Scuola Secondaria di 2° Grado

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Scuola Secondaria di 2° Grado
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “MAZZINI”
Scuola secondaria di 1° grado – Istituto Tecnico Economico
Piazza Simoncini 1 - 06063 Magione (PG)
C.F. 94127250549 – tel. 075843593 – fax 075843575
Sito web: www.omnicomprensivomagione.gov.it email: [email protected]
PEC: [email protected]
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
2016/17 2018/19
EX ART.1,COMMA 14, LEGGE N.107/2015
Scuola Secondaria di II° grado
G.Mazzini di Magione
INDICE
1. La scuola e il territorio: contesto culturale, sociale ed economico
1.1. Magione in cifre
1.2. Stranieri a Magione: un microcosmo in continua evoluzione
1.3. Natura, Cultura e Turismo a Magione
1.4. Economia magionese
1.5. L’Istituto Tecnico Economico di Magione: studio, dimensione umana e qualità della vita
1.6. ITE: Riferimenti normativi recenti
1.7. Diplomi rilasciati dall’ITE
1.8. Proseguimento del percorso di studi
1.9. Professioni post diploma
1.10.
Punti di forza e di debolezza emersi dal processo di autovalutazione di istituto
2. Piano di Miglioramento (PdM)
2.1. Obiettivi di processo – risultati attesi
2.2. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo e possibili esiti
2.3. Tempi di realizzazione, risorse economiche e monitoraggio delle attività
3. Scelte educative
4. Scelte organizzative
4.1. Organizzazione oraria giornaliera
4.2. Dipartimenti
5. Scelte metodologico-didattiche
6. Progettazione curriculare
6.1. Orario settimanale discipline ITE (Indirizzo Amministrazione finanze e marketing)
6.2. Orario settimanale discipline ITE (Turismo)
6.3. Dipartimento materie letterarie –Arte e territorio
6.4. Dipartimento discipline giuridico-economiche
6.5. Dipartimento delle lingue straniere
6.6. Dipartimento di matematica
6.7. Dipartimento delle discipline scientifico-tecnologiche
6.8. Alternanza scuola-lavoro
6.9. Piano annuale dell’inclusione (PAI)
6.10.
Dimensione europea dell’insegnamento
7. Progettazione extracurricolare
7.1
7.2
Le attività progettuali dell’istituto
Contenuti e finalità dei progetti ITE
8. Piano nazionale della scuola digitale (PNSD)
9. Piano di formazione del personale
10. Risorse umane
10.1.
Organigramma di istituto
10.2.
Potenziamento
10.3.
Elenco docenti ITE
10.4.
Fabbisogno di personale
11. Risorse strutturali ed infrastrutturali
12. ALLEGATI
•
•
•
•
•
Regolamento d’Istituto
Patto di corresponsabilità
Regolamento viaggi d’istruzione
Regolamento sezione musicale
Piano di emergenza
1. LA SCUOLA E IL TERRITORIO
CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO
1.1) Magione in cifre
Il comune di Magione è uno degli otto comuni del Comprensorio del Trasimeno, assieme a Città
della Pieve, Panicale, Paciano, Piegaro, Castiglione del Lago, Tuoro, Passignano sul Trasimeno.
Dal 2001 al 2014 ha avuto un forte incremento della popolazione, raggiungendo - soprattutto tra il
2102 e il 2014, caratterizzati da forte immigrazione - i 14.870 residenti. Le famiglie sono 6077.
L’età media dei magionesi è di 44,5 anni, con il 62,4% appartenente alla fascia d’età 14-65 e il
23% over 65. Su 14.870 residenti, 1500 sono stranieri. Il reddito medio al 2011 è di 11.517 euro, il
tasso di natività nel 2014 di 8,9.
1.2) Stranieri a Magione: microcosmo in continua evoluzione.
I flussi migratori, in aumento tra il 2006 e il 2010, negli ultimi cinque anni di crisi economica e
occupazionale italiane, hanno registrato un massiccio rientro di stranieri nei paesi d’origine o in
‘fuga’ lavorativa dal territorio lacustre. Gli stranieri a Magione, secondo le statistiche, provengono
in prevalenza dall’Europa, 972 persone, (distribuite quasi a metà tra Unione europea e Europa
Centro Orientale); dall’Africa, 326 persone, dall’America, 116 persone; dall’Asia 86 persone.
1.3) Natura, cultura e turismo a Magione
Il comune di Magione è ricco di parchi naturali, luoghi d’interesse paesaggistico, castelli, palazzi
storici, chiese, monumenti, musei, biblioteche, archivi, beni archeologici, luoghi culturali. Molti i
personaggi e gli eventi storici significativi, e numerosi gli spettacoli, le manifestazioni, le iniziative
a carattere naturalistico-culturale, ed enogastronomico, in tutti i periodi dell’anno.
1.4) Economia magionese
Il territorio di Magione oscilla tra la secolare vocazione agricola e artigianale e il più recente e
moderno terziario, fatto di piccole e medie imprese, spesso a carattere familiare, soprattutto
nell’ambito turistico.
1.5) L’Istituto Tecnico Economico: studio, dimensione umana e qualità della vita
L’Istituto Tecnico Economico Statale di Magione è attualmente l’unica scuola superiore presente
nel territorio. Nato nel 1988 come sede distaccata dell’ITC ‘Capitini’ di Perugia, l’ITE oggi fa parte
dell’Istituto Omnicomprensivo ‘Mazzini’ di Magione. Ha sede presso gli uffici modernamente
ristrutturati delle storiche Cementerie di Magione. Partito con due classi di biennio e pochi alunni
nel 1987, la scuola superiore magionese è giunta alle attuali 8 classi, 100 alunni, e 2 corsi
quinquennali di studio (Indirizzo Amministrazione-Finanza-Marketing e dal 2011, istituito dalla
Riforma Gelmini, l’Indirizzo Turismo) a conclusione dei quali, per superamento di Esame di Stato,
si rilasciano 2 diplomi diversi: rispettivamente, il diplomi di Tecnico in Amministrazione, Finanza e
Marketing e quello di Tecnico del Turismo. Scuola superiore ‘a dimensione umana’, collocata in un
contesto storico- paesaggistico ai confini con i territori delle province di Perugia, Siena e Arezzo,
l’ITE di Magione ha progressivamente costruito la sua struttura identitaria radicandosi, progetto
dopo progetto, in un territorio a prevalente vocazione agricolo-turistico-commerciale, attento alle
tradizioni e alla qualità, ma anche all’innovazione.
1.6) ITE: Riferimenti normativi
Il D.P.R. n.88 del 15 marzo 2010, regolamento applicativo dell’art. 64 comma 4 del decreto legge
25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133, sul riordino degli istituti
tecnici, ha introdotto alcune importanti novità, che si ritiene opportuno richiamare.
• Gli Istituti tecnici economici comprendono due indirizzi: Amministrazione, Finanza e
Marketing (che prevede le seguenti ulteriori articolazioni: Relazioni internazionali e
Sistemi Informativi Aziendali) e Turismo;
• L’orario complessivo annuale è determinato in 1056 ore, corrispondenti a 32 ore
settimanali di lezione per ognuna delle cinque classi del corso;
• In particolare nel primo biennio sono previste, per ogni anno, 660 ore di attività e
insegnamenti di istruzione generale e 396 ore di attività ed insegnamenti obbligatori
d’indirizzo ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione;
• Nel secondo biennio sono previste, per ciascun anno, 495 ore di attività ed insegnamenti
di istruzione generale e 561 ore di attività ed insegnamenti obbligatori e d’indirizzo;
• Il quinto anno è anche esso articolato in 495 ore di attività ed insegnamenti di istruzione
generale ed in 561 ore di attività ed insegnamenti obbligatori e di indirizzo.
1.7 Diplomi rilasciati dall’ITE: il percorso quinquennale dell’istituto tecnico economico si
conclude, previo superamento dell’Esame di Stato, con il conseguimento del Diploma di istruzione
secondaria superiore relativo agli indirizzi di Amministrazione-Finanza-Marketing e Turismo.
1.8 Proseguimento del percorso di studi: il diploma ITE consente, a chi voglia proseguire gli
studi, l’accesso ad ogni facoltà universitaria, agli istituti Tecnici Superiori, a stage, master, corsi di
perfezionamento, corsi professionalizzanti di ogni genere.
1.9 Professioni post diploma:
il diploma ITE dà immediatamente accesso al mondo del lavoro.
Settore Amministrazione, Finanza e Marketing: ragioniere commercialista e dottore
commercialista; avvocato, magistrato, mediatore legale e familiare; imprenditore, libero
professionista e commerciante; esperto analista contabile; promoter finanziario e commerciale;
esperto di marketing e agente di commercio; programmatore informatico; amministratore di
condominio e agente assicurativo; consulente del lavoro, agente finanziario; esperto multimediale
d’impresa.
Settore Turismo: addetto alla gestione di ristoranti, agriturismi, bar, bed@breakfast, country
house, beauty farm, alberghi, campeggi, case-vacanza, pizzerie, musei; economista del turismo e
operatore dei beni culturali; tour operator di agenzie di viaggio; programmatore turistico e
promoter di pacchetti turistici; guida turistico-ambientale e accompagnatore turistico; tecnico di
agenzie immobiliari ed esperto real estate; operatore turistico e culturale per la valorizzazione e
promozione del territorio (arte, paesaggio, tradizioni); promoter multimediale dell’immagine del
territorio e d’impresa turistica; esperto di itinerari, percorsi culturali, naturalistici ed
enogastronomici e promoter di eventi a tema; esperto in relazioni con il pubblico in italiano e in
diverse lingue straniere.
1.10 Punti di forza e di debolezza emersi dal processo di autovalutazione di istituto
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
CONTESTO E RISORSE
La maggior parte degli studenti con genitori Il contesto socio-economico di provenienza
stranieri sono di seconda generazione.
degli studenti risulta medio-basso.
L'incidenza degli studenti con cittadinanza non
italiana è significativa ma in decrescita a causa
della diminuzione delle opportunità lavorative.
Ci sono gruppi di studenti che provengono da
contesti particolarmente svantaggiati.
Il territorio in cui e' collocata la scuola si affaccia
sul lago Trasimeno ed è caratterizzato da attività
agricole, ittiche, artigianali, commerciali e
turistiche.
Esiste nel territorio una struttura comprensoriale
ben organizzata per i servizi sociali.
Le proloco e centri di educazione ambientale
collaborano con l'istituzione scolastica.
Gli enti locali comune e provincia collaborano
con l'istituzione scolastica cercando di far fronte
alle necessità pur nei vincoli di bilancio.
Il comune sostiene con un proprio contributo il
POF e mette a disposizione le proprie strutture per
l'attività della scuola (teatro, palazzetto dello
sport).
Non sono presenti nel territorio attività
imprenditoriali medio- grandi e le attività
esistenti risentono della crisi economica.
Non è potenziata la sinergia tra i vari soggetti e
le diverse competenze operanti nel territorio.
La scuola partecipa a progetti e bandi per il Le strutture e le infrastrutture tecnologiche
reperimento di risorse.
devono essere aggiornate ed implementate.
Manca una attività strutturata di fund-raising.
La percentuale di Docenti con certificazioni
(linguistiche, informatiche,...) è molto bassa.
ESITI
La percentuale di studenti non ammessi alla classe La percentuale di alunni con giudizio sospeso è
successiva è bassa rispetto alla media umbra e nel complesso più alta della media umbra e
nazionale.
nazionale.
I criteri di valutazione adottati dalla scuola sono
adeguati a garantire il successo formativo della
maggior parte degli studenti.
Gli studenti che abbandonano la scuola sono in
numero molto limitato.
Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove
INVALSI e' ritenuto affidabile per entrambi i
gradi, conoscendo l'andamento abituale delle
classi.
La scuola valuta le competenze di cittadinanza
degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo
viluppo del senso di legalità e di un'etica della
responsabilità, la collaborazione e lo spirito di
gruppo) attraverso il voto di comportamento per il
quale ha adottato criteri di valutazione comuni.
La scuola valuta le competenze chiave degli
studenti come l'autonomia di iniziativa e la
capacità di orientarsi attraverso l'osservazione del
comportamento. Il livello delle competenze
chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti
nel loro percorso scolastico è complessivamente
buono anche se rimangono alcune criticità.
I risultati degli studenti nel successivo percorso di La scuola non monitora in modo sistematico e
studio (s.s. di II°) sono in linea con i livelli di strutturato i risultati a distanza degli studenti
uscita.
per entrambi i gradi.
Una percentuale superiore alla media nazionale e
locale degli studenti che hanno seguito il
consiglio orientativo è stata promossa al termine
del primo anno della secondaria di II° mentre gli
studenti che non hanno seguito il consiglio
orientativo sono stati promossi in misura
sensibilmente inferiore rispetto ai riferimenti.
PROCESSI-PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
Il curriculum delle competenze trasversali nella
s.s. di I° è presente nel POF ma non è
specificatamente declinato per annualità.
Gli obiettivi e le abilita'/competenze da
raggiungere
attraverso
i
progetti
di
ampliamento dell'offerta formativa nei due
gradi di scuola vengono individuati in modo
chiaro nelle singole schede-progetto ma non
sono riportate nel POF
Le attività di ampliamento dell'offerta formativa Gli obiettivi e le abilita'/competenze da
sono progettate sulla base del curricolo di istituto. raggiungere
attraverso
i
progetti
di
ampliamento dell'offerta formativa nei due
gradi di scuola vengono individuati in modo
chiaro nelle singole schede-progetto ma non
sono riportate nel POF.
Il curricolo di istituto per la scuola secondaria
di II° non è stato elaborato e fa riferimento
diretto ai documenti ministeriali.
Gli aspetti del curricolo che vengono valutati in
modo strutturato sono le conoscenze e le abilità.
La scuola adotta criteri di valutazione comuni per
tutti gli ambiti e tutte le discipline.
La scuola utilizza prove di ingresso strutturate per
classi
Le competenze sono valutate principalmente in
relazione alle certificazioni ma è necessaria
una maggiore strutturazione comune di prove
autentiche e rubriche condivise.
Mancano per alcune discipline griglie di
correzione comuni per le prove strutturate per
parallele soprattutto in matematica e scienze,
lettere, lingue straniere.
La scuola progetta e realizza interventi didattici
specifici a seguito degli esiti della valutazione sia
per classi parallele che per classi singole.
classi parallele.
Mancano per la maggior parte delle discipline
prove intermedie e finali strutturate in modo
sistematico per classi parallele.
La scuola organizza i laboratori individuando La scuola necessita di maggiori e aggiornati
figure responsabili dei materiali e della fruizione supporti didattici dentro le classi, soprattutto in
degli spazi nonché figure strumentali di campo tecnologico.
coordinamento generale. Gli studenti hanno pari
opportunità di fruire degli spazi laboratoriali.
I supporti didattici nelle classi sono curati dai
singoli docenti e dalle figure specifiche e
strumentali di riferimento.
La scuola, in mancanza di risorse finanziarie,
ottimizza la strumentazione in campo tecnologico
anche utilizzando software open source, fruibile
dagli alunni anche in contesti extrascolastici.
L'orario scolastico curricolare ed extracurricolare
è strutturato per garantire le numerose offerte
formative (per s.s. I°, tempo normale e
prolungato, indirizzo musicale; per s.s. II°
indirizzo tecnico AFM e Turismo).
L'articolazione dell'orario scolastico è adeguata
alle esigenze di apprendimento degli studenti: i
progetti
e
le
iniziative
di
potenziamento/approfondimento, di recupero
vengono gestiti sia in orario curricolare che
extracurricolare attraverso specifiche attività
programmate e definite nel POF.
La durata delle lezioni risponde alle esigenze di
apprendimento degli studenti.
La s.s. di II° adotta un orario flessibile per
adattarsi alle difficoltà del trasporto pubblico.
La scuola condivide con i genitori e gli alunni il
Patto di Corresponsabilità e il regolamento di
istituto pubblicati anche nel sito istituzionale.
Il POF prevede progetti volti allo sviluppo delle
competenze sociali e di cittadinanza. In casi
particolari vengono attivati progetti specifici
basati
su
azioni
costruttive.
La scuola organizza incontri con le forze
dell'ordine, con gli operatori socio-sanitari, con
soggetti istituzionali e con esperti per
l'informazione e la prevenzione. L'istituto
favorisce la promozione delle competenze sociali
attraverso l'assegnazione di ruoli di responsabilità,
attività di cura di spazi comuni, sensibilizzazione
al rispetto dell'ambiente (raccolta differenziata,
riqualificazione aree verdi), conoscenza e
valorizzazione dei beni culturali.
Mancanza di una struttura organizzativa che
coinvolga gli studenti nella promozione e nel
coordinamento di tutte le azioni volte al
rispetto delle regole di convivenza civile.
La scuola realizza attività che favoriscono
l'inclusione degli studenti con disabilità sia nel
gruppo classe che nei progetti di istituto.
Alla
formulazione
dei
Piani
Educativi
Individualizzati
e al loro periodico aggiornamento partecipano
anche gli
insegnanti curricolari. Il raggiungimento degli
obiettivi
definiti
nei
Piani
Educativi
Individualizzati viene monitorato con regolarità
dal consiglio di classe.
La scuola analizza le situazioni di BES (L.104,
DSA, altre tipologie)anche attraverso colloqui con
esperti esterni e ricerca adeguate modalità di
intervento per garantire pari opportunità. La
scuola realizza attività di accoglienza e
integrazione per gli studenti stranieri da poco in
Italia anche con laboratori di Italiano L2.
La scuola aderisce ad un protocollo con ASL e
servizi sociali del territorio per il sostegno alla
disabilità e ad una rete di scuole per l'inclusione.
Sono attivati per la S.S. di I° interventi di
psicologi sui temi dell'affettività e delle emozioni;
per la S.S. di II° servizi di consulenza psicologica
e sportello d'ascolto.
Necessità di potenziare la sensibilità e la
formazione verso le i BES per rispondere alle
specifiche esigenze con modalità diversificate.
I PDP devono rappresentare meglio le diverse
tipologie di bisogno educativo speciale (BES)
e di disturbo specifico di apprendimento
(DSA).
L'uso di strumenti compensativi e misure
dispensative non è ancora prassi consolidata
per tutti.
Manca attualmente un progetto d'istituto su
temi interculturali che vengono affrontati
principalmente a livello di singola disciplina.
Per rispondere alle difficoltà di apprendimento
degli studenti vengono utilizzate le seguenti
modalità:
1)adeguamento della programmazione;
2) individuazione degli obiettivi minimi;
3) attivazione di interventi di recupero in orario
curricolare ed extracurricolare.
La scuola favorisce il potenziamento degli
studenti con particolari attitudini disciplinari
attraverso una costante valorizzazione nelle
attività curricolari e progettuali(ECDL, Giochi
Matematici,
certificazioni
linguistiche,
partecipazione a iniziative, concorsi ed eventi a
carattere culturale e sportivo, giornalino
scolastico, assegnazione di borse di studio,
alternanza scuola-lavoro,...).
Gli studenti che presentano maggiori difficoltà
di
apprendimento sono generalmente quelli che
evidenziano problematicità personali, familiari
e socio-culturali.
La partecipazione degli alunni ai corsi di
recupero talvolta non è assidua.
La scuola non ha ancora organizzato un
supporto pomeridiano per lo svolgimento dei
compiti. Se ne prevede l'attivazione con il
contributo delle famiglie.
Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si
incontrano per scambi di dati e di informazioni
finalizzati alla formazione delle classi e
successivamente nel corso dell'anno si incontrano
per verificare l'andamento scolastico degli
studenti del primo anno della secondaria di I°.
Per garantire la continuita' educativa e per far
conoscere le rispettive offerte formative agli
studenti nel passaggio da un ordine di scuola
Non sono strutturati incontri tra insegnanti
della primaria e della secondaria e tra
insegnanti della secondaria di I° e di II° per la
definizione delle competenze in uscita e in
entrata.
all'altro la scuola organizza:
1) la visita della scuola secondaria da parte degli
studenti della primaria e la visita della scuola
secondaria di II° da parte degli studenti della
secondaria di I°;
2) attività educative per studenti della primaria
con docenti della secondaria e attività educative
per studenti della secondaria di I° con insegnanti
della secondaria di II°;
3) attività educative comuni tra studenti della
secondaria di I° e di II°.
Percorsi e attività di orientamento per la
comprensione di sé e delle proprie inclinazioni
quali ad esempio : Circle time, questionari,
educazione all'affettività, benessere a scuola, e
tutti i progetti di potenziamento dell'offerta
formativa.
La scuola organizza incontri e attività rivolti alle
famiglie, anche in modo individuale, sulla scelta
del percorso scolastico successivo e incontri
individuali degli studenti con i docenti e i
referenti per avere supporto nella scelta della
scuola superiore.
La scuola monitora il numero di studenti che
seguono il consiglio orientativo.
Per l'orientamento post-diploma la scuola realizza
le seguenti attività:
1) collaborazione con soggetti esterni per attività
di orientamento al territorio e alle realtà
produttive e professionali;
2)alternanza scuola-lavoro.
I consigli orientativi della scuola sono seguiti
da un numero minore di famiglie e studenti
rispetto a tutti i riferimenti.
Poca informazione agli studenti sui corsi di
studio universitari e post-diploma.
Poco strutturato il monitoraggio degli studenti
dopo l'uscita dalla scuola secondaria di I° e II°.
E' necessario un aggiornamento degli
insegnanti sui nuovi percorsi della scuola
superiore e dell'università.
PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
Per quanto riguarda la S.S. di II° la missione e le
priorità sono dalla indicazione delle competenze
chiave da sviluppare, dai risultati di
apprendimento attesi, dalla indicazione delle
finalità formative in grado di consentire la
prosecuzione degli studi o l’ ingresso a fini
occupazionali nel mondo del lavoro.
La missione dell'istituto e le priorità sono
condivise all'interno della comunità scolastica e
sono rese note, tramite il POF, pubblicato nel sito
dell'istituto, anche all'esterno, presso le famiglie e
il territorio.
Dai questionari dei genitori degli studenti
risulta che, nonostante la pubblicazione nel sito
e gli incontri con le famiglie, il POF e quindi le
scelte educative e formative operate dalla
scuola, sono poco conosciute.
La scuola pianifica e monitora le azioni per il
raggiungimento dei propri obiettivi attraverso gli
organi collegiali, le riunioni di staff, il nucleo di
valutazione.
Meccanismi e strumenti di controllo sono la
Dai questionari dei genitori degli studenti
risulta che, nonostante la pubblicazione nel sito
e gli incontri con le famiglie, il POF e quindi le
scelte educative e formative operate dalla
scuola, sono poco conosciute.
rendicontazione e i questionari di autovalutazione.
La scuola pianifica e monitora le azioni per il
raggiungimento dei propri obiettivi attraverso gli
organi collegiali, le riunioni di staff, il nucleo di
valutazione.
Meccanismi e strumenti di controllo sono la
rendicontazione e i questionari di autovalutazione.
Essendo il nostro un istituto omnicomprensivo
il consiglio di istituto non prevede la
componente docenti e alunni mentre la
componente
genitori
è
rappresentata
unicamente dal commissario straordinario.
C'è una chiara divisione dei compiti (o delle aree
di attività) tra i docenti con incarichi di
responsabilità e tra il personale ATA.
Viene assicurata la copertura degli insegnanti
assenti
utilizzando le risorse interne e la flessibilità oraria
con
percentuali notevolmente più alte rispetto ai
parametri di riferimento vista la natura e la breve
durata delle assenze.
Utilizzo eccessivo della flessibilità oraria per
specifiche qualifiche.
La percentuale di ore di supplenza retribuite
svolte dagli insegnanti esterni è notevolmente
più bassa rispetto a quella dei riferimenti
regionali e nazionali.
L'ampiezza dell'offerta dei progetti risulta
inferiore ai
riferimenti regionali e nazionali in quanto si
concentra su progettualità anche pluriennali di
natura interdisciplinare o trasversale.
L'allocazione delle risorse economiche è
effettuata in coerenza con le scelte educative
adottate nel POF e salvaguardando, per quanto
possibile, la professionalità dei docenti ma risente
della generale carenza di risorse.
In rapporto all'ampiezza dell'offerta dei
progetti (bassa) la spesa media per progetto
risulta più bassa dei riferimenti. Le risorse
disponibili per i progetti sono inferiori ai
riferimenti.
Vista la scarsità di risorse, quelle disponibili
vengono
utilizzate
principalmente
per
riconoscere l'impegno dei docenti.
I temi per la formazione promossi dalla scuola
hanno riguardato le pratiche didattiche.
La qualita' delle iniziative di formazione
promosse dalla scuola e le relative ricadute
nell'attività ordinaria, sono di volta in volta
monitorate e volte al miglioramento dell'offerta
futura.
La scuola raccoglie parzialmente le esigenze
formative dei docenti e del personale ATA.
La scuola deve promuovere formazione su
temi riguardanti le tecnologie informatiche di
supporto all'attività didattica e gli aspetti
normativi e ordinamenti scolastici, così come
risultato dal questionario docenti elaborato
dalla scuola.
La qualita' delle iniziative di formazione
promosse dalla scuola e le relative ricadute
nell'attività
ordinaria
dipendono
dalla
strutturazione delle modalità e dei contenuti.
La scuola raccoglie le competenze del personale
nei singoli fascicoli che vengono arricchiti anche
attraverso esperienze formative e corsi
frequentati.
La scuola utilizza il curriculum o le esperienze
formative fatte dai docenti per una migliore
gestione delle risorse umane consultando di volta
in volta i fascicoli e accogliendo le proposte
didattiche e progettuali dei docenti competenti.
La scuola incentiva la partecipazione dei docenti a I gruppi di lavoro tematici e spontanei esistono
gruppi di lavoro sulle seguenti tematiche: criteri ed operano ma per la maggior parte dei casi
comuni per la valutazione degli studenti, non sono formalizzati.
certificazione delle competenze, accoglienza,
orientamento, continuità, inclusione.
Sono formalizzati i dipartimenti e lo STAFF e il
nucleo di valutazione.
La scuola ha attivato accordi di rete e
collaborazioni con altre scuole e con soggetti
pubblici (ASL, Comune). Gli accordi con a ASL
riguardano sia il disagio e lo svantaggio sia
affettività, benessere, educazione alla salute. Le
collaborazioni con l'ente locale è diffusa e legata
ad aspetti organizzativi/amministrativi e alla
realizzazione del POF.
La collaborazione con soggetti esterni favorisce il
potenziamento dell'offerta formativa e rafforza
l'azione della scuola nel territorio.
La scuola secondaria di II° organizza stages
aziendali per tutti gli alunni del triennio.
L'amministrazione locale promuove stages per gli
alunni della scuola secondaria di II°.
La scuola non partecipa a strutture di governo
territoriale.
