PIL - Anselmianum

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PIL - Anselmianum
PONTIFICIO
ISTITUTO
LITURGICO
A. INFORMAZIONI GENERALI
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Il Pontificio Istituto Liturgico
L’Istituto è stato canonicamente eretto dalla Sede Apostolica come Facoltà
di Sacra Liturgia presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo, per promuovere la
scienza liturgica con la ricerca e l’insegnamento. Pertanto è autorizzato a conferire, a nome del Santo Padre, i gradi accademici di Licenza e di Dottorato
(Statuta n. 127).
Lo scopo dell’Istituto Liturgico, perciò, è di:
1. Promuovere gli studi superiori della Liturgia (specialmente dell’eucaristia e degli altri sacramenti, della Liturgia delle Ore e dell’Anno Liturgico),
negli aspetti teologici, storici, spirituali e pastorali (cf. Sacrosanctum Concilium [= SC] 16 e 23);
2. Promuovere il progresso degli studi liturgici mediante la ricerca scientifica dei docenti come degli studenti (cf. SC 23);
3. Preparare, attraverso un costante uso della metodologia scientifica, i
futuri docenti delle discipline liturgiche nelle Università, Facoltà, Seminari e
case religiose (cf. SC 15);
4. Preparare sia periti che possano far parte delle commissioni liturgiche
regionali o diocesane, che animatori in campo liturgico-pastorale, affinché il
popolo di Dio ottenga dalle celebrazioni liturgiche frutti spirituali più abbondanti (cf. SC 44).
B. REQUISITI PER LA PRIMA ISCRIZIONE
1. Per la prima iscrizione ordinaria tutti gli studenti devono presentare in
Segreteria:
a. Certificato che attesti la frequenza di un corso di lingua latina, con
durata minima di 70 ore.
b. Certificato degli studi compiuti presso uno studio teologico con allegato l’attestato del Baccalaureato in Teologia (= ST.B.). La media minima
degli esami compiuti deve essere 8/10 o di valore equivalente.
c. Foto (è sufficiente una sola) formato tessera.
d. Lettera di presentazione da parte dell’Autorità ecclesiastica interessata.
Per gli studenti laici: lettera di presentazione dell’Ordinario della Diocesi di provenienza dello studente.
2. Gli studenti che non sono in possesso del ST.B. rilasciato da una Facoltà Pontificia, devono superare l’esame di ammissione per la prima iscrizione,
secondo le prescrizioni della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Il
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“Tesario” delle materie per l’esame è disponibile presso la Segreteria.
3. Tutti gli studenti, per ottenere la prima iscrizione ordinaria devono superare un esame di lingua latina e di lingua greca durante il quale è ammesso
l’uso del dizionario.
4. Gli studenti non italiani devono presentare un certificato che attesti la
frequenza di un corso di lingua italiana (con durata minima di 90 ore) oppure
un attestato in merito firmato da un professore di lingua italiana.
5. Gli studenti non italiani, oltre all’esame verifica della lingua latina, per
la prima iscrizione ordinaria devono superare l’esame di lingua italiana che
attesti la capacità di seguire le future lezioni.
6. Gli studenti dell’Unione Europea (= UE) devono presentare in Segreteria una fotocopia della carta d’identità, mostrando l’originale.
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7. Gli studenti che non provengono dalla UE devono presentare in Segreteria:
a. La fotocopia del Passaporto, che va depositata in Segreteria, mostrando l’originale;
b. Il visto studentesco rilasciato dall’Autorità italiana del paese dello
studente (si ricorda che il visto turistico non è valido). Per ottenerlo
si potrà richiedere alla Segreteria dell’Ateneo un documento di preiscrizione, che verrà convalidato dalla Rappresentanza Apostolica
nel paese dello studente.
Per gli studenti laici il certificato di preiscrizione viene rilasciato se la
richiesta è accompagnata da:
1. Lettera di presentazione dell’Ordinario della Diocesi di provenienza dello studente (non valgono copie o fax);
2. Dichiarazione di responsabilità da parte di un privato o di un ente,
a riguardo del pagamento di vitto, alloggio e spese mediche dello
studente. Tale dichiarazione dovrà avere il nulla osta dell’Ordinario
della Diocesi italiana di appartenenza del privato o dell’Ente che la
redige. Nel caso lo studente presenti una dichiarazione di auto-mantenimento, quest’ultima dovrà essere controfirmata dall’Ordinario
della Diocesi da cui lo studente proviene.
8. I sacerdoti non residenti in un Collegio ecclesiastico devono richiedere
in Segreteria copia dei regolamenti in merito.
9. Gli studenti ospiti devono presentare in Segreteria:
a. Copia del passaporto o della carta d’identità;
b. Una (1) foto formato tessera.
Le iscrizioni si effettuano nell’orario indicato nel Calendario delle attività
accademiche.
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C. REQUISITI PER I GRADI ACCADEMICI
1. Tutti gli studenti devono avere una conoscenza adeguata, oltre che
dell’italiano, del latino e del greco, anche di due fra le seguenti lingue: francese, inglese, spagnolo e tedesco. Gli esami-verifica delle lingue moderne si
svolgeranno nei tempi determinati nell’Ordo.
2. Il corso annuale “Lettura di testi liturgici latini” è obbligatorio per gli
studenti del 1º anno.
3. Per la Licenza tutti gli studenti devono aver superato gli esami dei seguenti corsi/seminari:
a) Tutti i corsi obbligatori;
b) Almeno 4 corsi opzionali;
c) Il Pro Seminario e due altri seminari.
Si richiede anche la tesi di licenza (non meno di 80 pagine e non più di
250).
Per poter sostenere l’esame-colloquio prima della fine dell’anno accademico in corso, si deve consegnare in Segreteria la tesi in triplice copia firmate
dal moderatore entro la data di scadenza (vedi “Calendario delle attività accademiche”) e sottoscrivere il documento di originalità del testo (da firmare
in segreteria al momento della consegna della tesi).
4. Per il Dottorato tutti gli studenti devono:
a. Aver una conoscenza adeguata di tre lingue fra le seguenti: francese,
inglese, spagnolo e tedesco. Gli esami-verifica per le lingue moderne
si svolgeranno nei tempi determinati nell’Ordo;
b. Consegnare in Segreteria 4 esemplari della tesi, firmate dal moderatore (non più breve di 150 pagine e non più lunga di 500);
c. Aver sottoscritto il documento di originalità del testo (da firmare in
segreteria al momento della consegna della tesi);
d. Aver fatto la difesa della tesi;
e. Aver fatto la pubblicazione della tesi.
5. Coloro che hanno ottenuto il grado accademico del Master’s in Liturgia da un’altra facoltà e che non hanno scritto una tesi di ricerca sono tenuti,
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insieme con l’anno integrativo, a fare la tesi di Licenza.
Per ulteriori precisazioni è necessario rivolgersi alla Segreteria.
Nota - Gli studenti che, a dieci anni dalla conclusione del Biennio, desiderino cominciare la tesi di Licenza sono tenuti a frequentare un anno
integrativo secondo il programma stabilito dal Preside. Saranno esenti dal
frequentare l’anno integrativo coloro che avessero insegnato liturgia in seminario o in una casa di studio durante quei dieci anni.
Il tema della tesi, sia di Licenza che di Dottorato, ha validità per cinque
anni dal momento in cui è stato accettato. Per il Dottorato il Preside potrà
prorogare la durata di altri cinque anni. Per la Licenza, invece, la validità di
cinque anni non viene prorogata, salvo permesso speciale del Consiglio del
Preside, udito sia il Moderatore che il candidato.
D. DIPLOMA IN "STUDIIS LITURGICIS"
Oltre ai requisiti per l’ammissione (B, 1-5) gli studenti devono:
a) Frequentare tutti i corsi obbligatori e superarne gli esami;
b) Frequentare 3 corsi a scelta e superarne gli esami;
c) Frequentare il Pro Seminario e altri 2 seminari.
Nota - Questo diploma non è un grado accademico. Gli esami superati,
però, verranno omologati qualora lo studente volesse completare il programma per compiere il curriculum del II grado (corso di Licenza).
E. VALUTAZIONE
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1-5
6.00
7.50
8.50
9.50
10.00
(
- 5.99)
(6.00 - 7.24)
(7.25 - 8.24)
(8.25 - 8.99)
(9.00 - 9.74)
(9.75 -10.00)
non probatus
probatus
bene probatus
cum laude probatus
magna cum laude probatus
summa cum laude probatus
Il voto di 6/10 è sufficiente per superare gli esami. Per accedere al ciclo
della Licenza, si richiede una media minima di 8/10 nel ciclo precedente. Per
accedere al ciclo del Dottorato, si richiede una media minima di 9/10 nel ciclo
precedente.
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ESAMI DI AMMISSIONE 2015-2016
23 SETTEMBRE
Ore 9.00, Aula I: Esame-verifica di latino (scritto).
Ore 16.00, Aula I: Esame-verifica di greco (scritto).
24 SETTEMBRE
Ore 9.00, Aula I: Esame scritto e orale di italiano.
1 OTTOBRE
Pubblicazione dei risultati degli esami di greco,
di italiano e di latino e dell’elenco degli studenti
ammessi all’iscrizione accademica.
3 OTTOBRE
Esame di ammissione
per coloro che non sono in possesso
del Baccalaureato in Teologia.
Gli studenti che non avessero superato l’esame di ammissione d’italiano dovranno iscriversi al corso che si tiene nell’anno propedeutico.
ORARIO DELLE LEZIONI
Mattino
08.30-09.15
09.20-10.05
10.15-11.00
11.05-11.50
Pomeriggio
15.30-17.05
17.15-18.50
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A. GENERAL INFORMATION
THE PONTIFICAL LITURGICAL INSTITUTE
The Institute was canonically established by the Apostolic See as a faculty
of Sacred Liturgy of the Pontifical University of St. Anselm in order to promote liturgical science through research and teaching. As such it is empowered to grant, in the name of the Holy Father, the academic degrees of License
(SL.L.) and Doctorate (SL.D.) in liturgy (Statutes 127).
The objectives of the Institute are therefore:
1. To promote the scientific study of the liturgy, especially the Eucharist
and the other sacraments, the Liturgy of the Hours and the liturgical year, under their theological, historical, spiritual and pastoral aspECTS (see «Sacrosanctum Concilium» [= SC ], 16 and 23);
2. To promote the study of liturgy through the scientific research of teachers and the formation of students capable of scientific research (see SC 23);
3. Using appropriate scientific methodology, to prepare future teachers
to become instructors of the liturgical disciplines in faculties, seminaries and
religious houses (see SC 15);
4. To prepare qualified graduates to become members of regional or diocesan liturgical commissions, and to assist parish communities in realizing a
more effective participation in liturgical celebrations (see SC 44).
B. ADMISSION REQUIREMENTS
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1. With the exception of auditors, at the time of registration all students
must present in the Segreteria:
a. Certification of having attended at least 70 hours of a course in Latin;
b. Official transcripts of graduate (and post-graduate if applicable) studies, showing a minimum average of 8/10 or equivalent, along with
certification of having obtained the Bachelor’s Degree in Theology (=
ST.B.);
c. One passport-size photograph;
d. A letter from one’s ecclesiastical superior assigning the student to studies at St. Anselm’s. Lay students need a letter from a priest. Lay students not from the European Union should check the specific details
below, at point 7, b.
2. Students who do not have the ST.B. from a pontifical faculty are required to take the examination in theology as mandated by the Congregation
for Catholic Education. The “Tesario” containing the subject matter is available in the Segreteria.
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3. All students must pass the Latin and Greek examinations (dictionary
permitted).
4. Non-Italian Students must present in the Segreteria certification of at
least 90 class hours of instruction in Italian, or a certificate signed by a qualified instructor in Italian attesting to competence in the language.
5. Non-Italian students must also pass the Italian language examination,
giving evidence of being able to follow class lectures in Italian.
6. Students from the European Union (= EU) must present in the Segreteria a photocopy of the identity card, showing the original.
7. Students from outside the EU must present in the Segreteria:
a. A photocopy of the passport, showing with the original;
b. A student visa issued by an Italian embassy or consulate in one’s own
country. The tourist visa is invalid. When requested by the student
the Segreteria will issue a pre-enrollment document, which must then
be convalidated by the official representative of the Holy See in the
student’s own country.
For lay students a certificate of pre-registration will be issued, if the request is accompanied by:
1. A letter of presentation from the ordinary of the diocese from which
the student comes (copies or fax are not valid);
2. A declaration by a private person or by a juridical person accepting responsibility for the room, board and medical expenses of the
student. Such a declaration must have the nihil obstat of the ordinary of the Italian diocese of such a person. In the case of a student
who presents a statement of self-maintenance (personal financial
responsibility), this must be countersigned by the ordinary of the
diocese from which he comes.
8. Priests not residing in an approved ecclesiastical residence: Please ask
in the Segreteria for the regulations mandated by the Vicariate of Rome.
9. Auditors must present in the Segreteria:
a. A copy of the passport or identity card, showing the original;
b. One passport-size photograph.
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Times for registration are given in the Calendario delle attività accademiche.
C. REQUIREMENTS FOR ACADEMIC DEGREES
1. All students must have an adequate knowledge of Italian, Latin and
Greek, as well as of two of the following three languages: French, English,
Spanish or German. Times for he modern language exams are noted in the
academic Calendar.
2. The license thesis is also required (not less than 80 nor more than 250
pages).
3. For the Degree students must pass the exams of the next courses and
seminars:
a. All compulsory courses;
b. Al least 4 optional courses;
c. The Pro Seminario and other two seminars.
It is also required the degree’s thesis (minimum 80 pages and maximum
250 pages).
To be able to have the esame-colloquio before the end of the academic
year, students must consign the thesis to the Segreteria, in three copies signed
by the moderator, before the deadline given in the Calendario delle attività
accademiche and must sign a document confirming the text’s originality at the
moment of its delivery to the Segreteria.
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4. For the Doctorate students must:
a. Have an adequate understanding of Italian and of three of the following four languages: English, French, German, Spanish. Times
for the modern language examinations are noted in this Ordo;
b. Consign to the Segreteria 4 copies of the dissertation signed by the
moderator (a minimum of 150 pages, a maximum of 500). Sign a
document confirming the thesis’s originality at the moment of its
delivery to the Segreteria;
c. Defend and publish the doctoral dissertation.
d. Those who have the Master’s degree in liturgy from another faculty
and who have not written a research thesis are required, along with
the anno integrativo, to write the license thesis.
Further details concerning all of the above are available in the Segreteria.
Note - Students who after ten years from the completion of the Biennio
wish to begin the license thesis, are required to attend a further year of courses as determined by the Preside. But if they have taught liturgy in a seminary
or house of studies during that period, the above regulation does not apply.
The title of both the doctoral and license thesis is valid for five years from
the time it is accepted. The Preside may grant doctoral candidates a further
five years, but license candidates may receive permission for a further five
years only with the approval of the Council of the Preside. Views of both the
moderator and student will be considered.
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D. REQUIREMENTS
FOR THE DIPLOMA IN LITURGICAL STUDIES
Along with the entrance requirements above (B, 1-5):
-- All the required courses;
-- Three electives;
-- Methodology seminar (Pro Seminario) and two seminars.
Note - This is not an academic degree program. However, the courses will
be recognized as partial fulfillment of the License degree should the student
eventually wish to fulfill the remaining requirements.
E. GRADING SYSTEM
1-5
6.00
7.50
8.50
9.50
10.00
(
- 5.99)
(6.00 - 7.24)
(7.25 - 8.24)
(8.25 - 8.99)
(9.00 - 9.74)
(9.75 -10.00)
non probatus
probatus
bene probatus
cum laude probatus
magna cum laude probatus
summa cum laude probatus
The grade of 6/10 is required and is sufficient to pass the examinations. To
be promoted to the licence cycle a minimum average of 8/10 is required in the
preceding cycle. To be promoted to the doctorate cycle a minimum average of
9/10 is required in the preceding cycle.
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ENTRANCE EXAMINATIONS 2015-2016
23 SEPTEMBER
9.00, Aula I: Latin (written).
16.00, Aula I: Greek (written).
24 SEPTEMBER
9.00, Aula I: Italian (written and oral).
1 OCTOBER
Publication of the results
of the Latin and Greek examination
and of the list of those eligible to enroll.
3 OCTOBER
Examination for those
who do not have
the STB degree.
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Students who do not pass the Italian admission examination must enroll in
the course offered in the propaedeutic year.
CLASS HOURS
Morning
08.30-09.15
09.20-10.05
10.15-11.00
11.05-11.50
Afternoon
15.30-17.05
17.15-18.50
ORARIO DELLE LEZIONI
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Le lezioni si svolgono nelle ore seguenti:
1ª   
2ª   
3ª   
4ª   
5ª   
08.30 - 09.15
09.20 - 10.05
10.15 - 11.00
11.05 - 11.50
11.55 - 12.40
6ª   15.30 - 16.15
7ª   
16.20 - 17.05
8ª   17.15 - 18.00
9ª   
18.05 - 18.50
Le lezioni dei masters in “Architettura e arti per la liturgia” e in
“Musica Liturgica” si svolgono il giovedì a partire dalle ore 15.00.
Le lezioni del Corso in “Guida Turistica” si svolgono di giovedì a partire dalle ore 10.00
Nota: Qualora fosse presente una discrepanza tra l’orario presente
sull’Ordo e quello effettivo delle singole Facoltà, si consiglia di controllare la
bacheca presente vicino alla Segreteria Generale o consultare il sito internet.
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PROGRAMMA GENERALE DEGLI STUDI
I CICLO
ANNO PROPEDEUTICO
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Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente il fatto che molti studenti arrivano a Roma per gli studi universitari senza possedere gli strumenti
linguistici adeguati a tale lavoro. Dal momento che molti seminari e sistemi
universitari in ogni parte del mondo non danno rilievo allo studio delle lingue,
sia antiche che moderne, lo studente che proviene da una tale esperienza si
sente spesso sperduto nell’ambiente multilingue di Roma e non è pronto ad
affrontare lo studio dei testi liturgici in lingua originale. Come è impossibile
studiare la Bibbia a livello universitario senza conoscere l’ebraico e il greco
antico, allo stesso modo non è possibile studiare la liturgia a questo livello
senza conoscere il latino (per quanto riguarda le tradizioni romana e occidentale) e il greco antico (una delle lingue fondamentali - tra le altre - nell’ambito
delle molteplici tradizioni orientali).
Allo scopo di rispondere a questa pressante esigenza, il Pontificio Istituto
Liturgico ha elaborato un programma speciale per coloro che non hanno mai
studiato il greco e il latino, o la cui conoscenza di queste lingue non è ancora
sufficiente all’utilizzo delle fonti biblico-liturgiche. Un esame di ammissione
(25 settembre 2013) consentirà l’iscrizione dello studente direttamente al programma biennale di licenza, oppure all’anno propedeutico.
Il latino sarà insegnato cinque giorni alla settimana; il greco tre. La lingua
di insegnamento è italiano. Le lezioni durano 90 minuti. Allo stesso tempo, lo
studente deve anche frequentare il Pro Seminario e altri due corsi obbligatori
sulla lettura corrente della costituzione liturgica e sul latino tra il periodo
tardo-antico e alto Medioevo.
Alla fine dell’anno propedeutico, lo studente che ha frequentato e superato
gli esami potrà ricevere un certificato di frequenza con profitto.
Lo studio delle lingue originali ha anche un valore pratico, poiché alcuni
problemi della pratica pastorale hanno origine proprio nel fraintendimento
della editio typica latina.
Il Pontifico Istituto Liturgico è orgoglioso di presentare l’anno propedeutico di studi linguistici come parte del suo servizio alla Chiesa universale.
II CICLO
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LA LICENZA
Il programma di studi del pontificio Istituto è organizzato in cinque
tipologie di attività formativa:
1. Insegnamenti obbligatori di base
2. Insegnamenti obbligatori caratterizzanti
3. Insegnamenti obbligatori integrativi
4. Insegnamenti a scelta dello studente (corsi e seminari)
5. Preparazione e difesa della Tesi di Licenza
1. Insegnamenti obbligatori di base (38 ECTS):
Libri liturgici (3 ECTS)
Critica ed ermeneutica dei documenti liturgici (5 ECTS)
Introduzione alle liturgie occidentali non romane (3 ECTS)
Introduzione alle liturgie orientali (3 ECTS)
Storia della liturgia (3 ECTS)
Bibbia e liturgia (3 ECTS)
Lettura liturgica dei Padri (3 ECTS)
Introduzione alla teologia della liturgia (3 ECTS)
Pastorale liturgica (3 ECTS)
Liturgia e antropologia (3 ECTS)
Teologia dell’inculturazione (3 ECTS)
Spiritualità liturgica (3 ECTS)
2. Insegnamenti obbligatori caratterizzanti (24 ECTS):
Iniziazione cristiana (3 ECTS)
L’Eucaristia (3 ECTS)
Il sacramento della Riconciliazione (3 ECTS)
La malattia e la morte alla luce della Pasqua (3 ECTS)
Il sacramento del matrimonio e la verginità (3 ECTS)
Il sacramento dell’ordine (3 ECTS)
Liturgia delle ore (3 ECTS)
Teologia dell’anno liturgico (3 ECTS)
3. Insegnamenti obbligatori integrativi (17 ECTS):
Liturgia sacramentale in oriente (3 ECTS)
Liturgia delle ore nei riti orientali (3 ECTS)
Teologia delle anafore (3 ECTS)
I sacramentali (3 ECTS)
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Lettura liturgica di testi latini (5 ECTS)
4. Insegnamenti a scelta dello studente (21 ECTS):
Quattro corsi a scelta (12 ECTS)
Due seminari a scelta (6 ECTS)
Un pro-seminario (3 ECTS)
5. Preparazione e difesa della Tesi di Licenza (20 ECTS)
TOTALE CREDITI 120 ECTS
Nota - Gli studenti che, avendo frequentato e superato gli esami di tutti
i corsi prescritti, desiderino consegnare la tesi di licenza dopo la fine del II
Ciclo, sono tenuti ad iscriversi come studenti fuori corso (vedi l’elenco delle
«Tasse scolastiche»).
III CICLO
IL DOTTORATO
1. Si iscrivono al III Ciclo gli alunni che hanno completato tutti gli esami
e sostenuto l’esame colloquio della tesi di Licenza con voto finale complessivo
dei corsi e della tesina non inferiore a punti 9/10. Lo scopo del III Ciclo è di
fornire al Candidato un programma personalizzato e offrendo l’opportunità di
creare solide basi per affrontare la Tesi di Dottorato.
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2. Il programma prevede al primo semestre un seminario e al secondo
semestre due (2) corsi a scelta, fra quelli offerti nell’anno accademico in
corso che non siano già stati sostenuti e in accordo con il Preside.
3. Per questo motivo il Candidato, dopo aver discusso e scelto con il Moderatore il tema della tesi di Dottorato e l’area dove tale tema si colloca, presenta la Proposta scritta per il III Ciclo al Preside. La Proposta scritta per il
III Ciclo deve contenere tre elementi essenziali:
a. la descrizione del tema della tesi,
b. la configurazione dell’area,
c. la bibliografia per lo studio dell’area (non meno di 15 titoli).
Il Preside con il suo Consiglio, vista la Proposta scritta per il III Ciclo,
nomina la Commissio ad Lauream, composta dal Moderatore, da un Primo
Censore e da un terzo Professore che potrebbe diventare Secondo Censore,
una volta concluso il III Ciclo del Candidato.
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4. La Commissio ad Lauream, convocata e presieduta dal Preside o da
un suo delegato, se le caratteristiche culturali della Proposta scritta per il III
Ciclo sono giudicate soddisfacenti, la approva e stabilisce i corsi che il Candidato dovrà frequentare con esame finale (il corso di liturgia comparata è
sempre obbligatorio per tutti) e le lingue che dovrà eventualmente imparare.
Il Candidato, perciò, nell’arco dell’anno per il III Ciclo, deve:
a. frequentare il seminario di dottorato (con esame finale),
b. frequentare eventuali altri corsi al PIL o in altre facoltà anche di altre
Università (con esame finale),
c. imparare le eventuali lingue assegnate (con testimonianza di apprendimento),
d. leggere la bibliografia della Proposta,
e. stendere un elaborato scritto, non inferiore alle 50 pp. e non superiore
alle 100 pp., con la supervisione del Moderatore e del Primo Censore.
5. A conclusione dell’anno per il III Ciclo il Candidato deve aver terminato con esito positivo i corsi assegnatigli, dimostrare di conoscere le eventuali
lingue straniere indicategli, aver letto la bibliografia e aver completato l’elaborato scritto.
Entro due mesi dalla consegna dell’elaborato scritto, la Commissio
ad Lauream, convocata dal Moderatore, stabilisce il punto dell’elaborato
quale tema per la Lectio coram. La data della Lectio è stabilita dal Preside
che comunicherà personalmente (o per mezzo di un suo delegato) il punto
dell’elaborato 72 ore prima del giorno della Lectio stessa.
La Lectio va fatta davanti alla Commissio ad Lauream, presieduta
dal Preside o da un eventuale suo delegato, e non dura più di 45’. Segue la
discussione fra i membri della Commissio e il candidato per altri 45’. La
durata complessiva dell’esame è di 90’.
6. Finita la discussione, la Commissio si ritira, valuta il risultato delle tre
prove (l’elaborato, la lectio e la discussione) ed esprime il giudizio di idoneità
del Candidato alla Tesi di Dottorato. Tale giudizio viene immediatamente comunicato al Candidato dal Preside insieme alla Commissio ad Lauream (che
chiude così il suo compito).
Da questo momento il Candidato può consegnare la Proposta di Tesi
(schema della Tesi, Bibliografia, Metodologia e Scopo della ricerca) al Preside
che, con il suo Consiglio, darà l’eventuale parere favorevole. Moderatore e
Primo censore sono gli stessi che componevano la Commissio ad Lauream.
Alla consegna della Tesi di Dottorato il Preside e il suo consiglio nominano il
PIL
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secondo Censore (che può essere anche il terzo professore della Commissio).
7. Tutti gli studenti che hanno iniziato il corso di Licenza dall’anno accademico 1999-2000 appartengono al nuovo sistema del III Ciclo.
8. Gli studenti che, avendo frequentato e superato gli esami di tutti i corsi
prescritti, desiderino consegnare la tesi di dottorato dopo la fine del III Ciclo,
sono tenuti ad iscriversi come studenti fuori corso (vedi l’elenco delle «Tasse
scolastiche»).
(English translation follows below)
THIRD CYCLE
FOR THE DOCTORATE
1. Students who have completed the license thesis may enroll in the third
(doctoral) cycle provided that they have achieved a final average of at least
9/10 for second cycle courses as well as for the license thesis. The purpose of
the third cycle is to provide the candidate with a personalized program and
with a solid basis on which to begin the doctoral thesis. The program plans
to offer a Seminary for the first semester and two (2) courses, which can be
chosen among these courses offered during the academic year and not studied
before. These must be also chosen in accordance with the Dean.
PIL
2. The candidate discusses and together with the director chooses the thesis topic and area of research that pertains to the thesis topic, and then presents
to the Preside the Written Proposal for the Third Cycle. The proposal must
contain three essential elements:
a. the description of the thesis topic;
b. the outline of the research area;
c. a bibliography of at least 15 titles referring to the research area.
The Preside with his council reviews the proposal and names the Doctoral
Commission, composed of the moderator, first censor and a third professor,
who may eventually become the second censor at the conclusion of the candidate’s doctoral cycle.
3. The Preside or his delegate convokes and presides over the Doctoral
Commission. If the proposal is judged to be satisfactory, the commission approves it and determines the courses with final examinations which the can-
didate must take. Thus, in the course of the doctoral year, the candidate must:
a. enroll in the seminary of doctorate;
b. if required, enroll in other courses in the Institute or in other faculties
or universities and take the final examinations;
c. demonstrate competence in the required languages;
d. read the bibliography listed in the proposal;
e. under the supervision of the director and first censor write a paper of
not less than 50 nor more than 100 pages.
289
4. By the end of the doctoral year the candidate must have passed the assigned courses, demonstrated competence in the foreign languages assigned,
have read the bibliography and completed the paper.
Within two months from the time of the handing in of the paper the moderator convokes the commission, which determines the point in the paper to
be treated in the Lectio coram. The Preside determines the date of the Lectio
and personally or through a delegate communicates to the candidate, 72 hours
prior to the Lectio, both the date and the point to be treated in the Lectio.
The Lectio is held before the Commissio ad Lauream, presided by the Dean
or his delegate. It lasts 45 minutes maximum. Follow a discussion among the
members of the commission and the candidate, which lasts 45 minutes. The
exam has a duration of 90 minutes in total.
5. When the discussion is over the commission retires to evaluate the paper, the Lectio and the discussion and then forms its conclusion about the
candidate’s suitability for continuing on to the doctorate. The results are immediately given to the candidate by the Preside and the members of the commission. The work of the commission thus comes to an end.
