basse temperature
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Giornata tecnica su Mosca della frutta, Mosca delle ciliegie e Drosophila suzukii Mosca della frutta: esperienze di lotta nell’Italia meridionale Arturo Caponero [email protected] Servizio Difesa Integrata Area Servizi di Sviluppo Specialistici Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura Regione Basilicata 25 marzo 2013, Vignola Mosca mediterranea della frutta o Medfly Ceratitis capitata (Wiedemann) Area di origine: Nord Africa La presenza di Ceratite in Europa è stata segnalata solo a metà ‘800 (Malaga, 1842; Calabria 1863) Argania spinosa Piante ospiti Specie polifaga ma esclusivamente carpofaga Oltre 250 specie attaccate, appartenenti ad 80 famiglie botaniche Livello di suscettibilità diverso tra specie e varietà Colture suscettibili più importanti in Italia meridionale: -Agrumi; -Drupacee; -Actinidia; -Uva da tavola. Colture «secondarie» in Italia meridionale: -Pomacee (Melo, Pero, Nespolo, Cotogno); -Fico; -Fico d’India. Fitofago da quarantena, per la sua pericolosità e polifagia: Necessità del «cold treatment» per l’esportazione in vari Paesi. Piante ospiti Bioetologia Specie omodinama, a sviluppo continuo, senza diapausa. Quindi: -In zone a inverni miti sverna anche da adulto o da larva nei frutti; -In zone a inverni freddi sverna da pupa nel terreno (ma ci sono anche le colture invernali in serra). Limiti termici inferiori - T medie < 10°C per i 3 - 4 mesi invernali ne impedisc ono l’acclimatazione. - con T < 15°-16°C non avviene l’ovideposizione - gli adulti sopportano T -5°C per poche ore -T < 9°C bloccano l’attività degli adulti I limiti termici sono utilizzati nei trattamenti devitalizzanti con il freddo (cold treatment: 0-2°C per 10-16 gg) Bioetologia La Mosca «napoletana» Laboratorio: 13 generazioni Aria aperta: 6 generazioni Ciclo annuale di Ceratite in laboratorio (sinistra) e in gabbie in piena aria (destra), presso Napoli (Fimiani, 1989). Bioetologia Il numero di generazioni /anno è in funzione del clima ma anche della disponibilità di frutti maturi. In Italia Meridionale Fichi, F. d’india, Kaki, Uva Agrumi Albicocche, pesche, nespole Susine Bioetologia Il numero di generazioni /anno è in funzione del clima ma anche della disponibilità di frutti maturi. In Italia Meridionale Calendario di maturazione di nuove varietà di agrumi in diffusione in Italia Bioetologia Degli Adulti - Sex ratio: 1 a 1 - Maturità sessuale in 4-7 gg (estate), 10-12 (autunno) - Alimentazione: sostanze zuccherine e (> per femmine vergini) azotate - Costumi sessuali: Maschio tendenzialmente poligamo Femmina tendenzialmente monogama Feromoni sessuali emessi dal maschio (complessi segnali chimici tra «corteggiamento» e ovideposizione) - Spostamento di gruppi di Ceratite «a sciami» - Esplorazione del territorio in ricerca di piante ospiti, preferenzialmente dal lato più soleggiato (sud, sud-est) Dalla primavera all’autunno: -Accavallamento delle generazioni; -Aumento esponenziale della popolazione; -Colonizzazione graduale del territorio dalle aree più calde a quelle più fresche (pianura => collina => bassa montagna) Massimo potenziale biotico a fine estate – inizio autunno, fino al collassamento ai primi freddi. Bioetologia Rapporti Fitofago - Pianta ospite Scelta dei frutti: -Stimoli visivi (dimensione e colore), olfattivi e tattili, con prevalenza dei primi e preferenza dei frutti più grossi; -Femmina deponente dotata di memoria breve; -Risposta diversa delle femmine vergini e delle ovideponenti agli stimoli olfattivi; -In genere, suscettibilità dei frutti da preinvaiatura a maturazione. Attività larvale: -Le larve sgusciate tendono subito ad infossarsi nella polpa; -Consistenza, grado zuccherino, acidità della polpa possono condizionare la vitalità larvale; -Per gli agrumi, ghiandole oleifere, spessore dell’albedo (il limone è praticamente resistente). Fattori naturali di contenimento delle popolazioni Fattori climatici: •Clima molto caldo e asciutto •T > 39°C e bassa U.R. => alta mortalità degli adult i •T > 34-37°C e bassa U.R del terreno => alta mortali tà delle pupe •In inverno, alta umidità del terreno => alta mortalità delle pupe Funghi Entomopatogeni: •Beauveria bassiana; •Metarrhyzium