Newsletter di aggiornamento sui progetti di Amici dei Bambini in

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Newsletter di aggiornamento sui progetti di Amici dei Bambini in
Newsletter di aggiornamento
sui progetti di
Amici dei Bambini in Albania
…e non solo!!
Fjalet e Qiririt
Le parole della candela
Ne mes tua kam qendruar
E jam duke u perveluar,
Qe t ju jap pakez drite
Naten t’jua bej dite...
Le parole sono rimaste tra voi
Mi sto consumando
Per darvi un po’ di luce
Per cambiare la notte con il giorno...
Naim Frasheri
Poet shqipetar fund i viteve 1800
Sommario:
1.
2.
3.
4.
L’Albania…tanto vicina ma così lontana
Centro Servizi per la Famiglia Tirana
Centro Servizi per la Famiglia Bathore
Centro Servizi per la Famiglia Fier e Levan
1. L’Albania…tanto vicina ma così lontana
Naim Frasheri
Poeta albanese di fine ’800
Anno IV - numero 05 – maggio 2005
Il Sostegno On L i n e di “Aiutami a vivere in Albania”
Albania dai mille colori: bella da vedere ma difficile da capire.
Il racconto di Elena Magoni, nuova volontaria in formazione per Amici dei
Bambini
“Eccomi qui: ormai da 10 giorni in Albania... Dopo solo così poco tempo potrei già scrivere
pagine e pagine di storia: descrivere luoghi e persone, raccontare di vicende ed avventure
vissute, trasmettere emozioni e pensieri, ma lo spazio che ho a disposizione purtroppo non è
molto e quindi mi limiterò a qualche flash ed impressione personale su questo paese “bello e
dannato”.
Ci sono alcune cose che, se sei un attento osservatore, ti colpiscono subito dopo soli due giorni
passati a Tirana: la quantità di bar e ristoranti che ci sono e soprattutto il fatto che siano
sempre pieni di gente a qualsiasi ora del giorno, le persone tutte “imbellettate” che incontri per
strada (quasi come se dovessero andare ad una sfilata di moda), il traffico e la guida
spericolata degli albanesi (alla quale anche tu che sei della comunità europea alla fine ti devi
adattare) e sopratutto i bambini che cercano l’elemosina agli angoli delle strade e che vendono
accendini, sigarette o altro (cosa che da noi in Italia fanno gli immigrati).
Tirana e’ una città molto caotica: la quantità di macchine e di persone che circolano per strada
è
allucinante
(altro
che
Milano!).
Immaginate
lo
smog
e
l'inquinamento
acustico che c'è. Sembra quasi impossibile poter fare una passeggiata tranquilla, trovare un
luogo per rilassarsi e stare un po’ in pace.
A Tirana ci sono tante ONG, organismi internazionali, ambasciate di tutti i paesi... Sembra
proprio di essere al centro del mondo, in una grande capitale europea...