The candidate can immediately present to the Preside the thesis proposal
(outline of the thesis, bibliography, methodology and purpose of the research).
Approval of the proposal lies with the Preside and his council. The director
and first censor of the thesis are the same professors who were on the Doctoral
Commission. Once the thesis is presented, the Preside and his council name
the second censor; who can be the third professor of the commission.
6. All students who began the license programme in the academic year
1999-2000 fall under the new system for the third cycle.
7. Students handing in the doctoral thesis outside the third cycle, are required to enroll as students fuori corso (see the list of «Tasse scolastiche»).
PIL
ANNO
PROPEDEUTICO
293
ANNO PROPEDEUTICO
1º semestre
Pro Seminario
95558 Ricerca scientifica
P. Gunter (responsabile) - P.A. Muroni - O.M. Sarr
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Gli studenti saranno avviati alla ricerca scientifica nello stile
dell’ateneo S.Anselmo.
• Gli studenti affronteranno la ricerca scientifica in dodici unità
didattiche.
Argomenti: Il pro Seminario si presenta come lavoro interdisciplinare in
quanto viene guidato da professori di più materie. Le tappe saranno scandite
da dodici unità didattiche: il lavoro intellettuale; l’uso della biblioteca; la
bibliografia, gli strumenti e le sigle delle varie aree (Scrittura, Storia, Teologia,
Liturgia); l’elaborazione di un lavoro scientifico, (scelta del tema, bibliografia
scientifica); lezioni informatiche; status quaestionis; formulazione del
lavoro, excursus e appendici; citazioni, note e correzioni; i vari tipi di lavoro
scientifico: seminario, articolo, tesi di licenza, tesi di dottorato.
Modalità di svolgimento: Dodici lezioni.
Modalità di verifica: Compiti scritti.
Bibliografia: sarà indicata.
1º e 2º semestre
01023 Lingua greca
G. Orsola
Il corso di Lingua Greca si prefigge di avviare l’allievo alla comprensione
e alla traduzione dei testi guidandolo gradatamente attraverso la fonetica, la
morfologia e la sintassi e le analisi grammaticale, logica e del periodo. Saranno frequenti i riferimenti ai costrutti della lingua latina, le esercitazioni
verteranno sull’analisi e la traduzione di pericopi e di brani tratti dalle Sacre
Scritture e dai testi patristici.
Bibliografia: Grammatica e libro degli esercizi saranno segnalati in classe
PIL
294
all'inizio delle lezioni. Dispense, un buon dizionario della Lingua Greca.
01031 Lingua latina
G. Orsola
Il corso si propone di guidare l’allievo all’apprendimento graduale della Lingua Latina: dalla fonetica alla morfologia ed alla sintassi, dall’analisi
grammaticale a quella logica e del periodo, evidenziando parallelismi e differenze con le lingue: greca, italiana e neolatine, applicandone lo studio ad
autori della latinità classica e cristiana, a pericopi evangeliche ed a testi medievali e liturgici.
Bibliografia: R. Giomini - P. Cosi, Capitolium - teoria, Città di Castello
(ed. Dante Alighieri), 2006; R. Giomini - P. Cosi, Capitolium - esercizi I, Città
di Castello (ed. Dante Alighieri), 2006. Dispense, un buon dizionario della
Lingua Latina.
1º semestre
91001 Lettura corrente della Costituzione Liturgica P. Gunter
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà una conoscenza della SC e dei contenuti del documento.
• Avrà una conoscenza del testo in latino.
Argomenti: Dopo una breve presentazione della genesi della SC, e
l'indicazione delle discussioni e degli schemi conciliari, sulla base degli Acta
Concilii Vaticani II, si farà una lettura della Costituzione, per evidenziare
la nuova visione della natura della liturgica, il nuovo linguaggio e i principi
teologici-pastorali-spirituali del rinnovamento liturgico.
Modalità di svolgimento: Lezioni esegetiche del documento dal professore;
discussione dei principi del documento. Gli studenti devono tradurre dal
testo latino.
Modalità di verifica: esame scritto.
Bibliografia: Testo (latino) della SC; G. Barauna, La sacra Liturgia rinnovata dal Concilio, Torino 1964; F. Antonelli - R. Falsini, Commento alla
Costituzione Liturgica, Roma 1965; Congregazione del Culto Divino, La
Costituzione Liturgica “Sacrosanctum Concilium”, Studi (Bel Subsidia 38),
Roma 1986; X. Rynne, Vatican Council II, reprint, New York 1999; F. Gil
Helin, Constitutio De Sacra Liturgia = Concilii Vaticani II Synopsis..., Città
del Vaticano 2003.
295
2º semestre
91002 Il Latino fra Tarda Antichità e Alto Medioevo
M. Conti
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà una conoscenza generale dello sviluppo storico del Latino Cristiano e delle sue principali caratteristiche linguistiche
• Sarà in grado di orientarsi su testi che hanno caratteristiche differenti
dal Latino Classico
Argomenti: Nel corso delle lezioni, verranno analizzati i diversi fenomeni
fonetici, morfologici e sintattici che contraddistinguono alcune delle forme di
Latino tipiche del periodo compreso fra il II e l’VIII secolo: Latino Cristiano,
Latino Ecclesiastico, Latino Volgare. Accanto ad un’introduzione storica e di
carattere sociale sulle cause che hanno determinato i diversi fenomeni linguistici che caratterizzano il Latino Tardo Antico e Alto Medievale e lo separano
dal modello Classico, verranno analizzati brevi testi tratti dalle Sacre Scritture, dai Padri Latini, dalle Iscrizioni e, in special modo per quanto riguarda il
Latino Volgare, da autori sia Cristiani che Pagani.
Modalità di svolgimento: Ciascuna lezione comprende un’introduzione
teorica (storico-sociale sugli sviluppi del Latino Cristiano in epoca Patristica), ed una parte pratica in cui verrà analizzato, con la partecipazione
degli studenti, un brano in lingua latina particolarmente rappresentativo
ai fini del corso.
Modalità di verifica: L’esame finale è orale. Sarà richiesto allo studente di
illustrare due brani analizzati nel corso delle lezioni, e di orientarsi nello
sviluppo storico del Latino Cristiano in epoca patristica.
Bibliografia: J. Schrijnen, I caratteri del Latino Cristiano Antico, Bologna
1981; V. Väänänen, Introduzione al Latino Volgare, Bologna 1974 (ed.
�����������
originale in Francese: V. Väänänen, Introduction au latin vulgaire, Paris 1967); K.
Sidwell, Reading Medieval Latin, Cambridge 1995.
01098Italiano
Per coloro che non hanno superato l’esame, ci sarà un corso nei pomeriggi
delle prime settimane dell’anno accademico 2015-2016.
Sul nostro sito è possibile trovare il test on-line per la lingua italiana.
Eventuali corsi a scelta dello studente.
PIL
296
I CICLO
ANNO PROPEDEUTICO
ORARIO DELLE LEZIONI 2015-2016
1° semestre
Ore
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
08.30
10.05
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
10.15
11.50
01023
Greco
01023
Greco
01023
Greco
91001
Gunter
95558
Pro Seminario
2° semestre
PIL
Ore
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
08.30
10.05
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
10.15
11.50
01023
Greco
01023
Greco
01023
Greco
91002
Conti
II CICLO
LICENZA
LICENZA
299
PROGRAMMA GENERALE DEI CORSI OBBLIGATORI
1º anno - 1º semestre
94001
94002
94010
94021
94015
94016
94017
94018
Lettura liturgica dei Padri.
Bibbia e Liturgia.
Libri liturgici.
Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (I parte).
Introduzione alle liturgie occidentali non romane.
Introduzione alle liturgie orientali.
Storia della liturgia secondo le epoche culturali.
Lettura di testi liturgici latini (I parte).
Pro Seminario
95558 Ricerca scientifica liturgica.
2º anno - 1º semestre
95001 Introduzione alla teologia della liturgia.
95010 La malattia e la morte alla luce della Pasqua.
95026 Il sacramento dell’ordine.
95033 Pastorale liturgica.
95034 Liturgia e antropologia.
95036 Spiritualità liturgica.
Seminario
1º e 2º anno - 2º semestre - anno A
95003
95020
95023
95205
95031
95035
Liturgia sacramentale in Oriente.
L’iniziazione cristiana.
Il sacramento della riconciliazione.
La liturgia delle Ore.
La liturgia delle Ore nei riti orientali.
Teologia dell’inculturazione liturgica.
PIL
300
1º e 2º anno - 2º semestre - anno B
95004
95007
95008
95029
95030
94018
94021
PIL
I sacramentali.
Il sacramento del matrimonio e la verginità.
L’eucaristia: struttura dei riti e testi; teologia e spiritualità
Teologia dell’anno liturgico.
Teologia delle anafore.
Lettura di testi liturgici latini (II parte - 1° anno).
Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (II parte - 1° anno).
301
LICENZA
CORSI PER L’ANNO ACCADEMICO 2013-2014
1º semestre - 1º anno
Corsi obbligatori
94001 Lettura liturgica dei Padri
M. Skeb
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente…
• conosce i contesti, pensieri e concetti di testi liturgici scelti nella letteratura patristica greca e latino
• applica le conoscenze acquisite nel corso a testi non trattati per poter
inserirli nella tradizione liturgica ed esamina criticamente l’uso di
riferimenti patristici negli studi e manuali liturgici di oggi.
Argomenti: Il corso inizia allo studio della letteratura patristica in vista
dello studio della liturgia nei primi secoli. Si sceglieranno alcuni testi di tipi
diversi ma sempre di carattere liturgico. I testi saranno spiegati nel contesto
biografico, politico, culturale, teologico-filosofico e liturgico di ogni autore
per evidenziare gli orizzonti ermeneutici da considerare nell’interpretazione
delle fonti liturgiche in epoca patristica.
I. Introduzione
II. Didache
III. Giustino
IV. Ireneo di Lione
V. Tertulliano
VI. Cipriano
VII. Traditio Apostolica
VIII. Conclusione
Modalità di svolgimento: Lezioni frontali presentano i fatti; la lettura guidata dei testi centrali fornisce conoscenze approfondite e competenza metodologica nei riguardi di testi antichi.
Modalità di verifica: Esami orali sulla base di testi che coprono i tre livelli: ripetizione di conoscenze, applicazione di conoscenze, innovazione/
conclusioni.
Bibliografia: W. Geerlings – S. Döpp (edd.), Lexikon der antiken christlichen Literatur, Roma 32002 (trad. ital. e ingl. della 2a ed.); A. Di Berardino,
Nuovo dizionario patristico e di antichità cristiane, 3 voll., Genova 20062010; C. Moreschini – E. Norelli, Storia della letteratura cristiana antica
PIL
302
greca e latina, 2 voll., Brescia 1995-1996; A. Fürst, Die Liturgie der Alten
Kirche: Geschichte und Theologie, Münster 2008; B. Studer, «Liturgia e Padri», in Scientia Liturgica I, ed. A.J. Chupungco, Casale Monferrato 1998,
67-94 (trad. ingl.).
94002 Bibbia e Liturgia
R. De Zan
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• è in grado di conoscere l’origine biblica della Liturgia, cogliendo i
tratti che legano l’identica genesi della due realtà, l’origine della Bibbia è l’origine della Liturgia, di cui la Liturgia ha il primato;
• è in grado di riconoscere nella Liturgia viva le radici bibliche della
struttura stessa dei riti, della Liturgia della Parola, dell’eucologia, dei
riti e dei simboli usati nella liturgia in accordo con la cultura biblica e
la transculturazione della liturgia attuale.
Argomenti: Il corso è scandito in quattro tappe. Nella prima viene presentata la identica radice della Bibbia e della Liturgia. ambedue, infatti, hanno
origine, sia per l’Antico sia per il Nuovo Testamento, nel mistero della Pasqua.
Nella seconda, viene illustrata la presenza della Liturgia nella testimonianza
biblica vetero e neotestamentaria, mentre nella terza tappa trova posto l’illustrazione della presenza della Bibbia nella Liturgia della Chiesa (partendo
da Sc 24 e andando oltre il dettato conciliare). L’ultima tappa è dedicata a un
capitolo monografico: la presenza dei testi eucologici della chiesa nascente
negli scritti neotestamentari.
Il corso si articola fondamentalmente in quattro parti, a loro volta scandite
da più passaggi:
1. Il continuum Bibbia e Liturgia
§1. La struttura della Pasqua ebraica
§2. La struttura della Pasqua cristiana
§3. Contiguità e isotopie
2. La Liturgia nella Bibbia
§1. Luoghi, tempi, persone
§2. Riti
3. La Bibbia nella Liturgia
§1. Strutture bibliche e Liturgia
§2. Il Lezionario ed eucologia
§3. Riti e simboli
4. L’eucologia nella Chiesa nascente
§1. I criteri per l’identificazione dei testi preredazionali
§2. Un inno prepaolino
Modalità di svolgimento: Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, data
la fragilità e la disomogeneità di preparazione degli studenti. Le lezioni, pur perseguendo l’adempimento del programma ela finalità del corso,
contempleranno ampie parentesi che illustrino quelle tematiche che gli
studenti dovrebbero conoscere, ma che di fatto ignorano in parte o del
tutto. Lungo le lezioni ci si serve dei moderni materiali didattici (supporti
informatici di vario genere) forniti dall’università.
Modalità di verifica: La verifica viene fatta attraverso l’esame a conclusione del corso. L’esame è costituito da una verifica orale che presuppone due
impegni del candidato: la conoscenza della materia del corso e la presentazione di un’opera a scelta tra quelle suggerite dal docente.
303
Bibliografia per la parte fondamentale: W. Brueggemann, Worship in
ancient Israel: an essential guide, Nashville, Tenn. 2005; R. De Zan, «Bible and Liturgy», in Handbook for Liturgical Studies I, ed. A.J. Chupungco,
Collegeville 1997, 331-365 (trad. it., Scientia Liturgica I, Casale Monferrato
1998); P. Grelot, Introduzione al Nuovo Testamento 9. La liturgia nel Nuovo
Testamento, Roma 1992; K.P. Jörns, Liturgie: berceau de l’Écriture, in «La
MaisonDieu» 189(1992) 55-78; J.A. Soggin, Israele in epoca biblica: istituzioni, feste, cerimonie, rituali, Torino 2000.
94010 Libri liturgici
C. Folsom
3 ECTS
Studio dei libri liturgici secondo la loro origine, la loro storia e il loro
sviluppo. Loro utilizzazione come fonti della tradizione liturgica e come strumenti per lavoro interdisciplinare. Le lezioni teoriche saranno affiancate da
esercitazioni pratiche sulle fonti.
Bibliografia: C. Vogel, Introduction aux sources de l’histoire du culte
chrétien au Moyen-Age, Spoleto 1981 (trad. ingl., Medieval Liturgy: An
Introduction to the Sources, Washington 1986); A. Nocent, “I libri liturgici”,
in Anàmnesis 2, Casale Monferrato 1978, 131-183; E. Palazzo, Histoire des
livres liturgiques: le moyen âge, Paris 1993 (trad. ingl., A History of Liturgical
Books, Collegeville 1998); C. Folsom, “Liturgical Books of the Roman Rite”,
in A.J. Chupungco (ed.), Handbook for Liturgical Studies I, Collegeville 1997,
245-314 (trad. it., “Libri liturgici del rito romano”, in Scientia Liturgica I,
Casale Monferrato 1998).
PIL
304
PIL
94015 Introduzione alle liturgie occidentali non romane
N. Valli
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• dovrebbe conoscere e collocare storicamente le fonti delle liturgie
occidentali non romane (sacramentari, messali, capitolari lezionari,
evangeliari...);
• saper esprimere i tratti distintivi dal punto divista teologico-liturgico
in particolare delle liturgie ambrosiana e ispanica.
Argomenti: Dopo una presentazione delle questioni fondamentali riguardanti la formazione e lo sviluppo delle liturgie occidentali nei primi secoli
dell’era cristiana, nella prima parte del corso si delineeranno le caratteristiche
principali di alcune di esse (africana, gallicana, celtica, bracarense, aquileiese
e le liturgie di area campana), affrontando poi in modo più analitico lo studio delle liturgie ambrosiana e ispanica, con particolare attenzione all’ordo
missae, all’anno liturgico e all’ufficio divino. L’approfondimento della conoscenza di questi due riti, ancora oggi rilevanti nel contesto latino, avverrà
mediante il commento di testi eucologici significativi. Nell’ultima parte del
corso saranno offerti alcuni elementi di analisi comparata, assumendo come
punto di riferimento il lezionario adottato dalle diverse tradizioni.
Modalità di svolgimento: Il docente durante le lezioni si avvale di schemi
mediante i quali gli studenti possono seguire più agevolmente i contenuti.
La presenza in aula del video facilita l’accesso non solo descrittivo, ma
anche esperienziale alle tradizioni liturgiche ancora vive.
Modalità di verifica: L’esame prevede una prima domanda in merito a una
tradizione liturgica occidentale per la quale lo studente manifesta la sua
preferenza e una seconda domanda relativa al resto del corso, con particolare attenzione ai riti gallicano, ispanico e ambrosiano.
Bibliografia: A. King, Liturgies of the Primatial Sees, Longmans, Green
and Co, London-New York-Toronto 1957; J. Pinell – G. R amis, “Liturgie locali antiche”, in Liturgia, edd. D. Sartore – A. M. Triacca – C. Cibien, Cinisello
Balsamo 2001, 1098-1109; G. Ramis, “Le famiglie liturgiche in Occidente”,
in Scientia liturgica 1, ed. A. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 40-46;
G. Ramis, “Libri liturgici occidentali non romani”, in Scientia liturgica 1, ed.
A. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 331-342; M. Smith, «Ante altaria».
Le rites antiques de la messe dominicale en Gaule, en Espagne et en Italie du
Nord, Paris 2007.
94016 Introduzione alle liturgie orientali
M. Nin
3 ECTS
305
Argomenti: 1. Introduzione generale sulle Chiese orientali; 2. Fonti delle liturgie orientali; 3. Formazione delle liturgie orientali; 4. Famiglie delle
anafore; 5. Descrizione delle singole liturgie; 6. Aspetti architettonici delle
liturgie orientali.
Bibliografia: N. Bux, La liturgia degli orientali (Quaderni di O Odigos
12), Bari 1996; Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, vol. 1: Introduzione alla liturgia, vol. 2: Liturgia fondamentale, vol. 3: L’eucaristia, ed. A.J.
Chupungco, Casale Monferrato 1998; I.-H. Dalmais, Le Liturgie orientali,
Roma 1982; E. Farrugia (ed.), Dizionario Enciclopedico dell’Oriente Cristiano, Roma 2000; D. Gelsi, «Liturgie orientali», in D. Sartore - A.M. Triacca
(ed.), Nuovo Dizionario di Liturgia, Roma 1984, 983-1007; O. Raquez, «Roma
Orientalis». Approcci al patrimonio delle Chiese d’Oriente, Roma 2000; R.
Taft, Oltre l’Oriente e l’Occidente, Roma 1999; M. Nin, Tempo di Dio, tempo
della Chiesa, Milano 2011.
94017 Storia della liturgia secondo le epoche culturali
K. Pecklers
3 ECTS
Argomenti: Visione generale della storia della liturgia dall’epoca del Nuovo Testamento fino al Vaticano II. Con appropriate chiavi di lettura, il corso
analizza in ogni epoca i fattori responsabili dello sviluppo del culto cristiano
e indica le loro conseguenze nelle epoche seguenti. Viene messo in rilievo
l’influsso della cultura sullo sviluppo delle forme liturgiche.
Bibliografia: J. Baldovin, The Urban Character of Christian Worship:
The Origins, Development, and Meaning of Stational Liturgy, Roma 1987;
Handbook for Liturgical Studies, vol. 1, ed. A.J. Chupungco, Collegeville
1997, 95-114, 131-178 (trad. it., Scientia Liturgica, vol. 1, Casale Monferrato
1998, 145-194); E. Cattaneo, Il culto cristiano in Occidente, Roma 1984; M.
Metzger, Histoire de la liturgie. Les grandes étapes, Paris 1994 (trad. it., Storia della liturgia. Le grandi tappe, Cinisello Balsamo 1996); B. Neunheuser,
Storia della liturgia attraverso le epoche culturali, Roma 31999.
94018 Lettura di testi liturgici latini (I parte)
G. Orsola
5 ECTS
Argomenti: Attraverso la lettura e la traduzione di testi liturgici (euco-
PIL
306
logia, innografia, rituali, rubriche) della tradizione romana e occidentale, si
introducono gli studenti ad acquisire le conoscenze di base per una migliore
analisi ed ermeneutica delle fonti liturgiche latine. Il corso - che dura l’intero
anno accademico - presuppone la conoscenza della grammatica e della sintassi latina.
Bibliografia: Dispense di testi scelti. Riferimenti alla sintassi latina dal
libro, R. Giomini - P. Cosi, Parilia - teoria, Città di Castello (Ed. Dante Alighieri), 2010.
94021 Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (I parte)
R. De Zan
PIL
5 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• è in grado di pubblicare una edizione semi-critica di un testo liturgico
inedito, con relativo apparato critico in più registri (fonti liturgiche,
patristiche, bibliche; varianti) e con l’introduzione pertinente che illustri la codicologia, la scrittura, la stemmatica, la storia e le caratteristiche del contenuto del manoscritto edito;
• è in grado di saper analizzare a livello filologico, critico-storico,
critico-letterario e teologico il testo eucologico; inoltre è in grado di
applicare le tecniche di traduzione sia classiche sia moderne; infine,
è in grado di confezionare un nuovo testo eucologico, rispettandone
la struttura e le altre caratteristiche che contraddistinguono il testo
eucologico del rito romano.
Argomenti: 1. Brevi nozioni di codicologia. 2. I principi della critica testuale: dalla trascrizione del testo alla individuazione delle varianti (errori
e correzioni); dal testimone alle recensioni (stemmatica); regole di ripristino
testuale. 3. L’apparato critico e le edizioni (meccaniche, semi-diplomatiche,
diplomatiche, critiche).
1: La critica testuale (codicologia, paleografia, stemmatica, apparato critico, edizione)
2. Analisi filologica (classica e semasiologica; assi semantici di Bremond,
semiotica di Greiimas)
3. Critica storica e analisi dell’autenticità
4. critica letteraria (fonti, contesto, struttura, stilistica)
5. Genere letterario
6. Storia della tradizione e della redazione del testo
8. Teologia del testo eucologico (dimensioni e fondamento)
9. La Traduzione classica e la dinamico-funzionale
Modalità di svolgimento: Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, data
la fragilità e la disomogeneità di preparazione degli studenti. Le lezioni, pur perseguendo l’adempimento del programma e la finalità del corso,
contempleranno ampie parentesi che illustrino quelle tematiche che gli
studenti dovrebbero conoscere, ma che di fatto ignorano in parte o del
tutto. Lungo le lezioni ci si serve dei moderni materiali didattici (supporti
informatici di vario genere) forniti dall’università.
Modalità di verifica: La verifica viene fatta in due tempi. Alla fine del
primo quadrimestre è proposto un esame scritto per la critica testuale. alla
fine del corso viene fatto l’esame che comporta due impegni per lo studente. Egli presenta e discute con il docente un breve elaborato scritto su un
testo eucologico e, successivamente si sottopone a una verifica orale. La
media proporzionale delle tre prove costiuisce il risultato finale dell’esame.
307
Bibliografia orientativa: G. Bonaccorso, Introduzione allo studio della
Liturgia, Padova 1990; R. De Zan, Criticism and Interpretation of Liturgical
Texts, in A.J. Chupungco (ed.), Handbook for Liturgical Studies, vol. I, Collegeville - Minnesota 1998 (trad. it., Scienza Liturgica I, Casale Monferrato,
1998), 331-365: F. De Lasala Ejercicios de Paleografía latina. Laminas, transcripciones y comentarios, Roma 2000; L. Canfora, Il copista come autore,
Palermo 2002; E. Overgaauw, “Fast or slow, professional or monastic. The
writing speed of some medieval scribes”, in Scriptorium 49(1995) 211-227.
Pro Seminario
95558 Ricerca scientifica
P. Gunter (responsabile) - P.A. Muroni - O.M. Sarr
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Gli studenti saranno avviati alla ricerca scientifica nello stile
dell’ateneo S.Anselmo.
• Gli studenti affronteranno la ricerca scientifica in dodici unità
didattiche.
Argomenti: Il pro Seminario si presenta come lavoro interdisciplinare in
quanto viene guidato da professori di più materie. Le tappe saranno scandite
da dodici unità didattiche: il lavoro intellettuale; l’uso della biblioteca; la
bibliografia, gli strumenti e le sigle delle varie aree (Scrittura, Storia, Teologia,
Liturgia); l’elaborazione di un lavoro scientifico, (scelta del tema, bibliografia
scientifica); lezioni informatiche; status quaestionis; formulazione del
lavoro, excursus e appendici; citazioni, note e correzioni; i vari tipi di lavoro
scientifico: seminario, articolo, tesi di licenza, tesi di dottorato.
PIL
308
Modalità di svolgimento: Dodici lezioni.
Modalità di verifica: Compiti scritti.
Bibliografia: sarà indicata.
1º semestre - 2º anno
Corsi obbligatori
95001 Introduzione alla teologia della liturgia
J.J. Flores
3 ECTS
Il corso sarà articolato in quattro parti: Nella prima si studiano gli antecedenti della teologia della liturgia; nella seconda si riflette sui contributi dei
teorici della teologia liturgica (L. Beauduin, M. Festugière, R. Guardini, O.
Casel, C. Vagaggini e S. Marsili). Il primo capitolo della Sacrosanctum Concilium offre una visione teologica della liturgia e perciò costituisce la terza
parte del corso, mentre nella quarta si valutano le conseguenze che si possono
trarre in rapporto alla teologia e ai teologi attuali. Nella conclusione si studiano le componenti essenziali di un’azione liturgica: la liturgia come azione
cultuale della Chiesa e come attuazione del Mistero di Cristo e le leggi della
Teologia liturgica.
PIL
Bibliografia: S. Marsili, «La liturgia, momento storico della salvezza»,
in Anàmnesis 1, Casale Monferrato 1984, 33-156; Id., «‘Liturgia’ e ‘Teologia
liturgica’», in Liturgia, ed. D. Sartore - A.M. Triacca - C. Cibien, Milano 2001,
1037-1054; 2001-2019; A. Catella, «Teologia della liturgia», in Scientia Liturgica, vol. 2, ed. A.J. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 17-45; Liturgia
opus Trinitatis. Epistemologia liturgica. Atti del VI Congresso Internazionale
di liturgia (Studia Anselmiana 133, Analecta Liturgica 24), Roma 2002; J.J.
Flores, Introducción a la teología litúrgica (Biblioteca liturgica 20), Barcelona 2003.
95010 L’unzione degli infermi e i riti dei funerali
M. Tymister
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• conoscerà i passi più importanti dello sviluppo storico dell’unzione
degli infermi e della liturgia dei funerali.
• conoscerà le fonti più importanti per la teologia e la storia della prassi
celebrativa dell’unzione e dei funerali nella Chiesa occidentale.
• saprà da dove partire per approfondire ulteriormente l’argomento
avendo acquistato la conoscenza della bibliografia principale.
• avrà acquistato le basi necessarie per valutare criticamente le possibilità di celebrazione liturgica e la prassi pastorale del sacramento
dell’unzione e dei funerali oggi.
Argomenti: La religione, non solo quella cristiana, si è formata a confronto
con la morte. Come l’uomo è l’unico essere che seppellisce i suoi morti, egli è
anche l’unico che ha coscienza della sua morte, già prima che questa lo colpisca. La religione fornisce l’interpretazione della malattia e della morte (A. Angenendt). Il corso indaga sulle liturgie dell’unzione e dei funerali, per capire
il loro sviluppo storico e la risposta espressa in esse riguardo alle realtà della
malattia e della morte. Al centro del corso sta l’analisi delle fonti liturgiche
medioevali (Ordines, Sacramentari e Pontificali) e dei rituali postconciliari
(Ordo unctionis infirmorum eorumque pastoralis curae del 1972 e Ordo exequiarum del 1969). L’indagine storica vuole dare allo studente la possibilità di
valutare le possibilità celebrative offerte nei libri.
