29 settembre 2011
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lavoro Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese 29 settembre 2011 - Anno LXXXVI - N.15 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 4 Prossimo numero: 13 ottobre 2011 Terziario Al microscopio le nuove entrate dall’estero pagina 5 Euro-franco I rischi li coprono gli operai pagina 8 Giorgio Fonio Giovane sindacalista corre per il Nazionale pagina 9 Frontalieri Cambio ballerino sulle indennità di disoccupazione pagina 2-3 pagine 11 Edilizia In 12’000 a Berna danno voce alla nostra protesta Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Edilizia 29 settembre 2011 il Lavoro Fotografie: Maurizia Merlo e Egon Zaghen Sabato 24 settembre 2011 In 12’000 a Berna danno voce alla protesta PAOLO LOCATELLI* P rovo a descrivere la vera situazione sui cantieri edili del cantone Ticino. Cosa si aspettano i lavoratori edili dal rinnovo del Contratto Nazionale Mantello dell’edilizia principale? In estrema sintesi, due cose: un rafforzamento dei propri diritti; un miglioramento delle condizioni di lavoro sui cantieri. E quindi, il diritto al salario completo in caso di malattia e infortunio, l’obbligo della sospensione del lavoro sotto le intemperie ed il riconoscimento del salario al cento per cento, delle regole più incisive a protezione contro i licenziamenti, limitazioni contro il lavoro interinale e a cottimo. Così come dei salari minimi contrattuali più alti e, finalmente, di un aumento salariale per l’anno 2012 che si faccia sentire: riconoscimento integrale del carovita e Fr. 100.- per tutti. Dal cantone Ticino, negli ultimi mesi, sono emersi diversi casi di speculazione a danno dei lavoratori occupati e di una concorrenza sana tra le imprese. Subappalti a catena fuori dal controllo dei committenti e degli addetti ai lavori, forme schifose di caporalato, pagamento di salari nettamente al di sotto dei minimi contrattuali, occupazione di lavoratori distaccati sottopagati in euro, orari di lavoro non rispettati, tempo di trasferta non riconosciuto, lavoro sotto la pioggia o in periodi di canicola… Un metodo di lavoro sempre più all’insegna della precarizzazione: un settore professionale - di chiara valenza economica - indirizzato alla deriva. Ad indignare i lavoratori sono però proprio quelle imprese di costruzione ticinesi che utilizzano, in modo improprio, le opportunità della libera circolazione delle persone allo scopo di aumentare il profitto sulle spalle degli stessi lavoratori. Quelle stesse imprese di costruzione ticinesi che, a parole, si lamentano di una concorrenza sleale mentre nei fatti la favoriscono. E che dire dell’atteggiamento al tavolo delle trattative nazionali degli impresari costruttori? Anche di fronte ad indicatori economici e di settore che danno l’edilizia in piena salute, malgrado i tassi di interesse ipotecario ridotti ai minimi storici (favorendo così l’investimento nel mattone), nonostante una riserva di lavoro a pieno ritmo per almeno un anno … cosa fanno? Si lamentano ancora e tentano di alleggerire il Contratto Nazionale Mantello. Fare di tutto per aumentare il proprio profitto senza farne beneficiare i lavoratori edili, è di uno squallore insopportabile. Sabato 24 settembre scorso i lavoratori edili hanno manifestato per pretendere il rispetto della propria dignità di uomini occupati in un settore fisicamente logorante! I lavoratori edili hanno manifestato per riaffermare che il lavoro deve essere onorato e non maltrattato! I lavoratori edili del nostro Paese, nessuno escluso, devono essere ringraziati e rispettati per quello che fanno sui cantieri ogni giorno e devono essere guardati da tutti gli altri con ammirazione per le lotte sindacali che conducono da sempre, oggi ed anche domani! Amici dell’edilizia: grazie di essere venuti a Berna! La vostra presenza è stata di buon auspicio per l’incontro tra le parti contraenti di martedì 27 settembre, durante il quale sono concretamente iniziate le trattative che continueranno il 4 ed il 13 ottobre. *Responsabile OCST edilizia 29 settembre 2011 il Lavoro Sindacato Edilizia 3 4 Sindacato Attualità 29 settembre 2011 il Lavoro Libera circolazione e settore impiegatizio Passare al microscopio le nuove entrate di manodopera estera MEINRADO ROBBIANI L a libera circolazione ha esposto anche il settore impiegatizio, che aveva sempre goduto di una rigorosa protezione, all’afflusso di manodopera estera. Questa apertura ha consentito in taluni casi alle aziende di reperire con più facilità i profili professionali non disponibili in loco. In altri ha agevolato la costituzione di nuove società, promosse e dirette da imprenditori esteri, che sono andate ad ampliare il tessuto del terziario. La libera circolazione ha però anche accentuato le pressioni di natura occupazionale e retributiva. Laddove è carente l’attenzione verso il territorio, l’assunzione di manodopera estera - in particolare frontaliera – può concorrere a sottrarre preziose occasioni di impiego a lavoratori locali. Tali assunzioni possono pure essere speculativamente collocate su livelli salariali inferiori a quelli usuali. Una acuta preoccupazione in un contesto poco trasparente La tendenza ad utilizzare in modo distorto la libera circolazione va purtroppo accentuandosi. Per la notevole diversità e frammentazione del settore, le situazioni di abuso possono del resto più agevolmente occultarsi e sottrarsi all’osservazione esterna. La prevalente assenza sia di una consolidata tradizione di relazioni con i sindacati, sia talvolta di corpi aggregativi delle imprese stesse affievolisce le forme di controllo sociale sugli scompensi e sulle derive del settore. La preoccupazione per le distorsioni che vanno apparendo nel terziario impiegatizio è tanto più fondata poiché è verso questo settore che si orienta in misura preponderante la manodopera locale. Le ricadute sugli equilibri del mercato del lavoro sono perciò tanto più acute. Per un controllo sistematico delle nuove entrate È nella scia di queste costatazioni - peraltro già evidenziate con una presa di posizione e una conferenza stampa svoltasi lo scorso mese di luglio - che l’OCST, in occasione della recente seduta della Commissione tripartita per le misure di accompagnamento ha chiesto, per il terziario impiegatizio, una verifica dettagliata di ogni nuova assunzione di manodopera estera. Questo intervento dovrebbe consentire di valutare, da un lato, se il mercato del lavoro locale non avrebbe potuto fornire un candidato adeguato e, dall’altro, se le condizioni retributive corrispondono al profilo della persona assunta o producono dumping salariale. Muoversi in tre direzioni Il controllo sistematico delle nuove entrate consentirebbe in particolare: di esercitare un’opportuna pressione sulle aziende affinché siano attente alla necessità di favorire l’assunzione di manodopera locale alla ricerca di impiego con particolare riferimento ai gruppi più sfavoriti (giovani in entrata nel mercato del lavoro, disoccupati in età matura..). Benché la libera circolazione non consenta di impedire le entrate dall’estero, si tratta di premere sulle aziende affinché riconoscano come prioritario il collocamento della manodopera indigena senza impiego; di identificare i profili professionali insufficientemente reperibili nel mercato del lavoro, favorendo un adeguamento dei curricoli formativi e delle occasioni di perfezionamento; di mettere in atto le opportune misure di accompagnamento laddove si riscontrino situazioni abusive in materia di condizioni retributive e di lavoro. Una modalità da estendere La Commissione tripartita, condividendo l’obiettivo dell’OCST, si è impegnata, per il tramite degli uffici competenti, ad approfondirne le modalità di applicazione. L’OCST auspica che possa così essere celermente attuato un più capillare e rigoroso controllo del terziario impiegatizio per meglio preservarne gli equilibri occupazionali. Come espresso in seno alla Commissione tripartita, l’OCST chiede che questa procedura sia estesa anche ad altri rami (ad esempio la vendita) dove si manifesti il pericolo di una sottrazione di occasioni di lavoro per la manodopera locale in relazione all’entrata di manodopera estera. Non si tratta di contrapporre la manodopera locale a quella estera ma di colpire le imprese che utilizzano la libera circolazione in modo speculativo e privo della indispensabile attenzione verso i bisogni occupazionali del territorio dove operano e dal quale traggono vantaggi vitali. Cantiere centro Polaris Servizi Riscontrate alcune irregolarità Il CAST offre: Consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata I Mediazione e assistenza nei confronti delle compagnie di assicurazione l 20 settembre scorso, durante un normale sopralluogo di rappresentanti sindacali nel cantiere del Polaris a Chiasso, sono stati fermati due lavoratori senza permesso di lavoro. Si tratta di due operai rumeni residenti a Milano ed impiegati in nero in una ditta di Stabio. Il 23 di settembre ha poi avuto luogo una retata della polizia, reparto mobile del Sottoceneri, gendarmeria territoriale e comunale di Chiasso, che ha controllato più di cento persone sul cantiere, trovando un altro operaio senza permesso di lavoro. I lavori nel cantiere si concluderanno presto ed il centro sarà inaugurato oggi 29 settembre. I nostri recapiti Via S.Balestra 19 6900 Lugano Tel 091 921 21 04 091 921 21 05 Fax 091 921 21 06 [email protected] www.ocst.com Sindacato Attualità 29 settembre 2011 il Lavoro La moda del momento Rischi valutari? Li coprono gli operai! Un secco «No» dai lavoratori di Mikron Agno GIOVANNI SCOLARI Dall’affollatissima assemblea di martedì scorso alla Mikron di Agno è emerso un secco no alle richieste della direzione di una deroga in base all’art. 57.5 della Convenzione. La direzione aveva inoltrato una serie di proposte che riguardavano tutto il personale, compresi i quadri e gli specialisti. Per coloro che sono soggetti alla timbratura del cartellino, era stato proposto un aumento temporaneo dell’orario di lavoro da 40 a 42 ore e mezza, in sostanza un supplemento di due ore e mezza di lavoro non retribuito. Agli specialisti ed ai quadri non soggetti alla timbratura del cartellino sarebbe stato ridotto il bonus del 5 per cento, mentre ai manager del 10 per cento. La misura sarebbe stata applicata al massimo per 30 mesi. Sarebbe decaduta prima se il IL PUNGOLO A nozze e senza dote S N elle ultime settimane molti lavoratori si sono dovuti confrontare con la richiesta di accettare accordi che li penalizzano con il fine, a detta delle direzioni aziendali, di garantire un futuro all’impresa. La musica è sempre la stessa: si chiedono sacrifici che non garantiscono il mantenimento dei posti di lavoro e che non verranno compensati nel caso in cui l’azienda si ristabilizzi. Inoltre nella maggior parte dei casi si è restii nel fornire dettagli sulla reale situazione dell’azienda. In sostanza si chiede agli operai, che vengono tenuti all’oscuro di tutto, di partecipare al rischio aziendale, o meglio alle perdite dell’azienda, ma non ai profitti. Nelle diverse aziende però la reazione dei lavoratori cambia notevolmente: in alcune ci si riunisce, si discute, si coinvolgono i sindacati, si rifiutano insieme le imposizioni e si inizia a contrattare per un accordo serio che aiuti l’azienda, ma che non penalizzi i lavoratori. In altre si accettano le imposizioni e ciascun lavoratore, convocato, in qualche caso intimidito, dalla direzione, firma accordi non accettabili. «Nelle scorse settimane, ha detto Marcello Specchietti, sindacalista OCST, i lavoratori della Rex di Mendrisio hanno respinto con forza gli accordi imposti che prevedevano aumenti dell’orario di lavoro e riduzioni del salario, senza possibilità di recupero in caso di ripresa e senza la garanzia della conservazione dei posti di lavoro». Le assemblee dei lavoratori hanno poi dato mandato ai sindacati di intraprendere delle trattative con la direzione aziendale per giungere ad un accordo. Una situazione analoga si è verificata alla Mi- 5 kron Agno (vedi riquadro sotto) e alla Mikron Tool. In molte altre aziende, come detto, la situazione è molto diversa: in molti casi non trapelano nemmeno le informazioni. In altri, come per la Medacta International di Castel San Pietro, il sindacato riesce ad intervenire. È stato chiesto un aumento non retribuito dell’orario di lavoro di un’ora al giorno per sei mesi. Giorgio Fonio, sindacalista OCST, ha detto «La dirigenza Medacta non ha fornito dati concreti che giustifichino un provvedimento così penalizzante. Sono stati unicamente espressi concetti generali. Tutto questo non è rispettoso della dignità dei lavoratori». L’OCST ha inviato una lettera alla direzione di Medacta nella quale si chiede un incontro per discutere dell’accordo, trasparenza sulla reale situazione dell’impresa, il collegamento della durata di questa misura all’andamento del cambio e la restituzione ai dipendenti delle prestazioni aggiuntive in caso di stabilizzazione della situazione. Anche nelle aziende del gruppo Fabbri che sono Plastex e Waldys così come alla Precicast sono in corso i primi incontri tra le parti contraenti per arrivare ad una definizione delle richieste avanzate. cambio euro franco fosse andato sopra 1,30 e sarebbe stata ridiscussa nel caso di un cambio sotto 1,10. La proposta, come dicevamo, è stata sonoramente bocciata: su 295 dipendenti hanno votato in 237: 20 persone favorevoli, 120 contrarie e 97 contrarie, ma dando mandato alla commissione del personale di trovare