Ma come tutte le grandi città ci sono le contraddizioni…in apparenza, sembra che la gente stia
bene, tutti vestono bene, hanno la bella macchina, siedono ai tavolini dei bar ed è naturale
chiedersi come mai fuggono dall’Albania verso l’Italia, l’America, la Germania… Forse perché
questo benessere è davvero solo apparente… Se stai attento e leggi tra le righe, ti accorgi che
a Tirana c'è anche tanta povertà, ci sono persone che sono scappate dalle montagne per
cercare fortuna, ci sono i delinquenti, ci sono i senzatetto, i profughi…poi c'è anche la brava
gente, la gente comune... La gente onesta che spera in un’Albania migliore…
Appena esci da Tirana, ti rendi conto che la pace e la tranquillità ci sono: il paesaggio è
stupendo. Mi ricorda un pò la toscana: mare, poi colline verdeggianti, poi montagne
all’orizzonte… Ma mentre percorri queste strade ecco che alcuni elementi ti ricordano che
siamo in Albania, un paese che è ancora in fase di sviluppo: ecco allora un carretto trainato da
un asino, auto vecchie, Mercedes che in Italia sarebbero da rottamazione, paesini fantasmi,
case abbandonate, case in costruzione, case nuove ma non finite, un bunker per ogni casa,
strade senza segnaletica stradale e piene di buchi, piccoli appezzamenti di terra coltivati dai
contadini con le proprie mani, assenza d’industrie o fabbriche abbandonate qua e là, milioni di
piccoli negozi (o per meglio dire stanzini o garage adibiti a negozi) dove trovi di tutto di più
dalla banana, alla sigaretta, al detersivo, ecc., e poi ancora infinite quantità di bar, di ristoranti
e di pompe di benzina…
Se poi provi a percorrere una strada ancora più fuori, per esempio quella che attraverso le
montagne ti porta fino in Kosovo, allora ti senti proprio lontano dal tuo mondo e le domande
nascono spontanee. Intravedi in mezzo alle montagne dei piccoli gruppi di case molto distanti
tra loro o dei paesini sperduti quasi “fantasma”, lontani da tutto e da tutti, dove sembra che il
tempo si sia fermato… Incontri donne ai bordi della strada con vestiti tipici e con il foulard in
testa, donne e bambini mal vestiti dalla pelle scura, magari d’origine rom che ti guardano con
sospetto e diffidenza. Bambini che non vanno a scuola, perché probabilmente lassù non
esistono le scuole. Allora ti senti un pò in Africa, ma la cosa ti sconvolge ancora di più, perché
in Africa siamo tutti coscienti che il tasso di analfabetismo è altissimo…in Albania chi se lo
immagina che ai bambini per un motivo o per l’altro sia negato il diritto all’istruzione…
L’Albania, terra vicinissima all’Italia, alla Grecia, alle grandi potenze, terra la cui capitale
pullula di ONG, di rappresentanti di tutti i paesi…Così ti rendi conto delle difficoltà che ci sono e
cominci ad entrare nella realtà.
Anno IV - numero 05 – maggio 2005
Non so se sono riuscita nel mio intento, ovvero quello di farvi conoscere un pò meglio questa
realtà cosi difficile da capire, così complicata che forse nemmeno gli stessi albanesi a volte
riescono a comprendere.
…E allora lasciamoci spingere dalla voglia di conoscere le altre culture, di apprezzare la
bellezza insita in ogni luogo, di incontrare l’altro. Lasciamoci sconvolgere e contaminare
liberamente perché ogni incontro non può far altro che arricchire la nostra persona e nello
stesso tempo arricchire l’altro”.
2. Centro Servizi contro il traffico dei minori - Tirana
Bathore, un giorno contro il traffico dei minori: 15 Maggio 2005, Giornata
Speciale per la Sensibilizzazione Contro il Traffico dei Minori organizzato
nella Comunità di Bathore
“Nell’ambito del progetto “Prevenzione e Lotta contro il Traffico dei Bambini sottoforma di
Adozione Illegale e Commerciale” l’Associazione Amici dei Bambini il 15 Maggio 2005 ha
organizzato una Giornata Speciale per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’onnipresente
problema del traffico dei minori.
Questa attività è stata realizzata nella scuola “Halit Coka” di Bathore; abbiamo scelto questa
comunità perché secondo le nostre ricerche Bathore è una delle zone a rischio, perchè un gran
numero di bambini dopo la scuola passa la maggior parte del suo tempo in strada a Tirana, a
vendere sigarette o altre cose per aiutare la propria famiglia, esponendosi così all’attenzione
dei trafficanti, che appena vedono un piccolo indifeso e sperduto cercano le vie più squallide
per poterlo sfruttare traendone il maggior profitto.
All’attività hanno partecipato 80 persone; alcuni erano membri di organizzazioni umanitarie
che offrono i loro servizi alla comunità (Global Care, Chiesa Diocesana), altri rappresentanti del
Comune di Kamza e Bathore, insegnanti, famiglie, giovani e bambini.
L’iniziativa è stata concepita sottoforma di esposizione dei lavori più belli realizzati in
precedenza dai bambini stessi, con il tema del Traffico; è seguita una rappresentazione
teatrale ideata ed inscenata sempre dai bambini.
