CAS in Conoscenza di sé e( ) cura dell`altro `
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CAS in Conoscenza di sé e( ) cura dell`altro `
Responsabile del corso Lorenzo Pezzoli, docente e ricercatore SUPSI Date 5 marzo; 2 aprile; 28 maggio; 4 settembre; 21 ottobre, 3 dicembre 2015; 15 gennaio; 18 marzo; 22 aprile; 10 giugno; 30 settembre; 19 ottobre; 23 novembre; 22 dicembre 2016 Orari 09.00-12.20, 13.20-16.40 Luogo SUPSI, Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale, Manno Iscrizioni Entro il 6 febbraio 2015 inoltrando al segretariato della Formazione continua dipartimentale – tramite e-mail (vedi informazioni amministrative) – i propri dati personali e di contatto (nome e cognome, indirizzo e-mail e numero di telefono) e menzionando il percorso formativo in questione: “Cura di sé e cura dell’altro”. Una volta ricevute queste prime informazioni, il segretariato prenderà contatto con gli interessati per ultimare la procedura di iscrizione tramite la richiesta della documentazione necessaria. Costo CHF 4’000.Singoli moduli 1, 2 e 3: CHF 1’500.-/modulo Osservazioni Al termine del CAS è richiesta la presentazione di un lavoro finale con discussione orale per il riconoscimento dei 10 crediti ECTS. È prevista la certificazione ai singoli blocchi tematici con la presentazione di un testo scritto inerente l’area frequentata: modulo 1: l’incontro; modulo 2: l’accoglienza; modulo 3: l’attesa. Informazioni amministrative SUPSI, Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale Stabile Piazzetta, Via Violino 11, CH-6928 Manno T+41(0)58 666 64 32 F+41(0)68 666 64 59 [email protected] Condizioni generali Iscrizioni e ammissione Per partecipare a un corso l’iscrizione è obbligatoria e vincolante per il partecipante. L’ammissione ai corsi di lunga durata è tuttavia subordinata alla verifica dei requisiti richiesti dal percorso formativo. Per garantire un buon livello qualitativo, SUPSI può fissare un numero minimo e massimo di partecipanti. Quota di iscrizione Se il corso è a pagamento, la quota di iscrizione è da versare sul conto bancario della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI): ◆ Dalla Svizzera, prima dell’inizio del corso, tramite la polizza che verrà inviata con la conferma di iscrizione ◆ Dall’estero, dopo la conferma d’iscrizione, con bonifico bancario intestato a SUPSI presso la Banca dello Stato del Cantone Ticino, CH-6501 Bellinzona IBAN CH05 0076 4190 8678 C000C Swift Code BIC: BSCTCH 22 Clearing 764 Causale: Titolo del corso Obbligo di pagamento della quota di iscrizione Il pagamento della quota di iscrizione è da effettuarsi entro 30 giorni dalla data della fattura. La conferma di iscrizione e la fattura sono trasmesse al partecipante dopo il termine di iscrizione al corso. In casi particolari è possibile richiedere una rateazione della quota d’iscrizione; la richiesta scritta va inoltrata alla segreteria competente entro il termine di iscrizione. Verso la SUPSI il debitore del pagamento della quota è il partecipante, il quale, attraverso l’iscrizione al corso, riconosce espressamente il proprio debito ai sensi della LEF, nonché l’obbligo di pagamento e si impegna al versamento dell’importo dovuto. Se la formazione è finanziata dal datore di lavoro o da un terzo, il partecipante rimane comunque debitore verso la SUPSI fino ad effettivo pagamento della quota da parte del datore di lavoro o del terzo indicato. Al riguardo il partecipante si impegna e si obbliga verso la SUPSI ad assumere il pagamento della quota di iscrizione, nel caso in cui il datore di lavoro o il terzo indicato, non dovesse corrispondere l’importo dovuto. Le disposizioni relative all’obbligo di pagamento non si applicano per i corsi che non prevedono il versamento di una tassa. Annullamenti e rinunce Nel caso in cui il numero di partecipanti fosse insufficiente o per altri motivi, SUPSI si riserva il diritto di annullare il corso. In tal caso, gli iscritti saranno avvisati tempestivamente e, se avranno già versato la quota di iscrizione, saranno integralmente rimborsati. Qualora sia il partecipante a rinunciare, quest’ultimo è tenuto al versamento del 