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Servizio fotografico: Erasmo Mazzone La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 46 Sommario La Goccia n. 24 - 01 Dicembre 2007 Il confronto di Stefano Giove pagg. 4- 10-11-12-13 Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana DEL 15 MAGGIO 1992 Registro Nazionale della Stampa n. 10084 PROPRIETÀ PRO.GE.CO. SOC. COOP. A R.L. VIA SAVOIA, 1 – GINOSA Aqp alla sbarra di Giulio Pinto pagg. 5 Sergio D’Antoni… di Stefano Giove pag. 6 Angelo Laurino… di Stefano Giove pag. 22 DIREZIONE: GIULIO PINTO ADELE CARRERA COMITATO DI REDAZIONE MARIA C. BONELLI ROSAMARIA BUSTO GINO DELL’ORCO ERASMO MAZZONE PALMA MARTINO DOMENICO RANALDO Resp. Red. Taranto: SALVATORE RIZZO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: GIUSEPPE CARRERA MARIO D’ALCONZO ROBERTO MUSCOLINO GIUSEPPE PIZZULLI DON FRANCO CONTE GIANLUCA CATUCCI DAVIDE GIOVE FRANCO ROMANO MARIO STIGLIANO DOMENICA MASINI MARIA FLORENZIO MARINO MENZELLA CARMELITA MALAGNINI PAOLO COSTANTINO ANTONELLO LOVECCHIO IPPOLITA LAZZAZZERA TOMMASO FRANCAVILLA PIERINO PERRONE FRANCO SOZIO FRANCO BRUNO MARIO STIGLIANO CARMELO CANDIA CARMELA BOZZA PIERO ZANELLI VITO FURIO FOTO: ERASMO MAZZONE AMMINISTRAZIONE VITO CONTE IMPAGINAZIONE E GRAFICA: STEFANO GIOVE MAURIZIO FALIVENE STAMPA FALIGRAPH Le favole di grim di Grim pag. 7 Versus di From di From pag. 7 Notizie flash di Giulio Pinto pagg. 8/9 Premio “Vito Leccese” di Domenica Masini pag. 9 Bloccato il tentativo... di S G pag. 14 Dal Palazzo... di Maria Florenzio pag. 17 La Confcooperative ... di Maria Florenzio pag. 18 Ginosa polo... di Ippolita Lazzazzera pag. 19 IC “Deledda”... di Alessandro Calabrese di Carrera-Giove pag. 24-25 Home Page di Roberto Muscolino pag. 25 Videosorveglianza di Stefano Giove pag. 26 Ginosa da tavola... di Adele Carrera pag. 27 Come la penso io di Don Franco Conte pag. 28 Avis di Carmelita Malagnini pag. 29 di Tommaso Francavilla pag. 20 Costantino… di Paolo Costantino pag. 21 di Uff. Stampa pag. 38 La felicità… di Giuseppe Pizzulli pag. 39 La Voce… di Antonello Lovecchio pag. 41 L’Ici... di Mario D’Alconzo pag. 42 Vincenzo Leone di Mario Stigliano pag. 43 Calcio a 5… di Marino Menzella Gli elettori… pag. 44 pag. 30 Ginosa travolgente... di Franco Bruno Il consigliere Rosato… di Emanuele Rosato pag. 30 di Domenico Ranaldo pag. 45 Ginosa corsaro... di Domenico Ranaldo pag. 45 Le considerazioni… di Pierino Perrone pag. 31 Risponde… di Franco Sozio pag. 32 pag. 19 Lospinuso… di Pietro Zanelli pag. 37 Le storie de La Goccia... Forza Italia... DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO GIOVE Il parere del medico La capacità... di Vincenzo Prencipe pag. 46 Uno, due, tre di Ins. Plesso Morandi pag. 46 Giornata dell’infanzia... di Carmelo Candia pag. 35 Incontro con l’autore... di Carmela Bozza pag. 36-37 Questo numero de La Goccia è stato chiuso alle ore 12.00 del 28 Novembrebre2007 4 l’editoriale La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Il confronto di Stefano Giove La scelta di dare il massimo risalto all’evento politico rappresentato da un confronto tra maggioranza e minoranza del Consiglio comunale di Ginosa, è sottolineata anche dall’utilizzo della pagina riservata all’editoriale. Il sindaco Montanaro, il vicesindaco Vizzielli, il delegato alla cultura Bradascio, per la maggioranza, e i consiglieri Galeota, Bitetti e Giannatelli, per l’opposizione, sono stati protagonisti di un confronto a tutto campo nella sala delle Conferenze del Palazzo della Cultura, martedì 27 novembre scorso. Novanta minuti di discussione, che cercherò si sintetizzare nella maniera più fedele possibile. Signor sindaco, una valutazione su questi primi 18 mesi di attività amministrativa. «Sicuramente in continuità con la precedente legislatura. Certo, rispetto alla prima legislatura il lavoro è stato più agevole, perché non dovevamo fare alcun rodaggio. E, oltre alla conoscenza della macchina amministrativa vi è anche il fatto che abbiamo cominciato a presentare nostri progetti dal 2003, dall’uscita dei bandi dei POR 2001-2006, per cui è chiaro che i frutti del lavoro programmatorio si sono avuti nell’ultimo scorcio di vita della passata amministrazione e sono continuati a maturare anche in questa prima fase della mia seconda esperienza sindacale. Il lavoro era già tracciato e in questi 18 mesi abbiamo raccolto per la maggior parte il frutto del lavoro della prima amministrazione, ma anche con questa ci stiamo accingendo a vincere un’altra scommessa, forse l’ultima scommessa del nostro territorio e per questo intendo tutto il territorio pugliese, mi riferisco all’ultima possibilità di accedere ai fondi comunitari per il periodo 2007-2013, poi la nostra regione uscirà da quelle dell’obiettivo 1. Noi siamo pronti, abbiamo già presentato una serie di progetti, grazie anche al prezioso lavoro dell’assessore Di Canio, che per me ha seguito la programmazione dell’Area Vasta. Noi come comune di Ginosa siamo nella cabina di regia dell’Area Vasta che vede come capofila Comune e provincia di Taranto e, sicuramente, avremo voce in capitolo per programmare quello che sarà lo sviluppo del nostro territorio da oggi fino al 2013. Questa è una battaglia che deve accomunare tutti e, forse, è l’ultimo tram utile per intercettare finanziamenti comunitari. C’è da dire che in questi 18 mesi sono stati appaltati e stiamo per appaltare, lavori per circa 15 milioni di €, che hanno quale obiettivo l’incremento della vocazione turistica del nostro territorio. Infatti tali interventi riguardano il nostro centro storico con intervento sul castello, attraverso il progetto Bollenti Spiriti, l’illuminazione della gravina, la ribasolatura di altre vie del centro storico. Oltre a ciò, sono previsti interventi che riguardano Marina di Ginosa che vanno dalla fogna bianca agli accessi al mare al rifacimento delle dune». Dottoressa Galeota, il suo giudizio su questa esperienza amministrativa. «Bene faceva il sindaco a dire che questo è il suo secondo mandato perchè questo ci portava a pensare che in questi 18 mesi ci sarebbe stata una accelerazione dell’attività amministrativa. Non abbiamo visto niente. Abbiamo visto in questo anno e mezzo una situazione stantia, tanto è vero che il sindaco parla ancora di una situazione a venire. È vero, somme importanti arriveranno a Ginosa dai fondi europei, questo soprattutto grazie ad altre Amministrazioni, penso alla regione Puglia ad esempio. Tutta questa laboriosità detta dal sindaco, in questo anno e mezzo, noi non l’abbiamo palpata. Bene si fa a parlare di Marina di Ginosa, fogna bianca e altro; ma le ultime due stagioni estive di Marina di Ginosa si sono contraddistinte per la povertà di progettazione e di attuazione di un sistema di accoglienza, di uno stile di fare turismo e accoglienza che potesse far crescere la città. Abbiamo parlato molto di Marina di Ginosa, della questione Milione, delle carenze che si avvertono. Da parte nostra sono arrivate proposte che sono rimaste senza risposte le nostre, come le interrogazioni in Consiglio comunale. Abbiamo sempre tenuto un atteggiamento di collaborazione, non abbiamo fatto una opposizione dura, cattiva, né era nei nostri intendimenti farla perché riteniamo che sarebbe magnifico riuscire a collaborare per ottenere il meglio per la nostra città, anche perché noi abbiamo dei riferimenti provinciali e regionali che il centro destra non ha, e presso questi nostri riferimenti non possiamo che chiedere cose per la nostra città che ricadono su chi sta amministrando ma non abbiamo visto tutto questo darsi da fare, anzi, in questo anno e mezzo, abbiamo visto arenarsi tante cose, abbiamo visto che non si finiscono i lavori nella Casa Comunale, lo stadio comunale non è stato ancora completato, non sappiamo più niente del mattatoio, abbiamo sollecitato più volte la questione delle case popolari nella zona Palatrasio. Tutto questo ci fa pensare che questa laboriosità manifestata, in effetti, non ha un riscontro di operatività fattiva.» Assessore Vizzielli, Scuola, Viabilità, PM, sono settori abbastanza complessi. Può farci un quadro della situazione? «Per quanto attiene l’edilizia scolastica, stiamo portando avanti tutti i progetti che la passata amministrazione aveva approvato, siamo riusciti ad appaltarli e a cantierizzarli. Penso alla “Lombardo Radice”, dove siamo in fase di completamento dei lavori. Proprio in questi giorni stanno allacciando il gas metano, entro la fine dell’anno, il plesso sarà pronto per la consegna. Anche il progetto per l’adeguamento della “S. G. Bosco”, dopo lo stop dello scorso anno per la questione patto di stabilità, abbiamo trovato la soluzione utilizzando residui di mutui precedenti e altre risorse del bilancio comunale, questo ci ha permesso di bandi- Pubblicità Concessionario esclusivo per la pubblicità FALIGRAPH Viale Jonio, 385 74025 Marina di Ginosa (Ta) Tel e Fax 099.8277553 e-mail: [email protected] Arretrati (costo � 2,50) I numeri arretrati si richiedono in edicola Per inviare e-mail a “La Goccia” [email protected] Per inviare lettere a “La Goccia” Le lettere al giornale vanno inviate presso: La Goccia Via Tulipani, 9 74013 Ginosa (TA) Tel. 099.8294879 - 099.8294550 Cell. 368.3561703 - 333.624347 re la gara di appalto ed è stata fatta l’aggiudicazione. Poi è nato un inghippo, che probabilmente, è scaturito per una mia inesperienza e per la voglia di dare subito inizio ai lavori, tenuto conto che, per contratto il tempo stabilito è di 360 giorni per la consegna dei lavori. Io contavo che, entro Natale, se tutto fosse andato liscio, sarebbero stati utilizzabili i locali interni. I lavori esterni si sarebbero fatti successivamente, anche perché questi non incidono sulle attività didattiche. Purtroppo vi è stato un ricorso al Tar da parte di una ditta esclusa che pretendeva di essere ammessa alla gara. Il Tar ha dato ragione al Comune. Ovviamente dopo questa sentenza è possibile lo scivolamento della graduatoria tra le diverse ditte partecipanti alla gara. Fermo restando che dobbiamo trovare il sistema per rescindere il contratto con la ditta che aveva iniziato il lavoro. Per quanto riguarda il plesso “Calò”, fra qualche giorno saremo in grado di indire la gara di appalto. Anche questo era un progetto della passata amministrazione, io sono grato alla passata amministrazione per i tanti progetti che aveva approvato. Come si dice: c’è chi semina e chi raccoglie. Anche noi, adesso, stiamo seminando e, forse, qualcun altro raccoglierà. Anche nel caso del Plesso Calò, pur avendo limitate capacità di indebitamento, siamo riusciti a ricevere il prestito di 1miliome e 500.000 euro dalla Cassa Depositi e Prestiti che ci consente di avviare le procedure per l’appalto dei lavori. Ovviamente nelle scuole c’è moltissimo da fare. Nel corso di quest’anno ricorre il 50° anniversario della prima scuola media ginosina: l’I C “Carducci” e per tale ricorrenza faremo dei piccoli festeggiamenti e un restailing esterno del plesso di piazza Orologio. Per quanto riguarda la viabilità, Ginosa ha la forma di un sigaro e questo determina il fatto che tutto il traffico si segue a pag. 10 cronaca La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 5 L’antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti dell’AQP per violazione nei confronti dei consumatori che hanno richiesto l’allaccio di acqua o fogna. L’Acquedotto Pugliese alla sbarra!! Scoppia un secondo caso “Milione” ma di interesse nazionale. Sembrano profilarsi migliaia di risarcimenti. In questi giorni tutti i giornali e i mezzi di comunicazione hanno battuto con grande risonanza la notizia che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (c.d. Antitrust), ha avviato un’istruttoria nei confronti dell’Acquedotto Pugliese per abuso di posizione dominante a danno dei consumatori. di Giulio Pinto La segnalazione di tale abuso è stata fatta da alcuni cittadini di Ginosa. L’importanza della vicenda è quindi notevole; LA GOCCIA, affronta il tema per chiarire gli aspetti di questa ennesima vicenda “italica” intervistando gli avvocati Giuseppe Sanseverino e Nicola Marinelli che hanno assistito i consumatori e che in questi ultimi due anni hanno segnalato e seguito la vicenda innanzi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato . Avv. Marinelli, per quali motivi l’antitrust ha avviato l’istruttoria? «In sostanza dalla lettura del provvedimento di avvio dell’istruttoria sembrerebbe che i problemi da noi segnalati siano stati ritenuti rilevanti. L’AGCM (l’autorità antitrust n.d.r.) ha rilevato che l’AQP ha violato la normativa a tutela della concorrenza in quanto le opere di allaccio delle abitazioni alla rete idrica o fognaria per un verso non sembrerebbero rientrare fra le attività attribuite in esclusiva alla società dalla legge, e dall’altro perché l’AQP condiziona la somministrazione dell’acqua o la gestione dei reflui al versamento degli oneri per la realizzazione delle opere di allacciamento. In questo modo AQP abuserebbe della sua posizione poiché imporrebbe agli utenti una prestazione supplementare non giustificata e non strettamente necessaria alla erogazione del servizio idrico integrato, e oltremodo con una tariffa di allaccio forfetaria che risulta economicamente più svantaggiosa di quelle ottenibili attraverso il libero mercato.» Avv. Sanseverino, perché l’antitrust sostiene che non ci sia libero mercato? «L’AGCM, anche grazie all’attività da noi svolta, ha potuto accertare che gli allacci venivano e vengono offerti dall’AQP con affidamento in appalto a società terze, e che quindi AQP svolgeva e svolge una reale attività di intermediazione a danno dei consumatori. Quindi è naturale chiedersi quale sia la ragione di questa intermediazione, e per- ché non lasciare i consumatori liberi di contrattare direttamente con le società, magari certificate da AQP, il prezzo degli allacci». Avv. Marinelli, perché le somme corrisposte dai consumatori all’AQP per gli allacci ad acqua e fogna sono fuori mercato? «Come è stato appena detto, a parere mio e del collega, in pratica AQP richiede i soldi forfetariamente ai consumatori da un lato e dall’altro contratta con il proprio potere economico con le società terze. L’eliminazione dell’intermediazione comporterebbe un abbassamento medio del prezzo degli allacci ed in ogni caso tutti gli utenti potrebbero agganciarsi a prezzi reali di mercato in quanto frutto di vera contrattazione a loro vantaggio.» Avv. Marinelli, ma è vero che l’AQP non fa toccare a nessuno le proprie tubature come è stato sostenuto in questi giorni sui giornali proprio dall’amministratore di questa società? «Come già detto ciò non è vero, documentalmente è accertato che AQP affida in appalto le opere di allaccio a società terze.» Avv. Sanseverino, ma se AQP avesse ragione è l’allaccio rientrasse tra i compiti affidati cosa cambierebbe? «Qualora l’AGCM dovesse rilevare che tra i compiti di AQP rientrino le opere di allaccio, anche in questo caso la richiesta di una somma aggiuntiva sarebbe illegittima e non dovuta, poiché non prevista dalla legge che stabilisce a monte quali sono i criteri per determinare le tariffe d’ambito. Poiché tra i criteri di determinazione delle tariffe d’ambito vi sono anche i costi delle infrastrutture, il consumatore per usufruire del servizio idrico o fognario, ivi compresi gli allacciamenti, non dovrebbe fare altro che pagare unicamente il costo dell’acqua e della depurazione.» Avv. Marinelli, cosa succederà adesso? «L’istruttoria dell’AGCM si concluderà nel giugno del 2008, e nel caso si dovesse rilevare che le infrazioni ipotizzate nell’avvio fossero giuste AQP potrebbe essere obbligata a cambiare le sue regole per gli allacci, verrebbe sanzionata con una multa e i consumatori che negli ultimi anni hanno fatto allacciamenti alla rete idrica o fognaria potranno richiedere il risarcimento del danno. Tutti coloro che ne hanno diritto, e ritengono di esercitare i loro diritti, è bene che mettano in mora l’AQP per non perdere il loro risarcimento nel frattempo che l’iter si concluda.» Avv. Sanseverino, quali vantaggi per i consumatori per il futuro? «E’ semplice, ove tutto dovesse andare in porto, o niente più tariffe imposte e quindi l’AQP dovrà fare gli allacci inglobando il prezzo nella tariffa d’ambito già prevista ovvero libera scelta dei consumatori di contrattare il loro allaccio con le società abilitate. Coloro che hanno già fatto l’allaccio potranno chiedere giustizia richiedendo i danni all’AQP. Sempre che la richiesta di allaccio sia stata fatta negli ultimi cinque anni. In ogni caso non si deve perdere tempo, occorre esercitare i propri diritti anche mediante una semplice raccomandata di messa in mora all’AQP.» La Redazione si scusa con i collaboratori e con i lettori per i numerosi contributi pervenuti e non pubblicati e per le rubriche fisse, temporaneamente sospese. Tali scelte sono state operate a causa dei numerosi articoli giunti per i quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio in questo numero ma che sicuramente saranno pubblicati prossimamente. 6 cronaca La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Il viceministro allo Sviluppo Economico, Sergio D’Antoni, in visita alla Cantina Poggio Cignano di Arcangela Leo Lunedì 26 novembre, nella Cantina Poggio Cignano della signora Arcangela Leo è giunta una visita importante: il viceministro allo Sviluppo Economico, Sergio D’Antoni. al Governo il Coordinamento delle Regioni del Sud. Anche perché è ormai evidente che mentre al Nord le grandi opere si possono realizzare in “project Abbiamo approfittato di questa straordinaria circostanza per rivolgere al ministro alcune domande alle quali ha gentilmente risposto. Signor Ministro quali prospettive di sviluppo per il Mezzogiorno con la Legge Finanziaria? «Già con la finanziaria approvata lo scorso anno, avevamo cominciato a gettare le basi per lo sviluppo del Mezzogiorno. Adesso abbiamo strumenti importanti, come il credito d’imposta per gli investimenti e uno per l’occupazione. Sono due strumenti automatici per dare fiato e slancio alle imprese. Insieme a questo siamo convinti che bisogna puntare anche sulle infrastrutture pubbliche e dare un segnale vero del nostro grande impegno. Vogliamo fare in modo che alle parole seguano i fatti. Qualche primo positivo passo in avanti lo abbiamo già fatto raddoppiando da 2 a 4 miliardi la dotazione annua di spesa a favore delle infrastrutture meridionali, come ha chiesto financing” andando sul mercato, in quanto si ripagano con le tariffe – valga per tutti l’esempio del Passante di Mestre – al Sud, invece, non si può fare a meno delle risorse pubbliche. Un’altra misura importante per il Sud è l’introduzione sperimentale di alcune zone franche urbane, sul modello francese.» Signor Ministro, porto, retroportualità e zone franche possono essere punti fermi per lo sviluppo economico della provincia di Taranto? «Intanto è importante che sia stata superata la logica di uno sviluppo legato unicamente sulla produzione dell’acciaio. Certo che il Porto di Taranto è un punto di riferimento nel panorama del trasporto merci del nostro Paese. Siamo convinti che per il rilancio economico di Taranto sia necessario un impegno sinergico delle Istituzioni a tutti i livelli. Il governo sta facendo la sua parte.» Ministro, si avverte la necessità di un rilancio della politica meridionalistica? «Si! A tale riguardo ho proposto di rilanciare due strumenti importanti della politica meridionalistica che nel corso degli ultimi anni hanno alternato luci ad ombre, al fine di favorire lo sviluppo locale. Il primo è la Programmazione Negoziata, perché i progetti di crescita economica e sociale che nascono dal basso e sono condivisi a livello territoriale rappresentano una leva importante di coinvolgimento delle popolazioni. Il secondo è Sviluppo Italia, la cui missione deve essere ridefinita per riportarla al ruolo di Agenzia molto snella, finalizzata allo sviluppo delle aree deboli del Paese, in particolare nel Sud. Affidandole due compiti fondamentali: il coordinamento e la gestione dei progetti di sviluppo locale e l’attrazione degli investimenti esterni all’area meridionale, non solo stranieri, ma anche nazionali.» Prima di chiudere ho chiesto alla signora Leo, cosa rappresenta per lei questa esperienza imprenditoriale. «Il mio impegno in questa attività scaturisce da una precisa volontà: quella di valorizzare i prodotti della nostra terra. Come vede questa è una piccola cantina che conserva tutte le caratteristiche delle cantine tradizionali. Il nostro vino viene prodotto solo con uve delle nostre zone. Sono convinta che la valorizzazione dei nostri prodotti deve essere un obiettivo da perseguire con impegno e serietà. Impegno e serietà che la Cantina Poggio Cignano sostiene con determinazione.» nella foto: Arcangela Leo Stefano Giove Servizio fotografico - Erasmo mazzone scherzi a parte VERSUS di from Casachiusa Casini era già andato, Fini s’è ’accodato: sfiancata la spallata dal mercato mancato, la casa s’è chiusa per difetto di progetto. Voila Al volo: si scioglie Effeì per editto sesquipedale del biscione demagogo: è un diritto del padrone da solo cambiar logo e ragion sociale. Al volo: resta Effeì per editto riscritto, in assolo, dal biscione padrone. Prodini Lamberto e Diliberto, concerto all’incerto. La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Le favole di Grim 7 Le letterine C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo. S’era ormai nel periodo in cui l’anno volgeva al suo tramontare e uno nuovo si profilava all’orizzonte. Mancavano, al suo definitivo declino, ben 30 giorni e, al primo dello scoccare di questi si notò nel villaggio una strana frenesia. Granduchi, cortigiani, granciambellani, re, vicerè e capintesta furono presi da una insolita smania, quella di scrivere missive. Misteriosamente, chi di notte, chi nell’angolo più nascosto della propria dimora, chi negandolo anche a se stesso ma tutti con la stessa preoccupazione di non far trapelare quello strano agire, armati di pergamene e appuntiti pennini, vergavano segreti messaggi. E, in ciascuno di essi erano espresse le più segrete e recondite speranze, quelle nutrite nel profondo degli animi e della mente di quei cavalieri e di quelle dame. Nelle ultime nottate dell’anno, i rari viandanti che ancora s’aggiravano per le strade del villaggio, giurarono d’aver visto la figura di sua maestà china sul suo scrittoio, intento a fraseggiare e, qualche orecchio indiscreto aveva inteso anche sillabare frammenti delle frasi che la sua mente partoriva: «... e portami anche uno scranno degno del mio rango – diceva il re - che due anni fanno presto a passare e non vorrei rimanere senza un comodo posto su cui sedere...». Ugualmente accadeva sotto le finestre della dimora del vicerè il quale scrivendo sussurrava: «... comprensivo o non comprensivo, ti prego di portarmi la casa della sapienza che è già dall’altro anno che te lo chiedo e non mi accontenti! Sono stato un buon vicerè, non ho fatto adirare nessuno, dicono che premi sempre i buoni... ma io che t’ho fatto che mi punisci sempre?! Voglio le case della sapienza come quelle che hanno frequentato i miei nonni e per farti vedere che sono anche al passo con i tempi voglio che mi porti anche una videocamera; se me la porti ti prometto che per farla vedere a tutti la metterò anche nella piazza del villaggio!» Ormai s’era sparsa la voce di queste strane lettere e ognuno incominciò ad indagare per proprio conto. E uno giurava d’aver visto e udito il granduca Costauntantino che concludeva la sua chiedendo: «....altre macchinine nel palazzo della salute, una casa per l’impiego, una spada a raggi incandescenti per sciogliere tralicci (quelli delle antenne), una motosega (per smussare le punte delle lance avversarie)... e (già che c’era) una testa sulle gambe degli appiedati.....» iiiiiih! l’incontentabile! Assai più breve era la missiva del granduca di Pietraspinosa che chiedeva solamente «... una sedia posta dall’altra parte del banco dov’era quella che ho ricevuto più di due anni fa». «Beh! Finalmente uno che s’accontenta di poco!» dicevano gli occhiocitrullesi. Eppoi v’era la lettera scritta dalla vispa Teresa che chiedeva scarpe robuste per i suoi appiedati; e la dama delle margherite (ormai appassite) che chiedeva talee di altri fiori e buon concime per farli crescere velocemente per aver un nuovo giardino da curare; e messere Delle Palme che, promettendo d’essere buono e ubbidiente, chiedeva mattoncini per le costruzioni (delle case, si sospettava, al villaggio!); ed ancora, il principe nero, che chiedeva d’avere un regno tutto suo ché s’era stancato di far solo il principe! E c’eran poi carmensite, cavalier camusi, cavalier galanti, e prelati e porporati che volevano soltanto balocchi per trastullarsi, ché senza far nulla eran presi dalla noia. Insomma, tutti scrivevano... ma si guardavano bene dal farlo sapere in giro. Finché un giorno, la gente del villaggio, ormai rosa dalla curiosità, vide giungere, nella piazza l’addetto ai piccioni viaggiatori. Sì, i piccioni viaggiatori, perchè occorre sapere che tutte le missive che da Occhiocitrullo andavano verso altri villaggi erano affidate alla ali dei paciosi volatili e quello gridando a più non posso, annunciò candidamente: «Lo soooo! Lo soooo! A chi hanno scritto! Le ho appena spedite e tutte avevano lo stesso recapito: Messer Babbo Natale via Nuvolaria, senza numero di casa, località Desideriolandia». A quell’annuncio, nella piazza, un sol boato s’udì, era quello della risata più grassa dell’anno. Morale della favola: Le letterine a Babbo Natale tengono su soltanto il morale 8 cronaca La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Notizie Flash Rubrica a cura di Giulio Pinto XXV Congresso Nazionale a Castellaneta Marina Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola è intervenuto con un saluto alla cerimonia inaugurale del XXV Congresso Nazionale della Federazione nazionale della Stampa, in programma a Castellaneta Marina dal 27 al 30 novembre. La cerimonia di apertura dei lavori si è tenuto lunedì 26 novembre alle 16 presso il Teatro Piccinni di Bari, alla presenza del presidente del Senato Franco Marini. Sono intervenuti il presidente della Fnsi Franco Siddi, il segretario Generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi, il sindaco di Bari Michele Emiliano e una testimonianza del sen. Sergio Zavoli. Vendola inoltre parteciperà ai lavori del Congresso con una relazione in programma giovedì 29 novembre alle 10 presso il Centro Congressi Nova Yardinia, alla presenza del presidente della Camera Fausto Bertinotti. Recupero dei sottotetti, dei porticati, di locali seminterrati E’ stato pubblicato sul BUR PUGLIA la legge regionale 15.11.2007 n. 33 avente per oggetto il recupero dei sottotetti, dei porticati e dei locali seminterrati con l’obiettivo di contenere il consumo del territorio con nuovi insediamenti . La legge prevede il cambio di destinazione d’uso di quei sottotetti, porticati e locali interrati