Sulfammo MeTA: una nuova “forma azotata” a

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Sulfammo MeTA: una nuova “forma azotata” a
Sulfammo MeTA: una nuova “forma azotata” a
cessione graduale
Estratto da “Terra e Vita” n.4-2010 - edizioni Edagricole
Italia
n. 4/2010
[ LA CONCIMAZIONE AZOTATA ]
Sulfammo MeTA® : una nuova
“forma azotata” a cessione graduale
I
l gruppo Roullier, cui ap­
partiene la filiale italiana
di Timac Agro Italia S.p.a.,
da sempre si è dedicato a svi­
luppare e commercializzare so­
luzioni innovative per la nutri­
zione vegetale.
Timac Agro Italia mette a
disposizione degli agricoltori
una rete capillare di Tecnici
Agronomi esperti in nutrizione
delle piante. I tecnici Timac in­
dicheranno agli agricoltori, a
seconda delle tipologie climati­
che e del terreno, la soluzione
migliore per massimizzare la
redditività della coltura.
Gli azotati di Timac Agro
Italia sono commercializzati in
[ FIG. 1 ­ SCHEMA DI RAPPRESENTAZIONE
DELLA MEMBRANA
Struttura
cristallina
Matrice organica
idrofobica
[ FIG. 2 ­ SULFAMMO: COME FUNZIONA LA DOPPIA MEMBRANA
Protezione in inverno e in condizioni piovose dal dilavamento e dalle perdite per ammonizzazione nei periodi caldi
Terra e Vita
I
2 Gamme di prodotti: Sul­
fammo Meta ® e Sulfammo
N­Pro ®.
Sulfammo MeTA®: Azoto
Non A Pronto Effetto. La tecno­
logia MeTA® omologata dal
Ministero dell’Agricoltura con
DL del 8 Ottobre 2009, esplica
la sua azione grazie alla pre­
senza di una doppia membra­
na che protegge gli elementi
nutritivi dai fenomeni di lisci­
viazione e volatilizzazione,
permettendo un rilascio gra­
duale degli stessi.
Sulfammo N Pro®: la tecno­
logia N­Pro massimizza la ca­
pacità di assimilazione del­
l’azoto. Inoltre agisce a livello
fogliare per una migliore tra­
sformazione dell’azoto assor­
bito, riducendo i pericoli di ac­
cumulo di nitrati.
In tutti i prodotti di queste
due gamme, a differenza degli
azotati tradizionali, grazie al­
l’utilizzo di un procedimento
innovativo che vede uniti in un
solo sale misto azoto ureico,
anidride solforica, calcio, è
possibile ottenere un concime
veramente complesso ed uni­
forme dove ogni componente
sviluppa al meglio le sue carat­
teristiche nutrizionali.
Sulfammo MeTA® si pre­
senta con una formulazione
completamente nuova nel pro­
cesso produttivo. Accanto alla
nuova formulazione chimica
troviamo la specificità della
doppia membrana, caratteristi­
ca peculiare del prodotto . (ve­
di fig.1­2). Nel granulo trovia­
mo infatti una membrana più
esterna che è formata da un sa­
le di calcio poco aggredibile
dall’umidità del terreno (alme­
no in una prima fase) mentre
all’interno è presente una se­
conda membrana di natura
organica che racchiude il com­
plesso azotato prima descritto;
questa seconda membrana è a
II
Terra e Vita
base di MPPA® (molecole poli­
fenoliche attivate) un brevetto
del Gruppo Roullier che otti­
mizza la funzionalità delle mo­
lecole proprie dell’Humus ren­
dendole più reattive nei con­
fronti degli elementi nutritivi.
In sintesi la migliore funzio­
nalità del Sulfammo MeTA®,
rispetto ad altri concimi azota­
ti, risiede nella gradualità con
la quale l’azoto esce dal granu­
lo di concime legato all’MP­
PA® e più facilmente assorbi­
to. Tale processo avviene in
modo graduale e regolare nel
tempo. (fig. 3)
La presenza di solfato com­
pleta il prodotto esaltando la
funzionalità dell’azoto.