50% della quota di iscrizione se notifica l’annullamento: ◆ nei 7 giorni che precedono l’inizio del corso, se iscritto alla formazione breve (0-9 ECTS) ◆ nei 21 giorni che precedono l’inizio del corso, se iscritto alla formazione lunga (10-60 ECTS) Casi particolari possono essere analizzati e decisi con la direzione di dipartimento. In caso di rinunce notificate successivamente ai termini di cui sopra, il partecipante non avrà diritto al rimborso e l’intera quota di iscrizione diverrà immediatamente esigibile. Sono fatte salve eventuali deroghe previste nei regolamenti di ogni singolo corso, alle quali si fa espressamente richiamo. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale Chi fosse impossibilitato a partecipare può proporre un’altra persona previa comunicazione a SUPSI e accettazione da parte del responsabile del corso. In caso di rinuncia al corso per malattia o infortunio del partecipante, la fattura inerente la quota di iscrizione potrà essere annullata, a condizione che sia presentato un certificato medico. SUPSI CAS in Conoscenza di sé e(`) cura dell’altro Modifiche SUPSI si riserva il diritto di modificare il programma, la quota di iscrizione e il luogo dei corsi a seconda delle necessità organizzative. Il Certificate of Advanced Studies (CAS) in “Conoscenza di sé e(`) cura dell’altro” è un percorso formativo interdisciplinare che si rivolge agli operatori della cura e della relazione sia in ambito sanitario che in ambito sociale. Copertura assicurativa infortuni I partecipanti non sono assicurati da SUPSI. Privacy Il trattamento dei dati avviene nel rispetto della legislazione svizzera (Legge federale sulla protezione dei dati e relativa Ordinanza). Foro competente Per eventuali controversie il foro competente è Lugano, che è pure il foro esecutivo ai sensi della LEF (Legge federale sulla esecuzione e sul fallimento). Il diritto applicabile è quello svizzero. SUPSI Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale Stabile Piazzetta Via Violino 11 CH-6928 Manno T +41 (0)58 666 64 32 [email protected] www.supsi.ch/deass Presentazione La cura degli altri ha a che vedere con la conoscenza di sé? È possibile avere cura di un’altra persona senza aver sviluppato una capacità di ascolto e una sensibilità verso sé stessi? Avere riguardo per i propri sentimenti, sviluppare sensibilità per il personale mondo interno, essere capaci di fermarsi confrontandosi con le tematiche della malattia e della cura sono, tra molti altri, elementi importanti, capaci di migliorare e modificare il rapporto di cura. Proprio per questo abbiamo voluto mettere l’accento della “e” tra parentesi: in quell’accento presente/assente si gioca il concetto del CAS e il senso del percorso proposto. La conoscenza e la cura di sé attengono, inevitabilmente, alla cura dell’altro: vi è dunque una complementarietà tra il rapporto con sé stessi e il gesto di cura e di aiuto. Attraverso la conoscenza di sé, inoltre, il gesto di cura diventa davvero un gesto che “cura l’altro”, poiché occupandosi del proprio mondo interno, delle emozioni, coltivando i sentimenti, il gesto che viene speso nella cura si fa più efficace, autentico, denso. Nella cura dell’altro si cela ogni volta l’occasione di incontro con sé stessi, un incontro inevitabile, a volte ricco di sorprese, altre doloroso oppure destabilizzante, ma sempre portatore di messaggi importanti che, se vengono lasciati cadere, privano il soggetto di quella possibilità di crescita che ogni incontro riserva, anche quello di cura. In ciascun processo terapeutico la conoscenza di sé da parte del curante è un elemento prezioso e utile nel favorire e migliorare l’incontro con l’altro, un elemento che consente di modulare meglio l’atto di cura, renderlo più efficace, o almeno comprensibile e assimilabile da parte del soggetto. La massima “medico cura te stesso”, come evoca Luca nel suo vangelo, ha radici profonde nella cultura dei processi terapeutici. Se manca la cura per sé, se si trascura il proprio giardino dei sentimenti, se si cessa di frequentare il personale mondo interno, anche l’atto della cura si impoverisce: diventa fragile nella