una soluzione adeguata. L’assemblea, come detto, è stata molto partecipata dal personale adeguatamente informato, la notizia era stata data una settimana prima consentendo a tutti di prendere una decisione consapevole. È stata in particolare messa in discussione l’applicazione molto rigida dell’accordo che non consentiva al personale di poter gestire con una certa flessibilità le ore di lavoro aggiuntive. La posizione del sindacato è stata, anche in questo caso, di rifiutare qualsiasi iniziativa di lavoro gratuito. Si chiede infatti che le ore aggiuntive di lavoro vengano tenute in considerazione per un pagamento futuro, quando l’azienda torni nelle cifre nere. L’entrata in materia è naturalmente condizionata ad un’effettiva e dimostrata necessità dell’azienda. embra che dopo l’intervento del Direttore di produzione, alla Trasfor siano ricominciate le trattative sull’orario di lavoro. Ci si stava per accordare per un aumento temporaneo con una restituzione in futuro delle ore di lavoro in più, quando dal Direttorissimo è arrivato un suggerimento inaspettato. Venerdì prossimo la Trasfor verrà presentata ai nuovi soci di ABB: perché non portare come dote della sposa un bel regalo da parte degli operai? Due ore e mezza di lavoro in più gratis e senza futuro rimborso! Visto che il pungolo è in tema di favole, è come un re che chiedesse al popolo di raccimolare una dote per la principessa. Ci farebbe certo una pessima figura, tanto più se non invitasse i sudditi ai festeggiamenti delle nozze... Viene il dubbio che il nostro Direttorissimo abbia perso di vista la preoccupazione per la difficile situazione economica e valutaria e che sia ora sempre più impegnato a mostrare chi porta i pantaloni. Ma, per fortuna, non può decidere da solo... Darwin Airline L’OCST chiede garanzie LORENZO JELMINI A nche la Darwin Airline soffre per la crisi e chiede sacrifici. In seguito alla comunicazione al personale del piano di misure di risparmio, l’OCST ha chiesto un incontro, avvenuto lunedì 26, per discutere alcune varianti in favore dei dipendenti. La direzione si è dimostrata aperta al dialogo. In particolare si è chiesto che l’entrata in vigore delle misure, prevista per il 1. ottobre, venga posticipata e che la situazione possa essere monitorata costantemente dal sindacato per valutare un tempestivo ritorno alla normalità, anche in diverse fasi, ma al più tardi per la fine del 2012. Si è chiesto inoltre di ricorrere al lavoro ridotto per scongiurare i quattro licenziamenti previsti. Sarà anche valutata la possibilità di restituire al più presto quanto richiesto ai dipendenti. Le trattative continuano. 6 Sindacato Attualità 29 settembre 2011 il Lavoro Iniziativa parlamentare Diritto agli assegni per i disoccupati in malattia GIANNI GUIDICELLI L a nuova Legge federale sugli assegni familiari (LAFam), entrata in vigore il 1° gennaio 2009, ha comportato un peggioramento del diritto agli assegni in caso di malattia o infortunio. Le nuove disposizioni a livello federale prevedono che in caso di incapacità al lavoro l’assegno viene versato per il mese in cui è iniziato l’impedimento al lavoro e per i tre mesi seguenti. La nostra legge cantonale, in vigore fino al 31 dicembre 2008, riconosceva il diritto fino a dodici mesi dall’inizio dell’inabilità al lavoro. Per tale motivo il Parlamento cantonale, nell’approvare la nuova legge sugli assegni di famiglia (Laf), aveva mantenuto tale diritto per la durata massima di dodici mesi con l’aggiunta di un capoverso 2 all’articolo 5. Questa modifica è stata in seguito considerata contraria al diritto superiore, ritenendo che il diritto agli assegni familiari in caso d’impedimento al lavoro per malattia o infortunio è disciplinato dalla legislazione federale in via esaustiva. Con l’approvazione del Messaggio 6186 l’articolo 5 cpv. 2 è quindi stato abrogato. Il Parlamento cantonale ha però riaffermato la ferma volontà di riconoscere il diritto agli assegni, in caso di inabilità al lavoro, per la dura- ta di dodici mesi. Questa volontà è stata concretizzata con l’approvazione del Messaggio 6364 che ha introdotto questa prestazione non a carico delle casse per gli assegni di famiglia ma a carico del cantone. Le nuove disposizioni (articoli da 45a a 45g della Laf) sono entrate in vigore il 1° gennaio di quest’anno. L’Istituto delle assicurazioni sociali ha però rifiutato il versamento degli assegni in caso di malattia ad un lavoratore disoccupato ritenendo che non sono dati i requisiti legali per riconoscere le prestazioni previste dalla Laf. Questo in sintesi per il fatto che i disoccupati, a norma dell'art. 22 cpv. 1 LADI, non percepiscono gli assegni di famiglia ma un supplemento che corrisponde agli assegni legali per i figli a carico o per i figli in formazione convertiti in un importo giornaliero cui avrebbero diritto nell’ambito di un rapporto di lavoro. In caso di malattia dell’assicurato disoccupato, il diritto al supplemento di estingue, in applicazione dell’art. 28 cpv. 1 LADI, al più tardi il 30° giorno dopo l’inizio dell’incapacità totale o parziale al lavoro. Fino al 31 dicembre 2008 anche i disoccupati inabili al lavoro beneficiavano dell’assegno per la durata di dodici mesi. È evidente che il Parlamento cantonale, con l’approvazione del Messaggio 6364, non ha voluto fare differenziazione tra lavoratori dipendenti e lavoratori disoccupati, ritenendo che il diritto agli assegni in caso d’inabilità al lavoro fosse da riconoscere a tutti per la durata massima di dodici mesi. Alla luce di questa situazione si tratta quindi di aggiungere un nuovo capoverso all’articolo 45a Laf, che preveda il diritto alle prestazioni familiari in caso di malattia fino ad un massimo di dodici mesi anche per i disoccupati. Inserzione Domanda di adesione all’OCST Il/La sottoscritto/a Cognome Nome Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST! Indirizzo L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali ed è il sindacato più rappresentativo del Ticino. Nap Città Mettiamo a disposizione i nostri segretariati e le nostre sedi in ogni regione del Cantone per difendere e sostenere i lavoratori. Telefono Data di nascita Segretariato cantonale Stato civile Lugano, via Balestra 19 091 921 15 51 [email protected] www.ocst.com Nazionalità Professione Ditta dichiara di aderire all'Organizzazione cristiano-sociale ticinese accettandone gli statuti. Luogo e data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano Permanenze Sedi OCST Bellinzona, Piazza Buffi 4 Biasca, Contr. Cav. Pellanda Chiasso, Via Bossi 12d Lamone, Via Cantonale Locarno, Via Lavizzari 2 Lugano, Via Balestra 19 Mendrisio, Via Lanz 25 (telefonare per appuntamento) Grono (GR), CH-6537, 091 8271396 Stabio, Via Giulia, 091 6471414 Cannobio (Italia), Via D.Uccelli 22, +39 032371086 Lavena Ponte Tresa (Italia), Via Marconi 59, +39 0332551281 Porlezza (Italia), Via Osteno 1, +39 034461687 Santa Maria Maggiore (Italia), Palazzo municipale, +39 0332531767 091 8214151 091 8730120 091 6825501 091 9660063 091 7513052 091 9211551 091 6405111 Sindacato Sociosanitario 29 settembre 2011 il Lavoro 7 Non spremeteci come limoni Giornata di protesta del personale sanitario DAVINA FITAS I n questi mesi che precedono l’entrata in vigore del nuovo sistema di finanziamento degli ospedali pubblici e privati basato sui DRG svizzeri, sentiamo da molte parti dichiarazioni rassicuranti sulle conseguenze che l’introduzione generalizzata dei contributi per caso avrà sulla qualità delle cure. Per esempio, secondo uno studio pubblicato lo scorso mese di giugno dall’Osservatorio svizzero della salute, la qualità delle cure al paziente non risentirà del cambiamento che interverrà nel finanziamento. È tuttavia necessario, secondo l’OCST, prestare molta attenzione a un fattore, che non deve lasciare tranquilli. In Ticino, dal prossimo anno sarà accentuata la concorrenza tra gli istituti di cura che beneficeranno del sussidio statale. Il Gran Consiglio ha persino voluto che si fissasse un tetto massimo di prestazioni per ogni ospedale. Ora, è indubbio che il carico e i ritmi di lavoro del personale ospedaliero sollecitino in misura già forte i dipendenti nei reparti di cura e abbiamo motivo di credere che una concorrenza accentuata tra gli istituti ospedalieri possa tradursi in un’ancor maggiore pressione sul personale, anche perché gli ospedali potrebbero essere indotti a ridurre la dotazione di personale, invece di aumentarla, come in molti casi sarebbe già giustificato fare. I medici difendono – trovando sostegni politici anche nel Parlamento nazionale – la qualità del loro lavoro di cura dei pazienti. Lo fanno sparando le loro cartucce contro gli Assicuratori malattia. Il personale è pronto a sottoscrivere l’obiettivo di preservare la qualità del lavoro sanitario. Ma lo fa dicendo ai medici che alla qualità contribuiscono anche gli operatori sanitari nelle équipes multidisciplinari che lavorano nei reparti di cura e nei servizi medicotecnici degli ospedali e delle cliniche. Il personale di cura si aspetta solidarietà e sostegno Giovedì 22 settembre si è tenuta la giornata di protesta del personale sociosanitario. I sindacati in Ticino hanno organizzato due volantinaggi: alla clinica Luganese e all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona. Il personale, i pazienti ed i visitatori hanno partecipato informandosi ed indossando una spilla. nel chiedere una dotazione adeguata degli effettivi nei reparti e nessun peggioramento delle condizioni di lavoro. La tutela del personale sanitario è importante anche per i pazienti: c’è una crescente preoccupazione per i destinatari delle cure, che potrebbero vedersi diminuire le prestazioni. Il sindacato OCST, infine, sostiene la richiesta del personale delle cliniche private di procedere gradualmente all’adeguamento delle condizioni di lavoro a quello in vigore per il personale dell’Ente ospedaliero cantonale. Non ci sono, infatti, motivi che possono giustificare, a medio termine, una differenza dei livelli retributivi a sfavore del personale attivo nelle cliniche private. I sindacati di categorie hanno ancora recentemente sostenuto quelle che considerano delle legittime richieste delle cliniche al Consiglio di Stato per ottenere condizioni eque nel contratto di prestazioni che regolerà l’erogazione dei contributi cantonali. Ma nello stesso tempo hanno chiesto alle direzioni delle cliniche un impegno nel perseguire un’armonizzazione delle condizioni di lavoro per il personale. Clinica Luganese Rinnovo della Commissione interna del personale ALICE AGUSTONI D opo il meritato riposo estivo, si riparte con una nuova carica e una nuova Commissione Interna per la Clinica Luganese. In data 15 settembre si è riunita per la prima volta la nuovo CIP e in tale occasione sono state designate le seguenti cariche: Presidente: Maurizio Turco Vicepresidente: Vera Del Tredici Segretaria/Cassiera: Dominique Schirò Membri: Yvar Corti, Alice Giobetti, Marthe Ngo-Brenna, Joao Tunes, Marja Kostova, Antonio Scarvaci, Morena Tonnet, Angela Pellegrinelli, Agostina Sutter, Davide Contini Questo nuovo gruppo di lavoro è pronto per affrontare nuove sfide, in particolare i cambiamenti che avverranno a livello contrattuale a partire dal 2012 con il nuovo finanziamento delle cliniche private. Il Sindacato OCST augura a ognuno di loro un buon lavoro! 8 Sindacato Politica 29 settembre 2011 il Lavoro Sosteniamolo! Un giovane sindacalista in corsa per il Nazionale Giorgio Fonio, sindacalista dell’Ocst di Mendrisio, candidato sulla lista popolare democratica per il Consiglio nazionale risponde ad alcune domande sul motivo della sua candidatura e sui temi che intende portare in Parlamento. questa misura che ha potuto osservare? Come è possibile rispondere alle richieste di chi si trova in difficoltà? Innanzitutto posso affermare che questa revisione è stata notevolmente penalizzante per i giovani. La Svizzera purtroppo ha un sistema legislativo molto fragile in materia di diritto del Le sezioni lavoro edi permette al datore di disdire il contratNATHALIE GHIGGI IMPERATORI to di lavoro senza troppi problemi. Per contro Chiasso però abbiamo sempre avuto un ammortizzatoGiorgio Fonio, con che spirito affronta queBalerna re sociale efficace e di supporto come la LADI sta campagna per il Consiglio nazionale? Morbio Inferiore Quando mi è stato proposto di entrare a che sosteneva i lavoratori toccati dal licenziamento e le loro famiglie. Oggi purtroppo queNovazzano far parte della lista popolare democratica per sto sistema è stato peggiorato notevolmente e il Consiglio nazionale ho reagito subito con Vacallo molti disoccupati hanno esaurito rapidamengrande entusiasmo. Lo stesso che contraddistingue la mia campagna elettorale che mi sta dando la possibilità di conoscere e confrontarmi con nuove persone e soprattutto mi permette di affrontare tematiche delle quali mi occupo giornalmente, come ad esempio i problemi dell’occupazione e degli abusi nel mondo del lavoro. Quali sono i principali temi che vorrrebbe approfondire durante la campagna in vista del voto del prossimo 23 ottobre? Essendo un giovane sindacalista il tema che mi sta maggiormente a cuore è quello dell’occupazione giovanile post formazione. È innegabile che ci sia un problema legato alla disoccupazione. Un altro tema che mi piacerebbe affrontare è quello della tutela dei lavoratori che sono vicini all’età del pensionamento. Troppo spesso assistiamo a licenziamenti dettati solo da una minimizzazione dei costi. La soppressione del posto di lavoro di un ultra 50enne o la sua