[ LE MEMBRANE: I MARCHI
META® E MPPA ®
Sulfammo MeTA® è stato da
poco inserito nell’allegato 6 al
punto 2.2 “Ricoprenti” della
legge che regola la produzione
e vendita dei fertilizzanti. Tale
inserimento ufficiale della
membrana esterna e la specifi­
cità MPPA® , avvenuto dopo
numerose sperimentazioni, è
di per sè garanzia di efficacia.
Le membrane naturali, limi­
tando le perdite di azoto per
lisciviazione è volatilizzazione,
anche a temperature elevate,
riducono le perdite di azoto
nell’ambiente e al tempo stesso
aumentano l’efficienza delle
concimazioni azotate.
Sulfammo MeTA®, può a tutti
gli effetti essere considerato un
formulato che aiuta a tutelare
l’ambiente, aspetto di fonda­
mentale importanza in zone
che hanno problemi di diretti­
va nitrati.
[ LA CONCIMAZIONE AZOTATA ]
“lenta cessione”, la durata del­
l’efficacia non potrà mai rico­
prire tutto il periodo di coltiva­
zione e quindi Il Sulfammo
MeTA® va inserito in una fase
che ne valorizzi al massimo le
doti già esposte. Ecco perché
questo formulato è stato scelto
nel programma Offerta Globa­
le TIMACAGRO che vede il
concime azotato della linea
Sulfammo inserito in piani mi­
rati consigliati dai tecnici di TI­
MACAGRO, che considerano i
fattori limitanti la coltura (pio­
vosità, presenza di Sostanza
Organica, ecc. ) nelle loro ri­
spettive aree agronomiche.
Una caratteristica fondamenta­
le del progetto è la valorizza­
zione del consulente tecnico
TIMACAGRO che consiglierà
l’agricoltore anche con l’utiliz­
zo di concimi azotati tradizio­
nali inseriti in una proposta,
appunto globale, che tenga
conto di costi per superficie e
di corretti livelli di nutrizione
per esaltare le rese.
Data la limitazione delle
perdite (volatilizzazione e dila­
vamento), la concimazione
azotata che utilizza Sulfammo
MeTA® permette di evitare
proprio quei problemi di ab­
bassamento della disponibilità
di azoto, anche per brevi perio­
di che rendono problematica in
molti casi una buona produzio­
ne soprattutto nei cereali. Gra­
no tenero, Il Sulfammo MeTA®
normalmente si utilizza, se­
condo le situazioni diverse, in
un periodo che preceda la nor­
male piovosità del periodo del­
l’accestimento. In questa fase il
concime azotato, grazie anche
al clima umido del periodo, è
in grado di soddisfare tutte le
necessità nutrizionali della fase
almeno fino a metà levata e ol­
tre.
[ UTILIZZO DI SULFAMMO
META® NELLE PRINCIPALI
COLTIVAZIONI
Mais: il Sulfammo MeTA® . È
di basilare importanza, in caso
di semine precoci, garantire la
disponibilità azotata allo sta­
dio di 5­6 foglie (differenzia­
zione della spiga) distribuendo
Sulfammo MeTA® allo stadio
di 2­3 foglie. Sulfammo Me­
TA® è in grado inoltre di sop­
perire ai periodi di carenza
azotata se posizionato alla sar­
chiatura. Date le esigenze di
azoto e di acqua nella fase di
fioritura, grazie alla gradualità
della disponibilità azotata,
l’elemento viene ad essere pre­
sente anche in momenti suc­
cessivi e importanti di mag­
[ FIG. 3 ­ CURVA DI ELUIZIONE DELL’AZOTO *
[ OFFERTA GLOBALE TIMAC
AGRO
Come succede per gli altri for­
mulati tradizionali (Urea, Ni­
trato Ammonico, ecc.) e a
[ *Mediante metodo di estrazione sequenziale in acqua a 20°c; % accumulato di n
solubilizzato sul totale, in funzione del numero di lavaggi.
n. 4/2010
gior assorbimento, come la
fioritura.