La scuola non ha attivato processi strutturati
per seguire gli alunni nell'inserimento nel
mondo del lavoro, tuttavia organizza attività di
orientamento al lavoro anche in collaborazione
con soggetti esterni.
La scuola accoglie le proposte dei genitori
nonostante i limiti evidenziati nei punti di
debolezza.
La scuola ha realizzato momenti formativi in
collaborazione con le famiglie.
Scuola e genitori collaborano nell'organizzazione
di giornate dedicate all'incontro e allo sport.
La scuola utilizza come strumenti online per la
comunicazione con le famiglie il sito web dell'
istituto e il registro elettronico.
Le famiglie sono poco coinvolte nella
definizione
dell'offerta
formativa
e
nell'elaborazione degli altri documenti rilevanti
perché
il
consiglio
di
istituto
dell'omnicomprensivo è costituito solo dal D.S.
e dal commissario straordinario e non esistono,
al di fuori del consiglio di classe, altri momenti
di incontro formalizzati.
La partecipazione dei genitori della scuola
secondaria di II° è limitata ai momenti
istituzionali.
2. Piano di miglioramento
2.1 Obiettivi di processo- risultati attesi
Tabella A
Obiettivi di
processo
Avvio
definizione
curricolo di
istituto
(secondaria 2
grado).
Risultati attesi
Obiettivo
di
processo
in via di
attuazione
Organizzazion
e di attività di
sostegno allo
studio (ss 1 e 2
grado).
Obiettivo
di
processo
in via di
attuazione
Promozione
della
formazione
sulle
competenze e
sulle didattiche
innovative (ss
1 e 2 grado).
Obiettivo
di
processo
in via di
attuazione
Segmentazione
del curricolo
all'interno
dell'anno per
almeno tre
discipline
prevedendo al
termine una
prova comune
fra sezioni (s.s.
1 e 2 grado).
Obiettivo
di
processo
in via di
attuazione
Indicatori di
monitoraggio
Definizione di prerequisiti e
Programmazione
contenuti standard (saperi
dell'attività nel
irrinunciabili) nelle diverse
piano annuale.
discipline.
Elaborazione dei
prerequisiti e dei
contenuti standard
all'interno dei
dipartimenti.
Regolarità nello svolgimento Attivazione
dei compiti; diminuzione
servizio di
delle insufficienze;
doposcuola; analisi
acquisizione di un metodo di dei comportamenti
studio.
degli alunni che lo
frequentano e dei
loro risultati
scolastici.
Rinnovamento degli ambienti Disponibilità a
di apprendimento, delle
partecipare ai corsi;
metodologie didattiche e dei presenza attiva e
collaborativa
contenuti dell'azione
didattica con effetti positivi
durante i
sui risultati degli alunni in
medesimi.
termini di motivazione,
partecipazione, conoscenze e
competenze.
Aumento dell'omogeneità fra Definizione degli
le classi; maggiore efficacia
obiettivi standard
dell'azione didattica.
nei dipartimenti;
strutturazione di
prove coerenti con
gli obiettivi.
Modalità di
rilevazione
Analisi della
documentazion
e. Confronto
all'interno degli
organi
collegiali.
Incontri
periodici.
Iscrizioni;
firme di
presenza;
questionari di
gradimento;
test finale.
Verbali
dell'attività di
dipartimento;
definizione
delle prove;
report sullo
svolgimento
delle prove;
comparazione
dei risultati nei
consigli di
classe;
rappresentazion
i grafiche
Strutturare
l'organizzazion
e della peer to
peer education
(s.s. 1 e 2
grado).
Obiettivo
di
processo
in via di
attuazione
Sviluppo della
didattica
laboratoriale
per progetti
(s.s. 1 e 2
grado).
Obiettivo
di
processo
in via di
attuazione
Facilitare il processo di
insegnamento-apprendimento
ed aumentare la motivazione.
Miglioramento dei risultati
scolastici sia in termini di
comportamento che di
apprendimento. Sviluppo
delle competenze; creare un
clima di collaborazione e
rispetto.
Facilitazione del processo di
insegnamento-apprendimento
ed aumento della
motivazione. Miglioramento
dei risultati scolastici sia in
termini di comportamento
che di apprendimento.
Sviluppo delle competenze
disciplinari e trasversali.
Verifica unità di
apprendimento
strutturate sulla
peer to peer
education.
Analisi della
documentazion
e.
Presenza della
laboratorialità nella
programmazione
curricolare;
progetti di classe e
di istituto;
collegamento fra
didattica
laboratoriale e
valutazione delle
competenze.
Analisi della
documentazion
e
(programmazio
ne, verbali
consigli di
classe e
dipartimenti,
relazioni
finali);
monitoraggio
svolto dalla
funzione
strumentale
pof; questionari
di
autovalutazione
.
2.2 Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo e possibili esiti
Tabella B
Obiettivi di
processo
Azione
prevista
Avvio
definizione
curricolo di
istituto
(secondaria 2
grado).
Definizione
del curricolo
di istituto
negli incontri
per
dipartimenti.
Organizzazion Attivazione
e di attività di servizio di
sostegno allo
doposcuola.
studio (ss 1 e
2 grado).
Effetti
positivi a
medio
termine
Connotazione
del percorso
in relazione al
profilo
educativo,
culturale e
professionale
dello studente.
Effetti
negativi a
medio
termine
Nessuno.
Migliorament
o dei risultati
degli studenti.
Nessuno.
Effetti
positivi a
lungo
termine
Costruzione di
una identità
chiara
dell'Istituto
che favorisca
l'efficacia
dell'azione
educativa e
didattica.
Riduzione
dell'insuccess
o formativo.
Effetti
negativi a
lungo termine
Chiusura
rispetto ai
processi di
innovazione.
Nessuno.
Promozione
della
formazione
sulle
competenze e
sulle
didattiche
innovative (ss
1 e 2 grado).
Segmentazion
e del curricolo
all'interno
dell'anno per
almeno tre
discipline
prevedendo al
termine una
prova comune
fra sezioni
(s.s. 1 e 2
grado).
Organizzazion
e di un corso
di formazione
sulla didattica
2.0
Definizione di
obiettivi
standard negli
incontri di
dipartimento
per tutte le
discipline e
svolgimento
di prove
comuni alla
fine del primo
e del secondo
quadrimestre
coinvolgendo
le seguenti
discipline:
Italiano,
Matematica,
Inglese.
Strutturare
Corso di
l'organizzazio formazione
ne della peer
sulla
to peer
prosocialità.
education (s.s. Svolgimento
1 e 2 grado).
di attività di
peer to peer
education sia
in relazione
agli obiettivi
disciplinari
che educativi.
Sviluppo della Organizzazion
didattica
e corso di
laboratoriale
aggiornament
per progetti
o sulla
(s.s. 1 e 2
didattica per
grado).
competenze.
Sviluppo della
cultura
dell'innovazio
ne.
Sviluppo di
atteggiamenti
di resistenza
di fronte ai
cambiamenti.
Implementazi
one di
ambienti di
apprendiment
o innovativi
con effetti
positivi sul
processo di
insegnamento
apprendiment
o.
Concentrazion Scambio di
Chiarezza
esperienze e
degli obiettivi. e su alcuni
aspetti
competenze
essenziali a
didattiche con
discapito di
arricchimento
una visione
reciproco di
più ampia.
tutti;
innalzamento
dei risultati
scolastici
degli alunni;
maggiore
omogeneità
fra le classi.
Assenza di
azioni di
bilanciamento
rispetto
all'invadenza
della
tecnologia.
Migliorament
o della
relazione
docentialunni.
Coinvolgere
gli alunni
nelle attività
funzionali al
loro processo
di crescita.
Migliorament
o del clima
relazionale
generale.
Implementazi
one di
pratiche
didattiche
innovative.
Nessuno.
Nessuno.
Sviluppo del
curriculum
per
competenze.
Prevalenza del
saper fare sul
sapere.
Nessuno.
Sviluppo di
atteggiamenti
non adeguati
da parte degli
alunni.
Rinnovamento Nessuno.
dell'azione
didattica.
Competizione
fra docenti.
2.3 Tempi di realizzazione, risorse economiche e monitoraggio delle attività
Tabella C
Obiettivo di
processo
Tipologia di
attività
Avvio
definizione
curricolo di
istituto
(secondaria 2
grado).
Organizzazion
e di attività di
sostegno allo
studio (ss 1 e 2
grado).
Definizione
curriculo di Istituto
all'interno dei
dipartimenti.
Organizzazione di
attività di sostegno
allo studio (ss 1 e 2
grado).
10.000
euro
Promozione
della
formazione
sulle
competenze e
sulle
didattiche
innovative (ss
1 e 2 grado).
Segmentazion
e del curricolo
all'interno
dell'anno per
almeno tre
discipline
prevedendo al
termine una
prova comune
fra sezioni (s.s.
1 e 2 grado).
Corso di formazione
sulla didattica per
competenze e sulla
certificazione delle
competenze.
2.500
euro
Strutturare
l'organizzazio
ne della peer
to peer
education (s.s.
1 e 2 grado).
Definizione degli
obiettivi all'interno
dei dipartimenti.
Programmazione e
svolgimento delle
attività in classe.
Definizione delle
prove comuni e
svolgimento delle
medesime alla fine
del primo e del
secondo
quadrimestre.
Correzione e
confronto.
Attività di peer to
peer education
Corso di formazione
sulla prosocialità
Costo
previsto
3.500
euro
Fonte
finanziari
a
MOF
Contributo
del
Comune
Contributo
da privati
Risorse di
rete
Risorse di
rete
Tempistica
delle attività
Strumenti di
monitoraggio
Settembre Giugno
Relazione dei
responsabili di
Dipartimento
Ottobre Giugno
Registro delle
presenze e delle
attività
Incontri collegiali
Dicembre Marzo
Registro presenze
Questionari di
gradimento
Ricadute sulla
didattica
Settembre Giugno
Relazione dei
responsabili di
dipartimento.
Settembre Giugno
Programmazioni di
classe
Incontri collegiali
Registro presenze
Questionari di
gradimento
Ricadute sulla
didattica
Sviluppo della
didattica
laboratoriale
per progetti
(s.s. 1 e 2
grado).
Corso ECDL,
Giornalino,
Laboratorio teatrale,
Laboratorio teatrale
in lingia inglese,
ricerca storica,
Conoscenza del
territorio,
Cineforum, giochi
matematici, disegno
e stampa in 3D,
laboratorio
musicale, attività
sportive, Italiano
L2.
12.700
euro
FIS
Settembre Contributo Giugno
del
Comune
Contributo
da privati
Programmazioni di
classe
Registro delle
presenze e delle
attività
Incontri collegiali
Prodotti realizzati
Relazioni dei
Referenti di
progetto
3. SCELTE EDUCATIVE
La Scuola secondaria di secondo grado grado di Magione, affiancando i suoi interventi all'opera
delle famiglie e lavorando in maniera sinergica con le altre agenzie educative presenti nel territorio
e con gli Enti locali, si propone di promuovere lo sviluppo della personalità, delle conoscenze, delle
abilità e delle competenze degli allievi, mediante interventi che afferiscono alle aree
dell'educazione, dell'istruzione e della formazione.
Il nostro Istituto, quindi, si propone di:
• Accogliere ogni alunno favorendo il suo inserimento nella nuova realtà scolastica.
• Favorire atteggiamenti di inclusione nei confronti delle differenze, con attenzione ai
cambiamenti della società e della cultura.
• Motivare alla conoscenza fornendo occasioni di esperienze concrete di tipo espressivo,
motorio, linguistico, logico e scientifico.
• Offrire opportunità per la socializzazione, l'interazione e la collaborazione con gli altri.
• Orientare verso scelte consapevoli e preparare alla responsabilità individuale.
• Promuovere una dimensione dinamica dell'apprendimento.
• Promuovere l'autonomia personale e la riflessione critica.
• Realizzare la continuità tra i diversi ordini di scuola.
4. SCELTE ORGANIZZATIVE
4.1 Organizzazione oraria giornaliera
Scansione oraria (Lunedì-Giovedì-Venerdì-Sabato)
Ingresso a scuola
Prima ora
Seconda ora
Intervallo
Terza ora
Quarta ora
Quinta ora
8.25 - 8.30
8.30 - 9.30
9.30 - 10.20
10.20 - 10.35
10.35 - 11.30
11.30 - 12.30
12.30 - 13.30
Scansione oraria (Martedì-Mercoledì)
Ingresso a scuola
Prima ora
Seconda ora
Terza ora
Intervallo
Quarta ora
Quinta ora
Sesta ora
8.25 - 8.30
8.30 - 9.18
9.18 - 10.06
10.06 - 10.54
10.54 - 11.07
11.07 - 11.55
11.55 - 12.43
12.43 - 13.30
Il Martedì e il Mercoledì sono previste ore da 50 minuti. La riduzione oraria è determinata da motivi
di trasporto e viene recuperata dai Docenti e dagli alunni con attività curriculari ed extracurricolari.
4.2 Dipartimenti: I dipartimenti sono articolazioni del collegio docenti. Svolgono un ruolo
principale nella progettazione di Istituto. Nel nostro Istituto sono attivi i seguenti dipartimenti:
Dipartimento di materie letterarie-Arte e Territorio (Italiano, Storia, Storia dell’arte, Religione
cattolica e materia alternativa)
Dipartimento delle discipline giuridico-economiche (Economia aziendale, Diritto, Economia
politica)
Dipartimento delle Lingue straniere (Inglese, Francese, Tedesco)
Dipartimento di Matematica (Matematica)
Dipartimento dei docenti di sostegno
Diapartimento delle discipline scientifico-tecnologiche (Scienze della terra, Fisica, Geografia,
Informatica, Scienze motorie
5. SCELTE METODOLOGICO-DIDATTICHE
Alla base delle scelte metodologiche didattiche si pone la relazione con il singolo alunno, con il
gruppo classe e tra pari al fine di creare un clima sereno e collaborativo che favorisca il dialogo
educativo e il processo di insegnamento-apprendimento. Passaggi fondamentali sono rappresentati
dalla definizione e dalla condivisione delle regole, dal percorso di responsabilizzazione e
dall'ascolto dei bisogni di tutti e di ciascuno. La complessità delle classi richiede un'attenta
pianificazione di tutte le attività e la diversificazione degli interventi.
All'inizio dell'anno si redigono le programmazioni disciplinari annuali in un modello standard
comune a partire dall'individuazione dei bisogni degli alunni nel rispetto dei diversi stili di
apprendimento.
Questa prima fase, condivisa dal Consiglio di classe, pone le scelte degli obiettivi necessari per
valorizzare le eccellenze e per individuare le modalità di recupero e sostegno. La programmazione
di classe, anch'essa su modello standard, prevede la declinazione di obiettivi generali del processo
formativo trasversali alle diverse discipline.
La suddivisione degli alunni in cinque fasce simmetriche rispetto alla fascia centrale della
sufficienza, permette l'individuazione di metodologie e di interventi didattici diversificati come
lavori differenziati o graduati, lavori in coppia di aiuto, lavori di gruppo eterogenei, attività
extracurricolari, adesione a progetti mirati, doposcuola, attività a classi aperte, nonché
partecipazione a spettacoli teatrali, rappresentazioni musicali, conferenze, manifestazioni sportive,
uscite didattiche e viaggi di istruzione.
La valutazione in itinere tiene conto dell'aspetto relazionale e disciplinare di ciascun alunno tale da
consentirgli di attivare un processo autovalutativo significativo.
Per quanto riguarda lo sviluppo, la valutazione e la certificazione delle competenze, oltre alla
osservazione degli alunni in contesti formali ed informali, si utilizzano attività e prove specifiche
come compiti di realtà, giochi di ruolo, simulazioni.
E' infine esigenza condivisa quella del superamento della sola lezione frontale che appare troppo
legata ad una idea trasmissiva del sapere e che lascia poco spazio alla costruzione attiva e
collaborativa propria degli stili di apprendimento delle nuove generazioni.
Vengono utilizzate in particolare le seguenti metodologie e strategie:
• Didattica multimediale
• Didattica laboratoriale
• Peer education
• Cooperative learning
• Problem solving
• Circle time
• Flipped classroom
6) PROGETTAZIONE CURRICOLARE
6.1 Orario settimanale discipline ITE (Indirizzo Amministrazione finanza e marketing)
Materie
Religione o materia alternativa
Italiano
Storia
Prima lingua straniera (Inglese)
Seconda lingua straniera (Francese)
Matematica
Scienze integrate: Chimica
Fisica
Scienze integrate: Scienze della Terra
Scienze integrate: Biologia
Diritto ed Economia
Educazione Fisica
Economia Aziendale
Informatica
Geografia
Diritto
Economia politica
Totale ore
1°
biennio
1^ 2^
1
1
4
4
2
2
3
3
3
3
4
4
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
3
32
32
2°
biennio
3^ 4^
1
1
4
4
2
2
3
3
3
3
3
3
5^
1
4
2
3
3
3
2
6
2
2
7
2
2
8
3
3
32
3
2
32
3
3
32
N.B. Le discipline in grassetto sono quelle caratterizzanti l’indirizzo nel triennio
6.2 Orario settimanale discipline ITE (Turismo)
Materie
Religione o materia alternativa
Italiano
Storia
Prima lingua straniera (Inglese)
Seconda lingua straniera (Francese)
Terza lingua straniera (Tedesco)
Matematica
Scienze integrate: Chimica
Fisica
Scienze integrate: Scienze della Terra
Scienze integrate: Biologia
Diritto ed Economia
Educazione Fisica
Economia Aziendale
Informatica
Geografia turistica
Geografia
Diritto e legislazione turistica
Discipline turistiche e aziendali
Arte e territorio
Totale ore
1°
biennio
1^ 2^
1
1
4
4
2
2
3
3
3
3
4
4
2
2°
biennio
3^ 4^
1
1
4
4
2
2
3
3
3
3
3
3
3
3
5^
1
4
2
3
3
3
3
2
2
2
2
2
3
3
4
2
32
3
4
2
32
3
4
2
32
2
2
2
2
2
2
3
32
2
2
2
2
2
3
32
N.B. Le discipline in grassetto sono quelle caratterizzanti l’indirizzo nel triennio
6.3 DIPARTIMENTO MATERIE LETTERARIE-ARTE E TERRITORIO
Definizione prerequisiti.
Area Linguistica e Storico-sociale
Primo biennio:
area linguistica:
- abilità comunicative in senso generale
- abilità ortomorfosintattiche
- abilità di lettura
- abilità di scrittura
- abilità di ascolto
- abilità nell'espressione orale
- abilità nel metodo di studio
Prerequisiti richiesti primo biennio:
area storico-sociale:
- tutte le abilità comunicative ed espressive dell'area linguistica e storico-sociale degli anni
precedenti
- individuare i principali eventi e l'evoluzione politica, economica, ideologica, demografica, socioculturale europei ed extraeuropei tra la preistoria e il Medioevo
- individuare cause ed effetti degli eventi storici
- attualizzare e collegare alla contemporaneità i fatti storici passati
- saper elaborare autonomamente schemi, riassunti, sintesi e mappe concettuali
- abilità nel metodo di studio
Prerequisiti richiesti nel secondo biennio e nell'ultimo anno:
area linguistica:
- tutti i prerequisiti del primo biennio (vedi)
- capacità di corrette analisi e sintesi
- coesione e coerenza nell'espressione scritta e orale
- capacità rielaborativa e interpretativa
- elaborare opinioni personali con chiarezza espositiva
- comprendere il linguaggio della comunicazione letteraria
- dimostrare sensibilità per l'ascolto di un testo letterario o giornalistico o saggistico
- manifestare gusto per la letteratura e la storia in forma autonoma
- saper individuare i temi fondamentali di un testo e le intenzioni comunicative dell'autore
- risalire alle fonti dell'informazione e della documentazione
- conoscere i criteri specifici per la redazione di un rapporto e/o di una relazione
- conoscere elementi d'identità e di diversità tra la cultura Italia e quella di altri paesi
- organizzare, sintetizzare, produrre testi di tipo diverso
- usare linguaggi appropriati specifici, settoriali, complessi
- contestualizzare autori, fatti, testi e opere, correnti di pensiero, movimenti letterari, artistici e
scientifici di diverse epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana,
nazionale e regionale, e di altri popoli
- raccogliere, selezionare e utilizzare informazioni utili all'attività di ricerca di testi letterari, artistici
e tecnologici
- organizzare i risultati di una ricerca
- organizzare il metodo di studio e di gestire il tempo dedicato alle attività scolastiche pomeridiane
Prerequisiti richiesti secondo biennio e ultimo anno:
area storico-sociale:
- tutte le abilità comunicative ed espressive dell'area linguistica e storico-sociale degli anni
precedenti
- individuare i principali eventi e l'evoluzione politica, economica, ideologica, demografica, socioculturale europei ed extraeuropei tra il Medioevo e l'età contemporanea
- individuare cause ed effetti degli eventi storici
- attualizzare e collegare alla contemporaneità i fatti storici passati
- individuare cause ed effetti degli eventi storici
- attualizzare e collegare alla contemporaneità i fatti storici passati
- saper elaborare autonomamente schemi, riassunti, sintesi e mappe concettuali
- organizzare il metodo di studio e di gestire il tempo dedicato alle attività scolastiche pomeridiane
Individuazione delle principali difficoltà comunicative trasversali nei
generalmente riscontrate in ingresso e nel quinquennio della scuola superiore:
•
•
•
•
prerequisiti
difficoltà oggettive e diffuse nelle quattro abilità linguistiche orali e scritte;
difficoltà di analisi nelle varie tipologie testuali determinate prevalentemente da un limitato
vocabolario e da conoscenze grammaticali, sintattiche e retoriche poco consolidate, dovuto
soprattutto a scarsa abitudine alla lettura;
difficoltà nell’esposizione e argomentazione orale e scritta delle conoscenze.
difficoltà nell'elaborare un proficuo metodo di studio e di gestire il tempo dedicato alle
attività scolastiche pomeridiane
Prerequisiti comunicativi trasversali da verificare ed eventualmente potenziare.
• ascoltare, analizzare, interpretare, rielaborare ed esporre correttamente, in forma orale, il
senso generale di testi scolastici, messaggi e istruzioni/prescrizioni di uso corrente;
• leggere, comprendere, riassumere analiticamente, sintetizzare e schematizzare in forma orale
scritta testi narrativi, espositivi, dialogici, poetici, ecc., cogliendone il senso globale e la
funzione prevalente;
• produrre oralmente (con intonazione e pronuncia corretta) e per iscritto, brevi testi narrativi,
poetici, espositivi, dialogici comprensibili, coerenti e sufficientemente corretti nella lingua,
propri nel lessico;
• fare l’analisi grammaticale, logica, del periodo e del testo.
• elaborare un proficuo metodo di studio e di gestire il tempo dedicato alle attività scolastiche
pomeridiane
Obiettivi standard e curricolo primo e secondo quadrimestre
Area Linguistica e Storico-sociale
Obiettivi trasversali intero anno scolastico per tutte le classi:
- motivazione a costruire il proprio progetto di vita, di studio e di lavoro attraverso l'acquisizione di
competenze a vasto raggio
- realizzazione e sviluppo personali, ampliamento orizzonti culturali, cittadinanza attiva, inclusione
sociale e occupazione.
- promozione dell'abitudine all'apprendimento permanente (lifelong learning)
- acquisizione metodo scientifico e pensiero operativo
- analisi e risoluzione dei problemi
-educazione al lavoro per progetti
Competenze educative trasversali
A) Primo biennio
1) Rispettare le persone e l'ambiente scolastico
2) Sapersi relazionare agli altri
B) Secondo biennio e ultimo anno
1) Rispettare le persone e l'ambiente scolastico
2) Sapersi relazionare agli altri
3) Acquisire maggiore autonomia
4) Sviluppare doti progettuali
Competenze culturali trasversali
Primo e secondo biennio e ultimo anno
1) Acquisire un corretto metodo di studio e una adeguata gestione del tempo dedicato alle attività
scolastiche pomeridiane
2) Acquisire abilità comunicative con ogni mezzo espressivo
3) Acquisire abilità nel risolvere problemi
Competenze professionali, esistenziali e sociali trasversali
Primo e secondo biennio e ultimo anno
1) Crescita educativa, culturale, professionale e sociale per trasformare le molteplicità dei saperi in
un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni, inserito in un percorso di lifelong
learning, utile al globale progetto personale di vita.
Competenze-chiave trasversali al termine del quinquennio
1) Comunicazione nella madrelingua, anche in relazione alle lingue straniere
2) Competenza nella videoscrittura e nel trattamento dei testi
3) Imparare ad imparare
4) Competenze sociali e civiche
5) Spirito d'iniziativa di imprenditorialità anche in ambito culturale e ambientale
6) Consapevolezza ed espressione culturale
7) Elaborazione di un proficuo metodo di studio e una adeguata gestione del tempo dedicato alle
attività scolastiche pomeridiane
In ottemperanza alle normative, inoltre, i docenti di Materie letterarie tengono presenti anche
i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi degli istituti tecnici propri della fase finale
degli studi secondari superiori. Essi si raggiungono attraverso lo studio, le esperienze laboratoriali e
in contesti reali, la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la valorizzazione della
creatività e l'autonomia degli studenti, i quali dopo l'acquisizione del Diploma sono in grado di
- assumere la conoscenza, anche attraverso lo studio, il viaggio e ogni esperienza umana e
professionale, come valore insostituibile dell'esistenza, fonte di arricchimento privilegiato e
irrinunciabile;
- agire in base a un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali
saper valutare la realtà e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;
- utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi in atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini
dell'apprendimento permanente;
- padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e turistici;
- riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, dei movimenti
artistici e delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento
soprattutto a tematiche di tipo sociale, culturale, scientifico, tecnologico, economico e turistico;
- riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambiente naturale ed antropico, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel corso del tempo;
- stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una
prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
- utilizzare i linguaggi settoriali della madrelingua e delle lingue straniere previste dai percorsi di
studio, per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
- riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici, storici e ambientali per una loro corretta
fruizione e la valorizzazione;
- individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
- riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell'espressività corporea, in particolare
per la pratica sportiva e negli aspetti pratici connessi a tutte le discipline, per il benessere
individuale e collettivo;
- collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale
ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi;
- utilizzare modelli appropriati per investigare fenomeni e interpretare dati sperimentali;
- riconoscere nei diversi campi disciplinari i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle
conclusioni che vi afferiscono;
- padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi del pensiero matematico
applicando l'analisi e la logica in ogni disciplina; possedere gli strumenti logico-matematici,
statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e
per poter operare nel campo delle scienze applicate;
- collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee,
della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche;
- utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare;
- padroneggiare l'uso degli strumenti tecnologici, con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi
di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;
- utilizzare in contesti di ricerca applicata procedure tecniche per trovare soluzioni innovative e
migliorative in relazione ai differenti ambiti di studio e di lavoro;
- cogliere l'importanza dell'orientamento al risultato del lavoro per obiettivi e della necessità di
assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale;
- saper interpretare in proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;
- analizzare criticamente il contributo approntato dalla scienza e della tecnologia allo sviluppo dei
saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale;
- essere consapevole del valore sociale della propria attività partecipando attivamente alla vita civile
e culturale locale, nazionale e comunitaria;
Il tutto per favorire una crescita educativa, culturale e professionale, per trasformare la molteplicità
dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni nell'esercizio della
responsabilità personale sociale e per ricondurre ogni esperienza specifica a una più globale
formazione umana e sociale, allo scopo della realizzazione del progetto di vita, di studio e di lavoro
individuale:
Obiettivi comuni di massima per quadrimestre:
Oltre a quanto già indicato, sul piano dei contenuti si ritiene di scansionare Le Materie letterarie
oggetto di programma ministeriale nel seguente modo:
A) Primo biennio
Italiano
Linguistica: elementi e tipologie della comunicazione verbale, non verbale, multimediale (internet,
produzione giornalistica) e audiovisiva (cinema, teatro, televisione); ortografia, morfologia e
sintassi; linguaggi settoriali; tipologie testuali orali e scritte; semantica, retorica, analisi testuali; uso
del dizionario; esercitazioni laboratoriali di comprensione, analisi, interpretazione e produzione di
testi; progetti, uscite, viaggi, e iniziative specifiche della disciplina.