Introduzione
L’unzione dei malati
Teologia biblica della malattia
Antico Testamento
Nuovo Testamento
L’unzione nella Sacra Scrittura
L’unzione dei malati nel Nuovo Testamento
Gc 5,13-20
La tradizione della Chiesa
fino all’epoca carolingia
fino al Vaticano II
Il rito nel PRG
Il PR del sec. XII e il PCR
Il concilio di Trento
Il Rituale Romanum del 1614
Il Concilio Vaticano II (SC 73-75)
Il Rituale del 1972
I lavori preparativi
La costituzione apostolica Sacram unctionem infirmorum
Il contenuto e la teologia del rituale
La liturgia dei funerali
L’uomo di fronte alla morte
Atteggiamenti fondamentali
La morte nella mentalità del medioevo
309
PIL
310
PIL
Tra gioia e lutto
La morte in mezzo alla vita
Cambiamento degli atteggiamenti nella società urbana odierna
Storia e significato della liturgia cristiana dei funerali
Riti pagani e riti cristiani della morte
Il rituale romano del sec. VII (OR XLIX – Ver 1138-1163 – GeV 1607-1695
– Gr 1398-1450)
I rituali romano-gallicani
Il rituale romano del 1614
Il nuovo rituale dei defunti del 1969
I lavori preparativi
Struttura del rituale
Il linguaggio del rito
Segni e simboli
Il linguaggio delle parole
La teologia del rito
Una visione pasquale del transitus
Una visione pre-cristiana dell’aldilà
Il corpo e l’anima
La preghiera per i vivi
Le Messe dei defunti nel Messale di Paolo VI
I criteri della riforma (SC 82; IGMR³ 379-385)
La teologia espressa nell’eucologia
Conclusione
Modalità di svolgimento: 12 lezioni di 90 minuti. Durante le lezioni sarà
presentato la storia dell’unzione e dei funerali e le relative fonti cominciando dai fondamenti biblici fino ai rituali postconciliari. Nel centro delle
lezioni starà la presentazione e l’analisi delle fonti liturgiche. Le lezioni
saranno affiancate non solo con le diapositive per illustrare i contenuti più
importanti ma anche con materiale utile per l’approfondimento e lo studio
privato: schemi, riassunti scritti dei capitoli più importanti e indicazioni
bibliografiche. Questo materiale sarà messo a disposizione dello studente
sul sito internet del corso: http://www.tymister.eu/95010
Modalità di verifica: La prova di accertamento è orale con una durata di
10 minuti. Allo studente sarà chiesto l’interpretazione di un testo tratto
dalle fonti presentate in classe. Partendo dall’interpretazione si cercherà
di entrare in un dialogo aperto sulla materia e/o seguirà una domanda su
un altro capitolo del corso. Lo studente potrà portare all’esame tutto quello
che vuole, anche il proprio testo. Si può rispondere in una delle seguenti
lingue: italiano, latino, inglese, croato, tedesco, francese o spagnolo.
Bibliografia: A. Angenendt, «Sterben, Tod und Jenseits», in Idem, Geschichte der Religiösität im Mittelalter, Darmstadt 32005, 659-716; Ch.
W. Gusmer, «Liturgical Traditions of Christian Illness: Rites of the Sick»,
Worship 46 (1972) 528-543; Ph. Rouillard, «I riti dei funerali», in Anàmnesis 7, Genova-Milano 21992, 193-227; Ph. Rouillard, Histoire des liturgies
chrétiennes de la mort et des funérailles, Paris 1999; I. Scicolone, «Unzione
degli infermi», in Anàmnesis 3/1, Genova-Milano 52005, 205-242.
95026 Il sacramento dell’ordine
V. Viola
311
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente acquisisce:
• conoscenza della teologia liturgica del sacramento dell’Ordine;
• capacità di lettura esegetica delle fonti liturgiche.
Argomenti: Il corso predilige la lettura analitica delle singole fonti liturgiche nelle diverse epoche (presentazione sintetica della fonte; elementi rituali;
analisi dei testi eucologici; conclusioni teologico-liturgiche).
Modalità di svolgimento: Lezione frontale; lettura analitica delle fonti.
Modalità di verifica: Esame orale.
Bibliografia: Aa.Vv. Le liturgie di ordinazione. Atti della XXIV Settembre
di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia. Loreto (AN), 27 agosto –
1 settembre 1995 = BELS 86 (Roma 1996); B. Kleinheyer, Ordinazioni e
ministeri in Aa.Vv. La liturgia della Chiesa. Manuale di scienza liturgica.
Celebrazioni sacramentali – III. Ordine, Matrimonio, Vita religiosa, Esequie,
Benedizioni, Esorcismo vol. 9 (Leumann-Torino 1994) 26 –102; J. Lécuyer,
Le sacrament de l’ordination. Recherche historique et théologique = Théologie historique 65 (Paris 1983); E. Lodi, Infondi lo Spirito degli Apostoli.
Teologia liturgico-ecumenica del ministero ordinato = Caro Salutis Cardo.
Studi, 6 (Padova 1987); A. Santantoni-S. Parenti Gli ordini sacri e i ministeri
in Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo Scientia Liturgica. Manuale di
Liturgia. IV. Sacramenti e sacramentali (Roma 1998) 209 – 266.
95033 Pastorale liturgica
G. Midili
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Deve essere in grado di comprendere quali sono i principi essenziali
della pastorale liturgica, per applicarli alla situazione ecclesiale in cui
andrà a svolgere il suo ministero.
• Avrà acquisito una conoscenza del pensiero dei principali autori che
PIL
312
PIL
scrivono su questo tema e saprà esprimere una valutazione critica del
loro pensiero, in riferimento a una applicazione delle loro intuizioni
nella prassi ecclesiale.
Argomenti: Il corso offre un percorso che si articola in tre fasi. Nella prima
si propone una riflessione sulla teologia pastorale, in prospettiva liturgica. Si
prendono quindi in esame le questioni specifiche: partecipazione, animazione, formazione (specialmente nei seminari e nelle case religiose). Si conclude
con l’analisi di alcuni aspetti particolari, che toccano l’ambito della pastorale
liturgica: l’ufficio liturgico diocesano; i movimenti ecclesiali; gli edifici di
culto. Rivolgendosi ad un uditorio internazionale, il corso offre gli strumenti
da applicare alla situazione in cui ciascuno svolgerà il ministero. Sarà favorita, inoltre, la comunicazione e lo scambio di esperienze pastorali delle aree
geografiche di provenienza
Modalità di svolgimento: Il corso viene insegnato con l’aiuto di slides. In
riferimento ai singoli temi trattati viene indicata agli studenti una bibliografia obbligatoria da leggere durante il corso.
Modalità di verifica: Esame orale.
Bibliografia: G. Colombo, «Le ragioni di una sintesi», RL 79 (1992), 39-53;
L. Della Torre, «Liturgia pastorale e pastorale liturgica nella costituzione
“De Sacra Liturgia”», Rivista Liturgica 1964, 63-75; L. Della Torre, «Pastorale Liturgica», in Liturgia, ed. D. Sartore, A.M. Triacca, C. Cibien, Cinisello
Balsamo 2001, 1450-1471; L. Della Torre, «Prospettive ed esigenze per una
pastorale liturgica», in Una liturgia per l’uomo. La liturgia pastorale e i suoi
compiti, ed. Visentin P. – Terrin A. N. – Ceccolin R., Padova 1986, 83-105;
R. Tagliaferri, «Quale modello di pastorale liturgica emerge dal Concilio.
Riflessioni di ermeneutica pastorale», Rivista Liturgica 1992, 25-38.
95034 Liturgia e antropologia
I. Žižić
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• acquisire una buona conoscenza dei temi principali dell’antropologia liturgica, della storia della questione e delle proposte teoriche;
la conoscenza degli autori e della bibliografia rilevanti nel dibattito
antropologico-teologico contemporaneo.
• la capacità di riflettere criticamente e presentare sistematicamente i
temi principali di liturgia fondamentale.
Argomenti: I. Introduzione all’argomento (antropologia e teologia, implicazioni teoriche nella dimensione rituale, pensare l’uomo alla luce del rito);
II. Antecedenti della questione e posizionamento della questione (breve pre-
sentazione delle proposte teoriche di Guardini, Casel, Chenu, Chauvet); III.
Il Concilio Vaticano II e la questione antropologica della liturgia; IV. Figure
della questione: ancillare, fenomenologica, approccio fenomenologico-eremeneutico; V. Trattazione antropologica del simbolo; VI. Trattazione antropologica dell’immagine; VII. Trattazione antropologica del linguaggio; VIII.
L’uomo del culto e culto dell’uomo: rito ritualità ed esperienza religiosa; IX.
Culto cristiano e uomo cristiano; X. Azione liturgica – linguaggi liturgici; XI.
Aperture: Estetica e Poietica liturgica; XII. Riassunto e conclusione del corso.
Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni.
Modalità di verifica: esame orale.
313
Bibliografia: C. Valenziano, Liturgia e antropologia, Bologna 1998; J.
Schermann, Il linguaggio nella liturgia. I segni di un incontro, Assisi 2004;
A.M. Triacca - A. Pistoia (ed.) Liturgie et anthropologie (Conferences SaintSerge, XXXVI semaine d’études liturgiques, Paris 27-30 juin 1989), Roma
1990; S. Maggiani, «Il linguaggio liturgico», in Scientia Liturgica, vol. 2, ed.
A. J. Chupungco, Casale Monferrato 1998; G. Bonaccorso, Il rito e l’altro. La
liturgia come tempo, linguaggio e azione, Città del Vaticano 2001.
95036 Spiritualità liturgica
O.-M. Sarr
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• sarà capace di delineare il percorso storico della Spiritualità liturgica
dal nuovo testamento fino ad oggi.
• darà un analisi profonda e completa di una orazione del patrimonio
della Chiesa evidenziano e mostrando le varie caratteristiche e dimensioni della Spiritualità liturgica.
Argomenti: Il corso espliciterà l’aspetto spirituale del vissuto liturgico ecclesiale, approfondendo la comprensione dei partecipanti attraverso un’ermeneutica profonda di alcuni preghiere scelte.
Modalità di svolgimento: corso magistrale e presentazione su supporto
elettronico.
Modalità di verifica: esame orale
Bibliografia: J. Corbon, Liturgie de source, Paris 1980; L. Artuso, Liturgia e spiritualità, Padova 2002; J. Leachman - D.P. McCarthy, «The Formation of the Ecclesial Person through Baptismal Preparation and the Celebrations in the RCIA: The Collects for the Scrutinies» in, The Liturgical
Subject: Subject, Sujectivity, ed. J.G. Leachman, London 2008, 172-200; D.P.
McCarthy - J.G. Leachman, Transition in the Easter Vigil: Becoming Chri-
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314
stians, Farnborough 2014.
1º semestre - 1º e 2º anno
Corsi a scelta
94103 Paleografia latina (parte I)
M. Bonomo
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• dovrà avere acquisito la capacità di riconoscere le diverse tipologie di
scrittura in uso durante il periodo medievale
• dovrà essere in grado di datare (almeno approssimativamente) ed
eventualmente localizzare un manoscritto.
Argomenti: 1) Cos’è la Paleografia; quali sono le sue origini; la scrittura
latina arcaica; 2) le scritture di età romana; 3) origini e caratteristiche delle
scritture cristiane; 4) la scrittura onciale: caratteristiche e manoscritti guida;
5) la scrittura semionciale: caratteristiche e manoscritti guida; 6) le scritture
insulari: caratteristiche e manoscritti guida; 7) la scrittura visigotica: caratteristiche e manoscritti guida; 8) la scrittura beneventana: caratteristiche e
manoscritti guida; 9) le scritture altomedievali in uso nell’area franca e nell’Italia centro-settentrionale: caratteristiche e manoscritti guida; 10) la scrittura
carolina: caratteristiche e manoscritti guida; 11) la scrittura gotica o textualis:
caratteristiche e manoscritti guida
Modalità di svolgimento: ciascuna lezione si suddividerà in due sezioni:
1) illustrazione e spiegazione di un determinato periodo della storia della
scrittura latina condotta sulla base di materiale informatico (elaborazione
in Powerpoint con immagini e commenti esplicativi); 2) esercizi di riconoscimento, lettura e datazione delle testimonianze manoscritte condotti
sulla base di riproduzioni in facsimile. Il corso prevede la possibilità di
effettuare una visita presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.
Modalità di verifica: esame orale.
Bibliografia: G. Battelli, Lezioni di paleografia, Città del Vaticano 1999;
B. Bischoff, Paleografia latina, Padova 1994; G. Cencetti, Lineamenti di storia della scrittura latina, Bologna 1997; P. Cherubini - A. Pratesi, Paleografia latina: l’avventura grafica del mondo occidentale (Littera Antiqua, 16),
Città del Vaticano 2010; A. Petrucci, Breve storia della scrittura latina, Roma
1992.
94128 Il Martyrologium Romanum
M. Barba
3 ECTS
315
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Dovrà avere maggiore competenza riguardo all’analisi del libro liturgico. Dovrà conoscere quali sono i martirologi più importanti e
quali le caratteristiche. Dovrà appropriarsi delle dinamiche teologico – rituali sottese al Martirologio del Concilio Vaticano II. Dovrà
essere competente sulle questioni spirituali e pastorali legate al culto
dei Santi.
Argomenti: Il corso intende introdurre lo studente nell’analisi del libro liturgico. L’approccio sarà di ordine storico, teologico, pastorale e spirituale.
Attraverso l’analisi dei maggiori martirologi storici si giungerà a guardare
più da vicino il martirologio romano del Concilio Vaticano II evidenziandone
le caratteristiche formali e di contenuto teologico. 1. Dal culto dei Santi alla
compilazione dei calendari e martirologi. 2. Origini, sviluppi e classificazione
dei principali martirologi storici. 3. Il Martyrologium Romanum del 1586. 4.
Il Concilio Vaticano II, il Consilium e il nuovo martirologio. 5. Fonti e criteri
redazionali. 6. Analisi del libro liturgico: Praenotanda, lectiones breves, orationes, elogia.
Modalità di svolgimento: Si presenteranno le diverse tematiche sopra
elencate con una esposizione che sia densa e stimolante alla ricerca. Il
metodo sarà analitico-sintentico.
Modalità di verifica: Si propone un esame orale sul programma.
Bibliografia: Martyrologium Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Ioannis Pauli PP. II promulgatum. Editio typica, Typis Vaticanis, 2001; J. Dubois, Les martyrologes du
Moyen Âge latin, Turnhout 1987; H. Delehaye, Martyrologium Romanum ad
formam editionis typicae scholiis historicis instructum, Société des Bollandistes, Bruxelles 1940; J. Dubois, Martyrologes d’Usuard au Martyrologe
romain. Articles réédités pour son soixante-dixième anniversaire, Abbeville
1990; R. Aigrain, L’hagiographie. Ses sources – Ses méthodes – Son histoire.
Reproduction inchangée de l’édition originale de 1953. Avec un complément
bibliographique par Robert Godding, Bruxelles 2000, pp. 11-106; H. Delehaye, «Le témoignage des martyrologes», in Analecta Bollandiana 26 (1907),
pp. 78-99. H. Quentin, Les Martyrologes historiques du Moyen Âge, Paris
1908; J. Gibert I Tarruell – J. Evenou, La preparazione della nuova edizione
del «Martyrologium Romanum», in A. Moroni – C. Pinto – M. Bartolucci
(edd.), Sacramenti, Liturgia, Cause dei Santi: Studi in onore del Cardinale
Giuseppe Casoria già Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la
PIL
316
Disciplina dei Sacramenti, nel 60° anniversario di ordinazione sacerdotale,
Napoli, 1992, pp. 457-479. Si veda il numero speciale di Ephemerides Liturgicae 116 (2002) 3-125 e quello di Rivista Liturgica 91 (2004) 177-274. M. Sodi
(ed.), Testimoni del Risorto. Martiri e Santi di ieri e di oggi nel Martirologio
Romano, Edizioni Messaggero, Padova 2006 (Studi religiosi, 34).
94160 Teologia, Liturgia e Musica
J.-A. Piqué
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso gli studenti dovranno:
• Al termine del corso gli studenti dovranno individuare da un punto
di vista teologico la funzione della musica nella liturgia e la sua potenzialità simbolico-estetica per esprimere la trascendenza empatica dell’esperienza di Dio. Deve poter individuare le fonti liturgiche
musicali e il loro fondamento teologico a partire dei Libri liturgici, i
Padri della Chiesa, I teologi e il Magistero più recente.
• Aver acquistato un criterio proprio sul valore del musicale nella liturgia, valorare le loro fonti, conoscerne la loro storia, e poter analizzare
le sfide della prassi liturgica e pastorale della musica nella liturgia .
Argomenti: Il corso intende affrontare dal punto di vista teologico lo studio
dell’ esperienza estetica nell’ambito della liturgia come locus della percezione del mistero di Dio. L’argomento verrà sviluppato su tre livelli: teologico,
liturgico e musicale, con una particolare attenzione all’ “arte dei suoni” quale
espressione del mistero celebrato nell’ Hodie della liturgia. In un primo momento verranno presi in esame i documenti del Magistero sulla musica liturgica, per poi analizzare il pensiero dei Padri (Agostino) e dei teologi contemporanei (Ratzinger, Sequeri) in relazione al rapporto liturgia - musica - arte.
Verranno presentate alcune delle grandi opere musicali create per la liturgia
(Palestrina, Mozart, Bruchner). Al termine del corso gli studenti dovranno
individuare da un punto di vista teologico la funzione della musica nella liturgia e la sua potenzialità simbolico-estetica per esprimere la trascendenza
empatica dell’esperienza di Dio..
Modalità di svolgimento: Sessioni presenziali magisteriali
Audizioni e analisi delle fonti: partiture, testi, Libri Liturgici
Sessioni si pratica della musica liturgica
Modalità di verifica: Elaborato finale e esame orale sull’elaborato presentato.
Bibliografia: Pío X, Motu Proprio «Tra le sollecitudini», 1903, in ASS 36
(1903-1904) pp. 329-339; V. Jankélévitch, La musica e l’ineffabile, Milano
2001M; J-A. Piqué, Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza, Milano
2013. ID., Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental so-
bre la sacramentalidad de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar, Sequeri; Victoria, Schönberg, Messiaen), Roma 2006; J. Ratzinger,
Cantate al Signore un canto nuovo, Milano 1996; P. Sequeri, Estetica e teologia, Milano 1993.
94171 L’ermeneutica dei simboli liturgici
I. Žižić
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà acquisito una buona conoscenza dei temi e delle categorie principali
di ermeneutica simbolica, della storia della questione e delle proposte teoriche; la conoscenza degli autori e degli studi rilevanti.
• Avrà acquisito la capacità di interpretare i simboli liturgici alla luce della
teoria ermeneutica.
Argomenti: Il corso offre una introduzione allo studio dei simboli liturgici alla
luce dell’antropologia ed ermeneutica. Dopo una breve presentazione teorica dello
studio del simbolismo e degli apporti dell’antropologia, della filosofia e dell’ermeneutica contemporanea, verrà ripresa la teoria generale del simbolo alla luce della
proposta teorica di Paul Ricoeur. Con lo scopo di fornire le premesse principali
per una ermeneutica dei simboli liturgici, si propone un discorso approfondito
sulla natura del simbolo incrociando gli aspetti antropologici, linguistici e religiosi
con l’ermeneutica teologica della prassi rituale cristiana. Verranno presi in esame
alcuni modelli interpretativi presenti nella ricerca liturgica contemporanea con
particolare attenzione al legame tra „testo“ e „azione“ rituale.
Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni.
Modalità di verifica: esame orale o scritto
Bibliografia J.W. Heisig, «Simbolismo», in Enciclopedia delle religioni (diretta da M. Eliade), Volume 4: Il pensiero. Concezioni e simboli, Milano 1997, pp.
563-573; P. Ricoeur, Il conflitto delle interpretazioni, Milano 1986; P. Ricoeur, La
semantica dell’azione. Discorso e azione, Milano 1986; S. Maggiani, Interpretare
il libro liturgico, in Il mistero celebrato: per una metodologia dello studio della liturgia, Roma 1989, pp. 157-192; S. Maggiani, Epistemologia liturgica: come
studiare l’azione liturgica?, in Liturgia opus Trinitatis, Roma 2002, pp. 154-186.
94175 I sermoni liturgici di S. Bernardo
A. Simón
317
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Conoscere la teologia del anno liturgico presente nei sermoni di San
Bernardo.
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318
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• Capire la specificità teologica del mistero cristiano celebrato in ogni
tempo e festa liturgica.
• Discuttere la rilevanza del vocabolario liturgico di S. Bernardo riguardo la tradizione precedente e l’attualità ecclesiale.
• Comunicazione corretta dei concetti propri dell’anno liturgico secondo l’esegesi, la teologia, la spiritualità e la pastorale di San Bernardo.
• Utilizzo efficace degli strumenti bibliografici attuali.
Argomenti: Breve descrizione: Nel contesto del secolo XII e sulla scia della
tradizione patristica, spicca l’opera di san Bernardo, dottore della Chiesa. Il
corso mira all’analisi di quei sermoni liturgici (ed eventualmente anche di altri autori cistercensi come Guerrico d’Igny o Isacco della Stella) in cui si può
riconoscere una teologia della storia della salvezza che culmina nel mistero di
Cristo, celebrato nella liturgia della Chiesa e vissuto nell’esperienza spirituale
e nella pastorale della comunità cristiana. Per uno studio approfondito saranno
presi in esame l’esegesi biblica e il lessico utilizzato per presentare i sacramenti, le feste dell’anno liturgico e il mistero celebrato nella fede.
Modalità di svolgimento: All’inizio: lezioni magistrali del Professore.
Analisi e commenti dei testi. Riflessioni sul significato attuale degli argomenti.Ogni studente fa un elaborato scritto che presenta in aula
Modalità di verifica: Elaborato scritto (10-15 pp.) su un argomento del programma, di libera scelta. Lo studente deve coprire tre livelli delle competenze
acquisite: ripetizione di conoscenze, applicazione di conoscenze, innovazione/conclusioni.
Bibliografia: San Bernardo, Sermoni diversi e vari, (Opere di San Bernardo IV, a cura di F. Gastaldelli), Milano 2000; ID., Sermones litúrgicos
(Obras Completas de San Bernardo III, IV, ed. Monjes Trapenses), Madrid
1985; ID., Sermons for the Summer Season, Liturgical Sermons, trad. B.
Mayne Kienzle, Kalamazoo MI 1991; ID., Sermons pour l’année, (Oeuvres
complètes de Saint Bernard), SC 480-481, Paris 2004.
95173 Storia della riforma liturgica del Concilio Vaticano II
P. Marini
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Conoscenza generale della Riforma liturgica attuata dal Concilio Vaticano ;
• Conoscenza dell’adattamento e della inculturazione come elementi
caratteristici della liturgia.
Argomenti: Esame degli avvenimenti fondamentali che hanno accompagnato la Riforma liturgica del Concilio. Riferimenti al Movimento liturgico e
al periodo delle assise conciliari. Attenzione ad alcuni problemi di attualità:
Ordinamento Generale del Messale Romano, Ordo Missæ, Preghiere Eucaristiche, i luoghi della celebrazione. Valutazione della portata storica della Riforma del CV II e linee di prospettiva per il futuro.
1. Il metodo storico: indicazioni generali sul significato della conoscenza storica.
2. Conoscenza preliminare allo studio: conoscenza generale della Liturgia e in
particolare della storia della liturgia del Rito Romano.
3. l periodo oggetto del corso: dal 4 dicembre 1963 ad oggi.
4. Il movimento liturgico. Le riforme di Pio XII. La Costituzione conciliare
5. Periodo oggetto di studio particolare: 10 ottobre 1963-7 marzo 1965.
6. Sottodistinzioni del periodo di studio: 1963-1965; 1963-1969; 1970-1975;
dal 1975 ad oggi - per l’iniziazione cristiana.
7. Problemi importanti sul contenuto della Riforma: Ordo Missæ, Canone Romano, Preghiere Eucaristiche del Messale Romano, Preghiere Eucaristiche di
nuova composizione (Lettera circolare Eucharistiæ participationem).
8. A conclusione: studio comparato tra la Liturgia tridentina e la Liturgia del
Concilio Vaticano II nei suoi principi, norme e libri liturgici. Prospettive per
il futuro
Modalità di svolgimento: Consegna agli studenti di un volumetto rilegato
con la storia dal 1963 al 1965 (Cfr. il volume A Challenging Reform. Realizing the Vision of the Liturgical Renewal 1963-1975).
Consegna agli studenti di documentazione e articoli su varie tematiche.
Vari temi e riferimenti tratti dal volume di Bugnini, La riforma liturgica
(1948-1975).
Modalità di verifica: L’esame è orale. Il Professore prepara una cinquantina di domande sulle varie parti della materia studiata e su tali domande
interroga lo studente.
Bibliografia: H. Schmidt, La Costituzione sulla Sacra Liturgia, Testo,
Genesi, Commento, Documentazione, Roma 1966; A. Bugnini, La Riforma
liturgica (1948-1975), CLV, Roma 1997; E. Mazza, Le Odierne Preghiere Eucaristiche, Ed. Dehoniane, Bologna 2014; P. Marini, A Challenging Reform.
Realizing the Vision of the Liturgical Renewal 1963-1975, Liturgical Press,
Collegeville, Minnesota 2007 (Cfr. P. Marini, «La nascita del Consilium ad
exsequendam Costituzionem de Sacra Liturgia» (Gennaio-Marzo 1964) in
Ephemerides Liturgicæ, 1992 nn. 4-5, pp. 289-318; Id., «Il primo periodo di
attività del «Consilium»: prospettive e difficoltà (Marzo-giugno 1964)» in
Ephemerides Liturgicæ, 1993 n.6, pp. 401-439; Id., «L’Istituzione Inter Oecumenici, una svolta decisiva (Luglio-Ottobre 1964)» in Ephemerides Liturgicæ, 1994 n. 3, pp. 205-231; Id., Il «Consilium» in piena attività in un clima
319
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320
favorevole (Ottobre 1964 – Marzo 1965) in Ephemerides Liturgicæ, 1995 n.
2, p. 97-158; Id., Attività complessiva dei gruppi di Studio del «Consilium
ad exsequendam Costituzionem de Sacra Liturgia» (Gennaio 1964 – Marzo
1965) in Ephemerides Liturgicæ, 1998 nn. 4-5, p. 289-309; Id., Il «Consilium
ad exsequendam Costituzionem de Sacra Liturgia» (Gennaio 1964 – Marzo
1965) Considerazioni generali in Ephemerides Liturgicæ, 1999 n. 1, p. 3-30;
94189 Prosper Guéranger: ‘The Liturgical Year’
P. Gunter
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• A knowledge and understanding of Guéranger’s work on the Liturgical Year;
• A knowledge and understanding of Guéranger’s specific application
of this knowledge as a vital tool in the work of liturgical catechesis.
Argomenti: This course will examine Prosper Guéranger, the forerunner
of the modern liturgical move-ment, as a theologian of the Liturgical Year by
studying specifically his many volumed work on the subject.
Modalità di svolgimento: Lectures.
Modalità di verifica: Oral presentation.
Bibliografia: P. Guéranger, L’année liturgique, 15 vol, Le Mans-Paris
1841-1866; P.Guéranger, The Liturgical Year, 15 vol, tr. L.Shepherd, reprint
2000, Loreto Publications, Fitzwilliam, NH 03447.
PIL
94190 «Factum audivimus, mysterium requiramus». Teologia liturgico-sacramentaria
3 ECTS
J.J. Flores
Il concetto di sacramentalità si evolve lungo i secoli seguendo i vari sviluppi delle culture. Il corso intende dare la documentazione relativa alla natura della sacramentalità con la ricchezza propria delle varie epoche, dal punto
di vista sia della teologia sia della spiritualità. I punti da sviluppare durante le
lezioni saranno i seguenti: Come comprendere la sacramentalità e il vocabolario liturgico del Nuovo Testamento. La sacramentalità della Liturgia nelle
Omelie pasquali. La Liturgia nelle catechesi mistagogiche dei Padri della fine
del quarto secolo. Le definizioni di ‘sacramento’ nel medioevo. Da Isidoro di
Siviglia a Berengario. La trattazione ‘generale’ sui sacramenti in tre autori
della prima Scolastica: Ivo di Chartres, Ugo di S. Vittore e Pietro Lombardo.
Tommaso d’Aquino. Una voce dell’Oriente: Nicola Cabasilas. I grandi concili
e il magistero della Chiesa romana: Lateranense IV, Lione, Firenze, Costanza,
Trento, Vaticano II, catechismo della Chiesa cattolica. La voce dei teologi
contemporanei: O. Casel, Rahner, Schillebeekx, Chauvet, Theissen, etc.
321
Bibliografia: Per ritus et preces, Sacramentalità della liturgia. Atti del
VIII Congresso Internazionale di liturgia (Roma, Pontificio Istituto Liturgico,
16-18 Maggio 2007), ed. P. A, Muroni, Roma 2010.
94191 Criste Redemptor Omnium (= CRO) un inno di Natale V. Yong
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Imparare a lavorare con un testo liturgico (inno) e i testi manoscritti,
stabilire la struttura letteraria e musicale.
• Mettere in rilievo i principali temi teologici e e liturgici.
