DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso, ai sensi dell’art. 6 dell’O.M. n. 38 dell’11.2.1999) CLASSE QUINTA SEZ. A cuc A.S. 2015- 16 SOMMARIO 1 PRIMA PARTE : L’ISTITUTO 1.1. Presentazione dell’Istituto SECONDA PARTE: LA CLASSE 2.1. Profilo professionale 2.2. Quadro orario 2.3 Area di professionalizzazione ( Alternanza Scuola-Lavoro) 2.4..Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio docenti e determinazione del credito scolastico A Pag. 3 A Pag. 5 Pag. 5 Pag. 5 Pag. 6 Pag. 8 TERZA PARTE: PERCORSO FORMATIVO 3.1. Presentazione della classe 3.2..Attività integrative (viaggi d’istruzione, visite aziendali e didattiche, attività sportive, partecipazione a concorsi ecc.) 3.4. Attività di preparazione all’esame 3.4. Metodi, strumenti, spazi del percorso formativo ALLEGATI A Pag. 9 Pag. 9 Pag. 10 Pag. 10 Pag.11 2 PRIMA PARTE : L’ISTITUTO Presentazione dell’Istituto L'Istituto Professionale Francesco Datini ha mantenuto negli ultimi anni il livello complessivo delle iscrizioni, in un contesto provinciale di riorganizzazione dell’offerta formativa, con una buona corrispondenza tra i percorsi offerti e il fabbisogno del contesto socio-economico . La sperimentazione dell'autonomia scolastica e la flessibilità dei percorsi interni agli indirizzi sono strumenti consolidati di risposta alle esigenze degli alunni e delle famiglie. In particolare, l'inserimento degli alunni con disabilità e la crescente presenza di alunni provenienti da realtà culturali diverse , a partire dalle classi prime, rappresenta da anni un motivo ulteriore di risposta alle aspettative del territorio.…………………………………. La struttura attuale dell'Istituto si articola su cinque indirizzi (aziendale, turistico, grafico, servizi sociali, alberghiero) in cui si sono state realizzate le nuove indicazioni ministeriali sul settore Servizi dell’Istruzione Professionale. Come documentato nel DPR 87 del 2010 concernente il riordino degli Istituti Professionali l'istituto si articola, dal punto di vista del curricolo, in due bienni e un quinto anno con un monte orario settimanale di 32 ore per tutti gli Indirizzi. In tutti gli indirizzi, con varie tipologie, a partire dalle classi terze, si effettuano attività in alternanza scuola-lavoro con la finalità di integrare la preparazione professionale degli studenti . Il contesto di riferimento dell'Istituto "Datini", a livello socio produttivo, è quello delle piccole e medie imprese del distretto industriale di Prato, il cui dinamismo ha costituito risorsa per superare i numerosi periodi di crisi attraversati dall'industria tessile. E proprio rispondendo alle necessità delle imprese pratesi, e alla loro fisionomia, in cui è forte l'esigenza di competenze tecniche molto aggiornate, e dove non sono sempre disponibili gli strumenti per l'investimento formativo nelle singole aziende, si è reso necessario diversificare l'offerta formativa in relazione alle mutate esigenze produttive del Distretto, puntando molto sul settore dell’ospitalità e dell’enogastronomia. Le finalità che nel contesto territoriale l'Istituto si propone sono : • consolidare la funzione della scuola come sede privilegiata della formazione dei cittadini; • offrire percorsi di formazione specifica sempre più funzionali a un positivo inserimento dei diplomati e diplomate nel mondo del lavoro; • accrescere la flessibilità dei percorsi interni agli indirizzi per tenere il passo con l'evoluzione del mercato del lavoro e della realtà socio-economica della Toscana. 3 SECONDA PARTE: LA CLASSE Profilo professionale • Quadro orario • Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio docenti e determinazione del credito scolastico 4 Figura professionale L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti enogastronomici. Per rispondere alle esigenze del settore turistico e ai fabbisogni formativi degli studenti, il profilo generale è orientato e declinato in tre distinte articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza turistica”. A garanzia della coerenza della formazione rispetto alla filiera di riferimento e di una stretta correlazione tra le articolazioni, alcune discipline (per esempio, scienza e cultura dell’alimentazione) sono presenti - come filo conduttore - in tutte le aree di indirizzo delle articolazioni, seppure con un monte ore annuale di lezioni differenziato rispetto alla professionalità specifica sviluppata. Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. • Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. • Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. • Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda 5 dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. • Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. • Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. • Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. per 6 ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO Percorsi Tecnico - Pratici I percorsi di alternanza scuola-lavoro sono predisposti in relazione a due esperienze formative distinte. Nel settore dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, in ottemperanza agli accordi Stato-Regione e alle Linee guida della Regione Toscana , gli alunni nel corso del terzo anno hanno la possibilità di conseguire una qualifica regionale di secondo livello europeo, nel quadro di un percorso iniziato fin dal primo anno secondo il quadro regionale delle competenze ( IeFP). All’interno di questo percorso, gli studenti svolgono complessivamente 360 ore di stage in aziende del settore, con esiti particolarmente apprezzabili , e con una valutazione che forma parte integrante del Diploma di qualifica. Nel quarto anno vengono svolte ulteriori esperienze di alternanza, secondo le nuove Linee Guida del MIUR, con particolare riferimento al territorio, alla sua promozione, generalmente per approfondire le esperienze già svolte e per valorizzare le eccellenze. La maggior parte degli studenti vive quest’esperienza come momento educativo professionalizzante di primaria importanza. Da rilevare l’esperienza lavorativa di alcuni alunni nel periodo estivo, fra il quarto e il quinto anno. Nel contesto dell’alternanza vengono organizzati inoltre corsi e laboratori, fra i quali il Corso di formazione HACCP con rilascio di certificazione 7 “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” Articolazione: “Enogastronomia” Materie Secon do Bienni Area comune oe Ultimo Anno • Italiano • Storia • Lingua straniera (inglese) • Matematica ed Informatica • Scienze motorie • Religione o materia alternativa Area di indirizzo • Diritto e tecniche amministrative • 2a lingua straniera (franc./ted.) • Scienza degli Alimenti • Lab. Serv. Enogast. – sett. Cucina • Lab. Serv. Enogast. – sett. Sala e vendita cl. 3a cl. 4a cl. 5a 4 2 4 2 3 3 2 1 3 2 3 3 2 1 5 3 2+1* 5+1* 5 3 3 5 2 2 33 31 3 3 2 1 4 3 3+1* 6+1* 32 8 Criteri di valutazione Il collegio docenti ha assunto il concetto di VALUTAZIONE come espressione di un "giudizio" globale nel quale si faccia riferimento non solo alle competenze acquisite nelle diverse aree di apprendimento e nelle singole discipline, ma anche al punto di arrivo (momentaneo) dello sviluppo dell'alunno, tenendo conto dei vari aspetti della persona: situazione di partenza e prerequisiti, capacità di apprendimento, modalità di lavoro e di studio, interesse, impegno, partecipazione alle attività, autonomia personale, disponibilità a relazionarsi con gli altri nel rispetto delle norme della comunità scolastica. La valutazione scaturisce dalle verifiche ( formative e sommative ) riferite agli obiettivi disciplinari indicati nelle programmazioni di dipartimento e individuali e nella programmazione dei Consigli di Classe per gli obiettivi di tipo trasversale e/o interdisciplinari. Nel processo di verifica degli esiti la misurazione viene effettuata utilizzando una gamma di voti dall’1 al 10 sulla base di criteri comuni coerenti con la programmazione d’Istituto. Nel corso del quinto anno di corso si utilizzano nella verifica delle prove scritte ( nelle simulazioni) le misurazioni in 15/mi per abituare gli studenti alle misurazioni che saranno utilizzate nelle prove d’esame. TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323,così modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Media dei voti Credito scolastico (Punti) I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M èPer la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5). Il punto di oscillazione per ogni livello viene assegnato agli studenti dal Consiglio di Classe tenendo conto delle seguenti voci deliberate in sede di Collegio dei Docenti: • impegno, frequenza, partecipazione • continuità interesse nello studio • risultato del 1° Quadrimestre • risultati dell’area di professionalizzazione 10 TERZA PARTE: PERCORSO FORMATIVO • Presentazione della classe • Attività integrative (viaggi d’istruzione, visite aziendali e didattiche, attività sportive, partecipazione a concorsi ecc.) • Attività di preparazione all’esame • Metodi, strumenti, spazi del percorso formativo 11 Presentazione della classe La classe V A Ristorazione è formata da 23 alunni, tutti provenienti dalla classe IV Acuc.; sono presenti due alunni D.S.A, ai quali, durante l’anno scolastico sono state garantite adeguate forme di verifica e valutazione ed inoltre, nello svolgimento dell’attività didattica sono stati adottati gli strumenti metodologico – didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. E’ presente alunno con programmazione differenziata. Due alunni si sono ritirati nel corrente anno scolastico . Dal punto di vista comportamentale la classe ha generalmente mostrato un atteggiamento corretto, responsabile e rispettoso delle regole; le attività didattiche ed extrascolastiche si sono svolte in un clima abbastanza collaborativo. Dal punto di vista della socializzazione la classe è piuttosto compatta anche se risulta evidente la presenza di vari gruppi al suo interno. La classe risulta però poco incline ad effettuare una rielaborazione personale dei contenuti trattati, sottovalutando l’importanza dello studio soprattutto in vista dell’esame di Stato e dimostrando un’ inadeguata organizzazione di lavoro. Alcuni alunni hanno partecipato alle lezioni con attivo interesse e hanno mostrato uno studio individuale costante e approfondito, per altri tale impegno ha reso possibile colmare nel corso dell’anno scolastico lacune disciplinari pregresse nonché migliorare il livello di preparazione, per altri l’applicazione e' stata discontinua, a volte molto superficiale, con il risultato finale di un mediocre livello di conoscenze e di abilità. Nel corso del triennio, nell’area professionale gli alunni hanno mostrato interesse e serietà nel rispetto degli impegni assunti ed alcuni di loro si sono particolarmente distinti, sia nel corso delle attività di stage sia nelle attività attinenti al settore dell'enogastronomia a cui hanno partecipato. In particolare alcuni alunni, essendo già entrati nel mondo del lavoro, hanno sviluppato capacità e competenze tecniche migliori rispetto al resto dei compagni. 