Letteratura: lettura in classe di brani o opere integrali, analisi, studio, attualizzazione e riflessione
valoriale su testi ed autori del panorama letterario italiano e internazionale. Riflessione sul metodo
critico letterario e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività
laboratoriali e di progetto, esercitazioni.
Progetti: del Pof collegati alla disciplina.
Storia
Classe prima: storia italiana, con riferimenti europei ed extraeuropei: dalla Preistoria all'età
ellenistica (primo quadrimestre); la civiltà romana (secondo quadrimestre). Riferimenti all'attualità,
lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi, riflessione sul metodo storico e
sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività laboratoriali e di
progetto, esercitazioni.
Progetti: del Pof collegati alla disciplina.
Classe seconda: storia italiana, con riferimenti europei ed extraeuropei: l'impero romano (primo
quadrimestre); crisi imperiale e invasioni barbariche (secondo quadrimestre).Riferimenti
all'attualità, lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi, riflessione sul metodo
storico e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività
laboratoriali e di progetto, esercitazioni.
Progetti: del Pof collegati alla disciplina.
B) Secondo biennio e ultimo anno
Italiano (intero anno scolastico):
Linguistica: rafforzamento della conoscenza e applicazione di elementi e tipologie della
comunicazione verbale, non verbale, multimediale (internet, produzione giornalistica) e audiovisiva
(cinema, teatro, televisione); ortografia, morfologia e sintassi; linguaggi settoriali; tipologie testuali
orali e scritte; semantica, retorica, analisi testuali; uso del dizionario; esercitazioni laboratoriali di
comprensione, analisi, interpretazione e produzione di testi; progetti, uscite, viaggi, e iniziative
specifiche della disciplina. Tecniche della comunicazione scritta e orale con esercitazioni.
Progetti: del Pof collegati alla disciplina.
Letteratura: lettura in classe di brani o opere integrali, analisi, studio, attualizzazione e riflessione
valoriale su testi ed autori del panorama letterario italiano e internazionale. Riflessione sul metodo
critico letterario e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività
laboratoriali e di progetto, esercitazioni.
In particolare per l' Italiano:
Classe terza: letteratura italiana, con riferimenti europei, dalle origini al Basso Medioevo (primo
quadrimestre); dal basso Medioevo ai primordi dell'Umanesimo (secondo quadrimestre).
Classe quarta: letteratura italiana, con riferimenti europei, dal Basso Medioevo protoumanistico
(primo quadrimestre); dal Seicento all'Illumismo e Preromanticismo e Neoclassicismo (secondo
quadrimestre).
Classe quinta: letteratura italiana, con riferimenti europei, dal Preromanticismo e Romanticismo
all'età del Realismo (primo quadr.); dal Decadentismo al secondo Novecento (sec. quadrimestre).
Storia:
Classe terza: storia italiana, con riferimenti europei ed extraeuropei, dall'Alto Medioevo al Basso
Medioevo (primo quadrimestre); dal Medioevo al Quattro-Cinquecento (secondo
quadrimestre).Riferimenti attuali, lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi,
riflessione sul metodo storico e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi,
stage, attività laboratoriali e di progetto, esercitazioni.
Progetti: del Pof collegati alla disciplina.
Classe quarta: storia italiana, con riferimenti europei, dal Quattro-Cinquecento al Seicento (primo
quadrimestre); dal Seicento all' Illuminismo e l'età napoleonica (secondo quadrimestre).Riferimenti
attuali, lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi, riflessione sul metodo
storico e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività
laboratoriali e di progetto, esercitazioni.
Progetti: del Pof collegati alla disciplina.
Classe quinta: storia italiana, con riferimenti europei, dall' età napoleonica al Risorgimento (primo
quadrimestre); dal Risorgimento al secondo dopoguerra del Novecento (secondo quadrimestre).
Riferimenti attuali, lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi, riflessione sul
metodo storico e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività
laboratoriali e di progetto, esercitazioni.
Progetti: del Pof collegati alla disciplina.
6.4 DIPARTIMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO
Classe I
Contenuti e conoscenze
Norme giuridiche
Persone fisiche e giuridiche
Beni in senso giuridico ed economico
Forme di stato e forme di governo
La Costituzione italiana
Bisogni , beni ed utilità
Domanda, offerta e mercato
Abilità
1. Individuare le esigenze fondamentali che inspirano le scelte giuridiche ed economiche
2. Distinguere le differenti fonti normative e la loro gerarchia con particolare riferimento alla
Costituzione italiana
3. Conoscere i soggetti economici e le loro reciproche interazioni
Classe II
Contenuti e conoscenze
Rapporti giuridici, etico-sociali , economici e politici nella Costituzione
Organi costituzionali
Decentramento:Regioni, Province e Comuni
Unione Europea
Consumo, risparmio e Investimento
Moneta
Problematiche del sottosviluppo
Abilità
1. Individuare la varietà e l'articolazione delle funzioni pubbliche in relazione agli obiettivi da
conseguire
2. Reperire le fonti normative con particolare riferimento al settore di studio
3. Analizzare aspetti e comportamenti delle realtà personali e sociali e confrontarli con il
dettato della norma giuridica
4. Individuare varietà e dinamiche elementari dei sistemi monetari
Competenze in ingresso
Le competenze in ingresso per il secondo biennio sono rappresentate dalle competenze in uscita del
primo biennio.
Per il secondo biennio e quinto anno , si procede ad elaborare un distinto curricolo d'Istituto per i
due indirizzi
Indirizzo Amministrazione, finanza e marketing
Competenze educative trasversali
1. rispettare le regole dell’ambiente scolastico
2. sapersi relazionare agli altri
3. acquisire maggiore autonomia
4. sviluppare doti progettuali
Competenze culturali trasversali:
1. Acquisire un corretto metodo di studio
2. Acquisire capacità comunicative
3 Acquisire capacità di risolvere problemi nuovi
4. Acquisire un’adeguata comprensione delle relazioni tra linguaggi verbali e non verbali
Competenze professionali trasversali:
1. crescita educativa, culturale professionale, per trasformare la molteplicità dei saperi in un
sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni.
2. Esercizio della responsabilità personale e sociale.
OBIETTIVI PROGRAMMATICI
di Economia aziendale, Diritto , Economia Politica e Scienza delle Finanze
I contenuti, secondo le linee guida, si presentano ampi e articolati e il programma risulta quindi
molto impegnativo per gli allievi .
Dal punto di vista metodologico, si ritiene,pertanto , che non si possano dare delle indicazioni
precise relativamente ai contenuti standard perché occorre tener conto del contesto, delle esigenze
dei singoli studenti, cioè della loro diversità in termini di stile cognitivo, di stile di apprendimento,
di condizioni di sviluppo, di personalità, di capacità intellettive. I contenuti e gli obiettivi minimi
saranno trattati più in dettaglio nelle programmazioni dei singoli docenti .
Di seguito vengono riportati i risultati di apprendimento relativi al profilo educativo , culturale e
professionale.
Lo studente , al termine del percorso quinquennale deve:
1. utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare
2. agire nel sistema informativo dell'azienda
3. saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo
4. utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti
5. distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali , effettuando calcoli di convenienza per
individuare soluzioni ottimali
6. padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei
luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambientee del territorio;
7. orientarsi nella normativa pubblicistica e civilistica ;
8. analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che
interpretino comportamenti individuali e collettivi in chiave giuridico ed economica
Competenze di base attese alla fine del secondo biennio e quinto anno:
• Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti
• Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali
• Riconoscere e interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per
coglierne le ripercussioni e i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali
• Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica , fiscale
• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
della persona, dell’ambiente e del territorio
• Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli , processi di gestione e flussi informativi
• Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali .
• Redigere piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie d'imprese o prodotti
turistici
• Progettare , documentare e presentare servizi o prodotti turistici
• Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale
• Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche sociali ed istituzionali
attraverso le categorie fornite dall'economia
• Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella
ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.
Classe IV
CONTENUTI E CONOSCENZE
Diritto
L'imprenditore individuale e collettivo
Tutela della concorrenza
Azienda e segni distintivi
Crisi dell'impresa e fallimento
Contratti dell' imprenditore commerciale
Economia Politica
Teoria keynesiana sul consumo
Moneta e sistemi monetari
Politiche monetarie
Inflazione
Rapporti economici internazionali
ABILITA'
1. Reperire autonomamente le norme nel sistema civilistico nazionale e comunitario
2. Applicare le disposizioni normative alle situazioni date
3. Raffrontare tipologie diverse di rapporti di lavoro ed indicare criteri di scelta in relazione
all'economicità ed efficienza
Economia aziendale
Contenuti e conoscenze
La gestione dei beni strumentali
La gestione delle risorse umane
Le società di persone e le società di capitale
Il bilancio d'esercizio
La gestione finanziaria e il mercato dei capitali
La gestione delle imprese bancarie:operazioni di raccolta, operazioni d'impiego e di servizi
Abilità
1. Redigere e commentare i documenti che compongono il sistema di bilancio
2. Redigere la contabilità anche utilizzando programmi applicativi
3. Riconoscere i soggetti, le caratteristiche gestionali e le regole dei mercati finanziari
4. Effettuare calcoli relativi alle operazioni finanziarie e bancarie
Classe V
CONTENUTI E CONOSCENZE
Diritto
Unione Europea e tutela della concorrenza nel mercato europeo
Forme di stato e forme di governo
Organi Costituzionali
Decentramento:Regioni , province e comuni nei loro compiti legislativi ed amministrativi
Pubblica Amministrazione : soggetti ed attività
Economia Politica Pubblica
Attività finanziaria
Entrate e spese pubbliche
Beni pubblici
Impresa pubblica
Teoria generale dell'imposta
Principali imposte
ABILITA'
1. Individuare il ruolo fondamentale dello Stato nell'attività finanziaria
2. Utilizzare la normativa amministrativa e tributaria
3. Conoscere le dinamiche tra macrofenomeni economici ed il loro effetto sull'attività
finanziaria
Economia aziendale
Contenuti e conoscenze
Aspetti economico/aziendali delle imprese industriali
Analisi di bilancio per indici e per flussi
Le imposte sul reddito d'impresa
La pianificazione strategica, la programmazione e il controllo della gestione
Politiche di mercato e piani di marketing
Utilizzo di strumenti finanziari in prospettiva strategica
Rendicontazione sociale ed ambientale
ABILITA'
1. Interpretare l'andamento della gestione aziendale attraverso l'analisi del bilancio
2. Interpretare e applicare la normativa fiscale
3. Costruire il sistema di budget
4. Costruire business plan ed elaborare piani di marketing
5. Analizzare e confrontare bilanci sociali e ambientali,attraverso anche l'utilizzo di casi
aziendali
Metodologie di lavoro comuni ai due indirizzi
Considerato che gli studenti dedicano sempre meno tempo allo studio a casa e che non apprendono
più solo in modo sequenziale,ma sempre più spesso in modo simultaneo e al fine di infondere una
maggiore motivazione allo studio per il il raggiungimento delle competenze di base, si ritiene di
dover sperimentare metodologie differenti: alla classica lezione frontale verranno privilegiati i
lavori di gruppo, l’analisi di casi ,il laboratorio informatico , la simulazione , avvalendosi anche
delle nuove tecnologie in quanto funzionali alle diverse situazioni che si presentano nel corso dello
sviluppo del processo di insegnamento-apprendimento
L' alternanza scuola lavoro , sia nella forma degli stages che nella forma delle visite aziendali e/o
osservazione diretta, nel territorio di riferimento e all'estero, costituirà un momento altamente
formativo per la crescita professionale e per l'attuazione del proprio progetto di vita e verrà
strutturata(in termini di durata, periodi, obiettivi e competenze) dai relativi Consigli di classe.
Per la realizzazione dei business plan si farà uso del software messo a disposizione dal Consorzio
Patti Chiari che sviluppa la creatività, il lavoro di gruppo e l'apprendimento degli strumenti e delle
tecniche di pianificazione e di programmazione
Per le verifiche scritte e orali di Economia aziendale si ritiene di effettuare,nel biennio almeno due
verifiche per quadrimestre, nel triennio almeno tre veriche.Per le discipline giuridiche ed
economiche almeno in numero di due per quadrimestre.
Per la classe quinta saranno previste due simulazioni di terza prova (una per quadrimestre
,possibilmente alla fine di ciascun periodo); una simulazione della seconda prova scritta e del
colloquio orale (alla fine del secondo quadrimestre)
Le verifiche dei moduli di apprendimento o di parte significativa di essi (in itinere, sommative e di
recupero) consistono in :prove oggettive di profitto,strutturate e semistrutturate, domande a risposta
aperta , test a risposta multipla, analisi dei casi Verranno monitorate e valutate le relazioni di attività
svolte(visite aziendali, stage, uscite didattiche, approfondimenti tenuti da esperti), le attività in
ambiente e-learning(piattaforma moodle e piattaforma messa a disposizione dalle case editrici),la
realizzazione di prodotti previsti dalle attività progettuali.
6.5 DIPARTIMENTO LINGUE STRANIERE
Per la definizione dei prerequisiti, gli insegnanti intendono riferirsi al quadro comune europeo di
riferimento per la conoscenza delle lingue:
-per la classe prima il livello soglia, tanto in francese che in inglese, sarà il livello Al+
-per le classe seconde il livello Al +1 A2
-per le classe terze il livello A2.
-Per le classi quarte il livello A2/B1. Per l'indirizzo turistico, i prerequisiti per la lingua tedesca
invece il livello Al +
-Per le classi quinte il livello A2/B1 per francese e inglese. Per la lingua tedesca invece i
prerequisiti del livello A2.
P R O GR A M M A Z I O N E DI LINGUE STRANIERE ED INDIVIDUAZIONE DEI
LIVELLI
Tenendo conto delle particolarità dell'ambiente socio culturale ed affettivo di una parte degli
studenti, l' insegnamento delle lingue straniere dovrà favorire:
* la formazione umana, sociale, culturale attraverso il contatto con civiltà e costumi diversi dalla
propria realtà,
* l'acquisizione di competenze comunicative tali da permettere allo studente di servirsi delle lingue
straniere in diverse situazioni in modo adeguato al contesto.
* Non verranno trascurate né la riflessione sulla lingua né la maggiore riflessione della propria
cultura attraverso l'analisi comparativa di gruppi linguistici diversi ed inoltre, si terrà conto di nuovi
progetti educativi e formative d'istituto se compatibili con l'insegnamento delle lingue straniere.
BIENNIO COMUNE
COMPETEPENZE IN INGRESSO:
Basandosi sui descrittori presenti nel quadro europeo comune di riferimento, si stabilisce un
livello minimo d'ingresso intorno al Livello A 1+
COMPETEIlENZE IN USCITA:
Basandosi sui descrittori presenti nel quadro europeo comune di riferimento, si stabilisce un livello di uscita
intorno al Livello A2.
COMPETENZE DA ACQUISIRE
Biennio
AI termine del biennio lo studente dovrebbe avere acquisito una competenza comunicativa e
linguistica tale da poter:
* C.O: Comprendere espressioni d'uso quotidiano e cogliere la situazione e l'argomento del
discorso di messaggi relativamente semplici
* P.O: Esprimersi in brevi conversazioni su argomenti di ordine quotidiano in modo adeguato al
contesto
* C.S: Cogliere il senso globale di un testo di carattere concreto e quotidiano e ricavarne
informazioni
* P.S: Produrre in modo comprensibile semplici messaggi scritti
Alla fine del II anno lo studente dovrebbe sapere trasporre le conoscenze acquisite in situazioni
nuove anche se semplici.
* Lo studente dovrà inoltre conoscere qualche aspetto della civiltà dei paesi di cui studia la lingua ed essere in
grado di confrontarla con la propria realtà
Le competenze minime verranno stabiliti in itinere secondo le competenze acquisite nelle unità
precedenti e durante la costruzione delle Unità Didattiche
L'alunno dovrebbe essere in grado comunque
- di comprendere il senso globale di messaggi di vario tipo rispondendo a domande fattuali
su di essi;
- produrre messaggi orali o scritti in modo tale che la comunicazione sia assicurata anche
se in presenza di imperfezioni formali, lessicali e fonetiche;
- aver acquisito una padronanza accettabile dei contenuti.
METODOLOGIA
Per il raggiungirnento degli obiettivi stabiliti, si farà costante ricorso ad attività di tipo
comunicativo in cui le abilità linguistiche di base siano usate nel codice orale e scritto in
varie situazioni.
La lingua dovrà essere acquisita in modo operativo mediante lo svolgimento di attività anche in forma digitale
o compiti specifici in cui essa sia percepita dallo studente come strumento comunicativo e rafforzate da attività
preparative per le certificazioni europee.
A livello delle competenze recettive verranno sviluppate le abilità di comprensione orale
presentando campioni di lingua di vario tipo e si abitueranno gli studenti a cogliere il significato
generale e specifico di conversazioni e rit1essioni in lingua straniera.
Per le attività di lettura si cercherà di sviluppare le seguenti competenze:
* Comprensione globale del testo
* Comprensione delle principali informazioni
* Capacità di valutare e formulare testi sulla base di quelli letti o ascoltati
Nell'ambito delle competenze produttive
* l'abilità orale sarà esercitata partendo da temi motivanti che concedono ampio spazio
all'espressione individuale
* Le esercitazioni scritte saranno di tipo funzionale-comunicativo ed educheranno lo studente a
prendere appunti da rielaborare sotto forma di relazione o a stendere riassunti per evidenziare le
parti salienti di un testo.
La programmazione potrà prevedere la partecipazione di alcune classi ad attività laboratoriali ed attività extra
scolastiche come rappresentazioni teatrali, conferenze, proiezione di film, viaggi d'istruzione ecc ...
STRUMENTI
Verranno adoperati gli strumenti seguenti: il libro di testo, i documenti autentici (fotocopie), il laboratorio
linguistico, il laboratorio video, il laboratorio d'informatica, dischetti, CD Rom, video cassette, cassette audio
FUNZIONI LINGUISTICHE e COMUNICATIVE MINIME
Salutare
Presentarsi, presentare qualcuno,
Dare e chiedere informazioni personali
Esprimere e chiedere preferenze personali
Descrivere oggetti, persone, luoghi
Localizzare eventi, azioni nel tempo e nello spazio
Dare e chiedere indicazioni attraverso vari canali di comunicazione
Riferire eventi ed azioni quotidiani
Offrire, accettare, rifiutare, fare acquisti
Dare ordini ,consigli; proibire, chiedere permessi, anche in riferimento al progetto dell'educazione stradale.
Ciascun insegnante aggiungerà secondo le esigenze, altre funzioni linguistiche e comunicative al suo
programma personale.
STRUTTURE LINGUISTICHE E LESSICO
Gli "actes de parole", le strutture linguistiche e lessico necessari a sostenere le funzioni linguistiche prima
elencate, saranno da adeguare al livello della classe, al libro di testo in uso, alle situazioni linguistiche
presentate alla classe, ed ai moduli.
SECONDO BIENNIO TURISTICO LINGUE FRANCESE E INGLESE
CLASSE III
RISULTATI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI SCL ATTESI
•
•
•
•
•
Competenze finali, conoscenze e abilità attese afine corso, nel rispetto del livello A2/Bi del
QCER, alle quali concorre l'articolazione di tutti i moduli:
Competenze finali
Padroneggiare la lingua straniera per scopi comunicativi in situazioni de vita quotidiana;
Padroneggiare la lingua straniera per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali
relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al
livello A2/BI del QCER;
Progettare, documentare e presentare servizi ° prodotti turistici;
Utilizzare o/e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche in
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete
secondo il materiale disponibile;
Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese
turistiche;
Conoscenze di
1. Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici dell'interazione e della produzione
orale in relazione al contesto e agli interlocutori;
2. Strategie compensative nell' interazione orale;
3. Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase adeguate al contesto
comunicativo;
4. Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente semplici, scritti, orali
e m ultirnediali;
5. Caratteristiche delle principali tipologie testuali. comprese quelle tecnico-professionali;
fattori di coerenza e coesione del discorso;
6. Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti comuni d'interesse generale,
di studio, di lavoro,varietà espressive e di registro;
7. Tecniche d'uso dei dizionari. anche settoriali, multimediali c in rete;
8. Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata;
• Accoglienza della clientela
• Informarsi e informare per dare informazioni sulle strutture d'alloggio.
• Informarsi e informare per vendere e acquistare un soggiorno, vacanze e viaggi.
• Informarsi e informare sulle risorse di una regione, promuovere una regione secondo
tutti i suoi aspetti (strutture d'accoglienza, risorse naturali, culturali ed artistiche,
trdizioni, gastronomia, tempo libero).
• Informarsi e informare per commentare la visita di una citta', di un monumento, etc. );>
Progettare dei circuiti appropriati in funzione del pubblico mirato.
• Orientarsi per creare dei documenti pubblicitari, etc.
•
•
•
•
•
•
•
Abilità
Interagire in brevi conversazioni su argomenti familiari inerenti alla sfera personale e
sociale, lo studio o il lavoro, utilizzando anche strategie compensative;
Identificare e utilizzare le strutture linguistiche ricorrenti nelle principali tipologie testuali,
anche a carattere professionale, scritte, orali o rnultimediali;
Utilizzare appropriate strategie ai fini della comprensione !!lobale di brevi testi
relativamente complessi, riguardanti argomenti di interesse personale, d'attualità o il
settore d'indirizzo;
Produrre testi brevi, semplici e coerenti per esprimere impressioni, opinioni, intenzioni e
descrivere esperienze ed eventi di interesse personale, d'attualità o di lavoro;
Utilizzare lessico ed espressioni di base per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana,
narrare esperienze e descrivere avvenimenti e progetti;
Utilizzare i dizionari mono e bilingui, compresi quelli multirnediali, ai fini di una scelta
Iessicale adeguata al contesto;
Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua.
(PS) VALUTAZIONE PROVE STRUTTURATE
Secondo le difficoltà, l'insegnante stabilirà per ciascuna prova il punteggio per ogni quesito. Verrà
attribuito un voto secondo il numero e gravità degli errori commessi e i punti cumulati. Come
principio generale, si stimerà che, per attribuire la sufficienza, i 2/3 delle risposte proposte siano
corrette.
TRIENNIO A.F.M.
LE COMPETENZE IN INGRESSO
Le competenze d'ingresso si dovranno aggirare intorno al livello A2 del QCER.
LE COMPETENZE IN USCITA
Le competenze in uscita si dovranno aggirare intorno al livello B l del QCER secondo le
indicazioni previste dalle linee guide del Ministero dell'Istruzione nel rispetto dei singoli indirizzi
tecnici:
Di comune accordo i docenti di lingua straniera decidono di adottare i criteri come di seguito
riportati:
P R O G R A M M A Z I O N E DI LINGUE STRANIERE
Tenendo conto delle particolarità dell'ambiente socio culturale ed affettivo di una parte degli
studenti, l'insegnamento delle lingue straniere dovrà favorire:
culturale ed affettivo degli studenti: l'insegnamento delle lingue straniere dovrà favorire:
* la formazione umana, sociale, culturale attraverso il contatto con civiltà e costumi diversi dalla
propria realtà,
* l'acquisizione di competenze comunicative tali da permettere allo studente di servirsi delle lingue
straniere in diverse situazioni in modo adeguato al contesto.
* la riflessione sulla lingua e la maggiore comprensione della propria cultura attraverso l'analisi
comparativa di gruppi linguistici diversi ed inoltre si terrà canto di nuovi progetti educativi
d'istituto, nazionali ed europei se compatibili con l'insegnamento delle lingue straniere
* L'uso di strumenti di comunicazione anche informatici in lingua straniera e lo sviluppo delle
proprie capacità digitali adoperando i rispettivi linguaggi settoriali.
* La promozione delle attività utili alla preparazione delle certificazioni linguistiche.
Si terrà conto di nuovi progetti educativi e formative d'istituto se compatibili con l'insegnamento
delle lingue straniere.
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE
Secondo biennio e quinto anno
* Consolidamento delle strutture linguistiche e comunicative standard
* Stabilire rapporti interpersonali efficaci sostenendo una conversazione funzionalmente adeguala
al contesto e alla situazione di comunicazione, anche su argomenti di carattere tecnico
* Descrivere processi e situazioni con chiarezza con strumenti linguistici adeguati e talora
capacità critica.
* Orientarsi nella comprensione di testi tecnici professionali
* Avere una conoscenza della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studia la lingua
• CLASSE TERZA - LIVELLO A2+
Al termine della classe terza lo studente dovrà sapere
* generalizzare i comportamenti linguistici appresi nei due anni precedenti,
* riconoscere e riferire le informazioni essenziali fomite da testi di varia natura anche relativi alle
realtà economiche dei paesi di cui si studia la lingua.
* Comprendere il senso generale di documenti professionali anche brevi e semplici scritti.
* Comprendere il senso generale di messaggi in conversazioni dirette o telefoniche e interagire
in situazioni note sia personali che professionali.
* Completare formulari o prestampati professionali semplici.
* Redigere messaggi professionali brevi e semplici che si riferiscono alle attività sociali
e professionali usuali.
* Interagire nell'ambiente professionale dell'impresa, per esempio organigramma, la giornata
di lavoro.