sostituzione con manodopera più giovane rientra in questo processo. Credo che sia fondamentale tutelare questa categoria di lavoratori che difficilmente in seguito a un licenziamento riesce a reinserirsi nel mondo del lavoro. Durante la presentazione dei candidati di Generazione Giovani, lei ha dichiarato di voler sensibilizzare i temi più vicini al mondo del lavoro. Fra questi come non citare la revisione della nuova LADI entrata in vigore lo scorse mese di aprile. Dal suo osservatorio professionale, quali sono le conseguenze di vi invitano alla te le indennità di disoccupazione (in Svizzera i casi di esaurimento a causa della revisione sono stati 13.248). Oggi molte di queste persone sono state prese a carico dall’assistenza sociale e pertanto il problema non è stato risolto. Il disoccupato è stato semplicemente spostato dalla disoccupazione all’assistenza, portandolo in uno stato di forte difficoltà economica e sociale in quanto la persona che esaurisce le indennità ed entra in assistenza vive questa situazione come un’umiliazione. Popolari Democratici Risottata in piazza Indipendenza a Chiasso offerta alla popolazione sabato 8 ottobre 2011 dalle ore 11.30 aperitivo In caso di cattivo tempo nelle palestre di Via Vela. «Starò dalla parte dei lavoratori e delle loro famiglie. Senza incertezze!» Giorgio Fonio sindacalista OCST http://facebook.com/giorgio.fonio http://giorgiofonio.ocst.com info 076 711 23 18 Consiglio Nazionale lista PPD n. 7 candidato n. 3 29 settembre 2011 il Lavoro Sindacato Frontalieri 9 Cambio franco-euro Ma almeno non penalizzate i disoccupati frontalieri! Solo l’INPS non è a conoscenza delle turbolenze sul cambio franco-euro e, contravvenendo alla legge 147, applica un cambio sfavorevole nel determinare l’indennità ai disoccupati frontalieri. GIANCARLO BOSISIO D ice la legge 147, introdotta dal Parlamento Italiano nel 1997, che l’importo dell’indennità versata ai lavoratori frontalieri che hanno perso il posto di lavoro in Svizzera è stabilito in misura non inferiore al 25 per cento e non superiore al 50 per cento del salario lordo medio annuo sottoposto all’AVS percepito in Svizzera nell’anno precedente lo stato di disoccupazione. A tutt’oggi e sin dal 1997, il Consiglio d’Amministrazione dell’INPS ha sempre stabilito di versare il 50 per cento di tale salario. Come richiesto, il salario da tenere in considerazione viene indicato dal datore di lavoro sull’apposito formulario (in origine di colore giallo) nonché sull’attestato previsto dai regolamenti europei ed infine sul modello E 301, nella valuta del paese di lavoro, cioè in franchi svizzeri! Come si faccia a stabilire l’importo che deve essere versato al lavoratore è detto chiaramente nella legge: si divide per 360 giorni l’importo dovuto al cambio rilevato dalla Banca d’Italia nei 12 mesi precedenti lo stato di disoccupazione. Che nella legge si parli di cambio lira/franco evidentemente non ha nessuna rilevanza! Gli sconvolgimenti valutari di questi ultimi mesi hanno fatto però emergere che l’INPS non tiene assolutamente conto del cambio effettivo Franco/Euro per calcolare l’importo dell’indennità di disoccupazione. E ciò è abbastanza incomprensibile! Per fare un esempio, utilizzando i dati ufficiali della Banca d’Italia, tra agosto 2010 e luglio 2011 il cambio medio è di fr. 1.28 ovvero € 0.78: questo sarebbe, a termini di legge, il cambio da applicare a chi è andato in disoccupazione all’inizio di questo mese di settembre. Applicando questo cambio, un lavoratore che nell’ultimo anno ha percepito un salario di 40’000 franchi, in caso di disoccupazione, avrà l’indennità giornaliera calcolata sul 50 per cento del salario, diviso 360 giornate, pari a € 43,4 al giorno. Se il disoccupato non trova un lavoro per tutto il periodo indennizzabile (max. 360 giorni) riceverà € 15’624 (meno le imposte previste). In realtà sta succedendo che l’INPS attualmente applica un cambio di € 0,62 per frs., causando una notevole riduzione dell’importo del trattamento quantificabile in oltre 3’580 € di differenza. Se il salario fosse di 50.000 franchi la penalizzazione salirebbe a oltre 4’230 €! Così facendo, oltre al danno per il lavoratore, non viene neppure rispettato il rapporto percentuale, previsto dalla legge 147, tra stipendio e indennità. Purtroppo le sedi INPS di confine, non sono responsabili di tale calcolo in quanto il calcolo della trasformazione del salario da franco svizzero ad euro viene fatto dalla direzione INPS di Roma. Per questa ragione abbiamo chiesto l’intervento dei responsabili CISL e del Patronato INAS perché abbiano a chiedere ragione delle modalità con le quali l’INPS procede al calcolo e di attuare le necessarie correzioni. Vi terremo informati sul prosieguo della vicenda. Nessuna novità per i frontalieri Diritto d’opzione Invio telematico del certificato medico Nuova moratoria sull’esercizio del diritto d’opzione per l’assicurazione malattia I n Italia è entrata in vigore una nuova procedura di trasmissione telematica del certificato medico di malattia da parte dei medici di famiglia. Per dare una risposta esauriente alle molte richieste di chiarimento pervenute, l’OCST ha inviato un’istanza scritta per verificare se siano state date particolari indicazioni ai medici nel caso in cui debbano redigere i certificati per i lavoratori frontalieri e per chiedere se valgono ancora le disposizioni in merito al pagamento di tali certificati. Nella risposta che abbiamo ricevuto si precisa che «Il servizio di invio telematico dei certificati di malattia è finalizzato all’invio dei certificati attestanti l’assenza per malattia sia dei lavoratori pubblici sia dei lavoratori del settore privato all’INPS e, attraverso l’INPS, ai rispettivi datori di lavoro. La normativa a riguardo naturalmente trova applicazione all’interno del territorio nazionale e non può quindi essere estesa ai lavoratori dipendenti da datori di lavoro con sede all’estero. Pertanto, i certificati di malattia dei lavoratori frontalieri continueranno ad essere redatti dal medico secondo le modalità finora vigenti». Tra «le modalità finora vigenti» vi è anche la procedura comunicata ai Direttori dei Distretti sanitari ASL in merito al pagamento dei certi- ficati medici: «il primo certificato di inabilità temporanea al lavoro e il certificato successivo di continuazione di malattia redatto a favore di lavoratori frontalieri devono essere rilasciati gratuitamente, come avviene per tutti i lavoratori. Il certificato di «chiusura malattia» richiesto dai datori di lavoro svizzeri e non contemplato dall’ordinamento normativo italiano, può essere rilasciato con onere a carico del lavoratore». Auspichiamo di aver fatto dunque chiarezza su questo importante argomento. G.B. L’ Istituto delle assicurazione sociali (IAS) di Bellinzona provvederà a notificare ai lavoratori frontalieri che si trovano in situazione d’irregolarità a causa della mancata notifica del diritto d’opzione una lettera raccomandata per sollecitarli a voler esercitare il proprio diritto in questi ultimi mesi del 2011. Il provvedimento toccherà 2’200 lavoratori che, nei prossimi giorni, si vedranno recapitare al proprio domicilio il formulario da compilare e rispedire all’IAS accompagnato da una lettera informativa. Ad ognuno di questi lavoratori verrà indicata quale dovrà essere la procedura da seguire per regolarizzare la propria posizione e, se del caso, i termini entro cui compilare e ritornare il modulo ufficiale TI 1. Così come accaduto in tutti questi anni gli uffici giuridici del Sindacato Cristiano Sociale saranno disponibili ad offrire assistenza e consulenza ai propri associati per il disbrigo di tali pratiche o per sottoporre eventuali casi particolari. 10 Sindacato Casinò di Lugano Casinò di Lugano Disinformazione, contratto collettivo e fumo passivo NANDO CERUSO E WALTER D'HEUREUSE I l comunicato stampa divulgato a livello internazionale, in data 19 settembre 2011, dalla direzione del Casinò di Lugano lascia intravvedere mancanze manageriali e scarso senso di rispetto verso la città di Lugano e le istituzioni sociali che operano nel territorio. A prescindere da chi ha torto o ragione nella vertenza in corso, divulgare un comunicato a livello internazionale per mettere in piazza stridenti problemi, sindacali e non, che interessano il Casinò di cui l’azionista di maggioranza è la città di Lugano, è un pessimo messaggio di pubblicità negativa trasmesso fuori dai confini cantonali e nazionali. È indubbio che tali strategie generino solo ricadute negative in particolare su Lugano. La dura vertenza in atto con la direzione del Casinò di Lugano è conducibile a problemi strettamente sindacali e al susseguente inasprimento del confronto dopo la disdetta unilaterale del Contratto collettivo di lavoro (Ccl) del settore. Al di là della strategia antisindacale e di disinformazione messa in atto dalla direzione del Casinò di Lugano, saranno gli autorevoli organi competenti, ai quali le organizzazioni sinda- 29 settembre 2011 il Lavoro cali faranno ricorso, a doversi pronunciare in merito. Fumo passivo Le organizzazioni sindacali non hanno mai sottoscritto nessun accordo con la direzione del Casinò di Lugano che consentisse di fare svolgere turni di lavoro nelle sale fumatori non conformi ai disposti di legge. Per contro, è da due anni che i sindacati rendono attenti sui disposti di legge in materia di fumo passivo e sull’obbligo che ha la direzione di tutelare la personalità e la salute del personale. In conformità ai disposti contrattuali i partner sindacali hanno più volte formalizzato richieste di risolvere il problema delle sale fumatori, che sono fuori regola dall’entrata in vigore della Legge federale sul divieto di fumo. Se l’ufficio cantonale delle sanità, rispettivamente l’Ufficio cantonale dell’Ispettorato del Lavoro imporranno l’obbligo del rispetto della legge, quindi la tutela della salute del personale, non sono certo i dipendenti a doverne pagare le conseguenze, bensì una direzione inadempiente, non all’altezza della situazione, che al posto di adottare le dovute misure si è sempre trincerata dietro un muro di bugie e di disinformazione. L’OCST e la SIC –Ticino non possono sotta- IL PUNGOLO Una commissione (domestica) del personale N on manca certo d’arguzia la direzione del personale di Casinò Lugano SA. Dopo i sondaggi caserecci sul grado di «soddisfazione» del personale, convinta di essersi liberata di un consistente numero di collaboratori (160, tra licenziati e messi in condizione di doversi licenziare) e dei delegati sindacali non inclini a fare i leccapiedi, si appresta a nominare, attraverso artifizi da caserma, una commissione addomesticata, con compiti ben definiti e ristretti. La «trasparenza»(sic!) dell’organizzazione e della nomina sarebbe assicurata da un notaio assoldato dalla stessa direzione, con buona pace dei diritti del personale sanciti dal CCL e dai disposti di legge. I sindacati staranno zitti? Assolutamente no! cere che la dura vertenza in atto è determinata dall’intransigenza del rappresentante dell’azionista di minoranza (Casinò Austria), che gestisce come meglio crede il Casinò di Lugano, anche in spregio ai diritti del personale e ai disposti di legge vigenti nel nostro Paese. Anche la politica si muove Casinò di Lugano, quo vadis? Riportiamo alcuni stralci dell’interrogazione che Lorenzo Jelmini e Simonetta Perucchi Borsa hanno presentato nei giorni scorsi al Municipio di Lugano. «S iamo dell’avviso che, prima di arrivare alla rottura dei rapporti con i sindacati con la disdetta del contratto collettivo di lavoro, si sarebbe dovuto avviare un tentativo di conciliazione tramite l’organo di mediazione previsto in queste situazioni conflittuali e comunque tramite un collegio arbitrale esterno alle parti. Non è stato fatto e ci rammarichiamo». «Speriamo pure che siano state o che vengano analizzate e discusse le situazioni denunciate dal sindacato, al fine di risolvere i problemi». «Oltre a quanto esposto, ci s’interroga sui costi di consulenza ai quali la Casa da gioco deve far fronte. Oltre alla massa salariale (23 mio di franchi), tali costi si aggirerebbero sui 2,5 milioni di franchi che graverebbero sul bilancio del Casinò di Lugano, per consulenze varie e controlli, marketing e pubblicità, tutti compiti conferiti all’esterno. Per concludere; è fondamentale che le politiche imprenditoriali, finanziarie e del personale vengano decise con il coinvolgimento dell’azionista di maggioranza, la città. Le scelte operate in questo ambito, in effetti, devono avere come scopo importante quello di mantenere sano il tessuto economico e sociale del territorio, compreso quello lavorativo locale. Ci chiediamo se il Municipio non sia stato sino ad ora latitante. Il dubbio è che non venga sufficientemente informato (significativo il fatto sopra riportato della mancata discussione preventiva della decisione di disdire il CCL) e che, quindi, i rappresentanti del Comune nel Consiglio di amministrazione della società, non rappresentino veramente la Città. Rimane poi sempre aperta la domanda a sapere con quali competenze e potere le istruzioni (nelle questioni fondamentali) debbano essere date dall’Esecutivo o dal Legislativo cittadino. Visto quanto sopra indicato, chiediamo a codesto Lodevole Municipio: 1. di confermare che il Municipio viene (o meglio verrà d’ora innanzi) sempre e regolarmente informato su tutto quanto avviene nella società Casinò Lugano SA confutando così i dubbi di chi pensa che Casinò Austria (Suisse Zugo) si avvalga di un accordo privilegiato che impedisce la dovuta trasparenza sulla gestione di tale importante bene pubblico; 2. di esaminare per il tramite dei propri rappresentanti nel Consiglio di amministrazione se e per quale ammontare esistano consulenze esterne varie, come indicato sopra, e a chi tali compiti vengano conferiti; in particolare di appurare se i mandati conferiti alla Casinò Austria Suisse non configurino una distribuzione dissimulata di utile a favore di quest’ultima; 3. se intende informare regolarmente il Consiglio comunale sulla politica aziendale della Casinò Lugano SA e raccogliere da esso le istruzioni sulle questioni fondamentali discusse nell’assemblea generale; 4. se nella sua qualità di azionista procede regolarmente all’esame della contabilità e dei bilanci della società e se può confermare di avere sotto controllo le perdite sugli utili netti registrate negli ultimi anni e le cause delle stesse». 