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Caffè Dunant nr. 412 del 10 febbraio 2010
Notiziario
www.caffedunant.it
Contenuto:
106-02-2010 Comunicato stampa 10/03
Sudan/Ciad: il CICR conferma la liberazione di Laurent Maurice
Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia
203-02-2010 Aggiornamento operativo
Filippine: proteggere la vita e la dignità nei luoghi di detenzione
Traduzione non ufficiale di Elena Delise
302-02-2010 Comunicato stampa 10/11
Iran-Iraq: il CICR contribuisce al rimpatrio delle spoglie dei soldati iraniani
uccisi durante la guerra del 1980-1988
Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia
4- allegato
Conferenza
“Darwin? Chiamate la Croce Rossa!”
11 Febbraio 2010, Ore 16, Bologna
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106-02-2010 Comunicato stampa 10/03
Sudan/Ciad: il CICR conferma la liberazione di Laurent Maurice
Laurent Maurice, il collaboratore del Comitato Internazionale della Croce Rossa rapito
nell’est del Ciad il 9 novembre scorso, è libero.
Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia
Laurent Maurice è stato liberato oggi, 6 febbraio 2010, dopo 89 giorni di prigionia, è
stanco e provato, ma sembra in buona salute.
Un altro collaboratore del CICR, Gauthier Lefèvre, preso in ostaggio il 22 ottobre 2009 in
Darfur Ovest, è ancora tenuto prigioniero. Il CICR, che resta molto
preoccupato per la sorte di Lefèvre, continua a chiedere
insistentemente la sua liberazione senza condizioni.
«Il CICR è sollevato che Laurent sia ormai libero e si rallegra che possa
presto rincontrare la sua famiglia e i suoi amici», ha dichiarato Jordi
Raich, capo della delegazione del CICR in Sudan. «Ci teniamo ad
esprimere la nostra profonda gratitudine a tutte le persone che ci
hanno fornito il loro sostegno, in un modo o nell’altro, durante la sua
progionia».
Di professione agronomo e di nazionalità francese, Laurent Maurice
era stato rapito a Kawa, nell’est del Ciad, dove si trovava per valutare
l’ultimo raccolto. Lavorava in Ciad da circa 10 mesi.
Laurent Maurice, tre giorni
dopo la sua liberazione.
©CICR/S. Dabbakeh
Tratto dal del Comitato Internazionale della Croce Rossa::
http://www.icrc.org/Web/fre/sitefre0.nsf/htmlall/sudan-news-060210
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203-02-2010 Aggiornamento operativo
Filippine: proteggere la vita e la dignità nei luoghi di detenzione
l CICR sta collaborando con le autorità nazionali per affrontare il problema del
sovraffollamento delle prigioni, ed il conseguente effetto sulle condizioni di vita e di salute
dei detenuti. Questo è un aggiornamento delle attività svolte dal CICR nelle Filippine nel
Gennaio 2010.
Traduzione non ufficiale di Elena Delise
Migliorare le condizioni di detenzione.
“Le visite ai detenuti sono la colonna portante delle nostre operazioni nelle Filippine, un
paese che ha vissuto decenni di conflitti armati interni”, ha detto Jean-Daniel Tauxe, il
Capo della delegazione del CICR a Manila. “Abbiamo visto che il sovraffollamento delle
carceri ha serie conseguenze sulle condizioni di vita e sulla salute dei detenuti. La nostra
abituale attività di raccomandare miglioramenti e di fornire supporto tecnico alle autorità
di detenzione non è sufficiente, così abbiamo sviluppato una nuova strategia
complementare. In collaborazione con gli ufficiali governativi e le agenzie nazionali, stiamo
programmando e implementando cambiamenti a beneficio di tutti i detenuti”.
Nel corso del 2009, il CICR ha condotto 234 visite su più di 66.000 detenuti in 139 luoghi
di detenzione. Insieme alla Società Nazionale di Croce Rossa delle Filippine, il CICR ha
facilitato la visita a 312 prigionieri tenuti lontani dalle proprie case. I maggiori problemi
delle prigioni sovraffollate riguardano l'accesso all'acqua potabile, l'igiene, la salute e
accettabili condizioni di vita.
