PIL - Anselmianum
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PONTIFICIO ISTITUTO LITURGICO A. INFORMAZIONI GENERALI 273 Il Pontificio Istituto Liturgico L’Istituto è stato canonicamente eretto dalla Sede Apostolica come Facoltà di Sacra Liturgia presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo, per promuovere la scienza liturgica con la ricerca e l’insegnamento. Pertanto è autorizzato a conferire, a nome del Santo Padre, i gradi accademici di Licenza e di Dottorato (Statuta n. 127). Lo scopo dell’Istituto Liturgico, perciò, è di: 1. Promuovere gli studi superiori della Liturgia (specialmente dell’eucaristia e degli altri sacramenti, della Liturgia delle Ore e dell’Anno Liturgico), negli aspetti teologici, storici, spirituali e pastorali (cf. Sacrosanctum Concilium [= SC] 16 e 23); 2. Promuovere il progresso degli studi liturgici mediante la ricerca scientifica dei docenti come degli studenti (cf. SC 23); 3. Preparare, attraverso un costante uso della metodologia scientifica, i futuri docenti delle discipline liturgiche nelle Università, Facoltà, Seminari e case religiose (cf. SC 15); 4. Preparare sia periti che possano far parte delle commissioni liturgiche regionali o diocesane, che animatori in campo liturgico-pastorale, affinché il popolo di Dio ottenga dalle celebrazioni liturgiche frutti spirituali più abbondanti (cf. SC 44). B. REQUISITI PER LA PRIMA ISCRIZIONE 1. Per la prima iscrizione ordinaria tutti gli studenti devono presentare in Segreteria: a. Certificato che attesti la frequenza di un corso di lingua latina, con durata minima di 70 ore. b. Certificato degli studi compiuti presso uno studio teologico con allegato l’attestato del Baccalaureato in Teologia (= ST.B.). La media minima degli esami compiuti deve essere 8/10 o di valore equivalente. c. Foto (è sufficiente una sola) formato tessera. d. Lettera di presentazione da parte dell’Autorità ecclesiastica interessata. Per gli studenti laici: lettera di presentazione dell’Ordinario della Diocesi di provenienza dello studente. 2. Gli studenti che non sono in possesso del ST.B. rilasciato da una Facoltà Pontificia, devono superare l’esame di ammissione per la prima iscrizione, secondo le prescrizioni della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Il PIL 274 “Tesario” delle materie per l’esame è disponibile presso la Segreteria. 3. Tutti gli studenti, per ottenere la prima iscrizione ordinaria devono superare un esame di lingua latina e di lingua greca durante il quale è ammesso l’uso del dizionario. 4. Gli studenti non italiani devono presentare un certificato che attesti la frequenza di un corso di lingua italiana (con durata minima di 90 ore) oppure un attestato in merito firmato da un professore di lingua italiana. 5. Gli studenti non italiani, oltre all’esame verifica della lingua latina, per la prima iscrizione ordinaria devono superare l’esame di lingua italiana che attesti la capacità di seguire le future lezioni. 6. Gli studenti dell’Unione Europea (= UE) devono presentare in Segreteria una fotocopia della carta d’identità, mostrando l’originale. PIL 7. Gli studenti che non provengono dalla UE devono presentare in Segreteria: a. La fotocopia del Passaporto, che va depositata in Segreteria, mostrando l’originale; b. Il visto studentesco rilasciato dall’Autorità italiana del paese dello studente (si ricorda che il visto turistico non è valido). Per ottenerlo si potrà richiedere alla Segreteria dell’Ateneo un documento di preiscrizione, che verrà convalidato dalla Rappresentanza Apostolica nel paese dello studente. Per gli studenti laici il certificato di preiscrizione viene rilasciato se la richiesta è accompagnata da: 1. Lettera di presentazione dell’Ordinario della Diocesi di provenienza dello studente (non valgono copie o fax); 2. Dichiarazione di responsabilità da parte di un privato o di un ente, a riguardo del pagamento di vitto, alloggio e spese mediche dello studente. Tale dichiarazione dovrà avere il nulla osta dell’Ordinario della Diocesi italiana di appartenenza del privato o dell’Ente che la redige. Nel caso lo studente presenti una dichiarazione di auto-mantenimento, quest’ultima dovrà essere controfirmata dall’Ordinario della Diocesi da cui lo studente proviene. 8. I sacerdoti non residenti in un Collegio ecclesiastico devono richiedere in Segreteria copia dei regolamenti in merito. 9. Gli studenti ospiti devono presentare in Segreteria: a. Copia del passaporto o della carta d’identità; b. Una (1) foto formato tessera. Le iscrizioni si effettuano nell’orario indicato nel Calendario delle attività accademiche. 275 C. REQUISITI PER I GRADI ACCADEMICI 1. Tutti gli studenti devono avere una conoscenza adeguata, oltre che dell’italiano, del latino e del greco, anche di due fra le seguenti lingue: francese, inglese, spagnolo e tedesco. Gli esami-verifica delle lingue moderne si svolgeranno nei tempi determinati nell’Ordo. 2. Il corso annuale “Lettura di testi liturgici latini” è obbligatorio per gli studenti del 1º anno. 3. Per la Licenza tutti gli studenti devono aver superato gli esami dei seguenti corsi/seminari: a) Tutti i corsi obbligatori; b) Almeno 4 corsi opzionali; c) Il Pro Seminario e due altri seminari. Si richiede anche la tesi di licenza (non meno di 80 pagine e non più di 250). Per poter sostenere l’esame-colloquio prima della fine dell’anno accademico in corso, si deve consegnare in Segreteria la tesi in triplice copia firmate dal moderatore entro la data di scadenza (vedi “Calendario delle attività accademiche”) e sottoscrivere il documento di originalità del testo (da firmare in segreteria al momento della consegna della tesi). 4. Per il Dottorato tutti gli studenti devono: a. Aver una conoscenza adeguata di tre lingue fra le seguenti: francese, inglese, spagnolo e tedesco. Gli esami-verifica per le lingue moderne si svolgeranno nei tempi determinati nell’Ordo; b. Consegnare in Segreteria 4 esemplari della tesi, firmate dal moderatore (non più breve di 150 pagine e non più lunga di 500); c. Aver sottoscritto il documento di originalità del testo (da firmare in segreteria al momento della consegna della tesi); d. Aver fatto la difesa della tesi; e. Aver fatto la pubblicazione della tesi. 5. Coloro che hanno ottenuto il grado accademico del Master’s in Liturgia da un’altra facoltà e che non hanno scritto una tesi di ricerca sono tenuti, PIL 276 insieme con l’anno integrativo, a fare la tesi di Licenza. Per ulteriori precisazioni è necessario rivolgersi alla Segreteria. Nota - Gli studenti che, a dieci anni dalla conclusione del Biennio, desiderino cominciare la tesi di Licenza sono tenuti a frequentare un anno integrativo secondo il programma stabilito dal Preside. Saranno esenti dal frequentare l’anno integrativo coloro che avessero insegnato liturgia in seminario o in una casa di studio durante quei dieci anni. Il tema della tesi, sia di Licenza che di Dottorato, ha validità per cinque anni dal momento in cui è stato accettato. Per il Dottorato il Preside potrà prorogare la durata di altri cinque anni. Per la Licenza, invece, la validità di cinque anni non viene prorogata, salvo permesso speciale del Consiglio del Preside, udito sia il Moderatore che il candidato. D. DIPLOMA IN "STUDIIS LITURGICIS" Oltre ai requisiti per l’ammissione (B, 1-5) gli studenti devono: a) Frequentare tutti i corsi obbligatori e superarne gli esami; b) Frequentare 3 corsi a scelta e superarne gli esami; c) Frequentare il Pro Seminario e altri 2 seminari. Nota - Questo diploma non è un grado accademico. Gli esami superati, però, verranno omologati qualora lo studente volesse completare il programma per compiere il curriculum del II grado (corso di Licenza). E. VALUTAZIONE PIL 1-5 6.00 7.50 8.50 9.50 10.00 ( - 5.99) (6.00 - 7.24) (7.25 - 8.24) (8.25 - 8.99) (9.00 - 9.74) (9.75 -10.00) non probatus probatus bene probatus cum laude probatus magna cum laude probatus summa cum laude probatus Il voto di 6/10 è sufficiente per superare gli esami. Per accedere al ciclo della Licenza, si richiede una media minima di 8/10 nel ciclo precedente. Per accedere al ciclo del Dottorato, si richiede una media minima di 9/10 nel ciclo precedente. 277 ESAMI DI AMMISSIONE 2015-2016 23 SETTEMBRE Ore 9.00, Aula I: Esame-verifica di latino (scritto). Ore 16.00, Aula I: Esame-verifica di greco (scritto). 24 SETTEMBRE Ore 9.00, Aula I: Esame scritto e orale di italiano. 1 OTTOBRE Pubblicazione dei risultati degli esami di greco, di italiano e di latino e dell’elenco degli studenti ammessi all’iscrizione accademica. 3 OTTOBRE Esame di ammissione per coloro che non sono in possesso del Baccalaureato in Teologia. Gli studenti che non avessero superato l’esame di ammissione d’italiano dovranno iscriversi al corso che si tiene nell’anno propedeutico. ORARIO DELLE LEZIONI Mattino 08.30-09.15 09.20-10.05 10.15-11.00 11.05-11.50 Pomeriggio 15.30-17.05 17.15-18.50 PIL 278 A. GENERAL INFORMATION THE PONTIFICAL LITURGICAL INSTITUTE The Institute was canonically established by the Apostolic See as a faculty of Sacred Liturgy of the Pontifical University of St. Anselm in order to promote liturgical science through research and teaching. As such it is empowered to grant, in the name of the Holy Father, the academic degrees of License (SL.L.) and Doctorate (SL.D.) in liturgy (Statutes 127). The objectives of the Institute are therefore: 1. To promote the scientific study of the liturgy, especially the Eucharist and the other sacraments, the Liturgy of the Hours and the liturgical year, under their theological, historical, spiritual and pastoral aspECTS (see «Sacrosanctum Concilium» [= SC ], 16 and 23); 2. To promote the study of liturgy through the scientific research of teachers and the formation of students capable of scientific research (see SC 23); 3. Using appropriate scientific methodology, to prepare future teachers to become instructors of the liturgical disciplines in faculties, seminaries and religious houses (see SC 15); 4. To prepare qualified graduates to become members of regional or diocesan liturgical commissions, and to assist parish communities in realizing a more effective participation in liturgical celebrations (see SC 44). B. ADMISSION REQUIREMENTS PIL 1. With the exception of auditors, at the time of registration all students must present in the Segreteria: a. Certification of having attended at least 70 hours of a course in Latin; b. Official transcripts of graduate (and post-graduate if applicable) studies, showing a minimum average of 8/10 or equivalent, along with certification of having obtained the Bachelor’s Degree in Theology (= ST.B.); c. One passport-size photograph; d. A letter from one’s ecclesiastical superior assigning the student to studies at St. Anselm’s. Lay students need a letter from a priest. Lay students not from the European Union should check the specific details below, at point 7, b. 2. Students who do not have the ST.B. from a pontifical faculty are required to take the examination in theology as mandated by the Congregation for Catholic Education. The “Tesario” containing the subject matter is available in the Segreteria. 279 3. All students must pass the Latin and Greek examinations (dictionary permitted). 4. Non-Italian Students must present in the Segreteria certification of at least 90 class hours of instruction in Italian, or a certificate signed by a qualified instructor in Italian attesting to competence in the language. 5. Non-Italian students must also pass the Italian language examination, giving evidence of being able to follow class lectures in Italian. 6. Students from the European Union (= EU) must present in the Segreteria a photocopy of the identity card, showing the original. 7. Students from outside the EU must present in the Segreteria: a. A photocopy of the passport, showing with the original; b. A student visa issued by an Italian embassy or consulate in one’s own country. The tourist visa is invalid. When requested by the student the Segreteria will issue a pre-enrollment document, which must then be convalidated by the official representative of the Holy See in the student’s own country. For lay students a certificate of pre-registration will be issued, if the request is accompanied by: 1. A letter of presentation from the ordinary of the diocese from which the student comes (copies or fax are not valid); 2. A declaration by a private person or by a juridical person accepting responsibility for the room, board and medical expenses of the student. Such a declaration must have the nihil obstat of the ordinary of the Italian diocese of such a person. In the case of a student who presents a statement of self-maintenance (personal financial responsibility), this must be countersigned by the ordinary of the diocese from which he comes. 8. Priests not residing in an approved ecclesiastical residence: Please ask in the Segreteria for the regulations mandated by the Vicariate of Rome. 9. Auditors must present in the Segreteria: a. A copy of the passport or identity card, showing the original; b. One passport-size photograph. PIL 280 Times for registration are given in the Calendario delle attività accademiche. C. REQUIREMENTS FOR ACADEMIC DEGREES 1. All students must have an adequate knowledge of Italian, Latin and Greek, as well as of two of the following three languages: French, English, Spanish or German. Times for he modern language exams are noted in the academic Calendar. 2. The license thesis is also required (not less than 80 nor more than 250 pages). 3. For the Degree students must pass the exams of the next courses and seminars: a. All compulsory courses; b. Al least 4 optional courses; c. The Pro Seminario and other two seminars. It is also required the degree’s thesis (minimum 80 pages and maximum 250 pages). To be able to have the esame-colloquio before the end of the academic year, students must consign the thesis to the Segreteria, in three copies signed by the moderator, before the deadline given in the Calendario delle attività accademiche and must sign a document confirming the text’s originality at the moment of its delivery to the Segreteria. PIL 4. For the Doctorate students must: a. Have an adequate understanding of Italian and of three of the following four languages: English, French, German, Spanish. Times for the modern language examinations are noted in this Ordo; b. Consign to the Segreteria 4 copies of the dissertation signed by the moderator (a minimum of 150 pages, a maximum of 500). Sign a document confirming the thesis’s originality at the moment of its delivery to the Segreteria; c. Defend and publish the doctoral dissertation. d. Those who have the Master’s degree in liturgy from another faculty and who have not written a research thesis are required, along with the anno integrativo, to write the license thesis. Further details concerning all of the above are available in the Segreteria. Note - Students who after ten years from the completion of the Biennio wish to begin the license thesis, are required to attend a further year of courses as determined by the Preside. But if they have taught liturgy in a seminary or house of studies during that period, the above regulation does not apply. The title of both the doctoral and license thesis is valid for five years from the time it is accepted. The Preside may grant doctoral candidates a further five years, but license candidates may receive permission for a further five years only with the approval of the Council of the Preside. Views of both the moderator and student will be considered. 281 D. REQUIREMENTS FOR THE DIPLOMA IN LITURGICAL STUDIES Along with the entrance requirements above (B, 1-5): -- All the required courses; -- Three electives; -- Methodology seminar (Pro Seminario) and two seminars. Note - This is not an academic degree program. However, the courses will be recognized as partial fulfillment of the License degree should the student eventually wish to fulfill the remaining requirements. E. GRADING SYSTEM 1-5 6.00 7.50 8.50 9.50 10.00 ( - 5.99) (6.00 - 7.24) (7.25 - 8.24) (8.25 - 8.99) (9.00 - 9.74) (9.75 -10.00) non probatus probatus bene probatus cum laude probatus magna cum laude probatus summa cum laude probatus The grade of 6/10 is required and is sufficient to pass the examinations. To be promoted to the licence cycle a minimum average of 8/10 is required in the preceding cycle. To be promoted to the doctorate cycle a minimum average of 9/10 is required in the preceding cycle. PIL 282 ENTRANCE EXAMINATIONS 2015-2016 23 SEPTEMBER 9.00, Aula I: Latin (written). 16.00, Aula I: Greek (written). 24 SEPTEMBER 9.00, Aula I: Italian (written and oral). 1 OCTOBER Publication of the results of the Latin and Greek examination and of the list of those eligible to enroll. 3 OCTOBER Examination for those who do not have the STB degree. PIL Students who do not pass the Italian admission examination must enroll in the course offered in the propaedeutic year. CLASS HOURS Morning 08.30-09.15 09.20-10.05 10.15-11.00 11.05-11.50 Afternoon 15.30-17.05 17.15-18.50 ORARIO DELLE LEZIONI 283 Le lezioni si svolgono nelle ore seguenti: 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª 08.30 - 09.15 09.20 - 10.05 10.15 - 11.00 11.05 - 11.50 11.55 - 12.40 6ª 15.30 - 16.15 7ª 16.20 - 17.05 8ª 17.15 - 18.00 9ª 18.05 - 18.50 Le lezioni dei masters in “Architettura e arti per la liturgia” e in “Musica Liturgica” si svolgono il giovedì a partire dalle ore 15.00. Le lezioni del Corso in “Guida Turistica” si svolgono di giovedì a partire dalle ore 10.00 Nota: Qualora fosse presente una discrepanza tra l’orario presente sull’Ordo e quello effettivo delle singole Facoltà, si consiglia di controllare la bacheca presente vicino alla Segreteria Generale o consultare il sito internet. PIL 284 PROGRAMMA GENERALE DEGLI STUDI I CICLO ANNO PROPEDEUTICO PIL Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente il fatto che molti studenti arrivano a Roma per gli studi universitari senza possedere gli strumenti linguistici adeguati a tale lavoro. Dal momento che molti seminari e sistemi universitari in ogni parte del mondo non danno rilievo allo studio delle lingue, sia antiche che moderne, lo studente che proviene da una tale esperienza si sente spesso sperduto nell’ambiente multilingue di Roma e non è pronto ad affrontare lo studio dei testi liturgici in lingua originale. Come è impossibile studiare la Bibbia a livello universitario senza conoscere l’ebraico e il greco antico, allo stesso modo non è possibile studiare la liturgia a questo livello senza conoscere il latino (per quanto riguarda le tradizioni romana e occidentale) e il greco antico (una delle lingue fondamentali - tra le altre - nell’ambito delle molteplici tradizioni orientali). Allo scopo di rispondere a questa pressante esigenza, il Pontificio Istituto Liturgico ha elaborato un programma speciale per coloro che non hanno mai studiato il greco e il latino, o la cui conoscenza di queste lingue non è ancora sufficiente all’utilizzo delle fonti biblico-liturgiche. Un esame di ammissione (25 settembre 2013) consentirà l’iscrizione dello studente direttamente al programma biennale di licenza, oppure all’anno propedeutico. Il latino sarà insegnato cinque giorni alla settimana; il greco tre. La lingua di insegnamento è italiano. Le lezioni durano 90 minuti. Allo stesso tempo, lo studente deve anche frequentare il Pro Seminario e altri due corsi obbligatori sulla lettura corrente della costituzione liturgica e sul latino tra il periodo tardo-antico e alto Medioevo. Alla fine dell’anno propedeutico, lo studente che ha frequentato e superato gli esami potrà ricevere un certificato di frequenza con profitto. Lo studio delle lingue originali ha anche un valore pratico, poiché alcuni problemi della pratica pastorale hanno origine proprio nel fraintendimento della editio typica latina. Il Pontifico Istituto Liturgico è orgoglioso di presentare l’anno propedeutico di studi linguistici come parte del suo servizio alla Chiesa universale. II CICLO 285 LA LICENZA Il programma di studi del pontificio Istituto è organizzato in cinque tipologie di attività formativa: 1. Insegnamenti obbligatori di base 2. Insegnamenti obbligatori caratterizzanti 3. Insegnamenti obbligatori integrativi 4. Insegnamenti a scelta dello studente (corsi e seminari) 5. Preparazione e difesa della Tesi di Licenza 1. Insegnamenti obbligatori di base (38 ECTS): Libri liturgici (3 ECTS) Critica ed ermeneutica dei documenti liturgici (5 ECTS) Introduzione alle liturgie occidentali non romane (3 ECTS) Introduzione alle liturgie orientali (3 ECTS) Storia della liturgia (3 ECTS) Bibbia e liturgia (3 ECTS) Lettura liturgica dei Padri (3 ECTS) Introduzione alla teologia della liturgia (3 ECTS) Pastorale liturgica (3 ECTS) Liturgia e antropologia (3 ECTS) Teologia dell’inculturazione (3 ECTS) Spiritualità liturgica (3 ECTS) 2. Insegnamenti obbligatori caratterizzanti (24 ECTS): Iniziazione cristiana (3 ECTS) L’Eucaristia (3 ECTS) Il sacramento della Riconciliazione (3 ECTS) La malattia e la morte alla luce della Pasqua (3 ECTS) Il sacramento del matrimonio e la verginità (3 ECTS) Il sacramento dell’ordine (3 ECTS) Liturgia delle ore (3 ECTS) Teologia dell’anno liturgico (3 ECTS) 3. Insegnamenti obbligatori integrativi (17 ECTS): Liturgia sacramentale in oriente (3 ECTS) Liturgia delle ore nei riti orientali (3 ECTS) Teologia delle anafore (3 ECTS) I sacramentali (3 ECTS) PIL 286 Lettura liturgica di testi latini (5 ECTS) 4. Insegnamenti a scelta dello studente (21 ECTS): Quattro corsi a scelta (12 ECTS) Due seminari a scelta (6 ECTS) Un pro-seminario (3 ECTS) 5. Preparazione e difesa della Tesi di Licenza (20 ECTS) TOTALE CREDITI 120 ECTS Nota - Gli studenti che, avendo frequentato e superato gli esami di tutti i corsi prescritti, desiderino consegnare la tesi di licenza dopo la fine del II Ciclo, sono tenuti ad iscriversi come studenti fuori corso (vedi l’elenco delle «Tasse scolastiche»). III CICLO IL DOTTORATO 1. Si iscrivono al III Ciclo gli alunni che hanno completato tutti gli esami e sostenuto l’esame colloquio della tesi di Licenza con voto finale complessivo dei corsi e della tesina non inferiore a punti 9/10. Lo scopo del III Ciclo è di fornire al Candidato un programma personalizzato e offrendo l’opportunità di creare solide basi per affrontare la Tesi di Dottorato. PIL 2. Il programma prevede al primo semestre un seminario e al secondo semestre due (2) corsi a scelta, fra quelli offerti nell’anno accademico in corso che non siano già stati sostenuti e in accordo con il Preside. 