Scuola Secondaria di 2° Grado
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Scuola Secondaria di 2° Grado
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “MAZZINI” Scuola secondaria di 1° grado – Istituto Tecnico Economico Piazza Simoncini 1 - 06063 Magione (PG) C.F. 94127250549 – tel. 075843593 – fax 075843575 Sito web: www.omnicomprensivomagione.gov.it email: [email protected] PEC: [email protected] PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/17 2018/19 EX ART.1,COMMA 14, LEGGE N.107/2015 Scuola Secondaria di II° grado G.Mazzini di Magione INDICE 1. La scuola e il territorio: contesto culturale, sociale ed economico 1.1. Magione in cifre 1.2. Stranieri a Magione: un microcosmo in continua evoluzione 1.3. Natura, Cultura e Turismo a Magione 1.4. Economia magionese 1.5. L’Istituto Tecnico Economico di Magione: studio, dimensione umana e qualità della vita 1.6. ITE: Riferimenti normativi recenti 1.7. Diplomi rilasciati dall’ITE 1.8. Proseguimento del percorso di studi 1.9. Professioni post diploma 1.10. Punti di forza e di debolezza emersi dal processo di autovalutazione di istituto 2. Piano di Miglioramento (PdM) 2.1. Obiettivi di processo – risultati attesi 2.2. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo e possibili esiti 2.3. Tempi di realizzazione, risorse economiche e monitoraggio delle attività 3. Scelte educative 4. Scelte organizzative 4.1. Organizzazione oraria giornaliera 4.2. Dipartimenti 5. Scelte metodologico-didattiche 6. Progettazione curriculare 6.1. Orario settimanale discipline ITE (Indirizzo Amministrazione finanze e marketing) 6.2. Orario settimanale discipline ITE (Turismo) 6.3. Dipartimento materie letterarie –Arte e territorio 6.4. Dipartimento discipline giuridico-economiche 6.5. Dipartimento delle lingue straniere 6.6. Dipartimento di matematica 6.7. Dipartimento delle discipline scientifico-tecnologiche 6.8. Alternanza scuola-lavoro 6.9. Piano annuale dell’inclusione (PAI) 6.10. Dimensione europea dell’insegnamento 7. Progettazione extracurricolare 7.1 7.2 Le attività progettuali dell’istituto Contenuti e finalità dei progetti ITE 8. Piano nazionale della scuola digitale (PNSD) 9. Piano di formazione del personale 10. Risorse umane 10.1. Organigramma di istituto 10.2. Potenziamento 10.3. Elenco docenti ITE 10.4. Fabbisogno di personale 11. Risorse strutturali ed infrastrutturali 12. ALLEGATI • • • • • Regolamento d’Istituto Patto di corresponsabilità Regolamento viaggi d’istruzione Regolamento sezione musicale Piano di emergenza 1. LA SCUOLA E IL TERRITORIO CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO 1.1) Magione in cifre Il comune di Magione è uno degli otto comuni del Comprensorio del Trasimeno, assieme a Città della Pieve, Panicale, Paciano, Piegaro, Castiglione del Lago, Tuoro, Passignano sul Trasimeno. Dal 2001 al 2014 ha avuto un forte incremento della popolazione, raggiungendo - soprattutto tra il 2102 e il 2014, caratterizzati da forte immigrazione - i 14.870 residenti. Le famiglie sono 6077. L’età media dei magionesi è di 44,5 anni, con il 62,4% appartenente alla fascia d’età 14-65 e il 23% over 65. Su 14.870 residenti, 1500 sono stranieri. Il reddito medio al 2011 è di 11.517 euro, il tasso di natività nel 2014 di 8,9. 1.2) Stranieri a Magione: microcosmo in continua evoluzione. I flussi migratori, in aumento tra il 2006 e il 2010, negli ultimi cinque anni di crisi economica e occupazionale italiane, hanno registrato un massiccio rientro di stranieri nei paesi d’origine o in ‘fuga’ lavorativa dal territorio lacustre. Gli stranieri a Magione, secondo le statistiche, provengono in prevalenza dall’Europa, 972 persone, (distribuite quasi a metà tra Unione europea e Europa Centro Orientale); dall’Africa, 326 persone, dall’America, 116 persone; dall’Asia 86 persone. 1.3) Natura, cultura e turismo a Magione Il comune di Magione è ricco di parchi naturali, luoghi d’interesse paesaggistico, castelli, palazzi storici, chiese, monumenti, musei, biblioteche, archivi, beni archeologici, luoghi culturali. Molti i personaggi e gli eventi storici significativi, e numerosi gli spettacoli, le manifestazioni, le iniziative a carattere naturalistico-culturale, ed enogastronomico, in tutti i periodi dell’anno. 1.4) Economia magionese Il territorio di Magione oscilla tra la secolare vocazione agricola e artigianale e il più recente e moderno terziario, fatto di piccole e medie imprese, spesso a carattere familiare, soprattutto nell’ambito turistico. 1.5) L’Istituto Tecnico Economico: studio, dimensione umana e qualità della vita L’Istituto Tecnico Economico Statale di Magione è attualmente l’unica scuola superiore presente nel territorio. Nato nel 1988 come sede distaccata dell’ITC ‘Capitini’ di Perugia, l’ITE oggi fa parte dell’Istituto Omnicomprensivo ‘Mazzini’ di Magione. Ha sede presso gli uffici modernamente ristrutturati delle storiche Cementerie di Magione. Partito con due classi di biennio e pochi alunni nel 1987, la scuola superiore magionese è giunta alle attuali 8 classi, 100 alunni, e 2 corsi quinquennali di studio (Indirizzo Amministrazione-Finanza-Marketing e dal 2011, istituito dalla Riforma Gelmini, l’Indirizzo Turismo) a conclusione dei quali, per superamento di Esame di Stato, si rilasciano 2 diplomi diversi: rispettivamente, il diplomi di Tecnico in Amministrazione, Finanza e Marketing e quello di Tecnico del Turismo. Scuola superiore ‘a dimensione umana’, collocata in un contesto storico- paesaggistico ai confini con i territori delle province di Perugia, Siena e Arezzo, l’ITE di Magione ha progressivamente costruito la sua struttura identitaria radicandosi, progetto dopo progetto, in un territorio a prevalente vocazione agricolo-turistico-commerciale, attento alle tradizioni e alla qualità, ma anche all’innovazione. 1.6) ITE: Riferimenti normativi Il D.P.R. n.88 del 15 marzo 2010, regolamento applicativo dell’art. 64 comma 4 del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133, sul riordino degli istituti tecnici, ha introdotto alcune importanti novità, che si ritiene opportuno richiamare. • Gli Istituti tecnici economici comprendono due indirizzi: Amministrazione, Finanza e Marketing (che prevede le seguenti ulteriori articolazioni: Relazioni internazionali e Sistemi Informativi Aziendali) e Turismo; • L’orario complessivo annuale è determinato in 1056 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali di lezione per ognuna delle cinque classi del corso; • In particolare nel primo biennio sono previste, per ogni anno, 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 396 ore di attività ed insegnamenti obbligatori d’indirizzo ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione; • Nel secondo biennio sono previste, per ciascun anno, 495 ore di attività ed insegnamenti di istruzione generale e 561 ore di attività ed insegnamenti obbligatori e d’indirizzo; • Il quinto anno è anche esso articolato in 495 ore di attività ed insegnamenti di istruzione generale ed in 561 ore di attività ed insegnamenti obbligatori e di indirizzo. 1.7 Diplomi rilasciati dall’ITE: il percorso quinquennale dell’istituto tecnico economico si conclude, previo superamento dell’Esame di Stato, con il conseguimento del Diploma di istruzione secondaria superiore relativo agli indirizzi di Amministrazione-Finanza-Marketing e Turismo. 1.8 Proseguimento del percorso di studi: il diploma ITE consente, a chi voglia proseguire gli studi, l’accesso ad ogni facoltà universitaria, agli istituti Tecnici Superiori, a stage, master, corsi di perfezionamento, corsi professionalizzanti di ogni genere. 1.9 Professioni post diploma: il diploma ITE dà immediatamente accesso al mondo del lavoro. Settore Amministrazione, Finanza e Marketing: ragioniere commercialista e dottore commercialista; avvocato, magistrato, mediatore legale e familiare; imprenditore, libero professionista e commerciante; esperto analista contabile; promoter finanziario e commerciale; esperto di marketing e agente di commercio; programmatore informatico; amministratore di condominio e agente assicurativo; consulente del lavoro, agente finanziario; esperto multimediale d’impresa. Settore Turismo: addetto alla gestione di ristoranti, agriturismi, bar, bed@breakfast, country house, beauty farm, alberghi, campeggi, case-vacanza, pizzerie, musei; economista del turismo e operatore dei beni culturali; tour operator di agenzie di viaggio; programmatore turistico e promoter di pacchetti turistici; guida turistico-ambientale e accompagnatore turistico; tecnico di agenzie immobiliari ed esperto real estate; operatore turistico e culturale per la valorizzazione e promozione del territorio (arte, paesaggio, tradizioni); promoter multimediale dell’immagine del territorio e d’impresa turistica; esperto di itinerari, percorsi culturali, naturalistici ed enogastronomici e promoter di eventi a tema; esperto in relazioni con il pubblico in italiano e in diverse lingue straniere. 1.10 Punti di forza e di debolezza emersi dal processo di autovalutazione di istituto PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA CONTESTO E RISORSE La maggior parte degli studenti con genitori Il contesto socio-economico di provenienza stranieri sono di seconda generazione. degli studenti risulta medio-basso. L'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è significativa ma in decrescita a causa della diminuzione delle opportunità lavorative. Ci sono gruppi di studenti che provengono da contesti particolarmente svantaggiati. Il territorio in cui e' collocata la scuola si affaccia sul lago Trasimeno ed è caratterizzato da attività agricole, ittiche, artigianali, commerciali e turistiche. Esiste nel territorio una struttura comprensoriale ben organizzata per i servizi sociali. Le proloco e centri di educazione ambientale collaborano con l'istituzione scolastica. Gli enti locali comune e provincia collaborano con l'istituzione scolastica cercando di far fronte alle necessità pur nei vincoli di bilancio. Il comune sostiene con un proprio contributo il POF e mette a disposizione le proprie strutture per l'attività della scuola (teatro, palazzetto dello sport). Non sono presenti nel territorio attività imprenditoriali medio- grandi e le attività esistenti risentono della crisi economica. Non è potenziata la sinergia tra i vari soggetti e le diverse competenze operanti nel territorio. La scuola partecipa a progetti e bandi per il Le strutture e le infrastrutture tecnologiche reperimento di risorse. devono essere aggiornate ed implementate. Manca una attività strutturata di fund-raising. La percentuale di Docenti con certificazioni (linguistiche, informatiche,...) è molto bassa. ESITI La percentuale di studenti non ammessi alla classe La percentuale di alunni con giudizio sospeso è successiva è bassa rispetto alla media umbra e nel complesso più alta della media umbra e nazionale. nazionale. I criteri di valutazione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo della maggior parte degli studenti. Gli studenti che abbandonano la scuola sono in numero molto limitato. Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI e' ritenuto affidabile per entrambi i gradi, conoscendo l'andamento abituale delle classi. La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo viluppo del senso di legalità e di un'etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo) attraverso il voto di comportamento per il quale ha adottato criteri di valutazione comuni. La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l'autonomia di iniziativa e la capacità di orientarsi attraverso l'osservazione del comportamento. Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico è complessivamente buono anche se rimangono alcune criticità. I risultati degli studenti nel successivo percorso di La scuola non monitora in modo sistematico e studio (s.s. di II°) sono in linea con i livelli di strutturato i risultati a distanza degli studenti uscita. per entrambi i gradi. Una percentuale superiore alla media nazionale e locale degli studenti che hanno seguito il consiglio orientativo è stata promossa al termine del primo anno della secondaria di II° mentre gli studenti che non hanno seguito il consiglio orientativo sono stati promossi in misura sensibilmente inferiore rispetto ai riferimenti. PROCESSI-PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE Il curriculum delle competenze trasversali nella s.s. di I° è presente nel POF ma non è specificatamente declinato per annualità. Gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa nei due gradi di scuola vengono individuati in modo chiaro nelle singole schede-progetto ma non sono riportate nel POF Le attività di ampliamento dell'offerta formativa Gli obiettivi e le abilita'/competenze da sono progettate sulla base del curricolo di istituto. raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa nei due gradi di scuola vengono individuati in modo chiaro nelle singole schede-progetto ma non sono riportate nel POF. Il curricolo di istituto per la scuola secondaria di II° non è stato elaborato e fa riferimento diretto ai documenti ministeriali. Gli aspetti del curricolo che vengono valutati in modo strutturato sono le conoscenze e le abilità. La scuola adotta criteri di valutazione comuni per tutti gli ambiti e tutte le discipline. La scuola utilizza prove di ingresso strutturate per classi Le competenze sono valutate principalmente in relazione alle certificazioni ma è necessaria una maggiore strutturazione comune di prove autentiche e rubriche condivise. Mancano per alcune discipline griglie di correzione comuni per le prove strutturate per parallele soprattutto in matematica e scienze, lettere, lingue straniere. La scuola progetta e realizza interventi didattici specifici a seguito degli esiti della valutazione sia per classi parallele che per classi singole. classi parallele. Mancano per la maggior parte delle discipline prove intermedie e finali strutturate in modo sistematico per classi parallele. La scuola organizza i laboratori individuando La scuola necessita di maggiori e aggiornati figure responsabili dei materiali e della fruizione supporti didattici dentro le classi, soprattutto in degli spazi nonché figure strumentali di campo tecnologico. coordinamento generale. Gli studenti hanno pari opportunità di fruire degli spazi laboratoriali. I supporti didattici nelle classi sono curati dai singoli docenti e dalle figure specifiche e strumentali di riferimento. La scuola, in mancanza di risorse finanziarie, ottimizza la strumentazione in campo tecnologico anche utilizzando software open source, fruibile dagli alunni anche in contesti extrascolastici. L'orario scolastico curricolare ed extracurricolare è strutturato per garantire le numerose offerte formative (per s.s. I°, tempo normale e prolungato, indirizzo musicale; per s.s. II° indirizzo tecnico AFM e Turismo). L'articolazione dell'orario scolastico è adeguata alle esigenze di apprendimento degli studenti: i progetti e le iniziative di potenziamento/approfondimento, di recupero vengono gestiti sia in orario curricolare che extracurricolare attraverso specifiche attività programmate e definite nel POF. La durata delle lezioni risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. La s.s. di II° adotta un orario flessibile per adattarsi alle difficoltà del trasporto pubblico. La scuola condivide con i genitori e gli alunni il Patto di Corresponsabilità e il regolamento di istituto pubblicati anche nel sito istituzionale. Il POF prevede progetti volti allo sviluppo delle competenze sociali e di cittadinanza. In casi particolari vengono attivati progetti specifici basati su azioni costruttive. La scuola organizza incontri con le forze dell'ordine, con gli operatori socio-sanitari, con soggetti istituzionali e con esperti per l'informazione e la prevenzione. L'istituto favorisce la promozione delle competenze sociali attraverso l'assegnazione di ruoli di responsabilità, attività di cura di spazi comuni, sensibilizzazione al rispetto dell'ambiente (raccolta differenziata, riqualificazione aree verdi), conoscenza e valorizzazione dei beni culturali. Mancanza di una struttura organizzativa che coinvolga gli studenti nella promozione e nel coordinamento di tutte le azioni volte al rispetto delle regole di convivenza civile. La scuola realizza attività che favoriscono l'inclusione degli studenti con disabilità sia nel gruppo classe che nei progetti di istituto. Alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati e al loro periodico aggiornamento partecipano anche gli insegnanti curricolari. Il raggiungimento degli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene monitorato con regolarità dal consiglio di classe. La scuola analizza le situazioni di BES (L.104, DSA, altre tipologie)anche attraverso colloqui con esperti esterni e ricerca adeguate modalità di intervento per garantire pari opportunità. La scuola realizza attività di accoglienza e integrazione per gli studenti stranieri da poco in Italia anche con laboratori di Italiano L2. La scuola aderisce ad un protocollo con ASL e servizi sociali del territorio per il sostegno alla disabilità e ad una rete di scuole per l'inclusione. Sono attivati per la S.S. di I° interventi di psicologi sui temi dell'affettività e delle emozioni; per la S.S. di II° servizi di consulenza psicologica e sportello d'ascolto. Necessità di potenziare la sensibilità e la formazione verso le i BES per rispondere alle specifiche esigenze con modalità diversificate. I PDP devono rappresentare meglio le diverse tipologie di bisogno educativo speciale (BES) e di disturbo specifico di apprendimento (DSA). L'uso di strumenti compensativi e misure dispensative non è ancora prassi consolidata per tutti. Manca attualmente un progetto d'istituto su temi interculturali che vengono affrontati principalmente a livello di singola disciplina. Per rispondere alle difficoltà di apprendimento degli studenti vengono utilizzate le seguenti modalità: 1)adeguamento della programmazione; 2) individuazione degli obiettivi minimi; 3) attivazione di interventi di recupero in orario curricolare ed extracurricolare. La scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari attraverso una costante valorizzazione nelle attività curricolari e progettuali(ECDL, Giochi Matematici, certificazioni linguistiche, partecipazione a iniziative, concorsi ed eventi a carattere culturale e sportivo, giornalino scolastico, assegnazione di borse di studio, alternanza scuola-lavoro,...). Gli studenti che presentano maggiori difficoltà di apprendimento sono generalmente quelli che evidenziano problematicità personali, familiari e socio-culturali. La partecipazione degli alunni ai corsi di recupero talvolta non è assidua. La scuola non ha ancora organizzato un supporto pomeridiano per lo svolgimento dei compiti. Se ne prevede l'attivazione con il contributo delle famiglie. Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per scambi di dati e di informazioni finalizzati alla formazione delle classi e successivamente nel corso dell'anno si incontrano per verificare l'andamento scolastico degli studenti del primo anno della secondaria di I°. Per garantire la continuita' educativa e per far conoscere le rispettive offerte formative agli studenti nel passaggio da un ordine di scuola Non sono strutturati incontri tra insegnanti della primaria e della secondaria e tra insegnanti della secondaria di I° e di II° per la definizione delle competenze in uscita e in entrata. all'altro la scuola organizza: 1) la visita della scuola secondaria da parte degli studenti della primaria e la visita della scuola secondaria di II° da parte degli studenti della secondaria di I°; 2) attività educative per studenti della primaria con docenti della secondaria e attività educative per studenti della secondaria di I° con insegnanti della secondaria di II°; 3) attività educative comuni tra studenti della secondaria di I° e di II°. Percorsi e attività di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni quali ad esempio : Circle time, questionari, educazione all'affettività, benessere a scuola, e tutti i progetti di potenziamento dell'offerta formativa. La scuola organizza incontri e attività rivolti alle famiglie, anche in modo individuale, sulla scelta del percorso scolastico successivo e incontri individuali degli studenti con i docenti e i referenti per avere supporto nella scelta della scuola superiore. La scuola monitora il numero di studenti che seguono il consiglio orientativo. Per l'orientamento post-diploma la scuola realizza le seguenti attività: 1) collaborazione con soggetti esterni per attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali; 2)alternanza scuola-lavoro. I consigli orientativi della scuola sono seguiti da un numero minore di famiglie e studenti rispetto a tutti i riferimenti. Poca informazione agli studenti sui corsi di studio universitari e post-diploma. Poco strutturato il monitoraggio degli studenti dopo l'uscita dalla scuola secondaria di I° e II°. E' necessario un aggiornamento degli insegnanti sui nuovi percorsi della scuola superiore e dell'università. PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE Per quanto riguarda la S.S. di II° la missione e le priorità sono dalla indicazione delle competenze chiave da sviluppare, dai risultati di apprendimento attesi, dalla indicazione delle finalità formative in grado di consentire la prosecuzione degli studi o l’ ingresso a fini occupazionali nel mondo del lavoro. La missione dell'istituto e le priorità sono condivise all'interno della comunità scolastica e sono rese note, tramite il POF, pubblicato nel sito dell'istituto, anche all'esterno, presso le famiglie e il territorio. Dai questionari dei genitori degli studenti risulta che, nonostante la pubblicazione nel sito e gli incontri con le famiglie, il POF e quindi le scelte educative e formative operate dalla scuola, sono poco conosciute. La scuola pianifica e monitora le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi attraverso gli organi collegiali, le riunioni di staff, il nucleo di valutazione. Meccanismi e strumenti di controllo sono la Dai questionari dei genitori degli studenti risulta che, nonostante la pubblicazione nel sito e gli incontri con le famiglie, il POF e quindi le scelte educative e formative operate dalla scuola, sono poco conosciute. rendicontazione e i questionari di autovalutazione. La scuola pianifica e monitora le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi attraverso gli organi collegiali, le riunioni di staff, il nucleo di valutazione. Meccanismi e strumenti di controllo sono la rendicontazione e i questionari di autovalutazione. Essendo il nostro un istituto omnicomprensivo il consiglio di istituto non prevede la componente docenti e alunni mentre la componente genitori è rappresentata unicamente dal commissario straordinario. C'è una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attività) tra i docenti con incarichi di responsabilità e tra il personale ATA. Viene assicurata la copertura degli insegnanti assenti utilizzando le risorse interne e la flessibilità oraria con percentuali notevolmente più alte rispetto ai parametri di riferimento vista la natura e la breve durata delle assenze. Utilizzo eccessivo della flessibilità oraria per specifiche qualifiche. La percentuale di ore di supplenza retribuite svolte dagli insegnanti esterni è notevolmente più bassa rispetto a quella dei riferimenti regionali e nazionali. L'ampiezza dell'offerta dei progetti risulta inferiore ai riferimenti regionali e nazionali in quanto si concentra su progettualità anche pluriennali di natura interdisciplinare o trasversale. L'allocazione delle risorse economiche è effettuata in coerenza con le scelte educative adottate nel POF e salvaguardando, per quanto possibile, la professionalità dei docenti ma risente della generale carenza di risorse. In rapporto all'ampiezza dell'offerta dei progetti (bassa) la spesa media per progetto risulta più bassa dei riferimenti. Le risorse disponibili per i progetti sono inferiori ai riferimenti. Vista la scarsità di risorse, quelle disponibili vengono utilizzate principalmente per riconoscere l'impegno dei docenti. I temi per la formazione promossi dalla scuola hanno riguardato le pratiche didattiche. La qualita' delle iniziative di formazione promosse dalla scuola e le relative ricadute nell'attività ordinaria, sono di volta in volta monitorate e volte al miglioramento dell'offerta futura. La scuola raccoglie parzialmente le esigenze formative dei docenti e del personale ATA. La scuola deve promuovere formazione su temi riguardanti le tecnologie informatiche di supporto all'attività didattica e gli aspetti normativi e ordinamenti scolastici, così come risultato dal questionario docenti elaborato dalla scuola. La qualita' delle iniziative di formazione promosse dalla scuola e le relative ricadute nell'attività ordinaria dipendono dalla strutturazione delle modalità e dei contenuti. La scuola raccoglie le competenze del personale nei singoli fascicoli che vengono arricchiti anche attraverso esperienze formative e corsi frequentati. La scuola utilizza il curriculum o le esperienze formative fatte dai docenti per una migliore gestione delle risorse umane consultando di volta in volta i fascicoli e accogliendo le proposte didattiche e progettuali dei docenti competenti. La scuola incentiva la partecipazione dei docenti a I gruppi di lavoro tematici e spontanei esistono gruppi di lavoro sulle seguenti tematiche: criteri ed operano ma per la maggior parte dei casi comuni per la valutazione degli studenti, non sono formalizzati. certificazione delle competenze, accoglienza, orientamento, continuità, inclusione. Sono formalizzati i dipartimenti e lo STAFF e il nucleo di valutazione. La scuola ha attivato accordi di rete e collaborazioni con altre scuole e con soggetti pubblici (ASL, Comune). Gli accordi con a ASL riguardano sia il disagio e lo svantaggio sia affettività, benessere, educazione alla salute. Le collaborazioni con l'ente locale è diffusa e legata ad aspetti organizzativi/amministrativi e alla realizzazione del POF. La collaborazione con soggetti esterni favorisce il potenziamento dell'offerta formativa e rafforza l'azione della scuola nel territorio. La scuola secondaria di II° organizza stages aziendali per tutti gli alunni del triennio. L'amministrazione locale promuove stages per gli alunni della scuola secondaria di II°. La scuola non partecipa a strutture di governo territoriale. La scuola non ha attivato processi strutturati per seguire gli alunni nell'inserimento nel mondo del lavoro, tuttavia organizza attività di orientamento al lavoro anche in collaborazione con soggetti esterni. La scuola accoglie le proposte dei genitori nonostante i limiti evidenziati nei punti di debolezza. La scuola ha realizzato momenti formativi in collaborazione con le famiglie. Scuola e genitori collaborano nell'organizzazione di giornate dedicate all'incontro e allo sport. La scuola utilizza come strumenti online per la comunicazione con le famiglie il sito web dell' istituto e il registro elettronico. Le famiglie sono poco coinvolte nella definizione dell'offerta formativa e nell'elaborazione degli altri documenti rilevanti perché il consiglio di istituto dell'omnicomprensivo è costituito solo dal D.S. e dal commissario straordinario e non esistono, al di fuori del consiglio di classe, altri momenti di incontro formalizzati. La partecipazione dei genitori della scuola secondaria di II° è limitata ai momenti istituzionali. 