• CLASSE QUARTA - LIVELLO A2+/BI
Alla fine del quarto anno lo studente dovrà inoltre orientarsi ed operare in situazioni professionali
semplici,
* Analizzare documenti autentici anche tecnico professionali;
* Completare formulari o prestampati professionali.
* Chiedere e dare informazioni precise sull' impresa, su un prodotto o servizio commerciale
* Informarsi o fornire informazioni sul prezzi, modalità di pagamento e consegne.
* Sostenere una conversazione telefonica nell'ambito professionale e riferire, trascrivere, messaggi.
* Produrre documenti scritti tecnico professionali, lettere commerciali secondo modelli standard.
* Svolgere mansioni d'ufficio non particolarmente complesse.
* Orientarsi e interagire nell'ambito del marketing.
•
CLASSE QUINTA - LIVELLO B1
* Alla fine del (Iuinto anno, lo studente dovrà avere acquisito nozioni e lessico specifico attraverso
l'osservazione di materiale autentico, dovrà essere capace di comprendere e produrre documenti
anche multirnediali nell'ipotesi di un impiego operativo della lingua in situazioni professionali.
* Analizzare documenti autentici anche tecnico
professionali; * Completare formulari o prestampati
professionali.
* Chiedere e dare informazioni precise sull'impresa, su un prodotto o servizio commerciale
* Presentare una impresa, un prodotto o servizio commerciale.
* Informarsi o fornire informazioni sui prezzi, modalità di pagamento e consegne.
* sostenere una conversazione telefonica nel! 'ambito professionale e riferire, trascrivere, messaggi.
* Produrre documenti scritti tecnico professionali, lettere commerciali secondo modelli standard.
* Svolgere mansioni d'ufficio non particolarmente complesse.
* Interagire per cercare ed ottenere un impiego, uno stage
* Lo studente dovrà avere inoltre una conoscenza adeguata della civiltà dei paesi di cui studia la
lingua ed essere in grado di cogliere affinità e differenze con la propria realtà.
* Dovrà infine organizzare in modo possibilmente personale un discorso sugli argomenti trattati.
Competenze minime
L'alunno deve essere in grado comunque di comprendere il senso dettagliato di messaggi di vario
tipo rispondendo a domande t'attuali e intrinseche su di essi e produrre messaggi orali o scritti
anche nel linguaggio tecnico in modo tale che la comunicazione sia assicurata anche se in
presenza di imperfezioni formali, lessi cali e fonetiche.
L'alunno deve inoltre aver acquisito una padronanza dei contenuti accettabile.
METODOLOGIA
Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, si farà costante ricorso ad attività di tipo
comunicativo in cui le abilità linguistiche di base siano usate nel codice orale e scritto in
varie situazioni.
La lingua dovrà essere acquisita in modo operativo mediante lo svolgimento di attività o compiti
specifici secondo l'indirizzo di studio, in cui essa sia percepita dallo studente come strumento.
A livello di abilità ricettiva verranno sviluppate le abilità di comprensione orale presentando
campioni di lingua di vario tipo sempre secondo l'indirizzo di studio e si abitueranno gli studenti a
cogliere il significato generale e specifico di conversazioni e rit1essioni in lingua straniera.
Per le attività di lettura si cercherà di sviluppare le seguenti competenze:
* Comprensione globale del testo
* Comprensione delle principali informazioni
* Capacità di valutare e formulare testi sulla base di quelli letti o ascoltati
Nell'ambito delle abilità produttivc
* L'abilità orale sarà esercitata partendo da temi motivanti che concedono ampio
spazio all' espressione individuale
* Le esercitazioni scritte saranno di tipo funzionale-comunicativo ed educheranno lo studente a
prendere appunti da rielaborare sotto forma di relazione, di letture, elaborazione di documenti
multimediali, sempre secondo l'indirizzo di studio ed a stendere riassunti per evidenziare le parti
salienti di un testo.
La programmazione potrà prevedere la partecipazione di alcune classi ad attività extra scolastiche
come rappresentazioni teatrali, conferenze, proiezione di film, viaggi d'istruzione ecc ...
* Per la lingua l'inglese Visto il Prot.4969 del 25 luglio 2014 "La scelta della disciplina da
insegnare con metodologia CLIL è lasciata agli stessi istituti scolastici. L'obiettivo generale è di
arrivare al 50%delle ore in tutti gli indirizzi ma con l'applicazione graduale che tenga conto
dalla situazione e della necessità delle singole scuole.
Nell'utilizzo della metodologia CLIL le scuole potranno avvalersi di conversatori e assistenti
linguistici, potranno prevedere un' organizzazione flessibile de Il 'insegnamento."
*L'insegnamento della disciplina non linguistica sarà valutato anche durante l'Esame di Stato
nell'ambito della terza prova scritta e della prova orale sulla base della programmazione del
Consiglio di Classe risultante dal documento del 15 maggio come di seguito precisato:
-Terza Prova Scritta: la scelta della tipologia e dei contenuti da parte della Commissione terrà
conto della modalità con le quali l'insegnamento di una disciplina non linguistica, in lingua
inglese, tramite metodologia CLIL è stato attivato, secondo le risultanze del documento del
consiglio di classe di cui all'art. 5, comma 2, de! DPR n0323 del 23 luglio 1998.
-Prova Orale: per la disciplina non linguistica, il cui insegnamento sia stato effettuato con la
metodologia CLIL, il colloquio potrà accertare anche in lingua inglese le competenze
disciplinari acquisite, qualora il relativo docente venga a fare parte della Commissione di esame
in qualità di membro intemo.
*Per quanto riguarda la terza lingua nell'indirizzo turistico (la lingua tedesca) si rimanda alla
programmazione individuale del docente incaricato.
STRUMENTI
Verranno adoperati gli strumenti seguenti: il libro di testo, i documenti autentici (fotocopie), il
laboratorio linguistico, il laboratorio video, il laboratorio d'informatica, CD Rom, DVD, video
cassette, cassette audio
RISULTATI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI SCL ATTESI
Competenze finali; conoscenze e abilità attese a fine corso, nel rispetto del livello A2/B1 del
QCER, alle quali concorre l'articolazione di tutti i moduli:
Competenze attese alla fine del corso
1) Padroneggiare la lingua straniera per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi
ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello A2/B 1
del QCER;
2) Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
3) Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.
4) Progettare, documentare, vendere e presentare servizi o prodotti turistici;
Accogliere la clientela.
1) Informarsi e informare per vendere e comprare viaggi, vacanze, etc.
2) Informarsi e informare sulle risorse di una regione, promuovere un territorio.
3) Informarsi e informare per commentare la visita di una citta', monumento, etc.
4) Progettare dei circuiti appropriati per un pubblico mirato.
5) Promuovere dei servizi e dei prodotti turistici.
Conoscenze
1) Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici dell'interazione e della produzione orale
in relazione al contesto e agli interlocutori;
2) Strategie compensative nellinterazione orale;
3) Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase adeguate al contesto comunicativo.
4) Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, scritti, orali e
multimedial i.
5) Caratteristiche delle principali tipologie testuati, comprese quelle tecnico-professionali; fattori
di coerenza e coesione del discorso;
6) Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti comuni di interesse generale, di
studio, di lavoro; varietà espressive e di registro.
7) Tecniche d'uso dei dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete.
8) Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata.
Abilità
1) Interagire in brevi conversazioni su argomenti familiari inerenti alla sfera personale e
sociale, dello studio o del lavoro, utilizzando anche strategie compensative;
2) Identificare e utilizzare le strutture linguistiche ricorrenti nelle principali tipologie
testuali, anche a carattere professionale.scritte, orali o multimediali,
3) Utilizzare appropriate strategie ai fini della comprensione globale di brevi testi
relativamente complessi, riguardanti argomenti di interesse personale, d'attualità o il settore
d'indirizzo.
4) Produrre testi brevi, semplici e coerenti per esprimere impressioni, opinioni, intenzioni
e descrivere esperienze ed eventi di interesse personale, d'attualità o di lavoro;
5) Utilizzare lessico ed espressioni di base per esprimere bisogni concreti della vita
quotidiana, narrare esperienze e descrivere avvenimenti e progetti.
6) Utilizzare i dizionari mano e bilingui, compresi quelli multimediali, ai fini di una scelta
lessicale adeguata al contesto.
7) Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE STRUTTURATE
Per le prove oggettive verrà attribuito un voto secondo il numero e gravità degli errori commessi e i
punti cumulati, Il risultato finale delle prove strutturate è calibrato per un livello di accettabilità che
si attesta intorno al 70% di risposte positi ve, Il punteggio e la re lati va trasformazione in decimi
verrà indicato su ogni prova.
CORRISPONDENZA TRA VOTO E GIUDIZIO
Il giudizio conseguente si articolerà secondo la tabella seguente
CLASSE QUINTA
RISULTATI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI SCL ATTESI
Competenze flnali, conoscenze e abilità attese afille corso, nel rispetto del livello BI del QCER, alle
quali concorre I'artlcolazione di tutti i moduli:
Competenze attese alla fine del corso
1) Padroneggiare la lingua straniera per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi
ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B l del
QCER;
2) Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva c multirnediale, anche con riferimento
alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
3) Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.
4) Progettare, documentare, vendere e presentare servizi o prodotti turistici;
5) Accogliere la clientela.
6) Informarsi e informare per vendere e comprare viaggi, vacanze, etc.
7) Informarsi e informare sulle risorse di una regione, promuovere un territorio sotto tutti i suoi
8) aspetti (strutture d'accoglienza, risorse naturali, culturali e artistiche, tradizioni, gastonomia,
tempo libero, etc.).
9) Informarsi e informare per commentare la visita di una citta', monumento, etc.
10) Progettare dei circuiti appropriati per un pubblico mirato.
11) Promuovere dei servizi e dei prodotti turistici.
Conoscenze
• Aspetti socio-linguistici e paralinguistici della comunicazione in relazione ai contesti di
studio e di lavoro.
• PO: Strategie di esposizione orale e dinterazione in contesti di studio e di lavoro, anche
formali.
• PO-PS: Strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d'uso, in
particolare professionali.
• cs: Strategie di comprensione di testi relativamente complessi riguardanti argomenti socioculturali, riferiti in particolare al settore di indirizzo.
• PS: Modalità di produzione di testi comunicativi relativamente complessi, scritti e/o orali,
continui e non continui, anche con l'ausilio di strumenti multimediali e per la fruizione in
rete.
• PO-PS: Lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro;
varietà di registro e di contesto.
• Lessico e fraseologia di settore codificati da organismi internazionali.
• Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata.
• Aspetti socio-culturali, in particolare inerenti il settore di indirizzo, dei paesi della lingua
studiata.
• PS: Modalità e problemi basilari della traduzione di testi tecnici
Abilità
• PO-PS: Esprimere e argomentare le proprie opinioni con relativa spontaneità nell'interazione
anche con un madrelingua, su argomenti generali, di studio e di lavoro.
• PO: Utilizzare strategie nell'interazione e nell'esposizione orale in relazione agli elementi di
contesto.
• CO: Comprendere testi orali in lingua standard, anche estesi, riguardanti argomenti noti
d'attualità, di studio e lavoro, cogliendone le idee principali ed elementi di dettaglio.
• eo: Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie,messaggi radio-televisivi e
brevi filmati divulgativi tecnicoscientifici di settore.
• es: Comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente
complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro.
• CS-PS: Utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico professionali, rispettando le
costanti che le caratterizzano.
• PS-PO:: Produrre testi scritti e orali coerenti e coesi, anche tecnico professionali, riguardanti
esperienze, situazioni e processi relativi al proprio settore di indirizzo.
• Utilizzare il lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata.
• PS: Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti nella lingua straniera relativi all' ambito di
studio e di lavoro e viceversa.
• Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della
comunicazione interculturale.
Competenze minime
Obiettivi generali
L'insegnamento della lingua straniera dovrà favorire:
la formazione umana, sociale, culturale attraverso il contatto con civiltà e costumi diversi dalla
propria realtà;
l'acquisizione di competenze comunicative tali da permettere allo studente di servirsi della lingua
straniera in diverse situazioni anche se in presenza di imperfezioni;
la comprensione della propria cultura attraverso l'analisi comparativa di gruppi linguistici diversi.
Classe terza
Competenze minime specifiche della materia
L'alunno dovrà essere in grado di comprendere il senso globale di messaggi di vario tipo,
rispondendo a domande fattuali su di essi e produrre messaggi semplici orali o scritti in modo tale
che la comunicazione sia stata assicurata anche se in presenza di qualche imperfezione formale,
lessicale o fonetica.
Dovrà inoltre, essere in grado di interagire in contesti noti che richiamano saperi relativi ad
argomenti noti di civiltà e del mondo professionale in modo pressoché adeguato.
Classe Quarta
Competenze minime specifiche della materia
L'alunna dovrà essere in grado di comprendere il senso globale di messaggi di vario tipo,
rispondendo a domande fattuali su di essi e produrre messaggi semplici orali o scritti in modo tale
che la comunicazione sia stata assicurata anche se in presenza di imperfezioni formali, lessicali o
fonetiche.
Dovrà inoltre essere in grado di interagire in contesti noti che richiamano saperi relativi ad
argomenti di civiltà e del mondo professionale anche se in presenza di imperfezioni.
Classe Quinta
Competenze minime specifiche della materia
L'alunno dovrà essere in grado di comprendere il senso globale di messaggi di vario tipo,
rispondendo a domande fattuali su di essi e produrre messaggi semplici orali o scritti in modo tale
che la comunicazione sia stata assicurata anche se in presenza di imperfezioni formai i, lessicali o
fonetiche.
Dovrà inoltre essere in grado di interagire in contesti noti che richiamano saperi relativi ad
argomenti di civiltà c del mondo professionale anche se in presenza di imperfezioni.
CERTIFICAZIONI
I corsi curricolari di lingua vertono alla preparazione delle varie certificazioni europee o
certificazioni professionali attraverso le diverse atti vita' proposte in classe.
Potranno essere somministrati test secondo i livelli del quadro di riferimento europeo, per orientare
opportunamente gli alunni.
Previa cernita di alunni potenzialmente predisposti potranno essere attivati corsi interclassi
propedeutici al superamento delle prove standardizzate a livello internazionale in incontri
pomeridiani.
6.6 DIPARTIMENTO DI MATEMATICA
PREREQUISITI
Classe prima
-Conoscere il concetto di insieme, le operazioni fra gli insiemi, conoscere i simboli propri del
linguaggio degli insiemi .
-Conoscere i numeri naturali e le operazioni con essi, l ‘elevamento a potenza e le sue proprietà,
riconoscere i multipli e i divisori di un numero.
-Saper operare con le frazioni , i numeri irrazionali, conoscere le proporzioni e le loro proprietà.
-Saper operare con i numeri relativi , conoscere le potenze con esponente intero positivo e negativo.
-Saper eseguire le operazioni con i monomi.
-Saper operare con i polinomi.
-Saper rappresentare una retta su un piano cartesiano.
-Saper calcolare perimetro e area del triangolo,quadrato,rettangolo, rombo.
Classe seconda
-Saper utilizzare i simboli propri del linguaggio degli insiemi.
-Saper calcolare il valore di un espressione aritmetica
-Saper determinare M.C.D. e m.c.m. di due o più numeri
-Saper operare con le frazioni
-Saper calcolare il valore di un’ espressione algebrica.
-Saper eseguire le operazioni con i monomi e i polinomi.
-Saper scomporre un polinomio.
-Saper eseguire le operazioni con le frazioni algebriche.
-Saper risolvere un’ equazione di primo grado.
Classe Terza
-Saper rappresentare l’equazione di una retta.
-Risolvere sistemi lineari di due e tre incognite.
-Eseguire le operazioni con i radicali.
-Risolvere e discutere equazioni numeriche di secondo grado.
-Risolvere problemi utilizzando le equazioni.
-Risolvere i sistemi di secondo grado.
Classe quarta
-Saper risolvere le disequazioni di primo e di secondo grado intere e fratte.
-Conoscere le funzioni e le loro proprietà.
-Saper rappresentare sul piano cartesiano: retta circonferenza e parabola.
-Saper risolvere problemi di capitalizzazione e di sconto.
Classe quinta
-Saper calcolare i limiti.
-Saper calcolare la derivata di una funzione.
-Saper calcolare gli asintoti, i massimi e i minimi e i flessi.
-Saper rappresentare graficamente una funzione su un piano cartesiano
-Saper determinare le funzioni: della domanda,dell’offerta, del costo, del ricavo e del profitto
-Conoscere le variabili aleatorie, saper determinarne il valore medio e risolvere i problemi relativi
COMPETENZE
Per il biennio si individuano le seguenti competenze :
• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica;
• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica;
• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
Per il triennio si intende perseguire l’ attivazione delle stesse competenze ad un diverso livello di
acquisizione, al fine di utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e
algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni e sapendo
• Padroneggiare il linguaggio formale della matematica ;
• Sviluppare deduzioni e ragionamenti utilizzando i procedimenti dimostrativi della
matematica;
• Individuare modelli adeguati alla rappresentazione di una situazione problematica;
• Individuare la strategia appropriata alla risoluzione di problemi.
Mediante lo studio della Matematica si intendono inoltre conseguire le seguenti finalità :
.EDUCATIVE
Finalità
1. Acquisire un comportamento corretto con tutti i soggetti operanti nella
scuola.
2. Sviluppare un atteggiamento responsabile nei confronti dell’attività
scolastica, rispettare le cose e gli ambienti, essere presenti e puntuali,
svolgere il lavoro a casa e rispettare le regole, gli impegni e le scadenze.
3. Confrontarsi con i singoli compagni o all’interno di un gruppo, rispettando sé
e gli altri, valorizzando le proprie ed altrui risorse.
4. Acquisire la consapevolezza dell’indirizzo di studi prescelto.
5. Acquisire autonoma capacità di giudizio attraverso la discussione ed il
confronto delle idee
DIDATTICHE
•
Promuovere le facoltà sia intuitive che logiche.
•
Esercitare a ragionare induttivamente e deduttivamente.
•
Educare a procedimenti euristici ma anche ai processi di astrazione e di
formalizzazione dei concetti.
•
Determinare l’abitudine alla sobrietà e precisione del linguaggio ed alla cura
della coerenza argomentativa.
•
Saper organizzare razionalmente ed autonomamente il proprio lavoro ed
essere in grado di valutarne i risultati.
•
Acquisire piena consapevolezza che il ragionamento è uno strumento non
sostituibile
Si sono quindi fissati gli obiettivi irrinunciabili per il conseguimento della sufficienza
Obiettivi
minimi
-BIENNIO- ITE
_____________________________________________________________________
MATEMATICA :
1. Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate: conoscere
bene il concetto di frazione, di percentuale, le operazioni tra numeri Razionali, numeri
decimali proprietà delle potenze, proporzionalità diretta ed inversa .
2. Padroneggiare l’uso delle lettere come costanti, come variabili e come strumento
per scrivere formule e rappresentare relazioni.
3. Risolvere equazioni, disequazioni, sistemi di equazioni ed utilizzarli per la
soluzione di problemi.
4. Conoscere gli elementi fondamentali della Geometria Euclidea nel piano.
5. Raccogliere,organizzare e rappresentare un insieme di dati.
6. Calcolare la probabilità di eventi elementari.
_____________________________________________________________________
SECONDO BIENNIO - ITE
1. Saper operare nel piano cartesiano acquisendo le basi della geometria analitica,
operando con la retta e le coniche
2. Conoscere i metodi risolutivi di equazione e disequazioni algebriche
3. Costruire grafici di funzioni anche con i metodi dell’ Analisi Matematica
4. Impostare modelli matematici risolutivi di problemi economici-finanziario
CLASSE QUINTA - ITE
1. Analizzare, rappresentare e riconoscere la dipendenza tra due caratteri
2. Ottimizzare semplici funzioni in due variabili
3. Risolvere problemi di natura economica
Verifiche
Verifiche sommative: compiti in classe, prove strutturate, semistrutturate, test a
scelta multipla, vero/falso.
Almeno due verifiche sommative scritte nel primo periodo ed almeno tre nel
secondo periodo; una / due verifiche sommative orali, relativamente al monte ore
settimanale dei diversi corsi
Verifiche formative: compiti a casa, relazioni, esercizi in classe, interventi
pertinenti, attività di laboratorio.
Verifiche orali: esposizione tematica di un argomento, dialogo aperto su più
argomenti, analisi e sviluppo di risoluzione di un problema.
.
BIENNIO
Contenuti Condivisi
N
1
2
3
4
5
6
7
Classe
Prima
Tempi
1°
periodo
Argomenti trattati
Insiemi numerici N, Z, Q: simbolismo, terminologia, operazioni e
relative proprietà
Impostazione di semplici problemi.
Introduzione alle equazioni di primo grado. Principi di equivalenza.
Prima
1°
/
2° Calcolo letterale – monomi e polinomi: simbolismo, terminologia,
operazioni, prodotti notevoli
periodo
Prima
2°
periodo Semplici decomposizioni di polinomi in fattori ; M.C.D. e m.c.m.
Prima
2°
periodo Semplici frazioni algebriche
Prima
2°
periodo Completamento della trattazione delle equazioni lineari numeriche,
intere e fratte. Semplici problemi di primo grado.
Prima
Trasversale tra Elementi di statistica descrittiva e di calcolo delle probabilità
Seconda il primo e il
secondo anno
Prima
Trasversale tra Attività trasversale tra 1° e 2° anno con recupero di nozioni e
Seconda il primo e il teoremi fondamentali di geometria mediante applicazioni nella
secondo anno risoluzione di problemi di primo e secondo grado. Enti primitivi e
figure piane.
N
1
Classe
Tempi
seconda 1°
periodo
2
3
seconda 1°
seconda 1°
periodo
periodo
Argomenti trattati
Recupero ed approfondimento inerente a frazioni algebriche,
equazioni lineari
Equazioni frazionarie
Il metodo delle coordinate e il piano cartesiano; rappresentazione
grafica di funzioni lineari ed interpretazione di sistemi di 1°
grado.
4
seconda 2°
periodo
5
seconda 2°
periodo
6
7
seconda 2°
seconda 2°
periodo
periodo
8
seconda 2°
periodo
I numeri irrazionali. I radicali: definizione, proprietà, operazioni,
razionalizzazione dei denominatori
Equazioni di secondo grado intere e fratte numeriche e letterali e
loro interpretazione grafica
Sistemi di equazioni di secondo grado
Disequazioni di primo e secondo grado e loro interpretazione
grafica.
Elementi di statistica descrittiva e calcolo delle probabilità
SECONDO BIENNIO AFM TURISTICO e CLASSI QUINTE
Contenuti Condivisi
Nelle programmazioni individuali dei singoli docenti alcuni argomenti possono essere anticipati, posticipati,
integrati o non svolti a seconda delle situazioni iniziali e delle esigenze didattiche delle varie classi
N
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Classe
Terza
Tempi
Primo periodo
Argomenti trattati
Recupero e ripasso: Equazioni di primo grado, equazioni di secondo grado;
Equazioni di grado superiore al secondo, sistemi lineari in due o tre variabili
e di grado superiore. Semplici problemi risolvibili mediante equazioni e
sistemi
Terza
Primo periodo Piano cartesiano, concetto di funzione, di dominio e grafico di funzione.
Grafici delle funzioni di primo e secondo grado e di alcune semplici
trascendenti; interpretazione geometrica di equazioni e sistemi.
Terza
Primo periodo/ Domanda e offerta. Costi e ricavi. Equilibrio (tutto nel caso lineare).
inizio secondo Elasticità d’arco.
periodo
Terza
Secondo
Geometria analitica: la retta, le coniche (parabola e iperbole equilatera), il
periodo
problema della tangenza; semplici problemi di R.O. in condizioni di
certezza ad effetti immediati ad una o più alternative.
Terza
Secondo
Disequazioni di primo e di secondo grado. Interpretazione grafica.
periodo
Disequazioni fratte e con termini in valore assoluto.
Terza/ Secondo
Regimi finanziari, rendite periodiche, costituzione di capitali,
Quarta periodo/
ammortamento, prestiti, leasing.
primo periodo Esempi di problemi di scelta in condizioni di certezza ad effetti differiti.
Quarta Primo periodo/ Analisi matematica: studio e rappresentazione di funzioni reali ad una
secondo
variabile (razionali, intere e fratte)
periodo
Quarta/ Secondo
Applicazione dell’analisi in una variabile a problemi di economia:
Quinta periodo/primo diagramma di redditività, equilibrio fra domanda e offerta, elasticità
periodo
puntuale.
Quinta primo
Disequazioni in due variabili; funzioni in due variabili
Quinta Primo
Ottimizzazione di semplici funzioni in due variabili
Quinta secondo
Statistica descrittiva: variabili e mutabili statistiche, medie, indici di
periodo
variabilità; concetto di variabile casuale, media e scarto quadratico medio.
Quinta Primo periodo/ Sistematizzazione della ricerca operativa: problemi di scelta in condizioni di
secondo
certezza con effetti immediati e differiti.
periodo
Eventuali applicazioni nei problemi in condizioni di incertezza.
Quinta secondo
Programmazione lineare: metodo grafico.
periodo
6.7 DIPARTIMENTO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
Primo biennio
per gli alunni del primo anno di corso i prerequisiti coincidono con le competenze in uscita dalla
scuola secondaria di primo grado:
• rispettare le regole, accettare le diversità e manifestare senso di responsabilità,
• riconoscere l'importanza del lavoro per obiettivi e del lavoro di gruppo.
• saper intervenire in modo ordinato e pertinente,
• saper utilizzare in modo appropriato il materiale didattico e di laboratorio,
• capacità di usare strumenti di lavoro diversi (immagini, tabelle, grafici, mappe concettuali,
ecc), capacità di leggere e comprendere un testo scolastico di carattere scientificotecnologico, capacità di consultare atlanti, glossari, carte geografiche, dizionari, ecc
• conoscere e saper localizzare i principali oggetti geografici e antropici dell'Europa e del
mondo, saper osservare ambienti e fenomeni e riconoscere forme d'impatto ambientale,
• capacità di utilizzare i principali strumenti matematici e geometrici,
• conoscere le principali grandezze fondamentali e unità di misura,
• saper effettuare conversioni delle principali unità di misura fondamentali e derivate, saper
eseguire semplici operazioni matematiche,
• possedere conoscenze di base della geometria piana e solida, conoscere i concetti di frazione
e di potenza e le loro proprietà,
• conoscere le formule dirette ed inverse e operare le trasformazioni tra esse, conoscere le
proporzioni e risolvere l'incognita,
• abitudine ad esporre oralmente quanto studiato, rispondendo a domande di diversa tipologia,
• consapevolezza della necessità di un lessico specifico,
•
•
•
•
•
•
•
consapevolezza delle proprie modalità di studio (uso di appunti, schemi, sottolineature,
sintesi, parole-chiave, esposizione a voce alta con o senza appunti),
individuare lo scopo degli esercizi ginnici più semplici proposti e padroneggiare con
sufficiente destrezza gli schemi di base e le loro combinazioni,
conoscere a grandi linee i giochi di squadra proposti,
partecipare attivamente ai giochi di squadra assumendo i ruoli più semplici, riconoscere
l'importanza dell'esercizio fisico e dell'alimentazione adeguata.