3. Per questo motivo il Candidato, dopo aver discusso e scelto con il Moderatore il tema della tesi di Dottorato e l’area dove tale tema si colloca, presenta la Proposta scritta per il III Ciclo al Preside. La Proposta scritta per il III Ciclo deve contenere tre elementi essenziali: a. la descrizione del tema della tesi, b. la configurazione dell’area, c. la bibliografia per lo studio dell’area (non meno di 15 titoli). Il Preside con il suo Consiglio, vista la Proposta scritta per il III Ciclo, nomina la Commissio ad Lauream, composta dal Moderatore, da un Primo Censore e da un terzo Professore che potrebbe diventare Secondo Censore, una volta concluso il III Ciclo del Candidato. 287 4. La Commissio ad Lauream, convocata e presieduta dal Preside o da un suo delegato, se le caratteristiche culturali della Proposta scritta per il III Ciclo sono giudicate soddisfacenti, la approva e stabilisce i corsi che il Candidato dovrà frequentare con esame finale (il corso di liturgia comparata è sempre obbligatorio per tutti) e le lingue che dovrà eventualmente imparare. Il Candidato, perciò, nell’arco dell’anno per il III Ciclo, deve: a. frequentare il seminario di dottorato (con esame finale), b. frequentare eventuali altri corsi al PIL o in altre facoltà anche di altre Università (con esame finale), c. imparare le eventuali lingue assegnate (con testimonianza di apprendimento), d. leggere la bibliografia della Proposta, e. stendere un elaborato scritto, non inferiore alle 50 pp. e non superiore alle 100 pp., con la supervisione del Moderatore e del Primo Censore. 5. A conclusione dell’anno per il III Ciclo il Candidato deve aver terminato con esito positivo i corsi assegnatigli, dimostrare di conoscere le eventuali lingue straniere indicategli, aver letto la bibliografia e aver completato l’elaborato scritto. Entro due mesi dalla consegna dell’elaborato scritto, la Commissio ad Lauream, convocata dal Moderatore, stabilisce il punto dell’elaborato quale tema per la Lectio coram. La data della Lectio è stabilita dal Preside che comunicherà personalmente (o per mezzo di un suo delegato) il punto dell’elaborato 72 ore prima del giorno della Lectio stessa. La Lectio va fatta davanti alla Commissio ad Lauream, presieduta dal Preside o da un eventuale suo delegato, e non dura più di 45’. Segue la discussione fra i membri della Commissio e il candidato per altri 45’. La durata complessiva dell’esame è di 90’. 6. Finita la discussione, la Commissio si ritira, valuta il risultato delle tre prove (l’elaborato, la lectio e la discussione) ed esprime il giudizio di idoneità del Candidato alla Tesi di Dottorato. Tale giudizio viene immediatamente comunicato al Candidato dal Preside insieme alla Commissio ad Lauream (che chiude così il suo compito). Da questo momento il Candidato può consegnare la Proposta di Tesi (schema della Tesi, Bibliografia, Metodologia e Scopo della ricerca) al Preside che, con il suo Consiglio, darà l’eventuale parere favorevole. Moderatore e Primo censore sono gli stessi che componevano la Commissio ad Lauream. Alla consegna della Tesi di Dottorato il Preside e il suo consiglio nominano il PIL 288 secondo Censore (che può essere anche il terzo professore della Commissio). 7. Tutti gli studenti che hanno iniziato il corso di Licenza dall’anno accademico 1999-2000 appartengono al nuovo sistema del III Ciclo. 8. Gli studenti che, avendo frequentato e superato gli esami di tutti i corsi prescritti, desiderino consegnare la tesi di dottorato dopo la fine del III Ciclo, sono tenuti ad iscriversi come studenti fuori corso (vedi l’elenco delle «Tasse scolastiche»). (English translation follows below) THIRD CYCLE FOR THE DOCTORATE 1. Students who have completed the license thesis may enroll in the third (doctoral) cycle provided that they have achieved a final average of at least 9/10 for second cycle courses as well as for the license thesis. The purpose of the third cycle is to provide the candidate with a personalized program and with a solid basis on which to begin the doctoral thesis. The program plans to offer a Seminary for the first semester and two (2) courses, which can be chosen among these courses offered during the academic year and not studied before. These must be also chosen in accordance with the Dean. PIL 2. The candidate discusses and together with the director chooses the thesis topic and area of research that pertains to the thesis topic, and then presents to the Preside the Written Proposal for the Third Cycle. The proposal must contain three essential elements: a. the description of the thesis topic; b. the outline of the research area; c. a bibliography of at least 15 titles referring to the research area. The Preside with his council reviews the proposal and names the Doctoral Commission, composed of the moderator, first censor and a third professor, who may eventually become the second censor at the conclusion of the candidate’s doctoral cycle. 3. The Preside or his delegate convokes and presides over the Doctoral Commission. If the proposal is judged to be satisfactory, the commission approves it and determines the courses with final examinations which the can- didate must take. Thus, in the course of the doctoral year, the candidate must: a. enroll in the seminary of doctorate; b. if required, enroll in other courses in the Institute or in other faculties or universities and take the final examinations; c. demonstrate competence in the required languages; d. read the bibliography listed in the proposal; e. under the supervision of the director and first censor write a paper of not less than 50 nor more than 100 pages. 289 4. By the end of the doctoral year the candidate must have passed the assigned courses, demonstrated competence in the foreign languages assigned, have read the bibliography and completed the paper. Within two months from the time of the handing in of the paper the moderator convokes the commission, which determines the point in the paper to be treated in the Lectio coram. The Preside determines the date of the Lectio and personally or through a delegate communicates to the candidate, 72 hours prior to the Lectio, both the date and the point to be treated in the Lectio. The Lectio is held before the Commissio ad Lauream, presided by the Dean or his delegate. It lasts 45 minutes maximum. Follow a discussion among the members of the commission and the candidate, which lasts 45 minutes. The exam has a duration of 90 minutes in total. 5. When the discussion is over the commission retires to evaluate the paper, the Lectio and the discussion and then forms its conclusion about the candidate’s suitability for continuing on to the doctorate. The results are immediately given to the candidate by the Preside and the members of the commission. The work of the commission thus comes to an end. The candidate can immediately present to the Preside the thesis proposal (outline of the thesis, bibliography, methodology and purpose of the research). Approval of the proposal lies with the Preside and his council. The director and first censor of the thesis are the same professors who were on the Doctoral Commission. Once the thesis is presented, the Preside and his council name the second censor; who can be the third professor of the commission. 6. All students who began the license programme in the academic year 1999-2000 fall under the new system for the third cycle. 7. Students handing in the doctoral thesis outside the third cycle, are required to enroll as students fuori corso (see the list of «Tasse scolastiche»). PIL ANNO PROPEDEUTICO 293 ANNO PROPEDEUTICO 1º semestre Pro Seminario 95558 Ricerca scientifica P. Gunter (responsabile) - P.A. Muroni - O.M. Sarr 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Gli studenti saranno avviati alla ricerca scientifica nello stile dell’ateneo S.Anselmo. • Gli studenti affronteranno la ricerca scientifica in dodici unità didattiche. Argomenti: Il pro Seminario si presenta come lavoro interdisciplinare in quanto viene guidato da professori di più materie. Le tappe saranno scandite da dodici unità didattiche: il lavoro intellettuale; l’uso della biblioteca; la bibliografia, gli strumenti e le sigle delle varie aree (Scrittura, Storia, Teologia, Liturgia); l’elaborazione di un lavoro scientifico, (scelta del tema, bibliografia scientifica); lezioni informatiche; status quaestionis; formulazione del lavoro, excursus e appendici; citazioni, note e correzioni; i vari tipi di lavoro scientifico: seminario, articolo, tesi di licenza, tesi di dottorato. Modalità di svolgimento: Dodici lezioni. Modalità di verifica: Compiti scritti. Bibliografia: sarà indicata. 1º e 2º semestre 01023 Lingua greca G. Orsola Il corso di Lingua Greca si prefigge di avviare l’allievo alla comprensione e alla traduzione dei testi guidandolo gradatamente attraverso la fonetica, la morfologia e la sintassi e le analisi grammaticale, logica e del periodo. Saranno frequenti i riferimenti ai costrutti della lingua latina, le esercitazioni verteranno sull’analisi e la traduzione di pericopi e di brani tratti dalle Sacre Scritture e dai testi patristici. Bibliografia: Grammatica e libro degli esercizi saranno segnalati in classe PIL 294 all'inizio delle lezioni. Dispense, un buon dizionario della Lingua Greca. 01031 Lingua latina G. Orsola Il corso si propone di guidare l’allievo all’apprendimento graduale della Lingua Latina: dalla fonetica alla morfologia ed alla sintassi, dall’analisi grammaticale a quella logica e del periodo, evidenziando parallelismi e differenze con le lingue: greca, italiana e neolatine, applicandone lo studio ad autori della latinità classica e cristiana, a pericopi evangeliche ed a testi medievali e liturgici. Bibliografia: R. Giomini - P. Cosi, Capitolium - teoria, Città di Castello (ed. Dante Alighieri), 2006; R. Giomini - P. Cosi, Capitolium - esercizi I, Città di Castello (ed. Dante Alighieri), 2006. Dispense, un buon dizionario della Lingua Latina. 1º semestre 91001 Lettura corrente della Costituzione Liturgica P. Gunter PIL 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Avrà una conoscenza della SC e dei contenuti del documento. • Avrà una conoscenza del testo in latino. Argomenti: Dopo una breve presentazione della genesi della SC, e l'indicazione delle discussioni e degli schemi conciliari, sulla base degli Acta Concilii Vaticani II, si farà una lettura della Costituzione, per evidenziare la nuova visione della natura della liturgica, il nuovo linguaggio e i principi teologici-pastorali-spirituali del rinnovamento liturgico. Modalità di svolgimento: Lezioni esegetiche del documento dal professore; discussione dei principi del documento. Gli studenti devono tradurre dal testo latino. Modalità di verifica: esame scritto. Bibliografia: Testo (latino) della SC; G. Barauna, La sacra Liturgia rinnovata dal Concilio, Torino 1964; F. Antonelli - R. Falsini, Commento alla Costituzione Liturgica, Roma 1965; Congregazione del Culto Divino, La Costituzione Liturgica “Sacrosanctum Concilium”, Studi (Bel Subsidia 38), Roma 1986; X. Rynne, Vatican Council II, reprint, New York 1999; F. Gil Helin, Constitutio De Sacra Liturgia = Concilii Vaticani II Synopsis..., Città del Vaticano 2003. 295 2º semestre 91002 Il Latino fra Tarda Antichità e Alto Medioevo M. Conti 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Avrà una conoscenza generale dello sviluppo storico del Latino Cristiano e delle sue principali caratteristiche linguistiche • Sarà in grado di orientarsi su testi che hanno caratteristiche differenti dal Latino Classico Argomenti: Nel corso delle lezioni, verranno analizzati i diversi fenomeni fonetici, morfologici e sintattici che contraddistinguono alcune delle forme di Latino tipiche del periodo compreso fra il II e l’VIII secolo: Latino Cristiano, Latino Ecclesiastico, Latino Volgare. Accanto ad un’introduzione storica e di carattere sociale sulle cause che hanno determinato i diversi fenomeni linguistici che caratterizzano il Latino Tardo Antico e Alto Medievale e lo separano dal modello Classico, verranno analizzati brevi testi tratti dalle Sacre Scritture, dai Padri Latini, dalle Iscrizioni e, in special modo per quanto riguarda il Latino Volgare, da autori sia Cristiani che Pagani. Modalità di svolgimento: Ciascuna lezione comprende un’introduzione teorica (storico-sociale sugli sviluppi del Latino Cristiano in epoca Patristica), ed una parte pratica in cui verrà analizzato, con la partecipazione degli studenti, un brano in lingua latina particolarmente rappresentativo ai fini del corso. Modalità di verifica: L’esame finale è orale. Sarà richiesto allo studente di illustrare due brani analizzati nel corso delle lezioni, e di orientarsi nello sviluppo storico del Latino Cristiano in epoca patristica. Bibliografia: J. Schrijnen, I caratteri del Latino Cristiano Antico, Bologna 1981; V. Väänänen, Introduzione al Latino Volgare, Bologna 1974 (ed. ����������� originale in Francese: V. Väänänen, Introduction au latin vulgaire, Paris 1967); K. Sidwell, Reading Medieval Latin, Cambridge 1995. 01098Italiano Per coloro che non hanno superato l’esame, ci sarà un corso nei pomeriggi delle prime settimane dell’anno accademico 2015-2016. Sul nostro sito è possibile trovare il test on-line per la lingua italiana. Eventuali corsi a scelta dello studente. PIL 296 I CICLO ANNO PROPEDEUTICO ORARIO DELLE LEZIONI 2015-2016 1° semestre Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 08.30 10.05 01031 Latino 01031 Latino 01031 Latino 01031 Latino 01031 Latino 10.15 11.50 01023 Greco 01023 Greco 01023 Greco 91001 Gunter 95558 Pro Seminario 2° semestre PIL Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 08.30 10.05 01031 Latino 01031 Latino 01031 Latino 01031 Latino 01031 Latino 10.15 11.50 01023 Greco 01023 Greco 01023 Greco 91002 Conti II CICLO LICENZA LICENZA 299 PROGRAMMA GENERALE DEI CORSI OBBLIGATORI 1º anno - 1º semestre 94001 94002 94010 94021 94015 94016 94017 94018 Lettura liturgica dei Padri. Bibbia e Liturgia. Libri liturgici. Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (I parte). Introduzione alle liturgie occidentali non romane. Introduzione alle liturgie orientali. Storia della liturgia secondo le epoche culturali. Lettura di testi liturgici latini (I parte). Pro Seminario 95558 Ricerca scientifica liturgica. 2º anno - 1º semestre 95001 Introduzione alla teologia della liturgia. 95010 La malattia e la morte alla luce della Pasqua. 95026 Il sacramento dell’ordine. 95033 Pastorale liturgica. 95034 Liturgia e antropologia. 95036 Spiritualità liturgica. Seminario 1º e 2º anno - 2º semestre - anno A 95003 95020 95023 95205 95031 95035 Liturgia sacramentale in Oriente. L’iniziazione cristiana. Il sacramento della riconciliazione. La liturgia delle Ore. La liturgia delle Ore nei riti orientali. Teologia dell’inculturazione liturgica. PIL 300 1º e 2º anno - 2º semestre - anno B 95004 95007 95008 95029 95030 94018 94021 PIL I sacramentali. Il sacramento del matrimonio e la verginità. L’eucaristia: struttura dei riti e testi; teologia e spiritualità Teologia dell’anno liturgico. Teologia delle anafore. Lettura di testi liturgici latini (II parte - 1° anno). Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (II parte - 1° anno). 301 LICENZA CORSI PER L’ANNO ACCADEMICO 2013-2014 1º semestre - 1º anno Corsi obbligatori 94001 Lettura liturgica dei Padri M. Skeb 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente… • conosce i contesti, pensieri e concetti di testi liturgici scelti nella letteratura patristica greca e latino • applica le conoscenze acquisite nel corso a testi non trattati per poter inserirli nella tradizione liturgica ed esamina criticamente l’uso di riferimenti patristici negli studi e manuali liturgici di oggi. Argomenti: Il corso inizia allo studio della letteratura patristica in vista dello studio della liturgia nei primi secoli. Si sceglieranno alcuni testi di tipi diversi ma sempre di carattere liturgico. I testi saranno spiegati nel contesto biografico, politico, culturale, teologico-filosofico e liturgico di ogni autore per evidenziare gli orizzonti ermeneutici da considerare nell’interpretazione delle fonti liturgiche in epoca patristica. I. Introduzione II. Didache III. Giustino IV. Ireneo di Lione V. Tertulliano VI. Cipriano VII. Traditio Apostolica VIII. Conclusione Modalità di svolgimento: Lezioni frontali presentano i fatti; la lettura guidata dei testi centrali fornisce conoscenze approfondite e competenza metodologica nei riguardi di testi antichi. Modalità di verifica: Esami orali sulla base di testi che coprono i tre livelli: ripetizione di conoscenze, applicazione di conoscenze, innovazione/ conclusioni. Bibliografia: W. Geerlings – S. Döpp (edd.), Lexikon der antiken christlichen Literatur, Roma 32002 (trad. ital. e ingl. della 2a ed.); A. Di Berardino, Nuovo dizionario patristico e di antichità cristiane, 3 voll., Genova 20062010; C. Moreschini – E. Norelli, Storia della letteratura cristiana antica PIL 302 greca e latina, 2 voll., Brescia 1995-1996; A. Fürst, Die Liturgie der Alten Kirche: Geschichte und Theologie, Münster 2008; B. Studer, «Liturgia e Padri», in Scientia Liturgica I, ed. A.J. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 67-94 (trad. ingl.). 94002 Bibbia e Liturgia R. De Zan PIL 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • è in grado di conoscere l’origine biblica della Liturgia, cogliendo i tratti che legano l’identica genesi della due realtà, l’origine della Bibbia è l’origine della Liturgia, di cui la Liturgia ha il primato; • è in grado di riconoscere nella Liturgia viva le radici bibliche della struttura stessa dei riti, della Liturgia della Parola, dell’eucologia, dei riti e dei simboli usati nella liturgia in accordo con la cultura biblica e la transculturazione della liturgia attuale. Argomenti: Il corso è scandito in quattro tappe. Nella prima viene presentata la identica radice della Bibbia e della Liturgia. ambedue, infatti, hanno origine, sia per l’Antico sia per il Nuovo Testamento, nel mistero della Pasqua. Nella seconda, viene illustrata la presenza della Liturgia nella testimonianza biblica vetero e neotestamentaria, mentre nella terza tappa trova posto l’illustrazione della presenza della Bibbia nella Liturgia della Chiesa (partendo da Sc 24 e andando oltre il dettato conciliare). L’ultima tappa è dedicata a un capitolo monografico: la presenza dei testi eucologici della chiesa nascente negli scritti neotestamentari. Il corso si articola fondamentalmente in quattro parti, a loro volta scandite da più passaggi: 1. Il continuum Bibbia e Liturgia §1. La struttura della Pasqua ebraica §2. La struttura della Pasqua cristiana §3. Contiguità e isotopie 2. La Liturgia nella Bibbia §1. Luoghi, tempi, persone §2. Riti 3. La Bibbia nella Liturgia §1. Strutture bibliche e Liturgia §2. Il Lezionario ed eucologia §3. Riti e simboli 4. L’eucologia nella Chiesa nascente §1. I criteri per l’identificazione dei testi preredazionali §2. Un inno prepaolino Modalità di svolgimento: Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, data la fragilità e la disomogeneità di preparazione degli studenti. Le lezioni, pur perseguendo l’adempimento del programma ela finalità del corso, contempleranno ampie parentesi che illustrino quelle tematiche che gli studenti dovrebbero conoscere, ma che di fatto ignorano in parte o del tutto. Lungo le lezioni ci si serve dei moderni materiali didattici (supporti informatici di vario genere) forniti dall’università. Modalità di verifica: La verifica viene fatta attraverso l’esame a conclusione del corso. L’esame è costituito da una verifica orale che presuppone due impegni del candidato: la conoscenza della materia del corso e la presentazione di un’opera a scelta tra quelle suggerite dal docente. 303 Bibliografia per la parte fondamentale: W. Brueggemann, Worship in ancient Israel: an essential guide, Nashville, Tenn. 2005; R. De Zan, «Bible and Liturgy», in Handbook for Liturgical Studies I, ed. A.J. Chupungco, Collegeville 1997, 331-365 (trad. it., Scientia Liturgica I, Casale Monferrato 1998); P. Grelot, Introduzione al Nuovo Testamento 9. La liturgia nel Nuovo Testamento, Roma 1992; K.P. Jörns, Liturgie: berceau de l’Écriture, in «La MaisonDieu» 189(1992) 55-78; J.A. Soggin, Israele in epoca biblica: istituzioni, feste, cerimonie, rituali, Torino 2000. 94010 Libri liturgici C. Folsom 3 ECTS Studio dei libri liturgici secondo la loro origine, la loro storia e il loro sviluppo. Loro utilizzazione come fonti della tradizione liturgica e come strumenti per lavoro interdisciplinare. Le lezioni teoriche saranno affiancate da esercitazioni pratiche sulle fonti. Bibliografia: C. Vogel, Introduction aux sources de l’histoire du culte chrétien au Moyen-Age, Spoleto 1981 (trad. ingl., Medieval Liturgy: An Introduction to the Sources, Washington 1986); A. Nocent, “I libri liturgici”, in Anàmnesis 2, Casale Monferrato 1978, 131-183; E. Palazzo, Histoire des livres liturgiques: le moyen âge, Paris 1993 (trad. ingl., A History of Liturgical Books, Collegeville 1998); C. Folsom, “Liturgical Books of the Roman Rite”, in A.J. Chupungco (ed.), Handbook for Liturgical Studies I, Collegeville 1997, 245-314 (trad. it., “Libri liturgici del rito romano”, in Scientia Liturgica I, Casale Monferrato 1998). PIL 304 PIL 94015 Introduzione alle liturgie occidentali non romane N. Valli 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • dovrebbe conoscere e collocare storicamente le fonti delle liturgie occidentali non romane (sacramentari, messali, capitolari lezionari, evangeliari...); • saper esprimere i tratti distintivi dal punto divista teologico-liturgico in particolare delle liturgie ambrosiana e ispanica. Argomenti: Dopo una presentazione delle questioni fondamentali riguardanti la formazione e lo sviluppo delle liturgie occidentali nei primi secoli dell’era cristiana, nella prima parte del corso si delineeranno le caratteristiche principali di alcune di esse (africana, gallicana, celtica, bracarense, aquileiese e le liturgie di area campana), affrontando poi in modo più analitico lo studio delle liturgie ambrosiana e ispanica, con particolare attenzione all’ordo missae, all’anno liturgico e all’ufficio divino. L’approfondimento della conoscenza di questi due riti, ancora oggi rilevanti nel contesto latino, avverrà mediante il commento di testi eucologici significativi. Nell’ultima parte del corso saranno offerti alcuni elementi di analisi comparata, assumendo come punto di riferimento il lezionario adottato dalle diverse tradizioni. Modalità di svolgimento: Il docente durante le lezioni si avvale di schemi mediante i quali gli studenti possono seguire più agevolmente i contenuti. La presenza in aula del video facilita l’accesso non solo descrittivo, ma anche esperienziale alle tradizioni liturgiche ancora vive. Modalità di verifica: L’esame prevede una prima domanda in merito a una tradizione liturgica occidentale per la quale lo studente manifesta la sua preferenza e una seconda domanda relativa al resto del corso, con particolare attenzione ai riti gallicano, ispanico e ambrosiano. Bibliografia: A. King, Liturgies of the Primatial Sees, Longmans, Green and Co, London-New York-Toronto 1957; J. Pinell – G. R amis, “Liturgie locali antiche”, in Liturgia, edd. D. Sartore – A. M. Triacca – C. Cibien, Cinisello Balsamo 2001, 1098-1109; G. Ramis, “Le famiglie liturgiche in Occidente”, in Scientia liturgica 1, ed. A. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 40-46; G. Ramis, “Libri liturgici occidentali non romani”, in Scientia liturgica 1, ed. A. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 331-342; M. Smith, «Ante altaria». Le rites antiques de la messe dominicale en Gaule, en Espagne et en Italie du Nord, Paris 2007. 94016 Introduzione alle liturgie orientali M. Nin 3 ECTS 305 Argomenti: 1. Introduzione generale sulle Chiese orientali; 2. Fonti delle liturgie orientali; 3. Formazione delle liturgie orientali; 4. Famiglie delle anafore; 5. Descrizione delle singole liturgie; 6. Aspetti architettonici delle liturgie orientali. Bibliografia: N. Bux, La liturgia degli orientali (Quaderni di O Odigos 12), Bari 1996; Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, vol. 1: Introduzione alla liturgia, vol. 2: Liturgia fondamentale, vol. 3: L’eucaristia, ed. A.J. Chupungco, Casale Monferrato 1998; I.-H. Dalmais, Le Liturgie orientali, Roma 1982; E. Farrugia (ed.), Dizionario Enciclopedico dell’Oriente Cristiano, Roma 2000; D. Gelsi, «Liturgie orientali», in D. Sartore - A.M. Triacca (ed.), Nuovo Dizionario di Liturgia, Roma 1984, 983-1007; O. Raquez, «Roma Orientalis». Approcci al patrimonio delle Chiese d’Oriente, Roma 2000; R. Taft, Oltre l’Oriente e l’Occidente, Roma 1999; M. Nin, Tempo di Dio, tempo della Chiesa, Milano 2011. 94017 Storia della liturgia secondo le epoche culturali K. Pecklers 3 ECTS Argomenti: Visione generale della storia della liturgia dall’epoca del Nuovo Testamento fino al Vaticano II. Con appropriate chiavi di lettura, il corso analizza in ogni epoca i fattori responsabili dello sviluppo del culto cristiano e indica le loro conseguenze nelle epoche seguenti. Viene messo in rilievo l’influsso della cultura sullo sviluppo delle forme liturgiche. Bibliografia: J. Baldovin, The Urban Character of Christian Worship: The Origins, Development, and Meaning of Stational Liturgy, Roma 1987; Handbook for Liturgical Studies, vol. 1, ed. A.J. Chupungco, Collegeville 1997, 95-114, 131-178 (trad. it., Scientia Liturgica, vol. 1, Casale Monferrato 1998, 145-194); E. Cattaneo, Il culto cristiano in Occidente, Roma 1984; M. Metzger, Histoire de la liturgie. Les grandes étapes, Paris 1994 (trad. it., Storia della liturgia. Le grandi tappe, Cinisello Balsamo 1996); B. Neunheuser, Storia della liturgia attraverso le epoche culturali, Roma 31999. 94018 Lettura di testi liturgici latini (I parte) G. Orsola 5 ECTS Argomenti: Attraverso la lettura e la traduzione di testi liturgici (euco- PIL 306 logia, innografia, rituali, rubriche) della tradizione romana e occidentale, si introducono gli studenti ad acquisire le conoscenze di base per una migliore analisi ed ermeneutica delle fonti liturgiche latine. Il corso - che dura l’intero anno accademico - presuppone la conoscenza della grammatica e della sintassi latina. Bibliografia: Dispense di testi scelti. Riferimenti alla sintassi latina dal libro, R. Giomini - P. Cosi, Parilia - teoria, Città di Castello (Ed. Dante Alighieri), 2010. 94021 Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (I parte) R. De Zan PIL 5 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • è in grado di pubblicare una edizione semi-critica di un testo liturgico inedito, con relativo apparato critico in più registri (fonti liturgiche, patristiche, bibliche; varianti) e con l’introduzione pertinente che illustri la codicologia, la scrittura, la stemmatica, la storia e le caratteristiche del contenuto del manoscritto edito; • è in grado di saper analizzare a livello filologico, critico-storico, critico-letterario e teologico il testo eucologico; inoltre è in grado di applicare le tecniche di traduzione sia classiche sia moderne; infine, è in grado di confezionare un nuovo testo eucologico, rispettandone la struttura e le altre caratteristiche che contraddistinguono il testo eucologico del rito romano. Argomenti: 1. Brevi nozioni di codicologia. 2. I principi della critica testuale: dalla trascrizione del testo alla individuazione delle varianti (errori e correzioni); dal testimone alle recensioni (stemmatica); regole di ripristino testuale. 3. L’apparato critico e le edizioni (meccaniche, semi-diplomatiche, diplomatiche, critiche). 1: La critica testuale (codicologia, paleografia, stemmatica, apparato critico, edizione) 2. Analisi filologica (classica e semasiologica; assi semantici di Bremond, semiotica di Greiimas) 3. Critica storica e analisi dell’autenticità 4. critica letteraria (fonti, contesto, struttura, stilistica) 5. Genere letterario 6. Storia della tradizione e della redazione del testo 8. Teologia del testo eucologico (dimensioni e fondamento) 9. La Traduzione classica e la dinamico-funzionale Modalità di svolgimento: Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, data la fragilità e la disomogeneità di preparazione degli studenti. Le lezioni, pur perseguendo l’adempimento del programma e la finalità del corso, contempleranno ampie parentesi che illustrino quelle tematiche che gli studenti dovrebbero conoscere, ma che di fatto ignorano in parte o del tutto. Lungo le lezioni ci si serve dei moderni materiali didattici (supporti informatici di vario genere) forniti dall’università. Modalità di verifica: La verifica viene fatta in due tempi. Alla fine del primo quadrimestre è proposto un esame scritto per la critica testuale. alla fine del corso viene fatto l’esame che comporta due impegni per lo studente. Egli presenta e discute con il docente un breve elaborato scritto su un testo eucologico e, successivamente si sottopone a una verifica orale. La media proporzionale delle tre prove costiuisce il risultato finale dell’esame. 307 Bibliografia orientativa: G. Bonaccorso, Introduzione allo studio della Liturgia, Padova 1990; R. De Zan, Criticism and Interpretation of Liturgical Texts, in A.J. Chupungco (ed.), Handbook for Liturgical Studies, vol. I, Collegeville - Minnesota 1998 (trad. it., Scienza Liturgica I, Casale Monferrato, 1998), 331-365: F. De Lasala Ejercicios de Paleografía latina. Laminas, transcripciones y comentarios, Roma 2000; L. Canfora, Il copista come autore, Palermo 2002; E. Overgaauw, “Fast or slow, professional or monastic. The writing speed of some medieval scribes”, in Scriptorium 49(1995) 211-227. Pro Seminario 95558 Ricerca scientifica P. Gunter (responsabile) - P.A. Muroni - O.M. Sarr 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Gli studenti saranno avviati alla ricerca scientifica nello stile dell’ateneo S.Anselmo. • Gli studenti affronteranno la ricerca scientifica in dodici unità didattiche. Argomenti: Il pro Seminario si presenta come lavoro interdisciplinare in quanto viene guidato da professori di più materie. Le tappe saranno scandite da dodici unità didattiche: il lavoro intellettuale; l’uso della biblioteca; la bibliografia, gli strumenti e le sigle delle varie aree (Scrittura, Storia, Teologia, Liturgia); l’elaborazione di un lavoro scientifico, (scelta del tema, bibliografia scientifica); lezioni informatiche; status quaestionis; formulazione del lavoro, excursus e appendici; citazioni, note e correzioni; i vari tipi di lavoro scientifico: seminario, articolo, tesi di licenza, tesi di dottorato. PIL 308 Modalità di svolgimento: Dodici lezioni. Modalità di verifica: Compiti scritti. Bibliografia: sarà indicata. 1º semestre - 2º anno Corsi obbligatori 95001 Introduzione alla teologia della liturgia J.J. Flores 3 ECTS Il corso sarà articolato in quattro parti: Nella prima si studiano gli antecedenti della teologia della liturgia; nella seconda si riflette sui contributi dei teorici della teologia liturgica (L. Beauduin, M. Festugière, R. Guardini, O. Casel, C. Vagaggini e S. Marsili). Il primo capitolo della Sacrosanctum Concilium offre una visione teologica della liturgia e perciò costituisce la terza parte del corso, mentre nella quarta si valutano le conseguenze che si possono trarre in rapporto alla teologia e ai teologi attuali. Nella conclusione si studiano le componenti essenziali di un’azione liturgica: la liturgia come azione cultuale della Chiesa e come attuazione del Mistero di Cristo e le leggi della Teologia liturgica. PIL Bibliografia: S. Marsili, «La liturgia, momento storico della salvezza», in Anàmnesis 1, Casale Monferrato 1984, 33-156; Id., «‘Liturgia’ e ‘Teologia liturgica’», in Liturgia, ed. D. Sartore - A.M. Triacca - C. Cibien, Milano 2001, 1037-1054; 2001-2019; A. Catella, «Teologia della liturgia», in Scientia Liturgica, vol. 2, ed. A.J. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 17-45; Liturgia opus Trinitatis. Epistemologia liturgica. Atti del VI Congresso Internazionale di liturgia (Studia Anselmiana 133, Analecta Liturgica 24), Roma 2002; J.J. Flores, Introducción a la teología litúrgica (Biblioteca liturgica 20), Barcelona 2003. 95010 L’unzione degli infermi e i riti dei funerali M. Tymister 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • conoscerà i passi più importanti dello sviluppo storico dell’unzione degli infermi e della liturgia dei funerali. • conoscerà le fonti più importanti per la teologia e la storia della prassi celebrativa dell’unzione e dei funerali nella Chiesa occidentale. • saprà da dove partire per approfondire ulteriormente l’argomento avendo acquistato la conoscenza della bibliografia principale. • avrà acquistato le basi necessarie per valutare criticamente le possibilità di celebrazione liturgica e la prassi pastorale del sacramento dell’unzione e dei funerali oggi. Argomenti: La religione, non solo quella cristiana, si è formata a confronto con la morte. Come l’uomo è l’unico essere che seppellisce i suoi morti, egli è anche l’unico che ha coscienza della sua morte, già prima che questa lo colpisca. La religione fornisce l’interpretazione della malattia e della morte (A. Angenendt). Il corso indaga sulle liturgie dell’unzione e dei funerali, per capire il loro sviluppo storico e la risposta espressa in esse riguardo alle realtà della malattia e della morte. Al centro del corso sta l’analisi delle fonti liturgiche medioevali (Ordines, Sacramentari e Pontificali) e dei rituali postconciliari (Ordo unctionis infirmorum eorumque pastoralis curae del 1972 e Ordo exequiarum del 1969). L’indagine storica vuole dare allo studente la possibilità di valutare le possibilità celebrative offerte nei libri. Introduzione L’unzione dei malati Teologia biblica della malattia Antico Testamento Nuovo Testamento L’unzione nella Sacra Scrittura L’unzione dei malati nel Nuovo Testamento Gc 5,13-20 La tradizione della Chiesa fino all’epoca carolingia fino al Vaticano II Il rito nel PRG Il PR del sec. XII e il PCR Il concilio di Trento Il Rituale Romanum del 1614 Il Concilio Vaticano II (SC 73-75) Il Rituale del 1972 I lavori preparativi La costituzione apostolica Sacram unctionem infirmorum Il contenuto e la teologia del rituale La liturgia dei funerali L’uomo di fronte alla morte Atteggiamenti fondamentali La morte nella mentalità del medioevo 309 PIL 310 PIL Tra gioia e lutto La morte in mezzo alla vita Cambiamento degli atteggiamenti nella società urbana odierna Storia e significato della liturgia cristiana dei funerali Riti pagani e riti cristiani della morte Il rituale romano del sec. VII (OR XLIX – Ver 1138-1163 – GeV 1607-1695 – Gr 1398-1450) I rituali romano-gallicani Il rituale romano del 1614 Il nuovo rituale dei defunti del 1969 I lavori preparativi Struttura del rituale Il linguaggio del rito Segni e simboli Il linguaggio delle parole La teologia del rito Una visione pasquale del transitus Una visione pre-cristiana dell’aldilà Il corpo e l’anima La preghiera per i vivi Le Messe dei defunti nel Messale di Paolo VI I criteri della riforma (SC 82; IGMR³ 379-385) La teologia espressa nell’eucologia Conclusione Modalità di svolgimento: 12 lezioni di 90 minuti. Durante le lezioni sarà presentato la storia dell’unzione e dei funerali e le relative fonti cominciando dai fondamenti biblici fino ai rituali postconciliari. Nel centro delle lezioni starà la presentazione e l’analisi delle fonti liturgiche. Le lezioni saranno affiancate non solo con le diapositive per illustrare i contenuti più importanti ma anche con materiale utile per l’approfondimento e lo studio privato: schemi, riassunti scritti dei capitoli più importanti e indicazioni bibliografiche. Questo materiale sarà messo a disposizione dello studente sul sito internet del corso: http://www.tymister.eu/95010 Modalità di verifica: La prova di accertamento è orale con una durata di 10 minuti. Allo studente sarà chiesto l’interpretazione di un testo tratto dalle fonti presentate in classe. Partendo dall’interpretazione si cercherà di entrare in un dialogo aperto sulla materia e/o seguirà una domanda su un altro capitolo del corso. Lo studente potrà portare all’esame tutto quello che vuole, anche il proprio testo. Si può rispondere in una delle seguenti lingue: italiano, latino, inglese, croato, tedesco, francese o spagnolo. Bibliografia: A. Angenendt, «Sterben, Tod und Jenseits», in Idem, Geschichte der Religiösität im Mittelalter, Darmstadt 32005, 659-716; Ch. W. Gusmer, «Liturgical Traditions of Christian Illness: Rites of the Sick», Worship 46 (1972) 528-543; Ph. Rouillard, «I riti dei funerali», in Anàmnesis 7, Genova-Milano 21992, 193-227; Ph. Rouillard, Histoire des liturgies chrétiennes de la mort et des funérailles, Paris 1999; I. Scicolone, «Unzione degli infermi», in Anàmnesis 3/1, Genova-Milano 52005, 205-242. 95026 Il sacramento dell’ordine V. Viola 311 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente acquisisce: • conoscenza della teologia liturgica del sacramento dell’Ordine; • capacità di lettura esegetica delle fonti liturgiche. Argomenti: Il corso predilige la lettura analitica delle singole fonti liturgiche nelle diverse epoche (presentazione sintetica della fonte; elementi rituali; analisi dei testi eucologici; conclusioni teologico-liturgiche). Modalità di svolgimento: Lezione frontale; lettura analitica delle fonti. Modalità di verifica: Esame orale. Bibliografia: Aa.Vv. Le liturgie di ordinazione. Atti della XXIV Settembre di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia. Loreto (AN), 27 agosto – 1 settembre 1995 = BELS 86 (Roma 1996); B. Kleinheyer, Ordinazioni e ministeri in Aa.Vv. La liturgia della Chiesa. Manuale di scienza liturgica. Celebrazioni sacramentali – III. Ordine, Matrimonio, Vita religiosa, Esequie, Benedizioni, Esorcismo vol. 9 (Leumann-Torino 1994) 26 –102; J. Lécuyer, Le sacrament de l’ordination. Recherche historique et théologique = Théologie historique 65 (Paris 1983); E. Lodi, Infondi lo Spirito degli Apostoli. Teologia liturgico-ecumenica del ministero ordinato = Caro Salutis Cardo. Studi, 6 (Padova 1987); A. Santantoni-S. Parenti Gli ordini sacri e i ministeri in Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia. IV. Sacramenti e sacramentali (Roma 1998) 209 – 266. 95033 Pastorale liturgica G. Midili 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Deve essere in grado di comprendere quali sono i principi essenziali della pastorale liturgica, per applicarli alla situazione ecclesiale in cui andrà a svolgere il suo ministero. • Avrà acquisito una conoscenza del pensiero dei principali autori che PIL 312 PIL scrivono su questo tema e saprà esprimere una valutazione critica del loro pensiero, in riferimento a una applicazione delle loro intuizioni nella prassi ecclesiale. Argomenti: Il corso offre un percorso che si articola in tre fasi. Nella prima si propone una riflessione sulla teologia pastorale, in prospettiva liturgica. Si prendono quindi in esame le questioni specifiche: partecipazione, animazione, formazione (specialmente nei seminari e nelle case religiose). Si conclude con l’analisi di alcuni aspetti particolari, che toccano l’ambito della pastorale liturgica: l’ufficio liturgico diocesano; i movimenti ecclesiali; gli edifici di culto. Rivolgendosi ad un uditorio internazionale, il corso offre gli strumenti da applicare alla situazione in cui ciascuno svolgerà il ministero. Sarà favorita, inoltre, la comunicazione e lo scambio di esperienze pastorali delle aree geografiche di provenienza Modalità di svolgimento: Il corso viene insegnato con l’aiuto di slides. In riferimento ai singoli temi trattati viene indicata agli studenti una bibliografia obbligatoria da leggere durante il corso. Modalità di verifica: Esame orale. Bibliografia: G. Colombo, «Le ragioni di una sintesi», RL 79 (1992), 39-53; L. Della Torre, «Liturgia pastorale e pastorale liturgica nella costituzione “De Sacra Liturgia”», Rivista Liturgica 1964, 63-75; L. Della Torre, «Pastorale Liturgica», in Liturgia, ed. D. Sartore, A.M. Triacca, C. Cibien, Cinisello Balsamo 2001, 1450-1471; L. Della Torre, «Prospettive ed esigenze per una pastorale liturgica», in Una liturgia per l’uomo. La liturgia pastorale e i suoi compiti, ed. Visentin P. – Terrin A. N. – Ceccolin R., Padova 1986, 83-105; R. Tagliaferri, «Quale modello di pastorale liturgica emerge dal Concilio. Riflessioni di ermeneutica pastorale», Rivista Liturgica 1992, 25-38. 95034 Liturgia e antropologia I. Žižić 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • acquisire una buona conoscenza dei temi principali dell’antropologia liturgica, della storia della questione e delle proposte teoriche; la conoscenza degli autori e della bibliografia rilevanti nel dibattito antropologico-teologico contemporaneo. • la capacità di riflettere criticamente e presentare sistematicamente i temi principali di liturgia fondamentale. Argomenti: I. Introduzione all’argomento (antropologia e teologia, implicazioni teoriche nella dimensione rituale, pensare l’uomo alla luce del rito); II. Antecedenti della questione e posizionamento della questione (breve pre- sentazione delle proposte teoriche di Guardini, Casel, Chenu, Chauvet); III. Il Concilio Vaticano II e la questione antropologica della liturgia; IV. Figure della questione: ancillare, fenomenologica, approccio fenomenologico-eremeneutico; V. Trattazione antropologica del simbolo; VI. Trattazione antropologica dell’immagine; VII. Trattazione antropologica del linguaggio; VIII. L’uomo del culto e culto dell’uomo: rito ritualità ed esperienza religiosa; IX. Culto cristiano e uomo cristiano; X. Azione liturgica – linguaggi liturgici; XI. Aperture: Estetica e Poietica liturgica; XII. Riassunto e conclusione del corso. Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni. Modalità di verifica: esame orale. 313 Bibliografia: C. Valenziano, Liturgia e antropologia, Bologna 1998; J. Schermann, Il linguaggio nella liturgia. I segni di un incontro, Assisi 2004; A.M. Triacca - A. Pistoia (ed.) Liturgie et anthropologie (Conferences SaintSerge, XXXVI semaine d’études liturgiques, Paris 27-30 juin 1989), Roma 1990; S. Maggiani, «Il linguaggio liturgico», in Scientia Liturgica, vol. 2, ed. A. J. Chupungco, Casale Monferrato 1998; G. Bonaccorso, Il rito e l’altro. La liturgia come tempo, linguaggio e azione, Città del Vaticano 2001. 95036 Spiritualità liturgica O.-M. Sarr 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • sarà capace di delineare il percorso storico della Spiritualità liturgica dal nuovo testamento fino ad oggi. • darà un analisi profonda e completa di una orazione del patrimonio della Chiesa evidenziano e mostrando le varie caratteristiche e dimensioni della Spiritualità liturgica. Argomenti: Il corso espliciterà l’aspetto spirituale del vissuto liturgico ecclesiale, approfondendo la comprensione dei partecipanti attraverso un’ermeneutica profonda di alcuni preghiere scelte. Modalità di svolgimento: corso magistrale e presentazione su supporto elettronico. Modalità di verifica: esame orale Bibliografia: J. Corbon, Liturgie de source, Paris 1980; L. Artuso, Liturgia e spiritualità, Padova 2002; J. Leachman - D.P. McCarthy, «The Formation of the Ecclesial Person through Baptismal Preparation and the Celebrations in the RCIA: The Collects for the Scrutinies» in, The Liturgical Subject: Subject, Sujectivity, ed. J.G. Leachman, London 2008, 172-200; D.P. McCarthy - J.G. Leachman, Transition in the Easter Vigil: Becoming Chri- PIL 314 stians, Farnborough 2014. 1º semestre - 1º e 2º anno Corsi a scelta 94103 Paleografia latina (parte I) M. Bonomo PIL 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • dovrà avere acquisito la capacità di riconoscere le diverse tipologie di scrittura in uso durante il periodo medievale • dovrà essere in grado di datare (almeno approssimativamente) ed eventualmente localizzare un manoscritto. Argomenti: 1) Cos’è la Paleografia; quali sono le sue origini; la scrittura latina arcaica; 2) le scritture di età romana; 3) origini e caratteristiche delle scritture cristiane; 4) la scrittura onciale: caratteristiche e manoscritti guida; 5) la scrittura semionciale: caratteristiche e manoscritti guida; 6) le scritture insulari: caratteristiche e manoscritti guida; 7) la scrittura visigotica: caratteristiche e manoscritti guida; 8) la scrittura beneventana: caratteristiche e manoscritti guida; 9) le scritture altomedievali in uso nell’area franca e nell’Italia centro-settentrionale: caratteristiche e manoscritti guida; 10) la scrittura carolina: caratteristiche e manoscritti guida; 11) la scrittura gotica o textualis: caratteristiche e manoscritti guida Modalità di svolgimento: ciascuna lezione si suddividerà in due sezioni: 1) illustrazione e spiegazione di un determinato periodo della storia della scrittura latina condotta sulla base di materiale informatico (elaborazione in Powerpoint con immagini e commenti esplicativi); 2) esercizi di riconoscimento, lettura e datazione delle testimonianze manoscritte condotti sulla base di riproduzioni in facsimile. Il corso prevede la possibilità di effettuare una visita presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Modalità di verifica: esame orale. Bibliografia: G. Battelli, Lezioni di paleografia, Città del Vaticano 1999; B. Bischoff, Paleografia latina, Padova 1994; G. Cencetti, Lineamenti di storia della scrittura latina, Bologna 1997; P. Cherubini - A. Pratesi, Paleografia latina: l’avventura grafica del mondo occidentale (Littera Antiqua, 16), Città del Vaticano 2010; A. Petrucci, Breve storia della scrittura latina, Roma 1992. 