2. Piano di miglioramento 2.1 Obiettivi di processo- risultati attesi Tabella A Obiettivi di processo Avvio definizione curricolo di istituto (secondaria 2 grado). Risultati attesi Obiettivo di processo in via di attuazione Organizzazion e di attività di sostegno allo studio (ss 1 e 2 grado). Obiettivo di processo in via di attuazione Promozione della formazione sulle competenze e sulle didattiche innovative (ss 1 e 2 grado). Obiettivo di processo in via di attuazione Segmentazione del curricolo all'interno dell'anno per almeno tre discipline prevedendo al termine una prova comune fra sezioni (s.s. 1 e 2 grado). Obiettivo di processo in via di attuazione Indicatori di monitoraggio Definizione di prerequisiti e Programmazione contenuti standard (saperi dell'attività nel irrinunciabili) nelle diverse piano annuale. discipline. Elaborazione dei prerequisiti e dei contenuti standard all'interno dei dipartimenti. Regolarità nello svolgimento Attivazione dei compiti; diminuzione servizio di delle insufficienze; doposcuola; analisi acquisizione di un metodo di dei comportamenti studio. degli alunni che lo frequentano e dei loro risultati scolastici. Rinnovamento degli ambienti Disponibilità a di apprendimento, delle partecipare ai corsi; metodologie didattiche e dei presenza attiva e collaborativa contenuti dell'azione didattica con effetti positivi durante i sui risultati degli alunni in medesimi. termini di motivazione, partecipazione, conoscenze e competenze. Aumento dell'omogeneità fra Definizione degli le classi; maggiore efficacia obiettivi standard dell'azione didattica. nei dipartimenti; strutturazione di prove coerenti con gli obiettivi. Modalità di rilevazione Analisi della documentazion e. Confronto all'interno degli organi collegiali. Incontri periodici. Iscrizioni; firme di presenza; questionari di gradimento; test finale. Verbali dell'attività di dipartimento; definizione delle prove; report sullo svolgimento delle prove; comparazione dei risultati nei consigli di classe; rappresentazion i grafiche Strutturare l'organizzazion e della peer to peer education (s.s. 1 e 2 grado). Obiettivo di processo in via di attuazione Sviluppo della didattica laboratoriale per progetti (s.s. 1 e 2 grado). Obiettivo di processo in via di attuazione Facilitare il processo di insegnamento-apprendimento ed aumentare la motivazione. Miglioramento dei risultati scolastici sia in termini di comportamento che di apprendimento. Sviluppo delle competenze; creare un clima di collaborazione e rispetto. Facilitazione del processo di insegnamento-apprendimento ed aumento della motivazione. Miglioramento dei risultati scolastici sia in termini di comportamento che di apprendimento. Sviluppo delle competenze disciplinari e trasversali. Verifica unità di apprendimento strutturate sulla peer to peer education. Analisi della documentazion e. Presenza della laboratorialità nella programmazione curricolare; progetti di classe e di istituto; collegamento fra didattica laboratoriale e valutazione delle competenze. Analisi della documentazion e (programmazio ne, verbali consigli di classe e dipartimenti, relazioni finali); monitoraggio svolto dalla funzione strumentale pof; questionari di autovalutazione . 2.2 Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo e possibili esiti Tabella B Obiettivi di processo Azione prevista Avvio definizione curricolo di istituto (secondaria 2 grado). Definizione del curricolo di istituto negli incontri per dipartimenti. Organizzazion Attivazione e di attività di servizio di sostegno allo doposcuola. studio (ss 1 e 2 grado). Effetti positivi a medio termine Connotazione del percorso in relazione al profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Effetti negativi a medio termine Nessuno. Migliorament o dei risultati degli studenti. Nessuno. Effetti positivi a lungo termine Costruzione di una identità chiara dell'Istituto che favorisca l'efficacia dell'azione educativa e didattica. Riduzione dell'insuccess o formativo. Effetti negativi a lungo termine Chiusura rispetto ai processi di innovazione. Nessuno. Promozione della formazione sulle competenze e sulle didattiche innovative (ss 1 e 2 grado). Segmentazion e del curricolo all'interno dell'anno per almeno tre discipline prevedendo al termine una prova comune fra sezioni (s.s. 1 e 2 grado). Organizzazion e di un corso di formazione sulla didattica 2.0 Definizione di obiettivi standard negli incontri di dipartimento per tutte le discipline e svolgimento di prove comuni alla fine del primo e del secondo quadrimestre coinvolgendo le seguenti discipline: Italiano, Matematica, Inglese. Strutturare Corso di l'organizzazio formazione ne della peer sulla to peer prosocialità. education (s.s. Svolgimento 1 e 2 grado). di attività di peer to peer education sia in relazione agli obiettivi disciplinari che educativi. Sviluppo della Organizzazion didattica e corso di laboratoriale aggiornament per progetti o sulla (s.s. 1 e 2 didattica per grado). competenze. Sviluppo della cultura dell'innovazio ne. Sviluppo di atteggiamenti di resistenza di fronte ai cambiamenti. Implementazi one di ambienti di apprendiment o innovativi con effetti positivi sul processo di insegnamento apprendiment o. Concentrazion Scambio di Chiarezza esperienze e degli obiettivi. e su alcuni aspetti competenze essenziali a didattiche con discapito di arricchimento una visione reciproco di più ampia. tutti; innalzamento dei risultati scolastici degli alunni; maggiore omogeneità fra le classi. Assenza di azioni di bilanciamento rispetto all'invadenza della tecnologia. Migliorament o della relazione docentialunni. Coinvolgere gli alunni nelle attività funzionali al loro processo di crescita. Migliorament o del clima relazionale generale. Implementazi one di pratiche didattiche innovative. Nessuno. Nessuno. Sviluppo del curriculum per competenze. Prevalenza del saper fare sul sapere. Nessuno. Sviluppo di atteggiamenti non adeguati da parte degli alunni. Rinnovamento Nessuno. dell'azione didattica. Competizione fra docenti. 2.3 Tempi di realizzazione, risorse economiche e monitoraggio delle attività Tabella C Obiettivo di processo Tipologia di attività Avvio definizione curricolo di istituto (secondaria 2 grado). Organizzazion e di attività di sostegno allo studio (ss 1 e 2 grado). Definizione curriculo di Istituto all'interno dei dipartimenti. Organizzazione di attività di sostegno allo studio (ss 1 e 2 grado). 10.000 euro Promozione della formazione sulle competenze e sulle didattiche innovative (ss 1 e 2 grado). Segmentazion e del curricolo all'interno dell'anno per almeno tre discipline prevedendo al termine una prova comune fra sezioni (s.s. 1 e 2 grado). Corso di formazione sulla didattica per competenze e sulla certificazione delle competenze. 2.500 euro Strutturare l'organizzazio ne della peer to peer education (s.s. 1 e 2 grado). Definizione degli obiettivi all'interno dei dipartimenti. Programmazione e svolgimento delle attività in classe. Definizione delle prove comuni e svolgimento delle medesime alla fine del primo e del secondo quadrimestre. Correzione e confronto. Attività di peer to peer education Corso di formazione sulla prosocialità Costo previsto 3.500 euro Fonte finanziari a MOF Contributo del Comune Contributo da privati Risorse di rete Risorse di rete Tempistica delle attività Strumenti di monitoraggio Settembre Giugno Relazione dei responsabili di Dipartimento Ottobre Giugno Registro delle presenze e delle attività Incontri collegiali Dicembre Marzo Registro presenze Questionari di gradimento Ricadute sulla didattica Settembre Giugno Relazione dei responsabili di dipartimento. Settembre Giugno Programmazioni di classe Incontri collegiali Registro presenze Questionari di gradimento Ricadute sulla didattica Sviluppo della didattica laboratoriale per progetti (s.s. 1 e 2 grado). Corso ECDL, Giornalino, Laboratorio teatrale, Laboratorio teatrale in lingia inglese, ricerca storica, Conoscenza del territorio, Cineforum, giochi matematici, disegno e stampa in 3D, laboratorio musicale, attività sportive, Italiano L2. 12.700 euro FIS Settembre Contributo Giugno del Comune Contributo da privati Programmazioni di classe Registro delle presenze e delle attività Incontri collegiali Prodotti realizzati Relazioni dei Referenti di progetto 3. SCELTE EDUCATIVE La Scuola secondaria di secondo grado grado di Magione, affiancando i suoi interventi all'opera delle famiglie e lavorando in maniera sinergica con le altre agenzie educative presenti nel territorio e con gli Enti locali, si propone di promuovere lo sviluppo della personalità, delle conoscenze, delle abilità e delle competenze degli allievi, mediante interventi che afferiscono alle aree dell'educazione, dell'istruzione e della formazione. Il nostro Istituto, quindi, si propone di: • Accogliere ogni alunno favorendo il suo inserimento nella nuova realtà scolastica. • Favorire atteggiamenti di inclusione nei confronti delle differenze, con attenzione ai cambiamenti della società e della cultura. • Motivare alla conoscenza fornendo occasioni di esperienze concrete di tipo espressivo, motorio, linguistico, logico e scientifico. • Offrire opportunità per la socializzazione, l'interazione e la collaborazione con gli altri. • Orientare verso scelte consapevoli e preparare alla responsabilità individuale. • Promuovere una dimensione dinamica dell'apprendimento. • Promuovere l'autonomia personale e la riflessione critica. • Realizzare la continuità tra i diversi ordini di scuola. 4. SCELTE ORGANIZZATIVE 4.1 Organizzazione oraria giornaliera Scansione oraria (Lunedì-Giovedì-Venerdì-Sabato) Ingresso a scuola Prima ora Seconda ora Intervallo Terza ora Quarta ora Quinta ora 8.25 - 8.30 8.30 - 9.30 9.30 - 10.20 10.20 - 10.35 10.35 - 11.30 11.30 - 12.30 12.30 - 13.30 Scansione oraria (Martedì-Mercoledì) Ingresso a scuola Prima ora Seconda ora Terza ora Intervallo Quarta ora Quinta ora Sesta ora 8.25 - 8.30 8.30 - 9.18 9.18 - 10.06 10.06 - 10.54 10.54 - 11.07 11.07 - 11.55 11.55 - 12.43 12.43 - 13.30 Il Martedì e il Mercoledì sono previste ore da 50 minuti. La riduzione oraria è determinata da motivi di trasporto e viene recuperata dai Docenti e dagli alunni con attività curriculari ed extracurricolari. 4.2 Dipartimenti: I dipartimenti sono articolazioni del collegio docenti. Svolgono un ruolo principale nella progettazione di Istituto. Nel nostro Istituto sono attivi i seguenti dipartimenti: Dipartimento di materie letterarie-Arte e Territorio (Italiano, Storia, Storia dell’arte, Religione cattolica e materia alternativa) Dipartimento delle discipline giuridico-economiche (Economia aziendale, Diritto, Economia politica) Dipartimento delle Lingue straniere (Inglese, Francese, Tedesco) Dipartimento di Matematica (Matematica) Dipartimento dei docenti di sostegno Diapartimento delle discipline scientifico-tecnologiche (Scienze della terra, Fisica, Geografia, Informatica, Scienze motorie 5. SCELTE METODOLOGICO-DIDATTICHE Alla base delle scelte metodologiche didattiche si pone la relazione con il singolo alunno, con il gruppo classe e tra pari al fine di creare un clima sereno e collaborativo che favorisca il dialogo educativo e il processo di insegnamento-apprendimento. Passaggi fondamentali sono rappresentati dalla definizione e dalla condivisione delle regole, dal percorso di responsabilizzazione e dall'ascolto dei bisogni di tutti e di ciascuno. La complessità delle classi richiede un'attenta pianificazione di tutte le attività e la diversificazione degli interventi. All'inizio dell'anno si redigono le programmazioni disciplinari annuali in un modello standard comune a partire dall'individuazione dei bisogni degli alunni nel rispetto dei diversi stili di apprendimento. Questa prima fase, condivisa dal Consiglio di classe, pone le scelte degli obiettivi necessari per valorizzare le eccellenze e per individuare le modalità di recupero e sostegno. La programmazione di classe, anch'essa su modello standard, prevede la declinazione di obiettivi generali del processo formativo trasversali alle diverse discipline. La suddivisione degli alunni in cinque fasce simmetriche rispetto alla fascia centrale della sufficienza, permette l'individuazione di metodologie e di interventi didattici diversificati come lavori differenziati o graduati, lavori in coppia di aiuto, lavori di gruppo eterogenei, attività extracurricolari, adesione a progetti mirati, doposcuola, attività a classi aperte, nonché partecipazione a spettacoli teatrali, rappresentazioni musicali, conferenze, manifestazioni sportive, uscite didattiche e viaggi di istruzione. La valutazione in itinere tiene conto dell'aspetto relazionale e disciplinare di ciascun alunno tale da consentirgli di attivare un processo autovalutativo significativo. Per quanto riguarda lo sviluppo, la valutazione e la certificazione delle competenze, oltre alla osservazione degli alunni in contesti formali ed informali, si utilizzano attività e prove specifiche come compiti di realtà, giochi di ruolo, simulazioni. E' infine esigenza condivisa quella del superamento della sola lezione frontale che appare troppo legata ad una idea trasmissiva del sapere e che lascia poco spazio alla costruzione attiva e collaborativa propria degli stili di apprendimento delle nuove generazioni. Vengono utilizzate in particolare le seguenti metodologie e strategie: • Didattica multimediale • Didattica laboratoriale • Peer education • Cooperative learning • Problem solving • Circle time • Flipped classroom 6) PROGETTAZIONE CURRICOLARE 6.1 Orario settimanale discipline ITE (Indirizzo Amministrazione finanza e marketing) Materie Religione o materia alternativa Italiano Storia Prima lingua straniera (Inglese) Seconda lingua straniera (Francese) Matematica Scienze integrate: Chimica Fisica Scienze integrate: Scienze della Terra Scienze integrate: Biologia Diritto ed Economia Educazione Fisica Economia Aziendale Informatica Geografia Diritto Economia politica Totale ore 1° biennio 1^ 2^ 1 1 4 4 2 2 3 3 3 3 4 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 32 32 2° biennio 3^ 4^ 1 1 4 4 2 2 3 3 3 3 3 3 5^ 1 4 2 3 3 3 2 6 2 2 7 2 2 8 3 3 32 3 2 32 3 3 32 N.B. Le discipline in grassetto sono quelle caratterizzanti l’indirizzo nel triennio 6.2 Orario settimanale discipline ITE (Turismo) Materie Religione o materia alternativa Italiano Storia Prima lingua straniera (Inglese) Seconda lingua straniera (Francese) Terza lingua straniera (Tedesco) Matematica Scienze integrate: Chimica Fisica Scienze integrate: Scienze della Terra Scienze integrate: Biologia Diritto ed Economia Educazione Fisica Economia Aziendale Informatica Geografia turistica Geografia Diritto e legislazione turistica Discipline turistiche e aziendali Arte e territorio Totale ore 1° biennio 1^ 2^ 1 1 4 4 2 2 3 3 3 3 4 4 2 2° biennio 3^ 4^ 1 1 4 4 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 5^ 1 4 2 3 3 3 3 2 2 2 2 2 3 3 4 2 32 3 4 2 32 3 4 2 32 2 2 2 2 2 2 3 32 2 2 2 2 2 3 32 N.B. Le discipline in grassetto sono quelle caratterizzanti l’indirizzo nel triennio 6.3 DIPARTIMENTO MATERIE LETTERARIE-ARTE E TERRITORIO Definizione prerequisiti. Area Linguistica e Storico-sociale Primo biennio: area linguistica: - abilità comunicative in senso generale - abilità ortomorfosintattiche - abilità di lettura - abilità di scrittura - abilità di ascolto - abilità nell'espressione orale - abilità nel metodo di studio Prerequisiti richiesti primo biennio: area storico-sociale: - tutte le abilità comunicative ed espressive dell'area linguistica e storico-sociale degli anni precedenti - individuare i principali eventi e l'evoluzione politica, economica, ideologica, demografica, socioculturale europei ed extraeuropei tra la preistoria e il Medioevo - individuare cause ed effetti degli eventi storici - attualizzare e collegare alla contemporaneità i fatti storici passati - saper elaborare autonomamente schemi, riassunti, sintesi e mappe concettuali - abilità nel metodo di studio Prerequisiti richiesti nel secondo biennio e nell'ultimo anno: area linguistica: - tutti i prerequisiti del primo biennio (vedi) - capacità di corrette analisi e sintesi - coesione e coerenza nell'espressione scritta e orale - capacità rielaborativa e interpretativa - elaborare opinioni personali con chiarezza espositiva - comprendere il linguaggio della comunicazione letteraria - dimostrare sensibilità per l'ascolto di un testo letterario o giornalistico o saggistico - manifestare gusto per la letteratura e la storia in forma autonoma - saper individuare i temi fondamentali di un testo e le intenzioni comunicative dell'autore - risalire alle fonti dell'informazione e della documentazione - conoscere i criteri specifici per la redazione di un rapporto e/o di una relazione - conoscere elementi d'identità e di diversità tra la cultura Italia e quella di altri paesi - organizzare, sintetizzare, produrre testi di tipo diverso - usare linguaggi appropriati specifici, settoriali, complessi - contestualizzare autori, fatti, testi e opere, correnti di pensiero, movimenti letterari, artistici e scientifici di diverse epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana, nazionale e regionale, e di altri popoli - raccogliere, selezionare e utilizzare informazioni utili all'attività di ricerca di testi letterari, artistici e tecnologici - organizzare i risultati di una ricerca - organizzare il metodo di studio e di gestire il tempo dedicato alle attività scolastiche pomeridiane Prerequisiti richiesti secondo biennio e ultimo anno: area storico-sociale: - tutte le abilità comunicative ed espressive dell'area linguistica e storico-sociale degli anni precedenti - individuare i principali eventi e l'evoluzione politica, economica, ideologica, demografica, socioculturale europei ed extraeuropei tra il Medioevo e l'età contemporanea - individuare cause ed effetti degli eventi storici - attualizzare e collegare alla contemporaneità i fatti storici passati - individuare cause ed effetti degli eventi storici - attualizzare e collegare alla contemporaneità i fatti storici passati - saper elaborare autonomamente schemi, riassunti, sintesi e mappe concettuali - organizzare il metodo di studio e di gestire il tempo dedicato alle attività scolastiche pomeridiane Individuazione delle principali difficoltà comunicative trasversali nei generalmente riscontrate in ingresso e nel quinquennio della scuola superiore: • • • • prerequisiti difficoltà oggettive e diffuse nelle quattro abilità linguistiche orali e scritte; difficoltà di analisi nelle varie tipologie testuali determinate prevalentemente da un limitato vocabolario e da conoscenze grammaticali, sintattiche e retoriche poco consolidate, dovuto soprattutto a scarsa abitudine alla lettura; difficoltà nell’esposizione e argomentazione orale e scritta delle conoscenze. difficoltà nell'elaborare un proficuo metodo di studio e di gestire il tempo dedicato alle attività scolastiche pomeridiane Prerequisiti comunicativi trasversali da verificare ed eventualmente potenziare. • ascoltare, analizzare, interpretare, rielaborare ed esporre correttamente, in forma orale, il senso generale di testi scolastici, messaggi e istruzioni/prescrizioni di uso corrente; • leggere, comprendere, riassumere analiticamente, sintetizzare e schematizzare in forma orale scritta testi narrativi, espositivi, dialogici, poetici, ecc., cogliendone il senso globale e la funzione prevalente; • produrre oralmente (con intonazione e pronuncia corretta) e per iscritto, brevi testi narrativi, poetici, espositivi, dialogici comprensibili, coerenti e sufficientemente corretti nella lingua, propri nel lessico; • fare l’analisi grammaticale, logica, del periodo e del testo. • elaborare un proficuo metodo di studio e di gestire il tempo dedicato alle attività scolastiche pomeridiane Obiettivi standard e curricolo primo e secondo quadrimestre Area Linguistica e Storico-sociale Obiettivi trasversali intero anno scolastico per tutte le classi: - motivazione a costruire il proprio progetto di vita, di studio e di lavoro attraverso l'acquisizione di competenze a vasto raggio - realizzazione e sviluppo personali, ampliamento orizzonti culturali, cittadinanza attiva, inclusione sociale e occupazione. - promozione dell'abitudine all'apprendimento permanente (lifelong learning) - acquisizione metodo scientifico e pensiero operativo - analisi e risoluzione dei problemi -educazione al lavoro per progetti Competenze educative trasversali A) Primo biennio 1) Rispettare le persone e l'ambiente scolastico 2) Sapersi relazionare agli altri B) Secondo biennio e ultimo anno 1) Rispettare le persone e l'ambiente scolastico 2) Sapersi relazionare agli altri 3) Acquisire maggiore autonomia 4) Sviluppare doti progettuali Competenze culturali trasversali Primo e secondo biennio e ultimo anno 1) Acquisire un corretto metodo di studio e una adeguata gestione del tempo dedicato alle attività scolastiche pomeridiane 2) Acquisire abilità comunicative con ogni mezzo espressivo 3) Acquisire abilità nel risolvere problemi Competenze professionali, esistenziali e sociali trasversali Primo e secondo biennio e ultimo anno 1) Crescita educativa, culturale, professionale e sociale per trasformare le molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni, inserito in un percorso di lifelong learning, utile al globale progetto personale di vita. Competenze-chiave trasversali al termine del quinquennio 1) Comunicazione nella madrelingua, anche in relazione alle lingue straniere 2) Competenza nella videoscrittura e nel trattamento dei testi 3) Imparare ad imparare 4) Competenze sociali e civiche 5) Spirito d'iniziativa di imprenditorialità anche in ambito culturale e ambientale 6) Consapevolezza ed espressione culturale 7) Elaborazione di un proficuo metodo di studio e una adeguata gestione del tempo dedicato alle attività scolastiche pomeridiane In ottemperanza alle normative, inoltre, i docenti di Materie letterarie tengono presenti anche i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi degli istituti tecnici propri della fase finale degli studi secondari superiori. Essi si raggiungono attraverso lo studio, le esperienze laboratoriali e in contesti reali, la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la valorizzazione della creatività e l'autonomia degli studenti, i quali dopo l'acquisizione del Diploma sono in grado di - assumere la conoscenza, anche attraverso lo studio, il viaggio e ogni esperienza umana e professionale, come valore insostituibile dell'esistenza, fonte di arricchimento privilegiato e irrinunciabile; - agire in base a un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare la realtà e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; - utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi in atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell'apprendimento permanente; - padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e turistici; - riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, dei movimenti artistici e delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo sociale, culturale, scientifico, tecnologico, economico e turistico; - riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; - stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; - utilizzare i linguaggi settoriali della madrelingua e delle lingue straniere previste dai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; - riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici, storici e ambientali per una loro corretta fruizione e la valorizzazione; - individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; - riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell'espressività corporea, in particolare per la pratica sportiva e negli aspetti pratici connessi a tutte le discipline, per il benessere individuale e collettivo; - collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; - utilizzare modelli appropriati per investigare fenomeni e interpretare dati sperimentali; - riconoscere nei diversi campi disciplinari i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; - padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi del pensiero matematico applicando l'analisi e la logica in ogni disciplina; possedere gli strumenti logico-matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; - collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche; - utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; - padroneggiare l'uso degli strumenti tecnologici, con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio; - utilizzare in contesti di ricerca applicata procedure tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative in relazione ai differenti ambiti di studio e di lavoro; - cogliere l'importanza dell'orientamento al risultato del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale; - saper interpretare in proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo; - analizzare criticamente il contributo approntato dalla scienza e della tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; - essere consapevole del valore sociale della propria attività partecipando attivamente alla vita civile e culturale locale, nazionale e comunitaria; Il tutto per favorire una crescita educativa, culturale e professionale, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni nell'esercizio della responsabilità personale sociale e per ricondurre ogni esperienza specifica a una più globale formazione umana e sociale, allo scopo della realizzazione del progetto di vita, di studio e di lavoro individuale: Obiettivi comuni di massima per quadrimestre: Oltre a quanto già indicato, sul piano dei contenuti si ritiene di scansionare Le Materie letterarie oggetto di programma ministeriale nel seguente modo: A) Primo biennio Italiano Linguistica: elementi e tipologie della comunicazione verbale, non verbale, multimediale (internet, produzione giornalistica) e audiovisiva (cinema, teatro, televisione); ortografia, morfologia e sintassi; linguaggi settoriali; tipologie testuali orali e scritte; semantica, retorica, analisi testuali; uso del dizionario; esercitazioni laboratoriali di comprensione, analisi, interpretazione e produzione di testi; progetti, uscite, viaggi, e iniziative specifiche della disciplina. Letteratura: lettura in classe di brani o opere integrali, analisi, studio, attualizzazione e riflessione valoriale su testi ed autori del panorama letterario italiano e internazionale. Riflessione sul metodo critico