29 settembre 2011 il Lavoro Sindacati Svizzera 11 Congresso di Travail.Suisse Il lavoro è la chiave di volta dell’economia I l 10 settembre scorso si è tenuto a Berna Se si vuole limitare il numero di donne che il Congresso di Travail.Suisse, l’organiz- abbandonano il lavoro per problemi famigliari, zazione che raccoglie undici federazioni bisogna iniziare a pensare che la conciliazione sindacali svizzere, tra le quali anche l’OCST, e fra lavoro e famiglia non sia una questione solo rappresenta oltre 170’000 lavoratori. ed esclusivamente femminile. Tema centrale della giornata di discussione Se si vuole evitare che ci si trovi esclusi dal per i circa 200 delegati ed i 50 mondo del lavoro per delle invitati è stato la rivalutazione carenze formative, bisogna del lavoro. Come ha sottolineinvestire sulla formazione ato Didier Burkhalter, direttore di base e continua dei lavodel Dipartimento federale deratori non qualificati o poco gli Interni, il lavoro è un valore, qualificati. dà possibilità di realizzarsi ed Le parole chiave sono: riduè un potente fattore di intezione della continua pressiograzione. ne sul lavoro, più vacanze, Martin Flügel, presidente di salari decenti per tutti, conTravail.Suisse, ha presentato dizioni di lavoro adatte all’età le «Dieci tesi sulla demograper preservare la salute ed fia». Quando si fa riferimento allungare la durata della vita all’evoluzione demografica lavorativa, buona formazione in atto, al costante aumendi base e formazione contito della speranza di vita e la nua, orari di lavoro compatiMartin Flügel, diminuzione delle nascite, si bili con la vita familiare e più Presidente di Travail.Suisse tende ad identificare in posti a tempo parziale a particolare un problema: tutti i livelli della gerarl’aumento del numero di chia. anziani. Bisogna invece Questi tra i temi del ricconsiderare la questiochissimo documento di ne anche sotto un altro posizioni e rivendicazioni aspetto: la mancanza di votato nel Congresso. giovani, cioè la carenza di Il Consigliere federale manodopera. Didier Burkhalter, da parIl problema deve e può te sua, ha lodato la quaessere affrontato con dellità del partenariato sole scelte politiche decise, ciale in Svizzera, e degli anche perché l’evoluzioscambi franchi e costrutne demografica è meno tivi instaurati con Travail. rapida di quel che semSuisse. brava alcuni anni fa. Ha poi sottolineato il Didier Burkhalter, Consigliere federale Bisogna impegnarsi in vapotere d’integrazione del lavoro, in particolare per i rie direzioni affinché non si esca dal mondo del lavoro prima della pensio- giovani. «Se si vuole giudicare la politica di un ne. Sono molte le ragioni che costringono a paese, la situazione dei giovani è certamente farlo: la salute, difficoltà nel conciliare la vita un importante indicatore». Ha poi fatto riferilavorativa con quella privata, la mancanza di mento alla consistente disoccupazione giovanile in Nord Africa, in formazione. Spagna (45 per cenBisogna investire to) ed in Portogallo sulla salute, la mo(30 per cento). tivazione e la formaIl problema della zione di chi lavora. rivalutazione del laCome in altri ambiti, voro si pone anche è proprio questa la a livello europeo chiave del succesed è al centro dei so: la capacità di lavori della Confeinvestire, più che renza europea dei di tagliare i costi. sindacati, come ha Se si vogliono per confermato nel suo esempio ridurre gli intervento la segreinvalidi, è più effitaria generale Bercace lavorare sulla nadette Ségol (vedi prevenzione degli riquadro a lato). infortuni che tagliare Bernadette Ségol, Meinrado Robbiani, le rendite. Segretaria generale CES Segretario cantonale OCST Bernadette Ségol Dall’Europa a Berna ALBERTO TREVISAN I l pomeriggio del congresso di Travail. Suisse si è aperto con l’intervento di Beradette Ségol, Segretaria della Confederazione Europea dei Sindacati. Un intervento conciso in cui la numero uno dei sindacati europei ha messo a fuoco la situazione economica europea e il ruolo stesso dei sindacati e ha esortato Travail.Suisse ad accrescere la collaborazione col CES, intensificando i contatti e confrontandosi su problemi e obiettivi comuni. «La Svizzera certo non è nell’Unione Europea» ha detto in apertura, «ma non è un’isola! È un paese aperto e quello che succede fuori dai vostri confini certamente influenza l’evoluzione del vostro paese». Il principale riferimento è inevitabilmente alla crisi che dal 2008 coinvolge l’Europa. «una crisi senza precedenti, che è anzitutto una crisi della speculazione finanziaria». A partire dagli anni 80 infatti si assiste ad una spirale di deregolazione che ha separato 2 mondi: quello dell’economia reale e quello della finanza. «L’economia reale è il lavoro, il salario, la qualità di vita degli uomini e delle donne che noi rappresentiamo e il ruolo del settore finanziario dovrebbe essere di permettere a questa economia di funzionare». La CES ha assunto una posizione progressista di fronte alla crisi, conscia che «occorrono visioni di lungo periodo e non soluzioni giornaliere». In questo senso la Ségol attacca le politiche d’austerità generalmente proposte nei paesi europei, che ostacolano lo sviluppo di nuovi impieghi e minacciano la stabilità dei sistemi di protezione sociale. «I salari non sono i nemici dell’economia, ma ne sono il motore, ha ricordato, e i nostri sistemi sociali hanno funzionato da ammortizzatori durante la crisi. Attaccarli o distruggerli non può essere la soluzione alla crisi». Altri sono i punti su cui piuttosto occorre mirare: la tassazione delle transazioni finanziarie, la fine dei paradisi fiscali, la lotta europea all’evasione fiscale, e un sistema di tassazione giusto che, ad esempio, non discrimini i migranti. La Segòl rilancia quindi la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti, dentro e fuori la zona euro, per costituire un presidio contro lo smantellamento di un modello sociale europeo e contrastare la forza delle lobby finanziarie. Da qui l’esortazione diretta a Travail Suisse: «La Svizzera è un paese con un settore finanziario molto importante: il vostro sostegno su queste questioni per noi è capitale». 12 Sindacato Formazione ECDL Start (moduli 2/3/4/7) Preparazione esami ECDL C orso organizzato dal CFP-OCST in collaborazione con ENAIP Svizzera 90 ore dal 10 ottobre al 25 gennaio, Lunedì e mercoledì dalle 18.00 alle 21.00. Con l’ECDL (European Computer Driving Licence – Patente Europea d’Informatica) si ottiene un certificato europeo d’idoneità, che facilita la carriera professionale e agevola nella ricerca del lavoro. Il certificato conferma il possesso delle capacità basilari per operare al computer, competenze richieste in qualsiasi contesto lavorativo. La certificazione è studiata per persone di tutti i settori e di tutte le età. Il corso prepara a quattro dei sette esami ECDL (uso del computer e gestione file; elaborazione testi; foglio elettronico; reti informatiche), e permette di ottenere il certificato ECDL Start. CORSI DI FORMAZIONE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel 091 921 15 51 Fax 091 923 53 65 [email protected] www.cfp-ocst.ch RECUPERO FORMAZIONE DI BASE BB Custode di immobili, dall’8 novembre, magio 19.00 – 22.00 e sabato 08.00-17.00,408 ore. Costo: fr. 5’612. BB Muratori Qual. Q, dal 13 gennaio, sabato, 08.00 – 17.00, 336 ore. BB Impiegato del commercio al dettaglio, da ottobre, due sere a settimana, 19.00-22.00, 350 ore. Costo: fr. 2’000. BB Certificato cantonale di contabilità, dal 28 novembre, lu, 18.00 – 21.00, 60 ore. Costo: fr. 750.-soci, fr. 950.- non soci. BB Contabilità post-diploma, dal 5 ottobre, mercoledì, 18.00-21.00, 90 ore. Costo: fr. 1’125.- soci, fr. 1’425.- non soci. FORM. CONTINUA DI MEDIA DURATA ff INFORMATICA BB Percorso ECDL Start 2007 (4 moduli: 2/ 3/ 4/ 7), dal 10 ottobre, lu-mer,18.00-21.00, 90 ore. Costo: fr. 910.-soci, fr. 1’590.- non soci. BB Percorso ECDL 2007 (3 moduli: 1/5/6/), dal 27 settembre,ma-gio, 18.00–21.00, 54 ore. Costo: fr. 610.-soci, fr.1’060.-non soci. BB Web Creator, dall’ 11 ottobre, ma-gio, 18.00–22.00, 220 ore. Costo: fr. 2’500.- soci, fr. 2’700.- non soci. ff LINGUE BB Inglese preparazione PET, dal 14 novembre, lu-mer,19.00–22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.-soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese preparazione FCE, dal 15 novembre, ma, 12.00-13.30, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese preparazione CAE, dal 15 novembre, ma,12.00–13.30, 48 ore. Costo: fr. 480.- 29 settembre 2011 il Lavoro Web Creator Dall’11 ottobre al 31 maggio Martedì e giovedì 18.00- 22.00 Riqualifica professionale art. 33 LFPr 220 ore Q uesta nuova figura professionale offre spazi di lavoro e di creatività, una sfida proiettata verso i nuovi media, in uno stimolante contesto evolutivo e tecnologico nell’epoca della comunicazione digitale. Si imparerà a costruire un sito web inserendo testi, foto e animazioni. Il corso prevede la costruzione di siti dinamici per poter condividere con potenziali clienti o semplicemente tra amici i nostri interessi. Contenuti: Webmarketing & Communication - WebLegal - Architettura, servizi, protocolli e provider per internet - Elementi di composizione visiva - Grafica vettoriale e bitmap - Grafica multimediale e animata - Webworkflow e project management - Progettazione e realizzazione multimediale - Webscripting - XHTML - RDBMS - PHP. Per essere ammessi al corso è necessario avere buone conoscenze dell’ambiente Windows PC o Mac. soci, fr. 640.- non soci. BB Corso di comunicazione multilingue (traduzione), dal 5 ottobre, mer e/o sabato, 18.30 -21.30(mer) 10.00-13.00(sa) 60 ore + 40 ore. Costo: fr. 950.-. ff COMMERCIO BB Segretariato 9.a edizione, dal 19 settembre, lu-mer, 9.00-12.00 e 13.00-16.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920 soci, fr. 2’300 non soci. MOSAICO BB Bilancio competenze professionali e sociali, dall’11 ottobre. Percorso di gruppo, 09.00 – 12.00, 21 ore. Costo: fr.420.-soci, fr. 525.- non soci. FORM. CONTINUA DI BREVE DURATA ff INFORMATICA BB Introduzione all’informatica, dal 26 settembre, lu-mer, 19.00-22.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB Word 2007 base, dal 10 ottobre, lu-mer, 14.00-17.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Excel 2007 base, dall’11 ottobre, ma-gio, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Dreamweawer, da ottobre, ma-gio, 19.00–22.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. BB Photoshop, dal ottobre, lu-mer, 19.00– 22.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. BB Joomla, da ottobre, ma-gio, 18.00 –21.00, 32 ore. Costo: fr. 370.- soci, fr. 580.- non soci. ff LINGUE BB Inglese A1 (1° modulo), dal 5 ottobre, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese A2 (1° modulo), dal 6 ottobre, giovedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese B1 (1° modulo), dal 4 ottobre, martedì, 19.00–22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A1 (1° modulo), dal 19 settembre, lunedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, Praticanti muratori C orso serale di 348 ore (dal 13 gennaio al 1° dicembre 2012). Il CFP-SSIC, in collaborazione con il Centro di Formazione Professionale dell’OCST, offre la possibilità alle persone adulte di ottenere l’attestato federale di capacità (AFC) di Muratore. Serate informative Mercoledì 5 ottobre, 18.30, CFP di Gordola Mercoledì 12 ottobre, 18.30, CFP-OCST di Lugano. Info: segreteria CFP/OCST - 6901 Lugano Tel. 0919211551, Fax 0919235365 [email protected], www.cfp-ocst.ch fr. 640.- non soci. BB Tedesco A1 (2° modulo), dal 4 ottobre, martedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A2 (1° modulo), dal 4 ottobre, martedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco B1 (1° modulo), dal 29 settembre, giovedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese A2 (conversazione), da ottobre, giovedì, serale 1h30, 24 ore. Costo: fr. 240.- soci, fr. 480.- non soci. BB Italiano per stranieri, dal 3 ottobre, tutti i giorni, 09.00-13.00, 40/60/80 ore. Costo: fr. 600./800.-/1000.ff CONTABILITÀ BB Teoria-livello base, dal 10 ottobre, lu-mer, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Teoria-livello avanzato, dall’11 ottobre, ma-gio, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.soci, fr. 500.- non soci. ff EDILIZIA E ARTIGIANATO BB AutoCAD 2011 base, dall’11 ottobre, magio, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB ArchiCAD 2D, dal 27 settembre, ma-gio 18.00-21.00, 33 ore. Costo: fr. 800.- soci, fr. 900.- non soci. ff VENDITA BB Tecnica della vendita - Lugano, dal 26 settembre, lu-ve, 19.