94128 Il Martyrologium Romanum M. Barba 3 ECTS 315 Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Dovrà avere maggiore competenza riguardo all’analisi del libro liturgico. Dovrà conoscere quali sono i martirologi più importanti e quali le caratteristiche. Dovrà appropriarsi delle dinamiche teologico – rituali sottese al Martirologio del Concilio Vaticano II. Dovrà essere competente sulle questioni spirituali e pastorali legate al culto dei Santi. Argomenti: Il corso intende introdurre lo studente nell’analisi del libro liturgico. L’approccio sarà di ordine storico, teologico, pastorale e spirituale. Attraverso l’analisi dei maggiori martirologi storici si giungerà a guardare più da vicino il martirologio romano del Concilio Vaticano II evidenziandone le caratteristiche formali e di contenuto teologico. 1. Dal culto dei Santi alla compilazione dei calendari e martirologi. 2. Origini, sviluppi e classificazione dei principali martirologi storici. 3. Il Martyrologium Romanum del 1586. 4. Il Concilio Vaticano II, il Consilium e il nuovo martirologio. 5. Fonti e criteri redazionali. 6. Analisi del libro liturgico: Praenotanda, lectiones breves, orationes, elogia. Modalità di svolgimento: Si presenteranno le diverse tematiche sopra elencate con una esposizione che sia densa e stimolante alla ricerca. Il metodo sarà analitico-sintentico. Modalità di verifica: Si propone un esame orale sul programma. Bibliografia: Martyrologium Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Ioannis Pauli PP. II promulgatum. Editio typica, Typis Vaticanis, 2001; J. Dubois, Les martyrologes du Moyen Âge latin, Turnhout 1987; H. Delehaye, Martyrologium Romanum ad formam editionis typicae scholiis historicis instructum, Société des Bollandistes, Bruxelles 1940; J. Dubois, Martyrologes d’Usuard au Martyrologe romain. Articles réédités pour son soixante-dixième anniversaire, Abbeville 1990; R. Aigrain, L’hagiographie. Ses sources – Ses méthodes – Son histoire. Reproduction inchangée de l’édition originale de 1953. Avec un complément bibliographique par Robert Godding, Bruxelles 2000, pp. 11-106; H. Delehaye, «Le témoignage des martyrologes», in Analecta Bollandiana 26 (1907), pp. 78-99. H. Quentin, Les Martyrologes historiques du Moyen Âge, Paris 1908; J. Gibert I Tarruell – J. Evenou, La preparazione della nuova edizione del «Martyrologium Romanum», in A. Moroni – C. Pinto – M. Bartolucci (edd.), Sacramenti, Liturgia, Cause dei Santi: Studi in onore del Cardinale Giuseppe Casoria già Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la PIL 316 Disciplina dei Sacramenti, nel 60° anniversario di ordinazione sacerdotale, Napoli, 1992, pp. 457-479. Si veda il numero speciale di Ephemerides Liturgicae 116 (2002) 3-125 e quello di Rivista Liturgica 91 (2004) 177-274. M. Sodi (ed.), Testimoni del Risorto. Martiri e Santi di ieri e di oggi nel Martirologio Romano, Edizioni Messaggero, Padova 2006 (Studi religiosi, 34). 94160 Teologia, Liturgia e Musica J.-A. Piqué PIL 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso gli studenti dovranno: • Al termine del corso gli studenti dovranno individuare da un punto di vista teologico la funzione della musica nella liturgia e la sua potenzialità simbolico-estetica per esprimere la trascendenza empatica dell’esperienza di Dio. Deve poter individuare le fonti liturgiche musicali e il loro fondamento teologico a partire dei Libri liturgici, i Padri della Chiesa, I teologi e il Magistero più recente. • Aver acquistato un criterio proprio sul valore del musicale nella liturgia, valorare le loro fonti, conoscerne la loro storia, e poter analizzare le sfide della prassi liturgica e pastorale della musica nella liturgia . Argomenti: Il corso intende affrontare dal punto di vista teologico lo studio dell’ esperienza estetica nell’ambito della liturgia come locus della percezione del mistero di Dio. L’argomento verrà sviluppato su tre livelli: teologico, liturgico e musicale, con una particolare attenzione all’ “arte dei suoni” quale espressione del mistero celebrato nell’ Hodie della liturgia. In un primo momento verranno presi in esame i documenti del Magistero sulla musica liturgica, per poi analizzare il pensiero dei Padri (Agostino) e dei teologi contemporanei (Ratzinger, Sequeri) in relazione al rapporto liturgia - musica - arte. Verranno presentate alcune delle grandi opere musicali create per la liturgia (Palestrina, Mozart, Bruchner). Al termine del corso gli studenti dovranno individuare da un punto di vista teologico la funzione della musica nella liturgia e la sua potenzialità simbolico-estetica per esprimere la trascendenza empatica dell’esperienza di Dio.. Modalità di svolgimento: Sessioni presenziali magisteriali Audizioni e analisi delle fonti: partiture, testi, Libri Liturgici Sessioni si pratica della musica liturgica Modalità di verifica: Elaborato finale e esame orale sull’elaborato presentato. Bibliografia: Pío X, Motu Proprio «Tra le sollecitudini», 1903, in ASS 36 (1903-1904) pp. 329-339; V. Jankélévitch, La musica e l’ineffabile, Milano 2001M; J-A. Piqué, Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza, Milano 2013. ID., Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental so- bre la sacramentalidad de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar, Sequeri; Victoria, Schönberg, Messiaen), Roma 2006; J. Ratzinger, Cantate al Signore un canto nuovo, Milano 1996; P. Sequeri, Estetica e teologia, Milano 1993. 94171 L’ermeneutica dei simboli liturgici I. Žižić 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Avrà acquisito una buona conoscenza dei temi e delle categorie principali di ermeneutica simbolica, della storia della questione e delle proposte teoriche; la conoscenza degli autori e degli studi rilevanti. • Avrà acquisito la capacità di interpretare i simboli liturgici alla luce della teoria ermeneutica. Argomenti: Il corso offre una introduzione allo studio dei simboli liturgici alla luce dell’antropologia ed ermeneutica. Dopo una breve presentazione teorica dello studio del simbolismo e degli apporti dell’antropologia, della filosofia e dell’ermeneutica contemporanea, verrà ripresa la teoria generale del simbolo alla luce della proposta teorica di Paul Ricoeur. Con lo scopo di fornire le premesse principali per una ermeneutica dei simboli liturgici, si propone un discorso approfondito sulla natura del simbolo incrociando gli aspetti antropologici, linguistici e religiosi con l’ermeneutica teologica della prassi rituale cristiana. Verranno presi in esame alcuni modelli interpretativi presenti nella ricerca liturgica contemporanea con particolare attenzione al legame tra „testo“ e „azione“ rituale. Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni. Modalità di verifica: esame orale o scritto Bibliografia J.W. Heisig, «Simbolismo», in Enciclopedia delle religioni (diretta da M. Eliade), Volume 4: Il pensiero. Concezioni e simboli, Milano 1997, pp. 563-573; P. Ricoeur, Il conflitto delle interpretazioni, Milano 1986; P. Ricoeur, La semantica dell’azione. Discorso e azione, Milano 1986; S. Maggiani, Interpretare il libro liturgico, in Il mistero celebrato: per una metodologia dello studio della liturgia, Roma 1989, pp. 157-192; S. Maggiani, Epistemologia liturgica: come studiare l’azione liturgica?, in Liturgia opus Trinitatis, Roma 2002, pp. 154-186. 94175 I sermoni liturgici di S. Bernardo A. Simón 317 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Conoscere la teologia del anno liturgico presente nei sermoni di San Bernardo. PIL 318 PIL • Capire la specificità teologica del mistero cristiano celebrato in ogni tempo e festa liturgica. • Discuttere la rilevanza del vocabolario liturgico di S. Bernardo riguardo la tradizione precedente e l’attualità ecclesiale. • Comunicazione corretta dei concetti propri dell’anno liturgico secondo l’esegesi, la teologia, la spiritualità e la pastorale di San Bernardo. • Utilizzo efficace degli strumenti bibliografici attuali. Argomenti: Breve descrizione: Nel contesto del secolo XII e sulla scia della tradizione patristica, spicca l’opera di san Bernardo, dottore della Chiesa. Il corso mira all’analisi di quei sermoni liturgici (ed eventualmente anche di altri autori cistercensi come Guerrico d’Igny o Isacco della Stella) in cui si può riconoscere una teologia della storia della salvezza che culmina nel mistero di Cristo, celebrato nella liturgia della Chiesa e vissuto nell’esperienza spirituale e nella pastorale della comunità cristiana. Per uno studio approfondito saranno presi in esame l’esegesi biblica e il lessico utilizzato per presentare i sacramenti, le feste dell’anno liturgico e il mistero celebrato nella fede. Modalità di svolgimento: All’inizio: lezioni magistrali del Professore. Analisi e commenti dei testi. Riflessioni sul significato attuale degli argomenti.Ogni studente fa un elaborato scritto che presenta in aula Modalità di verifica: Elaborato scritto (10-15 pp.) su un argomento del programma, di libera scelta. Lo studente deve coprire tre livelli delle competenze acquisite: ripetizione di conoscenze, applicazione di conoscenze, innovazione/conclusioni. Bibliografia: San Bernardo, Sermoni diversi e vari, (Opere di San Bernardo IV, a cura di F. Gastaldelli), Milano 2000; ID., Sermones litúrgicos (Obras Completas de San Bernardo III, IV, ed. Monjes Trapenses), Madrid 1985; ID., Sermons for the Summer Season, Liturgical Sermons, trad. B. Mayne Kienzle, Kalamazoo MI 1991; ID., Sermons pour l’année, (Oeuvres complètes de Saint Bernard), SC 480-481, Paris 2004. 95173 Storia della riforma liturgica del Concilio Vaticano II P. Marini 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Conoscenza generale della Riforma liturgica attuata dal Concilio Vaticano ; • Conoscenza dell’adattamento e della inculturazione come elementi caratteristici della liturgia. Argomenti: Esame degli avvenimenti fondamentali che hanno accompagnato la Riforma liturgica del Concilio. Riferimenti al Movimento liturgico e al periodo delle assise conciliari. Attenzione ad alcuni problemi di attualità: Ordinamento Generale del Messale Romano, Ordo Missæ, Preghiere Eucaristiche, i luoghi della celebrazione. Valutazione della portata storica della Riforma del CV II e linee di prospettiva per il futuro. 1. Il metodo storico: indicazioni generali sul significato della conoscenza storica. 2. Conoscenza preliminare allo studio: conoscenza generale della Liturgia e in particolare della storia della liturgia del Rito Romano. 3. l periodo oggetto del corso: dal 4 dicembre 1963 ad oggi. 4. Il movimento liturgico. Le riforme di Pio XII. La Costituzione conciliare 5. Periodo oggetto di studio particolare: 10 ottobre 1963-7 marzo 1965. 6. Sottodistinzioni del periodo di studio: 1963-1965; 1963-1969; 1970-1975; dal 1975 ad oggi - per l’iniziazione cristiana. 7. Problemi importanti sul contenuto della Riforma: Ordo Missæ, Canone Romano, Preghiere Eucaristiche del Messale Romano, Preghiere Eucaristiche di nuova composizione (Lettera circolare Eucharistiæ participationem). 8. A conclusione: studio comparato tra la Liturgia tridentina e la Liturgia del Concilio Vaticano II nei suoi principi, norme e libri liturgici. Prospettive per il futuro Modalità di svolgimento: Consegna agli studenti di un volumetto rilegato con la storia dal 1963 al 1965 (Cfr. il volume A Challenging Reform. Realizing the Vision of the Liturgical Renewal 1963-1975). Consegna agli studenti di documentazione e articoli su varie tematiche. Vari temi e riferimenti tratti dal volume di Bugnini, La riforma liturgica (1948-1975). Modalità di verifica: L’esame è orale. Il Professore prepara una cinquantina di domande sulle varie parti della materia studiata e su tali domande interroga lo studente. Bibliografia: H. Schmidt, La Costituzione sulla Sacra Liturgia, Testo, Genesi, Commento, Documentazione, Roma 1966; A. Bugnini, La Riforma liturgica (1948-1975), CLV, Roma 1997; E. Mazza, Le Odierne Preghiere Eucaristiche, Ed. Dehoniane, Bologna 2014; P. Marini, A Challenging Reform. Realizing the Vision of the Liturgical Renewal 1963-1975, Liturgical Press, Collegeville, Minnesota 2007 (Cfr. P. Marini, «La nascita del Consilium ad exsequendam Costituzionem de Sacra Liturgia» (Gennaio-Marzo 1964) in Ephemerides Liturgicæ, 1992 nn. 4-5, pp. 289-318; Id., «Il primo periodo di attività del «Consilium»: prospettive e difficoltà (Marzo-giugno 1964)» in Ephemerides Liturgicæ, 1993 n.6, pp. 401-439; Id., «L’Istituzione Inter Oecumenici, una svolta decisiva (Luglio-Ottobre 1964)» in Ephemerides Liturgicæ, 1994 n. 3, pp. 205-231; Id., Il «Consilium» in piena attività in un clima 319 PIL 320 favorevole (Ottobre 1964 – Marzo 1965) in Ephemerides Liturgicæ, 1995 n. 2, p. 97-158; Id., Attività complessiva dei gruppi di Studio del «Consilium ad exsequendam Costituzionem de Sacra Liturgia» (Gennaio 1964 – Marzo 1965) in Ephemerides Liturgicæ, 1998 nn. 4-5, p. 289-309; Id., Il «Consilium ad exsequendam Costituzionem de Sacra Liturgia» (Gennaio 1964 – Marzo 1965) Considerazioni generali in Ephemerides Liturgicæ, 1999 n. 1, p. 3-30; 94189 Prosper Guéranger: ‘The Liturgical Year’ P. Gunter 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • A knowledge and understanding of Guéranger’s work on the Liturgical Year; • A knowledge and understanding of Guéranger’s specific application of this knowledge as a vital tool in the work of liturgical catechesis. Argomenti: This course will examine Prosper Guéranger, the forerunner of the modern liturgical move-ment, as a theologian of the Liturgical Year by studying specifically his many volumed work on the subject. Modalità di svolgimento: Lectures. Modalità di verifica: Oral presentation. Bibliografia: P. Guéranger, L’année liturgique, 15 vol, Le Mans-Paris 1841-1866; P.Guéranger, The Liturgical Year, 15 vol, tr. L.Shepherd, reprint 2000, Loreto Publications, Fitzwilliam, NH 03447. PIL 94190 «Factum audivimus, mysterium requiramus». Teologia liturgico-sacramentaria 3 ECTS J.J. Flores Il concetto di sacramentalità si evolve lungo i secoli seguendo i vari sviluppi delle culture. Il corso intende dare la documentazione relativa alla natura della sacramentalità con la ricchezza propria delle varie epoche, dal punto di vista sia della teologia sia della spiritualità. I punti da sviluppare durante le lezioni saranno i seguenti: Come comprendere la sacramentalità e il vocabolario liturgico del Nuovo Testamento. La sacramentalità della Liturgia nelle Omelie pasquali. La Liturgia nelle catechesi mistagogiche dei Padri della fine del quarto secolo. Le definizioni di ‘sacramento’ nel medioevo. Da Isidoro di Siviglia a Berengario. La trattazione ‘generale’ sui sacramenti in tre autori della prima Scolastica: Ivo di Chartres, Ugo di S. Vittore e Pietro Lombardo. Tommaso d’Aquino. Una voce dell’Oriente: Nicola Cabasilas. I grandi concili e il magistero della Chiesa romana: Lateranense IV, Lione, Firenze, Costanza, Trento, Vaticano II, catechismo della Chiesa cattolica. La voce dei teologi contemporanei: O. Casel, Rahner, Schillebeekx, Chauvet, Theissen, etc. 321 Bibliografia: Per ritus et preces, Sacramentalità della liturgia. Atti del VIII Congresso Internazionale di liturgia (Roma, Pontificio Istituto Liturgico, 16-18 Maggio 2007), ed. P. A, Muroni, Roma 2010. 94191 Criste Redemptor Omnium (= CRO) un inno di Natale V. Yong 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Imparare a lavorare con un testo liturgico (inno) e i testi manoscritti, stabilire la struttura letteraria e musicale. • Mettere in rilievo i principali temi teologici e e liturgici. • Conoscere alcuni dei manoscritti dell’inno CRO. • Rilevare il rapporto stretto fra melodia e testo. • Saprà leggere la normativa vigente e applicarla a semplici casi concreti. Argomenti: L’avvio del corso sta in ambedue elementi fondamentali di un inno: poesia e musica; l’inno CRO è però un inno della LH per il tempo di Natale, quindi si devono introdurre accenni sul Natale e presentare i diversi manoscritti dell’inno CRO nella storia. Dopo l’introduzione viene la parte analitica. L’analisi della struttura testuale dell’inno CRO nella ricerca dei temi teologici e liturgici. Prosegue la ricerca delle fonti primarie (bibliche) e secondarie (patristiche). Finalmente si fa analisi della composizione musicale e il modo in cui testo e musica si potenziano mutuamente Modalità di svolgimento: Esposizione dalla profesoressa.. Modalità di verifica: Esame scritto. Bibliografia: Analecta Hymnica Medii Aevi, 1-55, ed. Dreves G.MBlume.C., Leipizig-Frankfurt am Main 1886-1992; Dizionario Patristico e di Antichità Cristiane, 1-3, ed. di Bernardino A., Torino 1983-1988; Kittel, Grande Lessico del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1965-1992; A. Lentini, Te Decet Hymnus. L’innario della Liturgia Horarum, Città del Vaticano 1984; E. Lodi, Liturgia della Chiesa, Bologna 1999. 94169 Ecclesiologia e Liturgia L. Gioia Obiettivi: Al termine del corso lo studente: 3 ECTS PIL 322 PIL • Sarà capace di esporre i diversi aspetti attraverso i quali la tradizione teologica ha compreso il mistero della Chiesa e di cogliere la loro complementarietà; • Riuscirà ad applicare questa percezione teologica della Chiesa alla celebrazione liturgica, sapendo discernere con equilibrio e maturità la delicata relazione tra realtà istituzionale e azione divina; • Saprà stabilire un legame tra i concetti teologici e il pratica liturgica per esporre il mistero della Chiesa sia in ambito omiletico che catechetico. Argomenti: Il corso esamina la relazione strutturale che esiste tra mistero della Chiesa e liturgia sia da un punto di vista speculativo che in riferimento alla celebrazione vissuta. In una prima parte del corso si prenderà il Concilio Vaticano II come base per ripercorrere gli aspetti fondamentali della relazione tra ecclesiologia e liturgia, soprattutto con una analisi comparativa di Sacrosanctum Concilium e della Lumen Gentium. In una seconda parte del corso, la relazione tra ecclesiologia e liturgia sarà colta più dinamicamente soprattutto a partire dalla celebrazione eucaristica con particolare attenzione ai seguenti aspetti: Parola e convocazione; Epiclesi e consacrazione; Ministro e assemblea; Assemblea e chiesa locale. Modalità di svolgimento: Circa il 60% della materia sarà esposta attraverso spiegazioni in classe e il 40% attraverso la lettura personale di testi assegnati periodicamente agli studenti. Per sviluppare la recettività e l’interazione, prima di ognuna delle lezioni gli studenti dovranno leggere brevi testi e presentare brevi riassunti scritti che li aiuteranno a sviluppare le loro capacità di elaborazione e di sintesi. Modalità di verifica: 30% del voto: media delle valutazioni dei riassunti scritti dei testi periodicamente assegnati dal professore, 70% del voto: esame orale alla fine del corso. Bibliografia: J. Zizioulas, Being as communion: studies in personhood and the Church, Crestwood, NY1985; G. Lathrop, Holy People: a liturgical ecclesiology, Minneapolis 2007; M. Faggioli, Vera riforma. Liturgia ed ecclesiologia nel Vaticano II, Bologna 2013. 323 1º semestre - 2º anno Seminari 94456 Polifonia e Movimento Ceciliano J.-A. Piqué 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Aver le nozioni basiche per poter analizzare le opere polifoniche da un punto di vista musicale e testuale. Il fondamento teologico della musica liturgica sarà la base su cui poggerà il seminario. • Conoscere la storia del Movimento Ceciliano, i principali autori, il contesto storico, e le opere musicali ed il loro significato e preggio liturgico. Argomenti: Il seminario intende essere uno studio della polifonia, forma primordiale della musica liturgica insieme al canto gregoriano, dal punto di vista della teoria e della prassi. Il percorso includerà l’approfondimento del Movimento Ceciliano, il recupero della polifonia romana, lo studio di autori quali L. Perosi, F. X. Haberl, G. Amelli, D. Pothier insieme al loro contributo al Movimento Liturgico. Verranno inoltre analizzate alcune opere di P. Palestrina, R. Lassus, T.L. Victoria. Un accenno alla polifonia contemporanea nella liturgia – A. Pärt, Taizè, Bose – completerà il percorso. Durante gli incontri verranno date agli studenti le nozioni basiche per poter analizzare le opere polifoniche da un punto di vista musicale e testuale. Il fondamento teologico della musica liturgica sarà la base su cui poggerà il seminario. Modalità di svolgimento: Due sessioni magistrali per presentare il tema. Affidamento del tema da svilupare per ogni studente. Due espozioni publiche per ogni partecipante. Modalità di verifica: Si valuterà l’esposizione pubblica di ogni studente e il materiale (audiovisivo, power point, schemi, ecc.). Lavoro scritto finale sul tema scelto dallo studente. Bibliografia: E. Fubini, Estetica della Musica, Bologna 2003; J-A. Piqué, Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza, Milano 2013; ID., Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental sobre la sacramentalidad de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar, Sequeri; Victoria, Schönberg, Messiaen), Roma 2006; F. Rainoldi, Sentieri della musica sacra, CLV, Roma 1996. PIL 324 94470 Ars Celebrandi and Liturgical Partecipation P. Gunter 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • The student will be able to identify the relationship between the art of celebration and the active participation of the People of God. • The student will be able to identify the relationship between the art of celebration and the active participation of the People of God. Argomenti: Introductory classes will be given by the professor to outline the themes to be addressed. Then, each week, two students will present their work at different stages of their research focussing on a variety of possibilities within recognised texts of the Roman rite. Group discussion will follow.. Modalità di svolgimento: Development of presentations followed by group discussion. Modalità di verifica: Written paper to be submitted. Bibliografia: Benedict XVI, Post-Synodal Apostolic Exhortation, “Sacrosanctum Caritatis”, (22 February 2007), AAS 99 (3 March 2007) pp. 105-180; Congregation For Divine Worship And The Discipline Of The Sacraments, Homiletic Directory, Vatican City 2014; Gunter P., “La Preghiera anima della liturgia”, in Studium 1 (108) Edizioni Studium Roma, 2012, pp. 55-62; Ratzinger J., The Spirit of the Liturgy, Ignatius Press, San Francisco 2000 PIL 94471 Le preghiere eucaristiche romane e ambrosiane dopo il Vaticano II 3 ECTS N. Valli Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Avrà approfondito in modo particolare la genesi e i contenuti di una delle Preghiere Eucaristiche; • Sarà in grado di conoscere il profilo storico-genetico e teologico-liturgico di ciascuna delle Preghiere eucaristiche, grazie all’apporto dei partecipanti al seminario, e di individuare eventuali nodi problematici delle traduzioni nelle principali lingue moderne. Argomenti: Il seminario si propone lo studio teologico-liturgico delle Preghiere Eucaristiche composte dopo il Concilio Vaticano II, in particolare della II, della III e della IV romane, accolte anche dal rito ambrosiano, e delle Preghiere V e VI ambrosiane. A ogni partecipante saranno assegnate opportune letture di contributi da relazionare. Modalità di svolgimento: Dopo un’introduzione generale e la distribu- zione del lavoro, cinque mattinate saranno riservate alle esposizioni e al confronto su ciascuna delle Preghiere eucaristiche. Per le Preghiere romane è previsto il confronto fra editio typica e traduzioni francese, italiana, inglese e spagnola.. Modalità di verifica: A ciascun partecipante è richiesta la preparazione di un elaborato scritto di sintesi del proprio studio. 