12 Attività integrative - Visita ad Expo - Partecipazione alla rappresentazione teatrale su Pirandello al teatro di Rifredi - Viaggio d’istruzione in Polonia - Preparazione e servizio cena dei Presidi della provincia di Prato (hanno partecipato solo alcuni alunni della classe) 25/9/2015. - Preparazione e servizio “Cena sociale coop” (hanno partecipato solo alcuni alunni della classe) 26/11/2015 - Servizio “Banchetto Prefettura “(hanno partecipato solo alcuni alunni della classe) 18/12/2015 La classe ha partecipato al progetto EYE, Ethics and young entrepreneuers un percorso di formazione all'imprenditorialità giovanile e all'etica del lavoro realizzato da Artes insieme al comune di Prato e al gruppo giovani imprenditori , con lo scopo d incentivare i giovani a fare impresa ed entrare in contatto con il mondo del lavoro. Al termine del percorso due alunni hanno presentato un Business Plan con una loro idea di impresa legato al mondo della ristorazione Attività di preparazione all’esame Sono state svolte due simulazioni della terza prova secondo queste modalità: Prima simulazione: 24.02.2016. Materie coinvolte: sala bar , matematica, inglese, diritto/amministrazione ristorazione. Tipologia mista (C + B): 4 domande a risposta chiusa + 2 domande a risposta breve (massimo 10 righe) per ogni materia. Seconda simulazione: 11.04.2016 Materie coinvolte: diritto/amministrazione , inglese, matematica, ristorazione. Tipologia C: 10 domande a risposta chiusa per ogni materia. Inoltre è stata svolta una simulazione della prima prova e della seconda prova (i dipartimenti di italiano e di alimentazione hanno programmato una seconda simulazione da svolgere nel mese di maggio). Si allegano i testi delle prove di simulazione con indicazione dei parametri di misurazione e dei criteri di valutazione. (Allegato 4) 13 Metodi, strumenti, spazi del percorso formativo • • • • • Laboratori di informatica, linguistica Aula multimediale La palestra La biblioteca Laboratorio linguistico multimediale 14 QUARTA PARTE: ALLEGATI ALLEGATI: • • • • • Percorso Formativo Disciplinare di tutte le materie dell’ultimo anno di corso, contenente l’indicazione del n° di ore di lezione svolte sul totale previsto; Schede candidati; Esempi di prove di simulazione svolte durante l’anno scolastico; Elenco libri di testo; Allegato riservato. 15 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE MATERIA CLASSE Vincenza D'Anna Italiano VAcuc Anno Scolastico 2015/2016 16 SITUAZIONE IN INGRESSO Sono l’insegnante della classe solo dal Marzo di quest’anno, poiché la collega titolare si è assentata per malattia. Mi preme perciò sottolineare che, prima di tutto, non mi è possibile delineare un profilo dettagliato della classe, ma anche la mia difficoltà nel subentrare a metà anno scolastico in una classe quinta, con poco tempo per conoscere i ragazzi e con tutte le responsabilità che comporta la preparazione all’esame di Stato. In generale, posso dire che la situazione comportamentale dei singoli alunni è soddisfacente, anche se si riscontrano varie difficoltà relative all'apprendimento didattico. Di fatto, nonostante la maggior parte degli allievi dimostri un certo interesse durante lo svolgimento delle lezioni, i progressi nello studio continuano a rimanere limitati. Così, ho centrato lo svolgimento del programma più su una visione complessiva della Storia della letteratura che sull’analisi puntuale dei singoli autori, e più sulla comprensione generale del contenuto che non sull’aspetto retorico-stilistico dei testi, seguendo inoltre un possibile collegamento fra la Letteratura e la cucina iniziato dalla collega. Per lo scritto, sussistono le possibilità di rilevare errori ortografici e sintattici e in diversi allievi di non padroneggiare la struttura di base del saggio breve, peraltro la tipologia fra le prove previste dall’esame su cui già la collega aveva più lavorato, al fine di consolidarne per lo meno una, viste le difficoltà riscontrate. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA MODULO 1. La letteratura e la cucina dalla metà alla fine dell’800 LA LETTERATURA U.D 1 L’età del Positivismo: il Naturalismo e il Verismo. Il Positivismo e la nuova fiducia nella scienza e nel progresso - Comte, Taine, Darwin - Il Naturalismo: caratteristiche fondamentali e tematiche, l’opera di Zola e Il romanzo sperimentale – Il Verismo: caratteristiche fondamentali - Giovanni Verga e i manifesti programmatici del Verismo . da Vita dei campi, Fantasticheria, prefazione all’ Amante di Gramigna da I Malavoglia, Prefazione da Novelle rusticane, La roba U.D 2 L’affermarsi di u na nuova sensibilità: il superamento del Positivismo La critica al pensiero positivista e la ripresa di temi romantici – Un nuovo orientamento: il Decadentismo e le sue origini nel Simbolismo francese e nell’Estetismo inglese – Il Simbolismo: Baudelaire e le <corrispondenze> , i <poeti maledetti > e Mallarmé – L’Estetismo : l’arte per l’arte, la figura dell’esteta, Huysmans – Il Decadentismo: significato del termine – Le influenze culturali: Nietzsche, Bergson, Freud, Einstein - Elementi distintivi, tematiche, figure. 17 Giovanni Pascoli Biografia e poetica - La poetica del <nido> e la poetica del <fanciullino> - Il parlato e il plurilinguismo –Il dialogo – Paratassi e sospensioni – Incisi e parentesi – Il fonosimbolismo – la sinestesia – Il simbolo e la natura. da Il fanciullino, E’ dentro di noi un fanciullino da Myricae, Il tuono, Il lampo, L’assiuolo, Novembre, X Agosto da Primi poemetti, Italy, Il desinare, Il vecchio castagno, La morte del papa Gabriele D’Annunzio La costruzione del mito e la < vita come opera d’arte> - Le città e l’evoluzione della poetica e delle opere – Dall’estetismo al superuomo – Il letterato militante - La ricerca formale e la musicalità – Il <verso è tutto> da Il piacere, Andrea Sperelli e il ritratto dell’esteta dalle Laudi, La pioggia nel pineto LA CUCINA U.D 3 Letteratura e cibo P. Artusi, L’unificazione linguistica nel ricettario La scienza in cucina e l’arte del mangiare bene I cibi pascoliani da Laura Di Simo, Alla tavola di Mariù e Zvanì D’Annunzio: Il Vate cuoco e gourmet, con la passione delle passioni e delle pernici MODULO 2. La letteratura e la cucina nei primi decenni del ‘900 LA LETTERATURA U.D 1 La narrativa europea della crisi Caratteristiche del romanzo della crisi : un solo personaggio in chiave antieroica , introspezione psicologica, intreccio debole, nuove strategie narrative (monologo interiore e flusso di coscienza), realtà soggettiva, nuova concezione del tempo. Gli autori principali. Pablo Picasso simbolo della frammentazione dell’io. Franz Kafka, La metamorfosi Marcel Proust, da: Alla ricerca del tempo perduto, La madeleine Marcel Proust et la madeleine Virginia Woolf, Mrs Dalloway in Bond street U.D 2 Luigi Pirandello e la crisi dell’individuo Rapporto tra biografia e opera: il <Caos> , la malattia della moglie, la vita di provincia – Le posizioni programmatiche: il saggio sull’umorismo – Visione del mondo e poetica: il perpetuo movimento vitale e la forma – La maschera imposta dal meccanismo sociale – La <trappola> e lo <strappo nel cielo di carta> - Il varco: pazzia, sogno, risata – La produzione: le novelle, i romanzi, il teatro da Novelle per un anno, Il treno ha fischiato 18 dal saggio sull’Umorismo, Il sentimento del contrario da Enrico IV, Pazzo per sempre U.D 3 Giuseppe Ungaretti e la rottura con la tradizione I luoghi significativi legati alla poetica – Le tre fasi della poetica: la negazione di tutto, l’oggettivazione del sentimento personale, dal dolore privato al dolore collettivo – La prima fase e la rottura con la tradizione : la <parola pura> e la folgorazione improvvisa (L’allegria), – La seconda fase: Roma, la <conversione> religiosa, il recupero della tradizione e la frase, il tempo come <durata> (Sentimento del tempo). da L’allegria, Veglia, fratelli, Mattina, Soldati U.D 4 Salvatore Quasimodo e La seconda guerra mondiale Alle fronde dei salici Uomo del mio tempo. OBIETTIVI DISCIPLINARI Competenze Padronanza degli strumenti linguistici caratterizzanti la comunicazione orale e scritta Padronanza degli strumenti atti all’analisi e all’interpretazione dei testi letterari oggetto di studio, in un quadro di confronti con opere dello stesso autore o di altri autori coevi, in un contesto storico-letterario Padronanza, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi maggiormente rappresentativi, delle linee fondamentali della storia della letteratura italiana ed europea della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento. Conoscenze Conoscere le strutture morfologiche e sintattiche della lingua italiana Conoscere il lessico specifico dell’analisi stilistica e retorica Conoscere i testi letterari oggetto di analisi Conoscere l’autore in relazione all’opera analizzata .Conoscere il contesto storico in cui si inseriscono le opere Capacità Saper svolgere una relazione orale ordinata e corretta anche sulla base di appunti personali Saper esprimere oralmente i contenuti con proprietà lessicale, consequenzialità, coerenza ed organicità Saper leggere autonomamente testi narrativi integrali Saper analizzare testi poetici Saper produrre testi scritti secondo le tipologie previste dall’Esame di Stato 19 PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) MODULO 1. La letteratura e la cucina dalla metà alla fine dell’800 LA LETTERATURA U.D 1 L’età del Positivismo: il Naturalismo e il Verismo. Il Positivismo e la nuova fiducia nella scienza e nel progresso - Comte, Taine, Darwin - Il Naturalismo: caratteristiche fondamentali e tematiche, l’opera di Zola e Il romanzo sperimentale – Il Verismo: caratteristiche fondamentali - Giovanni Verga e i manifesti programmatici del Verismo . da Vita dei campi, Fantasticheria, prefazione all’ Amante di Gramigna da I Malavoglia, Prefazione da Novelle rusticane, La roba U.D 2 L’affermarsi di u na nuova sensibilità: il superamento del Positivismo La critica al pensiero positivista e la ripresa di temi romantici – Un nuovo orientamento: il Decadentismo e le sue origini nel Simbolismo francese e nell’Estetismo inglese – Il Simbolismo: Baudelaire e le <corrispondenze> , i <poeti maledetti > e Mallarmé – L’Estetismo : l’arte per l’arte, la figura dell’esteta, Huysmans – Il Decadentismo: significato del termine – Le influenze culturali: Nietzsche, Bergson, Freud, Einstein - Elementi distintivi, tematiche, figure. Giovanni Pascoli Biografia e poetica - La poetica del <nido> e la poetica del <fanciullino> - Il parlato e il plurilinguismo –Il dialogo – Paratassi e sospensioni – Incisi e parentesi – Il fonosimbolismo – la sinestesia – Il simbolo e la natura. da Il fanciullino, E’ dentro di noi un fanciullino da Myricae, Il tuono, Il lampo, L’assiuolo, Novembre, X Agosto da Primi poemetti, Italy, Il desinare, Il vecchio castagno, La morte del papa Gabriele D’Annunzio La costruzione del mito e la < vita come opera d’arte> - Le città e l’evoluzione della poetica e delle opere – Dall’estetismo al superuomo – Il letterato militante - La ricerca formale e la musicalità – Il <verso è tutto> da Il piacere, Andrea Sperelli e il ritratto dell’esteta dalle Laudi, La pioggia nel pineto LA CUCINA U.D 3 Letteratura e cibo P. Artusi, L’unificazione linguistica nel ricettario La scienza in cucina e l’arte del mangiare 20 bene I cibi pascoliani da Laura Di Simo, Alla tavola di Mariù e Zvanì D’Annunzio: Il Vate cuoco e gourmet, con la passione delle passioni e delle pernici MODULO 2. La letteratura e la cucina nei primi decenni del ‘900 LA LETTERATURA U.D 1 La narrativa europea della crisi Caratteristiche del romanzo della crisi : un solo personaggio in chiave antieroica , introspezione psicologica, intreccio debole, nuove strategie narrative (monologo interiore e flusso di coscienza), realtà soggettiva, nuova concezione del tempo. Gli autori principali. Pablo Picasso simbolo della frammentazione dell’io. Franz Kafka, La metamorfosi Marcel Proust, da: Alla ricerca del tempo perduto, La madeleine Marcel Proust et la madeleine Virginia Woolf, Mrs Dalloway in Bond street U.D 2 Luigi Pirandello e la crisi dell’individuo Rapporto tra biografia e opera: il <Caos> , la malattia della moglie, la vita di provincia – Le posizioni programmatiche: il saggio sull’umorismo – Visione del mondo e poetica: il perpetuo movimento vitale e la forma – La maschera imposta dal meccanismo sociale – La <trappola> e lo <strappo nel cielo di carta> - Il varco: pazzia, sogno, risata – La produzione: le novelle, i romanzi, il teatro da Novelle per un anno, Il treno ha fischiato dal saggio sull’Umorismo, Il sentimento del contrario da Enrico IV, Pazzo per sempre U.D 3 Giuseppe Ungaretti e la rottura con la tradizione I luoghi significativi legati alla poetica – Le tre fasi della poetica: la negazione di tutto, l’oggettivazione del sentimento personale, dal dolore privato al dolore collettivo – La prima fase e la rottura con la tradizione : la <parola pura> e la folgorazione improvvisa (L’allegria), – La seconda fase: Roma, la <conversione> religiosa, il recupero della tradizione e la frase, il tempo come <durata> (Sentimento del tempo). da L’allegria, Veglia, fratelli, Mattina, Soldati U.D 4 Salvatore Quasimodo e La seconda