• Conoscere alcuni dei manoscritti dell’inno CRO.
• Rilevare il rapporto stretto fra melodia e testo.
• Saprà leggere la normativa vigente e applicarla a semplici casi concreti.
Argomenti: L’avvio del corso sta in ambedue elementi fondamentali di un
inno: poesia e musica; l’inno CRO è però un inno della LH per il tempo di
Natale, quindi si devono introdurre accenni sul Natale e presentare i diversi
manoscritti dell’inno CRO nella storia.
Dopo l’introduzione viene la parte analitica. L’analisi della struttura testuale dell’inno CRO nella ricerca dei temi teologici e liturgici. Prosegue la
ricerca delle fonti primarie (bibliche) e secondarie (patristiche). Finalmente
si fa analisi della composizione musicale e il modo in cui testo e musica si
potenziano mutuamente
Modalità di svolgimento: Esposizione dalla profesoressa..
Modalità di verifica: Esame scritto.
Bibliografia: Analecta Hymnica Medii Aevi, 1-55, ed. Dreves G.MBlume.C., Leipizig-Frankfurt am Main 1886-1992; Dizionario Patristico e
di Antichità Cristiane, 1-3, ed. di Bernardino A., Torino 1983-1988; Kittel,
Grande Lessico del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1965-1992; A. Lentini, Te Decet Hymnus. L’innario della Liturgia Horarum, Città del Vaticano
1984; E. Lodi, Liturgia della Chiesa, Bologna 1999.
94169 Ecclesiologia e Liturgia
L. Gioia
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
3 ECTS
PIL
322
PIL
• Sarà capace di esporre i diversi aspetti attraverso i quali la tradizione
teologica ha compreso il mistero della Chiesa e di cogliere la loro complementarietà;
• Riuscirà ad applicare questa percezione teologica della Chiesa alla celebrazione liturgica, sapendo discernere con equilibrio e maturità la delicata relazione tra realtà istituzionale e azione divina;
• Saprà stabilire un legame tra i concetti teologici e il pratica liturgica per
esporre il mistero della Chiesa sia in ambito omiletico che catechetico.
Argomenti: Il corso esamina la relazione strutturale che esiste tra mistero
della Chiesa e liturgia sia da un punto di vista speculativo che in riferimento
alla celebrazione vissuta.
In una prima parte del corso si prenderà il Concilio Vaticano II come base
per ripercorrere gli aspetti fondamentali della relazione tra ecclesiologia e liturgia, soprattutto con una analisi comparativa di Sacrosanctum Concilium e
della Lumen Gentium.
In una seconda parte del corso, la relazione tra ecclesiologia e liturgia sarà
colta più dinamicamente soprattutto a partire dalla celebrazione eucaristica
con particolare attenzione ai seguenti aspetti:
Parola e convocazione;
Epiclesi e consacrazione;
Ministro e assemblea;
Assemblea e chiesa locale.
Modalità di svolgimento: Circa il 60% della materia sarà esposta attraverso spiegazioni in classe e il 40% attraverso la lettura personale di testi
assegnati periodicamente agli studenti.
Per sviluppare la recettività e l’interazione, prima di ognuna delle lezioni
gli studenti dovranno leggere brevi testi e presentare brevi riassunti scritti
che li aiuteranno a sviluppare le loro capacità di elaborazione e di sintesi.
Modalità di verifica: 30% del voto: media delle valutazioni dei riassunti
scritti dei testi periodicamente assegnati dal professore, 70% del voto: esame orale alla fine del corso.
Bibliografia: J. Zizioulas, Being as communion: studies in personhood
and the Church, Crestwood, NY1985; G. Lathrop, Holy People: a liturgical
ecclesiology, Minneapolis 2007; M. Faggioli, Vera riforma. Liturgia ed ecclesiologia nel Vaticano II, Bologna 2013.
323
1º semestre - 2º anno
Seminari
94456 Polifonia e Movimento Ceciliano
J.-A. Piqué
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Aver le nozioni basiche per poter analizzare le opere polifoniche da
un punto di vista musicale e testuale. Il fondamento teologico della
musica liturgica sarà la base su cui poggerà il seminario.
• Conoscere la storia del Movimento Ceciliano, i principali autori, il
contesto storico, e le opere musicali ed il loro significato e preggio
liturgico.
Argomenti: Il seminario intende essere uno studio della polifonia, forma
primordiale della musica liturgica insieme al canto gregoriano, dal punto di
vista della teoria e della prassi. Il percorso includerà l’approfondimento del
Movimento Ceciliano, il recupero della polifonia romana, lo studio di autori
quali L. Perosi, F. X. Haberl, G. Amelli, D. Pothier insieme al loro contributo
al Movimento Liturgico. Verranno inoltre analizzate alcune opere di P. Palestrina, R. Lassus, T.L. Victoria. Un accenno alla polifonia contemporanea nella liturgia – A. Pärt, Taizè, Bose – completerà il percorso. Durante gli incontri
verranno date agli studenti le nozioni basiche per poter analizzare le opere
polifoniche da un punto di vista musicale e testuale. Il fondamento teologico
della musica liturgica sarà la base su cui poggerà il seminario.
Modalità di svolgimento: Due sessioni magistrali per presentare il tema.
Affidamento del tema da svilupare per ogni studente. Due espozioni publiche per ogni partecipante.
Modalità di verifica: Si valuterà l’esposizione pubblica di ogni studente e
il materiale (audiovisivo, power point, schemi, ecc.). Lavoro scritto finale
sul tema scelto dallo studente.
Bibliografia: E. Fubini, Estetica della Musica, Bologna 2003; J-A. Piqué,
Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza, Milano 2013; ID., Teología y
Música: Una contribución dialéctico-trascendental sobre la sacramentalidad
de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar, Sequeri; Victoria,
Schönberg, Messiaen), Roma 2006; F. Rainoldi, Sentieri della musica sacra,
CLV, Roma 1996.
PIL
324
94470 Ars Celebrandi and Liturgical Partecipation
P. Gunter
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• The student will be able to identify the relationship between the art of
celebration and the active participation of the People of God.
• The student will be able to identify the relationship between the art of
celebration and the active participation of the People of God.
Argomenti: Introductory classes will be given by the professor to outline
the themes to be addressed. Then, each week, two students will present their
work at different stages of their research focussing on a variety of possibilities
within recognised texts of the Roman rite. Group discussion will follow..
Modalità di svolgimento: Development of presentations followed by
group discussion.
Modalità di verifica: Written paper to be submitted.
Bibliografia: Benedict XVI, Post-Synodal Apostolic Exhortation, “Sacrosanctum Caritatis”, (22 February 2007), AAS 99 (3 March 2007) pp. 105-180;
Congregation For Divine Worship And The Discipline Of The Sacraments,
Homiletic Directory, Vatican City 2014; Gunter P., “La Preghiera anima
della liturgia”, in Studium 1 (108) Edizioni Studium Roma, 2012, pp. 55-62;
Ratzinger J., The Spirit of the Liturgy, Ignatius Press, San Francisco 2000
PIL
94471 Le preghiere eucaristiche romane e ambrosiane dopo il Vaticano II
3 ECTS
N. Valli
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà approfondito in modo particolare la genesi e i contenuti di una
delle Preghiere Eucaristiche;
• Sarà in grado di conoscere il profilo storico-genetico e teologico-liturgico di ciascuna delle Preghiere eucaristiche, grazie all’apporto dei
partecipanti al seminario, e di individuare eventuali nodi problematici
delle traduzioni nelle principali lingue moderne.
Argomenti: Il seminario si propone lo studio teologico-liturgico delle Preghiere Eucaristiche composte dopo il Concilio Vaticano II, in particolare della
II, della III e della IV romane, accolte anche dal rito ambrosiano, e delle Preghiere V e VI ambrosiane.
A ogni partecipante saranno assegnate opportune letture di contributi da relazionare.
Modalità di svolgimento: Dopo un’introduzione generale e la distribu-
zione del lavoro, cinque mattinate saranno riservate alle esposizioni e al
confronto su ciascuna delle Preghiere eucaristiche. Per le Preghiere romane è previsto il confronto fra editio typica e traduzioni francese, italiana,
inglese e spagnola..
Modalità di verifica: A ciascun partecipante è richiesta la preparazione di
un elaborato scritto di sintesi del proprio studio.
325
Bibliografia: Borella P, «Unità e continuità del canone nei testi ambrosiani del Giovedì santo e della Veglia pasquale», Ambrosius 41 (1965) pp. 79-100;
Jounel P., «La compositions des nouvelle prières eucharistiques», La MaisonDieu n. 94 (1968) pp. 38-76; Mazza E., Le odierne preghiere eucaristiche.
Struttura, teologia, fonti, EDB, Bologna 1984; THURIAN M., «La théologie
des nouvelles prières eucharistiques», La Maison-Dieu n. 94 (1968) pp. 77102; Triacca A.M., «La structure trinitaire des «preces eucharisticae» dans
la liturgie ambrosienne (hier et aujourd’hui), in Trinité et Liturgie. Conférences saint-Serge XXXe semaine d’études liturgiques. Paris, 28 juin-1er juillet
1983, ed. Triacca A.M.- Pistoia A. (= Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae».
«Subsidia» 32), CLV-Edizioni Liturgiche, Roma 1984, pp. 301-384.
.
95575 Dal Tema/Temi al Modello: adattare, comporre un Rito
3 ECTS
S. Maggiani
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Sarà in grado di conoscere come si articolano i temi propri del linguaggio rituale cristiano con un processo rituale, con le sequenze rituali, nelle varie forme eucologiche.;
• Possiederà la conoscenza della forma dei riti per formulare testi e
sequenze, adattarli alle culture, comporre celebrazioni della parola,
pii esercizi.
Argomenti: Alla luce di investigazioni teologiche, storiche e pastorali saranno studiati i processi e le singole sequenze rituali di alcuni modelli della
pratica o Ordines. Inoltre, si considereranno le leggi generali della struttura e
dello spirito della liturgia (cf. Sacrosanctum Concilium, 21), al fine di possedere strumenti teorici e pratici per formulare adattamenti rituali, per comporre propri diocesani, nuovi formulari e testi eucologici, per scegliere adeguati
elementi non verbali, non solo per le celebrazioni liturgiche ma anche per i pii
esercizi che dalla liturgia traggono ispirazione e ad essa devono condurre il
popolo cristiano. (Cf. Sacrosanctum Concilium, 13).
Modalità di svolgimento: Il seminario si svolge in tre tempi:
1. Presentazione del tema, illustrazione degli argomenti, indicazioni
metodologiche.
PIL
326
2. Formulazione di nuovi testi eucologici o rituali da parte degli studenti.
3. Presentazione, da parte degli studenti, della Bibliografia, schema e
contenuti, elaborato finale.
Modalità di verifica: La valutazione riguarda la proprietà e la qualità dei
nuovi testi proposti e di un elaborato il cui tema verrà scelto dallo studente
tra quelli proposti dal Docente nelle prime sessioni del Seminario.
Bibliografia: Oltre la bibliografia che sarà indicata: cf. APL (ed.) Il mistero
celebrato. Per una metodologia dello studio della liturgia, Roma 1989; M.
Augé, Principi di interpretazione dei testi liturgici, in S. Marsili (ed.), Anamnesis 1, Torino 1974, pp. 159-179; A. Baumstark, Liturgie comparée. Principes et méthodes pour l’étude historique des liturgies chrétiennes, Chevetogne
- Paris 1953; A. J. Chupungco (ed.), Scientia Liturgica, I, Introduzione alla
liturgia, Casale Monferrato - TO 1998 (trad. ingl. Handbook for Liturgical
Studies, I, Collegeville 1997); S. Maggiani, Epistemologia liturgica. Come
studiare l’azione liturgica, in E. Carr (ed.), Liturgia opus trinitatis, Roma
2002.
95591 Organo Liturgico
J.-A. Piqué
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente dovrà:
• Adoperare le competenze per svolgere le funzioni d’organista liturgico.
• Conoscere le particolarità dell’organo come strumento liturgico: accompagnamento, canto gregoriano, improvvisazione, registrazione,
repertorio.
Argomenti: «Nella chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne,
strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere notevole splendore alle cerimonie della chiesa, e di elevare potentemente gli animi
a Dio e alle cose celesti (SC VI, n.120)». Partendo da questo proposito, il seminario intende rispondere al desiderio espresso da alcuni musicisti liturgici
d’imparare l’accompagnamento organistico (armonico) del canto gregoriano,
e anche sia la tecnica dell’organo che della registrazione. Il seminario è dunque offerto a quelli che avendo già una base musicale vogliono approfondire la
conoscenza dell’organo nel suo uso liturgico e concretamente l’accompagnamento dell canto e del canto gregoriano in speciale.
- L’organo come strumento liturgico (organologia)
- Accompagnamento del canto liturgico (armonia)
- Accompagnamento del canto gregoriano (modalità)
- Tempo e momenti della liturgia riguardo all’organo
- Registrazione, digitazione
- Repertorio
Modalità di svolgimento: Lezione singola ed individuale. Sessione d’insieme e audizione collettive. Visite ad organi. Sessioni col qualche strumentista invitato.
Modalità di verifica: Valutazione del repertorio eseguito. Valutazione del
tempo di studio da parte dello studente.
327
Bibliografia: J.-A. Piqué, Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza,
Milano 2013; Id., Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental sobre la sacramentalidad de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar, Sequeri, Victoria, Schönberg, Messiaen), Roma 2006; Benedetto XVI, La Musica. Un’arte familiare al logos, Città del Vaticano 2009; F.
Rainoldi, Sentieri della musica sacra, Roma 1996.
95599 Liturgia e sacro
I. Žižić
3 ECTS
Obiettivo: Al termine del corso lo studente…
- Acquisirà una buona conoscenza del campo antropologico-liturgico sul
sacro; la conoscenza della storia della questione e delle teorie sul sacro; la
conoscenza degli autori e della bibliografia relativi al tema
- Acquisirà la capacità di elaborare e presentare un tema scelto utilizzando
correttamente la metodologia; lo sviluppo del confronto critico con i temi
e modelli proposti
Argomenti: Il seminario intende avviare gli studenti alla ricerca teologica
del sacro nel contesto liturgico. La prima parte del seminario sarà dedicata
alla conoscenza delle fonti e degli strumenti, all’elaborazione delle categorie
descrittive ed operative nell’analisi del sacro nell’ordine del rito cristiano. Partendo dalla fenomenologia religiosa, tradizione biblica e patristica, si pongono
in evidenza i modelli ermeneutici presenti nella riflessione filosofico-teologica
con l’attenzione particolare agli approcci autorevoli nel dibattito teologico attuale. Gli studenti saranno invitati a scegliere ed elaborare un tema in tre
ambiti rispettivi: il sacro nella forma rituale del sacramento; il sacro nell’esperienza simbolico-rituale della fede; il sacro nell’ambito dell’estetica liturgica. Attraverso l’esposizione e la discussione dei contributi degli studenti al
termine del seminario verrà ripreso il significato originario dell’espressione
sacra liturgia.
Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni, consultazioni.
Modalità di verifica: elaborato scritto.
PIL
328
Bibliografia: J. Ries, L’uomo e il sacro nella storia dell’umanità, Milano
2007; C. Dotolo (ed.), Teologia e sacro: prospettive a confronto, Roma 1995;
J.–J. Wunenburger, Le sacré, Paris 2010; R. Otto, Il Sacro: l’irrazionale nella idea del divino e la sua relazione al razionale, Milano 1976.
95600 Liturgia Comparata
S. Parenti
3 ECTS
Argomenti: Iniziazione al metodo della liturgia comparata con lettura critica delle “leggi” di Anton Baumstark e Robert Taft. Analisi strutturale delle
unità liturgiche con esemplificazioni condotte sull’Eucaristia e la Liturgia delle Ore in alcune tradizioni d’Oriente e d’Occidente.
Modalità di svolgimento: Gli studenti verranno informati durante il seminario.
Modalità di verifica: Gli studenti verranno informati durante il seminario.
Bibliografia: A. Baumstark, Liturgie comparée, Chevetogne - Paris 1953
[= Comparative Liturgy, Westminster MA, 1958 = Liturgia comparada, Barcelona 2005]; R. F. Taft, Beyond East and West, Roma 1997 [= Oltre l’Oriente
e l’Occidente, Roma 1999]; Acts of the International Congress on “Compartive Liturgy” Fifty Years after Anton Baumstark, Roma 2002; S. Parenti, «Lo
studio della storia della messa romana nella prospettiva della liturgia compara: alcuni esempi», Ecclesia Orans 25 (2008), 193-226; A. Baumstark, On the
Historical Development of the Liturgy, Collegeville 2011.
PIL
2º semestre - 1º anno
Corsi obbligatori (corsi che continuano dal 1º semestre)
94018 Lettura dei testi liturgici latini (II parte) G. Orsola
5 ECTS
94021 Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (II parte)
R. De Zan
5 ECTS
329
2º semestre - 1º e 2º anno
Corsi obbligatori
95004 I Sacramenti
J. J. Flores
3 ECTS
Argomenti: Il corso tratterà le benedizioni, la dedicazione delle chiese e i
riti dell’esorcismo. Significato e problematica alla luce della storia della liturgia. Origine biblica e fondamento teologico delle benedizioni attuali, dei riti
della dedicazione delle chiese, della liturgia degli esorcismi con uno studio
approfondito dei nuovi rituali.
Bibliografia: J.J. Flores, Los sacramentales, Benediciones, exorcismos y
dedicación de las Iglesias, Biblioteca litúrgica 38, Barcelona 2010; Anàmnesis
7: I sacramentali e le benedizioni, Genova 1989; Scientia Liturgica 4: Sacramenti e Sacramentali, ed. A. J. Chupungco, Casale Monferrato 1998; F. Chave
Mahir, L’exorcisme des possédés dans l’Eglise d’Occident (X°-XIV° siècles),
BHCM 10, Tournhout 2011.
95007 Il sacramento del matrimonio e la verginità
G. Midili
3 ECTS
Argomenti: Nella prima parte del corso sarà presentata la matrice biblica
e lo sviluppo storico e teologico della vocazione verginale e sponsale. Nella
seconda parte, attraverso l’analisi delle pericopi bibliche e dell’eucologia in
uso negli ordines antichi e contemporanei, saranno illustrate alcune tematiche fondamentali della dimensione teologica, liturgica e pastorale dell’Ordo
celebrandi matrimonium, dell’Ordo consecrationis virginum e dell’Ordo professionis religiosae.
Modalità di svolgimento: L’insegnamento cattedratico di ogni lezione si
avvarrà di slides relative a ciascuno dei temi affrontati. Allo studente verrà
chiesto di approfondire alcune tematiche mediante lo studio di una bibliografia indicata dal docente.
Modalità di verifica: esame orale.
Bibliografia: M. Claret, El matrimonio, comunidad de vida y amor, Barcellona 2010; A. M. Triacca, Matrimonio e verginità: teologia e celebrazione
per una pienezza di vita in Cristo; M. Sodi, F. Attard (Edd.), LEV, Città del
Vaticano 2005; P. Barberi, La celebrazione del matrimonio cristiano: il tema
negli ultimi decenni della teologia cattolica, CLV edizioni liturgiche, Roma
PIL
330
1982; Le mariage. Conférences Saint-Serge, LX semaine d’études liturgiques,
A.M. Triaca, A. Pistoia (edd), CLV edizioni liturgiche, Roma 1994.
95008 L’eucaristia: struttura dei riti e testi; teologia e spiritualità 3 ECTS
J. Driscoll
PIL
Obbiettivi:
1. Lo studente è in grado di usare ogni parte ed elemento del Messale di Paolo VI, incluso il suo ordinamento generale, come un testo
fondamentale di teologia e spiritualità della eucaristia.
2. Può identificare la struttura globale del messale e può distinguere
ogni parte particolare delle unità diverse.
3. Può descrivere e definire la funzione e il significato di ogni singole parte, sia sul livello dei riti, sia sul livello dei testi.
4. Può sviluppare con parole proprie una teologia dell’eucaristia in
base ai riti e testi.
5. Può sviluppare con parole proprie una spiritualità dell’eucaristia
in base ai riti e testi.
Argomenti: E un corso che presta attenzione sistematica ai riti e ai testi del
Messale di Paolo VI (3o edizione) per approfondire il loro significato e per derivarne sia una teologia, sia una spiritualità dell’eucaristia. Si studia il mistero
eucaristico nelle quattro parti essenziali della messa: (1) La liturgia della parola: l’intimo rapporto tra scrittura e eucaristia; (2) La presentazione dei doni:
pane e vino come “frutto della terra e del lavoro dell’uomo”; (3) La preghiera
eucaristica: mediante gli otto elementi di questa preghiera, la trasformazione
dei doni e l’offerta di essi in sacrificio e dossologia; (4) Comunione: partecipazione nella comunione trinitaria attraverso comunione nel sacrificio di Cristo.
Introduzione
• Attenzione sistematica ai riti e ai testi
• Teologia dalla liturgia
• Spiritualità dalla liturgia
• Rapporti con altri corsi del PIL (e.g., anno liturgico, anafore)
Struttura della messa nel Messale di Paulo VI
I. La liturgia della parola: l’intimo rapporto tra scrittura e eucaristia:
1. il carattere “evento” della proclamazione della Parola
2. il movimento da vecchio testamento verso il vangelo attraverso
l’apostolo
3. teologia: la Parola si fa carne nel sacramento
4. spiritualità: mi lascio invadere dalla Parola che si fa carne in me
II. La presentazione dei doni: pane e vino come “frutto della terra e del
lavoro dell’uomo”:
1. il significato umano di pane e vino
2. i battezzati portano pane e vino alle mani del sacerdote
3. teologia: il cosmo e la storia sono portati alle mani di CristoSacerdote
4. spiritualità: offriamo noi stessi, il mondo e il momento storico in
cui viviamo
III. La preghiera eucaristica: mediante gli otto elementi di questa preghiera, la trasformazione dei doni e la loro offerta in sacrificio e dossologia
(teologia e spiritualità in ogni parte):
1. L’azione di grazie
2. L’acclamazione
3. L’epiclesi
4. Il racconto dell’istituzione e la consacrazione
5. L’anamnesi
6. L’offerta
7. Le intercessioni
8. La dossologia finale
IV. Comunione: partecipazione nella comunione trinitaria attraverso comunione nel sacrificio di Cristo (teologia e spiritualità in ogni parte):
1. Preghiera del Signore
2. Rito della pace
3. Frazione del pane
4. Comunione
Modalità di svolgimento: Lezioni che spiegano l’argomento e che fanno
riferimento alle diverse parti del messale e dell’Ordinamento, dimostrando
il metodo che si usa per leggere questo libro liturgico. Altre lezioni che
spiegano come vengono construite una teologia e una spiritualità su questa
base. Questioni e discussioni a qualsiasi punto della lezione.
Modalità di verifica: Esame orale di 10 minuti in cui lo studente deve rispondere a questioni riguardo alle diverse parti della messa e il loro significato. Altre questioni che riguardano alla teologia e spiritualità in stretto
rapporto con i riti e testi.
Bibliografia: E. Mazza, La Celebrazione eucaristica. Genesi del rito e
sviluppo dell’interpretazione, EDB, Bologna, 22003; S. Marsili (ed.), Anamnesis, Eucaristia, teologia e storia della celebrazione, Marietti, 2Genova, Milano, 1989; G. Lafont, Eucharistie, Le repas e la parole, Cerf, Paris, 2001
(traduzione italiana, inglese); J. Driscoll, Theology at the Eucharistic Table, Master Themes in the Theological Tradition, Studia Anselmiana, Roma,
2003; What Happens at Mass, Revised Edition, LTP, Chicago, 2011 (traduzione italiana, polacca, ungherese).
331
PIL
332
95029 Teologia dell’anno liturgico
P. Gunter
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà acquisito gli strumenti necessari per un approccio teologico alla
Liturgia delle Ore, che scaturisce da un contatto diretto con le fonti, e
quindi per la trasmissione dei contenuti acquisiti.
• Maggiore conoscenza della preghiera pubblica e comune della Chiesa
in vista di un impegno maggiore per la sua riscoperta e valorizzazione sia a livello celebrativo che di ricerca scientifica.
Argomenti: Il corso affronterà i seguenti approfondimenti: 1. Introduzione.
Dal tempo dell’uomo al tempo di Dio. Rapporto tra il tempo e la preghiera
cristiana; 2. dalla preghiera rituale giudaica alla preghiera cristiana; 3. le testimonianze degli autori cristiani e delle fonti dei primi secoli; 4. tappe storiche
della formazione ed evoluzione della liturgia delle Ore; 5. analisi delle diverse
serie eucologiche; 6. la riforma del Concilio Vaticano II e la Liturgia Horarum
di Paolo VI; 7. l’Institutio generalis de Liturgia Horarum e il Directorium de
Opere Dei persolvendo del Thesaurus Liturgia Horarum Monasticae; 8. approfondimenti liturgico-teologici, spirituali e pastorali
Modalità di svolgimento: Le lezioni avverranno frontalmente con l’ausilio
di mezzi multimediali
Modalità di verifica: Orale
PIL
Bibliografia: R. Taft, La Liturgia delle Ore in Oriente e in Occidente,
Roma 2001 (trad. ingl. e franc.); J. Pinell, Liturgia delle Ore (Anàmnesis
5), Genova 1990; S. Campbell, From Breviary to Liturgy of the Hours. The Structural Reform of the Roman Office, Collegeville 1995; C. Braga, La Liturgia delle Ore al Vaticano II (Subsidia CLV 145), Roma 2008; P.A. Muroni,
Il Mistero di Cristo nel tempo e nello spazio. La celebrazione cristiana, Roma
2014, cap. 7, 229-262 ; P.A. Muroni, «La Liturgia delle Ore. Prospettive future», Ecclesia orans 26 (2009) 163-188; P.A. Muroni, «La Liturgia delle Ore:
Opus Dei - Locus Dei - Opus ecclesiae», Rivista liturgica 98 (2011) 285-294;
O.M. Sarr, In omni tempore. La Liturgie des Heures et le temps: louange
quotidienne et ouverture vers l’éternité (Studia anselmiana 161– Analecta liturgica 32), Roma 2014.
95030 Teologia delle anafore orientali
M. Nin
3 ECTS
Argomenti: Il corso intende leggere e commentare alcune delle anafore
delle diverse tradizioni liturgiche dell’Oriente cristiano. Verranno messi in ri-
lievo delle questioni storiche, filologiche e soprattutto teologiche delle diverse
anafore.
333
Bibliografia: Anaphorae syriacae, quotquot in codicibus adhuc repertae
sunt, cura Pontificii Instituti Studiorum Orientalium editae et latine versae, 3 voll. Roma, PIO, 1939-1981 [fasc. III/1]; Aa.Vv., Segno di unità. Le più
antiche eucaristie delle chiese, Qiqajon, Bose 1996; A. Baumstark, Liturgie
comparée, Chevetogne 19533; A. Hänggi, I. Pahl, Prex Eucharistica. Textus
e variis liturgiis antiquioribus selecti, Éditions Universitaires, Friburg 1968;
E. Mazza, L’anafora eucaristica. Studi sulle origini, Bibliotheca Ephemerides
Liturgicae Subsidia 62, Roma 1992
2º semestre - 1º e 2º anno
Corsi a scelta
01124 Greco per progrediti
L. Simon
3 ECTS
94109 Ermeneutica del Lezionario
R. De Zan
3 ECTS
Argomenti: Il corso ha come obiettivo, attraverso lo studio dei Praenotanda dell’Ordo Lectionum Missae, la formulazione e applicazione della metodologia liturgica della lettura delle pericopi bibliche del Lezionario. Per
giungere a questo traguardo verrà compiuto un percorso: partendo dalla storia
dei libri per le letture bibliche nella Liturgia, si proseguirà attraverso la conoscenza delle metodologie adoperate sia nel passato sia oggi nella lettura esegetica delle pericopi bibliche e si giungerà all’identificazione delle caratteristiche
dell’esegesi liturgica del formulario biblico del Lezionario.
Bibliografia: Ordo Lectionum Missae, Ed. typica altera, Città del Vaticano
1981; A. Chavasse, Les letionnaires romains de la Messe au VIIe et au VIIIe
siècle. Sources et dérivés, 2 vol., Fribourg 1993; H. De Lubach, Esegesi medievale, Roma 1962 (ristampe); W. Egger, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento, Bologna 1989;
T. Federici, Per conoscere Lui e la potenza della Risurrezione di Lui. Per una
lettura teologica del Lezionario, 3 vol., Roma 1987-1989.
PIL
334
PIL
94156 L’eucaristia - questioni particolari: concelebrazione, culto eucaristico
3 ECTS
M. Tymister
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• conoscerà le fonti (patristiche, storiche, magisteriali e liturgiche) più
importanti per la storia e la teologia dei due argomenti del corso (concelebrazione e culto eucaristico).