325 Bibliografia: Borella P, «Unità e continuità del canone nei testi ambrosiani del Giovedì santo e della Veglia pasquale», Ambrosius 41 (1965) pp. 79-100; Jounel P., «La compositions des nouvelle prières eucharistiques», La MaisonDieu n. 94 (1968) pp. 38-76; Mazza E., Le odierne preghiere eucaristiche. Struttura, teologia, fonti, EDB, Bologna 1984; THURIAN M., «La théologie des nouvelles prières eucharistiques», La Maison-Dieu n. 94 (1968) pp. 77102; Triacca A.M., «La structure trinitaire des «preces eucharisticae» dans la liturgie ambrosienne (hier et aujourd’hui), in Trinité et Liturgie. Conférences saint-Serge XXXe semaine d’études liturgiques. Paris, 28 juin-1er juillet 1983, ed. Triacca A.M.- Pistoia A. (= Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». «Subsidia» 32), CLV-Edizioni Liturgiche, Roma 1984, pp. 301-384. . 95575 Dal Tema/Temi al Modello: adattare, comporre un Rito 3 ECTS S. Maggiani Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Sarà in grado di conoscere come si articolano i temi propri del linguaggio rituale cristiano con un processo rituale, con le sequenze rituali, nelle varie forme eucologiche.; • Possiederà la conoscenza della forma dei riti per formulare testi e sequenze, adattarli alle culture, comporre celebrazioni della parola, pii esercizi. Argomenti: Alla luce di investigazioni teologiche, storiche e pastorali saranno studiati i processi e le singole sequenze rituali di alcuni modelli della pratica o Ordines. Inoltre, si considereranno le leggi generali della struttura e dello spirito della liturgia (cf. Sacrosanctum Concilium, 21), al fine di possedere strumenti teorici e pratici per formulare adattamenti rituali, per comporre propri diocesani, nuovi formulari e testi eucologici, per scegliere adeguati elementi non verbali, non solo per le celebrazioni liturgiche ma anche per i pii esercizi che dalla liturgia traggono ispirazione e ad essa devono condurre il popolo cristiano. (Cf. Sacrosanctum Concilium, 13). Modalità di svolgimento: Il seminario si svolge in tre tempi: 1. Presentazione del tema, illustrazione degli argomenti, indicazioni metodologiche. PIL 326 2. Formulazione di nuovi testi eucologici o rituali da parte degli studenti. 3. Presentazione, da parte degli studenti, della Bibliografia, schema e contenuti, elaborato finale. Modalità di verifica: La valutazione riguarda la proprietà e la qualità dei nuovi testi proposti e di un elaborato il cui tema verrà scelto dallo studente tra quelli proposti dal Docente nelle prime sessioni del Seminario. Bibliografia: Oltre la bibliografia che sarà indicata: cf. APL (ed.) Il mistero celebrato. Per una metodologia dello studio della liturgia, Roma 1989; M. Augé, Principi di interpretazione dei testi liturgici, in S. Marsili (ed.), Anamnesis 1, Torino 1974, pp. 159-179; A. Baumstark, Liturgie comparée. Principes et méthodes pour l’étude historique des liturgies chrétiennes, Chevetogne - Paris 1953; A. J. Chupungco (ed.), Scientia Liturgica, I, Introduzione alla liturgia, Casale Monferrato - TO 1998 (trad. ingl. Handbook for Liturgical Studies, I, Collegeville 1997); S. Maggiani, Epistemologia liturgica. Come studiare l’azione liturgica, in E. Carr (ed.), Liturgia opus trinitatis, Roma 2002. 95591 Organo Liturgico J.-A. Piqué PIL 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente dovrà: • Adoperare le competenze per svolgere le funzioni d’organista liturgico. • Conoscere le particolarità dell’organo come strumento liturgico: accompagnamento, canto gregoriano, improvvisazione, registrazione, repertorio. Argomenti: «Nella chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere notevole splendore alle cerimonie della chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti (SC VI, n.120)». Partendo da questo proposito, il seminario intende rispondere al desiderio espresso da alcuni musicisti liturgici d’imparare l’accompagnamento organistico (armonico) del canto gregoriano, e anche sia la tecnica dell’organo che della registrazione. Il seminario è dunque offerto a quelli che avendo già una base musicale vogliono approfondire la conoscenza dell’organo nel suo uso liturgico e concretamente l’accompagnamento dell canto e del canto gregoriano in speciale. - L’organo come strumento liturgico (organologia) - Accompagnamento del canto liturgico (armonia) - Accompagnamento del canto gregoriano (modalità) - Tempo e momenti della liturgia riguardo all’organo - Registrazione, digitazione - Repertorio Modalità di svolgimento: Lezione singola ed individuale. Sessione d’insieme e audizione collettive. Visite ad organi. Sessioni col qualche strumentista invitato. Modalità di verifica: Valutazione del repertorio eseguito. Valutazione del tempo di studio da parte dello studente. 327 Bibliografia: J.-A. Piqué, Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza, Milano 2013; Id., Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental sobre la sacramentalidad de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar, Sequeri, Victoria, Schönberg, Messiaen), Roma 2006; Benedetto XVI, La Musica. Un’arte familiare al logos, Città del Vaticano 2009; F. Rainoldi, Sentieri della musica sacra, Roma 1996. 95599 Liturgia e sacro I. Žižić 3 ECTS Obiettivo: Al termine del corso lo studente… - Acquisirà una buona conoscenza del campo antropologico-liturgico sul sacro; la conoscenza della storia della questione e delle teorie sul sacro; la conoscenza degli autori e della bibliografia relativi al tema - Acquisirà la capacità di elaborare e presentare un tema scelto utilizzando correttamente la metodologia; lo sviluppo del confronto critico con i temi e modelli proposti Argomenti: Il seminario intende avviare gli studenti alla ricerca teologica del sacro nel contesto liturgico. La prima parte del seminario sarà dedicata alla conoscenza delle fonti e degli strumenti, all’elaborazione delle categorie descrittive ed operative nell’analisi del sacro nell’ordine del rito cristiano. Partendo dalla fenomenologia religiosa, tradizione biblica e patristica, si pongono in evidenza i modelli ermeneutici presenti nella riflessione filosofico-teologica con l’attenzione particolare agli approcci autorevoli nel dibattito teologico attuale. Gli studenti saranno invitati a scegliere ed elaborare un tema in tre ambiti rispettivi: il sacro nella forma rituale del sacramento; il sacro nell’esperienza simbolico-rituale della fede; il sacro nell’ambito dell’estetica liturgica. Attraverso l’esposizione e la discussione dei contributi degli studenti al termine del seminario verrà ripreso il significato originario dell’espressione sacra liturgia. Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni, consultazioni. Modalità di verifica: elaborato scritto. PIL 328 Bibliografia: J. Ries, L’uomo e il sacro nella storia dell’umanità, Milano 2007; C. Dotolo (ed.), Teologia e sacro: prospettive a confronto, Roma 1995; J.–J. Wunenburger, Le sacré, Paris 2010; R. Otto, Il Sacro: l’irrazionale nella idea del divino e la sua relazione al razionale, Milano 1976. 95600 Liturgia Comparata S. Parenti 3 ECTS Argomenti: Iniziazione al metodo della liturgia comparata con lettura critica delle “leggi” di Anton Baumstark e Robert Taft. Analisi strutturale delle unità liturgiche con esemplificazioni condotte sull’Eucaristia e la Liturgia delle Ore in alcune tradizioni d’Oriente e d’Occidente. Modalità di svolgimento: Gli studenti verranno informati durante il seminario. Modalità di verifica: Gli studenti verranno informati durante il seminario. Bibliografia: A. Baumstark, Liturgie comparée, Chevetogne - Paris 1953 [= Comparative Liturgy, Westminster MA, 1958 = Liturgia comparada, Barcelona 2005]; R. F. Taft, Beyond East and West, Roma 1997 [= Oltre l’Oriente e l’Occidente, Roma 1999]; Acts of the International Congress on “Compartive Liturgy” Fifty Years after Anton Baumstark, Roma 2002; S. Parenti, «Lo studio della storia della messa romana nella prospettiva della liturgia compara: alcuni esempi», Ecclesia Orans 25 (2008), 193-226; A. Baumstark, On the Historical Development of the Liturgy, Collegeville 2011. PIL 2º semestre - 1º anno Corsi obbligatori (corsi che continuano dal 1º semestre) 94018 Lettura dei testi liturgici latini (II parte) G. Orsola 5 ECTS 94021 Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (II parte) R. De Zan 5 ECTS 329 2º semestre - 1º e 2º anno Corsi obbligatori 95004 I Sacramenti J. J. Flores 3 ECTS Argomenti: Il corso tratterà le benedizioni, la dedicazione delle chiese e i riti dell’esorcismo. Significato e problematica alla luce della storia della liturgia. Origine biblica e fondamento teologico delle benedizioni attuali, dei riti della dedicazione delle chiese, della liturgia degli esorcismi con uno studio approfondito dei nuovi rituali. Bibliografia: J.J. Flores, Los sacramentales, Benediciones, exorcismos y dedicación de las Iglesias, Biblioteca litúrgica 38, Barcelona 2010; Anàmnesis 7: I sacramentali e le benedizioni, Genova 1989; Scientia Liturgica 4: Sacramenti e Sacramentali, ed. A. J. Chupungco, Casale Monferrato 1998; F. Chave Mahir, L’exorcisme des possédés dans l’Eglise d’Occident (X°-XIV° siècles), BHCM 10, Tournhout 2011. 95007 Il sacramento del matrimonio e la verginità G. Midili 3 ECTS Argomenti: Nella prima parte del corso sarà presentata la matrice biblica e lo sviluppo storico e teologico della vocazione verginale e sponsale. Nella seconda parte, attraverso l’analisi delle pericopi bibliche e dell’eucologia in uso negli ordines antichi e contemporanei, saranno illustrate alcune tematiche fondamentali della dimensione teologica, liturgica e pastorale dell’Ordo celebrandi matrimonium, dell’Ordo consecrationis virginum e dell’Ordo professionis religiosae. Modalità di svolgimento: L’insegnamento cattedratico di ogni lezione si avvarrà di slides relative a ciascuno dei temi affrontati. Allo studente verrà chiesto di approfondire alcune tematiche mediante lo studio di una bibliografia indicata dal docente. Modalità di verifica: esame orale. Bibliografia: M. Claret, El matrimonio, comunidad de vida y amor, Barcellona 2010; A. M. Triacca, Matrimonio e verginità: teologia e celebrazione per una pienezza di vita in Cristo; M. Sodi, F. Attard (Edd.), LEV, Città del Vaticano 2005; P. Barberi, La celebrazione del matrimonio cristiano: il tema negli ultimi decenni della teologia cattolica, CLV edizioni liturgiche, Roma PIL 330 1982; Le mariage. Conférences Saint-Serge, LX semaine d’études liturgiques, A.M. Triaca, A. Pistoia (edd), CLV edizioni liturgiche, Roma 1994. 95008 L’eucaristia: struttura dei riti e testi; teologia e spiritualità 3 ECTS J. Driscoll PIL Obbiettivi: 1. Lo studente è in grado di usare ogni parte ed elemento del Messale di Paolo VI, incluso il suo ordinamento generale, come un testo fondamentale di teologia e spiritualità della eucaristia. 2. Può identificare la struttura globale del messale e può distinguere ogni parte particolare delle unità diverse. 3. Può descrivere e definire la funzione e il significato di ogni singole parte, sia sul livello dei riti, sia sul livello dei testi. 4. Può sviluppare con parole proprie una teologia dell’eucaristia in base ai riti e testi. 5. Può sviluppare con parole proprie una spiritualità dell’eucaristia in base ai riti e testi. Argomenti: E un corso che presta attenzione sistematica ai riti e ai testi del Messale di Paolo VI (3o edizione) per approfondire il loro significato e per derivarne sia una teologia, sia una spiritualità dell’eucaristia. Si studia il mistero eucaristico nelle quattro parti essenziali della messa: (1) La liturgia della parola: l’intimo rapporto tra scrittura e eucaristia; (2) La presentazione dei doni: pane e vino come “frutto della terra e del lavoro dell’uomo”; (3) La preghiera eucaristica: mediante gli otto elementi di questa preghiera, la trasformazione dei doni e l’offerta di essi in sacrificio e dossologia; (4) Comunione: partecipazione nella comunione trinitaria attraverso comunione nel sacrificio di Cristo. Introduzione • Attenzione sistematica ai riti e ai testi • Teologia dalla liturgia • Spiritualità dalla liturgia • Rapporti con altri corsi del PIL (e.g., anno liturgico, anafore) Struttura della messa nel Messale di Paulo VI I. La liturgia della parola: l’intimo rapporto tra scrittura e eucaristia: 1. il carattere “evento” della proclamazione della Parola 2. il movimento da vecchio testamento verso il vangelo attraverso l’apostolo 3. teologia: la Parola si fa carne nel sacramento 4. spiritualità: mi lascio invadere dalla Parola che si fa carne in me II. La presentazione dei doni: pane e vino come “frutto della terra e del lavoro dell’uomo”: 1. il significato umano di pane e vino 2. i battezzati portano pane e vino alle mani del sacerdote 3. teologia: il cosmo e la storia sono portati alle mani di CristoSacerdote 4. spiritualità: offriamo noi stessi, il mondo e il momento storico in cui viviamo III. La preghiera eucaristica: mediante gli otto elementi di questa preghiera, la trasformazione dei doni e la loro offerta in sacrificio e dossologia (teologia e spiritualità in ogni parte): 1. L’azione di grazie 2. L’acclamazione 3. L’epiclesi 4. Il racconto dell’istituzione e la consacrazione 5. L’anamnesi 6. L’offerta 7. Le intercessioni 8. La dossologia finale IV. Comunione: partecipazione nella comunione trinitaria attraverso comunione nel sacrificio di Cristo (teologia e spiritualità in ogni parte): 1. Preghiera del Signore 2. Rito della pace 3. Frazione del pane 4. Comunione Modalità di svolgimento: Lezioni che spiegano l’argomento e che fanno riferimento alle diverse parti del messale e dell’Ordinamento, dimostrando il metodo che si usa per leggere questo libro liturgico. Altre lezioni che spiegano come vengono construite una teologia e una spiritualità su questa base. Questioni e discussioni a qualsiasi punto della lezione. Modalità di verifica: Esame orale di 10 minuti in cui lo studente deve rispondere a questioni riguardo alle diverse parti della messa e il loro significato. Altre questioni che riguardano alla teologia e spiritualità in stretto rapporto con i riti e testi. Bibliografia: E. Mazza, La Celebrazione eucaristica. Genesi del rito e sviluppo dell’interpretazione, EDB, Bologna, 22003; S. Marsili (ed.), Anamnesis, Eucaristia, teologia e storia della celebrazione, Marietti, 2Genova, Milano, 1989; G. Lafont, Eucharistie, Le repas e la parole, Cerf, Paris, 2001 (traduzione italiana, inglese); J. Driscoll, Theology at the Eucharistic Table, Master Themes in the Theological Tradition, Studia Anselmiana, Roma, 2003; What Happens at Mass, Revised Edition, LTP, Chicago, 2011 (traduzione italiana, polacca, ungherese). 331 PIL 332 95029 Teologia dell’anno liturgico P. Gunter 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Avrà acquisito gli strumenti necessari per un approccio teologico alla Liturgia delle Ore, che scaturisce da un contatto diretto con le fonti, e quindi per la trasmissione dei contenuti acquisiti. • Maggiore conoscenza della preghiera pubblica e comune della Chiesa in vista di un impegno maggiore per la sua riscoperta e valorizzazione sia a livello celebrativo che di ricerca scientifica. Argomenti: Il corso affronterà i seguenti approfondimenti: 1. Introduzione. Dal tempo dell’uomo al tempo di Dio. Rapporto tra il tempo e la preghiera cristiana; 2. dalla preghiera rituale giudaica alla preghiera cristiana; 3. le testimonianze degli autori cristiani e delle fonti dei primi secoli; 4. tappe storiche della formazione ed evoluzione della liturgia delle Ore; 5. analisi delle diverse serie eucologiche; 6. la riforma del Concilio Vaticano II e la Liturgia Horarum di Paolo VI; 7. l’Institutio generalis de Liturgia Horarum e il Directorium de Opere Dei persolvendo del Thesaurus Liturgia Horarum Monasticae; 8. approfondimenti liturgico-teologici, spirituali e pastorali Modalità di svolgimento: Le lezioni avverranno frontalmente con l’ausilio di mezzi multimediali Modalità di verifica: Orale PIL Bibliografia: R. Taft, La Liturgia delle Ore in Oriente e in Occidente, Roma 2001 (trad. ingl. e franc.); J. Pinell, Liturgia delle Ore (Anàmnesis 5), Genova 1990; S. Campbell, From Breviary to Liturgy of the Hours. The Structural Reform of the Roman Office, Collegeville 1995; C. Braga, La Liturgia delle Ore al Vaticano II (Subsidia CLV 145), Roma 2008; P.A. Muroni, Il Mistero di Cristo nel tempo e nello spazio. La celebrazione cristiana, Roma 2014, cap. 7, 229-262 ; P.A. Muroni, «La Liturgia delle Ore. Prospettive future», Ecclesia orans 26 (2009) 163-188; P.A. Muroni, «La Liturgia delle Ore: Opus Dei - Locus Dei - Opus ecclesiae», Rivista liturgica 98 (2011) 285-294; O.M. Sarr, In omni tempore. La Liturgie des Heures et le temps: louange quotidienne et ouverture vers l’éternité (Studia anselmiana 161– Analecta liturgica 32), Roma 2014. 95030 Teologia delle anafore orientali M. Nin 3 ECTS Argomenti: Il corso intende leggere e commentare alcune delle anafore delle diverse tradizioni liturgiche dell’Oriente cristiano. Verranno messi in ri- lievo delle questioni storiche, filologiche e soprattutto teologiche delle diverse anafore. 333 Bibliografia: Anaphorae syriacae, quotquot in codicibus adhuc repertae sunt, cura Pontificii Instituti Studiorum Orientalium editae et latine versae, 3 voll. Roma, PIO, 1939-1981 [fasc. III/1]; Aa.Vv., Segno di unità. Le più antiche eucaristie delle chiese, Qiqajon, Bose 1996; A. Baumstark, Liturgie comparée, Chevetogne 19533; A. Hänggi, I. Pahl, Prex Eucharistica. Textus e variis liturgiis antiquioribus selecti, Éditions Universitaires, Friburg 1968; E. Mazza, L’anafora eucaristica. Studi sulle origini, Bibliotheca Ephemerides Liturgicae Subsidia 62, Roma 1992 2º semestre - 1º e 2º anno Corsi a scelta 01124 Greco per progrediti L. Simon 3 ECTS 94109 Ermeneutica del Lezionario R. De Zan 3 ECTS Argomenti: Il corso ha come obiettivo, attraverso lo studio dei Praenotanda dell’Ordo Lectionum Missae, la formulazione e applicazione della metodologia liturgica della lettura delle pericopi bibliche del Lezionario. Per giungere a questo traguardo verrà compiuto un percorso: partendo dalla storia dei libri per le letture bibliche nella Liturgia, si proseguirà attraverso la conoscenza delle metodologie adoperate sia nel passato sia oggi nella lettura esegetica delle pericopi bibliche e si giungerà all’identificazione delle caratteristiche dell’esegesi liturgica del formulario biblico del Lezionario. Bibliografia: Ordo Lectionum Missae, Ed. typica altera, Città del Vaticano 1981; A. Chavasse, Les letionnaires romains de la Messe au VIIe et au VIIIe siècle. Sources et dérivés, 2 vol., Fribourg 1993; H. De Lubach, Esegesi medievale, Roma 1962 (ristampe); W. Egger, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento, Bologna 1989; T. Federici, Per conoscere Lui e la potenza della Risurrezione di Lui. Per una lettura teologica del Lezionario, 3 vol., Roma 1987-1989. PIL 334 PIL 94156 L’eucaristia - questioni particolari: concelebrazione, culto eucaristico 3 ECTS M. Tymister Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • conoscerà le fonti (patristiche, storiche, magisteriali e liturgiche) più importanti per la storia e la teologia dei due argomenti del corso (concelebrazione e culto eucaristico). • conoscerà lo sviluppo storico della mentalità eucaristica. • avrà studiato il rito della concelebrazione del 2002 e il rituale De Sacra comunione et de cultu Mysterii Eucharistici extra Missam del 1973. • avrà colto il nesso tra eucaristia ed ecclesiologia che si esprime nelle diverse forme della celebrazione del mistero eucaristico e del culto eucaristico. • avrà acquistato le basi necessarie per valutare criticamente le possibilità di concelebrazione eucaristica e di celebrazione del culto eucaristico al di fuori della messa. Argomenti: La prima metà del corso è dedicata alla concelebrazione, mentre la comunione e il culto eucaristico al di fuori della Messa sta al centro della seconda metà. Si presenterà lo sviluppo storico della concelebrazione e del culto eucaristico con particolare riferimento al rito romano. Inoltre si evidenzieranno le implicazioni teologico-ecclesiologiche di questo sviluppo, sottolineando particolarmente i cambiamenti di mentalità medievali. Dopo la discussione della storia si analizzeranno e commenteranno i documenti conciliari e postconciliari, il rito della concelebrazione come si trova nel Messale Romano del 2008 e il Rituale De Sacra Communione et de cultu Mysterii Eucharistici extra Missam del 1973. Modalità di svolgimento: 12 lezioni magistrali di 90 minuti. Le lezioni saranno affiancate non solo con le diapositive per illustrare i contenuti più importanti ma anche con materiale utile per l’approfondimento e lo studio privato: schemi, riassunti scritti dei capitoli più importanti e indicazioni bibliografiche. Questo materiale sarà messo a disposizione dello studente sul sito internet del corso: www.tymister.eu/94156. Modalità di verifica: La prova di accertamento è orale con una durata di 15 minuti. Lo studente sceglierà una tematica presentata in classe che approfondirà con l’aiuto della bibliografia. Nella prima parte dell’esame (10 minuti) lo studente presenterà i risultati della sua ricerca personale/dell’approfondimento, seguito da una serie di domande probabili sulla materia approfondita e su altri argomenti presentati in aula Bibliografia: A. Nocent, «Questioni particolari», in Scientia Liturgica 3, ed. A. Chupungco, Casale Monferrato 1998, pp. 307-333; (concelebrazione:) G. Boselli, «Les débats sur la concélébration après Vatican II. Bilan et perspectives», LMD 224 (2000) pp. 29-59; R. Taft, «Eucharistic Concelebration Revisited: Problems of History, Practice, and Theology in East and West», OCP 76 (2010), pp. 277-313, 77 (2011) pp. 25-80; (culto eucaristico:) R. Cabié, «Il culto dell’eucaristia fuori della messa», in La Chiesa in preghiera 2, ed. A. G. Martimort, Brescia 1985, pp. 269-292; S. Negruzzo, «Eucaristia: dalla celebrazione al culto eucaristico. A 30 anni dalla Eucharisticum Mysterium», RL 84 (1997) pp. 949-951. 