il direttore generale
dell’Asl tarantina, il dott. Domenico Colasanto per non aver disatteso le speranze di molte donne del Distretto Socio
- Sanitario 1, inglobante Ginosa, Laterza, Castellaneta e Palagianello, costrette, sino ad oggi, a ricorrere al privato o a
recarsi presso strutture pubbliche di altre città, per l’utilizzo del servizio di Senologia. Un servizio, che, quindi, presso
il locale Poliambulatorio è già partito e
che, affidato al dott. Antonio Ganino,
verrà garantito all’utenza in ben sei sedute mensili.
Maria Florenzio
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attualità politica
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
La Confcooperative di Taranto approda
a Ginosa con un seminario di studi
“Gli strumenti di sostegno per lo sviluppo
delle cooperative”: è
stato questo il tema di
un seminario di studio,
organizzato dalla Confcooperative di Taranto a
Ginosa, nei giorni scorsi,
presso la sala conferenze
del Palazzo della Cultura.
Prima dell’apertura dei
lavori, al sindaco Luigi
Montanaro il compito
di salutare i presenti,
evidenziando il proprio
plauso per l’iniziativa,
“in grado – ha detto – di
garantire a quella fascia di imprenditori locali, che ben si identifica nelle cooperative,
quel supporto tecnico- informativo, necessario affinchè la propria attività prosegua con
profitto e gratificazione, per lo sviluppo stesso del territorio”. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, che ha patrocinato
la valida iniziativa, c’era anche l’assessore al
Bilancio Carmine Malvani, peraltro presente
come addetto ai lavori.
Buona la partecipazione di presidenti ed
amministratori di cooperative ginosine, che
hanno gradito gli interventi esaustivi dei relatori: Giovanni Tricarico, direttore della Confcooperative Puglia, che ha relazionato sulle
opportunità dei finanziamenti regionali a favore delle imprese in genere; Claudio Tanzi,
responsabile dell’Area Finanza e Creazione
d’Impresa Confcooperative Puglia, che è entrato nel merito di alcuni finanziamenti regionali attuali in scadenza, riguardanti proprio
l’attività delle cooperative; Carlo Martello,
presidente della Confcooperative di Taranto,
che ha illustrato ai convenuti quelle che sono
le finalità e l’attività dell’associazione.
Costituitasi nel 1950, essa si configura come
struttura territoriale della Confederazione
Cooperative Italiane e la rappresenta nell’ambito della provincia, nel rispetto degli
indirizzi generali deliberati dagli organi della Confederazione stessa. La Confcooperative Unione di Taranto non ha scopo di lucro
e si propone e si impegna in diversi settori:
per la difesa della cooperazione, quale fattore di trasformazione e progresso delle strut-
ture sociali; per la rappresentanza e tutela
degli interessi morali ed economici, nella
provincia, degli enti cooperativi aderenti e
dei loro soci; per la diffusione degli ideali,
dei principi e delle esperienze della cooperazione; per la promozione, sul territorio di
competenza, di nuove iniziative cooperative e dello sviluppo degli enti aderenti; per
favorire l’aggregazione degli enti coopera-
tivi operanti nel territorio di competenza, nonché
per l’organizzazione, il coordinamento e la disciplina degli enti aderenti; per la raccolta di ogni
documentazione, elaborazione dei dati statistici
sulla cooperazione, anche per finalità di interesse
generale; per lo sviluppo della coscienza cooperativa, assumendo e favorendo iniziative tese all’elevazione morale e alla formazione
tecnica dei cooperatori; per assicurare un’adeguata vigilanza attraverso lo
strumento della revisione, eseguita,
per le proprie associate, direttamente da Confcooperative, su delega del
Ministero delle Attività Produttive.
La Confcooperative di Taranto, inoltre, si impegna nella promozione ed
attuazione dell’assistenza amministrativa, legale, finanziaria, sindacale
e tecnico-economica da garantire agli
enti aderenti, assicurando il collegamento con gli Organi e gli Uffici
dell’Unione Regionale e della Confederazione.
Offrendo ai propri aderenti una gamma di servizi
amministrativi fiscali, contabili e del lavoro, la
Confcooperative di Taranto rappresenta in toto
anche i seguenti servizi: agricolo ed agroalimentare, consumo, cultura, turismo e sport, edile di
abitazione, produzione lavoro e servizi, pesca e
solidarietà sociale.
Maria Florenzio
Auguri Angelo
Il papà Michele,
la mamma Anna Rosa,
la sorella Federica,
rivolgono i più affettuosi auguri a
Angelo Carpignano
per il suo 18º compleanno
attualità politica
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
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Ginosa polo di formazione professionale del territorio
La sede locale del C.N.I.P.A. Puglia punto di riferimento nel campo di
offerte formative altamente innovative e professionalizzanti.
Il C.N.I.P.A. Puglia ribadisce il suo impegno di formazione sul territorio di Ginosa.
Si sono, infatti, appena conclusi il corso
di formazione professionale in Alfabetizzazione informatica, riservato a disabili
in età non scolare e finalizzato a creare
la figura del “problem solver, ” ovvero di
un progettista in grado di gestire procedure personalizzate d’ufficio e di gestione aziendale e quello di Progettista
su sistemi Cad, destinato a disoccupati, ai quali è stata data la possibilità di
acquisire competenze in materia di rappresentazione grafica, in campo tecnologico, e di padronanza di conoscenze
relative all’hardware e ai software informatici. Da anni, in collaborazione con il
Ministero del lavoro, la Regione Puglia,
il Fondo Sociale Europeo e altre partnership locali, il C.N.I.P.A., (che conta
sedi anche a Bari, Santeramo, Enziteto
e Foggia)ricopre un ruolo di riferimento
in Puglia nella formazione di adolescen-
ti ed adulti. Particolarmente attiva è
la partecipazione degli utenti anche ai
due corsi ancora in via di espletamento, nella sede sita in via Martiri d’Ungheria 182 e diretta dal dott. Arcangelo
Melchiorre: Assistente domiciliare, finalizzato a conferire una professionalità nel campo dei servizi alla persona
a donne disoccupate, ai fini di un loro
inserimento qualificato nell’ambito delle strutture socio-assistenziali e Data
Administrator. Quest’ultimo, di durata triennale, rientra nell’espletamento
dell’obbligo formativo per ragazzi che
sono in possesso esclusivamente della licenza media e che, in alcuni casi,
hanno incontrato difficoltà nel percorso
di studi tradizionale, ai quali viene data
l’opportunità di acquisire solide competenze in ordine ai sistemi informativi e
di conseguire la Patente Europea del
computer. La creazione di personale
in loco si pone, pertanto, come una
lungimirante scelta formativa per futuri inserimenti, anche e soprattutto per categorie
che incontrano più difficoltà nel mondo del
lavoro. La vasta esperienza dell’Ente nella
creazione di figure professionali qualificate, compatibili con gli sviluppi del mercato
lavorativo, è ancora una volta confermata,
vista anche la sensibile presenza, nei corsi,
di utenti provenienti da realtà territoriali viciniore, che trovano nel comune di Ginosa un
punto di riferimento fondamentale per le più
innovative attività di formazione professionale. La creazione di personale esperto in
settori così all’avanguardia si pone, inoltre,
come una lungimirante prospettiva di intervento professionalizzante, dietro la quale
c’è una ben precisa analisi delle esigenze
territoriali e dei profili socio-economici del
contesto di riferimento. Sulla base di queste
premesse operative si muoveranno anche le
prossime offerte formative che il C.N.I.P.A.
di Ginosa presenterà al territorio.
Ippolita Lazazzera
I C “G. Deledda”: ecco il Progetto Solidarietà
L’ I.C. “ G:DELEDDA” da oltre un decennio partecipa ad iniziative di Solidarietà
con impegno e dedizione sia del personale docente e ATA che dei genitori sempre
molto sensibili e convinti promotori delle
buone pratiche dell’ Istituzione Scolastica.
Piccoli esempi, delle iniziative di solidarietà legate agli anni passati, sono:
- Concerto per Telethon
- Adotta una Pigotta :Produzione di bambole di stoffa e vendita di beneficenza pro
UNICEF
- Gemellaggio con la diocesi di PROPRIA’
per offrire un “piatto caldo” ai diseredati
- Adozioni a Distanza
- Raccolta di fondi per ridare la possibilità di camminare ad una bimba che aveva
perso le gambe ma non la gioia di vivere.
- Raccolta di fondi dalla vendita di oggetti
di DECOUPAGE prodotti in un laboratorio didattico attivato nella Scuola, pro
Mato Grosso e altre iniziative di
beneficienza
- Rappresentazione Teatrale con
raccolta fondi pro Azioni Umanitarie
- Il Mercatino della solidarietà:
Vendita di oggetti fatti dai ragazzi sotto la guida di docenti
esperti per devolverne il ricavato ad associazioni benefiche
quali ANFAS, AIDO, e altre.
- Dolce e Salato: Produzione e
vendita di Dolci e di Salati tipici del Natale per devolverne
il Ricavato ad associazioni che
operano sul Territorio locale,
Nazionale e Internazionale
Questo abbiamo già fatto e
tant’ altro ancora. Quest’ anno
vogliamo aggiungere ancora una perla alla
collana delle nostre buone pratiche.
Ci è stato fatto rilevare che non siamo avvezzi a comunicare alla cittadinanza tali
iniziative, pertanto quest’ anno, anche per
rendere più copioso il “Donato”, COMUNICHIAMO ai nostri concittadini che nei locali dei PLESSI dell’ I.C. “ G. DELEDDA”
gli alunni, i genitori e i docenti, offriranno
la MERENDA della SOLIDARIETA’ , secondo il calendario sotto riportato:
per “TELETHON”:
23 e 24 novembre e 6 e7 dicembre dalle ore
10 alle ore 11.30, offerta dai genitori degli
alunni della scuola dell’ Infanzia e della
scuola primaria del Plesso MORANDI presso i locali dello stesso in via Morandi
per “MATO GROSSO”
29 novembre e 13 dicembre dalle ore 10 alle ore 11.30, offerta dai genitori degli alunni della scuola primaria e delle classi prime
della scuola Media del Plesso DELEDDA
presso i locali dello stesso in via
della Pace
per sostenere “UNICEF” e gli indigenti di GINOSA
27 novembre e 18 dicembre dalle ore 10 alle ore 11.30, offerta dai
genitori degli alunni delle classi II
e III della scuola Media del Plesso
DELEDDA presso i locali dello
stesso in via della Pace
Un caloroso ringraziamento a tutti
coloro che interverranno
N.B- Durante le suddette giornate
risulta evidente che gli alunni dell’
I.C. Deledda parteciperanno alle
iniziative, consumando insieme
quanto preparato in cambio di un
piccolo contributo
Il Dirigente Scolastico
Alessandro CALABRESE
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La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
eventi e commenti
Pietro Lospinuso: soddisfatto per i fondi PIP al Comune di Ginosa
Devo esprimere tutta la mia soddisfazione per il finanziamento riconosciuto dalla Regione, nell’ambito dei fondi Cipe, al
progetto del Comune di Ginosa di pubblica illuminazione dell’area PIP per un
ammontare di un milione e cinquecento
mila euro. Un risultato che abbiamo faticosamente inseguito e conseguito, smascherando e battendo il tentativo della
Provincia di Taranto di escludere da tali finanziamenti l’intera area occidentale della Provincia attraverso procedure del tutto
arbitrarie. Ci siamo riusciti grazie ad atti
formali come le contestuali interrogazioni
mia alla Regione e di Augusto Pardo alla
Provincia del 18 settembre scorso, cui è
seguita una serie di contatti e di incontri
che ho avuto, insieme a Gino Montanaro
ed a Vincenzo Di Canio, con il Coordina-
tore dell’Assessorato Regionale allo
Sviluppo Produttivo dott.Pellegrino,
che ha condiviso le nostre tesi e le ha
lealmente calate nel provvedimento in
questione, che per l’appunto è non atto dirigenziale e non di Giunta.
Di tanto non posso non ringraziare,
insieme a tutti i Ginosini, il suddetto
Coordinatore, mentre devo purtroppo
rilevare l’ennesimo tentativo dei Colleghi Mineo e Costantino di appropriarsi di atti di cui in realtà hanno saputo
soltanto a posteriori, come dimostra il
fatto che hanno perfino letto male la
determina in questione, attribuendo
erroneamente al Comune di Ginosa,
invece di quello realmente ricevuto,
un finanziamento (due milioni di euro
per la palazzina-servizi) che in realtà
non ha ottenuto, essendo stato il relativo
progetto soltanto ammesso in graduatoria
ma non finanziato.
La mia soddisfazione, ed il mio compiacimento con il Comune di Ginosa che ha ottenuto un ennesimo riscontro alla sua grande
capacità di progettare e di cogliere ogni occasione per far crescere il nostro territorio,
sono tanto più grandi ove si consideri che
questo finanziamento di fatto corona e completa quella complessiva infrastrutturazione
dell’area PIP per la quale nella passata legislatura l’Assessorato che avevo l’onore
di dirigere stanziò ben 8 miliardi di vecchie
lire, che ci stanno consegnando un’area
per gli insediamenti produttivi capace di imprimere allo sviluppo della nostra Comunità
una straordinaria spinta in avanti.
Pietro Lospinuso
Lospinuso: “Improcrastinabili gli interventi di
potenziamento e di razionalizzazione al Porto di Taranto,
che sta perdendo colpi (in calo il traffico-containers)”
Il Consigliere Regionale
e Presidente Provinciale AN di Taranto Pietro
Lospinuso ha diffuso la
seguente nota: “Taranto sta subendo un altro
possibile,
devastante
colpo al suo sviluppo,
nel declino in atto del
suo porto a causa dei
mancati interventi di potenziamento e razionalizzazione. Sono preoccupanti i dati sul traffico-containers al Porto
di Taranto, calati da un
anno all’altro di circa
l’undici per cento tra imbarchi e sbarchi( nei primi dieci mesi del 2007 493 navi in banchine, a fronte delle 556 dello stesso periodo
del 2006) . La ragione di tale defaillance,
destinata a riprodursi e ad aggravarsi
nell’avvenire, è di
carattere infrastrutturale, e cioè attiene all’insufficiente
pescaggio dei fondali, che con i loro
14 metri e mezzo
non
consentono
l’attracco dei portacontainer di ultima
generazione,
ed
alla ridotta disponibilità per il traffico-containers della
banchina, che impedisce di ospitare
contemporaneamente più navi con
i gravi e costosi inconvenienti che ciò comporta. A causa
di questi limiti si è soprattutto perduta
la straordinaria occasione di attrarre a
Taranto MSC, ossia il secondo vettore
al mondo nel settore.
Sono pertanto assolutamente urgenti interventi volti sia ad approfondire i fondali,
sia a liberare i 550 metri di banchina oggi
utilizzati per il pet-coke per metterli a disposizione del traffico containers, in attesa di un complessivo potenziamento delle
strutture portuali e retroportuali per cui sono da tempo disponibili le risorse, ma che
continua irresponsabilmente a tardare, con
conseguenze che potrebbero anche essere
rovinose per l’economia dell’area jonica e
dell’intera Puglia. Su questo fronte, rivolgiamo un appello a tutti i soggetti interessati,
a cominciare da quelli istituzionali, perché
non si perda più tempo e si passi immediatamente all’azione. Noi siamo disponibili ad
ogni forma di collaborazione, nella consapevolezza che si tratta di un terreno decisivo per il nostro presente e per il nostro
avvenire”.
Per la segreteria
Tommaso Francavilla
eventi e commenti
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
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Costantino: «750.000 € per il Centro Storico di Ginosa»
Interessate le aree circostanti la Chiesa Madre, il Castello e l’alveo della Gravina
Continua l’azione di recupero del nostro
Centro Storico. Con la delibera di Giunta Regionale del 9 Ottobre 2007 n°1617
si destinano 2,2 milioni di euro per il Piano
di Intervento Settoriale (P.I.S.) denominato
Habitat Rupestre di cui è capofila il Comune di Laterza. Lo Stato e la Regione Puglia
intervengono direttamente per invertire la
tendenza all’incuria che di fatto ha sottratto i centri storici alla fruizione turistica e alla
abitabilità. 750.000 € sono stati assegnati a
Ginosa, Laterza e Palagianello, tutti comuni rientranti nell’area del P.I.S.. Per quanto riguarda Ginosa si tratta del recupero e
della riqualificazione del Centro Storico con
riferimento alle immediate adiacenze della
Chiesa Madre, del Castello e dell’alveo della
Gravina. Sappiamo quanto sia essenziale la
percorribilità della Gravina ai fini della sua
valorizzazione turistica, cosa impossibile
senza costruzione e manutenzione delle
vie d’accesso, pedonali e non. Senza questi percorsi parlare di Parco e di recupero
al turismo dell’area delle Gravine, rischia di
essere un mero ritornello. L’accessibilità di
questi luoghi deve inoltre essere unita ad un
loro utilizzo che tenga conto delle esigenze
della conservazione ma anche del necessario riutilizzo funzionale delle opere esistenti.
Una conservazione fine a sé stessa serve
a poco. Sarà questa la nuova sfida di tutte
le forze politiche. La configurazione classica
della nostra economia è evidentemente insufficiente a reggere il peso della globalizzazione. Una efficace politica turistica del territorio può iniziare non solo dal valorizzare le
bellezze storiche di Taranto veramente uniche, ma unirle ai tesori paesaggistici e storici non certo minori esistenti nella Provincia.
Questo finanziamento è un primo importante passo in direzione di quello “sfruttamento”
del bene ambientale e monumentale sempre
chiacchierato, ma mai compiutamente realizzato. 750.000€ andranno inoltre al Comune
laertino per il recupero della ex Gendarmeria
del Rione Mesola, per la sistemazione della
Piazza retrostante la Chiesa Madre di San
Lorenzo Martire e dei vari percorsi di colle-
gamento. Stessa cifra (750.000€) anche
per Palagianello che potrà ripristinare
gran parte delle pavimentazioni originarie
del suo centro storico. Naturalmente non
poteva mancare la città capoluogo che di
far ripartire l’economia ha un assoluto bisogno per le note vicende. In questo caso
l’Intesa tra Stato e Regione Puglia e la
conseguente accellerazione della spesa
nelle aree urbane porteranno al recupero
conservativo e al consolidamento statico
delle arcate dell’Acquedotto del Triglio
di epoca romana. Importo concesso, un
milione e mezzo di euro. Già da sette
anni fa se ne lamentavano i crolli e l’abbandono per la mancanza di fondi. Ed era
la stessa Soprintendenza ad allargare le
braccia. Bene, ora è il momento di far rinascere davvero le bellezze monumentali
di Taranto e della sua provincia. Essenziale però è l’impegno dei Comuni nell’utilizzare correttamente i fondi.