letterario e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività laboratoriali e di progetto, esercitazioni. Progetti: del Pof collegati alla disciplina. Storia Classe prima: storia italiana, con riferimenti europei ed extraeuropei: dalla Preistoria all'età ellenistica (primo quadrimestre); la civiltà romana (secondo quadrimestre). Riferimenti all'attualità, lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi, riflessione sul metodo storico e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività laboratoriali e di progetto, esercitazioni. Progetti: del Pof collegati alla disciplina. Classe seconda: storia italiana, con riferimenti europei ed extraeuropei: l'impero romano (primo quadrimestre); crisi imperiale e invasioni barbariche (secondo quadrimestre).Riferimenti all'attualità, lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi, riflessione sul metodo storico e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività laboratoriali e di progetto, esercitazioni. Progetti: del Pof collegati alla disciplina. B) Secondo biennio e ultimo anno Italiano (intero anno scolastico): Linguistica: rafforzamento della conoscenza e applicazione di elementi e tipologie della comunicazione verbale, non verbale, multimediale (internet, produzione giornalistica) e audiovisiva (cinema, teatro, televisione); ortografia, morfologia e sintassi; linguaggi settoriali; tipologie testuali orali e scritte; semantica, retorica, analisi testuali; uso del dizionario; esercitazioni laboratoriali di comprensione, analisi, interpretazione e produzione di testi; progetti, uscite, viaggi, e iniziative specifiche della disciplina. Tecniche della comunicazione scritta e orale con esercitazioni. Progetti: del Pof collegati alla disciplina. Letteratura: lettura in classe di brani o opere integrali, analisi, studio, attualizzazione e riflessione valoriale su testi ed autori del panorama letterario italiano e internazionale. Riflessione sul metodo critico letterario e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività laboratoriali e di progetto, esercitazioni. In particolare per l' Italiano: Classe terza: letteratura italiana, con riferimenti europei, dalle origini al Basso Medioevo (primo quadrimestre); dal basso Medioevo ai primordi dell'Umanesimo (secondo quadrimestre). Classe quarta: letteratura italiana, con riferimenti europei, dal Basso Medioevo protoumanistico (primo quadrimestre); dal Seicento all'Illumismo e Preromanticismo e Neoclassicismo (secondo quadrimestre). Classe quinta: letteratura italiana, con riferimenti europei, dal Preromanticismo e Romanticismo all'età del Realismo (primo quadr.); dal Decadentismo al secondo Novecento (sec. quadrimestre). Storia: Classe terza: storia italiana, con riferimenti europei ed extraeuropei, dall'Alto Medioevo al Basso Medioevo (primo quadrimestre); dal Medioevo al Quattro-Cinquecento (secondo quadrimestre).Riferimenti attuali, lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi, riflessione sul metodo storico e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività laboratoriali e di progetto, esercitazioni. Progetti: del Pof collegati alla disciplina. Classe quarta: storia italiana, con riferimenti europei, dal Quattro-Cinquecento al Seicento (primo quadrimestre); dal Seicento all' Illuminismo e l'età napoleonica (secondo quadrimestre).Riferimenti attuali, lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi, riflessione sul metodo storico e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività laboratoriali e di progetto, esercitazioni. Progetti: del Pof collegati alla disciplina. Classe quinta: storia italiana, con riferimenti europei, dall' età napoleonica al Risorgimento (primo quadrimestre); dal Risorgimento al secondo dopoguerra del Novecento (secondo quadrimestre). Riferimenti attuali, lessico specifico, individuazione delle cause/effetti degli eventi, riflessione sul metodo storico e sulle fonti; lettura di documenti, ricerche, uscite didattiche, viaggi, stage, attività laboratoriali e di progetto, esercitazioni. Progetti: del Pof collegati alla disciplina. 6.4 DIPARTIMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO Classe I Contenuti e conoscenze Norme giuridiche Persone fisiche e giuridiche Beni in senso giuridico ed economico Forme di stato e forme di governo La Costituzione italiana Bisogni , beni ed utilità Domanda, offerta e mercato Abilità 1. Individuare le esigenze fondamentali che inspirano le scelte giuridiche ed economiche 2. Distinguere le differenti fonti normative e la loro gerarchia con particolare riferimento alla Costituzione italiana 3. Conoscere i soggetti economici e le loro reciproche interazioni Classe II Contenuti e conoscenze Rapporti giuridici, etico-sociali , economici e politici nella Costituzione Organi costituzionali Decentramento:Regioni, Province e Comuni Unione Europea Consumo, risparmio e Investimento Moneta Problematiche del sottosviluppo Abilità 1. Individuare la varietà e l'articolazione delle funzioni pubbliche in relazione agli obiettivi da conseguire 2. Reperire le fonti normative con particolare riferimento al settore di studio 3. Analizzare aspetti e comportamenti delle realtà personali e sociali e confrontarli con il dettato della norma giuridica 4. Individuare varietà e dinamiche elementari dei sistemi monetari Competenze in ingresso Le competenze in ingresso per il secondo biennio sono rappresentate dalle competenze in uscita del primo biennio. Per il secondo biennio e quinto anno , si procede ad elaborare un distinto curricolo d'Istituto per i due indirizzi Indirizzo Amministrazione, finanza e marketing Competenze educative trasversali 1. rispettare le regole dell’ambiente scolastico 2. sapersi relazionare agli altri 3. acquisire maggiore autonomia 4. sviluppare doti progettuali Competenze culturali trasversali: 1. Acquisire un corretto metodo di studio 2. Acquisire capacità comunicative 3 Acquisire capacità di risolvere problemi nuovi 4. Acquisire un’adeguata comprensione delle relazioni tra linguaggi verbali e non verbali Competenze professionali trasversali: 1. crescita educativa, culturale professionale, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni. 2. Esercizio della responsabilità personale e sociale. OBIETTIVI PROGRAMMATICI di Economia aziendale, Diritto , Economia Politica e Scienza delle Finanze I contenuti, secondo le linee guida, si presentano ampi e articolati e il programma risulta quindi molto impegnativo per gli allievi . Dal punto di vista metodologico, si ritiene,pertanto , che non si possano dare delle indicazioni precise relativamente ai contenuti standard perché occorre tener conto del contesto, delle esigenze dei singoli studenti, cioè della loro diversità in termini di stile cognitivo, di stile di apprendimento, di condizioni di sviluppo, di personalità, di capacità intellettive. I contenuti e gli obiettivi minimi saranno trattati più in dettaglio nelle programmazioni dei singoli docenti . Di seguito vengono riportati i risultati di apprendimento relativi al profilo educativo , culturale e professionale. Lo studente , al termine del percorso quinquennale deve: 1. utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare 2. agire nel sistema informativo dell'azienda 3. saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo 4. utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti 5. distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali , effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali 6. padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambientee del territorio; 7. orientarsi nella normativa pubblicistica e civilistica ; 8. analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che interpretino comportamenti individuali e collettivi in chiave giuridico ed economica Competenze di base attese alla fine del secondo biennio e quinto anno: • Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali • Riconoscere e interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni e i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali • Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica , fiscale • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio • Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli , processi di gestione e flussi informativi • Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali . • Redigere piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie d'imprese o prodotti turistici • Progettare , documentare e presentare servizi o prodotti turistici • Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale • Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche sociali ed istituzionali attraverso le categorie fornite dall'economia • Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. Classe IV CONTENUTI E CONOSCENZE Diritto L'imprenditore individuale e collettivo Tutela della concorrenza Azienda e segni distintivi Crisi dell'impresa e fallimento Contratti dell' imprenditore commerciale Economia Politica Teoria keynesiana sul consumo Moneta e sistemi monetari Politiche monetarie Inflazione Rapporti economici internazionali ABILITA' 1. Reperire autonomamente le norme nel sistema civilistico nazionale e comunitario 2. Applicare le disposizioni normative alle situazioni date 3. Raffrontare tipologie diverse di rapporti di lavoro ed indicare criteri di scelta in relazione all'economicità ed efficienza Economia aziendale Contenuti e conoscenze La gestione dei beni strumentali La gestione delle risorse umane Le società di persone e le società di capitale Il bilancio d'esercizio La gestione finanziaria e il mercato dei capitali La gestione delle imprese bancarie:operazioni di raccolta, operazioni d'impiego e di servizi Abilità 1. Redigere e commentare i documenti che compongono il sistema di bilancio 2. Redigere la contabilità anche utilizzando programmi applicativi 3. Riconoscere i soggetti, le caratteristiche gestionali e le regole dei mercati finanziari 4. Effettuare calcoli relativi alle operazioni finanziarie e bancarie Classe V CONTENUTI E CONOSCENZE Diritto Unione Europea e tutela della concorrenza nel mercato europeo Forme di stato e forme di governo Organi Costituzionali Decentramento:Regioni , province e comuni nei loro compiti legislativi ed amministrativi Pubblica Amministrazione : soggetti ed attività Economia Politica Pubblica Attività finanziaria Entrate e spese pubbliche Beni pubblici Impresa pubblica Teoria generale dell'imposta Principali imposte ABILITA' 1. Individuare il ruolo fondamentale dello Stato nell'attività finanziaria 2. Utilizzare la normativa amministrativa e tributaria 3. Conoscere le dinamiche tra macrofenomeni economici ed il loro effetto sull'attività finanziaria Economia aziendale Contenuti e conoscenze Aspetti economico/aziendali delle imprese industriali Analisi di bilancio per indici e per flussi Le imposte sul reddito d'impresa La pianificazione strategica, la programmazione e il controllo della gestione Politiche di mercato e piani di marketing Utilizzo di strumenti finanziari in prospettiva strategica Rendicontazione sociale ed ambientale ABILITA' 1. Interpretare l'andamento della gestione aziendale attraverso l'analisi del bilancio 2. Interpretare e applicare la normativa fiscale 3. Costruire il sistema di budget 4. Costruire business plan ed elaborare piani di marketing 5. Analizzare e confrontare bilanci sociali e ambientali,attraverso anche l'utilizzo di casi aziendali Metodologie di lavoro comuni ai due indirizzi Considerato che gli studenti dedicano sempre meno tempo allo studio a casa e che non apprendono più solo in modo sequenziale,ma sempre più spesso in modo simultaneo e al fine di infondere una maggiore motivazione allo studio per il il raggiungimento delle competenze di base, si ritiene di dover sperimentare metodologie differenti: alla classica lezione frontale verranno privilegiati i lavori di gruppo, l’analisi di casi ,il laboratorio informatico , la simulazione , avvalendosi anche delle nuove tecnologie in quanto funzionali alle diverse situazioni che si presentano nel corso dello sviluppo del processo di insegnamento-apprendimento L' alternanza scuola lavoro , sia nella forma degli stages che nella forma delle visite aziendali e/o osservazione diretta, nel territorio di riferimento e all'estero, costituirà un momento altamente formativo per la crescita professionale e per l'attuazione del proprio progetto di vita e verrà strutturata(in termini di durata, periodi, obiettivi e competenze) dai relativi Consigli di classe. Per la realizzazione dei business plan si farà uso del software messo a disposizione dal Consorzio Patti Chiari che sviluppa la creatività, il lavoro di gruppo e l'apprendimento degli strumenti e delle tecniche di pianificazione e di programmazione Per le verifiche scritte e orali di Economia aziendale si ritiene di effettuare,nel biennio almeno due verifiche per quadrimestre, nel triennio almeno tre veriche.Per le discipline giuridiche ed economiche almeno in numero di due per quadrimestre. Per la classe quinta saranno previste due simulazioni di terza prova (una per quadrimestre ,possibilmente alla fine di ciascun periodo); una simulazione della seconda prova scritta e del colloquio orale (alla fine del secondo quadrimestre) Le verifiche dei moduli di apprendimento o di parte significativa di essi (in itinere, sommative e di recupero) consistono in :prove oggettive di profitto,strutturate e semistrutturate, domande a risposta aperta , test a risposta multipla, analisi dei casi Verranno monitorate e valutate le relazioni di attività svolte(visite aziendali, stage, uscite didattiche, approfondimenti tenuti da esperti), le attività in ambiente e-learning(piattaforma moodle e piattaforma messa a disposizione dalle case editrici),la realizzazione di prodotti previsti dalle attività progettuali. 6.5 DIPARTIMENTO LINGUE STRANIERE Per la definizione dei prerequisiti, gli insegnanti intendono riferirsi al quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue: -per la classe prima il livello soglia, tanto in francese che in inglese, sarà il livello Al+ -per le classe seconde il livello Al +1 A2 -per le classe terze il livello A2. -Per le classi quarte il livello A2/B1. Per l'indirizzo turistico, i prerequisiti per la lingua tedesca invece il livello Al + -Per le classi quinte il livello A2/B1 per francese e inglese. Per la lingua tedesca invece i prerequisiti del livello A2. P R O GR A M M A Z I O N E DI LINGUE STRANIERE ED INDIVIDUAZIONE DEI LIVELLI Tenendo conto delle particolarità dell'ambiente socio culturale ed affettivo di una parte degli studenti, l' insegnamento delle lingue straniere dovrà favorire: * la formazione umana, sociale, culturale attraverso il contatto con civiltà e costumi diversi dalla propria realtà, * l'acquisizione di competenze comunicative tali da permettere allo studente di servirsi delle lingue straniere in diverse situazioni in modo adeguato al contesto. * Non verranno trascurate né la riflessione sulla lingua né la maggiore riflessione della propria cultura attraverso l'analisi comparativa di gruppi linguistici diversi ed inoltre, si terrà conto di nuovi progetti educativi e formative d'istituto se compatibili con l'insegnamento delle lingue straniere. BIENNIO COMUNE COMPETEPENZE IN INGRESSO: Basandosi sui descrittori presenti nel quadro europeo comune di riferimento, si stabilisce un livello minimo d'ingresso intorno al Livello A 1+ COMPETEIlENZE IN USCITA: Basandosi sui descrittori presenti nel quadro europeo comune di riferimento, si stabilisce un livello di uscita intorno al Livello A2. COMPETENZE DA ACQUISIRE Biennio AI termine del biennio lo studente dovrebbe avere acquisito una competenza comunicativa e linguistica tale da poter: * C.O: Comprendere espressioni d'uso quotidiano e cogliere la situazione e l'argomento del discorso di messaggi relativamente semplici * P.O: Esprimersi in brevi conversazioni su argomenti di ordine quotidiano in modo adeguato al contesto * C.S: Cogliere il senso globale di un testo di carattere concreto e quotidiano e ricavarne informazioni * P.S: Produrre in modo comprensibile semplici messaggi scritti Alla fine del II anno lo studente dovrebbe sapere trasporre le conoscenze acquisite in situazioni nuove anche se semplici. * Lo studente dovrà inoltre conoscere qualche aspetto della civiltà dei paesi di cui studia la lingua ed essere in grado di confrontarla con la propria realtà Le competenze minime verranno stabiliti in itinere secondo le competenze acquisite nelle unità precedenti e durante la costruzione delle Unità Didattiche L'alunno dovrebbe essere in grado comunque - di comprendere il senso globale di messaggi di vario tipo rispondendo a domande fattuali su di essi; - produrre messaggi orali o scritti in modo tale che la comunicazione sia assicurata anche se in presenza di imperfezioni formali, lessicali e fonetiche; - aver acquisito una padronanza accettabile dei contenuti. METODOLOGIA Per il raggiungirnento degli obiettivi stabiliti, si farà costante ricorso ad attività di tipo comunicativo in cui le abilità linguistiche di base siano usate nel codice orale e scritto in varie situazioni. La lingua dovrà essere acquisita in modo operativo mediante lo svolgimento di attività anche in forma digitale o compiti specifici in cui essa sia percepita dallo studente come strumento comunicativo e rafforzate da attività preparative per le certificazioni europee. A livello delle competenze recettive verranno sviluppate le abilità di comprensione orale presentando campioni di lingua di vario tipo e si abitueranno gli studenti a cogliere il significato generale e specifico di conversazioni e rit1essioni in lingua straniera. Per le attività di lettura si cercherà di sviluppare le seguenti competenze: * Comprensione globale del testo * Comprensione delle principali informazioni * Capacità di valutare e formulare testi sulla base di quelli letti o ascoltati Nell'ambito delle competenze produttive * l'abilità orale sarà esercitata partendo da temi motivanti che concedono ampio spazio all'espressione individuale * Le esercitazioni scritte saranno di tipo funzionale-comunicativo ed educheranno lo studente a prendere appunti da rielaborare sotto forma di relazione o a stendere riassunti per evidenziare le parti salienti di un testo. La programmazione potrà prevedere la partecipazione di alcune classi ad attività laboratoriali ed attività extra scolastiche come rappresentazioni teatrali, conferenze, proiezione di film, viaggi d'istruzione ecc ... STRUMENTI Verranno adoperati gli strumenti seguenti: il libro di testo, i documenti autentici (fotocopie), il laboratorio linguistico, il laboratorio video, il laboratorio d'informatica, dischetti, CD Rom, video cassette, cassette audio FUNZIONI LINGUISTICHE e COMUNICATIVE MINIME Salutare Presentarsi, presentare qualcuno, Dare e chiedere informazioni personali Esprimere e chiedere preferenze personali Descrivere oggetti, persone, luoghi Localizzare eventi, azioni nel tempo e nello spazio Dare e chiedere indicazioni attraverso vari canali di comunicazione Riferire eventi ed azioni quotidiani Offrire, accettare, rifiutare, fare acquisti Dare ordini ,consigli; proibire, chiedere permessi, anche in riferimento al progetto dell'educazione stradale. Ciascun insegnante aggiungerà secondo le esigenze, altre funzioni linguistiche e comunicative al suo programma personale. STRUTTURE LINGUISTICHE E LESSICO Gli "actes de parole", le strutture linguistiche e lessico necessari a sostenere le funzioni linguistiche prima elencate, saranno da adeguare al livello della classe, al libro di testo in uso, alle situazioni linguistiche presentate alla classe, ed ai moduli. SECONDO BIENNIO TURISTICO LINGUE FRANCESE E INGLESE CLASSE III RISULTATI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI SCL ATTESI • • • • • Competenze finali, conoscenze e abilità attese afine corso, nel rispetto del livello A2/Bi del QCER, alle quali concorre l'articolazione di tutti i moduli: Competenze finali Padroneggiare la lingua straniera per scopi comunicativi in situazioni de vita quotidiana; Padroneggiare la lingua straniera per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello A2/BI del QCER; Progettare, documentare e presentare servizi ° prodotti turistici; Utilizzare o/e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche in riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete secondo il materiale disponibile; Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche; Conoscenze di 1. Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici dell'interazione e della produzione orale in relazione al contesto e agli interlocutori; 2. Strategie compensative nell' interazione orale; 3. Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase adeguate al contesto comunicativo; 4. Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente semplici, scritti, orali e m ultirnediali; 5. Caratteristiche delle principali tipologie testuali. comprese quelle tecnico-professionali; fattori di coerenza e coesione del discorso; 6. Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti comuni d'interesse generale, di studio, di lavoro,varietà espressive e di registro; 7. Tecniche d'uso dei dizionari. anche settoriali, multimediali c in rete; 8. Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata; • Accoglienza della clientela • Informarsi e informare per dare informazioni sulle strutture d'alloggio. • Informarsi e informare per vendere e acquistare un soggiorno, vacanze e viaggi. • Informarsi e informare sulle risorse di una regione, promuovere una regione secondo tutti i suoi aspetti (strutture d'accoglienza, risorse naturali, culturali ed artistiche, trdizioni, gastronomia, tempo libero). • Informarsi e informare per commentare la visita di una citta', di un monumento, etc. );> Progettare dei circuiti appropriati in funzione del pubblico mirato. • Orientarsi per creare dei documenti pubblicitari, etc. • • • • • • • Abilità Interagire in brevi conversazioni su argomenti familiari inerenti alla sfera personale e sociale, lo studio o il lavoro, utilizzando anche strategie compensative; Identificare e utilizzare le strutture linguistiche ricorrenti nelle principali tipologie testuali, anche a carattere professionale, scritte, orali o rnultimediali; Utilizzare appropriate strategie ai fini della comprensione !!lobale di brevi testi relativamente complessi, riguardanti argomenti di interesse personale, d'attualità o il settore d'indirizzo; Produrre testi brevi, semplici e coerenti per esprimere impressioni, opinioni, intenzioni e descrivere esperienze ed eventi di interesse personale, d'attualità o di lavoro; Utilizzare lessico ed espressioni di base per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana, narrare esperienze e descrivere avvenimenti e progetti; Utilizzare i dizionari mono e bilingui, compresi quelli multirnediali, ai fini di una scelta Iessicale adeguata al contesto; Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua. (PS) VALUTAZIONE PROVE STRUTTURATE Secondo le difficoltà, l'insegnante stabilirà per ciascuna prova il punteggio per ogni quesito. Verrà attribuito un voto secondo il numero e gravità degli errori commessi e i punti cumulati. Come principio generale, si stimerà che, per attribuire la sufficienza, i 2/3 delle risposte proposte siano corrette. TRIENNIO A.F.M. LE COMPETENZE IN INGRESSO Le competenze d'ingresso si dovranno aggirare intorno al livello A2 del QCER. LE COMPETENZE IN USCITA Le competenze in uscita si dovranno aggirare intorno al livello B l del QCER secondo le indicazioni previste dalle linee guide del Ministero dell'Istruzione nel rispetto dei singoli indirizzi tecnici: Di comune accordo i docenti di lingua straniera decidono di adottare i criteri come di seguito riportati: P R O G R A M M A Z I O N E DI LINGUE STRANIERE Tenendo conto delle particolarità dell'ambiente socio culturale ed affettivo di una parte degli studenti, l'insegnamento delle lingue straniere dovrà favorire: culturale ed affettivo degli studenti: l'insegnamento delle lingue straniere dovrà favorire: * la formazione umana, sociale, culturale attraverso il contatto con civiltà e costumi diversi dalla propria realtà, * l'acquisizione di competenze comunicative tali da permettere allo studente di servirsi delle lingue straniere in diverse situazioni in modo adeguato al contesto. * la riflessione sulla lingua e la maggiore comprensione della propria cultura attraverso l'analisi comparativa di gruppi linguistici diversi ed inoltre si terrà canto di nuovi progetti educativi d'istituto, nazionali ed europei se compatibili con l'insegnamento delle lingue straniere * L'uso di strumenti di comunicazione anche informatici in lingua straniera e lo sviluppo delle proprie capacità digitali adoperando i rispettivi linguaggi settoriali. * La promozione delle attività utili alla preparazione delle certificazioni linguistiche. Si terrà conto di nuovi progetti educativi e formative d'istituto se compatibili con l'insegnamento delle lingue straniere. COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Secondo biennio e quinto anno * Consolidamento delle strutture linguistiche e comunicative standard * Stabilire rapporti interpersonali efficaci sostenendo una conversazione funzionalmente adeguala al contesto e alla situazione di comunicazione, anche su argomenti di carattere tecnico * Descrivere processi e situazioni con chiarezza con strumenti linguistici adeguati e talora capacità critica. * Orientarsi nella comprensione di testi tecnici professionali * Avere una conoscenza della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studia la lingua • CLASSE TERZA - LIVELLO A2+ Al termine della classe terza lo studente dovrà sapere * generalizzare i comportamenti linguistici appresi nei due anni precedenti, * riconoscere e riferire le informazioni essenziali fomite da testi di varia natura anche relativi alle realtà economiche dei paesi di cui si studia la lingua. * Comprendere il senso generale di documenti professionali anche brevi e semplici scritti. * Comprendere il senso generale di messaggi in conversazioni dirette o telefoniche e interagire in situazioni note sia personali che professionali. * Completare formulari o prestampati professionali semplici. * Redigere messaggi professionali brevi e semplici che si riferiscono alle attività sociali e professionali usuali. * Interagire nell'ambiente professionale dell'impresa, per esempio organigramma, la giornata di lavoro. • CLASSE QUARTA - LIVELLO A2+/BI Alla fine del quarto anno lo studente dovrà inoltre orientarsi ed operare in situazioni professionali semplici, * Analizzare documenti autentici anche tecnico professionali; * Completare formulari o prestampati professionali. * Chiedere e dare informazioni precise sull' impresa, su un prodotto o servizio commerciale * Informarsi o fornire informazioni sul prezzi, modalità di pagamento e consegne. * Sostenere una conversazione telefonica nell'ambito professionale e riferire, trascrivere, messaggi. * Produrre documenti scritti tecnico professionali, lettere commerciali secondo modelli standard. * Svolgere mansioni d'ufficio non particolarmente complesse. * Orientarsi e interagire nell'ambito del marketing. • CLASSE QUINTA - LIVELLO B1 * Alla fine del (Iuinto anno, lo studente dovrà avere acquisito nozioni e lessico specifico attraverso l'osservazione di materiale autentico, dovrà essere capace di comprendere e produrre documenti anche multirnediali nell'ipotesi di un impiego operativo della lingua in situazioni professionali. * Analizzare documenti autentici anche tecnico professionali; * Completare formulari o prestampati professionali. * Chiedere e dare informazioni precise sull'impresa, su un prodotto o servizio commerciale * Presentare una impresa, un prodotto o servizio commerciale. * Informarsi o fornire informazioni sui prezzi, modalità di pagamento e consegne. * sostenere una conversazione telefonica nel! 