94157 Il linguaggio liturgico: estetica e poetica S. Maggiani 335 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Sarà in grado di comprendere perché si celebra “per ritus et preces” e su quali basi antropologiche e teologiche si fonda il linguaggio liturgico, verbale e non verbale. • Potrà riconoscere i codici che sono coinvolti in un processo rituale cristiano, la loro fondatezza, la loro problematicità anche in vista del loro uso in prospettiva dell’ars celebrandi. Argomenti: Ogni celebrazione liturgica, opera divina-umana, è strutturata in un processo rituale articolato in sequenze, formate a loro volta da elementi verbali e non verbali: il linguaggio rituale. Per mezzo dei «signa sensibilia» (SC 7), «per ritus et preces» (SC 21, 48) l’azione liturgica è per sua natura estetica: mostra e fa percepire sensibilmente “le cose” a noi donate nella Parola attestata dalle Scritture e tramite gli eventi salvifici: ed è poietica: mette in atto dinamicamente “le cose” a noi donate. L’approfondimento del linguaggio (poietica ed estetica) del rito in genere e di alcuni Ordines, frutti della riforma liturgica conciliare del Vaticano secondo, aprirà alla comprensione antropologica e propriamente cristiana dell’ecologia rituale (elementi spaziali e temporali), dell’etologia (segni, simboli, gesti), dei principali codici (verbale, sonoro-musicale, cinesico, iconico, ottico, tattile, olfattivo, gustativo), per un’intelligenza dell’azione rituale e una sapiente comprensione dell’arte del celebrare. Modalità di svolgimento: Si privilegiano le lezioni frontali con possibilità di dialogo interattivo. Oltre all’illustrazione del metodo si dedica un congruo tempo alla presentazione della Bibliografia essenziale. All’inizio di ogni lezione si presentano studi complementari o di aggiornamento o novità. Si consegnano agli studenti Schede di lavoro per la ricerca personale. PIL 336 Modalità di verifica: La verifica è orale: 20 minuti circa. Il candidato presenta brevemente la monografia di base scelta per lo studio personale. Sviluppa un Tema scelto da un Tesario predisposto che copre tutto il corso: 5 minuti circa; seguono domande sul corso generale. Si consiglia di preparare uno Schema per illustrare il tema svolto. Bibliografia: APL (ed), Celebrare il mistero di Cristo, 3. La celebrazione e i suoi linguaggi, Roma 2012; G. Bonaccorso, Il rito e l’Altro. La liturgia come linguaggio, tempo e azione, Città del Vaticano 2001; L. Girardi, “Conferma le parole della nostra fede”. Il linguaggio della celebrazione, Roma 1998; S. Maggiani, “Il linguaggio liturgico”, in Scientia Liturgica 2, Casale Monferrato 1998, pp. 231-261 (trad. ingl. in A. J. Chupungco [ed.], Handbook for Liturgical Studies, II, Collegeville 1998, 227-261); É Palazzo, L’invention chrétienne des 5 sens dans la liturgie et l’art au Moyen Age, Paris 2014; J. Schermann, Die Sprache im Gottesdienst, Innsbruck-Wien 1987 (trad. it. Il linguaggio nella liturgia, Assisi 2004); P. Tomatis, Accende lumen sensibus. La liturgia e i sensi del corpo, Roma 2010. 94159 Maria e la liturgia nel corso dei secoli C. Maggioni PIL 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: Il corso intende offrire strumenti e nozioni al fine di conseguire, da parte degli studenti, la conoscenza sia delle fonti di indagine sia dei dati fondamentali circa la genesi e lo sviluppo storico della venerazione cultuale (liturgica ma anche non liturgica) espressa per la Vergine Maria in Oriente (nell’antichità) e in Occidente (dall’antichità a oggi), accostando le diverse tradizioni rituali, le loro accentuazioni teologiche e comparazioni. Imparare a leggere in sincronia e diacronia il nesso tra testimonianze oranti nei confronti della Vergine Maria, pronunciamenti del Magistero (Concili, insegnamento dei Padri), avvenimenti storico-culturali. Argomenti: L’accostamento al binomio “Maria e liturgia” viene affrontato da punto di vista storico, evidenziandone la sua genesi, la fioritura e lo sviluppo eortologico, nelle varie aree geo-cultuali, in Oriente (Geruslaemme e Costantinopoli) e in Occidente. Dopo un’introduzione che inquadri l’argomento nelle coordinate proprie della mariologia e della liturgia, vengono evidenziate le radici neotestamentarie della venerazione mariana, insieme agli importanti indizi e documenti dei primi secoli circa la devozione mariana. Con l’affermarsi della festività del Natale (sec. IV), la memoria di Maria si fa più esplicita nella celebrazione dei misteri di Cristo, per sviluppare nei secc. V-VII, nelle diverse tradizioni rituali facenti capo a grandi Chiese, guidate da Vescovi eminenti, specifiche festività commemorative della Vergine Maria. Particolare attenzione viene data alle quattro festività mariane (2 febbraio, 25 marzo, 15 agosto e 8 settembre) che segneranno la pietà liturgica delle Chiese dal sec. VII in poi, soffermandosi quindi sugli accenti medievali della devozione mariana (messa e ufficio votivo) e le forme di pietà derivate dalla liturgia (secc. XII-XV). Nell’epoca moderna, si richiamano le feste che man mano trovano posto nel Calendario Romano dalla riforma postridentina in poi, fino alla ricomprensione della memoria di Maria nella celebrazione dei misteri di Cristo voluta dal Concilio Vaticano II. Infine, viene presentato, in modo succinto ma sistematico, un saggio di riflessione su Maria nella liturgia romana odierna (Maria nell’anno liturgico e nell’economia sacramentale), senza dimenticare la liturgia ambrosiana e la liturgia ispano-mozarabica. Modalità di svolgimento: lezioni magistrali; proposta di letture e approfondimenti per singole parti del corso. Modalità di verifica: : esame orale su una traccia tematica orientativa. 337 Bibliografia: I.M. Calabuig, Il culto di Maria in Oriente e in Occidente, in A.J. Chupungco (ed.), Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, V. Tempo e spazio liturgico, Piemme, Casale Monferrato 1998, pp. 255-337; C. Maggioni, Benedetto il frutto del tuo grembo. Due millenni di pietà mariana, Portalupi Editore, Casale Monferrato 2000; «Le feste mariane nell’antichità e nel primo medioevo», in Theotokos 16 (2008) pp. 127-154; Liturgia, in Mariologia, a cura di S. De Fiores – V. Ferrari Schiefer - S.M. Perrella, Dizionari San Paolo, Cinisello Balsamo 2009, pp. 726-737; Aa.Vv., La Madonna nel culto della Chiesa, Queriniana, Brescia 1966. 94170 The Latin language and Structure of Selected Orations of Sundays and Feasts 3 ECTS D. Mc Carthy Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • At the end of the course the students will be able to give an accurate rendering in standard English of a selection of Latin orations of Sundays and Feasts. Argomenti: The course comprises a detailed study of the Latin language of these orations using the methodology of the Pontifical Liturgical Institute. Thus the interior structure and dynamic of the orations will be made clear and students will grow in their ability and confidence to understand the Latin texts of these prayers and render them into standard English. Modalità di svolgimento: Each class we shall examine together a collect to understand its Latin ex- PIL 338 pression, literary structure, theological meaning, English rendering, method of study.. Modalità di verifica: At the end of the course each student gives an accurate rendering in standard English of one Latin oration of a Sundays or a Feast chosen in advance by the professor. The student gives a detailed analysis and explanation of the oration. Bibliografia: Latin-English dictionary such as D.P.Simpson, Cassell’s English Dictionary, New York-Oxford 1968; Appreciating the Collect: An Irenic Methodology, ed. J.G. Leachman – D.P. McCarthy (Documenta rerum ecclesiasticarum instaurata, Liturgiam aestimare: Appreciating the Liturgy 1), St. Michael’s Abbey Press, Farnborough 2008; Mccarthy, D.P. – J.G. Leachman, Listen to the Word: Commentaries on Selected Opening Prayers of Sundays and Feasts, The Tablet, London 2009; Foster, R. – D.P. Mccarthy, Ossa Latinitatis Sola ad mentem Reginaldi rationemque: The mere bones of Latin according to the thought and system of Reginald (Latinitatis Corpus 1), Catholic University of America Press, Washington DC 2015. 94178 Dalla liturgia Horarum alle forme popolari dell’Ufficio Divino 3 ECTS O. M. Sarr PIL Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • avrà conoscenza approfondita della riforma della Liturgia delle Ore di Vaticano II • scoprirà le nuove forme della Liturgia delle Ore: Taizé – Sant’Egidio – Comunità del Brasile e altre. Sarà in grado di elabora una nuova forma della Liturgia delle Ore secondo i criteri defini in Aula. Argomenti: Più di quarant’anni dopo la promulgazione della Liturgia Horarum (1971), sono emerse varie forme popolari dell’Ufficio Divino. Il seguente corso, dopo un percorso storico sulle forme della Liturgia delle Ore ne presenterà tre: Taizé, Sant’Egidio e le comunità del Brasile. Modalità di svolgimento: Corso magistrale e presentazione sul supporto elettronico. Modalità di verifica: Orale. Bibliografia: Communauté De Taizé, Office de Taizé, Taizé 1961; J. Kocke- rols, «La liturgie à Taizé», LMD 255 (2008), pp. 47-61; A. R iccardi, Sant’Egi- dio, Rome et le Monde. Entretiens avec J.D. Durand et R. Ladous, Paris 1996; Oficio Divino das Comunidades, edd. M.P. Carpanedo-M.B. Souza, São Paulo 2007; V. Paglia, La Parola di Dio ogni giorno 2006, Milano 2005. 94180 Introduzione alla liturgia ispano-mozarabica e alla sua spiritualità 3 ECTS J.-M. Ferrer Grenesche Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • possa conoscere l’origine dei «Liber Ordinum» della tradizione ispana, i suoi contenuti e il suo modo di presentare la ritualità di sacramenti e sacramentali; • abbia un’idea abbastanza completa del struttura e della spiritualità delle chiese stabilite nella penisola Iberica di questo periodo (ss V-XI). Argomenti: Lungo il corso si cercherà di offrire un avvicinamento alle fonti liturgiche ispano-mozarabiche e alle testimonianze archeologiche di questo periodo storico (ss. V-XI) in modo a meglio conoscere, sia il genio della antica liturgia ispana, sia la sua spiritualità. In quest’anno studieremo i «Liber Ordinum», sia il episcopale che il sacerdotale, equivalenti ai Pontificali e rituali romani. 1. La Liturgia ispana e suo svolgimento storico 2. Il passo del «Manuale» al «Messale» e i «Ordinum» 3. Fonti dei «Liber Ordinum» 4. Struttura e contenuti del L.O. sacerdotale 5. Struttura e contenuti del L.O. episcopale 6. Analisi di alcuni formulari: - per l’iniziazione cristiana, - per l’Ordine sacro, - per l’anno liturgico, - per diverse benedizioni e il rapporto con la pietà popolare. 7. Immagine di una Chiesa e del suo modo di vivere e spremere la fede. Modalità di svolgimento: Lezioni magistrali. Letture guidate. Elaborato. Colloquio. Modalità di verifica: Elaborato e colloquio sull’elaborato. Bibliografia: J. Janini, Liber Ordinum, sacerdotal, Silos 1981; Liber Ordinum, episcopal, Silos 1991; B. Jimenez Duque, Espiritualidad romano-visigoda y muzárabe, Madrid 1977; J-M. Ferrer, Curso de Liturgia Hispano-Mozárabe, Toledo 1995; J. Pinell, Liturgia Hispánica, Barcelona 1998. 94192 Lo schema Lectio Cum Cantico nel Rito Romano J. P. Rubio Sadia 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • sará in grado di analizzare e interpretare le formule eucologiche 339 PIL 340 PIL che rispondono a la parola di Dio nella tradizione liturgica romana e avrà approfondito la loro teologia riguardo ai momenti della Messa e dell’Ufficio divino che esprimono la dimensione dialogica della liturgia. • potrà presentare con argomenti stringenti il significato teologico-liturgico della liturgia come dialogo tra Dio e il suo popolo. Argomenti: Sacrosanctum Concilium 33 offre una visione teologica della liturgia come un dialogo tra Dio e il suo popolo, sempre attuale. Questo dialogo eminente si esprime in un modo paradigmatico nello schema tradizionale lectio cum cantico, presente nelle diverse forme responsoriali della Messa e dell’Ufficio divino. Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio della dimensione dialogale e pastorale della liturgia attraverso il corpus responsoriale romano. Si affronterà una analisi di questo momento di profonda densità teologica ed ecclesiologica da diverse prospettive, esaminando le forme di selezione testuale e la funzionalità del responsorio come luogo privilegiato dove confluiscono esegesi biblica, dossologia ed espressione artistica.. Modalità di svolgimento: Le spiegazioni del professore presentano i concetti fondamentali. La lettura guidata dei testi responsoriali fornisce conoscenze approfondite e competenza metodologica nei riguardi della struttura dialogica della liturgia. Le discussioni allargano l’orizzonte verso temi attuali. Modalità di verifica: Elaborato scritto su un tema a scelta tra quelli trattati durante il corso, concordato con il professore, nel quale si applicheranno le conoscenze sulle forme dialogiche della liturgia. Bibliografia: R.J. Hesbert (ed.), Corpus Antiphonalium Officii, vol. IV, Roma 1970; F.M. Arocena (ed.), Psalterium Liturgicum II. Psalmi in Missalis Romani Lectionario, Città del Vaticano 2005; H. Leclercq, «Répons», in Dictionnaire d’Archéologie Chrétienne et de Liturgie XIV, pp. 2380-2381; A.G. Martimort, «Fonction de la psalmodie dans la liturgie de la Parole», in H. Becker - R. K azcynski, Liturgie und Dichtung, Bd. 2, St. Ottilien 1983, pp. 517-539; J.P. Rubio Sadia, La recepción del rito francorromano en Castilla (ss. XI-XII). Las tradiciones litúrgicas locales a través del Responsorial del Proprium de Tempore, Città del Vaticano 2011. 94193 I Sermoni di S. Agostino L. Gioia 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Si sarà familiarizzato con il pensiero e lo stile di Agostino e potrà approfondirne ulteriormente la conoscenza tramite la lettura perso- nale • Sarà stato esposto criticamente alla predicazione di uno dei più grandi teologi e pastori cristiani e potrà ispirarsene nella propria attività omiletica • Avrà approfondito alcune tematiche fondamentali in teologia della liturgia. Argomenti: Il corso presenta una selezione di sermoni e di passaggi tratti da alcune delle altre opere più significative di S. Agostino per coglierne il pensiero liturgico. Introduzione alla figura e al pensiero di S. Agostino. Il genere letterario dei Sermones e l’uso che ne fece Agostino. La selezione di sermoni affronterà le tematiche seguenti: • natura e caratteristiche della liturgia • simbolismo e realismo sacramentale • aspetti cristologici ed ecclesiologici della celebrazione liturgica • il mistero pasquale • l’anno liturgico • l’Eucaristia. Modalità di svolgimento: I testi di Agostino relativi ad ogni lezione saranno distribuiti in anticipo agli studenti che dovranno prepararne ogni volta un breve riassunto scritto. Questo favorirà una maggiore interattività durante la lezione. Modalità di verifica: 40% sui riassunti scritti dei testi che saranno analizzati durante le lezioni. 60% un breve lavoro scritto alla fine del corso. Bibliografia: Agostino, Sermons pour la Pâque, Traduzione di Suzanne Poque, Parigi 2003.; Erbraken, P., Études critiques sur les sermons authentiques de saint Augustin, Steenbrugis 1976; Willis, G. G., St. Augustine’s lectionary, London 1962. 94194 L’Ordo dedicationis ecclesiae et altaris (ODEA): una lettura ecclesiologico-liturgica 3 ECTS C. Militello Argomenti: 1. La chiesa edificio immagine della Chiesa mistero 2. Gli antecedenti del rito di dedicazione (AT – mondo greco-romano) 3. Nascita ed evoluzione del rito di dedicazione della chiesa e dell’altare sino all’edizione del 1895 4. Il rito nella riforma di Pio XII (1961) 5. L’ODEA (1977), la sua articolazione, la sua teologia liturgica, l’ec- 341 PIL 342 clesiologia direttiva soggiacente. Bibliografia: Sarà indicata all’inizio del corso. 94195 The Sacramentary (Liber Sacramentorum): Ildefonso Schuster 3 ECTS P. Gunter Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • A knowledge and understanding of Schuster’s Liber Sacramentorum • A knowledge and understanding of Schuster’s contribution to scientific research of the Liturgical Year. Argomenti: This course will examine Ildefonso Schuster in his role in the modern liturgical movement, as a theologian of the Liturgical Year by studying specifically his five volumed work, the Liber Sacramentorum. Modalità di svolgimento: Lectures . Modalità di verifica: Oral presentation. Bibliografia: I. Schuster, The Sacramentary (Liber Sacramentorum) Burns Oates and Washbourne Ltd, London 1925. 94196 Ritual and Liturgical Studies: an interdisciplinary relation 3 ECTS Th. Quartier PIL Obiettivi: The aim of the course is that students gain knowledge and understanding of the relation of ritual and liturgical studies; they apply the knowledge to the fields of death ritual and monastic liturgy; they learn to judge the situation in their own context and to communicate with students from another discipline (monastic studies) in a shared workshop to enhance their interdisciplinary learning skills. Argomenti: Ritual is one of the basic practices of religion and of humankind in general. During the last decades, ritual studies have become an important platform for research, formation and expression with regard to various forms of ritual. Liturgists can benefit from the methods and theories found in ritual studies. At the same time, they can contribute to the field as liturgical theologians with their specific perspective. In this course, we will explore the interdisciplinary relationship of ritual and liturgical studies as liturgists aiming at theological research, pastoral formation and spiritual life. Three topics will be dealt with: ritual theory and method; death rituals; and monastic liturgy. In a concluding workshop students will explore their own ritual-liturgical context and exchange with one-another and with students from another discipline (monastic studies). Modalità di svolgimento: 3 lectures (1 shared with MI) and 1 workshop (shared with MI). 15 february 2016-19 february 2016. Modalità di verifica: Written paper (5 pages) for 1.5 EC.. 343 Bibliografia: Th. Quartier, «Mourning Rituals between Faith and Personalisation», International Journal for the Study of the Christian Church 10 (4), pp. 334-350; Th. Quartier, «Practitioners of Liturgical Spirituality. Empirical Inside-Perspectives in Abbey Churches», Yearbook for liturgy-research 30, pp. 203-221; R. Grimes, The Craft of Ritual Studies. Oxford: Oxford University Press (selected chapters). 94197 Lettura dei testi di Odo Casel (1,5 ECTS) C. Krause 3 ECTS Argomenti: Il corso si svolgera’ in due parti: I. Introduzione alla teologia di Odo Casel (svolta al mistero - ratio philologica - actio symbolica - unio pneumatica). II. Lettura guidata e commentata di alcuni testi teologici di Odo Casel (il percorso sara’ tempestivamente specificato). Bibliografia: Oltre alle opere Caseliane si segnalano innanzitutto le seguenti monografie: A. Bozzolo, Mistero, simbolo e rito in Odo Casel. L’effettivita’ sakramentale della fede (MSIL 30), Citta’ del Vaticano 2003; C. Krause, Mysterium und Metapher. Metamorphosen der Sakraments- und Worttheologie bei Odo Casel und Günter Bader (LQF 96), Münster 2007. 94198 Domus Dei - Edifici sacri cristiani nel primo millennio R. Monteiro 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Avrà fatto il percorso storico iconologico su le scelte che i cristiani hanno fatto per il suo luogo di culto, quali criteri e bisogni hanno orientato questi passi nella durata del primo millennio fino al periodo gotico. • 2º Con la conoscenza dei metodi e i percorsi fatti dagli artisti e architetti del primo millennio, lo studente potrà valutare progetti contemporanei di arte e architettura sacra, orientare liturgicamente la costruzione di nuove chiese e i suoi programmi iconografici. Argomenti: Il corso comincia con la tecnica scientifica dell’iconologia, con gli studi di Grabar, per la comprensione del vocabolario e del metodo nel guardare un monumento o obietto antico in rapporto alla sua funzione: il ca- PIL 344 rattere di oggettività e d’intelligibilità dell’arte cristiana antica. Un secondo passo sarebbe lo studio delle due forme (longitudinale e pianta centrale) scelte dai cristiani, con i suoi significati e programmi iconografici più adoperati. In un terzo passo cercheremo di capire la diversificazione tra Oriente e Occidente nel utilizzazione delle forme, a partire del secolo IX, con l’analisi di monumenti e programmi iconografici. Modalità di svolgimento: Le lezioni saranno frontali e sempre accompagnate con proiezioni di diapositive, e anche esercizi visuali per capire i metodi antichi. Ci saranno compiti con testi dei Padri o liturgici da leggere a casa e fare la relazione con delle immagini scelte. Modalità di verifica: I compiti a casa e in aula avranno una parte della nota finale, e l’altra sarà con un esame orale. Bibliografia: T. Burckhardt, Principes et méthodes de l’art sacré, Derain, Lyon 1958 (tr. it. L’arte sacra in Oriente e in Occidente. L’estetica del sacro); G. Champeaux - S. Sterckx, Le monde des symboles, Zodiaque 1972 (tr. it. I simboli del Medio Evo; tr. sp. Introducción a los simbolos); A. Grabar, Martyrium. Recherches sur le culte des reliques et l’art chrétien antique, Paris 1946, 2 voll.; A. Grabar, Le vie della creazione nell’iconografia cristiana, Milano 1983; M.G. Muzj, Visione e presenza. Iconografia e teofania nel pensiero di André Grabar, Milano 1995. 