Il Consigliere regionale del P D
Paolo Costantino
Costantino: «Dalla Regione 1,5 milioni di euro per il
completamento dell’area PIP in Zona Bandiera»
La Regione Puglia, con atto dirigenziale n. 397 del 14 novembre
2007, ha varato un provvedimento notevole per lo sviluppo economico e sociale del territorio ionico”. Ginosa vi rientra con un milione
e mezzo per il completamento delle urbanizzazioni in Area Pip e per
la Pubblica Illuminazione. Si tratta di una “finitura” indispensabile per
il pieno utilizzo dell’area artigianale. A tal proposito gioverà ricordare
un attimo le polemiche che accompagnarono quella scelta amministrativa compiuta con l’Amministrazione di centrosinistra, cui molti si
opposero con svariate motivazioni. Ora invece non solo le piccole
aziende vi si sono potute allocare, ma anche colossi come Natuzzi.
Com’è del tutto evidente la scelta del governo regionale è stata
quella del completamento delle aree PIP nei Comuni che, in maniera virtuosa, hanno avviato le opere di realizzazione delle infrastrutture indispensabili per l’insediamento di attività produttive. In questa
occasione ha funzionato in maniera molto positiva il raccordo tra
Governo regionale, Provincia, Comuni e consiglieri regionali, che è
stata la carta vincente per costruire un progetto condiviso e utile al
raggiungimento di obiettivi fondamentali: in primo luogo, il completamento di aree industriali che, come tante volte è avvenuto nel nostro
Paese, rischiavano di restare inutili incompiute”.
Paolo Costantino
22
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Angelo Laurino: nominato Cavaliere
eventi e commenti
Per la prima volta la Regione Puglia finanzia
l’adeguamento e messa a norma degli edifici
Costantino: “sarà
adeguato l’IC “S. G. Bosco”
Nel numero scorso,
in questa stessa pagina, avevo scritto sul
nostro
concittadino,
Angelo Laurino. Molti
si sono complimentati per lo spazio che il
nostro giornale ha dedicato ad un ginosino
che si è distinto. Oltre
ai complimenti sono
giunte anche le critiche
che riguardavano una
dimenticanza nell’articolo.
Quale, la dimenticanza? È presto detto. Lo
scorso 2 Giugno, Festa
della Repubblica, Angelo Laurino ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al Merito della
Repubblica.
Indubbiamente, la nomina a Cavaliere è un
riconoscimento importante e non averlo citato è stata una “svista” che riconosco come tale.
A dire il vero, mi ero laasciato prendere dai meriti professionali del
cavalier Laurino, in quanto erano proprio quelli a farlo «un ginosino
speciale” e la nomina a cavaliere ne rappresenta il riconoscimento.
Altro rilievo che mi è stato fatto è stato quello che, altri, in passato,
avevano chiesto la istituzione di un “Albo d’Oro” per i ginosini che si
sono distinti vivendo lontano da Ginosa. La proposta era stata avanzata da Michele Galante, nostro collaboratore. Il rilievo è giustissimo,
quindi diamo a Michele la primogeniture che gli spetta per quanto riguarda la istituzione di questo riconoscimento, che (speriamo avvenga presto).S.G.
L’Istituto Comprensivo S.G. Bosco di Ginosa è entrato nella
speciale “classifica” del Piano Triennale di Edilizia Scolastica 2007-2009. E’ al 14° posto della graduatoria di merito su
21 Istituti richiedenti della nostra Provincia. E’ un impegno
speciale ed inedito della Regione per prevenire possibili disastri nelle scuole. Nel prossimo biennio saranno disponibili
299.970 € di finanziamento Stato/Regione per la messa a
norma dell’Isituto. L’importo totale dei lavori che saranno co-finanziati per il 33% anche dal Comune ammonta a
450.000€. L’impegno della Regione e della VIª Commissione
ha privilegiato gli Istituti con più gravi situazioni di inadeguatezza e pericolo su tutto il territorio pugliese. La Delibera di
Giunta Regionale di prossima pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione Puglia aspetta solo la presa d’atto del
Ministero della Pubblica Istruzione. Cifre e tempi contenuti
nel Piano dovrebbero essere integralmente confermati. Destinatari di questi finanziamenti sono i Comuni del Tarantino
per le scuole d’infanzia, elementari e medie (3 milioni di euro
di cofinanziamento Stato-Regione) e le Provincia di Taranto
per gli istituti d’istruzione superiore come Licei ed Istituti Tecnici (2,5 milioni di euro). Il finanziamento complessivo servirà
per scorrere fino ad esaurimento e salvo nuove urgenze
i plessi jonici ammessi a contributo a norma della Legge 11
Gennaio 1996 n°23.
Il Consigliere Regionale
Paolo Costantino
Inaugurata l’osteria “Le Sete”
24
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
eventi e commenti
Cuppolillo e i tre desideri3
Racconto popolare pugliese elaborato da Stefano Giove e Adele Carrera. Illustrazioni di Vito Furio
Continua
Passarono gli altri quindici anni, alla scadenza
dei quali, a casa di Cuppolillo, ritornò la Morte.
«Questa volta, caro mio, non ci sono né
sedie su cui sedere, né frutta da assaggiare.
Preparati che è giunta la tua ora!»
«Vi stavo aspettando Signora! – rispose il
contadino – Mi permettete, però, prima di andarcene, di farvi una domanda?»
«Che vuoi sapere?»
«M’hanno detto che siete imbattibile a carte.
Prima di andar via e di passare ad altra vita,
vorrei togliermi lo sfizio di sfidarvi, sono sicuro, che vi batterei».
«Non dare retta a sogni! – rispose la Signora
- Non è ancora nato quello che mi batterà!»
Ma il contadino non si diede per vinto e tanto disse e tanto fece che la Morte accettò la
sfida.
Una partita a carte, per essere tale, deve
avere una posta e, in quel caso, venne stabilito
che se avesse vinto Cuppolillo, la Signora delle Tenebre gli avrebbe concesso un anno di
vita (sempre in buona salute).
Dopo il taglio del mazzo iniziò la scopa.
Dopo la prima sfogliata, la Signora vinceva
per 4 a 0; alla seconda il punteggio arrivò a 8
a 0: nella terza sfogliata, Cuppolillo realizzò 9
scope e due punti. Vinse la partita e per la Signora si materializzò quello che non s’aspettava: la sconfitta. Si sa che il giocatore chiede la
rivincita e Quella propose a Cuppolillo di darle
subito la rivincita.
I due giocatori, decisero di raddoppiare la
posta e giocare un’altra partita. La Signora
delle Tenebre non accettava l’dea di uscire
sconfitta da quel confronto.
Giocarono una seconda, una terza ed anche
una quarta partita. In tutte Cuppolillo, con una
fortuna sfacciata, vinse.
Il gioco permise ai due giocatori di chiacchierare e, tra una chiacchiera e una confidenza, Cuppolillo seppe che gli toccava di andare
in Purgatorio, dove doveva scontare un bel
po’ di tempo di penitenza prima di salire nel
celeste Paradiso.
Le tante partite vinte davano a Cuppolillo la
possibilità di altri 16 anni di vita in buona salute e fu a quel punto che il contadino fece una
proposta alla Signora.
Dopo aver distribuito le carte disse:
«Facciamo una partita a 15 punti, ti dò 14 pun-
ti di vantaggio, e mentre io mi gioco i 16 anni
vinti, se tu perdi, allo scadere dei 16 anni,
quando mi porterai in Purgatorio, mi devi
dare la possibilità di bussare al Paradiso per
salutare dei vecchi amici».
La Signora cominciò a pensare all’offerta e intanto s’accorse che le carte disposte
sul tavolo erano: un 4, due assi e un 2. In
mano aveva il settebello. Guardò in faccia il
contadino e replicò: «Accettato! Partita a 15,
io parto da 14 punti, tu ti giochi tutto quello
che hai vinto finora ed io, se perdo, mi gioco
la bussata al Paradiso. Giusto?»
«Giusto!!!» Replicò Cuppolillo.
Nelle mani della Dama, oltre al settebello,
c’era anche un re e un cavallo. Con il settebello raccolse il 4, il 2 e l’asso e aveva già
fatto il quindicesimo punto!
«Vuoi giocare ancora?» Chiese al suo avversario.
«Perché dovrei ritirarmi?» Rispose quello
mettendo scopa con l’asso che aveva in mano.
Da quel momento, fino alle tre carte finali, il
contadino mise scopa ad ogni giocata della
Signora.
Risultato della partita: 18 a 16. Cuppolillo
aveva ottenuto altri 16 anni di vita in buona
salute e la possibilità di passare dal Paradiso
per il saluto agli amici.
Dopo quegli ultimi 16 anni vinti a scopa,
Cuppolillo, sebbene fosse sempre in buon
salute, era, oramai, un vecchietto che si
muoveva a fatica e, forse fu per questo che
aspettò con piacere l’arrivo della Signora,
che, puntuale, giunse alla data stabilita: «Sei
pronto? Questa volta non hai scampo. Devi
venire dove ti spetta!»
Il contadino era già bell’e pronto e seguì,
senza altri sotterfugi, la Morte.
Era inteso che prima di andare al Purgatorio, si passava dal Paradiso per salutare gli
amici!
In un cielo di un tenue azzurro, v’era, fatta
di nuvole, la porta d’ingresso del Paradiso.
Per bussare bastava sfiorare un ramoscello
di ulivo che spuntava, non si sa come, dalla
nuvolaporta, e quello fece Cuppolillo.
La nuvola s’aprì e apparve un vecchio,
ch’era tale e quale fratello Pietro, con indosso una bella tunica bianca invece del saio
che aveva quando era sceso in terra.
«Chi siete? Che volete?» Disse.
«Cuppolillo!» Rispose sorridente, il contadino.
Pietro sfogliò il Grande Libro degli Arrivi
e non trovò quel nome. «Mi dispiace. Non
siete della lista. Dovete bussare da qualche
altra parte!»
«Lo so che non sono nella lista - ribatté il
buon uomo - sono passato soltanto per salutarvi!»
«Cuppolillo, Cuppolillo, questo nome
non mi è nuovo!», disse San Pietro facendosi pensieroso «Adesso ricordo!! Voi siete
il contadino che ci ospitò nella catapecchia
quando andammo per Terra e che scelse desideri stupidi invece che la salvezza dell’anima! Però, mi sorprende, dopo tanto tempo,
vederti ancora in giro. Eppure da allora ne
sono passati parecchi di anni! Pensavo che ti
fossi già “arreggettato”! »
«Sono stati proprio quei desideri stupidi a
consentirmi di arrivare qua!» disse Cuppolillo.
San Pietro, non credeva alla sue orecchie
e, rivolto alla Signora delle Tenebre: «Signora, non sapevo che avevi messo su una
agenzia turistica!». La donna, visibilmente
contrariata, non replicò.
Il Santo, rivolto a Cuppolillo: «Vi ringrazio
per la visita e per i saluti. Riferirò al Priore e
ai confratelli...»
Il Contadino prontamente: «Se permetti,
dopo tutta questa strada, credo, che abbia
il diritto e il dovere di salutare di persona il
Priore.»
San Pietro, di fronte alla determinazione del
contadino si rassegnò e decise di andare ad
informare Gesù, della venuta di Cuppolillo.
Non passò molto tempo che la porta a nuvole si riaprì e, il Priore apparve insieme a
Pietro.
«Salute a voi Maestro!» Disse Cuppolillo sfoderando un inchino fino ai piedi.
«La pace sia con voi!». Gli rispose il Priore.
«Maestro – disse il contadino – tanti anni
fa, voi e i vostri confratelli, mi chiedeste
ospitalità per una notte ed io, pur avendo
una modesta cambre a cannizze, l’ho messa
tutta a vostra disposizione. Ho ascoltato, con
grande attenzione e ammirazione, quello
che proprio quella notte avete letto. Ebbene
proprio ad Abrahamo, i suoi ospiti non gli
dissero: ‘Dov’è tua moglie?’ Ed egli rispose: ‘
È là nella tenda’. E l’altro: ‘Tornerò da te
eventi e commenti
fra un anno; ed ecco, Sara, tua moglie
avrà un figliuolo’. I tre angeli fecero dono ad Abrahamo della felicità di un figlio
nonostante la loro età. Ricordo ancora
quello che disse il Fratello Matteo e allora ditemi: io sono una pecora o sono un
capro? E perciò, Signore mio, vi chiedo,
umilmente, ospitalità soltanto per una
notte.»
«Una notte sola!!?» Ripeterono, sbalorditi, ad una voce il Priore e Pietro.
Il Priore guardò il Suo santo apostolo facendogli capire di spiegare la situazione
e toccò a Pietro parlare: «Caro Cuppolillo, in Paradiso una notte soltanto non esiste per la semplice ragione che qui non
v’è la notte. Le anime benedette vivono
nella Gloria del Signore che è infinita e
come tale non è scandita dal tempo che
è solo una misura terrena!»
Il contadino, per nulla intimorito, replicò: «Io vivevo sulla Terra e vi ho concesso quello che la Terra mi permetteva
di darvi. Non sono io che ho stabilito le
misure e se in Paradiso non esiste una
notte sola è per Volontà Divina e non per
mia scelta. A Voi spetta di scegliere se
darmi o no ospitalità!»
Pietro, facendo ricorso a tutta la benedetta calma che aveva, proseguì: «Io te
l’avevo detto che dovevi chiedere la salvezza dell’anima. Tu, invece, hai chiesto
cose stupide che ti sono servite solo per
allungare la sua esistenza in Terra. Adesso devi scontare la giusta “ricompensa”
per il tuo egoismo.»
«Ma quale egoismo! – rispose Cupolillo
– L’amore per la vita che è un dono di
nostro Signore non può essere considerato un atto di egoismo! In fondo, ho solo
cercato, senza togliere nulla a nessuno e
senza far male a nessuno, di apprezzare
un dono per manifestare meglio il mio
ringraziamento al Padre Eterno!»
A quelle parole, Padre Priore, con
un atto d’imperio, disse a Pietro e alla
Signora delle Tenebre che a Cuppolillo
gli veniva concessa l’ospitalità. Un istante dopo, la nuovaloporta si spalancò e il
contadino varcò la soglia del Paradiso.
E rivolto a Pietro, Gesù disse: «Te lo
dicevo io che quello era più furbo di cento volpi messe insieme!»
E Pietro, per nulla dispiaciuto, richiuse
la porta di nuvole e con un inchino salutò
la Signora delle Tenebre.
Fine
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Web e Disabilità
Continua
Se le pagine del sito sono in conformità agli
standard del linguaggio XHTML 1.0 Strict e
quindi controllate con il validatore W3C (http://validator.w3.org ) e la definizione di attributi stilistici, impaginazione e presentazione
del sito seguono le specifiche CSS level 2 secondo le verifiche effettuate con lo strumento
automatico CSS Validation Service (http://jigsaw.w3.org/css-validator/ ), allora, posso
esporre i loghi seguenti:
img 2
img 3
Vi sono alcuni strumenti e programmi gratuiti
che aiutano nella verifica dell’accessibilità.
La Barra dell’accessibilità si installa sul Browser ed effettua alcuni controlli sull’accessibilità direttamente dalla pagina web visualizzata:
1. Internet Explorer http://www.webaccessibile.org/argomenti/argomento.asp?cat=474
2. Mozilla/Firefox Web Developer Toolbar http://chirpederick.com/work/
webdeveloper/
3. Opera http://www.paciellogroup.
com/resuorces/wat-about.html
- ATRC Web Accessibilità Checker : servizio
sperimentale che valuta una pagina web e fornisce un report con i problemi di accessibilità
della linea guida selezionata, fra cui anche
i requisiti della Legge Stanca http://checker.
atrc.utoronto.ca/index.html
-Colour Contrast Analyser , verifica le differenze di luminosità e colore tra il testo e lo sfondo, secondo l’algoritmo W3C http://juicystudio.com/services/colourcontrast.php
25
- Vischeck Color Blindness Simulation
controlla un’immagine o una pagina web
simulando alcune tipologie di deficit visivo
(protanopia, deuteranopia, tritanopia). Tale verifica ha senso se vi sono informazioni veicolate dal colore :
- Controllo di una immagine http://www.
vischeck.com/vischeck/vischeckImage.php
- Controllo di una pagina web http://www.
vischeck.com/vischeck/vischeckURL.
php
Altri strumenti a pagamento quali:
- BrowseCam , il servizio “Screen Captur Service” verifica la visualizzazione di
una pagina in diversi Browser grafici, sistemi operativi con molteplic risoluzioni
di pc. http://www.browsercam.com
- CSE HTML Validator, programma che
aiuta a creare pagine web sintatticamente corrette http://www.htmlvalidator.com
Vi sono anche lettori di schermo e browser virtuali:
- Lynux Viewer Service è un simulatore
di browser testuale http://www.yellowpipe.com/yis/tools/lynx/lynx_viewer.php
- Jaws Screen reader per Windows NT,
2000 Professional, 95, 98, ME
http://www.freedomscientific.com/fs_
productis/software_jaws.asp
Il corretto uso di tecnologie e ausili può
oggi contribuire in maniera determinante
all’autonomia di queste persone, favorendone la partecipazione sociale, l’accesso
alla cultura e alle attività ricreative, l’integrazione lavorativa e l’indipendenza economica.
La scuola è una istituzione che coinvolge,
a diverso titolo e in maniera trasversale,
ampie fasce della società (studenti, genitori, insegnanti, aziende fornitrici di ausili e tecnologie). Per questo motivo deve affrontare il problema dell’accessibilità
con pragmatismo e nel rispetto dei principi ispiratori.
Stiamo lavorando per far sì che molti siti
aderiscano alle regole di accessibilità, tra
non molto i siti web delle scuole ginosine,
saranno adeguati.
In seguito affronteremo l’accessibilità legata alla tecnologia informatica.
La mia e-mail è sempre disponibile per
chiarimenti, o quant’altro :
[email protected]
26
storie e racconti
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Videosorveglianza: la parola al Comandante della P. M. di Ginosa
Il sistema di videosorveglianza che il Comune di Ginosa ha inteso realizzare con la
tecnologia della società Megaitalia è volto
a garantire e gestire il traffico veicolare a
Ginosa e Marina di Ginosa. In occasione
dell’attivazione del sistema di video-controllo, il Comune di Ginosa in collaborazione con il Comando di Polizia Municipale di
Ginosa ha indetto per il prossimo 7 dicembre, una giornata di studio dal tema: “La sicurezza un bene per tutti – La videosorveglianza ed il controllo del territorio”.