'ambito professionale e riferire, trascrivere, messaggi. * Produrre documenti scritti tecnico professionali, lettere commerciali secondo modelli standard. * Svolgere mansioni d'ufficio non particolarmente complesse. * Interagire per cercare ed ottenere un impiego, uno stage * Lo studente dovrà avere inoltre una conoscenza adeguata della civiltà dei paesi di cui studia la lingua ed essere in grado di cogliere affinità e differenze con la propria realtà. * Dovrà infine organizzare in modo possibilmente personale un discorso sugli argomenti trattati. Competenze minime L'alunno deve essere in grado comunque di comprendere il senso dettagliato di messaggi di vario tipo rispondendo a domande t'attuali e intrinseche su di essi e produrre messaggi orali o scritti anche nel linguaggio tecnico in modo tale che la comunicazione sia assicurata anche se in presenza di imperfezioni formali, lessi cali e fonetiche. L'alunno deve inoltre aver acquisito una padronanza dei contenuti accettabile. METODOLOGIA Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, si farà costante ricorso ad attività di tipo comunicativo in cui le abilità linguistiche di base siano usate nel codice orale e scritto in varie situazioni. La lingua dovrà essere acquisita in modo operativo mediante lo svolgimento di attività o compiti specifici secondo l'indirizzo di studio, in cui essa sia percepita dallo studente come strumento. A livello di abilità ricettiva verranno sviluppate le abilità di comprensione orale presentando campioni di lingua di vario tipo sempre secondo l'indirizzo di studio e si abitueranno gli studenti a cogliere il significato generale e specifico di conversazioni e rit1essioni in lingua straniera. Per le attività di lettura si cercherà di sviluppare le seguenti competenze: * Comprensione globale del testo * Comprensione delle principali informazioni * Capacità di valutare e formulare testi sulla base di quelli letti o ascoltati Nell'ambito delle abilità produttivc * L'abilità orale sarà esercitata partendo da temi motivanti che concedono ampio spazio all' espressione individuale * Le esercitazioni scritte saranno di tipo funzionale-comunicativo ed educheranno lo studente a prendere appunti da rielaborare sotto forma di relazione, di letture, elaborazione di documenti multimediali, sempre secondo l'indirizzo di studio ed a stendere riassunti per evidenziare le parti salienti di un testo. La programmazione potrà prevedere la partecipazione di alcune classi ad attività extra scolastiche come rappresentazioni teatrali, conferenze, proiezione di film, viaggi d'istruzione ecc ... * Per la lingua l'inglese Visto il Prot.4969 del 25 luglio 2014 "La scelta della disciplina da insegnare con metodologia CLIL è lasciata agli stessi istituti scolastici. L'obiettivo generale è di arrivare al 50%delle ore in tutti gli indirizzi ma con l'applicazione graduale che tenga conto dalla situazione e della necessità delle singole scuole. Nell'utilizzo della metodologia CLIL le scuole potranno avvalersi di conversatori e assistenti linguistici, potranno prevedere un' organizzazione flessibile de Il 'insegnamento." *L'insegnamento della disciplina non linguistica sarà valutato anche durante l'Esame di Stato nell'ambito della terza prova scritta e della prova orale sulla base della programmazione del Consiglio di Classe risultante dal documento del 15 maggio come di seguito precisato: -Terza Prova Scritta: la scelta della tipologia e dei contenuti da parte della Commissione terrà conto della modalità con le quali l'insegnamento di una disciplina non linguistica, in lingua inglese, tramite metodologia CLIL è stato attivato, secondo le risultanze del documento del consiglio di classe di cui all'art. 5, comma 2, de! DPR n0323 del 23 luglio 1998. -Prova Orale: per la disciplina non linguistica, il cui insegnamento sia stato effettuato con la metodologia CLIL, il colloquio potrà accertare anche in lingua inglese le competenze disciplinari acquisite, qualora il relativo docente venga a fare parte della Commissione di esame in qualità di membro intemo. *Per quanto riguarda la terza lingua nell'indirizzo turistico (la lingua tedesca) si rimanda alla programmazione individuale del docente incaricato. STRUMENTI Verranno adoperati gli strumenti seguenti: il libro di testo, i documenti autentici (fotocopie), il laboratorio linguistico, il laboratorio video, il laboratorio d'informatica, CD Rom, DVD, video cassette, cassette audio RISULTATI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI SCL ATTESI Competenze finali; conoscenze e abilità attese a fine corso, nel rispetto del livello A2/B1 del QCER, alle quali concorre l'articolazione di tutti i moduli: Competenze attese alla fine del corso 1) Padroneggiare la lingua straniera per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello A2/B 1 del QCER; 2) Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; 3) Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. 4) Progettare, documentare, vendere e presentare servizi o prodotti turistici; Accogliere la clientela. 1) Informarsi e informare per vendere e comprare viaggi, vacanze, etc. 2) Informarsi e informare sulle risorse di una regione, promuovere un territorio. 3) Informarsi e informare per commentare la visita di una citta', monumento, etc. 4) Progettare dei circuiti appropriati per un pubblico mirato. 5) Promuovere dei servizi e dei prodotti turistici. Conoscenze 1) Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici dell'interazione e della produzione orale in relazione al contesto e agli interlocutori; 2) Strategie compensative nellinterazione orale; 3) Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase adeguate al contesto comunicativo. 4) Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, scritti, orali e multimedial i. 5) Caratteristiche delle principali tipologie testuati, comprese quelle tecnico-professionali; fattori di coerenza e coesione del discorso; 6) Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti comuni di interesse generale, di studio, di lavoro; varietà espressive e di registro. 7) Tecniche d'uso dei dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete. 8) Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata. Abilità 1) Interagire in brevi conversazioni su argomenti familiari inerenti alla sfera personale e sociale, dello studio o del lavoro, utilizzando anche strategie compensative; 2) Identificare e utilizzare le strutture linguistiche ricorrenti nelle principali tipologie testuali, anche a carattere professionale.scritte, orali o multimediali, 3) Utilizzare appropriate strategie ai fini della comprensione globale di brevi testi relativamente complessi, riguardanti argomenti di interesse personale, d'attualità o il settore d'indirizzo. 4) Produrre testi brevi, semplici e coerenti per esprimere impressioni, opinioni, intenzioni e descrivere esperienze ed eventi di interesse personale, d'attualità o di lavoro; 5) Utilizzare lessico ed espressioni di base per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana, narrare esperienze e descrivere avvenimenti e progetti. 6) Utilizzare i dizionari mano e bilingui, compresi quelli multimediali, ai fini di una scelta lessicale adeguata al contesto. 7) Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE STRUTTURATE Per le prove oggettive verrà attribuito un voto secondo il numero e gravità degli errori commessi e i punti cumulati, Il risultato finale delle prove strutturate è calibrato per un livello di accettabilità che si attesta intorno al 70% di risposte positi ve, Il punteggio e la re lati va trasformazione in decimi verrà indicato su ogni prova. CORRISPONDENZA TRA VOTO E GIUDIZIO Il giudizio conseguente si articolerà secondo la tabella seguente CLASSE QUINTA RISULTATI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI SCL ATTESI Competenze flnali, conoscenze e abilità attese afille corso, nel rispetto del livello BI del QCER, alle quali concorre I'artlcolazione di tutti i moduli: Competenze attese alla fine del corso 1) Padroneggiare la lingua straniera per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B l del QCER; 2) Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva c multirnediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; 3) Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. 4) Progettare, documentare, vendere e presentare servizi o prodotti turistici; 5) Accogliere la clientela. 6) Informarsi e informare per vendere e comprare viaggi, vacanze, etc. 7) Informarsi e informare sulle risorse di una regione, promuovere un territorio sotto tutti i suoi 8) aspetti (strutture d'accoglienza, risorse naturali, culturali e artistiche, tradizioni, gastonomia, tempo libero, etc.). 9) Informarsi e informare per commentare la visita di una citta', monumento, etc. 10) Progettare dei circuiti appropriati per un pubblico mirato. 11) Promuovere dei servizi e dei prodotti turistici. Conoscenze • Aspetti socio-linguistici e paralinguistici della comunicazione in relazione ai contesti di studio e di lavoro. • PO: Strategie di esposizione orale e dinterazione in contesti di studio e di lavoro, anche formali. • PO-PS: Strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d'uso, in particolare professionali. • cs: Strategie di comprensione di testi relativamente complessi riguardanti argomenti socioculturali, riferiti in particolare al settore di indirizzo. • PS: Modalità di produzione di testi comunicativi relativamente complessi, scritti e/o orali, continui e non continui, anche con l'ausilio di strumenti multimediali e per la fruizione in rete. • PO-PS: Lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro; varietà di registro e di contesto. • Lessico e fraseologia di settore codificati da organismi internazionali. • Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata. • Aspetti socio-culturali, in particolare inerenti il settore di indirizzo, dei paesi della lingua studiata. • PS: Modalità e problemi basilari della traduzione di testi tecnici Abilità • PO-PS: Esprimere e argomentare le proprie opinioni con relativa spontaneità nell'interazione anche con un madrelingua, su argomenti generali, di studio e di lavoro. • PO: Utilizzare strategie nell'interazione e nell'esposizione orale in relazione agli elementi di contesto. • CO: Comprendere testi orali in lingua standard, anche estesi, riguardanti argomenti noti d'attualità, di studio e lavoro, cogliendone le idee principali ed elementi di dettaglio. • eo: Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie,messaggi radio-televisivi e brevi filmati divulgativi tecnicoscientifici di settore. • es: Comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro. • CS-PS: Utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico professionali, rispettando le costanti che le caratterizzano. • PS-PO:: Produrre testi scritti e orali coerenti e coesi, anche tecnico professionali, riguardanti esperienze, situazioni e processi relativi al proprio settore di indirizzo. • Utilizzare il lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata. • PS: Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti nella lingua straniera relativi all' ambito di studio e di lavoro e viceversa. • Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale. Competenze minime Obiettivi generali L'insegnamento della lingua straniera dovrà favorire: la formazione umana, sociale, culturale attraverso il contatto con civiltà e costumi diversi dalla propria realtà; l'acquisizione di competenze comunicative tali da permettere allo studente di servirsi della lingua straniera in diverse situazioni anche se in presenza di imperfezioni; la comprensione della propria cultura attraverso l'analisi comparativa di gruppi linguistici diversi. Classe terza Competenze minime specifiche della materia L'alunno dovrà essere in grado di comprendere il senso globale di messaggi di vario tipo, rispondendo a domande fattuali su di essi e produrre messaggi semplici orali o scritti in modo tale che la comunicazione sia stata assicurata anche se in presenza di qualche imperfezione formale, lessicale o fonetica. Dovrà inoltre, essere in grado di interagire in contesti noti che richiamano saperi relativi ad argomenti noti di civiltà e del mondo professionale in modo pressoché adeguato. Classe Quarta Competenze minime specifiche della materia L'alunna dovrà essere in grado di comprendere il senso globale di messaggi di vario tipo, rispondendo a domande fattuali su di essi e produrre messaggi semplici orali o scritti in modo tale che la comunicazione sia stata assicurata anche se in presenza di imperfezioni formali, lessicali o fonetiche. Dovrà inoltre essere in grado di interagire in contesti noti che richiamano saperi relativi ad argomenti di civiltà e del mondo professionale anche se in presenza di imperfezioni. Classe Quinta Competenze minime specifiche della materia L'alunno dovrà essere in grado di comprendere il senso globale di messaggi di vario tipo, rispondendo a domande fattuali su di essi e produrre messaggi semplici orali o scritti in modo tale che la comunicazione sia stata assicurata anche se in presenza di imperfezioni formai i, lessicali o fonetiche. Dovrà inoltre essere in grado di interagire in contesti noti che richiamano saperi relativi ad argomenti di civiltà c del mondo professionale anche se in presenza di imperfezioni. CERTIFICAZIONI I corsi curricolari di lingua vertono alla preparazione delle varie certificazioni europee o certificazioni professionali attraverso le diverse atti vita' proposte in classe. Potranno essere somministrati test secondo i livelli del quadro di riferimento europeo, per orientare opportunamente gli alunni. Previa cernita di alunni potenzialmente predisposti potranno essere attivati corsi interclassi propedeutici al superamento delle prove standardizzate a livello internazionale in incontri pomeridiani. 6.6 DIPARTIMENTO DI MATEMATICA PREREQUISITI Classe prima -Conoscere il concetto di insieme, le operazioni fra gli insiemi, conoscere i simboli propri del linguaggio degli insiemi . -Conoscere i numeri naturali e le operazioni con essi, l ‘elevamento a potenza e le sue proprietà, riconoscere i multipli e i divisori di un numero. -Saper operare con le frazioni , i numeri irrazionali, conoscere le proporzioni e le loro proprietà. -Saper operare con i numeri relativi , conoscere le potenze con esponente intero positivo e negativo. -Saper eseguire le operazioni con i monomi. -Saper operare con i polinomi. -Saper rappresentare una retta su un piano cartesiano. -Saper calcolare perimetro e area del triangolo,quadrato,rettangolo, rombo. Classe seconda -Saper utilizzare i simboli propri del linguaggio degli insiemi. -Saper calcolare il valore di un espressione aritmetica -Saper determinare M.C.D. e m.c.m. di due o più numeri -Saper operare con le frazioni -Saper calcolare il valore di un’ espressione algebrica. -Saper eseguire le operazioni con i monomi e i polinomi. -Saper scomporre un polinomio. -Saper eseguire le operazioni con le frazioni algebriche. -Saper risolvere un’ equazione di primo grado. Classe Terza -Saper rappresentare l’equazione di una retta. -Risolvere sistemi lineari di due e tre incognite. -Eseguire le operazioni con i radicali. -Risolvere e discutere equazioni numeriche di secondo grado. -Risolvere problemi utilizzando le equazioni. -Risolvere i sistemi di secondo grado. Classe quarta -Saper risolvere le disequazioni di primo e di secondo grado intere e fratte. -Conoscere le funzioni e le loro proprietà. -Saper rappresentare sul piano cartesiano: retta circonferenza e parabola. -Saper risolvere problemi di capitalizzazione e di sconto. Classe quinta -Saper calcolare i limiti. -Saper calcolare la derivata di una funzione. -Saper calcolare gli asintoti, i massimi e i minimi e i flessi. -Saper rappresentare graficamente una funzione su un piano cartesiano -Saper determinare le funzioni: della domanda,dell’offerta, del costo, del ricavo e del profitto -Conoscere le variabili aleatorie, saper determinarne il valore medio e risolvere i problemi relativi COMPETENZE Per il biennio si individuano le seguenti competenze : • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; • Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Per il triennio si intende perseguire l’ attivazione delle stesse competenze ad un diverso livello di acquisizione, al fine di utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni e sapendo • Padroneggiare il linguaggio formale della matematica ; • Sviluppare deduzioni e ragionamenti utilizzando i procedimenti dimostrativi della matematica; • Individuare modelli adeguati alla rappresentazione di una situazione problematica; • Individuare la strategia appropriata alla risoluzione di problemi. Mediante lo studio della Matematica si intendono inoltre conseguire le seguenti finalità : .EDUCATIVE Finalità 1. Acquisire un comportamento corretto con tutti i soggetti operanti nella scuola. 2. Sviluppare un atteggiamento responsabile nei confronti dell’attività scolastica, rispettare le cose e gli ambienti, essere presenti e puntuali, svolgere il lavoro a casa e rispettare le regole, gli impegni e le scadenze. 3. Confrontarsi con i singoli compagni o all’interno di un gruppo, rispettando sé e gli altri, valorizzando le proprie ed altrui risorse. 4. Acquisire la consapevolezza dell’indirizzo di studi prescelto. 5. Acquisire autonoma capacità di giudizio attraverso la discussione ed il confronto delle idee DIDATTICHE • Promuovere le facoltà sia intuitive che logiche. • Esercitare a ragionare induttivamente e deduttivamente. • Educare a procedimenti euristici ma anche ai processi di astrazione e di formalizzazione dei concetti. • Determinare l’abitudine alla sobrietà e precisione del linguaggio ed alla cura della coerenza argomentativa. • Saper organizzare razionalmente ed autonomamente il proprio lavoro ed essere in grado di valutarne i risultati. • Acquisire piena consapevolezza che il ragionamento è uno strumento non sostituibile Si sono quindi fissati gli obiettivi irrinunciabili per il conseguimento della sufficienza Obiettivi minimi -BIENNIO- ITE _____________________________________________________________________ MATEMATICA : 1. Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate: conoscere bene il concetto di frazione, di percentuale, le operazioni tra numeri Razionali, numeri decimali proprietà delle potenze, proporzionalità diretta ed inversa . 2. Padroneggiare l’uso delle lettere come costanti, come variabili e come strumento per scrivere formule e rappresentare relazioni. 3. Risolvere equazioni, disequazioni, sistemi di equazioni ed utilizzarli per la soluzione di problemi. 4. Conoscere gli elementi fondamentali della Geometria Euclidea nel piano. 5. Raccogliere,organizzare e rappresentare un insieme di dati. 6. Calcolare la probabilità di eventi elementari. _____________________________________________________________________ SECONDO BIENNIO - ITE 1. Saper operare nel piano cartesiano acquisendo le basi della geometria analitica, operando con la retta e le coniche 2. Conoscere i metodi risolutivi di equazione e disequazioni algebriche 3. Costruire grafici di funzioni anche con i metodi dell’ Analisi Matematica 4. Impostare modelli matematici risolutivi di problemi economici-finanziario CLASSE QUINTA - ITE 1. Analizzare, rappresentare e riconoscere la dipendenza tra due caratteri 2. Ottimizzare semplici funzioni in due variabili 3. Risolvere problemi di natura economica Verifiche Verifiche sommative: compiti in classe, prove strutturate, semistrutturate, test a scelta multipla, vero/falso. Almeno due verifiche sommative scritte nel primo periodo ed almeno tre nel secondo periodo; una / due verifiche sommative orali, relativamente al monte ore settimanale dei diversi corsi Verifiche formative: compiti a casa, relazioni, esercizi in classe, interventi pertinenti, attività di laboratorio. Verifiche orali: esposizione tematica di un argomento, dialogo aperto su più argomenti, analisi e sviluppo di risoluzione di un problema. . BIENNIO Contenuti Condivisi N 1 2 3 4 5 6 7 Classe Prima Tempi 1° periodo Argomenti trattati Insiemi numerici N, Z, Q: simbolismo, terminologia, operazioni e relative proprietà Impostazione di semplici problemi. Introduzione alle equazioni di primo grado. Principi di equivalenza. Prima 1° / 2° Calcolo letterale – monomi e polinomi: simbolismo, terminologia, operazioni, prodotti notevoli periodo Prima 2° periodo Semplici decomposizioni di polinomi in fattori ; M.C.D. e m.c.m. Prima 2° periodo Semplici frazioni algebriche Prima 2° periodo Completamento della trattazione delle equazioni lineari numeriche, intere e fratte. Semplici problemi di primo grado. Prima Trasversale tra Elementi di statistica descrittiva e di calcolo delle probabilità Seconda il primo e il secondo anno Prima Trasversale tra Attività trasversale tra 1° e 2° anno con recupero di nozioni e Seconda il primo e il teoremi fondamentali di geometria mediante applicazioni nella secondo anno risoluzione di problemi di primo e secondo grado. Enti primitivi e figure piane. N 1 Classe Tempi seconda 1° periodo 2 3 seconda 1° seconda 1° periodo periodo Argomenti trattati Recupero ed approfondimento inerente a frazioni algebriche, equazioni lineari Equazioni frazionarie Il metodo delle coordinate e il piano cartesiano; rappresentazione grafica di funzioni lineari ed interpretazione di sistemi di 1° grado. 4 seconda 2° periodo 5 seconda 2° periodo 6 7 seconda 2° seconda 2° periodo periodo 8 seconda 2° periodo I numeri irrazionali. I radicali: definizione, proprietà, operazioni, razionalizzazione dei denominatori Equazioni di secondo grado intere e fratte numeriche e letterali e loro interpretazione grafica Sistemi di equazioni di secondo grado Disequazioni di primo e secondo grado e loro interpretazione grafica. Elementi di statistica descrittiva e calcolo delle probabilità SECONDO BIENNIO AFM TURISTICO e CLASSI QUINTE Contenuti Condivisi Nelle programmazioni individuali dei singoli docenti alcuni argomenti possono essere anticipati, posticipati, integrati o non svolti a seconda delle situazioni iniziali e delle esigenze didattiche delle varie classi N 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Classe Terza Tempi Primo periodo Argomenti trattati Recupero e ripasso: Equazioni di primo grado, equazioni di secondo grado; Equazioni di grado superiore al secondo, sistemi lineari in due o tre variabili e di grado superiore. Semplici problemi risolvibili mediante equazioni e sistemi Terza Primo periodo Piano cartesiano, concetto di funzione, di dominio e grafico di funzione. Grafici delle funzioni di primo e secondo grado e di alcune semplici trascendenti; interpretazione geometrica di equazioni e sistemi. Terza Primo periodo/ Domanda e offerta. Costi e ricavi. Equilibrio (tutto nel caso lineare). inizio secondo Elasticità d’arco. periodo Terza Secondo Geometria analitica: la retta, le coniche (parabola e iperbole equilatera), il periodo problema della tangenza; semplici problemi di R.O. in condizioni di certezza ad effetti immediati ad una o più alternative. Terza Secondo Disequazioni di primo e di secondo grado. Interpretazione grafica. periodo Disequazioni fratte e con termini in valore assoluto. Terza/ Secondo Regimi finanziari, rendite periodiche, costituzione di capitali, Quarta periodo/ ammortamento, prestiti, leasing. primo periodo Esempi di problemi di scelta in condizioni di certezza ad effetti differiti. Quarta Primo periodo/ Analisi matematica: studio e rappresentazione di funzioni reali ad una secondo variabile (razionali, intere e fratte) periodo Quarta/ Secondo Applicazione dell’analisi in una variabile a problemi di economia: Quinta periodo/primo diagramma di redditività, equilibrio fra domanda e offerta, elasticità periodo puntuale. Quinta primo Disequazioni in due variabili; funzioni in due variabili Quinta Primo Ottimizzazione di semplici funzioni in due variabili Quinta secondo Statistica descrittiva: variabili e mutabili statistiche, medie, indici di periodo variabilità; concetto di variabile casuale, media e scarto quadratico medio. Quinta Primo periodo/ Sistematizzazione della ricerca operativa: problemi di scelta in condizioni di secondo certezza con effetti immediati e differiti. periodo Eventuali applicazioni nei problemi in condizioni di incertezza. Quinta secondo Programmazione lineare: metodo grafico. periodo 6.7 DIPARTIMENTO SCIENTIFICO TECNOLOGICO Primo biennio per gli alunni del primo anno di corso i prerequisiti coincidono con le competenze in uscita dalla scuola secondaria di primo grado: • rispettare le regole, accettare le diversità e manifestare senso di responsabilità, • riconoscere l'importanza del lavoro per obiettivi e del lavoro di gruppo. • saper intervenire in modo ordinato e pertinente, • saper utilizzare in modo appropriato il materiale didattico e di laboratorio, • capacità di usare strumenti di lavoro diversi (immagini, tabelle, grafici, mappe concettuali, ecc), capacità di leggere e comprendere un testo scolastico di carattere scientificotecnologico, capacità di consultare atlanti, glossari, carte geografiche, dizionari, ecc • conoscere e saper localizzare i principali oggetti geografici e antropici dell'Europa e del mondo, saper osservare ambienti e fenomeni e riconoscere forme d'impatto ambientale, • capacità di utilizzare i principali strumenti matematici e geometrici, • conoscere le principali grandezze fondamentali e unità di misura, • saper effettuare conversioni delle principali unità di misura fondamentali e derivate, saper eseguire semplici operazioni matematiche, • possedere conoscenze di base della geometria piana e solida, conoscere i concetti di frazione e di potenza e le loro proprietà, • conoscere le formule dirette ed inverse e operare le trasformazioni tra esse, conoscere le proporzioni e risolvere l'incognita, • abitudine ad esporre oralmente quanto studiato, rispondendo a domande di diversa tipologia, • consapevolezza della necessità di un lessico specifico, • • • • • • • consapevolezza delle proprie modalità di studio (uso di appunti, schemi, sottolineature, sintesi, parole-chiave, esposizione