Si passa a discutere il secondo punto all'ordine del giorno.
I docenti si confrontano sull'individuazione delle competenze in uscita al termine del primo
biennio e dell'intero percorso di studio, alla luce delle linee guida ministeriali.
Si rinvia alla prossima seduta la stesura definitiva del quadro delle competenze.
Vengono individuate le seguenti competenze in uscita:
Primo biennio
saper osservare regole di comportamento idonee ad instaurare un clima positivo e fattivo nella
classe,
saper riconoscere o stabilire relazioni, classificare, formulare ipotesi in base ai dati forniti,
comunicare in modo corretto ed efficace le proprie conclusioni, utilizzando un linguaggio
specifico,
saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi utilìzzando modelli adeguati per una
loro corretta interpretazione,
saper compiere analisi, sintesi e collegamenti tra nodi disciplinari e contenuti delle diverse
discipline,
saper risolvere situazioni problematiche e applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita
reale,
saper interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica, comprenderne le ricadute
future ed essere consapevoli dell'importanza di una gestione ecosostenibile delle risorse naturali,
sviluppare la consapevolezza dell'importanza di uno stile di vita sano per la prevenzione di
alcune patologie e per un armonico sviluppo psicofisico,
pa rieciparein modo costruttivo alla vita sociale,
comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici attraverso il confronto fra diverse
epoche, aree geografiche e culturali.
Termine del percorso di studi
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità,
risolvere situazioni problematiche e applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita
reale, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte allo sviluppo scientifico e
tecnologico della società presente e futura,
riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambiente naturale ed antropico, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel corso del tempo,
riconoscere l'interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro
dimensione locale e globale,
stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una
prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro,
riconoscere il valore e le potenzialità dei beni culturali e ambientali per una loro corretta
fruizione e valorizzazione anche dal punto di vista turistico,
utilizzare le competenze scientifico-tecnologiche acquisite per gestire in maniera efficace servizi
e prodotti turistici, con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico,
artistico culturale artigianale, enogastronomico del territorio.
acquisire consapevolezza dell'importanza dell'attività motoria sul piano psicofisico sia a livello
individuale che collettivo; comprendere l'importanza di praticare e promuovere uno stile di vita
sano
Si rileva che molte delle competenze in entrata sono comuni tra le discipline coinvolte nel
dipartimento, in particolare per quanto riguarda le competenze sociali e civili, mentre maggior
affinità tra competenze di tipo scientifico tecnologico si hanno tra la geografia e le scienze
integrate.
I docenti presenti, riservandosi di aggiornare ed integrare l'elenco non appena saranno presenti
anche i docenti delle altre discipline coinvolte, individuano quanto segue.
Primo biennio
per gli alunni del primo anno di corso i prerequisìti coincidono con le competenze in uscita dalla
scuola secondaria di primo grado
• capacità di leggere e comprendere un testo scolastico di carattere scientifico-tecnologico,
capacità di consultare atlanti, carte geografiche, generali e tematiche,
• conoscere e saper localizzare i principali oggetti geografici e antropici dell'Europa e del
mondo, saper osservare ambienti e fenomeni e riconoscere forme d'impatto ambientale,
• capacità di utilizzare i principali strumenti matematici e geometrici,
• capacità di usare strumenti di lavoro diversi (immagini, tabelle, grafici, ecc.),
• abitudine ad esporre oralmente quanto studiato, rispondendo a domande di diversa tipologia,
consapevolezza della necessità di un lessico specifico,
• consapevolezza delle proprie modalità di studio (uso di appunti, schemi, sottolineature,
sintesi, parole-chiave, esposizione a voce alta con o senza appunti),
• individuare lo scopo degli esercizi ginnici più semplici proposti e padroneggiare con
sufficiente destrezza gli schemi di base e le loro combinazioni,
• conoscere a grandi linee j giochi di squadra proposti,
• partecipare attivamente ai giochi di squadra assumendo i ruoli più semplici, riconoscere
l'importanza dell'esercizio fisico e dell'alimentazione adeguata, rispettare le regole, accettare
le diversità e manifestare senso di responsabilità.
Secondo biennio
Per gli studenti della prima classe del triennio i prerequisiti sono quelli di uscita dal biennio:
•
•
conoscenza degli strumenti fondamentali delle discipline e dei loro principali metodi,
studio del pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e problemi, e
sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti dell'Italia, dell'Europa e degli stati
extraeuropei.
Per quanto riguarda i test d'ingresso, si prevedono necessari solo per la classe prima.
Per geografia il test sarà strutturato anche utilizzando in parte prove OCSE-PISA e INVALSI, con
l'obiettivo di verificare non tanto le conoscenze specifiche della disciplina quanto, piuttosto, le
capacità logiche degli alunni.
Per scienze motorie, il prof. Giulio Biacca si riserva di valutare le strutture ed il materiale a
disposizione per poter essere più preciso sulla tipologia dei vari test d'ingresso, che comunque
riguarderanno: coordinazione e mobilità articolare, potenzia mento fisiologico (attività a corpo
libero con piccoli e grandi attrezzi, percorsi misti e circuiti), coordinazione motoria per
rielaborazione degli schemi di base, attività pre-sportive e giochi sportivi,
Altro aspetto importante è la composizione delle classi (componente maschile e femminile) ed il
numero degli alunni.
6.8 Alternanza scuola-lavoro
Finalità dell’alternanza scuola lavoro
All’interno del sistema educativo del nostro paese l’alternanza scuola lavoro è stata proposta come
metodologia didattica per:
a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo,
rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in
aula con l'esperienza pratica;
b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di
competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili
di apprendimento individuali;
d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del
lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1,
comma 2, nei processi formativi;
e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
a. Ruolo del Comitato Tecnico Scientifico (CTS).
Come previsto dai nuovi ordinamenti, la scuola può innovare la propria struttura organizzativa
attraverso l’articolazione del Collegio dei docenti in Dipartimenti e la costituzione del Comitato
Tecnico Scientifico.
Il Comitato Tecnico Scientifico riveste un ruolo fondamentale per l’apertura della scuola
all’esterno e può contribuire a migliorare la dimensione organizzativa della scuola, e a rispondere
meglio alle sfide dell’innovazione.
I CTS svolgono, infatti, un ruolo di raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola, le
innovazioni della ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i fabbisogni
professionali espressi dal mondo produttivo.
b. Coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa dell’istituzione scolastica
La progettazione dei percorsi in alternanza, che con la legge 107/2015 assume una dimensione
triennale, contribuisce a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e
professionale del corso di studi. Il concetto di competenza, intesa come «comprovata capacità di
utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme
strutturato conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o
informale presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e relazionali; l’alternanza
può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e assumere compiti e iniziative
autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per elaborarla/rielaborarla all’interno di un
contesto operativo.
Dalle esperienze maturate dalle scuole emergono le seguenti indicazioni rispetto alle attività utili
per l’elaborazione di un progetto di alternanza da inserire nel Piano dell’Offerta Formativa:
- definire le competenze attese dall’esperienza di alternanza, in termini di orientamento e
di agevole inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
- progettare con la struttura ospitante il percorso da realizzare, coerente con le competenze,
abilità e conoscenze da acquisire;
- preparare i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, programmando lo
sviluppo di quelle conoscenze necessarie per orientarsi, comprendere e trarre il massimo beneficio
dal nuovo ambiente di studio;
- sensibilizzare e orientare gli studenti a riflettere sulle loro attese relative all’esperienza
lavorativa;
- stimolare gli studenti all’osservazione delle dinamiche organizzative e dei rapporti tra
soggetti nell’impresa o nell’ente ospitante;
- condividere e rielaborare in aula quanto sperimentato fuori dall’aula;
- documentare l’esperienza realizzata (anche attraverso l'utilizzo di ICT);
- disseminare i risultati dell’esperienza.
È evidente come l’alternanza contribuisca alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il
suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa
triennale.
Le attività programmate nel progetto di alternanza scuola lavoro sono esplicitate, oltre che nel Piano
dell’Offerta Formativa, anche nel Patto educativo di corresponsabilità sottoscritto
dallo studente e dalla famiglia all’atto dell’iscrizione.
Discipline coinvolte
Nei percorsi di alternanaza scuola lavoro sono coinvolte tutte le discipline. I docenti esplicitano
nella loro programmazione gli obiettivi ed i moduli/unità di apprendimento affidate all’alternanza
scuola lavoro. In particolare sono interessate le seguenti discipline:
Indirizzo AFM
Italiano e Storia
Inglese
Francese
Economia aziendale
Diritto/Economia politica
Informatica
Matematica
Indirizzo TURISMO
Italiano e Storia
Inglese
Francese
Tedesco
Arte e Territorio
Discipline turistiche e aziendali
Legislazione turistica
Matematica
Geografia turistica
Modalità in cui si realizza l’alternanza
Stage aziendali e visite aziendali
Stage in istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali,
artistiche e musicali
Viaggi d’istruzione, visite guidate e uscite didattiche
Progetti europei
Impresa formativa simulata
Corsi di formazione
Progetti specifici/concorsi
Distribuzione delle ore nel triennio
Le 400 ore di alternanza scuola-lavoro previste per gli istituti tecnici saranno così distribuite nel
triennio:
classe terza 120 ore, di cui
- 70 ore di stage
- 40 ore di formazione in aula-attività del docente
- 10 ore di visite/ricerca
classe quarta 200 ore, di cui
- 120 ore di stage
- 65 ore di formazione in aula-attività del docente
- 15 ore di visite/ricerca
classe quinta 80 ore, di cui
- 40 ore di stage
- 35 ore di formazione in aula-attività del docente
- 5 ore di visite/ricerca
6.9 Piano Annuale dell’Inclusione (PAI)
“Ogni alunno è unico ed originale rispetto agli altri.”
La scuola, in quanto Istituzione educativa, ha il compito di favorire forme di integrazione, di
comunicazione e di scambio di esperienze, per rispondere alla necessità di tutti gli alunni di
comunicare i propri bisogni, i propri desideri, ma anche le proprie paure e ansie. E’ quindi
necessario che ogni soggetto, caratterizzato dalla propria individualità, riesca ad esprimersi secondo
le proprie potenzialità, utilizzando tutti i possibili modelli di comunicazione e di apprendimento.
Una scuola concepita come:
laboratorio di esperienze, di confronto e di crescita, in cui ogni alunno possa sentirsi accolto,
compreso e accettato, a prescindere dalla propria condizione personale e sociale.
Una scuola che:
ricerca, sperimenta e favorisce ogni forma di apprendimento, affinché ciascun alunno, in ogni
percorso di crescita e formazione, sia realmente protagonista del proprio sviluppo per arrivare ad
avere un buon rapporto con se stesso, con gli altri, con le cose e con l’ambiente.
Una scuola che:
ricerca, sperimenta e adotta una pluralità di percorsi educativi e formativi, capaci di dare ad ognuno
la possibilità di acquisire la consapevolezza della propria identità, del proprio essere, del proprio
divenire nel tempo.
Come Istituto:
crediamo fortemente che l’integrazione e ancor più l’inclusione siano inizialmente concetti
culturali e, successivamente, psico-pedagogici. Educare, vuol dire “tirar fuori”, far nascere o
rinascere un’identità, nella consapevolezza dei propri limiti, delle proprie preferenze e quindi, dei
propri bisogni.
Come docenti, ed in generale come educatori, dobbiamo:
1) tenere presente un aspetto fondamentale nel nostro cammino professionale: la dimensione
emotiva dell’alunno. Certamente non è facile entrare in merito alle dinamiche relazionali ed
emotive di un allievo, in particolar modo se “speciale”, dobbiamo affrontare questo delicato e
particolare aspetto che sta alla base della motivazione e, quindi, dei meccanismi di
apprendimento.
2) dimostrarci sensibili e aperti ai sentimenti degli alunni, in modo da creare con loro una vera ed
autentica relazione, costruita sulla fiducia, sul rispetto reciproco e sull’incontro. Un incontro
che non solo avviene nelle discipline e quindi nelle competenze prettamente disciplinari, che
restano fondamentali nella funzione docente, ma in tutte le sfere che afferiscono ad ogni
persona.
Siamo convinti, come scuola, che questa ottica rappresenti un’importante strategia didattica e un
elemento basilare nella conduzione del rapporto educativo. Solo all’interno di una cornice di questo
tipo, possiamo scoprire, conoscere e rispettare ogni identità in continua evoluzione e trasformazione
in un “ambiente” rassicurante che stimola l’esplorazione e l’espressione globale.
INTERVENTO DELLA SCUOLA
Il Piano d’inclusione rivolto agli alunni con Bisogni Educativi Speciali propone di:
•
considerare la “diversità” non come “caratteristica emarginante”, ma come “dimensione
esistenziale”;
•
favorire un clima di accoglienza e inclusione;
•
sostenere gli alunni nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in tutto il percorso di
studi;
•
favorire il successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell’apprendimento di questi
studenti, agevolandone la piena inclusione sociale e culturale;
•
attivare azioni di recupero e di rinforzo;
•
ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la piena formazione;
•
curare particolarmente il passaggio degli alunni al successivo grado scolastico, non solo
mediante momenti di raccordo con le figure coinvolte nel processo di Inclusione, ma anche
attraverso momenti di scambio tra i docenti delle diverse scuole.
•
favorire iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti
territoriali ( Comune, ASL, Provincia, Regione, Enti di formazione, Ufficio Scolastico
Regionale, …).
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO
INCLUSIVO
(chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Alunni con disabilità e alunni con disturbi specifici dell’apprendimento
1) Acquisizione da parte della scuola (Segreteria didattica) della certificazione e della
documentazione.
2) Prima conoscenza degli alunni tramite gli incontri di continuità fra i Docenti della scuola di
provenienza e quelli della scuola di destinazione e tramite incontri con le famiglie presieduti dal
Dirigente scolastico.
3) Comunicazione delle informazioni e presentazione della documentazione al primo Consiglio di
Classe (Il primo Consiglio delle classi prime si svolge prima dell’inizio dell’anno scolastico).
Nella medesima sede definizione delle prove di ingresso per la verifica dei punti di forza e di
debolezza.
4) Nel secondo Consiglio (primi di ottobre) i risultati vengono condivisi, vengono individuati i
bisogni e si comincia a strutturare il percorso educativo. Seguono gli incontri di docenti,
famiglie e personale sanitario nel GLI e nei GLHO (alunni con disabilità).
5) L’insegnante di sostegno (per i DSA il coordinatore di classe), in raccordo con gli altri docenti
della classe, coordina la strutturazione del PEI/PDP utilizzando il modello approvato dal GLI.
L’insegnante di sostegno/coordinatore discute il piano con i genitori e possibilmente con gli
operatori sanitari. Stesura definitiva entro il 30 novembre e condivisione con la famiglia da
parte del docente di sostegno/coordinatore.
Alunni con “disturbi evolutivi specifici”: deficit del linguaggio, dell’attenzione, dell’iperattività,
ritardo mentale lieve, ritardo maturativo e altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di
Asperger, non altrimenti certificate
1) La Famiglia consegna alla scuola (Segreteria didattica) la documentazione. Il coordinatore
di classe presenta il caso nel corso del primo Consiglio di Classe utile.
2) Il Consiglio di Classe, qualora ne valuti la necessità, predispone il piano personalizzato
seguendo le procedure indicate per gli alunni con DSA. In ogni caso decide gli interventi
appropriati per rispondere ai bisogni formativi di questi alunni, ne monitora e ne verifica in
itinere l’efficacia.
Alunni
con
svantaggio
comportamentale/relazionale
socioeconomico,
linguistico,
culturale
e
disagio
Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate dai rispettivi Consigli di Classe sulla base di
elementi oggettivi come:
• la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni
psicopedagogiche e didattiche. Le difficoltà linguistiche emergeranno oggettivamente dalla
conoscenza degli alunni. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio.
•
Il Consiglio di Classe, qualora ne valuti la necessità, predispone il piano personalizzato
seguendo le procedure indicate per gli alunni con DSA. In ogni caso decide gli interventi
appropriati per rispondere ai bisogni formativi di questi alunni, ne monitora e ne verifica in
itinere l’efficacia.
N.B. Il PDP/Programmazione degli alunni stranieri dovrà contenere le materie il cui monte orario
viene diminuito per l'insegnamento di Italiano L2.
RUOLI
Il Dirigente Scolastico acquisisce la documentazione e ne verifica la completezza. Prende e
mantiene contatti con tutti i soggetti coinvolti. Organizza e presiede incontri e riunioni sulla base
della normativa vigente e su richiesta degli interessati, promuove la progettazione, la formazione e
l’aggiornamento finalizzati all’inclusione. Si attiva per reperire risorse umane e strumentali.
Monitora e verifica l’osservanza della normativa e il rispetto di tutte le procedure.
L’Insegnante di Sostegno favorisce l’autonomia, la relazione biunivoca all’interno della classe,
facilita l’apprendimento ponendosi come mediatore di contenuti e di attività, propone lavori in
piccoli gruppi, si confronta e collabora con i colleghi, condivide con l’insegnante della disciplina le
modalità e i contenuti delle verifiche scritte e orali. Fermo restando le competenze del Collegio
Docenti in materia di definizione dei criteri generali di valutazione, collabora con i docenti nella
definizione delle griglie di valutazione, predispone e condivide con il Consiglio di classe il
documento di valutazione in caso di programmazione differenziata.
I Docenti del Consiglio di Classe prendono in carico insieme all’insegnante di sostegno, se presente,
la situazione di bisogno, favoriscono la relazione biunivoca all’interno della classe, perseguono gli
obiettivi del PEI e del PDP in relazione alle proprie discipline, monitorano l’evoluzione del PEI e
del PDP. Se presente, si confrontano e collaborano con l’insegnante di sostegno, condividono le
modalità e i contenuti delle verifiche scritte e orali, fermo restando le competenze del Collegio
Docenti in materia di definizione dei criteri generali di valutazione, collaborano nella definizione
delle griglie di valutazione, condividono il documento di valutazione in caso di programmazione
differenziata.
La Famiglia collabora e si confronta periodicamente con il Consiglio di Classe sostenendo la
programmazione, informa il Consiglio di classe, collabora alla stesura del PEI e del PDP, collabora
nel reperimento di risorse e strumentazioni, condivide e/o propone progetti. Partecipa tramite i
propri rappresentanti alle riunioni del GLI(Scuola-Servizi-Enti coinvolti). Partecipa alle riunioni del
GLHO.
Inoltre, il Piano Annuale d’Inclusione prevede la possibilità di strutturare percorsi specifici di
formazione e aggiornamento degli insegnanti su:
•
metodologie didattiche inclusive;
•
individuazione degli obiettivi minimi.
SVILUPPO DI UN CURRICOLO ATTENTO ALLE DIVERSITA’ E ALLA PROMOZIONE
DI PERCORSI FORMATIVI INCLUSIVI
Non è possibile gestire la complessità e la diversificazione dei bisogni senza un generale
ripensamento della didattica e dell’organizzazione scolastica. Per quanto riguarda la didattica
andranno non solo individuate strategie inclusive che tengano conto dei diversi stili cognitivi (la
didattica laboratoriale, l’uso delle mappe concettuali, il cooperative learning, la peer-to-peer
education, la flipped classroom e il mastery learning), ma verrà posta una particolare attenzione ai
momenti di pianificazione del lavoro e alle fasi di svolgimento del medesimo, in modo da calibrare
gli obiettivi sulle caratteristiche della classe e sui bisogni individuali. Nella programmazione
dovranno essere indicati, quindi, le scelte e i tempi che meglio favoriscono il processo inclusivo.
Oltre a questa impostazione generale, si prevedono i seguenti percorsi per favorire l’inclusione degli
alunni con Bisogni Speciali:
1) attività di contrasto alla dispersione scolastica (progetto ex art.9 CCNL, attività di sostegno
allo studio e di recupero, sportello di ascolto, educazione alle emozioni);
2) laboratori di Italiano L2;
3) circle time;
4) orientamento;
5) Progetto Ospedaletto;
6) Progetto Piscina;
7) Progetto viaggio in una goccia d’acqua (classi prime);
8) Progetto educazione all’affettività (classi terze);
9) laboratorio teatrale (gruppo interclasse prime e seconde);
10) Coro (classi prime);
11) Progetto Solidarietà;
12) Olimpiadi della scuola (tutte le classi);
13) Torneo di pallamano (tutte le classi);
14) Laboratori creativi;
15) Giornalino scolastico.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
(tabella esplicativa)
Analisi dei punti di forza e di criticità
Rilevazione dei BES presenti:
5. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
3. minorati vista
4. minorati udito
19 (I-II
Grado)
5. Psicofisici
6. disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro (BES)
7. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
5. Socio-economico
6. Linguistico-culturale
4. Disagio comportamentale/relazionale
5. Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
Educatori
Funzioni strumentali / coordinamento
1
Prevalentemente utilizzate in:
Attività individualizzate e di gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Coordinamento delle attività di
accoglienza, integrazione e recupero
degli alunni con disabilità.
Elaborazione di proposte per lo
sviluppo dell’inclusione.
Proposte di acquisto dei sussidi e del
materiale didattico.
Partecipazione al GLI.
Organizzazione dei GLO.
Partecipazione ad incontri di staff.
26 (I-IIGrado)
3
3
4
58
19
33
Sì/No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA,
BES)
Coordinamento delle attività di
Sì
accoglienza, integrazione e recupero
degli alunni con BES.
Elaborazione di proposte per lo
sviluppo dell’inclusione.
Proposte di acquisto dei sussidi e del
materiale didattico.
Partecipazione al GLI.
Partecipazione ad incontri di staff.
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Sì (esterni)
Docenti tutor/mentor
No
Altro:
Altro:
Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
Coinvolgimento personale ATA
Coinvolgimento famiglie
Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali e istituzioni deputate alla
Attraverso
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori
integrati
Altro:
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva
Coinvolgimento in progetti di
inclusione
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità
Sì / No
Sì
Sì
No
Sì
Sì
Sì
No
Sì
No
Sì
No
Sì
Sì
No
No
Sì
Sì
Sì
sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
Rapporti con privato sociale e
Progetti integrati a livello di singola
volontariato
scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Formazione docenti
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
1
2
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
X
inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
X
aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno
della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno
X
della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione
X
di percorsi formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per
X
la realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini
X
di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Altro:
Altro:
Sì
Sì
Sì
Sì
Si
Sì
No
Sì
No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
3
X
X
X
X
4
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi
scolastici
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Art.3 ed Art.34 della Costituzione
DPR 24 febbraio 1994
Legge 104/1992
Legge 53/2003
Decreto Ministeriale 16 gennaio 2009 n°5 (riferimento valutazione alunni ADHD)
Legge 170/2010
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA del 12/07/2012
Direttiva ministeriale del 27/12/2012
Circolare ministeriale n.8 del 6/03/2013
Nota ministeriale del 22/11/2013
Legge 107/2015
6.10 Dimensione europea dell'insegnamento
Il tema della dimensione europea dell'educazione è quanto mai centrale in questo momento storico
per creare nei giovani la coscienza di appartenere ad una dimensione che travalica i confini
nazionali e che si identifica nella cultura europea nei suoi aspetti umanistici, scientifici, economici.
La scuola, in questo senso, riveste un ruolo fondamentale nella creazione del cittadino europeo
consapevole dei valori di democrazia e di rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo che vanno
costruiti, difesi e salvaguardati.
A tal fine si promuovono attività e progetti europei che perseguano il confronto, l'interscambio e la
condivisione di esperienze di studio e ricerca che sviluppino relazioni umane positive e che vedono
protagonisti alunni e docenti.
In particolare la scuola realizza:
- un progetto relativo all'azione KA1 (mobilità degli alunni e del personale) del programma
Erasmus plus;
- un progetto relativo all'azione KA2 ( partenariati strategici) del programma Erasmus plus.
7. PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
7.1 Le attività progettuali dell’istituto
Attraverso le attività progettuali la scuola promuove la crescita personale dei ragazzi, l’arricchimento
culturale e la valorizzazione delle loro potenzialità.
7.2 Contenuti e finalità dei progetti ITE
Attivita’ didattiche in rapporto con il territorio regionale, nazionale e internazionale settori
(referente Carmela Neri): settori:Teatro e Cinema: attraverso letture e visione di opere teatrali e
cinematografiche a scuola e nelle sale, serate a teatro e cineforum a scuola, si intende promuovere
la cultura teatrale e cinematografica e l’abitudine alla fruizione degli spazi culturali quali luoghi
privilegiati di formazione personale, socializzazione e consapevole cultura del tempo libero.
Turismo nel territorio e beni culturali: rendere i giovani protagonisti di azioni concrete di fruizione,
conoscenza, promozione, tutela, conservazione e valorizzazione del territorio e dei suoi beni
paesaggistici e storici, delle sue offerte culturali e formative. Svolgere un corso sulla tutela,
conservazione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, con stage pratici, incontri con esperti
e uscite didattiche, e un ministage per conoscere le professioni di ‘accompagnatore turistico’ e
‘guida turistica’; Turismo fuori del territorio, visite guidate, viaggi d’istruzione, viaggi-stage, in
relazione con progetti ministeriali; imparare a fare cultura dall’esperienza, dal viaggio, dalla ricerca,
con metodi didattici e prodotti finali innovativi e alternativi; creare affezione nei confronti del
viaggio come fonte di conoscenza ed esperienza, di insostituibile arricchimento interiore e scambio
linguistico e culturale con regioni italiane e con l’Europa. Imparare ad apprezzare il paesaggio
rurale e urbano, antico e moderno, italiano e straniero, in dimensione artistica e reale,
sviluppandone consapevolezza, sensibilizzazione e conoscenza (anche attraverso l’esplorazione
multimediale, l’esplorazione e il viaggio); Approfondimento e scambio culturale e linguistico in
relazione con progetti CLIL-Comenius-Erasmus; Orientamento, riorientamento e prevenzione del
disagio e ella dispersione scolastica; relazionarsi con altre scuole, con i propri stessi alunni e con
quelli di altri istituti del territorio e di comuni limitrofi, promuovendo la realtà formativa dell’ITE di
Magione, anche al fine di riorientare allo studio e prevenire il disagio e la dispersione scolastica;
Sicurezza a scuola e nel territorio: informazione al fine della prevenzione e formazione sulla
sicurezza. Prove di evacuazione.