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Tecnica della vendita - Mendrisio, dal 4 ottobre ma-gio, 9.00-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. 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Sono in atto negoziazioni sulle misure d’accompagnamento Durante le trattative, transfair si è sempre battuto per soluzioni sostenibili e anche in questo caso il sindacato rivendica una riduzione moderata del tempo di lavoro al fine di ammortizzare meglio gli effetti causati da Distrinova. Tutela di posti di lavoro a tempo pieno PostMail assicura che sarà mantenuto il maggior numero possibile di posti a tempo pieno. Negli anni a venire PostMail non prevede grandi mutamenti per quanto riguarda la percentuale di impieghi a tempo parziale. transfair prende in parola l’unità operativa del gigante giallo. Il modo di procedere deciso da PostMail per la realizzazione di questo progetto è comprensibile e adatto alla situazione. transfair vuole che tutte le tappe relative alla realizzazione del progetto siano seguite con la massima attenzione e sosterrà e accompagnerà i propri membri lungo questo percorso. Sono necessarie ulteriori misure Nelle aree urbane interessate dalla spartizione in funzione del percorso, PostMail e PostLogistics offriranno nuovi impieghi nell’ambito logistico. È inoltre prevista una maggiore promozione di servizi alternativi (Pedigree, Nespresso) per sfruttare al massimo le capacità nel recapito. Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST! L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali Mettiamo a vostra disposizione le nostre sedi e il nostro personale qualificato per garantirvi ottimi servizi in diversi campi: Tutela dei lavoratori Formazione L'OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza giuridica e legale in materia di diritto del lavoro, previdenza, assicurazioni sociali e contratti di locazione. Diversi tipi di formazione disponibili presso il Centro Formazione Professionale (CFP) dell'OCST: - Aggiornamento e perfezionamento professionale. - Corsi di lingue e informatica. Assistenza agli associati La consulenza assicurativa dell'OCST (CAST), forte di una decennale esperienza nella gestione dell'assicurazione malattia offre altre alla consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata anche la mediazione nei confronti delle compagnie di assicurazione. I professionisti del sindacato sono a vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Sostegno alla terza età e agli invalidi Indennità in caso di perdita di lavoro Servizi alle famiglie La Cassa di Disoccupazione Cristiano Sociale è la prima in Ticino per rappresentatività e garantisce pagamenti giornalieri agli assicurati. L'Associazione Anziani Pensionati Invalidi (AAPI) dell'OCST offre assistenza gratuita nei diversi ambiti delle pratiche amministrative e legali inerenti la condizione delle persone anziane, combatte contro la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distogliere dalla solitudine. 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Renato Ricciardi ha salutato i presenti e ha riassunto i motivi dell’allestimento della mostra nella sede del sindacato OCST a Lugano. Ha ricordato la nascita in Polonia del primo sindacato libero e il ruolo che questo sindacato ha avuto nel cambiare il destino della nazione da tempo sotto il giogo del comunismo e della legge marziale. Elisa Ferrante ha illustrato lo spirito che animò i protagonisti di Solidarność che riuscirono a coinvolgere nella loro lotta sindacale tutto un popolo che anelava a una nuova coscienza, a una nuova dignità, alla libertà dal regime comunista. Andrea Puglia, giovane e preparatissimo critico cinematografico, ci ha introdotto alla visione di questo bellissimo film biografico, storico e drammatico. Prodotto in Polonia nel 2009, con 7 mila attori e comparse, 7 mesi di riprese in 14 città, racconta la storia di un sacerdote martire. Particolare è il montaggio di spezzoni di filmati storici che si alternano a scene recitate per ricostruire al meglio il contesto in cui la vicenda si svolge. Padre Popieluszko è inviato come vicario alla parrocchia di S.Stanislao Kostka, dove ha sede la Huta Warszawa, la grande acciaieria di trasferirsi a Roma per approfondire gli studi, già in passato terreno di scontro tra operai e ma lui rifiuta. Il regime conduce una violenta governo. campagna mediatica contro di lui, definendolo Poco dopo il suo arrivo, gli operai, ridotti alla «un fanatico politico», viene arrestato due volfame dall’ennesimo aumento dei prezzi, inizia- te e subisce ben tredici interrogatori. no uno sciopero e chiedono al cardinale WyIl 19 ottobre del 1984, mentre sta tornando szynski di designare un sacerdote per poter da Bydgoszcz, 250 km da Varsavia, padre seguire la Messa anche durante l’occupazione Jerzy è rapito da tre funzionari del Ministero dell’acciaieria. Nell’agosto 1980, Padre Jerzy dell’Interno, il suo autista fugge e dà l’allarme. diventa il cappellano di Solidarność, il primo Il sacerdote è selvaggiamente picchiato e sesindacato libero al di là della cortina di ferro. viziato e poi gettato ancora vivo nelle acque Nel 1981 viene introdotta la legge marziale: gelide della Vistola. Padre Popieluszko muore padre Popieluszko è fra gli organizzatori del a soli 37 anni. Il suo corpo sarà ritrovato il 30 Comitato di aiuto ai perseguitati e alle loro fa- ottobre, nel lago di Wloclawek. miglie. Migliaia di polacchi partecipano al suo funeNella chiesa di S. Stanislao ogni mese cele- rale e, da quel momento in poi, non hanno più bra una Messa per la Patria cui partecipano paura di esigere la verità. Il regime comunista migliaia di persone, operai, intellettuali, cre- pensava di essersi liberato di un oppositore, denti e non credenti. Nelle sue omelie parla ma non sapeva che «il sangue dei martiri è di libertà ed esorta i polacchi «a vivere nella seme di cristiani». Il sacrificio estremo di paverità dei figli di Dio, non nella menzogna im- dre Popieluszko fu indicato da Giovanni Paoposta dal regime». Le autorità temono la sua lo II come «il tributo di sangue che ha salvato influenza e lo accusano di attività anti-statale, l’Europa». tentano di screditarlo con false accuse, uccidono figli e parenti delle persone più vicine a lui e lo minacciano apertamente. Nel settembre dell’83, padre Popieluszko organizza il primo pellegrinaggio di operai a Czestochowa, in onore della Madonna Nera. Nel dicembre successivo è interrogato e fermato dalla polizia per «aver abusato della libertà di coscienza e di confessione, sia durante gli uffici religiosi, che nelle sue omelie». Il Cardinale Glemp gli propone Foto: archivio «Centro Karta». Cassa disoccupazione cristiano sociale / OCST... ...la cassa numero 1 in Ticino Servizi Le nostre sedi Pagamenti giornalieri agli assicurati Lugano - Amministrazione centrale Via Serafino Balestra 19, 6900 Lugano Biasca Piazza Centrale, 6710 Biasca Bellinzona Piazza Buffi 6, 6500 Bellinzona Grono 6537 Grono Locarno Via della Posta 8, 6600 Locarno Massagno Via San Gottardo 50, 6900 Massagno Mendrisio Via G. Lanz 25, 6850 Mendrisio Chiasso Via Bossi 12, 6830 Chiasso 6 sedi in Ticino e 1 nei Grigioni Professionalità nell’allestimento delle pratiche Programmi informatici per i datori di lavoro 16 Info Balcani 29 settembre 2011 il Lavoro Pagina a cura di Slavko Bojanic Bosna i Hercegovina Bh. vlasti tvrde: Bezvizni režim nije ugrožen Brisel da bi mogao da se vrati vizni režim, ali problem imamo sa azilantima koji su se pojavili u Belgiji iz BiH, iz područja Odžaka, Modriče, Dervente potpuno anulira i da ne rušimo na taj način imidž BiH’’, navodi šef Monitoring tima zaduženog za praćenje primjene bezviznog režima pri Ministarstvu Bakir Dautbašić. DŽENANA HALIMOVIĆ Istraga o varanju bh. građana «Bezvizni režim nije ugrožen i nema bojazni Šef diplomatskog ureda Ambasade Belgije u BiH Alex Lenaerts za RSE govori o problemu povećanih zahtjeva građana BiH za azil u ovoj zemlji, te problemima koji iz toga mogu proisteći. RSE: Gospodine Lenaerts s kakvim informacijama raspolažete kada je u pitanju povećanje broja zahtjeva građana BiH za azil u Belgiji? A larmantno povećanje zahtjeva bh građana za azil u Belgiji prijeti da izazove ozbiljne posljedice po bezvizni režim. Prema podacima Belgijske ambasade u Sarajevu, u posljednje dvije sedmice, zaprimljen je jednak broj zahtjeva kao u cijeloj 2010 godini. Najviše ih dolazi s protora sjeveroistočne Bosne, gdje ljudi poneseni obećanjima o blagostanju prodaju imovinu i odlaze u kolektivne centre nadajući se zaposlenju i rješenju socijalnog statusa. Desetine porodica s područja Orašja, Modriče, Brčkog i Gradačca masovno se uputilo ka Belgiji gdje traže azil. Nadaju se boljem životu nego što ga danas imaju. Samo sa područja Mjesne zajednice Jakeš do sada je put Belgije otišlo 15 porodica i to uglavnom povratnika, Bošnjaka i Roma koji rasprodaju imovinu nadajući se boljem životu, navodi predsjednik MZ Nihad Bahić. ‘Čak su namještaj iz kuće, automobile, sve prodavali da bi došli do prilike da odu tam’, kaže predsjednik MZ Jakeš Nihad Bahić. «Ljudi nemaju radnih mjesta, to je po meni najveći motiv da svijet odlazi odavde. Ovo kod mene je više poljoprivredni kraj, a znate da industrije i nema, tako da su ljudi prodavali i po četiri, pet krava i traktore, čak su namještaj iz kuće, automobile, sve prodavali da bi došli do prilike da odu tamo. Još desetak familija možda treba sad za vikend da ide tamo», kaže Bahić. Diplomatski ured Ambasade Belgije u BiH potvrdio je da se radi o alarmantnom broju bh građana koji traže azil, te da su informacije o tome kako će ga u Belgiji dobiti netačne. Pojasnili su da tražitelji azila ne primaju novac, te su smješteni u kolektivnim centrima zatvorenog tipa. Primaju samo obroke dok im se zahtjev obrađuje, ali i da nemaju pravo na rad. Također su naveli kako će ovakvo ponašanje ugroziti i imati loše konsekvence za trend bezviznog režima koje BiH ima danas. I Bahić potvrđuje kako su njegovi mještani u Belgiji zatekli sve, samo ne blagostanje. «Evo baš sam sinoć čuo da je to isključivo euro po danu, tri obroka i više njih u jednoj sobi, da ne mogu izaći nigdje», navodi Bahić. Alex Lenaerts: Građani BiH su žrtve Ukidanje viznog režima omogućeno je nakon uvođenja biometrijskog pasoša Ko i zašto odvodi bh građane u Belgiju obećavajući im lagodan život u fazi je istrage, navodi Dautbašić. «Mi smo već poduzeli niz aktivnosti na samom terenu kako bismo pronašli odakle takve špekulacije dolaze na koje, na žalost, naši građani nasijedaju. To se već istražuje i to već dolazi u domen krivičnog djela», naglašava Dautbašić. Prema podacima kojima raspolaže Ministarstvo sigurnosti BiH zemlja se suočava sa problemom da se kao azilanti pojavljuju građani koji nisu njeni državljani i to uglavnom osobe iz Srbije i Makedonije. Dragan Mektić, direktor državne Službe za poslove sa strancima, Bh. vlasti tvrde kako od ranije ima osoba koje nisu iz BiH, a prijavljuju za azil kao njeni građani. kaže kako je BiH od ranije upoznata da se osobe koje nisu iz BiH prijavljuju za azil kao njeni građani. Radi se, kaže, uglavnom o bivšim izbjeglicama s Kosova koji se nisu htjeli vratiti, a odbijen im je zahtjev za boravak u BiH. «Ne radi se o državljanima BiH, već se radi o građanima sa područja Kosova, koji moraju da napuste BiH jer nisu državljani BiH, nisu dobili ovdje status međunarodne zaštite, odnosno nisu dobili status azila. I oni su i ovdje zloupotrebljavali institut i sad pokušavaju u zapadnoj Evropi da ga zloupotrijebe, a lažno se predstavljaju da su državljani BiH, oni su bili ovdje samo u izbjegličkom statusu», kaže Mektić. Iako je u posljednje vrijeme bilo slučajeva lažnog predstavljanja, posljednji primjer pokazuje da se zaista radi o bh državljenima koji posjeduju uredna bh. dokumenta, kategorični su u Belgijskoj ambasadi u Sarajevu. Sve češćim, ali i brojnijim zahtjevima za azil ugrožava se imidž BiH, a prema najavama, EU će se ozbiljno pozabaviti ovim pitanjem, te će najvjerovatnije u Bosnu i Hercegovinu uskoro biti upućena i monitoring komisija. Lenaerts: U posljednje dvije sedmice primili smo oko 100 zahtjeva za azil, što je jednako broju koji smo primili za za cijelu prošlu godinu. To je veliko povećanje i veoma alarmantna situacija. RSE: Kakve bi mogle biti posljedice po BiH? Lenaerts: Znate da je Belgija ali cijela evropska porodica u potpunosti bila za liberalizaciju viza za BiH i pravo da njeni građani slobodno putuju u šengenskoj zoni, ali ako idu u Belgiju da bi tražili azil to je zloupotreba i mi moramo nešto poduzeti. RSE: Prema informacijama u BiH da se zaključiti kako je građane neko obmanuo time da će u Belgiji dobiti status, socijalnu potporu, posao. Mogu li to ostvariti i kakav je Vaš utisak? Lenaerts: Nikada ništa nismo obećali građanima BiH i oni moraju znati da tražioci azila ne primaju novac, nalaze se u kolektivnim centrima, nemaju pravo da se zaposle tako da je sve to laž. Pretpostavljam da kriminalne organizacije zloupotrebljavaju građane BiH, tako da su u ovoj situaciji građani BiH žrtve. Odlaze u Belgiju, traže azil koji nikada neće dobiti i onda moraju nazad u BiH gube i novac i iluzije, tako da su oni žrtve kriminalnih organizacija. RSE: Institucije koje se bave provedbom vizne liberalizacije u BiH navode da među onima koji traže azil u zemaljama EU, pa tako i Belgiji ima više onih koji se lažno predstavljeju kao bh građeni, a ustvari dolaze iz Srbije ili Makedonije. Da li je to slučaj i ovoga puta? Lenaerts: Prema mojim informacijama radi se o građanima BiH sa bh. pasošima U pravu ste da smo imali ranije problem sa građanima