a voce alta con o senza appunti), individuare lo scopo degli esercizi ginnici più semplici proposti e padroneggiare con sufficiente destrezza gli schemi di base e le loro combinazioni, conoscere a grandi linee i giochi di squadra proposti, partecipare attivamente ai giochi di squadra assumendo i ruoli più semplici, riconoscere l'importanza dell'esercizio fisico e dell'alimentazione adeguata. Si passa a discutere il secondo punto all'ordine del giorno. I docenti si confrontano sull'individuazione delle competenze in uscita al termine del primo biennio e dell'intero percorso di studio, alla luce delle linee guida ministeriali. Si rinvia alla prossima seduta la stesura definitiva del quadro delle competenze. Vengono individuate le seguenti competenze in uscita: Primo biennio saper osservare regole di comportamento idonee ad instaurare un clima positivo e fattivo nella classe, saper riconoscere o stabilire relazioni, classificare, formulare ipotesi in base ai dati forniti, comunicare in modo corretto ed efficace le proprie conclusioni, utilizzando un linguaggio specifico, saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi utilìzzando modelli adeguati per una loro corretta interpretazione, saper compiere analisi, sintesi e collegamenti tra nodi disciplinari e contenuti delle diverse discipline, saper risolvere situazioni problematiche e applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale, saper interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica, comprenderne le ricadute future ed essere consapevoli dell'importanza di una gestione ecosostenibile delle risorse naturali, sviluppare la consapevolezza dell'importanza di uno stile di vita sano per la prevenzione di alcune patologie e per un armonico sviluppo psicofisico, pa rieciparein modo costruttivo alla vita sociale, comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici attraverso il confronto fra diverse epoche, aree geografiche e culturali. Termine del percorso di studi osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità, risolvere situazioni problematiche e applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte allo sviluppo scientifico e tecnologico della società presente e futura, riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, riconoscere l'interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale e globale, stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro, riconoscere il valore e le potenzialità dei beni culturali e ambientali per una loro corretta fruizione e valorizzazione anche dal punto di vista turistico, utilizzare le competenze scientifico-tecnologiche acquisite per gestire in maniera efficace servizi e prodotti turistici, con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico culturale artigianale, enogastronomico del territorio. acquisire consapevolezza dell'importanza dell'attività motoria sul piano psicofisico sia a livello individuale che collettivo; comprendere l'importanza di praticare e promuovere uno stile di vita sano Si rileva che molte delle competenze in entrata sono comuni tra le discipline coinvolte nel dipartimento, in particolare per quanto riguarda le competenze sociali e civili, mentre maggior affinità tra competenze di tipo scientifico tecnologico si hanno tra la geografia e le scienze integrate. I docenti presenti, riservandosi di aggiornare ed integrare l'elenco non appena saranno presenti anche i docenti delle altre discipline coinvolte, individuano quanto segue. Primo biennio per gli alunni del primo anno di corso i prerequisìti coincidono con le competenze in uscita dalla scuola secondaria di primo grado • capacità di leggere e comprendere un testo scolastico di carattere scientifico-tecnologico, capacità di consultare atlanti, carte geografiche, generali e tematiche, • conoscere e saper localizzare i principali oggetti geografici e antropici dell'Europa e del mondo, saper osservare ambienti e fenomeni e riconoscere forme d'impatto ambientale, • capacità di utilizzare i principali strumenti matematici e geometrici, • capacità di usare strumenti di lavoro diversi (immagini, tabelle, grafici, ecc.), • abitudine ad esporre oralmente quanto studiato, rispondendo a domande di diversa tipologia, consapevolezza della necessità di un lessico specifico, • consapevolezza delle proprie modalità di studio (uso di appunti, schemi, sottolineature, sintesi, parole-chiave, esposizione a voce alta con o senza appunti), • individuare lo scopo degli esercizi ginnici più semplici proposti e padroneggiare con sufficiente destrezza gli schemi di base e le loro combinazioni, • conoscere a grandi linee j giochi di squadra proposti, • partecipare attivamente ai giochi di squadra assumendo i ruoli più semplici, riconoscere l'importanza dell'esercizio fisico e dell'alimentazione adeguata, rispettare le regole, accettare le diversità e manifestare senso di responsabilità. Secondo biennio Per gli studenti della prima classe del triennio i prerequisiti sono quelli di uscita dal biennio: • • conoscenza degli strumenti fondamentali delle discipline e dei loro principali metodi, studio del pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti dell'Italia, dell'Europa e degli stati extraeuropei. Per quanto riguarda i test d'ingresso, si prevedono necessari solo per la classe prima. Per geografia il test sarà strutturato anche utilizzando in parte prove OCSE-PISA e INVALSI, con l'obiettivo di verificare non tanto le conoscenze specifiche della disciplina quanto, piuttosto, le capacità logiche degli alunni. Per scienze motorie, il prof. Giulio Biacca si riserva di valutare le strutture ed il materiale a disposizione per poter essere più preciso sulla tipologia dei vari test d'ingresso, che comunque riguarderanno: coordinazione e mobilità articolare, potenzia mento fisiologico (attività a corpo libero con piccoli e grandi attrezzi, percorsi misti e circuiti), coordinazione motoria per rielaborazione degli schemi di base, attività pre-sportive e giochi sportivi, Altro aspetto importante è la composizione delle classi (componente maschile e femminile) ed il numero degli alunni. 6.8 Alternanza scuola-lavoro Finalità dell’alternanza scuola lavoro All’interno del sistema educativo del nostro paese l’alternanza scuola lavoro è stata proposta come metodologia didattica per: a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi formativi; e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. a. Ruolo del Comitato Tecnico Scientifico (CTS). Come previsto dai nuovi ordinamenti, la scuola può innovare la propria struttura organizzativa attraverso l’articolazione del Collegio dei docenti in Dipartimenti e la costituzione del Comitato Tecnico Scientifico. Il Comitato Tecnico Scientifico riveste un ruolo fondamentale per l’apertura della scuola all’esterno e può contribuire a migliorare la dimensione organizzativa della scuola, e a rispondere meglio alle sfide dell’innovazione. I CTS svolgono, infatti, un ruolo di raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola, le innovazioni della ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo. b. Coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa dell’istituzione scolastica La progettazione dei percorsi in alternanza, che con la legge 107/2015 assume una dimensione triennale, contribuisce a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza, intesa come «comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e relazionali; l’alternanza può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per elaborarla/rielaborarla all’interno di un contesto operativo. Dalle esperienze maturate dalle scuole emergono le seguenti indicazioni rispetto alle attività utili per l’elaborazione di un progetto di alternanza da inserire nel Piano dell’Offerta Formativa: - definire le competenze attese dall’esperienza di alternanza, in termini di orientamento e di agevole inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; - progettare con la struttura ospitante il percorso da realizzare, coerente con le competenze, abilità e conoscenze da acquisire; - preparare i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, programmando lo sviluppo di quelle conoscenze necessarie per orientarsi, comprendere e trarre il massimo beneficio dal nuovo ambiente di studio; - sensibilizzare e orientare gli studenti a riflettere sulle loro attese relative all’esperienza lavorativa; - stimolare gli studenti all’osservazione delle dinamiche organizzative e dei rapporti tra soggetti nell’impresa o nell’ente ospitante; - condividere e rielaborare in aula quanto sperimentato fuori dall’aula; - documentare l’esperienza realizzata (anche attraverso l'utilizzo di ICT); - disseminare i risultati dell’esperienza. È evidente come l’alternanza contribuisca alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale. Le attività programmate nel progetto di alternanza scuola lavoro sono esplicitate, oltre che nel Piano dell’Offerta Formativa, anche nel Patto educativo di corresponsabilità sottoscritto dallo studente e dalla famiglia all’atto dell’iscrizione. Discipline coinvolte Nei percorsi di alternanaza scuola lavoro sono coinvolte tutte le discipline. I docenti esplicitano nella loro programmazione gli obiettivi ed i moduli/unità di apprendimento affidate all’alternanza scuola lavoro. In particolare sono interessate le seguenti discipline: Indirizzo AFM Italiano e Storia Inglese Francese Economia aziendale Diritto/Economia politica Informatica Matematica Indirizzo TURISMO Italiano e Storia Inglese Francese Tedesco Arte e Territorio Discipline turistiche e aziendali Legislazione turistica Matematica Geografia turistica Modalità in cui si realizza l’alternanza Stage aziendali e visite aziendali Stage in istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali Viaggi d’istruzione, visite guidate e uscite didattiche Progetti europei Impresa formativa simulata Corsi di formazione Progetti specifici/concorsi Distribuzione delle ore nel triennio Le 400 ore di alternanza scuola-lavoro previste per gli istituti tecnici saranno così distribuite nel triennio: classe terza 120 ore, di cui - 70 ore di stage - 40 ore di formazione in aula-attività del docente - 10 ore di visite/ricerca classe quarta 200 ore, di cui - 120 ore di stage - 65 ore di formazione in aula-attività del docente - 15 ore di visite/ricerca classe quinta 80 ore, di cui - 40 ore di stage - 35 ore di formazione in aula-attività del docente - 5 ore di visite/ricerca 6.9 Piano Annuale dell’Inclusione (PAI) “Ogni alunno è unico ed originale rispetto agli altri.” La scuola, in quanto Istituzione educativa, ha il compito di favorire forme di integrazione, di comunicazione e di scambio di esperienze, per rispondere alla necessità di tutti gli alunni di comunicare i propri bisogni, i propri desideri, ma anche le proprie paure e ansie. E’ quindi necessario che ogni soggetto, caratterizzato dalla propria individualità, riesca ad esprimersi secondo le proprie potenzialità, utilizzando tutti i possibili modelli di comunicazione e di apprendimento. Una scuola concepita come: laboratorio di esperienze, di confronto e di crescita, in cui ogni alunno possa sentirsi accolto, compreso e accettato, a prescindere dalla propria condizione personale e sociale. Una scuola che: ricerca, sperimenta e favorisce ogni forma di apprendimento, affinché ciascun alunno, in ogni percorso di crescita e formazione, sia realmente protagonista del proprio sviluppo per arrivare ad avere un buon rapporto con se stesso, con gli altri, con le cose e con l’ambiente. Una scuola che: ricerca, sperimenta e adotta una pluralità di percorsi educativi e formativi, capaci di dare ad ognuno la possibilità di acquisire la consapevolezza della propria identità, del proprio essere, del proprio divenire nel tempo. Come Istituto: crediamo fortemente che l’integrazione e ancor più l’inclusione siano inizialmente concetti culturali e, successivamente, psico-pedagogici. Educare, vuol dire “tirar fuori”, far nascere o rinascere un’identità, nella consapevolezza dei propri limiti, delle proprie preferenze e quindi, dei propri bisogni. Come docenti, ed in generale come educatori, dobbiamo: 1) tenere presente un aspetto fondamentale nel nostro cammino professionale: la dimensione emotiva dell’alunno. Certamente non è facile entrare in merito alle dinamiche relazionali ed emotive di un allievo, in particolar modo se “speciale”, dobbiamo affrontare questo delicato e particolare aspetto che sta alla base della motivazione e, quindi, dei meccanismi di apprendimento. 2) dimostrarci sensibili e aperti ai sentimenti degli alunni, in modo da creare con loro una vera ed autentica relazione, costruita sulla fiducia, sul rispetto reciproco e sull’incontro. Un incontro che non solo avviene nelle discipline e quindi nelle competenze prettamente disciplinari, che restano fondamentali nella funzione docente, ma in tutte le sfere che afferiscono ad ogni persona. Siamo convinti, come scuola, che questa ottica rappresenti un’importante strategia didattica e un elemento basilare nella conduzione del rapporto educativo. Solo all’interno di una cornice di questo tipo, possiamo scoprire, conoscere e rispettare ogni identità in continua evoluzione e trasformazione in un “ambiente” rassicurante che stimola l’esplorazione e l’espressione globale. INTERVENTO DELLA SCUOLA Il Piano d’inclusione rivolto agli alunni con Bisogni Educativi Speciali propone di: • considerare la “diversità” non come “caratteristica emarginante”, ma come “dimensione esistenziale”; • favorire un clima di accoglienza e inclusione; • sostenere gli alunni nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in tutto il percorso di studi; • favorire il successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell’apprendimento di questi studenti, agevolandone la piena inclusione sociale e culturale; • attivare azioni di recupero e di rinforzo; • ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la piena formazione; • curare particolarmente il passaggio degli alunni al successivo grado scolastico, non solo mediante momenti di raccordo con le figure coinvolte nel processo di Inclusione, ma anche attraverso momenti di scambio tra i docenti delle diverse scuole. • favorire iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali ( Comune, ASL, Provincia, Regione, Enti di formazione, Ufficio Scolastico Regionale, …). ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Alunni con disabilità e alunni con disturbi specifici dell’apprendimento 1) Acquisizione da parte della scuola (Segreteria didattica) della certificazione e della documentazione. 2) Prima conoscenza degli alunni tramite gli incontri di continuità fra i Docenti della scuola di provenienza e quelli della scuola di destinazione e tramite incontri con le famiglie presieduti dal Dirigente scolastico. 3) Comunicazione delle informazioni e presentazione della documentazione al primo Consiglio di Classe (Il primo Consiglio delle classi prime si svolge prima dell’inizio dell’anno scolastico). Nella medesima sede definizione delle prove di ingresso per la verifica dei punti di forza e di debolezza. 4) Nel secondo Consiglio (primi di ottobre) i risultati vengono condivisi, vengono individuati i bisogni e si comincia a strutturare il percorso educativo. Seguono gli incontri di docenti, famiglie e personale sanitario nel GLI e nei GLHO (alunni con disabilità). 5) L’insegnante di sostegno (per i DSA il coordinatore di classe), in raccordo con gli altri docenti della classe, coordina la strutturazione del PEI/PDP utilizzando il modello approvato dal GLI. L’insegnante di sostegno/coordinatore discute il piano con i genitori e possibilmente con gli operatori sanitari. Stesura definitiva entro il 30 novembre e condivisione con la famiglia da parte del docente di sostegno/coordinatore. Alunni con “disturbi evolutivi specifici”: deficit del linguaggio, dell’attenzione, dell’iperattività, ritardo mentale lieve, ritardo maturativo e altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate 1) La Famiglia consegna alla scuola (Segreteria didattica) la documentazione. Il coordinatore di classe presenta il caso nel corso del primo Consiglio di Classe utile. 2) Il Consiglio di Classe, qualora ne valuti la necessità, predispone il piano personalizzato seguendo le procedure indicate per gli alunni con DSA. In ogni caso decide gli interventi appropriati per rispondere ai bisogni formativi di questi alunni, ne monitora e ne verifica in itinere l’efficacia. Alunni con svantaggio comportamentale/relazionale socioeconomico, linguistico, culturale e disagio Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate dai rispettivi Consigli di Classe sulla base di elementi oggettivi come: • la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Le difficoltà linguistiche emergeranno oggettivamente dalla conoscenza degli alunni. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. • Il Consiglio di Classe, qualora ne valuti la necessità, predispone il piano personalizzato seguendo le procedure indicate per gli alunni con DSA. In ogni caso decide gli interventi appropriati per rispondere ai bisogni formativi di questi alunni, ne monitora e ne verifica in itinere l’efficacia. N.B. Il PDP/Programmazione degli alunni stranieri dovrà contenere le materie il cui monte orario viene diminuito per l'insegnamento di Italiano L2. RUOLI Il Dirigente Scolastico acquisisce la documentazione e ne verifica la completezza. Prende e mantiene contatti con tutti i soggetti coinvolti. Organizza e presiede incontri e riunioni sulla base della normativa vigente e su richiesta degli interessati, promuove la progettazione, la formazione e l’aggiornamento finalizzati all’inclusione. Si attiva per reperire risorse umane e strumentali. Monitora e verifica l’osservanza della normativa e il rispetto di tutte le procedure. L’Insegnante di Sostegno favorisce l’autonomia, la relazione biunivoca all’interno della classe, facilita l’apprendimento ponendosi come mediatore di contenuti e di attività, propone lavori in piccoli gruppi, si confronta e collabora con i colleghi, condivide con l’insegnante della disciplina le modalità e i contenuti delle verifiche scritte e orali. Fermo restando le competenze del Collegio Docenti in materia di definizione dei criteri generali di valutazione, collabora con i docenti nella definizione delle griglie di valutazione, predispone e condivide con il Consiglio di classe il documento di valutazione in caso di programmazione differenziata. I Docenti del Consiglio di Classe prendono in carico insieme all’insegnante di sostegno, se presente, la situazione di bisogno, favoriscono la relazione biunivoca all’interno della classe, perseguono gli obiettivi del PEI e del PDP in relazione alle proprie discipline, monitorano l’evoluzione del PEI e del PDP. Se presente, si confrontano e collaborano con l’insegnante di sostegno, condividono le modalità e i contenuti delle verifiche scritte e orali, fermo restando le competenze del Collegio Docenti in materia di definizione dei criteri generali di valutazione, collaborano nella definizione delle griglie di valutazione, condividono il documento di valutazione in caso di programmazione differenziata. La Famiglia collabora e si confronta periodicamente con il Consiglio di Classe sostenendo la programmazione, informa il Consiglio di classe, collabora alla stesura del PEI e del PDP, collabora nel reperimento di risorse e strumentazioni, condivide e/o propone progetti. Partecipa tramite i propri rappresentanti alle riunioni del GLI(Scuola-Servizi-Enti coinvolti). Partecipa alle riunioni del GLHO. Inoltre, il Piano Annuale d’Inclusione prevede la possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti su: • metodologie didattiche inclusive; • individuazione degli obiettivi minimi. SVILUPPO DI UN CURRICOLO ATTENTO ALLE DIVERSITA’ E ALLA PROMOZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INCLUSIVI Non è possibile gestire la complessità e la diversificazione dei bisogni senza un generale ripensamento della didattica e dell’organizzazione scolastica. Per quanto riguarda la didattica andranno non solo individuate strategie inclusive che tengano conto dei diversi stili cognitivi (la didattica laboratoriale, l’uso delle mappe concettuali, il cooperative learning, la peer-to-peer education, la flipped classroom e il mastery learning), ma verrà posta una particolare attenzione ai momenti di pianificazione del lavoro e alle fasi di svolgimento del medesimo, in modo da calibrare gli obiettivi sulle caratteristiche della classe e sui bisogni individuali. Nella programmazione dovranno essere indicati, quindi, le scelte e i tempi che meglio favoriscono il processo inclusivo. Oltre a questa impostazione generale, si prevedono i seguenti percorsi per favorire l’inclusione degli alunni con Bisogni Speciali: 1) attività di contrasto alla dispersione scolastica (progetto ex art.9 CCNL, attività di sostegno allo studio e di recupero, sportello di ascolto, educazione alle emozioni); 2) laboratori di Italiano L2; 3) circle time; 4) orientamento; 5) Progetto Ospedaletto; 6) Progetto Piscina; 7) Progetto viaggio in una goccia d’acqua (classi prime); 8) Progetto educazione all’affettività (classi terze); 9) laboratorio teatrale (gruppo interclasse prime e seconde); 10) Coro (classi prime); 11) Progetto Solidarietà; 12) Olimpiadi della scuola (tutte le classi); 13) Torneo di pallamano (tutte le classi); 14) Laboratori creativi; 15) Giornalino scolastico. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE (tabella esplicativa) Analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: 5. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 3. minorati vista 4. minorati udito 19 (I-II Grado) 5. Psicofisici 6. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro (BES) 7. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 5. Socio-economico 6. Linguistico-culturale 4. Disagio comportamentale/relazionale 5. Altro Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno Educatori Funzioni strumentali / coordinamento 1 Prevalentemente utilizzate in: Attività individualizzate e di gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Coordinamento delle attività di accoglienza, integrazione e recupero degli alunni con disabilità. Elaborazione di proposte per lo sviluppo dell’inclusione. Proposte di acquisto dei sussidi e del materiale didattico. Partecipazione al GLI. Organizzazione dei GLO. Partecipazione ad incontri di staff. 26 (I-IIGrado) 3 3 4 58 19 33 Sì/No Sì Sì Sì Sì Sì Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Coordinamento delle attività di Sì accoglienza, integrazione e recupero degli alunni con BES. Elaborazione di proposte per lo sviluppo dell’inclusione. Proposte di acquisto dei sussidi e del materiale didattico. Partecipazione al GLI. Partecipazione ad incontri di staff. Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sì (esterni) Docenti tutor/mentor No Altro: Altro: Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla Attraverso Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Sì / No Sì Sì No Sì Sì Sì No Sì No Sì No Sì Sì No No Sì Sì Sì sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati Rapporti con privato sociale e Progetti integrati a livello di singola volontariato scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Formazione docenti Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento X inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e X aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno X della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione X di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per X la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini X di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: Altro: Sì Sì Sì Sì Si Sì No Sì No Sì Sì Sì Sì Sì 3 X X X X 4 * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici • • • • • • • • • • • QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Art.3 ed Art.34 della Costituzione DPR 24 febbraio 1994 Legge 104/1992 Legge 53/2003 Decreto Ministeriale 16 gennaio 2009 n°5 (riferimento valutazione alunni ADHD) Legge 170/2010 Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA del 12/07/2012 Direttiva ministeriale del 27/12/2012 Circolare ministeriale n.8 del 6/03/2013 Nota ministeriale del 22/11/2013 Legge 107/2015 6.10 Dimensione europea dell'insegnamento Il tema della dimensione europea dell'educazione è quanto mai centrale in questo momento storico per creare nei giovani la coscienza di appartenere ad una dimensione che travalica i confini nazionali e che si identifica nella cultura europea nei suoi aspetti umanistici, scientifici, economici. La scuola, in questo senso, riveste un ruolo fondamentale nella creazione del cittadino europeo consapevole dei valori di democrazia e di rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo che vanno costruiti, difesi e salvaguardati. A tal fine si promuovono attività e progetti europei che perseguano il confronto, l'interscambio e la condivisione di esperienze di studio e ricerca che sviluppino relazioni umane positive e che vedono protagonisti alunni e docenti. In particolare la scuola realizza: - un progetto relativo all'azione KA1 (mobilità degli alunni e del personale) del programma Erasmus plus; - un progetto relativo all'azione KA2 ( partenariati strategici) del programma Erasmus plus. 7. PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE 7.1 Le attività progettuali dell’istituto Attraverso le attività progettuali la scuola promuove la crescita personale dei ragazzi, l’arricchimento culturale e la valorizzazione delle loro potenzialità. 