Il programma della giornata, che si
svolgerà presso il teatro Alcanices, è
ricco e avrà inizio alle ore 9,00 con la
registrazione dei partecipanti; seguirà alle ore 9,30 il saluto del Sindaco
Luigi Montanaro, il saluto dell’assessore alla PM Felice Vizzielli nonché
dell’assessore alla Viabilità Toni Bitetti. Alle ore 10 è prevista la relazione della dottoressa Rosa Pizzulli comandante della PM di Ginosa. Sono
previsti gli interventi del dott. Paolo
Larizza comandante PM di Laterza,
del dott. Achille F. Benedetti esperto
su videosorveglianza e privacy, dott.
Michele Palumbo comandante della
PM di Andria.
In occasone dell’avvio di questo servizio,
ho rivolto alcune domande al comandante
della Polizia Municipale di Ginosa, dottoressa Rosa Pizzulli.
Comandante, vuole spiegare ai nostri
lettori cosa rappresenta l’avvio di questo servizio per la nostra comunità?
«Certo. Innanzitutto tengo a precisare che,
come previsto dall’Autorità Garante della
Privacy con provvedimento generale sulla
videosorveglianza del 29.04.2004 gli scopi
che l’Ente può legittimamente perseguire
sono solo le finalità di sua pertinenza, pertanto il videocontrollo del traffico con attività
di controllo e intervento sui flussi veicolari
che si sviluppano sul territorio urbano. Sono state posizionate delle videocamere sui
principali nodi critici di viabilità del traffico
al fine di ottenere da un lato un intervento
efficace ed immediato sulle problematiche
derivanti dal traffico veicolare e, dall’altro,
si cerca, in qualche modo, di ottimizzare
l’organizzazione del lavoro del personale dell’Area Vigilanza; questo sistema ci
consentirà di sopperire parzialmente alle
difficoltà derivanti dalla carenza in pianta
organica del personale del Corpo di Polizia
Municipale. Infatti, con l’attivazione di questo servizio, il sistema di intervento sulla
viabilità urbana sarà più snello e flessibile,
ovvero l’operatore addetto al videocontrollo potrà, direttamente fare intervenire nei
punti critici la pattuglia in servizio. »
Lei crede che, l’attivazione di questo
servizio riuscirà, in qualche modo, a
lenire le pene degli automobilisti ginosini?
«Credo di sì. Premesso che ogni ginosino
dovrebbe cercare di collaborare per “lenire” le proprie pene di automobilista con un
maggior “self control” e razionalizzazione
dell’uso dell’autovettura. Ovviamente questo da solo non basta. Aggiungo che è allo
studio un Piano per la Mobilità Urbana
che, integrato al sistema di videocontrollo ed al maggior rispetto del Codice della
Strada da parte di noi utenti tutti, ci permetterà di raggiungere risultati apprezzabili. È chiaro che ci deve essere un
cambiamento radicale nella gestione del
traffico. Dobbiamo passare dall’azione
di intervento e repressione sui nodi critici che il traffico veicolare registra, alla
prevenzione, ovvero a far si che non si
creino i presupposti stessi di questi nodi critici e, conseguentemente, regolare
la distribuzione del traffico veicolare in
maniera adeguata. Questo significa eliminazione dei punti critici o, per lo meno, la riduzione in maniera forte di tali
criticità. È chiaro che dobbiamo passare
attraverso una nuova regolazione della
viabilità di Ginosa e Marina di Ginosa.»
Cosa significa questo?
«Vista la struttura urbana che presenta, come in tutti i Comuni del Sud Italia,
strade strette oramai non più adeguate a
quelli che sono i flussi veicolari, aree di
parcheggio inadeguate rispetto alla percentuale dei veicoli circolanti, bisogna
fare in modo che, con uno studio più calibrato dei flussi si possano eliminare le
intersezioni di traffico con la creazione di
maggiori strade a senso unico. Questo
in parte consentirà una fluidificazione»
Se gli incroci dei flussi di traffico,
quale ad esempio quello tra via Roma
e corso V. Emanuele, sono un problema vero, non crede che ci sia anche
un aspetto collegato ad una riduzione
del traffico nel centro storico?
«Ci sono allo studio del Piano citato delle
zone a traffico limitato proprio per ridurre all’indispensabile l’accesso dei veicoli nel centro storico e cercare di creare
isole pedonali ed aree idonee a bambini,
mamme ed anziani che rappresentano
il maggior numero di utenti della strada,
non dimenticando che in questo modo si
potrà sicuramente incentivare le attività
commerciali, ricreative e di svago presenti sul territorio. Su questa questione
credo che ne riparleremo tra non molto
proprio per illustrare la prima bozza del
Piano del Traffico e della Viabilità.»
Il videocontrollo è anche uno strumento utilizzabile ai fini della sicurez-
za?
«Certo gli avvenimenti di questi giorni
e la domanda di sicurezza che si leva
in Italia ci porta a mettere l’accento su
come garantire la sicurezza dei cittadini. Queste videocamere, quindi, diventano un “occhio vigile” sulla sicurezza
dei cittadini. Diventa un controllo sui
veicoli che entrano ed escono dalla città. È chiaro che questo non diventa una
sorta di “Grande Fratello”. Il servizio è
rispettoso di tutte le garanzie costituzionali del cittadino e della legge
in tema di privacy; infatti il servizio
sarà svolto nel rispetto delle procedure previste dal Regolamento
già approvato con delibera di Consiglio comunale n. 67 del 22 ottobre 2007 che verrà fornito in copia
dal Comando di P.M. a chiunque vi
faccia richiesta. Si provvederà ad
informare i cittadini con appositi
cartelli stradali indicanti le aree videosorvegliate e si darà massima
informativa all’utenza garantendo
al massimo i diritti dei cittadini interessati. D’altra parte la Polizia Municipale rivestendo la qualifica di
Polizia Giudiziaria, potrà avviare,
nei casi e modi previsti dalla legge, indagini finalizzate a reprimere eventuali
ipotesi di reati, offrendo, in questo modo
una maggiore sicurezza urbana. Non a
caso il tema del convegno che andremo
a realizzare venerdì 7 dicembre è: “La
sicurezza un bene per tutti”.»
Comandante, nei confronti della Polizia Municipale ricadono anche altre
responsabilità, dal controllo sulle
attività commerciali a quelle edilizie.
Molti cittadini lamentano uno scarso
controllo su queste ultime. Cosa ci
dice in proposito?
« È chiaro che, come ho già detto, la carenza di personale limita fortemente le
nostre possibilità di intervento. È difficile
coprire a tappeto tutto il territorio: Ovviamente è nostra intenzione del Comando
di P.M. avviare una razionalizzazione
delle risorse umane al fine di migliorare
il nostro operato.»
Che significa, in cifre, carenza di personale?
«Gli standard prevedono un rapporto di
1 Agente di P.M. ogni 800 abitanti. A fronte di questo dato per Ginosa e Marina di
Ginosa dovrebbero esserci 30 agenti.
Attualmente, in servizio, ve ne sono 17,
È evidente che si opera al 50% del personale necessario. Con questi numeri
diventa più difficile una corretta organizzazione e programmazione del lavoro e
nel nostro caso significa sola assicurare
al minimo i servizi di istituto. Siamo costretti ad intervenire sulle emergenze e,
molto spesso, queste emergenze sono
rappresentate dalla richiesta di soccorso che i soggetti più deboli della società
rivolgono a noi, penso in primo luogo
agli anziani.»
Stefano Giove
argomenti e commenti
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
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Ginosa da tavola. Itinerario per buongustai
Villa Orti, la ristorazione condita di cordialità e simpatia
In uno dei punti più belli della nostra periferia, andando per la via che porta a Matera, la zona Orti, da qualche anno è stato
aperto un locale per la ristorazione che del
posto stesso ne ha preso il nome. Stiamo
parlando del locale Villa Orti. Il nostro itinerario per buongustai, questa settimana
ci ha portato lì per incontrarne i gestori. Pino Castria e Pippo Calabria. Due giovani
di Ginosa, il primo di 24 anni, il secondo
di 36 che da circa un anno (esattamente
nove mesi) gestiscono il locale e che, ad
un primo bilancio, hanno già dato prova
di essere persone determinate, con tanta voglia di essere, nella nostra cittadina,
punto di riferimento di eccellenza
nell’ambito della ristorazione.
L’ora non è tarda ma il locale
è già pieno di gente, anche se
non è serata semifestiva, e Pippo delega Pino a rispondere alle
nostre domande.
Chi sono e come nascono ristoratori Pino Castria e Pippo
Calabria, i giovani gestori, che
incontriamo sempre sorridenti
quando apriamo la porta scorrevole d’ingresso per entrare
nel ristorante Villa Orti?
«Pino Castria (io) ho avuto, fin
dall’età di otto anni, il desiderio di
dedicarmi a questo mestiere e lo
volevo imparare a tutti i costi; e
anche se molto piccolo, quando
i miei genitori me lo permettevano, ho lavorato in piccoli ristoranti ginosini, poi, a dodici anni, ho
lavorato nelle sale ricevimento finchè è arrivata l’età della scuola superiore ed allora ho scelto l’Istituto Alberghiero, laddove
mi sono diplomato e finalmente mi sono
sentito padrone del mio futuro. A diciotto
anni ero direttore di sala all’hotel Emiliano
di Marina di Gnosa; poi sono andato via
da Ginosa e per cinque anni ho lavorato
all’hotel Sheraton, all’Hilton e in diverse
altre importanti strutture alberghiere internazionali. Tuttavia non ero soddisfatto
perchè la mia grande ambizione era quella di lavorare nell’ambito della ristorazione, quello che mi dà la possibilità di avere
rapporto diretto con il cliente. Quello come
questo che vivo adesso in questo locale,
pertanto sono ritornato a Ginosa ed ho
ricominciato cercando di realizzare il mio
desiderio. A Villa Orti sono riuscito a farlo.
Pippo è un grandissimo amico, una persona ammirevole sotto tutti i punti di vista, la
sua formazione è avventa all’Imperatore
di Puglia, che è una garanzia, ha vissuto la sua esperienza lavorativa in diverse altre strutture locali e, infine, ci siamo
ritrovati qui, a Villa Orti. Il nostro è stato
un incontro casuale ma molto felice sotto
l’aspetto professionale.»
Da quanto tempo, e come, è nata
l’idea di gestire insieme questo ristorante?
«Dopo un certo periodo di lavoro in questo
locale, nel quale gestivamo la sala, che ci
consentiva di avere il rapporto continuo
con i clienti, che in questa attività è fondamentale, non avendo, però, la gestio-
ne dell’amministrazione, e, sentendo la
necessità di offrire un servizio completo
facemmo, insieme, la proposta al precedente titolare, di affidarci la gestione
completa. L’accordo l’abbiamo raggiunto
subito e da nove mesi, eccoci qui.»
Presa in carico la gestione, come vi
siete organizzati?
«Fin da subito abbiamo fatto una indagine di mercato per rilevare le esigenze
della clientela. Abbiamo riscontrato che le
richieste primarie sono un buon rapporto
qualità prezzo, prodotti locali e accoglienza generosa. Ci siamo subito attrezzati per soddisfare queste esigenze. E, in
breve, oltre alla pizzeria, anche i nostri
antipasti, gli antipasti Villa Orti, sono diventati celebri; in più con la nostra gestione, Villa Orti non è più soltanto pizzeria
ma anche ristorante con primi e secondi
piatti, con servizi completi anche per piccole cerimonie, battesimi, cresime, prime
comunioni ecc.»
Da quando Pino e Pippo gestiscono
Villa Orti, si sono notati cambiamenti
tra i frequentatori del locale?
«Devo dire con grande soddisfazione
che c’è stato un ottimo incremento di
presenze sia sotto l’aspetto della quantità che della qualità, in aggiunta abbiamo
riscontrato che molti sono quelli che vengono dai paesi limitrofi al nostro, Matera,
Montescaglioso ecc., evidentemente perchè il passaparola sulla bontà del nostro
servizio e delle nostre portate ha convinto
molta gente a visitare il nostro locale. E
vi posso assicurare che chi è venuto per
la prima volta, poi è ritornato.»
I vostri piatti più rinomati?
«L’antipasteria, tanto per cominciare, che
è composta da centinaia di portete, che
alterniamo ogni settimana, le nostre specialità in questo ramo sono gli sformati di
verdure e ortaggi. Ci vengono richiesti
continuamente e ogni volta riscuotono
grande successo di palato. Ma a questi possiamo aggiungere anche antipasti
caldi tipici di carne, di pesce, salumi e
formaggi. Poi, abbiamo i primi piatti che
hanno caratteristiche diverse a secondo
se parliamo di portate per cerimonia o da
ristorazione. Per il primo tipo consigliamo
al cliente piatti di un certo livello che ben
legano con la ricorrenza da festeggiare,
in questo caso il nostro impegno si riversa soprattutto sulla qualità e non sulla
quantità assicurando un servizio curato fin
nei minimi dettagli perchè vogliamo che il
cliente in quelle ricorrenze, che sono memorabili, abbia anche del nostro servizio
un ricordo indelebile. Per i primi piatti da
ristorazione, invece, abbiamo un vasto assortimento che, se mi permette, non voglio
elencare perchè gradirei che i lettori fossero stuzzicati a venire ad assaggiarli e a
viverli come una sorpresa del nostro locale. Ma non tralasciamo di dire che il nostro
grande cavallo di battaglia
è, e rimane, la pizza, cotta
in forno a legna, con pasta lievitata naturalmente
e condimenti genuini al
cento per cento. La pizza
Villa Orti è una delle migliori e più apprezzate del
circondario, non a caso ha
vinto diversi premi partecipando a Concorsi di pizza
DOC»
Perchè scegliere Villa
Orti, per passare una
serata?
«Innanzi tutto per il posto. Villa Orti è situato sul
punto più alto di Ginosa
e questo assicura d’estate un clima frizzante, che
aiuta a passare una serata (specialmente quelle afose) in modo
rilassante, come se si stesse in montagna
e vi anticipo che per la prossima stagione
estiva abbiamo previsto “serate eventi” e
musica ogni sera per migliorare la qualità del servizio e rendere più piacevole la
permanenza nel nostro locale; in inverno,
scegliere Villa Orti perchè il freddo esterno
è compensato dal calore che all’interno il
nostro locale offre che è come quello di
uno chalet. Scegliere Villa Orti, sempre,
per il rapporto qualità prezzo che riusciamo
a mantenere ad un ottimo livello cercando
di venire incontro alle esigenze di tutti i nostri clienti. Infine, scegliere Villa Orti perchè
l’accoglienza che il personale, a tutti i livelli,
riserva è il punto di forza essenziale per tutto il lavoro che qui svolgiamo. Il sorriso sui
nostri volti, il benvenuto per ciascun cliente
fa parte della filosofia di gestione. Quando
una persona entra nel ristorante deve già
sentirsi a casa sua perchè la fiducia che ci
accorda quando si mette nelle nostre mani per la scelta delle portate di cui si deve
servire, è una fiducia che va ripagata con il
calore e la cordialità. Abbiamo fatto di questo, il nostro stile di gestione.»
E non lo si può negare, a Villa Orti da
Pino e Pippo sembra di mangiare nel “ristorante di casa propria” e se in nove mesi
di gestione si sono potuti contare 18.000
coperti serviti (come ci ha detto Pino Castria), qualcosa vorrà pur dire!
Adele Carrera
foto Erasmo Mazzone
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La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Rubrica a cura
di don Franco Conte
Arriva l’Avvento, il tempo che apre la
strada e che invita i credenti ad una preparazione intensa in atteggiamento di
preghiera, di attesa della venuta del Salvatore, di Colui che salva.
Arriva l’Avvento, ma ci mettiamo in direzione …su un binario morto.
Per usare un’immagine del linguaggio
sportivo, ho la sensazione di assistere ad
una partita di calcio che finirà comodamente sullo 0-0.
Perché?
Aspettiamo una Persona che è già arrivata e già conosciamo. Aspettiamo un
evento che si è già compiuto tanti anni fa.
Aspettiamo e, indipendentemente dalla
nostra attesa, il Natale è assicurato.
E, allora, tocca a noi re-inventare l’Avvento.
Quando gli ebrei del passato invocavano
la venuta del Messia, vivevano proprio
male. Peggio di adesso: erano senza patria e senza terra, in esilio e in schiavitù,
subivano angherie ed ingiustizie. I profeti tenevano viva la loro speranza e prospettavano tempi in cui sarebbe venuto
il Liberatore e il Salvatore e la loro storia
sarebbe cambiata radicalmente.
Le letture di questo tempo liturgico ci rimandano a quelle situazioni.
Il Messia è giunto, il Salvatore è nato nella loro terra, ma non l’hanno riconosciuto,
anche perché il Regno che annunciava
non era di questo mondo, il cambiamento
che proponeva mirava soprattutto al cuore, il potere che esercitava non riguardava le cose ma le coscienze.
Noi, oggi, con il linguaggio dell’Avvento,
siamo invitati a ripercorrere le stesse tappe, a rivivere gli stessi sentimenti e, se da
una parte facciamo fatica ad identificarci
perché viviamo situazioni completamente
diverse, dall’altra facciamo gli
stessi errori, perché non riusciamo a capire che cosa vuol
dire essere salvati.
Faccio degli esempi concreti e
ci capiamo meglio.
Un immigrato senza lavoro e
senza casa, costretto a raggranellare soldi per sopravvivere, toccherà con mano la
salvezza quando avrà la certezza di un salario e di una
casa. Uno sventurato che ha
avuto un incidente e viene lasciato solo e ferito sulla strada, sentirà arrivare la salvezza quando qualcuno, per un
atto di solidarietà, si fermerà e
chiamerà il 118.
Ora, se viviamo tranquilli, in
eventi e commenti
Come la penso io …dalla A alla Z
A - AVVENTO
case confortevoli, riempiti di abbondante
cibo, assistiti da telefonini e Internet e Home video e fotocamere digitali, confortati
da divertimenti e vacanze assicurate da
tour operator invidiabili… difficilmente avvertiamo il bisogno di essere salvati. Abbiamo tutto e i soldi e il benessere ci mettono al sicuro di tutto. La nostra salvezza
ce la costruiamo noi, ogni giorno, con le
nostre mani, con le nostre cose.