‘Trasimeno Lake, Trasimeno lucky’ (referente Carmela Neri): attraverso escursioni-lezioni
itineranti si costruiranno e percorreranno nuovi itinerari del territorio. il progetto si propone di
‘dare un futuro al passato’ promuovendo la conoscenza del Trasimeno al fine della promozione
culturale e turistica di un luogo antico dalle moderne potenzialità. Attraverso lo ‘slow tourism’,
semplici ‘passeggiate culturali’ nel territorio, accessibili a tutti, si offre un’occasione concreta di
lettura, analisi, sensibilizzazione e valorizzazione dei luoghi, dei borghi e dei personaggi
significativi del comprensorio del Trasimeno, con esperienza diretta del suo habitat culturale e
ambientale. Un’opportunità laboratoriale e di ricerca, con produzioni multimediali, per osservare e
studiare il luogo ove i ragazzi vivono, e dove le loro famiglie sono protagoniste di una secolare
storia personale e collettiva. Altri obiettivi: far acquisire capacità progettuali e di ricerca, e
un’attenzione partecipe alle sorti del patrimonio locale d’arte e storia, cultura e tradizioni, da
preservare e lasciare intatto alle genti future che lo abiteranno; sperimentare la promozione di
pacchetti turistici, soggiorni, itinerari nel territorio, individuandone e valorizzandone le principali
potenzialità geografiche, storico culturali e di sviluppo, e destinando l’operazione all’accoglienza
turistica italiana e straniera, anche nelle lingue studiate; sperimentare in pratica aspetti professionali
legati allo ‘slow tourism’; sviluppare la cultura, antica classica, dell’ospitalità; associare ai
contenuti culturali l’aspetto escursionistico e sportivo, molto salutare, e legato anche a tutte le altre
uscite, le visite guidate, i viaggi d’istruzione in Italia e all’estero (trekking urbano, rurale e
ambientale); aderire a premi e concorsi attraverso foto, video, testi, immagini e cultura del
Trasimeno acquisiti durante le escursioni.
‘Vita brevis, ars longa’, cultura ed economia (referente Carmela Neri): attraverso
l’esplorazione diretta del parco letterario del Trasimeno e di altri parchi letterari italiani ed europei,
si tratta di fare del binomio ‘cultura ed economia’ un nuovo slogan per i giovani, volto a legare lo
studio teorico, letterario di poeti e scrittori alla loro contestualizzazione umana e territoriale,
prospettando la concreta possibilità di rendere la letteratura, oltre che tradizionale oggetto di studio,
motore insolito e ‘alto’ di promozione e attrazione turistica e culturale, non solo ‘di nicchia’, ma
anche popolare e divulgativa. Ciò per imparare a valorizzare le eccellenze artistico-culturali del
territorio, dal ‘made in Italy’, alle opere di letteratura ed arte, ai personaggi, ai ‘luoghi dell’anima’
ad essi legati; associare ai contenuti culturali l’aspetto escursionistico e sportivo, legato anche a
tutte le altre uscite, le visite guidate, i viaggi (trekking urbano, rurale e ambientale); aderire a premi
e concorsi con immagini e cultura del Trasimeno acquisiti durante le escursioni.
Vintage’, ‘C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anzi d’antico’: gli oggetti ‘dimenticati’ rivivono,
raccontando storia e storie. Attraverso ricerche in soffitte, cantine, vecchi bauli impolverati, luoghi
di famiglia, dimore d’antan, i ragazzi moderni e ipertecnologici di oggi, con la guida ‘storica’
dell’insegnante, sono invitati a gustare il fascino dell’antico, il sapore inconfondibile delle
gozzaniane ‘buone cose di pessimo gusto’: rigattieri di se stessi, i ragazzi sono invitati a percorrere
à rebours, tra le cose di famiglia che non si usano più, il filo della memoria personale collettiva,
squisitamente italiana ma anche legata ai ‘souvenir’ portati in Italia dai Paesi d’origine: basta
guardarli, ed è nostalgia. Imparare a riconoscerli è conoscere epoche, generazioni, case, luoghi,
persone che non ci sono più, ma che sono appartenute genealogicamente a una stirpe, a vite
trascorse di nonni, avi, bisavoli…che ancora parlano attraverso gli oggetti che ci hanno lasciato in
eredità. Parallelamente, lo studio dei mercatini dell’usato, specie ‘vintage’, della regione o di quelle
limitrofe, servirà a viaggiare nel tempo, oltre che nello spazio: un tuffo, attraverso gli oggetti, in una
babele di mondi e di anni passati; un pieno di emozioni sconosciute ai più giovani; l’ispirazione per
fare qualcosa del genere mettendo su un banco improvvisato qualcosa di sé che si vuole far
continuare a vivere anche oltre noi, in altre mani affezionate, in vite diverse e con diversi e
reinventati ruoli. E alla fine, un evento da non dimenticare…
‘Mare nostrum’, il sogno di Ulisse: ‘Fatti non foste a viver come bruti’ Viaggiatori, viveurs,
profughi, pellegrini e migranti: un mondo in cammino (referente Carmela Neri): Percorsi,
soprattutto via mare, ma anche via terra, attraverso mondi reali alla conquista di utopie, proiezioni
oniriche, mondi immaginari. L’acqua come simbolo antico, archetipo mitico di rigenerazione e
rinascita. Il viaggio nell’esperienza di viaggio concreta, nei film, nelle memorie, nei libri, nei diari,
nei reportage di viaggiatori e politici, memorialisti e mercanti, artisti, letterati e pittori. Costruire e
realizzare percorsi di riappropriazione della memoria storica attraverso ‘viaggi nello spazio e nel
tempo’, dalle espressioni più alte a quelle quotidiane e minimali: occasioni di osservazione della
realtà, e sua riproduzione critica attraverso discussioni, laboratori, elaborazione con strumentazioni
tecniche di prodotti multimediali.
‘School Friends’
Borse di studio, premi, riconoscimenti. Vivere di cultura. Il Premio Rotary Club al merito
scolastico (referente Carmela Neri): lo studio e il merito scolastico si premiano grazie
all’iniziativa di illuminati privati mecenati e alla loro attenzione a promuovere e valorizzare
l’eccellenza nella scuola. ‘Vivere di cultura’ talvolta è possibile. Si tratta di veicolare negli studenti,
nelle famiglie e nel personale della scuola, impegnato quotidianamente in attività intellettuali cui
spesso non seguono adeguate gratificazioni materiali, un’idea estremamente moderna: di cultura si
vive, e non è vero che ‘con la cultura non si mangia’, come recita il noto refrain. Ispirati anche dagli
spot girati per Expo e riferiti proprio a questa nuova ‘fame’ di cultura, cibo dell’anima e della
mente, da soddisfare, si lancia una nuova sfida: studio, fatica, dedizione, sacrificio e impegno
devono costare di più, perché valgono di più. E bisogna gratificarli anche materialmente.
‘Buona scuola, bella scuola’(referente Carmela Neri): collaborando tra ragazzi, personale e
famiglie, ipotizzare una miniristrutturazione delle aule scolastiche, da ‘abbellire’ secondo le
capacità, la generosità, il tempo libero, l’apporto creativo di ciascuno, in una gara finalizzata
all’estetica, all’igiene, al comfort di un luogo che fa da cornice, ogni giorno, a infinite attività e alla
crescita personale di tutti i soggetti coinvolti.
‘Il quotidiano in classe’, (referenti Giommetti Guglielmo e Neri Carmela): lettura e commento
in classe dei principali quotidiani nazionali, dei settimanali culturali e delle riviste allegate, con
produzione articoli creativi e prodotti multimediali su temi d’attualità, in collegamento con le
materie e gli argomenti di studio.
‘Laboratorio di Teatro ITE ‘6 chi sei’. (referenti Giommetti Guglielmo e Neri Carmela):
attraverso un laboratorio teatrale , con esercitazioni e lezioni pratiche di dizione e recitazione, in
collaborazione con la Fontemaggiore di Perugia e la Compagnia Teatrale Magionese si svolge nel
corso dell’intero anno scolastico un laboratorio di teatro destinato agli studenti. Il corso, a cadenza
settimanale, fa leva sulla curiosità dei ragazzi per la dimensione ‘ludica’ del teatro e sulle illimitate
potenzialità conoscitive del sé e dell’altro che la pratica teatrale comporta. Lo scopo è anche quello
di facilitare e incrementare nei giovani le competenze comunicative d espressive. l’allestimento di
uno spettacolo teatrale che vedrà come protagonisti i ragazzi della scuola e che si terrà al Teatro
Mengoni di Magione. Il progetto si propone di approcciare un particolare tipo di teatro, volto
all’espressione delle emozioni attraverso la parola, la voce, il corpo, il gioco, la danza,la musica.
‘Velascuola’, corso di vela in collaborazione con il Club Velico Trasimeno di Passignano
(referente Gugliemo Giommetti): la vela è uno sport completo, che mette a contato con la natura e
con i suoi elementi: l’acqua, il vento, il lago o il mare, in simbiosi e nel più grande rispetto
dell’ambiente. Uno sort di grandi valori e di spazi immensi, una disciplina con eccezionali
caratteristiche educative e formative. La barca a vela come mezzo per diffondere la cultura del mare
e delle sue regole per poterlo affrontare e vivere. Principali obiettivi del progetto: conoscenza del
nostro territorio e del magnifico lago Trasimeno: sviluppo di una ‘sana’ coscienza ambientale;
acquisizione di conoscenza e abilità; scoperta della cultura nautica e marinara; promozione di un
corretto modello di vita sportiva.
Progetto Punto di Ascolto (referenti prof. Santini e Sberna): Il progetto ha l’obiettivo di fornire
agli alunni un supporto per sostenerli nel loro percorso w sviluppo personale, attraverso un ascolto,
empatico e mai giudicante, delle realtà e dei vissuti condivisi con la figura di riferimento, al fine di
individuare insieme risorse e potenzialità da investire nel processo di crescita, per una più
armoniosa costruzione del rapporto con se stessi e con l’ambiente esterno.
Progetto PET, Preparazione per il Preliminary English Test (PET) for Schools
Certificazione linguistica (refente prof. Gary Richard Belaief): scopo del progetto è
facilitare la preparazione di un gruppo di alunni dell’ITE per un eventuale svolgimento di un esame
di certificazione della competenza linguistica in Inglese di tipologia UCLES al livello B1 del QCER
Svolgimento di numerose attività ed esercizi pertinenti a tutte le quattro abilità dell’esame PET.
Si lavora con presenze pomeridiane e svolgimento di esercizi e simulazione delle prove . Nel
secondo anno di attività il docente referente consiglierà agli alunni che dimostreranno ripetutamente
risultati superiori al 85% nelle simulazioni delle quattro prove dell’esame, di presentarsi ad una
sessione dell’esame organizzata dall’Accademia britannica di Perugia per conto dell’University of
Cambridge Local Examinations Syndicate. Il costo di tale eventuale iscrizione all’esame sarà
responsabilità del singolo candidato e non dell’Istituto e neppure del docente referente. L’Istituto
fornirà un elenco degli iscritti all’Accademia britannica e, in modo che i candidati possono
usufruire di uno scontro relativo alla convenzione dell’UCLES con il MIUR, raccoglierà i costi
dell’iscrizione dai candidati per poi, in seguito, versarli per saldatura di una fattura rilasciata dalla
suddetta Accademia britannica.
Progetto ‘In…Formazione’ (referente Laura Galleti): : durante le assemblee d’istituto, incontri
con esperti esterni, letture, gruppi di discussione, dibattiti e approfondimenti ‘on line’. Scopo del
progetto è stimolare la partecipazione e la discussione durante le assemblee, anche insegnando a
selezionare e gerarchizzare in modo critico le infinite informazioni provenienti dalla rete, e
portando i ragazzi ad acquisire autocontrollo, gestione dell’aggressività, assertività, capacità di
persuadere e convincere attraverso un linguaggio articolato e intelligente, mai banale e svilito. Il
progetto ha lo scopo di strutturare momenti di partecipazione in cui gli studenti sperimentino come
le informazioni possano essere utilizzate per dare un fondamento scientifico alla propria visione dei
fatti, fenomeni, problemi e via dicendo, come questa visione possa essere costruita anche in forme
collaborative, come infine previsto possa essere trasmessa e comunicata.
Progetto Alternanza scuola-lavoro (referente: Luigia Melcarne). Progetto Prove tecniche di
occupazione in una scuola del Trasimeno (referente Melcarne Luigia, tutors Belaief Gary
Richard, Di Leo Antonio, Tantucci Francesca): con tale progetto si realizza l’Alternanza Scuola
Lavoro dell’ ITE di Magione, percorsi integrati volti al collegamento con il mondo del lavoro e
delle professioni e a favorire l'applicazione , in ambiti lavorativi corrispondenti al percorso di studi
scelto, delle teorie ed dei saperi appresi.
L’Alternanza Scuola Lavoro, in quest’anno scolastico, si realizza attraverso la modalità scuola impresa , ritenuta più idonea a mettere lo studente in relazione con le realtà del territorio in cui vive
anche al fine di farsi conoscere ed apprezzare per una futura assunzione .Nelle imprese
sperimentano il lavoro subordinato ; a scuola, con i corsi formativi aggiuntivi volti alla
realizzazione di prodotti e/o servizi, ad assumere una posizione attiva e costruttiva per le future
scelte lavorative e ad una maggiore consapevolezza delle proprie capacità creative ed operative.
Gli obiettivi formativi e di apprendimento da far acquisire agli studenti nel percorso di alternanza in
coerenza con quelli indicati dalle linee guida e dalle indicazioni del riordino sono:
Competenze di base per entrambi gli indirizzi:
1. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti industriali , commerciali e turistici
2. Utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi, e flussi informativi
4. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l'ausilio di programmi di contabilità
integrata
5. Comprendere e conversare in lingua inglese
6. Potenziare competenze digitali
7. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali
Competenze di base trasversali per entrambe gli indirizzi
1. Essere in grado di collaborare con gli altri
2. Rispettare le regole
3. Riconoscere il ruolo assegnato
4. Apprendere le indicazioni operative
5. Acquisire autonomia
Competenze tecnico-professionali:
INDIRIZZO TURISTICO
Risultati attesi:
1. Individuare le procedure di front office e back office che caratterizzano la gestione delle
aziende turistiche , rappresentarne i processi e i flussi informativi
2. Conoscere il sistema dei trasporti e dei servizi aeroportuali ed interagire con gli operatori
INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
Risultato atteso
1. Interpretare la normativa fiscale e predisporre la dichiarazione dei redditi delle persone
fisiche e giuridiche
2. Intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione , organizzazione, conduzione e
controllo di gestione
Le attività previste per tutte le classi del triennio sono gli stages, i corsi di formazione in aula , le
visite aziendali e i viaggi d'istruzione(Rif. Protocollo MIUR con Grimaldi Lines)
I corsi di formazione in aula riguardano:
-Il progetto di educazione alla legalità ”Fisco a scuola”(IIIA Turismo) a cura dell’Agenzia delle
Entrate ;
-Il progetto di educazione finanziaria “Economic@mente” - METTI IN CONTO IL TUO
FUTURO(IVA e VA AFM ) a cura dell’Associazione di categoria ANASF in collaborazione con
la società Progetica. L'obiettivo è favorire maggiore consapevolezza sulla gestione dei propri
risparmi e sulle scelte d'investimento previdenziale e assicurativo pianificando i propri obiettivi
finanziari in maniera efficiente .Il corso prevede 6 moduli di in aula e dei moduli on line
volti ad approfondire le tematiche trattate in aula dal formatore. Uno dei moduli è rivolto
all'orientamento della professione di promoter finanziario
-Il progetto europeo “I MEET” International Mobility Experience for E-Tourism , di durata
biennale, nell'ambito del programma europeo ERASMUS + rivolto alle classi II , III ,IV e V dei
due indirizzi, a cura dell'Associazione Centro Studi Città di Foligno , attraverso l'Agenzia
formativa EGINA European Grants International Academy e la rete di scuole partner .
Il progetto prevede:
1. formazione in aula : corso di 30 ore sul Marketing, Comunicazione e Web design per
sviluppare competenze digitali relative alle tecnologie innovative; formazione linguistica on
line della lingua del paese ospitante; potenziamento della lingua inglese.
2. stage in aziende del Portogallo della durata di 35 giorni per 10 alunni meritevoli ,nel periodo
giugno -luglio 2016
Il percorso prevede altri due flussi di mobilità per l'anno 2016/2017 con le stesse modalità
organizzative e di contenuti in Francia e Tenerife nel periodo settembre/ottobre prossimo.
-Corso, in orario pomeridiano, di durata biennale , sull'orientamento alla professione di Guida
turistica e sulle informazioni relative alla materie oggetto del concorso, tenuto da esperti
dell'Associazione G.A.I.A(Classi IV B e VB Turismo)
-Lezioni in orario curriculare di apprendimento e di orientamento per l’espletamento degli stages e
delle visite aziendali pianificate e per la realizzazione di prodotti multimediali e/o relazioni per
tutte le classi coinvolte .
-Corso di potenziamento con uso di software specifico (www.economiascuola.it) per la
realizzazione del business plan di un'impresa ex novo e partecipazione al concorso "CHE
IMPRESA RAGAZZI! (Classe VA)
8. PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di
innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era
digitale. Esso prevede trentasei azioni da implementare nei prossimi anni scolastici.
Nell’ambito del PNSD il nostro istituto ha:
- individuato un animatore digitale che, insieme al dirigente scolastico e al direttore
amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola;
-
Strutturato, come capofila di rete, un percorso di formazione degli animatori digitali per lo
sviluppo delle seguenti conoscenze e competenze:
1. conoscere il piano nazionale digitale e il profilo dell’animatore digitale in modo da
orientare la propria scuola verso gli obiettivi in essi contenuti;
2. avere sufficienti conoscenze e competenze relative agli ambienti ed agli strumenti
digitali in modo da gestire, promuovere e diffondere i processi di innovazione sia dal
punto di vista strumentale che dal punto di vista metodologico-didattico;
3. saper applicare la normativa riguardante la sicurezza e la privacy in campo informatico;
4. saper dare indicazioni per la gestione e lo sviluppo del sito web del proprio istituto
curando anche la documentazione e la rendicontazione sociale;
5. capacità di progettare e collaborare in team anche attraverso i nuovi strumenti di
comunicazione;
6. organizzare la formazione a cascata all’interno della propria scuola;
7. organizzare e coordinare i laboratori come luoghi di innovazione e di creatività invece
che come meri contenitori di tecnologia;
8. organizzare e coordinare ambienti digitali leggeri, flessibili ed economicamente
sostenibili;
9. dare impulso alla didattica laboratoriale, attiva e innovativa per sviluppare
le
competenze degli studenti invece che trasmettere programmi di studio;
10. saper coordinare iniziative digitali per l’inclusione;
11. saper operare in rete per condividere esperienze e problematiche e ricercare soluzioni.
12. saper costruire relazioni con il territorio all’interno di un rapporto di scambio reciproco;
-
realizzato il cablaggio interno degli spazi della scuola (LAN/W-Lan);
provveduto alla digitalizzazione amministrativa della scuola;
adottato il registro elettronico;
Nel prossimo triennio si prevede di utilizzare tutte le risorse e le opportunità offerte dall’attuazione
del PNSD e dai progetti bandi PON/POR e, in particolare, di:
- completare il cablaggio interno degli spazi della scuola (LAN/W-Lan) (Progetti PON/POR);
- creare ambienti per la didattica digitale integrata (Progetti PON/POR);
- diffondere il pensiero computazionale (coding);
- creare una classe 2.0;
- sviluppare le competenze digitali di tutti gli alunni.
9. PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE
In conformità agli obiettivi del RAV, del PDM e del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), la
scuola intende adottare nel triennio, per tutti i docenti, un piano formativo che abbia come priorità
l'acquisizione delle competenze per una didattica innovativa e maggiormente laboratoriale,
orientata allo sviluppo della motivazione e della responsabilità negli alunni. Tali priorità saranno
oggetto di una riflessione sia all'interno dei curricoli disciplinari che all'interno di quelli relativi alle
competenze trasversali ed alle competenze chiave.
Tematiche per tutto il personale docente sarà la codifica del curricolo delle competenze degli alunni
e curricolo d'istituto, le competenze digitali e sviluppo di una didattica innovativa aperta (didattica
laboratoriale, peer to peer education).
Nel triennio i corsi di formazione affronteranno le seguenti tematiche comuni:
-
Competenze digitali e curricula digitali per alunni, docenti, animatori digitali.
Programmazione per competenze - curricolo delle competenze.
Valutazione per competenze. Le rubriche valutative.
La prosocialità.
Didattica innovativa e strategie inclusive.
Didattica delle discipline.
Le nuove normative della scuola.
Progetti europei.
La scuola si prefigge di organizzare il proprio piano di formazione attraverso corsi svolti nella
propria sede scolastica ovvero attraverso le reti di scuole alle quali l'istituzione partecipa (reti
territoriali) e a quelle che verranno definite in futuro intorno a tematiche comuni, ovvero attraverso
collaborazioni con associazioni e istituzioni territoriali.
10) RISORSE UMANE
10.1 Organigramma di istituto
Organigramma
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COLLAB.
DEL
DOCENTI
FUNZIONI
STRUMENTALI
DIRIGENTE
G.L.I.
Gruppo
Lavoro
Inclusione
R.S.P.P.
RESP.SERV.
PREV, E
PROT.
REFERENTI
DI
PLESSO
PER
LA
SICUREZZA
SPP. SERVIZIO
PREVENZ. E PROTEZ.
ANTINCENDIO
PRIMO
SOCCORSO
RESPONSABILI
LABORATORI
STAFF
DEL
DIRIGFENTE
° REDAZIONE
PTOF
°REDAZIONE POF
R.S.U. – T.A.I
° RAPPRES.
SINDACALI
° R.S.L. RESP.
SICUREZZA
LAVORATORI
R.A.V.
NUCLEO
INTERNO DI
VALUTAZIONE
ORGANO
GARANZIA
STUDENTI
ASSEMBLEA
GENITORI
° R.S.L.
RESP.
SICUREZZA
LAVORATORI
COMITATO
SCIENTIFICO
COLLEGIO
DOCENTI
DOCENTI
REFERENTI
PROGETTI
CONSIGLIO
DI
ISTITUTO
COMITATO
DSGA
DI
DIRIGENTE
SERVIZI
GENERALI
AMMINISTR.
VALUTAZIONE
DIPARTIMENTI
DOCENTI
ASSISTENTI
AMMINISTR
Ufficio
personale
Ufficio didattica
COORDINATORI
VERBALIZATORI
ASSEM,BLEA
D’ISTITUTO
STUDENTI
°rapprsentanti
studenti
CONSIGLI
CLASSE
DOCENTI
COORDINATORI
VERBALIZZ.
ASSEMBLEA DI
CLASSE
STUDENTI
.rapprsentanti
di classe
ASSISTENTI
TECNICI
DI
LABORATORI
°INFORMATICI
°SCIENTIFICI
°MULTIMEDIALI
.BIBLIOTECA
COLLABORATORI
SCOLASTICI
10.2 POTENZIAMENTO
In conformità al POF e agli obiettivi di miglioramento definiti nel RAV e nel PDM la scuola
prevede nel triennio una serie di attività aggiuntive per studenti e docenti sia in orario curricolare
che extracurricolare. La scuola inoltre favorisce scambi culturali ed è promotrice di iniziative che
vedono coinvolti alunni, insegnanti, genitori e associazioni territoriali. La scuola apre i propri spazi
e le proprie strutture a coloro che ne fanno richiesta al fine di ampliare l'offerta culturale, sportiva e
formativa del territorio.
ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO
La scuola si propone di potenziare l’area professionalizzante e pertanto si rileva il fabbisogno delle
seguenti professionalità aggiuntive:
1) Docente dell’area economico-giuridica per lo sviluppo di attività trasversali ai due indirizzi
2) Un docente di informatica per le azioni connesse al PNSD
3) Un lettore di Tedesco per il rafforzamento della terza lingua straniera che gli alunni studiano
solo nel triennio.
11. RISORSE STRUTTURALI E INFRASTRUTTURALI
11.1 Struttura della scuola
La scuola è costituita da un edificio costituito da un piano seminterrato, un piano terra e due piani
rialzati. Oltre alle aule destinate all’attività didattica sono presenti un laboratorio di informatica, un
laboratorio di scienze, chimica e fisica, una biblioteca, un’aula LIM e un’aula video. Le attività
motorie e sportive sono svolte nel Palazzetto dello sport situato in prossimità della scuola. Dispone
di ascensore ed è perfettamente accessibile alle persone diversamente abili. E’ circondata da uno
spazio recintato ed è facilmente raggiungibile anche tramite FS.
11.2 Dotazioni hardware e software
L’area didattica della scuola dispone di:
• un laboratorio di informatica dotato di n. 15 postazioni studente collegate in rete
• n. 1 LIM
• n. 2 proiettori (aula LIM e aula video)
• n. 2 postazioni fisse nella sala degli insegnanti
• n. 20 tablet
11.3 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali
Attualmente sono coperte da connessione di rete LAN o WLAN tutte le aule destinate all’attività
didattica, ad eccezione della sala video, del laboratorio di scienze e della biblioteca. Si prevede di
completare la copertura attraverso i fondi PON/POR 2014-2020.
Per attuare le indicazioni previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale è necessario potenziare
connessione, hardware e infrastrutture di rete. A tal fine l'Istituto cercherà risorse attraverso la
partecipazione a bandi, attraverso i rapporti con gli EELL e attraverso attività di fund raising rivolta
principalmente a soggetti privati.
12. ALLEGATI
ALLEGATO A
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
1. Iscrizioni
2. Formazione classi
3. Ingresso degli alunni
4. Giustificazione dei ritardi e delle assenze
5. Uso dei servizi igienici e spostamenti all'interno dell'edificio scolastico
6. Avvicendamento degli insegnanti e sorveglianza degli alunni
7. Ricreazione
8. Uscita degli alunni al termine delle lezioni
9. Mensa ed interscuola (Scuola Media)
10. Uso dei laboratori, della palestra, della sala stampa e degli spazi comuni
11. Norme generali di comportamento
12. Comunicazioni scuola-famiglia
13. Visite d'istruzione e uscite didattiche
14. Adempimenti per il docente
15. Adempimenti per il docente nei confronti degli alunni
16. Assemblee studentesche
17. Regolamento di disciplina degli alunni
18. Provvedimenti disciplinari e sanzioni
19. Organo interno di garanzia e ricorsi
20. Patto di corresponsabilità
21. Valutazione
1 ) Iscrizioni
L’iscrizione al primo anno della scuola secondaria di 1° grado e dell’ITE avviene on-line secondo le
modalità e i tempi indicati ogni anno dall’apposita circolare ministeriale.