anisopliae. Fattori naturali di contenimento delle popolazioni Entomofagi: Numerosi (braconidi, scelionidi, calcididi, ecc.) in area di origine, introdotti anche in Italia (Silvestri) ma con scarso successo. Uno dei fattori limitanti all’attività dei parassitoidi: grosse dimensioni dei frutti rispetto a quelli tipici dell’area di origine (es. argan). Strategie di controllo Negli ambienti meridionali il contenimento della Ceratite sotto la soglia di danno economico richiede interventi diretti per molte varietà/specie agrumicole, per il Pesco tardivo, per il Kaki e – occasionalmente – per altri fruttiferi. In generale, le strategie tendono a monitorare precocemente la presenza dell’insetto e il livello di infestazione ed a tenere bassa la sua popolazione. Mezzi di controllo •Lotta autocida (o del maschio sterile) •Mezzi chimici (Adulticida o Larvicida) •Mezzi biologici (prevalentemente Adulticidi) Fattori che condizionano le strategie di controllo: -Specie e varietà (+/- suscettibili; epoca di maturazione) -Regime di gestione (integrato o biologico) -Destinazione del prodotto -Redditività della coltura Strategie di controllo Il monitoraggio Prevalgono le trappole collose innescate con trimedlure, che attira selettivamente (prevalentemente) i maschi . L’alfa-copaene è da 5 a 8 volte più attrattivo del trimedlure ma non è commercializzato. Trappole «a tettuccio», «a pagoda», cromotropiche. Corretto posizionamento delle trappole: A 1,5-2 m sul lato soleggiato (Sud) della chioma. N°adeguato alla superficie da monitorare. Strategie di controllo Il monitoraggio Il «problema» della soglia. «Su agrumi: -40-50 ind./sett. in invaiatura; -20 i ind./sett. in maturazione, -10 ind./sett. in fase di sovramaturazione». (Ortu et al., 2005) D.P.I. Basilicata 2013, Agrumi – Mosca mediterranea «Intervenire sull’intera superficie quando si registrano catture pari a 20 adulti/trappola/settimana e/o le prime punture sui frutti». - Le trappole sono affidabili per individuare precocemente la presenza degli adulti. - Individuare correlazioni tra consistenza delle catture e livello di infestazione è impresa ardua (per esperienza empirica e prove sperimentali). Strategie di controllo Mezzi chimici Classi chimiche disponibili (Gruppi IRAC-MoA) 1.Piretroidi (3-A): cipermetrina, cialotrina, deltametrina, etofenprox 2.Esteri fosforici (1-B): fosmet, clorpirifos-metile, clorpirifos-etile 3.Neonicotinoidi (4-A): acetamiprid, thiamethoxam, thiacloprid, imidacloprid 4.Spinosine (5): spinosad, spinetoram 5.IGR (15): lufenuron Ieri: Lotta chimica a calendario da preinvaiatura a preraccolta. Prevalente lotta larvicida con prodotti citotropici e persistenti (dimetoato). Possibile lotta adulticida con le esche proteiche avvelenate. Oggi: Lotta integrata o biologica (a calendario) da (prima della) preinvaiatura a preraccolta. Prevalente lotta adulticida con recenti disponibilità di prodotti larvicidi. Strategie di controllo Mezzi chimici Esteri fosforici (1-B): fosmet Dosi alte, abbastanza residuale, leggermente citotropico, non persistente, ampio spettro Periodo di carenza: Agrumi Pesco e Albicocco Susino Ciliegio 30 gg 28 gg 14 gg 10 gg Neonicotinoidi (4-A): acetamiprid, thiamethoxam, thiacloprid, imidacloprid Sistemici ascendenti, spettro +/- ampio, p.c. medio su drupacee, registrazione limitata su alcune colture. Formulazioni particolari. Periodo di carenza: Agrumi Drupacee 21-14 gg 28-21-14 gg Strategie di controllo Mezzi chimici Piretroidi (3-A): cipermetrina, cialotrina, deltametrina, etofenprox Di contatto, p.c. breve o medio, scarsa persistenza, utili in interventi di chiusura o tra più turni di raccolta. Rilevata attività repellente di etofenprox per la Ceratite su agrumi; registrato su molte colture minori. Spinosine (5): spinosad, spinetoram Agisce per ingestione IGR (15): lufenuron E’ un inibitore della biosintesi della chinina (regolatore della crescita) Impiego esclusivo come insetticidi per esche Strategie di controllo Mezzi biologici Trappole per la cattura massale (o «massiva») Meccanismi di attrazione: -Parasessuale (trimedlure); -Alimentare (sostanze azotate più o meno «odorose»); -Cromatici (Giallo). Strategie di controllo Mezzi biologici Sistemi «attract and kill» Meccanismi