­ Frumento Duro: nello spe­
cifico per il grano seminato in
autunno nelle zone del centro
Italia, il frazionamento delle
applicazioni e il momento del­
l’applicazione giocano un ruo­
lo fondamentale nell’evitare
perdite di azoto dovute alle
piogge e quindi massimizzare
rese produttive e qualitative.
­ Girasole: l'assorbimento di
azoto procede con ritmo inten­
so fin dagli stadi iniziali
dell'accrescimento. Pertanto la
distribuzione dell'azoto può
essere effettuata fin dalla semi­
na, sia a spaglio durante la pre­
parazione del letto di semina,
che in copertura.
­ Pomodoro da industria:
data la sua naturale propensio­
ne ad essere coltivato con siste­
ma irriguo, la piantina sin dal
suo trapianto manifesta una
forte esperienza al fosforo e
nelle fasi successive all’attec­
chimento in azoto. Per questo
motivo la concimazione viene
effettuata contestualmente alla
preparazione del terreno per la
messa a dimora delle piantine.
­ Colza: coltura molto esi­
gente in azoto e zolfo. All’usci­
ta dell’inverno si ha una note­
vole richiesta di azoto, ma in
particolar modo manifesta un
forte fabbisogno nei confronti
dello zolfo, tale fabbisogno de­
ve esser colmato prima del­
l’inizio della levata, diversa­
mente si avrebbero perdite di
produzione.
Le modalità applicative e i
tempi e i dosaggi variano a se­
conda della coltura e delle con­
dizioni pedoclimatiche del sin­
golo appezzamento. Gli Agro­
nomi Timac Agro Italia sono a
disposizione per definire un
piano di offerta globale su mi­
sura delle esigenze di ogni sin­
golo agricoltore.
n. 4/2010
[ LA CONCIMAZIONE AZOTATA ]
Terra e Vita
III
Il parere degli agricoltori
[ ANTONIO TOMASONI ­ CASC.
PRANDONE ­ GHEDI ( BS)
La superficie aziendale, si
estende su circa 300 ettari oc­
cupati per la maggior parte
dalla coltura del mais. «Sul re­
stante 20% dell’azienda, dice
Antonio Tomasoni, semino
frumento duro e soia di secon­
do raccolto. In annate normali
no fatto i complimenti proprio
per le caratteristiche della gra­
nella. Grazie a Sulfammo, la
pianta riceve sempre il giusto
nutrimento azotato sino alla
completa maturazione della
spiga e il risultato si vede.
Inoltre la coltura lungo l’intero
ciclo vegetativo manifesta
maggiore sanità e un elevato
vigore». Quando viene distri­
buito Sulfammo? «In un unico
intervento, al momento della
sarchiatura del mais, ed è suf­
ficiente per garantire tutto
l’apporto di azoto necessario a
soddisfare le richieste di una
pianta generosa come il mais».
[ AZIENDA AGRICOLA F.LLI
GIORDANA ­ LEINI (TO)
il frumento raggiunge 80 q/
ha con un alto tenore di protei­
ne e di peso specifico, quindi
un prodotto al “top” della
qualità». Il mais è la coltura
principe, con rese record da
120 a 130 q/ha di granella sec­
ca. «Il segreto sta nella scelta
dell’ibrido, nel piano di conci­
mazione e nel sistema di irri­
gazione. Da alcuni anni ho ri­
sistemato la canalizzazione
aziendale con manufatti in ce­
mento e i risultati si vedono».