• conoscerà lo sviluppo storico della mentalità eucaristica.
• avrà studiato il rito della concelebrazione del 2002 e il rituale De
Sacra comunione et de cultu Mysterii Eucharistici extra Missam del
1973.
• avrà colto il nesso tra eucaristia ed ecclesiologia che si esprime nelle
diverse forme della celebrazione del mistero eucaristico e del culto
eucaristico.
• avrà acquistato le basi necessarie per valutare criticamente le possibilità di concelebrazione eucaristica e di celebrazione del culto eucaristico al di fuori della messa.
Argomenti: La prima metà del corso è dedicata alla concelebrazione, mentre la comunione e il culto eucaristico al di fuori della Messa sta al centro
della seconda metà. Si presenterà lo sviluppo storico della concelebrazione
e del culto eucaristico con particolare riferimento al rito romano. Inoltre si
evidenzieranno le implicazioni teologico-ecclesiologiche di questo sviluppo,
sottolineando particolarmente i cambiamenti di mentalità medievali. Dopo la
discussione della storia si analizzeranno e commenteranno i documenti conciliari e postconciliari, il rito della concelebrazione come si trova nel Messale
Romano del 2008 e il Rituale De Sacra Communione et de cultu Mysterii
Eucharistici extra Missam del 1973.
Modalità di svolgimento: 12 lezioni magistrali di 90 minuti. Le lezioni
saranno affiancate non solo con le diapositive per illustrare i contenuti più
importanti ma anche con materiale utile per l’approfondimento e lo studio
privato: schemi, riassunti scritti dei capitoli più importanti e indicazioni
bibliografiche. Questo materiale sarà messo a disposizione dello studente
sul sito internet del corso: www.tymister.eu/94156.
Modalità di verifica: La prova di accertamento è orale con una durata di
15 minuti. Lo studente sceglierà una tematica presentata in classe che approfondirà con l’aiuto della bibliografia. Nella prima parte dell’esame (10
minuti) lo studente presenterà i risultati della sua ricerca personale/dell’approfondimento, seguito da una serie di domande probabili sulla materia
approfondita e su altri argomenti presentati in aula
Bibliografia: A. Nocent, «Questioni particolari», in Scientia Liturgica 3,
ed. A. Chupungco, Casale Monferrato 1998, pp. 307-333; (concelebrazione:)
G. Boselli, «Les débats sur la concélébration après Vatican II. Bilan et perspectives», LMD 224 (2000) pp. 29-59; R. Taft, «Eucharistic Concelebration
Revisited: Problems of History, Practice, and Theology in East and West»,
OCP 76 (2010), pp. 277-313, 77 (2011) pp. 25-80; (culto eucaristico:) R. Cabié,
«Il culto dell’eucaristia fuori della messa», in La Chiesa in preghiera 2, ed.
A. G. Martimort, Brescia 1985, pp. 269-292; S. Negruzzo, «Eucaristia: dalla
celebrazione al culto eucaristico. A 30 anni dalla Eucharisticum Mysterium»,
RL 84 (1997) pp. 949-951.
94157 Il linguaggio liturgico: estetica e poetica
S. Maggiani
335
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Sarà in grado di comprendere perché si celebra “per ritus et preces” e
su quali basi antropologiche e teologiche si fonda il linguaggio liturgico, verbale e non verbale.
• Potrà riconoscere i codici che sono coinvolti in un processo rituale
cristiano, la loro fondatezza, la loro problematicità anche in vista del
loro uso in prospettiva dell’ars celebrandi.
Argomenti: Ogni celebrazione liturgica, opera divina-umana, è strutturata
in un processo rituale articolato in sequenze, formate a loro volta da elementi
verbali e non verbali: il linguaggio rituale.
Per mezzo dei «signa sensibilia» (SC 7), «per ritus et preces» (SC 21, 48)
l’azione liturgica è per sua natura estetica: mostra e fa percepire sensibilmente
“le cose” a noi donate nella Parola attestata dalle Scritture e tramite gli eventi
salvifici: ed è poietica: mette in atto dinamicamente “le cose” a noi donate.
L’approfondimento del linguaggio (poietica ed estetica) del rito in genere e di
alcuni Ordines, frutti della riforma liturgica conciliare del Vaticano secondo,
aprirà alla comprensione antropologica e propriamente cristiana dell’ecologia
rituale (elementi spaziali e temporali), dell’etologia (segni, simboli, gesti), dei
principali codici (verbale, sonoro-musicale, cinesico, iconico, ottico, tattile,
olfattivo, gustativo), per un’intelligenza dell’azione rituale e una sapiente comprensione dell’arte del celebrare.
Modalità di svolgimento: Si privilegiano le lezioni frontali con possibilità
di dialogo interattivo.
Oltre all’illustrazione del metodo si dedica un congruo tempo alla presentazione della Bibliografia essenziale. All’inizio di ogni lezione si presentano studi complementari o di aggiornamento o novità. Si consegnano agli
studenti Schede di lavoro per la ricerca personale.
PIL
336
Modalità di verifica: La verifica è orale: 20 minuti circa. Il candidato presenta brevemente la monografia di base scelta per lo studio personale.
Sviluppa un Tema scelto da un Tesario predisposto che copre tutto il corso:
5 minuti circa; seguono domande sul corso generale.
Si consiglia di preparare uno Schema per illustrare il tema svolto.
Bibliografia: APL (ed), Celebrare il mistero di Cristo, 3. La celebrazione
e i suoi linguaggi, Roma 2012; G. Bonaccorso, Il rito e l’Altro. La liturgia
come linguaggio, tempo e azione, Città del Vaticano 2001; L. Girardi, “Conferma le parole della nostra fede”. Il linguaggio della celebrazione, Roma
1998; S. Maggiani, “Il linguaggio liturgico”, in Scientia Liturgica 2, Casale
Monferrato 1998, pp. 231-261 (trad. ingl. in A. J. Chupungco [ed.], Handbook
for Liturgical Studies, II, Collegeville 1998, 227-261); É Palazzo, L’invention
chrétienne des 5 sens dans la liturgie et l’art au Moyen Age, Paris 2014; J.
Schermann, Die Sprache im Gottesdienst, Innsbruck-Wien 1987 (trad. it. Il
linguaggio nella liturgia, Assisi 2004); P. Tomatis, Accende lumen sensibus.
La liturgia e i sensi del corpo, Roma 2010.
94159 Maria e la liturgia nel corso dei secoli
C. Maggioni
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
Il corso intende offrire strumenti e nozioni al fine di conseguire, da parte
degli studenti, la conoscenza sia delle fonti di indagine sia dei dati fondamentali circa la genesi e lo sviluppo storico della venerazione cultuale (liturgica
ma anche non liturgica) espressa per la Vergine Maria in Oriente (nell’antichità) e in Occidente (dall’antichità a oggi), accostando le diverse tradizioni
rituali, le loro accentuazioni teologiche e comparazioni.
Imparare a leggere in sincronia e diacronia il nesso tra testimonianze oranti nei confronti della Vergine Maria, pronunciamenti del Magistero (Concili,
insegnamento dei Padri), avvenimenti storico-culturali.
Argomenti: L’accostamento al binomio “Maria e liturgia” viene affrontato
da punto di vista storico, evidenziandone la sua genesi, la fioritura e lo sviluppo eortologico, nelle varie aree geo-cultuali, in Oriente (Geruslaemme e Costantinopoli) e in Occidente. Dopo un’introduzione che inquadri l’argomento
nelle coordinate proprie della mariologia e della liturgia, vengono evidenziate
le radici neotestamentarie della venerazione mariana, insieme agli importanti
indizi e documenti dei primi secoli circa la devozione mariana. Con l’affermarsi della festività del Natale (sec. IV), la memoria di Maria si fa più esplicita
nella celebrazione dei misteri di Cristo, per sviluppare nei secc. V-VII, nelle
diverse tradizioni rituali facenti capo a grandi Chiese, guidate da Vescovi
eminenti, specifiche festività commemorative della Vergine Maria. Particolare attenzione viene data alle quattro festività mariane (2 febbraio, 25 marzo,
15 agosto e 8 settembre) che segneranno la pietà liturgica delle Chiese dal sec.
VII in poi, soffermandosi quindi sugli accenti medievali della devozione mariana (messa e ufficio votivo) e le forme di pietà derivate dalla liturgia (secc.
XII-XV). Nell’epoca moderna, si richiamano le feste che man mano trovano
posto nel Calendario Romano dalla riforma postridentina in poi, fino alla ricomprensione della memoria di Maria nella celebrazione dei misteri di Cristo
voluta dal Concilio Vaticano II. Infine, viene presentato, in modo succinto ma
sistematico, un saggio di riflessione su Maria nella liturgia romana odierna
(Maria nell’anno liturgico e nell’economia sacramentale), senza dimenticare
la liturgia ambrosiana e la liturgia ispano-mozarabica.
Modalità di svolgimento: lezioni magistrali; proposta di letture e approfondimenti per singole parti del corso.
Modalità di verifica: : esame orale su una traccia tematica orientativa.
337
Bibliografia: I.M. Calabuig, Il culto di Maria in Oriente e in Occidente,
in A.J. Chupungco (ed.), Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, V. Tempo e
spazio liturgico, Piemme, Casale Monferrato 1998, pp. 255-337; C. Maggioni,
Benedetto il frutto del tuo grembo. Due millenni di pietà mariana, Portalupi
Editore, Casale Monferrato 2000; «Le feste mariane nell’antichità e nel primo
medioevo», in Theotokos 16 (2008) pp. 127-154; Liturgia, in Mariologia, a
cura di S. De Fiores – V. Ferrari Schiefer - S.M. Perrella, Dizionari San
Paolo, Cinisello Balsamo 2009, pp. 726-737; Aa.Vv., La Madonna nel culto
della Chiesa, Queriniana, Brescia 1966.
94170 The Latin language and Structure of Selected Orations of Sundays
and Feasts 3 ECTS
D. Mc Carthy
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• At the end of the course the students will be able to give an accurate
rendering in standard English of a selection of Latin orations of Sundays and Feasts.
Argomenti: The course comprises a detailed study of the Latin language
of these orations using the methodology of the Pontifical Liturgical Institute.
Thus the interior structure and dynamic of the orations will be made clear and
students will grow in their ability and confidence to understand the Latin texts
of these prayers and render them into standard English.
Modalità di svolgimento:
Each class we shall examine together a collect to understand its Latin ex-
PIL
338
pression, literary structure, theological meaning, English rendering, method of study..
Modalità di verifica: At the end of the course each student gives an accurate rendering in standard English of one Latin oration of a Sundays or
a Feast chosen in advance by the professor. The student gives a detailed
analysis and explanation of the oration.
Bibliografia: Latin-English dictionary such as D.P.Simpson, Cassell’s English Dictionary, New York-Oxford 1968; Appreciating the Collect: An Irenic
Methodology, ed. J.G. Leachman – D.P. McCarthy (Documenta rerum ecclesiasticarum instaurata, Liturgiam aestimare: Appreciating the Liturgy 1), St.
Michael’s Abbey Press, Farnborough 2008; Mccarthy, D.P. – J.G. Leachman,
Listen to the Word: Commentaries on Selected Opening Prayers of Sundays
and Feasts, The Tablet, London 2009; Foster, R. – D.P. Mccarthy, Ossa Latinitatis Sola ad mentem Reginaldi rationemque: The mere bones of Latin according to the thought and system of Reginald (Latinitatis Corpus 1), Catholic
University of America Press, Washington DC 2015.
94178 Dalla liturgia Horarum alle forme popolari dell’Ufficio Divino
3 ECTS
O. M. Sarr
PIL
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• avrà conoscenza approfondita della riforma della Liturgia delle Ore
di Vaticano II
• scoprirà le nuove forme della Liturgia delle Ore: Taizé – Sant’Egidio
– Comunità del Brasile e altre. Sarà in grado di elabora una nuova
forma della Liturgia delle Ore secondo i criteri defini in Aula.
Argomenti: Più di quarant’anni dopo la promulgazione della Liturgia Horarum (1971), sono emerse varie forme popolari dell’Ufficio Divino. Il seguente corso, dopo un percorso storico sulle forme della Liturgia delle Ore ne presenterà tre: Taizé, Sant’Egidio e le comunità del Brasile.
Modalità di svolgimento: Corso magistrale e presentazione sul supporto
elettronico.
Modalità di verifica: Orale.
Bibliografia: Communauté De Taizé, Office de Taizé, Taizé 1961; J. Kocke-
rols, «La liturgie à Taizé», LMD 255 (2008), pp. 47-61; A. R iccardi, Sant’Egi-
dio, Rome et le Monde. Entretiens avec J.D. Durand et R. Ladous, Paris 1996;
Oficio Divino das Comunidades, edd. M.P. Carpanedo-M.B. Souza, São Paulo 2007; V. Paglia, La Parola di Dio ogni giorno 2006, Milano 2005.
94180 Introduzione alla liturgia ispano-mozarabica e alla sua spiritualità
3 ECTS
J.-M. Ferrer Grenesche
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• possa conoscere l’origine dei «Liber Ordinum» della tradizione ispana, i suoi contenuti e il suo modo di presentare la ritualità di sacramenti e sacramentali;
• abbia un’idea abbastanza completa del struttura e della spiritualità delle chiese stabilite nella penisola Iberica di questo periodo (ss V-XI).
Argomenti: Lungo il corso si cercherà di offrire un avvicinamento alle fonti liturgiche ispano-mozarabiche e alle testimonianze archeologiche di questo
periodo storico (ss. V-XI) in modo a meglio conoscere, sia il genio della antica
liturgia ispana, sia la sua spiritualità. In quest’anno studieremo i «Liber Ordinum», sia il episcopale che il sacerdotale, equivalenti ai Pontificali e rituali
romani.
1. La Liturgia ispana e suo svolgimento storico
2. Il passo del «Manuale» al «Messale» e i «Ordinum»
3. Fonti dei «Liber Ordinum»
4. Struttura e contenuti del L.O. sacerdotale
5. Struttura e contenuti del L.O. episcopale
6. Analisi di alcuni formulari:
- per l’iniziazione cristiana,
- per l’Ordine sacro,
- per l’anno liturgico,
- per diverse benedizioni e il rapporto con la pietà popolare.
7. Immagine di una Chiesa e del suo modo di vivere e spremere la fede.
Modalità di svolgimento: Lezioni magistrali. Letture guidate. Elaborato.
Colloquio.
Modalità di verifica: Elaborato e colloquio sull’elaborato.
Bibliografia: J. Janini, Liber Ordinum, sacerdotal, Silos 1981; Liber Ordinum, episcopal, Silos 1991; B. Jimenez Duque, Espiritualidad romano-visigoda
y muzárabe, Madrid 1977; J-M. Ferrer, Curso de Liturgia Hispano-Mozárabe,
Toledo 1995; J. Pinell, Liturgia Hispánica, Barcelona 1998.
94192 Lo schema Lectio Cum Cantico nel Rito Romano
J. P. Rubio Sadia
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• sará in grado di analizzare e interpretare le formule eucologiche
339
PIL
340
PIL
che rispondono a la parola di Dio nella tradizione liturgica romana
e avrà approfondito la loro teologia riguardo ai momenti della Messa e dell’Ufficio divino che esprimono la dimensione dialogica della
liturgia.
• potrà presentare con argomenti stringenti il significato teologico-liturgico della liturgia come dialogo tra Dio e il suo popolo.
Argomenti: Sacrosanctum Concilium 33 offre una visione teologica della
liturgia come un dialogo tra Dio e il suo popolo, sempre attuale. Questo dialogo eminente si esprime in un modo paradigmatico nello schema tradizionale
lectio cum cantico, presente nelle diverse forme responsoriali della Messa e
dell’Ufficio divino. Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio
della dimensione dialogale e pastorale della liturgia attraverso il corpus responsoriale romano. Si affronterà una analisi di questo momento di profonda
densità teologica ed ecclesiologica da diverse prospettive, esaminando le forme di selezione testuale e la funzionalità del responsorio come luogo privilegiato dove confluiscono esegesi biblica, dossologia ed espressione artistica..
Modalità di svolgimento: Le spiegazioni del professore presentano i concetti fondamentali. La lettura guidata dei testi responsoriali fornisce conoscenze approfondite e competenza metodologica nei riguardi della struttura dialogica della liturgia. Le discussioni allargano l’orizzonte verso temi
attuali.
Modalità di verifica: Elaborato scritto su un tema a scelta tra quelli trattati
durante il corso, concordato con il professore, nel quale si applicheranno le
conoscenze sulle forme dialogiche della liturgia.
Bibliografia: R.J. Hesbert (ed.), Corpus Antiphonalium Officii, vol. IV,
Roma 1970; F.M. Arocena (ed.), Psalterium Liturgicum II. Psalmi in Missalis Romani Lectionario, Città del Vaticano 2005; H. Leclercq, «Répons»,
in Dictionnaire d’Archéologie Chrétienne et de Liturgie XIV, pp. 2380-2381;
A.G. Martimort, «Fonction de la psalmodie dans la liturgie de la Parole», in
H. Becker - R. K azcynski, Liturgie und Dichtung, Bd. 2, St. Ottilien 1983, pp.
517-539; J.P. Rubio Sadia, La recepción del rito francorromano en Castilla
(ss. XI-XII). Las tradiciones litúrgicas locales a través del Responsorial del
Proprium de Tempore, Città del Vaticano 2011.
94193 I Sermoni di S. Agostino
L. Gioia
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Si sarà familiarizzato con il pensiero e lo stile di Agostino e potrà
approfondirne ulteriormente la conoscenza tramite la lettura perso-
nale
• Sarà stato esposto criticamente alla predicazione di uno dei più grandi teologi e pastori cristiani e potrà ispirarsene nella propria attività
omiletica
• Avrà approfondito alcune tematiche fondamentali in teologia della
liturgia.
Argomenti: Il corso presenta una selezione di sermoni e di passaggi tratti
da alcune delle altre opere più significative di S. Agostino per coglierne il
pensiero liturgico.
Introduzione alla figura e al pensiero di S. Agostino.
Il genere letterario dei Sermones e l’uso che ne fece Agostino.
La selezione di sermoni affronterà le tematiche seguenti:
• natura e caratteristiche della liturgia
• simbolismo e realismo sacramentale
• aspetti cristologici ed ecclesiologici della celebrazione liturgica
• il mistero pasquale
• l’anno liturgico
• l’Eucaristia.
Modalità di svolgimento: I testi di Agostino relativi ad ogni lezione saranno distribuiti in anticipo agli studenti che dovranno prepararne ogni
volta un breve riassunto scritto. Questo favorirà una maggiore interattività
durante la lezione.
Modalità di verifica: 40% sui riassunti scritti dei testi che saranno analizzati durante le lezioni. 60% un breve lavoro scritto alla fine del corso.
Bibliografia: Agostino, Sermons pour la Pâque, Traduzione di Suzanne
Poque, Parigi 2003.; Erbraken, P., Études critiques sur les sermons authentiques de saint Augustin, Steenbrugis 1976; Willis, G. G., St. Augustine’s lectionary, London 1962.
94194 L’Ordo dedicationis ecclesiae et altaris (ODEA): una lettura ecclesiologico-liturgica 3 ECTS
C. Militello
Argomenti:
1. La chiesa edificio immagine della Chiesa mistero
2. Gli antecedenti del rito di dedicazione (AT – mondo greco-romano)
3. Nascita ed evoluzione del rito di dedicazione della chiesa e dell’altare sino all’edizione del 1895
4. Il rito nella riforma di Pio XII (1961)
5. L’ODEA (1977), la sua articolazione, la sua teologia liturgica, l’ec-
341
PIL
342
clesiologia direttiva soggiacente.
Bibliografia: Sarà indicata all’inizio del corso.
94195 The Sacramentary (Liber Sacramentorum): Ildefonso Schuster
3 ECTS
P. Gunter
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• A knowledge and understanding of Schuster’s Liber Sacramentorum
• A knowledge and understanding of Schuster’s contribution to scientific research of the Liturgical Year.
Argomenti: This course will examine Ildefonso Schuster in his role in
the modern liturgical movement, as a theologian of the Liturgical Year by
studying specifically his five volumed work, the Liber Sacramentorum.
Modalità di svolgimento: Lectures .
Modalità di verifica: Oral presentation.
Bibliografia: I. Schuster, The Sacramentary (Liber Sacramentorum)
Burns Oates and Washbourne Ltd, London 1925.
94196 Ritual and Liturgical Studies: an interdisciplinary relation 3 ECTS
Th. Quartier
PIL
Obiettivi: The aim of the course is that students gain knowledge and understanding of the relation of ritual and liturgical studies; they apply the
knowledge to the fields of death ritual and monastic liturgy; they learn to
judge the situation in their own context and to communicate with students
from another discipline (monastic studies) in a shared workshop to enhance their interdisciplinary learning skills.
Argomenti: Ritual is one of the basic practices of religion and of humankind
in general. During the last decades, ritual studies have become an important
platform for research, formation and expression with regard to various forms
of ritual. Liturgists can benefit from the methods and theories found in ritual
studies. At the same time, they can contribute to the field as liturgical theologians with their specific perspective. In this course, we will explore the interdisciplinary relationship of ritual and liturgical studies as liturgists aiming
at theological research, pastoral formation and spiritual life. Three topics will
be dealt with: ritual theory and method; death rituals; and monastic liturgy. In
a concluding workshop students will explore their own ritual-liturgical context and exchange with one-another and with students from another discipline
(monastic studies).
Modalità di svolgimento: 3 lectures (1 shared with MI) and 1 workshop
(shared with MI). 15 february 2016-19 february 2016.
Modalità di verifica: Written paper (5 pages) for 1.5 EC..
343
Bibliografia: Th. Quartier, «Mourning Rituals between Faith and Personalisation», International Journal for the Study of the Christian Church 10 (4),
pp. 334-350; Th. Quartier, «Practitioners of Liturgical Spirituality. Empirical
Inside-Perspectives in Abbey Churches», Yearbook for liturgy-research 30,
pp. 203-221; R. Grimes, The Craft of Ritual Studies. Oxford: Oxford University Press (selected chapters).
94197 Lettura dei testi di Odo Casel (1,5 ECTS)
C. Krause
3 ECTS
Argomenti: Il corso si svolgera’ in due parti:
I. Introduzione alla teologia di Odo Casel (svolta al mistero - ratio philologica - actio symbolica - unio pneumatica).
II. Lettura guidata e commentata di alcuni testi teologici di Odo Casel (il
percorso sara’ tempestivamente specificato).
Bibliografia: Oltre alle opere Caseliane si segnalano innanzitutto le seguenti monografie: A. Bozzolo, Mistero, simbolo e rito in Odo Casel. L’effettivita’ sakramentale della fede (MSIL 30), Citta’ del Vaticano 2003; C. Krause,
Mysterium und Metapher. Metamorphosen der Sakraments- und Worttheologie bei Odo Casel und Günter Bader (LQF 96), Münster 2007.
94198 Domus Dei - Edifici sacri cristiani nel primo millennio
R. Monteiro
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà fatto il percorso storico iconologico su le scelte che i cristiani
hanno fatto per il suo luogo di culto, quali criteri e bisogni hanno
orientato questi passi nella durata del primo millennio fino al periodo
gotico.
• 2º Con la conoscenza dei metodi e i percorsi fatti dagli artisti e architetti del primo millennio, lo studente potrà valutare progetti contemporanei di arte e architettura sacra, orientare liturgicamente la costruzione di nuove chiese e i suoi programmi iconografici.
Argomenti: Il corso comincia con la tecnica scientifica dell’iconologia, con
gli studi di Grabar, per la comprensione del vocabolario e del metodo nel
guardare un monumento o obietto antico in rapporto alla sua funzione: il ca-
PIL
344
rattere di oggettività e d’intelligibilità dell’arte cristiana antica. Un secondo
passo sarebbe lo studio delle due forme (longitudinale e pianta centrale) scelte
dai cristiani, con i suoi significati e programmi iconografici più adoperati.
In un terzo passo cercheremo di capire la diversificazione tra Oriente e Occidente nel utilizzazione delle forme, a partire del secolo IX, con l’analisi di
monumenti e programmi iconografici.
Modalità di svolgimento: Le lezioni saranno frontali e sempre accompagnate con proiezioni di diapositive, e anche esercizi visuali per capire i
metodi antichi. Ci saranno compiti con testi dei Padri o liturgici da leggere
a casa e fare la relazione con delle immagini scelte.
Modalità di verifica: I compiti a casa e in aula avranno una parte della nota
finale, e l’altra sarà con un esame orale.
Bibliografia: T. Burckhardt, Principes et méthodes de l’art sacré, Derain,
Lyon 1958 (tr. it. L’arte sacra in Oriente e in Occidente. L’estetica del sacro);
G. Champeaux - S. Sterckx, Le monde des symboles, Zodiaque 1972 (tr. it. I
simboli del Medio Evo; tr. sp. Introducción a los simbolos); A. Grabar, Martyrium. Recherches sur le culte des reliques et l’art chrétien antique, Paris 1946,
2 voll.; A. Grabar, Le vie della creazione nell’iconografia cristiana, Milano
1983; M.G. Muzj, Visione e presenza. Iconografia e teofania nel pensiero di
André Grabar, Milano 1995.
94203 Paleografia latina (parte II)
M. Bonomo
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• dovrà essere in grado di leggere correttamente un testo manoscritto
• dovrà conoscere e saper applicare i principi fondamentali seguiti nelle
moderne edizioni diplomatiche di testi manoscritti.
Argomenti: Durante le lezioni saranno presi in esame di volta in volta diversi specimina di manoscritti latini, risalenti ad epoche differenti (V-XIV sec.) e
contenenti varie tipologie testuali (soprattutto, libri liturgici e scritturali).
Modalità di svolgimento: Il corso consisterà in: 1) esercitazioni di lettura
condotte su riproduzioni fotografiche delle diverse testimonianze manoscritte prese in esame; 2) successiva prova di trascrizione delle medesime;
3) analisi delle norme seguite nelle più autorevoli edizioni dei manoscritti
presi in esame.
Il corso prevede la possibilità di effettuare una visita presso la Biblioteca
Apostolica Vaticana.
Modalità di verifica: valutazione degli elaborati scritti, consistenti nella
trascrizione e nel commento paleografico della testimonianza manoscritta
345
sottoposta al candidato.
Bibliografia: P. Cammarosano, L’edizione dei documenti medievali. Una
guida pratica, Trieste 2011; P. Cherubini − A. Pratesi (a cura di), Paleografia
latina: Tavole, Città del Vaticano 2004 (Littera Antiqua, 10); F. Masai, Principes et conventions de l’édition diplomatique, in “Scriptorium”, IV, 2 (1950),
pp. 177-193; G. Tognetti, Criteri per la trascrizione di testi medievali latini
e italiani, Roma 1982 (Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, 51).
95163 Liturgia e comunicazione: sociale B. Cescon
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Conoscere le potenzialità comunicative della liturgia anche partire
dalla comunicazione sociale, ossia dal sistema reticolare moderno.
• Valutare le trasformazioni della “liturgia in tv, radio e rete, seguendo
le indicazioni del magistero, ma soprattutto sapendo che si tratta di
una “rappresentazione”, dunque non di liturgia ma piuttosto di una
“catechesi”.
• Imparare a comunicare un evento liturgico nel moderno e raffinato
areopago della rete
Argomenti: La liturgia è il delicato areopago, umano e divino, della Chiesa
nel mondo. Il corso analizza l’azione liturgica quale evento di comunicazione
nella sua realtà simbolica e di comunicazione sociale. Complessità e anche
paradossalità sono parte di questo atto comunicativo liturgico tra antropologia e teologia. Saranno presi in considerazione i diversi modelli strutturali
di comunicazione e di comunicazione cristiana per soffermarsi sul modello
rituale, celebrativo, fino a studiare la “liturgia in rete”. In fondo si tratta di
mostrare e “dimostrare” la capacità comunicativa diffusa capillarmente, così
da rappresenta una grande, universale e locale connessione di fede, di comunità, di carità.
Modalità di svolgimento: Spiegazione frontale facendo un uso abbondante di slide e piccoli cortometraggi. Per quanto riguarda “celebrazioni
liturgiche” in rete, tv e radio verrà esaminata qualche registrazione. Ogni
studente può anche analizzare una celebrazione della sua terra.
Modalità di verifica: Orale. Spiegazione breve di un video.
Bibliografia: B. Cescon, La liturgia nel postmoderno. Presentazione di J.J.