da depositi o altro in residenze e locali da destinare al terziario e o al commerciale. Un passo avanti che consentirà a molte unità immobiliari di essere utilizzate per abitazione e locali commerciali o terziari. Condizione “sine qua non” che gli immobili siano stati realizzati legittimamente alla data di entrata in vigore della legge e che ricadono in zona del Prg e che siano serviti di opere di urbanizzazione primaria. La legge apre il fronte per una successiva ed auspicabile legge integrativa che consenta “per par conditio” la esecuzione anche di nuovi in- in 18 file, si trova l’elenco dettagliato di tutti i contributi pubblici all’editoria, sia diretti sia indiretti, e dei rispettivi beneficiari. Una nota avvisa che “la Legge Finanziaria per il 2006 ha profondamente innovato talune di queste disposizioni, in particolare per ciò che riguarda i contributi alle cooperative editoriali”.Un primo elenco riguarda i “contributi diretti per l’anno 2003 ai giornali politici e delle minoranze linguistiche”. Beneficiari sono i “giornali organi di movimento politico avente un proprio gruppo parlamentare o due europarlamentari eletti nelle proprie liste, nonché i giornali terventi residenziali, commerciali e/o residenziali nei sottotetti, nei porticati e nei seminterrati. Sottovia allagato Le piogge degli ultimi giorni hanno allagato nuovamente il sottovia di via Stella Maris. Lo scorso 30 settembre , hanno festeggiato le nozze d’oro GaeGravi disagi agli abitanti che tano Pugliese e Porsia Padovani.Dopo la cerimonia religiosa, abitano aldilà della ferrovia. Il officiata, nella chiesa di Marina di Ginosa da Don Renzo Di consigliere Leonardo Galan- Canio, gli sposi attorniati dall’affetto dei figli , Antonio, Rosa te ha sollevato il problema ed Adelio del genero Pino, delle nuore Stella e Nicoletta, dei all’UTC perché si risolva in vivaci nipoti Vania, Paco, Gaetano, Porsianna, Porsia Barbara, maniera radicale lo spinoso e degli amici , hanno festeggiato l’anniversario a Valsinni, loro paese natio. ed antico problema. Le cifre del finanziamento ai giornali Nello scontro tra editori e giornalisti per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da quasi due anni, si è introdotto di recente anche il tema dei contributi statali all’editoria: diverse centinaia di migliaia di euro all’anno che piovono su giornali grandi e piccoli, di partito e non. Qualcuno dice che sia una forma di sostegno alla libertà di stampa; per altri invece è un modo per condizionare i media o per favorire gli editori, oppure semplicemente uno spreco di denaro pubblico. Ma chi beneficia di questi contributi? E quanti soldi prende? Grazie a Google si può fare un passo in più: verificare dalla fonte diretta, cioè chi eroga i soldi. Basta cercare “contributi all’editoria” sul motore di ricerca; il primo risultato è quello giusto: il sito del governo e più precisamente la pagina della Presidenza del Consiglio con lo Speciale Contributi all’Editoria. Qui, suddiviso 50 anni insieme cronaca organi di minoranze linguistiche aventi un rappresentante in parlamento”. Qui troviamo i classici quotidiani di partito come l’Unità dei Democratici di sinistra (6 milioni 817mila euro di contributo), La Padania della Lega Nord (4 milioni 28mila euro), Liberazione di Rifondazione comunista (3 milioni 718mila), Europa di Democrazia e libertà - La Margherita (3 milioni 138mila), il Secolo d’Italia di Alleanza Nazionale (3 milioni 98mila), La Discussione della Democrazia cristiana per le autonomie (2 milioni 582mila) e altre sei testate: l’Avanti! della Domenica, Democrazia Cristiana, Il Sole che Ride dei Verdi, il bimestrale Liberal di Francesco Adornato e due giornali delle minoranze linguistiche, Le Peuple Valdôtaine e Zukunft in Südtirol. Più interessante il secondo elenco, “Contributi diretti per l’anno 2003 alle testate di cooperative speciali già organi di movimento politico con due parlamentari”. Qui troviamo al primo posto, con 5 milioni 371mila euro di contributo, Opinioni Nuove-Libero Quotidiano, ovvero il Libero di Vittorio Feltri. Per far ottenere i contributi statali al suo giornale (che è di proprietà della famiglia Angelucci, azionista anche dell’Unità), nel 2000 Feltri ha stretto un accordo con il Movimento monarchico italiano (Mmi). Come spiega il sito dei monarchici, “la testata Opinioni Nuove, di proprietà della Cooperativa Alberto Cavalletto (formata da esponenti dell’Mmi) viene affittata alla Vittorio Feltri Editrice srl per la durata di cinque anni. In cambio, la Direzione di Libero si impegna a sostenere la linea politica del Movimento”. Al secondo posto, con 3 milioni 511mila euro, Il Foglio di Giuliano Ferrara. Ferrara è tra i primi, nel 1997, a sfruttare l’opportunità offerta dalla legge: ottenere il contributo dello Stato trasformando un giornale generalmente definito di opinione (l’editore è Veronica Lario, moglie di Silvio Berlusconi) in un organo di partito. Per la precisione, il Foglio diventa “Organo della Convenzione per la Giustizia”, costituita da Marcello Pera, il filosofo-senatore liberal-teocon di Forza Italia, e da Marco Boato (carriera politica: Lotta Continua, Democrazia Proletaria, Partito radicale, Verdi); l’anno successivo, Boato rompe il sodalizio con Pera e il suo posto viene preso da Sergio Fumagalli dei Socialisti democratici italiani (lo racconta lo stesso Boato). Continua La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 9 Premio culturale “Vito Leccese 2007” Sabato 24/11/2007 presso il teatro Alcanices ha avuto luogo la consegna del Premio Culturale ”Vito LECCESE 2007”, rivolto a due alunni dell’Istituto Comprensivo ”G.Deledda” e ”G. Carducci”della scuola secondaria di I grado. Presenti alla cerimonia il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “G.Deledda” Prof. Alessandro CALABRESE, la Preside Dott.ssa Maria GIANNINI, la Prof.ssa Maria MELE vicaria dell’Istituto Comprensivo “G.Carducci”, la Prof.ssa Angela LECCESE, l’Ing. Alessandro LECCESE, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Sig. Felice VIZZIELLI e il Dott. LIPPO Michele, referente della Banca Monte dei Paschi di Siena. Ha allietato l’evento il Coro Arcobaleno, composto dagli alunni della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo “G.Deledda”, diretto dal Prof. Pietro GUZZI. Sono stati premiati due ragazzi meritevoli per aver dimostrato, nel corso del triennio, impegno, determinazione, costanza e responsabilità: per l’Ist. Comprensivo “G.Deledda” l’alunno BUONORA Vito Marino e per l’Ist. Comprensivo “G.Carducci” l’alunno DI CROCE Alessio. Il coro Arcobaleno, diretto dal Prof. Pietro GUZZI, ha dato inizio alla cerimonia cantando l’Inno Nazionale e il Va Pensiero. Il Dirigente Prof. A. CALABRESE ha salutato tutti i presenti, in modo particolare, il Dirigente dell’Ist. Comprensivo “S.Giovanni Bosco” Prof. Vincenzo CALABRESE e i Docenti delle Scuole, e si è poi rivolto ai genitori avvalorando l’importanza della qualità della formazione dei nostri figli, futuri cittadini d’Europa. Ha sottolineato, con orgoglio, di essere alla giuda di uno staff di insegnanti fortemente motivato a realizzare, con professionalità e dedizione, la formazione degli alunni, futuri e autorevoli rappresentanti della nostra società del divenire. Ha elogiato l’iniziativa, avviata ormai da diversi anni, dalla famiglia LECCESE che, insieme alla Banca Monte dei Paschi di Siena, mira a premiare alunni che nel corso degli studi si sono particolarmente distinti. Il Dirigente Prof. A. CALABRESE ha salutato con commozione la Preside Dott.ssa Maria Giannini, la quale con l’enfasi per il suo lavoro e l’umiltà che solo i grandi possiedono, ha parlato ai presenti dell’importanza che hanno gli insegnanti nella formazione degli alunni. Dopo l’autorevole intervanto della Dott.ssa Maria GIANNINI ha preso la parola l’Assessore alla Pubblica Istruzione Sig. Felice VIZZIELLI il quale ha esposto in generale la situazio- ne attuale delle scuole di Ginosa, confermando il suo impegno a promuovere progetti che abbiano come obiettivo il miglioramento della Scuola. Sono intervenuti la Prof.ssa Angela LECCESE e l’Ing. A. LECCESE, ricordando amorevolmente il padre, Cav. Vito LECCESE, figura di spicco sul nostro territorio, che avrebbe compiuto gli anni il giorno 25/11/2007. Ha conclusione il Referente della Banca Monte dei Paschi di Siena Dott. LIPPO Michele ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa che ha come finalità quella di premiare giovani, con l’augurio che diventino dei futuri manager in grado di migliorare le sorti del Mezzogiorno. La Prof.ssa Maria MELE ha presentato il profilo del suo alunno DI CROCE Alessio mentre il Dirigente Prof. A. CALABRESE ha letto le motivazioni che hanno indotto alla premiazione dell’alunno BUONORA Vito Marino. I ragazzi sono saliti sul palco per la premiazione e hanno ricevuto dalla Famiglia LECCESE e dal Dott. LIPPO Michele la Borsa di Studio. Vito Marino BUONORA e Alessio DI CROCE, con voce emozionata, hanno ringraziato tutti i Professori e la propria famiglia. Ho assistito con vivo interesse a questa cerimonia: ho apprezzato la bravura e l’entusiasmo dei ragazzi del Coro Arcobaleno magistralmente diretti dal Prof. Pietro Guzzi; ho ammirato la dedizione al “mondo della scuola” del Dirigente A. Calabrese; mi sono commossa con le famiglie i cui figli hanno saputo egregiamente distinguersi, ma soprattutto mi sono emozionata per l’incontro, sempre graditissimo, con la Prof.ssa Maria Giannini, una donna che ha contribuito a far crescere culturalmente e non solo questo nostro Paese. Un ringraziamento particolare va ai Proff. Pietro GUZZI e Antonio CRISTELLA responsabili del Lab. Multimediale dell’I. C. S. “Grazia Deledda” a cui è stata affidata la cura dei dettagli relativi all’organizzazione della cerimonia. MASINI Domenica Presidente del Consiglio d’Istituto “G. Deledda” 10 attualità La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Il confronto segue da pag. 4 riversa su alcune arterie. A giorni sarà pronto il Piano della Viabilità, lo presenteremo alla cittadinanza e alle forze politiche e sociali. Siamo aperti a tutti i contributi per definire un progetto che possa migliorare la circolazione nel nostro paese. Fra poco riusciremo ad aprire la strada che collega via Alfieri con via Puglie che potrebbe essere una valvola di sfogo che potrebbe migliorare la situazione attuale.» Dottor Bitetti, lei è il decano dei consiglieri comunali e memoria storica degli strumenti urbanistici adottati a Ginosa. Ci vuole dire la sua opinione sull’attuale situazione che molti ritengono negativa? «Io penso che sulla situazione urbanistica di questo Comune, gli amministratori (a questo punto tutti) abbiamo una grossa responsabilità. La responsabilità di chi sta amministrando da un po’ di anni a Ginosa è quella di non aver ascoltato le nostre rimostranze sullo scempio che stava verificandosi. La responsabilità di noi amministratori di minoranza è quella di non aver accentuato più efficacemente questa denuncia che, secondo me, andava anche codificata con una denuncia alla Procura della Repubblica. Cosa che io non ho mai fatto in 40anni di vita politica e amministrativa, ma che mi riservo di fare perché, veramente, siamo arrivati ad un punto che peggio di così non si poteva stare. Pensate che, ieri, è stata notificata una sospensione lavori per una costruzione su via Matteotti, angolo con via Cavese, dopo che ormai la costruzione è diventata di 4 piani. Perché? Perché è stata costruita con una DIA, le famose Dia che hanno rovinato l’abitato di Ginosa. Noi abbiamo denunciato questo andazzo, che andava bloccato perché c’è una responsabilità precisa dell’Ufficio Urbanistico: quando un cittadino va a chiedere il permesso a costruire, gli si dice: “ma chi te la fa fare, perdi tanto tempo, presenta la DIA”. Adesso la condizione è questa; se quella costruzione fosse stata realizzata con un permesso a costruire, lo scempio, l’irregolarità, sarebbe stata notata a monte e avremmo evitato lo scempio.. Dico di più. All’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di venerdì, abbiamo all’ultimo punto: “Piano Variante al Piano di lottizzazione Giannuzzi”, che sarebbe quella alle spalle del Poliambulatorio. Oggi, agli atti, il fascicolo non c’è, sapete a che serve quella variante? A sanare una DIA che è stata bloccata 6 mesi fa perché sono stati realizzati due piani in più. Se noi consentiamo che in un Piano di Lottizzazione si realizzi un abuso e poi permettiamo, per sanarlo, la variante a tutto il Piano di lottizzazione che va ad incidere interessi di altri cittadini, commettiamo un atto gravissimo. Io spero che il presidente del Consiglio, la Giunta, ritirino il provvedimento e facciamo un esame serio su questo tema. La gente non ne può più! Avant’ieri è stata ordinata una sospensione dei lavori in via Progresso per una DIA in variante, ad un cittadino che aveva costruito trent’anni fa. Quando si è approvato il PRG, il proprietario di quella abitazione presentò un rilievo che venne approvato e consentì al cittadino di ottenere la concessione a sanatoria e oggi che chiede una variante, l’Ufficio Urbanistico gli ordina di sospendere i lavori e di demolire perché lì viene una strada. Il fatto grave è che la Giunta comunale non è riuscita a dare un indirizzo sul comportamento dell’Ufficio Tecnico. Non mi si dica che non si poteva e non si può dare. Altre delibere di indirizzo sul tema urbanistico, in Consiglio comunale, sono state approvate. Su questo problema delle DIA la maggioranza si è assunta la responsabilità di non dare un indirizzo preciso e ora sta succedendo tutto quello che abbiamo sotto gli occhi.» Antonio Bradascio, delegato alle attività culturali, due direttrici hanno ispirato la vostra azione di governo: la valorizzazione delle risorse archeologiche e le sensibilità artistiche presenti a Ginosa. Rispetto agli obiettivi, quali risultati siete riusciti a conseguire? «Ringrazio intanto La Goccia per questa occasione di incontro e confronto. Prima di entrare nel merito dell’argomento specifico, mi sia permesso sottolineare un modo di fare opposizione che non è quello che la cittadinanza si aspetta. Per essere chiari: l’opposizione deve svolgere il suo ruolo di controllo e di critica, deve dire quello che va bene e quello che va male, deve avanzare proposte. Dalla opposizione ho solo visto e sentito che va tutto male. Questo non è positivo per la nostra comunità in quanto non aiuta a crescere sia l’amministrazione che l’intera cittadinanza. Per quanto riguarda invece le attività culturali, lei ha fatto bene a scindere i due settori, a Ginosa prima non c’era la cultura del recupero del nostro patrimonio storico-culturale. Tutto veniva lasciato all’improvvisazione, mentre con la prima amministrazione Montanaro e proseguen- do con la seconda, si è avviato un vero e proprio recupero di tutto quello che è il passato di Ginosa. Diceva bene il sindaco nella premessa quando sottolineava che con i finanziamenti attivati qualche anno fa per il recupero dello Scurisciuto e della Rivolta, si darà modo a tutti di usufruire in maniera confortevole di queste bellezze paesaggistiche. Proprio su un sito archeologico qual è quello de “Lo scurisciuto” ci sono degli studi che da oltre 15 anni l’Università di Siena sta svolgendo e che stanno portando alla luce notevoli scoperte di grande rilievo che sono citate in conferenze e convegni specialistici. Il professore che dirige gli scavi, mi diceva, lo scorso settembre, che a Parigi si è parlato di Ginosa e dei suoi scavi. Noi, in questi anni, abbiamo cercato di gettare le basi per un vero e proprio rilancio da questo punto di vista. Proprio la struttura dove ci troviamo stasera è ritornata a svolgere un ruolo importante ai fini della offerta di contenitori culturali. La Biblioteca Comunale sarà potenziata nel corso di questi prossimi anni, anche perchè oggi disponiamo di questa struttura. La realizzazione in questo edificio del museo, per il quale è previsto un finanziamento della Regione Puglia, ci permetterà di riavere tutti i reperti trovati a Ginosa. Tra l’altro è prevista la messa in rete dei musei di Ginosa, Laterza e Castellaneta. Questo ci permetterà di avere un piccolo sistema museale che determinerà un interesse da parte del turismo culturale. Ovviamente non abbiamo agito e investito solo sulle strutture, il nostro lavoro si è sviluppato anche in direzione della valorizzazione dei talenti e delle sensibilità culturali del nostro paese. Ci siamo mossi anche in direzione di Marina di Ginosa e della valorizzazione del suo patrimonio ambientale e paesistico. Pensiamo alle piste ciclabili, la piazzetta antistante il Camping, le are a verde attrezzato. Abbiamo promosso il coinvolgimento delle associazioni, di tutte le associazioni. Proprio il rapporto con le associazioni è stata la nostra scommessa: le iniziative e gli eventi culturali non sono stati realizzati direttamente da noi, ma dalle associazioni. Il tessuto democratico di Ginosa si fonda sul ruolo delle associazioni che vivono quotidianamente a contatto con la realtà e ben conoscono quali sono le esigenze che il paese ha. Non abbiamo effettuato preclusioni, tutte le Associazioni che hanno presentato progetti e proposte idonee a valorizzare attualità la nostra cittadina, hanno trovato nel Comune un interlocutore attento e sensibile. Altra scommessa vinta da questa amministrazione è quella relativa al recupero del Castello e al progetto Bollenti Spiriti, a tale proposito vorrei ringraziare il consigliere Divitofrancesco per l’ottimo lavoro svolto.» Professoressa Giannatelli, lei è una persona esperta di problematiche relative ai servizi sociali, cosa pensa sulle tante “incompiute” che sono tali da molti anni? «Intanto voglio fare una premessa. Stasera sentivo l’intervento del Presidente della Repubblica che dalla Germania, diceva che si governa bene soltanto se c’è pace e non c’è guerra fra le opposte fazioni. Allora la premessa per lavorare per la comunità è quella di non essere faziosi, di non farsi la guerra: la guerra per la guerra. Dico che bisogna accettare la propria sconfitta e bisogna essere tolleranti, nei limiti del possibile, delle proprie idee e delle proprie ideologie che non esistono più ( io sono in una fase di ripensamento), voglio che qualcuno mi venga a dimostrare che esistono le idee, che esiste etica nella politica! Se non c’è tolleranza, se non c’è collaborazione noi qui non cresceremo mai. Noi non faremo mai niente di buono. La mia esperienza mi ha insegnato che nei primi anni di insediamento dell’amministrazione di centro-destra sono stati anni tragici anche per noi. Anni di guerra che non sono serviti a niente e a nessuno, poi, per fortuna, le cose man mano, cambiano e si entra in quella logica che bisogna lavorare per il paese. Questa è la mia premessa che, naturalmente è anche la voce di un gruppo. Quanto ai servizi sociali, devo dire che, con grande disagio, non ho mai smesso di essere pungolo per quanto riguarda la casa alloggio per i portatori di handicap e la struttura per il reinserimento lavorativo degli ex tossicodipendenti. Deve essere riconosciuto che il lavoro fatto da me e da tutta una amministrazione lo si ritrova adesso, non a caso l’assessore provinciale afferma che nei Piani di Zona, Ginosa, rispetto a tutta la provincia, è il comune che ha il maggior numero di servizi. Chiaramente, alla base, ci sono state delle scelte politiche. Per quanto riguarda, invece, le strutture per i portatori di handicap, devo dire che è una storia vecchia. Non è una storia che viene solo da destra. E duole, e fa male, perché noi oggi, avremmo avuto posti di lavoro, struttura e, soprattutto, ospitalità in maniera giusta per i La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 ragazzi in condizioni di disabilità. Per la Farmacia comunale, non ho condiviso la scelta e non avrei condiviso nemmeno la scelta di venderla. Reputo che se avessimo dato dei posti di lavoro a farmacisti disoccupati, forse, avremmo fatto la scelta migliore. Quindi, che cosa si può condividere. Si può condividere un percorso che, avviato, è stato continuato. Perché, purtroppo, accade anche questo: spesso, chi viene dopo, distrugge quello che è stato realizzato da quelli di prima. Io posso condividere quelle cose che sono state iniziate e continuate, per il resto non possiamo che presentare nostre proposte e nostri progetti e cercare di cambiare in ragione delle nostre idee. Se mi permettete vorrei dire qualche cosa sulla Sanità. Eravamo tutti presenti l’altra sera, eravamo tutti contenti per l’arrivo del mammografo, ma quanti hanno continuato a combattere per certi servizi. Abbiamo almeno il coraggio di dire questo! E s riusciamo a conquistare la senologia sarà un latro successo per la comunità. Dobbiamo perseguire la logica dei piccoli passi, non dobbiamo distruggere quello che abbiamo ottenuto.» Signor Sindaco, dopo questo primo giro di domande sono emerse alcune questioni e tra queste, di grande rilievo, è quella urbanistica e ambientale. «Faccio una premessa breve. Nel corso di questo confronto, dalla mia parte c’è stata una elencazione di opere e, comunque, non c’è mai stata nessuna ostilità intellettuale nei confronti dei rappresentanti dell’opposizione. Condivido molto lo spirito della premessa fatta da Nuccia Giannatelli. Secondo me è finito il tempo delle guerre. Della guerra per la guerra. Sono io il primo a fare il mea culpa. Nei primi anni della precedente amministrazione, riconosco di aver sbagliato nei confronti di alcuni rappresentanti dell’opposizione, forse perché venivamo da una campagna elettorale abbastanza pesante. Diciamo che in questo ha pesato la mia inesperienza mi ha indotto ad alcuni atteggiamenti sicuramente eccessivi nei confronti di alcuni esponenti della opposizione. Perché dico questo? Perché, effettivamente amministrare un Comune, anzi due, come è nel nostro caso, è estremamente complicato e si incontrano tante difficoltà. Per quanto riguarda Marina di Ginosa la condizione, oggi, è radicalmente cambiata, abbiamo provveduto e provvederemo a rendere più gradevole le sue strade di ingresso. Anche 11 per Ginosa stiamo lavorando per un restailing delle strade di accesso e già alcune di esse hanno ricevuto degli interventi, Certo, vi zone come via Puglie e via Matera che necessitano di interventi radicali. Diversa è la questione riferita all’edilizia privata e all’urbanistica. Agli organi istituzionali spetta il compito di dettare le linee di indirizzo per quello che deve essere lo sviluppo urbanistico, ma è assolutamente sbagliato che un politico entri nella questione della edilizia privata. Per quello che diceva Felice Bitetti rispetto alla Dia, ritengo che siano questioni che sicuramente riguardano interessi legittimi di privati cittadini nelle quali il politico non deve assolutamente interferire. Lo strumento della DIA o del permesso a costruire non sono strumenti inventati dall’Amministrazione Montanaro, sono leggi nazionali, in tutta Italia c’è la DIA. Al politico, al Consiglio comunale spetta approvare i comparti urbanistici che noi abbiamo approvato, abbiamo approvato il PRG, senza modificare una virgola, di quello che era stato fatto dai nostri predecessori, per evitare perdite di tempo. Questi sono i campi di interventi del politico. Pertanto, se un progettista di una DIA dichiara che l’opera è conforme allo strumento urbanistico se ne assume le responsabilità. Non occorre uno Stato di Polizia per andare a vedere se è stato dichiarato il falso o meno, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Non si può demandare tutto all’Ufficio tecnico. Io non difendo nessuno, se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. Però, posso anche assicurare che di tutta una serie di esposti che sono stati fatti alla procura della repubblica non ne ho visto uno che si è tramutato in processo nei confronti dell’UT. E ribadisco che lo strumento della DIA è uno strumento eccezionale, di snellimento delle attività amministrativa che però prevede la responsabilità di chi mette la firma. In questo caso è il tecnico progettista che presenta il progetto. Io sarò sempre contrario che un politico entri in una questione di edilizia privata. Io sono contrario allo strumento della Commissione Edilizia. In passato, un cittadino, per poter edificare, doveva farsi il giro delle sette chiese per avere la concessione edilizia . Concludo dicendo che a me piace molto una opposizione costruttiva, devo dire che per l’ul segue a pag. 12 12 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 segue da pag. 11 tima parte della passata amministrazione e anche per la prima di questa, c’è stato un interloquire con la minoranza in maniera abbastanza propositiva. Tanto è vero che, il 90% dei provvedimenti è stato approvato all’unanimità del Consiglio comunale. Questo dimostra la bontà di un rapporto di collaborazione tra maggioranza e minoranza che deve svilupparsi nei binari di una crescita condivisa del territorio della nostra comunità. Prima si citavano i servizi sociali. Il nostro è il primo Piano di Zona, non soltanto della provincia di Taranto, siamo tra i primi 4 della Regione Puglia. Ci viene detto dalla Regione, ci viene detto dal vicepresidente della provincia di Taranto Fabbiano che hanno visto sul campo quello che noi abbiamo fatto. E su questo il merito non è soltanto mio, il merito è di tutta la comunità.» Dottoressa Galeota, il concetto da lei espresso di cittadinanza partecipata credo che possa ben collegarsi con la gestione dei servizi sociali che non possono essere circoscritti alla pura e semplice erogazione di servizi ma investono anche il rapporto che si stabilisce con l’utente. Qual è il suo pensiero a tale proposito? «Non sono affatto soddisfatta di come viene amministrata la nostra cittadina, e non penso che la causa sia addebitabile al comportamento dell’opposizione, perchè noi non abbiamo svolto un ruolo ostruzionistico ma siamo sempre stati propositivi, laddove il nostro parere è stato chiesto, purtroppo però, le nostre proposte non sono mai state neanche ascoltate. Quando sento parlare gli amministratori di maggioranza del lancio, in ambito turistico, della gravina, la constatazione che faccio è assai mortificante perchè è da anni che ascolto questo enunciato, di fatto, però, la gravina risulta non fruibile come risorsa turistica: non è praticabile, non c’è un passaggio che permetta un comodo accesso, i rifiuti sono all’ordine del giorno, non esiste personale adibito alla guida escursionistica... senza parlare del fatto che ancora oggi non è stata provvista di illuminazione. E non sono d’accordo sul fatto che soltanto perchè la DIA è un procedimento che snellisce la burocrazia deve diventare strumento per lo sviluppo disordinato del nostro paese; noi amministratori dobbiamo avere una idea dello sviluppo che vogliamo per Ginosa, invece sotto questo attualità aspetto tutt’altra è l’immagine che diamo. In questo paese da qualsiasi via si acceda si ha soltanto l’immagine del disordine, della sporcizia e della