Alla gara per il miglior disegno sul tema hanno partecipato 100 bambini con i loro lavori, tra i
quali ne sono stati scelti 23, i più rappresentativi. Questi ultimi sono stati appesi in diversi
stand espositivi, secondo il contenuto del disegno, e poi spiegati a bambini, giovani e famiglie,
in modo da rendere molto più semplice l’apprendimento del tema.
Ai tre disegni più belli abbiamo dato un certificato e un regalo, per spingere i bambini a fare
altre riflessioni sull’argomento ed aiutarli anche nella crescita delle loro potenzialità.
Durante le spiegazioni è stata focalizzata l’attenzione sul significato polivalente del traffico, chi
sono i trafficanti, le tipologie dei bambini e delle famiglie a rischio; inoltre abbiamo parlato
anche di casi reali, di cui loro avevano sentito parlare o casi in cui sono stati presenti. In
seguito i bambini hanno lavorato esprimendo i loro pensieri attraverso i disegni.
E’ veramente sorprendente scoprire quanta fantasia ci sia dentro di loro, basta solamente
ascoltarli o anche semplicemente orientarli e loro scoprono davanti a te un mondo veramente
vivace e colorito.
Abbiamo scelto proprio i bambini per partecipare a questa giornata e lanciare il messaggio
perché sono loro le persone a maggior rischio ma anche perché, quando parliamo di questo
argomento, ci indirizziamo non tanto a persone competenti in materia, ma a coloro che niente
sanno sull’argomento, i bambini, che più facilmente possono essere coinvolti nella rete dei
trafficanti. E chi meglio di un bambino per trasmettere un messaggio forte ad un suo coetaneo,
ma anche ad un adulto, alle famiglie, allo stato, con il suo linguaggio semplice e informale.
Nei disegni si esprime chiaramente l’indifferenza, l’irresponsabilità, il maltrattamento da parte
dei più grandi sui bambini. Certe volte i bambini hanno coinvolto anche quelle persone a cui
noi affidiamo la nostra vita, i medici; altre volte hanno descritto le lacrime di una madre che
piangeva per il corpo di un bambini spezzato, distrutto per sempre dal traffico. Queste sono le
immagini che i bambini trasmettono attraverso i loro disegni. “Non fate male ai bambini,
perché loro sono la cosa più preziosa che esiste”; “Non trafficate i bambini, loro sono il vostro
futuro”; questi sono invece due messaggi che i bambini hanno trasmesso durante l’esposizione
dei disegni, ma non sono gli unici.
Anno IV - numero 05 – maggio 2005
Attraverso il pezzo teatrale hanno descritto una realtà famigliare povera. Un padre che beve e
una madre che lavora tutti i santi giorni per mantenere la sua famiglia, questa la realtà
albanese più diffusa. I bambini vengono costretti ad abbandonare la scuola per poi vendere
nelle strade di Tirana. Gli stessi bambini vengono venduti ad un trafficante, che lo convince con
grandi promesse e forti compensi; per loro comincia così l’agonia per le strade di Atene in
Grecia, luogo di destinazione per tutti i bimbi albanesi trafficati.
Obbligati ad elemosinare, maltrattati, costretti a rubare e chiedere aiuto alle persone che
passano indifferenti per strada….questo il destino dei bambini trafficati. Alla fine dello
spettacolo, in chiusura, la voce fragile di una bambina infelice si ribella al fatto che siano gli
altri a decidere per il suo destino. Il monologo si chiude con la preghiera della bambina,
indirizzata alla società per avere un aiuto.
Dopo il pezzo teatrale abbiamo dato ai bambini, che hanno partecipato, un certificato per il loro
contributo nella realizzazione dell’attività.
Un altro momento importante è stata la presentazione degli invitati. L’apertura è stata fatta
dalla rappresentante di Amici dei Bambini in Albania e Kosovo, Maurizia Sandrini. Nella sua
dichiarazione ha brevemente presentato il progetto, sottolineando l’importanza della
sensibilizzazione e dell’informazione nei confronti di questo fenomeno, in cui le vittime
potremmo essere tutti noi.