guerra mondiale Alle fronde dei salici Uomo del mio tempo. Criteri metodologici •Lezione frontale e lezione partecipata 21 •Lavoro di gruppo •Lettura e analisi diretta dei testi •Esercitazione di riordino, sistemazione e rielaborazione di mappe o schemi concettuali Strumenti e materiali didattici impiegati •Libro di testo: Letteratura +. Vol.3. a cura di Marta sambugar e Gabriella Salà, Ed. La Nuova Italia •appunti, schemi forniti dall'insegnante, dispense appositamente predisposte Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione •FORMATIVA: discussione in classe, interrogazione breve, elaborato scritto secondo le tipologie testuali previste nella prima prova dell'esame di Stato (tipologie A, B, C, D) a casa, prove strutturate e semistrutturate, questionari, esercizi di comprensione, analisi e approfondimento orali e/o scritti a casa e in classe. •SOMMATIVA: Elaborato scritto secondo le tipologie testuali ministeriali di seguito descritte: ° Analisi e commento di un testo letterario o non letterario, in prosa o in poesia ° Sviluppo di un argomento scelto tra varie proposte (ambito artistico-letterario, socioeconomico, storico-politico e tecnico-scientifico) o Sviluppo di un argomento storico ° Tema di attualità. Prove oggettive scritte (sotto forma di trattazione sintetica, prove strutturate e/o semistrutturate) valide per l'orale. Interrogazione-colloquio. Per la valutazione sono state utilizzate le griglie di valutazione approntate dal Dipartimento di Lettere PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05) Le ore di lezione curriculari saranno dedicate al ripasso del programma svolto. NOTE AGGIUNTIVE Rispetto alla PRIMA PROVA SCRITTA si evidenzia di aver mirato le esercitazioni soprattutto sulla tipologia B. Per la stesura del saggio, sono state date sostanzialmente le seguenti indicazioni: scrittura in terza persona, inserimento della tesi già nel titolo, una introduzione che contenga la tesi, uno sviluppo che preveda una problematizzazione dell’argomento, una conclusione che tenga conto delle affermazioni fatte nell’introduzione, nell’utilizzo dei documenti citare la fonte con tutti gli elementi forniti; è stata consigliata la paragrafazione per limitare la difficoltà nei passaggi logici. TESINE. E’ stata riposta una notevole energia nella preparazione delle cosiddette tesine, iniziando a parlarne fin dal mese di Ottobre, con l’indicazione di partenza di rivolgersi a un argomento che fosse un reale centro di interesse. Lo scopo era 22 quello di poterci lavorare con calma, assimilarne il contenuto, avere il tempo per la revisione in itinere e poterle discutere già in classe. E’ stato fornito uno schema di riferimento che fosse funzionale sia per una presentazione veloce del lavoro e per una successiva discussione dei singoli argomenti, che per la sola presentazione complessiva. Sotto la supervisione dei docenti, alcuni studenti hanno inserito nelle loro tesine autori appartenenti a periodi successivi a quelli effettivamente svolti ad oggi. Allievi con DSA: sono state previsti gli strumenti di legge e consentito l’uso del computer per le prove scritte in classe. TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 79/99 L’INSEGNANTE Vincenza D'Anna NOTE FINALI // TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./….. ALLA DATA DEL 03/05/2015 L’INSEGNANTE Vincenza D'Anna 23 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE Vincenza D’Anna MATERIA Storia CLASSE VA cuc. Anno Scolastico 2015/2016 24 SITUAZIONE IN INGRESSO Sono l’insegnante della classe solo dal Marzo di quest’anno, poiché la collega titolare si è assentata per malattia. Mi preme perciò sottolineare che, prima di tutto, non mi è possibile delineare un profilo dettagliato della classe, ma anche la mia difficoltà nel subentrare a metà anno scolastico in una classe quinta, con poco tempo per conoscere i ragazzi e con tutte le responsabilità che comporta la preparazione all’esame di Stato. In generale, posso dire che la situazione comportamentale dei singoli alunni è soddisfacente, anche se si riscontrano varie difficoltà relative all'apprendimento didattico. Di fatto, nonostante la maggior parte degli allievi dimostri un certo interesse durante lo svolgimento delle lezioni, i progressi nello studio continuano a rimanere limitati. Per queste ragioni, per rispondere alle principali esigenze della classe, ho ritenuto necessario dare continuità alle scelte didattiche dell'insegnante che mi ha preceduto, che ha ritenuto di non adottare il libro di testo e nel sostituirlo con altri strumenti: il contesto storico, fornito tramite appunti, per quanto riguarda l’andamento cronologico dei grandi avvenimenti del ‘900, finalizzato a un orientamento essenziale; alcune fonti monografiche , che si appuntano invece specificamente su alcuni eventi che hanno dato il volto all’Italia di oggi; alcuni collegamenti , infine, con la storia dell’alimentazione. Ho, quindi, fornito agli allievi mappe concettuali e appunti con lo scopo di rendere il più possibile chiari il contesto storico e le principali caratteristiche dei fatti storici che hanno segnato il XX secolo. L'apprendimento di queste tematiche, ad oggi, è rimasto parziale. Se da un lato alcuni studenti hanno dimostrato di avere buone capacità interpretative, altri studenti hanno continuato a dimostrare una partecipazione e un interesse generale, agli argomenti affrontati in classe, circoscritti. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA OBIETTIVI DISCIPLINARI Competenze • Saper contestualizzare gli eventi storici oggetto di studio. • Saper produrre, usando un lessico storico di base, testi espositivi sugli argomenti oggetto di studio ( anche in relazione alle tipologie della prova scritta dell'esame di Stato • Saper mettere in relazione e individuare cause e conseguenze • Saper inquadrare, periodizzare, localizzare Conoscenze • Conoscere gli eventi storici dalla fine dell’800 al 1992 • Saper inquadrare nel contesto della politica mondiale i grandi problemi del mondo di oggi 25 Capacità • Essere in grado di esprimere opinioni e valutazioni personali in merito agli argomenti trattati Essere in grado di cogliere il nesso causa-effetto, passato-presente PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) MOD 1 – ORIENTAMENTO ESSENZIALE NEI GRANDI EVENTI DEL NOVECENTO UD1.1 I PRIMI ANNI DEL ‘900 E LA GRANDE GUERRA La fine dell’800 e la corsa all’imperialismo – La Seconda rivoluzione industriale e l’origine della società di massa – Le tensioni sociali e ideologiche UD1.2 LA GRANDE GUERRA E IL DOPOGUERRA Il motivo occasionale e le “concause” . Il 1914: l’inizio della guerra e l’aspetto della guerra di trincea. La guerra moderna, le nuove armi. Il 1915: lo scontro fra neutralisti e interventisti e l’ingresso dell’Italia nel conflitto. La svolta del 1917 e la fine della guerra. La Conferenza di Parigi e i trattati di pace. La nuova geografia dell’Europa. Il nuovo equilibrio mondiale: gli USA dagli anni ’20 al New Deal. UD1.3 L’ETA’ DEI TOTALITARISMI Concetto di <totalitarismo> - Somiglianze e differenze nei tre grandi regimi totalitari IL FASCISMO IN ITALIA. La nascita del fascismo e il fenomeno dello squadrismo. Le cause dell’avvento del fascismo . La marcia su Roma. La trasformazione dello Stato liberale in Stato autoritario: il delitto Matteotti. Le leggi razziali. Propaganda di regime e indottrinamento delle coscienze. Il fascismo e la Chiesa: la riforma Gentile e i Patti lateranensi. La politica estera e l’avvicinamento alla Germania nazista. IL NAZISMO IN GERMANIA. Il Trattato di Versailles e l’ascesa di Hitler. Il Mein kampf e l’ideologia nazista: lo spazio vitale, la grande Germania, la razza ariana. L’ascesa del partito nazista e la presa del potere. Le leggi razziali. L’alleanza con l’Italia . Il patto Molotov-Ribbentropp. Approfondimento: Auschwitz. UD1.4 LA SECONDA GUERRA MONDIALE. Le cause di un’immane tragedia. Dall’attacco alla Polonia alla caduta della Francia. L’Intervento dell’Italia nel conflitto. Il piano Leone marino e il piano Barbarossa. La presenza indiretta degli USA: la Carta atlantica e la Legge affitti e prestiti - Pearl Harbour e l’ingresso degli Stati Uniti d’America nel conflitto. L’inverno 1941-42: L’Europa sotto il dominio di Hitler. La shoah. Dalla primavera del 42 allo sbarco americano in Sicilia – Conferenza di Teheran e lo sbarco in Normandia; la vittoria degli alleati. L’atomica sul Giappone e la fine del conflitto. UD1.5 IL MONDO BIPOLARE. Le Conferenze di Yalta e Potsdam e le < sfere di influenza>. La guerra fredda - La divisione della Germania - Le alleanze militari: Patto Atlantico e Patto di Varsavia. Criteri metodologici 26 • Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro di gruppo, discussione guidata Strumenti e materiali didattici impiegati • Per l’orientamento cronologico essenziale: Massimo Montanari, Vivere nella storia, vol.3, ed. Laterza Appunti • Per la parte monografica: Gentile, Isnenghi, Sabbatucci, Pavone e altri, Novecento italiano, Editori Laterza, Bari, 2008 • Mappe concettuali, Filmati Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione • Prove strutturate e semi-semistrutturate con quesiti a risposta aperta, multipla, Vero o falso • Prove con domande aperte a carattere di trattazione breve • Interrogazioni orali • Interventi liberi Le prove, sia scritte che orali, sono state valutate utilizzando una scala docimologica da 3 a 10. PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05) Le ore di lezione curriculari saranno dedicate al ripasso del programma svolto. NOTE AGGIUNTIVE Il programma indicato va inteso come programma <ragionato>, nel senso che contiene le conoscenze irrinunciabili e predisposto prima di tutto ad uso degli allievi TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 42/66 L’INSEGNANTE Vincenza D’Anna NOTE FINALI // TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./….. ALLA DATA DEL 03/05/2016 L’INSEGNANTE 27 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE: Francesco Saponara MATERIA: Sala e vendita CLASSE: 5^ A cucina Anno Scolastico 2015/2016 28 SITUAZIONE IN INGRESSO Gli strumenti di osservazione utilizzati per la rilevazione dei livelli di partenza sono stati costituiti da colloqui basati principalmente sugli argomenti trattati nell’anno scolastico precedente e da verifiche orali sulle abilità operative e organizzative. Il livello di partenza rilevato, attraverso i primi colloqui e verifiche sulle conoscenze, si attesta su posizioni abbastanza modeste. La classe ha dimostrato nel corso dell’anno scolastico modesta partecipazione alla disciplina, anche se persistono evidenti carenze espressive di alcuni alunni (DSA) e diffuse lacune a livello di contenuto per altri. Vi è stata una discreta partecipazione al dialogo educativo e la classe ha risposto attivamente alle sollecitazioni dell’insegnante per approfondire gli argomenti trattati. Il programma procede a rilento a seguito delle difficoltà riportate sopratutto dagli alunni (DSA). I risultati raggiunti sono complessivamente sufficienti. ❑ OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di conoscenze: conoscere la situazione presente nel mercato della ristorazione, conoscere e saper valutare i problemi della programmazione, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro, conoscere la produzione enoica nazionale. Classificazione degli alimenti e delle bevande secondo criteri di qualità. Principi di alimentazione e accostamenti enogastronomici. Caratteristiche organolettiche del vino e della birra. ❑ In termini di competenze applicative: Conoscere le mansioni del sommelier, in modo da essere in grado di organizzare un servizio dei vini per le diverse tipologie di attività ristorative. Saper procedere alla preparazione del proprio reparto di lavoro (cantina di sala e banco di degustazione), aver acquisito buone doti sensoriali in rapporto ai fattori tipici della degustazione. Conoscere le terminologie principali per distinguere le qualità e le carenze di un vino. Saper guidare i clienti all’interno di un percorso di degustazioni ed abbinamenti vino-piatto. ❑ In termini di capacità: avere capacità tecnico pratiche di base, in