SOL Albgen05
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SOL Albgen05
Newsletter di aggiornamento sui progetti di Amici dei Bambini in Albania …e non solo!! Fjalet e Qiririt Ne mes tua kam qendruar E jam duke u perveluar, Qe t ju jap pakez drite Naten t’jua bej dite... Naim Frasheri Poet shqipetar fund i viteve 1800 Sommario: 1. 2. 3. 4. L’Albania…tanto vicina ma così lontana Centro Servizi per la Famiglia Tirana Centro Servizi per la Famiglia Bathore Centro Servizi per la Famiglia Fier e Levan Le parole della candela Le parole sono rimaste tra voi Mi sto consumando Per darvi un po’ di luce Per cambiare la notte con il giorno... Naim Frasheri Poeta albanese di fine ’800 Anno IV - numero 01 – gennaio 2005 Il Sostegno On L i n e di “Aiutami a vivere in Albania” 1. L’Albania…tanto vicina ma così lontana Natale in Istituto: l’associazione DEA di Fier e i piccoli orfani di Valona “Sabato 25 dicembre io, Aida e Arta con 7 giovani abbiamo visitato l’orfanotrofio di Valona per festeggiare il Natale con i piccoli lì ospitati. Con noi è venuta anche la Direttrice della Biblioteca Pubblica di Fier, la signora Athina Basha. Volevamo rendere partecipe anche la municipalità di questa nostra importante attività, in modo da sensibilizzare i funzionari pubblici verso la condizione di questi bambini. Avevamo preparato tutto in modo perfetto per questa festa e per questi bambini che ormai fanno parte di noi e sono sempre nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere. Oltre al programma e ai piccoli regali che avevamo preparato con tanto amore avevamo portato con noi anche molti giocatoli e vestiti che ci sono stati donati da tutti coloro che hanno saputo di questa nostra iniziativa. Quando siamo entrati dalla porta i piccoli sono stati molto contenti di rivederci, ed è stato cosi anche per noi; abbiamo giocato con loro, li abbiamo accarezzati, abbiamo improvvisato anche un teatrino con alcune maschere che i giovani avevano preparato in questi giorni. Una ragazza del CBF di Fier ha indossato il vestito di Babbo Natale e quando loro l’hanno visto sono quasi impazziti dalla gioia nel ricevere regali da lui. Poi siamo stati anche un po' con i più piccoli, che dormivano in letti separati. Li abbiamo presi in braccio e li abbiamo coccolati per dare un po' del nostro amore e affetto, ma quando siamo dovuti partire il vedere i loro occhi tristi che ci cercavano è stato molto triste per tutti. Tutti sappiamo di fare una cosa molto bella andando a visitare questi piccoli bambini abbandonati. Loro vivono in condizioni materiali buone, e ricevono dal personale molto affetto, ma per un bambino in istituto basta tutto questo? Basta l’affetto e l’amore che noi gli regaliamo per poche ore, visto che quanto ce ne andiamo gli lasciamo tristezza e delusione? Evidentemente no, perché lui ha bisogno di una famiglia, l’unica risposta completa e adatta, l’unico luogo in cui potrà sentirsi sicuro e crescere in modo corretto e sano. Non posso dimenticare gli occhi di una bambina piccola di quasi un anno che ho preso in braccio quasi cinque volte dal letto e che poi non riuscivo a lasciare, perché mi guardava con occhi tristi e mi stringeva la mano come per dire “ho bisogno ancora delle tue carezze, non mi lasciare”. Certo noi possiamo dare ad un bambino alcuni momenti belli e allegri, ma lui sa che appena noi ce ne andiamo dovrà ritornare alla sua tristezza e solitudine, poiché gli manca la componente fondamentale della vita, la famiglia”. Anno IV - numero 01 – gennaio 2005 2. Centro Servizi per la Famiglia di Tirana Un inaspettato ballo in maschera: i ragazzi di Fusha e Aviacionit gestiscono una attività tutta da soli “Ti abbiamo fatto una sorpresa!”