di attrazione: -Parasessuale (trimedlure); -Alimentare (sostanze azotate più o meno «odorose»); -Cromatici (Giallo). Strategie di controllo Mezzi biologici Sistemi «attract and sterilize» (Address di Syngenta) La trappola è attivata con lufenuron (IGR) che non uccide ma sterilizza sia i maschi che le femmine (entrambi attratti anche da n-methilpirrolidine). Strategie di controllo Mezzi biologici Sistema «attract and kill» senza supporto (Spintorfly di Dow) Una esca attrattiva per entrambi i sessi attivata con spinosad, distribuita a dosi ridotte (2-3 l/Ha) direttamente sulla vegetazione. Praticità di distribuzione, ridottissime dosi di s.a., registrato su colture minori ma non su drupacee. Permette di creare migliaia di stazioni di attrazione => adatto anche per superfici modeste. Soggetto a dilavamento ed ad applicazioni ripetute a calendario. Strategie di controllo Mezzi biologici Cattura massale e «attract and kill» Vantaggi -Utilizzabili in agricoltura biologica; -Possibile integrazione con altri mezzi chimici o biologici; -Non soggetti a dilavamento (tranne Spintorfly); -Facile applicazione. Criticità -Costo; -Durata dell’attività attrattiva e insetticida; -Limitazione delle stazioni di attrazione/ha; -Necessità di agire su ampie superfici; -Spintorfly particolarmente adatto alle drupacee (su cui non è registrato) Strategie di controllo Mezzi biologici Funghi entomopatogeni E’ registrato sulla maggior parte delle colture un ceppo di Beauveria bassiana anche contro la Ceratite. Azione prevalentemente repellente del fungo o delle spore in germinazione nei confronti delle femmine ovideponenti. Necessità di un ambiente non eccessivamente caldo e secco. Rischio di dilavamento. Strategie di controllo Mezzi biologici Caolino Noto effetto deterrente/repellente su ditteri tefritidi (es. mosca delle olive) e Ceratite. Azione repellente prevalentemente a livello tattile sulle femmine ovideponenti. Rischio di dilavamento ed imbrattamento dei frutti. Utilizzabile solo su prodotti destinati all’industria (percoche, prugne) o che vengono sottoposti a preventivo lavaggio (es. alcuni agrumi). Strategie di controllo Mezzi biologici Su colture non fortemente suscettibili, in aree con popolazioni non elevate, in annate favorevoli alla Ceratite (estati siccitose con «colpi di calore»), i mezzi biologici possono essere sufficienti da soli a contenere la mosca sotto soglie di danno economico. Negli altri casi possono costituire integrazioni utili al controllo chimico. Strategie di controllo integrato sulle principali colture suscettibili alla Ceratite nel Sud Italia Monitoraggio con trappole al trimedlure prima che i frutti diventino recettivi per valutare la presenza degli adulti (indicazione qualitativa, non quantitativa). In genere si parte da fine maggio – giugno. Applicazioni di trappole, sistemi attrattivi o trattamenti bio (caolino o B. bassiana) per mantenere bassa la popolazione, prima della suscettibilità dei frutti. Eventuali trattamenti insetticidi in preinvaiatura, con prodotti a maggiore p.c., che eventualmente possono controllare altri fitofagi (es. Empoasca su agrumi, Cidie su drupacee) e con effetto anche larvicida (es. neonicotinoidi). In vicinanza della maturazione, in condizioni favorevoli alla Ceratite, applicazione di insetticidi a minore p.c. (es. etofenprox o piretroidi). Strategie di controllo integrato sulle principali colture suscettibili alla Ceratite nel Sud Italia Dopo le prime piogge di agosto e l’abbassamento delle temperature, tra settembre e ottobre, tra la IV e la V generazione, la popolazione della mosca «esplode». Strategie di controllo integrato sulle principali colture suscettibili alla Ceratite nel Sud Italia La difesa di colture autunnali, come i percochi «settembrini» o l’agrume satsuma, è la più problematica, per la forte pressione del fitofago. Agrume cv satsuma Percoco cv Baby Gold 9 2012 Strategie di controllo integrato sulle principali colture suscettibili alla Ceratite nel Sud Italia Nel Meridione si riesce a controllare a livelli accettabili i danni da Ceratite su agrumi, percochi, kaki, fichi… … a maggior ragione ritengo che possiate farlo voi. Si ringrazia il Dott. Nando Baldacchino dell’ENEA per le utili informazioni fornite.