7.2 Contenuti e finalità dei progetti ITE Attivita’ didattiche in rapporto con il territorio regionale, nazionale e internazionale settori (referente Carmela Neri): settori:Teatro e Cinema: attraverso letture e visione di opere teatrali e cinematografiche a scuola e nelle sale, serate a teatro e cineforum a scuola, si intende promuovere la cultura teatrale e cinematografica e l’abitudine alla fruizione degli spazi culturali quali luoghi privilegiati di formazione personale, socializzazione e consapevole cultura del tempo libero. Turismo nel territorio e beni culturali: rendere i giovani protagonisti di azioni concrete di fruizione, conoscenza, promozione, tutela, conservazione e valorizzazione del territorio e dei suoi beni paesaggistici e storici, delle sue offerte culturali e formative. Svolgere un corso sulla tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, con stage pratici, incontri con esperti e uscite didattiche, e un ministage per conoscere le professioni di ‘accompagnatore turistico’ e ‘guida turistica’; Turismo fuori del territorio, visite guidate, viaggi d’istruzione, viaggi-stage, in relazione con progetti ministeriali; imparare a fare cultura dall’esperienza, dal viaggio, dalla ricerca, con metodi didattici e prodotti finali innovativi e alternativi; creare affezione nei confronti del viaggio come fonte di conoscenza ed esperienza, di insostituibile arricchimento interiore e scambio linguistico e culturale con regioni italiane e con l’Europa. Imparare ad apprezzare il paesaggio rurale e urbano, antico e moderno, italiano e straniero, in dimensione artistica e reale, sviluppandone consapevolezza, sensibilizzazione e conoscenza (anche attraverso l’esplorazione multimediale, l’esplorazione e il viaggio); Approfondimento e scambio culturale e linguistico in relazione con progetti CLIL-Comenius-Erasmus; Orientamento, riorientamento e prevenzione del disagio e ella dispersione scolastica; relazionarsi con altre scuole, con i propri stessi alunni e con quelli di altri istituti del territorio e di comuni limitrofi, promuovendo la realtà formativa dell’ITE di Magione, anche al fine di riorientare allo studio e prevenire il disagio e la dispersione scolastica; Sicurezza a scuola e nel territorio: informazione al fine della prevenzione e formazione sulla sicurezza. Prove di evacuazione. ‘Trasimeno Lake, Trasimeno lucky’ (referente Carmela Neri): attraverso escursioni-lezioni itineranti si costruiranno e percorreranno nuovi itinerari del territorio. il progetto si propone di ‘dare un futuro al passato’ promuovendo la conoscenza del Trasimeno al fine della promozione culturale e turistica di un luogo antico dalle moderne potenzialità. Attraverso lo ‘slow tourism’, semplici ‘passeggiate culturali’ nel territorio, accessibili a tutti, si offre un’occasione concreta di lettura, analisi, sensibilizzazione e valorizzazione dei luoghi, dei borghi e dei personaggi significativi del comprensorio del Trasimeno, con esperienza diretta del suo habitat culturale e ambientale. Un’opportunità laboratoriale e di ricerca, con produzioni multimediali, per osservare e studiare il luogo ove i ragazzi vivono, e dove le loro famiglie sono protagoniste di una secolare storia personale e collettiva. Altri obiettivi: far acquisire capacità progettuali e di ricerca, e un’attenzione partecipe alle sorti del patrimonio locale d’arte e storia, cultura e tradizioni, da preservare e lasciare intatto alle genti future che lo abiteranno; sperimentare la promozione di pacchetti turistici, soggiorni, itinerari nel territorio, individuandone e valorizzandone le principali potenzialità geografiche, storico culturali e di sviluppo, e destinando l’operazione all’accoglienza turistica italiana e straniera, anche nelle lingue studiate; sperimentare in pratica aspetti professionali legati allo ‘slow tourism’; sviluppare la cultura, antica classica, dell’ospitalità; associare ai contenuti culturali l’aspetto escursionistico e sportivo, molto salutare, e legato anche a tutte le altre uscite, le visite guidate, i viaggi d’istruzione in Italia e all’estero (trekking urbano, rurale e ambientale); aderire a premi e concorsi attraverso foto, video, testi, immagini e cultura del Trasimeno acquisiti durante le escursioni. ‘Vita brevis, ars longa’, cultura ed economia (referente Carmela Neri): attraverso l’esplorazione diretta del parco letterario del Trasimeno e di altri parchi letterari italiani ed europei, si tratta di fare del binomio ‘cultura ed economia’ un nuovo slogan per i giovani, volto a legare lo studio teorico, letterario di poeti e scrittori alla loro contestualizzazione umana e territoriale, prospettando la concreta possibilità di rendere la letteratura, oltre che tradizionale oggetto di studio, motore insolito e ‘alto’ di promozione e attrazione turistica e culturale, non solo ‘di nicchia’, ma anche popolare e divulgativa. Ciò per imparare a valorizzare le eccellenze artistico-culturali del territorio, dal ‘made in Italy’, alle opere di letteratura ed arte, ai personaggi, ai ‘luoghi dell’anima’ ad essi legati; associare ai contenuti culturali l’aspetto escursionistico e sportivo, legato anche a tutte le altre uscite, le visite guidate, i viaggi (trekking urbano, rurale e ambientale); aderire a premi e concorsi con immagini e cultura del Trasimeno acquisiti durante le escursioni. Vintage’, ‘C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anzi d’antico’: gli oggetti ‘dimenticati’ rivivono, raccontando storia e storie. Attraverso ricerche in soffitte, cantine, vecchi bauli impolverati, luoghi di famiglia, dimore d’antan, i ragazzi moderni e ipertecnologici di oggi, con la guida ‘storica’ dell’insegnante, sono invitati a gustare il fascino dell’antico, il sapore inconfondibile delle gozzaniane ‘buone cose di pessimo gusto’: rigattieri di se stessi, i ragazzi sono invitati a percorrere à rebours, tra le cose di famiglia che non si usano più, il filo della memoria personale collettiva, squisitamente italiana ma anche legata ai ‘souvenir’ portati in Italia dai Paesi d’origine: basta guardarli, ed è nostalgia. Imparare a riconoscerli è conoscere epoche, generazioni, case, luoghi, persone che non ci sono più, ma che sono appartenute genealogicamente a una stirpe, a vite trascorse di nonni, avi, bisavoli…che ancora parlano attraverso gli oggetti che ci hanno lasciato in eredità. Parallelamente, lo studio dei mercatini dell’usato, specie ‘vintage’, della regione o di quelle limitrofe, servirà a viaggiare nel tempo, oltre che nello spazio: un tuffo, attraverso gli oggetti, in una babele di mondi e di anni passati; un pieno di emozioni sconosciute ai più giovani; l’ispirazione per fare qualcosa del genere mettendo su un banco improvvisato qualcosa di sé che si vuole far continuare a vivere anche oltre noi, in altre mani affezionate, in vite diverse e con diversi e reinventati ruoli. E alla fine, un evento da non dimenticare… ‘Mare nostrum’, il sogno di Ulisse: ‘Fatti non foste a viver come bruti’ Viaggiatori, viveurs, profughi, pellegrini e migranti: un mondo in cammino (referente Carmela Neri): Percorsi, soprattutto via mare, ma anche via terra, attraverso mondi reali alla conquista di utopie, proiezioni oniriche, mondi immaginari. L’acqua come simbolo antico, archetipo mitico di rigenerazione e rinascita. Il viaggio nell’esperienza di viaggio concreta, nei film, nelle memorie, nei libri, nei diari, nei reportage di viaggiatori e politici, memorialisti e mercanti, artisti, letterati e pittori. Costruire e realizzare percorsi di riappropriazione della memoria storica attraverso ‘viaggi nello spazio e nel tempo’, dalle espressioni più alte a quelle quotidiane e minimali: occasioni di osservazione della realtà, e sua riproduzione critica attraverso discussioni, laboratori, elaborazione con strumentazioni tecniche di prodotti multimediali. ‘School Friends’ Borse di studio, premi, riconoscimenti. Vivere di cultura. Il Premio Rotary Club al merito scolastico (referente Carmela Neri): lo studio e il merito scolastico si premiano grazie all’iniziativa di illuminati privati mecenati e alla loro attenzione a promuovere e valorizzare l’eccellenza nella scuola. ‘Vivere di cultura’ talvolta è possibile. Si tratta di veicolare negli studenti, nelle famiglie e nel personale della scuola, impegnato quotidianamente in attività intellettuali cui spesso non seguono adeguate gratificazioni materiali, un’idea estremamente moderna: di cultura si vive, e non è vero che ‘con la cultura non si mangia’, come recita il noto refrain. Ispirati anche dagli spot girati per Expo e riferiti proprio a questa nuova ‘fame’ di cultura, cibo dell’anima e della mente, da soddisfare, si lancia una nuova sfida: studio, fatica, dedizione, sacrificio e impegno devono costare di più, perché valgono di più. E bisogna gratificarli anche materialmente. ‘Buona scuola, bella scuola’(referente Carmela Neri): collaborando tra ragazzi, personale e famiglie, ipotizzare una miniristrutturazione delle aule scolastiche, da ‘abbellire’ secondo le capacità, la generosità, il tempo libero, l’apporto creativo di ciascuno, in una gara finalizzata all’estetica, all’igiene, al comfort di un luogo che fa da cornice, ogni giorno, a infinite attività e alla crescita personale di tutti i soggetti coinvolti. ‘Il quotidiano in classe’, (referenti Giommetti Guglielmo e Neri Carmela): lettura e commento in classe dei principali quotidiani nazionali, dei settimanali culturali e delle riviste allegate, con produzione articoli creativi e prodotti multimediali su temi d’attualità, in collegamento con le materie e gli argomenti di studio. ‘Laboratorio di Teatro ITE ‘6 chi sei’. (referenti Giommetti Guglielmo e Neri Carmela): attraverso un laboratorio teatrale , con esercitazioni e lezioni pratiche di dizione e recitazione, in collaborazione con la Fontemaggiore di Perugia e la Compagnia Teatrale Magionese si svolge nel corso dell’intero anno scolastico un laboratorio di teatro destinato agli studenti. Il corso, a cadenza settimanale, fa leva sulla curiosità dei ragazzi per la dimensione ‘ludica’ del teatro e sulle illimitate potenzialità conoscitive del sé e dell’altro che la pratica teatrale comporta. Lo scopo è anche quello di facilitare e incrementare nei giovani le competenze comunicative d espressive. l’allestimento di uno spettacolo teatrale che vedrà come protagonisti i ragazzi della scuola e che si terrà al Teatro Mengoni di Magione. Il progetto si propone di approcciare un particolare tipo di teatro, volto all’espressione delle emozioni attraverso la parola, la voce, il corpo, il gioco, la danza,la musica. ‘Velascuola’, corso di vela in collaborazione con il Club Velico Trasimeno di Passignano (referente Gugliemo Giommetti): la vela è uno sport completo, che mette a contato con la natura e con i suoi elementi: l’acqua, il vento, il lago o il mare, in simbiosi e nel più grande rispetto dell’ambiente. Uno sort di grandi valori e di spazi immensi, una disciplina con eccezionali caratteristiche educative e formative. La barca a vela come mezzo per diffondere la cultura del mare e delle sue regole per poterlo affrontare e vivere. Principali obiettivi del progetto: conoscenza del nostro territorio e del magnifico lago Trasimeno: sviluppo di una ‘sana’ coscienza ambientale; acquisizione di conoscenza e abilità; scoperta della cultura nautica e marinara; promozione di un corretto modello di vita sportiva. Progetto Punto di Ascolto (referenti prof. Santini e Sberna): Il progetto ha l’obiettivo di fornire agli alunni un supporto per sostenerli nel loro percorso w sviluppo personale, attraverso un ascolto, empatico e mai giudicante, delle realtà e dei vissuti condivisi con la figura di riferimento, al fine di individuare insieme risorse e potenzialità da investire nel processo di crescita, per una più armoniosa costruzione del rapporto con se stessi e con l’ambiente esterno. Progetto PET, Preparazione per il Preliminary English Test (PET) for Schools Certificazione linguistica (refente prof. Gary Richard Belaief): scopo del progetto è facilitare la preparazione di un gruppo di alunni dell’ITE per un eventuale svolgimento di un esame di certificazione della competenza linguistica in Inglese di tipologia UCLES al livello B1 del QCER Svolgimento di numerose attività ed esercizi pertinenti a tutte le quattro abilità dell’esame PET. Si lavora con presenze pomeridiane e svolgimento di esercizi e simulazione delle prove . Nel secondo anno di attività il docente referente consiglierà agli alunni che dimostreranno ripetutamente risultati superiori al 85% nelle simulazioni delle quattro prove dell’esame, di presentarsi ad una sessione dell’esame organizzata dall’Accademia britannica di Perugia per conto dell’University of Cambridge Local Examinations Syndicate. Il costo di tale eventuale iscrizione all’esame sarà responsabilità del singolo candidato e non dell’Istituto e neppure del docente referente. L’Istituto fornirà un elenco degli iscritti all’Accademia britannica e, in modo che i candidati possono usufruire di uno scontro relativo alla convenzione dell’UCLES con il MIUR, raccoglierà i costi dell’iscrizione dai candidati per poi, in seguito, versarli per saldatura di una fattura rilasciata dalla suddetta Accademia britannica. Progetto ‘In…Formazione’ (referente Laura Galleti): : durante le assemblee d’istituto, incontri con esperti esterni, letture, gruppi di discussione, dibattiti e approfondimenti ‘on line’. Scopo del progetto è stimolare la partecipazione e la discussione durante le assemblee, anche insegnando a selezionare e gerarchizzare in modo critico le infinite informazioni provenienti dalla rete, e portando i ragazzi ad acquisire autocontrollo, gestione dell’aggressività, assertività, capacità di persuadere e convincere attraverso un linguaggio articolato e intelligente, mai banale e svilito. Il progetto ha lo scopo di strutturare momenti di partecipazione in cui gli studenti sperimentino come le informazioni possano essere utilizzate per dare un fondamento scientifico alla propria visione dei fatti, fenomeni, problemi e via dicendo, come questa visione possa essere costruita anche in forme collaborative, come infine previsto possa essere trasmessa e comunicata. Progetto Alternanza scuola-lavoro (referente: Luigia Melcarne). Progetto Prove tecniche di occupazione in una scuola del Trasimeno (referente Melcarne Luigia, tutors Belaief Gary Richard, Di Leo Antonio, Tantucci Francesca): con tale progetto si realizza l’Alternanza Scuola Lavoro dell’ ITE di Magione, percorsi integrati volti al collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni e a favorire l'applicazione , in ambiti lavorativi corrispondenti al percorso di studi scelto, delle teorie ed dei saperi appresi. L’Alternanza Scuola Lavoro, in quest’anno scolastico, si realizza attraverso la modalità scuola impresa , ritenuta più idonea a mettere lo studente in relazione con le realtà del territorio in cui vive anche al fine di farsi conoscere ed apprezzare per una futura assunzione .Nelle imprese sperimentano il lavoro subordinato ; a scuola, con i corsi formativi aggiuntivi volti alla realizzazione di prodotti e/o servizi, ad assumere una posizione attiva e costruttiva per le future scelte lavorative e ad una maggiore consapevolezza delle proprie capacità creative ed operative. Gli obiettivi formativi e di apprendimento da far acquisire agli studenti nel percorso di alternanza in coerenza con quelli indicati dalle linee guida e dalle indicazioni del riordino sono: Competenze di base per entrambi gli indirizzi: 1. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti industriali , commerciali e turistici 2. Utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi, e flussi informativi 4. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l'ausilio di programmi di contabilità integrata 5. Comprendere e conversare in lingua inglese 6. Potenziare competenze digitali 7. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Competenze di base trasversali per entrambe gli indirizzi 1. Essere in grado di collaborare con gli altri 2. Rispettare le regole 3. Riconoscere il ruolo assegnato 4. Apprendere le indicazioni operative 5. Acquisire autonomia Competenze tecnico-professionali: INDIRIZZO TURISTICO Risultati attesi: 1. Individuare le procedure di front office e back office che caratterizzano la gestione delle aziende turistiche , rappresentarne i processi e i flussi informativi 2. Conoscere il sistema dei trasporti e dei servizi aeroportuali ed interagire con gli operatori INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING Risultato atteso 1. Interpretare la normativa fiscale e predisporre la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e giuridiche 2. Intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione , organizzazione, conduzione e controllo di gestione Le attività previste per tutte le classi del triennio sono gli stages, i corsi di formazione in aula , le visite aziendali e i viaggi d'istruzione(Rif. Protocollo MIUR con Grimaldi Lines) I corsi di formazione in aula riguardano: -Il progetto di educazione alla legalità ”Fisco a scuola”(IIIA Turismo) a cura dell’Agenzia delle Entrate ; -Il progetto di educazione finanziaria “Economic@mente” - METTI IN CONTO IL TUO FUTURO(IVA e VA AFM ) a cura dell’Associazione di categoria ANASF in collaborazione con la società Progetica. L'obiettivo è favorire maggiore consapevolezza sulla gestione dei propri risparmi e sulle scelte d'investimento previdenziale e assicurativo pianificando i propri obiettivi finanziari in maniera efficiente .Il corso prevede 6 moduli di in aula e dei moduli on line volti ad approfondire le tematiche trattate in aula dal formatore. Uno dei moduli è rivolto all'orientamento della professione di promoter finanziario -Il progetto europeo “I MEET” International Mobility Experience for E-Tourism , di durata biennale, nell'ambito del programma europeo ERASMUS + rivolto alle classi II , III ,IV e V dei due indirizzi, a cura dell'Associazione Centro Studi Città di Foligno , attraverso l'Agenzia formativa EGINA European Grants International Academy e la rete di scuole partner . Il progetto prevede: 1. formazione in aula : corso di 30 ore sul Marketing, Comunicazione e Web design per sviluppare competenze digitali relative alle tecnologie innovative; formazione linguistica on line della lingua del paese ospitante; potenziamento della lingua inglese. 2. stage in aziende del Portogallo della durata di 35 giorni per 10 alunni meritevoli ,nel periodo giugno -luglio 2016 Il percorso prevede altri due flussi di mobilità per l'anno 2016/2017 con le stesse modalità organizzative e di contenuti in Francia e Tenerife nel periodo settembre/ottobre prossimo. -Corso, in orario pomeridiano, di durata biennale , sull'orientamento alla professione di Guida turistica e sulle informazioni relative alla materie oggetto del concorso, tenuto da esperti dell'Associazione G.A.I.A(Classi IV B e VB Turismo) -Lezioni in orario curriculare di apprendimento e di orientamento per l’espletamento degli stages e delle visite aziendali pianificate e per la realizzazione di prodotti multimediali e/o relazioni per tutte le classi coinvolte . -Corso di potenziamento con uso di software specifico (www.economiascuola.it) per la realizzazione del business plan di un'impresa ex novo e partecipazione al concorso "CHE IMPRESA RAGAZZI! (Classe VA) 8. PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. Esso prevede trentasei azioni da implementare nei prossimi anni scolastici. Nell’ambito del PNSD il nostro istituto ha: - individuato un animatore digitale che, insieme al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola; - Strutturato, come capofila di rete, un percorso di formazione degli animatori digitali per lo sviluppo delle seguenti conoscenze e competenze: 1. conoscere il piano nazionale digitale e il profilo dell’animatore digitale in modo da orientare la propria scuola verso gli obiettivi in essi contenuti; 2. avere sufficienti conoscenze e competenze relative agli ambienti ed agli strumenti digitali in modo da gestire, promuovere e diffondere i processi di innovazione sia dal punto di vista strumentale che dal punto di vista metodologico-didattico; 3. saper applicare la normativa riguardante la sicurezza e la privacy in campo informatico; 4. saper dare indicazioni per la gestione e lo sviluppo del sito web del proprio istituto curando anche la documentazione e la rendicontazione sociale; 5. capacità di progettare e collaborare in team anche attraverso i nuovi strumenti di comunicazione; 6. organizzare la formazione a cascata all’interno della propria scuola; 7. organizzare e coordinare i laboratori come luoghi di innovazione e di creatività invece che come meri contenitori di tecnologia; 8. organizzare e coordinare ambienti digitali leggeri, flessibili ed economicamente sostenibili; 9. dare impulso alla didattica laboratoriale, attiva e innovativa per sviluppare le competenze degli studenti invece che trasmettere programmi di studio; 10. saper coordinare iniziative digitali per l’inclusione; 11. saper operare in rete per condividere esperienze e problematiche e ricercare soluzioni. 12. saper costruire relazioni con il territorio all’interno di un rapporto di scambio reciproco; - realizzato il cablaggio interno degli spazi della scuola (LAN/W-Lan); provveduto alla digitalizzazione amministrativa della scuola; adottato il registro elettronico; Nel prossimo triennio si prevede di utilizzare tutte le risorse e le opportunità offerte dall’attuazione del PNSD e dai progetti bandi PON/POR e, in particolare, di: - completare il cablaggio interno degli spazi della scuola (LAN/W-Lan) (Progetti PON/POR); - creare ambienti per la didattica digitale integrata (Progetti PON/POR); - diffondere il pensiero computazionale (coding); - creare una classe 2.0; - sviluppare le competenze digitali di tutti gli alunni. 9. PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE In conformità agli obiettivi del RAV, del PDM e del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), la scuola intende adottare nel triennio, per tutti i docenti, un piano formativo che abbia come priorità l'acquisizione delle competenze per una didattica innovativa e maggiormente laboratoriale, orientata allo sviluppo della motivazione e della responsabilità negli alunni. Tali priorità saranno oggetto di una riflessione sia all'interno dei curricoli disciplinari che all'interno di quelli relativi alle competenze trasversali ed alle competenze chiave. Tematiche per tutto il personale docente sarà la codifica del curricolo delle competenze degli alunni e curricolo d'istituto, le competenze digitali e sviluppo di una didattica innovativa aperta (didattica laboratoriale, peer to peer education). Nel triennio i corsi di formazione affronteranno le seguenti tematiche comuni: - Competenze digitali e curricula digitali per alunni, docenti, animatori digitali. Programmazione per competenze - curricolo delle competenze. Valutazione per competenze. Le rubriche valutative. La prosocialità. Didattica innovativa e strategie inclusive. Didattica delle discipline. Le nuove normative della scuola. Progetti europei. La scuola si prefigge di organizzare il proprio piano di formazione attraverso corsi svolti nella propria sede scolastica ovvero attraverso le reti di scuole alle quali l'istituzione partecipa (reti territoriali) e a quelle che verranno definite in futuro intorno a tematiche comuni, ovvero attraverso collaborazioni con associazioni e istituzioni territoriali. 10) RISORSE UMANE 10.1 Organigramma di istituto Organigramma DIRIGENTE SCOLASTICO COLLAB. DEL DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI DIRIGENTE G.L.I. Gruppo Lavoro Inclusione R.S.P.P. RESP.SERV. PREV, E PROT. REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA SPP. SERVIZIO PREVENZ. E PROTEZ. ANTINCENDIO PRIMO SOCCORSO RESPONSABILI LABORATORI STAFF DEL DIRIGFENTE ° REDAZIONE PTOF °REDAZIONE POF R.S.U. – T.A.I ° RAPPRES. SINDACALI ° R.S.L. RESP. SICUREZZA LAVORATORI R.A.V. NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE ORGANO GARANZIA STUDENTI ASSEMBLEA GENITORI ° R.S.L. RESP. SICUREZZA LAVORATORI COMITATO SCIENTIFICO COLLEGIO DOCENTI DOCENTI REFERENTI PROGETTI CONSIGLIO DI ISTITUTO COMITATO DSGA DI DIRIGENTE SERVIZI GENERALI AMMINISTR. VALUTAZIONE DIPARTIMENTI DOCENTI ASSISTENTI AMMINISTR Ufficio personale Ufficio didattica COORDINATORI VERBALIZATORI ASSEM,BLEA D’ISTITUTO STUDENTI °rapprsentanti studenti CONSIGLI CLASSE DOCENTI COORDINATORI VERBALIZZ. ASSEMBLEA DI CLASSE STUDENTI .rapprsentanti di classe ASSISTENTI TECNICI DI LABORATORI °INFORMATICI °SCIENTIFICI °MULTIMEDIALI .BIBLIOTECA COLLABORATORI SCOLASTICI 10.2 POTENZIAMENTO In conformità al POF e agli obiettivi di miglioramento definiti nel RAV e nel PDM la scuola prevede nel triennio una serie di attività aggiuntive per studenti e docenti sia in orario curricolare che extracurricolare. La scuola inoltre favorisce scambi culturali ed è promotrice di iniziative che vedono coinvolti alunni, insegnanti, genitori e associazioni territoriali. La scuola apre i propri spazi e le proprie strutture a coloro che ne fanno richiesta al fine di ampliare l'offerta culturale, sportiva e formativa del territorio. ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO La scuola si propone di potenziare l’area professionalizzante e pertanto si rileva il fabbisogno delle seguenti professionalità aggiuntive: 1) Docente dell’area economico-giuridica per lo sviluppo di attività trasversali ai due indirizzi 2) Un docente di informatica per le azioni connesse al PNSD 3) Un lettore di Tedesco per il rafforzamento della terza lingua straniera che gli alunni studiano solo nel triennio. 11. RISORSE STRUTTURALI E INFRASTRUTTURALI 11.1 Struttura della scuola La scuola è costituita da un edificio costituito da un piano seminterrato, un piano terra e due piani rialzati. Oltre alle aule destinate all’attività didattica sono presenti un laboratorio di informatica, un laboratorio di scienze, chimica e fisica, una biblioteca, un’aula LIM e un’aula video. Le attività motorie e sportive sono svolte nel Palazzetto dello sport situato in prossimità della scuola. Dispone di ascensore ed è perfettamente accessibile alle persone diversamente abili. E’ circondata da uno spazio recintato ed è facilmente raggiungibile anche tramite FS. 11.2 Dotazioni hardware e software L’area didattica della scuola dispone di: • un laboratorio di informatica dotato di n. 15 postazioni studente collegate in rete • n. 1 LIM • n. 2 proiettori (aula LIM e aula video) • n. 2 postazioni fisse nella sala degli insegnanti • n. 20 tablet 11.3 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali Attualmente sono coperte da connessione di rete LAN o WLAN tutte le aule destinate all’attività didattica, ad eccezione della sala video, del laboratorio di scienze e della biblioteca. Si prevede di completare la copertura attraverso i fondi PON/POR 2014-2020. Per attuare le indicazioni previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale è necessario potenziare connessione, hardware e infrastrutture di rete. A tal fine l'Istituto cercherà risorse attraverso la partecipazione a bandi, attraverso i rapporti con gli EELL e attraverso attività di fund raising rivolta principalmente a soggetti privati. 12. ALLEGATI ALLEGATO A REGOLAMENTO DI ISTITUTO 1. Iscrizioni 2. Formazione classi 3. Ingresso degli alunni 4. Giustificazione dei ritardi e delle assenze 5. Uso dei servizi igienici e spostamenti all'interno dell'edificio scolastico 6. Avvicendamento degli insegnanti e sorveglianza degli alunni 7. Ricreazione 8. Uscita degli alunni al termine delle lezioni 9. Mensa ed interscuola (Scuola Media) 10. Uso dei laboratori, della palestra, della sala stampa e degli spazi comuni 11. Norme generali di comportamento 12. Comunicazioni scuola-famiglia 13. Visite d'istruzione e uscite didattiche 14. Adempimenti per il docente 15. Adempimenti per il docente nei confronti degli alunni 16. Assemblee studentesche 17. Regolamento di disciplina degli alunni 18. Provvedimenti disciplinari e sanzioni 19. Organo interno di garanzia e ricorsi 20. Patto di corresponsabilità 21. Valutazione 1 ) Iscrizioni L’iscrizione al primo anno della scuola secondaria di 1° grado e dell’ITE avviene on-line secondo le modalità e i tempi indicati ogni anno dall’apposita circolare ministeriale. 