Flores Arcas, Città del Vaticano 2012; Conferenza Episcopale Tedesca, «Le
trasmissioni radiotelevisive delle celebrazioni liturgiche. Linee guida e raccomandazioni», in Notiziario dell’Ufficio nazionale Comunicazioni sociali (e)
PIL
346
dell’Ufficio liturgico nazionale, dicembre 2007 (a. XI, n.35), Roma; A. Spadaro, Cyberteologia. Pensare il cristianesimo al tempo della rete, Milano 2013;
M. Mcluhan, La luce e il mezzo. Riflessioni sulla religione, Roma 2002; «La
celebrazione fra tecnologia e virtualità», in Rivista liturgica, Padova 2012/5;
D. De Kerchove, La civilizzazione video-cristiana, Milano 1995. F-J Eilers,
Comunicare nel ministero e nella missione, Leumann (To) 2007.
95196 L’anno liturgico nelle liturgie orientali
M. Nin
3 ECTS
95205 La celebrazione del battesimo e della cresima: problematiche teologiche e pastorali 3 ECTS
P. A. Muroni
PIL
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Conoscerà le odierne questioni e problematiche, a livello teologico e
liturgico, che persistono nella riflessione e celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, delineando alcune piste percorribili per la
risoluzione di alcuni punti nodali.
• Avrà la strumentazione e le conoscenze necessarie per una pastorale
sempre meno “sacramentalizzata” e sempre più attenta alla maturazione cristiana dei fedeli.
Argomenti: Il corso in questione intende introdurre gli studenti alle principali e odierne problematiche che riguardano la celebrazione dei sacramenti
dell’iniziazione cristiana e che coinvolgono sia la riflessione teologica attuale
che la celebrazione liturgica e l’ambito della pastorale.
Tra gli argomenti che il corso prenderà in esame, riportiamo i principali:
1. La celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana nella storia
2. L’ordine dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana
3. Rapporto sacramentale tra battesimo e confermazione
4. Rapporto sacramentale tra confermazione ed eucaristia
5. Eucaristia come sacramento-culmine dell’iniziazione cristiana
6. Il Concilio Vaticano II e l’iniziazione cristiana
7. L’Ordo initiationis christianae adultorum
Modalità di svolgimento:
Lezione frontale con l’ausilio di strumenti informatici e il coinvolgimento
degli studenti nell’analisi delle fonti (bibliche, patristiche, liturgiche e magisteriali).
Modalità di verifica: La verifica avverrà attraverso esame orale.
Bibliografia: Pontificale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici
Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Pauli PP. VI promulgatum, Ordo
Confirmationis, Editio typica, Typis polyglottis Vaticanis 1973; Rituale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum
auctoritate Pauli PP. VI promulgatum, Ordo Baptismi Parvulorum, Editio
typica, Typis polyglottis Vaticanis 1969; P.A Muroni., “Tria sunt sacramenta
, quibus per se initiantur, et sanctificantur fideles, Baptismus, Confirmatio,
Eucharistia”. L’ordine dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. La storia e
la teologia dal XIV secolo al 1992 nel rito romano (Bibliotheca “Ephemerides Liturgicae”. Subsidia Centro Liturgico Vincenziano 141), Roma 2007;
Iniziazione cristiana degli adulti oggi. Atti della XXVI Settimana di Studio
dell’Associazione Professori di Liturgia, Seiano di Vico Equense, 31 agosto
– 5 settembre 1997 (BEL. Subsidia 99), Roma 1998; M.G Witczak., The Sacrament of Baptism, ed. J. Laurance, Collegeville (MN) 2011.
347
2º semestre - 1º e 2º anno
Seminari
94462 The Paschal Triduum
P. Gunter
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• A knowledge and understanding of Guéranger’s work on the Liturgical Year.
• A knowledge and understanding of Guéranger’s specific application
of this knowledge as a vital tool in the work of liturgical catechesis.
Argomenti: The annual Easter is the frame of the entire Liturgical Year.
Students will have the opportunity to choose one of the themes of the Liturgy
of the Sacred Triduum with a view to deeper research within the context of
the Roman Liturgy in its historical, celebrative and theological dimensions.
Modalità di svolgimento: Lectures.
Modalità di verifica: Oral presentation.
Bibliografia: Verrà presentata durante il corso.
94472 L’insegnamento della liturgia G. Midili
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente…
• avrà acquisito la capacità di elaborare e sperimentare principi meto-
PIL
348
PIL
dologici, in vista della preparazione di un progetto di insegnamento
della liturgia e della sacramentaria nelle fa-coltà teologiche e negli
altri istituti.
• Conoscerà manuali nelle varie lingue e strumenti bibliografici di approfondimento, che gli saranno di aiuto nella preparazione dei corsi
che sarà chiamato a insegnare.
• Avrà sperimentato l’insegnamento cattedratico attraverso una simulazione in aula.
Argomenti:
a cura del docente:
- individuazione di principi metodologici per l’insegnamento della liturgia, sulla base dell’istruzione In ecclesiasticam futurorum;
- esposizione dei possibili temi o piste di approfondimento (per esempio
elaborazione di un progetto di corso sull’introduzione alla liturgia; oppure, lezioni monografiche, per esempio: la Costituzione liturgica; la liturgia
tridentina; la liturgia nel Nuovo Testamento).
a cura dello studente:
- sceglierà un tema tra quelli proposti dal docente o ne concorderà uno con
il docente. Preparerà uno schema di lezione, individuando i punti forza e
i punti critici, le aree di interesse, gli aspetti fondamentali e i corollari.
- esporrà in aula simulando la lezione cattedratica su un tema concordato
con il docente.
- stilerà un elaborato finale (di circa 10-15 pagine), esponendo un tema di
un eventuale corso o il progetto generale di un eventuale corso. Oppure
scriverà una recensione di uno dei manuali di li-turgia attualmente in uso,
evidenziandone i punti di forza e le carenze.
Modalità di svolgimento: il seminario, dopo l’esposizione di alcuni principi da parte del docente, proseguirà con l’approfondimento da parte degli
studenti e l’esposizione in aula del risultato della ricerca. Si proporrà allo
studente di simulare una lezione cattedratica su un tema, per prepararlo
alla docenza.
Modalità di verifica: La verifica sarà eseguita attraverso l’esposizione in
aula e l’elaborazione di un testo scritto che sarà consegnato nell’ultima
sessione.
Bibliografia: Congregazione per l’educazione cattolica, Istruzione sulla
formazione liturgica nei seminari, Roma 1979; M. Auge, «Il metodo di insegnamento dei grandi maestri del PIL: una testimonianza», Ecclesia Orans 29
(2012), 83-93; F. Brovelli, «Per uno studio della liturgia, La scuola cattolica
104 (1976) 567-635; A. M. Triacca, «A proposito della recente istruzione sulla
formazione liturgica nei seminari. Qualis sacerdos talis populus», Notitiae 15
(1979), 621-639; D. Sartore, «Ruolo della liturgia nei più recenti documenti
normativi degli studi ecclesiastici», in Una liturgia per l’uomo. La liturgia
pa-storale e i suoi compiti, edd. P. Visentin-A.N. Terrin-R. Ceccolin, Messaggero, Padova 1986, 295-314; P. Sorci, «La formazione liturgica a 40 dalla
costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium», RL 94 (2007), 185-208.
94481 Assemblea domenicale in assenza del presbitero M. Tymister
349
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
- a livello metodologico
avrà approfondito la metodologia imparata nel pro-seminario.
avrà consolidato le sue competenze nello sviluppo di uno schema di elaborato scientifico e nella stesura delle note a piè di pagina e dell’elenco bibliografico.
avrà consolidato le sue esperienze nel preparare in modo autonomo un
argomento scelto.
avrà fatto ulteriori esperienze nel proporre e discutere un argomento in
classe.
avrà approfondito il metodo insegnato nel PIL per l’analisi di testi eucologici.
- a livello contenutistico
avrà conosciuto la storia e la problematica specifica delle ADAP.
avrà conosciuto la fondazione ecclesiologica e sociologico-antropologica
della necessità dell’assemblea domenicale.
avrà conosciuto la bibliografia fondamentale riguardante l’argomento.
avrà conosciuto il Directorium de celebrationibus dominicalibus absente
presbytero del 2/6/1988
saprà valutare le realtà pastorali e le possibilità celebrative contenute nei
rispettivi libri liturgici rispettivamente nelle direttive delle conferenze episcopali delle chiese di provenienza dei partecipanti al seminario.
Argomenti:
Introduzione e bibliografia.
Assemblee domenicali in assenza del presbitero nella storia della Chiesa
La necessità dell’assemblea domenicale e dell’eucaristia.
Il raduno umano e l’assemblea liturgica.
I documenti ufficiali della Chisa: SC 35.4, Inter Oecumenici 37-39, Liturgicae instaurationes 6
La terminologia: il laico “moderatore” dell’assemblea.
La necessità ecclesiologica della delega ufficiale
2. Il Directorium de celebrationibus dominicalibus absente presbytero del
PIL
350
PIL
2/6/1988
3. Presentazione e studio dettagliato delle norme/direttive e degli aiuti/libri
liturgici delle Chiese locali/diocesi di provenienza dei partecipanti.
Modalità di svolgimento:
3 lezioni magistrali del professore di una durata di 90 min. ciascuna, per
introdurre all’argomento (approccio storico, teologico e sociologico alla realtà e
necessità dell’assemblea). Poi uno dei partecipanti presenta la storia e il contenuto
del Direttorio de celebrationibus dominicalibus absente presbytero del 2/6/1988.
Gli altri partecipanti presenteranno successivamente le norme/direttive e gli aiuti/libri liturgici della propria chiesa locale/diocesi e li discuteranno criticamente
in classe. Ogni seduta del seminario sarà verbalizzata da parte di uno studente.
Le relazioni hanno una durata di 30 min. circa. Prima di iniziare la sua relazione, lo studente distribuisce lo schema della stessa e la bibliografia usata.
Alla relazione segue una discussione tra i partecipanti sotto la guida del relatore.
Con l’aiuto del professore si cercherà di migliorare la bibliografia e lo schema
che sarà lo schema generale dell’elaborato finale. Le sedute saranno affiancato
dalla stesura di un verbale di cui è responsabile uno studente a turno e che sarà
distribuito a tutti i partecipanti. Materiale aggiuntivo utile per l’approfondimento,
la discussione e lo studio privato (schemi, riassunti e indicazioni bibliografiche)
sarà messo a disposizione sul sito internet del seminario: www.tymister.eu
Modalità di verifica
La prova di accertamento è orale e scritta e si svolge in tre parti.
1. Una relazione in classe che tratta l’argomento scelto di una durata di 30
minuti. (20%)
2. Stesura di un verbale (in italiano) che è da consegnare all’inizio della seduta che segue quella che è stata verbalizzata. (5%)
3. Stesura di un elaborato scritto di 15-20 pagine di testo sull’argomento della
propria relazione. Questo elaborato è da consegnare prima della fine del semestre
(fino al 29 maggio) e dovrà essere composto di frontespizio, indice, elenco delle
sigle e delle abbreviazioni, corpo del testo con le note, conclusione finale e bibliografia di tutte le opere usate e consultate. E’ richiesta una coerenza assoluta nella
metodologia. L’elaborato deve essere rilegato in modo appropriato e può essere
scritto in una delle seguenti lingue: italiano, latino, inglese, tedesco, francese,
spagnolo o croato. (75%)
Bibliografia: M. Brulin, «Assemblées dominicales en l’absence de prêtre»,
LMD 130 (1977) 80-113; J. Dallen, The Dilemma of Priestless Sundays, Chicago 1994; A. Nocent, «Assemblea domenicale in assenza del sacerdote», in
Scientia Liturgica 3, ed. A. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 329-333; D.
Sartore, «Assemblee senza presbitero», in Liturgia, ed. D. Sartore – A. M.
Triacca – C. Cibien, Torino 2001, 171-178; G. Savourin, ‹‹Assemblées domi-
nicales en l’absence de prêtre: le directoire de la Congrégation pour le Culte
Divin››, LMD 175 (1988) 101-109.
351
94482 La teologia sacramentaria di Ambrogio di Milano: testi scelti 3 ECTS
M. Skeb
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• conosce linguaggio, posizioni, intenzioni e rilevanza liturgica del
“De sacramentis” e del “De mysteriis” ed è in grado di decifrare
le allegorie sacramentarie centrali di Ambrogio
• analizza un testo scelto (del “De sacramentis” oppure del “De
mysteriis”) dal punto di vista storico-liturgico, linguistico e teologico.
Argomenti:
I. Introduzione
II. La problematica del linguaggio allegorico nella teologica sacramentaria/liturgica di Ambrogio
III. Elaborati di studenti su testi scelti dal
A) “De sacramentis”
B) “De mysteriis”
Modalità di svolgimento: Due lezioni frontali iniziali del docente.
Ogni studente sceglie un testo di Ambrogio sul quale elabora un’interpretazione dettagliata che presenta in aula. Ogni presentazione
viene completata da una discussione. La partecipazione al seminario
presuppone da parte dello studente una seria conoscenza del latino
che permette un uso critico e autonomo delle traduzioni nelle lingue
moderne.
Modalità di verifica: Relazioni in classe ed elaborati scritti che interpretano passi diversi del “De sacramentis” e del “De mysteriis”
Bibliografia: H. Caprioli, Battesimo e confermazione. Studio storico
sulla liturgia e catechesi di S. Ambrogio, Varese 1977; C. Jacob, «Arkandisziplin», Allegorese, Mystagogie. Ein neuer Zugang zur Theologie des
Ambrosius von Mailand, Frankfurt am Main 1990; H.M. Riley, Christian
initiation. A comparative study of the interpretation of the baptismal liturgy in the mystagogical writings of Cyril of Jerusalem, John Chrysostom, Theodore of Mopsuestia and Ambrose of Milan, Washington 1974;
H. Savon, Ambroise de Milan, Paris 1997; J. Schmitz, Gottesdienst im
altchristlichen Mailand, Köln-Bonn 1975.
PIL
352
95565 La terza edizione tipica del Messale Romano M. Barba
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Dovrà avere maggiore consapevolezza delle novità presenti nella terza edizione tipica del Messale Romano.
• Dovrà conoscere quali sono i motivi teologici sottesi alle novità e far
scaturire dall’analisi dei testi i contenuti teologici pastorali e spirituali.
Argomenti: 1. Breve sintesi storica della terza edizione tipica. 2. Presentazione delle novità rituali e testuali. 3. Approfondimento di alcuni elementi
significativi.
Modalità di svolgimento: Si presenteranno le diverse tematiche sopra
elencate con una esposizione che sia densa e stimolante alla ricerca. Il
metodo sarà analitico-sintentico.
Modalità di verifica: Si propone una presentazione orale dei sigoli studenti agli altri componenti del seminario. Alla fine del corso ognuno presenterà un elaborato scientifico.
Bibliografia: M. Barba, Il Messale Romano: tradizione e progresso nella
terza edizione tipica, Città del Vaticano 2004 (=Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, 34). Fascicolo n. 4 di Rivista Liturgica 90 (2003) 491-680.
PIL
353
II CICLO - LICENZA
ORARIO DELLE LEZIONI 2015-2016
1° semestre
Ore
5 ottobre
6 ottobre
7 ottobre
8 ottobre
1° 94002
De Zan
08.30- 10.05
2° 95033
Midili
10.15-11.50
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018
Orsola
15.30-17.05
94103 Bonomo
94189 Gunter
94160
Piqué
Ore
12 ottobre
13 ottobre
14 ottobre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
2° 95026 *
Viola
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
2° 95033
Midili
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018
Orsola
94175 Simón
94190 Flores
94103 Bonomo
94189 Gunter
94160 Piqué
17.15-18.50
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
94160
Piqué
17.15-18.50
15.30-17.05
9 ottobre
94128
Barba
75101
Scanu (TDS)
95115
Gioia
15 ottobre
16 ottobre
1° 94002
De Zan
94160 Piqué
95026 - Prof. Viola*: 18 /11/ 2015: 15.30 -18.50 (4 ore) - 19/11/2015: 8.30 -11.50 (4 ore)
02/12/2015: 15.30 -18.50 (4 ore) - 03/12/2015: 8.30 -11.50 (4 ore)
13/01/2016: 15.30 -18.50 (4 ore) - 14/01/2016: 8.30 -11.50 (4 ore)
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
PIL
354
Ore
19 ottobre
20 ottobre
21 ottobre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
2° 95033
Midili
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
15.30-17.05
94128
Barba
94175 Simón
94190 Flores
94103 Bonomo
94189 Gunter
22 ottobre
23 ottobre
1° 94002
De Zan
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
94160 Piqué
Scanu (TDS)
75101
95115
Gioia
Ore
26 ottobre
27 ottobre
28 ottobre
29 ottobre
30 ottobre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
2° 95033
Midili
2° 95034
Zizic
1° 94002
De Zan
2° 95034
Zizic
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
94175 Simón
94190 Flores
94103 Bonomo
94171 Zizic
94189 Gunter
94160 Piqué
Scanu (TDS)
75101
95115
Gioia
94171
Zizic
94160 Piqué
Ore
2 novembre
3 novembre
4 novembre
5 novembre
6 novembre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
2° 95033
Midili
2° 95034
Zizic
1° 94002
De Zan
2° 95034
Zizic
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
94175 Simón
94190 Flores
94103 Bonomo
94171 Zizic
94189 Gunter
94160 Piqué
95115
Gioia
94171
Zizic
94160 Piqué
17.15-18.50
15.30-17.05
17.15-18.50
94128
Barba
94160 Piqué
PIL
15.30-17.05
17.15-18.50
94128
Barba
75101
Scanu (TDS)
355
Ore
9 novembre
10 novembre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
15.30-17.05
17.15-18.50
94128
Barba
75101
Scanu (TDS)
94175 Simón
94190 Flores
11 novembre**
12 novembre
13 novembre
1° 94002
De Zan
1° 94018
Orsola
94103 Bonomo
94189 Gunter
95115
Gioia
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
94160 Piqué
94160 Piqué
** 11 novembre - Dedicazione della Chiesa di S. Anselmo
Ore
16 novembre
17 novembre
18 novembre
19 novembre
20 novembre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
1° 94015
Valli
2° 95033
Midili
1° 94015 Valli
2° 95026 VIOLA
1° 94002
De Zan
2° 95034
Zizic
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018 Orsola
2° 95026 VIOLA
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
15.30-17.05
94128
Barba
94175 Simón
94190 Flores
2° 95026 VIOLA
94103 Bonomo
94171 Zizic
94189 Gunter
95173 Marini
97306 Yong
75101
95115 Gioia
2° 95026 VIOLA
94171 Zizic
95173 Marini
97306 Yong
Ore
23 novembre
24 novembre
25 novembre
26 novembre
27 novembre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
1° 94015
Valli
2° 95033
Midili
1° 94015
Valli
2° 95034
Zizic
1° 94002
De Zan
2° 95034
Zizic
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
15.30-17.05
94128
Barba
94175 Simón
94190 Flores
94103 Bonomo
94171 Zizic
94189 Gunter
95173 Marini
97306 Yong
75101
95115
Gioia
94171
Zizic
95173 Marini
97306 Yong
17.15-18.50
17.15-18.50
Scanu (TDS)
Scanu (TDS)
PIL
356
Ore
30 novembre
1 dicembre
2 dicembre
3 dicembre
4 dicembre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
1° 94015
Valli
2° 95033
Midili
1° 94015 Valli
2° 95026 VIOLA
1° 94002
De Zan
2° 95034
Zizic
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018 Orsola
2° 95026 VIOLA
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
15.30-17.05
94128
Barba
94175 Simón
94190 Flores
2° 95026 VIOLA
94103 Bonomo
94171 Zizic
94189 Gunter
Scanu (TDS)
75101
95115
Gioia
Ore
7 dicembre
8 dicembre
08.30- 10.05
17.15-18.50
9 dicembre
10 dicembre
11 dicembre
1° 94016
Nin
1° 94015
Valli
2° 95033
Midili
1° 94015
Valli
2° 95034
Zizic
1° 94002
De Zan
2° 95034
Zizic
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
15.30-17.05
94128
Barba
94103 Bonomo
94171 Zizic
94189 Gunter
95173
Marini
94171
Zizic
95173
Marini
17.15-18.50
PIL
2° 95026 VIOLA
94171 Zizic
SIMPOSIO SC
PIL CAL APL
CLV
75101
Scanu (TDS)
Ore
14 dicembre
15 dicembre
16 dicembre *
17 dicembre
18 dicembre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
1° 94015
Valli
2° 95033
Midili
1° 94015
Valli
2° 95034
Zizic
1° 94002
De Zan
2° 95034
Zizic
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
15.30-17.05
94128
Barba
94175 Simón
94190 Flores
94103 Bonomo
94189 Gunter
95173
Marini
75101
95115
Gioia
17.15-18.50
Scanu (TDS)
* 16 dicembre Ateneo Vespri (18.15)
95173
Marini
357
Ore
21 dicembre
22 dicembre
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
15.30-17.05
94128
Barba
94175 Simón
94190 Flores
Scanu (TDS)
75101
95115
Gioia
4 gennaio
5 gennaio
17.15-18.50
Ore
6 gennaio
7 gennaio
8 gennaio
08.30- 10.05
1° 94015
Valli
1° 94002
De Zan
10.15-11.50
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
15.30-17.05
95173
Marini
17.15-18.50
95173
Marini
Ore
11 gennaio
12 gennaio
13 gennaio
14 gennaio
15 gennaio
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017
Pecklers
2° 95001
Flores
1° 94015
Valli
2° 95033
Midili
1° 94015 Valli
2° 95026 VIOLA
1° 94002
De Zan
10.15-11.50
1° 94010
Folsom
2° 95010
Tymister
1° 94001
Skeb
2° 95036
Sarr
1° 94018 Orsola
2° 95026 VIOLA
1° 94021
De Zan
95558
Pro-Seminario
15.30-17.05
94128
Barba
94175 Simón
94190 Flores
2° 95026 VIOLA
94103 Bonomo
94189 Gunter
95173
Marini
75101
95115
Gioia
2° 95026 VIOLA
95173
Marini
17.15-18.50
Scanu (TDS)
PIL
358
PIL
Ore
18 gennaio
19 gennaio
20 gennaio
21 gennaio
22 gennaio
08.30- 10.05
1° 94016
Nin
1° 94017 Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94015 Valli
2° 95033 Midili
1° 94015 Valli
1° 94002 De Zan
10.15-11.50
1° 94010 Folsom
2° 95010 Tymister
1° 94001 Skeb
2° 95036 Sarr
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558
Pro-Seminario
15.30-17.05
94128 Barba
94175 Simón
94190 Flores
94103 Bonomo
94189 Gunter
17.15-18.50
75101
Scanu (TDS)
95115 Gioia
359
II CICLO - LICENZA
ORARIO DELLE LEZIONI 2015-2016
2° semestre
Ore
15 febbraio
16 febbraio
17 febbraio
18 febbraio
19 febbraio
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
10.15-11.50
94196 Quartier
94198
Monteiro
94196
Quartier
94196
Quartier
94198
Monteiro
15.30-17.05
94157
Maggiani
94194
Militello
94195 Gunter
94194 Militello
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
94194 Militello
95205 Muron
17.15-18.50
94156 Tymister
94192 Rubio
94192 Rubio
94178 Sarr
94193 Gioia
94192
Rubio
Ore
22 febbraio
23 febbraio
24 febbraio
25 febbraio
26 febbraio
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
10.15-11.50
94197
Krause
94198
Monteiro
95029
Gunter
94197
Krause
94198
Monteiro
1° 94018
Orsola
1° 94109
De Zan
15.30-17.05
94157
Maggiani
94194
Militello
94195 Gunter
94194 Militello
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
94194 Militello
95205 Muron
01124
L. Simon
94176
Cescon
94159
Maggioni
17.15-18.50
94156
Tymister
94192
Rubio
94192 Rubio
94178 Sarr
94193 Gioia
94192
Rubio
94176
Cescon
94159
Maggioni
1° 94109
De Zan
MASTERCLASS
BRZEZINSKI
01124
L. Simon
94176
Cescon
WS
Brzerinski
94176
Cescon
1° 94021
De Zan
94159
Maggioni
WS
Quartier
94159
Maggioni
PIL
360
PIL
Ore
29 febbraio
1 marzo
2 marzo
3 marzo
4 marzo
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
10.15-11.50
94197
Krause
94198
Monteiro
95029
Gunter
94197
Krause
94198
Monteiro
1° 94018
Orsola
1° 94109
De Zan
15.30-17.05
94157
Maggiani
94194
Militello
94195 Gunter
94194 Militello
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
94194 Militello
95205 Muron
01124
L. Simon
94176
Cescon
94159
Maggioni
17.15-18.50
94156
Tymister
94192
Rubio
94192 Rubio
94178 Sarr
94193 Gioia
94192
Rubio
94176
Cescon
94159
Maggioni
Ore
7 marzo
8 marzo
9 marzo
11 marzo
11 marzo
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
10.15-11.50
94197
Krause
94198
Monteiro
95029
Gunter
94197
Krause
94198
Monteiro
1° 94018
Orsola
1° 94109
De Zan
15.30-17.05
94157
Maggiani
94194
Militello
94195 Gunter
94194 Militello
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
94194 Militello
95205 Muron
01124
L. Simon
94176
Cescon
94159
Maggioni
17.15-18.50
94156
Tymister
94192
Rubio
94192 Rubio
94178 Sarr
94193 Gioia
94192
Rubio
94176
Cescon
94159
Maggioni
Ore
14 marzo
15 marzo
16 marzo
17 marzo
18 marzo
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
10.15-11.50
94198
Monteiro
95029
Gunter
94198
Monteiro
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
15.30-17.05
94157
Maggiani
94195 Gunter
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
95205 Muroni
01124
L. Simon
94176
Cescon
94159
Maggioni
17.15-18.50
94156
Tymister
94178 Sarr
94193 Gioia
94176
Cescon
94159
Maggioni
361
Ore
4 aprile
5 aprile
6 aprile
7 aprile
8 aprile
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
01124
L. Simon
94176
Cescon
94159
Maggioni
94176
Cescon
94159
Maggioni
95029
Gunter
10.15-11.50
15.30-17.05
94157
Maggiani
94195 Gunter
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
95205 Muroni
17.15-18.50
94156
Tymister
94178 Sarr
94193 Gioia
Ore
11 aprile
12 aprile
13 aprile
14 aprile
15 aprile
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
95029
Gunter
10.15-11.50
15.30-17.05
94157
Maggiani
94195 Gunter
95196 Nin
94170 Mc Carthy
17.15-18.50
94156
Tymister
94178 Sarr
94193 Gioia
1° 94018
Orsola
94482 Skeb
94203 Bonomo
95205 Muroni
01124
L. Simon
94176
Cescon
PIL
Ore
18 aprile
19 aprile
20 aprile
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
21 aprile *
1° 94109
De Zan
95029
Gunter
10.15-11.50
15.30-17.05
94157
Maggiani
94195 Gunter
95196 Nin
94170 Mc Carthy
17.15-18.50
94156
Tymister
94178 Sarr
94193 Gioia
* 21 aprile - Festa di S. Anselmo
94482 Skeb
94203 Bonomo
95205 Muroni
22 aprile
S. ANSELMO
362
Ore
25 aprile *
26 aprile
27 aprile
28 aprile
29 aprile
08.30- 10.05
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
10.15-11.50
95029
Gunter
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
15.30-17.05
94195 Gunter
95196 Nin
94170 Mc Carthy
17.15-18.50
94178 Sarr
94193 Gioia
94482 Skeb
94203 Bonomo
95205 Muroni
01124
L. Simon
* 25 aprile - Anniversario della Liberazione
Ore
2 maggio
3 maggio
4 maggio
5 maggio
6 maggio
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95029
Gunter
10.15-11.50
15.30-17.05
94157
Maggiani
94195 Gunter
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
95205 Muroni
01124
L. Simon
17.15-18.50
94156
Tymister
94178 Sarr
94193 Gioia
94180
Ferrer
94180
Ferrer
Ore
9 maggio
10 maggio
11 maggio
12 maggio
13 maggio
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
94180
Ferrer
PIL
95029
Gunter
10.15-11.50
15.30-17.05
94157
Maggiani
94195 Gunter
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
95205 Muroni
01124
L. Simon
17.15-18.50
94156
Tymister
94178 Sarr
94193 Gioia
94180
Ferrer
94180
Ferrer
94180
Ferrer
363
Ore
16 maggio
17 maggio
18 maggio
19 maggio
20 maggio
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95029
Gunter
10.15-11.50
15.30-17.05
94157
Maggiani
94195 Gunter
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
95205 Muroni
01124
L. Simon
17.15-18.50
94156
Tymister
94178 Sarr
94193 Gioia
94180
Ferrer
94180
Ferrer
Ore
23 maggio
24 maggio
25 maggio
26 maggio
27 maggio
08.30- 10.05
95007
Midili
95004
Flores
95008
Driscoll
95030
Nin
1° 94109
De Zan
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95029
Gunter
10.15-11.50
15.30-17.05
94157
Maggiani
94195 Gunter
95196 Nin
94170 Mc Carthy
94482 Skeb
94203 Bonomo
95205 Muroni
01124
L. Simon
17.15-18.50
94156
Tymister
94178 Sarr
94193 Gioia
94180
Ferrer
94180
Ferrer
94180
Ferrer
94180
Ferrer
PIL
III CICLO
DOTTORATO
DOTTORATO
367
CORSI PER L’ANNO ACCADEMICO 2015-2016
1º semestre
96004 L’estetica letteraria e i testi liturgici (giovedì ore 15,30-17,00)
3 ECTS
R. De Zan
2° semestre
Due corsi a scelta in accordo con il Preside.