Da quanto tempo usa Sulfam­
mo MeTA?«Sono circa tre an­
ni, dice Tomasoni, e sono mol­
to soddisfatto». Quali sono i
vantaggi che le garantisce que­
sto prodotto? «Sia per il fru­
mento che per il mais, rispetto
agli azotati tradizionali, con
Sulfammo MeTA aumentano
le rese e la qualità della granel­
la. La controprova l’ho avuta
anche con il mais bianco che
conferisco alla Plasmon: i tec­
nici di questa società, mi han­
Siamo alle porte di Torino in
un’azienda che si estende per
80 ettari con allevamento di
170 capi di razza Frisona. Da
quanto tempo usate Sulfam­
mo MeTA e con quali modalità
di distribuzione? «Da 5­6 anni
su frumento e solo da tre anni
sul mais, risponde Aldo Gior­
dana. Sul frumento distribuia­
mo 250 kg/ha in un’unica so­
luzione ad inizio levata del
frumento. Sul mais distribuia­
mo 270­280 kg/ha in copertu­
ra al momento della sarchiatu­
ra».Quali sono i vantaggi che
avete riscontrato dopo l’uso di
Sulfammo MeTA?«Erano tanti
anni che desideravo produrre
un grano tenero di qualità e
posso affermare che grazie a
Sulfammo MeTA finalmente ci
sono riuscito». Quali sono le
differenze più significative tra
Sulfammo MeTA e gli altri
concimi azotati? «Prendiamo
ad esempio il mais: l’azoto tra­
dizionale ha un effetto imme­
diato sulla coltura che perde
man mano che ci si avvicina
alla fioritura e al momento di
riempimento della spiga. Con
Sulfammo MeTA le richieste
di azoto espresse dalla pianta
nei momenti più delicati del
ciclo vengono soddisfatte al
meglio e lo dimostrano le
maggiori rese e la migliore
qualità del raccolto». Come
giudica il servizio di assisten­
za tecnica Timac ? «Il mio giu­
dizio è molto buono: si tratta
di tecnici seri e preparati che
aiutano l’agricoltore a posizio­
nare al meglio questi nuovi
prodotti ».
[ AZIENDA AGRICOLA TONON
­ PAESE ( TV)
Ci troviamo in un’area del Ve­
neto che rientra nelle zone vul­
nerabili indicate nella diretti­
va nitrati. Quaranta ettari, un
allevamento da ingrasso con
una trentina di capi, la superfi­
cie aziendale investita per lo
più a mais, con una piccola
quota di frumento. Da quanti
anni usa Sulfammo MeTA ?
«Sono ormai sette anni dice
Agostino Tonon. Sul grano e
sull’orzo eseguiamo un’unica
concimazione nella prima de­
cade di marzo con 400 e 300
kg/ha rispettivamente. Sul
mais, al momento della semi­
na, viene distribuita una pic­
cola quota di concime triplo e,
alla terza foglia, entriamo con
200­250 kg/ha di Sulfammo
MeTA a spaglio». Qual è il suo
giudizio su questo fertilizzan­
te? «Sono abituato sempre a
constatare di persona, attra­
verso prove comparative, la
validità dei prodotti che mi
vengono proposti. Quindi an­
che con Sulfammo MeTA ho
fatto per più anni prove di
comparazione con molti altri
azotati e posso affermare che
questo prodotto ha sempre ga­
rantito risultati superiori a tut­
ti gli altri. A parità di unità di
azoto Sulfammo non viene di­
lavato e quindi tutto l’azoto è a
completa disposizione della
coltura grazie alla sua cessione
graduale e così migliora lo sta­
to vegetativo della pianta e an­
che la resa finale. Inoltre, ri­
spetto agli altri azotati, con
Sulfammo MeTA riesco a ri­
sparmiare sui costi di distribu­
zione del concime dal momen­
to che è sufficiente una sola
passata in campo». Un giudi­
zio sull’assistenza tecnica for­
nita da Timac alle aziende
agricole. «Sono molto soddi­
sfatto del rapporto con il per­
sonale di Timac che offre sem­
pre validi consigli e devo dire
che quanto avevano promesso
al momento della presentazio­
ne del Sulfammo MeTA si è
puntualmente verificato alla
prova del campo e della treb­
bia che per me rimane sempre
il dato più importante».