Scriveva il teologo americano Paul Tillich (1886-1965): “Penso al teologo che
non aspetta perché possiede Dio chiuso
in un edificio dottrinale. Penso all’uomo
di Chiesa che non aspetta Dio perché lo
possiede racchiuso in un’istituzione. Penso al credente che non aspetta Dio perché lo possiede rinchiuso nella propria
esperienza. Non è facile sopportare questo non possedere Dio, questo aspettare
Dio”.
C’è, infatti, un clima ben diverso non solo nella società civile che non aspetta più
nulla fuori di se stessa, china com’è sui
suoi beni, sui piaceri, sui possessi, sull’orizzonte dell’utile e dell’immediato. Ma
non c’è talora attesa vera neppure nella
stessa comunità cristiana, quando ripete
i riti natalizi quasi fossero tradizioni obbligate e scontate.
A questo punto se domandassi al mio unico lettore: “Perché invochi il Salvatore?
Che cosa vuoi dal Signore che viene?”,
sono quasi sicuro che resterebbe senza
parole e… senza attesa.
Come scrive Tillich, c’è il teologo che è
convinto di aver catturato Dio nel suo
sistema dottrinale. C’è il sacerdote che
ripete le sue liturgie e i suoi programmi
pastorali secondo una routine dagli esiti
prevedibili. C’è il fedele che si rinchiude
nelle sue faccende, riservando a Dio solo
il tempo indispensabile così da non compromettere l’equilibrio tra interessi esteriori e rispetto religioso. E invece, ammonisce il teologo, dovremmo essere tutti
più consapevoli di “non possedere Dio”,
di aver bisogno di lasciargli uno spazio
libero ampio e sgombro perché egli possa giungere a noi e in noi. Anzi, attendere
Dio dovrebbe essere una legge costante
dello spirito: Dio è infinito, i suoi doni sono sempre nuovi, il suo mistero è sempre
invalicabile, nonostante il nostro tentativo
di sondarlo e l’illusione di esaurirlo. Per
questo lo dovremo sempre aspettare e le
sue sorprese non cesseranno mai.
E allora? Allora l’Avvento chiede di essere più profondi e riflessivi per riconoscere
il Salvatore e, soprattutto, per sentirne il
bisogno. Infatti, se apriamo bene gli occhi ci accorgiamo di esserci costruiti dei
rifugi dorati dove stiamo bene noi e non
c’è posto per nessun altro. Stiamo bene,
ma attorno c’è sofferenza, miseria, interessi disumani, violenza di ogni genere.
Nelle nostre città del benessere regna
l’indifferenza più piatta. Nelle nostre case c’è il rischio, sempre in agguato, di
perdere l’amore. Nella nostra vita c’è la
paura di restare soli.
Abbiamo anziani, abbandonati impietosamente dai figli; genitori, stanchi di
stare insieme ed alla ricerca di nuove,
approssimative sistemazioni; giovani
senza impegno e senza speranza; ammalati sopportati e trascurati. Siamo tutti
avvolti da un senso di rassegnazione e
di fatalismo simile all’oppressione ed alla
schiavitù dei tempi passati.
E l’Avvento, iniziando il nuovo anno liturgico, diventa il tempo dell’invito, in
cui ciascuno di noi è chiamato alla prova
dell’attenzione.
Attenzione al mistero. Attenzione ai vari
avvenimenti per decifrarne il significato
e coglierne il rapporto col mistero. Attenzione al proprio impegno che va rinnovato il ogni situazione, per non rimanere
esclusi dal “gioco di Dio”.
Questa attenzione è una caratteristica
fondamentale della nostra fede. Abbandono e consapevolezza. Discrezione e
presenza. Sintonia con l’eterno e sintonia con le “ore” della Storia. Fiducia e
lucidità.
Ogni cristiano è chiamato ad un’esperienza di fede che lo lancia nell’avventura di “cercatore di Dio”, per giungere alla
scoperta che, in realtà, egli è un “ricercato da Dio”. C’è un Dio che lo aspetta e
ci sono tanti uomini che aspettano, che
hanno diritto di aspettarsi
qualcosa da lui.
Questa attesa non sarà certo
l’alibi del disimpegno: ci terrà
vigilanti, attivi ed impegnati. Un’attesa che non vuole
essere per nulla un’inerzia
passiva; nulla, al contrario, è
più dinamico: infatti, attendere significa esattamente tendere-a, tendere verso. È una
spinta, una tensione verso il
futuro, un invito a non stare
fermi…nell’attesa della Sua
venuta!?
Ecco perché abbiamo bisogno, ogni anno, di Avvento.
Ecco perché dobbiamo reinventare l’Avvento.
eventi e commenti
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
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AVIS E TELETHON UN PROGRAMMA MOLTO INTENSO
L’Avis continua a legarsi in maniera indissolubile con Telethon, questo però non impedisce all’Associazione di continuare nel
suo personale programma, e infatti Domenica 18 novembre l’autoemoteca del
centro trasfusionale di Carbonara ha fatto
sosta a Marina di Ginosa per la consueta
donazione. Ebbene oltre quaranta prenotazioni e 34 sacche utili di sangue, ancora
un sorprendente successo per noi, e per la
raccolta sangue. Affaticati dal tanto lavoro,
ma contenti delle risposte positive della
cittadinanza, l’Avis si prepara ad un’altra
donazione. Prima di mandare i ragazzi e i
docenti in vacanza Sabato 15 dicembre,
l’autoemoteca sosterà nel cortile del Bellisario in via della Pace per la donazione
dei docenti, studenti e quanti vorranno effettuare una donazione.
Proprio il periodo natalizio vede l’Avis
e Telethon, dopo tanti preparativi e incontri, impegnati attivamente e vivamente nella loro corsa per la solidarietà. Il
programma è stato stilato. Bisogna solo
partecipare e contribuire a rendere queste manifestazioni e questo Natale un
Natale di Solidarietà. Quest’anno le feste
natalizie si arricchiscono di significato,
proprio grazie al programma predisposto
da infaticabili associazioni e sostenitori
del progetto Solidarietà.
Tutte le manifestazioni patrocinate dall’Amministrazione Comunale, avranno la
collaborazione dell’Avis supportata dal
medico sociale Dott. Rino Mastrodomenico con l’ausilio della Pro-loco, dei LUMAGIGI, Ser 118, Croce Rossa Italiana, la
Misericordia, la C.I.A, i periodici locali la
Goccia,Alleanza Jonica e L’Orologio.
Qui di seguito riportiamo il programma che
verrà seguito, invitandovi tutti a partecipare numerosi e collaborativi come il popolo
avisino ci ha sempre abituato in tutte le
manifestazioni che l’Associazione ha posto in essere.
Telethon – 2007“Ginosa Città Solidale”
• Istituto Comprensivo San G. Bosco,
mercoledì 5 dicembre e giovedì 6 dicembre
Progetto: “Solidarietà Natale”;
• Istituto Comprensivo G. Carducci, seconda decade di dicembre
Progetto: “Settimana della solidarietà”;
• Istituto Comprensivo G. Deledda, venerdì 23 e sabato 24 novembre, in replica
giovedì 6 e venerdì 7 dicembre
Progetto “ La merendina della Solidarietà”;
• Istituto Comprensivo Calò e L. Radice, giovedì 13 e venerdì 14 dicembre
Progetto “L’Eco della Solidarietà”e
“Quartiere solidale”;
• Banca del Tempo, prima decade di dicembre
Progetto: “Educazione alla vita – Guida
sicura” rivolto alunni del Bellisario;
• Gruppo, MasciGinosa 1 e Masci
Ginosa 2 ,: sabato 1 dicembre dalle ore
19.00 in Piazza IV Novembre “Pettolata
insieme per Telethon”
• Sabato mattina 1 dicembre incontro con
alunni docenti e genitori scuole supe-
riori preparazione alla donazione ;
• Giovedì pomeriggio 6 dicembre incontro con i dirigenti regionali al Teatro
“Alcanices”
• Sabato mattina 15 dicembre raccolta e
donazione con i ragazzi di IV e V istituti
superiori,
• Sabato sera 15 dicembre grande manifestazione di solidarietà al “Palazzetto
dello Sport” inizio ore 18,30 Avis, Pro-loco, LUMAGIGI e C.I.A di Carmelo Candia
organizzano una serata per la raccolta a
Telethon in cui si esibiranno:
Palestre Palextra di L. Santantonio;
Gymnasium di Anna Ranaldo;
Life Club Marina di Ginosa di Rino Punzi
;
Centro Kick-Boxing di Franco Gentile
Centro Karate di Pirrazzo
Teatrino a cura dell’Arci – Ponte di
Ginosa
Gruppo Musicale Rock di Mimmo Cantore
Gruppo di Pizzica della Maestra M.Carmela
Ribecco
Trio musicale “Alcanices” del Maestro D.
Iuppariello
Teatro con i ragazzi del Centro Aggregazione Giovanile “D. Covella”
Interventi di cantanti solisti ginosini
Presenta e conduce la serata: bè questa sarà una sorpresa!
• Domenica mattina 16 dicembre - ore
7,30 piazza IV novembre con ad A. C.
di Cristo Risorto e Genusia Bike cicloturistica con Genusia Bike “Trofeo
Telethon” partenza e arrivo piazza IV
novembre durante la cicloturistica sarà
possibile degustare e acquistare dolci
tipici del Natale;
• Domenica pomeriggio 16 dicembre,
Salone delle Feste “Imperatore di
Puglia” raccolta per Telethon;
• Domenica sera 16 dicembre ore
18.30 teatro “Alcanices. La serata vedrà l’intervento dei rappresentanti delle
autorità, esperti, rappresentanti delle
associazioni, delle scuole, dei gruppi,
seguiranno ringraziamenti e rendiconto. Durante la serata si esibiranno :
Soprano Prof.ssa Carmen Pignatelli
Il gruppo Teatrale Orizzonti 2000 di Nicola Mancini
Symbola scuola di musica del Prof. Gabriele Maggi
Associazione Culturale La Jarvine recitazione poesie in vernacolo.
Durante la serata sarà presentato dall’artista Damiano Bitetti la litografia che l’Avis
farà dono a tutti i soci per le festività Natalizie.
• Domenica sera 16 dicembre teatro Alcanices, serata di ringraziamenti e rendiconto, presenza di un esperto; (programma dettagliato in allegato).
Per ogni e ulteriore informazione i responsabili sono a vostra completa disposizione ai seguenti numeri o indirizzi di
posta elettronica Telef. 3287555359 - Fax
099/8244486 – E.mail avisginosa@alice.
it
A cura dell’Associazione Avis
C. Malagnini
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riceviamo e pubblichiamo
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Partito Democratico Collegio 18- Ginosa-
Gli elettori italiani tra due fuochi
di Francesco Bruno-Pidì di Taranto
I discorsi di Berlusconi e di Veltroni a cosa
servono, in questa fase dove, la politica
interna è agitata anche dalla situazione
internazionale?
Veltroni affronta le primarie sfidando Letta,
e la Rosy Bindi, per formare un nuovo partito, il Pidì.”Padron” Berlusconi si autoproclama nel centrodestra leader indiscusso
del popolo delle libertà, nuovo partito con
tanti circoli, che va da Dell’Utri alla Brambilla. Alla faccia di Fini, di Casini e Bossi.
Si dice: il mondo non tace, Berlusconi
nemmeno. Bisogna abituarsi a vivere in
compagnia della tensione. Ma non è facile.
La tensione, almeno per quanto riguarda i
fatti collettivi, è un momento, un salto di fase che rompe vecchi e logori equilibri e ne
prepara rapidamente di nuovi. In Europa
l’ultima rivoluzione comincia con la caduta del muro di Berlino1989. Quella italiana
inizia con la distruzione dei partiti costituzionali, 1992. Qualcuno direbbe: L’Italia
non vive, oggi, in un’epoca di rivoluzioni,
ma di tensioni protratte al di là d’ogni limite
tollerabile e ragionevole.
I dati oggettivi non mi sembra che escludono ciò che passano sotto i nostri occhi.
L’Italia sta precipitando nella crisi. Violenza negli stadi di calcio, tra tifosi e poliziotti
dello Stato; violenza sui cittadini italiani da
parte di immigrati, creando odio agli stranieri, bambine che si prostituiscono, rapine
nelle abitazioni, giovani senza regole, città
in dissesto finanziario, la criminalità, mafia, camorra, sacra corona unita, sono in
crescita. Il Grillo Beppe che porta in piazza
il popolo che grida: ” via i parlamentari corrotti, condannati, intercettati in loschi affari”. Poi ci arrivano notizie dall’estero, dove
i nostri soldati non ritornano vivi dalle loro
missioni di pace. L’ultima vittima ci arriva
da Kabul, Afganistan, pugliese, di Lecce,
Daniele Palladini, 35 anni, sposato e padre di una bambina.
L’assetto internazionale è stato sconvolto
irrimediabilmente, i conflitti locali dilagano, l’intera carta geografica di guerra del
pianeta ne è precorsa, Iraq, Iran, Somalia,
Afganistan, Palestina, Israele, Cambogia.
Ora è nato il Partito Democratico. Veltroni
è stato eletto con il popolo delle primarie.
Tante le donne elette nella costituente
nazionale e regionale. Un vero successo.
Ora si deve cambiare direzione politica.
Con uomini e donne nuovi, con capacità e
voglia di fare politica. Guardando gli interessi e i valori, della giustizia, della ricerca, della meritocrazia, della famiglia, dei
malati, dei bambini, del lavoro ai giovani,
ai pensionati.
A chi sarà affidato il Partito Democratico,
segretari, nazionale, regionali, provinciali, devono avere un compito specifico:
controllare gli amministratori del partito:
consiglieri comunali, aziendali, provinciali,
regionali,deputati, sindaci, ministri,asses
sori,presidenti di Province e di Regione.
Se non si va in questa direzione, il cambiamento è un falso. Bisogna distinguere
la classe dirigente del nucleo interno del
Partito Democratico, con i compagni e
amici che amministrano nelle realtà locali.
Se si vuole puntare sulla pulizia, morale,
amministrativa, bisogna togliere i vecchi
giochi, i giovani vogliono partecipare alla
formazione di una classe politica eliminando le vecchie parrocchie che si trasformano da nuovi padroni. Veltroni ed Emiliano
devono avere il coraggio di spazzare via
politicanti che non hanno interessi collettivi, perché la nostra democrazia oggi è in
pericolo e gravemente malata. Ci vuole
una forte cura di coraggio, di rabbia politica, di autoritarismo. Naturalmente questa
strategia più articolata e moderna avrà, in
termini politici, un costo di impopolarità?
Chi fa politica puntando sull’arricchimento personale non può essere sopportato
dalle persone serie. Berlusconi ha un atteggiamento politico che punta alla sua
interpretazione ”economistica”che sono le
sue aziende, dove in parlamento si porta
uomini che non appartengono alla politica, alla società italiana, ma ai suoi interessi. Mentre, Veltroni deve portare avanti la
linea “politica riformatrice” che ha bisogno
di una linea dura, chiara che, attraverso
le istituzioni prevalga una giustizia sociale
senza creare spaccature e strumentalizzazioni tra uomini, che giocano le sorti
della democrazia italiana.
Il consigliere
comunale Geometra
Emanuele Rosato
chiarisce
Egregio Direttore,
l’articolo pubblicato sull’ ultima edizione del Suo giornale avente per titolo “ i
lettori……….il duo Sozio – Rosato “, ha
creato fra i cittadini non pochi equivoci e
fraintendimenti sulla integrità morale, professionale e politica della mia persona.
Premesso che la persona di cui si parla
nell’articolo in questione ed a cui i lettori
rivolgono il proprio disappunto è un INGEGNERE e non un culturalmente misero GEOMETRA, quale ahimè è il sottoscritto, La prego di pubblicare questa
mia missiva con la quale voglio rassicurare i cittadini tutti, gli amici, coloro che
hanno stima di me sia professionale che
personale ed i miei elettori e/o potenziali
elettori per le future competizioni che il
sottoscritto
1) non ha mai avuto incarichi dagli attuali
amministratori;
2) non ha mai avuto incarichi dai precedenti amministratori;
3) ha sempre fornito il sostentamento
alla propria famiglia con il proprio lavoro
onestamente procurato;
4) fa politica non per affari personali;
5) è sempre stato di sinistra, non è mai
stato di destra;
6) non è un camaleonte o un pavone cioè
con colori ed idee cangianti;Sino ad oggi,
non ha mai sofferto di PERATITE, proprio così, PERATITE non peritonite, cioè
non fa parte di quella categoria di persone che a seconda di come tira il vento fa
sventolare la propria bandiera
Egregio DIRETTORE, una prossima volta che mi auguro non ci sia, La
invito a ben specificare e a fare in modo
che non si creino dubbi e perplessità da
parte di chi legge il Suo giornale.
Tanto dovevo per la difesa e la
tutela della mia dignità personale, professionale e politica
La Ringrazio per la paziente
ospitalità su queste pagine.
Geom. Emanuele ROSATO
consigliere Comunale del
Partito Democratico
eventi e commenti
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
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Le considerazioni ginosine di Pierino Perrone3
Gli anni dell’anti spreco
So che le cose raccontate, alle nuove generazioni, dalla mia, possono talvolta risultare incredibili, ma la realtà era ben diversa da adesso. Ad esempio il cappotto “quann’era cunzumàte” si era soliti rivoltarlo, così come le giacche; i calzini a
lungo andare e a forza di rammendi, presentavano diversi colori. Quando i polsini
e il collo della camicia si rovinavano venivano sostituiti utilizzando una striscia
di stoffa ritagliata dal retro della camicia
stessa (ovviamente finché era possibile);
anche nelle confezioni le camicie erano
provviste di colletto e polsini di ricambio.
Per quanto riguardava la corrente elettrica, la situazione era ancora peggiore e
doveva essere usata solo lo stretto necessario. La sera ci si arrangiava con il
lumino acceso per onorare santi e parenti defunti: fortunatamente... in ogni casa
questi non mancavano mai.
I bambini che abitavano in campagna non
avevano questo problema in quanto la
corrente elettrica non arrivava e ci si illuminava con il lume a petrolio. Questo esisteva in due versioni: uno da tenere fisso
in casa, dal momento che un colpo d’aria
lo avrebbe potuto spegnere, l’altro (u lampàre) era portatile e costruito in modo da
sopportare le intemperie. Gli adulti provvedevano alla manutenzione dello stoppino, per far sì che fosse sempre della giusta lunghezza e al caricamento del petrolio nella lampada. Ma quando
la campana in vetro del lume
diventava opaca e annerita
dal fuoco, erano i bambini a
pulirla: essendo infatti il buco
molto stretto, solo una mano piccola poteva entrare per
strofinare la paglia all’interno
del lume. Forse è per questo
che le famiglie contadine erano numerose? Per non rimanere al buio? Infatti con l’arrivo della corrente elettrica si
ebbe un forte calo di nascite.