Lo scorso anno il CICR ha portato avanti progetti di rinnovamento di cui hanno beneficiato
più di 11.000 detenuti in 22 prigioni diverse:
—
fornitura di materiale ed equipaggiamento medico a 7 infermerie delle prigioni,
dove più di 120 detenuti hanno ottenuto un immediato accesso alle cure sanitarie di
cui necessitavano;
—
istruzione per più di 60 persone sugli standard riconosciuti a livello internazionale
nelle prigioni riguardanti acqua, sanità, igiene e condizioni di vita;
—
assistenza a circa 2.000 detenuti in quattro prigioni colpite dalle inondazioni a
seguito della tempesta tropicale Ondoy.
Un altro problema importante nelle strutture delle prigioni sovraffollate è la diffusione
della tubercolosi (TB). “A livello mondiale, la tubercolosi è una delle cause maggiori di
morte e malattia tra i detenuti, e ciò è particolarmente vero nei paesi con un'alta
prevalenza di TB”. Ha detto Robert Paterson, uno dei coordinatori sanitari del CICR.
Sovraffollamento, condizioni di vita malsane e un insufficiente sistema di ventilazione sono
tra i fattori principali che diffondono il virus tra i carcerati. “Non si può tenere la TB fuori
dalle sbarre: essa fuoriesce velocemente per colpire una vasta comunità, così controllare la
TB nelle prigioni è fondamentale per proteggere la popolazione da questa malattia”.
Le preoccupazioni sulla diffusione della TB hanno sollecitato il CIRC ad aiutare le agenzie
nazionali e l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nell'implementazione del Programma
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nazionale sulla tubercolosi, il quale ha coinvolto 30.000 detenuti in 7 prigioni e carceri
pilota.
I problemi legali e procedurali che ritardano i processi sui detenuti, sono alla base del
sovraffollamento. Affinché si possano trovare soluzioni durature è necessario riunire
insieme coloro che affrontano queste problematiche. Un progetto pilota istituito su questi
principi è iniziato alla fine del 2009 nella città di Manila. Rappresentati delle varie agenzie
coinvolte nella revisione delle cartelle dei detenuti hanno rivisto i casi più urgenti,
identificando gli ostacoli con il sistema giudiziario e provvedendo i mezzi per superarli.
Come risultato un arretrato di 250 casi è stato risolto. Questa strategia sarà estesa nel 2010
ad altre prigioni.
Il risultato di diverse iniziative orientate sui vari aspetti della congestione delle prigioni
nonché di suggerimenti per il futuro, sarà discussa alla conferenza nazionale che si terrà a
marzo a Manila. I rappresentati dell'Ufficio della gestione delle prigioni, l'Ufficio dei
riformatori, la Corte Suprema, il Dipartimento di salute ed altre agenzie nazionali
parteciperanno a questo incontro.
Situazione umanitaria
Le ostilità nel Centro di Mindanao sono state sospese ne giugno del 2009, circa 100.000
sfollati dell'agosto 2008 restano tali ma beneficiano ancora dell'aiuto regolare fornito da
diverse agenzie, tra cui il CICR e la Società Nazione di Croce Rossa Filippina. Il CICR
accoglie gli incontri sulla pace ed ogni altra iniziativa che può aiutare i civili a tornare alle
loro normali condizioni di vita. Le prospettive restano confuse, tuttavia la campagna per le
elezioni presidenziali prevista per maggio 2010 ha raccolto un impeto contro l'instabilità
politica. Gli assassinii, presumibilmente correlati alle elezioni e culminati nell'orrenda
uccisione di 57 persone nel Centro di Mindanao, hanno scatenato una protesta massiva sia
tra i filippini che nella comunità internazionale. Atti di brigantaggio e casi di rapimento
con riscatto, sono comuni nel sud delle Filippine. A Sulu – che rimane per ragioni di
sicurezza off-limits al personale del CICR – l'aiuto del CICR per gli sfollati a causa delle
violenze armate, è veicolato mediante i rappresentanti locali della Croce Rossa delle
Filippine. I frequenti scontri armati tra le forze governative e gli esponenti della New
People Army a Luzon, Visayas e Mindanao, hanno un impatto sulla vita dei civili, limitando
spesso il loro accesso ai servizi di base. “Il nostro staff visita regolarmente le aree affette da
conflitti armati in tutto il territorio Filippino, includendo anche i villaggi più remoti dove i
problemi sono spesso acuti”, dice il delegato del CICR Valerie Houetz. “Noi cerchiamo un
dialogo con tutte le parti del conflitto, per ricordare che i civili e coloro che non
partecipano più alle ostilità sono protetti dal Diritto Internazionale Umanitario e devono
essere risparmiati”.