Perché non basta parlarne in giornate speciali, ma bisogna parlare soprattutto in famiglia, una
famiglia che deve essere un luogo sicuro e protetto e fungere da mezzo di protezione contro il
traffico dei bambini.
Abbiamo quindi diffuso il numero telefonico che le famiglie e i bambini stessi possono chiamare
per ricevere qualsiasi informazione o chiarimento sull’argomento da parte del nostro ufficio
Anti-Traffico. Con l’occasione ha preso la parola il vice-direttore della scuola “Halit Cako” che ci
ha ringraziati per l’organizzazione di questa necessaria attività.
3. Progetto Centro Servizi per la Famiglia Bathore
Una sfilata di moda a Bathore: una giornata di festa per chiudere il corso di
taglio e cucito con le donne
La comunità di Bathore è composta per la maggior parte da donne e ragazze. Molte di loro non
frequentano la scuola e nemmeno lavorano per questioni soprattutto di mentalità: la donna
deve rimanere in casa a svolgere le faccende domestiche. Infatti, per loro uscire di casa è una
cosa rara e non esiste nessun tipo di divertimento: non sanno come si possono trascorrere dei
bei momenti insieme.
Vedendo questa realtà, AiBi in collaborazione con le suore della Beata Imelda che lavorano a
Bathore, ha deciso di aprire un corso di taglio e cucito, per dare a queste donne almeno una
possibilità di crescere professionalmente e perché no, di essere indipendenti e di fare qualcosa
per loro stesse.
Con nostra grande sorpresa il numero di ragazze e donne che volevano iscriversi al corso era
enorme. Suor Virginia, che si è offerta di insegnare loro il mestiere, ha deciso di formare un
gruppo di ragazze ed un altro di donne. Il gruppo di Suor Virginia era composto da 15 persone
ma, visto l’interessamento della comunità, abbiamo deciso tutti insieme di formare altri 5
gruppi di donne e ragazze e di assumere delle insegnanti. Le insegnanti erano ragazze e donne
che avevano frequentato i corsi precedenti di taglio e cucito e così erano ben preparate. Il
lavoro di tutti è stato coordinato e supervisionato da Suor Virginia.
Il corso di cucito è durato complessivamente tre mesi: dal 1 febbraio al 30 aprile. E’ stato un
periodo intenso di teoria e di pratica. Spesso l’orario fissato per un gruppo non era sufficiente
perché le corsiste volevano restare anche fuori orario con il desiderio di imparare bene tutto
sui vestiti e sui trucchi del mestiere. Le partecipanti si sono mostrate sempre molto interessate
e si sono impegnate molto nella realizzazione dei modelli. Alcune di loro avevano raccolto
anche delle riviste e dei modelli, che sono stati realizzati in seguito con tanto amore e
passione.
Vedendo i capolavori delle ragazze e delle donne, abbiamo deciso di organizzare una cerimonia
di chiusura per la consegna dei diplomi nel giardino del nostro centro. Il 30 aprile abbiamo
organizzato una bellissima festa ed una sfilata di moda con i vestiti fatti da loro stesse: c’erano
Anno IV - numero 05 – maggio 2005
molti invitati ed il pubblico è stato molto caloroso. In questo clima festoso, abbiamo
consegnato i diplomi a 100 tra ragazze e donne di Bathore che hanno seguito i corsi di taglio e
cucito per tutti questi mesi. A sorpresa gran parte delle “corsiste” che hanno ritirato il diploma
erano vestite con i modelli disegnati e realizzati da loro stesse con l’aiuto di Suor Virginia e
delle loro insegnanti.
Questa era la prima volta che a Bathore si faceva una vera sfilata di moda: alla fine per
chiudere in bellezza sul palco è apparsa una coppia di sposi che indossava modelli realizzati
durante il corso e che il pubblico ha accolto con applausi calorosi.
La festa è terminata con un semplice rinfresco durante il quale tutti si sono congratulati con
Suor Virginia e il suo gruppo che ha fatto veramente un gran lavoro.
E’ bello vedere che la loro mentalità cambia e che cresce in loro il desiderio di uscire e d’essere
indipendenti.