iz Srbije i Makedonije koji su tražili azil, ali ovaj put radi se zaista o građanima BiH. Attualità 29 settembre 2011 il Lavoro 17 Attualità Ricordando il «Piccolo Mondo Antico» ANTONIO SANNA F inora non ne ho sentito parlare eppure ricorre quest’anno il centenario della morte di Antonio Fogazzaro, deceduto a Vicenza, sua città natale, il 5 aprile 1911. Potrebbe sembrare inopportuno un richiamo al nostro scrittore proprio da queste pagine, con tutti i problemi che ci stanno assillando, ma ritengo sia giusto ricordarlo perché il suo romanzo «Piccolo mondo antico» si inserisce nelle vicende dell’Unità d’Italia che, in certo qual senso, hanno coinvolto anche il Ticino, ed in quanto le vicissitudini narrate si svolgono sul lago di Lugano più volte ampiamente descritto. Di fatto siamo ad Oria in Valsolda, donde era oriunda la madre, luoghi dove Fogazzaro visse la sua fanciullezza e rimastigli tanto cari da riviverli anche nelle sue poesie. Qui si era ritirata la famiglia dopo la caduta di Vicenza nel 1848 a seguito dell’assedio austriaco. Gli avvenimenti, vissuti in un ambiente familiare religioso e liberale ad un tempo, lasciano una forte traccia nel nostro autore, benché appena di sei anni, tanto da rievocarne aspetti e figure in altri romanzi. Tralasciamo di entrare nella sua vita esteriore presa dall’attività letteraria (fu anche sindaco di Vicenza e poi senatore ) e veniamo a «Piccolo mondo antico» in cui il Fogazzaro ha dato il meglio di se stesso. La trama è semplice. Franco Maironi sposa Luisa contro la volontà della nonna, la dura marchesa Maironi. I due sposi sono divisi da contrasti interiori: Franco molto religioso è fiacco e sognatore; Luisa, al contrario, forte di sentimenti morali e di giustizia non è praticante. Le persecuzioni della marchesa, filo austriaca, accentua il dissidio, soprattutto in Luisa che vorrebbe far giudicare la marchesa perché, complici le autorità politiche, ha fatto destituire suo zio e distrutto il testamento del marito che la diseredava a favore del nipote. Quando Maria, la figlia dei due protagonisti che tutti conoscono con il nomignolo di Ombretta muore annegata nel lago, il contrasto spirituale fra i due genitori si accentua. Luisa è smarrita, quasi folle; Franco trova nel dolore la forza che non aveva. Sulla sfondo di questi avvenimenti si delineano le oppressioni, le ansie e le speranze di un importante momento storico: quello alla vigilia della seconda guerra d’indipendenza come era visto in quei piccoli paesi sul lago di Lugano dove è ambientato il romanzo. Sarà la guerra del 1859 combattuta a Solferino e a San Martino che causò così tanti morti da indurre il ... con la costa, monta sul sagrato la scalinata della Calcinera, unica via per salire ad Albogasio Superiore sì dallo sbarco sottoposto che da S. Mamette o da Casarico o da Cadate. ginevrino Dunant, presente come osservatore, a ispirare la fondazione della Croce Rossa. «Piccolo mondo antico» nasce da una quasi favolosa rievocazione dei luoghi della Valsolda e del Risorgimento italiano come se l’autore avesse nostalgia di memorie del suo passato. Scorrendone le pagine sembra che i personaggi siano figure uscite da antiche stampe cui spesso è data voce con espressioni dialettali rendendo vivace la narrazione. Anche se il Fogazzaro, ai suoi tempi considerato grande scrittore, ha perso tra noi molto della sua fama, vorrei rivolgere un invito a rileggerlo, quanto meno a ricercare sulle antologie scolastiche di buona memoria stralci della sua narrativa, riscoprendo uno dei migliori romanzi dell’ottocento, tradotto anche in un film che certamente i meno giovani avranno visto. Alliance Sud «L’industria tessile crea un problema sanitario ed ecologico mondiale» Adidas, secondo produttore mondiale di abiti sportivi, eliminerà, entro il 2020, tutte le sostanze tossiche dalla sua catena di fornitura e dal ciclo di vita dei suoi prodotti. D opo Puma e Nike, Adidas è così il terzo grande fabbricante di articoli sportivi che cede alla campagna mondiale di Greenpeace «Detox!- panni sporchi», a meno di due mesi dal suo lancio. Si tratta di un immenso successo per Greenpeace, per i nostri sforzi in favore della protezione dell’acqua e per un futuro senza prodotti tossici, poiché con le tre grandi marche sportive, si delinea la prospettiva di una decontaminazione dell’industria tessile nel suo insieme: i subappaltatori, che producono anche per altre marche, si conformeranno in futuro, agli standard fissati da Greenpeace. Questi standard sono però molto più severi delle leggi in vigore nei paesi del Sud (Cina, Vietnam, Bangladesh, ecc.). Accettando di decontaminare l’insieme della loro catena di produzione, Puma, Nike, e Adidas si sono impegnati a decontaminare tutti i loro subappaltatori – fabbrica dopo fabbrica, paese dopo paese. Il cammino è ancora lungo. Per il momento si tratta solo di dichiarazioni d’intenti. Greenpeace veglierà attentamente a che le imprese rispettino e mettano effettivamente in pratica i piani d’azione che devono rendere pubblici nelle prossime otto settimane. «Le ricerche di Greenpeace dimostrano che l’industria tessile crea un problema sanitario ed ecologico mondiale. Nike, Adidas e Puma l’hanno capito a loro volta e contribuiscono ormai a rivoluzionare l’industria tessile nel suo insieme», dichiara Matthias Wüthrich, esperto in chimica di Greenpeace Svizzera. «È urgente porre fine alla crisi mondiale dei prodotti chimici: i perturbatori endocrini dell’industria tessile contaminano l’acqua consumata da milioni di persone nei paesi produttori, come la Cina. L’uso di questi prodotti è, per la maggior parte, vietato in Svizzera, ma vengono liberati dei nonilfenoli, quando questi vestiti importati sono lavati. I perturbatori endocrini danneggiano, così, anche i corsi d’acqua e le persone in Svizzera». Greenpeace chiede all’industria tessile di bandire dalle sue produzioni tutte le sostanze chimiche pericolose. Nel corso delle prossime settimane, Greenpeace negozierà un impegno a cessare ogni emissione di prodotti chimici pericolosi con le marche Lacoste, G-Star Raw, Uniqlo e Li Ning. Traduzione Lara Argenta www.alliancesud.ch Greenpeace Svizzera per Infosud e Alliance Sud 18 29 settembre 2011 il Lavoro L’opinione Volontari over 65 «Un divieto assurdo» Ancora una volta gli anziani esclusi dal trasporto bambini M.MOALLI-POZZORINI* - CARLO FONTANA* È giunta in questi giorni la risposta del Consiglio di Stato al 2°atto parlamentare inoltrato da Claudio Franscella, segretario cantonale dell’associazione. Ancora una volta la risposta nei confronti dei volontari di GenerazionePiù è negativa. Per oltre vent’anni la nostra Associazione ha effettuato un servizio di trasporto di bambini e ragazzi con lievi disabilità - che necessitavano di servizi quali la logopedia, l’ergoterapia o la fisioterapia, ma non presentavano difficoltà di spostamento. Questo servizio di accompagnamento avveniva dalla sede scolastica o dal domicilio. Voluto particolarmente per compiere un gesto a beneficio delle famiglie che, non disponendo sempre di un secondo veicolo, facevano salti mortali per conciliare lavoro, scuola e orari dei vari servizi. Una forma di accompagnamento quale volontariato da parte di anziani che, avendo del tempo a disposizione, spinti dalla convinzione di fare qualcosa di positivo su più fronti, desideravano collaborare. Non certo per manie di protagonismo (o per guadagno). Anche la seconda risposta del CdS ripropone il divieto; «… garantire la sicurezza e la qualità del servizio giustifica la decisione di non permettere più ai pensionati di condurre i veicoli per il trasporto di allievi con handicap» e ancora «Alla luce delle prime esperienze- una molto negativa con pesanti conseguenze per il bambino trasportato- sono state adottate alcune disposizioni (prima fra tutte il limite di età dei trasportatori)…» affermazioni queste che continuano a mettere l’accento su scarsa consapevolezza e responsabilità dei volontari. Le argomentazioni portate dal CdS, il divieto del trasporto dei bambini, la mancanza di chiarezza relativa all’episodio di cui sopra (per quanto di nostra conoscenza non ci sono state esperienze negative) hanno turbato i nostri associati volontari, che si sono sentiti trattati da irresponsabili. Si continua a dire che gli anziani sono persone ideali per il volontariato, il Governo ha costituito un «Gruppo di lavoro Volontariato 2» allo scopo di riconoscere e valorizzare il volontariato, anche nei contratti di collaborazione e prestazione (presidente Armando Boneff) e poi si escludono gli over 65 dal trasportare i bambini e i ragazzi. Non dimentichiamo che le persone che guidano l’auto, a partire dal settantesimo anno di età, -e ogni due annidevono sottostare a visita medica che ne attesta le capacità. Se positiva l’attestazione non pone alcuna limitazione per i passeggeri trasportati. A conclusione della sua risposta il governo scrive «…Nel caso in cui il numero di professionisti non fosse sufficiente il CdS è disponibile ad attribuire il compito anche ai pensionati». Allora? Gli over 65 sono o non sono idonei al servizio di trasporto? Inoltre se il DECS con il neo direttore Bertoli, concedesse fiducia agli anziani -muniti di regolare permesso e certificato medico- bisogna tenere presente che considerare unicamente le classi di età dai 65 ai 70 anni è troppo limitato. GenerazionePiù Mendrisiotto auspica che questa decisione possa essere corretta ridando dignità agli anziani. Comitato di GenerazionePiù *la presidente *il presidente onorario (e responsabile trasporti) Radio Fiume Ticino Evergreen: ora in onda in tutto il Ticino È ricominciata la seconda serie della trasmissione Evergreen su Radio fiume Ticino, recentemente premiata quale radio svizzera dell’anno. La trasmissione dedicata alla Terza età, curata per GenerazionePiù dal segretario cantonale Claudio Franscella, va in onda ogni mercoledì alle 18.00 con replica alla domenica mattina alle 8.00. Novità: da settembre le frequenze di Radio fiume Ticino si estendono su tutto il territorio ticinese: Luganese e Mendrisiotto: 100.0 fm Locarnese e Centovalli: 107.1 fm Bellinzonese e Riviera: 90.6 fm Vallemaggia e Gambarogno: 93.0 fm Via cavo: 90.6 fm La trasmissione Eveergreen può essere ascoltata anche via Internet a www.radioticino.com 19 29 settembre 2011 il Lavoro Società I giovani parlano degli anziani Il tema sotto trattato nasce da una discussione avvenuta in una classe ticinese sulla terza età. Il punto di partenza è stata una poesia di Mimnermo, antico lirico greco, dal titolo «Come le foglie». Così cantava il poeta: «...che breve tempo dura la giovinezza bella: sul capo subito pende dell’uomo la funesta, la spaventosa vecchiezza, odioso, insieme, e deforme e spregiato lo rende, gli occhi e l’animo avvolge, li rovina e li offusca». Da tale visione della vecchiaia, così malinconico e pessimista, i ragazzi hanno in genere preso le distanze, mostrando al contrario sensibilità e riconoscenza verso i loro nonni. Non c’era gioia sui loro volti... Farci riflettere sul problema degli anziani può sembrare un argomento fuori dai nostri interessi, presi come siamo a vivere con spensieratezza il nostro presente e a immaginare il nostro futuro tinto di rosa. Eppure anche noi fra qualche anno entreremo a far parte del così detto «mondo degli adulti» e più tardi diventeremo persone della «terza età». Quando penso agli anziani la prima immagine che mi viene in mente è quella della mia nonna paterna Tere- sa. È una simpatica persona, ancora molto attiva, premurosa con noi nipoti, ricca di energia e di interessi: se avrò la fortuna di diventare «anziana», per certi aspetti mi piacerebbe assomigliare a lei. C’è però un’altra immagine che mi viene in mente quando penso agli anziani: il giardino di una Casa di Riposo. Credo che questo sia uno dei luoghi più tristi del mondo. Mi è capitato di visitare una «Casa per anziani». Era un edificio ben attrezzato, circondato da un vasto parco. La cosa che mi colpì di quel parco fu il silenzio: vi passeggiavano soli o a piccoli gruppi degli anziani. Non c’era gioia, i loro sguardi lasciavano trasparire la rassegnazione. Ho pensato a quanto sia egoista la nostra società: l’uomo viene apprezzato fino a quando produce, poi quando non è più autosufficiente lo si emargina così, immerso nella solitudine, l’anziano muore nell’anima prima ancora che nel corpo. La terza immagine che mi torna alla mente è ancora quella di un giardino: il centro dell’associazione pensionati del mio paese, immerso anch’esso nel verde di un bel parco. Qui si in- contrano gli anziani per trascorrere in «compagnia» la giornata. In una palestra, appositamente allestita, vengono aiutati gli anziani che hanno difficoltà motorie. Gli anziani che non si sentono di prepararsi il pranzo, possono usufruire di pasti caldi a domicilio, preparati e portati da un gruppo di volontari che hanno anche il compito di far loro compagnia. Nel centro inoltre si organizzano: giochi sportivi, balli, gite, mostre di cucito, di ceramiche, di pittura e conferenze e tombole. Il tutto per tenere occupati la mente e il fisico. In questo modo gli anziani non si sentono soli, emarginati, ma protagonisti della propria vita. Penso che questo esempio, ovviamente da migliorare e perfezionare, possa essere una risposta valida al problema degli anziani nella nostra soSilvia cietà. Sulla prossima pagina de Il Lavoro dedicata a GenerazionePiù pubblicheremo altre testimonianze di giovani. Chi volesse esprimersi sul mondo della terza età può inviare il materiale a: Segretariato