disorganizzazione. Questi sono gli argomenti che in consiglio comunale solleviamo continuamente ma in quell’assise veniamo tacciati di denunciare falsità. Eppure le discariche a cielo aperto che fioriscono nella nostra imminente periferia, sono sotto gli occhi di tutti. Il territorio è un bene comune e va salvaguardato, tutti dobbiamo fare la nostra parte e gli amministratori lo devono fare programmando interventi di vigilanza e di controllo. Voglio dire anche il mio pensiero rispetto al ruolo delle associazioni presenti a Ginosa: sono numerose e si caratterizzano per le numerose iniziative che nel paese realizzano. Bene, molto bene ma sotto certi aspetti le guardo come ad uno spreco di risorse poiché, spesso i loro interventi sono speculari ed anche questo è il sintomo della mancanza di collegamento e di coordinamento fra esse, che spetterebbe al Comune. Eppoi c’è il problema della circolazione che, non per essere ripetitiva, ma è diventata intollerabile! Parcheggi selvaggi, traffico caotico... ed è soltanto questione di mancanza di senso civico da parte del cittadino? Io non penso che sia soltanto quello, penso, anche, che si tratti di una questione di controllo. Da lungo tempo chiediamo il piano della viabilità ma anche quello ci viene detto che è approntato ma ancora non riesce ad essere presentato. E tutti questi argomenti abbiamo chiesto che venissero affrontati in riunioni di commissioni ma la maggioranza non ha recepito questa nostra proposta. Alla base di tutti questi problemi io credo ci sia la mancanza di programmazione. Vedete quello che accade nei lavori di adeguamento alla legge 626 all’Istituto San Giovanni Bosco! Una scuola scombinata che chissà quando vedrà la fine dei lavori! E non è mancanza di programmazione questa? E credo che un’amministrazione che governa da oltre 6 anni (come questa di centro-destra) debba aver maturato una conoscenza tale del territori e dei problemi ad esso legati che le consenta di intervenire con una certa rapidità. C’è, se mi consente il bisticcio, “un’assenza di presenza” da parte dell’amministrazione nella gestione dei servizi e nell’affrontare i problemi di Ginosa. Forse, lo stanziamento provinciale, annunciato in questi giorni, per il completamento della circonvallazione Sud, ci aiuterà a risolvere una parte dei problemi legati al traffico urbano. Per concludere io sono fermamente convinta che un rapporto propositivo tra maggioranza e opposizione sia utile per la risoluzione dei problemi della comunità però il “rapporto pacifico” non deve voler dire commistione di ruoli. I cittadini col loro voto ci hanno affidato dei ruoli: di maggioranza e di opposizione, ciascuno , nel dialogo costruttivo, deve però svolgere il proprio.» Controllo del territorio, vicesindaco, vuol dire che il numero attuale di 16 vigili urbani (a fronte di oltre 30 che per il numero degli abitanti ci spetterebbe) non è sufficiente per garantire il servizio nella maniera ottimale. Il nuovo sistema di videosorveglianza non può sopperire alla carenza.... pertanto, come crede di investire, l’amministrazione, in questo settore? «Sono soddisfatto per questo confronto promosso dal giornale perchè vengono fuori, da esso, idee e contraddizioni; noi della maggioranza stiamo facendo tutti gli sforzi per intervenire in tutti i settori critici e per quanto riguarda il comando dei vigili urbani sapete tutti bene che siamo vincolati a parametri Statali ai quali non possiamo derogare. Ogni quattro vigili uscenti, la norma ci consente di assumerne uno, stiamo provvedendo a bandire il concorso, ma soltanto per una unità lavorativa . In previsione della compilazione del bilancio comunale voglio convocare tutte le rappresentanze consiliari per discutere modalità che ci consentano di reperire risorse per assumere personale ausiliario del traffico da gennaio a dicembre e non soltanto nei mesi estivi. Nella speranza che questo ci aiuti a risolvere qualche problema di quelli legati al traffico, alla sorveglianza e al controllo. I servizi che eroghiamo sono tanti e non ultimi quelli legati al diritto allo studio (mensa, trasporto ecc.) e anche se lo stato ci consente di esternalizzare molti servizi non è possibile esternalizzare quelli di competenza della Polizia municipale. Traffico, sorveglianza davanti alle scuole, la dottoressa Galeota ha ragione, questo lo rileviamo anche noi ma se mancano le risorse umane, e quei pochi vigili in servizio, fanno anche l’impossibile, non abbiamo la possibilità di intervenire su tutto. Per quanto riguarda la scuola San Giovanni Bosco ho voluto accelerare i lavori il più possibile, anche se questo non avrebbe, comunque, evitato che una parte dell’anno scolastico fosse pregiudicato dalla presenza del cantiere, gli intoppi di attualità carattere burocratico hanno impedito che tutto filasse liscio ed oggi ci troviamo in una condizione alquanto disagiata, questo non vuol dire che è mancata la programmazione, io direi che è stato soltanto un eccesso di zelo da parte mia, per non creare troppe difficoltà alle famiglie ed agli alunni.» Riprendiamo con il consigliere Bitetti il discorso sul ruolo della politica nello sviluppo del territorio e e gli chiediamo anche qualche cenno sul bilancio comunale del prossimo anno. «Io non discuto le modalità del “fare opposizione”, io svolgo questo ruolo soltanto in favore dei cittadini. Detto questo voglio sottolineare che nei primi tre anni della gestione Montanaro i consiglieri di opposizione sono stati trattati peggio dei cani. Siamo stati aggrediti tutti, a turno, in alcuni casi si rasentava l’aggressione fisica. E la nostra richiesta non era quella di interferire con il lavoro dell’ufficio urbanistico, era soltanto quella di fare un deliberato che tracciasse le linee di indirizzo politico alle quali quell’ufficio doveva ispirarsi negli interventi di carattere tecnico, in special modo per quanto riguarda gli interventi per le certificazioni DIA. Su quelle bisogna operare controlli per non assistere a scempi urbanistici come quello che si vede nel nostro Comune. Per quanto riguarda il bilancio, io voglio fare soltanto un esempio: l’affidamento in gestione del palazzetto dello sport. L’affidamento in appalto, fatto ultimamente, farà risparmiare al Comune ben 80.000 euro l’anno; quando cinque anni fa, dall’opposizione criticavamo aspramente il vecchio affidamento che ritenevamo non vantaggioso, da parte della maggioranza venivamo accusati di ostruzionismo. Questo è l’esempio più lampante di quanto non sono mai state tenute in debito conto le nostre critiche e le nostre proposte. Queste sono le discussioni nelle quali dobbiamo confrontarci per il bilancio. Il nostro è ingessato, per via del Milione e molte azioni non potranno essere fatte perchè dobbiamo reperire fondi da ogni parte: un po’ quelli che verranno dal risparmio per l’affidamento del palazzetto dello sport, un po’ dobbiamo augurarci che la finanziaria appronti misure che ci consentano di acquisire fondi per la spesa ordinaria come è già avvenuta nella finanziaria dello scorso anno e sperare nei fondi Por, perchè altrimenti siamo davvero messi male se, in aggiunta consideriamo che alcune voci in uscita sono spalmate sui bilanci dei prossimi due anni.» Consigliere Bradascio, si leva forte la La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 denuncia per il degrado in cui versano alcuni luoghi di Ginosa, i diversi parchi abbandonati ne sono l’emblema. In quali termini si pensa di intervenire? «Prima, se mi permette, volevo fare un inciso rispetto a quello che è stato detto prima. È vero, fin’ora le attività di guida e di conoscenza del centro storico sono state lasciate al volontariato. Ora l’amministrazione si sta facendo carico anche di questo, lo sta facendo attraverso un progetto co-finanziato sia dall’amministrazione comunale che dai fondi del GAL, i lavori sono già in corso. Ci saranno i pannelli descrittivi di tutte le zone di un certo interesse e ci saranno le guide che accompagneranno i turisti nei percorsi culturali previsti dal progetto. Dico: tempo al tempo, nessuno ha la bacchetta magica. Circa la questione sollevata da Bitetti per il Bilancio ingessato, devo dire che questa è una situazione che abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto. L’amministrazione Montanaro ha dimostrato una notevole capacità progettuale, i finanziamenti POR non giungono a caso sono il frutto di una progettualità. E non si può non riconoscere un impegno di questa amministrazione nella difesa e tutela dell’ambiente attraverso la realizzazione di aree a verde attrezzato. Quello che manca a Ginosa è un senso civico di difesa di questo patrimonio. Ovviamente l’amministrazione sta pensando a possibili soluzioni di questi problemi e si pensa di mettere a bando l’affidamento di alcuni parchi, oppure la scelta dell’adozione da parte del quartiere.» Professoressa Giannatelli, lei ha parlato prima di strutture non realizzate. Parliamo di una completata e non attivata: quella per il reinserimento degli ex tossicodipendenti di Madonna D’Attoli. «Innanzitutto sono passati molti anni da quando è stata progettata. Ricordo che i finanziamenti per realizzare quella struttura furono presi all’ultimo momento. Quella è una struttura per l’inserimento lavorativo di ex tossicodipendenti che prevede lo svolgimento di attività protette. La destinazione d’uso della struttura può essere cambiata, però per farlo devi chiedere un permesso al Ministero e alternative d’uso, in ambito di recupero di patologie, ci sono. Lo stesso fu per il reperimento dei finanziamenti per il recupero della struttura dell’ex municipio, la sede in cui siamo questa sera è stata ristrutturata con finanziamenti avuti dalla Asl finalizzati alla costruzione 13 del poliambulatorio, e anche se già all’epoca eravamo coscienti dell’inadeguatezza del posto per adibirlo a pronto soccorso, non esitammo a chiedere i finanziamenti già con la lungimiranza che successivamente sarebbe servita ad altro, come infatti oggi è. Analoga valutazione fu fatta per l’istituzione del Cag, la prospettiva era quella di creare strutture di assistenza a carattere familiare che andassero a sostituire gli orfanotrofi per i quali si prefigurava, già allora, la chiusura, ed io credo che anche per quella alternative ce ne sono perchè adesso la tendenza è quella di lasciare il bambini nell’ambito della famiglia e di provvedere al supporto di essa, direttamente. A conclusione di questa discussione, alla dottoressa Galeota e al sindaco, non una domanda ma un invito: l’augurio di Natale per i nostri lettori. Dott.ssa Galeota: «L’immagine di Ginosa, come si evince da questa serata, è differente, vista dal centro-sinistra e vista dal centrodestra; io penso che, però, si possa giungere ad un punto di vista comune per il benessere di questo paese, è da molto tempo che chiedo l’istituzione di commissioni per affrontare i problemi della comunità; spero che si affermi, finalmente, da parte della maggioranza, la volontà di farlo realmente. Intanto colgo questa occasione per informare i lettori che venerdì prossimo, nel consiglio comunale sarà presentato il nuovo gruppo politico del partito Democratico che continuerà a portare avanti le istanze già formulate dai precedenti gruppi che adesso lo costituiscono e termino con gli auguri ai lettori de La Goccia riprendendo il concetto della cittadinanza attiva, e invitando i cittadini a partecipare alla vita politica che è quella di tutti i giorni non soltanto quella che si vive nelle istituzioni. Ecco, il miglior augurio di Natale che possa fare è quello di una maggiore partecipazione». Sindaco Montanaro: «I miei auguri per i lettori si inseriscono in un contesto di buongoverno che speriamo di poter continuare così come abbiamo fatto fino ad oggi, perchè i risultati fin qui conseguiti: i rapporti di collaborazione con l’opposizione, un bilancio comunale che ha rispettato il patto di stabilità, l’affidamento della gestione del palazzetto dello sport, il cambio della destinazione d’uso della casa alloggio di cui si parlava prima che credo sia in dirittura d’arrivo e gli altri numerosi interventi realizzati, sono buone credenziali per poter continuare ad amministrare correttamente questa comunità.» Stefano Giove 14 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 argomenti e commenti Bloccato il tentativo di chiudere il Centro per l’Impiego ginosino Sulla questione si registrano gli interventi di Paolo Costantino e Pietro Lospinuso. Il tentativo di ridimensionare il CPI di Ginosa, quale premessa per una sua definitiva chiusura, al momento pare scongiurata. Infatti sono stati bloccati i trasferimenti di 3 unità dall’Ufficio ginosino in quello castellanetano. Nonostante la “tregua”, non si attenuano i toni polemici tra i due consiglieri regionali ginosini, Costantino e Lospinuso che, con due note stampa rivolgono critiche ai responsabili amministrativi degli Enti Interessati (Provincia e Comune). Riportiano i due comunicati stampa: Costantino - «Abbiamo certamente segnato un punto positivo a favore degli impiegati della sezione decentrata di Ginosa del Centro per l’impiego di Castellaneta e del suo bacino d’utenza rappresentato da Ginosa, Laterza e Marina di Ginosa. Tre dei dipendenti non saranno più trasferiti a Castellaneta, inibendo di fatto il funzionamento dell’Ufficio. E’ singolare comunque il fatto che dobbiamo continuare ad occuparci non già dell’emergenza lavorativa e delle prospettive economiche del territorio quanto delle “diatribe” di Comune di Ginosa e della Provincia di Taranto nel seguire e armonizzare i servizi offerti al pubblico. I Centri per l’Impiego, al di là delle funzioni meramente burocratiche in via di informatizzazione totale, svolgono una essenziale funzione di “animazione” del territorio, promuovono le attività formative, sono un essenziale presidio dello Stato nel settore della domanda e offerta di lavoro. Queste sono funzioni che i soli computer non possono soddisfare: servono energie fresche e motivate. La battaglia per la sezione decentrata di Ginosa però non è ancora terminata poiché sono traballanti le basi sulle quali è stata istituita. Si sta giocando un cinico gioco politico sulla pelle degli impiegati e sui servizi offerti ai cittadini di Ginosa, Marina di Ginosa e Laterza. Se la Provincia di Taranto fosse retta ancora dal centrodestra, il Comune di Ginosa non si sarebbe di certo sottratto all’obbligo etico e morale di tenere in vita una struttura di servizio a quanti cercano e offrono lavoro. Invece il Comune di Ginosa o meglio l’attuale Amministrazione se ne infischia se la struttura va via, pur di poter dare la colpa all’amministrazione Florido. E questo per una cifra veramente irrisoria: quanto potrebbe costare fornire suppellettili, attrezzature informatiche, spese di cancelleria e materiale di consumo? 7.000 € annui? Suvvia, la sussidiarietà è proprio questa. La Provincia di Taranto, pur volendo, pare non abbia i fondi per adempiere, per questo la delibera di Giunta Provinciale n°204 del 4 Agosto 2006 traccia la strada maestra che prevede spese del personale (le più ingenti) in capo alla Provincia, messa a disposizione della sede, utenze e materiale di consumo in carico ai Comuni. Va dato atto alla Provincia di voler tenere in vita tutte le strutture possibili sopperendo proprio con quella delibera alle maglie strette della Legge istitutiva che vincola tutto a bacini di 100.000 abitanti. Bacini d’utenza che né Castellaneta, né Ginosa né tanti altri Comuni di ogni regione hanno. Ma a Noci, piccolo comune del barese la soluzione è stata trovata, perché non si vuol fare lo stesso a Ginosa che ha un bacino d’utenza ben maggiore? Nella Delibera viene citato esplicitamente il fatto che più Comuni chiedono di attivare sedi decentrate: quello di Ginosa chissà perché vuole disfarsene. Il pericolo è ancora una volta di ridurre tutto ad una sterile lotta tra campanili, di assomigliare sempre più ai capponi di manzoniana memoria che si beccano ignari della propria fine. L’obiettivo invece è togliere la Puglia dall’emergenza lavorativa e ricordare ai cittadini che hanno il diritto-dovere del lavoro e della formazione lungo tutto l’arco della propria vita. Se le richieste di lavoro cominciano a passare per la via dei curriculum e dei meriti invece che dalle segnalazioni politiche si potrà segnare un bel goal a favore della libertà e della democrazia. In questo un Centro per l’impiego efficiente può rendere un buon servizio. Ma forse questo non interessa al Comune di Ginosa….Il Consigliere Regionale Paolo Costantino» Lospinuso - «Leggo con sincera sorpresa l’incredibile sortita del Collega Costantino sulle responsabilità della spoliazione in atto del Centro per l’impiego di Ginosa. Egli infatti non disse una parola e non mosse un dito quando la Provincia di Taranto a guida di sinistra volutamente creò le premesse di questa spoliazione, declassando a sede decentrata il Centro di Ginosa, istituito dalla Giunta Provinciale di Centro-destra (nella quale il ginosino Augusto Pardo rivestiva il ruolo di Assessore al ramo) nel pieno rispetto della legislazione vigente e per ripristinare un servizio al territorio che un Governo di sinistra gli aveva sottratto con grave danno per i suoi lavoratori e per i suoi aspiranti al lavoro. Mentre rammento che il Comune di Ginosa già fornisce i locali del Centro, devo purtroppo evidenziare che soltanto una inguaribile faziosità politica può giustificare questa solidarietà anti-ginosina del Collega Costantino con una Giunta Provinciale, recentemente bacchettata anche dal Presidente della Regione, che ha completamente cancellato dalla sua agenda l’area occidentale della Provincia, come denunciano taluni dei suoi stessi esponenti locali, bloccando progetti di ogni tipo anche quando – per esempio in materia di viabilità - ha ereditato le risorse necessarie e sono improcrastinabili per rimuovere rischi mortali per le popolazioni e comunque ad alleviarne i disagi. Ma forse non bisogna prendersela troppo per le estemporanee esternazioni del Collega Costantino, che soltanto pochi giorni fa sull’argomento diceva praticamente il contrario. Delle due l’una: o ha parlato a vanvera allora o ha parlato a vanvera adesso. Comunque ha parlato a vanvera. Pietro Lospinuso» Al di là delle polemiche, intanto si registra un dato positivo: al momento non si smantella il CPI di Ginosa. Per il futuro è necessario pensare ad un diverso rapporto sia tra le istituzioni che tra i rappresentanti che in esse sono stati delegati a rappresentarci. Vorrei che tutti, di qualsiasi parte politica, ricordassero che sono chiamati ad amministrare per tutti i cittadini e non solo per la parte che li ha votati.SG attualità politica La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 17 Comunicati stampa Comune di Ginosa Ammesso a finanziamento il completamento dell’illuminazione pubblica nell’area PIP Con determina dirigenziale n. 397 del 14 novembre 2007, l’Assessorato Regionale allo Sviluppo Economico ha ammesso a finanziamento il progetto, presentato dal Comune di Ginosa, di completamento dell’illuminazione pubblica dell’area PIP, le cui iniziali infrastrutturazioni erano state finanziate dal precedente governo regionale, per l’ammontare di un milione e cinquecentomila euro. “I consiglieri Mineo e Costantino – commenta il sindaco Luigi Montanaro - evidentemente ignari della storia e delle procedure in questione, hanno letto in maniera erronea la determina in questione, attribuendo al nostro Comune un diverso finanziamento per una diversa opera, la palazzina servizi, che, in realtà, è stata soltanto ammessa in graduatoria, senza essere finanziata. Noi, comunque – continua l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Di Canio, non possiamo che ringraziare Davide Pellegrino, coordinatore dell’Assessorato allo Sviluppo Economico, che ha dato puntuale seguito a quanto comunicatoci, anche alla luce di un recente incontro, tenutosi in Assessorato, alla presenza del consigliere regionale Pietro Lospinuso, che va ugualmente ringraziato, senza dimenticare l’operato del consigliere provinciale Augusto Pardo. Entrambi, infatti, lo scorso 18 settembre, hanno rivolto ai rispettivi governi, quello regionale e quello provinciale, due distinte interrogazioni, contestando le scelte operate dalla Provincia di Taranto, che escludevano dai finanziamenti in questione l’intera area occidentale della Provincia stessa, in assenza di qualsiasi trasparenza e senza che né Mineo, né Costantino proferissero parola alcuna” A Lospinuso e a Pardo, dunque, va riconosciuto il merito di aver dato inizio ad una vera e propria inversione di rotta; la stessa, che oggi, consente all’Amministrazione Montanaro di realizzare un’importante opera, che sarà al servizio dell’apparato produttivo locale. Servizio di senologia: già le prime sedute Servizio pubblico di Senologia, un’attesa finalmente terminata. In questi giorni, infatti, è già possibile recarsi presso il Poliambulatorio “S. Pio” di Ginosa, dove il servizio verrà garantito all’utenza, per effettuare le prime prenotazioni. I richiedenti, a stretto giro di tempo, potranno avvalersi del modernissimo e sofisticato macchinario, valido ed efficace strumento di prevenzione contro il carcinoma mammario: le prime sedute, previa prenotazione, sono già state garantite nelle giornate del 16, del 21 e 23 novembre. Il fattivo impegno dell’Amministrazione Comunale, affinché il diritto alla prevenzione di molte donne fosse soddisfatto, si è tradotto in fatti, portando ad un risultato concreto e, soprattutto, di grande utilità per la popolazione femminile locale e non. Un obiettivo raggiunto, però, non solo grazie alla capacità del sindaco Luigi Montanaro, affiancato dall’assessore alle Politiche Sociali, Stefano Notarangelo, di mediare e mantenere sempre aperto il dialogo con l’Asl ionica, nonostante gli avvicendamenti avvenuti ai vertici della sua Direzione Generale, ma anche per il necessario contributo di tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza. Si pensi ad Anna Maria Fiore o a Caterina Giannatelli, le stesse che, a giugno scorso, si sono rese promotrici della “Passeggiata per la vita, per tenersi In…Formati…contro il tumore al seno”; un’iniziativa che, oltre ad avere lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importan- za e sulla necessità della prevenzione, mirava anche a raccogliere delle firme, che sollecitassero l’Asl TA/1, così come, poi, è avvenuto, a dotare quanto prima di un servizio completo di Senologia il Poliambulatorio ginosino. “Il 97% dei casi di tumore mammario – ha ricordato l’assessore Notarangelo – se individuato nello stadio iniziale, si conclude con una vittoria delle cure mediche. Per questo la battaglia intrapresa, affinchè un mammografo arrivasse a Ginosa, non è mai stata interrotta ed ha visto tutta la comunità impegnata. Si tratta di un risultato – ha continuato il sindaco Montanaro – che non appartiene soltanto all’Amministrazione Comunale, ma all’intera comunità, a tutti i cittadini. Quando si parla di salute, infatti, a nulla servono i colori della politica, occorrono gli uomini e la loro forza di volontà; se si è tutti responsabilmente compatti, da ogni versante e su ogni fronte, senza mai perdere di vista l’obiettivo da raggiungere, come è accaduto per la vicenda del mammografo, i risultati arrivano e gratificano tutti, cittadini, politici ed amministratori”. Il mammografo, a Ginosa, è finalmente arrivato e l’Amministrazione Comunale ringrazia vivamente il direttore generale dell’Asl tarantina, il dott. Domenico Colasanto per non aver disatteso le speranze di molte donne del Distretto Socio - Sanitario 1, inglobante Ginosa, Laterza, Castellaneta e Palagianello, costrette, sino ad oggi, a ricorrere al privato o a recarsi presso strutture pubbliche di altre città, per l’utilizzo del servizio di Senologia. Un servizio, che, quindi, presso il locale Poliambulatorio è già partito e che, affidato al dott. Antonio Ganino, verrà garantito all’utenza in ben sei sedute mensili. Maria Florenzio 18 attualità politica La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 La Confcooperative di Taranto approda a Ginosa con un seminario di studi “Gli strumenti di sostegno per lo sviluppo delle cooperative”: è stato questo il tema di un seminario di studio, organizzato dalla Confcooperative di Taranto a Ginosa, nei giorni scorsi, presso la sala conferenze del Palazzo della Cultura. Prima dell’apertura dei lavori, al sindaco Luigi Montanaro il compito di salutare i presenti, evidenziando il proprio plauso per l’iniziativa, “in grado – ha detto – di garantire a quella fascia di imprenditori locali, che ben si identifica nelle cooperative, quel supporto tecnico- informativo, necessario affinchè la propria attività prosegua con profitto e gratificazione, per lo sviluppo stesso del territorio”. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, che ha patrocinato la valida iniziativa, c’era anche l’assessore al Bilancio Carmine Malvani, peraltro presente come addetto ai lavori. Buona la partecipazione di presidenti ed amministratori di cooperative ginosine, che hanno gradito gli interventi esaustivi dei relatori: Giovanni Tricarico, direttore della Confcooperative Puglia, che ha relazionato sulle opportunità dei finanziamenti regionali a favore delle imprese in genere; Claudio Tanzi, responsabile dell’Area Finanza e Creazione d’Impresa Confcooperative Puglia, che è entrato nel merito di alcuni finanziamenti regionali attuali in scadenza, riguardanti proprio l’attività delle cooperative; Carlo Martello, presidente della Confcooperative di Taranto, che ha illustrato ai convenuti quelle che sono le finalità e l’attività dell’associazione. Costituitasi nel 1950, essa si configura come struttura territoriale della Confederazione Cooperative Italiane e la rappresenta nell’ambito della provincia, nel rispetto degli indirizzi generali deliberati dagli organi della Confederazione stessa. La Confcooperative Unione di Taranto non ha scopo di lucro e si propone e si impegna in diversi settori: per la difesa della cooperazione, quale fattore di trasformazione e progresso delle strut- ture sociali; per la rappresentanza e tutela degli interessi morali ed economici, nella provincia, degli enti cooperativi aderenti e dei loro soci; per la diffusione degli ideali, dei principi e delle esperienze della cooperazione; per la promozione, sul territorio di competenza, di nuove iniziative cooperative e dello sviluppo degli enti aderenti; per favorire l’aggregazione degli enti coopera- tivi operanti nel territorio di competenza, nonché per l’organizzazione, il coordinamento e la disciplina degli enti aderenti; per la raccolta di ogni documentazione, elaborazione dei dati statistici sulla cooperazione, anche per finalità di interesse generale; per lo sviluppo della coscienza cooperativa, assumendo e favorendo iniziative tese all’elevazione morale e alla formazione tecnica dei cooperatori; per assicurare un’adeguata vigilanza attraverso lo strumento della revisione, eseguita, per le proprie associate, direttamente da Confcooperative, su delega del Ministero delle Attività Produttive. La Confcooperative di Taranto, inoltre, si impegna nella promozione ed attuazione dell’assistenza amministrativa, legale, finanziaria, sindacale e tecnico-economica da garantire agli enti aderenti, assicurando il collegamento con gli Organi e gli Uffici dell’Unione Regionale e della Confederazione. Offrendo ai propri aderenti una gamma di servizi amministrativi fiscali, contabili e del lavoro, la Confcooperative di Taranto rappresenta in toto anche i seguenti servizi: agricolo ed agroalimentare, consumo, cultura, turismo e sport, edile di abitazione, produzione lavoro e servizi, pesca e solidarietà sociale. Maria Florenzio Auguri Angelo Il papà Michele, la mamma Anna Rosa, la sorella Federica, rivolgono i più affettuosi auguri a Angelo Carpignano per il suo 18º compleanno attualità politica La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 19 Ginosa polo di formazione professionale del territorio La sede locale del C.N.I.P.A. Puglia punto di riferimento nel campo di offerte formative altamente innovative e professionalizzanti. Il C.N.I.P.A. Puglia ribadisce il suo impegno di formazione sul territorio di Ginosa. Si sono, infatti, appena conclusi il corso di formazione professionale in Alfabetizzazione informatica, riservato a disabili in età non scolare e finalizzato a creare la figura del “problem solver, ” ovvero di un progettista in grado di gestire procedure personalizzate d’ufficio e di gestione aziendale e quello di Progettista su sistemi Cad, destinato a disoccupati, ai quali è stata data la possibilità di acquisire competenze in materia di rappresentazione grafica, in campo tecnologico, e di padronanza di conoscenze relative all’hardware e ai software informatici. Da anni, in collaborazione con il Ministero del lavoro, la Regione Puglia, il Fondo Sociale Europeo e altre partnership locali, il C.N.I.P.A., (che conta sedi anche a Bari, Santeramo, Enziteto e Foggia)ricopre un ruolo di riferimento in Puglia nella formazione di adolescen- ti ed adulti. Particolarmente attiva è la partecipazione degli utenti anche ai due corsi ancora in via di espletamento, nella sede sita in via Martiri d’Ungheria 182 e diretta dal dott. Arcangelo Melchiorre: Assistente domiciliare, finalizzato a conferire una professionalità nel campo dei servizi alla persona a donne disoccupate, ai fini di un loro inserimento qualificato nell’ambito delle strutture socio-assistenziali e Data Administrator. Quest’ultimo, di durata triennale, rientra nell’espletamento dell’obbligo formativo per ragazzi che sono in possesso esclusivamente della licenza media e che, in alcuni casi, hanno incontrato difficoltà nel percorso di studi tradizionale, ai quali viene data l’opportunità di acquisire solide competenze in ordine ai sistemi informativi e di conseguire la Patente Europea del computer. La creazione di personale in loco si pone, pertanto, come una lungimirante scelta formativa per futuri inserimenti, anche e soprattutto per categorie che incontrano più difficoltà nel mondo del lavoro. La vasta esperienza dell’Ente nella creazione di figure professionali qualificate, compatibili con gli sviluppi del mercato lavorativo, è ancora una volta confermata, vista anche la sensibile presenza, nei corsi, di utenti provenienti da realtà territoriali viciniore, che trovano nel comune di Ginosa un punto di riferimento fondamentale per le più innovative attività di formazione professionale. La creazione di personale esperto in settori così all’avanguardia si pone, inoltre, come una lungimirante prospettiva di intervento professionalizzante, dietro la quale c’è una ben precisa analisi delle esigenze territoriali e dei profili socio-economici del contesto di riferimento. Sulla base di queste premesse operative si muoveranno anche le prossime offerte formative che il C.N.I.P.A. di Ginosa presenterà al territorio. Ippolita Lazazzera I C “G. Deledda”: ecco il Progetto Solidarietà L’ I.C. “ G:DELEDDA” da oltre un decennio partecipa ad iniziative di Solidarietà con impegno e dedizione sia del personale docente e ATA che dei genitori sempre molto sensibili e convinti promotori delle buone pratiche dell’ Istituzione Scolastica. Piccoli esempi, delle iniziative di solidarietà legate agli anni passati, sono: - Concerto per Telethon - Adotta una Pigotta :Produzione di bambole di stoffa e vendita di beneficenza pro UNICEF - Gemellaggio con la diocesi di PROPRIA’ per offrire un “piatto caldo” ai diseredati - Adozioni a Distanza - Raccolta di fondi per ridare la possibilità di camminare ad una bimba che aveva perso le gambe ma non la gioia di vivere. - Raccolta di fondi dalla vendita di oggetti di DECOUPAGE prodotti in un laboratorio didattico attivato nella Scuola, pro Mato Grosso e altre iniziative di beneficienza - Rappresentazione Teatrale con raccolta fondi pro Azioni Umanitarie - Il Mercatino della solidarietà: Vendita di oggetti fatti dai ragazzi sotto la guida di docenti esperti per devolverne il ricavato ad associazioni benefiche quali ANFAS, AIDO, e altre. - Dolce e Salato: Produzione e vendita di Dolci e di Salati tipici del Natale per devolverne il Ricavato ad associazioni che operano sul Territorio locale, Nazionale e Internazionale Questo abbiamo già fatto e tant’ altro ancora. Quest’ anno vogliamo aggiungere ancora una perla alla collana delle nostre buone pratiche. Ci è stato fatto rilevare che non siamo avvezzi a comunicare alla cittadinanza tali iniziative, pertanto quest’ anno, anche per rendere più copioso il “Donato”, COMUNICHIAMO ai nostri concittadini che nei locali dei PLESSI dell’ I.C. “ G. DELEDDA” gli alunni, i genitori e i docenti, offriranno la MERENDA della SOLIDARIETA’ , secondo il calendario sotto riportato: per “TELETHON”: 23 e 24 novembre e 6 e7 dicembre dalle ore 10 alle ore 11.30, offerta dai genitori degli alunni della scuola dell’ Infanzia e della scuola primaria del Plesso MORANDI presso i locali dello stesso in via Morandi per “MATO GROSSO” 29 novembre e 13 dicembre dalle ore 10 alle ore 11.30, offerta dai genitori degli alunni della scuola primaria e delle classi prime della scuola Media del Plesso DELEDDA presso i locali dello stesso in via della Pace per sostenere “UNICEF” e gli indigenti di GINOSA 27 novembre e 18 dicembre dalle ore 10 alle ore 11.30, offerta dai genitori degli alunni delle classi II e III della scuola Media del Plesso DELEDDA presso i locali dello stesso in via della Pace Un caloroso ringraziamento a tutti coloro che interverranno N.B- Durante le suddette giornate risulta evidente che gli alunni dell’ I.C. Deledda parteciperanno alle iniziative, consumando insieme quanto preparato in cambio di un piccolo contributo Il Dirigente Scolastico Alessandro CALABRESE 20 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 eventi e commenti Pietro Lospinuso: soddisfatto per i fondi PIP al Comune di Ginosa Devo esprimere tutta la mia soddisfazione per il finanziamento riconosciuto dalla Regione, nell’ambito dei fondi Cipe, al progetto del Comune di Ginosa di pubblica illuminazione dell’area PIP per un ammontare di un milione e cinquecento mila euro. Un risultato che abbiamo faticosamente inseguito e conseguito, smascherando e battendo il tentativo della Provincia di Taranto di escludere da tali finanziamenti l’intera area occidentale della Provincia attraverso procedure del tutto arbitrarie. Ci siamo riusciti grazie ad atti formali come le contestuali interrogazioni mia alla Regione e di Augusto Pardo alla Provincia del 18 settembre scorso, cui è seguita una serie di contatti e di incontri che ho avuto, insieme a Gino Montanaro ed a Vincenzo Di Canio, con il Coordina- tore dell’Assessorato Regionale allo Sviluppo Produttivo dott.Pellegrino, che ha condiviso le nostre tesi e le ha lealmente calate nel provvedimento in questione, che per l’appunto è non atto dirigenziale e non di Giunta. Di tanto non posso non ringraziare, insieme a tutti i Ginosini, il suddetto Coordinatore, mentre devo purtroppo rilevare l’ennesimo tentativo dei Colleghi Mineo e Costantino di appropriarsi di atti di cui in realtà hanno saputo soltanto a posteriori, come dimostra il fatto che hanno perfino letto male la determina in questione, attribuendo erroneamente al Comune di Ginosa, invece di quello realmente ricevuto, un finanziamento (due milioni di euro per la palazzina-servizi) che in realtà non ha ottenuto, essendo stato il relativo progetto soltanto ammesso in graduatoria ma non finanziato. La mia soddisfazione, ed il mio compiacimento con il Comune di Ginosa che ha ottenuto un ennesimo riscontro alla sua grande capacità di progettare e di cogliere ogni occasione per far crescere il nostro territorio, sono tanto più grandi ove si consideri che questo finanziamento di fatto corona e completa quella complessiva infrastrutturazione dell’area PIP per la quale nella passata legislatura l’Assessorato che avevo l’onore di dirigere stanziò ben 8 miliardi di vecchie lire, che ci stanno consegnando un’area per gli insediamenti produttivi capace di imprimere allo sviluppo della nostra Comunità una straordinaria spinta in avanti. Pietro Lospinuso Lospinuso: “Improcrastinabili gli interventi di potenziamento e di razionalizzazione al Porto di Taranto, che sta perdendo colpi (in calo il traffico-containers)” Il Consigliere Regionale e Presidente Provinciale AN di Taranto Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota: “Taranto sta subendo un altro possibile, devastante colpo al suo sviluppo, nel declino in atto del suo porto a causa dei mancati interventi di potenziamento e razionalizzazione. Sono preoccupanti i dati sul traffico-containers al Porto di Taranto, calati da un anno all’altro di circa l’undici per cento tra imbarchi e sbarchi( nei primi dieci mesi del 2007 493 navi in banchine, a fronte delle 556 dello stesso periodo del 2006) . La ragione di tale defaillance, destinata a riprodursi e ad aggravarsi nell’avvenire, è di carattere infrastrutturale, e cioè attiene all’insufficiente pescaggio dei fondali, che con i loro 14 metri e mezzo non consentono l’attracco dei portacontainer di ultima generazione, ed alla ridotta disponibilità per il traffico-containers della banchina, che impedisce di ospitare contemporaneamente più navi con i gravi e costosi inconvenienti che ciò comporta. A causa di questi limiti si è soprattutto perduta la straordinaria occasione di attrarre a Taranto MSC, ossia il secondo vettore al mondo nel settore. Sono pertanto assolutamente urgenti interventi volti sia ad approfondire i fondali, sia a liberare i 550 metri di banchina oggi utilizzati per il pet-coke per metterli a disposizione del traffico containers, in attesa di un complessivo potenziamento delle strutture portuali e retroportuali per cui sono da tempo disponibili le risorse, ma che continua irresponsabilmente a tardare, con conseguenze che potrebbero anche essere rovinose per l’economia dell’area jonica e dell’intera Puglia. Su questo fronte, rivolgiamo un appello a tutti i soggetti interessati, a cominciare da quelli istituzionali, perché non si perda più tempo e si passi immediatamente all’azione. Noi siamo disponibili ad ogni forma di collaborazione, nella consapevolezza che si tratta di un terreno decisivo per il nostro presente e per il nostro avvenire”. Per la segreteria Tommaso Francavilla eventi e commenti La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 21 Costantino: «750.000 € per il Centro Storico di Ginosa» Interessate le aree circostanti la Chiesa Madre, il Castello e l’alveo della Gravina Continua l’azione di recupero del nostro Centro Storico. Con la delibera di Giunta Regionale del 9 Ottobre 2007 n°1617 si destinano 2,2 milioni di euro per il Piano di Intervento Settoriale (P.I.S.) denominato Habitat Rupestre di cui è capofila il Comune di Laterza. Lo Stato e la Regione Puglia intervengono direttamente per invertire la tendenza all’incuria che di fatto ha sottratto i centri storici alla fruizione turistica e alla abitabilità. 750.000 € sono stati assegnati a Ginosa, Laterza e Palagianello, tutti comuni rientranti nell’area del P.I.S.. Per quanto riguarda Ginosa si tratta del recupero e della riqualificazione del Centro Storico con riferimento alle immediate adiacenze della Chiesa Madre, del Castello e dell’alveo della Gravina. Sappiamo quanto sia essenziale la percorribilità della Gravina ai fini della sua valorizzazione turistica, cosa impossibile senza costruzione e manutenzione delle vie d’accesso, pedonali e non. Senza questi percorsi parlare di Parco e di recupero al turismo dell’area delle Gravine, rischia di essere un mero ritornello. L’accessibilità di questi luoghi deve inoltre essere unita ad un loro utilizzo che tenga conto delle esigenze della conservazione ma anche del necessario riutilizzo funzionale delle opere esistenti. Una conservazione fine a sé stessa serve a poco. Sarà questa la nuova sfida di tutte le forze politiche. La configurazione classica della nostra economia è evidentemente insufficiente a reggere il peso della globalizzazione. Una efficace politica turistica del territorio può iniziare non solo dal valorizzare le bellezze storiche di Taranto veramente uniche, ma unirle ai tesori paesaggistici e storici non certo minori esistenti nella Provincia. Questo finanziamento è un primo importante passo in direzione di quello “sfruttamento” del bene ambientale e monumentale sempre chiacchierato, ma mai compiutamente realizzato. 750.000€ andranno inoltre al Comune laertino per il recupero della ex Gendarmeria del Rione Mesola, per la sistemazione della Piazza retrostante la Chiesa Madre di San Lorenzo Martire e dei vari percorsi di colle- gamento. Stessa cifra (750.000€) anche per Palagianello che potrà ripristinare gran parte delle pavimentazioni originarie del suo centro storico. Naturalmente non poteva mancare la città capoluogo che di far ripartire l’economia ha un assoluto bisogno per le note vicende. In questo caso l’Intesa tra Stato e Regione Puglia e la conseguente accellerazione della spesa nelle aree urbane porteranno al recupero conservativo e al consolidamento statico delle arcate dell’Acquedotto del Triglio di epoca romana. Importo concesso, un milione e mezzo di euro. Già da sette anni fa se ne lamentavano i crolli e l’abbandono per la mancanza di fondi. Ed era la stessa Soprintendenza ad allargare le braccia. Bene, ora è il momento di far rinascere davvero le bellezze monumentali di Taranto e della sua provincia. Essenziale però è l’impegno dei Comuni nell’utilizzare correttamente i fondi. Il Consigliere regionale del P D Paolo Costantino Costantino: «Dalla Regione 1,5 milioni di euro per il completamento dell’area PIP in Zona Bandiera» La Regione Puglia, con atto dirigenziale n. 397 del 14 novembre 2007, ha varato un provvedimento notevole per lo sviluppo economico e sociale del territorio ionico”. Ginosa vi rientra con un milione e mezzo per il completamento delle urbanizzazioni in Area Pip e per la Pubblica Illuminazione. Si tratta di una “finitura” indispensabile per il pieno utilizzo dell’area artigianale. A tal proposito gioverà ricordare un attimo le polemiche che accompagnarono quella scelta amministrativa compiuta con l’Amministrazione di centrosinistra, cui molti si opposero con svariate motivazioni. Ora invece non solo le piccole aziende vi si sono potute allocare, ma anche colossi come Natuzzi. Com’è del tutto evidente la scelta del governo regionale è stata quella del completamento delle aree PIP nei Comuni che, in maniera virtuosa, hanno avviato le opere di realizzazione delle infrastrutture indispensabili per l’insediamento di attività produttive. In questa occasione ha funzionato in maniera molto positiva il raccordo tra Governo regionale, Provincia, Comuni e consiglieri regionali, che è stata la carta vincente per costruire un progetto condiviso e utile al raggiungimento di obiettivi fondamentali: in primo luogo, il completamento di aree industriali che, come tante volte è avvenuto nel nostro Paese, rischiavano di restare inutili incompiute”. Paolo Costantino 22 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Angelo Laurino: nominato Cavaliere eventi e commenti Per la prima volta la Regione Puglia finanzia l’adeguamento e messa a norma degli edifici Costantino: “sarà adeguato l’IC “S. G. Bosco” Nel numero scorso, in questa stessa pagina, avevo scritto sul nostro concittadino, Angelo Laurino. Molti si sono complimentati per lo spazio che il nostro giornale ha dedicato ad un ginosino che si è distinto. Oltre ai complimenti sono giunte anche le critiche che riguardavano una dimenticanza nell’articolo. Quale, la dimenticanza? È presto detto. Lo scorso 2 Giugno, Festa della Repubblica, Angelo Laurino ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. Indubbiamente, la nomina a Cavaliere è un riconoscimento importante e non averlo citato è stata una “svista” che riconosco come tale. A dire il vero, mi ero laasciato prendere dai meriti professionali del cavalier Laurino, in quanto erano proprio quelli a farlo «un ginosino speciale” e la nomina a cavaliere ne rappresenta il riconoscimento. Altro rilievo che mi è stato fatto è stato quello che, altri, in passato, avevano chiesto la istituzione di un “Albo d’Oro” per i ginosini che si sono distinti vivendo lontano da Ginosa. La proposta era stata avanzata da Michele Galante, nostro collaboratore. Il rilievo è giustissimo, quindi diamo a Michele la primogeniture che gli spetta per quanto riguarda la istituzione di questo riconoscimento, che (speriamo avvenga presto).S.G. L’Istituto Comprensivo S.G. Bosco di Ginosa è entrato nella speciale “classifica” del Piano Triennale di Edilizia Scolastica 2007-2009. E’ al 14° posto della graduatoria di merito su 21 Istituti richiedenti della nostra Provincia. E’ un impegno speciale ed inedito della Regione per prevenire possibili disastri nelle scuole. Nel prossimo biennio saranno disponibili 299.970 € di finanziamento Stato/Regione per la messa a norma dell’Isituto. L’importo totale dei lavori che saranno co-finanziati per il 33% anche dal Comune ammonta a 450.000€. L’impegno della Regione e della VIª Commissione ha privilegiato gli Istituti con più gravi situazioni di inadeguatezza e pericolo su tutto il territorio pugliese. La Delibera di Giunta Regionale di prossima pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia aspetta solo la presa d’atto del Ministero della Pubblica Istruzione. Cifre e tempi contenuti nel Piano dovrebbero essere integralmente confermati. Destinatari di questi finanziamenti sono i Comuni del Tarantino per le scuole d’infanzia, elementari e medie (3 milioni di euro di cofinanziamento Stato-Regione) e le Provincia di Taranto per gli istituti d’istruzione superiore come Licei ed Istituti Tecnici (2,5 milioni di euro). Il finanziamento complessivo servirà per scorrere fino ad esaurimento e salvo nuove urgenze i plessi jonici ammessi a contributo a norma della Legge 11 Gennaio 1996 n°23. Il Consigliere Regionale Paolo Costantino Inaugurata l’osteria “Le Sete” 24 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 eventi e commenti Cuppolillo e i tre desideri3 Racconto popolare pugliese elaborato da Stefano Giove e Adele Carrera. Illustrazioni di Vito Furio Continua Passarono gli altri quindici anni, alla scadenza dei quali, a casa di Cuppolillo, ritornò la Morte. «Questa volta, caro mio, non ci sono né sedie su cui sedere, né frutta da assaggiare. Preparati che è giunta la tua ora!» «Vi stavo aspettando Signora! – rispose il contadino – Mi permettete, però, prima di andarcene, di farvi una domanda?» «Che vuoi sapere?» «M’hanno detto che siete imbattibile a carte. Prima di andar via e di passare ad altra vita, vorrei togliermi lo sfizio di sfidarvi, sono sicuro, che vi batterei». «Non dare retta a sogni! – rispose la Signora - Non è ancora nato quello che mi batterà!» Ma il contadino non si diede per vinto e tanto disse e tanto fece che la Morte accettò la sfida. Una partita a carte, per essere tale, deve avere una posta e, in quel caso, venne stabilito che se avesse vinto Cuppolillo, la Signora delle Tenebre gli avrebbe concesso un anno di vita (sempre in buona salute). Dopo il taglio del mazzo iniziò la scopa. Dopo la prima sfogliata, la Signora vinceva per 4 a 0; alla seconda il punteggio arrivò a 8 a 0: nella terza sfogliata, Cuppolillo realizzò 9 scope e due punti. Vinse la partita e per la Signora si materializzò quello che non s’aspettava: la sconfitta. Si sa che il giocatore chiede la rivincita e Quella propose a Cuppolillo di darle subito la rivincita. I due giocatori, decisero di raddoppiare la posta e giocare un’altra partita. La Signora delle Tenebre non accettava l’dea di uscire sconfitta da quel confronto. Giocarono una seconda, una terza ed anche una quarta partita. In tutte Cuppolillo, con una fortuna sfacciata, vinse. Il gioco permise ai due giocatori di chiacchierare e, tra una chiacchiera e una confidenza, Cuppolillo seppe che gli toccava di andare in Purgatorio, dove doveva scontare un bel po’ di tempo di penitenza prima di salire nel celeste Paradiso. Le tante partite vinte davano a Cuppolillo la possibilità di altri 16 anni di vita in buona salute e fu a quel punto che il contadino fece una proposta alla Signora. Dopo aver distribuito le carte disse: «Facciamo una partita a 15 punti, ti dò 14 pun- ti di vantaggio, e mentre io mi gioco i 16 anni vinti, se tu perdi, allo scadere dei 16 anni, quando mi porterai in Purgatorio, mi devi dare la possibilità di bussare al Paradiso per salutare dei vecchi amici». La Signora cominciò a pensare all’offerta e intanto s’accorse che le carte disposte sul tavolo erano: un 4, due assi e un 2. In mano aveva il settebello. Guardò in faccia il contadino e replicò: «Accettato! Partita a 15, io parto da 14 punti, tu ti giochi tutto quello che hai vinto finora ed io, se perdo, mi gioco la bussata al Paradiso. Giusto?» «Giusto!!!» Replicò Cuppolillo. Nelle mani della Dama, oltre al settebello, c’era anche un re e un cavallo. Con il settebello raccolse il 4, il 2 e l’asso e aveva già fatto il quindicesimo punto! «Vuoi giocare ancora?» Chiese al suo avversario. «Perché dovrei ritirarmi?» Rispose quello mettendo scopa con l’asso che aveva in mano. Da quel momento, fino alle tre carte finali, il contadino mise scopa ad ogni giocata della Signora. Risultato della partita: 18 a 16. Cuppolillo aveva ottenuto altri 16 anni di vita in buona salute e la possibilità di passare dal Paradiso per il saluto agli amici. Dopo quegli ultimi 16 anni vinti a scopa, Cuppolillo, sebbene fosse sempre in buon salute, era, oramai, un vecchietto che si muoveva a fatica e, forse fu per questo che aspettò con piacere l’arrivo della Signora, che, puntuale, giunse alla data stabilita: «Sei pronto? Questa volta non hai scampo. Devi venire dove ti spetta!» Il contadino era già bell’e pronto e seguì, senza altri sotterfugi, la Morte. Era inteso che prima di andare al Purgatorio, si passava dal Paradiso per salutare gli amici! In un cielo di un tenue azzurro, v’era, fatta di nuvole, la porta d’ingresso del Paradiso. Per bussare bastava sfiorare un ramoscello di ulivo che spuntava, non si sa come, dalla nuvolaporta, e quello fece Cuppolillo. La nuvola s’aprì e apparve un vecchio, ch’era tale e quale fratello Pietro, con indosso una bella tunica bianca invece del saio che aveva quando era sceso in terra. «Chi siete? Che volete?» Disse. «Cuppolillo!» Rispose sorridente, il contadino. Pietro sfogliò il Grande Libro degli Arrivi e non trovò quel nome. «Mi dispiace. Non siete della lista. Dovete bussare da qualche altra parte!» «Lo so che non sono nella lista - ribatté il buon uomo - sono passato soltanto per salutarvi!» «Cuppolillo, Cuppolillo, questo nome non mi è nuovo!», disse San Pietro facendosi pensieroso «Adesso ricordo!! Voi siete il contadino che ci ospitò nella catapecchia quando andammo per Terra e che scelse desideri stupidi invece che la salvezza dell’anima! Però, mi sorprende, dopo tanto tempo, vederti ancora in giro. Eppure da allora ne sono passati parecchi di anni! Pensavo che ti fossi già “arreggettato”! » «Sono stati proprio quei desideri stupidi a consentirmi di arrivare qua!» disse Cuppolillo. San Pietro, non credeva alla sue orecchie e, rivolto alla Signora delle Tenebre: «Signora, non sapevo che avevi messo su una agenzia turistica!». La donna, visibilmente contrariata, non replicò. Il Santo, rivolto a Cuppolillo: «Vi ringrazio per la visita e per i saluti. Riferirò al Priore e ai confratelli...» Il Contadino prontamente: «Se permetti, dopo tutta questa strada, credo, che abbia il diritto e il dovere di salutare di persona il Priore.» San Pietro, di fronte alla determinazione del contadino si rassegnò e decise di andare ad informare Gesù, della venuta di Cuppolillo. Non passò molto tempo che la porta a nuvole si riaprì e, il Priore apparve insieme a Pietro. «Salute a voi Maestro!» Disse Cuppolillo sfoderando un inchino fino ai piedi. «La pace sia con voi!». Gli rispose il Priore. «Maestro – disse il contadino – tanti anni fa, voi e i vostri confratelli, mi chiedeste ospitalità per una notte ed io, pur avendo una modesta cambre a cannizze, l’ho messa tutta a vostra disposizione. Ho ascoltato, con grande attenzione e ammirazione, quello che proprio quella notte avete letto. Ebbene proprio ad Abrahamo, i suoi ospiti non gli dissero: ‘Dov’è tua moglie?’ Ed egli rispose: ‘ È là nella tenda’. E l’altro: ‘Tornerò da te eventi e commenti fra un anno; ed ecco, Sara, tua moglie avrà un figliuolo’. I tre angeli fecero dono ad Abrahamo della felicità di un figlio nonostante la loro età. Ricordo ancora quello che disse il Fratello Matteo e allora ditemi: io sono una pecora o sono un capro? E perciò, Signore mio, vi chiedo, umilmente, ospitalità soltanto per una notte.» «Una notte sola!!?» Ripeterono, sbalorditi, ad una voce il Priore e Pietro. Il Priore guardò il Suo santo apostolo facendogli capire di spiegare la situazione e toccò a Pietro parlare: «Caro Cuppolillo, in Paradiso una notte soltanto non esiste per la semplice ragione che qui non v’è la notte. Le anime benedette vivono nella Gloria del Signore che è infinita e come tale non è scandita dal tempo che è solo una misura terrena!» Il contadino, per nulla intimorito, replicò: «Io vivevo sulla Terra e vi ho concesso quello che la Terra mi permetteva di darvi. Non sono io che ho stabilito le misure e se in Paradiso non esiste una notte sola è per Volontà Divina e non per mia scelta. A Voi spetta di scegliere se darmi o no ospitalità!» Pietro, facendo ricorso a tutta la benedetta calma che aveva, proseguì: «Io te l’avevo detto che dovevi chiedere la salvezza dell’anima. Tu, invece, hai chiesto cose stupide che ti sono servite solo per allungare la sua esistenza in Terra. Adesso devi scontare la giusta “ricompensa” per il tuo egoismo.» «Ma quale egoismo! – rispose Cupolillo – L’amore per la vita che è un dono di nostro Signore non può essere considerato un atto di egoismo! In fondo, ho solo cercato, senza togliere nulla a nessuno e senza far male a nessuno, di apprezzare un dono per manifestare meglio il mio ringraziamento al Padre Eterno!» A quelle parole, Padre Priore, con un atto d’imperio, disse a Pietro e alla Signora delle Tenebre che a Cuppolillo gli veniva concessa l’ospitalità. Un istante dopo, la nuovaloporta si spalancò e il contadino varcò la soglia del Paradiso. E rivolto a Pietro, Gesù disse: «Te lo dicevo io che quello era più furbo di cento volpi messe insieme!» E Pietro, per nulla dispiaciuto, richiuse la porta di nuvole e con un inchino salutò la Signora delle Tenebre. Fine La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Web e Disabilità Continua Se le pagine del sito sono in conformità agli standard del linguaggio XHTML 1.0 Strict e quindi controllate con il validatore W3C (http://validator.w3.org ) e la definizione di attributi stilistici, impaginazione e presentazione del sito seguono le specifiche CSS level 2 secondo le verifiche effettuate con lo strumento automatico CSS Validation Service (http://jigsaw.w3.org/css-validator/ ), allora, posso esporre i loghi seguenti: img 2 img 3 Vi sono alcuni strumenti e programmi gratuiti che aiutano nella verifica dell’accessibilità. La Barra dell’accessibilità si installa sul Browser ed effettua alcuni controlli sull’accessibilità direttamente dalla pagina web visualizzata: 1. Internet Explorer http://www.webaccessibile.org/argomenti/argomento.asp?cat=474 2. Mozilla/Firefox Web Developer Toolbar http://chirpederick.com/work/ webdeveloper/ 3. Opera http://www.paciellogroup. com/resuorces/wat-about.html - ATRC Web Accessibilità Checker : servizio sperimentale che valuta una pagina web e fornisce un report con i problemi di accessibilità della linea guida selezionata, fra cui anche i requisiti della Legge Stanca http://checker. atrc.utoronto.ca/index.html -Colour Contrast Analyser , verifica le differenze di luminosità e colore tra il testo e lo sfondo, secondo l’algoritmo W3C http://juicystudio.com/services/colourcontrast.php 25 - Vischeck Color Blindness Simulation controlla un’immagine o una pagina web simulando alcune tipologie di deficit visivo (protanopia, deuteranopia, tritanopia). Tale verifica ha senso se vi sono informazioni veicolate dal colore : - Controllo di una immagine http://www. vischeck.com/vischeck/vischeckImage.php - Controllo di una pagina web http://www. vischeck.com/vischeck/vischeckURL. php Altri strumenti a pagamento quali: - BrowseCam , il servizio “Screen Captur Service” verifica la visualizzazione di una pagina in diversi Browser grafici, sistemi operativi con molteplic risoluzioni di pc. http://www.browsercam.com - CSE HTML Validator, programma che aiuta a creare pagine web sintatticamente corrette http://www.htmlvalidator.com Vi sono anche lettori di schermo e browser virtuali: - Lynux Viewer Service è un simulatore di browser testuale http://www.yellowpipe.com/yis/tools/lynx/lynx_viewer.php - Jaws Screen reader per Windows NT, 2000 Professional, 95, 98, ME http://www.freedomscientific.com/fs_ productis/software_jaws.asp Il corretto uso di tecnologie e ausili può oggi contribuire in maniera determinante all’autonomia di queste persone, favorendone la partecipazione sociale, l’accesso alla cultura e alle attività ricreative, l’integrazione lavorativa e l’indipendenza economica. La scuola è una istituzione che coinvolge, a diverso titolo e in maniera trasversale, ampie fasce della società (studenti, genitori, insegnanti, aziende fornitrici di ausili e tecnologie). Per questo motivo deve affrontare il problema dell’accessibilità con pragmatismo e nel rispetto dei principi ispiratori. Stiamo lavorando per far sì che molti siti aderiscano alle regole di accessibilità, tra non molto i siti web delle scuole ginosine, saranno adeguati. In seguito affronteremo l’accessibilità legata alla tecnologia informatica. La mia e-mail è sempre disponibile per chiarimenti, o quant’altro : [email protected] 26 storie e racconti La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Videosorveglianza: la parola al Comandante della P. M. di Ginosa Il sistema di videosorveglianza che il Comune di Ginosa ha inteso realizzare con la tecnologia della società Megaitalia è volto a garantire e gestire il traffico veicolare a Ginosa e Marina di Ginosa. In occasione dell’attivazione del sistema di video-controllo, il Comune di Ginosa in collaborazione con il Comando di Polizia Municipale di Ginosa ha indetto per il prossimo 7 dicembre, una giornata di studio dal tema: “La sicurezza un bene per tutti – La videosorveglianza ed il controllo del territorio”. Il programma della giornata, che si svolgerà presso il teatro Alcanices, è ricco e avrà inizio alle ore 9,00 con la registrazione dei partecipanti; seguirà alle ore 9,30 il saluto del Sindaco Luigi Montanaro, il saluto dell’assessore alla PM Felice Vizzielli nonché dell’assessore alla Viabilità Toni Bitetti. Alle ore 10 è prevista la relazione della dottoressa Rosa Pizzulli comandante della PM di Ginosa. Sono previsti gli interventi del dott. Paolo Larizza comandante PM di Laterza, del dott. Achille F. Benedetti esperto su videosorveglianza e privacy, dott. Michele Palumbo comandante della PM di Andria. In occasone dell’avvio di questo servizio, ho rivolto alcune domande al comandante della Polizia Municipale di Ginosa, dottoressa Rosa Pizzulli. Comandante, vuole spiegare ai nostri lettori cosa rappresenta l’avvio di questo servizio per la nostra comunità? «Certo. Innanzitutto tengo a precisare che, come previsto dall’Autorità Garante della Privacy con provvedimento generale sulla videosorveglianza del 29.04.2004 gli scopi che l’Ente può legittimamente perseguire sono solo le finalità di sua pertinenza, pertanto il videocontrollo del traffico con attività di controllo e intervento sui flussi veicolari che si sviluppano sul territorio urbano. Sono state posizionate delle videocamere sui principali nodi critici di viabilità del traffico al fine di ottenere da un lato un intervento efficace ed immediato sulle problematiche derivanti dal traffico veicolare e, dall’altro, si cerca, in qualche modo, di ottimizzare l’organizzazione del lavoro del personale dell’Area Vigilanza; questo sistema ci consentirà di sopperire parzialmente alle difficoltà derivanti dalla carenza in pianta organica del personale del Corpo di Polizia Municipale. Infatti, con l’attivazione di questo servizio, il sistema di intervento sulla viabilità urbana sarà più snello e flessibile, ovvero l’operatore addetto al videocontrollo potrà, direttamente fare intervenire nei punti critici la pattuglia in servizio. » Lei crede che, l’attivazione di questo servizio riuscirà, in qualche modo, a lenire le pene degli automobilisti ginosini? «Credo di sì. Premesso che ogni ginosino dovrebbe cercare di collaborare per “lenire” le proprie pene di automobilista con un maggior “self control” e razionalizzazione dell’uso dell’autovettura. Ovviamente questo da solo non basta. Aggiungo che è allo studio un Piano per la Mobilità Urbana che, integrato al sistema di videocontrollo ed al maggior rispetto del Codice della Strada da parte di noi utenti tutti, ci permetterà di raggiungere risultati apprezzabili. È chiaro che ci deve essere un cambiamento radicale nella gestione del traffico. Dobbiamo passare dall’azione di intervento e repressione sui nodi critici che il traffico veicolare registra, alla prevenzione, ovvero a far si che non si creino i presupposti stessi di questi nodi critici e, conseguentemente, regolare la distribuzione del traffico veicolare in maniera adeguata. Questo significa eliminazione dei punti critici o, per lo meno, la riduzione in maniera forte di tali criticità. È chiaro che dobbiamo passare attraverso una nuova regolazione della viabilità di Ginosa e Marina di Ginosa.» Cosa significa questo? «Vista la struttura urbana che presenta, come in tutti i Comuni del Sud Italia, strade strette oramai non più adeguate a quelli che sono i flussi veicolari, aree di parcheggio inadeguate rispetto alla percentuale dei veicoli circolanti, bisogna fare in modo che, con uno studio più calibrato dei flussi si possano eliminare le intersezioni di traffico con la creazione di maggiori strade a senso unico. Questo in parte consentirà una fluidificazione» Se gli incroci dei flussi di traffico, quale ad esempio quello tra via Roma e corso V. Emanuele, sono un problema vero, non crede che ci sia anche un aspetto collegato ad una riduzione del traffico nel centro storico? «Ci sono allo studio del Piano citato delle zone a traffico limitato proprio per ridurre all’indispensabile l’accesso dei veicoli nel centro storico e cercare di creare isole pedonali ed aree idonee a bambini, mamme ed anziani che rappresentano il maggior numero di utenti della strada, non dimenticando che in questo modo si potrà sicuramente incentivare le attività commerciali, ricreative e di svago presenti sul territorio. Su questa questione credo che ne riparleremo tra non molto proprio per illustrare la prima bozza del Piano del Traffico e della Viabilità.» Il videocontrollo è anche uno strumento utilizzabile ai fini della sicurez- za? «Certo gli avvenimenti di questi giorni e la domanda di sicurezza che si leva in Italia ci porta a mettere l’accento su come garantire la sicurezza dei cittadini. Queste videocamere, quindi, diventano un “occhio vigile” sulla sicurezza dei cittadini. Diventa un controllo sui veicoli che entrano ed escono dalla città. È chiaro che questo non diventa una sorta di “Grande Fratello”. Il servizio è rispettoso di tutte le garanzie costituzionali del cittadino e della legge in tema di privacy; infatti il servizio sarà svolto nel rispetto delle procedure previste dal Regolamento già approvato con delibera di Consiglio comunale n. 67 del 22 ottobre 2007 che verrà fornito in copia dal Comando di P.M. a chiunque vi faccia richiesta. Si provvederà ad informare i cittadini con appositi cartelli stradali indicanti le aree videosorvegliate e si darà massima informativa all’utenza garantendo al massimo i diritti dei cittadini interessati. D’altra parte la Polizia Municipale rivestendo la qualifica di Polizia Giudiziaria, potrà avviare, nei casi e modi previsti dalla legge, indagini finalizzate a reprimere eventuali ipotesi di reati, offrendo, in questo modo una maggiore sicurezza urbana. Non a caso il tema del convegno che andremo a realizzare venerdì 7 dicembre è: “La sicurezza un bene per tutti”.» Comandante, nei confronti della Polizia Municipale ricadono anche altre responsabilità, dal controllo sulle attività commerciali a quelle edilizie. Molti cittadini lamentano uno scarso controllo su queste ultime. Cosa ci dice in proposito? « È chiaro che, come ho già detto, la carenza di personale limita fortemente le nostre possibilità di intervento. È difficile coprire a tappeto tutto il territorio: Ovviamente è nostra intenzione del Comando di P.M. avviare una razionalizzazione delle risorse umane al fine di migliorare il nostro operato.» Che significa, in cifre, carenza di personale? «Gli standard prevedono un rapporto di 1 Agente di P.M. ogni 800 abitanti. A fronte di questo dato per Ginosa e Marina di Ginosa dovrebbero esserci 30 agenti. Attualmente, in servizio, ve ne sono 17, È evidente che si opera al 50% del personale necessario. Con questi numeri diventa più difficile una corretta organizzazione e programmazione del lavoro e nel nostro caso significa sola assicurare al minimo i servizi di istituto. Siamo costretti ad intervenire sulle emergenze e, molto spesso, queste emergenze sono rappresentate dalla richiesta di soccorso che i soggetti più deboli della società rivolgono a noi, penso in primo luogo agli anziani.» Stefano Giove argomenti e commenti La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 27 Ginosa da tavola. Itinerario per buongustai Villa Orti, la ristorazione condita di cordialità e simpatia In uno dei punti più belli della nostra periferia, andando per la via che porta a Matera, la zona Orti, da qualche anno è stato aperto un locale per la ristorazione che del posto stesso ne ha preso il nome. Stiamo parlando del locale Villa Orti. Il nostro itinerario per buongustai, questa settimana ci ha portato lì per incontrarne i gestori. Pino Castria e Pippo Calabria. Due giovani di Ginosa, il primo di 24 anni, il secondo di 36 che da circa un anno (esattamente nove mesi) gestiscono il locale e che, ad un primo bilancio, hanno già dato prova di essere persone determinate, con tanta voglia di essere, nella nostra cittadina, punto di riferimento di eccellenza nell’ambito della ristorazione. L’ora non è tarda ma il locale è già pieno di gente, anche se non è serata semifestiva, e Pippo delega Pino a rispondere alle nostre domande. Chi sono e come nascono ristoratori Pino Castria e Pippo Calabria, i giovani gestori, che incontriamo sempre sorridenti quando apriamo la porta scorrevole d’ingresso per entrare nel ristorante Villa Orti? «Pino Castria (io) ho avuto, fin dall’età di otto anni, il desiderio di dedicarmi a questo mestiere e lo volevo imparare a tutti i costi; e anche se molto piccolo, quando i miei genitori me lo permettevano, ho lavorato in piccoli ristoranti ginosini, poi, a dodici anni, ho lavorato nelle sale ricevimento finchè è arrivata l’età della scuola superiore ed allora ho scelto l’Istituto Alberghiero, laddove mi sono diplomato e finalmente mi sono sentito padrone del mio futuro. A diciotto anni ero direttore di sala all’hotel Emiliano di Marina di Gnosa; poi sono andato via da Ginosa e per cinque anni ho lavorato all’hotel Sheraton, all’Hilton e in diverse altre importanti strutture alberghiere internazionali. Tuttavia non ero soddisfatto perchè la mia grande ambizione era quella di lavorare nell’ambito della ristorazione, quello che mi dà la possibilità di avere rapporto diretto con il cliente. Quello come questo che vivo adesso in questo locale, pertanto sono ritornato a Ginosa ed ho ricominciato cercando di realizzare il mio desiderio. A Villa Orti sono riuscito a farlo. Pippo è un grandissimo amico, una persona ammirevole sotto tutti i punti di vista, la sua formazione è avventa all’Imperatore di Puglia, che è una garanzia, ha vissuto la sua esperienza lavorativa in diverse altre strutture locali e, infine, ci siamo ritrovati qui, a Villa Orti. Il nostro è stato un incontro casuale ma molto felice sotto l’aspetto professionale.» Da quanto tempo, e come, è nata l’idea di gestire insieme questo ristorante? «Dopo un certo periodo di lavoro in questo locale, nel quale gestivamo la sala, che ci consentiva di avere il rapporto continuo con i clienti, che in questa attività è fondamentale, non avendo, però, la gestio- ne dell’amministrazione, e, sentendo la necessità di offrire un servizio completo facemmo, insieme, la proposta al precedente titolare, di affidarci la gestione completa. L’accordo l’abbiamo raggiunto subito e da nove mesi, eccoci qui.» Presa in carico la gestione, come vi siete organizzati? «Fin da subito abbiamo fatto una indagine di mercato per rilevare le esigenze della clientela. Abbiamo riscontrato che le richieste primarie sono un buon rapporto qualità prezzo, prodotti locali e accoglienza generosa. Ci siamo subito attrezzati per soddisfare queste esigenze. E, in breve, oltre alla pizzeria, anche i nostri antipasti, gli antipasti Villa Orti, sono diventati celebri; in più con la nostra gestione, Villa Orti non è più soltanto pizzeria ma anche ristorante con primi e secondi piatti, con servizi completi anche per piccole cerimonie, battesimi, cresime, prime comunioni ecc.» Da quando Pino e Pippo gestiscono Villa Orti, si sono notati cambiamenti tra i frequentatori del locale? «Devo dire con grande soddisfazione che c’è stato un ottimo incremento di presenze sia sotto l’aspetto della quantità che della qualità, in aggiunta abbiamo riscontrato che molti sono quelli che vengono dai paesi limitrofi al nostro, Matera, Montescaglioso ecc., evidentemente perchè il passaparola sulla bontà del nostro servizio e delle nostre portate ha convinto molta gente a visitare il nostro locale. E vi posso assicurare che chi è venuto per la prima volta, poi è ritornato.» I vostri piatti più rinomati? «L’antipasteria, tanto per cominciare, che è composta da centinaia di portete, che alterniamo ogni settimana, le nostre specialità in questo ramo sono gli sformati di verdure e ortaggi. Ci vengono richiesti continuamente e ogni volta riscuotono grande successo di palato. Ma a questi possiamo aggiungere anche antipasti caldi tipici di carne, di pesce, salumi e formaggi. Poi, abbiamo i primi piatti che hanno caratteristiche diverse a secondo se parliamo di portate per cerimonia o da ristorazione. Per il primo tipo consigliamo al cliente piatti di un certo livello che ben legano con la ricorrenza da festeggiare, in questo caso il nostro impegno si riversa soprattutto sulla qualità e non sulla quantità assicurando un servizio curato fin nei minimi dettagli perchè vogliamo che il cliente in quelle ricorrenze, che sono memorabili, abbia anche del nostro servizio un ricordo indelebile. Per i primi piatti da ristorazione, invece, abbiamo un vasto assortimento che, se mi permette, non voglio elencare perchè gradirei che i lettori fossero stuzzicati a venire ad assaggiarli e a viverli come una sorpresa del nostro locale. Ma non tralasciamo di dire che il nostro grande cavallo di battaglia è, e rimane, la pizza, cotta in forno a legna, con pasta lievitata naturalmente e condimenti genuini al cento per cento. La pizza Villa Orti è una delle migliori e più apprezzate del circondario, non a caso ha vinto diversi premi partecipando a Concorsi di pizza DOC» Perchè scegliere Villa Orti, per passare una serata? «Innanzi tutto per il posto. Villa Orti è situato sul punto più alto di Ginosa e questo assicura d’estate un clima frizzante, che aiuta a passare una serata (specialmente quelle afose) in modo rilassante, come se si stesse in montagna e vi anticipo che per la prossima stagione estiva abbiamo previsto “serate eventi” e musica ogni sera per migliorare la qualità del servizio e rendere più piacevole la permanenza nel nostro locale; in inverno, scegliere Villa Orti perchè il freddo esterno è compensato dal calore che all’interno il nostro locale offre che è come quello di uno chalet. Scegliere Villa Orti, sempre, per il rapporto qualità prezzo che riusciamo a mantenere ad un ottimo livello cercando di venire incontro alle esigenze di tutti i nostri clienti. Infine, scegliere Villa Orti perchè l’accoglienza che il personale, a tutti i livelli, riserva è il punto di forza essenziale per tutto il lavoro che qui svolgiamo. Il sorriso sui nostri volti, il benvenuto per ciascun cliente fa parte della filosofia di gestione. Quando una persona entra nel ristorante deve già sentirsi a casa sua perchè la fiducia che ci accorda quando si mette nelle nostre mani per la scelta delle portate di cui si deve servire, è una fiducia che va ripagata con il calore e la cordialità. Abbiamo fatto di questo, il nostro stile di gestione.» E non lo si può negare, a Villa Orti da Pino e Pippo sembra di mangiare nel “ristorante di casa propria” e se in nove mesi di gestione si sono potuti contare 18.000 coperti serviti (come ci ha detto Pino Castria), qualcosa vorrà pur dire! Adele Carrera foto Erasmo Mazzone 28 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Rubrica a cura di don Franco Conte Arriva l’Avvento, il tempo che apre la strada e che invita i credenti ad una preparazione intensa in atteggiamento di preghiera, di attesa della venuta del Salvatore, di Colui che salva. Arriva l’Avvento, ma ci mettiamo in direzione …su un binario morto. Per usare un’immagine del linguaggio sportivo, ho la sensazione di assistere ad una partita di calcio che finirà comodamente sullo 0-0. Perché? Aspettiamo una Persona che è già arrivata e già conosciamo. Aspettiamo un evento che si è già compiuto tanti anni fa. Aspettiamo e, indipendentemente dalla nostra attesa, il Natale è assicurato. E, allora, tocca a noi re-inventare l’Avvento. Quando gli ebrei del passato invocavano la venuta del Messia, vivevano proprio male. Peggio di adesso: erano senza patria e senza terra, in esilio e in schiavitù, subivano angherie ed ingiustizie. I profeti tenevano viva la loro speranza e prospettavano tempi in cui sarebbe venuto il Liberatore e il Salvatore e la loro storia sarebbe cambiata radicalmente. Le letture di questo tempo liturgico ci rimandano a quelle situazioni. Il Messia è giunto, il Salvatore è nato nella loro terra, ma non l’hanno riconosciuto, anche perché il Regno che annunciava non era di questo mondo, il cambiamento che proponeva mirava soprattutto al cuore, il potere che esercitava non riguardava le cose ma le coscienze. Noi, oggi, con il linguaggio dell’Avvento, siamo invitati a ripercorrere le stesse tappe, a rivivere gli stessi sentimenti e, se da una parte facciamo fatica ad identificarci perché viviamo situazioni completamente diverse, dall’altra facciamo gli stessi errori, perché non riusciamo a capire che cosa vuol dire essere salvati. Faccio degli esempi concreti e ci capiamo meglio. Un immigrato senza lavoro e senza casa, costretto a raggranellare soldi per sopravvivere, toccherà con mano la salvezza quando avrà la certezza di un salario e di una casa. Uno sventurato che ha avuto un incidente e viene lasciato solo e ferito sulla strada, sentirà arrivare la salvezza quando qualcuno, per un atto di solidarietà, si fermerà e chiamerà il 118. Ora, se viviamo tranquilli, in eventi e commenti Come la penso io …dalla A alla Z A - AVVENTO case confortevoli, riempiti di abbondante cibo, assistiti da telefonini e Internet e Home video e fotocamere digitali, confortati da divertimenti e vacanze assicurate da tour operator invidiabili… difficilmente avvertiamo il bisogno di essere salvati. Abbiamo tutto e i soldi e il benessere ci mettono al sicuro di tutto. La nostra salvezza ce la costruiamo noi, ogni giorno, con le nostre mani, con le nostre cose. Scriveva il teologo americano Paul Tillich (1886-1965): “Penso al teologo che non aspetta perché possiede Dio chiuso in un edificio dottrinale. Penso all’uomo di Chiesa che non aspetta Dio perché lo possiede racchiuso in un’istituzione. Penso al credente che non aspetta Dio perché lo possiede rinchiuso nella propria esperienza. Non è facile sopportare questo non possedere Dio, questo aspettare Dio”. C’è, infatti, un clima ben diverso non solo nella società civile che non aspetta più nulla fuori di se stessa, china com’è sui suoi beni, sui piaceri, sui possessi, sull’orizzonte dell’utile e dell’immediato. Ma non c’è talora attesa vera neppure nella stessa comunità cristiana, quando ripete i riti natalizi quasi fossero tradizioni obbligate e scontate. A questo punto se domandassi al mio unico lettore: “Perché invochi il Salvatore? Che cosa vuoi dal Signore che viene?”, sono quasi sicuro che resterebbe senza parole e… senza attesa. Come scrive Tillich, c’è il teologo che è convinto di aver catturato Dio nel suo sistema dottrinale. C’è il sacerdote che ripete le sue liturgie e i suoi programmi pastorali secondo una routine dagli esiti prevedibili. C’è il fedele che si rinchiude nelle sue faccende, riservando a Dio solo il tempo indispensabile così da non compromettere l’equilibrio tra interessi esteriori e rispetto religioso. E invece, ammonisce il teologo, dovremmo essere tutti più consapevoli di “non possedere Dio”, di aver bisogno di lasciargli uno spazio libero ampio e sgombro perché egli possa giungere a noi e in noi. Anzi, attendere Dio dovrebbe essere una legge costante dello spirito: Dio è infinito, i suoi doni sono sempre nuovi, il suo mistero è sempre invalicabile, nonostante il nostro tentativo di sondarlo e l’illusione di esaurirlo. Per questo lo dovremo sempre aspettare e le sue sorprese non cesseranno mai. E allora? Allora l’Avvento chiede di essere più profondi e riflessivi per riconoscere il Salvatore e, soprattutto, per sentirne il bisogno. Infatti, se apriamo bene gli occhi ci accorgiamo di esserci costruiti dei rifugi dorati dove stiamo bene noi e non c’è posto per nessun altro. Stiamo bene, ma attorno c’è sofferenza, miseria, interessi disumani, violenza di ogni genere. Nelle nostre città del benessere regna l’indifferenza più piatta. Nelle nostre case c’è il rischio, sempre in agguato, di perdere l’amore. Nella nostra vita c’è la paura di restare soli. Abbiamo anziani, abbandonati impietosamente dai figli; genitori, stanchi di stare insieme ed alla ricerca di nuove, approssimative sistemazioni; giovani senza impegno e senza speranza; ammalati sopportati e trascurati. Siamo tutti avvolti da un senso di rassegnazione e di fatalismo simile all’oppressione ed alla schiavitù dei tempi passati. E l’Avvento, iniziando il nuovo anno liturgico, diventa il tempo dell’invito, in cui ciascuno di noi è chiamato alla prova dell’attenzione. Attenzione al mistero. Attenzione ai vari avvenimenti per decifrarne il significato e coglierne il rapporto col mistero. Attenzione al proprio impegno che va rinnovato il ogni situazione, per non rimanere esclusi dal “gioco di Dio”. Questa attenzione è una caratteristica fondamentale della nostra fede. Abbandono e consapevolezza. Discrezione e presenza. Sintonia con l’eterno e sintonia con le “ore” della Storia. Fiducia e lucidità. Ogni cristiano è chiamato ad un’esperienza di fede che lo lancia nell’avventura di “cercatore di Dio”, per giungere alla scoperta che, in realtà, egli è un “ricercato da Dio”. C’è un Dio che lo aspetta e ci sono tanti uomini che aspettano, che hanno diritto di aspettarsi qualcosa da lui. Questa attesa non sarà certo l’alibi del disimpegno: ci terrà vigilanti, attivi ed impegnati. Un’attesa che non vuole essere per nulla un’inerzia passiva; nulla, al contrario, è più dinamico: infatti, attendere significa esattamente tendere-a, tendere verso. È una spinta, una tensione verso il futuro, un invito a non stare fermi…nell’attesa della Sua venuta!? Ecco perché abbiamo bisogno, ogni anno, di Avvento. Ecco perché dobbiamo reinventare l’Avvento. eventi e commenti La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 29 AVIS E TELETHON UN PROGRAMMA MOLTO INTENSO L’Avis continua a legarsi in maniera indissolubile con Telethon, questo però non impedisce all’Associazione di continuare nel suo personale programma, e infatti Domenica 18 novembre l’autoemoteca del centro trasfusionale di Carbonara ha fatto sosta a Marina di Ginosa per la consueta donazione. Ebbene oltre quaranta prenotazioni e 34 sacche utili di sangue, ancora un sorprendente successo per noi, e per la raccolta sangue. Affaticati dal tanto lavoro, ma contenti delle risposte positive della cittadinanza, l’Avis si prepara ad un’altra donazione. Prima di mandare i ragazzi e i docenti in vacanza Sabato 15 dicembre, l’autoemoteca sosterà nel cortile del Bellisario in via della Pace per la donazione dei docenti, studenti e quanti vorranno effettuare