IV
Terra e Vita
[ AZIENDA AGRICOLA
F.LLI DE AMBROGIO­
CASALE MONFERRATO (CN)
Già da anni l’azienda produce
su oltre il 75% degli 80 ettari di
superficie il riso. Da quanto
tempo usate Sulfammo Me­
TA? «In questa zona, dice
Marco De Ambrogio, siamo
stati i pionieri, circa dieci anni
fa. A mio avviso il punto di
forza e anche l’aspetto pecu­
liare di questo concime azota­
to, sta nel suo meccanismo di
azione. Il “lento rilascio” del­
l’azoto di Sulfammo MeTA, ri­
spetto ad altri prodotti di que­
sto genere, è infatti di tipo
“meccanico” ed è indipenden­
te dalla temperatura. Questo
fa si che il rilascio dell’azoto,
man mano che la membrana
che lo ricopre si scioglie, è de­
terminato solo da una sorta di
“timer” interno al prodotto ed
indipendente dalle condizioni
ambientali esterne. Un altro
aspetto che vorrei sottolineare
riguarda gli attacchi fungini.
Nella nostra azienda ma anche
in altre che usano Sulfammo
MeTA non vi è più la necessità
di effettuare interventi di dife­
sa». Qual è il piano di conci­
mazione sul riso? «In presemi­
na distribuiamo il 6­9­18 di Ti­
mac alla dose di 500 kg/ha, un
prodotto che contiene una
quota di scorie Thomas che so­
no importanti per riequilibra­
re il pH della risaia e tutta la
[ LA CONCIMAZIONE AZOTATA ]
frazione azotata è Sulfammo
MeTA, che asseconda le neces­
sità della coltura sino allo sta­
dio della terza foglia. Dopo 25
giorni dalla semina si distribu­
iscono 40 unità/ha di urea e
dopo la sommersione, entria­
mo in due volte successive con
Sulfammo MeTA e cioè al pie­
no accestimento e nella fase di
pre­botticella». Avete provato
anche a limitare l’apporto ad
una sola distribuzione? «Sì,
ma sui nostri terreni così sciol­
ti con una sola distribuzione
l’azoto non viene garantito si­
no alla completa maturazione
del riso». Grazie a Sulfammo
MeTA risparmiate nelle dosi
di azoto totale? «Facendo alcu­
ni paragoni con altre aziende
posso affermare che, grazie al
nostro piano di concimazione,
risparmiamo almeno 70 unità
di N/ha ogni anno e ottenia­
mo produzioni unitarie supe­
riori; dunque l’efficienza di
Sulfammo MeTA è assoluta­
mente certa».
[ AZIENDA AGRARIA TENUTA
MONTEVERDI ­ PAGANICO (GR)
L’azienda si estende su oltre
400 ettari ed è dedicata per
gran parte della superficie di
pieno campo alla coltivazione
del grano duro. Girasole, mais
e favino le altre colture. «Il
mais, afferma Massimo Benic­
chi, ogni anno ha perso super­
ficie per via dei costi. Meglio
puntare sul girasole che ha co­
sti più contenuti e su una col­
tura miglioratrice come il favi­
no». Da quanto tempo usate
Sulfammo MeTA? «Sono or­
mai quattro anni e i risultati
sono molto buoni a tal punto
che abbiamo eliminato qualsi­
asi altra forma di concime azo­
tato». Quale tecnica di distri­
buzione usate sul frumento
duro? «Sino allo scorso anno
abbiamo puntato sulla distri­
buzione di 3­4 q/ha in un’uni­
ca soluzione all’inizio dell’ac­
cestimento mentre quest’anno
abbiamo voluto provare la di­
stribuzione frazionata in due
tempi. La prima ad inizio acce­
stimento e la seconda allo sta­
dio della “foglia a bandiera».
Quali i risultati di campo di
Sulfammo MeTA? «Innanzi­
tutto non abbiamo notato al­
cun dilavamento del prodotto
che pertanto va tutto a bersa­
glio. Inoltre grazie a Sulfam­
mo MeTA abbiamo incremen­
tato le rese ad ettaro quindi
possiamo affermare che il len­
to rilascio dell’azoto di questo
fertilizzante funziona davvero
e riesce a massimizzare l’effet­
to dell’azoto».
[ AZIENDA AGRICOLA IDECA ­
CARPI (MO)
Cento ettari dedicati ai semi­
nativi ad eccezione di 12 ettari
suddivisi tra vigneto ed im­
pianto arboreo con pere e me­
le. «Seguo la rotazione fru­
mento duro, bietola e mais, di­
ce Fabrizio De Caroli, e le rese
unitarie che si raggiungono su
queste terre sono molto buone.