cantonale GenerazionePiù,Via Balestra 19- 6900 Lugano Sezione del Mendrisiotto Parco gole della Breggia: ottima esibizione del nostro Coro B uona la partecipazione all’incontro degli anziani dei paesi vicini al Parco delle Gole della Breggia, che quest’anno ricorda il decimo Anniversario di fondazione del Primo Geoparco in Svizzera. Per l’occasione la Direzione organizzatrice, che ringraziamo, ha invitato due cori ad animare il pomeriggio: il coro di GenerazionePiù del Mendrisiotto e il coro Casa Anziani di Balerna. Erano presenti diversi degenti delle Case per Anziani e diurne dei dintorni che hanno potuto godere dell’amicizia di tante e nuove conoscenze e respirare l’aria del magnifico parco del Ghitello in cui è inserito il mulino del 1606 restaurato e funzionante. Il saluto d’accoglienza è stato rivolto ai numerosi convenuti dalla presidente dell’Associazione «Amici del Parco» signora Edda Vanini che si è sentita onorata della numerosa presenza. È seguita un’interessante descrizione di Orlando Casellini sulla storia e la nascita del Parco delle Gole della Breggia, racconti antichi sui mulini e mugnai che al Ghitello operavano con tanto rispetto della natura. Gli anziani sono stati invitati a percorrere il nuovo sentiero, inaugurato in occasione del decennio che ci proponeva il ricordo delle strutture di legno scolpite, una storia che iniziò quattro miliardi di anni fa! I due cori si sono esibiti in diverse riprese con canzoni popolari, molto apprezzate dagli anziani presenti. Con una merenda offerta si è concluso l’allegro incontro, con la speranza che si ripeta in futuro. Un sentito grazie vada all’instancabile segretaria signora Stefania Guidotti e alla direzione del Parco. Un anziano per tutti 20 29 settembre 2011 il Lavoro Sezione di Lugano Gita a Berna: ottimo successo FABRIZIO TAMI M artedì 6 settembre un nutrito gruppo di associati si è recato a Berna in visita a Palazzo Federale. Alle 6 del mattino ecco il gruppo lentamente comporsi per la partenza dallo stadio di Cornaredo, accolti da un comodo autobus ARL alla cui guida ritroviamo una nostra vecchia conoscenza, Fabio Spanò. Alle ore 06.15 dopo la salita degli ultimi partecipanti al parcheggio della Stazione FFS di Lugano, ci avviamo in autostrada verso la capitale federale, Berna, terza città Svizzera per popolazione, non- ché patrimonio UNESCO. Dopo un breve tratto a piedi ecco Palazzo Federale in tutto il suo splendore. Passati i rituali controlli di sicurezza, siamo accolti dalla nostra giovane guida Yves Baeriswil, il quale ci illustra con dovizia di particolari, oltre che in buon italiano, le bellezze di questo palazzo e dell’aula del Consiglio Nazionale; durante il giro abbiamo avuto anche la fortuna di intravvedere la Consigliera Federale Simonetta Sommaruga. La visita si conclude in un luogo storico, il famoso «corridoio dei passi perduti». Ci trasferiamo al ristorante «Kornhauskeller», ritrovo tipico di Berna, ove notoriamente i Consiglieri Federali consumano i pasti. Dopo l’ottimo pranzo, a piedi, attraversiamo il centro storico, presso la stazione FFS, risaliamo sull’autobus per raggiungere la «fossa degli orsi» per una breve visita. Alle 16 riprendiamo la via del ritorno, con un arrivederci alla nostra capitale Federale. Anche stavolta l’attivo comitato di Lugano ha fatto centro, la scelta di Berna, quale meta, ha incontrato l’interesse degli associati. Grazie a Claudia Righetti, ineffabile e simpatica guida, a Fabio Spanò attento e sperimentato autista e al comitato sezionale di Lugano. Agenda Bellinzona Venerdì 7 ottobre, Coro, ore 14.00, Vita Serena a Giubiasco Venerdì 13 ottobre, Visita Fattoria Bellotti, ritrovo ore 14.15 Mercato Coperto a Giubiasco, seguirà spuntino. Locarno Giovedì 6 ottobre, ore 12.00 presso il Ristorante Stella a Locarno consueto ritrovo per il Pranzo del 1° giovedì del mese, Iscrizioni: tel. 091 7513052. Martedì 18 ottobre, alle ore 15.00, nel salone del Centro Parrocchiale di Sant’Antonio a Locarno, Castagnata. Per ragioni organizzative iscrizioni già da subito telefonando al no. 091 7513052, entro il 14 ottobre. Lugano Giovedì 13 ottobre, ore 14.15, Sa- lone OCST, v. Balestra Lugano, Conferenza : «L’Islam». Relatori l’Imam Jelassi e Adnan Hariri, vice-presidente della Lega dei Musulmani in Ticino a Lugano. Al termine merenda e due giri di tombola. Mendrisio Martedì 11 ottobre, ore 14.30 Pomeriggio al Museo dei Fossili con visita al nuovo spazio (in attesa dell’apertura del nuovo Visitor Center - Unesco). Ritrovo posteggio comunale di Meride. Segue rinfresco. Info e iscrizioni: tel. 091 640511, entro il 7 ottobre. Mercoledì 26 ottobre, dalle 14 incontro formativo, «L’anziano alla guida nel traffico in continuo aumento» centro scolastico Canavée. Annunciarsi entro il 10 ottobre: tel. 091 6405111. Giovedì 27 ottobre Coro sezionale e incontro con gli anziani della Casa Girotondo di Novazzano. Ritrovo alle ore 15.00. Giovedì 3 novembre Assemblea sezionale con castagnata. Riservare la data. Dettagli seguiranno direttamente agli associati. Tre Valli Martedì 18 ottobre, ore 14.15, conferenza medica del Dott. Nestor Blandon sul tema «Il Check Up». Centro Giovani a Bodio. Al termine rinfresco. Gita a Berlino-Dresda dal 22 al 26 aprile 2012, in collaborazione con Dreams Travel. Costo a persona in camera doppia: fr.1’290. Suppl. camera singola: fr. 200; assicurazione annullamento (malattia, infortuni): fr 30. Iscrizioni: entro il 30 settembre. Tel. 091 8730120. Consiglio svizzero degli anziani Giovedì 27 ottobre, Giornata d’autunno, Centro Congressi, Bienne, inizio ore 9.30. Tema: «Salute, pagare di più per meno prestazioni?». Costo: fr. 50 (compreso pasto e bevande analcoliche). Info: tel. 031 9241100 segretariato del CSA; [email protected] 29 settembre 2011 il Lavoro Pagina a cura di Rogério Sampaio - Sindacato Interprofessionale Centro Formação Profissional Trabalhadores da construção 12.000 pessoas a manifestarem á Berna ROGÉRIO SAMPAIO R ealizou-se no passado sábado dia 24 de Setembro uma grande manifestação de trabalhadores da construção, por um novo contrato Nacional de Trabalho (CNT) Os sindicatos convocaram os seus afiliados á manifestarem em Berna, devido ao bloqueio dos Empresários Construtores nas negociações para à renovação do Contrato Nacional de Trabalho. A praça federal em Berna foi pequena para acolher tanta gente. Os trabalhadores responderam em massa ao apelo dos sindicatos e encheram ás ruas de Berna. O CNT é o contrato colectivo para os trabalhadores da construção civil, regula às condições de trabalho neste ramo. Este ano, o contrato deve ser renegociado. Para os trabalhadores da construção, é claro Precisamos de mais protecção! Syna reivindica portanto: • Melhor protecção contra o despedimento • A segurança no trabalho (segurança e protecção da saúde) • Regulamento para trabalho em caso de Membros do sindicato português STCDE na manifestação em Berna 21 mau tempo, com riscos para à saúde. • Salário integral em caso de doença, acidente ou devido à interrupção do trabalho por mau tempo. • Limitação a recurso do trabalho temporário e por empreitada. Os patrões propuseram nas negociações preliminares reduções maciças. Querem pagar abaixo do salário mínimo, querem piorar a protecção contra o despedimento e influenciar de forma autónoma os horários de trabalhos. A Syna vai lutar junto com os trabalhadores da construção, para melhorar o Contrato Nacional de Trabalho e defender-nos, contra às novas tentativas dos patrões de piorarem às condições de trabalho. Por estes motivos fomos manifestar à Berna para deixar uma mensagem clara ao patrões que não abdicaremos dos direitos conquistados, nem aceitaremos redução de salário mínimo. Na praça federal estiveram também dirigentes sindicais e trabalhadores das embaixadas, consulados e missões diplomáticas, que já vão na quarta semana de greve, sem que o Governo de Portugal e o Presidente da República tomem qualquer atitude, continuam surdos e mudos. Delegação espanhola e .portuguesa em Sursse N o dia 13 de Setembro realizou-se em Sursse, no Centro de Formação Profissional da Sociedade Suíça de Empresários Construtores um encontro entra às delegações de Portugal e Espanha, com o seus parceiros sociais da Sociedade Suíça de Empresários Construtores, Parifond e os Sindicatos Unia e Syna. As delegações fizeram-se representar pelos seguintes elemetos: Consulado de Espanha: Manuel Jara Garcia, José Luís Villar Rodriguez, Fundacion Laboral; Alfonso Gonzalez Rojo, António Garcia Lopez, Portugal: Luís Ferreira da Silva e António Bastos. CICCOPN, Suíça: Centro de Sursse: Marco Gervási, Burkaltern R. Affentranger, Parifond:Didier Stefen Hollenstein e pela S.S.E.C. Jean.P. Grossmann; Unia: Marilia Mendes, Aurora Garcia ,Kaufmann André, Syna: Rogério Sampaio. Mais uma vez foi questionado á presença e o interesse das autoridades portuguesas na Suiça, que mais uma vez, não se fizerem representar. Este encontro destina-se à fortalecer os laços de cooperação entre às partes e preparar os cursos de formação que se realizam em Portugal e Espanha nos meses de Janeiro e Fevereiro. Por outro lado, às delegações visitaram os instrutores portugueses e espanhóis que anualmente se deslocam ao Centro de Sursse para receberem formação e melhorarem os seus conhecimentos em diversas áreas. Ficou agendado a visita à Espanha e Portugal no próximo dia 15 de Janeiro de 2012. A delegação portuguesa acompanhada pelo Marco Gervasi fez uma visita a cidade de Fribourg. Serviços consulares Portas desrespeita 200 mil imigrantes com a sua arrogância ROGÉRIO SAMPAIO J á lá vão 4 semanas que os funcionários consulares entraram em greve em defesa dos seus salários. Infelizmente numa atitude de arrogância do ministro da tutela Sr Paulo Portas e naturalmente também do primeiro ministro, que até ao momento não demonstraram nem um gesto de boa vontade na resolução da situação que afecta 200 mil trabalhadores imigrantes e os próprios funcionários consulares. Consulados fechados e embaixadas encerradas Por outro lado é incompreensível o silêncio do senhor embaixador e dos cônsules, que face à situação que lesa o interesse de 200 mil imigrante, não emitiram um comunicado a Comunidade portuguesa informando-a do encerramento dos serviços consulares. Muitos portugueses perdem dias de trabalho, dinheiro dos transportes para se deslocarem aos consulados em vão. Na praça federal estiveram também dirigentes sindicais e trabalhadores das embaixadas, consulados e missões diplomáticas, que já vão na quarta semana de greve, sem que o Governo de Portugal e o Presidente da República tomem qualquer atitude, continuando surdos e mudos. Esse silêncio, demonstra de forma insofismável o desrespeito não só pelos funcionários, como também para os imigrantes, que ficam impedidos de viajar ou resolver assuntos urgentes, porque os serviços estão encerrados. Os funcionários consulares batem por uma causa justa que é a defesa do seu sustento diário. Penso que chegou a hora da comunidade portuguesa imigrante entrar nessa luta. Podemos, através de email entupir os serviços de negócios estrangeiros, presidência da república e o parlamento com um abaixo assinado. Não podemos continuar passivos perante tanto desprezo. 22 Attualità 29 settembre 2011 il Lavoro Energia Nucleare: è un rischio? FLAVIO ERCOLANI Gli incidenti agli impianti nucleari per la produzione di energia elettrica (Chernobyl 1986 e Fukushima 2011) vanno considerati «incidenti al nucleare» e non «incidenti nucleari». Non sono scaturiti da guasti ai reattori, ma sono stati provocati o da un approccio improprio o da una superficiale valutazione dei rischi sismici. P er onestà intellettuale occorre riconoscere che il mondo ha visto, purtroppo, il lato peggiore dell’uso dell’energia atomica, definita in seguito nucleare. L’assioma: nucleare=distruzione è facilmente intuibile nell’ambiente in cui i tragici eventi l’hanno generato. Le due bombe sganciate nel 1945 su Hiroshima (5 agosto) e Nagasaki (9 agosto) hanno provocato e continuano a provocare migliaia di vittime. Cinicamente si può sostenere che i morti dopo lo scoppio dei due ordigni non hanno sofferto, ma chi è deceduto dopo giorni, mesi o anni ha sofferto terribilmente e altri continueranno a soffrire e morire a causa di questi eventi bellici. Il 2 dicembre 1942 all’università di Chicago, La prima bomba atomica: «Little Boy» Enrico Fermi e la sua squadra di ricercatori hanno «acceso» quella che un tempo era definita la «pila atomica». Purtroppo gli Stati Uniti d’America erano interessati a questo esperimento più per scopi militari che per l’uso pacifico della «reazione a catena controllata» dell’uranio. Le prime sei centrali nucleari costruite negli USA erano a scopo militare, per produrre plutonio da usare poi nelle bombe nucleari e la produzione di energia elettrica era considerata un «effetto collaterale». Più tardi queste furono cedute per l’uso civile e i militari si attrezzarono differentemente per produrre il loro «combustibile» di morte. Lo stesso avvenne più tardi con la rete, poi messa a disposizione dei civili e che oggi conosciamo come Internet. Come potete notare l’energia nucleare, la rete e altre applicazioni prodotte dalla ricerca scientifica di punta sono da considerare «neutra» dal punto di vista morale. È l’uso che se ne fa che mette al servizio dell’uomo (produzione di elettricità, radioterapia, RMN, ecc.) oppure serve per costruire ordigni che seminano morte e distruzione (bombe nucleari, pornografia, ecc.). Chernobyl 26 aprile 1986 La tecnologia usata per costruire i reattori da