una donazione. Proprio il periodo natalizio vede l’Avis e Telethon, dopo tanti preparativi e incontri, impegnati attivamente e vivamente nella loro corsa per la solidarietà. Il programma è stato stilato. Bisogna solo partecipare e contribuire a rendere queste manifestazioni e questo Natale un Natale di Solidarietà. Quest’anno le feste natalizie si arricchiscono di significato, proprio grazie al programma predisposto da infaticabili associazioni e sostenitori del progetto Solidarietà. Tutte le manifestazioni patrocinate dall’Amministrazione Comunale, avranno la collaborazione dell’Avis supportata dal medico sociale Dott. Rino Mastrodomenico con l’ausilio della Pro-loco, dei LUMAGIGI, Ser 118, Croce Rossa Italiana, la Misericordia, la C.I.A, i periodici locali la Goccia,Alleanza Jonica e L’Orologio. Qui di seguito riportiamo il programma che verrà seguito, invitandovi tutti a partecipare numerosi e collaborativi come il popolo avisino ci ha sempre abituato in tutte le manifestazioni che l’Associazione ha posto in essere. Telethon – 2007“Ginosa Città Solidale” • Istituto Comprensivo San G. Bosco, mercoledì 5 dicembre e giovedì 6 dicembre Progetto: “Solidarietà Natale”; • Istituto Comprensivo G. Carducci, seconda decade di dicembre Progetto: “Settimana della solidarietà”; • Istituto Comprensivo G. Deledda, venerdì 23 e sabato 24 novembre, in replica giovedì 6 e venerdì 7 dicembre Progetto “ La merendina della Solidarietà”; • Istituto Comprensivo Calò e L. Radice, giovedì 13 e venerdì 14 dicembre Progetto “L’Eco della Solidarietà”e “Quartiere solidale”; • Banca del Tempo, prima decade di dicembre Progetto: “Educazione alla vita – Guida sicura” rivolto alunni del Bellisario; • Gruppo, MasciGinosa 1 e Masci Ginosa 2 ,: sabato 1 dicembre dalle ore 19.00 in Piazza IV Novembre “Pettolata insieme per Telethon” • Sabato mattina 1 dicembre incontro con alunni docenti e genitori scuole supe- riori preparazione alla donazione ; • Giovedì pomeriggio 6 dicembre incontro con i dirigenti regionali al Teatro “Alcanices” • Sabato mattina 15 dicembre raccolta e donazione con i ragazzi di IV e V istituti superiori, • Sabato sera 15 dicembre grande manifestazione di solidarietà al “Palazzetto dello Sport” inizio ore 18,30 Avis, Pro-loco, LUMAGIGI e C.I.A di Carmelo Candia organizzano una serata per la raccolta a Telethon in cui si esibiranno: Palestre Palextra di L. Santantonio; Gymnasium di Anna Ranaldo; Life Club Marina di Ginosa di Rino Punzi ; Centro Kick-Boxing di Franco Gentile Centro Karate di Pirrazzo Teatrino a cura dell’Arci – Ponte di Ginosa Gruppo Musicale Rock di Mimmo Cantore Gruppo di Pizzica della Maestra M.Carmela Ribecco Trio musicale “Alcanices” del Maestro D. Iuppariello Teatro con i ragazzi del Centro Aggregazione Giovanile “D. Covella” Interventi di cantanti solisti ginosini Presenta e conduce la serata: bè questa sarà una sorpresa! • Domenica mattina 16 dicembre - ore 7,30 piazza IV novembre con ad A. C. di Cristo Risorto e Genusia Bike cicloturistica con Genusia Bike “Trofeo Telethon” partenza e arrivo piazza IV novembre durante la cicloturistica sarà possibile degustare e acquistare dolci tipici del Natale; • Domenica pomeriggio 16 dicembre, Salone delle Feste “Imperatore di Puglia” raccolta per Telethon; • Domenica sera 16 dicembre ore 18.30 teatro “Alcanices. La serata vedrà l’intervento dei rappresentanti delle autorità, esperti, rappresentanti delle associazioni, delle scuole, dei gruppi, seguiranno ringraziamenti e rendiconto. Durante la serata si esibiranno : Soprano Prof.ssa Carmen Pignatelli Il gruppo Teatrale Orizzonti 2000 di Nicola Mancini Symbola scuola di musica del Prof. Gabriele Maggi Associazione Culturale La Jarvine recitazione poesie in vernacolo. Durante la serata sarà presentato dall’artista Damiano Bitetti la litografia che l’Avis farà dono a tutti i soci per le festività Natalizie. • Domenica sera 16 dicembre teatro Alcanices, serata di ringraziamenti e rendiconto, presenza di un esperto; (programma dettagliato in allegato). Per ogni e ulteriore informazione i responsabili sono a vostra completa disposizione ai seguenti numeri o indirizzi di posta elettronica Telef. 3287555359 - Fax 099/8244486 – E.mail avisginosa@alice. it A cura dell’Associazione Avis C. Malagnini 30 riceviamo e pubblichiamo La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Partito Democratico Collegio 18- Ginosa- Gli elettori italiani tra due fuochi di Francesco Bruno-Pidì di Taranto I discorsi di Berlusconi e di Veltroni a cosa servono, in questa fase dove, la politica interna è agitata anche dalla situazione internazionale? Veltroni affronta le primarie sfidando Letta, e la Rosy Bindi, per formare un nuovo partito, il Pidì.”Padron” Berlusconi si autoproclama nel centrodestra leader indiscusso del popolo delle libertà, nuovo partito con tanti circoli, che va da Dell’Utri alla Brambilla. Alla faccia di Fini, di Casini e Bossi. Si dice: il mondo non tace, Berlusconi nemmeno. Bisogna abituarsi a vivere in compagnia della tensione. Ma non è facile. La tensione, almeno per quanto riguarda i fatti collettivi, è un momento, un salto di fase che rompe vecchi e logori equilibri e ne prepara rapidamente di nuovi. In Europa l’ultima rivoluzione comincia con la caduta del muro di Berlino1989. Quella italiana inizia con la distruzione dei partiti costituzionali, 1992. Qualcuno direbbe: L’Italia non vive, oggi, in un’epoca di rivoluzioni, ma di tensioni protratte al di là d’ogni limite tollerabile e ragionevole. I dati oggettivi non mi sembra che escludono ciò che passano sotto i nostri occhi. L’Italia sta precipitando nella crisi. Violenza negli stadi di calcio, tra tifosi e poliziotti dello Stato; violenza sui cittadini italiani da parte di immigrati, creando odio agli stranieri, bambine che si prostituiscono, rapine nelle abitazioni, giovani senza regole, città in dissesto finanziario, la criminalità, mafia, camorra, sacra corona unita, sono in crescita. Il Grillo Beppe che porta in piazza il popolo che grida: ” via i parlamentari corrotti, condannati, intercettati in loschi affari”. Poi ci arrivano notizie dall’estero, dove i nostri soldati non ritornano vivi dalle loro missioni di pace. L’ultima vittima ci arriva da Kabul, Afganistan, pugliese, di Lecce, Daniele Palladini, 35 anni, sposato e padre di una bambina. L’assetto internazionale è stato sconvolto irrimediabilmente, i conflitti locali dilagano, l’intera carta geografica di guerra del pianeta ne è precorsa, Iraq, Iran, Somalia, Afganistan, Palestina, Israele, Cambogia. Ora è nato il Partito Democratico. Veltroni è stato eletto con il popolo delle primarie. Tante le donne elette nella costituente nazionale e regionale. Un vero successo. Ora si deve cambiare direzione politica. Con uomini e donne nuovi, con capacità e voglia di fare politica. Guardando gli interessi e i valori, della giustizia, della ricerca, della meritocrazia, della famiglia, dei malati, dei bambini, del lavoro ai giovani, ai pensionati. A chi sarà affidato il Partito Democratico, segretari, nazionale, regionali, provinciali, devono avere un compito specifico: controllare gli amministratori del partito: consiglieri comunali, aziendali, provinciali, regionali,deputati, sindaci, ministri,asses sori,presidenti di Province e di Regione. Se non si va in questa direzione, il cambiamento è un falso. Bisogna distinguere la classe dirigente del nucleo interno del Partito Democratico, con i compagni e amici che amministrano nelle realtà locali. Se si vuole puntare sulla pulizia, morale, amministrativa, bisogna togliere i vecchi giochi, i giovani vogliono partecipare alla formazione di una classe politica eliminando le vecchie parrocchie che si trasformano da nuovi padroni. Veltroni ed Emiliano devono avere il coraggio di spazzare via politicanti che non hanno interessi collettivi, perché la nostra democrazia oggi è in pericolo e gravemente malata. Ci vuole una forte cura di coraggio, di rabbia politica, di autoritarismo. Naturalmente questa strategia più articolata e moderna avrà, in termini politici, un costo di impopolarità? Chi fa politica puntando sull’arricchimento personale non può essere sopportato dalle persone serie. Berlusconi ha un atteggiamento politico che punta alla sua interpretazione ”economistica”che sono le sue aziende, dove in parlamento si porta uomini che non appartengono alla politica, alla società italiana, ma ai suoi interessi. Mentre, Veltroni deve portare avanti la linea “politica riformatrice” che ha bisogno di una linea dura, chiara che, attraverso le istituzioni prevalga una giustizia sociale senza creare spaccature e strumentalizzazioni tra uomini, che giocano le sorti della democrazia italiana. Il consigliere comunale Geometra Emanuele Rosato chiarisce Egregio Direttore, l’articolo pubblicato sull’ ultima edizione del Suo giornale avente per titolo “ i lettori……….il duo Sozio – Rosato “, ha creato fra i cittadini non pochi equivoci e fraintendimenti sulla integrità morale, professionale e politica della mia persona. Premesso che la persona di cui si parla nell’articolo in questione ed a cui i lettori rivolgono il proprio disappunto è un INGEGNERE e non un culturalmente misero GEOMETRA, quale ahimè è il sottoscritto, La prego di pubblicare questa mia missiva con la quale voglio rassicurare i cittadini tutti, gli amici, coloro che hanno stima di me sia professionale che personale ed i miei elettori e/o potenziali elettori per le future competizioni che il sottoscritto 1) non ha mai avuto incarichi dagli attuali amministratori; 2) non ha mai avuto incarichi dai precedenti amministratori; 3) ha sempre fornito il sostentamento alla propria famiglia con il proprio lavoro onestamente procurato; 4) fa politica non per affari personali; 5) è sempre stato di sinistra, non è mai stato di destra; 6) non è un camaleonte o un pavone cioè con colori ed idee cangianti;Sino ad oggi, non ha mai sofferto di PERATITE, proprio così, PERATITE non peritonite, cioè non fa parte di quella categoria di persone che a seconda di come tira il vento fa sventolare la propria bandiera Egregio DIRETTORE, una prossima volta che mi auguro non ci sia, La invito a ben specificare e a fare in modo che non si creino dubbi e perplessità da parte di chi legge il Suo giornale. Tanto dovevo per la difesa e la tutela della mia dignità personale, professionale e politica La Ringrazio per la paziente ospitalità su queste pagine. Geom. Emanuele ROSATO consigliere Comunale del Partito Democratico eventi e commenti La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 31 Le considerazioni ginosine di Pierino Perrone3 Gli anni dell’anti spreco So che le cose raccontate, alle nuove generazioni, dalla mia, possono talvolta risultare incredibili, ma la realtà era ben diversa da adesso. Ad esempio il cappotto “quann’era cunzumàte” si era soliti rivoltarlo, così come le giacche; i calzini a lungo andare e a forza di rammendi, presentavano diversi colori. Quando i polsini e il collo della camicia si rovinavano venivano sostituiti utilizzando una striscia di stoffa ritagliata dal retro della camicia stessa (ovviamente finché era possibile); anche nelle confezioni le camicie erano provviste di colletto e polsini di ricambio. Per quanto riguardava la corrente elettrica, la situazione era ancora peggiore e doveva essere usata solo lo stretto necessario. La sera ci si arrangiava con il lumino acceso per onorare santi e parenti defunti: fortunatamente... in ogni casa questi non mancavano mai. I bambini che abitavano in campagna non avevano questo problema in quanto la corrente elettrica non arrivava e ci si illuminava con il lume a petrolio. Questo esisteva in due versioni: uno da tenere fisso in casa, dal momento che un colpo d’aria lo avrebbe potuto spegnere, l’altro (u lampàre) era portatile e costruito in modo da sopportare le intemperie. Gli adulti provvedevano alla manutenzione dello stoppino, per far sì che fosse sempre della giusta lunghezza e al caricamento del petrolio nella lampada. Ma quando la campana in vetro del lume diventava opaca e annerita dal fuoco, erano i bambini a pulirla: essendo infatti il buco molto stretto, solo una mano piccola poteva entrare per strofinare la paglia all’interno del lume. Forse è per questo che le famiglie contadine erano numerose? Per non rimanere al buio? Infatti con l’arrivo della corrente elettrica si ebbe un forte calo di nascite. So bene che alcuni sociologi dicono che il calo demografico è stato provocato dalla invenzione della televisione, ma se non ci fosse stata la corrente elettrica dove si sarebbe potuta attaccare la spina? ***** La quarta elementare Ho frequentato le scuole elementari in campagna ad eccezione della quarta, che frequentai a Ginosa: era l’anno scolastico 1957-58. Il mio insegnante era il maestro Leccese, uomo energico, severo ma ricco di iniziativa. Tra le tante attività da noi svolte, quell’anno fu istituita per la prima volta, con l’avallo del Direttore Didattico prof. Leonardo Crichigno, la figura del- l’alunno-carabiniere-vigile. Tale figura ottemperava a questi doveri: al mattino si andava a scuola prima degli altri scolari, si depositava in classe la cartella, si indossava la bandoliera e, muniti di paletta, si scendeva nel cortile a marciare. Al suono del fischio del maestro, con passo spedito, si doveva raggiungere la postazione precedentemente assegnata; il nostro compito era quello di dirigere il traffico e agevolare l’ingresso dei bambini più piccoli nel cortile dell’istituto. Il nostro motto era una marcetta che iniziava così: “In città il traffico è intenso, e si sa si deve vigilar, e noi bimbi l’esempio vogliam dar, pronti a far da guida al pedon...”. Potete immaginare le reazioni dei ginosini la prima mattina che prendemmo servizio: la gente si fermava incredula ad osservarci, gli anziani pensavano fossimo scappati dall’ospedale di Bisceglie, altri dicevano che era meglio studiare che perdere tempo in stupidaggini, e così via. So che un giovane oggi potrebbe dire che all’ora in cui prendevamo servizio i traini avevano già raggiunto le campagne, i muli stavano già arando e gli asini erano partiti ancor prima perché più lenti, ma noi ci sentivamo gratificati poiché proteggevamo i più piccoli. Oggi le cronache parlano spesso di atti di bullismo nelle scuole, ma questa è un’al- tra storia. ***** La raccolta differenziata dei rifiuti Uno dei tanti problemi che affligge il nostro Paese riguarda lo smaltimento dei rifiuti e da oltre vent’anni ci viene detto che la raccolta differenziata dovrebbe abbattere il costo dello smaltimento. Il comune in cui risiedevo fino a non molto tempo fa fu uno dei primi ad attrezzarsi in tal senso dotandosi di contenitori differenziati per la plastica, il vetro e la carta; ma di riduzione dei costi, nemmeno l’ombra. Forse perché la bolletta, e non solo quella sui rifiuti, si ispira alla medaglietta dell’amore: pagherò “+ dell’anno scorso ma - del prossimo anno”. Successivamente ci venne detto che, sempre al fine di abbattere i costi, si doveva attivare la raccolta differenziata dei rifiuti umidi porta a porta: come prima nessuna riduzione sulla bolletta, in compenso però devo acquistare i sacchetti omologati per tale raccolta. Poiché i sacchetti sono trasparenti, in questo modo si è facilitato lo scambio di idee tra i pensionati sugli alimenti consumati dalla famiglia: uscendo di casa si possono infatti sentire discorsi come: “Dove hai comprato quelle banane? Erano buone” oppure “Ah, anche tu hai mangiato le uova” e così via. Ma questa raccolta porta a porta fa fatica ad attecchire. Ovviamente il porta a porta per la raccolta dell’umido a Ginosa c’era già moltissimi anni fa. Nel rione S. Antonio dove io abitavo c’era infatti un signore il quale, accompagnato da un asino che trasportava dei contenitori in legno chiamati “varlàcchie”, al mattino presto passava per le strade munito di fischietto per avvisare del suo arrivo. Al grido “ci a scénne” (forse perché il contenitore dell’umido era posizionato “nda nghianàte”?) le donne accorrevano numerose. Tutto questo era a costo zero. Questo signore era una persona onesta, e non possedeva discariche abusive: tutto l’umido raccolto lo riversava infatti nei suoi terreni adiacenti al paese. Il raccoglitore porta a porta coltivava infatti ortaggi che vendeva direttamente ai consumatori. Quando le signore che si recavano “a vecchiàre” per acquistare le sue verdure gli chiedevano come facesse ad ottenere ortaggi così verdi, croccanti e dolci; egli si piegava, raccoglieva una manciata di terra ancora intrisa dell’umido raccolto, stringeva il pugno ed esclamava: “Cummàre, tùtte frutte é”. Pierino Perrone 32 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 costume e società FRANCO SOZIO RISPONDE AI LETTORI Egregio Direttore, nel Suo giornale tre lettere di altrettanti cittadini sono state scritte a difesa del Sindaco Montanaro, tre lettere sono state utilizzate per giudicare il sottoscritto e l’ing. Rosato, tre lettere che avevano lo stesso fine: far credere alla comunità tutta che chi si interessa e solleva questioni comuni, che infastidiscono chi maleamministra, lo fa al solo scopo di ottenere qualcosa o perché non ha precedentemente ottenuto. Le questioni da noi sollevate, degrado ambientale e mancata approvazione del regolamento comunale per l’installazione di antenne di telefonia, sono questioni comuni a tutti i ginosini e non muovono assolutamente da interessi personali. Proprio perché si tratta di questioni comuni sarebbe stato opportuno da parte di questi cittadini, firmatari delle suddette lettere, esigere dal loro Sindaco risposte concrete in merito e non difenderlo a spada tratta ignorando il degrado in cui versa oggi Ginosa e Marina di Ginosa. Come si fa a difendere un Sindaco che con il suo intero partito lo scorso 13 ottobre ha marciato su Roma per chiedere meno tasse al Governo Prodi, soltanto qualche giorno dopo aver massacrato di tasse noi ginosini? Alla faccia della coerenza! Questi signori sono forse contenti di pagare più tasse? Sono forse soddisfatti di un Sindaco che spende i loro soldi per redigere un regolamento per le antenne se poi questo non sarà mai approvato perché è da lui ritenuto inadeguato? Sono forse soddisfatti del degrado e l’incuria in cui versa attualmente il nostro paese? Forse il mio perseverare sulle stesse questioni avrà annoiato qualcuno, ma è necessario farlo perché l’interlocutore è sordo o addirittura incapace di agire. Pensi, Direttore, che ho dovuto scrivere personalmente al Sindaco per ben tre volte durante la scorsa estate, dal 23 luglio al 20 agosto, per chiedere la pulizia, tra l’altro prevista giornalmente, del piazzale antistante il cimitero di Ginosa, rimasto sporco per tutta l’estate fino al 21 di agosto. E che dire della sporcizia che regna sovrana da oltre sei mesi intorno alla rotatoria di via matteotti? Possibile che nessun amministratore non sia mai passato di là in questi sei mesi? Eppure qualcuno a luglio ha inaugurato una scultura proprio su quella rotatoria. Sono sicuro che fra qualche giorno sarà tutto pulito. Caro Direttore scrivo, e continuerò a farlo, con l’esclusivo intento di spronare chi ci amministra a lavorare veramente nel solo interesse della comunità. Non lo faccio assolutamente, allo scopo di ottenere qualcosa di personale, né incarichi professionali, né allo scopo di voler fare l’assessore, come qualcuno vuole fare credere per giustificare le proprie azioni, perché altrimenti mi basterebbe rimanere a guardare passivamente fino alla scadenza del mandato amministrativo dell’attuale vice Sindaco, 31 dicembre 2008. Non sono stato eletto nelle passate amministrative esattamente come ben 4 assessori su 6 dell’attuale giunta Montanaro però, in base agli accordi post elettorali del maggio 2006 tra il Sindaco ed il partito nel quale sono stato candidato, l’UDC, l’unico assessorato del partito andava diviso temporalmente tra Sozio e Vizzielli, i primi due anni e mezzo a Vizzielli i restanti a Sozio. Evidenziando il malessere di que- sta amministrazione non ho fatto altro che rinunciare all’incarico di assessore e di vice Sindaco e dire no al relativo stipendio di 1.100,00 euro al mese che moltiplicati per 30 mensilità fanno la bellezza di 33.000,00 euro, di cui trarrà godimento l’attuale vice Sindaco che sarà purtroppo costretto a rimanere in carica per altri due lunghi anni e mezzo. A questi Signori vorrei dire che non ho mai mangiato dalla politica perché io, la politica, la intendo veramente come un servizio, come quello prestato alla mia comunità durante i 5 anni di assessorato all’ambiente e durante i quali ho solo svolto il mio lavoro, ho fatto il mio dovere di amministratore, così come molti altri miei colleghi, e non ho bisogno di autocelebrazioni, queste spettano solo ai poveri ed ai miseri… Non ho mai usato la politica per campare come purtroppo qualcuno usa fare non avendo un proprio mestiere. A questi Signori vorrei ricordare che il mestiere del politico non esiste, trovatevi un lavoro vero. L’ex Assessore all’Ambiente Franco Sozio Benvenuto, Francesco Auguri dai colleghi della Cia di Ginosa a Marino e Rossella per la nascita di Francesco Menzella. La Redazione de La Goccia esprime il benvenuto a Francesco Menzella e gli auguri ai genitori Marino e Rossella. argomenti e commenti La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 35 Giornata infanzia: anche dagli agricoltori un forte impegno di solidarietà per i bambini malnutriti, sfruttati e violati nei loro diritti Il presidente della Cia Politi sottolinea l’esigenza di un’attenzione nuova e soprattutto di iniziative concrete a favore dei più deboli, di chi soffre e muore di fame. La Confederazione e l’Ases hanno avviato azioni incisive in alcuni Paesi in via di sviluppo, in particolare in Paraguay. “Ogni anno nel mondo muoiono per fame, malnutrizione, sfruttamento 9,7 milioni di bambini tra gli 0 e i 5 anni, 26.575 ogni giorno. Per questo motivo, anche gli agricoltori si devono mobilitare per contrastare questo drammatico fenomeno. Tuttavia, per raggiungere l’obiettivo, i governi dovranno impegnarsi ad offrire un ambiente economico favorevole e stabile, così come una politica agricola vantaggiosa affinché gli agricoltori possano beneficiare di un reddito giusto per le loro famiglie, per i loro figli. Di qui l’esigenza di individuare al più presto gli interventi necessari per dare risposte a chi, soprattutto bambini, oggi soffre in diverse parti del Pianeta”. E’ quanto sostenuto dal presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in occasione della Giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un’iniziativa che ricorda il diciottesimo anniversario della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo, nata 30 anni dopo l’omonima Dichiarazione. Dunque, un appuntamento importante per rinnovare l’impegno per la creazione di una cultura che sappia dare risposte ai problemi dell’attualità basandosi sui diritti. “Ecco perché -ha ricordato il presidente della Cia- è indispensabile un’azione a favore di milioni di bambini che soffrono fame e malnutrizione che vengono sfruttati e i loro diritti troppe volte violati”. Quello della Cia, d’altra parte, non è un impegno estemporaneo nei confronti dei più deboli della Terra. “Attraverso l’Ases, l’Ong della Confederazione per la solidarietà e lo sviluppo, abbiamo avviato da tempo- ha detto Politi- una concreta azione verso i bambini di diversi paesi in via di sviluppo. In particolare, abbiamo promosso numerose iniziative di solidarietà in Paraguay. Nel paese sudamericano abbiamo collaborato al progetto della riforma agraria e di un insediamento rura- le. Non solo. Cia e Ases hanno operato anche per la costruzione di una scuola elementare”. La stessa adesione al Comitato italiano per la Sovranità alimentare è la prova tangibile dell’azione solidaristica che contraddistingue l’impegno della Cia. “Crediamo -ha detto Politi- che sia giunto il tempo di promuovere politiche concrete per vincere la fame e la povertà nel mondo, considerando che continua a crescere in maniera drammatica il numero delle persone, in special modo bambini, che vivono nella disperazione”. “Al miliardo di persone che soffrono la fame l’agricoltura, se ben incentivata, può dare risposte valide ed esaurienti. D’altra parte, garantire ad ogni bambino un’alimentazione adeguata e permanente, insieme ad una decisa lotta ad ogni forma di sfruttamento e di violazione, è la realizzazione di un diritto umano fondamentale. Un aspetto che diviene ancora più incisivo alla vigilia della celebrazione dei sessant’anni della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948”. A cura di Carmelo Candia Vanna Parisi laureata con 110 e lode Vanna Parisi si è laureata, presso l’Università degli Studi di Macerata, in “Formazione e Gestione delle Risorse Umane (Classe 18 Scienze Pedagogiche)”, con Votazione 110 E LODE, discutendo la tesi: “Il pedagogista clinico: la sua affermazione professionale”. Vanna Parisi, figlia di Lina e Pasquale, oltre alla felicità per la laurea conseguita, lo scorso 27 novembre ha festeggiato il suo 22esimo compleanno (auguri anche per questo!) e si è iscritta al Corso di Laurea specialistica in “Pedagogista della Marginalità e della Disabilità” A Vanna, per il raggiungimento di una importante e significativa tappa, di un cammino ricco di soddisfazioni, gli auguri dei genitori, dei parenti, degli amici e della nostra Redazione. 