A causa dell'elevato rischio di tifoni e di altri disastri naturali il CICR aiuta la Società
Nazionale di Croce Rossa Filippina a sviluppare una propria capacità di risposta. La
Società Nazionale di Croce Rossa Filippina ha dispiegato volontari preparati in risposta
alla tempesta tropicale Ondoy e, insieme al CICR, ha provveduto acqua potabile e un
appropriato servizio sanitario per più di 18.000 persone. Il CICR ha inoltre donato veicoli,
kit di primo soccorso e altro equipaggiamento ad alcune società locali di Croce Rossa, per
potenziare la loro capacità di risposta ad incidenti connessi a conflitti. Inoltre, ha
organizzato corsi di primo soccorso, risposta alle emergenze, valutazione e pianificazione
per aiutare gli sfollati e le comunità residenti.
Nel 2009 il CICR ha:
— distribuito circa 4.600 tonnellate di riso, 1.1 milioni di litri di olio e altro materiale,
insieme alla Società Nazionale di Croce Rossa Filippina;
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—
—
—
—
ha fornito più di 8.000 beni di prima necessità come, impermeabili, lenzuola,
materiale per cucina e kit d'igiene alle famiglie sfollate e a quelle colpite dai conflitti
armati e dalla tempesta tropicale Ondoy;
ha migliorato l'accesso all'acqua e alla sanità per 30.000 sfollati interni, e per i
residenti delle sei maggiori aree evacuate nel Centro di Mindanao. Nel Visayas il
CICR ha migliorato l'accesso all'acqua e alla sanità per 5.000 persone che vivono
nelle aree remote di Negros e Samar;
rinnovamento di sei centri di prima accoglienza sanitaria, nel Centro di Mindanao,
dove circa 30.000 sono andate per consulti e gli sono stati forniti regolare
donazione di farmaci e medicinali. Il CICR inoltre ha fornito medicine, materiale
chirurgico e altro materiale necessario per 10 ospedali a Mindanao. Ha fornito
supporto per più di 220 pazienti particolarmente vulnerabile, al fine di assicurare
loro un'adeguata cura;
ha portato avanti una campagna per la promozione dell'igiene, in collaborazione con
la Società Nazionale di Croce Rossa Filippina, in 18 centri di evacuazione, al fine di
incoraggiare le persone ad adottare idonee pratiche igieniche.
“Quando siamo arrivati al centro di evacuazione, abbiamo dovuto contare sul fiume per
tutto ciò che riguardava i nostri bisogni igienici – lavaggio, pulizia dei denti, e anche una
camera confortevole”, ha detto Bambo Alamasa, che, insieme al marito e ai sei figli, sono
sfollati dall'agosto 2008. “Nel nostro piccolo villaggio non c'erano problemi, ma in un
grande centro di evacuazione ci si può ammalare. Ora so come insegnare ai miei figli a
lavarsi le mani, tenere l'acqua pulita e adottare una igiene appropriata, e ora lo faremo
anche a casa”.
Promuovere il Diritto Internazionale Umanitario (DIU)
Il CICR ha sostenuto le autorità nazionali nei loro sforzi di promozione del DIU. Un
importante passo avanti è stato fatto dal governo filippino nell'approvazione del Republic
Act No. 9851, “Atto filippino sui crimini contro il diritto internazionale umanitario,
genocidio e altri crimini contro l'umanità”, diventato legge a dicembre. I rappresentanti
delle istituzioni di formazione militari del Sud-Est dell'Asia hanno approfondito la loro
conoscenza di DIU prendendo parte a workshop regionali, ospitati a dicembre
dall'Accademia Militare Filippina, la quale ha radunato 26 partecipanti da 11 paesi diversi.