. Sono state queste le parole che mi hanno detto al telefono venerdì sera i bambini. E così è iniziata la giornata il sabato, con una festa inattesa, almeno per me. I bambini avevano pensato a tutto. Quando sono arrivata al Centro ho visto tutte le ragazze che mi venivano incontro con grandi ceste. Poi, dopo aver aperto la porta sono entrati tutti nelle stanze del centro, riempiendo e conquistando tutti i loro spazi. Le organizzatrici controllavano tutti, ognuno faceva il lavoro che gli era stato assegnato in precedenza. I ragazzi erano tutti vestiti con lo smoking, mentre le ragazze con dei vesti da sera. La sala era stata preparata dalle organizzatrici del ballo nel migliore dei modi. Tutte le ragazze e i ragazzi si sono vestiti, e poi si sono truccate a vicenda. Alle 11.00 del mattino tutto era pronto. Ogni ragazza aveva il suo cavaliere. I colori dei vestiti e la musica hanno creato un’atmosfera veramente festiva. Durante il ballo le ragazze e i ragazzi hanno cantato, giocato e danzato senza tregua, balli classici, moderni e tradizionali. Un momento veramente magico è stato il gioco delle mele in aria. I bambini avevano comprato con i loro soldi alcune mele. Il gioco era semplice, i bambini dovevano mangiare le mele appese in aria senza toccarle. Si è creata ad un certo punto un’atmosfera veramente buffa, i ragazzi da una parte facevano il tifo per i loro amici, mentre dall’altra ridevano per le loro mosse goffe e l’incapacità di prendere le mele stesse. Posso dire che i bambini hanno imparato molto durante questi ultimi mesi di lavoro. Adesso sanno come collaborare tra loro in gruppo, e i benefici del nostro lavoro con loro si vedono proprio in queste occasioni. E’ la seconda volta che hanno organizzato in modo perfetto una ricorrenza. Ognuno ha saputo abbandonare il proprio individualismo per collaborare con gli altri, in armonia e distensione, creando un’atmosfera piacevole per tutti, e soprattutto per me che li stavo ad osservare orgogliosa dei nostri risultati”. 3. Progetto Centro Servizi per la Famiglia Bathore “Una canzone per te”: a Bathore per Natale è stato organizzato uno speciale concorso canoro per artisti grandi e piccoli “Il lavoro di tutto il mese di dicembre è stato concentrato nella preparazione dello spettacolo-concorso canoro “Una Canzone per Te”, realizzato dal Cag Horizont domenica 19 dicembre. Anno IV - numero 01 – gennaio 2005 Tutto è andato bene, oltre le previsioni. Avevamo pensato di realizzare il concorso all’aperto, poiché le previsioni facevano prevedere tantissimi partecipanti, ma il tempo nei giorni precedenti è stato pessimo e fino all’ultimo momento abbiamo avuto paura che la giornata ci sarebbe stata rovinata dalla pioggia. Invece domenica il sole ha illuminato sin dal primo mattino il nostro lavoro e la nostra giornata. Sabato pomeriggio avevamo lavorato tutto il giorno per la prova generale e la preparazione della scena - ci sono volute due ore solo per preparare il palco – mentre domenica ci siamo ritrovati per le ultime cose verso le 9. Tutti hanno contribuito a sistemare tutto. L’atmosfera creata dal lavoro collettivo ha rafforzato lo spirito di gruppo e la fiducia in noi stessi nelle nostre possibilità. Verso mezzogiorno eravamo pronti a partire con il concorso, l’atmosfera di festa aveva coinvolto tutti i partecipanti ma anche il pubblico, che reclamava a gran voce di dare inizio alla gara. La festa è iniziata alle 12 e 30, con grande partecipazione di pubblico (più di 200 persone, provenienti anche da altri quartieri, dalle scuole pubbliche, genitori, ecc.) e di concorrenti (20), che si contendevano ricchi premi. La festa è riuscita veramente bene. I cantanti sono stati tutti bravi, il materiale preparato era eterogeneo, i presentatori molto eleganti, i pezzi umoristici scelti e rappresentati dal gruppo comico di Kamza davvero divertenti, la presenza di Babbo Natale spesso presente sulla scena ha dato un tocco di festa in più. Alla fine della gara la giuria, composta da giudici corretti ed esperti, ha dovuto scegliere i tre migliori tra tutti i concorrenti. La festa si è chiusa con la ripetizione della canzone del ragazzo che ha vinto il primo posto, che ha cantato la più bella canzone del concorso”. 