LA GLORIA DI DIO E` L`UOMO VIVENTE
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LA GLORIA DI DIO E` L`UOMO VIVENTE
LA GLORIA DI DIO E’ L’UOMO VIVENTE 31a domenica per anno 31 ottobre 2004 ACCOGLIENZA Prepariamo la festa: è nostro ospite il Signore. Nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo AMEN ‘La gloria di Dio è l’uomo vivente² pregheremo oggi col salmo. Questa espressione di S. Ireneo traduce il detto di Gesù che ascolteremo nel vangelo: ‘Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto’ Queste ultime parole di Gesù sono il suo programma che muove tutta la sua azione finora fatta e la sua passione che tra poco inizierà. La sua missione è donare la salvezza ai perduti - cioè a tutti, cominciando dagli ultimi! Infatti ‘Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, e di questi il primo sono io² dirà S. Paolo (1Tm1,15). atto penitenziale + Abbiamo gli occhi per vedere: leviamo il nostro sguardo . Saliamo sull’albero. Per non aver avuto iniziativa di salire, perdonaci Signore e abbi pietà di noi. SIGNORE PIETA’ + Abbiamo mani da aprire per condividere. C’è ancora qualcosa che teniamo stretto nelle mani perchè il nostro cuore è insensibile. Perdonaci Signore e abbi pietà di noi. CRISTO PIETA’ + Abbiamo orecchi per intendere, cogliamo l’opportunità! E’ per noi che si compie oggi la parola di grazia. Per non aver scoperto i segni del tuo passaggio perdonaci, Signore e abbi pietà di noi SIGNORE PIETA’ preghiamo O Dio, che nel Figlio tuo sei venuto a cercare e a salvare chi era perduto, rendici degni della tua chiamata: porta a compimento ogni nostra volontà di bene, perchè sappiamo accoglierti con gioia nella nostra casa per condividere i beni della terra e quelli del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito santo per tutti i secoli dei secoli. AMEN PAROLA L’autore racconta la storia della salvezza e ne trae le conseguenze; ma non lo fa più, come i suoi predecessori, per conoscere l'avvenire del suo popolo e spiegarne il destino: egli medita su questa storia per entrare più profondamente nella conoscenza di Dio DAL LIBRO DELLA SAPIENZA 11 [23] Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi, non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento. [24] Poiché tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata. [25] Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza? [26] Tu risparmi tutte le cose, perché tutte son tue, Signore, amante della vita, [1] poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose. [2] Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli e li ammonisci ricordando loro i propri peccati, perché, rinnegata la malvagità, credano in te, Signore. Parola di Dio salmo 144 Questo salmo celebra la grandezza di Dio con una lunga serie di attributi che ne esaltano la bontà, fino alla rivelazione della tenerezza e sollecitudine quasi paterna di Dio cantata negli ultimi versetti. La piena rivelazione della paternità di Dio si é compiuta in Cristo, nel suo messaggio e soprattutto nel suo filiale rapporto con il Padre. Per questo vogliamo ripregare questo salmo come eco dell'unica preghiera che Gesù ci ha insegnato. Per il cristiano non c'é modo migliore per pregare "nello spirito e nella verità di Dio". LA GLORIA DI DIO E’ L’UOMO VIVENTE O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome Paziente e misericordioso è il Signore, lento all'ira e ricco di grazia. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza, Manifestino agli uomini i tuoi prodigi e la splendida gloria del tuo regno Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto. La prima generazione cristiana credeva che avrebbe visto il ritorno del Cristo. Anche oggi non mancano i profeti di sventura che vogliono fissare la data della fine dei tempi, generando turbamento e confusione. Ma se la fine del mondo è la riunione degli uomini attorno al Cristo, non è il caso di angustiarci. E’ anzi un motivo di farci coraggio, nei nostri sforzi di dialogo e di pace: il Cristo realizzerà la promessa di unità per tutti gli uomini, ma nel tempo stabilito dal Padre. DALLA 2a LETTERA DI PAOLO APOSTOLO AI TESSALONICESI [1.11] Anche per questo preghiamo di continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l’opera della vostra fede; [1.12] perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo. [2.1] Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, [2.2] di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. Parola di Dio Zaccheo, cittadino di Gerico, la città maledetta, pubblicano, anzi capo dei pubblicani della città, vive di strozzinaggio e di profitti illeciti; così è divenuto ricco, oggetto di tutto l’odio del popolo. Ma di quest’uomo Gesù farà un figlio di Abramo. Riusciremmo noi ad adottare un giovane delinquente? A lasciarlo prender parte alla vita e ai giochi dei nostri figli? L’adesione al Cristo e alla nuova umanità da lui inaugurata richiede di minimizzare tutte le divisioni e discriminazioni. Gesù siede a tavola con noi peccatori; e attorno alla sua mensa diversi volti e civiltà devono abituarsi a convivere. ALLELUIA, ALLELUIA! Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito; chi crede in lui ha la vita eterna. DAL VANGELO SECONDO LUCA 19 [19.1] Entrato in Gerico, attraversava la città. [19.2] Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, [19.3] cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. [19.4] Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. [19.5] Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». [19.6] In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. [19.7] Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E’ andato ad alloggiare da un peccatore!». [19.8] Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». [19.9] Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; [19.10] il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Parola del Signore professione di fede Credo in un solo Dio, Padre onnipotente creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la resurrezione dei morti e la vita eterna che verrà. Amen. preghiera dei fedeli Cristo Gesù cammina ancora per le nostre strade e sa accogliere tutti coloro che lo cercano con cuore sincero: anche se egli già conosce la nostra misera condizione, tuttavia vuole che la esprimiamo con fede e certezza del suo amore. SIGNORE, PIETA’ DI NOI E ASCOLTACI 1. Per la Chiesa: sappia trasmettere con il linguaggio credibile della testimonianza della solidarietà e dell’amore il messaggio di Gesù: cercare coloro che sono lontani da Dio.. preghiamo 2. Per la società civile: non Œadoperi’ il crocifisso per sottolineare identità culturali e storiche, quando i princìpi concreti, su cui agisce, non hanno nulla di evangelico... preghiamo 3.Per tutti coloro che soffrono, specie a causa della cattiveria umana: affinchè le Œpovertà’ di questi nostri fratelli siano riconosciute e condivise da ogni cristiano con coraggio evangelico e profetico... preghiamo 4. Per la nostra comunità parrocchiale e familiare: perchè la vita cristiana sia vissuta nell’essenzialità del messaggio di Gesù ed egli possa dire per ciascuno di noi: ‘Oggi la salvezza è entrata in questa casa’.. preghiamo Signore Gesù, tu sei la nostra via, verità e vita. Fa’ che ci rendiamo conto della nostra piccolezza. Insegnaci a desiderare ciò che è il vero bene per noi ed esaudisci le nostre preghiere, anche quelle che non riusciamo a tradurre con il nostro linguaggio. Tu sei Dio, e vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN EUCARESTIA Ecco, Signore Dio, il pane e il vino della nostra eucarestia: tutto ciò che siamo, tutto ciò che abbiamo viene da te e ti appartiene. Ricevi la nostra vita: il Figlio tuo Gesù l’ha riscattata a grande prezzo offrendo se stesso per noi. Gloria a te per i secoli dei secoli. AMEN grande preghiera eucaristica Sì, è giusto e bello renderti grazie, Dio nostro Padre, per il Figlio tuo Gesù il cristo. Come una volta