2 ) Formazione classi
La formazione delle classi prime è affidata ad una commissione di docenti che si ispirerà ai seguenti
criteri:
Si suddividono gli allievi a seconda della scelta effettuata fra tempo normale (TN) e tempo
prolungato (TP) sulla base dell’organico di diritto approvato procedendo eventualmente con il
sorteggio in caso di eccedenza.
Si stabilisce la consistenza numerica delle varie classi tenendo conto della eventuale presenza di
allievi disabili senza superare i massimali previsti dalla normativa.
Si raggruppano insieme in un’unica classe (compatibilmente con gli altri criteri validi per la
formazione delle classi) gli allievi che hanno scelto lo studio dello strumento musicale.
Si suddividono gli allievi in base al sesso in modo equilibrato nelle varie classi.
Si suddividono in modo equilibrato fra le varie classi gli allievi sulla base dei livelli di competenza
conseguiti nel corso della scuola primaria, sulla base del confronto con i docenti della scuola
primari e sulla base del plesso di provenienza.
Si suddividono in modo equilibrato fra le varie classi gli alunni stranieri.
Gli alunni non ammessi alla classe successiva sono reinseriti, nei limiti del possibile, nella stessa
sezione.
Si tiene infine conto dei desiderata delle famiglie.
Si assegna la lettera della sezione sulla base del sorteggio.
3) Ingresso degli alunni
Gli alunni che arrivano in anticipo dalle varie località limitrofe con lo Scuolabus, accedono,
attraverso il cancello, negli spazi delimitati dalla recinzione e possono sostare sia a destra che a
sinistra dell’ingresso principale, e nell’aula magna nel periodo invernale.
Per la Scuola Secondaria di 1° grado, la sorveglianza è affidata al gruppo anziani “ CISA”, che ogni
anno stipula con la Scuola un’apposita convenzione.
Gli alunni dell’ITE che arrivano in anticipo con Scuolabus e/o treno possono chiedere al Dirigente
Scolastico il permesso per l’ingresso anticipato. Se accordato rimarranno sotto la sorveglianza di un
collaboratore scolastico fino al suono della prima campanella.
I residenti debbono arrivare a scuola entro le 8.25 per la Scuola Media e le 8.15 per l’I.T.C. .
Al suono della prima campanella gli alunni debbono raggiungere con ordine le proprie aule, dove
trovano i loro insegnanti ad attenderli.
Gli insegnanti della prima ora attendono gli alunni nelle rispettive aule.
Un secondo squillo di campanella segnala l’inizio effettivo delle lezioni.
I cinque minuti che intercorrono tra il primo e il secondo squillo di campanella, sono utilizzati per
recarsi al bagno, per sistemare il materiale scolastico sotto i banchi, per consentire agli alunni
ritardatari di entrare in aula, per controllare la giustificazione delle assenze e per espletare tutte le
operazioni necessarie all’avvio dell’attività scolastica.
Dopo l’inizio delle lezioni, la porta principale deve essere chiusa. Nessuna persona estranea può
accedere nell’edificio scolastico e nelle aule senza il permesso del Dirigente Scolastico o di un suo
delegato.
4) Giustificazione dei ritardi e delle assenze
La giustificazione dei ritardi e delle assenze è affidata all’insegnante della prima ora.
Gli alunni della scuola secondaria di 1 grado in ritardo devono essere accompagnati dai genitori o
da persona delegata. Gli alunni dell’ITE in ritardo potranno entrare in classe solo all’inizio dell’ora
successiva a meno che il ritardo non sia dovuto a problemi dei mezzi di trasporto. Nell’attesa di
entrare in aula rimarranno sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici.
L’insegnante della prima ora annota sul Registro di Classe le inadempienze e gli obblighi di cui
sopra, come promemoria per il collega del giorno seguente.
Se il ritardo dovesse risultare abituale, il caso deve essere segnalato al DS; i conseguenti
provvedimenti disciplinari sono riportati sul registro di classe e notificati alla famiglia.
Qualora vi siano delle ragioni che impediscano oggettivamente all’alunno di giungere a scuola in
orario, la famiglia deve segnalarle per iscritto alla Presidenza, che provvede a vagliarle e a
comunicarle ai docenti, mediante annotazione sul registro di classe.
Le assenze e i ritardi debbono essere giustificate esclusivamente su di un apposito libretto, che i
genitori ritireranno in segreteria, previa apposizione della propria firma alla presenza di uno dei
dipendenti dell’ufficio.
Nel caso di assenza che si protragga per oltre 5 giorni per motivi familiari, la famiglia dovrà darne
avviso mediante dichiarazione firmata.
La presenza degli alunni alle lezioni come pure a tutte le attività previste dalla programmazione
scolastica ( visite guidate, lezioni itineranti, ecc.) è obbligatoria.
Le assenze a quest’ultime debbono essere preventivamente segnalate al coordinatore e
adeguatamente giustificate.
In caso di sciopero del personale scolastico, l’assenza dello studente deve comunque essere
giustificata. I permessi di uscita anticipata vengono firmati soltanto dal Ds, o da un suo delegato.
Gli alunni possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni soltanto a condizione che ne
facciano personalmente richiesta i genitori e che siano prelevati da un familiare conosciuto, o
comunque identificabile in modo certo,ad eccezione degli allievi maggiorenni.
Non è consentito agli alunni di lasciare la scuola in compagnia di fratelli o sorelle minorenni, o di
persone non delegate.
I permessi di uscita debbono essere consegnati al bidello addetto alla portineria, il quale provvede a
trasmetterlo all’insegnante in servizio nella classe relativa.
5) Uso dei servizi igienici e spostamenti all'interno dell'edificio scolastico
Al fine di assicurare un regolare svolgimento delle lezioni, l’uso dei bagni è consentito
principalmente nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni, durante l’intervallo, durante
l’interscuola, limitando allo stretto necessario le uscite durante il resto della giornata.
Gli alunni che si recano in palestra, nelle aule speciali, nei laboratori, o in altri ambienti per attività
alternative, devono essere accompagnati, all’andata e al ritorno, dagli insegnanti che fanno uso dei
suddetti locali
I bidelli vigilano nei corridoi e nei bagni, controllano gli spostamenti degli alunni, si tengono a
disposizione nelle aule di pertinenza.
All’interno dell’edificio scolastico, deve essere osservato il silenzio necessario per il regolare
svolgimento delle lezioni.
6)L’avvicendamento degli insegnanti e la sorveglianza degli alunni
Al termine dell’ora di lezione, qualora debba essere effettuato il cambio dell’insegnante, gli alunni
possono alzarsi e muoversi compostamente all’interno dell’aula, o di altro ambiente di lavoro, ma
non uscire nel corridoio, o in altro spazio di servizio, se non in caso di giustificata necessità e con la
preventiva autorizzazione dell’insegnante, o di altro assistente.
L’avvicendamento dei professori deve avvenire con la massima sollecitudine. A tale scopo ogni
docente ha cura di terminare la propria lezione al suono della campanella evitando di effettuare
comunicazioni di qualsiasi genere durante il cambio.
Le supplenze dovranno essere notificate ai professori interessati in tempo utile per il cambio
dell’insegnante e, quando ciò sia possibile, almeno con un giorno di anticipo.
La notifica deve essere effettuata mediante comunicazione di servizio da controfirmare.
Per l’I.T.E, qualora le classi debbano uscire anticipatamente o entrare posticipatamente per assenze
degli insegnanti, la scuola ne darà avviso al massimo entro il giorno precedente.
Qualora questo non fosse possibile per assenza dell’insegnante in servizio comunicata il giorno
stesso, la scuola consentirà all’uscita anticipata per i maggiorenni e solo previa autorizzazione
telefonica ottenuta dai genitori per i minorenni.
La sorveglianza degli alunni è affidata all’insegnante in uscita.
In caso di oggettiva necessità, egli può avvalersi della collaborazione del personale ausiliario, il
quale deve cercare di rendersi disponibile.
E’ assolutamente vietato affidare agli alunni compiti da svolgere in ambienti non vigilati.
7) La ricreazione
Gli alunni effettuano la ricreazione, sotto la sorveglianza dell’insegnante e del personale ausiliario.
Gli alunni della S.s. di 1° non sono autorizzati a spostarsi da un piano all’altro.
8) L’uscita degli alunni al termine delle lezioni
Gli insegnanti dell’ultima ora, dopo aver disposto gli alunni in fila, li accompagnano fino all’uscita
o a mensa, assicurando il regolare deflusso dei ragazzi in corrispondenza delle apposite porte e nel
rispetto delle norme di sicurezza lungo le scale. I collaboratori scolastici vigileranno nell’uscita
degli alunni dall’ingresso della scuola al cancello.
9) Mensa ed interscuola (Scuola Secondaria di 1° grado)
La mensa si svolge nella mezz’ora successiva al termine delle lezioni del mattino; terminata la
mensa, nella mezz'ora successiva i ragazzi sono impegnati in attività ludiche (interscuola).
La vigilanza sugli alunni è affidata agli insegnanti in servizio e organizzata secondo la seguente
modalità:
a) durante la mensa ogni docente ha la responsabilità di una classe, o di un gruppo di alunni
(es. gruppo attività musicali - teatrali ecc.)
b) durante l' interscuola, la vigilanza viene organizzata in relazione agli spazi di cui la scuola
dispone che sono: la palestra e il piazzale esterno circostante la scuola.
In questi spazi, gli alunni possono dar vita ad attività ludiche di vario genere. Eventuali
palloni da gioco devono essere di proprietà dei ragazzi ed essere depositati all'inizio
dell'anno scolastico nel locale adiacente alla portineria e prelevato soltanto durante
l'interscuola.
Il personale collaboratore scolastico ha cura di vigilare sulle aule durante l’interscuola.
Gli alunni non possono accedere nelle stesse se non per particolari esigenze e sempre accompagnati
dai docenti, o dal personale collaboratore scolastico in servizio negli spazi dell’interscuola.
Gli alunni che non si fermano a mensa, non possono rientrare prima di cinque minuti dalla ripresa
delle lezioni.
Al suono della campanella, tutti gli alunni salgono in ordine e in silenzio verso i rispettivi piani,
accompagnati dagli insegnanti.
10) Uso delle strutture e degli spazi comuni
Laboratori
Per ciascuno dei laboratori il Collegio dei Docenti designa un insegnante incaricato della
conservazione e manutenzione del materiale e delle apparecchiature in dotazione.
L’incaricato effettua controlli periodici del laboratorio a lui affidato, riceve le segnalazioni
riguardanti l’acquisto di materiale, la conservazione e il buon funzionamento delle apparecchiature,
tiene aggiornata la presidenza sull’uso e sulle necessità della struttura.
Al fine di evitare intralci nella utilizzazione dei laboratori, l’accesso ai medesimi è organizzato
come segue:
a) per l’espletamento di regolari attività di insegnamento, viene stilato e affisso, sia
all’albo che sulla porta del laboratorio, l’orario settimanale delle lezioni, con
l’indicazione dell’ora e della classe interessata all’uso;
b) per l’utilizzazione occasionale, invece, è necessario contattare il responsabile
del laboratorio, comunicando il giorno di uso, l’ora, la classe e il docente
accompagnatore.
Non è consentito l’accesso ai laboratori senza la sorveglianza di un insegnante
Chiunque faccia uso dei laboratori è tenuto alla buona conservazione dei materiali e delle
apparecchiature e al risarcimento dei danni quando gli stessi siano imputabili ad un uso
deliberatamente colpevole e la responsabilità sia accertata.
I laboratori, inoltre, dovranno essere lasciati sempre in ordine.
Biblioteca degli alunni e degli insegnanti
Per la gestione e la manutenzione della biblioteca alunni, il Dirigente Scolastico designa
annualmente uno o più incaricati.
L’accesso alla biblioteca è consentito soltanto nei giorni e nell’orario stabiliti, e in presenza del
personale incaricato.
I libri prelevati possono essere trattenuti in prestito per un periodo non superiore a 30 giorni.
Il prelievo e la restituzione dei libri debbono essere annotati su di un apposito registro.
L’alunno che chiede il prestito si assume la responsabilità della buona conservazione del libro e, in
caso di mancata restituzione, si assume l’onere di un risarcimento pari al prezzo corrente del libro
stesso.
La palestra
L’attività didattica di Scienze motorie, può essere svolta, oltre che nella palestra grande e piccola,
anche nel piazzale esterno, nel Palazzetto dello Sport, di proprietà del Comune, ed in altre strutture
che si ritenga opportuno utilizzare nell’arco dell’anno scolastico. La sorveglianza nella
palestra/palazzetto e negli annessi locali di servizio è affidata all’insegnante di turno e ad un
collaboratore appositamente designato. Quest’ultimo, in particolare, deve vigilare su bagni,
spogliatoi e quanto in essi depositato.
Al fine di tutelare la salute degli utenti e garantire l’efficienza della struttura, la palestra deve essere
sempre in buone condizioni igieniche e il materiale in ordine.
L’accesso è consentito soltanto agli alunni forniti dell’equipaggiamento adeguato e rispettosi delle
norme igieniche stabilite dagli insegnanti della materia.
L’uso degli spazi comuni
L’uso degli spazi comuni per lo svolgimento di attività didattiche non deve recare disturbo al
normale svolgimento delle lezioni.
11) Norme generali di comportamento
Alunni e personale della scuola sono tenuti a rispettare la puntualità
E’ vietato fumare nella scuola e nelle aree esterne di pertinenza, ai sensi della recente normativa.
Alunni, insegnanti e personale ausiliario, ciascuno per quanto di competenza, hanno cura di tenere
puliti e in ordine gli ambienti in cui svolgono la propria attività lavorativa e gli spazi
immediatamente adiacenti all’edificio scolastico.
Gli stessi si adoperano per la buona conservazione del materiale scolastico.
Qualsiasi danno procurato volontariamente, la cui responsabilità sia accertata, deve essere risarcito.
Qualora non si trovi il responsabile di un danno arrecato nell’aula, lo stesso viene risarcito dagli
alunni di quell’aula.
A tutti gli insegnanti viene raccomandato di svolgere la propria funzione didattica, ma anche
educativa ogni qualvolta notino dei comportamenti scorretti, anche quando vi siano coinvolti alunni
appartenenti a classi diverse dalle proprie e quando i fatti si verifichino non all’interno della scuola,
ma nelle sue immediate vicinanze.
A tutti, insegnanti, personale ausiliario, genitori, viene altresì raccomandato di tenere un
atteggiamento costantemente vigile all’ingresso e all’uscita degli alunni.
12) Le comunicazioni scuola – famiglia
All’inizio dell’anno scolastico il Collegio dei Docenti fissa i criteri generali per la compilazione del
calendario degli incontri tra insegnanti e genitori, tenendo conto delle proprie esigenze di
programmazione e delle proposte fatte dalle famiglie nell’anno precedente.
Entro il mese di Ottobre la Scuola provvede a comunicare il calendario a tutti gli alunni, unitamente
ad una dichiarazione da far firmare ai genitori per avvenuto ricevimento.
Si precisa comunque che, ai fini dei colloqui in orario mattutino come indicato in orario, i genitori
dovranno preventivamente prendere appuntamento direttamente con il docente.
Le comunicazioni di servizio (scioperi, assemblee, promozione di attività scolastiche ecc.) sono
trasmesse con adeguato anticipo tramite diario e debbono essere controfirmate dai genitori per presa
visione.
Nel caso che la comunicazione sia urgente e l’alunno non abbia provveduto a farne prendere visione
ai genitori, la scuola contatta direttamente la famiglia tramite telefono.
L’alunno che abitualmente non provvede a riportare a Scuola le comunicazioni controfirmate entro i
termini previsti, di qualunque genere esse siano può incorrere in provvedimenti disciplinari.
Eventuali reclami ed osservazioni nei confronti dell’istituzione scolastica sono presi in
considerazione soltanto se circostanziati e supportati da riscontri oggettivi.
Per problemi urgenti la Scuola può convocare i genitori tramite comunicazione scritta, specificando
il giorno, l’ora, la persona con cui conferire e la causa della convocazione.
Al di fuori degli orari di ricevimento stabiliti, in caso di necessità e urgenza, i genitori possono
chiedere un colloquio con gli insegnanti, tramite diario o mezzi di comunicazione più riservati.
13) Visite d’istruzione e uscite didattiche
Sono regolate da apposito regolamento.
Le comunicazione relative a visite di istruzione da effettuare fuori città, o relative ad attività
scolastiche che comportino oneri di spesa (partecipazioni a concerti, a proiezioni di film, a
spettacoli teatrali ecc.), debbono essere trasmesse alle famiglie tramite un apposito stampato
contenente, oltre a tutte le informazioni necessarie, anche una dichiarazione di assenso o dissenso
da sottoscrivere da parte di uno dei genitori.
Lo stampato viene distribuito agli alunni, che provvedono a restituirlo nei tempi stabiliti e
debitamente firmato, anche nel caso che la famiglia non autorizzi il figlio a partecipare.
Qualora le adesioni risultino inferiori ai 2/3 degli alunni componenti la classe, l’attività in questione
non può essere svolta.
Il versamento delle quote di partecipazione, pertanto, avviene soltanto dopo aver accertato il
raggiungimento del suddetto quorum e, in ogni caso, le somme riscosse sono prontamente restituite.
Il limite massimo di spesa consentito per effettuare i viaggi di istruzione viene così quantificato:
230, 00 euro pro capite per gli alunni della S.s. di 1°;
350,00 euro pro capite per gli alunni dell’ITE.
Nel caso che un alunno, dopo aver dato la propria adesione, non possa più partecipare all’iniziativa,
il rimborso della quota versata potrà interessare soltanto le voci di spesa che non saranno
effettivamente sostenute.
Per i dettagli , in ogni caso si richiama il regolamento gite e viaggi d'istruzione.
14) Adempimenti per il docente
Ai sensi del CCNL art.27 comma 5 l’insegnante della prima ora dovrà presentarsi in classe 5 minuti
prima dell’inizio delle lezioni
4.
Ogni Docente è tenuto a partecipare alle riunioni del Collegio Docenti, Consiglio di classe,
Dipartimento Disciplinare, etc
5.
Ogni Docente è tenuto a riportare sul registro di classe l’avvenuta comunicazione delle
circolari degli alunni.
6.
I Docenti, durante le ore di disponibilità per le supplenze, devono essere reperibili in sala
Insegnanti.
7.
La richiesta di congedo deve essere presentata di norma il giorno precedente la fruizione ed
in ogni caso l’assenza deve essere obbligatoriamente comunicata entro la prima ora di servizio.
8.
Nel caso in cui la classe fosse assente per motivi vari, i Docenti sono tenuti a prestare
regolare servizio tenendosi a disposizione della Presidenza per eventuali supplenze.
9.
I Docenti, potranno consentire l’uscita ad un alunno per volta durante le lezioni e il tempo
concesso dovrà essere ragionevolmente limitato.
10.
Il registro personale del docente deve essere aggiornato quotidianamente in ogni sua parte.
Parimenti va compilato in ogni sua parte il registro di classe.
11.
Durante l'intervallo i Docenti vigileranno attentamente nei luoghi assegnati e nel rispetto dei
turni di vigilanza con la collaborazione del collaboratore scolastico di servizio. Al suono della
campana che decreta la fine dell'intervallo i Docenti di cui sopra faranno rientrare gli alunni nelle
rispettive aule.
12.
Di ogni verifica scritta bisogna dare comunicazione agli alunni almeno 1 settimana prima
dell’espletamento della stessa con annotazione sul Registro di Classe nella giornata ed ora prevista
per la prova stessa. Le verifiche devono essere riportate corrette in classe entro le 2 settimane
successive.
13.
A norma di legge è fatto assoluto divieto di fumare nei locali della scuola .
14.
E’ altre sì vietato l’uso del cellulare durante le ore di lezione.
15.
I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.
16.
Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe, occorre che avvisi un
collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.
17.
I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono
sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
18.
Le ferie potranno essere concesse solo se il docente interessato presenterà un piano delle sue
sostituzioni con indicati i docenti-sostituti.
15) Adempimenti per il docente nei confronti degli alunni
•
Sono considerati ritardi tutte le entrate in classe che si registrano dopo l'inizio delle lezioni.
•
In caso di reiterate assenze e/o di numerosi permessi di entrata fuori orario (ritardi) il
Coordinatore di Classe convocherà e/o avvertirà telefonicamente la famiglia. Al protrarsi di tale
situazione verranno presi, dal Consiglio di Classe, provvedimenti disciplinari a carico dello
studente;
•
Le uscite anticipate degli alunni devono essere autorizzate dalla Presidenza ed annotate sul
Registro di Classe da parte del Docente;
•
Il Docente della prima ora di lezione giustifica tutte le assenze, controllandone le firme, annota
le assenze del giorno sul registro di classe e su apposito modulo, immediatamente consegnato in
segreteria.
•
Gli studenti potranno uscire anticipatamente solo alla presenza di un familiare riconosciuto;
•
Le richieste di uscita anticipata fatte telefonicamente non sono concesse;
•
I docenti e/o i Coordinatori di classe segnaleranno all’Ufficio di Presidenza, per i provvedimenti
del caso, gli studenti che:
- dopo i vari interventi del coordinatore continuano ad accumulare assenze e/o ritardi
ingiustificati o note disciplinari;
- non mantengono un comportamento corretto nei confronti dei loro compagni o del
personale della scuola;
- arrecano danni al patrimonio della scuola;
•
Le note disciplinari relative alla condotta degli alunni vanno annotate sul registro di classe negli
appositi spazi; in presenza di comportamenti GRAVI, gli studenti verranno accompagnati in
presidenza per i relativi provvedimenti;
•
Le note attinenti il profitto degli studenti (scarso impegno, compiti non eseguiti, rifiuto di
valutazioni, etc) devono essere scritte sul registro personale dei docenti, verificando che i
genitori ne prendano visione sottoscrivendole durante gli incontri;
•
Tutti i provvedimenti disciplinari, dovranno essere trasmessi protocollati alle famiglie;
•
Il Consiglio di Classe verrà convocato dal Coordinatore di Classe ogni qualvolta si verifichino le
condizioni che richiedano interventi disciplinari immediati.
16) Assemblee studentesche (solo ITE)
Gli allievi hanno diritto ad assemblee di classe e assemblee d'Istituto.
a)assemblee di classe
Le assemblee di classe possono essere richieste al Dirigente Scolastico,mediante apposito modulo,
dai rappresentanti con congruo anticipo e a condizione che siano controfirmate dagli insegnanti
delle ore interessate.
E' consentita un'assemblea di classe al mese per una durata massima di 2 ore durante le ore di
lezione. Per ogni assemblea va fatto processo verbale.
b)assemblea d'Istituto
L'assemblea d'istituto va richiesta al Dirigente Scolastico con congruo anticipo e deve contenere
l'ordine del giorno previsto e le firme dei rappresentanti di classe.
Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro,
può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici,
indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno.
Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d’istituto.
A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo
svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni.
Alle assemblee possono assistere, oltre al preside od a un suo delegato, i docenti che lo desiderano.
Non si possono tenere assemblee di classe nei laboratori.
La richiesta di assemblea ordinaria,recante l'ordine del giorno, va inoltrata al Dirigente Scolastico
almeno cinque giorni prima della data di svolgimento e quindici giorni prima nel caso in cui sia
prevista la presenza di esperti esterni.
L'assemblea, annunciata da apposita circolare del Dirigente Scolastico, si svolge di norma nell'aula
magna di P.zza Simoncini.
Gli insegnanti in orario sono tenuti al rispetto del proprio orario di servizio. Nel caso in cui
l’assemblea si chiudesse prima del termine indicato, gli studenti sono tenuti a tornare in classe dove,
effettuato il contrappello, saranno riprese regolarmente le lezioni.
17) Organi collegiali
Sono organi collegiali dell’Istituto:
Il Consiglio di Istituto (costituito dal Ds e dal Commissario straordinario)
Il Collegio Docenti
I Consigli di classe
Il GLI.
Per l’ITE sono eletti 4 rappresentanti di Istituto con funzioni organizzative, propositive e consultive.
L’elezione avviene in concomitanza con quella dei rappresentanti di classe. I candidati devono
dichiarare la loro disponibilità tramite apposito modulo presso la Segreteria didattica
18) Regolamento di Disciplina degli Alunni
1 Diritti e doveri degli alunni
2 Provvedimenti disciplinari
3 Organo interno di garanzia e ricorsi
L'alunno
Ha il diritto di
Ha il doverte di
5. ad una scuola organizzata e gestita in funzione
dei suoi bisogni di formazione e di istruzione;
13.
frequentare regolarmente i corsi e ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio;
6. alla tutela e alla valorizzazione della propria
identità personale, culturale, etnica e religiosa e ad
una educazione fondata sul rispetto dei diritti e
delle
libertà
fondamentali
sanciti
dalla
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e
dalla Convenzione Internazionale dei diritti del
minore, resi concreti nella comunità scolastica,
solidale e rispettosa delle diversità;
14.
mantenere un comportamento rispettoso nei
confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del
personale della scuola e dei compagni;
7. Alla libertà di apprendimento intesa come
diritto alla buona qualità e efficienza del servizio e
alla acquisizione di conoscenze e competenze
necessarie all’esercizio dell’ autonomia personale,
della cittadinanza e della professione;
8. ad un insegnamento individualizzato, efficace,
coerente con lo sviluppo di ciascuno in cicli di
studio ben raccordati fra loro;
9. ad una informazione chiara e completa sul
funzionamento della scuola, sugli obiettivi
didattici e formativi, sui programmi, sui contenuti
dei singoli insegnamenti, anche per esercitare la
libertà di scelta;
15.
partecipare alla vita della scuola con spirito
democratico, evitando ogni forma di pregiudizio e
di violenza , nel rispetto delle leggi di convivenza
civile;
16.
osservare le norme di sicurezza previste dal
regolamento di istituto;
17.
utilizzare correttamente le strutture, i
macchinari e i sussidi didattici in modo da non
arrecare danni al patrimonio scolastico;
18.
rispettare l'ambiente scolastico e i suoi
arredi;
19. non utilizzare durante le lezioni o le attività
didattiche
telefonini,
giochi
elettronici,
riproduttori di musica.
10. a ricevere un aiuto personalizzato ad orientarsi
sul piano dello studio, delle relazioni umane, delle
scelte scolastiche e professionali;
11. a ricevere una valutazione corretta e
trasparente nei criteri, nelle forme, nei tempi e nei
modi delle sue espressioni;
12.
a riunirsi in assemblea.
19) Provvedimenti disciplinari
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità degli alunni che vi possono incorrere e soprattutto al ripristino di rapporti corretti
all’interno dell’unità scolastica.La responsabilità disciplinare è personale.
Nell’accertamento della responsabilità disciplinare si distingue la situazione occasionale, o la
mancanza determinata da circostanze fortuite, dalla mancanza grave la quale indica un costante e
persistente atteggiamento lesivo dei diritti altrui e della comunità.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare ed ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione dell’eventuale danno.