grado di permettere un facile inserimento nel mondo del lavoro, saper realizzare attraverso le proprie prestazioni, una sintesi concreta e di elevata qualità tra la creatività e la standardizzazione. OBIETTIVI MINIMI -Esprimersi attraverso un’appropriata terminologia -Conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del personale addetto a un reparto, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro e favorire la comunicazione e l’interscambio funzionale tra i membri -Saper adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del tipo di 29 azienda in cui si è collocati. CRITERI METODOLOGICI La progettazione è suddivisa in modo tale da ottimizzare l’apprendimento e renderlo quindi più omogeneo possibile. La didattica sarà differenziata, al fine di poterla applicare ai casi concreti. Le lezioni saranno frontali, interattive e in laboratorio di cucina. Ogni singola unità didattica prevede: ✓ Obiettivi. ✓ Contenuti ✓ Metodi ✓ Materiali ✓ Strumenti di verifica ✓ Tempi. STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI IMPIEGATI Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, attraverso trattazione teorica degli argomenti e ricerca. Sono state fornite fotocopie e schemi per arricchire i contenuti. Libro di testo: SALA-BAR E VENDITA; HOEPLI; AUTORE: OSCAR GALEAZZI. TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONI ✓ Strumenti per la verifica formativa: le verifiche avverranno attraverso dibattito orale, test di vario genere, prove pratiche in laboratorio di cucina, valutazione dei lavori di gruppo. Tale valutazione risulterà fondamentale per l’individuazione di lacune e per l’introduzione di adeguati moduli di recupero ✓ Strumenti per la valutazione sommativa: si terrà conto del processo d’apprendimento dell’etica professionale del singolo allievo. La valutazione sarà individualizzata. PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO ALLA DATA DEL 15/05/2015 La vite e il vino -La vite -La fermentazione alcolica -La vinificazione -Principali pratiche di cantina -Spumante -Champagne -Conservazione dei vini -Classificazione dei vini 30 -Vino e salute -L'etichetta del vino Degustazione e abbinamento del vino -Introduzione -Esame visivo -Esame olfattivo -Esame olfattivo -Esame gustativo -Fasi dell'analisi organolettica -Temperatura del vino -Abbinamento cibo-vino La Birra -Le caratteristiche della birra -La produzione -Classificazione e tipologie -Il servizio -I bicchieri della birra -Il servizio alla spina -Il servizio alla spina -La pulizia dell'impianto di spillatura Oltre al libro di testo gli argomenti sono stati ampliati e approfonditi tramite l'utilizzo di appunti e fotocopie tratti dai libri: Restaurant & bar manager, Emidio Galiè, Le Monnier e da “A scuola di sala-bar e vendita” Oscar Galeazzi, Hoepli NOTE AGGIUNTIVE TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 55/66 L’INSEGNANTE NOTE FINALI -segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° 54/66. ALLA DATA DEL 3 maggio 2016 L’INSEGNANTE Saponara Francesco 31 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE : CORMACI GIOVANNI MATERIA: EDUCAZIONE FISICA CLASSE : 5^ Acuc Anno Scolastico 2015/2016 32 SITUAZIONE IN INGRESSO La classe in generale presenta i prerequisiti minimi per proseguire nell’apprendimento della disciplina - OBIETTIVI GENERALI Competenze Prerequisiti motori tali da poter comprendere e mettere in atto tutte le attività previste per l’anno in corso. Conoscenze Conoscere il “motore” umano e le sue qualità fisiche e neuromuscolari Conoscere le regole sportive e i fondamentali dei giochi di squadra Conoscere i principi fondamentali dell’allenamento sportivo Conoscere i gesti arbitrali principali Conoscere le specialità dell’atletica leggera Capacità Acquisire consapevolezza della propria corporeità e delle sue potenzialità Saper utilizzare il proprio schema corporeo e motorio attraverso il consolidamento e il miglioramento delle capacità motorie e delle abilità motorie Saper utilizzare in maniera adeguata le macchine del fitness Saper eseguire autonomamente e consapevolmente un riscaldamento Saper rispettare le regole e saperle applicare Avere padronanza dei gesti tecnici fondamentali Saper lavorare in gruppo, rispettando le diversità Saper praticare una disciplina dell’atletica leggera Favorire la socializzazione e l'incontro tra alunni di diversa età. Sviluppare le capacità logiche e matematiche, di intuizione e previsione, di progettazione, di concentrazione, di memoria PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) U.D. 1 Le capacità condizionali: U.D. 2 Le capacità coordinative U.D. 3 33 Giochi sportivi: calcio a 5 U.D. 4 Giochi sportivi: pallavolo U.D. 5 Giochi sportivi: pallacanestro U.D. 6 Giochi con la racchetta: tennis-tavolo U.D. 7 Giochi con la racchetta: badminton Criteri metodologici Metodo induttivo – metodo deduttivo e misto. Strumenti e materiali didattici impiegati Piccoli e grandi attrezzi – Libro di testo. Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione Verifiche di tipo pratico in palestra e teoriche in classe – Impegno durante la lezione nel corso dell'anno. PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05) NOTE AGGIUNTIVE TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 55/66 L’INSEGNANTE NOTE FINALI -segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./66. ALLA DATA DEL 3 maggio 2016 L’INSEGNANTE 34 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE ANDREA BARBANI MATERIA IRC CLASSE 5 ACU Anno Scolastico 2015/2016 35 SITUAZIONE IN INGRESSO: Classe composta da 8 alunni avvalentesi dell' IRC (tutti gli alunni frequentano la disciplina dalla classe prima). Nell’arco di tutta la classe quarta ma anche nel corso di questo anno scolastico, gli allievi si sono distinti per una seria motivazione nell’approfondimento critico di conoscenze e problematiche di carattere teologico ed etico; il lavoro si è infatti svolto costantemente con riferimento a documenti e testi, in modo sistematico e particolarmente analitico. Nel corso del dialogo didattico - educativo si è potuto sempre contare su un’attenzione vivace, su richieste di chiarificazioni e su un buon lavoro individuale di riflessione e studio. Gli alunni si sono anche sforzati di attivare, nell’ambito di varie tematiche, proficui collegamenti con i contenuti di altre discipline, ricercando una rielaborazione critica e una sintesi complessa, chiara e informata. Gli studenti hanno partecipato al dialogo educativo investendo pienamente le proprie risorse e con vero interesse. Alcuni alunni, in particolare, hanno manifestato una personalità ricca, originale, autonoma e trainante; si sono fatti promotori, nei confronti della classe, di un approccio realmente critico ai contenuti, costantemente attivo e motivato da un sincero desiderio di conoscere, chiarire, approfondire e confrontarsi. Gli alunni, in generale, hanno dimostrato di possedere buone e talvolta ottime abilità nell’apprendimento, nell’analisi e, soprattutto, nella sintesi dei contenuti. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA: MODULO 1 – L’ETICA DELLE RELAZIONI. Tempi di realizzazione: 12 ore Elenco u.d.: 1. Il rapporto con lo straniero. 2. Il razzismo. 3. La convivenza in una società multiculturale. 36 MODULO 2 – L’ETICA DELLA SOLIDARIETA’. Tempi di realizzazione: 13 ore Elenco u.d.: 1. Il rapporto dell’economia con l’etica. 2. L’economia solidale. 3. La pace. 4. La Chiesa e i diritti dell’uomo. 5. Il rapporto della politica con l’etica. OBIETTIVI DISCIPLINARI: Competenze Maturare comportamenti rispettosi e responsabili nella relazione con gli altri e con l’ambiente. Orientare le proprie scelte esistenziali all’interno di un progetto di vita. Capacità Riconoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e l’impegno per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato. Riconoscere la tensione tra realtà ed ideali, tra limiti dell’uomo e azione dello Spirito nella vita personale, sociale ed ecclesiale. Conoscenze La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche, l’ambiente e la politica. Giustizia e pace, libertà e fraternità nelle attese dei popoli e nell’insegnamento del cristianesimo. 37 PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05): MODULO 1 – L’ETICA DELLE RELAZIONI. UD1.1 Il rapporto con lo straniero. UD1.2 Il razzismo. UD1.3 La convivenza in una società multiculturale. MODULO 2 – L’ETICA DELLA SOLIDARIETA’. UD2.1 Il rapporto dell’economia con l’etica. UD2.2 L’economia solidale. UD2.3 La pace. UD2.4 La Chiesa e i diritti dell’uomo. UD2.5 Il rapporto della politica con l’etica. Ad oggi sono stati anche affrontati alcuni approfondimenti (con schede e testi fotocopiati) sui seguenti argomenti: • Laicità e laicismo. Il relativismo etico. • L’Olocausto (visione del film “Jona che visse nella balena”). • Expo 2015; la Carta di Milano, il diritto al cibo e la lotta agli sprechi alimentari. • Amore ed innamoramento. Il matrimonio cristiano. La convivenza. Le unioni civili. • Sessualità: un dono che impegna. Metodi contraccettivi e metodi naturali. • Religioni, bioetica e dignità della persona umana. • Religioni ed alimentazione. • La questione del rapporto tra religione e scienza. • Le principali festività nelle religioni abramitiche. • L'integralismo religioso. Riflessione sui tragici eventi accaduti in Francia e in Belgio. Il vero volto dell' Islam. L' ISIS e il concetto di "Jihad" nel Corano. • Chiesa e Primato di Pietro; il senso profondo delle visite pastorali papali. • Il Decalogo e la loro attualità. • La questione del "male" nelle principali prospettive filosofiche e religiose. • Il senso profondo del Giubileo cattolico. Pellegrinaggi come itinerari di fede. Il turismo religioso. 38 Criteri metodologici: L’attività didattica si è svolta prevalentemente nella maniera tradizionale basata su lezioni frontali e l’impiego di schede, articoli e testi utilizzati per favorire il dibattito e il confronto. Strumenti e materiali didattici impiegati: Libro di testo, schede fornite dall’insegnante, Bibbia, dvd, articoli di giornale, documenti del Magistero, lavagna. Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione: Le verifiche dell’apprendimento sono state attuate attraverso forme di produzione orale. Sono forme di verifica orale: a) l’esposizione argomentata, con carattere di coerenza e consistenza, su argomenti del programma svolto; b) il colloquio per accertare la padronanza complessiva della materia, la capacità di orientarsi in essa e di utilizzare in modo appropriato il lessico specifico della disciplina. Il voto (espresso in decimi) costituisce la sintesi della valutazione delle capacità conoscitive, applicative, espressive e critiche dell'alunno. PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05): Ripresa di alcuni argomenti legati al Modulo 1 (la convivenza in una società multiculturale; il tema de “il viaggio” nella Sacra Scrittura) e del Modulo 2 (morale della vita politica). NOTE AGGIUNTIVE TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 23/33 L’INSEGNANTE Andrea Barbani NOTE FINALI: -segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./….. ALLA DATA DEL L’INSEGNANTE 39 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE MATERIA CLASSE ANTONELLA CHIANI DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA 5 A cucina Anno Scolastico 2015/2016 40 SITUAZIONE IN INGRESSO La classe che ho preso in quarta presenta un profilo diversificato sia rispetto ai livelli di competenze e conoscenze raggiunti, sia nella capacità di avvalersi di un sicuro metodo di studio; erano presenti tuttavia le condizioni per un proficuo lavoro scolastico. L’impegno e l’attenzione a scuola infatti sono sempre stati buoni, anche se non tutti gli allievi hanno partecipato alle lezioni in modo propositivo e critico; ho registrato inoltre che l’attività di rielaborazione personale dei concetti e argomenti affrontati sono complessivamente migliorati nel corso del tempo con positivi riflessi sul piano dell’apprendimento. I risultati conseguiti risultano diversificati: un piccolo gruppo di allievi che conta su buone competenze, ha compiuto evidenti progressi, riuscendo ad ottenere una preparazione sicura; un secondo gruppo, dotato di buona volontà e ben predisposto soprattutto verso le materie di indirizzo, si è impegnato incrementando le proprie competenze e conoscenze fino a raggiungere un livello ampiamente soddisfacente nell’apprendimento; altri hanno acquisito solo le conoscenze minime, in una forma non sempre ben organizzata, con risultati modesti livello rispetto agli obiettivi disciplinari stabiliti. Un loro punto di debolezza è l’espressione orale ,che durante questi anni ho cercato di migliorare intensificando il dialogo e le verifiche formative . Gran parte degli alunni è già inserito nel mondo del lavoro, con contratti part- time o con lavori saltuari che incidendo in modo molto positivo sulle loro qualifiche professionali purtroppo hanno inciso in modo negativo sulla loro preparazione teorica. La classe ha partecipato al progetto EYE, Ethics and young entrepreneuers un percorso di formazione all'imprenditorialità giovanile e all'etica del lavoro realizzato da Artes insieme al comune di Prato e al gruppo giovani imprenditori , con lo scopo d incentivare i giovani a fare impresa ed entrare in contatto con il mondo del lavoro. Al termine del percorso due alunni hanno presentato un Business Plan con una loro idea di impresa legato al mondo della ristorazione. OBIETTIVI DISCIPLINARI OBIETTIVI GENERALI Competenze in uscita classe V - collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente - riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio - conoscere i principali documenti per la gestione e la tenuta della contabilità nelle 41 imprese turistiche in particolar modo conoscere la procedura per iniziare una attività ristorativa e saperla gestire Ambito di conoscenze 1. 