4. Progetto Centro Servizi per la Famiglia Fier e Levan Educazione Civica a Fier: l’educazione dei bambini attraverso la conoscenza di storia e cultura di una delle città più antiche dell’Albania, Fier “Per tutto il mese di gennaio i bambini dei due CBF di Fier e Levan, insieme alle responsabili delle loro attività, si sono preparati a conoscere la storia e la cultura della città in cui vivono, Fier. Proprio con questo scopo sono state organizzate molte attività dentro e fuori i nostri CBF. Abbiamo raccolto dei materiali dalla biblioteca e, durante le ore di lettura, abbiamo discusso con i bambini. Nelle ore di pittura abbiamo disegnato molti dei nostri costumi popolari e nelle ore di artigianato abbiamo cercato di fare dei lavori caratteristici della nostra cultura, come oggetti di argilla, di paglia, terracotte, ecc. Nelle ore di musica invece i bambini hanno imparato a ballare i nostri balli popolari. Per vedere in pratica il nostro lavoro abbiamo anche organizzato delle gite nelle zone storiche, come Pojan e Bylis, dove abbiamo imparato le tradizioni più antiche, i costumi, l’architettura che avevamo studiato in classe prima e che i bambini conoscevano già bene. Abbiamo visitato anche il museo della guerra, luogo davvero curioso per i bambini, perchè di questo museo avevano solo sentito parlare ma, essendo da molto tempo chiuso per restauri, non era mai stato per loro possibile visitarlo. Dentro al museo siamo stati accompagnati da un responsabile che ci ha fatto molto volentieri da cicerone, e si vedeva Anno IV - numero 01 – gennaio 2005 che parlava con molta nostalgia, come chi si interessa della cultura del suo popolo ma che spesso non trova persone interessate ad ascoltarla. Era molto felice di raccontarci le sue storie di eroi e di battaglie storiche. I bambini ascoltavano tutto a bocca aperta, vedevano le armi, i costumi popolari, le vecchie case nelle foto, e sembravano tutti stregati dalle storie che sentivano, molto significative per loro. Alla fine di questa attività abbiamo realizzato un concorso tra i CBF di Fier e Levan, con domande sulla storia e la cultura delle due città. Le due squadre erano davvero preparate bene, e soprattutto sulle domande che riguardavano quello che avevano sentito e visto nel museo. Certo per noi non aveva importanza chi vinceva, era importante solo che in poco tempo tutti gli invitati hanno imparato pezzi di storia e cultura di Fier e Levan”. In redazione questo mese: Albana Ylli Erjona Shahini Matilda Dushku Aida Zykollari Maurizia Sandrini La Newsletter “LE PAROLE DELLA CANDELA” è stata pensata per tenere aggiornati tutti i sostenitori dei progetti di Amici dei Bambini in Albania. Si tratta di un nuovo servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line). L’idea è quella di trasmettere via e-mail la newsletter contenente estratti dei report settimanali e notizie relative all’andamento del progetto “Aiutami a Vivere in Albania”. Abbiamo pensato di utilizzare la posta elettronica, poiché è uno strumento che consente di raggiungere un grosso numero di utenti ad un costo minimo. Se l’idea continua a piacervi e volete condividerla con altri amici basta che ci comunichiate la loro e-mail all’indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio di Tirana: [email protected] affinché possano ricevere direttamente i prossimi numeri del notiziario. La newsletter sarà comunque disponibile a breve anche sul sito Internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo www.aibi.it nelle pagine dedicate ai nostri progetti in Albania. Anno IV - numero 01 – gennaio 2005