So bene che alcuni sociologi
dicono che il calo demografico è stato provocato dalla
invenzione della televisione,
ma se non ci fosse stata la
corrente elettrica dove si sarebbe potuta attaccare la spina?
*****
La quarta elementare
Ho frequentato le scuole elementari in campagna ad eccezione della quarta, che frequentai a Ginosa: era l’anno
scolastico 1957-58. Il mio insegnante era il maestro Leccese, uomo energico, severo ma ricco di iniziativa. Tra
le tante attività da noi svolte,
quell’anno fu istituita per la
prima volta, con l’avallo del
Direttore Didattico prof. Leonardo Crichigno, la figura del-
l’alunno-carabiniere-vigile. Tale figura ottemperava a questi doveri: al mattino si
andava a scuola prima degli altri scolari,
si depositava in classe la cartella, si indossava la bandoliera e, muniti di paletta, si scendeva nel cortile a marciare. Al
suono del fischio del maestro, con passo
spedito, si doveva raggiungere la postazione precedentemente assegnata; il nostro compito era quello di dirigere il traffico e agevolare l’ingresso dei bambini più
piccoli nel cortile dell’istituto.
Il nostro motto era una marcetta che iniziava così: “In città il traffico è intenso, e
si sa si deve vigilar, e noi bimbi l’esempio vogliam dar, pronti a far da guida al
pedon...”.
Potete immaginare le reazioni dei ginosini la prima mattina che prendemmo servizio: la gente si fermava incredula ad
osservarci, gli anziani pensavano fossimo scappati dall’ospedale di Bisceglie,
altri dicevano che era meglio studiare
che perdere tempo in stupidaggini, e così via.
So che un giovane oggi potrebbe dire
che all’ora in cui prendevamo servizio i
traini avevano già raggiunto le campagne, i muli stavano già arando e gli asini
erano partiti ancor prima perché più lenti,
ma noi ci sentivamo gratificati poiché proteggevamo i più piccoli.
Oggi le cronache parlano spesso di atti di
bullismo nelle scuole, ma questa è un’al-
tra storia.
*****
La raccolta differenziata dei rifiuti
Uno dei tanti problemi che affligge il nostro Paese riguarda lo smaltimento dei rifiuti e da oltre vent’anni ci viene detto che
la raccolta differenziata dovrebbe abbattere il costo dello smaltimento. Il comune
in cui risiedevo fino a non molto tempo fa
fu uno dei primi ad attrezzarsi in tal senso
dotandosi di contenitori differenziati per
la plastica, il vetro e la carta; ma di riduzione dei costi, nemmeno l’ombra. Forse
perché la bolletta, e non solo quella sui
rifiuti, si ispira alla medaglietta dell’amore: pagherò “+ dell’anno scorso ma - del
prossimo anno”.
Successivamente ci venne detto che,
sempre al fine di abbattere i costi, si doveva attivare la raccolta differenziata dei
rifiuti umidi porta a porta: come prima
nessuna riduzione sulla bolletta, in compenso però devo acquistare i sacchetti
omologati per tale raccolta. Poiché i sacchetti sono trasparenti, in questo modo si
è facilitato lo scambio di idee tra i pensionati sugli alimenti consumati dalla famiglia: uscendo di casa si possono infatti
sentire discorsi come: “Dove hai comprato quelle banane? Erano buone” oppure
“Ah, anche tu hai mangiato le uova” e così via.
Ma questa raccolta porta a porta fa fatica
ad attecchire.
Ovviamente il porta a porta per
la raccolta dell’umido a Ginosa
c’era già moltissimi anni fa.
Nel rione S. Antonio dove io
abitavo c’era infatti un signore il quale, accompagnato da
un asino che trasportava dei
contenitori in legno chiamati
“varlàcchie”, al mattino presto
passava per le strade munito di fischietto per avvisare del
suo arrivo. Al grido “ci a scénne” (forse perché il contenitore dell’umido era posizionato “nda nghianàte”?) le donne
accorrevano numerose. Tutto
questo era a costo zero. Questo signore era una persona
onesta, e non possedeva discariche abusive: tutto l’umido
raccolto lo riversava infatti nei
suoi terreni adiacenti al paese. Il raccoglitore porta a porta coltivava infatti ortaggi che
vendeva direttamente ai consumatori. Quando le signore
che si recavano “a vecchiàre”
per acquistare le sue verdure
gli chiedevano come facesse
ad ottenere ortaggi così verdi,
croccanti e dolci; egli si piegava, raccoglieva una manciata
di terra ancora intrisa dell’umido raccolto, stringeva il pugno
ed esclamava: “Cummàre, tùtte frutte é”.
Pierino Perrone
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La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
costume e società
FRANCO SOZIO RISPONDE AI LETTORI
Egregio Direttore, nel Suo giornale tre lettere di altrettanti cittadini sono
state scritte a difesa del Sindaco Montanaro, tre lettere sono state utilizzate per
giudicare il sottoscritto e l’ing. Rosato,
tre lettere che avevano lo stesso fine: far
credere alla comunità tutta che chi si interessa e solleva questioni comuni, che
infastidiscono chi maleamministra, lo fa
al solo scopo di ottenere qualcosa o perché non ha precedentemente ottenuto.
Le questioni da noi sollevate,
degrado ambientale e mancata approvazione del regolamento comunale per l’installazione di antenne di telefonia, sono
questioni comuni a tutti i ginosini e non
muovono assolutamente da interessi
personali. Proprio perché si tratta di questioni comuni sarebbe stato opportuno
da parte di questi cittadini, firmatari delle
suddette lettere, esigere dal loro Sindaco
risposte concrete in merito e non difenderlo a spada tratta ignorando il degrado in cui versa oggi Ginosa e Marina di
Ginosa.
Come si fa a difendere un Sindaco che con il suo intero partito lo scorso 13 ottobre ha marciato su Roma per
chiedere meno tasse al Governo Prodi,
soltanto qualche giorno dopo aver massacrato di tasse noi ginosini? Alla faccia
della coerenza!
Questi signori sono forse contenti di pagare più tasse? Sono forse
soddisfatti di un Sindaco che spende i loro soldi per redigere un regolamento per
le antenne se poi questo non sarà mai
approvato perché è da lui ritenuto inadeguato? Sono forse soddisfatti del degrado e l’incuria in cui versa attualmente il
nostro paese?
Forse il mio perseverare sulle
stesse questioni avrà annoiato qualcuno,
ma è necessario farlo perché l’interlocutore è sordo o addirittura incapace di agire. Pensi, Direttore, che ho dovuto scrivere personalmente al Sindaco per ben
tre volte durante la scorsa estate, dal 23
luglio al 20 agosto, per chiedere la pulizia, tra l’altro prevista giornalmente, del
piazzale antistante il cimitero di Ginosa,
rimasto sporco per tutta l’estate fino al 21
di agosto.
E che dire della sporcizia che
regna sovrana da oltre sei mesi intorno
alla rotatoria di via matteotti? Possibile
che nessun amministratore non sia mai
passato di là in questi sei mesi? Eppure
qualcuno a luglio ha inaugurato una scultura proprio su quella rotatoria. Sono sicuro che fra qualche giorno sarà tutto pulito.
Caro Direttore scrivo, e continuerò a farlo, con l’esclusivo intento di spronare chi ci amministra a lavorare veramente
nel solo interesse della comunità. Non lo
faccio assolutamente, allo scopo di ottenere qualcosa di personale, né incarichi
professionali, né allo scopo di voler fare
l’assessore, come qualcuno vuole fare
credere per giustificare le proprie azioni,
perché altrimenti mi basterebbe rimanere
a guardare passivamente fino alla scadenza del mandato amministrativo dell’attuale
vice Sindaco, 31 dicembre 2008.
Non sono stato eletto nelle passate amministrative esattamente come ben 4 assessori su 6 dell’attuale giunta Montanaro
però, in base agli accordi post elettorali del
maggio 2006 tra il Sindaco ed il partito nel
quale sono stato candidato, l’UDC, l’unico
assessorato del partito andava diviso temporalmente tra Sozio e Vizzielli, i primi due
anni e mezzo a Vizzielli i restanti a Sozio.
Evidenziando il malessere di que-
sta amministrazione non ho fatto altro
che rinunciare all’incarico di assessore
e di vice Sindaco e dire no al relativo
stipendio di 1.100,00 euro al mese che
moltiplicati per 30 mensilità fanno la bellezza di 33.000,00 euro, di cui trarrà godimento l’attuale vice Sindaco che sarà
purtroppo costretto a rimanere in carica
per altri due lunghi anni e mezzo.
A questi Signori vorrei dire che
non ho mai mangiato dalla politica perché io, la politica, la intendo veramente
come un servizio, come quello prestato
alla mia comunità durante i 5 anni di assessorato all’ambiente e durante i quali
ho solo svolto il mio lavoro, ho fatto il
mio dovere di amministratore, così come
molti altri miei colleghi, e non ho bisogno
di autocelebrazioni, queste spettano solo ai poveri ed ai miseri… Non ho mai
usato la politica per campare come purtroppo qualcuno usa fare non avendo un
proprio mestiere. A questi Signori vorrei
ricordare che il mestiere del politico non
esiste, trovatevi un lavoro vero.
L’ex Assessore all’Ambiente
Franco Sozio
Benvenuto, Francesco
Auguri dai colleghi della Cia di Ginosa a Marino e Rossella per la nascita
di Francesco Menzella.
La Redazione de La Goccia esprime il benvenuto a Francesco Menzella
e gli auguri ai genitori Marino e Rossella.
argomenti e commenti
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
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Giornata infanzia: anche dagli agricoltori un forte impegno di solidarietà per i bambini malnutriti, sfruttati e violati nei loro diritti
Il presidente della Cia Politi sottolinea
l’esigenza di un’attenzione nuova e soprattutto di iniziative concrete a favore dei
più deboli, di chi soffre e muore di fame.
La Confederazione e l’Ases hanno avviato azioni incisive in alcuni Paesi in via di
sviluppo, in particolare in Paraguay.
“Ogni anno nel mondo muoiono per fame, malnutrizione, sfruttamento 9,7 milioni di bambini tra gli 0 e i 5 anni, 26.575
ogni giorno. Per questo motivo, anche gli
agricoltori si devono mobilitare per contrastare questo drammatico fenomeno.
Tuttavia, per raggiungere l’obiettivo, i governi dovranno impegnarsi ad offrire un
ambiente economico favorevole e stabile, così come una politica agricola vantaggiosa affinché gli agricoltori possano
beneficiare di un reddito giusto per le loro
famiglie, per i loro figli. Di qui l’esigenza
di individuare al più presto gli interventi
necessari per dare risposte a chi, soprattutto bambini, oggi soffre in diverse parti
del Pianeta”. E’ quanto sostenuto dal presidente della Cia-Confederazione italiana
agricoltori Giuseppe Politi in occasione
della Giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un’iniziativa
che ricorda il diciottesimo anniversario
della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo, nata 30 anni dopo l’omonima Dichiarazione.
Dunque, un appuntamento importante
per rinnovare l’impegno per la creazione
di una cultura che sappia dare risposte ai
problemi dell’attualità basandosi sui diritti. “Ecco perché -ha ricordato il presidente della Cia- è indispensabile un’azione a
favore di milioni di bambini che soffrono
fame e malnutrizione che vengono sfruttati e i loro diritti troppe volte violati”.
Quello della Cia, d’altra parte, non è un
impegno estemporaneo nei confronti dei
più deboli della Terra. “Attraverso l’Ases,
l’Ong della Confederazione per la solidarietà e lo sviluppo, abbiamo avviato da
tempo- ha detto Politi- una concreta azione verso i bambini di diversi paesi in via
di sviluppo. In particolare, abbiamo promosso numerose iniziative di solidarietà
in Paraguay. Nel paese sudamericano
abbiamo collaborato al progetto della riforma agraria e di un insediamento rura-
le. Non solo. Cia e Ases hanno operato
anche per la costruzione di una scuola
elementare”.
La stessa adesione al Comitato italiano per la Sovranità alimentare è la prova tangibile dell’azione solidaristica che
contraddistingue l’impegno della Cia.
“Crediamo -ha detto Politi- che sia giunto
il tempo di promuovere politiche concrete
per vincere la fame e la povertà nel mondo, considerando che continua a crescere in maniera drammatica il numero delle
persone, in special modo bambini, che
vivono nella disperazione”.
“Al miliardo di persone che soffrono la
fame l’agricoltura, se ben incentivata,
può dare risposte valide ed esaurienti.
D’altra parte, garantire ad ogni bambino
un’alimentazione adeguata e permanente, insieme ad una decisa lotta ad ogni
forma di sfruttamento e di violazione, è la
realizzazione di un diritto umano fondamentale. Un aspetto che diviene ancora
più incisivo alla vigilia della celebrazione
dei sessant’anni della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948”.
A cura di Carmelo Candia
Vanna Parisi
laureata
con 110 e lode
Vanna Parisi si è laureata, presso l’Università
degli Studi di Macerata, in “Formazione e Gestione delle Risorse Umane (Classe 18 Scienze
Pedagogiche)”, con Votazione 110 E LODE,
discutendo la tesi: “Il pedagogista clinico: la sua
affermazione professionale”.
Vanna Parisi, figlia di Lina e Pasquale, oltre
alla felicità per la laurea conseguita, lo scorso
27 novembre ha festeggiato il suo 22esimo
compleanno (auguri anche per questo!) e si è
iscritta al Corso di Laurea specialistica in “Pedagogista della Marginalità e della Disabilità”
A Vanna, per il raggiungimento di una importante e significativa tappa, di un cammino
ricco di soddisfazioni, gli auguri dei genitori, dei parenti, degli amici e della nostra
Redazione.
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La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
eventi e commenti
I. C. “Calò”: incontro con l’autore, Pierdomenico Baccalaro
Martedì 13 Novembre, nell’I.Comprensivo Calò, si è concretizzata un’altra iniziativa davvero speciale: l’incontro con
l’autore prof. Pierdomenico Baccalario.
Tale incontro è stato voluto fortemente dai docenti del Comprensivo Calò per
dare il via ai numerosi “ Progetti Lettura” che si svolgeranno anche
quest’anno.
Leggere, dunque, per sviluppare negli alunni il piacere di
scoprire luoghi, tempi, personaggi, vicende diverse da
quelle relative al proprio vissuto e alle proprie conoscenze…
Leggere finalizzato all’organizzazione di strumenti per
esprimere in forma corretta le
proprie idee…
Leggere come abilità trasversale a tutte le discipline,
importante nel processo di
crescita e di formazione dei
ragazzi…
Leggere in alternativa ad altre
forme di comunicazione come la televisione o internet.
E non per ultimo, leggere per
stimolare creatività e immaginazione, per scoprire e conoscere, per imparare a scrivere, per imparare a dire e …
pensare.
A questa mission condivisa
da tutti i docenti si è aggiunto il voler far conoscere concretamente un autore di libri.
L’incontro con il prof. Baccalario si è rivelato, fin dal primo momento, come un’esperienza stimolante per tutti gli
alunni che hanno avuto modo di conoscere, ascoltare e
interloquire direttamente con
lui.
E’ entrato sorprendendo tutti
per la sua giovane età di 33 anni e per
il suo fare disinvolto...quasi amichevole,
ma, a sua volta, è rimasto sorpreso dal
folto pubblico di bambini, ragazzi, docenti e attenti genitori accorsi numerosi all’invito.
Salutato e ringraziato tutti, ha simpaticamente iniziato a parlare di sé e della sua
fantastica esperienza di scrittore rispondendo alle numerose domande poste dagli alunni delle classi 4^ e 5^ della primaria e dai ragazzi della secondaria di
primo grado, interagendo con loro in un
clima oserei dire amichevole e disinvolto.
L’autore ha soddisfatto tutte le curiosità e
le motivazioni che hanno spinto il Comprensivo ad invitarlo ed accoglierlo in un
clima di entusiasmo e di festosità.
Ha raccontato di aver coltivato la sua passione di scrivere fin da bambino, quando
di nascosto dalla maestra, scriveva fingendo di svolgere i compiti, e ancora, di
essersi avvicinato alla scrittura grazie alla
spinta avuta dalla sua famiglia.
Ha frequentato il liceo classico da ragazzo, si è laureato in giurisprudenza; oggi,
fa lo scrittore a tempo pieno, collabora con
la Scuola Nazionale Superiore di Pisa e
con l’associazione ludico culturale Anatomika per la quale ha progettato giochi di
ruolo, da tavolo e video-game.
L’autore ha sorpreso tutti affermando di
aver presentato per caso il suo primo libro
e non con il suo vero nome, ma con uno
pseudonimo.
Questa passione di utilizzare gli pseudonimi è continuata anche nella famosa serie “Ulysses Moore” che comprende una
serie di 6 libri interessanti e fantastici, con
viaggi nel tempo, magie, misteri e tanta
avventura.
Ha confermato di aver vinto a soli ventitré anni il Premio “Il Battello a Vapore”, di
aver pubblicato una ventina di libri di narrativa fantasy e d’avventura, tradotti in più
di 18 lingue, letti in tutto il mondo.
La nuova serie di libri che sta presentando si intitola, invece, “ Century”: la sfida
di 4 ragazzi, in una storia che sarà ambientata a Roma, in palio la sorte dell’intera umanità.
Davvero tante sono state le domande poste dai ragazzi alle quali ha risposto sempre in modo semplice, con qualche battuta spiritosa, avvicinandosi a loro con l’aria
di un bravo ragazzo, pronto a soddisfare
ogni curiosità e ha raccontato che scrive
solo per sé e per chi vuol leggere… che
scrive tutto quello che ha voglia di scrivere…che il mondo che c’è intorno è tutto
fantastico, basta vederlo con occhi diversi
e raccontarlo…quasi che non ci sia nulla
da inventare...perchè ogni storia c’è già al
suo interno …basta saperla vedere e raccontare.