2. 3. 4. 5. Caratteristiche del mercato turistico nazionale ed internazionale Pianificazione e programmazione strategica Fasi e procedure di redazione del Business plan Tecniche di marketing turistico Iter procedurale per l'apertura di una attività turistica Ambito Competenze 1.Adeguare e organizzare la produzione e vendita in relazione alla domanda dei mercati 2.Svolgere la proprià attività operando in gruppo e integrando le proprie competenze con altre figure professionali. 3.Utilizzare tecniche e strumenti gestionali nella produzione di servizi e/o prodotti turistici 4.Redigere relazioni tecniche 5. Utilizzare le reti gli strumenti informatici nelle attività di studio , ricerca approfondimento Capacità 1.Analizzare il mercato turistico e interpretarne le dinamiche 2.Individuare le fasi e le procedure di redazione del Business Plan e del budget 3.Tecniche di Marketing OBIETTIVI MINIMI Si rinvia a quanto definito in sede di dipartimento. PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) Modulo. 1 La programmazione e la pianificazione redazione di un Business Plan Modulo. 2 Il budget nelle imprese ristorative Modulo. 3 Le politiche di vendita nella ristorazione Modulo 4. 42 IL TURISMO UNA PROSPETTIVA EUROPEA Modulo.5 Norme obbligatorie nazionali e comunitarie Modulo .6 Disciplina dei contratti di settore CRITERI MEOTODOLOGICI E MATERIALI DIDATTICI USATI Lo svolgimento del programma e avvenuto in primo luogo tramite lezioni frontali, attraverso la trattazione teorica degli argomenti seguita dalla contestualizzazione usando semplici situazioni pratiche . Sono stat proposte letture da articoli di quotidiani o riviste La realizzazioni di esercitazioni più complesse ha determinato diverse di difficoltà. Utili invece i lavori di gruppo utilizzati spesso prima dello svolgimento di verfiche sommative Libro di testo: Caterina De Luca M.T.Fantozzi- Diritto e Tecnica Amministrativa dell'impresa turistica.-LIVIANA Appunti Fotocopiati Casi Aziendali Attività laboratoriali 43 TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONI Le verifiche formative sui contenuti teorici si sono concretizzate in brevi domande con l'obiettivo di promuovere il confronto e la discussione sulle diverse tematiche, mentre per verificare la competenza degli aspetti applicativi sono state utilizzati esercizi strutturati o semi-strutturati. Le verifiche sommative hanno avuto la forma di interrogazioni, quesiti scritti a risposta singola, prove applicative a sviluppo obbligato e trattazione sintetica di argomenti. Nella valutazione degli studenti ho tenuto conto delle conoscenze e competenze acquisite, dell’interesse e della partecipazione all’attività didattica, della frequenza, dell’impegno dimostrato nel lavoro domestico e non ultimo del progresso rispetto ai livelli di partenz PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO ALLA DATA DEL 15/05/2016 Modulo. 1La pianificazione e programmazione aziendale - Perchè programmare - La progettazioe di una nuova iniziativa imprenditoriale:il Business Plan -analisi del contesto esterno -vantaggio competitivo -analisi del contesto interno -definizione delle strategie -i preventivi d'impianto:preventivo Tecnico, preventivo Economico,preventivo Finanziario -valutazione dei dati, redditività del progetto ,valutazione degli oneri figurativi Studio di fattibilità di un'impresa ristorativa:saper redigere un business plan Calcolo dei costi :food cost-full cost, costi fissi e costi variabili Modulo. 2 - IL BUDGET nelle imprese ristorative -programmazione d'esercizio -il Budget economico di un'impresa ristorativa IL caso aziendale :il budget economico di un ristorante,budget delle vendite:saper prevedere il numero dei pasti. Previsione dei ricavi :calcolo del prezzo medio di vendita. -il controllo budgetario -vantaggi e limiti del budget Modulo 3-Le politiche di vendita nella ristorazione L'evoluzione del concetto di marketing il marketing turistico territoriale 44 il piano di marketing analisi della situazione interna ed esterna analisi della domanda analisi della concorrenza analisi S.W.O.T ciclo di vita del prodotto il marketing mix:Prodotto, Prezzo, Distribuzione,Comunicazione. La pubblicità la promozione,Pubbliche relazioni Modulo.4IL TURISMO UNA PROSPETTIVA EUROPEA -Cenni su la storia dell 'UE -Principali istituzioni europee -il turismo una grande risorsa per l'Europa :sfide opportunità,competitività innovazione Modulo 5.Norme obbligatorie nazionali e comunitarie -Norme obbligatorie nazionali -Tusl :testo unico sulla sicurezza sul lavoro l-a valutazione dei rischi in un ristorante -cenni:normativa antincendio, igene e sicurezza alimentare Modulo 6:Disciplina dei contratti di settore la disciplina dei contratti di settore i contratti ristorativi il contratto di catering il contratto di banqueting il sistema qualità:ISO;CEN;UNI ISO 9000, ISO 14000 I marchi: TOTALE DELLE ORE DI LEZIONE SVOLTE N° 102 su 165 L'INSEGNANTE 45 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE Maria Cristina Spinelli MATERIA Matematica CLASSE 5ACUC Anno Scolastico 2015/2016 46 SITUAZIONE IN INGRESSO La classe è composta da alunni provenienti dalla stessa 4 di cui 2 DSA e 1 alunno che segue un percorso differenziato. Sono stata l’insegnante di matematica di questa classe anche per la 4 e posso affermare che un gruppo di alunni è in possesso di una buona preparazione di base e di una discreta capacità di analisi e sintesi. Per alcuni alunni, invece, lo studio della materia è stato discontinuo e poco proficuo per cui il risultato finale è al limite della sufficienza. La classe in generale ha dimostrato di impegnarsi soltanto in prossimità delle verifiche ma, soprattutto alla fine dell’anno scolastico, l’atteggiamento dal punto di vista disciplinare e didattico risulta positivo. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Elencazione dei moduli e delle unità didattiche previste MODULO 1 LE FUNZIONI U.D.n.1.1: Le funzioni: definizione e proprietà U.D.n.1.2:Dominio di una funzione U.D.n.1.3:Intersezione con gli assi U.D.n.1.4:Studio del segno MODULO 2 I LIMITI U.D.n.1.1: Approccio al concetto di limite U.D.n.2.2: Teoremi sui limiti: limite della somma, del prodotto e del quoziente U.D.n.2.3:Calcolo dei limiti di funzioni algebriche U.D.n. 2.4:Gli asintoti orizzontali, verticali e obliqui. U.D.n.2.5:Le forme indeterminate U.D.n.2.6:I punti di discontinuità e la loro classificazione MODULO 3 DERIVATE U.D.n.3.1:Definizione di derivata, significato geometrico U.D.n.3.1:Derivate fondamentali e teoremi sulle derivate U.D.n.3.3:Calcolo della derivata di funzioni algebriche OBIETTIVI DISCIPLINARI 47 Competenze 1. Operare con il simbolismo matematico 2.Operare con i limiti 3. Interpretare un grafico 4. Saper ricercare il dominio 5. Saper calcolare le forme indeterminate 6. Saper calcolare le derivate Conoscenze 1. Conoscere la definizione di funzione 2. Definizione di dominio 3. Concetto di limite 4. Definizione di asintoto 5. Definizione di derivata Capacità 1.Saper ricercare il dominio delle funzioni razionali intere ,fratte,irrazionali 2.Saper operare con i limiti 3.Effettuare lo studio completo di una funzione razionale intera e fratta 4. Saper analizzare il grafico di una funzione 5. Saper calcolare la derivata di una funzione razionale intera e fratta. PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) 1. Definizione di funzione e di dominio di una funzione 2. Ricerca del dominio delle funzioni razionali intere, fratte e irrazionali 3. Definizione di funzione pari,dispari,crescenti e decrescenti 4. Intersezione con gli assi cartesiani 5. Studio del segno 6. Concetto di limite ed operazioni con i limiti 7. Forme indeterminate: 0/0 e infinito/infinito 48 8. Classificazione dei punti di discontinuità 9. Definizione di asintoto e ricerca degli asintoti verticali e orizzontali di una funzione razionale fratta. 10. Definizione di derivata e regole di derivazione 11. Lettura del grafico di una funzione Criteri metodologici Lezioni frontali, lavori di gruppo ,compiti per casa Strumenti e materiali didattici impiegati Libro di testo e fotocopie Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione Le tipologie di verifica sono state sia l’interrogazione orale durante la quale è stata proposta la risoluzione di esercizi semplici stimolando la capacità di analisi e sintesi degli alunni sia la verifica scritta secondo gli esempi che sono riportati negli allegati. PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05) NOTE AGGIUNTIVE TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 75…./…90… L’INSEGNANTE ………………… NOTE FINALI -segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./….. ALLA DATA DEL …………. L’INSEGNANTE 49 ………………….. PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE Cozzolino Carmela MATERIA Scienza e Cultura dell’Alimentazione CLASSE VAcuc Anno Scolastico 2015/2016 50 SITUAZIONE IN INGRESSO La classe, all’inizio dell’anno scolastico, era costituita da 23 allievi due dei quali in seguito si sono ritirati. Inoltre, è presente un alunno che segue una programmazione differenziata. La classe è abbastanza corretta nel comportamento e disponibile allo svolgimento delle attività disciplinari proposte, tuttavia, è poco incline ad effettuare una rielaborazione personale dei contenuti trattati sottovalutando l’importanza dello studio soprattutto in vista dell’esame di maturità e dimostrando un’inadeguata organizzazione del lavoro. Pertanto, dal punto di vista cognitivo e più propriamente del rendimento, solo pochi alunni si sono impegnati in modo costante e regolare ed hanno conseguito le abilità e le conoscenze richieste; mentre la maggior parte ha tenuto un atteggiamento di superficialità risultando carenti nella prontezza e nella sveltezza dell’esecuzione delle attività individuali;tale carenza ha indotto a rallentare il ritmo di lavoro. Dal punto di vista della socializzazione la classe risulta piuttosto compatta anche se è evidente la presenza di vari gruppi al suo interno. In base agli obiettivi proposti ed alla progressione rispetto al livello di partenza, solo alcuni alunni hanno dimostrato buone capacità e una buona conoscenza della disciplina, accompagnati da un impegno ed un interesse costanti. Altri hanno acquisito una preparazione di base non sufficiente presentando ancora delle incertezze nell’operatività e nell’uso del linguaggio specifico; mentre altri ancora non hanno nemmeno raggiunto gli obiettivi preposti. Nella classe sono presenti due alunni con DSA ai quali, durante l’anno scolastico, sono state garantite adeguate forme di verifica e di valutazione, e nello svolgimento dell’attività didattica sono stati adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Il programma è stato svolto regolarmente seppur con lentezza, e gli obbiettivi programmati all’inizio dell’anno sono stati raggiunti anche se a vari livelli, sono state adottate varie strategie adatte a coinvolgere e stimolare gli alunni e non sono mancate attività di recupero. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA OBIETTIVI DISCIPLINARI Competenze • Saper utilizzare la terminologia specifica della disciplina • Saper mantenere un adeguato livello di igiene nell’ambiente lavorativo e saper associare ad alcune malattie i relativi agenti patogeni. • Saper evidenziare, tramite la lettura dell’etichetta, alcuni potenziali rischi sanitari, innocuità e nocività (DGA dose giornaliera accettabile) ed aspetti tecnici e legislativi, dovuti alla presenza di additivi e/o di prodotti OGM. • Saper descrivere i principali sistemi di conservazione, come influiscono sul valore nutrizionale e saper proporre tecniche di conservazione adeguate per ogni tipo di alimento. • Saper individuare gli aspetti qualitativi di un determinato prodotto tramite la lettura dell’etichetta e saper riconoscere i diversi marchi di qualità dei prodotti certificati a livello 51 comunitario e nazionale. • Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane in funzione delle diverse necessità fisiologiche. • Saper leggere e applicare correttamente gli strumenti atti alla formulazione di diete in modo da poter analizzare criticamente le diete proposte dai mass-media, dalla pubblicità, ecc. • Saper mettere in relazione determinate patologie con abusi alimentari. • Saper applicare correttamente semplici conoscenze relative alla dietoterapia ai singoli casi. Conoscenze • Conoscere le possibili cause di contaminazione degli alimenti e le possibili conseguenze sulla salute. • Conoscere le condizioni ambientali più favorevoli per lo sviluppo dei microrganismi • Conoscere le principali tossinfezioni alimentari e capire la loro relazione con la scarsa qualità igienica degli alimenti o di un servizio ristorativo. • Conoscere le principali tecniche di conservazione degli alimenti e l’influenza sul valore nutritivo e commerciale degli stessi • Conoscere le principali differenze tra additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici. • Conoscere la relazione tra corretti stili di vita e patologie a sfondo alimentare. • Conoscere i fabbisogni nutrizionali, nelle diverse fasce di età, in condizioni fisiologiche e patologiche e stabilire un programma nutrizionale corretto. Capacità • Saper mettere in relazione gli agenti contaminanti con la relativa malattia • Comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione della contaminazione dei prodotti alimentari. • Riconoscere gli eventuali additivi alimentari presenti in un prodotto tramite la lettura dell’etichetta alimentare. • Saper individuare le alterazioni degli alimenti mal conservati. • Saper individuare il sistema di conservazione più adeguato alle diverse tipologie di alimenti. • Essere in grado di analizzare cause e conseguenza di una scorretta alimentazione sulla nostra salute. OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscere le principali tossinfezioni alimentari e capire la loro relazione con la scarsa qualità igienica degli alimenti o di un servizio ristorativo; 2. Conoscere quali sono le principali tecniche di conservazione degli alimenti e come influiscono sul valore nutrizionale e commerciale degli stessi; 3. Capire il ruolo degli additivi alimentari (aspetti tecnici e legislativi, innocuità e nocività); 4. Saper mettere in relazione alcune malattie causate da errori alimentari (eccessi e ca52 renze) e relativi nutrienti. 5. Conoscere le linee guida per una sana alimentazione nelle varie età, in modo da poter analizzare criticamene le diete proposte dai mass-media, dalla pubblicità, ecc. 6. Saper organizzare termini in un linguaggio semplice ma comprensibile. PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) Mod.1 IL VALORE SIMBOLICO DEGLI ALIMENTI NELLE GRANDI FEDI RELIGIOSE -Cibo e peccato -Condivisione e cerimoniali -Proibizioni alimentari:cibo e purezza -Regole nella tradizione Ebraica -Regole nella religione Islamica -Regole nella religione Cristiana -Regoli nelle religioni Orientali Mod. 2 NUOVI ALIMENTI E BIOTECNOLOGIE - I nuovi alimenti: alimenti arricchiti, alimenti alleggeriti. - Gli alimenti funzionali: acidi grassi polinsaturi, fitosteroli, antiossidanti, probiotici, prebiotici, simbiotici. - Gli alimenti geneticamente modificati (ogm) e potenziali rischi. Mod. 3 BIOENERGETICA - Metabolismo e standard nutrizionali - Fabbisogno energetico. - Stato di nutrizione e composizione corporea - I LARN e le linee guida Mod. 4 - LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE U.D. 4.1 LA DIETA NELLE DIVERSE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE - Definizioni di: dieta, dietologia, dietetica, dietoterapia. - La dieta nell'età evolutiva: raccomandazioni nutrizionali. - La dieta del neonato e del lattante: allattamento al seno, latte materno, allattamento artificiale, latte formulato. - L'alimentazione complementare. - La dieta del bambino: le basi della corretta alimentazione. - La dieta dell'adolescente: suggerimenti nutrizionali. - La dieta dell'adulto: le basi di una dieta sana. - Le piramidi alimentari. - La dieta in gravidanza. 53 - La dieta della nutrice. - La dieta nella terza età: consigli dietetici. U.D. 4.2 DIETE PARTICOLARI - Comprendere i rischi associati a diete estreme. - Comprendere i rischi che possono derivare dall’uso improprio degli integratori per gli sportivi. - Saper riconoscere analogie, differenze e punti critici tra i vari tipi di dieta e la dieta mediterranea. Mod. 5 - LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE U.D. 5.1 LA DIETA NELLE MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE - Saper descrivere alcune tra le più comuni patologie dell’apparato digerente e malattie epatiche, nelle quali l’intervento dietetico è fondamentale come misura terapeutica. U.D. 5.2 LA DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Saper elencare i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. - Saper esemplificare una dieta per persone affette da malattie cardiovascolari. U.D. 5.3 LA DIETA NELLE MALATTIE DEL METABOLISMO - Comprendere l’importanza dell’obesità come malattia sociale. - Comprendere l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo delle varie malattie metaboliche. - Saper descrivere le due tipologie di diabete mellito. - Saper elencare i fattori di rischio del diabete. - Iperuricemia e gotta - Osteoporosi U. D. 5.4 ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI - Le reazioni avverse al cibo - Diagnosi delle allergie e delle intolleranze - Saper riconoscere le allergie alimentari - Le intolleranze alimentari: al lattosio, celiachia, favismo e fenilchetonuria U.D. 5.5 ALIMENTAZIONE E CANCEROGENESI. DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE - Saper riconoscere i principali fattori di rischio alimentare in alcune patologie tumorali. - Saper proporre strategie alimentari che consentono di formulare diete atte alla prevenzione dei tumori. - Anoressia e Bulimia 54 PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05) Mod. 6 - I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE U.D. 6.1 FATTORI TOSSICI E CONTAMINAZIONE ALIMENTARE - Classificazione dei diversi tipi di contaminazione. - I contaminanti più frequentemente presenti negli alimenti: i fattori antinutrizionali, le ammine biogene, le micotossine, i fitofarmaci, gli zoofarmaci, le sostanze cedute da contenitori o da imballaggi per alimenti, i metalli pesanti, i radionuclidi. U.D. 6.2 CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI Le malattie trasmesse con gli alimenti, agenti biologici e modalità di contaminazione: - I prioni; - I virus:epatite A ed E; - I batteri: riproduzione, spore e tossine batteriche; - I fattori ambientali e la crescita microbica: sostanze nutritive, tempo, temperatura, presenza o assenza di ossigeno, umidità, pH del mezzo, radiazioni. - Le tossinfezioni alimentari, rischio e prevenzione delle tossinfezioni da: Salmonella, Stafilococco, Clostridium perfringens, Clostridium Botulinum, Bacillus cereus, Shigella, Listeria. - I funghi microscopici: lieviti e muffe. - Le parassitosi: Teniasi, Echinococcosi, Ossiuriasi, Trichinosi, Anisakidosi. U.D. 6.3 ADDITIVI ALIMENTARI E COADIUVANTI TECNOLOGICI - Gli additivi alimentari: requisiti legali e classificazione. - I conservanti antimicrobici. - Gli antiossidanti. - Gli additivi ad azione fisica: addensanti, gelificanti e stabilizzanti, amidi modificati, emulsionanti. - Additivi che esaltano o accentuano le caratteristiche sensoriali: coloranti, aromatizzanti, edulcoranti, esaltatori di sapidità. - Principali categorie di coadiuvanti tecnologici. Mod. 7 - LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE U.D. 7.1 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE - La sicurezza alimentare: sistemi di gestione della sicurezza. - La sicurezza alimentare in Europa: rintracciabilità, il "Pacchetto igiene". - L'autocontrollo e il sistema HACCP: HACCP, fasi preliminari dell'HACCP, principi dell'HACCP. - Il controllo ufficiale in Italia. - Le frodi alimentari. - La qualità totale degli alimenti: valutazione della qualità. - Le produzioni di qualità, produzioni territoriali e marchi di tutela: Denominazione d'origine protetta (DOP), Indicazione geografica protetta (IGP), Specialità tradizionale garantita 55 (STG), Prodotti biologici, Prodotti da agricoltura integrata. Criteri metodologici Le lezioni di introduzione agli argomenti sono state di tipo frontale. A questo tipo di lezioni si sono affiancati molti momenti di approfondimento finalizzati ad una più adeguata comprensione e assimilazione dei concetti introdotti. Sono state effettuate delle ore di recupero per un affiancamento alla preparazione dell'esame, questi incontri continueranno fino alla fine del mese di maggio. Strumenti e materiali didattici impiegati - Libro di testo (Scienza e Cultura dell’Alimentazione, Vol. 5, autore A. Machado, editore Posedonia, ISBN 978-88-482-5873-9) - Uso di fotocopie - Tabelle nutrizionali e grafici - Tabelle Larn Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione -Verifiche orali -Prove scritte Nel procedere alla valutazione ho tenuto costantemente presente i seguenti punti di riferimento: · La situazione di partenza di ogni singolo alunno; · L’interesse e l’impegno dimostrati in risposta alle strategie proposte; · Le singole abilità; · La qualità e quantità di conoscenze acquisite; · La padronanza del lessico specifico. Inoltre, per la valutazione globale, intermedia e finale, ho considerato i seguenti elementi: partecipazione, impegno, comportamento, metodo di studio, grado di preparazione, progressione. Il rapporto con le famiglie è stato abbastanza regolare. NOTE AGGIUNTIVE TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 82/ 99 L’INSEGNANTE Carmela Cozzolino NOTE FINALI -segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./….. ALLA DATA DEL …………. L’INSEGNANTE Carmela Cozzolino 56 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE : MATERIA: CUCINA BAIAMONTE ALESSANDRO LABORATORIO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA SETTORE CLASSE: 5^ ACUC Anno Scolastico 2015/2016 57 SITUAZIONE IN INGRESSO (Prerequisiti classe quarta – Livello generale della classe nell’apprendimento della disciplina) Gli strumenti di osservazione utilizzati per la rilevazione dei livelli di partenza sono stati costituiti da colloqui basati principalmente sugli argomenti trattati nell’anno scolastico precedente e da verifiche orali e pratiche sulle abilità operative e organizzative. Il livello di partenza rilevato, attraverso i primi colloqui e verifiche sulle conoscenze, si attesta su posizioni abbastanza modeste. Si evidenzia una preparazione carente soprattutto nella parte