parte dell’ex URSS era di tipo «primitivo», si direbbe oggigiorno «al risparmio». Il nocciolo del reattore era circondato da blocchi di grafite (una sorta di costruzione con mattoncini tipo «Lego»). La grafite, a una temperatura di circa 1400 °C s’incendia spontaneamente, così come l’acqua (H2O) a circa 1000 °C si scinde in idrogeno (H) e ossigeno (O).Questo rudimentale reattore era protetto da una costruzione, simile a un capannone industriale prefabbricato, lo stesso dicasi per la sala turbine e alternatore. La notte dell’incidente, ingegneri elettrotecnici stavano sperimentando se un alternatore, in fase di disattivazione, era in grado o meno di funzionare come «generatore d’emergenza». L’esperimento denota scarsa conoscenza delle leggi che governano l’elettrotecnica, un ingegnere dovrebbe conoscerle poiché fanno parte del suo «bagaglio professionale». Le condizioni che regolano il processo di produzione di elettricità sono quelle che: «Muovendo una bobina all’interno di un campo magnetico, nella bobina è indotta una tensione elettrica. Più veloce è la rotazione, più elevata è la tensione in essa generata». Se si riduce la velocità di rotazione, si riduce anche la tensione generata e quindi il generatore non è più in grado di fornire elettricità a sufficienza. A un certo punto della notte, durante lo spegnimento del reattore numero 4, iniziarono le manovre per la realizzazione dell’esperimento (definirlo da «apprendisti stregoni» è un tragico eufemismo) che ebbe poi – come tutto il mondo apprese nei giorni successivi al 26 aprile – il terribile epilogo di morte. Il reattore si «difendeva» lanciando allarmi di mal funzionamento, ma gli addetti nella centrale di comando continuavano imperterriti nel loro pazzesco esperimento. Quando finalmente si accorsero che il reattore era incontrollabile perché «impazzito», era ormai troppo tardi. La bolla d’idrogeno esplose, il carro ponte crollò, la grafite s’incendiò e Chernobyl divenne ingovernabile e seminò radioattività su tutta l’Europa. Ora tutto riposa in un sarcofago di cemento costruito in fretta e furia nei mesi successivi, L’attuale sarcofago ma che si sta sgretolando e presto o tardi la comunità europea e mondiale dovrà sostituirlo con un secondo, più resistente, più duraturo. (Continua ...) VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST • Al vice-segretario cantonale Nando Ceruso felicitazioni per i venti anni di servizio. Il suo impegno nell’OCST risale a ben prima, a partire cioè da quando, giovanissimo, giunse in Ticino dalla Sardegna per lavorare alla Monteforno di Bodio. È nel contesto di questa emblematica azienda siderurgica che, accanto alla progressione di responsabilità professionali, mise in luce tangibili doti di conduzione e di organizzazione dell’azione sindacale tanto nella sua azienda quanto nell’intero settore industriale. Fu in prima linea nella commissione aziendale e in in- dimenticate azioni di lotta. Le sue attitudini lo portarono dapprima nella Direttiva cantonale e alla vice-presidenza del nostro movimento e successivamente ad essere assunto quale collaboratore dell’Organizzazione con la funzione di vice-segretario cantonale. In questi venti anni ha operato soprattutto nel settore del personale di vendita, contribuendo ad imprimere una spinta decisiva alla difesa e all’affermazione di questa categoria. Si è pure dedicato ai temi dell’immigrazione, coordinando tra l’altro il comitato dei lavoratori esteri, il centro di competenza per l’integrazione ed operando all’interno della Commissione tripartita. A lui, che si è sempre distinto per dinamismo e combattività, giungano le felicitazioni di tutto il movimento. • Gianpietro Leonardi, raggiunge i quindici anni di attività lavorativa al segretariato Sopraceneri, sede di Locarno. Addetto al servizio esterno è apprezzato sia dai colleghi che dai numerosi associati che giornalmente raggiunge sul posto di lavoro. Sempre disponibile, caratterialmente solare, con grande simpatia e gentilezza sa trovare ad ogni problema una soluzione. È stato pure per diversi anni presidente della sezione Edili di Locarno, incarico che gli ha permesso di essere particolarmente sensibile ai temi che riguardano questo settore. Nel complimentarci per il significativo traguardo raggiunto gli auguriamo di continuare ancora a lungo il prezioso servizio a favore dei nostri associati e di tutta la grande famiglia dell’Organizzazione cristiano sociale ticinese. Giornale Aperto 29 settembre 2011 il Lavoro 23 Le Domande dei Lettori Si avvicina l’età del pensionamento, cosa fare? Egregi signori, ho 55 anni ed ho lavorato per circa 6 anni in Svizzera,poi in Italia, dove sto ancora lavorando. È ancora possibile utilizzare gli anni della Svizzera e unirli a quelli italiani per raggiungere il totale necessario ad andare in pensione in Italia? Gli anni «prestati» li perderò o al momento del pensionamento in Svizzera mi daranno la possibilità di avere un minimo di pensione? Michela M., Porlezza Carissima Michela, occorre prima di tutto evidenziare che gli accordi in materia di sicurezza sociale attualmente in vigore tra l’Italia e la Svizzera, sono gli accordi validi in tutta l’Unione Europea. Il concetto fondamentale di questi accordi è che l’Unione Europea non ha imposto una legge pensionistica valida per tutti gli stati, ma ha disposto delle leggi per stabilire dei «ponti» tra le normative presenti in ciascuno stato. Questo collegamento tra diversi stati consiste nella possibilità di utilizzare in modo «figurativo» i contributi versati nelle diverse nazioni per perfezionare il requisito contributivo minimo, eventualmente presente nella normativa di un singolo stato. Nel tuo caso la legge italiana prevede due possibilità di pensionamento: come pensione di vecchiaia, a condizione di avere 60 anni (65 per gli uomini) e almeno 20 anni di contribuzione; l’altra alternativa è la pensione di anzianità, cui si accede prima del raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia, con regole che diventano estremamente difficili da spiegare in un articolo, per semplificare il tutto, si può richiedere il pensionamento di anzianità al raggiungimento dei 40 anni di contribuzione. Avendo lavorato in Svizzera per 6 anni, occorrerà lavorare in Italia per un minimo di 14 anni per richiedere la pensione di vecchiaia, e almeno 34 anni per richiedere la pensione di anzianità. Infatti all’atto di presentazione della domanda di pensione l’INPS italiano, chiederà all’ente svizzero l’invio di una comunicazione dei periodi assicurativi e verificherà se complessivamente potrai far valere gli anni di contribuzione necessari per il pensionamento. Come ho detto prima i contributi svizzeri sono utilizzati in modo figurativo, di conseguenza saranno utilizzati per la maturazione del requisito contributivo, ma non per il calcolo della pensione, che sarà basato unicamente sulla contribuzione versata in Italia. I 6 anni di contributi svizzeri daranno diritto alla pensione svizzera in quanto la legge stabilisce il diritto alla pensione con un minimo di 1 anno. L’età di pensionamento per le donne è attualmente al compimento dei 64 anni (per gli uomini 65) ed è possibile chiedere l’anticipo della pensione di uno o al massimo due anni; la richiesta di rendita anticipata comporterà una riduzione permanente del 6,8% per un anno (a 63 anni) e del 13,6% per due anni di anticipo (a 62 anni). La richiesta di rendita anticipata può essere avanzata anche dagli uomini, con le medesime modalità di uno, massimo due anni di anticipo (quindi a 64 o 63 anni), subendo la medesima riduzione in percentuale. Da ultimo un avvertimento: la rendita di vecchiaia anticipata svizzera sarà accolta solamente se presentata al massimo entro il mese di compimento dell’età prescelta, per tale ragione ti invitiamo a prendere contatto con i nostri uffici 4 mesi prima della data stabilita, ti daremo la lista dei documenti da preparare e ti fisseremo un appuntamento per la compilazione della domanda di pensione, in modo tale da fare la domanda senza ulteriori file e attese! Cordiali saluti. Roberto Crugnola Patronato Inas Cisl Frontalierato Svizzera VITA NOSTRA Felicitazioni • a Simone Giovane, socio segr. Luganese e a Giuseppina Carrillo per la nascita di Luca, al quale auguriamo un futuro ricco di cose belle. • a Dzelili Elsadat, socio Metalcostruttori e a Semire Kastrati, per la nascita di Enes, con tanti auguri. • a Nicola Gambale, affezionato socio Carrozzerie, e a Sandra Mendoza, per la nascita di Leonardo, al quale facciamo tanti auguri di un futuro felice. • a Luigi Fontana, socio settore Vendita, e a Cinzia, per la nascita di Alessandro, con tanti auguri di ogni bene. • a Luca Montagner, socio settore Carrozzerie, e alla moglie Luzia, per la nascita di Alex, con l’augurio di un futuro sereno accanto alla sorella Asia. • a Mirko Curti, socio settore Edilizia, e a Elena Mancassola, per la nascita di Giulia, alla quale auguriamo ogni bene accanto al fratellino Riccardo. • a Salvatore Manfredi, socio settore Marmisti Graniti, e a Francesca Giordano, per la nascita di Riccardo Michele con l’augurio di tante cose belle in compagnia del fratellino Tommaso. • a Giuseppe Lo Vano, socio settore Edilizia, e ad Ale- Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] xandra, per la nascita di Aaron Lo Vano-Petrovic, con l’augurio di un futuro ricco di cose belle. • a Samuele Malaguti, socio settore Banche, e a Patrizia, per la nascita di Gionata Luke, con tanti auguri di ogni bene. • ad Antonello Bergamaschi, socio settore Autorimesse, e a Beatrice Scacchi, per la nascita, lo scorso giugno, di Valentina, alla quale auguriamo un futuro sereno, felice e ricco di cose belle. Auguri • ad Alessio Curti, socio settore Edile, e a Viviana Monga, che, attorniati da parenti e amici, sabato 24 settembre, nella chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo Val Cavargna, si sono uniti in matrimonio. Condoglianze • a Omar Dotti di Morbio Superiore, socio sez. Dipendenti dello Stato, e famigliari tutti, per la morte del papà Emilito. • alla figlia Cleofe, al genero Eugenio Rocca, socio settore gessatori, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Dolores Jopiti-Soldini. Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 40'672 copie • alla moglie Rosanna, al figlio Sefano, alla sorella Maria, al fratello Remo, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Giuseppe De Mario di Manno, socio GenerazionePiù. • al marito Fabio, al figlio Ivan, socio, al suocero Mario, socio GenerazionePiù Lugano, ai familiari e parenti tutti, per la prematura scomparsa della loro cara congiunta Marisa Donati. • alla figlia Nicia con il marito Lindo Pippi, al nipote Christian, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Colberto Turcati, socio GenerazionePiù Lugano. • ai familiari di Elvezio Viel di Castel San Pietro, socio GenerazionePiù, deceduto nei giorni scorsi. • al marito Piero, ai figli, al nipote Mauro Conti, socio sezione Pittori, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Elisabetta Bralla-Conti. • a Luigi Franscioni socio sezione Edilizia, segretariato Locarno, e famigliari tutti, per la morte del fratello Giulio. • a Carla Marazza,socia GenerazionePiù, segretariato Locarno, per la morte del caro fratello Aldo Losa. Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano Dario Tettamanti Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Paolo Locatelli Tre Valli Giancarlo Nicoli Inserzione lavoro La forza del sapere! Oltre ottant'anni di vita, una presenza storicamente importante sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera Italiana, è presente in modo capillare nel mondo del lavoro e dell'economia. In particolare segue con attenzione i rapidi e profondi mutamenti in atto nel mondo del lavoro e dell'economia, a livello organizzativo, tecnologico, occupazionale. È l'unico giornale svizzero con un'ampia diffusione transfrontaliera in Italia, nelle province di confine, in particolare Como, Varese, Verbania-Cusio-Ossola e Novara. La nuova impostazione grafica e redazionale accentua il contatto con i giovani, le donne, gli anziani e la famiglia. In tutte le sue edizioni propone una pagina in portoghese e una in serbo-croato. Voglio abbonarmi a «Il Lavoro» Il/La sottoscritto/a Cognome Nome Sesso: M F Indirizzo Nap Città Telefono E-mail Desidero sottoscrivere un abbonamento a Il Lavoro al prezzo di CHF 24.- all'anno. Luogo e data Firma Compilare e inviare via posta o fax presso il: Segretariato cantonale Via Balestra 19, 6900 Lugano Tel: 091 921 15 51 Fax: 091 923 53 65 OCST Stabio La permanenza OCST a Stabio, verrà effettuata solo il Giovedi dalle 16.00 alle 18.00 Missão Católica de lingua Portuguesa Esperamos todos para a próxima missa em língua portuguesa no dia 7 de outubro ás 19.30 na igreja San Rocco próxima do Lago e do Casinó de Lugano. A missa será celebrada em homenagem à festa de Nossa Senhora Aparecida. Após a missa se terà um aperitivo. Sedi territoriali INAS Cisl: Mendrisio: Presso OCST-Via G. Lanz 25 Tel. 091-6405111; Tel. Diretto 091-6460701 E mail: [email protected] Locarno: Presso OCST-Via della Posta, angolo via Lavizzari (Condominio Panorama)Tel. 091-7513052; E mail: [email protected] Sede zonale Lamone: Presso OCST- Via Cantonale, Tel. 091-9660063 E mail: [email protected] Recapiti Chiasso: Presso OCST-Via Bossi 12 Tel. 091-6825501 Bellinzona: Presso OCST- Via Magoria 4, Tel. 091-8214151 Santa Maria Maggiore (Verbania) Italia: Sala mandamentale – presso il comune Per informazioni telefonare all’ufficio di Locarno