Sedici team delle principali scuole di legge delle Filippine hanno preso parte a una
competizione di tribunale fittizio sul DIU, il vincitore rappresenterà il paese nella
competizione regionale che si terrà in marzo ad Hong Kong.
Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa::
http://www.icrc.it/web/eng/siteeng0.nsf/html/philippines-update030210!OpenDocument
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302-02-2010 Comunicato stampa 10/11
Iran-Iraq: il CICR contribuisce al rimpatrio delle spoglie dei soldati iraniani
uccisi durante la guerra del 1980-1988
Teheran / Bagdad (CICR) – Le spoglie di nove soldati iraniani sono state rimpatriate oggi
attraverso il posto di frontiera di Shalamjah, nei pressi di Basra, sotto la protezione del
Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Traduzione non ufficiale di Serena Corniglia
Più di 20 anni dopo la fine della guerra fra l’Iran e l’Iraq (1980-1988), si è ancora senza
notizie di migliaia di membri delle forze armate dei due paesi.
Questi resti umani sono stati consegnati dal Ministero iracheno dei Diritti dell’uomo al
comitato iraniano incaricato della ricerca dei soldati dispersi, in presenza dei delegati del
CICR, che fungono da intermediari neutri dai due lati della frontiera. Questa operazione è
stata condotta conformemente al protocollo d’accordo firmato nell’ottobre 2008 dall’Iran,
l’Iraq e il CICR, che mira a fare luce sulla sorte delle persone disperse nel quadro della
guerra Iran - Iraq.
«Le famiglie possono infine dare sepoltura ai loro cari», ha dichiarato Rania Machlab,
delegata del CICR incaricata a Teheran del dossier sulle persone disperse, che era presente
al momento della consegna delle spoglie. «Si tratta di un piccolo passo, ma di un passo
essenziale nel processo che mira a stabilire cosa è successo alle persone scomparse nel
corso del conflitto; se è stato compiuto è stato grazie all’impegno e alla determinazione
delle autorità dei due paesi».
Dalla fine della guerra nel 1988, il CICR aiuta i due governi negli sforzi che attivano per
portare a termine le obbligazioni che loro incombono in virtù del diritto internazionale
umanitario e per determinare la sorte delle persone di cui si è ancora oggi senza notizie».
Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa:
http://www.icrc.org/web/fre/sitefre0.nsf/htmlall/iran-iraq-news-020210?opendocument
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4- Allegato
Conferenza
“Darwin? Chiamate la Croce Rossa!”
11 Febbraio 2010, Ore 16
Sala dei Poeti - Facoltà di Scienze Politiche – Università degli Studi di Bologna
Strada Maggiore 45 - Bologna
Parteciperanno Il Prof. Cipolla, il Dr. Menarini, il Prof. Vanni oltre a docenti Universitari di
Bologna, Salerno, Firenze
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ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÁ DI BOLOGNA
SMA-SISTEMA MUSEALE DI ATENEO
MUSEO DI ANTROPOLOGIA
Sezione Sociologia della Salute e della Medicina
Darwin? Chiamate la Croce Rossa!
11 Febbraio 2010, Ore 16
Sala dei Poeti - Facoltà di Scienze Politiche – Università degli Studi di Bologna
Strada Maggiore 45 - Bologna
Presiede: Prof.ssa Maria Giovanna Belcastro, Università di Bologna
Interventi:
Prof. Fiorenzo Facchini, Università di Bologna
Prof. Enzo Gallori, Università di Firenze
Prof. Natale Ammaturo, Università di Salerno
Prof. Giuliano Pancaldi, Università di Bologna
Prof. Paolo Vanni, Università di Firenze
Dott. Maurizio Menarini, Comitato Provinciale CRI Bologna
Conclude: Prof. Costantino Cipolla, Università di Bologna
Il testo posto alla base della discussione è:
C. Cipolla (2009)
Darwin e Dunant. Dalla vittoria del più forte alla sopravvivenza del più debole?
Milano: FrancoAngeli
Info.: Dott.ssa Ilaria Iseppato, e-mail: [email protected], cell. 380 5324238
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