PIL
ARCHITETTURA
E ARTI PER LA
LITURGIA
Patrocinato da
ARCHITETTURA E ARTI PER LA LITURGIA
371
MASTER UNIVERSITARIO
Il Master in “Architettura e arti per la liturgia” non si propone di insegnare
“come si fa” una chiesa, poiché le scelte progettuali discendono dalla genialità
unica e irripetibile di cui ciascuno dispone grazie alla propria sensibilità e alla
specifica preparazione universitaria necessariamente già acquisita. L’attenzione dell’intero programma biennale è invece rivolta a comprendere il “cos’è”
una chiesa, ovvero come si struttura simbolicamente e funzionalmente un
edificio cultuale. Si tratta di un “cos’è” esplicitato da una costituzione ecclesiologica e, a differenza del “come si fa”, non è sottoposto ad alcuna libertà
progettuale, tantomeno liturgica.
Di conseguenza, il Pontificio Istituto Liturgico del Sant’Anselmo si pone
l’obiettivo di fornire ai progettisti una puntuale qualificazione in ambito liturgico, al servizio del quale l’architettura e le arti pongono la loro strumentazione, e non viceversa; in tal senso, quel “per” contenuto nel titolo diventa quanto
mai emblematico..
1. Strutturazione didattica
Il Master in “Architettura e arti per la liturgia” è biennale. In particolare,
il biennio prevede:
· un’annualità avente per riferimento l’Architettura;
· un’annualità avente per riferimento le Arti.
Le due annualità si alternano e non sono propedeutiche. Pertanto, non esistono un “primo” e un “secondo” anno, ma è possibile iniziare la frequentazione indifferentemente con “Architettura” o con “Arti”.
Ogni annualità si suddivide in:
CORSO ORDINARIO, il cui programma si compone di 8 (otto) moduli
fondamentali (corrispondenti a 8 materie). Ogni modulo si sviluppa in 3 (tre)
lezioni, ciascuna delle quali ha la durata di 3 ore accademiche, per un totale di
24 lezioni e 72 ore accademiche annuali.
CORSO INTEGRATIVO, il cui programma si compone di 11 (undici) lezioni da 2 ore accademiche l’una, per un totale di 22 ore accademiche annuali,
aventi il fine di integrare e approfondire il Corso Ordinario.
Il Corso Integrativo è facoltativo, pertanto richiede un’iscrizione a parte
(vedi 3.5).
2. Ammissioni
Al Master di “Architettura e arti per la Liturgia” possono iscriversi:
- Laureati, laureandi e diplomati (laurea breve) in Architettura;
- Laureati, laureandi e diplomati (laurea breve) in Ingegneria (Civile,
Edile, Architettura);
- Diplomati in Accademia di Belle Arti
- Laureati presso altre facoltà o scuole attinenti, ma solo previa valuta-
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372
PIL
zione e autorizzazione del Responsabile del Master;
- Religiosi che ricoprono, o intendono ricoprire, incarichi istituzionali
di consulenza e committenza per la progettazione di chiese.
Chiunque altro si trovi in posizione diversa da quanto sopra potrà comunque iscriversi:
- Al Corso Ordinario in qualità di “uditore”;
- al solo Corso Integrativo, per il quale non è richiesto titolo di studio
specifico.
3. Iscrizioni
Non è obbligatoria l’iscrizione all’intero biennio. È pertanto possibile iscriversi:
- alla singola annualità;
- a uno o più singoli moduli di ciascuna annualità;
-
al solo Corso Integrativo.
Le iscrizioni possono essere inoltrate on-line a partire dal 1 luglio 2015,
collegandosi al sito www.anselmianum.com (seguire il percorso: segreteria –
passi per l’iscrizione – studente ordinario – ecc.), oppure effettuate recandosi
personalmente in Segreteria Generale a partire dal 21 settembre 2015, dal lunedì al venerdì con orario 9,00 – 12,00 e il pomeriggio di martedì e giovedì
(15,15 – 17,15).
Entrambe le soluzioni richiedono la seguente documentazione:
a) scheda d’iscrizione;
b) una foto-tessera in formato jpeg;
c) piano di studio;
d) fotocopia di un documento di riconoscimento con validità in corso;
e) copia autenticata del titolo di studio, o certificato sostitutivo;
In particolare, si richiede che la scheda d’iscrizione (3.a) sia compilata con
chiarezza in tutte le sue parti, sia per evitare la sua invalidazione, sia perché
i dati esatti saranno poi necessari per comunicazioni all’iscritto, emissioni
certificati, ecc.
Per l’iscrizione alla seconda annualità del biennio è necessaria la sola scheda (3.a), e il piano di studio (3.c).
Non è previsto alcun limite minimo e massimo di iscrizioni, né un termine
ultimo di scadenza. Pertanto, è possibile iscriversi anche il giorno della prima
lezione. Se invece l’iscrizione avviene ad anno accademico già avviato, si
hanno a disposizione le seguenti due opzioni:
iscriversi ugualmente all’intera annualità, e le lezioni perdute saranno conteggiate come assenze (vedi punto 6);
iscriversi solo ai rimanenti moduli dell’anno accademico in corso, per poi
recuperare quelli perduti con apposita iscrizione nell’anno accademico successivo al biennio frequentato.
Previa autorizzazione del Responsabile del Master, è ammesso frequentare una sola lezione senza essere ancora iscritti.
373
Il Master ha i seguenti costi:
ogni annualità (8 moduli)
euro 1.306,00
un singolo modulo
euro 168,00
Iscritti alle Facoltà dell’Ateneo
euro 778,00
il rilascio del Diploma
euro 254,00
Corso Integrativo
euro 130,00
Una volta completate le procedure d’iscrizione, l’iscritto riceverà tramite
e-mail la richiesta di pagamento tramite bollettino MAV (pagamento Mediante Avviso). A pagamento effettuato, è necessario conservare una copia della
ricevuta di pagamento.
Il MAV prevede automaticamente l’emissione di due bollettini corrispondenti alla seguente rateizzazione della quota annuale (vedi i suddetti punti 3.1
e 3.3):
- il 50% all’atto dell’iscrizione;
- il rimanente 50% entro e non oltre l’inizio del secondo semestre, ovvero la prima lezione di febbraio.
È possibile frequentare l’intero biennio anche iscrivendosi a due annualità
non consecutive, fermo restando quanto segue:
- devono essere obbligatoriamente l’una di “Architettura” e l’altra di
“Arti”. Per la validità del biennio, non è ammesso frequentare due annualità
con la stessa tematica;
- l’iscrizione alla seconda annualità deve avvenire entro e non oltre i 3
anni dalla data della prima iscrizione. In caso contrario si entra nella posizione di “fuori corso”
Coloro che vanno “fuori corso” devono concordare con il Responsabile
del Master il seguente programma:
a) iscriversi regolarmente alla seconda annualità;
b) ripetere interamente la prima annualità, senza iscrizione supplementare.
4. Ritiro
In caso di ritiro dal Master, è obbligatorio darne comunicazione scritta alla
Segreteria Generale.
In mancanza di detta comunicazione, l’iscritto risulterà “assente” e in “po-
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374
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sizione amministrativa irregolare”, esponendosi così alle conseguenti penalità
previste.
Con la stessa comunicazione è possibile chiedere il rimborso della tassa
d’iscrizione già versata, che sarà esaudita secondo le seguenti modalità:
a) si rimborsa la prima rata decurtata del corrispondente valore per le
lezioni già effettuate alla data della richiesta, indipendentemente dalle eventuali assenze fatte dal richiedente;
b) la prima rata non è più rimborsabile dopo i primi due moduli in calendario, cioè dalla settima lezione in poi;
c) si rimborsa la seconda rata decurtata del corrispondente valore per
le lezioni già effettuate dal 1° febbraio alla data della richiesta, indipendentemente dalle eventuali assenze fatte dal richiedente;
d) la seconda rata non è più rimborsabile dopo il sesto modulo in calendario, cioè dalla diciannovesima lezione in poi.
Sono escluse dal rimborso:
le iscrizioni ai singoli moduli;
le iscrizioni inoltrate ad anno accademico in corso;
le iscrizioni al Corso Integrativo.
5. Lezioni
Le lezioni si svolgono al giovedì, nella sede del Pontificio Istituto Liturgico, ed hanno inizio entro la prima decade di ottobre per terminare nell’ultima
settimana del maggio successivo.
Il Corso Integrativo è in calendario nel periodo gennaio – aprile.
L’orario delle lezioni è il seguente:
14,45 – 17,00 (tre ore accademiche) per il Corso Ordinario;
17,30 – 19,00 (due ore accademiche) per il Corso Integrativo.
Un’ora accademica corrisponde a 45 minuti.
Si richiede il massimo rispetto del suddetto orario. È bene pertanto essere
presenti in aula con almeno un quarto d’ora di anticipo, onde evitare di incidere negativamente sulla qualità e durata delle lezioni stesse.
È inoltre obbligatorio spegnere i cellulari durante le lezioni.
Il materiale didattico inerente ciascun modulo sarà distribuito tramite
Dropbox. Si consiglia quindi di dotarsi per tempo di tale programma informatico.
6. Frequenza
La frequenza delle lezioni è obbligatoria. In particolare:
a) Sono ammesse assenze per un massimo di 12 ore accademiche in
ciascuna annualità del Corso Ordinario.
b) Indipendentemente da quanto prescritto nel suddetto punto 6.a, non è
possibile assentarsi per più di 3 ore accademiche in ciascun modulo. Assenze
superiori a 3 ore comportano l’annullamento del modulo e l’obbligo a concordare con il Responsabile del Master il suo recupero completo (3 lezioni).
c) Nel Corso Integrativo sono ammesse assenze per un massimo di 4
ore accademiche.
d) Superati i limiti di cui ai punti 6.a e 6.c, le ore in eccedenza devono essere recuperate nell’anno accademico successivo al biennio frequentato.
Tale recupero va concordato con il Responsabile del Master e non comporta
alcuna iscrizione supplementare.
e) Per ciascuna delle 35 lezioni complessive in calendario, è obbligatorio firmare il foglio delle presenze sia all’entrata che all’uscita, avendo cura
di indicare nelle apposite colonne i rispettivi orari, soprattutto nel caso di
entrata in ritardo o di uscita anticipata. In mancanza di una delle due firme, la
presenza sarà annullata, di conseguenza saranno conteggiate le relative ore di
assenza.
7. Titoli
Il Pontificio Istituto Liturgico rilascia agli iscritti i seguenti Titoli:
1. Attestato di Frequenza per uno o più singoli moduli;
2. Attestato di Frequenza per ogni annualità del Corso Ordinario;
3. Attestato di Frequenza per il Corso Integrativo.
4. Diploma del Master universitario di II livello in “Studiis de Architectura Artibusque ad Liturgiam spectantibus”.
Il rilascio dei titoli è strettamente subordinato alla posizione regolare
dell’iscritto (vedi punti 3 e 6); in caso contrario, saranno sospesi in attesa di
regolarizzazione.
8. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli
a) L’iscritto a un singolo modulo consegue il relativo Attestato di Frequenza solo se non c’è stata alcuna ora d’assenza.
b) L’iscritto a due o più singoli moduli (anche non consecutivi) consegue
il relativo Attestato di Frequenza solo se non ha superato 3 ore d’assenza per
ogni modulo..
9. Attestato di frequenza per un’intera annualità
Al termine di ciascun anno accademico, l’iscritto alla singola annualità del
biennio consegue il relativo Attestato di Frequenza solo se:
a) le ore di assenza non hanno superato il limite massimo di 12 (vedi
6.a);
b non vi siano moduli con più di 3 ore d’assenza (vedi 6.b);
c) eventuali assenze eccedenti il limite delle 12 ore siano state “giustifi-
375
PIL
376
cate” da cause straordinarie e certificate.
Tutti coloro che non si trovano nelle suddette tre posizioni avranno l’Attestato di Frequenza “sospeso”, in attesa del necessario recupero (vedi 6.d).
10. Attestato di frequenza per il corso integrativo
Gli iscritti al Corso Integrativo conseguono il relativo Attestato di Frequenza solo se non sono state superate 4 (quattro) ore di assenza, e solo se
dette 4 ore di assenza non riguardano una stessa materia.
11. Diploma di master universitario di ii livello
Il conseguimento del Diploma di Master è facoltativo, ed è riservato ai soli
laureati. Pertanto, non sono ammessi né i laureandi, né i possessori di laurea
breve, né gli “uditori”, i quali possono conseguire solo l’Attestato di Frequenza di cui ai punti 8, 9 e 10.
Tutti gli iscritti ammessi al conseguimento del Diploma devono rispondere
alle seguenti condizioni:
1. essere in possesso di entrambi gli Attestati di Frequenza del biennio
(vedi punti 7.2 e 9);
2. aver superato una prova scritta (vedi punto 12) per ciascuno dei 16
moduli in programma nel biennio;
3. presentare e discutere con esito positivo un elaborato di Tesi finale
(vedi “Norme per la Tesi”).
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12. Prova scritta
La prova scritta (o “tesina”), di cui al punto 11.2, è obbligatoria solo per
coloro che intendono conseguire il Diploma di Master.
La “tesina” non è un esame, ma ha carattere di verifica e consiste in una
relazione che sintetizzi gli argomenti trattati durante le lezioni del modulo in
oggetto. Va redatta liberamente al di fuori della sede e degli orari di lezione,
ovvero come “attività esterna di ricerca”, e deve rispondere alle indicazioni
illustrate in “Norme per la Tesi” comprese tra i punti 6 e 35.
Il testo, al netto di indice, bibliografia, immagini e disegni, non deve essere inferiore alle 15 pagine, e deve essere firmato dall’autore.
Una volta completata, la “tesina” va consegnata al Responsabile del Master, il quale provvederà a valutarla con uno dei voti – giudizi adottati dal
Pontificio Ateneo S. Anselmo.
Potranno essere ripetute sia le prove valutate insufficienti (“non probatus”), sia quelle di cui si desidera migliorare il voto – giudizio.
La media dei 16 voti – giudizi costituisce la base per il voto – giudizio della
Tesi finale.
Chi, dopo aver consegnato e superato le 16 “tesine”, dovesse trovarsi nelle
condizioni di rinunciare alla Tesi finale, e quindi al conseguimento del Diploma, può comunque richiedere l’Attestato di Frequenza con i voti – giudizi delle prove scritte superate. Da questa opzione sono comunque esclusi gli
“uditori”.
377
13. Crediti formativi
L’iscritto che risulta in posizione regolare, ovvero consegue gli Attestati di
cui ai punti 8, 9 e 10, al termine di ogni annualità può richiedere due differenti
tipi di crediti formativi:
1. ECTS (European Credit Transfer System), cioè crediti formativi universitari, nella misura di:
- 20 (venti) per l’intera annualità ordinaria (vedi punto 9);
- 2,5 (due e mezzo) per un singolo modulo (vedi punto 8);
- 5 (cinque) per il Corso Integrativo (vedi punto 10);
- 20 (venti) per il conseguimento del Diploma di Master (vedi punto
11).
2. CFP (Crediti Formativi Professionali) richiesti dagli Ordini provinciali
degli Architetti e degli Ingegneri per la formazione annuale obbligatoria,
nella misura di:
- 12 (dodici) CFP per ogni annualità del Corso Ordinario (vedi punto 9);
- 3 (tre) CFP per il Corso Integrativo (vedi punto 10).
Previa specifica richiesta, i crediti sono certificati sui relativi Attestati di
Frequenza oppure in apposito allegato.
14. Riconoscimenti
Ogni Diplomato del Master universitario di II livello in “Studiis de Architectura Artibusque ad Liturgiam spectantibus” sarà:
segnalato alla Diocesi di appartenenza, tramite lettera ufficiale del Pontificio Ateneo S. Anselmo a firma del Rettore Magnifico e del Preside del P.I.L.
iscritto ad un apposito Albo professionale che il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo provvederà ad inoltrare ai competenti uffici della C.E.I.
Inoltre, ai Diplomati che superano l’esame di Tesi finale con il voto – giudizio “Summa cum Laude” sarà riconosciuta la proposta di pubblicazione per
il proprio elaborato.
14. Informazioni
Per ogni ulteriore informazione rivolgersi al Responsabile del Master:
Arch. Gabriele Orlando
e-mail: [email protected]
cell: 334.321.7131
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ARCHITETTURA E ARTI PER LA LITURGIA 2015-2016
97101 Il luogo di culto nella Bibbia
Prof. Mons. Renato De Zan
8 - 15 - 22 ottobre 2015
97109 I luoghi della celebrazione
Prof. Silvano Maggiani OSM
5 - 12 - 19 novembre 2015
Simposio di Liturgia
3 dicembre 2015
97104 Chiesa mistero e chiesa edificio
Prof. D. Pietro Angelo Muroni
10 - 17 dicembre 2015
97114 Comunicazione e chiesa edificio
Prof. D. Bruno Cescon
7 - 14 - 21 gennaio 2016
97113 Simbolismo dell’edificio ecclesiale
Prof. Arch. Bartolomeo Azzaro
4 - 11 - 18 febbraio 2016
PIL
97112 Architettura monastica
Prof. Eduardo López-Tello García OSB
3 - 10 - 17 marzo 2016
97115 La luce per la liturgia
Prof. Mons. Fabrizio Capanni
7 aprile 2016
Prof. Arch. Giorgio Della Longa
14 - 21 aprile 2016
97116 Dalla Parola alla composizione
S.E.R. Mons. Carlos Azevedo
5 maggio 2016
S.Em. Card. Gianfranco Ravasi
12 maggio 2016
Prof. Mons. Pierangelo Sequeri
19 maggio 2016
97120 CORSO INTEGRATIVO 2016 - Architettura
(ore 17.30 - 19.00)
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Metodologia
Prof. D. Pietro Angelo Muroni
7 gennaio 2016
Il tempio biblico
Prof. Mons. Renato De Zan
14 - 21 gennaio 2016
Liturgia e architettura bizantina
Prof. Stefano Parenti
4 - 11 febbraio 2016
Storia, Arte e Liturgia
Prof. Mariano Apa
18 febbraio 2016
I luoghi della musica liturgica
Prof. Jordi-A. Piqué i Collado OSB
3 - 10 marzo 2016
Giornata di studio: Hans van der Laan
17 marzo 2016
Arredi liturgico
Prof. Mons. Melchor Sanchez De Toca
7 - 14 aprile 2016
PIL
MUSICA
LITURGICA
Patrocinato dal
In collaborazione con
PONTIFICIO
ISTITUTO
DI MUSICA
SACRA
MUSICA LITURGICA
383
MASTER UNIVERSITARIO
Il Master universitario di II livello ha come obiettivo la formazione di musicisti professionisti, di curatori della musica liturgica e di studenti di musica,
mirando alla qualificazione in ambito liturgico e riguardo all’arte musicale
(storico-musicologico-analitico-teologica).
Uno studio approfondito della specifica competenza dei musicisti (cantori, strumentisti, direttori di coro, organisti, cerimonieri, programmatori di
concerti, studiosi della musicologia, docenti di arte) volto a comprendere e
analizzare il “ministero liturgico” della musica con una conoscenza che permetta di eseguire professionalmente, con competenza e dignità i tesori della
musica sacra.
1. Strutturazione didattica
Il Master in “Musica Liturgica” è strutturato in un biennio, le cui due annualità non sono propedeutiche. Ciascuna di esse si compone di sette (7) moduli, più due conferenze, per un totale di 84 ore accademiche distribuite in 27
giorni di lezioni.
Le lezioni si svolgono di giovedì, con orario 15.00 – 18.00 (corrispondente
a 4 ore accademiche), nella sede del Pontificio Ateneo S. Anselmo.
2. Iscrizioni
Possono iscriversi:
- Diplomati/laureati in musica
- Organisti, Maestri di cappella, direttori, strumentisti, coristi
- Diplomati in storia, musicologia, arte
- Laureati in Sacra Liturgia
- Laureati in Musica Sacra
- Responsabili delle sezioni di musica sacra delle diocesi
- Docenti di musica
- Curatori di musica
- Chiunque altro si trovi in posizione diversa potrà comunque iscriversi
in qualità di “uditore”.
È possibile iscriversi:
- alle due annualità del biennio, anche non consecutivamente;
- a una sola annualità;
- ad uno o più singoli moduli.
Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria Generale dell’Ateneo a partire
dal 21 settembre 2015, presentando la seguente documentazione:
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384
a) apposita scheda d’iscrizione, debitamente compilata in ogni sua parte,
pena la sua invalidazione;
b) una foto formato tessera;
c) fotocopia di un documento di riconoscimento con validità in corso;
d) copia autenticata del titolo di studio;
Per l’iscrizione al secondo anno del biennio è richiesta la sola scheda, di
cui al punto a.
Non è previsto alcun limite minimo e massimo di iscrizioni, né un termine
ultimo. Pertanto, è possibile iscriversi anche a Corso già avviato.
Il master ha i seguenti costi:
ogni annualità (9 moduli)
euro 1.306,00
un singolo modulo
euro 168,00
Iscritti alle Facoltà dell’Ateneo
euro 778,00
il rilascio del Diploma
euro 254,00
La tassa accademica è generata automaticamente alla conclusione delle procedure d’iscrizione all’anno accademico e il relativo bollettino MAV (pagamento Mediante AVviso) è inviato per email allo studente. A tal proposito è essenziale che lo studente fornisca un indirizzo email. A pagamento effettuato, lo
studente conserverà una copia della ricevuta di pagamento.
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3. Borse di Studio
Per l’anno accademico in corso sono previste le assegnazioni di borse di
studio, ciascuna, destinate all’incentivazione e alla razionalizzazione della frequenza universitaria degli studenti del master, capaci e meritevoli.
Le borse saranno conferite sulla base del merito e della necessità, a studenti
e studentesse che ritireranno i documenti per la richiesta dettagliata presso
l’Ufficio del Rettorato.
4. Frequenza
La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Sono ammesse assenze per un
massimo di 16 ore accademiche in ciascuna delle due annualità.
Nel caso tale limite dovesse essere superato, le ore in eccedenza devono essere recuperate nell’anno accademico successivo al biennio frequentato.
Tale recupero va concordato con il Preside del PIL e non comporta alcuna
iscrizione supplementare.
In ciascuna lezione è obbligatorio firmare il foglio delle presenze sia
all’entrata che all’uscita, avendo cura di indicare nelle apposite colonne i rispettivi orari, soprattutto nel caso di entrata in ritardo o di uscita anticipata. In
mancanza di una delle due firme, la presenza sarà annullata, di conseguenza
saranno conteggiate 4 ore di assenza.
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5. Titoli
Il Pontificio Istituto Liturgico rilascia agli iscritti uno dei seguenti titoli:
1. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli;
2. Attestato di frequenza per ogni annualità;
3. Diploma del Master universitario di II livello in Studiis de Musica ad
Liturgiam spectante titolo di musica liturgica.
6 Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli
L’iscritto a un singolo modulo consegue il relativo attestato di frequenza
solo se non c’è stata alcuna ora d’assenza.
L’iscritto a più singoli moduli consegue il relativo attestato di frequenza
solo se non ha superato il numero complessivo di ore d’assenza già concordato
con il Preside del PIL. In ogni caso, non è possibile superare 4 ore d’assenza
per ogni modulo.
7. Attestato di frequenza per un’intera annualità
Al termine di ciascun anno accademico, l’iscritto al biennio o alla singola
annualità consegue il relativo attestato di frequenza solo se le ore di assenza
non hanno superato il limite massimo di 16, ad eccezione di eventuali giustificazioni concesse dal Preside del PIL, e solo in presenza di cause straordinarie.
Tutti coloro che avranno superato detto limite, e mancano di giustificazione,
avranno l’attestato di frequenza “sospeso”, in attesa del necessario recupero
di cui al punto 4.
8. Diploma di master universitario ii livello
Al conseguimento del Diploma non sono ammessi gli “uditori”. Di conseguenza, essi possono conseguire dal PIL solo l’attestato di frequenza, di cui
ai punti 5 e 6.
Tutti gli altri iscritti che intendono conseguire il Diploma, di cui al punto
6.3, devono rispondere alle seguenti condizioni:
1. essere in possesso di entrambi gli attestati di frequenza del biennio;
2. aver superato una prova scritta per ciascuno dei 14 moduli in programma;
3. presentare e discutere con esito positivo un elaborato di tesi finale.
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9. Prova scritta
La prova scritta, di cui al punto 8.2, non è un esame, ma ha carattere di
verifica e consiste in una relazione che sintetizzi gli argomenti trattati durante
le lezioni del modulo in oggetto.
Tale relazione va redatta liberamente al di fuori della sede e degli orari di
lezione, ovvero come “attività esterna di ricerca”, e deve rispondere alle indicazioni per le quali si rimanda alle “Norme di Tesi”.
Una volta completata, la relazione va consegnata al Preside del PIL, il quale provvederà a valutarla attraverso una scheda contenente le osservazioni di
merito e di demerito, ovvero delle migliorie da apportare, nonché uno dei voti
– giudizi adottati dal Pontificio Ateneo S. Anselmo.
Potranno essere ripetute sia le relazioni valutate “non probatus” (insufficienti), sia quelle di cui si desidera migliorare il voto - giudizio.
Chi, dopo aver consegnato e superato i 16 elaborati, dovesse trovarsi nelle
condizioni di rinunciare alla tesi finale, e quindi al conseguimento del diploma, può comunque richiedere l’attestato di frequenza con i voti – giudizi delle
prove scritte superate. Da questa opzione sono comunque esclusi gli “uditori”.
10. Tesi finale
Si accede alla tesi finale seguendo le indicazioni illustrate nel regolamento
“Norme per la Tesi”. In particolare, si inoltra domanda scritta da presentare in
Segreteria Generale, corredata dalla seguente documentazione:
- apposito modulo di “Richiesta Tesi”, firmata dal moderatore;
- i due attestati di frequenza (di cui al punto 8.1);
- tre copie cartacee dell’elaborato di tesi, firmate dal moderatore;
- una copia dell’elaborato di tesi in versione .pdf, da consegnare alla
Segreteria del Preside.
L’elaborato finale segue il medesimo iter di una qualsiasi altra tesi universitaria, sia nella preparazione che nello svolgimento, e va discussa davanti ad
una commissione che si riunisce appositamente, ovvero senza alcun calendario prestabilito.
Al termine della seduta di tesi, la stessa commissione attribuisce un voto
- giudizio finale che avrà come base la media dei voti - giudizi ottenuti nelle
16 relazioni.
In caso di esito negativo, la tesi dovrà essere ripetuta.
In caso di esito positivo, il voto - giudizio finale non compare sul diploma,
ma viene certificato in un apposito documento da ritirare in Segreteria Generale, o ricevere a mezzo posta, nei giorni successivi al conseguimento.
11. Crediti formativi
Gli iscritti aventi posizione regolare, rispetto ai suddetti dieci punti, con-
seguono ECTS (European Credit Transfer System), cioè crediti formativi, secondo la seguente tabella:
- 3 ECTS per ciascun modulo;
- 1 ECTS per il seminario, o simposio, o convegno, inserito nel programma di ciascuna annualità;
- 20 ECTS per la Tesi finale.
Pertanto, il conseguimento del diploma comporta l’assegnazione di 70
ECTS.
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12. Riconoscimenti
Ogni diplomato del master universitario di II livello in Studiis de Musica
ad Liturgiam spectante sarà:
1. segnalato alla diocesi di appartenenza, tramite lettera ufficiale del
Pontificio Ateneo S. Anselmo a firma del Rettore Magnifico e del
Preside del PIL.
2. iscritto al Premio S. Anselmo, che annualmente assegna un importo
con cui coprire le spese per la pubblicazione della migliore tesi tra
tutte quelle discusse nel precedente anno solare nel Pontificio Ateneo
S. Anselmo.
Al Premio di cui al punto 12.2 sono ammessi solo i diplomati del Master
che superano l’esame di tesi finale con il voto-giudizio “Summa cum Laude”.