2 ) Formazione classi La formazione delle classi prime è affidata ad una commissione di docenti che si ispirerà ai seguenti criteri: Si suddividono gli allievi a seconda della scelta effettuata fra tempo normale (TN) e tempo prolungato (TP) sulla base dell’organico di diritto approvato procedendo eventualmente con il sorteggio in caso di eccedenza. Si stabilisce la consistenza numerica delle varie classi tenendo conto della eventuale presenza di allievi disabili senza superare i massimali previsti dalla normativa. Si raggruppano insieme in un’unica classe (compatibilmente con gli altri criteri validi per la formazione delle classi) gli allievi che hanno scelto lo studio dello strumento musicale. Si suddividono gli allievi in base al sesso in modo equilibrato nelle varie classi. Si suddividono in modo equilibrato fra le varie classi gli allievi sulla base dei livelli di competenza conseguiti nel corso della scuola primaria, sulla base del confronto con i docenti della scuola primari e sulla base del plesso di provenienza. Si suddividono in modo equilibrato fra le varie classi gli alunni stranieri. Gli alunni non ammessi alla classe successiva sono reinseriti, nei limiti del possibile, nella stessa sezione. Si tiene infine conto dei desiderata delle famiglie. Si assegna la lettera della sezione sulla base del sorteggio. 3) Ingresso degli alunni Gli alunni che arrivano in anticipo dalle varie località limitrofe con lo Scuolabus, accedono, attraverso il cancello, negli spazi delimitati dalla recinzione e possono sostare sia a destra che a sinistra dell’ingresso principale, e nell’aula magna nel periodo invernale. Per la Scuola Secondaria di 1° grado, la sorveglianza è affidata al gruppo anziani “ CISA”, che ogni anno stipula con la Scuola un’apposita convenzione. Gli alunni dell’ITE che arrivano in anticipo con Scuolabus e/o treno possono chiedere al Dirigente Scolastico il permesso per l’ingresso anticipato. Se accordato rimarranno sotto la sorveglianza di un collaboratore scolastico fino al suono della prima campanella. I residenti debbono arrivare a scuola entro le 8.25 per la Scuola Media e le 8.15 per l’I.T.C. . Al suono della prima campanella gli alunni debbono raggiungere con ordine le proprie aule, dove trovano i loro insegnanti ad attenderli. Gli insegnanti della prima ora attendono gli alunni nelle rispettive aule. Un secondo squillo di campanella segnala l’inizio effettivo delle lezioni. I cinque minuti che intercorrono tra il primo e il secondo squillo di campanella, sono utilizzati per recarsi al bagno, per sistemare il materiale scolastico sotto i banchi, per consentire agli alunni ritardatari di entrare in aula, per controllare la giustificazione delle assenze e per espletare tutte le operazioni necessarie all’avvio dell’attività scolastica. Dopo l’inizio delle lezioni, la porta principale deve essere chiusa. Nessuna persona estranea può accedere nell’edificio scolastico e nelle aule senza il permesso del Dirigente Scolastico o di un suo delegato. 4) Giustificazione dei ritardi e delle assenze La giustificazione dei ritardi e delle assenze è affidata all’insegnante della prima ora. Gli alunni della scuola secondaria di 1 grado in ritardo devono essere accompagnati dai genitori o da persona delegata. Gli alunni dell’ITE in ritardo potranno entrare in classe solo all’inizio dell’ora successiva a meno che il ritardo non sia dovuto a problemi dei mezzi di trasporto. Nell’attesa di entrare in aula rimarranno sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici. L’insegnante della prima ora annota sul Registro di Classe le inadempienze e gli obblighi di cui sopra, come promemoria per il collega del giorno seguente. Se il ritardo dovesse risultare abituale, il caso deve essere segnalato al DS; i conseguenti provvedimenti disciplinari sono riportati sul registro di classe e notificati alla famiglia. Qualora vi siano delle ragioni che impediscano oggettivamente all’alunno di giungere a scuola in orario, la famiglia deve segnalarle per iscritto alla Presidenza, che provvede a vagliarle e a comunicarle ai docenti, mediante annotazione sul registro di classe. Le assenze e i ritardi debbono essere giustificate esclusivamente su di un apposito libretto, che i genitori ritireranno in segreteria, previa apposizione della propria firma alla presenza di uno dei dipendenti dell’ufficio. Nel caso di assenza che si protragga per oltre 5 giorni per motivi familiari, la famiglia dovrà darne avviso mediante dichiarazione firmata. La presenza degli alunni alle lezioni come pure a tutte le attività previste dalla programmazione scolastica ( visite guidate, lezioni itineranti, ecc.) è obbligatoria. Le assenze a quest’ultime debbono essere preventivamente segnalate al coordinatore e adeguatamente giustificate. In caso di sciopero del personale scolastico, l’assenza dello studente deve comunque essere giustificata. I permessi di uscita anticipata vengono firmati soltanto dal Ds, o da un suo delegato. Gli alunni possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni soltanto a condizione che ne facciano personalmente richiesta i genitori e che siano prelevati da un familiare conosciuto, o comunque identificabile in modo certo,ad eccezione degli allievi maggiorenni. Non è consentito agli alunni di lasciare la scuola in compagnia di fratelli o sorelle minorenni, o di persone non delegate. I permessi di uscita debbono essere consegnati al bidello addetto alla portineria, il quale provvede a trasmetterlo all’insegnante in servizio nella classe relativa. 5) Uso dei servizi igienici e spostamenti all'interno dell'edificio scolastico Al fine di assicurare un regolare svolgimento delle lezioni, l’uso dei bagni è consentito principalmente nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni, durante l’intervallo, durante l’interscuola, limitando allo stretto necessario le uscite durante il resto della giornata. Gli alunni che si recano in palestra, nelle aule speciali, nei laboratori, o in altri ambienti per attività alternative, devono essere accompagnati, all’andata e al ritorno, dagli insegnanti che fanno uso dei suddetti locali I bidelli vigilano nei corridoi e nei bagni, controllano gli spostamenti degli alunni, si tengono a disposizione nelle aule di pertinenza. All’interno dell’edificio scolastico, deve essere osservato il silenzio necessario per il regolare svolgimento delle lezioni. 6)L’avvicendamento degli insegnanti e la sorveglianza degli alunni Al termine dell’ora di lezione, qualora debba essere effettuato il cambio dell’insegnante, gli alunni possono alzarsi e muoversi compostamente all’interno dell’aula, o di altro ambiente di lavoro, ma non uscire nel corridoio, o in altro spazio di servizio, se non in caso di giustificata necessità e con la preventiva autorizzazione dell’insegnante, o di altro assistente. L’avvicendamento dei professori deve avvenire con la massima sollecitudine. A tale scopo ogni docente ha cura di terminare la propria lezione al suono della campanella evitando di effettuare comunicazioni di qualsiasi genere durante il cambio. Le supplenze dovranno essere notificate ai professori interessati in tempo utile per il cambio dell’insegnante e, quando ciò sia possibile, almeno con un giorno di anticipo. La notifica deve essere effettuata mediante comunicazione di servizio da controfirmare. Per l’I.T.E, qualora le classi debbano uscire anticipatamente o entrare posticipatamente per assenze degli insegnanti, la scuola ne darà avviso al massimo entro il giorno precedente. Qualora questo non fosse possibile per assenza dell’insegnante in servizio comunicata il giorno stesso, la scuola consentirà all’uscita anticipata per i maggiorenni e solo previa autorizzazione telefonica ottenuta dai genitori per i minorenni. La sorveglianza degli alunni è affidata all’insegnante in uscita. In caso di oggettiva necessità, egli può avvalersi della collaborazione del personale ausiliario, il quale deve cercare di rendersi disponibile. E’ assolutamente vietato affidare agli alunni compiti da svolgere in ambienti non vigilati. 7) La ricreazione Gli alunni effettuano la ricreazione, sotto la sorveglianza dell’insegnante e del personale ausiliario. Gli alunni della S.s. di 1° non sono autorizzati a spostarsi da un piano all’altro. 8) L’uscita degli alunni al termine delle lezioni Gli insegnanti dell’ultima ora, dopo aver disposto gli alunni in fila, li accompagnano fino all’uscita o a mensa, assicurando il regolare deflusso dei ragazzi in corrispondenza delle apposite porte e nel rispetto delle norme di sicurezza lungo le scale. I collaboratori scolastici vigileranno nell’uscita degli alunni dall’ingresso della scuola al cancello. 9) Mensa ed interscuola (Scuola Secondaria di 1° grado) La mensa si svolge nella mezz’ora successiva al termine delle lezioni del mattino; terminata la mensa, nella mezz'ora successiva i ragazzi sono impegnati in attività ludiche (interscuola). La vigilanza sugli alunni è affidata agli insegnanti in servizio e organizzata secondo la seguente modalità: a) durante la mensa ogni docente ha la responsabilità di una classe, o di un gruppo di alunni (es. gruppo attività musicali - teatrali ecc.) b) durante l' interscuola, la vigilanza viene organizzata in relazione agli spazi di cui la scuola dispone che sono: la palestra e il piazzale esterno circostante la scuola. In questi spazi, gli alunni possono dar vita ad attività ludiche di vario genere. Eventuali palloni da gioco devono essere di proprietà dei ragazzi ed essere depositati all'inizio dell'anno scolastico nel locale adiacente alla portineria e prelevato soltanto durante l'interscuola. Il personale collaboratore scolastico ha cura di vigilare sulle aule durante l’interscuola. Gli alunni non possono accedere nelle stesse se non per particolari esigenze e sempre accompagnati dai docenti, o dal personale collaboratore scolastico in servizio negli spazi dell’interscuola. Gli alunni che non si fermano a mensa, non possono rientrare prima di cinque minuti dalla ripresa delle lezioni. Al suono della campanella, tutti gli alunni salgono in ordine e in silenzio verso i rispettivi piani, accompagnati dagli insegnanti. 10) Uso delle strutture e degli spazi comuni Laboratori Per ciascuno dei laboratori il Collegio dei Docenti designa un insegnante incaricato della conservazione e manutenzione del materiale e delle apparecchiature in dotazione. L’incaricato effettua controlli periodici del laboratorio a lui affidato, riceve le segnalazioni riguardanti l’acquisto di materiale, la conservazione e il buon funzionamento delle apparecchiature, tiene aggiornata la presidenza sull’uso e sulle necessità della struttura. Al fine di evitare intralci nella utilizzazione dei laboratori, l’accesso ai medesimi è organizzato come segue: a) per l’espletamento di regolari attività di insegnamento, viene stilato e affisso, sia all’albo che sulla porta del laboratorio, l’orario settimanale delle lezioni, con l’indicazione dell’ora e della classe interessata all’uso; b) per l’utilizzazione occasionale, invece, è necessario contattare il responsabile del laboratorio, comunicando il giorno di uso, l’ora, la classe e il docente accompagnatore. Non è consentito l’accesso ai laboratori senza la sorveglianza di un insegnante Chiunque faccia uso dei laboratori è tenuto alla buona conservazione dei materiali e delle apparecchiature e al risarcimento dei danni quando gli stessi siano imputabili ad un uso deliberatamente colpevole e la responsabilità sia accertata. I laboratori, inoltre, dovranno essere lasciati sempre in ordine. Biblioteca degli alunni e degli insegnanti Per la gestione e la manutenzione della biblioteca alunni, il Dirigente Scolastico designa annualmente uno o più incaricati. L’accesso alla biblioteca è consentito soltanto nei giorni e nell’orario stabiliti, e in presenza del personale incaricato. I libri prelevati possono essere trattenuti in prestito per un periodo non superiore a 30 giorni. Il prelievo e la restituzione dei libri debbono essere annotati su di un apposito registro. L’alunno che chiede il prestito si assume la responsabilità della buona conservazione del libro e, in caso di mancata restituzione, si assume l’onere di un risarcimento pari al prezzo corrente del libro stesso. La palestra L’attività didattica di Scienze motorie, può essere svolta, oltre che nella palestra grande e piccola, anche nel piazzale esterno, nel Palazzetto dello Sport, di proprietà del Comune, ed in altre strutture che si ritenga opportuno utilizzare nell’arco dell’anno scolastico. La sorveglianza nella palestra/palazzetto e negli annessi locali di servizio è affidata all’insegnante di turno e ad un collaboratore appositamente designato. Quest’ultimo, in particolare, deve vigilare su bagni, spogliatoi e quanto in essi depositato. Al fine di tutelare la salute degli utenti e garantire l’efficienza della struttura, la palestra deve essere sempre in buone condizioni igieniche e il materiale in ordine. L’accesso è consentito soltanto agli alunni forniti dell’equipaggiamento adeguato e rispettosi delle norme igieniche stabilite dagli insegnanti della materia. L’uso degli spazi comuni L’uso degli spazi comuni per lo svolgimento di attività didattiche non deve recare disturbo al normale svolgimento delle lezioni. 11) Norme generali di comportamento Alunni e personale della scuola sono tenuti a rispettare la puntualità E’ vietato fumare nella scuola e nelle aree esterne di pertinenza, ai sensi della recente normativa. Alunni, insegnanti e personale ausiliario, ciascuno per quanto di competenza, hanno cura di tenere puliti e in ordine gli ambienti in cui svolgono la propria attività lavorativa e gli spazi immediatamente adiacenti all’edificio scolastico. Gli stessi si adoperano per la buona conservazione del materiale scolastico. Qualsiasi danno procurato volontariamente, la cui responsabilità sia accertata, deve essere risarcito. Qualora non si trovi il responsabile di un danno arrecato nell’aula, lo stesso viene risarcito dagli alunni di quell’aula. A tutti gli insegnanti viene raccomandato di svolgere la propria funzione didattica, ma anche educativa ogni qualvolta notino dei comportamenti scorretti, anche quando vi siano coinvolti alunni appartenenti a classi diverse dalle proprie e quando i fatti si verifichino non all’interno della scuola, ma nelle sue immediate vicinanze. A tutti, insegnanti, personale ausiliario, genitori, viene altresì raccomandato di tenere un atteggiamento costantemente vigile all’ingresso e all’uscita degli alunni. 12) Le comunicazioni scuola – famiglia All’inizio dell’anno scolastico il Collegio dei Docenti fissa i criteri generali per la compilazione del calendario degli incontri tra insegnanti e genitori, tenendo conto delle proprie esigenze di programmazione e delle proposte fatte dalle famiglie nell’anno precedente. Entro il mese di Ottobre la Scuola provvede a comunicare il calendario a tutti gli alunni, unitamente ad una dichiarazione da far firmare ai genitori per avvenuto ricevimento. Si precisa comunque che, ai fini dei colloqui in orario mattutino come indicato in orario, i genitori dovranno preventivamente prendere appuntamento direttamente con il docente. Le comunicazioni di servizio (scioperi, assemblee, promozione di attività scolastiche ecc.) sono trasmesse con adeguato anticipo tramite diario e debbono essere controfirmate dai genitori per presa visione. Nel caso che la comunicazione sia urgente e l’alunno non abbia provveduto a farne prendere visione ai genitori, la scuola contatta direttamente la famiglia tramite telefono. L’alunno che abitualmente non provvede a riportare a Scuola le comunicazioni controfirmate entro i termini previsti, di qualunque genere esse siano può incorrere in provvedimenti disciplinari. Eventuali reclami ed osservazioni nei confronti dell’istituzione scolastica sono presi in considerazione soltanto se circostanziati e supportati da riscontri oggettivi. Per problemi urgenti la Scuola può convocare i genitori tramite comunicazione scritta, specificando il giorno, l’ora, la persona con cui conferire e la causa della convocazione. Al di fuori degli orari di ricevimento stabiliti, in caso di necessità e urgenza, i genitori possono chiedere un colloquio con gli insegnanti, tramite diario o mezzi di comunicazione più riservati. 13) Visite d’istruzione e uscite didattiche Sono regolate da apposito regolamento. Le comunicazione relative a visite di istruzione da effettuare fuori città, o relative ad attività scolastiche che comportino oneri di spesa (partecipazioni a concerti, a proiezioni di film, a spettacoli teatrali ecc.), debbono essere trasmesse alle famiglie tramite un apposito stampato contenente, oltre a tutte le informazioni necessarie, anche una dichiarazione di assenso o dissenso da sottoscrivere da parte di uno dei genitori. Lo stampato viene distribuito agli alunni, che provvedono a restituirlo nei tempi stabiliti e debitamente firmato, anche nel caso che la famiglia non autorizzi il figlio a partecipare. Qualora le adesioni risultino inferiori ai 2/3 degli alunni componenti la classe, l’attività in questione non può essere svolta. Il versamento delle quote di partecipazione, pertanto, avviene soltanto dopo aver accertato il raggiungimento del suddetto quorum e, in ogni caso, le somme riscosse sono prontamente restituite. Il limite massimo di spesa consentito per effettuare i viaggi di istruzione viene così quantificato: 230, 00 euro pro capite per gli alunni della S.s. di 1°; 350,00 euro pro capite per gli alunni dell’ITE. Nel caso che un alunno, dopo aver dato la propria adesione, non possa più partecipare all’iniziativa, il rimborso della quota versata potrà interessare soltanto le voci di spesa che non saranno effettivamente sostenute. Per i dettagli , in ogni caso si richiama il regolamento gite e viaggi d'istruzione. 14) Adempimenti per il docente Ai sensi del CCNL art.27 comma 5 l’insegnante della prima ora dovrà presentarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni 4. Ogni Docente è tenuto a partecipare alle riunioni del Collegio Docenti, Consiglio di classe, Dipartimento Disciplinare, etc 5. Ogni Docente è tenuto a riportare sul registro di classe l’avvenuta comunicazione delle circolari degli alunni. 6. I Docenti, durante le ore di disponibilità per le supplenze, devono essere reperibili in sala Insegnanti. 7. La richiesta di congedo deve essere presentata di norma il giorno precedente la fruizione ed in ogni caso l’assenza deve essere obbligatoriamente comunicata entro la prima ora di servizio. 8. Nel caso in cui la classe fosse assente per motivi vari, i Docenti sono tenuti a prestare regolare servizio tenendosi a disposizione della Presidenza per eventuali supplenze. 9. I Docenti, potranno consentire l’uscita ad un alunno per volta durante le lezioni e il tempo concesso dovrà essere ragionevolmente limitato. 10. Il registro personale del docente deve essere aggiornato quotidianamente in ogni sua parte. Parimenti va compilato in ogni sua parte il registro di classe. 11. Durante l'intervallo i Docenti vigileranno attentamente nei luoghi assegnati e nel rispetto dei turni di vigilanza con la collaborazione del collaboratore scolastico di servizio. Al suono della campana che decreta la fine dell'intervallo i Docenti di cui sopra faranno rientrare gli alunni nelle rispettive aule. 12. Di ogni verifica scritta bisogna dare comunicazione agli alunni almeno 1 settimana prima dell’espletamento della stessa con annotazione sul Registro di Classe nella giornata ed ora prevista per la prova stessa. Le verifiche devono essere riportate corrette in classe entro le 2 settimane successive. 13. A norma di legge è fatto assoluto divieto di fumare nei locali della scuola . 14. E’ altre sì vietato l’uso del cellulare durante le ore di lezione. 15. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. 16. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe, occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe. 17. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 18. Le ferie potranno essere concesse solo se il docente interessato presenterà un piano delle sue sostituzioni con indicati i docenti-sostituti. 15) Adempimenti per il docente nei confronti degli alunni • Sono considerati ritardi tutte le entrate in classe che si registrano dopo l'inizio delle lezioni. • In caso di reiterate assenze e/o di numerosi permessi di entrata fuori orario (ritardi) il Coordinatore di Classe convocherà e/o avvertirà telefonicamente la famiglia. Al protrarsi di tale situazione verranno presi, dal Consiglio di Classe, provvedimenti disciplinari a carico dello studente; • Le uscite anticipate degli alunni devono essere autorizzate dalla Presidenza ed annotate sul Registro di Classe da parte del Docente; • Il Docente della prima ora di lezione giustifica tutte le assenze, controllandone le firme, annota le assenze del giorno sul registro di classe e su apposito modulo, immediatamente consegnato in segreteria. • Gli studenti potranno uscire anticipatamente solo alla presenza di un familiare riconosciuto; • Le richieste di uscita anticipata fatte telefonicamente non sono concesse; • I docenti e/o i Coordinatori di classe segnaleranno all’Ufficio di Presidenza, per i provvedimenti del caso, gli studenti che: - dopo i vari interventi del coordinatore continuano ad accumulare assenze e/o ritardi ingiustificati o note disciplinari; - non mantengono un comportamento corretto nei confronti dei loro compagni o del personale della scuola; - arrecano danni al patrimonio della scuola; • Le note disciplinari relative alla condotta degli alunni vanno annotate sul registro di classe negli appositi spazi; in presenza di comportamenti GRAVI, gli studenti verranno accompagnati in presidenza per i relativi provvedimenti; • Le note attinenti il profitto degli studenti (scarso impegno, compiti non eseguiti, rifiuto di valutazioni, etc) devono essere scritte sul registro personale dei docenti, verificando che i genitori ne prendano visione sottoscrivendole durante gli incontri; • Tutti i provvedimenti disciplinari, dovranno essere trasmessi protocollati alle famiglie; • Il Consiglio di Classe verrà convocato dal Coordinatore di Classe ogni qualvolta si verifichino le condizioni che richiedano interventi disciplinari immediati. 16) Assemblee studentesche (solo ITE) Gli allievi hanno diritto ad assemblee di classe e assemblee d'Istituto. a)assemblee di classe Le assemblee di classe possono essere richieste al Dirigente Scolastico,mediante apposito modulo, dai rappresentanti con congruo anticipo e a condizione che siano controfirmate dagli insegnanti delle ore interessate. E' consentita un'assemblea di classe al mese per una durata massima di 2 ore durante le ore di lezione. Per ogni assemblea va fatto processo verbale. b)assemblea d'Istituto L'assemblea d'istituto va richiesta al Dirigente Scolastico con congruo anticipo e deve contenere l'ordine del giorno previsto e le firme dei rappresentanti di classe. Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d’istituto. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. Alle assemblee possono assistere, oltre al preside od a un suo delegato, i docenti che lo desiderano. Non si possono tenere assemblee di classe nei laboratori. La richiesta di assemblea ordinaria,recante l'ordine del giorno, va inoltrata al Dirigente Scolastico almeno cinque giorni prima della data di svolgimento e quindici giorni prima nel caso in cui sia prevista la presenza di esperti esterni. L'assemblea, annunciata da apposita circolare del Dirigente Scolastico, si svolge di norma nell'aula magna di P.zza Simoncini. Gli insegnanti in orario sono tenuti al rispetto del proprio orario di servizio. Nel caso in cui l’assemblea si chiudesse prima del termine indicato, gli studenti sono tenuti a tornare in classe dove, effettuato il contrappello, saranno riprese regolarmente le lezioni. 17) Organi collegiali Sono organi collegiali dell’Istituto: Il Consiglio di Istituto (costituito dal Ds e dal Commissario straordinario) Il Collegio Docenti I Consigli di classe Il GLI. Per l’ITE sono eletti 4 rappresentanti di Istituto con funzioni organizzative, propositive e consultive. L’elezione avviene in concomitanza con quella dei rappresentanti di classe. I candidati devono dichiarare la loro disponibilità tramite apposito modulo presso la Segreteria didattica 18) Regolamento di Disciplina degli Alunni 1 Diritti e doveri degli alunni 2 Provvedimenti disciplinari 3 Organo interno di garanzia e ricorsi L'alunno Ha il diritto di Ha il doverte di 5. ad una scuola organizzata e gestita in funzione dei suoi bisogni di formazione e di istruzione; 13. frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio; 6. alla tutela e alla valorizzazione della propria identità personale, culturale, etnica e religiosa e ad una educazione fondata sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dalla Convenzione Internazionale dei diritti del minore, resi concreti nella comunità scolastica, solidale e rispettosa delle diversità; 14. mantenere un comportamento rispettoso nei confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni; 7. Alla libertà di apprendimento intesa come diritto alla buona qualità e efficienza del servizio e alla acquisizione di conoscenze e competenze necessarie all’esercizio dell’ autonomia personale, della cittadinanza e della professione; 8. ad un insegnamento individualizzato, efficace, coerente con lo sviluppo di ciascuno in cicli di studio ben raccordati fra loro; 9. ad una informazione chiara e completa sul funzionamento della scuola, sugli obiettivi didattici e formativi, sui programmi, sui contenuti dei singoli insegnamenti, anche per esercitare la libertà di scelta; 15. partecipare alla vita della scuola con spirito democratico, evitando ogni forma di pregiudizio e di violenza , nel rispetto delle leggi di convivenza civile; 16. osservare le norme di sicurezza previste dal regolamento di istituto; 17. utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici in modo da non arrecare danni al patrimonio scolastico; 18. rispettare l'ambiente scolastico e i suoi arredi; 19. non utilizzare durante le lezioni o le attività didattiche telefonini, giochi elettronici, riproduttori di musica. 10. a ricevere un aiuto personalizzato ad orientarsi sul piano dello studio, delle relazioni umane, delle scelte scolastiche e professionali; 11. a ricevere una valutazione corretta e trasparente nei criteri, nelle forme, nei tempi e nei modi delle sue espressioni; 12. a riunirsi in assemblea. 19) Provvedimenti disciplinari I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità degli alunni che vi possono incorrere e soprattutto al ripristino di rapporti corretti all’interno dell’unità scolastica.La responsabilità disciplinare è personale. Nell’accertamento della responsabilità disciplinare si distingue la situazione occasionale, o la mancanza determinata da circostanze fortuite, dalla mancanza grave la quale indica un costante e persistente atteggiamento lesivo dei diritti altrui e della comunità. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione dell’eventuale danno. Esse tengono conto della situazione personale dell'allievo e delle finalità istituzionali della scuola stessa.In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione di opinioni, purché siano correttamente manifestate e non ledano le opinioni o le libertà altrui. Mancanza Organo competente Mancanza Lieve Ogni singolo docente Mancanza Grave Dirigente Scolastico Mancanza Gravissima Tipo di Mancanza 1. Frequentare irregolarmente le lezioni e non assolvere assiduamente agli impegni di studio 2. Presentarsi in ritardo alle lezioni 3. Non giustificare regolarmente le assenze 4. Disturbare ripetutamente lo svolgimento delle lezioni, impedendo ai compagni di seguire con attenzione 5. Disturbare ripetutamente lo svolgimento delle lezioni nei cambi d’ora e negli spostamenti interni 6. Portare in classe ed utilizzare il telefono cellulare o altri strumenti estranei alla lezione (p.es: lettore Cd, MP3, taglierini, forbici…) 7. Lasciare sporchi i locali adibiti a lezione (sanzione a+b) 8. Non osservare le disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e dell’altrui sicurezza 9. Rovinare attrezzature di laboratorio o materiale vario di proprietà della scuola, sia per negligenza sia per reiterata distrazione 10. Mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole al personale dell’Istituto, oppure ai compagni 11. Imbrattare le pareti dei locali scolastici o rovinare suppellettili, arredi scolastici,etc 12. Persistere in comportamenti o azioni scorrette 13. Uscire dall’ambito dell’Istituto senza autorizzazione 14. Uso reiterato del cellulare durante la lezione 15. Sottrarre beni e/o materiali a danno dei compagni e del personale dell’Istituto 16. Compiere atti di vandalismo su cose 17. Compiere atti di violenza su persone Sanzione a. Ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe, sul registro personale dell’insegnante e sul libretto personale dell’allievo b. Ripristino dei locali N.B Dopo 3 ammonizioni lo studente che persiste nel comportamento scorretto commette Mancanza Grave c. Diffida da parte del Dirigente Scolastico o, a suo parere, può essere applicata la sanzione d. Il provvedimento viene annotato sul registro di classe , sul libretto personale dell’allievo, sul registro personale degli insegnanti (statuto degli studenti) e viene data comunicazione immediata alla famiglia con lettera. Dopo la prima diffida l’unica sanzione applicabile è la d. In ogni caso i danni materiali devono essere risarciti. d. Sospensione dalle lezioni da 1 a 15 giorni e più. In casi gravissimi che mettono a repentaglio Dirigente Scolastico Su proposta del Consiglio di classe l’incolumità delle persone, il D.S oltre a inoltrare denuncia all’autorità giudiziaria, sospende immediatamente lo studente o gli studenti in attesa della convocazione del consiglio di Classe. In ogni caso i danni materiali devono essere risarciti. 20) Organo interno di garanzia e ricorsi Ai sensi dell’art. 5 comma 2 del D.P.R. 249/98 è istituito l’Organo interno di garanzia delle sanzioni disciplinari. Esso è composto dal Dirigente scolastico, due docenti designati dal collegio dei Docenti, da due rappresentanti dei genitori e da uno degli allievi. Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chi vi abbia interesse (genitori, studenti), entro 15 giorni dalla comunicazione. 21) Patto di corresponsabilità Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 21 Novembre 2007, n. 235 (G.U. n. 293 de18.12.2007),visto l’art. 2 del suddetto Decreto che dispone: “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e d al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastico”;vista la nota del MIUR Prot. n. 3602/PO del 31/7/2008;vista Comunicazione U.S.R. per l'Umbria (Prot. n. AOODRUMO U. 8230 C/27) – 9.09.2008;il Dirigente Scolastico,sentita la commissione nominata dal Collegio dei Docenti e vista la delibera del C.d.I. del 24 novembre 2009 ha emanato il PATTO DI CORRESPONSABILITA' che sarà sottoscritto da tutti i genitori e solo dagli allievi dell'ITE e impegna la scuola, la famiglia e gli allievi. Il patto è parte integrante di questo regolamento. 22) La valutazione La valutazione degli allievi si avvale dei seguenti interventi: - Valutazione diagnostica ( test di ingresso, continuità didattica con la scuola elementare e scuola media) formativa e finale - Attuazione di iniziative capaci di fornire agli alunni gli strumenti necessari per operare in modo responsabile le scelte successive al conseguimento del diploma di scuola media ( test di approfondimento della conoscenza di sé, test attitudinali, coordinamento con le scuole superiori, università, scuole post diploma, incontri con esperti del mondo del lavoro ) - Progettazione di itinerari specifici e attività di recupero - Prove di verifica mirate a misurare il grado di acquisizione delle competenze stabilite nelle programmazioni - Prove di esame Prende in considerazione i seguenti elementi: - ituazione di partenza - Progressi nella maturazione complessiva- Livello di approfondimento delle competenze - Continuità ed intensità dell’impegno e della partecipazione- Curriculum scolastico e prove d’esame Tempi: iniziale, in itinere, al termine di ogni quadrimestre, conclusiva. ALLEGATO B PATTO DI CORRESPONSABILITA’ TRA SCUOLA E FAMIGLIA La scuola si impegna a: NORME GENERALI • Proporre una Offerta formativa attenta ai bisogni degli studenti, delle famiglie e del territorio. • Favorire il successo formativo di ciascuno studente. • Promuovere iniziative mirate a favorire l’accoglienza, la continuità educativa e l’orientamento formativo. • Favorire la piena integrazione di tutti gli studenti con riguardo particolare a quelli con bisogni educativi speciali. • Informare sull’andamento didattico e disciplinare dell’alunno in modo puntuale e trasparente. • Rafforzare il senso di responsabilità e garantire l'osservanza delle norme che regolano la vita dell’Istituto e garantiscono la sicurezza. • Controllare la frequenza alle lezioni tenendo informate le famiglie. • Prevenire e controllare fenomeni di bullismo, vandalismo, tentativi di diffusione di sostanze stupefacenti. La famiglia si impegna a: • Aiutare il figlio ad organizzare gli impegni di studio e le attività extrascolastiche in modo adeguato e proporzionato. • Stimolare il proprio figlio a fissare obiettivi tali da raggiungere un adeguato bagaglio culturale e professionale. • Risolvere eventuali conflitti o situazioni problematiche attraverso il dialogo e la fiducia reciproca nel rispetto e nella valorizzazione dell’istituzione scolastica. • Rispettare le regole per il buon funzionamento della scuola. • Accedere regolarmente al registro elettronico per prendere visione dell’andamento scolastico del proprio figlio e delle comunicazioni della Scuola. • Firmare sempre e tempestivamente tutte le comunicazioni per presa visione, valorizzandone l’importanza. • In caso di impossibilità a partecipare alle riunioni fare riferimento ai rappresentanti di classe. • Far riflettere il proprio figlio sul comportamento da adottare in una comunità. • Evitare che il proprio figlio porti a scuola il cellulare o altri apparecchi elettronici. Qualora si rendesse indispensabile far portare a scuola il cellulare, ricordare al figlio che non può essere usato durante la permanenza a scuola, ma soltanto all’uscita dall’edificio. • Per qualsiasi comunicazione urgente far riferimento alla segreteria della scuola. Lo studente si impegna a: • Organizzare in modo responsabile il proprio lavoro in orario mattutino e pomeridiano. • Collaborare con i docenti nel raggiungimento degli obiettivi formativi previsti. • Frequentare la scuola regolarmente e con puntualità. • Portare a scuola tutto il materiale necessario alle lezioni. • Eseguire i lavori assegnati a casa e consegnarli con puntualità. • Aiutare i compagni in difficoltà. • Avere rispetto delle persone, delle cose, e dell’ambiente scolastico e rispettare le norme di comportamento previste dal regolamento d’Istituto. • Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle classi o nella scuola ed eventuali disservizi. • Adottare un abbigliamento consono all’ambiente. • Evitare di portare a scuola il cellulare o altri apparecchi elettronici il cui valore non potrà essere risarcito in caso di furto o smarrimento. • Qualora necessari, tenerli spenti • Accettare le eventuali sanzioni per il comportamento inadeguato come stabilito dal Regolamento d'Istituto. • Risarcire l’eventuale danno arrecato. • Controllare che l’abbigliamento sia decoroso e adeguato al luogo. • Accettare le eventuali sanzioni per il comportamento inadeguato come stabilito dal Regolamento d'Istituto. • Risarcire l’eventuale danno arrecato. PARTECIPAZION E • Garantire le migliori condizioni organizzative per strutturare un rapporto efficacemente collaborativo con le famiglie. • Prendere in considerazione le proposte dei genitori e degli alunni. • Informarsi costantemente del percorso didattico educativo svolto a scuola. • Partecipare agli incontri scuola – famiglia. • Partecipare con motivazione alle iniziative della scuola. • Favorire la comunicazione tra scuola e famiglia, aggiornando i genitori di volta in volta sul profitto e sul percorso didatticoeducativo. • Consegnare le comunicazioni ufficiali della scuola con tempestività, riportandole debitamente firmate. • Garantire la puntualità dell’inizio e dello svolgimento delle lezioni . • Garantire la regolarità della frequenza scolastica. • Rispettare l’orario di ingresso. • Limitare al minimo indispensabile le uscite o le entrate fuori orario. • Giustificare sempre e tempestivamente eventuali assenze o ritardi. • Rispettare l’orario di ingresso. • Limitare al minimo indispensabile le uscite o le entrate fuori orario. • Giustificare sempre e tempestivamente eventuali assenze o ritardi. • Verificare l’adempimento delle consegne ricevute quotidianamente per abituare l’alunno ad una corretta responsabilità, segnalando l’inadempimento tramite apposita comunicazione. • Distribuire e calibrare i carichi di studio nell’arco della settimana. • Programmare le verifiche in tempi sufficientemente ampi. • Spiegare i criteri della valutazione delle verifiche. • Intervenire col recupero nelle aree in cui gli alunni sono più carenti. • Provvedere alla correzione delle prove di verifica indicativamente entro due settimane, attivando anche processi di autovalutazione. • Mostrare interesse per l’attività scolastica del figlio. • Controllare che il proprio figlio abbia eseguito i compiti assegnati. • Aiutarli nell’organizzazione del lavoro scolastico a casa. • Segnalare ai docenti eventuali difficoltà scolastiche. • Evitare di sostituirsi ai figli nell’esecuzione dei compiti. • Collaborare con gli insegnanti per potenziare la coscienza delle proprie risorse e dei propri limiti. • Studiare in modo responsabile con l’intento di misurarsi con le proprie personali capacità. • Adempiere alle consegne con puntualità. • Prepararsi adeguatamente alle verifiche. • Conoscere i criteri di valutazione adottati. • Collaborare con gli insegnanti nell’attività di recupero. PUNTUALITA' COMPITI E VALUTAZIONE • Monitorare l’andamento scolastico dell’alunno attraverso la compilazione di due pagellini (novembremarzo) e la consegna della scheda di valutazione (febbraio-giugno). • Informare i genitori mediante colloqui individuali al mattino e due colloqui collegiali pomeridiani durante l’anno scolastico (dicembre-aprile). ALLEGATO C Regolamento viaggi d’istruzione (Approvato dai Collegi Docenti del 28-29/10/2014 e dal Consiglio di Istituto dell’8/11/2014) La C.M. n. 623 del 2/10/96, in materia di visite e di viaggi d’istruzione non prescrive più regole e procedure vincolanti di derivazione ministeriale. Secondo la normativa vigente viene demandata all’autonomia delle singole Istituzioni scolastiche (D.P.R. n. 275 del 1999) la definizione delle regole di progettazione, programmazione e le modalità di svolgimento di visite e viaggi, nell’ambito di uno specifico Regolamento, deliberato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio di Istituto. Art.1 – Finalità Uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione sono parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) e momento di apprendimento, comunicazione e socializzazione. Art.2 – Definizioni Le uscite didattiche si effettuano entro i confini del territorio comunale in orario scolastico. Le visite guidate si compiono in orario scolastico e possono riguardare visite ad aziende, mostre, monumenti, musei, gallerie, parchi naturali, località di interesse storico artistico o naturalistico fuori del territorio comunale. I viaggi di istruzione hanno lo scopo di favorire una migliore conoscenza del nostro Paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali, storici e folcloristici. Si svolgono nell’ambito di una o più giornate. Art. 3 - Organi competenti Il piano delle uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione è approvato dagli organi collegiali della scuola, dal Consiglio di Istituto, dal Collegio Docenti e dai Consigli di classe entro Novembre. Il Dirigente Scolastico ha la delega ad autorizzare uscite didattiche/visite guidate, non prevedibili ad inizio anno, oltre i termini stabiliti. Art. 4 - Accompagnatori I docenti accompagnatori devono far parte del Consiglio della classe che effettua l’uscita/visita/viaggio. Non possono essere approvati uscite/viste/viaggi senza che vengano individuati i docenti accompagnatori. Deve essere previsto inoltre almeno un docente accompagnatore supplente che all'occorrenza sia pronto a sostituire un collega che, per gravi e imprevisti motivi, non sia in grado di intraprendere l’uscita/visita/viaggio. E' prevista la presenza di almeno un docente ogni quindici studenti e nel caso di alunni disabili si designa, in aggiunta al numero degli accompagnatori, anche l'insegnante dì sostegno, o di altra disciplina, per garantire una sorveglianza più mirata. Non è ammessa se non in casi eccezionali la partecipazione dei genitori. Tutti i partecipanti devono essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni. Al termine del viaggio i docenti stenderanno una relazione in merito al raggiungimento degli obiettivi, al comportamento degli alunni, alla qualità dei servizi. Art. 5 – Limiti e tetti Il numero dei giorni da dedicare complessivamente ad uscite didattiche visite guidate e viaggi di istruzione nell’arco di un anno scolastico è di sei per ogni classe. Per le classi prime della scuola secondaria di primo grado non sono previsti viaggi superiori ad un giorno. Il consiglio di Istituto fissa annualmente i limiti di spesa per i viaggi di istruzione. La scuola, in base alle disponibilità, può integrare con proprie risorse le spese necessarie per l’effettuazione del viaggio. Gli alunni che hanno versato la quota di adesione, in caso di sopravvenuta impossibilità a partecipare, hanno diritto alla rimborso sulla base delle normative che regolano i contratti con le agenzie. Art. 6 – Norme comuni In anticipo rispetto al loro svolgimento, i genitori vengono informati con apposita comunicazione scritta sulle finalità del viaggio, sul programma, sui docenti accompagnatori, sulla presenza di eventuale personale esperto, sui mezzi di trasporto utilizzati e sui costi. Sulla base di questi elementi i genitori autorizzano o non autorizzano per iscritto il figlio alla partecipazione. In nessun modo è consentita la partecipazione degli alunni ad uscite visite e viaggi senza l’acquisizione dell’autorizzazione dei genitori. Gli alunni che non vi prendono parte frequentano regolarmente la scuola, anche in classi parallele o prossime di grado. Non possono essere autorizzate uscite visite e viaggi se non partecipano almeno i ¾ degli alunni della classe. ALLEGATO E PIANO DI EMERGENZA Il Piano d'Emergenza è l'insieme delle misure da attuare per affrontare la situazione in modo da prevenire ulteriori incidenti, evitare o limitare i danni per l'integrità e la salute dei lavoratori o delle persone eventualmente coinvolte nell'ambiente di lavoro, arrivando ad attuare, se necessario, il relativo piano d'evacuazione totale dei locali. Il piano di emergenza è rivolto a tutti coloro che, per ragioni diverse, vengono a trovarsi all’interno dell’edificio scolastico e in una qualsiasi parte di esso: alunni, personale scolastico, genitori e altri soggetti. I contenuti del piano di emergenza sono vincolanti e, in caso di necessità, tutti hanno l’obbligo di attenervisi per non mettere a rischio la propria incolumità e quella degli altri. DISPOSIZIONI GENERALI SITUAZIONE DI EMERGENZA Chiunque si accorga di una situazione di pericolo deve darne immediatamente comunicazione al dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze. Se la situazione di pericolo è rappresentata da un incendio o da un infortunio/malore, contemporaneamente deve essere avvertito il personale addetto all’antincendio/primo soccorso. EVACUAZIONE Il segnale di evacuazione viene dato con un suono prolungato della campanella. Al momento del segnale tutti devono: − − − − − Interrompere qualsiasi attività; Lasciare gli oggetti personali dove si trovano; Seguire le vie di fuga prestabilite Non usare mai l’ascensore Raggiungere l'area di raccolta assegnata In particolare: Gli alunni devono: − Mantenere la calma, non spingersi, non correre, non urlare; − Uscire ordinatamente incolonnandosi dietro gli apri-fila − Procedere in fila indiana tenendosi per mano o con una mano sulla spalla di chi precede − Rispettare le precedenze derivanti dalle priorità dell'evacuazione I docenti devono: − effettuare l’evacuazione della loro classe − prendere il foglio giornaliero delle presenze e il modulo di evacuazione − arrivati all'area di raccolta, acquisire, la presenza dei loro studenti e trascriverla nell’apposito modulo (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendere tutte le informazioni necessarie e trasmetterle al dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze) Gli studenti apri-fila devono seguire il docente nella via di fuga stabilita, guidando i compagni alla loro area di raccolta. Gli studenti chiudi-fila devono verificare da ultimi la completa assenza di compagni nella classe evacuata e chiudere la porta (una porta chiusa è segnale di classe vuota). Il personale ata del piano deve: − controllare che nelle aule/laboratori o ai bagni non sia rimasto nessuno; − dirigersi verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto. Gli alunni disabili devono essere aiutati nell’ordine: − Dall’insegnante di sostegno − Dall’educatore − Dal docente della classe − Da un compagno/compagni appositamente individuato/i (solo S.s. di 2° grado) Una volta raggiunto il luogo di raccolta è necessario restare uniti in modo da facilitare l’appello che verrà fatto dai docenti. Terminate tutte le operazioni attendere disposizioni dal dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze/coordinatore delle emergenze senza muoversi dal punto di raccolta. N.B. Gli alunni che, al momento dell’ evacuazione si trovano in un qualsiasi punto dell’edificio fuori della classe, si devono aggiungere alla prima fila che incontrano e raggiungere con essa il punto di raccolta. A questo punto comunicheranno al docente di quella fila la loro presenza e il docente la comunicherà a sua volta al collega che aveva in carico l’alunno. Il personale che, al momento dell’ evacuazione, si trova fuori del proprio posto di lavoro (spazi comuni, aula docenti, toilette,…), deve recarsi al punto di raccolta più vicino. Le persone esterne, durante l’evacuazione, devono essere accompagnate dal personale con il quale si trovano al momento dell’allarme o dal personale a loro più vicino in quel momento. IN CASO DI EVACUAZIONE PER INCENDIO RICORDARSI DI: camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga. Se i corridoi e le vie di fuga non sono percorribili o sono invasi dal fumo, non uscire dalla classe, sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti possibilmente bagnati; segnalare la propria presenza dalle finestre. DISPOSIZIONI SPECIFICHE NORME PER INCENDIO Chiunque si accorga dell’incendio: − avverte le persona addette e il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze; − il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze si reca sul luogo dell’incendio e dispone lo stato di preallarme Questo consiste in: − interrompere immediatamente l’erogazione di gas dal contatore esterno − dare il segnale di evacuazione − se l'incendio è di vaste proporzioni, avvertire i VVF e se del caso il Pronto Soccorso − avvertire i responsabili di plesso che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione − coordinare tutte le operazioni attinenti Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze dispone lo stato di cessato allarme che consiste in: – dare l'avviso di fine emergenza – accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci – arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori – far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare: che non vi siano lesioni a strutture portanti, che non vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, macchinari). Chiedere eventualmente consulenza a VVF, tecnici – avvertire (se necessario) compagnie Gas, Energia elettrica In caso di evacuazione tutte le persone presenti nell’edificio devono seguire le disposizioni generali. NORME PER EMERGENZA SISMICA Al momento della scossa tutti devono cercare riparo mettendosi sotto i banchi/tavolo o, se questo non è possibile, lungo le pareti perimetrali, lontano dalle finestre. Il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze in relazione alla dimensione del terremoto deve: − valutare la necessità dell'evacuazione immediata con il segnale di stato di allarme ed effettuare una verifica preliminare dell’edificio e della fruibilità dei percorsi di esodo, anche al fine di valutare se ci sono le condizioni per effettuare l’evacuazione − interrompere immediatamente l’erogazione del gas e dell'energia elettrica − avvertire i responsabili di plesso che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione − coordinare tutte le operazioni attinenti In caso di evacuazione tutte le persone presenti nell’edificio devono seguire le disposizioni generali facendo attenzione, durante gli spostamenti, ad eventuale materiale che ingombri il pavimento. Nello scendere le scale si deve rimanere vicino alla parete. All’esterno rimanere lontani da strutture che potrebbero cadere (cornicioni, lampioni,...) NORME PER EMERGENZA ELETTRICA In caso di black-out il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze dispone lo stato di preallarme che consiste in: − verificare lo stato del generatore EE, se vi sono sovraccarichi eliminarli − azionare generatore sussidiario (se c’è) − telefonare alla società fornitrice dell’energia elettrica − disattivare tutte le macchine eventualmente in uso prima dell’interruzione elettrica NORME PER SEGNALAZIONE DELLA PRESENZA DI UN ORDIGNO Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione: non si avvicina all’oggetto, non tenta di identificarlo o di rimuoverlo; avverte il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze che dispone lo stato di allarme che consiste in: − evacuare immediatamente l’edificio − telefonare immediatamente alla Polizia − avvertire i VVF e il Pronto Soccorso − coordinare tutte le operazioni attinenti NORME PER EMERGENZA TOSSICA O CHE COMPORTI IL CONFINAMENTO In caso di emergenza per nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio, ed evacuare solo in caso di effettiva necessità. Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza e alla salvaguardia dell’incolumità degli alunni. Il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze deve: − tenere il contatto con gli Enti esterni, per decidere tempestivamente se la durata del rilascio è tale da consigliare l’immediata evacuazione o meno. (In genere l’evacuazione è da evitarsi) − aspettare l’arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse − In caso di sospetto di atmosfera esplosiva interrompere l’erogazione di energia elettrica e non usare i telefoni I docenti devono: − chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, le prese d’aria presenti in classe − assegnare agli studenti compiti specifici per la preparazione della tenuta dell’aula, come sigillarne gli interstizi con stracci bagnati − attendere disposizioni sull’eventuale evacuazione − curare la protezione degli alunni disabili Gli studenti devono stendersi a terra e tenere una straccio possibilmente bagnato sul naso. NORME PER ALLAGAMENTO Chiunque si accorga della presenza di acqua: avverte il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme che consiste in: − interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno − aprire interruttore energia elettrica centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione elettrica − avvertire i responsabili di piano che comunicheranno alle classi la interruzione di energia elettrica − telefonare all‘ Azienda Gas Acqua − verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in strade o edifici adiacenti) Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile, ecc.) il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze dispone lo stato di cessato allarme, una volta isolata la causa e interrotta l’erogazione dell’acqua che consiste nel dare l'avviso di fine emergenza e nell’ avvertire l’ Azienda Gas Acqua. Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze dispone lo stato di allarme che consiste in: − avvertire i vigili del fuoco − ordinare l’evacuazione. PROCEDURA DI ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO La procedura di pronto soccorso viene attivata in occasione del verificarsi dello scenario “Infortunio o malore”: a. chi assiste ad un infortunio o ad un malore, oppure la persona che si fa male o si sente male chiama o fa chiamare immediatamente un addetto Pronto Soccorso in servizio in quel momento, individuandolo attraverso gli elenchi esposti in diversi punti dell’istituto b. l’addetto chiamato prende la valigetta di PS e si porta dalla persona bisognosa, al fine di valutare la gravità della situazione c. nel valutare la gravità del caso, l’addetto PS si attiene ad una delle seguenti tre tipologie di intervento: • Procedura A (caso grave e urgente) – telefona all’118, attiva un secondo addetto (se presente), attua le misure di PS, attiva la portineria/collaboratore scolastico ad accogliere l’autoambulanza e avvisa o fa avvisare il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze. • Procedura B (caso grave ma non urgente) – attua le misure di PS, accompagna o dispone il trasporto dell’infortunato al Pronto Soccorso Ospedaliero (in alternativa telefona o fa telefonare ai familiari o ai parenti dell’infortunato perché possano venire prontamente a prelevarlo) e avvisa o fa avvisare il dirigente scolastico/coordinatore delle emergenze. • Procedura C (caso non grave né urgente) – attua le misure di PS, trattenendo eventualmente l’infortunato finché non ne sussiste più la necessità.