94203 Paleografia latina (parte II) M. Bonomo PIL 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • dovrà essere in grado di leggere correttamente un testo manoscritto • dovrà conoscere e saper applicare i principi fondamentali seguiti nelle moderne edizioni diplomatiche di testi manoscritti. Argomenti: Durante le lezioni saranno presi in esame di volta in volta diversi specimina di manoscritti latini, risalenti ad epoche differenti (V-XIV sec.) e contenenti varie tipologie testuali (soprattutto, libri liturgici e scritturali). Modalità di svolgimento: Il corso consisterà in: 1) esercitazioni di lettura condotte su riproduzioni fotografiche delle diverse testimonianze manoscritte prese in esame; 2) successiva prova di trascrizione delle medesime; 3) analisi delle norme seguite nelle più autorevoli edizioni dei manoscritti presi in esame. Il corso prevede la possibilità di effettuare una visita presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Modalità di verifica: valutazione degli elaborati scritti, consistenti nella trascrizione e nel commento paleografico della testimonianza manoscritta 345 sottoposta al candidato. Bibliografia: P. Cammarosano, L’edizione dei documenti medievali. Una guida pratica, Trieste 2011; P. Cherubini − A. Pratesi (a cura di), Paleografia latina: Tavole, Città del Vaticano 2004 (Littera Antiqua, 10); F. Masai, Principes et conventions de l’édition diplomatique, in “Scriptorium”, IV, 2 (1950), pp. 177-193; G. Tognetti, Criteri per la trascrizione di testi medievali latini e italiani, Roma 1982 (Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, 51). 95163 Liturgia e comunicazione: sociale B. Cescon 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Conoscere le potenzialità comunicative della liturgia anche partire dalla comunicazione sociale, ossia dal sistema reticolare moderno. • Valutare le trasformazioni della “liturgia in tv, radio e rete, seguendo le indicazioni del magistero, ma soprattutto sapendo che si tratta di una “rappresentazione”, dunque non di liturgia ma piuttosto di una “catechesi”. • Imparare a comunicare un evento liturgico nel moderno e raffinato areopago della rete Argomenti: La liturgia è il delicato areopago, umano e divino, della Chiesa nel mondo. Il corso analizza l’azione liturgica quale evento di comunicazione nella sua realtà simbolica e di comunicazione sociale. Complessità e anche paradossalità sono parte di questo atto comunicativo liturgico tra antropologia e teologia. Saranno presi in considerazione i diversi modelli strutturali di comunicazione e di comunicazione cristiana per soffermarsi sul modello rituale, celebrativo, fino a studiare la “liturgia in rete”. In fondo si tratta di mostrare e “dimostrare” la capacità comunicativa diffusa capillarmente, così da rappresenta una grande, universale e locale connessione di fede, di comunità, di carità. Modalità di svolgimento: Spiegazione frontale facendo un uso abbondante di slide e piccoli cortometraggi. Per quanto riguarda “celebrazioni liturgiche” in rete, tv e radio verrà esaminata qualche registrazione. Ogni studente può anche analizzare una celebrazione della sua terra. Modalità di verifica: Orale. Spiegazione breve di un video. Bibliografia: B. Cescon, La liturgia nel postmoderno. Presentazione di J.J. Flores Arcas, Città del Vaticano 2012; Conferenza Episcopale Tedesca, «Le trasmissioni radiotelevisive delle celebrazioni liturgiche. Linee guida e raccomandazioni», in Notiziario dell’Ufficio nazionale Comunicazioni sociali (e) PIL 346 dell’Ufficio liturgico nazionale, dicembre 2007 (a. XI, n.35), Roma; A. Spadaro, Cyberteologia. Pensare il cristianesimo al tempo della rete, Milano 2013; M. Mcluhan, La luce e il mezzo. Riflessioni sulla religione, Roma 2002; «La celebrazione fra tecnologia e virtualità», in Rivista liturgica, Padova 2012/5; D. De Kerchove, La civilizzazione video-cristiana, Milano 1995. F-J Eilers, Comunicare nel ministero e nella missione, Leumann (To) 2007. 95196 L’anno liturgico nelle liturgie orientali M. Nin 3 ECTS 95205 La celebrazione del battesimo e della cresima: problematiche teologiche e pastorali 3 ECTS P. A. Muroni PIL Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Conoscerà le odierne questioni e problematiche, a livello teologico e liturgico, che persistono nella riflessione e celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, delineando alcune piste percorribili per la risoluzione di alcuni punti nodali. • Avrà la strumentazione e le conoscenze necessarie per una pastorale sempre meno “sacramentalizzata” e sempre più attenta alla maturazione cristiana dei fedeli. Argomenti: Il corso in questione intende introdurre gli studenti alle principali e odierne problematiche che riguardano la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana e che coinvolgono sia la riflessione teologica attuale che la celebrazione liturgica e l’ambito della pastorale. Tra gli argomenti che il corso prenderà in esame, riportiamo i principali: 1. La celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana nella storia 2. L’ordine dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana 3. Rapporto sacramentale tra battesimo e confermazione 4. Rapporto sacramentale tra confermazione ed eucaristia 5. Eucaristia come sacramento-culmine dell’iniziazione cristiana 6. Il Concilio Vaticano II e l’iniziazione cristiana 7. L’Ordo initiationis christianae adultorum Modalità di svolgimento: Lezione frontale con l’ausilio di strumenti informatici e il coinvolgimento degli studenti nell’analisi delle fonti (bibliche, patristiche, liturgiche e magisteriali). Modalità di verifica: La verifica avverrà attraverso esame orale. Bibliografia: Pontificale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Pauli PP. VI promulgatum, Ordo Confirmationis, Editio typica, Typis polyglottis Vaticanis 1973; Rituale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Pauli PP. VI promulgatum, Ordo Baptismi Parvulorum, Editio typica, Typis polyglottis Vaticanis 1969; P.A Muroni., “Tria sunt sacramenta , quibus per se initiantur, et sanctificantur fideles, Baptismus, Confirmatio, Eucharistia”. L’ordine dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. La storia e la teologia dal XIV secolo al 1992 nel rito romano (Bibliotheca “Ephemerides Liturgicae”. Subsidia Centro Liturgico Vincenziano 141), Roma 2007; Iniziazione cristiana degli adulti oggi. Atti della XXVI Settimana di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia, Seiano di Vico Equense, 31 agosto – 5 settembre 1997 (BEL. Subsidia 99), Roma 1998; M.G Witczak., The Sacrament of Baptism, ed. J. Laurance, Collegeville (MN) 2011. 347 2º semestre - 1º e 2º anno Seminari 94462 The Paschal Triduum P. Gunter 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • A knowledge and understanding of Guéranger’s work on the Liturgical Year. • A knowledge and understanding of Guéranger’s specific application of this knowledge as a vital tool in the work of liturgical catechesis. Argomenti: The annual Easter is the frame of the entire Liturgical Year. Students will have the opportunity to choose one of the themes of the Liturgy of the Sacred Triduum with a view to deeper research within the context of the Roman Liturgy in its historical, celebrative and theological dimensions. Modalità di svolgimento: Lectures. Modalità di verifica: Oral presentation. Bibliografia: Verrà presentata durante il corso. 94472 L’insegnamento della liturgia G. Midili 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente… • avrà acquisito la capacità di elaborare e sperimentare principi meto- PIL 348 PIL dologici, in vista della preparazione di un progetto di insegnamento della liturgia e della sacramentaria nelle fa-coltà teologiche e negli altri istituti. • Conoscerà manuali nelle varie lingue e strumenti bibliografici di approfondimento, che gli saranno di aiuto nella preparazione dei corsi che sarà chiamato a insegnare. • Avrà sperimentato l’insegnamento cattedratico attraverso una simulazione in aula. Argomenti: a cura del docente: - individuazione di principi metodologici per l’insegnamento della liturgia, sulla base dell’istruzione In ecclesiasticam futurorum; - esposizione dei possibili temi o piste di approfondimento (per esempio elaborazione di un progetto di corso sull’introduzione alla liturgia; oppure, lezioni monografiche, per esempio: la Costituzione liturgica; la liturgia tridentina; la liturgia nel Nuovo Testamento). a cura dello studente: - sceglierà un tema tra quelli proposti dal docente o ne concorderà uno con il docente. Preparerà uno schema di lezione, individuando i punti forza e i punti critici, le aree di interesse, gli aspetti fondamentali e i corollari. - esporrà in aula simulando la lezione cattedratica su un tema concordato con il docente. - stilerà un elaborato finale (di circa 10-15 pagine), esponendo un tema di un eventuale corso o il progetto generale di un eventuale corso. Oppure scriverà una recensione di uno dei manuali di li-turgia attualmente in uso, evidenziandone i punti di forza e le carenze. Modalità di svolgimento: il seminario, dopo l’esposizione di alcuni principi da parte del docente, proseguirà con l’approfondimento da parte degli studenti e l’esposizione in aula del risultato della ricerca. Si proporrà allo studente di simulare una lezione cattedratica su un tema, per prepararlo alla docenza. Modalità di verifica: La verifica sarà eseguita attraverso l’esposizione in aula e l’elaborazione di un testo scritto che sarà consegnato nell’ultima sessione. Bibliografia: Congregazione per l’educazione cattolica, Istruzione sulla formazione liturgica nei seminari, Roma 1979; M. Auge, «Il metodo di insegnamento dei grandi maestri del PIL: una testimonianza», Ecclesia Orans 29 (2012), 83-93; F. Brovelli, «Per uno studio della liturgia, La scuola cattolica 104 (1976) 567-635; A. M. Triacca, «A proposito della recente istruzione sulla formazione liturgica nei seminari. Qualis sacerdos talis populus», Notitiae 15 (1979), 621-639; D. Sartore, «Ruolo della liturgia nei più recenti documenti normativi degli studi ecclesiastici», in Una liturgia per l’uomo. La liturgia pa-storale e i suoi compiti, edd. P. Visentin-A.N. Terrin-R. Ceccolin, Messaggero, Padova 1986, 295-314; P. Sorci, «La formazione liturgica a 40 dalla costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium», RL 94 (2007), 185-208. 94481 Assemblea domenicale in assenza del presbitero M. Tymister 349 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: - a livello metodologico avrà approfondito la metodologia imparata nel pro-seminario. avrà consolidato le sue competenze nello sviluppo di uno schema di elaborato scientifico e nella stesura delle note a piè di pagina e dell’elenco bibliografico. avrà consolidato le sue esperienze nel preparare in modo autonomo un argomento scelto. avrà fatto ulteriori esperienze nel proporre e discutere un argomento in classe. avrà approfondito il metodo insegnato nel PIL per l’analisi di testi eucologici. - a livello contenutistico avrà conosciuto la storia e la problematica specifica delle ADAP. avrà conosciuto la fondazione ecclesiologica e sociologico-antropologica della necessità dell’assemblea domenicale. avrà conosciuto la bibliografia fondamentale riguardante l’argomento. avrà conosciuto il Directorium de celebrationibus dominicalibus absente presbytero del 2/6/1988 saprà valutare le realtà pastorali e le possibilità celebrative contenute nei rispettivi libri liturgici rispettivamente nelle direttive delle conferenze episcopali delle chiese di provenienza dei partecipanti al seminario. Argomenti: Introduzione e bibliografia. Assemblee domenicali in assenza del presbitero nella storia della Chiesa La necessità dell’assemblea domenicale e dell’eucaristia. Il raduno umano e l’assemblea liturgica. I documenti ufficiali della Chisa: SC 35.4, Inter Oecumenici 37-39, Liturgicae instaurationes 6 La terminologia: il laico “moderatore” dell’assemblea. La necessità ecclesiologica della delega ufficiale 2. Il Directorium de celebrationibus dominicalibus absente presbytero del PIL 350 PIL 2/6/1988 3. Presentazione e studio dettagliato delle norme/direttive e degli aiuti/libri liturgici delle Chiese locali/diocesi di provenienza dei partecipanti. Modalità di svolgimento: 3 lezioni magistrali del professore di una durata di 90 min. ciascuna, per introdurre all’argomento (approccio storico, teologico e sociologico alla realtà e necessità dell’assemblea). Poi uno dei partecipanti presenta la storia e il contenuto del Direttorio de celebrationibus dominicalibus absente presbytero del 2/6/1988. Gli altri partecipanti presenteranno successivamente le norme/direttive e gli aiuti/libri liturgici della propria chiesa locale/diocesi e li discuteranno criticamente in classe. Ogni seduta del seminario sarà verbalizzata da parte di uno studente. Le relazioni hanno una durata di 30 min. circa. Prima di iniziare la sua relazione, lo studente distribuisce lo schema della stessa e la bibliografia usata. Alla relazione segue una discussione tra i partecipanti sotto la guida del relatore. Con l’aiuto del professore si cercherà di migliorare la bibliografia e lo schema che sarà lo schema generale dell’elaborato finale. Le sedute saranno affiancato dalla stesura di un verbale di cui è responsabile uno studente a turno e che sarà distribuito a tutti i partecipanti. Materiale aggiuntivo utile per l’approfondimento, la discussione e lo studio privato (schemi, riassunti e indicazioni bibliografiche) sarà messo a disposizione sul sito internet del seminario: www.tymister.eu Modalità di verifica La prova di accertamento è orale e scritta e si svolge in tre parti. 1. Una relazione in classe che tratta l’argomento scelto di una durata di 30 minuti. (20%) 2. Stesura di un verbale (in italiano) che è da consegnare all’inizio della seduta che segue quella che è stata verbalizzata. (5%) 3. Stesura di un elaborato scritto di 15-20 pagine di testo sull’argomento della propria relazione. Questo elaborato è da consegnare prima della fine del semestre (fino al 29 maggio) e dovrà essere composto di frontespizio, indice, elenco delle sigle e delle abbreviazioni, corpo del testo con le note, conclusione finale e bibliografia di tutte le opere usate e consultate. E’ richiesta una coerenza assoluta nella metodologia. L’elaborato deve essere rilegato in modo appropriato e può essere scritto in una delle seguenti lingue: italiano, latino, inglese, tedesco, francese, spagnolo o croato. (75%) Bibliografia: M. Brulin, «Assemblées dominicales en l’absence de prêtre», LMD 130 (1977) 80-113; J. Dallen, The Dilemma of Priestless Sundays, Chicago 1994; A. Nocent, «Assemblea domenicale in assenza del sacerdote», in Scientia Liturgica 3, ed. A. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 329-333; D. Sartore, «Assemblee senza presbitero», in Liturgia, ed. D. Sartore – A. M. Triacca – C. Cibien, Torino 2001, 171-178; G. Savourin, ‹‹Assemblées domi- nicales en l’absence de prêtre: le directoire de la Congrégation pour le Culte Divin››, LMD 175 (1988) 101-109. 351 94482 La teologia sacramentaria di Ambrogio di Milano: testi scelti 3 ECTS M. Skeb Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • conosce linguaggio, posizioni, intenzioni e rilevanza liturgica del “De sacramentis” e del “De mysteriis” ed è in grado di decifrare le allegorie sacramentarie centrali di Ambrogio • analizza un testo scelto (del “De sacramentis” oppure del “De mysteriis”) dal punto di vista storico-liturgico, linguistico e teologico. Argomenti: I. Introduzione II. La problematica del linguaggio allegorico nella teologica sacramentaria/liturgica di Ambrogio III. Elaborati di studenti su testi scelti dal A) “De sacramentis” B) “De mysteriis” Modalità di svolgimento: Due lezioni frontali iniziali del docente. Ogni studente sceglie un testo di Ambrogio sul quale elabora un’interpretazione dettagliata che presenta in aula. Ogni presentazione viene completata da una discussione. La partecipazione al seminario presuppone da parte dello studente una seria conoscenza del latino che permette un uso critico e autonomo delle traduzioni nelle lingue moderne. Modalità di verifica: Relazioni in classe ed elaborati scritti che interpretano passi diversi del “De sacramentis” e del “De mysteriis” Bibliografia: H. Caprioli, Battesimo e confermazione. Studio storico sulla liturgia e catechesi di S. Ambrogio, Varese 1977; C. Jacob, «Arkandisziplin», Allegorese, Mystagogie. Ein neuer Zugang zur Theologie des Ambrosius von Mailand, Frankfurt am Main 1990; H.M. Riley, Christian initiation. A comparative study of the interpretation of the baptismal liturgy in the mystagogical writings of Cyril of Jerusalem, John Chrysostom, Theodore of Mopsuestia and Ambrose of Milan, Washington 1974; H. Savon, Ambroise de Milan, Paris 1997; J. Schmitz, Gottesdienst im altchristlichen Mailand, Köln-Bonn 1975. PIL 352 95565 La terza edizione tipica del Messale Romano M. Barba 3 ECTS Obiettivi: Al termine del corso lo studente: • Dovrà avere maggiore consapevolezza delle novità presenti nella terza edizione tipica del Messale Romano. • Dovrà conoscere quali sono i motivi teologici sottesi alle novità e far scaturire dall’analisi dei testi i contenuti teologici pastorali e spirituali. Argomenti: 1. Breve sintesi storica della terza edizione tipica. 2. Presentazione delle novità rituali e testuali. 3. Approfondimento di alcuni elementi significativi. Modalità di svolgimento: Si presenteranno le diverse tematiche sopra elencate con una esposizione che sia densa e stimolante alla ricerca. Il metodo sarà analitico-sintentico. Modalità di verifica: Si propone una presentazione orale dei sigoli studenti agli altri componenti del seminario. Alla fine del corso ognuno presenterà un elaborato scientifico. Bibliografia: M. Barba, Il Messale Romano: tradizione e progresso nella terza edizione tipica, Città del Vaticano 2004 (=Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, 34). Fascicolo n. 4 di Rivista Liturgica 90 (2003) 491-680. PIL 353 II CICLO - LICENZA ORARIO DELLE LEZIONI 2015-2016 1° semestre Ore 5 ottobre 6 ottobre 7 ottobre 8 ottobre 1° 94002 De Zan 08.30- 10.05 2° 95033 Midili 10.15-11.50 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 15.30-17.05 94103 Bonomo 94189 Gunter 94160 Piqué Ore 12 ottobre 13 ottobre 14 ottobre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 2° 95026 * Viola 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 2° 95033 Midili 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 94175 Simón 94190 Flores 94103 Bonomo 94189 Gunter 94160 Piqué 17.15-18.50 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 94160 Piqué 17.15-18.50 15.30-17.05 9 ottobre 94128 Barba 75101 Scanu (TDS) 95115 Gioia 15 ottobre 16 ottobre 1° 94002 De Zan 94160 Piqué 95026 - Prof. Viola*: 18 /11/ 2015: 15.30 -18.50 (4 ore) - 19/11/2015: 8.30 -11.50 (4 ore) 02/12/2015: 15.30 -18.50 (4 ore) - 03/12/2015: 8.30 -11.50 (4 ore) 13/01/2016: 15.30 -18.50 (4 ore) - 14/01/2016: 8.30 -11.50 (4 ore) 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario PIL 354 Ore 19 ottobre 20 ottobre 21 ottobre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 2° 95033 Midili 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 15.30-17.05 94128 Barba 94175 Simón 94190 Flores 94103 Bonomo 94189 Gunter 22 ottobre 23 ottobre 1° 94002 De Zan 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 94160 Piqué Scanu (TDS) 75101 95115 Gioia Ore 26 ottobre 27 ottobre 28 ottobre 29 ottobre 30 ottobre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 2° 95033 Midili 2° 95034 Zizic 1° 94002 De Zan 2° 95034 Zizic 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 94175 Simón 94190 Flores 94103 Bonomo 94171 Zizic 94189 Gunter 94160 Piqué Scanu (TDS) 75101 95115 Gioia 94171 Zizic 94160 Piqué Ore 2 novembre 3 novembre 4 novembre 5 novembre 6 novembre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 2° 95033 Midili 2° 95034 Zizic 1° 94002 De Zan 2° 95034 Zizic 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 94175 Simón 94190 Flores 94103 Bonomo 94171 Zizic 94189 Gunter 94160 Piqué 95115 Gioia 94171 Zizic 94160 Piqué 17.15-18.50 15.30-17.05 17.15-18.50 94128 Barba 94160 Piqué PIL 15.30-17.05 17.15-18.50 94128 Barba 75101 Scanu (TDS) 355 Ore 9 novembre 10 novembre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 15.30-17.05 17.15-18.50 94128 Barba 75101 Scanu (TDS) 94175 Simón 94190 Flores 11 novembre** 12 novembre 13 novembre 1° 94002 De Zan 1° 94018 Orsola 94103 Bonomo 94189 Gunter 95115 Gioia 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 94160 Piqué 94160 Piqué ** 11 novembre - Dedicazione della Chiesa di S. Anselmo Ore 16 novembre 17 novembre 18 novembre 19 novembre 20 novembre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 1° 94015 Valli 2° 95033 Midili 1° 94015 Valli 2° 95026 VIOLA 1° 94002 De Zan 2° 95034 Zizic 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 2° 95026 VIOLA 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 15.30-17.05 94128 Barba 94175 Simón 94190 Flores 2° 95026 VIOLA 94103 Bonomo 94171 Zizic 94189 Gunter 95173 Marini 97306 Yong 75101 95115 Gioia 2° 95026 VIOLA 94171 Zizic 95173 Marini 97306 Yong Ore 23 novembre 24 novembre 25 novembre 26 novembre 27 novembre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 1° 94015 Valli 2° 95033 Midili 1° 94015 Valli 2° 95034 Zizic 1° 94002 De Zan 2° 95034 Zizic 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 15.30-17.05 94128 Barba 94175 Simón 94190 Flores 94103 Bonomo 94171 Zizic 94189 Gunter 95173 Marini 97306 Yong 75101 95115 Gioia 94171 Zizic 95173 Marini 97306 Yong 17.15-18.50 17.15-18.50 Scanu (TDS) Scanu (TDS) PIL 356 Ore 30 novembre 1 dicembre 2 dicembre 3 dicembre 4 dicembre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 1° 94015 Valli 2° 95033 Midili 1° 94015 Valli 2° 95026 VIOLA 1° 94002 De Zan 2° 95034 Zizic 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 2° 95026 VIOLA 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 15.30-17.05 94128 Barba 94175 Simón 94190 Flores 2° 95026 VIOLA 94103 Bonomo 94171 Zizic 94189 Gunter Scanu (TDS) 75101 95115 Gioia Ore 7 dicembre 8 dicembre 08.30- 10.05 17.15-18.50 9 dicembre 10 dicembre 11 dicembre 1° 94016 Nin 1° 94015 Valli 2° 95033 Midili 1° 94015 Valli 2° 95034 Zizic 1° 94002 De Zan 2° 95034 Zizic 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 15.30-17.05 94128 Barba 94103 Bonomo 94171 Zizic 94189 Gunter 95173 Marini 94171 Zizic 95173 Marini 17.15-18.50 PIL 2° 95026 VIOLA 94171 Zizic SIMPOSIO SC PIL CAL APL CLV 75101 Scanu (TDS) Ore 14 dicembre 15 dicembre 16 dicembre * 17 dicembre 18 dicembre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 1° 94015 Valli 2° 95033 Midili 1° 94015 Valli 2° 95034 Zizic 1° 94002 De Zan 2° 95034 Zizic 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 15.30-17.05 94128 Barba 94175 Simón 94190 Flores 94103 Bonomo 94189 Gunter 95173 Marini 75101 95115 Gioia 17.15-18.50 Scanu (TDS) * 16 dicembre Ateneo Vespri (18.15) 95173 Marini 357 Ore 21 dicembre 22 dicembre 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 15.30-17.05 94128 Barba 94175 Simón 94190 Flores Scanu (TDS) 75101 95115 Gioia 4 gennaio 5 gennaio 17.15-18.50 Ore 6 gennaio 7 gennaio 8 gennaio 08.30- 10.05 1° 94015 Valli 1° 94002 De Zan 10.15-11.50 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 15.30-17.05 95173 Marini 17.15-18.50 95173 Marini Ore 11 gennaio 12 gennaio 