Ha anche rivelato il suo segreto per scrivere: essere sempre senza orologio… portare sempre con sé il suo ufficio, fatto di una
tracolla con dentro penne, fogli
bianchi, senza righe né quadretti, …poi prendere sempre appunti su ogni cosa… cambiare il proprio modo di vedere, per scoprire quello che c’è da vedere. Pensare, poi, a tutto quello che il libro deve contenere, dall’inizio alla fine… e non scrivere senza mai
sapere, sin da subito, quello che
deve accadere e come la storia si
dovrà concludere.
Simpaticamente ha poi mostrato
un gigantesco foglio bianco con
sopra un grande schema riguardante il suo ultimo lavoro, con fitte e ordinate annotazioni all’interno di numerose colonne.
Insomma, ha incitato i ragazzi a
scrivere, scrivere e scrivere, perché, a suo dire,… è facile !
Ha invitato anche a leggere quello
che più piace, mettendo via quello che non piace o che non coinvolge, senza lasciarsi influenzare
dalle mode o da altri lettori.
Durante tutto l’incontro ha più volte confermato la grande passione per il suo lavoro, per la grande
fortuna ad averlo intrapreso, per
la gioia e il divertimento che prova nel farlo.
Insomma, ha coinvolto e incantato tutti.
I ragazzi che hanno da subito colto questo valore aggiunto alla loro
esperienza e formazione, di getto,
si sono espressi così:
(Andrea) Questo incontro mi ha
cambiato un po’ la vita perché
non avevo mai incontrato, prima d’ora uno
scrittore…Stare insieme a lui è stato bello
e stimolante perché trasmette veramente
la voglia di scrivere…(Francesco)L’autore
ci ha insegnato che bisogna leggere anche con i sensi,…dentro le persone,…
dentro le cose,…niente può sostituire un
libro perché esso aiuta a fantasticare e
a scoprire la realtà…(Mary) Ho imparato
che se vuoi scrivere libri hai bisogno della fantasia e di prendere spunto da altri libri, quindi leggere tanto. Mi sembra una
buona idea! (Nico) Ha fatto un’entrata
da vero scrittore che gira il mondo, infatti, quando è entrato ci ha lanciato un mappamondo gigantesco gonfiabile per rompere il ghiaccio e iniziare l’incontro come
un gioco…e così è stato…bello! (Chiara)
Mentre ascoltavo Baccalario,dentro di me
c’era un’altra scrittrice…Ora voglio prendere anch’io un quaderno, farmi uno schema, scrivere un libro e diventare una scrittrice. (Silvia) Io porterò sempre nel cuore le belle parole dell’autore…Conserverò
nel mio cassetto personale il suo autografo e il gioco che mi ha regalato per svilup
riceviamo e pubblichiamo
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
Il parere del medico
rubrica a cura del
dottor Pietro Zanelli
L’Ictus o Stroke nell’anziano.
(premesso che trattasi di due tipi fondamentali di ictus che sono la
forma emorragica e quella ischemica, ci occuperemo di quest’ultima che
incide nel paziente anziano nell’80% dei casi)
L’ictus ischemico o stroke, è una sindrome
caratterizzata dall’improvviso e rapido sviluppo di segni e sintomi riferibili a deficit
focale delle funzioni cerebrali senz’altra
causa apparente se non quella vascolare.
La perdita della funzione cerebrale puo
essere totale (coma profondo). I sintomi
durano più di 24 ore a differenza degli attacchi ischemici transitori o TIA e possono esitare nel decesso oppure provocare
deficit della funzione cerebrale che varia a
seconda delle regioni del cervello interessate dal danno.
In Italia l’ictus è la terza causa di morte
dopo l’infarto ed il cancro, ma rappresenta
invece la principale causa di invalidità.
L’incidenza dell’ictus aumenta con l’eta,
raggiungendo il massimo nella popolazione ultraottantacinquenne, ragion per cui
tale malattia è prevalentemente una malattia degli anziani. Per questo motivo è
facile prevedere che con l’ incremento della popolazione anziana, aumenti il carico
economico e sociale dovuto alla malattia
ed a tutte le sequele che ne derivano ed
alle complicanze che essa comporta. La
mortalità nel primo mese di malattia è circa
il 30%,con invalidità grave residua nel 40%
dei sopravvissuti, circa.
I sintomi con cui esordisce questa malattia
sono diversi e variegati. Lo stroke è prevalentemente causato da un’infarto di un’arteria che decorre nella sostanza bianca del
cervello (la cosiddetta capsula interna, ed
è la conseguenza di una tromboembolia di
una branca dell’arteria cerebrale media.
Talora, meno frequentemente, lo stroke è
causato da un’occlusione della carotide interna. Dopo un tempo variabile dall’occlusione arteriosa si verifica l’evento, che può
andare dal coma, al senso di debolezza
negli arti controlaterali. Si può talora osservare emiplegia controlaterale.
segue da pag, 36
Ist. Calò…
pare l’intelligenza…(Francesco) Ha suscitato in me il desiderio di fare da grande
lo scrittore…Almeno spero! (Alexia) L’autore mi ha incantato con le parole che diceva e mi ha fatto capire tante cose sulla
scrittura… Lo ammiro! (Stefania) Ho capito che la scuola esiste sì per insegnarci cose nuove, ma anche per farci vivere esperienze bellissime come questa. L’incontro
con l’autore è stato fantastico!…Ci ha insegnato che sia scrivere che leggere sono un
piacere …(Rossella) Mi ha colpito sentire
che tutti noi siamo scrittori già scrivendo i
testi a scuola…(Enrico) E’ stato molto bello dialogare con l’autore e capire quanto è
importante leggere e scrivere…(Valentina
,Doriana) Ci siamo rese conto che la sua
L’ictus è un’emergenza che richiede un
trattamento adeguato, ma soprattutto informazione ed energica prevenzione che puo
iniziare già nello studio del medico di famiglia, individuando possibili fattori rischio. I
medici dovrebbero istruire i propri pazienti
in merito ai possibili segni di all!erta e di
allarme.
Il trattamento della fase acuta è mirato ad
evitare la morte e le sequele neurologiche,
ristabilendo il flusso ematico nell’area di
tessuto cerebrale ipofusa che circonda la
zona infartuata, prevedendo e trattando
precocemente le complicanze neurologiche e sistemiche. La struttura ideale per l
urgenza è rappresentata dalla Stroke-Unit
che è un po’ come l’unità di terapia intensiva-coronarica.
Lo stroke ischemico puo essere corticale
(se sono colpite le arterie cerebrali principali e loro diramazioni) o sottocorticale se
colpisce quelle formazioni cerebrali che
sono al di sotto della corteccia. Le cause
che prevalentemente innescano l’evento
morboso sono:
1)l’aterosclerosi dei vasi di grosso calibro
2)la cardio-embolia, come si osserva talora in talune aritmie cardiache)
3)Malattie che provocano occlusioni dei
piccoli vasi (come in alcune connettivopatie e come in caso di patologia diabetica o
ipertensiva).
Senza volere fare accademia, essendo
questo articolo riservato a lettori che medici non sono, prenderemo in considerazione i principali fattori di rischio di incidenza
della malattia ictus. Essi sono:
1)coronaropatie
2)diabete
3)ipertensione arteriosa
4)familiarità
5)fibrillazione striale
6)fumo
vita non è di un genio, ma uguale a quella di tanti ragazzi a cui piace essere attivi e dinamici…(Claudia) Ha scritto 20 libri già tanti per uno scrittore giovane come lui. Sono certa che ne scriverà altri e
sempre più avvincenti. (Giuseppe) Ho imparato che per scrivere devi già conoscere la conclusione per poter scrivere poi la
trama (Rosy) Io pensavo che sarebbe stato un uomo vecchio e poco interessante,
che ci doveva parlare solo di noiosi libri e
invece è giovane e simpatico… Ascoltandolo, mi appassionavo sempre più. (Diletta) Mi sono complimentata con lui perché
ha scritto dei libri così avvincenti che non
vedi l’ora di conoscerne il seguito…Se leggi uno dei suoi libri non sai mai quello che
accadrà! (Cecilia) Voglio scrivere a sazietà perchè anche con i libri c’è la possibili-
37
7)ipertrofia ventricolare destra
8)età
Esistono altri fattori di rischio che possiamo definire “plasmatici” e che riguardano
problemi della coagulazione ma soprattutto l’aumento di talune componenti lipidiche
plasmatiche tra cui: i famosi trigliceridi!
Come si nota, taluni di essi sono modificabili con opportuna terapia e cambiando
stile
di vita. Mi riferisco al diabete, all’ipertensione ed al fumo, all’aumento dei trigliceridi, all’opportuno trattamento dell’aritmia.
Questo è gia possibile addirittura nello
studio del proprio medico di famiglia!
Volendo quindi schematizzare un momento di prevenzione occorre quindi:
a)curare l’eventuale malattia ipertensiva
b)assicurare un’idonea terapia dei disturbi
cardiaci (insufficienza cardiaca,coronarop
atie,aritmie)
c)controllo e terapia delle dislipidemie
(malattie da accumulo di grassi nel sangue)
d)regole dietetiche che comportano l’abolizione del fumo, l’uso moderato dell’alcool
e)avvertimenti contro l’ipertermia, l’ipotermia e gli affaticamenti fisici
f)trattamento dei disordini ematologici
g)trattamento della sindrome metabolica
caratterizzata da diabete, soprappeso,
endocrinopatie
In questa rubrica non ci occuperemo del
trattamento della malattia in fase acuta, essendo un momento questo di pura
competenza specialistica e da attuarsi nel
contesto di strutture idonee; ci occuperemo invece degli aspetti riabilitativi e di recupero, essendo questo possibile anche
nel territorio e molto spesso tra le mura
domestiche. Ci occuperemo anche degli
aspetti sociali e psicologici della malattia.
Il tutto finalizzato al recupero di quanto
perduto durante la malattia in funzione di
un possibile reinserimento del malato nella vita ordinaria e nel contesto di un ambiente ancora vivibile.
Appuntamento quindi nelle prossime puntate quando si parlerà di riabilitazione della patologia neurologica ed ortopedica nel
paziente anziano.
Dr. Pietro Zanelli
Specialista in Geriatria
e Gerontologia.
tà di sorridere.
Si potrebbe ancora continuare ad elencare le numerose impressioni degli alunni
e sottolineare la validità dell’ esperienza
sì diversa, ma molto apprezzata, sentita
e condivisa.
La mattinata si è conclusa con i dovuti ringraziamenti a quanti hanno partecipato e in particolar modo all’autore
P.Baccalario che simpaticamente ha anche rilasciato autografi a tutti gli alunni, al
Dirigente prof.ssa Mariangela Esposito
che ha sostenuto questa iniziativa insieme a tutti i docenti e alla prof. Fiore A.,
all’Assessore alla Pubblica Istruzione
sig. Felice Vizzielli che ha manifestato la
sua sentita soddisfazione nel partecipare
a momenti di cultura della scuola.
Ins. Carmela Bozza
38
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
riceviamo e pubblichiamo
Forza Italia: «Straordinario successo
dei gazebo “mandiamo a casa Prodi”
Straordinario successo nella raccolta di firme contro il governo Prodi.
Il risultato raggiunto 1341 firme complessivamente di cui n° 1004 a Ginosa e n°
337 a Marina di Ginosa, contro un Governo nazionale che ha la responsabilità di
aver falcidiato le buste paga e le tredicesime dei lavoratori e che ha distrutto il senso della legalità e della sicurezza dei cittadini, che ha messo in ginocchio tutte le
categorie produttive e sociali del Paese.
Il nostro obiettivo è continuare sulla strada intrapresa: rimanendo vicini ai cittadini, con una
mobilitazione continua nella nostra città e nella società.
Ci incoraggia e ci sprona a continuare sul sentiero tracciato subito dopo il 19 novembre, la grande intuizione di Silvio Berlusconi con il nuovo Partito del Popolo
delle Libertà.
Berlusconi è un leader per davvero perché, mette in discussione se stesso senza nessuna rete di protezione sotto i piedi. Rischia sempre, a differenza dei
c.d. “parrucconi” che cercano di
difendere posizioni di comodo.
Nei giorni scorsi così riportava
il quotidiano LaStampa: “Berlusconi è rimasto solo. Dopo il voto sulla Finanziaria tutti lo hanno
abbandonato. Solo, con la compagnia di qualche fidato collaboratore e di dieci milioni di italiani”. Bene. E con questo Berlusconi che anche Forza Italia di Ginosa e
Marina di Ginosa vuole continuare il proprio
cammino.
Forza Italia di Ginosa e Marina di Ginosa
è convintamente con il presidente Silvio Berlusconi in questa nuova fase storica per il Paese che ha molte analogie con il 1993 e la nascita di Forza Italia.
Seguiremo certamente il nuovo corso non
senza apportare il nostro contributo attivo dal territorio, ma riconoscendo leadership, fiducia e gratitudine a chi inventò nel
1993 in pochi mesi un Partito che ancora
oggi è di maggioranza relativa nel Paese.
Forza Italia è l’asse portante del cam-
mino di fondazione del nuovo Partito del popolo delle libertà, che avrà luogo a partire dalle prossime settimane.
Nei giorni 1 e 2 dicembre 2007 i gazebo
di Forza Italia saranno ancora nelle piazze di Ginosa e Marina di Ginosa ed in tutto il Paese, per far scegliere ai cittadini il
nome della nuova formazione politica, che
nei sondaggi nazionali è valutata al 37%.
Con l’arrivo del Partito del Popolo della Libertà lanciato da Silvio Berlusconi e la creazione
del Partito Democratico, l’Italia sta vivendo
una “semplificazione” che potrebbe essere
decisiva e far “assomigliare” il nostro Paese
un po’ più alle grandi democrazie d’Europa.
Dopo 15 anni di lenta transizione prove di
bipolarismo e riforme costituzionali, ancora
saremmo in mezzo al guado perché le occasioni e le possibilità di cambiare per cambiare davvero, si sono più che ridotte. Ma all’improvviso, i due schieramenti vivono una
semplificazione che potrebbe risultare decisiva.
Non e’ la prima volta che Berlusconi propone qualcosa di ambizioso e di innovativo.
Ogni
volta
che
la
sua
mente lancia una proposta nuova contro i vecchi schemi, il copione si ripete.
Prima ci sono i risolini di scherno, poi arrivano
le critiche e c’e’ chi cerca di affossare il progetto
e alla fine si prende atto del suo successo.
E’ accaduto così quando il presidente ha
creato dal nulla Forza Italia, dando a tanti
cittadini un nuovo entusiasmo, spingendo
alla partecipazione un numero enorme di
uomini e donne.
Succederà la stessa cosa anche adesso con questo nuovo partito che e’ anche un modo nuovo di intendere la politica: Berlusconi e’ bravissimo a comprendere i mutamenti della società e i fatti gli daranno ancora ragione.
Lo seguiremo in tanti e anche se dovremo attraversare la solita trafila di scherni, critiche e tentativi di affossamento,
il risultato finale sarà lo stesso di sempre, quello di confermare che l’intuizione del
Presidente e’ quella giusta.
Berlusconi pensava da sempre
a una “realtà unitaria” superiore sia alla Cdl sia a Forza Italia.
Ci auguriamo che a questa
nuova fase aderiscano tutte le componenti che sono state nostre alleate in questi anni.
Qualcuno contesta il metodo usato. Però a Berlusconi non si può chiedere di non essere Berlusconi.
Lui cerca di stabilire sempre
un rapporto diretto con i cittadini, assomiglia in un certo senso a quello che ha fatto Sarkozy in Francia: aprire a
un’area di riferimento più vasta.
I confini del Partito del Popolo andranno
allargati al di fuori dell’area tradizionale
degli addetti ai lavori. Bisognerà penetrare nell’opinione pubblica non ideologizzata.
A differenza del Partito democratico, non
si tratterà di difendere rendite di posizione e baronie di potere, ma di selezionare
ed elaborare azione politica per cambiare
l’Italia a cominciare dal basso, ossia dai
cittadini sul territorio.
Il Coordinamento Cittadino, gli iscritti ed i
simpatizzanti faranno la loro parte con Silvio Berlusconi ed il Popolo delle Libertà.
UFFICIO STAMPA F.I.
attualità
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
39
RUBRICA A CURA DI GIUSEPPE PIZZULLI
La felicità mediante la mansuetudine
Tutti vorrebbero essere felici, ma non tutti ci riescono. Gesù dice: “Beati i mansueti,
perché essi erediteranno la Terra” (Mt.5,8).
Certamente Gesù non si riferiva a questa
Terra perché destinata ad essere distrutta, (2
Pt.3,10,13), ma alla nuova Terra. (Is.65,17:
66,22; Apoc.21,1,2).
La mansuetudine cui si riferisce Gesù è un
“gioiello” dalle meravigliose sfaccettature di
rara bellezza. Essa si traduce con dolcezza,
gentilezza, bontà, amorevole affabilità.
Volete essere felici davvero? Allora afferrate
il senso del Sermone di Gesù sul Monte. Il
significato delle Beatitudini si comprende solo
se si riflette su tutto il capitolo cinque di Matteo. In questa terza beatitudine Gesù introduce il principio della dolcezza, dove un servo
fedele esegue l’ordine del suo padrone, felice
di essere al suo servizio. Mansueto è colui
o colei che di fronte al malvagio non lo contrasta, di fronte al collerico che l’offende non
rende l’offesa, ma sopporta anche a costo di
porgere l’altra guancia. Quando una persona
non replica di fronte a un superbo, arrogante,
litigioso, che lo maltratta e che gl’impone dei
pesi, non è per debolezza ma per superiorità
morale, per la Grazia e la forza gli viene dall’Alto.
Conosco un amico che sul posto di lavoro è
costretto a subire continui maltrattamenti e
improperi, da un suo superiore, e lui lo sopporta non solo per non perdere il lavoro ma
anche perché considera tutto ciò “una prova
di resistenza” da parte di Dio. Non era
per nulla un tipo mansueto, anzi una
furia,un Vulcano, ma con l’Aiuto di Dio
sta divenendo dolce, mansueto, alla
scuola di Gesù. La persona mansueta
è felice, perché compie ogni cosa con
buona volontà, non soltanto il “primo
miglio” ma anche il “secondo miglio”,
(Mt.5,38-41), senza borbottare. Questo
vuol dire Gesù nel Suo Sermone.
Il primo miglio è dello schiavo, obbligato, il secondo miglio è del servo fedele,
dell’uomo libero interiormente, che si
appella a Dio che gli dia la forza di compierlo con amore e dedizione.