4. Progetto Centro Servizi per la Famiglia Fier e Levan
Abracadabra a Valona: il 22 maggio 2005 a Valona è stata organizzata una
bellissima festa per i bambini orfani e con capacità limitate
“Per settimane e settimane tutti noi siamo stati molto occupati nell’organizzazione di questa
festa, ma non eravamo i soli; non solo noi organizzatori ma anche i bambini e i giovani, i veri
protagonisti della festa, che ogni giorno sono arrivati al centro con molte idee e voglia di fare.
E’ stato bello vedere i piccoli dell’Istituto “Casa del Bambino” di Valona e il loro impegno
durante le prove e le loro discussioni sul miglior modo di far divertire tutti, per non far sentire
soli anche se solo per queste due ore, i bambini senza famiglia.
I nostri collaboratori sono stati disponibili a partecipare insieme a noi all’organizzazione della
festa, e i mass media ci hanno aiutato a diffondere il messaggio anche alle persone che non
hanno potuto vedere dal vivo all’evento.
In particolare la televisione privata “TV Kombi” ha preparato una parte del programma con una
canzone e delle barzellette, la Biblioteca di Fier ha preparato uno “Story Time” (una favola con
i personaggi plastificati). I nostri bambini hanno invece preparato un piccolo teatrino, alcuni
balli e canzoni, e dei giochi a cui hanno preso parte anche i bambini orfani; tutti si sono
divertiti molto.
La festa l’abbiamo organizzata in un parco bellissimo (Parco Giochi “Aulona”) che si trova
proprio nel cuore di Valona, e grazie alla gentilezza della proprietaria i bambini dopo la festa
hanno fatto alcuni giri gratis in giostra.
Tra canzoni, balli, scherzi, giochi vari i bambini si sono non solo divertiti ma anche sentiti tutti
uguali, perchè ballavano, cantavano, ridevano insieme, e a noi grandi hanno dato dei messaggi
forti, facendoci vedere il loro mondo e che basta poco per farli felici, basta l’attenzione di
qualcuno, in particolare di una famiglia che gli stia sempre accanto. Da soli, senza famiglia,
senza allegria, i bambini sono senza futuro, perchè per un bambino la famiglia è un futuro
certo e stabile.
La parte finale della festa è stata davvero spettacolare.
Ai bambini sono stati dati palloncini gonfiati e loro tutti insieme hanno gridato “Abracadabra”,
hanno espresso un desiderio lasciandoli poi volare in aria verso il cielo, con la speranza che
questo desiderio venga esaudito.
E’ stato molto bello vedere il cielo colmo di palloncini che volavano. Sembrava che il nostro
desiderio andasse sempre più su, arrivando molto in alto, dove il Signore l’aspettava e con la
sua bacchetta magica realizzarà tutti i loro desideri”.
In redazione questo mese:
Albana Ylli (Tirana)
Antigoni Zhuri (Bathore)
Anno IV - numero 05 – maggio 2005
Matilda Dushku (Fier)
Elena Magoni e Maurizia Sandrini (Ufficio AiBi Tirana)
La Newsletter “LE PAROLE DELLA CANDELA” è stata pensata per tenere aggiornati tutti i sostenitori dei progetti
di Amici dei Bambini in Albania. Si tratta di un nuovo servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On
Line). L’idea è quella di trasmettere via e-mail la newsletter contenente estratti dei report settimanali e
notizie relative all’andamento del progetto “Aiutami a Vivere in Albania”. Abbiamo pensato di utilizzare la
posta elettronica, poiché è uno strumento che consente di raggiungere un grosso numero di utenti ad un
costo minimo.
Se l’idea continua a piacervi e volete condividerla con altri amici basta che ci comunichiate la loro e-mail
all’indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio di Tirana: [email protected]
affinché possano ricevere direttamente i prossimi numeri del notiziario.La newsletter sarà comunque
disponibile a breve anche sul sito Internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo www.aibi.it nelle pagine dedicate
ai nostri progetti in Albania.
Anno IV - numero 05 – maggio 2005