36 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 eventi e commenti I. C. “Calò”: incontro con l’autore, Pierdomenico Baccalaro Martedì 13 Novembre, nell’I.Comprensivo Calò, si è concretizzata un’altra iniziativa davvero speciale: l’incontro con l’autore prof. Pierdomenico Baccalario. Tale incontro è stato voluto fortemente dai docenti del Comprensivo Calò per dare il via ai numerosi “ Progetti Lettura” che si svolgeranno anche quest’anno. Leggere, dunque, per sviluppare negli alunni il piacere di scoprire luoghi, tempi, personaggi, vicende diverse da quelle relative al proprio vissuto e alle proprie conoscenze… Leggere finalizzato all’organizzazione di strumenti per esprimere in forma corretta le proprie idee… Leggere come abilità trasversale a tutte le discipline, importante nel processo di crescita e di formazione dei ragazzi… Leggere in alternativa ad altre forme di comunicazione come la televisione o internet. E non per ultimo, leggere per stimolare creatività e immaginazione, per scoprire e conoscere, per imparare a scrivere, per imparare a dire e … pensare. A questa mission condivisa da tutti i docenti si è aggiunto il voler far conoscere concretamente un autore di libri. L’incontro con il prof. Baccalario si è rivelato, fin dal primo momento, come un’esperienza stimolante per tutti gli alunni che hanno avuto modo di conoscere, ascoltare e interloquire direttamente con lui. E’ entrato sorprendendo tutti per la sua giovane età di 33 anni e per il suo fare disinvolto...quasi amichevole, ma, a sua volta, è rimasto sorpreso dal folto pubblico di bambini, ragazzi, docenti e attenti genitori accorsi numerosi all’invito. Salutato e ringraziato tutti, ha simpaticamente iniziato a parlare di sé e della sua fantastica esperienza di scrittore rispondendo alle numerose domande poste dagli alunni delle classi 4^ e 5^ della primaria e dai ragazzi della secondaria di primo grado, interagendo con loro in un clima oserei dire amichevole e disinvolto. L’autore ha soddisfatto tutte le curiosità e le motivazioni che hanno spinto il Comprensivo ad invitarlo ed accoglierlo in un clima di entusiasmo e di festosità. Ha raccontato di aver coltivato la sua passione di scrivere fin da bambino, quando di nascosto dalla maestra, scriveva fingendo di svolgere i compiti, e ancora, di essersi avvicinato alla scrittura grazie alla spinta avuta dalla sua famiglia. Ha frequentato il liceo classico da ragazzo, si è laureato in giurisprudenza; oggi, fa lo scrittore a tempo pieno, collabora con la Scuola Nazionale Superiore di Pisa e con l’associazione ludico culturale Anatomika per la quale ha progettato giochi di ruolo, da tavolo e video-game. L’autore ha sorpreso tutti affermando di aver presentato per caso il suo primo libro e non con il suo vero nome, ma con uno pseudonimo. Questa passione di utilizzare gli pseudonimi è continuata anche nella famosa serie “Ulysses Moore” che comprende una serie di 6 libri interessanti e fantastici, con viaggi nel tempo, magie, misteri e tanta avventura. Ha confermato di aver vinto a soli ventitré anni il Premio “Il Battello a Vapore”, di aver pubblicato una ventina di libri di narrativa fantasy e d’avventura, tradotti in più di 18 lingue, letti in tutto il mondo. La nuova serie di libri che sta presentando si intitola, invece, “ Century”: la sfida di 4 ragazzi, in una storia che sarà ambientata a Roma, in palio la sorte dell’intera umanità. Davvero tante sono state le domande poste dai ragazzi alle quali ha risposto sempre in modo semplice, con qualche battuta spiritosa, avvicinandosi a loro con l’aria di un bravo ragazzo, pronto a soddisfare ogni curiosità e ha raccontato che scrive solo per sé e per chi vuol leggere… che scrive tutto quello che ha voglia di scrivere…che il mondo che c’è intorno è tutto fantastico, basta vederlo con occhi diversi e raccontarlo…quasi che non ci sia nulla da inventare...perchè ogni storia c’è già al suo interno …basta saperla vedere e raccontare. Ha anche rivelato il suo segreto per scrivere: essere sempre senza orologio… portare sempre con sé il suo ufficio, fatto di una tracolla con dentro penne, fogli bianchi, senza righe né quadretti, …poi prendere sempre appunti su ogni cosa… cambiare il proprio modo di vedere, per scoprire quello che c’è da vedere. Pensare, poi, a tutto quello che il libro deve contenere, dall’inizio alla fine… e non scrivere senza mai sapere, sin da subito, quello che deve accadere e come la storia si dovrà concludere. Simpaticamente ha poi mostrato un gigantesco foglio bianco con sopra un grande schema riguardante il suo ultimo lavoro, con fitte e ordinate annotazioni all’interno di numerose colonne. Insomma, ha incitato i ragazzi a scrivere, scrivere e scrivere, perché, a suo dire,… è facile ! Ha invitato anche a leggere quello che più piace, mettendo via quello che non piace o che non coinvolge, senza lasciarsi influenzare dalle mode o da altri lettori. Durante tutto l’incontro ha più volte confermato la grande passione per il suo lavoro, per la grande fortuna ad averlo intrapreso, per la gioia e il divertimento che prova nel farlo. Insomma, ha coinvolto e incantato tutti. I ragazzi che hanno da subito colto questo valore aggiunto alla loro esperienza e formazione, di getto, si sono espressi così: (Andrea) Questo incontro mi ha cambiato un po’ la vita perché non avevo mai incontrato, prima d’ora uno scrittore…Stare insieme a lui è stato bello e stimolante perché trasmette veramente la voglia di scrivere…(Francesco)L’autore ci ha insegnato che bisogna leggere anche con i sensi,…dentro le persone,… dentro le cose,…niente può sostituire un libro perché esso aiuta a fantasticare e a scoprire la realtà…(Mary) Ho imparato che se vuoi scrivere libri hai bisogno della fantasia e di prendere spunto da altri libri, quindi leggere tanto. Mi sembra una buona idea! (Nico) Ha fatto un’entrata da vero scrittore che gira il mondo, infatti, quando è entrato ci ha lanciato un mappamondo gigantesco gonfiabile per rompere il ghiaccio e iniziare l’incontro come un gioco…e così è stato…bello! (Chiara) Mentre ascoltavo Baccalario,dentro di me c’era un’altra scrittrice…Ora voglio prendere anch’io un quaderno, farmi uno schema, scrivere un libro e diventare una scrittrice. (Silvia) Io porterò sempre nel cuore le belle parole dell’autore…Conserverò nel mio cassetto personale il suo autografo e il gioco che mi ha regalato per svilup riceviamo e pubblichiamo La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 Il parere del medico rubrica a cura del dottor Pietro Zanelli L’Ictus o Stroke nell’anziano. (premesso che trattasi di due tipi fondamentali di ictus che sono la forma emorragica e quella ischemica, ci occuperemo di quest’ultima che incide nel paziente anziano nell’80% dei casi) L’ictus ischemico o stroke, è una sindrome caratterizzata dall’improvviso e rapido sviluppo di segni e sintomi riferibili a deficit focale delle funzioni cerebrali senz’altra causa apparente se non quella vascolare. La perdita della funzione cerebrale puo essere totale (coma profondo). I sintomi durano più di 24 ore a differenza degli attacchi ischemici transitori o TIA e possono esitare nel decesso oppure provocare deficit della funzione cerebrale che varia a seconda delle regioni del cervello interessate dal danno. In Italia l’ictus è la terza causa di morte dopo l’infarto ed il cancro, ma rappresenta invece la principale causa di invalidità. L’incidenza dell’ictus aumenta con l’eta, raggiungendo il massimo nella popolazione ultraottantacinquenne, ragion per cui tale malattia è prevalentemente una malattia degli anziani. Per questo motivo è facile prevedere che con l’ incremento della popolazione anziana, aumenti il carico economico e sociale dovuto alla malattia ed a tutte le sequele che ne derivano ed alle complicanze che essa comporta. La mortalità nel primo mese di malattia è circa il 30%,con invalidità grave residua nel 40% dei sopravvissuti, circa. I sintomi con cui esordisce questa malattia sono diversi e variegati. Lo stroke è prevalentemente causato da un’infarto di un’arteria che decorre nella sostanza bianca del cervello (la cosiddetta capsula interna, ed è la conseguenza di una tromboembolia di una branca dell’arteria cerebrale media. Talora, meno frequentemente, lo stroke è causato da un’occlusione della carotide interna. Dopo un tempo variabile dall’occlusione arteriosa si verifica l’evento, che può andare dal coma, al senso di debolezza negli arti controlaterali. Si può talora osservare emiplegia controlaterale. segue da pag, 36 Ist. Calò… pare l’intelligenza…(Francesco) Ha suscitato in me il desiderio di fare da grande lo scrittore…Almeno spero! (Alexia) L’autore mi ha incantato con le parole che diceva e mi ha fatto capire tante cose sulla scrittura… Lo ammiro! (Stefania) Ho capito che la scuola esiste sì per insegnarci cose nuove, ma anche per farci vivere esperienze bellissime come questa. L’incontro con l’autore è stato fantastico!…Ci ha insegnato che sia scrivere che leggere sono un piacere …(Rossella) Mi ha colpito sentire che tutti noi siamo scrittori già scrivendo i testi a scuola…(Enrico) E’ stato molto bello dialogare con l’autore e capire quanto è importante leggere e scrivere…(Valentina ,Doriana) Ci siamo rese conto che la sua L’ictus è un’emergenza che richiede un trattamento adeguato, ma soprattutto informazione ed energica prevenzione che puo iniziare già nello studio del medico di famiglia, individuando possibili fattori rischio. I medici dovrebbero istruire i propri pazienti in merito ai possibili segni di all!erta e di allarme. Il trattamento della fase acuta è mirato ad evitare la morte e le sequele neurologiche, ristabilendo il flusso ematico nell’area di tessuto cerebrale ipofusa che circonda la zona infartuata, prevedendo e trattando precocemente le complicanze neurologiche e sistemiche. La struttura ideale per l urgenza è rappresentata dalla Stroke-Unit che è un po’ come l’unità di terapia intensiva-coronarica. Lo stroke ischemico puo essere corticale (se sono colpite le arterie cerebrali principali e loro diramazioni) o sottocorticale se colpisce quelle formazioni cerebrali che sono al di sotto della corteccia. Le cause che prevalentemente innescano l’evento morboso sono: 1)l’aterosclerosi dei vasi di grosso calibro 2)la cardio-embolia, come si osserva talora in talune aritmie cardiache) 3)Malattie che provocano occlusioni dei piccoli vasi (come in alcune connettivopatie e come in caso di patologia diabetica o ipertensiva). Senza volere fare accademia, essendo questo articolo riservato a lettori che medici non sono, prenderemo in considerazione i principali fattori di rischio di incidenza della malattia ictus. Essi sono: 1)coronaropatie 2)diabete 3)ipertensione arteriosa 4)familiarità 5)fibrillazione striale 6)fumo vita non è di un genio, ma uguale a quella di tanti ragazzi a cui piace essere attivi e dinamici…(Claudia) Ha scritto 20 libri già tanti per uno scrittore giovane come lui. Sono certa che ne scriverà altri e sempre più avvincenti. (Giuseppe) Ho imparato che per scrivere devi già conoscere la conclusione per poter scrivere poi la trama (Rosy) Io pensavo che sarebbe stato un uomo vecchio e poco interessante, che ci doveva parlare solo di noiosi libri e invece è giovane e simpatico… Ascoltandolo, mi appassionavo sempre più. (Diletta) Mi sono complimentata con lui perché ha scritto dei libri così avvincenti che non vedi l’ora di conoscerne il seguito…Se leggi uno dei suoi libri non sai mai quello che accadrà! (Cecilia) Voglio scrivere a sazietà perchè anche con i libri c’è la possibili- 37 7)ipertrofia ventricolare destra 8)età Esistono altri fattori di rischio che possiamo definire “plasmatici” e che riguardano problemi della coagulazione ma soprattutto l’aumento di talune componenti lipidiche plasmatiche tra cui: i famosi trigliceridi! Come si nota, taluni di essi sono modificabili con opportuna terapia e cambiando stile di vita. Mi riferisco al diabete, all’ipertensione ed al fumo, all’aumento dei trigliceridi, all’opportuno trattamento dell’aritmia. Questo è gia possibile addirittura nello studio del proprio medico di famiglia! Volendo quindi schematizzare un momento di prevenzione occorre quindi: a)curare l’eventuale malattia ipertensiva b)assicurare un’idonea terapia dei disturbi cardiaci (insufficienza cardiaca,coronarop atie,aritmie) c)controllo e terapia delle dislipidemie (malattie da accumulo di grassi nel sangue) d)regole dietetiche che comportano l’abolizione del fumo, l’uso moderato dell’alcool e)avvertimenti contro l’ipertermia, l’ipotermia e gli affaticamenti fisici f)trattamento dei disordini ematologici g)trattamento della sindrome metabolica caratterizzata da diabete, soprappeso, endocrinopatie In questa rubrica non ci occuperemo del trattamento della malattia in fase acuta, essendo un momento questo di pura competenza specialistica e da attuarsi nel contesto di strutture idonee; ci occuperemo invece degli aspetti riabilitativi e di recupero, essendo questo possibile anche nel territorio e molto spesso tra le mura domestiche. Ci occuperemo anche degli aspetti sociali e psicologici della malattia. Il tutto finalizzato al recupero di quanto perduto durante la malattia in funzione di un possibile reinserimento del malato nella vita ordinaria e nel contesto di un ambiente ancora vivibile. Appuntamento quindi nelle prossime puntate quando si parlerà di riabilitazione della patologia neurologica ed ortopedica nel paziente anziano. Dr. Pietro Zanelli Specialista in Geriatria e Gerontologia. tà di sorridere. Si potrebbe ancora continuare ad elencare le numerose impressioni degli alunni e sottolineare la validità dell’ esperienza sì diversa, ma molto apprezzata, sentita e condivisa. La mattinata si è conclusa con i dovuti ringraziamenti a quanti hanno partecipato e in particolar modo all’autore P.Baccalario che simpaticamente ha anche rilasciato autografi a tutti gli alunni, al Dirigente prof.ssa Mariangela Esposito che ha sostenuto questa iniziativa insieme a tutti i docenti e alla prof. Fiore A., all’Assessore alla Pubblica Istruzione sig. Felice Vizzielli che ha manifestato la sua sentita soddisfazione nel partecipare a momenti di cultura della scuola. Ins. Carmela Bozza 38 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 riceviamo e pubblichiamo Forza Italia: «Straordinario successo dei gazebo “mandiamo a casa Prodi” Straordinario successo nella raccolta di firme contro il governo Prodi. Il risultato raggiunto 1341 firme complessivamente di cui n° 1004 a Ginosa e n° 337 a Marina di Ginosa, contro un Governo nazionale che ha la responsabilità di aver falcidiato le buste paga e le tredicesime dei lavoratori e che ha distrutto il senso della legalità e della sicurezza dei cittadini, che ha messo in ginocchio tutte le categorie produttive e sociali del Paese. Il nostro obiettivo è continuare sulla strada intrapresa: rimanendo vicini ai cittadini, con una mobilitazione continua nella nostra città e nella società. Ci incoraggia e ci sprona a continuare sul sentiero tracciato subito dopo il 19 novembre, la grande intuizione di Silvio Berlusconi con il nuovo Partito del Popolo delle Libertà. Berlusconi è un leader per davvero perché, mette in discussione se stesso senza nessuna rete di protezione sotto i piedi. Rischia sempre, a differenza dei c.d. “parrucconi” che cercano di difendere posizioni di comodo. Nei giorni scorsi così riportava il quotidiano LaStampa: “Berlusconi è rimasto solo. Dopo il voto sulla Finanziaria tutti lo hanno abbandonato. Solo, con la compagnia di qualche fidato collaboratore e di dieci milioni di italiani”. Bene. E con questo Berlusconi che anche Forza Italia di Ginosa e Marina di Ginosa vuole continuare il proprio cammino. Forza Italia di Ginosa e Marina di Ginosa è convintamente con il presidente Silvio Berlusconi in questa nuova fase storica per il Paese che ha molte analogie con il 1993 e la nascita di Forza Italia. Seguiremo certamente il nuovo corso non senza apportare il nostro contributo attivo dal territorio, ma riconoscendo leadership, fiducia e gratitudine a chi inventò nel 1993 in pochi mesi un Partito che ancora oggi è di maggioranza relativa nel Paese. Forza Italia è l’asse portante del cam- mino di fondazione del nuovo Partito del popolo delle libertà, che avrà luogo a partire dalle prossime settimane. Nei giorni 1 e 2 dicembre 2007 i gazebo di Forza Italia saranno ancora nelle piazze di Ginosa e Marina di Ginosa ed in tutto il Paese, per far scegliere ai cittadini il nome della nuova formazione politica, che nei sondaggi nazionali è valutata al 37%. Con l’arrivo del Partito del Popolo della Libertà lanciato da Silvio Berlusconi e la creazione del Partito Democratico, l’Italia sta vivendo una “semplificazione” che potrebbe essere decisiva e far “assomigliare” il nostro Paese un po’ più alle grandi democrazie d’Europa. Dopo 15 anni di lenta transizione prove di bipolarismo e riforme costituzionali, ancora saremmo in mezzo al guado perché le occasioni e le possibilità di cambiare per cambiare davvero, si sono più che ridotte. Ma all’improvviso, i due schieramenti vivono una semplificazione che potrebbe risultare decisiva. Non e’ la prima volta che Berlusconi propone qualcosa di ambizioso e di innovativo. Ogni volta che la sua mente lancia una proposta nuova contro i vecchi schemi, il copione si ripete. Prima ci sono i risolini di scherno, poi arrivano le critiche e c’e’ chi cerca di affossare il progetto e alla fine si prende atto del suo successo. E’ accaduto così quando il presidente ha creato dal nulla Forza Italia, dando a tanti cittadini un nuovo entusiasmo, spingendo alla partecipazione un numero enorme di uomini e donne. Succederà la stessa cosa anche adesso con questo nuovo partito che e’ anche un modo nuovo di intendere la politica: Berlusconi e’ bravissimo a comprendere i mutamenti della società e i fatti gli daranno ancora ragione. Lo seguiremo in tanti e anche se dovremo attraversare la solita trafila di scherni, critiche e tentativi di affossamento, il risultato finale sarà lo stesso di sempre, quello di confermare che l’intuizione del Presidente e’ quella giusta. Berlusconi pensava da sempre a una “realtà unitaria” superiore sia alla Cdl sia a Forza Italia. Ci auguriamo che a questa nuova fase aderiscano tutte le componenti che sono state nostre alleate in questi anni. Qualcuno contesta il metodo usato. Però a Berlusconi non si può chiedere di non essere Berlusconi. Lui cerca di stabilire sempre un rapporto diretto con i cittadini, assomiglia in un certo senso a quello che ha fatto Sarkozy in Francia: aprire a un’area di riferimento più vasta. I confini del Partito del Popolo andranno allargati al di fuori dell’area tradizionale degli addetti ai lavori. Bisognerà penetrare nell’opinione pubblica non ideologizzata. A differenza del Partito democratico, non si tratterà di difendere rendite di posizione e baronie di potere, ma di selezionare ed elaborare azione politica per cambiare l’Italia a cominciare dal basso, ossia dai cittadini sul territorio. Il Coordinamento Cittadino, gli iscritti ed i simpatizzanti faranno la loro parte con Silvio Berlusconi ed il Popolo delle Libertà. UFFICIO STAMPA F.I. attualità La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 39 RUBRICA A CURA DI GIUSEPPE PIZZULLI La felicità mediante la mansuetudine Tutti vorrebbero essere felici, ma non tutti ci riescono. Gesù dice: “Beati i mansueti, perché essi erediteranno la Terra” (Mt.5,8). Certamente Gesù non si riferiva a questa Terra perché destinata ad essere distrutta, (2 Pt.3,10,13), ma alla nuova Terra. (Is.65,17: 66,22; Apoc.21,1,2). La mansuetudine cui si riferisce Gesù è un “gioiello” dalle meravigliose sfaccettature di rara bellezza. Essa si traduce con dolcezza, gentilezza, bontà, amorevole affabilità. Volete essere felici davvero? Allora afferrate il senso del Sermone di Gesù sul Monte. Il significato delle Beatitudini si comprende solo se si riflette su tutto il capitolo cinque di Matteo. In questa terza beatitudine Gesù introduce il principio della dolcezza, dove un servo fedele esegue l’ordine del suo padrone, felice di essere al suo servizio. Mansueto è colui o colei che di fronte al malvagio non lo contrasta, di fronte al collerico che l’offende non rende l’offesa, ma sopporta anche a costo di porgere l’altra guancia. Quando una persona non replica di fronte a un superbo, arrogante, litigioso, che lo maltratta e che gl’impone dei pesi, non è per debolezza ma per superiorità morale, per la Grazia e la forza gli viene dall’Alto. Conosco un amico che sul posto di lavoro è costretto a subire continui maltrattamenti e improperi, da un suo superiore, e lui lo sopporta non solo per non perdere il lavoro ma anche perché considera tutto ciò “una prova di resistenza” da parte di Dio. Non era per nulla un tipo mansueto, anzi una furia,un Vulcano, ma con l’Aiuto di Dio sta divenendo dolce, mansueto, alla scuola di Gesù. La persona mansueta è felice, perché compie ogni cosa con buona volontà, non soltanto il “primo miglio” ma anche il “secondo miglio”, (Mt.5,38-41), senza borbottare. Questo vuol dire Gesù nel Suo Sermone. Il primo miglio è dello schiavo, obbligato, il secondo miglio è del servo fedele, dell’uomo libero interiormente, che si appella a Dio che gli dia la forza di compierlo con amore e dedizione. Non tutte le persone sono disposte a osservare regole, precetti, leggi e Comandamenti, per loro è pesante, perché sono trasgressivi. Altri, educati ad osservare la Legge, lo fanno solo per dovere di buoni cittadini. Il cristiano mansueto è beato, è felice, perché osserva i precetti di Gesù non come un peso, né per dovere, ma per amore. Beati i mansueti. Felici coloro che hanno acquisito la dolcezza di Cristo. Non si può essere felici facendo qualcosa che non si vuole fare, e si compie per costrizione. Gesù sul Monte, è il Legislatore della Nuova Alleanza, che proclama la Legge della libertà, (Giac.1,25), impressa non più su “tavole di pietra” (Es.32,15,16), ma sulle “tavole dei cuori” resi liberi dalla Grazia e affrancati da Gesù Cristo (Gv.8,32-36). Non più soggetti alla “legge del peccato”, tendente alla trasgressione, ma emancipati dalla “legge dello Spirito della Vita”, in Cristo Gesù. (Rm.8,1-4). La libertà del cristiano non è licenziosità; non è il diritto di scavalcare il limite dell’altro; non è libertà di peccare e ricadere di nuovo nella schiavitù di Satana, ma è la libertà dei figliuoli di Dio, lavati e purificati mediante il Sangue dell’Espiazione, fatta da Cristo alla Croce. Un tale cristiano è salvato, perdonato, con la certezza nel cuore della Vita eterna. Ecco la felicità del cuore. Beati i mansueti. E quelli che non lo sono? Possono diventarlo. Gesù non si rivolge soltanto a quelli che per natura hanno un carattere mite. Egli dice: “Imparate da Me che sono umile e mansueto di cuore”. (Mt.11,29). La mansuetudine s’impara, si acquisisce dal Maestro Gesù, non è un dono naturale, è un dono di Dio, è un frutto dello Spirito Santo, (Gal.5,22), della Vita Nuova in Cristo. (2 Cor.5,17), è il risultato di una vita cambiata e trasformata dalla potenza dell’Evangelo. L’Eterno Iddio si servì di Mosè per compiere delle imprese straordinarie al cospetto del Faraone, perché divenne mansueto più d’ogni altro uomo. (Nu.12,3). Non era mite per natura, se si pensa che uccise un Egiziano che contendeva con uno del suo popolo, ma lo divenne nel deserto, forgiato al crogiuolo di Dio, non alla corte d’Egitto. Simon Pietro era un discepolo di Gesù, ma era impulsivo, e in un momento di smarrimento e di paura rinnegò il Suo Maestro. Ma quando si convertì, divenne uno strumento prezioso nelle mani di Dio. Saulo da Tarso era un religioso, un dotto della Legge Ebraica, ma non era affatto mansueto. Quando lo divenne? Quando Gesù lo incontrò sulla via di Damasco; su quella via lasciò tutta la sua “impalcatura” religiosa e divenne mansueto, umile, per essere usato al servizio di Cristo, quale Apostolo delle genti pagane. Caro amico lettore o lettrice, credente o scettico, Vuoi tu essere veramente felice? Si? Allora devi conseguire la dolcezza suggerita dal nostro Salvatore Gesù Cristo. Precisazione Il dottor Ennio Volpe, specialista in ostetricia e ginecologia, già assessore alla Sanità al comune di Ginosa, ha telefonato alla nostra redazione per precisare che ancora una volta, nella nostra cittadina si vive un forte equivoco in ambito sanitario. Il servizio attivato qualche settimana fa - precisa lo specialista al poliambulatorio non è quello di senologia, come giornali e dichiarazioni pubbliche lasciano credere ma servizio di mammografia che è ben diverso dal primo. Il medico si riserva di dare chiarimenti più precisi rispetto all’argomento, nel prossimo numero del nostro giornale. eventi e commenti La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 41 La Voce del Consiglio Marinese Conte, PD: Più rispetto per il Comitato di Frazione Mascellaro. “Lista Montanaro”: Comitato di Frazione, un punto di riferimento per Marina di Ginosa. Nell’ultimo numero del nostro quindicinale abbiamo aperto questo nuovo spazio di informazione che dà modo ai componenti del Consiglio di Frazione di fornire ai cittadini di Marina di Ginosa un resoconto del loro operato nella risoluzione delle numerose problematiche che nascono o persistono nella borgata. E’ questa la volta di Nicola Conte del gruppo PD per la minoranza e di Paolo Mascellaro del gruppo “Lista Montanaro” per la maggioranza. Per il consigliere Conte i lavori in seno al consiglio procedono con efficienza, merito anche del più volte ribadito senso di collaborazione che accomuna tutti i consiglieri. Si è già a buon punto con l’organizzazione del prossimo Natale Insieme e nella prossima assemblea che si terrà all’inizio di Dicembre sarà già pubblico il programma completo degli appuntamenti. Per ciò che concerne l’urbanistica il consigliere Conte ha posto già all’attenzione del consiglio alcune problematiche su cui i consiglieri tutti hanno fornito spunti risolutivi. Finalmente è stata reinstallata la pensilina per gli utenti dei mezzi pubblici in Piazza Stazione e alcuni piccoli lavori di rappezzamento stradale sono stati segnalati e prontamente realizzati. Una questione ancora da risolvere è quella relativa alla fornitura pubblica di acqua potabile, dato che, di tanti rubinetti sparsi in tutto il territorio, a stento ne funzionano un paio, basti pensare che anche sulla nuova piazzetta antistante il Camping erano stati installati quattro rubinetti e, a pochi giorni dalla sua inaugurazione ne funziona solo uno. Riguardo alla imminente inaugurazione e intitolazione della suddetta piazza il consigliere Conte intende sollevare un ulteriore problema, la scarsa considerazione che la Giunta e il Consiglio Comunale di Ginosa continuano ad avere dell’istituzione Consiglio di Borgata di Marina di Ginosa. Conte non si spiega come mai, se da regolamento, aggiornato con Delibera del Consiglio Comunale n° 53 del 27/09/2006, è prevista la richiesta del parere del Consiglio di Borgata ciò non è avvenuto per provvedimento della Giunta che ha già deliberato in merito intitolazione della piazza. “Fermo restando il mio giudizio favorevole sul nome individuato per l’intitolazione”, prosegue il consigliere,”credo sia irrispettoso, da parte della giunta non interpellare il Comitato di Frazione su qualcosa che è della borgata. Il Consiglio di Borgata è portavoce di tutta la comunità, ragion per cui il comportamento della giunta è una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini marinesi.” L’augurio che si fa il consigliere è che, siccome oggi il Comitato di Frazione c’è ed è attivo, non accadano più episodi del genere e venga rispettato il regolamento. . Paolo Mascellaro è un giovane che solo da pochi anni partecipa alla vita politica ed è oggi alla sua prima esperienza istituzionale come consigliere di borgata a Marina di Ginosa. Ha accolto con impegno ed entusiasmo il mandato affidatogli in quanto è fermamente convinto della rilevante utilità del Consiglio di Borgata per tutta la comunità intera. “ I Marinesi devono capire che noi siamo con loro e che ci battiamo concretamente ed esclusivamente per i loro interessi, dato che noi consiglieri di borgata ne abbiamo ben pochi”, sostiene il consigliere Mascellaro che ribadisce la necessità in seno al consiglio di un lavoro collegiale e costruttivo con la minoranza. “Grazie al nostro impegno, continua Mascellaro, tanti risultati si sono ottenuti per problemi di vario genere, quali la viabilità, l’arredo urbano e altri, ma c’è ancora molto da fare per problematiche