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per il rogo dell’Hilton
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Vince Teresa Valloggia
e il suo “cheesecake”
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IN POCHI GIORNI I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI ARONA HANNO RISOLTO UN CASO CHE AVEVA FATTO CLAMORE
Presi i 2 rapinatori delle Poste di Meina: avevano
sequestrato il direttore e razziato ben 20mila euro
CON NOVARA-CATANIA ANCHE UN TROFEO IN SUA MEMORIA
Il 3 agosto lo stadio “Piola” avrà
la targa in ricordo di Arpad Weisz
Nella foto di Martignoni, il cap. Palazzo illustra l’operazione; in alto i due arrestati
n Avevano agito in due, intorno alle 8 di giovedì 4 luglio, e senza troppi scrupoli.
Basta guardare la sfilza di accuse che pendono ora sul loro capo, l’uno in carcere, l’altro ai “domiciliari”: rapina
aggravata, sequestro di persona, lesioni, furto e porto
abusivo di arma. Non avevano però fatto i conti con alcune provvidenziali telecamere installate in punti strategici di Meina e Dormelletto, e con i Carabinieri della
Compagnia di Arona, allertati dalla stessa vittima, il direttore dell’Ufficio postale di
Meina, teatro di una rapina
che aveva davvero fatto clamore. Pochi giorni, e il caso
è stato risolto, con la piena
confessione dei due soggetti
rintracciati dai militari: Reinhard Manolo, 35enne residente a Castelletto Ticino, e
Hektor Shala, 29enne albanese residente a Divignano. I
due, stando a quanto ricostruito dai Carabinieri - la
brillante operazione è stata
illustrata ieri in una conferenza stampa dal capitano
Palazzo, comandante della
Compagnia di Arona, e dal
maresciallo Munaò, comandante del Nucleo operativo avevano raggiunto Meina in
treno, e avevano atteso il direttore delle Poste nei pressi
dell’ingresso
nel
retro
dell’Ufficio, usato solitamente dal funzionario
all’apertura. Minacciandolo
con una pistola, rivelatasi poi
giocattolo, erano penetrati
nei locali, gli avevano fatto
aprire la cassaforte e, dopo
averlo legato, imbavagliato e
chiuso nel bagno, avevano
razziato circa 20mila euro,
allontanandosi poi a bordo
dell’auto dello stesso direttore, che era infine riuscito ad
attirare l’attenzione di alcune persone e dare così l’allarme.
Paolo Viviani
continua a pagina 7
L i s u z zo
a d d i o,
il “s i n d a co”
allo Spezia
a pagina 34
n Il 3 agosto verrà apposta allo stadio“Piola” la
targa in ricordo di Arpad Weisz, l’allenatore del
Novara Calcio che, il 31 gennaio 1944, morì ad
Auschwitz vittima delle leggi razziali imposte
dal nazifascismo.
Weisz fu l’inventore del calcio moderno e divenne grande con l’Ambrosiana Inter e
con il Bologna, vinse ben tre scudetti,
ma nel 1934-’35 allenò anche il Novara Calcio, portandolo ad un inaspettato secondo posto in serie B.
La proposta di apporre una targa allo
stadio è nata in occasione del convegno tenutosi all’ università del Piemonte Orientale “Avogadro” il 31
gennaio scorso, in occasione dell’anniversario della tragica scomparsa
del tecnico ungherese, organizzato da Fondazione Novara Calcio, Comune di Novara, Anpi,
Istituto storico della Resistenza e Corriere di Novara. Il Novara Calcio ha sposato questa idea, che
si concretizzerà il 3 agosto in occasione della
partita amichevole con il Catania, al termine della quale sarà assegnato il “1° trofeo Arpad Weisz”. Da quest’anno, infatti, la prima amichevole
al “Piola”in agosto, che sarà disputata dal Novara
con squadre di serie A o di livello internazionale,
sarà giocata sotto questa denominazione.
La targa prenderà posto a lato dell’ingresso della
Tribuna d’Onore e sarà affiancata da quella dedicata a Luciano Marmo, commissario tecnico
della nazionale italiana, attualmente affissa sul
lato opposto.
In quell’occasione saranno presentate le iniziative congiunte di
Fondazione Novara Calcio, Comune di Novara, Anpi, Istituto
storico della Resistenza e Corriere
di Novara che completeranno il
ricordo dell’allenatore magiaro:
una pubblicazione su una parte
ancora inedita della storia dell’allenatore azzurro, un torneo di calcio giovanile con la partecipazione delle società dove Weisz ha allenato (Inter,
Bologna, Bari e Novara) ed una serata in occasione della mostra realizzata dal Mémorial de la
Shoah di Parigi dal titolo "Sport, sportivi e giochi
olimpici nell'Europa in guerra (1936-1948)”, in
programma a Torino dal 3 ottobre al 3 novembre. Queste iniziative sono previste in ottobre in
occasione della commemorazione dell’Eccidio
di Novara del 24 ottobre 1944.
Sandro Devecchi
L’elenco degli slogan è a pagina 18