sua sempre maggiore tecnicità. Se quest’ultima finisce per prevalere sottrae dalla relazione terapeutica una componente importante e utile. I gesti e le azioni della cura portano con sé il curante, il suo mondo interno, le rappresentazioni che lo abitano, i sentimenti che lo muovono, le ombre che lo inseguono. Romano Madera, filosofo, psicoanalista di formazione junghiana. Professore ordinario all’Università degli Studi di Milano Bicocca, co-fondatore e docente di Philo-Scuola superiore di pratiche filosofiche di Milano. Obiettivi Il percorso formativo si sviluppa attorno a grandi vertici della cura: l’incontro, l’accoglienza, l’attesa, la caduta e la trasformazione di sé. Vertici all’interno dei quali sono state scelte tematiche specifiche che verranno declinate secondo ambiti e pratiche di cura differenti, ma tutte con l’intento di consentire non solo una conoscenza ed un approfondimento delle specifiche aree toccate, ma anche lo sviluppo di un pensiero rivolto a sé stessi in quanto persone e curanti. Roberto Malacrida, già primario di medicina intensiva; vicepresidente della Commissione di etica clinica dell’Ente Ospedaliero Cantonale; professore alle Università di Ginevra e Friborgo; direttore dell’Istituto e della rivista per le Medical Humanities. Destinatari Operatori della cura e della relazione sia in ambito sanitario che in ambito sociale: infermieri, fisioterapisti, ergoterapisti, educatori e assistenti sociali, psicologi, medici, ecc. Requisiti Laurea universitaria, diploma di una scuola universitaria professionale o di una scuola sociale superiore; esperienza professionale di almeno due anni. Altri candidati verranno valutati su dossier. Titolo rilasciato e crediti di studio Certificate of Advanced Studies SUPSI in Conoscenza di sé e(`) cura dell’altro, con il riconoscimento di 10 crediti di studio ECTS. Certificazione previa valutazione di un elaborato scritto e di una valutazione orale. Durata Impegno complessivo di circa 250 ore, articolato in: ◆◆ 120 ore-lezione d’aula ◆◆ 130 ore di studio personale e stesura del lavoro di certificazione finale. Relatori Riccardo Bernardini, segretario scientifico della Fondazione Eranos. Già professore incaricato di Psicologia della formazione e di Psicologia analitica presso l’Università degli Studi di Torino, è presidente della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia APAP (Associazione per lo studio della Psicologia Analitica e dello Psicodramma junghiano). Guenda Bernegger, lic.Phil., laureata in Filosofia, Master in Medical Humanities, collaboratrice scientifica dell’Osservatorio per le Medical Humanities della SUPSI. Lodovico Berra, medico psichiatra e psicoterapeuta, Presidente della società Italiana di Psicoterapia Esistenziale SIPE. Considerato uno dei massimi esperti odierni italiani in materia. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Gea Besso Sgarbossa, psichiatra e psicoterapeuta FMH, Presidente della Sezione della Svizzera Italiana della Società svizzera di psichiatria sociale. Claudio Bonvecchio, filosofo, Professore Ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali presso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione e coordinatore del Dottorato in Filosofia delle Scienze Sociali e Comunicazione simbolica dell’Università degli Studi dell’Insubria. Autore di numerosi pubblicazioni scientifiche. Laura Campanello, filosofa, specializzata in Pratiche filosofiche, analista biografica a orientamento filosofico (ABOF) e consulente pedagogica, docente al Master infermieristico in cure palliative all’Università Bicocca di Milano. Paolo Cicale, Master universitario di II livello in “Counseling filosofico” presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, specializzato in Bioetica, docente di Bioetica all’Università Pontificia di Torino. Claudia Gamondi, medico chirurgo. Specializzata in cure palliative e in oncologia medica. Capoclinica presso il Servizio e l’Unità di cure palliative dello IOSI. Ornella Manzocchi, psicoterapeuta ASP, membro titolare dell’Associazione di Psicologia generativa della Svizzera Italiana, co-responsabile della Formazione in