anche più serie quali l’occupazione, il turismo e la tanto agognata Autonomia amministrativa.” Mascellaro tiene a puntualizzare il fatto che, da ricerche, risulta che Marina di Ginosa copre una estensione territoriale addirittura maggiore di quella coperta dal centro urbano di Matera ed è assurdo il fatto che lo sviluppo di questo territorio sia tarpato da una cattiva condizione amministrativa quale l’appartenenza al comune di Ginosa. Con l’autonomia amministrativa il turismo sarebbe meglio gestito e anche la distribuzione della risorsa lavoro sarebbe sicuramente più regolare e, secondo il consigliere, si provvederebbe a limitare il fenomeno tuttora persistente del ricorso a manodopera esterna al nostro territorio nei vari ambiti lavorativi del territorio come quello dell’edilizia che oggi vede una forte espansione. Intanto il consigliere Mascellaro ci conferma quanto prima espresso da Conte, il proseguimento dei lavori per l’organizzazione delle manifestazioni natalizie di solidarietà e ci informa che la prossima riunione del Comitato di Frazione sarà monotematica, sul Natale Insieme. Come sempre si ricorda ai cittadini che il Consiglio di Frazione c’è ed è disponibile presso gli uffici della delegazione comunale o tramite e-mail all’indirizzo comitat [email protected] Antonello Lovecchio 42 eventi sportivi La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 L’ICI sulle aree fabbricabili Numerosi contribuenti stanno ricevendo avvisi di accertamento, emessi dall’Ufficio Tributi di Ginosa, per ICI sulle aree ritenute fabbricabili, perché inserite nel perimetro del Piano Regolatore Generale, pur in assenza di piani attuativi e/o studi di comparto. Il periodo interessato va dal 2002 al 2006. Il fenomeno sta assumendo dimensioni notevoli tenuto conto che trattasi, in alcuni casi, di diverse migliaia di euro. Al riguardo va precisato che il gettito dell’ICI sulle aree fabbricabili rappresenta per il bilancio comunale una delle principali fonti di entrata. Se da un lato le casse comunali sorridono, dall’altro numerose famiglie sono costrette a “svendere” i terreni per far fronte al debito tributario accumulato ed alleggerire gli anni futuri. Trattasi, nella maggior parte dei casi, di terreni ereditati dai genitori, senza alcuna produttività e con scarso valore commerciale. L’incidenza è tale che in pochi anni la stessa imposta assorbe completamente il valore monetario realizzabile. Quindi, la tassazione ICI si trasforma in una sorta di esproprio, anche se occulto. Molti cittadini si chiedono se tutto questo è giusto. A parte le considerazioni tecnico – legali di cui si dirà più in avanti, una riflessione è doverosa. Per le aree fabbricabili il valore imponibile va calcolato sulla base di tabelle parametriche approvate dal Comune, in relazione alle potenzialità edificatorie delle stesse. Facciamo l’esempio di un appezzamento di terreno di un ettaro al di fuori del perimetro urbano, inserito nel PRG quale area di espansione senza piano di lottizzazione e piano attuativo ad iniziativa pubblica. L’incidenza dell’ICI, sulla base della predetta tabella, è di euro 16.250,00 per il decennio 2002-2012, pari al valore di mercato quale terreno agricolo (15.000,00/20.000,00 ad ettaro). Se il Comune non approverà i piani attuativi entro il decennio considerato, il proprietario del terreno sarà costretto a pagare una imposta maggiore del valore di mercato dello stesso, per il quale, è bene precisare, in assenza dei suddetti piani esecutivi, non è riconosciuta alcuna possibilità di edificazione. Soluzione? Se il proprietario è un “benestante” con sufficienti scorte di liquidità, aspetterà l’approvazione dei piani attuativi sapendo che il pagamento dell’ICI altro non è che un investimento a fronte di un maggior valore del terreno che si concretizzerà soltanto quando il Comune approverà i piani esecutivi. Se, invece, il proprietario è soggetto “povero” (famiglia a reddito fisso), sarà costretto a sacrificare la pensione e/o lo stipendio per pagare l’ICI o a svendere il terreno agli operatori del settore, prontamente allertati per speculare ed acquisire i terreni a prezzi anche inferiori a quelli indicati dal Comune nelle citate tabelle. Si è scatenato, così, sul mercato una vergognosa speculazione soprattutto da parte di imprese provenienti da altre zone, adeguatamente e prontamente allertate con l’ausilio di tecnici locali. Fenomeno, quest’ultimo, da contorni che hanno il sapore del “fare mafioso” inconsciamente alimentato dalle istituzioni pubbliche, con l’applicazione di una tassazione iniqua oltre che irreale. Allora, che fare? Al contribuente “impoten- te” non resta che pagare, sacrificando le spese della famiglia o affidarsi alle azioni legali contro il Comune, che hanno comunque un costo. Oppure unirsi al tentativo, al momento molto sommesso ma “probabile” in un prossimo futuro, di avviare una campagna di “ribellione fiscale” in contrapposizione ad un sistema fiscale tanto “vorace” quanto incapace di attuare un sistema di tassazione che risponda al principio fondamentale di giustizia tributaria. Questo è quanto si legge nel pensiero di molti cittadini onesti, soprattutto quando si vedono sottoposti ad una vera e propria “vessazione fiscale” mentre su altre sponde sguazzano “super ricchi e potenti” che, con varie metodologie, sfuggono, con la consapevolezza degli organi competenti, ad ogni forma di tassazione. Sarebbe, opportuno, pertanto, che le amministrazioni competenti rivedessero, nel caso di specie, l’applicazione dell’ICI sulle aree solo apparentemente fabbricabili ma, in effetti priva di valore economico effettivo. Sarebbe un atto di giustizia! Dott. Mario D’Alconzo A quando gli interventi per la sistemazione della ex SS 580? Questa è una triste immagine della ex statale 580. Molti cittadini lamentano la inadeguatezza della manutenzione e della segnaletica sia orizzontale che verticale. La provincia si ricorda che c’è una viabilità anche nella Zona Occientale? eventi sportivi La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 43 Vincenzo Leone vince la “Corri per la Sicurezza” Vittoria con dedica per le figlie e la moglie Francesca Le ultime tre settimane sono state “di fuoco” per Vincenzo Leone, non per il suo lavoro da macellaio al fornello, ma per i grandiosi successi consecutivi in quel di Matera e la straordinaria performance di Palagiano. In tre settimane l’atleta della Runners Ginosa ha vinto la 1^ “Corri per la Sicurezza” a Matera, la settimana successiva si è classificato 3° della categoria Master 35 alla gara nazionale “Giro dei Due Sassi” e domenica scorsa ha corso sotto i 3’30” al km assieme ai big del Campionato CorriPuglia nella tappa di Palagiano. Abbiamo incontrato Vincenzo per sentire direttamente da lui tutto sull’exploit di questa stagione. Quando mi hai detto di aver vinto la “Corri in Sicurezza” sono rimasto un po’ incredulo, allora come è andata a Matera? Quasi nessuno credeva della mia vittoria, neanche io sul traguardo. E’ stata la prima vittoria della mia carriera, nonostante i numerosi podi nel CorriPuglia e nelle altre competizioni agonistiche. Fin dalla partenza sono stato nel gruppo di testa, quando al terzo dei quattro giri da 2100 metri ho deciso di allungare. Solo Graziano Cotugno (cat. M35, G.S. Athlos Maratoneti Matera) è riuscito a tenere il mio passo, ma alla vista del traguardo – dove ad aspettarmi c’era mia figlia – ho lanciato lo sprint distaccando il mio avversario di 10”. Ho chiuso gli 8400 metri in grande scioltezza fermando il cronometro a 30’27”. La prima vittoria della carriera non si dimentica mai, quali emozioni hai provato? Straordinarie! Non ho altre parole per descrivere quello che ho provato, soprattutto la gioia nel vedere mia figlia al traguardo che applaudiva ed esultava per la vittoria. Hai dedicato la vittoria a qualcuno? Si, dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia, soprattutto a mia moglie Francesca, che mi è sempre vicina e soprattutto mi sopporta durante gli allenamenti. La settimana successiva sei tornato a Matera per il Giro dei Due Sassi, con quale obiettivo? Al Giro dei Due Sassi, essendo una gara di livello nazionale molto impegnativa sia per il tracciato che per la presenza di diversi atleti professionisti, ho partecipato senza nessun obiettivo. Volevo solo fare un buon allenamento. Nonostante fossi partito con queste intenzioni mi sono classificato 26° assoluto e 3° della categoria Master 35. Ho chiuso i 9 km in 32’ 04” Domenica scorsa, a Palagiano, hai corso sotto i 3’30” al km, insieme ai big del CorriPuglia … un’altra straordinaria performance? Il Trofeo Madonna della Stella e delle Clementine di Palagiano è stata la prima gara che ho corso sotto i 3’30” al km, precisamente a 3’28” al km. Oltre la velocità sono rimasto particolarmente contento per i complimenti ricevuti dal compagno di squadra Pietro Tortorella, il più forte Master 45 della regione. Sono riuscito ad affiancarlo attorno al 4° km quando era nel gruppo di testa, ma poi aveva una marcia in più e non ho più tenuto il suo passo. Affiancarlo per qualche chilometro è stato fondamentale per il mio risultato. Hai chiuso la stagione in crescendo, recuperando l’infortunio dell’anno scorso. Qual è il segreto di questo successo? Non c’è nessun segreto. L’importante è allenarsi con continuità senza esagerare, dosando durante tutto l’anno i carichi e gli sforzi per evitare infortuni. Fondamentale è anche l’appoggio di mia moglie, sempre vicina. Hai già degli obiettivi per la prossima stagione? Gli obiettivi per la prossima stagione sono due. Disputerò la Maratona di Roma (ndr 16 marzo 2008) con l’obiettivo di chiudere sotto le 3 ore ed infine vorrei migliorare il mio personale di 1h19” nella mezzamaratona ottenuto quest’anno a Bari. Complimenti Vincenzo ed in bocca al lupo per la prossima stagione!!! Mario Stigliano ([email protected]) 44 comunicati stampa La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 CALCIO A CINQUE Il TEAM GINOSA due splendide vittorie E’ il segno che finalmente le cose iniziaVERSANO, scende in campo con la consano a girare per il verso giusto, che ogni pevolezza che qualcosa stesse cambiando tassello del mosaico va al proprio posto, e con il morale alle stelle per la vittoria contro il BRINDISI. E così nel primo tempo, che i meccanismi iniziano a funzionare come dovrebbero e che il gruppo sta disputando una gara semplicemente perfetta, la compagine ginosina si trova sopra raggiungendo quella coesione che le permette di diventare la squadra che tutti sodi 4-0 con l’avversario annichilito per la caparbietà degli ospiti ma soprattutto con gnano, capace di raggiungere ambiziosi l’impossibilità di trovare spazi giusti per sutraguardi per la gioia dello staff tecnico e perare la difesa capeggiata da CARRERA dirigenziale e del generosissimo pubblico che non abbandona mai i prima e da PETRELLI poi, propri beniamini. ostici nel non concedere nessuna palla gol al PUCadono sotto i colpi del TIGNANO. Nella seconda TEAM GINOSA nelle due frazione alla segnatura delultime settimane prima un HELLAS BRINDISI certo la quinta marcatura, il tecnidi venire a GINOSA e otteco di casa giocava la carta nere, molto agevolmente, del portiere in movimento, tre punti che le avrebbero per cercare di riequilibrare la partita, con la inevitabile permesso di continuare la propria striscia positiva concessione di contropiedi dopo la sorprendente vitche i nostri uomini sfruttatoria contro la capolista vano al meglio portandosi TOCO CONVERSANO, fino al punteggio finale di 9e poi il FK PUTIGNANO 3 con le marcature di SPIsquadra molto più accreNELLI, RUSSO, PETRELMino Noia ditata della nostra, sulla LI, CARRERA, LAQUALE, carta, che non ha avuto CAZZETTA e la tripletta il tempo di realizzare chi di GALATOLA. Ricevuti i fosse l’avversario che la complimenti dagli avversanostra compagine le piazzava un poker ri la nostra formazione torna a casa con nel primo tempo fondamentale per gestire la certezza di aver imboccato la strada la gara nella ripresa. giusta, abbandonato una classifica fattasi critica, ma soprattutto la consapevolezza Il Brindisi venuto al palazzetto dello sport di pensare gara dopo gara al prossimo avdi Ginosa subisce un secco 3-1 che ridimensiona le proprie aspettative ma soversario, senza programmi a lungo termiprattutto cancella la convinzione che ad ne, vivere di sabato in sabato perché così si acquista sicurezza nei propri mezzi e in attenderla ci sarebbe stata una formazione inerme e pronta a subire una sconfitquesto modo, vittoria dopo vittoria, si ottengono i grandi successi. ta scontata. E invece gli uomini di Mister Sabato affrontiamo, al palazzetto dello NOIA (foto) interpretavano al meglio la gara e giocavano soprattutto sulla sicurezza dell’avversario di avere vita facile e così davano vita ad un primo tempo entusiasmante e bellissimo dove RUSSO con una splendida rete e PASCALE con le sue prodezze, che lo confermano sempre più saracinesca di questa squadra, permettevano al TEAM GINOSA di amministrare il primo tempo e chiuderlo con il punteggio di 1-0. Nella ripresa entra in campo un TEAM GINOSA sempre più concentrato e deciso a vender cara la pelle e colpisce il BRINDISI, intento a riequilibrare la gara, con la rete di FULVIO CAZZETTA che successivamente colpiva l’incrocio dei pali con una splendida girata al volo che faceva gridare al gol tutto il palazzetto. Dopo il 2-0 il TEAM GINOSA soffriva un po’ le scorribande dell’avversario ma una attenta retroguardia capeggiata da PETRELLI non le permetteva di accorciare le distanze che solo un rigore concesso nel recupero davano ancora qualche flebile speranza di riacciuffare il pari subito vanificata grazie al 3-1 finale messo a segno ancora da RUSSO in contropiede ed a porta lasciata sguarnita dal portiere in movimento utilizzato dall’avversario. Nell’ottava giornata di andata invece il TEAM GINOSA, ospitato dal FK PUTIGNANO, che nel recupero della settima giornata fermava sul pari il TOCO CON- sport, un accreditato SPORT 2000 PUTIGNANO, reduce dalla vittoria sul TOCO CONVERSANO, in piena crisi, che ci precede in classifica di un solo punto. Ci si augura che la squadra non perda la concentrazione e continui ad esprimere il bel gioco visto in queste due ultime gare. 7^ giornata serie C2 girone C A. LATERZA-EDEN MANDURIA 6-4 COCOON FASANO-A. FASANO 0-10 DRIBBLING-SPORT 2000 8-1 MONTELLI-A. GINOSA 6-2 NADIR-G. MARTINA 3-2 NOCI 2006-PALAGIANO 3-2 T. GINOSA-H. BRINDISI 3-1 TOCO CONV.-FK PUTIGNANO 1-1 8ª giornata serie C2 girone C A. FASANO-NOCI 2006 A. GINOSA-NADIR DRIBBLING-A. LATERZA FK PUTIGNANO-T. GINOSA G. MARTINA-EDEN MANDURIA H. BRINDISI-COCOON FASANO PALAGIANO-MONTELLI SPORT 2000-TOCO CONV. 4-1 2-6 6-2 3-9 7-1 15-1 8-1 6-5 CLASSIFICA DOPO LA 8ª giornata A.FASANO, 21 NADIR,DRIBBLING 19 TOCO CONVERSANO 16 A. LATERZA 15 MONTELLI, 12 G. MARTINA, PALAGIANO 12 T. GINOSA 11 FK PUTIGNANO 10 H. BRINDISI, NOCI 2006, 9 SPORT 2000, MANDURIA 9 A. GINOSA 5 COCCON FASANO 0 MARINO MENZELLA attualità La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 45 TERZA CATEGORIA / Una doppietta di Lovecchio stende l’F.C. Grottaglie Ginosa corsaro a Grottaglie I biancazzurri, grazie ad una doppietta di Lovecchio, vincono in trasferta sul campo dell’F.C. Grottaglie e continuano la rincorsa alla vetta. Dopo la netta vittoria contro l’Olimpia Crispiano, il Ginosa conquista, lontano dal “Miani”, il primo successo della stagione espugnando il terreno dell’F.C. Grottaglie con il più classico dei punteggi: 2-0. La gara risulta ampiamente dominata dai biancazzurri che dettano legge in casa grottagliese e, grazie ad un Lovecchio in grande spolvero, portano a casa il bottino pieno. La prima frazione fa registrare solo un’occasione pericolosa costruita dai ginosini con Gatti che dal fondo crossa in area per Sambito la cui inzuccata sot- tomisura trova l’estremo difensore pronto alla parata. Nella ripresa gli uomini del tecnico Montervino entrano più determinati e l’ingresso di Lovecchio dà maggiore vivacità in avanti. Corre il 10’ quando il funambolico Sambito pennella un perfetto assist in area per Lovecchio il quale con un destro al volo di rara precisione insacca la sfera nel sacco. Avanti di una rete, i biancazzurri giocano di rimessa e tengono in apprensione la retroguardia locale, con Lovecchio che sciupa un paio di occasioni nitide per chiudere il ma- tch. Il raddoppio, comunque, è nell’aria e giunge puntuale al 35’: l’azione nasce da Papapietro che salta, come birilli, quattro avversari e cede palla a Sambito, il quale serve in area un liberissimo Lovecchio che, sottomisura, deposita la sfera in rete. Sino alla fine non accade più nulla, con i biancazzurri che controllano con ordine gli ultimi minuti e portano a casa tre punti importanti. 4a giornata (18/11/07): F.C. GrottaglieGinosa Domenico Ranaldo TERZA CATEGORIA / Continua la rincorsa alla “lepre” Scintille Grottaglie Ginosa travolgente: cinquina al Castellaneta Marina Gli uomini del tecnico Montervino travolgono al “Miani” un modesto Castellaneta Marina e consolidano il secondo posto in classifica a due lunghezze dalla vetta. Domenica, intanto, i biancazzurri saranno di scena sul terreno dell’Ausonia per continuare la marcia vincente e sperare in un passo falso della capolista impegnata nella trasferta non facile di Mottola. Il Ginosa continua la propria marcia inarrestabile ed al “Miani” travolge con un sonoro 5-1 un malcapitato Castellaneta Marina. La prima frazione, però, si chiude a sorpresa sul punteggio di 1-1. Al 14’ giunge il vantaggio locale grazie al cannoniere Papapietro che, ben servito da Lovecchio, controlla di sinistro e con un destro vellutato trafigge il portiere. Sulle ali dell’entusiasmo, i biancazzurri aumento il pressing ma non riescono a finalizzare. Così al 45’ giunge inaspettatamente il pari degli ospiti grazie ad un calcio di rigore concesso dal direttore di gara per un fallo del portiere ginosino Di Gioia su un attaccante avversario. Durante l’intervallo il tecnico Montervino carica i suoi e la ripresa vede un Ginosa più determinato e concreto in fase realizzativa. Trascorre appena un giro di lancette e Fortino coglie la base del palo con un tiro ravvicinato. Passano due minuti ed i biancazzurri si riportano in vantaggio: Lovecchio, ben servito in profondità, supera l’estremo difensore con un destro preciso ed angolato. Il Ginosa insiste ed al 5’ confeziona la terza rete: il furetto Innato serve Bozza sull’out destro il quale crossa in area per l’accorrente Papapietro che irrompe come un falco ed insacca. Nonostante il 3-1, gli uomini di Montervino continuano a premere sull’acceleratore ed al 10’ la gara va in archivio con il poker firmato da Fortino con un gran tiro di controbalzo dal limite che non lascia scampo al portiere ospite. A quel punto il Ginosa controlla la gara con ordine e sul finire del match (44’) Sambito, con un’azione insistita, fissa il punteggio sul 5-1 finale. In classifica i biancazzurri consolidano la seconda posizione ed inseguono la vetta a sole due lunghezze. Domenica, intanto, il Ginosa sarà di scena sul terreno dell’Ausonia (fischio d’inizio ore 11,00) con l’obiettivo di centrare la quinta vittoria stagionale e continuare la scalata alla vetta, sperando in un passo falso della capolista Scintille Grottaglie impegnata nella trasferta non facile di Mottola. Risultati 5a giornata (25/11/07): Arsenal Sava-Olimpia Crispiano 1-2; Palagiano-Principe San Marzano 4-0; Ginosa-Castellaneta Marina 5-1; Gioventù S. Marzano-United Mottola 0-2; Scintille Grottaglie-Ausonia 3- 0; S. Antonio Avetrana-FC Grottaglie 0-2. Ha riposato: Gioventù Martina. Classifica: Scintille Grottaglie 15; Ginosa 13; S. Antonio Avetrana 8; United Mottola 7*; Palagiano 7; Gioventù Martina 6; FC Grottaglie 6; Gioventù San Marzano 5; Olimpia Crispiano 4; Ausonia 3; Castellaneta Marina 2*; Principe San Marzano 2. *una gara in meno Prossimo turno (02/12/07 ore 14,30): Ausonia-Ginosa (ore 11,00); FC Grottaglie-Arsenal Sava; Castellaneta Marina-S. Antonio Avetrana; Olimpia Crispiano-Palagiano; Principe San Marzano-Gioventù Martina; United Mottola-Scintille Grottaglie (ore 11,00). Riposa: Gioventù San Marzano. Programma 7a giornata (09/12/07 ore 14,30): Arsenal Sava-Castellaneta Marina; Palagiano-FC Grottaglie; Ginosa-United Mottola; Gioventù Martina-Olimpia Crispiano; Scintille Grottaglie-Gioventù San Marzano; S. Antonio Avetrana-Ausonia. Riposa: Principe San Marzano. Domenico Ranaldo 46 La Goccia n. 24 - 1 dicembre 2007 eventi sportivi La capacità progettuale dell’amministrazione Montanaro Egregio Direttore, leggo sull’ultimo numero de La Goccia le dichiarazioni rilasciate da Paolo Costantino in merito ai rapporti con l’Ammininistrazione Montanaro ed al progetto di ristrutturazione del Castello di Ginosa denominato Bollenti Spiriti. Il Consigliere regionale di Maggioranza Costantino fa affermazioni non corrette e non rispondenti alla realtà dei fatti. In riferimento ai rapporti con l’Amministrazione Montanaro è ormai cosa nota che tali rapporti con il consigliere Costantino sono del tutto inesistenti. Non per le ragioni sostenute da Costantino e cioè un atteggiamento di distacco ed indifferenza nei suoi confronti da parte del centro destra causati dal fatto di non avere ancora digerito e metabolizzato la sconfitta elettorale delle regionali, né tanto meno per motivi di carattere personale. I rapporti tra l’Amministrazione Montanaro sono inesistenti semplicemente perché il Comune di Ginosa non ha assolutamente bisogno di Paolo Costantino in veste di Consigliere regionale di Maggioranza perchè non sa proprio cosa farsene. Tutti i progetti che l’Amministrazione comunale ha presentato da quando Costantino è consigliere regionale non hanno necessitato di nessun suo aiuto per essere finanziati. I progetti predisposti dall’Amministrazione Montanaro, e lo dirò fino alla nausea anche se sono pochi quelli che non la pensano come il sottoscritto, vengono finanziati perché sono fatti bene. Quindi se c’è la disponibilità finanziaria i progetti predisposti e presentati dal comune di Ginosa devono imperativamente essere finanziati. Ma dirò di più. Molto spesso è accaduto, come per due recenti finanziamenti regionali ottenuti, quello per la realizzazione di Barriere artificiali in mare per un milione di euro e quello per il completamento della pubblica illuminazione nella zona P.I.P. per un milione e mezzo di euro che consentirà di illuminare la contrada Bandiera e sue traverse interne, la via per Bernalda ed il primo tratto della ex S.S. 580, che i progetti presentati fossero ammissibili ma non finanziabili per carenza di risorse e che successivamente venissero finanziati perché in graduatoria tra i primi ad essere ammissibili a finanziamento a seguito di scorrimento delle predette graduatorie. Anche in questo caso i meriti per tali finanziamenti non sono attribuibili al centro sinistra per il semplice motivo che sono determinati dalle economie rivenienti dagli altri progetti finanziati con le medesime misure del POR 2000/2006, redatto per altro dal centro destra. Infatti, è bene dirlo e ricordarlo subito a scanso di equivoci, che quando si ottiene un finanziamento attraverso i POR i comuni devono fare una gara per l’affidamento dei lavori. Lavori che vengono assegnati ai vincitori che realizzeranno le opere a regola d’arte con somme minori rispetto a quelle messe a disposizione. I soldi “risparmiati” in questo modo, le cosiddette economie, non rimangono nelle casse dei comuni ma tornano alla regione che deve finanziare altri progetti delle stesse misure facendo scorrere le rispettive graduatorie altrimenti si correrebbe il rischio di rispedire i fondi non utilizzati all’Unione Europea. Mi corre l’obbligo, anche in questo caso per l’ennesima volta, di fare alcune precisazioni in merito alle affermazioni fatte dal Consigliere Costantino in merito al finanziamento del progetto Bollenti Spiriti ottenuto dall’Amministrazione Montanaro. Costantino sostiene che il nostro progetto non era entrato tra quelli finanziati ed è stato recuperato grazie a nuovi finanziamenti. Queste informazioni non corrispondono alla realtà. Il progetto predisposto dall’Amministrazione Montanaro era perfetto, è stato finanziato subito, non è stato finanziato grazie ad un non meglio e quanto mai evanescente ri-finanziamento di cui parla Costantino. Di tale circostanza mi sono accertato contattando personalmente i responsabili degli uffici della Regione Puglia e di Fin Puglia, la società finanziaria della Regione Puglia che seguirà tutto il procedimento successivo al finanziamento, i quali negano la tesi sostenuta da Costantino. Forse Costantino confonde le ulteriori somme di altre delibere del CIPE, a firma del Presidente Berlusconi che allora lo presiedeva, erogate alla Regione Puglia e che quest’ultima ha destinato in parte al progetto Bollenti Spiriti aumentandone la dotazione finanziaria iniziale che del resto era costituita da fondi assegnati alla Regione Puglia dal Governo Berlusconi con la delibera CIPE n. 35/2005. Ma questo accadeva, e dovrebbe saperlo il Consigliere Costantino, nell’estate del 2006. La graduatoria dei progetti Bollenti Spiriti finanziati è uscita il 31 ottobre del 2006, di conseguenza nessun ripescaggio per il progetto dell’Amministrazione Montanaro. Vincenzo Prencipe- Capogruppo Lista Montanaro Uno, Due, Tre Pronti, Partenza Via! La scuola “Morandi” taglia il traguardo di partenza e dà il via alle iniziative di solidarietà Pro-Telethon organizzate dalla comunità ginosina. Nelle giornate del 23, presso la scuola dell’infanzia e del 24 novembre presso la scuola primaria, del plesso Morandi, si sono realizzate le prime due giornate della “Merenda della Solidarietà” organizzate a favore dell’Associazione Telethon che da anni si occupa di sensibilizzare tutti noi per il sostegno della ricerca per la cura delle malattie genetiche. Notevole è stato l’impegno e la partecipazione delle mamme in qualità di cuoche, ma soprattutto lodevole è stata quella dei bambini che in maniera molto sentita hanno contribuito alla crescita del “Contatore Telethon” sia in modo diretto sia obbligando affettuosamente i propri cari e soprattutto i nonni a partecipare all’iniziativa. Nella giornata del 24 novembre hanno fatto una capatina alla manifestazione il nostro preside, Alessandro Calabrese, il preside dell’I.C. Carducci, l’assessore Felice Vizzielli e il presidente dell’Avis. Durante la manifestazione si sono venduti diversi prodotti culinari offerti dalle mamme degli alunni e ciascun bambino ha offerto il proprio contributo acquistando la propria merenda al Banco della Solidarietà. Inoltre si è predisposto un piccolo banco per la vendita di oggetti decorati con la tecnica del decoupage preparati dalle mamme. Caricate dal buon esito della manifestazione le insegnanti e le mamme invitano la cittadinanza a partecipare alla prossima “Merenda della Solidarietà” prevista per il giorno 7 dicembre al fine di contribuire alla crescita del “Contatore Telethon”. Le Insegnanti del Plesso Morandi