teorica; leggermente migliore è il livello della parte pratica, grazie anche ad esperienze di effettuate da alcuni alunni effettuate durante il periodo estivo. La classe ha dimostrato nel corso dell’anno scolastico interesse e partecipazione modesta alla disciplina, anche se persistono evidenti carenze espressive di alcuni alunni ,e diffuse lacune a livello di contenuto per altri. Vi è stata una sufficiente partecipazione al dialogo educativo ,la classe non ha risposto attivamente alle sollecitazioni dell’insegnante per approfondire gli argomenti trattati. Il programma sta procedendo quasi regolarmente . I risultati raggiunti sono complessivamente appena sufficienti per la maggior parte degli alunni, con eccezione di alcuni alunni che si distinguono per impegno e profitto,e non del tutto positivi per pochi alunni. OBIETTIVI DISCIPLINARI In termini di conoscenze: conoscere la situazione presente nel mercato della ristorazione, conoscere e saper valutare i problemi della programmazione, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro, conoscere i reparti del ristorante, i sistemi produttivi e gli impianti della cucina, il servizio per regole, avendo come riferimento sempre la ristorazione commerciale e quella industriale,i vari tipi di servizio e la psicologia di vendita.Conoscere nuove forme di ristorazione come il catering e l’outside banqueting . • In termini di competenze applicative: sapere adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi di ristorazione in funzione del tipo di azienda in cui sono collocati e dalle caratteristiche della domanda. Saper agire all’interno di imprese nel mondo della ristorazione conoscendo le problematiche del settore. • In termini di capacità: avere capacità tecnico pratiche di base, in grado di permettere un facile inserimento nel mondo del lavoro , soprattutto nell' ambito della cucina 58 ;essere in grado lavorare la materia prima ,rispettano la corretta procedura di norme igieniche ,applicare le corrette tecniche di cottura sotto la supervisione di un superiore . OBIETTIVI MINIMI -Esprimersi attraverso un’appropriata terminologia -Conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del personale addetto a un reparto, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro e favorire la comunicazione e l’interscambio funzionale tra i membri -Saper adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del tipo di azienda in cui sono collocati CRITERI METODOLOGICI La progettazione si svilupperà con lezioni teoriche divise in moduli ed unità didattiche e lezioni di laboratorio . La progettazione è suddivisa in modo tale da ottimizzare l’apprendimento e renderlo quindi più omogeneo possibile. La didattica sarà differenziata, al fine di poterla applicare ai casi concreti. Le lezioni saranno frontali, interattive. Ogni singola unità didattica prevede: ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ • Obiettivi. Contenuti Metodi Materiali Strumenti di verifica Tempi. 59 STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI IMPIEGATI Parte del programma è stato svolto nel laboratorio di cucina ,con lezioni tecnico-pratiche di circa 3 ore a settimana. Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, attraverso la trattazione teorica degli argomenti e ricerche. Sono state fornite fotocopie e schemi per arricchire i contenuti. Libri di testo: Cucina gourmet – autore Paolo Gentili- ed. Calderini Cucina gourmet plus- autore Paolo Gentili- ed. Calderini TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONI Strumenti per la verifica formativa: le verifiche avverranno attraverso dibattito orale, test di vario genere, valutazione dei lavori di gruppo. Tale valutazione risulterà fondamentale per l’individuazione di lacune e per l’introduzione di adeguati moduli di recupero Strumenti per la valutazione sommativa: si terrà conto del processo d’apprendimento dell’etica professionale del singolo allievo. La valutazione sarà individualizzata. PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO ALLA DATA DEL 15/05/2016 Parte del programma è stato svolto con lezioni pratiche di cucina ,della durata di circa tre ore a settimana,dove gli alunni sotto la supervisione dell’insegnante hanno preparato dei piccoli menu con piatti della tradizione italiana , spesso rivisitandoli in modo innovativo. Mod. 3 La corretta prassi igienica Unità didattica 1: L’igiene dell’ambiente e degli operatori svolte durante le esercitazioni pratiche -I principi dell’igiene dell’ambiente -Le operazioni di pulizia -Le procedure di disinfezione -Procedure conformi al sistema HACCP per la corretta manipolazione delle degli alimenti durante la trasformazione in laboratorio da materie prime a prodotti finiti. 60 - Principi di igiene della persona il corretto utilizzo della divisa di cucina. Mod.4 Il mercato enogastronomico - Unità didattica 1: classificazione in base all’organizzazione: catering industriale e la ristorazione commerciale Il catering industriale:caratteristiche ;organizzazione;classificazione. La ristorazione sociale La ristorazione sui mezzi di trasporto La ristorazione commerciale tradizionale La ristorazione veloce o neoristorazione Mod. 5 Approvvigionamento e gestioni delle merci Unità didattica 1: La politica degli acquisti - La scelta dei fornitori - I canali di approvvigionamento - Unità didattica 2: - La gestione delle merci - L’ordine delle merci - Il ricevimento e lo stoccaggio delle merci - Unità didattica 3 : - I prodotti alimentari e le gamme - Come riconoscere un pesce fresco - Mod. 6 L’organizzazione della cucina e della produzione Unità didattica 1 - Il centro produzione pasti - La distribuzione con legame differito - La cucina cook & chill Unità didattica 2 - La cucina sottovuoto 61 - La conservazione sottovuoto La cottura sottovuoto Il sistema sottovuoto nell’organizzazione del lavoro La cucina di assemblaggio Unità didattica 3 -L’ organizzazione della produzione per regole - La scelta dei piatti - La standardizzazione delle porzioni - la standardizzazione delle ricette -la tecnica di assemblaggio e i sottogruppi di lavorazione - i menu programmati Mod. 7: Restaurant Management Unità didattica 1 - le funzioni del menu la pianificazione dei menu e dei piatti i menu fissi le regole tecniche del menu fisso la redazione del menu per banchetto i menu con scelta limitata i menu con scelta a prezzi differenziati :la carta Unità didattica 2 - la descrizione del menu e dei piatti spiegare il menu,descrivere i piatti descrivere i piatti con stili diversi i costi in cucina cenni Unità didattica 3 Il banqueting e l’outside banqueting (dispense) - Il banchetto nella storia - L’outside banqueting - Il mercato dell’outside banqueting :domanda e offerta - 62 - L’organizzazione di un evento :ricezione;appuntamento;il contratto ;la fase operativa. PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO Mod. 10 :La cottura degli alimenti Unità didattica 1 - La classificazione e dei sistemi di cottura Le temperature al cuore degli alimenti Cotture in un grasso Cotture in un liquido Cotture in umido Cotture a calore secco TOTALE DELLE ORE DI LEZIONE SVOLTE N° 90 su 120? L'INSEGNANTE Baiamonte Alessandro TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONE SVOLTE N° ALLA DATA DEL 15 maggio 2016 L'INSEGNANTE Prof. Baiamonte Alessandro 63 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE Cerchiè Emanuela MATERIA Inglese CLASSE VAcuc Anno Scolastico 2015/2016 64 SITUAZIONE IN INGRESSO La classe è composta da 23 alunni ma durante l’anno due di essi si sono ritirati definitivamente. Ci sono due alunni DSA e un alunno certificato con differenziato. La classe inizialmente mostra un discreto interesse nei confronti della materia e, dopo le prime valutazioni, la situazione è la seguente: un solo alunno non sufficiente, 10 alunni con un livello sufficiente, 5 alunni con un livello buono, 5 alunni con un livello più che buono. (non sono inclusi i ritirati e l’alunno certificato con differenziato) Nel corso dell’anno gli studenti hanno mostrato un minor impegno e maggiori difficoltà per quanto riguarda l’organizzazione dello studio. Ho notato un atteggiamento più passivo in classe e poca motivazione verso un concreto apprendimento della lingua e dei contenuti. Il programma è stato in parte concordato con gli studenti per quanto riguarda gli argomenti di civiltà e il workshop sul menù vegetariani/vegani, questa scelta è servita a motivare gli studenti coinvolgendoli in prima persona sulla ricerca dei materiali e dei contenuti. Ad oggi la situazione è la seguente: 3 alunni non del tutto sufficienti, 11 alunni sufficienti, 4 alunni con un buon livello, 3 alunni con un livello più che buono. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA OBIETTIVI DISCIPLINARI Competenze • Comprendere ed eseguire mansioni legate alle attività tipiche della cucina • Comprendere e saper spiegare ricette tipiche del territorio, nazionali, ed internazionali • Conoscere il lessico relativo a diete specifiche • Predisporre menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. 65 • Saper trattare con fornitori per l'acquisto e la gestione amministrativa di attività enogastronomiche • Conoscere ed applicare le normative di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti enogastronomici • Saper redigere il proprio CV Conoscenze - Strategie di esposizione orale e d'interazione con l'interlocutore Strutture morfosintattiche adeguate ai contesti di riferimento Modalità di produzione di testi comunicativi scritti e orali, anche con l'ausilio di strumenti multimediali Strategie di comprensione globale di testi relativamente complessi, in particolare riguardanti il settore d'indirizzo Lessico e fraseologia convenzionale del settore d'indirizzo Aspetti socio-culturali della lingua inglese e del linguaggio specifico di settore Modalità basilari della traduzione di testi tecnici di settore Capacità - Esprimere le proprie opinioni con relativa spontaneità nell'interazione orale - Comprendere idee principali, elementi di dettaglio e punto di vista in testi orali in lingua standard - Comprendere globalmente messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi riguardanti argomenti relativi al settore d'indirizzo - Produrre, nella forma scritta e orale, brevi sintesi e commenti coerenti su esperienze e situazioni relative al proprio settore di indirizzo - Utilizzare lessico e fraseologia di settore - Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in inglese relativi all'ambito di studio e di lavoro e viceversa - Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della comunicazione interculturale 66 PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) Module 1 Types of accommodation The hospitality industry The stressful side of supper clubs Module 2 Kitchen areas Module 3 Ordering and storing food Different kind of suppliers Module 5 Religious menus Module 6 Organic food and genetically modified organisms The Mediterranean diet Food intolerances and allergies Alternative diets: vegetarianism ad macrobiotics Project work: students have planned their own menus for a diner with both vegetarian and macrobiotic customers, (they will propose the teachers their menus in English handing out a copy in Italian for the teachers to follow, they are allowed to check the Italian version during the exam). Dossier Culinary habits: British cuisine traditions and festivities Burns night St. Patrick Day Shrove Tuesday Easter and Christmas 67 American Cuisine Traditions and festivities Thanksgiving Day Halloween Kwanzaa Food and religious festivals Wesak Diwali Rosh Hashanah Further reading: A winning business idea; history of McDonald’s Carlo Petrini and Slow Food: three main principles against the philosophy of fast food A tour of Italy: Liguria, Toscana, Piemonte: typical dishes, regional recipes and products. PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05) Curriculum vitae Personal file Criteri metodologici L'insegnamento si svolge attraverso lezioni frontali che si alternano con momenti di lavoro a coppie e/o a piccoli gruppi, ma anche possibilità di attività di carattere interdisciplinare. I moduli presentati vengono affrontati attraverso la lettura, la traduzione e la discussione corale in classe. Talvolta, quando la loro complessità lo richieda, vengono opportunamente semplificati per favorirne la comprensione e l'assimilazione. Viene utilizzato il CD ROM di corredo al libro di testo per l'ascolto di registrazioni in lingua inglese relative alle tematiche affrontate, e per il confronto costante con la lingua parlata da parlanti nativi. 