Arteterapia presso la Fondazione IRG di Lugano, docente SUPSI. Graziano Martignoni, professore e responsabile dell’Osservatorio per le Medical Humanities (SUPSI DEASS); insegna psicopatologia al Dipartimento di Psicologia dell’Università di Friborgo. Roberto Merlo, pedagogista e psicoterapeuta, consulente formatore e supervisore per diversi enti e organizzazioni non governative in progetti di prevenzione e intervento socio-sanitario su tematiche relative al lavoro di rete e al disagio psichico e sociale. Giorgio Omodeo Salé, psichiatra e psicoanalista, Milano. Cristina Palmieri, filosofa e dottoressa in pedagogia, ricercatrice in Pedagogia Generale e Sociale presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” all’Università degli Studi di Milano Bicocca, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche. Yoga Patti, laureato in Filosofia, Counselor e Mediatore Familiare. Formatore professionale e docente universitario di metodologia e tecniche di mediazione. Lorenzo Pezzoli, docente e ricercatore SUPSI, psicologo e psicoterapeuta FSP, membro della Società svizzera di psicologia legale, dell’Ordine degli psicologi della Lombardia e della Società svizzera di psicologia della circolazione. Programma Claudia Piccardo, formatrice, consulente e ricercatrice, docente di Psicologia del lavoro presso l’Università di Torino. Relatori: G. Martignoni, L. Pezzoli, G.P. Quaglino Gian Piero Quaglino, professore ordinario di Psicologia sociale, cofondatore di Vivenzia, scuola di formazione dedicata alla “coltivazione di sé”, membro dell’Advisory Board della Fondazione Eranos, autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Carlo Sini, Filosofo, già Preside e Professore di Filosofia Teoretica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Milano. Membro del Direttivo Nazionale della Società Filosofica Italiana e dell’Institut International de Philosophie di Parigi. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Apertura corso: 8 ore-lezione, 5 marzo 2015 - Conferenza Cura di sé e (‘) cura degli altri - Introduzione al CAS e sviluppo delle piste tematiche con attivazione dei partecipanti Modulo 1: 32 ore-lezione, 2 aprile; 28 maggio; 4 settembre; 21 ottobre 2015 L’incontro - L’arte di prendersi cura - Dall’incontro ostile all’incontro ospitale - L’ombra e il male nella relazione di cura/d’aiuto - Attività laboratoriale e interattiva Relatori: G. Bonvecchio, R. Madera, G. Martignoni, R. Merlo, C. Piccardo, L. Pezzoli Modulo 2: 32 ore-lezione, 3 dicembre 2015; 15 gennaio; 18 marzo; 22 aprile 2016 L’accoglienza - Dall’empatia all’accoglienza nella relazione d’aiuto - Laboratorio filosofico - L’accoglienza e l’accompagnamento al lutto e alla debolezza - Lavoro in gruppo e attività di analisi dei casi - Luoghi e tempi dell’accoglienza nelle cure: l’urgenza, la cronicità, l’acuzie nell’area sanitaria e nell’area psicosociale - Giornata esperienziale sull’accoglienza: coltivare il “giardino dei sentimenti” Relatori: R. Bernardini, L. Berra, L. Campanello, P. Cicale, R. Malacrida, G. Omodeo Salé, Y. Patti, L. Pezzoli, G.P. Quaglino Modulo 3: 32 ore-lezione, 10 giugno; 30 settembre; 19 ottobre; 23 novembre 2016 L’attesa - Aspettare, fare aspettare, dover aspettare nelle dinamiche di cura: la dimensione dell’attesa nei processi di cura, una dimensione non solo del paziente - La gestione dell’attesa nelle cure palliative - La gestione dell’attesa in ambito psichiatrico - Giornata esperienziale sul tema del volto e dello sguardo al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto - Attività e lavori laboratoriali e interattiva Relatori: G. Bernegger, G. Besso, P. Cicale, C. Gamondi, O. Manzocchi, G. Martignoni, C. Palmieri, Y. Patti, L. Pezzoli Chiusura corso: 16 ore-lezione, 22 dicembre 2016; dicembre 2016 (da definire) - Giornata esperienziale: cadute improvvise, cadute annunciate e cadute ignorate - Lenire il dolore - Occuparsi della sofferenza - Lavoro interattivo di risonanza del percorso e di condivisione dei lavori personali - Trasformazione di sé e mutamento dello sguardo sull’altro Relatori: R. Bernardini, G. Martignoni, L. Pezzoli, G.P. Quaglino, C. Sini