Esse tengono conto della situazione personale dell'allievo e delle finalità istituzionali della scuola
stessa.In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione
di opinioni, purché siano correttamente manifestate e non ledano le opinioni o le libertà altrui.
Mancanza
Organo
competente
Mancanza
Lieve
Ogni singolo
docente
Mancanza
Grave
Dirigente
Scolastico
Mancanza
Gravissima
Tipo di Mancanza
1. Frequentare irregolarmente le lezioni e non assolvere
assiduamente agli impegni di studio
2. Presentarsi in ritardo alle lezioni
3. Non giustificare regolarmente le assenze
4. Disturbare ripetutamente lo svolgimento
delle lezioni, impedendo ai compagni di seguire con
attenzione
5. Disturbare ripetutamente lo svolgimento delle lezioni
nei cambi d’ora e negli spostamenti interni
6. Portare in classe ed utilizzare il telefono cellulare o altri
strumenti estranei alla lezione (p.es: lettore Cd, MP3,
taglierini, forbici…)
7. Lasciare sporchi i locali adibiti a lezione
(sanzione a+b)
8. Non osservare le disposizioni interne relative alla
salvaguardia della propria e dell’altrui sicurezza
9. Rovinare attrezzature di laboratorio o materiale vario di
proprietà della scuola, sia per negligenza sia per reiterata
distrazione
10. Mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole al
personale dell’Istituto, oppure ai compagni
11. Imbrattare le pareti dei locali scolastici o rovinare
suppellettili, arredi scolastici,etc
12. Persistere in comportamenti o azioni scorrette
13. Uscire dall’ambito dell’Istituto senza autorizzazione
14. Uso reiterato del cellulare durante la lezione
15. Sottrarre beni e/o materiali a danno dei
compagni e del personale dell’Istituto
16. Compiere atti di vandalismo su cose
17. Compiere atti di violenza su persone
Sanzione
a. Ammonizione scritta con
annotazione sul registro di
classe, sul registro personale
dell’insegnante e sul libretto
personale dell’allievo
b. Ripristino dei locali
N.B Dopo 3 ammonizioni lo
studente che persiste nel
comportamento scorretto
commette
Mancanza Grave
c. Diffida da parte del
Dirigente
Scolastico o, a suo parere,
può
essere applicata la sanzione
d.
Il provvedimento viene
annotato
sul registro di classe , sul
libretto
personale dell’allievo, sul
registro personale degli
insegnanti (statuto
degli studenti) e viene data
comunicazione immediata
alla
famiglia con lettera.
Dopo la prima diffida l’unica
sanzione applicabile è la d.
In ogni caso i danni materiali
devono essere risarciti.
d. Sospensione dalle lezioni
da 1 a 15 giorni e più.
In casi gravissimi che
mettono a repentaglio
Dirigente
Scolastico
Su proposta del
Consiglio di
classe
l’incolumità delle persone, il
D.S oltre a inoltrare denuncia
all’autorità giudiziaria,
sospende immediatamente lo
studente o gli studenti in
attesa della convocazione del
consiglio di Classe.
In ogni caso i danni materiali
devono essere risarciti.
20) Organo interno di garanzia e ricorsi
Ai sensi dell’art. 5 comma 2 del D.P.R. 249/98 è istituito l’Organo interno di garanzia delle
sanzioni disciplinari. Esso è composto dal Dirigente scolastico, due docenti designati dal collegio
dei Docenti, da due rappresentanti dei genitori e da uno degli allievi.
Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chi vi abbia interesse
(genitori, studenti), entro 15 giorni dalla comunicazione.
21) Patto di corresponsabilità
Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 21 Novembre 2007, n. 235 (G.U. n. 293
de18.12.2007),visto l’art. 2 del suddetto Decreto che dispone: “I provvedimenti disciplinari hanno
finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e d al ripristino di
rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso
attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastico”;vista la
nota del MIUR Prot. n. 3602/PO del 31/7/2008;vista Comunicazione U.S.R. per l'Umbria (Prot. n.
AOODRUMO U. 8230 C/27) – 9.09.2008;il Dirigente Scolastico,sentita la commissione nominata
dal Collegio dei Docenti e vista la delibera del C.d.I. del 24 novembre 2009 ha emanato il PATTO
DI CORRESPONSABILITA' che sarà sottoscritto da tutti i genitori e solo dagli allievi dell'ITE e
impegna la scuola, la famiglia e gli allievi.
Il patto è parte integrante di questo regolamento.
22) La valutazione
La valutazione degli allievi si avvale dei seguenti interventi:
- Valutazione diagnostica ( test di ingresso, continuità didattica con la scuola elementare e
scuola media) formativa e finale
- Attuazione di iniziative capaci di fornire agli alunni gli strumenti necessari per operare in
modo responsabile le scelte successive al conseguimento del diploma di scuola media (
test di approfondimento della conoscenza di sé, test attitudinali, coordinamento con le
scuole superiori, università, scuole post diploma, incontri con esperti del mondo del
lavoro )
- Progettazione di itinerari specifici e attività di recupero
- Prove di verifica mirate a misurare il grado di acquisizione delle competenze stabilite
nelle programmazioni
- Prove di esame
Prende in considerazione i seguenti elementi:
- ituazione di partenza
- Progressi nella maturazione complessiva- Livello di approfondimento delle competenze
- Continuità ed intensità dell’impegno e della partecipazione- Curriculum scolastico e prove
d’esame
Tempi: iniziale, in itinere, al termine di ogni quadrimestre, conclusiva.
ALLEGATO B
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ TRA SCUOLA E FAMIGLIA
La scuola si impegna a:
NORME
GENERALI
• Proporre una Offerta
formativa attenta ai bisogni
degli studenti, delle famiglie
e del territorio.
• Favorire il successo
formativo di ciascuno
studente.
• Promuovere iniziative
mirate a favorire
l’accoglienza, la continuità
educativa e l’orientamento
formativo.
• Favorire la piena
integrazione di tutti gli
studenti con riguardo
particolare a quelli con
bisogni educativi speciali.
• Informare sull’andamento
didattico e disciplinare
dell’alunno in modo
puntuale e trasparente.
• Rafforzare il senso di
responsabilità e garantire
l'osservanza delle norme
che regolano la vita
dell’Istituto e garantiscono la
sicurezza.
• Controllare la frequenza
alle lezioni tenendo
informate le famiglie.
• Prevenire e controllare
fenomeni di bullismo,
vandalismo, tentativi di
diffusione di sostanze
stupefacenti.
La famiglia si impegna a:
• Aiutare il figlio ad
organizzare gli impegni di
studio e le attività
extrascolastiche in modo
adeguato e proporzionato.
• Stimolare il proprio figlio
a fissare obiettivi tali da
raggiungere un adeguato
bagaglio culturale e
professionale.
• Risolvere eventuali
conflitti o situazioni
problematiche attraverso il
dialogo e la fiducia
reciproca nel rispetto e
nella valorizzazione
dell’istituzione scolastica.
• Rispettare le regole per il
buon funzionamento della
scuola.
• Accedere regolarmente al
registro elettronico per
prendere visione
dell’andamento scolastico
del proprio figlio e delle
comunicazioni della Scuola.
• Firmare sempre e
tempestivamente tutte le
comunicazioni per presa
visione, valorizzandone
l’importanza.
• In caso di impossibilità a
partecipare alle riunioni fare
riferimento ai rappresentanti
di classe.
• Far riflettere il proprio
figlio sul comportamento da
adottare in una comunità.
• Evitare che il proprio figlio
porti a scuola il cellulare o
altri apparecchi elettronici.
Qualora si rendesse
indispensabile far portare a
scuola il cellulare, ricordare
al figlio che non può essere
usato durante la
permanenza a scuola, ma
soltanto all’uscita
dall’edificio.
• Per qualsiasi
comunicazione urgente far
riferimento alla segreteria
della scuola.
Lo studente si impegna a:
• Organizzare in modo
responsabile il proprio lavoro in
orario mattutino e pomeridiano.
• Collaborare con i docenti nel
raggiungimento degli obiettivi
formativi previsti.
• Frequentare la scuola
regolarmente e con puntualità.
• Portare a scuola tutto il
materiale necessario alle
lezioni.
• Eseguire i lavori assegnati a
casa e consegnarli con
puntualità.
• Aiutare i compagni in
difficoltà.
• Avere rispetto delle persone,
delle cose, e dell’ambiente
scolastico e rispettare le norme
di comportamento previste dal
regolamento d’Istituto.
• Segnalare situazioni critiche,
fenomeni di
bullismo/vandalismo che si
verificassero nelle classi o
nella scuola ed eventuali
disservizi.
• Adottare un abbigliamento
consono all’ambiente.
• Evitare di portare a scuola il
cellulare o altri apparecchi
elettronici il cui valore non
potrà essere risarcito in caso di
furto o smarrimento.
• Qualora necessari, tenerli
spenti
• Accettare le eventuali
sanzioni per il comportamento
inadeguato come stabilito dal
Regolamento d'Istituto.
• Risarcire l’eventuale danno
arrecato.
• Controllare che
l’abbigliamento sia
decoroso e adeguato al
luogo.
• Accettare le eventuali
sanzioni per il
comportamento inadeguato
come stabilito dal
Regolamento d'Istituto.
• Risarcire l’eventuale
danno arrecato.
PARTECIPAZION
E
• Garantire le migliori
condizioni organizzative per
strutturare un rapporto
efficacemente collaborativo
con le famiglie.
• Prendere in
considerazione le proposte
dei genitori e degli alunni.
• Informarsi costantemente
del percorso didattico educativo svolto a scuola.
• Partecipare agli incontri
scuola – famiglia.
• Partecipare con motivazione
alle iniziative della scuola.
• Favorire la comunicazione tra
scuola e famiglia, aggiornando
i genitori di volta in volta sul
profitto e sul percorso didatticoeducativo.
• Consegnare le comunicazioni
ufficiali della scuola con
tempestività, riportandole
debitamente firmate.
• Garantire la puntualità
dell’inizio e dello
svolgimento delle lezioni .
• Garantire la regolarità
della frequenza scolastica.
• Rispettare l’orario di
ingresso.
• Limitare al minimo
indispensabile le uscite o le
entrate fuori orario.
• Giustificare sempre e
tempestivamente eventuali
assenze o ritardi.
• Rispettare l’orario di ingresso.
• Limitare al minimo
indispensabile le uscite o le
entrate fuori orario.
• Giustificare sempre e
tempestivamente eventuali
assenze o ritardi.
• Verificare l’adempimento
delle consegne ricevute
quotidianamente per
abituare l’alunno ad una
corretta responsabilità,
segnalando
l’inadempimento tramite
apposita comunicazione.
• Distribuire e calibrare i
carichi di studio nell’arco
della settimana.
• Programmare le verifiche
in tempi sufficientemente
ampi.
• Spiegare i criteri della
valutazione delle verifiche.
• Intervenire col recupero
nelle aree in cui gli alunni
sono più carenti.
• Provvedere alla correzione
delle prove di verifica
indicativamente entro due
settimane, attivando anche
processi di autovalutazione.
• Mostrare interesse per
l’attività scolastica del figlio.
• Controllare che il proprio
figlio abbia eseguito i
compiti assegnati.
• Aiutarli
nell’organizzazione del
lavoro scolastico a casa.
• Segnalare ai docenti
eventuali difficoltà
scolastiche.
• Evitare di sostituirsi ai figli
nell’esecuzione dei compiti.
• Collaborare con gli
insegnanti per potenziare
la coscienza delle proprie
risorse e dei propri limiti.
• Studiare in modo
responsabile con l’intento di
misurarsi con le proprie
personali capacità.
• Adempiere alle consegne con
puntualità.
• Prepararsi adeguatamente
alle verifiche.
• Conoscere i criteri di
valutazione adottati.
• Collaborare con gli insegnanti
nell’attività di recupero.
PUNTUALITA'
COMPITI E
VALUTAZIONE
• Monitorare l’andamento
scolastico dell’alunno
attraverso la compilazione
di due pagellini (novembremarzo) e la consegna della
scheda di valutazione
(febbraio-giugno).
• Informare i genitori
mediante colloqui individuali
al mattino e due colloqui
collegiali pomeridiani
durante l’anno scolastico
(dicembre-aprile).
ALLEGATO C
Regolamento viaggi d’istruzione
(Approvato dai Collegi Docenti del 28-29/10/2014 e dal Consiglio di Istituto dell’8/11/2014)
La C.M. n. 623 del 2/10/96, in materia di visite e di viaggi d’istruzione non prescrive più regole e
procedure vincolanti di derivazione ministeriale. Secondo la normativa vigente viene demandata
all’autonomia delle singole Istituzioni scolastiche (D.P.R. n. 275 del 1999) la definizione delle
regole di progettazione, programmazione e le modalità di svolgimento di visite e viaggi,
nell’ambito di uno specifico Regolamento, deliberato dal Collegio dei Docenti e adottato dal
Consiglio di Istituto.
Art.1 – Finalità
Uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione sono parte integrante del Piano dell’Offerta
Formativa (P.O.F.) e momento di apprendimento, comunicazione e socializzazione.
Art.2 – Definizioni
Le uscite didattiche si effettuano entro i confini del territorio comunale in orario scolastico. Le
visite guidate si compiono in orario scolastico e possono riguardare visite ad aziende, mostre,
monumenti, musei, gallerie, parchi naturali, località di interesse storico artistico o naturalistico fuori
del territorio comunale. I viaggi di istruzione hanno lo scopo di favorire una migliore conoscenza
del nostro Paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali, storici e folcloristici. Si
svolgono nell’ambito di una o più giornate.
Art. 3 - Organi competenti
Il piano delle uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione è approvato dagli organi
collegiali della scuola, dal Consiglio di Istituto, dal Collegio Docenti e dai Consigli di classe entro
Novembre. Il Dirigente Scolastico ha la delega ad autorizzare uscite didattiche/visite guidate, non
prevedibili ad inizio anno, oltre i termini stabiliti.
Art. 4 - Accompagnatori
I docenti accompagnatori devono far parte del Consiglio della classe che effettua
l’uscita/visita/viaggio. Non possono essere approvati uscite/viste/viaggi senza che vengano
individuati i docenti accompagnatori. Deve essere previsto inoltre almeno un docente
accompagnatore supplente che all'occorrenza sia pronto a sostituire un collega che, per gravi e
imprevisti motivi, non sia in grado di intraprendere l’uscita/visita/viaggio.
E' prevista la presenza di almeno un docente ogni quindici studenti e nel caso di alunni disabili si
designa, in aggiunta al numero degli accompagnatori, anche l'insegnante dì sostegno, o di altra
disciplina, per garantire una sorveglianza più mirata. Non è ammessa se non in casi eccezionali la
partecipazione dei genitori.
Tutti i partecipanti devono essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni.
Al termine del viaggio i docenti stenderanno una relazione in merito al raggiungimento degli
obiettivi, al comportamento degli alunni, alla qualità dei servizi.
Art. 5 – Limiti e tetti
Il numero dei giorni da dedicare complessivamente ad uscite didattiche visite guidate e viaggi di
istruzione nell’arco di un anno scolastico è di sei per ogni classe. Per le classi prime della scuola
secondaria di primo grado non sono previsti viaggi superiori ad un giorno. Il consiglio di Istituto
fissa annualmente i limiti di spesa per i viaggi di istruzione.
La scuola, in base alle disponibilità, può integrare con proprie risorse le spese necessarie per
l’effettuazione del viaggio. Gli alunni che hanno versato la quota di adesione, in caso di
sopravvenuta impossibilità a partecipare, hanno diritto alla rimborso sulla base delle normative che
regolano i contratti con le agenzie.
Art. 6 – Norme comuni
In anticipo rispetto al loro svolgimento, i genitori vengono informati con apposita comunicazione
scritta sulle finalità del viaggio, sul programma, sui docenti accompagnatori, sulla presenza di
eventuale personale esperto, sui mezzi di trasporto utilizzati e sui costi. Sulla base di questi elementi
i genitori autorizzano o non autorizzano per iscritto il figlio alla partecipazione. In nessun modo è
consentita la partecipazione degli alunni ad uscite visite e viaggi senza l’acquisizione
dell’autorizzazione dei genitori.
Gli alunni che non vi prendono parte frequentano regolarmente la scuola, anche in classi parallele o
prossime di grado. Non possono essere autorizzate uscite visite e viaggi se non partecipano almeno i
¾ degli alunni della classe.
ALLEGATO E
PIANO DI EMERGENZA
Il Piano d'Emergenza è l'insieme delle misure da attuare per affrontare la situazione in modo da
prevenire ulteriori incidenti, evitare o limitare i danni per l'integrità e la salute dei lavoratori o delle
persone eventualmente coinvolte nell'ambiente di lavoro, arrivando ad attuare, se necessario, il
relativo piano d'evacuazione totale dei locali.
Il piano di emergenza è rivolto a tutti coloro che, per ragioni diverse, vengono a trovarsi all’interno
dell’edificio scolastico e in una qualsiasi parte di esso: alunni, personale scolastico, genitori e altri
soggetti.
I contenuti del piano di emergenza sono vincolanti e, in caso di necessità, tutti hanno l’obbligo di
attenervisi per non mettere a rischio la propria incolumità e quella degli altri.
DISPOSIZIONI GENERALI
SITUAZIONE DI EMERGENZA
Chiunque si accorga di una situazione di pericolo deve darne immediatamente comunicazione al
dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze. Se la situazione di pericolo è rappresentata da un
incendio o da un infortunio/malore, contemporaneamente deve essere avvertito il personale addetto
all’antincendio/primo soccorso.
EVACUAZIONE
Il segnale di evacuazione viene dato con un suono prolungato della campanella.
Al momento del segnale tutti devono:
−
−
−
−
−
Interrompere qualsiasi attività;
Lasciare gli oggetti personali dove si trovano;
Seguire le vie di fuga prestabilite
Non usare mai l’ascensore
Raggiungere l'area di raccolta assegnata
In particolare:
Gli alunni devono:
− Mantenere la calma, non spingersi, non correre, non urlare;
− Uscire ordinatamente incolonnandosi dietro gli apri-fila
− Procedere in fila indiana tenendosi per mano o con una mano sulla spalla di chi precede
− Rispettare le precedenze derivanti dalle priorità dell'evacuazione
I docenti devono:
− effettuare l’evacuazione della loro classe
− prendere il foglio giornaliero delle presenze e il modulo di evacuazione
− arrivati all'area di raccolta, acquisire, la presenza dei loro studenti e trascriverla nell’apposito
modulo (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendere tutte le informazioni
necessarie e trasmetterle al dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze)
Gli studenti apri-fila devono seguire il docente nella via di fuga stabilita, guidando i compagni
alla loro area di raccolta.
Gli studenti chiudi-fila devono verificare da ultimi la completa assenza di compagni nella classe
evacuata e chiudere la porta (una porta chiusa è segnale di classe vuota).
Il personale ata del piano deve:
− controllare che nelle aule/laboratori o ai bagni non sia rimasto nessuno;
− dirigersi verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto.
Gli alunni disabili devono essere aiutati nell’ordine:
− Dall’insegnante di sostegno
− Dall’educatore
− Dal docente della classe
− Da un compagno/compagni appositamente individuato/i (solo S.s. di 2° grado)
Una volta raggiunto il luogo di raccolta è necessario restare uniti in modo da facilitare l’appello che
verrà fatto dai docenti.
Terminate tutte le operazioni attendere disposizioni dal dirigente scolastico/coordinatore delle
emergenze/coordinatore delle emergenze senza muoversi dal punto di raccolta.
N.B.
Gli alunni che, al momento dell’ evacuazione si trovano in un qualsiasi punto dell’edificio fuori
della classe, si devono aggiungere alla prima fila che incontrano e raggiungere con essa il punto di
raccolta. A questo punto comunicheranno al docente di quella fila la loro presenza e il docente la
comunicherà a sua volta al collega che aveva in carico l’alunno.
Il personale che, al momento dell’ evacuazione, si trova fuori del proprio posto di lavoro (spazi
comuni, aula docenti, toilette,…), deve recarsi al punto di raccolta più vicino.
Le persone esterne, durante l’evacuazione, devono essere accompagnate dal personale con il quale
si trovano al momento dell’allarme o dal personale a loro più vicino in quel momento.
IN CASO DI EVACUAZIONE PER INCENDIO RICORDARSI DI: camminare chinati e di
respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il
percorso di fuga.
Se i corridoi e le vie di fuga non sono percorribili o sono invasi dal fumo, non uscire dalla classe,
sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti possibilmente bagnati; segnalare la propria
presenza dalle finestre.
DISPOSIZIONI SPECIFICHE
NORME PER INCENDIO
Chiunque si accorga dell’incendio:
− avverte le persona addette e il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze;
− il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze si reca sul luogo dell’incendio e dispone
lo stato di preallarme
Questo consiste in:
− interrompere immediatamente l’erogazione di gas dal contatore esterno
− dare il segnale di evacuazione
− se l'incendio è di vaste proporzioni, avvertire i VVF e se del caso il Pronto Soccorso
− avvertire i responsabili di plesso che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione
− coordinare tutte le operazioni attinenti
Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze dispone lo
stato di cessato allarme che consiste in:
– dare l'avviso di fine emergenza
– accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci
– arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori
– far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare: che non vi siano lesioni a
strutture portanti, che non vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, macchinari).
Chiedere eventualmente consulenza a VVF, tecnici
– avvertire (se necessario) compagnie Gas, Energia elettrica
In caso di evacuazione tutte le persone presenti nell’edificio devono seguire le disposizioni generali.
NORME PER EMERGENZA SISMICA
Al momento della scossa tutti devono cercare riparo mettendosi sotto i banchi/tavolo o, se questo
non è possibile, lungo le pareti perimetrali, lontano dalle finestre.
Il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze in relazione alla dimensione del terremoto
deve:
− valutare la necessità dell'evacuazione immediata con il segnale di stato di allarme ed
effettuare una verifica preliminare dell’edificio e della fruibilità dei percorsi di esodo, anche
al fine di valutare se ci sono le condizioni per effettuare l’evacuazione
− interrompere immediatamente l’erogazione del gas e dell'energia elettrica
− avvertire i responsabili di plesso che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione
− coordinare tutte le operazioni attinenti
In caso di evacuazione tutte le persone presenti nell’edificio devono seguire le disposizioni generali
facendo attenzione, durante gli spostamenti, ad eventuale materiale che ingombri il pavimento.
Nello scendere le scale si deve rimanere vicino alla parete. All’esterno rimanere lontani da strutture
che potrebbero cadere (cornicioni, lampioni,...)
NORME PER EMERGENZA ELETTRICA
In caso di black-out il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze dispone lo stato di preallarme che consiste in:
− verificare lo stato del generatore EE, se vi sono sovraccarichi eliminarli
− azionare generatore sussidiario (se c’è)
− telefonare alla società fornitrice dell’energia elettrica
− disattivare tutte le macchine eventualmente in uso prima dell’interruzione elettrica
NORME PER SEGNALAZIONE DELLA PRESENZA DI UN ORDIGNO
Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione:
non si avvicina all’oggetto, non tenta di identificarlo o di rimuoverlo;
avverte il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze che dispone lo stato di allarme che
consiste in:
− evacuare immediatamente l’edificio
− telefonare immediatamente alla Polizia
− avvertire i VVF e il Pronto Soccorso
− coordinare tutte le operazioni attinenti
NORME PER EMERGENZA TOSSICA O CHE COMPORTI IL CONFINAMENTO
In caso di emergenza per nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio, ed evacuare
solo in caso di effettiva necessità. Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di
sicurezza e alla salvaguardia dell’incolumità degli alunni.
Il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze deve:
− tenere il contatto con gli Enti esterni, per decidere tempestivamente se la durata del rilascio è
tale da consigliare l’immediata evacuazione o meno. (In genere l’evacuazione è da evitarsi)
− aspettare l’arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse
− In caso di sospetto di atmosfera esplosiva interrompere l’erogazione di energia elettrica e
non usare i telefoni
I docenti devono:
− chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, le prese d’aria presenti in classe
− assegnare agli studenti compiti specifici per la preparazione della tenuta dell’aula, come
sigillarne gli interstizi con stracci bagnati
− attendere disposizioni sull’eventuale evacuazione
− curare la protezione degli alunni disabili
Gli studenti devono stendersi a terra e tenere una straccio possibilmente bagnato sul naso.
NORME PER ALLAGAMENTO
Chiunque si accorga della presenza di acqua: avverte il dirigente scolastico/coordinatore delle
emergenze che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme che consiste in:
− interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno
− aprire interruttore energia elettrica centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione
elettrica
− avvertire i responsabili di piano che comunicheranno alle classi la interruzione di energia
elettrica
− telefonare all‘ Azienda Gas Acqua
− verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di
tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in
strade o edifici adiacenti)
Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile, ecc.) il
dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze dispone lo stato di cessato allarme, una volta
isolata la causa e interrotta l’erogazione dell’acqua che consiste nel dare l'avviso di fine
emergenza e nell’ avvertire l’ Azienda Gas Acqua.
Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il dirigente
scolastico/coordinatore delle emergenze dispone lo stato di allarme che consiste in:
− avvertire i vigili del fuoco
− ordinare l’evacuazione.
PROCEDURA DI ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO
La procedura di pronto soccorso viene attivata in occasione del verificarsi dello scenario “Infortunio
o malore”:
a.
chi assiste ad un infortunio o ad un malore, oppure la persona che si fa male o si
sente male chiama o fa chiamare immediatamente un addetto Pronto Soccorso in servizio in
quel momento, individuandolo attraverso gli elenchi esposti in diversi punti dell’istituto
b.
l’addetto chiamato prende la valigetta di PS e si porta dalla persona bisognosa, al fine
di valutare la gravità della situazione
c.
nel valutare la gravità del caso, l’addetto PS si attiene ad una delle seguenti tre
tipologie di intervento:
• Procedura A (caso grave e urgente) – telefona all’118, attiva un secondo addetto (se
presente), attua le misure di PS, attiva la portineria/collaboratore scolastico ad accogliere
l’autoambulanza e avvisa o fa avvisare il dirigente scolastico/coordinatore delle
emergenze.
• Procedura B (caso grave ma non urgente) – attua le misure di PS, accompagna o dispone
il trasporto dell’infortunato al Pronto Soccorso Ospedaliero (in alternativa telefona o fa
telefonare ai familiari o ai parenti dell’infortunato perché possano venire prontamente a
prelevarlo) e avvisa o fa avvisare il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze.
• Procedura C (caso non grave né urgente) – attua le misure di PS, trattenendo
eventualmente l’infortunato finché non ne sussiste più la necessità.