13. Informazioni
Per ogni ulteriore informazione sul Master in “Musica Liturgica”, rivolgersi a:
Pontificio Istituto Liturgico
Piazza dei Cavalieri di Malta, 5 00153 Roma
T. +39 06 57 91410 / F. +39 06 57 91409 - E. [email protected]
PIL
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MUSICA LITURGICA 2015-2016
94160 Teologia, Musica e liturgia
M° Jordi-Agustí Piqué i Collado OSB
8 - 15 - 22 - 29 ottobre - 5 - 12 novembre 2015
97306 Inno nella Liturgia Horarum
M° Veronica Yong SPC
19 - 26 novembre 2015
97311 Giornata di studio - Sacrosanctum Concilium
3 dicembre 2015
97301 Musicologia applicata I
M° Gennaro Becchimanzi OFMConv
10 - 17 dicembre 2015 - 14 gennaio 2016
97302 Organo e improvvisazione I
M° Osvaldo Guidotti
21 - 28 gennaio - 4 febbraio 2016
97303 Canto Gregoriano
M° Juan Pablo Rubio OSB
11 - 18 e 25 febbraio 2016
PIL
97307 L’organo: struttura, storia e funzionalità liturgica
M° Vincenzo De Gregorio
3 - 10 - 17 marzo 2016
97308 Canto corale
M° Fabio Avolio
7 - 14 - 21 aprile 2016
97312 Temi scelti di musica e musicologia
Prof. Paul Gunter OSB
28 aprile - 5 - 12 maggio 2016
97309 Conferenza
Prof. Mons. Pierangelo Sequeri
19 maggio 2016
GUIDA
TURISTICA
Patrocinato dal
GUIDA TURISTICA
391
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE
Il Pontificio Istituto Liturgico istituisce il primo Corso di Alta Specializzazione espressamente riservato alle Guide Turistiche già abilitate, poiché l’obiettivo è quello di approfondire e puntualizzare la comprensione del “cos’è”
una chiesa, in quanto edificio che da sempre sviluppa il maggior interesse
architettonico e artistico anche a livello turistico.
Si tratta di un “cos’è” esplicitato da una costituzione ecclesiologica, pertanto l’indissolubile sinergia fra architettura e arti deve rispondere a due imprescindibili fondamenti che, infatti, la tradizione ha sempre posto all’origine
di ogni progetto e successiva realizzazione:
- struttura simbolica, ed è la traduzione in materia della Parola di Dio;
- struttura funzionale, ed è la totale aderenza ai dettami dei Libri Liturgici.
In assenza di quanto sopra, l’edificio in oggetto potrà anche essere un’eccellenza architettonica e artistica, ma non sarà una chiesa
1. Strutturazione didattica
Il Corso di Alta Specializzazione per Guida Turistica è annuale.
Il programma si compone di 8 (otto) moduli, corrispondenti a 8 materie. Ogni modulo si sviluppa in 3 (tre) lezioni, ciascuna delle quali ha la
durata di 3 ore accademiche, per un totale di 24 lezioni e 72 ore accademiche annuali.
2. Ammissioni
Al Corso possono iscriversi:
- Guide turistiche già abilitate;
- Architetti, artisti, ingegneri e storici dell’arte desiderosi di ampliare le proprie
conoscenza in materia;
Religiosi che ricoprono, o intendono ricoprire, incarichi istituzionali nella
specifica area tematica;
Uditori in possesso di qualsiasi altro diploma o laurea.
3. Iscrizioni
Oltre che all’intera annualità, è possibile iscriversi anche ad uno o più singoli moduli in programma.
Le iscrizioni possono essere inoltrate on-line a partire dal 1 luglio 2015,
collegandosi al sito www.anselmianum.com (seguire il percorso: segreteria –
passi per l’iscrizione – studente ordinario – ecc.), oppure effettuate recandosi
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392
PIL
personalmente in Segreteria Generale a partire dal 21 settembre 2015, dal lunedì al venerdì con orario 9,00 – 12,00 e il pomeriggio di martedì e giovedì
(15,15 – 17,15).
Entrambe le soluzioni richiedono la seguente documentazione:
a) scheda d’iscrizione;
b) una foto-tessera in formato jpeg;
c) piano di studio;
d) fotocopia di un documento di riconoscimento con validità in corso;
e) copia autenticata del titolo di studio, o certificato sostitutivo;
In particolare, si richiede che la scheda d’iscrizione (3.a) sia compilata con
chiarezza in tutte le sue parti, sia per evitare la sua invalidazione, sia perché
i dati esatti saranno poi necessari per comunicazioni all’iscritto, emissioni
certificati, ecc.
Non è previsto alcun limite minimo e massimo di iscrizioni, né un termine
ultimo di scadenza. Pertanto, è possibile iscriversi anche il giorno della prima
lezione. Se invece l’iscrizione avviene ad anno accademico già avviato, si
hanno a disposizione le seguenti due opzioni:
o iscriversi ugualmente all’intera annualità, e le lezioni perdute saranno
conteggiate come assenze (vedi punto 6);
o iscriversi solo ai rimanenti moduli dell’anno accademico in corso, per
poi recuperare quelli perduti con apposita iscrizione nell’anno accademico
successivo.
Previa autorizzazione del Responsabile del Master, è ammesso frequentare una sola lezione senza essere ancora iscritti.
Il Master ha i seguenti costi:
ogni annualità (8 moduli)
euro 1.306,00
un singolo modulo
euro 168,00
Iscritti alle Facoltà dell’Ateneo
euro 778,00
Iscritti agli altri Master dell’Ateneo
euro 778,00
il rilascio del Diploma
euro 254,00
Una volta completate le procedure d’iscrizione, l’iscritto riceverà tramite email la richiesta di pagamento tramite bollettino MAV (pagamento Mediante
AVviso). A pagamento effettuato, è necessario conservare una copia della ricevuta di pagamento.
Il MAV prevede automaticamente l’emissione di due bollettini corrispondenti
alla seguente rateizzazione della quota annuale (vedi i suddetti punti 3.1, 3.3
e 3.4):
•
•
il 50% all’atto dell’iscrizione;
il rimanente 50% entro e non oltre l’inizio del secondo semestre, ovvero
la prima lezione di febbraio.
393
4. Ritiro
In caso di ritiro dal Corso, è obbligatorio darne comunicazione scritta alla
Segreteria Generale.
In mancanza di detta comunicazione, l’iscritto risulterà “assente” e in “posizione amministrativa irregolare”, esponendosi così alle conseguenti penalità
previste.
Con la stessa comunicazione è possibile chiedere il rimborso della tassa
d’iscrizione già versata, che sarà esaudita secondo le seguenti modalità:
a) si rimborsa la prima rata decurtata del corrispondente valore per le lezioni già effettuate alla data della richiesta, indipendentemente dalle eventuali
assenze fatte dal richiedente;
b) la prima rata non è più rimborsabile dopo i primi due moduli in calendario, cioè dalla settima lezione in poi;
c) si rimborsa la seconda rata decurtata del corrispondente valore per
le lezioni già effettuate dal 1° febbraio alla data della richiesta, indipendentemente dalle eventuali assenze fatte dal richiedente;
d) la seconda rata non è più rimborsabile dopo il sesto modulo in calendario, cioè dalla diciannovesima lezione in poi.
Sono escluse dal rimborso le iscrizioni ai singoli moduli.
5. Lezioni
Le lezioni si svolgono al giovedì, nella sede del Pontificio Istituto Liturgico, ed hanno inizio entro la prima decade di ottobre per terminare nell’ultima
settimana del maggio successivo.
L’orario delle lezioni è il seguente: 10,30 – 12,45 (tre ore accademiche).
Un’ora accademica corrisponde a 45 minuti.
È richiesto il massimo rispetto del suddetto orario. È bene pertanto essere
presenti in aula con almeno un quarto d’ora di anticipo, onde evitare di incidere negativamente sulla qualità e durata delle lezioni stesse.
È inoltre obbligatorio spegnere i cellulari durante le lezioni.
Il materiale didattico inerente ciascun modulo sarà distribuito tramite
Dropbox. Si consiglia quindi di dotarsi per tempo di tale programma informatico.
6. Frequenza
La frequenza delle lezioni è obbligatoria. In particolare:
a) Sono ammesse assenze per un massimo di 12 ore accademiche
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394
nell’arco dell’intera annualità.
b) Indipendentemente da quanto prescritto nel suddetto punto 6.a, non è
possibile assentarsi per più di 3 ore accademiche in ciascun modulo. Assenze
superiori a 3 ore comportano l’annullamento del modulo e l’obbligo a concordare con il Responsabile del Master il suo recupero completo (3 lezioni).
c) Superato il limite di cui al punto 6.a, le ore in eccedenza devono essere recuperate nell’anno accademico successivo. Tale recupero va concordato
con il Responsabile del Master e non comporta alcuna iscrizione supplementare.
d) Per ciascuna delle 24 lezioni in calendario, è obbligatorio firmare il
foglio delle presenze sia all’entrata che all’uscita, avendo cura di indicare nelle
apposite colonne i rispettivi orari, soprattutto nel caso di entrata in ritardo o di
uscita anticipata. In mancanza di una delle due firme, la presenza sarà annullata, di conseguenza saranno conteggiate le relative ore di assenza.
7. Titoli
Al termine del Corso, il Pontificio Istituto Liturgico rilascia agli iscritti i
seguenti Titoli:
1. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli;
2. Attestato di frequenza per l’intera annualità;
3. Diploma di qualificazione.
Il rilascio dei titoli è strettamente subordinato alla posizione regolare
dell’iscritto (vedi punti 3 e 6); in caso contrario, saranno sospesi in attesa di
regolarizzazione.
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8. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli
a) L’iscritto a un singolo modulo consegue il relativo Attestato di frequenza solo se non c’è stata alcuna ora d’assenza.
b) L’iscritto a due o più singoli moduli (anche non consecutivi) consegue
il relativo Attestato di frequenza solo se non ha superato 3 ore d’assenza per
ogni modulo.
9. Attestato di frequenza per un’intera annualità
Al termine dell’anno accademico, l’iscritto consegue il relativo Attestato
di frequenza solo se:
a) le ore di assenza non hanno superato il limite massimo di 12 (vedi 6.a);
b) non vi siano moduli con più di 3 ore d’assenza (vedi 6.b);
c) eventuali assenze eccedenti il limite delle 12 ore siano state “giustificate” da cause straordinarie e certificate.
Tutti coloro che non si trovano nelle suddette tre posizioni avranno l’Attestato di frequenza “sospeso”, in attesa del necessario recupero (vedi 6.d).
10. Diploma di qualificazione
Il conseguimento del Diploma di qualificazione è facoltativo, ed è riservato
ai soli laureati, o titolo equivalente. Pertanto, non sono ammessi né i laureandi, né i possessori di laurea breve, né gli “uditori”, i quali possono conseguire
solo l’Attestato di frequenza di cui ai punti 8 e 9. Eventuali deroghe, relative a
casi particolari, dovranno essere approvati dal Responsabile del Master.
Tutti gli iscritti ammessi al conseguimento del Diploma devono rispondere
alle seguenti condizioni:
1. essere in possesso dell’Attestato di frequenza (vedi punti 7.2 e 9);
2. presentare e discutere con esito positivo un elaborato di Tesi finale
(vedi “Norme per la Tesi”).
11. Crediti formativi
L’iscritto che risulta in posizione regolare, ovvero consegue gli Attestati di
cui ai punti 8 e 9, 0, al termine del Corso può richiedere due differenti tipi di
crediti formativi:
1. ECTS (European Credit Transfer System), cioè crediti formativi universitari, nella misura di:
- 20 (venti) per l’intera annualità (vedi punto 9);
- 2,5 (due e mezzo) per un singolo modulo (vedi punto 8);
- 20 (venti) per il conseguimento del Diploma di Qualificazione (vedi
punto 10).
2. CFP (Crediti Formativi Professionali) richiesti dagli Ordini provinciali degli Architetti e degli Ingegneri per la formazione annuale obbligatoria,
nella misura di:
- 12 (dodici) CFP per l’intera annualità (vedi punto 9);
Previa specifica richiesta, i crediti sono certificati sull’Attestato di Frequenza, oppure in apposito allegato.
12. Informazoni
Per ogni ulteriore informazione rivolgersi al Responsabile del Master:
Arch. Gabriele Orlando
e-mail: [email protected]
cell: 334.321.7131
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PIL
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GUIDA TURISTICA 2015-2016
97601 Elementi di liturgia
Prof. Giuseppe MIDILI O.Carm
8 – 15 – 22 ottobre 2015
97602 I poli celebrativi
Prof. Giuseppe MIDILI O.Carm
5 – 12 – 19 novembre 2015
97603 Archeologia cristiana
Prof. Alessandro BONFIGLIO
3 – 10 – 17 dicembre 2015
97604 Architettura cristiana I
Prof. Eduardo LOPEZ-TELLO OSB
7 – 14 – 21 gennaio 2016
97605 Arte cristiana I
Prof. Ruberval MONTEIRO DA SILVA OSB
4 – 11 – 18 febbraio 2016
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97606 Epigrafia
prof. Marco BUONOCORE
3 – 10 – 17 marzo 2016
97607 Architettura cristiana II
Prof. Marco GALLO
7 – 14 – 21 aprile 2016
97608 Arte cristiana II
Prof. Marco GALLO
5 – 12 – 19 maggio 2016
ARTE FLOREALE
PER LA LITURGIA
ARTE FLOREALE
PER LA LITURGIA
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Breve corso teorico-pratico in tre livelli
97001 Perché e come i fiori nella liturgia
Proff. Carla Lauri (Artista)
Sr. Maria Cristina Cruciani (Liturgista)
La natura e non soltanto l’arte umana partecipa al sacrifico del
Figlio di Dio (Giovanni Paolo II).
Accolgo con meraviglia la bellezza della creazione e gioisco di
poterla esaltare con composizioni floreali (fr. Didier di Tamiè).
L’arte floreale per la liturgia è da considerarsi un vero e proprio
ministero in quanto è a servizio della liturgia e di chi la celebra; un
servizio di Chiesa, per celebrare il Signore e aiutare i fratelli riuniti
in assemblea.
Per fiorire le nostre chiese, si richiede una specifica competenza
e una particolare sensibilità alla bellezza del creato, all’armonia dei
colori e delle forme, che messi insieme riescono a far parlare i fiori
in un contesto liturgico.
Come la musica, il canto, la luce, la parola, il gesto, il profumo,
la danza, la bellezza del lino e della seta, l’architettura e la pittura,
i fiori sono un linguaggio capace di introdurre all’esperienza di Dio
e dire il Mistero.
Essi sono presenti nella liturgia per un umile servizio: preparare
l’ambiente dove Dio incontra il suo popolo, la sua sposa, un incontro “nuziale”, di “alleanza”, che occorre sia segnato dalla bellezza
sobria ed elegante, dalla festa e dalla gratuità.
L’uomo, nella liturgia, si fa voce di ogni creatura.
La tecnica per realizzare una composizione floreale è importante e la si può imparare facilmente, soprattutto se ci si accosta a
quest’arte con amore. È indispensabile imparare ad armonizzare la
composizione floreale con la liturgia del giorno, con i tempi liturgici e le stagioni, con l’architettura nello spazio liturgico.
Come ogni Arte per e della liturgia lo statuto è “far vedere”,
nella fede il Mistero ed entrare, partecipare, lasciarsi salvare da
esso: “come avevamo udito così abbiamo visto nella città del nostro
PIL
400
Dio…”(Salmo 48,9).
1. Iscrizioni
Il corso è rivolto a sacristi, custodi di chiese e cappelle e a tutti
coloro che, con generosità, si pongono a servizio della bellezza,
dell’ordine e della pulizia delle nostre chiese. Tutti costoro debbono
affinare la loro tecnica e sensibilità.
Può disporre in maniera adeguata i fiori nelle nostre chiese colui
o colei che ha ascoltato ed ascolta la Parola di Dio, quella di ogni
Festa o Domenica e conosce cosa avviene tra Dio e l’umanità.
Chi dispone i fiori attinge alla natura generosa, secondo le stagioni, e spiega, con rigore e fedeltà, il Vangelo del giorno o il senso
della Celebrazione e della festa, senza allegorie e simbolismi fuori
luogo.
2. Strutturazione Didattica
Si svolge in tre livelli di quattro incontri ciascuno.
Ogni corsista avrà a disposizione l’attrezzatura e il materiale necessario, comprensivo di fiori freschi, per poter realizzare la propria composizione.
Alla fine del corso, dopo i tre livelli, verrà rilasciato un attestato
di frequenza.
3. Informazioni
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Livello I
PROGRAMMA 2015-2016
20 novembre 2015
ore 15,00 Presentazione del corso e del materiale
Dimostrazione di una composizione floreale
ore 16,00 Laboratorio
ore 17,00 Correzione delle composizioni e riordino della sala
27 novembre 2015
ore 15,00
ore 15,30
ore 16,00
ore 17,00
Catechesi liturgica: la domenica e l’anno liturgico
Dimostrazione di una composizione floreale
Laboratorio
Correzione delle composizioni e riordino della sala
4 dicembre 2015
ore 15,00
ore 15,30
ore 16,00
ore 17,00
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Catechesi liturgica: la Manifestazione del Signore
Dimostrazione di una composizione floreale
Laboratorio
Correzione delle composizioni e riordino della sala
11 dicembre 2015
ore 15,00
ore 15,30
ore 16,00
ore 17,00
Catechesi liturgica: lo spazio liturgico e gli arredi
Dimostrazione di una composizione floreale
Laboratorio
Correzione delle composizioni e riordino della sala
PIL
MASTERCLASS
405
Masterclass
18. 02. 2016
La processione come espressione della liturgia cristiana
Mons. Daniel Brzeziński, SL.D. - dottore in sacra liturgia (PIL); libero
docente (abilitazione per la cattedra di libera docenza) in scienze teologiche
(spec. lit.); senatore e professore dell’Università Niccolò Copernico di Toruń
(PL); presidente della Commissione Liturgica della Diocesì di Płock (PL).
Il fenomeno della processione, inseparabilmente legato alla liturgia e alla
cultura cristiana, appare nettamente in crisi. Non nel senso che non ci siano
più processioni. Esse sono tuttora presenti nelle nostre chiese e per le vie dei
paesi e delle città, sia le processioni a carattere liturgico che quelle popolari
o devozionali. Però, alle processioni, la cosiddetta cultura moderna, diffusa a
livello antropologico e la stessa riflessione teologica e pastorale sembra come
sottrarre sempre più terreno consistente. Per alcuni la prassi processionale
sembra un fenomeno troppo antico, residuo di altri tempi, ormai passati, o un
fatto anticulturale che non corrisponde al modo di vivere delle nostre società.
Pure gli stessi partecipanti alle varie processioni rivelano la comprensione
inadeguata o - addiritura - l’ignoranza completa circa il senso delle processioni, prestando attenzione soltanto alla loro dimensione sociale o all’aspetto
folcloristico. Sono questi i segni della decadenza della prassi processionale?
In questa situazione si pongono gli interrogativi di fondo sul senso teologico e sulla collocazione delle varie processioni nel culto e nella liturgia
cristiana, sulla loro efficacia pastorale e formativa e sul loro significato per la
vita dei fedeli, sulle deformazioni nella prassi processionale e sulle possibilità
del rinnovamento di essa. La lezione e il workshop cercheranno di riflettere
su alcuni di questi problemi alla luce dell’antropologia culturale, della Bibbia,
della storia, della teologia liturgica e della pastorale.
18 febbraio 2016
9.30 - 12.00
lezione (a tutti gli studenti dell’Ateneo)
1. L’aspetto antropologico del fenomeno della processione
Le processioni, pur essendo espressioni così tipiche alla liturgia e alla religiosità popolare cristiana, non appartengono esclusivamente al cristianesimo. Sono un elemento culturale che si riscontra in tutte le religioni, e che il
cristianesimo ha contratto o “ricalcato” dai modelli religiosi preesistenti. La
PIL
406
processione (il corteo) è espressione profondamente umana, diffusa presso
varie culture. Perciò, per capire questo fenomeno, anche nell’ambito cristiano,
bisogna risalire alle sue radici antropologico-culturali, cercando “archetipi
antropologici” delle nostre forme processionali. Alla riflesione fenomenologico- psicologica e storico-religiosa sulla procesione come un rito specifico
della cultura umana sarà dedicata la prima parte della lezione. In essa ci occuperemo della dimensione orizzontale delle processioni (cioè del meccanismo
della loro formazione senza ancora considerare le motivazioni religiose), dopodichè passeremo all’analisi del fenomeno della processione come espresione comune a tutte le religioni, mostrando il legame indissolubile tra la dimensione orizzontale e quella verticale: verso la divinità.
2. Il fondamento biblico delle processioni cristiane
Proprio la dimensione verticale fa la differenza sostanziale tra le processioni cristiane e tutte le altre, perchè diversi sono i “punti di riferimento”. Le
più vicine alle nostre sono le forme processionali giudaiche, a causa del comune fondamento biblico (quello veterotestamentario), e - di conseguenza - della
stessa esperienza del Dio unico. Le radici bibliche delle processioni saranno
analizzate nella seonda parte della lezione: i modelli processionali dell’Antico
Testamento e l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, l’unica processione ricordata nel Nuovo Testamento, della quale la Chiesa inizierà presto a far memoria
liturgica.
PIL
3. Tipologia e significato delle processioni nella liturgia cristiana
Il rito processionale così come lo conosciamo e lo celebriamo oggi non si
può far risalire direttamente alla Sacra Scrittura. E’ indubbiamente un modello che trae il suo profondo senso cristiano e le sue caratteristiche dalle
deambulazioni bibliche, ma che è stato poi intrecciato e arricchito con gli
altri elementi: provenienti dai luoghi e dalle culture in cui sono nate o si sono
sviluppate varie forme processionali cristiane. Delle origini e del successivo sviluppo storico-liturgico delle processioni nella liturgia romana, e - prima ancora - delle forme processionali delle altre liturgie che influirono sulle
processioni del rito latino o che ebbero alcune peculiarità comuni ad esso,
tratteremo nella terza parte della lezione. Indicheremo pure alcune, più significative, tipologie delle processioni cristiane, proposte dagli studiosi di varie
provenienze e correnti liturgiche. Questi tentativi di sistemare le forme procesionali in certe categorie possono essere meglio intesi solamente dopo aver
visto il contesto storico-liturgico della formazione della prassi processionale
cristiana. Tale procedimento spiega l’impostazione della terza parte della lezione, la quale concluderà con la presentazione del senso teologico-liturgico
delle più importanti, e perciò più significative, processioni della liturgia cri-
stiana, considerando i risultati della precedente analisi antropologico- fenomenologica, biblica e storico-liturgica.
407
4. Per un rinnovamento delle forme processionali nella liturgia romana
La quarta parte della lezione, a carattere più pastorale, illustrerà alcune
possibilità e prospettive del rinnovamento delle forme processionali nella liturgia romana. Prima però si vorrà far cenno ad alcuni problemi attuali circa
la pratica processionale. Poi si offirà un breve esame su come vengono presentate le processioni nei libri liturgici postconciliari che, oltre a stabilire le
norme celebrative, sono sempre punto di riferimento per la teologia liturgicopastorale delle rispettive celebrazioni.
15.00 - 17.30
esercitazione/workshop (a tutti gli studenti dell’Ateneo)
I risultati della ricerca presentati durante la lezione verranno approfonditi
e assimilati nel workshop affinchè diventino un vero aiuto per tutti coloro che
vogliono partecipare in modo sempre più consapevole e fruttuoso al Mistero
di Cristo. Per raggiungere tale obiettivo si farà - tra l’altro - la lettura delle
rispettive fonti scritturistiche, patristiche e liturgiche, e dei documenti magisteriali della Chiesa. Agli studenti si proporrà anche la discussione basata
sull’esperienza personale.
PIL
IL MINISTERO
DELLA
PRESIDENZA E
L’ANIMAZIONE
DELLA LITURGIA
IL MINISTERO DELLA PRESIDENZA
E L’ANIMAZIONE DELLA LITURGIA
411
Il corso intende presentare la ricchezza eucologica e rituale dei
libri liturgici post conciliari, con particolare attenzione all’esperienza celebrativa italiana, attraverso un contatto diretto con i rituali
dei sacramenti. I libri liturgici, che costituiscono la lex orandi della
tradizione della Chiesa, propongono molte risorse celebrative, che
talvolta non sono comprese nella loro natura teologica, spirituale e
pastorale e dunque vengono poco valorizzate nella prassi celebrativa. Il corso vuole anche rispondere alla necessità di formare tutti
coloro che svolgono una ministerialità liturgica o si preparano ad
essa (presbiteri, diaconi, lettori e accoliti, ministranti adulti) perché
il popolo cristiano ottenga più sicuramente le grazie abbondanti che
la sacra liturgia racchiude (SC 21).
Il corso, organizzato in collaborazione con l’Ufficio Liturgico
del Vicariato di Roma, si tiene presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo, Piazza dei Cavalieri di Malta, 5, Roma. Viene offerta anche
la possibilità di partecipazione al corso via web (l’ufficio invia una
user id e una password con cui si accede a una pagina web e si scarica il video della lezione sul proprio pc).
Per una buona partecipazione alle lezioni, ogni studente deve
portare con sé in aula i libri liturgici che saranno presentati a lezione o le fotocopie complete del testo. I docenti sono tutti esperti nella
materia e provengono, in genere, dal corpo insegnanti del Pontificio
Istituto Liturgico.
Orario proposto: martedì, I ora: 15.30-16.15; II ora: 16.25-17.10;
III ora: dalle 17.20-18.05.
Contributo spese: frequenza in aula: 100 euro; frequenza via
web: 140 euro.
Il corso con frequenza in aula ed esame sarà riconosciuto come
corso opzionale del I ciclo teologico delle Università Pontificie.
Alla fine del corso è previsto un esame, con relativa certificazione.
A tutti i partecipanti che non sostengono l’esame può essere rilasciato un attestato.
PIL
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1° incontro
Midili
2° incontro
Midili - Flores
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Dimensione
pastorale della
Costituzione
Liturgica
prima parte
Pastorale
liturgica
seconda parte
Dimensione
pastorale della
Costituzione
liturgica
seconda parte
Direttorio su
pietà popolare e
liturgia
Pastorale
liturgica - prima
parte
Rito della
comunione
eucaristica
e del culto
eucaristico fuori
della Messa,
(Flores)
3° incontro
Rito del
Rito del
Rito
Sarr
Battesimo dei
Battesimo dei
dell’iniziazione
bambini
bambini
cristiana degli
prima parte
seconda parte
adulti
4° incontro
Le premesse
Le premesse
Muroni
Rito della
al lezionario
al lezionario
Confermazione del Messale
del Messale
Romano
Romano
5° incontro
Il Messale
Il Messale
Il Messale
Giuliani
Romano
Romano
Romano
6° incontro
Rito della
Rito della
Rito
Tymister
penitenza
penitenza
dell’unzione
prima parte
seconda parte
degli infermi
e della cura
pastorale dei
malati
7° incontro
Rito del
Rito del
La Liturgia
Bruscagin - Sarr matrimonio
matrimonio
delle ore, per un
prima parte
seconda parte
uso pastorale
(Bruscagin)
(Bruscagin)
(Sarr)
8° incontro
Musica liturgica Musica liturgica Il Benedizionale
Vilasi - Flores
(Vilasi)
(Vilasi)
(Flores)
Per le iscrizioni è necessario scaricare e compilare il modulo
di iscrizione dal sito www.ufficioliturgicoroma.it, alla sezione Formazione. Il contributo spese è di euro 100 per la frequenza in aula
e di euro 140 euro per la frequenza via web, da inviare tramite
bollettino postale (Conto Corrente n. 31232002 intestato a Diocesi
di Roma) o bonifico (IBAN: IT 16 M 03359 01600 100000010151
intestato a Diocesi di Roma, Piazza S. Giovanni in Laterano, 6A,
Roma), specificando sempre nella causale “Corso ministero presidenza e animazione». Copia del versamento e modulo di iscrizione
vanno spediti per posta ordinaria o e-mail ([email protected]) o consegnati all’Ufficio Liturgico del Vicariato di
Roma, Piazza S. Giovanni in Laterano, 6A, 00184 Roma.
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PUBBLICAZIONI
PUBBLICAZIONI
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Pontificio Istituto Liturgico
RERUM ECCLESIASTICARUM DOCUMENTA (RED)
1. Series Maior: Fontes (14 volumi)
2. Series Minor: Subsidia Studiorum (8 volumi)
ANALECTA LITURGICA (Studia Anselmiana)
Collana di Studi liturgici (30 volumi)
ANÀMNESIS
Manuale di Liturgia (7 volumi)
ECCLESIA ORANS
Trimestrale di scienza liturgica
SCIENTIA LITURGICA
Introduzione alla liturgia
Liturgia fondamentale
L’eucaristia
Sacramenti e sacramentali
Tempo e spazio liturgico
HANDBOOK FOR LITURGICAL STUDIES
Introduction to the Liturgy
Fundamental Liturgy
The Eucharist
Sacraments and Sacramentals
Liturgical Time and Space
TESI DI LAUREA E DI LICENZA 1962-1998
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