Non tutte le persone sono disposte a
osservare regole, precetti, leggi e Comandamenti, per loro è pesante, perché
sono trasgressivi. Altri, educati ad osservare la Legge, lo fanno solo per dovere di buoni cittadini. Il cristiano mansueto è beato, è felice, perché osserva i
precetti di Gesù non come un peso, né
per dovere, ma per amore. Beati i mansueti. Felici coloro che hanno acquisito
la dolcezza di Cristo. Non si può essere
felici facendo qualcosa che non si vuole
fare, e si compie per costrizione.
Gesù sul Monte, è il Legislatore della
Nuova Alleanza, che proclama la Legge
della libertà, (Giac.1,25), impressa non
più su “tavole di pietra” (Es.32,15,16),
ma sulle “tavole dei cuori” resi liberi
dalla Grazia e affrancati da Gesù Cristo (Gv.8,32-36). Non più soggetti alla
“legge del peccato”, tendente alla trasgressione, ma emancipati dalla “legge
dello Spirito della Vita”, in Cristo Gesù.
(Rm.8,1-4).
La libertà del cristiano non è licenziosità; non è il diritto di scavalcare il limite
dell’altro; non è libertà di peccare e ricadere di nuovo nella schiavitù di Satana,
ma è la libertà dei figliuoli di Dio, lavati e
purificati mediante il Sangue dell’Espiazione, fatta da Cristo alla Croce. Un tale
cristiano è salvato, perdonato, con la
certezza nel cuore della Vita eterna.
Ecco la felicità del cuore. Beati i mansueti. E quelli che non lo sono? Possono diventarlo. Gesù non si rivolge
soltanto a quelli che per natura hanno
un carattere mite. Egli dice: “Imparate
da Me che sono umile e mansueto di
cuore”. (Mt.11,29). La mansuetudine
s’impara, si acquisisce dal Maestro
Gesù, non è un dono naturale, è un
dono di Dio, è un frutto dello Spirito
Santo, (Gal.5,22), della Vita Nuova in
Cristo. (2 Cor.5,17), è il risultato di una
vita cambiata e trasformata dalla potenza dell’Evangelo.
L’Eterno Iddio si servì di Mosè per
compiere delle imprese straordinarie
al cospetto del Faraone, perché divenne mansueto più d’ogni altro uomo.
(Nu.12,3). Non era mite per natura, se
si pensa che uccise un Egiziano che
contendeva con uno del suo popolo,
ma lo divenne nel deserto, forgiato al
crogiuolo di Dio, non alla corte d’Egitto. Simon Pietro era un discepolo di
Gesù, ma era impulsivo, e in un momento di smarrimento e di paura rinnegò il Suo Maestro. Ma quando si
convertì, divenne uno strumento prezioso nelle mani di Dio. Saulo da Tarso
era un religioso, un dotto della Legge
Ebraica, ma non era affatto mansueto.
Quando lo divenne? Quando Gesù lo
incontrò sulla via di Damasco; su quella via lasciò tutta la sua “impalcatura”
religiosa e divenne mansueto, umile,
per essere usato al servizio di Cristo,
quale Apostolo delle genti pagane.
Caro amico lettore o lettrice, credente
o scettico, Vuoi tu essere veramente
felice?
Si?
Allora devi conseguire la dolcezza
suggerita dal nostro Salvatore Gesù
Cristo.
Precisazione
Il dottor Ennio Volpe, specialista in ostetricia e ginecologia,
già assessore alla Sanità al comune di Ginosa, ha telefonato alla
nostra redazione per precisare
che ancora una volta, nella nostra
cittadina si vive un forte equivoco
in ambito sanitario.
Il servizio attivato qualche settimana fa - precisa lo specialista al poliambulatorio non è quello di
senologia, come giornali e dichiarazioni pubbliche lasciano credere
ma servizio di mammografia che è
ben diverso dal primo.
Il medico si riserva di dare
chiarimenti più precisi rispetto all’argomento, nel prossimo numero del nostro giornale.
eventi e commenti
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
41
La Voce del Consiglio Marinese
Conte, PD: Più rispetto per il Comitato di Frazione
Mascellaro. “Lista Montanaro”: Comitato di Frazione, un punto di riferimento per Marina di Ginosa.
Nell’ultimo numero del nostro quindicinale
abbiamo aperto questo nuovo spazio di informazione che dà modo ai componenti del
Consiglio di Frazione di fornire ai cittadini di
Marina di Ginosa un resoconto del loro operato nella risoluzione delle numerose problematiche che nascono o persistono nella
borgata. E’ questa la volta di Nicola Conte
del gruppo PD per la minoranza e di Paolo
Mascellaro del gruppo “Lista Montanaro” per
la maggioranza.
Per il consigliere Conte i lavori in seno al
consiglio procedono con efficienza, merito
anche del più volte ribadito senso di collaborazione che accomuna tutti i consiglieri. Si
è già a buon punto con l’organizzazione del
prossimo Natale Insieme e nella prossima
assemblea che si terrà all’inizio di Dicembre
sarà già pubblico il programma completo degli appuntamenti.
Per ciò che concerne l’urbanistica il consigliere Conte ha posto già all’attenzione del
consiglio alcune problematiche su cui i consiglieri tutti hanno fornito spunti risolutivi.
Finalmente è stata reinstallata la pensilina
per gli utenti dei mezzi pubblici in Piazza
Stazione e alcuni piccoli lavori di rappezzamento stradale sono stati segnalati e prontamente realizzati.
Una questione ancora da risolvere è quella
relativa alla fornitura pubblica di acqua potabile, dato che, di tanti rubinetti sparsi in
tutto il territorio, a stento ne funzionano un
paio, basti pensare che anche sulla nuova
piazzetta antistante il Camping erano stati
installati quattro rubinetti e, a pochi giorni
dalla sua inaugurazione ne funziona solo
uno.
Riguardo alla imminente inaugurazione e
intitolazione della suddetta piazza il consigliere Conte intende sollevare un ulteriore
problema, la scarsa considerazione che la
Giunta e il Consiglio Comunale di Ginosa
continuano ad avere dell’istituzione Consiglio di Borgata di Marina di Ginosa.
Conte non si spiega come mai, se da regolamento, aggiornato con Delibera del
Consiglio Comunale n° 53 del 27/09/2006,
è prevista la richiesta del parere del Consiglio di Borgata ciò non è avvenuto per
provvedimento della Giunta che ha già deliberato in merito intitolazione della piazza.
“Fermo restando il mio giudizio favorevole sul nome individuato per l’intitolazione”,
prosegue il consigliere,”credo sia irrispettoso, da parte della giunta non interpellare
il Comitato di Frazione su qualcosa che
è della borgata. Il Consiglio di Borgata è
portavoce di tutta la comunità, ragion per
cui il comportamento della giunta è una
mancanza di rispetto nei confronti di tutti
i cittadini marinesi.”
L’augurio che si fa il consigliere è che, siccome oggi il Comitato di Frazione c’è ed è
attivo, non accadano più episodi del genere e venga rispettato il regolamento.
.
Paolo Mascellaro è un giovane che solo
da pochi anni partecipa alla vita politica ed
è oggi alla sua prima esperienza istituzionale come consigliere di borgata a Marina di
Ginosa.
Ha accolto con impegno ed entusiasmo il
mandato affidatogli in quanto è fermamente
convinto della rilevante utilità del Consiglio
di Borgata per tutta la comunità intera. “ I
Marinesi devono capire che noi siamo con
loro e che ci battiamo concretamente ed
esclusivamente per i loro interessi, dato che
noi consiglieri di borgata ne abbiamo ben
pochi”, sostiene il consigliere Mascellaro
che ribadisce la necessità in seno al consiglio di un lavoro collegiale e costruttivo con
la minoranza.
“Grazie al nostro impegno, continua Mascellaro, tanti risultati si sono ottenuti per problemi di vario genere, quali la viabilità, l’arredo
urbano e altri, ma c’è ancora molto da fare
per problematiche anche più serie quali
l’occupazione, il turismo e la tanto agognata
Autonomia amministrativa.”
Mascellaro tiene a puntualizzare il fatto che,
da ricerche, risulta che Marina di Ginosa
copre una estensione territoriale addirittura maggiore di quella coperta dal centro
urbano di Matera ed è assurdo il fatto che
lo sviluppo di questo territorio sia tarpato da
una cattiva condizione amministrativa quale
l’appartenenza al comune di Ginosa.
Con l’autonomia amministrativa il turismo
sarebbe meglio gestito e anche la distribuzione della risorsa lavoro sarebbe sicuramente più regolare e, secondo il consigliere, si provvederebbe a limitare il fenomeno
tuttora persistente del ricorso a manodopera
esterna al nostro territorio nei vari ambiti lavorativi del territorio come quello dell’edilizia
che oggi vede una forte espansione.
Intanto il consigliere Mascellaro ci conferma
quanto prima espresso da Conte, il proseguimento dei lavori per l’organizzazione
delle manifestazioni natalizie di solidarietà e
ci informa che la prossima riunione del Comitato di Frazione sarà monotematica, sul
Natale Insieme.
Come sempre si ricorda ai cittadini che il
Consiglio di Frazione c’è ed è disponibile
presso gli uffici della delegazione comunale o tramite e-mail all’indirizzo comitat
[email protected]
Antonello Lovecchio
42
eventi sportivi
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
L’ICI sulle aree fabbricabili
Numerosi contribuenti stanno ricevendo avvisi di accertamento, emessi dall’Ufficio Tributi di Ginosa, per ICI sulle aree ritenute
fabbricabili, perché inserite nel perimetro del
Piano Regolatore Generale, pur in assenza
di piani attuativi e/o studi di comparto. Il periodo interessato va dal 2002 al 2006.
Il fenomeno sta assumendo dimensioni notevoli tenuto conto che trattasi, in alcuni casi,
di diverse migliaia di euro.
Al riguardo va precisato che il gettito dell’ICI sulle aree fabbricabili rappresenta per
il bilancio comunale una delle principali fonti
di entrata. Se da un lato le casse comunali
sorridono, dall’altro numerose famiglie sono
costrette a “svendere” i terreni per far fronte al debito tributario accumulato ed alleggerire gli anni futuri. Trattasi, nella maggior
parte dei casi, di terreni ereditati dai genitori,
senza alcuna produttività e con scarso valore commerciale. L’incidenza è tale che in
pochi anni la stessa imposta assorbe completamente il valore monetario realizzabile.
Quindi, la tassazione ICI si trasforma in una
sorta di esproprio, anche se occulto.
Molti cittadini si chiedono se tutto questo è
giusto. A parte le considerazioni tecnico – legali di cui si dirà più in avanti, una riflessione
è doverosa.
Per le aree fabbricabili il valore imponibile va
calcolato sulla base di tabelle parametriche
approvate dal Comune, in relazione alle potenzialità edificatorie delle stesse.
Facciamo l’esempio di un appezzamento
di terreno di un ettaro al di fuori del perimetro urbano, inserito nel PRG quale area di
espansione senza piano di lottizzazione e
piano attuativo ad iniziativa pubblica. L’incidenza dell’ICI, sulla base della predetta tabella, è di euro 16.250,00 per il decennio
2002-2012, pari al valore di mercato quale
terreno agricolo (15.000,00/20.000,00 ad ettaro).
Se il Comune non approverà i piani attuativi
entro il decennio considerato, il proprietario
del terreno sarà costretto a pagare una imposta maggiore del valore di mercato dello
stesso, per il quale, è bene precisare, in assenza dei suddetti piani esecutivi, non è riconosciuta alcuna possibilità di edificazione.
Soluzione? Se il proprietario è un “benestante” con sufficienti scorte di liquidità,
aspetterà l’approvazione dei piani attuativi
sapendo che il pagamento dell’ICI altro non
è che un investimento a fronte di un maggior valore del terreno che si concretizzerà soltanto quando il Comune approverà i
piani esecutivi. Se, invece, il proprietario è
soggetto “povero” (famiglia a reddito fisso),
sarà costretto a sacrificare la pensione e/o
lo stipendio per pagare l’ICI o a svendere
il terreno agli operatori del settore, prontamente allertati per speculare ed acquisire i
terreni a prezzi anche inferiori a quelli indicati dal Comune nelle citate tabelle. Si è
scatenato, così, sul mercato una vergognosa speculazione soprattutto da parte di imprese provenienti da altre zone, adeguatamente e prontamente allertate con l’ausilio di tecnici locali.
Fenomeno, quest’ultimo, da contorni che
hanno il sapore del “fare mafioso” inconsciamente alimentato dalle istituzioni pubbliche, con l’applicazione di una tassazione
iniqua oltre che irreale.
Allora, che fare? Al contribuente “impoten-
te” non resta che pagare, sacrificando le
spese della famiglia o affidarsi alle azioni legali contro il Comune, che hanno comunque un costo. Oppure unirsi al tentativo, al momento molto sommesso ma “probabile” in un prossimo futuro, di avviare
una campagna di “ribellione fiscale” in
contrapposizione ad un sistema fiscale
tanto “vorace” quanto incapace di attuare
un sistema di tassazione che risponda al
principio fondamentale di giustizia tributaria. Questo è quanto si legge nel pensiero di molti cittadini onesti, soprattutto
quando si vedono sottoposti ad una vera
e propria “vessazione fiscale” mentre su
altre sponde sguazzano “super ricchi e
potenti” che, con varie metodologie, sfuggono, con la consapevolezza degli organi
competenti, ad ogni forma di tassazione.
Sarebbe, opportuno, pertanto, che le amministrazioni competenti rivedessero, nel
caso di specie, l’applicazione dell’ICI sulle aree solo apparentemente fabbricabili
ma, in effetti priva di valore economico effettivo.
Sarebbe un atto di giustizia!
Dott. Mario D’Alconzo
A quando gli interventi per
la sistemazione della ex SS 580?
Questa è una triste immagine della ex statale 580. Molti cittadini lamentano
la inadeguatezza della manutenzione e della segnaletica sia orizzontale che
verticale. La provincia si ricorda che c’è una viabilità anche nella Zona Occientale?
eventi sportivi
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
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Vincenzo Leone vince la “Corri per la Sicurezza”
Vittoria con dedica per le figlie e la moglie Francesca
Le ultime tre settimane sono state “di fuoco” per Vincenzo Leone, non per il suo
lavoro da macellaio al fornello, ma per i
grandiosi successi consecutivi in quel di
Matera e la straordinaria performance di
Palagiano.
In tre settimane l’atleta della Runners
Ginosa ha vinto la 1^ “Corri per la Sicurezza” a Matera, la settimana successiva
si è classificato 3° della categoria Master
35 alla gara nazionale “Giro dei Due Sassi” e domenica scorsa ha corso sotto i
3’30” al km assieme ai big del Campionato CorriPuglia nella tappa di Palagiano.
Abbiamo incontrato Vincenzo per sentire direttamente da lui tutto sull’exploit di
questa stagione.
Quando mi hai detto di aver vinto la
“Corri in Sicurezza” sono rimasto un
po’ incredulo, allora come è andata a
Matera?
Quasi nessuno credeva della mia vittoria,
neanche io sul traguardo. E’ stata la prima vittoria della mia carriera, nonostante i
numerosi podi nel CorriPuglia e nelle altre
competizioni agonistiche.
Fin dalla partenza sono stato nel gruppo
di testa, quando al terzo dei quattro giri da
2100 metri ho deciso di allungare. Solo
Graziano Cotugno (cat. M35, G.S. Athlos
Maratoneti Matera) è riuscito a tenere il
mio passo, ma alla vista del traguardo
– dove ad aspettarmi c’era mia figlia – ho
lanciato lo sprint distaccando il mio avversario di 10”.
Ho chiuso gli 8400 metri in grande scioltezza fermando il cronometro a 30’27”.
La prima vittoria della carriera non si
dimentica mai, quali emozioni hai provato?
Straordinarie! Non ho altre parole per descrivere quello che ho provato, soprattutto
la gioia nel vedere mia figlia al traguardo
che applaudiva ed esultava per la vittoria.
Hai dedicato la vittoria a qualcuno?
Si, dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia, soprattutto a mia moglie Francesca,
che mi è sempre vicina e soprattutto mi
sopporta durante gli allenamenti.
La settimana successiva sei tornato a
Matera per il Giro dei Due Sassi, con
quale obiettivo?
Al Giro dei Due Sassi, essendo una gara di
livello nazionale molto impegnativa sia per
il tracciato che per la presenza di diversi
atleti professionisti, ho partecipato senza
nessun obiettivo. Volevo solo fare un buon
allenamento.
Nonostante fossi partito con queste intenzioni mi sono classificato 26° assoluto e 3°
della categoria Master 35.
Ho chiuso i 9 km in 32’ 04”
Domenica scorsa, a Palagiano, hai
corso sotto i 3’30” al km, insieme ai
big del CorriPuglia … un’altra straordinaria performance?
Il Trofeo Madonna della Stella e delle
Clementine di Palagiano è stata la prima gara che ho corso sotto i 3’30” al
km, precisamente a 3’28” al km.
Oltre la velocità sono rimasto particolarmente contento per i complimenti ricevuti dal compagno di squadra Pietro
Tortorella, il più forte Master 45 della
regione. Sono riuscito ad affiancarlo
attorno al 4° km quando era nel gruppo di testa, ma poi aveva una marcia in
più e non ho più tenuto il suo passo. Affiancarlo per qualche chilometro è stato
fondamentale per il mio risultato.
Hai chiuso la stagione in crescendo,
recuperando l’infortunio dell’anno
scorso. Qual è il segreto di questo
successo?
Non c’è nessun segreto. L’importante
è allenarsi con continuità senza esagerare, dosando durante tutto l’anno i
carichi e gli sforzi per evitare infortuni.
Fondamentale è anche l’appoggio di
mia moglie, sempre vicina.
Hai già degli obiettivi per la prossima stagione?
Gli obiettivi per la prossima stagione
sono due.
Disputerò la Maratona di Roma (ndr 16
marzo 2008) con l’obiettivo di chiudere
sotto le 3 ore ed infine vorrei migliorare
il mio personale di 1h19” nella mezzamaratona ottenuto quest’anno a Bari.
Complimenti Vincenzo ed in bocca al
lupo per la prossima stagione!!!