chiamò Zaccheo, lui pone gli occhi su noi oggi e ci interpella con la sua Parola di fuoco. Ricco di misericordia e perdono, ci invita alla mensa delle nostre vite e per mezzo di lui la salvezza giunge a noi. E’ per questo, Dio nostro Padre, che ti acclamiamo cantando: SANTO SANTO SANTO... Padre, veramente santo, fin dall’origine del mondo tu ci fai partecipi del tuo disegno d’amore per renderci santi come tu sei santo. Guarda il popolo riunito intorno a te e manda il tuo Spirito, perchè i doni che ti offriamo diventino il corpo e il sangue del tuo amatissimo Figlio, Gesù Cristo, nel quale anche noi siamo tuoi figli. Eravamo morti a causa del peccato e incapaci di accostarci a te, ma tu ci hai dato la prova suprema della tua misericordia, quando il tuo Figlio, il solo giusto, si è consegnato nelle nostre mani e si è lasciato inchiodare sulla croce. Prima di stendere le braccia fra il cielo e la terra, in segno di perenne alleanza, egli volle celebrare la Pasqua con i suoi discepoli. Mentre cenava, prese il pane e rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi. Dopo la cena, allo stesso modo, sapendo che avrebbe riconciliato tutto in sè nel sangue sparso sulla croce, prese il calice del vino e di nuovo rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me. Mistero della fede Celebrando il memoriale della morte e resurrezione del tuo Figlio, nostra Pasqua e nostra pace, in attesa del g orno beato della sua venuta alla fine dei tempi, offriamo a te, Dio vero e fedele, questo sacrificio che riconcilia nel tuo amore l’umanità intera. Guarda, o Padre, questa tua famiglia che ricongiungi a te nell’unico sacrifico del tuo Cristo, e donaci la forza dello Spirito santo, perchè vinta ogni divisione e discordia siamo riuniti in un solo corpo. Custodisci tutti noi in comunione di fede e di amore con il nostro papa e il nostro vescovo. Aiutaci a costruire insieme il tuo regno fino al giorno in cui verremo davanti a te nella tua casa, santi tra i santi, con la beata vergine Maria, gli apostoli e i nostri fratelli defunti che raccomandiamo alla tua misericordia. Allora nella creazione nuova, finalmente liberati dalla corruzione della morte, canteremo l’inno di ringraziamento che sale a te dal tuo Cristo vivente in eterno. PER CRISTO, CON CRISTO E IN CRISTO, A TE, DIO PADRE ONNIPOTENTE, NELL’UNITA’ DELLO SPIRITO SANTO, OGNI ONORE E GLORIA PER TUTTI I SECOLI DEI SECOLI. AMEN. Il fratello Giuda Giuda e Pietro sono fratelli. Hanno amato fortemente lo stesso Padre e lo stesso Figlio. Hanno cullato insieme gli stessi sogni. Hanno pregato, camminato, sofferto la fame, insieme. Giuda e Pietro sono fratelli, hanno tradito insieme l’amore. Hanno preteso di correggere il fondatore. Hanno insegnato allo spirito come esprimersi. Hanno ragionato come ragioniamo noi. Hanno sperato che il mondo cambiasse per merito loro. Hanno litigato, discusso, faticato, per la stessa causa. Giuda e Pietro sono miei fratelli. Anch’io ho tradito come Giuda, baci falsi ne ho dati a migliaia. Anch’io sono vigliacco come Pietro. Ho fatto finta, tante volte, di non conoscere Cristo. Mi sono vergognato di essere seguace di Qualcuno. Vorrei, solo e sempre, essere seguace di me stesso... Cosa mi manca per essere l'Apostolo e non un apostolo qualunque? Tutto! Anche per me, quando sbaglio, è preferibile morire che cambiare. Cambiare è troppo costoso... Giuda e Pietro sono miei fratelli... Ma io so piangere senza cambiare... e so solo baciare senza piangere... E allora? Sono solo fratello di Giuda? (don antonio mazzi) Signore Gesù, vieni ancora ad attraversare la mia città di Gerico con tutto ciò che vi è di pagano nel più segreto del mio cuore. Dammi l’audacia di correre verso te, di osare gesti che mi porteranno a vederti, tu che passi ogni giorno nella mia città interiore. Signore Gesù, ripetimi di discendere in me stesso: è lì che tu mi aspetti. Vieni a dimorare presso di me, tu, il seminatore di gioia per i secoli dei secoli. Amen.