Quest’anno ho prodotto meno
frumento perché le semine so­
no state troppo tardive ». Qua­
li sistemi di lavorazione adot­
tate in azienda? «Da anni ho
abbandonato l’aratura, dice
Fabrizio De Caroli eccezion
fatta per la bietola. La minima
lavorazione viene effettuata
con un attrezzo a dischi ed an­
n. 4/2010
core che smuove la terra senza
invertire gli strati». Da quanto
tempo usa Sulfammo MeTA?
«Sono almeno dieci anni e mi
sono fatto una lunga esperien­
za su questo prodotto che giu­
dico ottimo per il grano e per
la bietola soprattutto. Il primo
punto di forza di Sulfammo è
che, rispetto ad altre forme
azotate, mi fa risparmiare al­
meno il 50% di azoto distribui­
to in maniera tradizionale gra­
zie alla maggiore efficienza del
lento rilascio del Sulfammo. In
secondo luogo la presenza di
zolfo determina un migliora­
mento della qualità della gra­
nella e i contratti che ho sotto­
scritto con il Consorzio agrario
lo dimostrano, dal momento
che anche quest’anno sono
riuscito ad ottenere il prezzo
massimo». Qual è il piano di
concimazione per il frumento?
«Alla fine di febbraio distribu­
isco 3 q/ha di Sulfammo Me­
TA e in botticella 2 q/ha di
nitrato ammonico. Al momen­
to dei trattamenti fungicidi ap­
plico 5 q/ha di 954 Vital che
accompagna la pianta sino al
completo riempimento della
spiga. Utilizzo Sulfammo Me­
TA anche nel frutteto al posto
del solfato ammonico perché
Sulfammo garantisce un co­
stante assorbimento di azoto
da parte della pianta che altri­
menti avverrebbe in un unico
periodo. Il vantaggio per noi si
traduce in una migliore con­
servabilità della frutta».
I FERTILIZZANTI AZOTATI PER UNA CONCIMAZIONE EQUILIBRATA
Fotografia al microscopio elettronico (400X)
della membrana del Sulfammo M.P. P.A.
Valori di azoto residuo dopo dilavamenti con acqua
in diverse forme di fertilizzanti azotati
100
membrana
inorganica
80
60
Sulfammo
40
Solfato
ammonico
Urea
20
membrana
organica
0
1
2
ELEMENTI NUTRITIVI
4
5
Nitrato
ammonico
N° dilavamenti
Assimilazione degli elementi nutritivi complessati con M.P.P.A.
(base 100 del testimone)
N
P
K
Mg
Ca
Fe
Zn
Mn
B
3
Sinergia Azoto-Zolfo sulla qualità
del silomais (base 100 del testimone)
TENORE IN PROTEINE
117
136
138
N+S
150
212
118
332
N
125
144
120
119
20
40
60
80
100
100
120
140
160
180
200
220
100
150
200
Azoto
% ASSIMILAZIONE
XCK-17 50: effetti sul metabolismo riproduttivo
e sulle rese (base 100 del testimone)
+23%
140
123
+17%
117
+6%
120
TESTIMONE - NPK+Mg
MPPA duo - NPK+Mg
+8%
108
106
Effetti del Mg su prato stabile
(base 100 del testimone)
N=50, Mg=0
N=50, Mg=80
N=100, Mg=0
N=100, Mg=80
Prod. Q.li/Ha
100
111
113
126
S.S. Q.li/Ha N organico Kg/Ha
100
100
104
115
101
155
115
182
100
P.S. Radice
P.S. Parte aerea
P.S. Tot
N° cariossidi
Frumento - Università della Navarra - Spagna
Doppia membrana di protezione MeTA - omologazione MiPAF con D.L. 8/10/2009
La doppia membrana MeTA permette una maggiore efficacia dell'azoto con
ottimi risultati in zone vulnerabili per direttiva nitrati.
ANNOTAZIONI
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