Mario Stigliano
([email protected])
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comunicati stampa
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
CALCIO A CINQUE
Il TEAM GINOSA due splendide vittorie
E’ il segno che finalmente le cose iniziaVERSANO, scende in campo con la consano a girare per il verso giusto, che ogni
pevolezza che qualcosa stesse cambiando
tassello del mosaico va al proprio posto,
e con il morale alle stelle per la vittoria contro il BRINDISI. E così nel primo tempo,
che i meccanismi iniziano a funzionare come dovrebbero e che il gruppo sta
disputando una gara semplicemente perfetta, la compagine ginosina si trova sopra
raggiungendo quella coesione che le permette di diventare la squadra che tutti sodi 4-0 con l’avversario annichilito per la
caparbietà degli ospiti ma soprattutto con
gnano, capace di raggiungere ambiziosi
l’impossibilità di trovare spazi giusti per sutraguardi per la gioia dello staff tecnico e
perare la difesa capeggiata da CARRERA
dirigenziale e del generosissimo pubblico
che non abbandona mai i
prima e da PETRELLI poi,
propri beniamini.
ostici nel non concedere
nessuna palla gol al PUCadono sotto i colpi del
TIGNANO. Nella seconda
TEAM GINOSA nelle due
frazione alla segnatura delultime settimane prima un
HELLAS BRINDISI certo
la quinta marcatura, il tecnidi venire a GINOSA e otteco di casa giocava la carta
nere, molto agevolmente,
del portiere in movimento,
tre punti che le avrebbero
per cercare di riequilibrare
la partita, con la inevitabile
permesso di continuare
la propria striscia positiva
concessione di contropiedi
dopo la sorprendente vitche i nostri uomini sfruttatoria contro la capolista
vano al meglio portandosi
TOCO CONVERSANO,
fino al punteggio finale di 9e poi il FK PUTIGNANO
3 con le marcature di SPIsquadra molto più accreNELLI, RUSSO, PETRELMino Noia
ditata della nostra, sulla
LI, CARRERA, LAQUALE,
carta, che non ha avuto
CAZZETTA e la tripletta
il tempo di realizzare chi
di GALATOLA. Ricevuti i
fosse l’avversario che la
complimenti dagli avversanostra compagine le piazzava un poker
ri la nostra formazione torna a casa con
nel primo tempo fondamentale per gestire
la certezza di aver imboccato la strada
la gara nella ripresa.
giusta, abbandonato una classifica fattasi
critica, ma soprattutto la consapevolezza
Il Brindisi venuto al palazzetto dello sport
di pensare gara dopo gara al prossimo avdi Ginosa subisce un secco 3-1 che ridimensiona le proprie aspettative ma soversario, senza programmi a lungo termiprattutto cancella la convinzione che ad
ne, vivere di sabato in sabato perché così
si acquista sicurezza nei propri mezzi e in
attenderla ci sarebbe stata una formazione inerme e pronta a subire una sconfitquesto modo, vittoria dopo vittoria, si ottengono i grandi successi.
ta scontata. E invece gli uomini di Mister
Sabato affrontiamo, al palazzetto dello
NOIA (foto) interpretavano al meglio la
gara e giocavano soprattutto sulla sicurezza dell’avversario di avere vita facile e
così davano vita ad un primo tempo entusiasmante e bellissimo dove RUSSO con
una splendida rete e PASCALE con le sue
prodezze, che lo confermano sempre più
saracinesca di questa squadra, permettevano al TEAM GINOSA di amministrare il
primo tempo e chiuderlo con il punteggio
di 1-0. Nella ripresa entra in campo un
TEAM GINOSA sempre più concentrato e
deciso a vender cara la pelle e colpisce
il BRINDISI, intento a riequilibrare la gara, con la rete di FULVIO CAZZETTA che
successivamente colpiva l’incrocio dei
pali con una splendida girata al volo che
faceva gridare al gol tutto il palazzetto.
Dopo il 2-0 il TEAM GINOSA soffriva un
po’ le scorribande dell’avversario ma una
attenta retroguardia capeggiata da PETRELLI non le permetteva di accorciare
le distanze che solo un rigore concesso
nel recupero davano ancora qualche flebile speranza di riacciuffare il pari subito
vanificata grazie al 3-1 finale messo a segno ancora da RUSSO in contropiede ed
a porta lasciata sguarnita dal portiere in
movimento utilizzato dall’avversario.
Nell’ottava giornata di andata invece il
TEAM GINOSA, ospitato dal FK PUTIGNANO, che nel recupero della settima
giornata fermava sul pari il TOCO CON-
sport, un accreditato SPORT 2000 PUTIGNANO, reduce dalla vittoria sul TOCO CONVERSANO, in piena crisi, che
ci precede in classifica di un solo punto.
Ci si augura che la squadra non perda la
concentrazione e continui ad esprimere il
bel gioco visto in queste due ultime gare.
7^ giornata serie C2 girone C
A. LATERZA-EDEN MANDURIA 6-4
COCOON FASANO-A. FASANO 0-10
DRIBBLING-SPORT 2000
8-1
MONTELLI-A. GINOSA
6-2
NADIR-G. MARTINA
3-2
NOCI 2006-PALAGIANO
3-2
T. GINOSA-H. BRINDISI
3-1
TOCO CONV.-FK PUTIGNANO 1-1
8ª giornata serie C2 girone C
A. FASANO-NOCI 2006
A. GINOSA-NADIR
DRIBBLING-A. LATERZA
FK PUTIGNANO-T. GINOSA
G. MARTINA-EDEN MANDURIA
H. BRINDISI-COCOON FASANO
PALAGIANO-MONTELLI
SPORT 2000-TOCO CONV.
4-1
2-6
6-2
3-9
7-1
15-1
8-1
6-5
CLASSIFICA DOPO LA 8ª giornata
A.FASANO,
21
NADIR,DRIBBLING
19
TOCO CONVERSANO
16
A. LATERZA
15
MONTELLI,
12
G. MARTINA, PALAGIANO
12
T. GINOSA
11
FK PUTIGNANO
10
H. BRINDISI, NOCI 2006,
9
SPORT 2000, MANDURIA
9
A. GINOSA
5
COCCON FASANO
0
MARINO MENZELLA
attualità
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
45
TERZA CATEGORIA / Una doppietta di Lovecchio stende l’F.C. Grottaglie
Ginosa corsaro a Grottaglie
I biancazzurri, grazie ad una doppietta di Lovecchio, vincono in trasferta sul campo
dell’F.C. Grottaglie e continuano la rincorsa alla vetta.
Dopo la netta vittoria contro l’Olimpia Crispiano, il Ginosa conquista, lontano dal
“Miani”, il primo successo della stagione
espugnando il terreno dell’F.C. Grottaglie
con il più classico dei punteggi: 2-0. La
gara risulta ampiamente dominata dai
biancazzurri che dettano legge in casa
grottagliese e, grazie ad un Lovecchio in
grande spolvero, portano a casa il bottino
pieno. La prima frazione fa registrare solo un’occasione pericolosa costruita dai
ginosini con Gatti che dal fondo crossa
in area per Sambito la cui inzuccata sot-
tomisura trova l’estremo difensore pronto
alla parata. Nella ripresa gli uomini del
tecnico Montervino entrano più determinati e l’ingresso di Lovecchio dà maggiore vivacità in avanti. Corre il 10’ quando
il funambolico Sambito pennella un perfetto assist in area per Lovecchio il quale
con un destro al volo di rara precisione
insacca la sfera nel sacco. Avanti di una
rete, i biancazzurri giocano di rimessa e
tengono in apprensione la retroguardia
locale, con Lovecchio che sciupa un paio
di occasioni nitide per chiudere il ma-
tch. Il raddoppio, comunque, è nell’aria e
giunge puntuale al 35’: l’azione nasce da
Papapietro che salta, come birilli, quattro
avversari e cede palla a Sambito, il quale serve in area un liberissimo Lovecchio
che, sottomisura, deposita la sfera in rete.
Sino alla fine non accade più nulla, con
i biancazzurri che controllano con ordine
gli ultimi minuti e portano a casa tre punti
importanti.
4a giornata (18/11/07): F.C. GrottaglieGinosa Domenico Ranaldo
TERZA CATEGORIA / Continua la rincorsa alla “lepre” Scintille Grottaglie
Ginosa travolgente: cinquina al Castellaneta Marina
Gli uomini del tecnico Montervino travolgono al “Miani” un modesto Castellaneta Marina e consolidano il secondo posto
in classifica a due lunghezze dalla vetta. Domenica, intanto, i biancazzurri saranno di scena sul terreno dell’Ausonia per
continuare la marcia vincente e sperare in un passo falso della capolista impegnata nella trasferta non facile di Mottola.
Il Ginosa continua la propria marcia inarrestabile ed al “Miani” travolge con un sonoro
5-1 un malcapitato Castellaneta Marina. La
prima frazione, però, si chiude a sorpresa sul
punteggio di 1-1. Al 14’ giunge il vantaggio locale grazie al cannoniere Papapietro
che, ben servito da Lovecchio, controlla di
sinistro e con un destro vellutato trafigge il
portiere. Sulle ali dell’entusiasmo, i biancazzurri aumento il pressing ma non riescono a
finalizzare. Così al 45’ giunge inaspettatamente il pari degli ospiti grazie ad un calcio
di rigore concesso dal direttore di gara per
un fallo del portiere ginosino Di Gioia su un
attaccante avversario. Durante l’intervallo il
tecnico Montervino carica i suoi e la ripresa
vede un Ginosa più determinato e concreto
in fase realizzativa. Trascorre appena un giro
di lancette e Fortino coglie la base del palo
con un tiro ravvicinato. Passano due minuti
ed i biancazzurri si riportano in vantaggio:
Lovecchio, ben servito in profondità, supera l’estremo difensore con un destro preciso
ed angolato. Il Ginosa insiste ed al 5’ confeziona la terza rete: il furetto Innato serve
Bozza sull’out destro il quale crossa in area
per l’accorrente Papapietro che irrompe come un falco ed insacca. Nonostante il 3-1,
gli uomini di Montervino continuano a premere sull’acceleratore ed al 10’ la gara va in
archivio con il poker firmato da Fortino con
un gran tiro di controbalzo dal limite che non
lascia scampo al portiere ospite. A quel punto
il Ginosa controlla la gara con ordine e sul
finire del match (44’) Sambito, con un’azione
insistita, fissa il punteggio sul 5-1 finale. In
classifica i biancazzurri consolidano la seconda posizione ed inseguono la vetta a sole
due lunghezze. Domenica, intanto, il Ginosa
sarà di scena sul terreno dell’Ausonia (fischio
d’inizio ore 11,00) con l’obiettivo di centrare
la quinta vittoria stagionale e continuare la
scalata alla vetta, sperando in un passo falso
della capolista Scintille Grottaglie impegnata
nella trasferta non facile di Mottola.
Risultati 5a giornata (25/11/07): Arsenal
Sava-Olimpia Crispiano 1-2; Palagiano-Principe San Marzano 4-0; Ginosa-Castellaneta
Marina 5-1; Gioventù S. Marzano-United
Mottola 0-2; Scintille Grottaglie-Ausonia 3-
0; S. Antonio Avetrana-FC Grottaglie 0-2. Ha
riposato: Gioventù Martina.
Classifica: Scintille Grottaglie 15; Ginosa 13;
S. Antonio Avetrana 8; United Mottola 7*; Palagiano 7; Gioventù Martina 6; FC Grottaglie
6; Gioventù San Marzano 5; Olimpia Crispiano 4; Ausonia 3; Castellaneta Marina 2*; Principe San Marzano 2. *una gara in meno
Prossimo turno (02/12/07 ore 14,30): Ausonia-Ginosa (ore 11,00); FC Grottaglie-Arsenal
Sava; Castellaneta Marina-S. Antonio Avetrana; Olimpia Crispiano-Palagiano; Principe
San Marzano-Gioventù Martina; United Mottola-Scintille Grottaglie (ore 11,00). Riposa:
Gioventù San Marzano.
Programma 7a giornata (09/12/07 ore
14,30): Arsenal Sava-Castellaneta Marina;
Palagiano-FC Grottaglie; Ginosa-United Mottola; Gioventù Martina-Olimpia Crispiano;
Scintille Grottaglie-Gioventù San Marzano;
S. Antonio Avetrana-Ausonia. Riposa: Principe San Marzano.
Domenico Ranaldo
46
La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007
eventi sportivi
La capacità progettuale dell’amministrazione Montanaro
Egregio Direttore,
leggo sull’ultimo numero de La Goccia le dichiarazioni rilasciate
da Paolo Costantino in merito ai rapporti con l’Ammininistrazione Montanaro ed al progetto di ristrutturazione del Castello di
Ginosa denominato Bollenti Spiriti. Il Consigliere regionale di
Maggioranza Costantino fa affermazioni non corrette e non rispondenti alla realtà dei fatti. In riferimento ai rapporti con l’Amministrazione Montanaro è ormai cosa nota che tali rapporti con
il consigliere Costantino sono del tutto inesistenti. Non per le ragioni sostenute da Costantino e cioè un atteggiamento di distacco ed indifferenza nei suoi confronti da parte del centro destra
causati dal fatto di non avere ancora digerito e metabolizzato la
sconfitta elettorale delle regionali, né tanto meno per motivi di
carattere personale. I rapporti tra l’Amministrazione Montanaro sono inesistenti semplicemente perché il Comune di Ginosa
non ha assolutamente bisogno di Paolo Costantino in veste di
Consigliere regionale di Maggioranza perchè non sa proprio cosa farsene. Tutti i progetti che l’Amministrazione comunale ha
presentato da quando Costantino è consigliere regionale non
hanno necessitato di nessun suo aiuto per essere finanziati. I
progetti predisposti dall’Amministrazione Montanaro, e lo dirò
fino alla nausea anche se sono pochi quelli che non la pensano
come il sottoscritto, vengono finanziati perché sono fatti bene.
Quindi se c’è la disponibilità finanziaria i progetti predisposti e
presentati dal comune di Ginosa devono imperativamente essere finanziati. Ma dirò di più. Molto spesso è accaduto, come
per due recenti finanziamenti regionali ottenuti, quello per la
realizzazione di Barriere artificiali in mare per un milione di euro
e quello per il completamento della pubblica illuminazione nella
zona P.I.P. per un milione e mezzo di euro che consentirà di
illuminare la contrada Bandiera e sue traverse interne, la via
per Bernalda ed il primo tratto della ex S.S. 580, che i progetti
presentati fossero ammissibili ma non finanziabili per carenza
di risorse e che successivamente venissero finanziati perché
in graduatoria tra i primi ad essere ammissibili a finanziamento
a seguito di scorrimento delle predette graduatorie. Anche in
questo caso i meriti per tali finanziamenti non sono attribuibili
al centro sinistra per il semplice motivo che sono determinati
dalle economie rivenienti dagli altri progetti finanziati con le medesime misure del POR 2000/2006, redatto per altro dal centro
destra. Infatti, è bene dirlo e ricordarlo subito a scanso di equivoci, che quando si ottiene un finanziamento attraverso i POR i
comuni devono fare una gara per l’affidamento dei lavori. Lavori
che vengono assegnati ai vincitori che realizzeranno le opere
a regola d’arte con somme minori rispetto a quelle messe a
disposizione. I soldi “risparmiati” in questo modo, le cosiddette
economie, non rimangono nelle casse dei comuni ma tornano alla regione che deve finanziare altri progetti delle stesse
misure facendo scorrere le rispettive graduatorie altrimenti si
correrebbe il rischio di rispedire i fondi non utilizzati all’Unione
Europea. Mi corre l’obbligo, anche in questo caso per l’ennesima volta, di fare alcune precisazioni in merito alle affermazioni
fatte dal Consigliere Costantino in merito al finanziamento del
progetto Bollenti Spiriti ottenuto dall’Amministrazione Montanaro. Costantino sostiene che il nostro progetto non era entrato
tra quelli finanziati ed è stato recuperato grazie a nuovi finanziamenti. Queste informazioni non corrispondono alla realtà.
Il progetto predisposto dall’Amministrazione Montanaro era
perfetto, è stato finanziato subito, non è stato finanziato grazie
ad un non meglio e quanto mai evanescente ri-finanziamento
di cui parla Costantino. Di tale circostanza mi sono accertato
contattando personalmente i responsabili degli uffici della Regione Puglia e di Fin Puglia, la società finanziaria della Regione
Puglia che seguirà tutto il procedimento successivo al finanziamento, i quali negano la tesi sostenuta da Costantino. Forse
Costantino confonde le ulteriori somme di altre delibere del CIPE, a firma del Presidente Berlusconi che allora lo presiedeva,
erogate alla Regione Puglia e che quest’ultima ha destinato
in parte al progetto Bollenti Spiriti aumentandone la dotazione
finanziaria iniziale che del resto era costituita da fondi assegnati alla Regione Puglia dal Governo Berlusconi con la delibera
CIPE n. 35/2005. Ma questo accadeva, e dovrebbe saperlo il
Consigliere Costantino, nell’estate del 2006. La graduatoria dei
progetti Bollenti Spiriti finanziati è uscita il 31 ottobre del 2006,
di conseguenza nessun ripescaggio per il progetto dell’Amministrazione Montanaro.
Vincenzo Prencipe- Capogruppo Lista Montanaro
Uno, Due, Tre Pronti,
Partenza Via!
La scuola “Morandi” taglia il traguardo di partenza e dà il via alle iniziative di solidarietà Pro-Telethon organizzate dalla comunità ginosina. Nelle giornate del 23, presso la scuola dell’infanzia e
del 24 novembre presso la scuola primaria, del plesso Morandi, si
sono realizzate le prime due giornate della “Merenda della Solidarietà” organizzate a favore dell’Associazione Telethon che da anni
si occupa di sensibilizzare tutti noi per il sostegno della ricerca per
la cura delle malattie genetiche. Notevole è stato l’impegno e la
partecipazione delle mamme in qualità di cuoche, ma soprattutto
lodevole è stata quella dei bambini che in maniera molto sentita
hanno contribuito alla crescita del “Contatore Telethon” sia in modo
diretto sia obbligando affettuosamente i propri cari e soprattutto
i nonni a partecipare all’iniziativa. Nella giornata del 24 novembre hanno fatto una capatina alla manifestazione il nostro preside,
Alessandro Calabrese, il preside dell’I.C. Carducci, l’assessore
Felice Vizzielli e il presidente dell’Avis. Durante la manifestazione
si sono venduti diversi prodotti culinari offerti dalle mamme degli
alunni e ciascun bambino ha offerto il proprio contributo acquistando la propria merenda al Banco della Solidarietà. Inoltre si è predisposto un piccolo banco per la vendita di oggetti decorati con la
tecnica del decoupage preparati dalle mamme. Caricate dal buon
esito della manifestazione le insegnanti e le mamme invitano la cittadinanza a partecipare alla prossima “Merenda della Solidarietà”
prevista per il giorno 7 dicembre al fine di contribuire alla crescita
del “Contatore Telethon”.
Le Insegnanti del Plesso Morandi