68 Viene anche utilizzato materiale multimediale – Internet, video, ecc.- per approfondire i vari argomenti in un contesto più ampio e più rispondente agli interessi degli alunni, oltre che per offrire esempi di materiale autentico e per privilegiare la dimensione operativa della conoscenza e una didattica articolata per competenze. Secondo quanto indicato nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa, relativamente alla valorizzazione ed al potenziamento delle competenze linguistiche nelle lingue straniere, si privilegiano strategie metodologiche di tipo laboratoriale tipo webquest, cooperative learning, learning by doing. In generale la metodologia d'apprendimento deve mirare a rendere lo studente autonomo, con l'obiettivo principale di sviluppare competenze spendibili nel mondo del lavoro e nella sua dimensione di cittadino partecipe. Strumenti e materiali didattici impiegati Libro di testo e fotocopie Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione Valutazioni orali comprendenti anche i lavori facenti parte della tesina, prove scritte di comprensione con domande aperte e a scelta multipla.. I criteri di valutazione seguiti variano a seconda della tipologia di prove che vengono somministrate. Elementi di valutazione comuni ad ogni tipo di prova scritta, tuttavia, sono: Conoscenza dei contenuti e competenza espositiva Correttezza morfosintattica Efficacia dell’obiettivo comunicativo Correttezza ortografica Comprensione del brano proposto (testo scritto) Correttezza nell’uso delle funzioni linguistiche Per quanto riguarda le prove orali, invece, si tiene conto dei seguenti parametri: 69 1. Conoscenza dei contenuti 2. Conoscenza del lessico/fraseologia specifica dell' indirizzo 3. Efficacia dell'azione comunicativa 4. Correttezza di pronuncia e intonazione 5. Autonomia espositiva 6. Capacità di interagire con l’interlocutore Alla luce di quanto indicato nel Piano Triennale dell' Offerta Formativa, che evidenzia la richiesta, da parte delle associazioni di categoria del settore alberghiero, di una maggiore competenza nelle lingue straniere, si terrà particolarmente conto, nella valutazione sommativa, della competenza nella conversazione settoriale di tipo professionale NOTE AGGIUNTIVE Alunni con disturbi DSA e BES Per gli studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) o con bisogni educativi speciali (BES) vengono pianificati interventi di compensazione delle difficoltà e di riduzione del carico delle verifiche sia scritte che orali sulla base del PDP. Le valutazioni scritte possono essere proposte, sebbene in forma “ridotta” e modulando le richieste, in base alle possibilità dell’alunno, e fornendo gli strumenti compensativi e dispensativi richiesti. In caso di esiti negativi, si provvederà a svolgere colloqui orali. NOTE: gli alunni DSA hanno sostenuto prove di comprensione a scelta multipla o domande chiuse vero/falso. Le prove orali prevedevano mappe concordate con il docente. Terza prova: sono state somministrate due tipologie di prove. La prima prova è stata una prova mista (B/C: due domande aperte e quattro a scelta multipla con uso del dizionario bilingue, i DSA hanno invece affrontato 10 domande a scelta multipla con uso del dizionario bilingue) la seconda prova consisteva in dieci domande a scelta multipla per tutti con 70 uso del dizionario bilingue. TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 74/99 L’INSEGNANTE TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N 74/99 ALLA DATA DEL …………. L’INSEGNANTE ………………….. 71 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE INSEGNANTE: VANNUCCI GIULIA MATERIA: LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE CLASSE: 5 A cuc Anno Scolastico 2015 / 2016 72 SITUAZIONE IN INGRESSO La classe 5Acuc, composta da 23 studenti, ha dimostrato nel complesso un buon interesse per la lingua francese, tuttavia il livello di preparazione non è omogeneo. Alcuni studenti presentano buone abilità nella lingua, mentre tre, quattro alunni sono più deboli, specialmente nell’esposizione orale. Vi sono due alunni con DSA e un alunno che segue un percorso differenziato ed è seguito dall’insegnante di sostegno. Per i suddetti studenti si sono impiegati strumenti compensativi e dispensativi ed è stato dato maggiore peso in fase di valutazione alle prove orali rispetto a quelle scritte. Da evidenziare i notevoli progressi realizzati da uno degli alunni con DSA, il quale, nonostante alcune difficoltà iniziali, ha seguito con interesse ed impegno costante il percorso didattico conseguendo buoni risultati. L’alunno, meritevole anche per il comportamento rispettoso e partecipe ha migliorato il suo livello iniziale sia nella comprensione scritta sia all’ orale anche se con alcuni errori di pronuncia e di ortografia. Poiché la classe presenta una maggiore difficoltà nella produzione orale rispetto a quella scritta, oltre a difficoltà di pronuncia, all’inizio del secondo quadrimestre si è scelto di svolgere alcune attività di tipo comunicativo, privilegiando l’interazione orale in situazione in contesti autentici con lo scopo di sviluppare una maggiore autonomia negli studenti e di consolidare le competenze di base per rendere praticabile il percorso di avvicinamento al lavoro. Per quanto riguarda la comprensione sia orale che scritta il livello rilevato è più che sufficiente. Il clima di classe è stato, nel corso dell’anno, sereno e abbastanza collaborativo e i ragazzi hanno interagito positivamente nelle relazioni interpersonali. Tuttavia non sempre attenzione ed impegno sono stati costanti, e gli studenti devono essere spesso sollecitati e motivati; solo in qualche caso la partecipazione è stata vivace e costruttiva anche durante le attività di socializzazione, di discussione e di confronto. Inoltre alcuni allievi si sottraggono alle verifiche orali e mancano di un metodo di studio adeguato. 73 Negli ultimi mesi il gruppo nel complesso ha perso motivazione e attenzione, forse derivante dal sapere che la lingua francese non è stata inserita come materia agli Esami di Stato, con conseguente calo dell’impegno e nello svolgere i compiti assegnati. Il profitto risulta generalmente sufficiente, ma si riscontra uno studio piuttosto mnemonico e con scarsa elaborazione personale. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Si rimanda ala programmazione disciplinare di dipartimento. OBIETTIVI DISCIPLINARI L’insegnamento di LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE segue il QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO DELLE COMPETENZE DI LIVELLO B1 (adattato alla classe) Competenze Competenze specifiche - Utilizzare il lessico di base e il lessico della microlingua, interpretare alcuni fatti e caratteristiche relative alla cultura e alla civiltà dei Paesi di cui si studia la lingua - Comprendere testi scritti di ambito settoriale (ricette, menu, testi descrittivi di carattere enogastronomico e culturale) - Comprendere e commentare testi letterari e di attualità. - Comprendere e produrre testi scritti di ambito settoriale relativi ai Paesi presi in esame - Essere in grado di svolgere brevi conversazioni di ambito quotidiano con clienti nell’ambito della ristorazione e di sostenere un colloquio di lavoro. - Essere in grado di parlare di vini tipici e liquori tipici. Conoscenze Conoscenze culturali di base e tecniche del settore con riferimento a: - Enogastronomia regionale francese e dei principali Paesi francofoni - Risorse enogastronomiche, culturali e ambientali del territorio 74 - Abbinare piatti e bevande Capacità Capacità tecnico professionali - Utilizzare strumenti informatici per la traduzione di menu - Redigere e spiegare un menu - Fornire informazioni sull'origine di alcuni prodotti e sulla loro lavorazione - Produrre semplici testi scritti in modo corretto e con un lessico appropriato. - Comprendere e farsi capire parlando di argomenti specifici PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) Modulo 1. L’alimentation et la santé UdA 1. L’équilibre alimentaire UdA 2. La pyramide alimentaire UdA 3. Le régime méditerranéen UdA 4. Le régime végétarien UdA 5. La démarche HACCP Modulo 2. Régions et gastronomie UdA 1. La Bretagne et la cuisine bretonne UdA 2. Des crêpes et des galettes (crêpes Suzette) UdA 3. La Normandie et la gastronomie Normande UdA 4 Le Cidre, le Calvados, les Fruits de mer Modulo 3. Le vin et son terroir UdA 1. La Bourgogne viticole et les cépages 75 UdA 2. Le pain d’épice et la moutarde de Dijon UdA 4. La dégustation UdA 5. Le vocabulaire du vin et la décantation UdA 6. Le mariage des vins et des mets Modulo 4. Interculture et immigration (fotocopie) UdA 3. L’interculture : comprendre l’autre contre les stéréotypes et les préjugés UdA 4 Tahar Ben Jelloun UdA 5 Il a la peau brune, des cheveux crépus UdA 6 Comment savoir si on est raciste Modulo 5 Le monde Francophone UdA 1 La francophonie : Les DROM et les COM UdA 2. La Suisse et sa cuisine UdA 3. Le fromage suisse et les spécialités suisses: la raclette et la fondue UdA 4. Du cacao au chocolat UdA 5. Le Maghreb UdA 6. La cuisine maghrebine et le couscous Visione di video : - Recette du Couscous marocain aux légumes - La viande rouge est probablement cancérogène (Le Monde) - La dorade au gros sel Materiale fotocopiato - Comment écrire une lettre de motivation - Réussir son CV - Lettura e commento di un articolo relativo ad un' intervista all'allenatore francese Deschamps in seguito ai tragici avvenimenti di Parigi. Criteri metodologici 76 Il metodo didattico induttivo e comunicativo/situazionale ha permesso il potenziamento delle quattro abilità di base e lo sviluppo progressivo di una maggiore autonomia. Sono state svolte lezioni frontali dialogate attraverso schemi e mappe concettuali, lezioni interattive e lavori di gruppo (attività di ricerca ed elaborazione) riguardanti la lettura, traduzione e comprensione di testi di carattere generale, settoriale e letterario e attività orali e scritte al fine di selezionare le informazioni essenziali e sviluppare la capacità di rielaborazione ed autonomia delle conoscenze acquisite. L’apprendimento della lingua è avvenuto mediante l’uso del materiale linguistico in contesti situazionali di carattere pratico in ambito professionale volto all’acquisizione di una competenza linguistica (ricettiva e produttiva) che consenta agli studenti di servirsi della lingua in modo adeguato al contesto specifico e studio dei vocaboli del settore alberghiero. (simulazioni al ristorante: prenotazioni, spiegazioni dei menù, jeux de rôle). Si è utilizzato inoltre del materiale autentico ed audiovisivo (articoli forniti in fotocopia e siti web) come argomenti di approfondimento per ampliare le conoscenze e il lessico relativo a situazioni, eventi, problemi del settore di competenza. Strumenti e materiali didattici impiegati Libro di testo Nouvelles Escapades Gourmandes, B.Monaco, A. Bailly, edizioni Eurelle Materiale fotocopiato fornito dall’insegnante Supporti informatici: LIM, materiale audiovisivo, uso di internet Uso del lettore CD: testi autentici registrati Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione Sono state svolte 2 verifiche scritte nel primo quadrimestre e 2 verifiche scritte nel secondo quadrimestre e due prove orali per quadrimestre. Prove oggettive strutturate: vero/falso, scelta multipla, riempimento Prove di ascolto di testi di tipo settoriale 77 Quesiti a risposta aperta. PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05) UdA 6. La Belgique et sa gastronomie NOTE AGGIUNTIVE … TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 85 / 99 L’INSEGNANTE Vannucci Giulia NOTE FINALI -segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./….. ALLA DATA DEL …………. L’INSEGNANTE ………………….. 78