13 gennaio 14 gennaio 15 gennaio 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 1° 94015 Valli 2° 95033 Midili 1° 94015 Valli 2° 95026 VIOLA 1° 94002 De Zan 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 2° 95026 VIOLA 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 15.30-17.05 94128 Barba 94175 Simón 94190 Flores 2° 95026 VIOLA 94103 Bonomo 94189 Gunter 95173 Marini 75101 95115 Gioia 2° 95026 VIOLA 95173 Marini 17.15-18.50 Scanu (TDS) PIL 358 PIL Ore 18 gennaio 19 gennaio 20 gennaio 21 gennaio 22 gennaio 08.30- 10.05 1° 94016 Nin 1° 94017 Pecklers 2° 95001 Flores 1° 94015 Valli 2° 95033 Midili 1° 94015 Valli 1° 94002 De Zan 10.15-11.50 1° 94010 Folsom 2° 95010 Tymister 1° 94001 Skeb 2° 95036 Sarr 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95558 Pro-Seminario 15.30-17.05 94128 Barba 94175 Simón 94190 Flores 94103 Bonomo 94189 Gunter 17.15-18.50 75101 Scanu (TDS) 95115 Gioia 359 II CICLO - LICENZA ORARIO DELLE LEZIONI 2015-2016 2° semestre Ore 15 febbraio 16 febbraio 17 febbraio 18 febbraio 19 febbraio 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 10.15-11.50 94196 Quartier 94198 Monteiro 94196 Quartier 94196 Quartier 94198 Monteiro 15.30-17.05 94157 Maggiani 94194 Militello 94195 Gunter 94194 Militello 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 94194 Militello 95205 Muron 17.15-18.50 94156 Tymister 94192 Rubio 94192 Rubio 94178 Sarr 94193 Gioia 94192 Rubio Ore 22 febbraio 23 febbraio 24 febbraio 25 febbraio 26 febbraio 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 10.15-11.50 94197 Krause 94198 Monteiro 95029 Gunter 94197 Krause 94198 Monteiro 1° 94018 Orsola 1° 94109 De Zan 15.30-17.05 94157 Maggiani 94194 Militello 94195 Gunter 94194 Militello 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 94194 Militello 95205 Muron 01124 L. Simon 94176 Cescon 94159 Maggioni 17.15-18.50 94156 Tymister 94192 Rubio 94192 Rubio 94178 Sarr 94193 Gioia 94192 Rubio 94176 Cescon 94159 Maggioni 1° 94109 De Zan MASTERCLASS BRZEZINSKI 01124 L. Simon 94176 Cescon WS Brzerinski 94176 Cescon 1° 94021 De Zan 94159 Maggioni WS Quartier 94159 Maggioni PIL 360 PIL Ore 29 febbraio 1 marzo 2 marzo 3 marzo 4 marzo 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 10.15-11.50 94197 Krause 94198 Monteiro 95029 Gunter 94197 Krause 94198 Monteiro 1° 94018 Orsola 1° 94109 De Zan 15.30-17.05 94157 Maggiani 94194 Militello 94195 Gunter 94194 Militello 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 94194 Militello 95205 Muron 01124 L. Simon 94176 Cescon 94159 Maggioni 17.15-18.50 94156 Tymister 94192 Rubio 94192 Rubio 94178 Sarr 94193 Gioia 94192 Rubio 94176 Cescon 94159 Maggioni Ore 7 marzo 8 marzo 9 marzo 11 marzo 11 marzo 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 10.15-11.50 94197 Krause 94198 Monteiro 95029 Gunter 94197 Krause 94198 Monteiro 1° 94018 Orsola 1° 94109 De Zan 15.30-17.05 94157 Maggiani 94194 Militello 94195 Gunter 94194 Militello 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 94194 Militello 95205 Muron 01124 L. Simon 94176 Cescon 94159 Maggioni 17.15-18.50 94156 Tymister 94192 Rubio 94192 Rubio 94178 Sarr 94193 Gioia 94192 Rubio 94176 Cescon 94159 Maggioni Ore 14 marzo 15 marzo 16 marzo 17 marzo 18 marzo 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 10.15-11.50 94198 Monteiro 95029 Gunter 94198 Monteiro 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 15.30-17.05 94157 Maggiani 94195 Gunter 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 95205 Muroni 01124 L. Simon 94176 Cescon 94159 Maggioni 17.15-18.50 94156 Tymister 94178 Sarr 94193 Gioia 94176 Cescon 94159 Maggioni 361 Ore 4 aprile 5 aprile 6 aprile 7 aprile 8 aprile 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 01124 L. Simon 94176 Cescon 94159 Maggioni 94176 Cescon 94159 Maggioni 95029 Gunter 10.15-11.50 15.30-17.05 94157 Maggiani 94195 Gunter 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 95205 Muroni 17.15-18.50 94156 Tymister 94178 Sarr 94193 Gioia Ore 11 aprile 12 aprile 13 aprile 14 aprile 15 aprile 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 95029 Gunter 10.15-11.50 15.30-17.05 94157 Maggiani 94195 Gunter 95196 Nin 94170 Mc Carthy 17.15-18.50 94156 Tymister 94178 Sarr 94193 Gioia 1° 94018 Orsola 94482 Skeb 94203 Bonomo 95205 Muroni 01124 L. Simon 94176 Cescon PIL Ore 18 aprile 19 aprile 20 aprile 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 21 aprile * 1° 94109 De Zan 95029 Gunter 10.15-11.50 15.30-17.05 94157 Maggiani 94195 Gunter 95196 Nin 94170 Mc Carthy 17.15-18.50 94156 Tymister 94178 Sarr 94193 Gioia * 21 aprile - Festa di S. Anselmo 94482 Skeb 94203 Bonomo 95205 Muroni 22 aprile S. ANSELMO 362 Ore 25 aprile * 26 aprile 27 aprile 28 aprile 29 aprile 08.30- 10.05 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 10.15-11.50 95029 Gunter 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 15.30-17.05 94195 Gunter 95196 Nin 94170 Mc Carthy 17.15-18.50 94178 Sarr 94193 Gioia 94482 Skeb 94203 Bonomo 95205 Muroni 01124 L. Simon * 25 aprile - Anniversario della Liberazione Ore 2 maggio 3 maggio 4 maggio 5 maggio 6 maggio 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95029 Gunter 10.15-11.50 15.30-17.05 94157 Maggiani 94195 Gunter 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 95205 Muroni 01124 L. Simon 17.15-18.50 94156 Tymister 94178 Sarr 94193 Gioia 94180 Ferrer 94180 Ferrer Ore 9 maggio 10 maggio 11 maggio 12 maggio 13 maggio 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 94180 Ferrer PIL 95029 Gunter 10.15-11.50 15.30-17.05 94157 Maggiani 94195 Gunter 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 95205 Muroni 01124 L. Simon 17.15-18.50 94156 Tymister 94178 Sarr 94193 Gioia 94180 Ferrer 94180 Ferrer 94180 Ferrer 363 Ore 16 maggio 17 maggio 18 maggio 19 maggio 20 maggio 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95029 Gunter 10.15-11.50 15.30-17.05 94157 Maggiani 94195 Gunter 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 95205 Muroni 01124 L. Simon 17.15-18.50 94156 Tymister 94178 Sarr 94193 Gioia 94180 Ferrer 94180 Ferrer Ore 23 maggio 24 maggio 25 maggio 26 maggio 27 maggio 08.30- 10.05 95007 Midili 95004 Flores 95008 Driscoll 95030 Nin 1° 94109 De Zan 1° 94018 Orsola 1° 94021 De Zan 95029 Gunter 10.15-11.50 15.30-17.05 94157 Maggiani 94195 Gunter 95196 Nin 94170 Mc Carthy 94482 Skeb 94203 Bonomo 95205 Muroni 01124 L. Simon 17.15-18.50 94156 Tymister 94178 Sarr 94193 Gioia 94180 Ferrer 94180 Ferrer 94180 Ferrer 94180 Ferrer PIL III CICLO DOTTORATO DOTTORATO 367 CORSI PER L’ANNO ACCADEMICO 2015-2016 1º semestre 96004 L’estetica letteraria e i testi liturgici (giovedì ore 15,30-17,00) 3 ECTS R. De Zan 2° semestre Due corsi a scelta in accordo con il Preside. PIL ARCHITETTURA E ARTI PER LA LITURGIA Patrocinato da ARCHITETTURA E ARTI PER LA LITURGIA 371 MASTER UNIVERSITARIO Il Master in “Architettura e arti per la liturgia” non si propone di insegnare “come si fa” una chiesa, poiché le scelte progettuali discendono dalla genialità unica e irripetibile di cui ciascuno dispone grazie alla propria sensibilità e alla specifica preparazione universitaria necessariamente già acquisita. L’attenzione dell’intero programma biennale è invece rivolta a comprendere il “cos’è” una chiesa, ovvero come si struttura simbolicamente e funzionalmente un edificio cultuale. Si tratta di un “cos’è” esplicitato da una costituzione ecclesiologica e, a differenza del “come si fa”, non è sottoposto ad alcuna libertà progettuale, tantomeno liturgica. Di conseguenza, il Pontificio Istituto Liturgico del Sant’Anselmo si pone l’obiettivo di fornire ai progettisti una puntuale qualificazione in ambito liturgico, al servizio del quale l’architettura e le arti pongono la loro strumentazione, e non viceversa; in tal senso, quel “per” contenuto nel titolo diventa quanto mai emblematico.. 1. Strutturazione didattica Il Master in “Architettura e arti per la liturgia” è biennale. In particolare, il biennio prevede: · un’annualità avente per riferimento l’Architettura; · un’annualità avente per riferimento le Arti. Le due annualità si alternano e non sono propedeutiche. Pertanto, non esistono un “primo” e un “secondo” anno, ma è possibile iniziare la frequentazione indifferentemente con “Architettura” o con “Arti”. Ogni annualità si suddivide in: CORSO ORDINARIO, il cui programma si compone di 8 (otto) moduli fondamentali (corrispondenti a 8 materie). Ogni modulo si sviluppa in 3 (tre) lezioni, ciascuna delle quali ha la durata di 3 ore accademiche, per un totale di 24 lezioni e 72 ore accademiche annuali. CORSO INTEGRATIVO, il cui programma si compone di 11 (undici) lezioni da 2 ore accademiche l’una, per un totale di 22 ore accademiche annuali, aventi il fine di integrare e approfondire il Corso Ordinario. Il Corso Integrativo è facoltativo, pertanto richiede un’iscrizione a parte (vedi 3.5). 2. Ammissioni Al Master di “Architettura e arti per la Liturgia” possono iscriversi: - Laureati, laureandi e diplomati (laurea breve) in Architettura; - Laureati, laureandi e diplomati (laurea breve) in Ingegneria (Civile, Edile, Architettura); - Diplomati in Accademia di Belle Arti - Laureati presso altre facoltà o scuole attinenti, ma solo previa valuta- PIL 372 PIL zione e autorizzazione del Responsabile del Master; - Religiosi che ricoprono, o intendono ricoprire, incarichi istituzionali di consulenza e committenza per la progettazione di chiese. Chiunque altro si trovi in posizione diversa da quanto sopra potrà comunque iscriversi: - Al Corso Ordinario in qualità di “uditore”; - al solo Corso Integrativo, per il quale non è richiesto titolo di studio specifico. 3. Iscrizioni Non è obbligatoria l’iscrizione all’intero biennio. È pertanto possibile iscriversi: - alla singola annualità; - a uno o più singoli moduli di ciascuna annualità; - al solo Corso Integrativo. Le iscrizioni possono essere inoltrate on-line a partire dal 1 luglio 2015, collegandosi al sito www.anselmianum.com (seguire il percorso: segreteria – passi per l’iscrizione – studente ordinario – ecc.), oppure effettuate recandosi personalmente in Segreteria Generale a partire dal 21 settembre 2015, dal lunedì al venerdì con orario 9,00 – 12,00 e il pomeriggio di martedì e giovedì (15,15 – 17,15). Entrambe le soluzioni richiedono la seguente documentazione: a) scheda d’iscrizione; b) una foto-tessera in formato jpeg; c) piano di studio; d) fotocopia di un documento di riconoscimento con validità in corso; e) copia autenticata del titolo di studio, o certificato sostitutivo; In particolare, si richiede che la scheda d’iscrizione (3.a) sia compilata con chiarezza in tutte le sue parti, sia per evitare la sua invalidazione, sia perché i dati esatti saranno poi necessari per comunicazioni all’iscritto, emissioni certificati, ecc. Per l’iscrizione alla seconda annualità del biennio è necessaria la sola scheda (3.a), e il piano di studio (3.c). Non è previsto alcun limite minimo e massimo di iscrizioni, né un termine ultimo di scadenza. Pertanto, è possibile iscriversi anche il giorno della prima lezione. Se invece l’iscrizione avviene ad anno accademico già avviato, si hanno a disposizione le seguenti due opzioni: iscriversi ugualmente all’intera annualità, e le lezioni perdute saranno conteggiate come assenze (vedi punto 6); iscriversi solo ai rimanenti moduli dell’anno accademico in corso, per poi recuperare quelli perduti con apposita iscrizione nell’anno accademico successivo al biennio frequentato. Previa autorizzazione del Responsabile del Master, è ammesso frequentare una sola lezione senza essere ancora iscritti. 373 Il Master ha i seguenti costi: ogni annualità (8 moduli) euro 1.306,00 un singolo modulo euro 168,00 Iscritti alle Facoltà dell’Ateneo euro 778,00 il rilascio del Diploma euro 254,00 Corso Integrativo euro 130,00 Una volta completate le procedure d’iscrizione, l’iscritto riceverà tramite e-mail la richiesta di pagamento tramite bollettino MAV (pagamento Mediante Avviso). A pagamento effettuato, è necessario conservare una copia della ricevuta di pagamento. Il MAV prevede automaticamente l’emissione di due bollettini corrispondenti alla seguente rateizzazione della quota annuale (vedi i suddetti punti 3.1 e 3.3): - il 50% all’atto dell’iscrizione; - il rimanente 50% entro e non oltre l’inizio del secondo semestre, ovvero la prima lezione di febbraio. È possibile frequentare l’intero biennio anche iscrivendosi a due annualità non consecutive, fermo restando quanto segue: - devono essere obbligatoriamente l’una di “Architettura” e l’altra di “Arti”. Per la validità del biennio, non è ammesso frequentare due annualità con la stessa tematica; - l’iscrizione alla seconda annualità deve avvenire entro e non oltre i 3 anni dalla data della prima iscrizione. In caso contrario si entra nella posizione di “fuori corso” Coloro che vanno “fuori corso” devono concordare con il Responsabile del Master il seguente programma: a) iscriversi regolarmente alla seconda annualità; b) ripetere interamente la prima annualità, senza iscrizione supplementare. 4. Ritiro In caso di ritiro dal Master, è obbligatorio darne comunicazione scritta alla Segreteria Generale. In mancanza di detta comunicazione, l’iscritto risulterà “assente” e in “po- PIL 374 PIL sizione amministrativa irregolare”, esponendosi così alle conseguenti penalità previste. Con la stessa comunicazione è possibile chiedere il rimborso della tassa d’iscrizione già versata, che sarà esaudita secondo le seguenti modalità: a) si rimborsa la prima rata decurtata del corrispondente valore per le lezioni già effettuate alla data della richiesta, indipendentemente dalle eventuali assenze fatte dal richiedente; b) la prima rata non è più rimborsabile dopo i primi due moduli in calendario, cioè dalla settima lezione in poi; c) si rimborsa la seconda rata decurtata del corrispondente valore per le lezioni già effettuate dal 1° febbraio alla data della richiesta, indipendentemente dalle eventuali assenze fatte dal richiedente; d) la seconda rata non è più rimborsabile dopo il sesto modulo in calendario, cioè dalla diciannovesima lezione in poi. Sono escluse dal rimborso: le iscrizioni ai singoli moduli; le iscrizioni inoltrate ad anno accademico in corso; le iscrizioni al Corso Integrativo. 5. Lezioni Le lezioni si svolgono al giovedì, nella sede del Pontificio Istituto Liturgico, ed hanno inizio entro la prima decade di ottobre per terminare nell’ultima settimana del maggio successivo. Il Corso Integrativo è in calendario nel periodo gennaio – aprile. L’orario delle lezioni è il seguente: 14,45 – 17,00 (tre ore accademiche) per il Corso Ordinario; 17,30 – 19,00 (due ore accademiche) per il Corso Integrativo. Un’ora accademica corrisponde a 45 minuti. Si richiede il massimo rispetto del suddetto orario. È bene pertanto essere presenti in aula con almeno un quarto d’ora di anticipo, onde evitare di incidere negativamente sulla qualità e durata delle lezioni stesse. È inoltre obbligatorio spegnere i cellulari durante le lezioni. Il materiale didattico inerente ciascun modulo sarà distribuito tramite Dropbox. Si consiglia quindi di dotarsi per tempo di tale programma informatico. 6. Frequenza La frequenza delle lezioni è obbligatoria. In particolare: a) Sono ammesse assenze per un massimo di 12 ore accademiche in ciascuna annualità del Corso Ordinario. b) Indipendentemente da quanto prescritto nel suddetto punto 6.a, non è possibile assentarsi per più di 3 ore accademiche in ciascun modulo. Assenze superiori a 3 ore comportano l’annullamento del modulo e l’obbligo a concordare con il Responsabile del Master il suo recupero completo (3 lezioni). c) Nel Corso Integrativo sono ammesse assenze per un massimo di 4 ore accademiche. d) Superati i limiti di cui ai punti 6.a e 6.c, le ore in eccedenza devono essere recuperate nell’anno accademico successivo al biennio frequentato. Tale recupero va concordato con il Responsabile del Master e non comporta alcuna iscrizione supplementare. e) Per ciascuna delle 35 lezioni complessive in calendario, è obbligatorio firmare il foglio delle presenze sia all’entrata che all’uscita, avendo cura di indicare nelle apposite colonne i rispettivi orari, soprattutto nel caso di entrata in ritardo o di uscita anticipata. In mancanza di una delle due firme, la presenza sarà annullata, di conseguenza saranno conteggiate le relative ore di assenza. 7. Titoli Il Pontificio Istituto Liturgico rilascia agli iscritti i seguenti Titoli: 1. Attestato di Frequenza per uno o più singoli moduli; 2. Attestato di Frequenza per ogni annualità del Corso Ordinario; 3. Attestato di Frequenza per il Corso Integrativo. 4. Diploma del Master universitario di II livello in “Studiis de Architectura Artibusque ad Liturgiam spectantibus”. Il rilascio dei titoli è strettamente subordinato alla posizione regolare dell’iscritto (vedi punti 3 e 6); in caso contrario, saranno sospesi in attesa di regolarizzazione. 8. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli a) L’iscritto a un singolo modulo consegue il relativo Attestato di Frequenza solo se non c’è stata alcuna ora d’assenza. b) L’iscritto a due o più singoli moduli (anche non consecutivi) consegue il relativo Attestato di Frequenza solo se non ha superato 3 ore d’assenza per ogni modulo.. 9. Attestato di frequenza per un’intera annualità Al termine di ciascun anno accademico, l’iscritto alla singola annualità del biennio consegue il relativo Attestato di Frequenza solo se: a) le ore di assenza non hanno superato il limite massimo di 12 (vedi 6.a); b non vi siano moduli con più di 3 ore d’assenza (vedi 6.b); c) eventuali assenze eccedenti il limite delle 12 ore siano state “giustifi- 375 PIL 376 cate” da cause straordinarie e certificate. Tutti coloro che non si trovano nelle suddette tre posizioni avranno l’Attestato di Frequenza “sospeso”, in attesa del necessario recupero (vedi 6.d). 10. Attestato di frequenza per il corso integrativo Gli iscritti al Corso Integrativo conseguono il relativo Attestato di Frequenza solo se non sono state superate 4 (quattro) ore di assenza, e solo se dette 4 ore di assenza non riguardano una stessa materia. 11. Diploma di master universitario di ii livello Il conseguimento del Diploma di Master è facoltativo, ed è riservato ai soli laureati. Pertanto, non sono ammessi né i laureandi, né i possessori di laurea breve, né gli “uditori”, i quali possono conseguire solo l’Attestato di Frequenza di cui ai punti 8, 9 e 10. Tutti gli iscritti ammessi al conseguimento del Diploma devono rispondere alle seguenti condizioni: 1. essere in possesso di entrambi gli Attestati di Frequenza del biennio (vedi punti 7.2 e 9); 2. aver superato una prova scritta (vedi punto 12) per ciascuno dei 16 moduli in programma nel biennio; 3. presentare e discutere con esito positivo un elaborato di Tesi finale (vedi “Norme per la Tesi”). PIL 12. Prova scritta La prova scritta (o “tesina”), di cui al punto 11.2, è obbligatoria solo per coloro che intendono conseguire il Diploma di Master. La “tesina” non è un esame, ma ha carattere di verifica e consiste in una relazione che sintetizzi gli argomenti trattati durante le lezioni del modulo in oggetto. Va redatta liberamente al di fuori della sede e degli orari di lezione, ovvero come “attività esterna di ricerca”, e deve rispondere alle indicazioni illustrate in “Norme per la Tesi” comprese tra i punti 6 e 35. Il testo, al netto di indice, bibliografia, immagini e disegni, non deve essere inferiore alle 15 pagine, e deve essere firmato dall’autore. Una volta completata, la “tesina” va consegnata al Responsabile del Master, il quale provvederà a valutarla con uno dei voti – giudizi adottati dal Pontificio Ateneo S. Anselmo. Potranno essere ripetute sia le prove valutate insufficienti (“non probatus”), sia quelle di cui si desidera migliorare il voto – giudizio. La media dei 16 voti – giudizi costituisce la base per il voto – giudizio della Tesi finale. Chi, dopo aver consegnato e superato le 16 “tesine”, dovesse trovarsi nelle condizioni di rinunciare alla Tesi finale, e quindi al conseguimento del Diploma, può comunque richiedere l’Attestato di Frequenza con i voti – giudizi delle prove scritte superate. Da questa opzione sono comunque esclusi gli “uditori”. 377 13. Crediti formativi L’iscritto che risulta in posizione regolare, ovvero consegue gli Attestati di cui ai punti 8, 9 e 10, al termine di ogni annualità può richiedere due differenti tipi di crediti formativi: 1. ECTS (European Credit Transfer System), cioè crediti formativi universitari, nella misura di: - 20 (venti) per l’intera annualità ordinaria (vedi punto 9); - 2,5 (due e mezzo) per un singolo modulo (vedi punto 8); - 5 (cinque) per il Corso Integrativo (vedi punto 10); - 20 (venti) per il conseguimento del Diploma di Master (vedi punto 11). 2. CFP (Crediti Formativi Professionali) richiesti dagli Ordini provinciali degli Architetti e degli Ingegneri per la formazione annuale obbligatoria, nella misura di: - 12 (dodici) CFP per ogni annualità del Corso Ordinario (vedi punto 9); - 3 (tre) CFP per il Corso Integrativo (vedi punto 10). Previa specifica richiesta, i crediti sono certificati sui relativi Attestati di Frequenza oppure in apposito allegato. 14. Riconoscimenti Ogni Diplomato del Master universitario di II livello in “Studiis de Architectura Artibusque ad Liturgiam spectantibus” sarà: segnalato alla Diocesi di appartenenza, tramite lettera ufficiale del Pontificio Ateneo S. Anselmo a firma del Rettore Magnifico e del Preside del P.I.L. iscritto ad un apposito Albo professionale che il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo provvederà ad inoltrare ai competenti uffici della C.E.I. Inoltre, ai Diplomati che superano l’esame di Tesi finale con il voto – giudizio “Summa cum Laude” sarà riconosciuta la proposta di pubblicazione per il proprio elaborato. 14. Informazioni Per ogni ulteriore informazione rivolgersi al Responsabile del Master: Arch. Gabriele Orlando e-mail: [email protected] cell: 334.321.7131 PIL 378 ARCHITETTURA E ARTI PER LA LITURGIA 2015-2016 97101 Il luogo di culto nella Bibbia Prof. Mons. Renato De Zan 8 - 15 - 22 ottobre 2015 97109 I luoghi della celebrazione Prof. Silvano Maggiani OSM 5 - 12 - 19 novembre 2015 Simposio di Liturgia 3 dicembre 2015 97104 Chiesa mistero e chiesa edificio Prof. D. Pietro Angelo Muroni 10 - 17 dicembre 2015 97114 Comunicazione e chiesa edificio Prof. D. Bruno Cescon 7 - 14 - 21 gennaio 2016 97113 Simbolismo dell’edificio ecclesiale Prof. Arch. Bartolomeo Azzaro 4 - 11 - 18 febbraio 2016 PIL 97112 Architettura monastica Prof. Eduardo López-Tello García OSB 3 - 10 - 17 marzo 2016 97115 La luce per la liturgia Prof. Mons. Fabrizio Capanni 7 aprile 2016 Prof. Arch. Giorgio Della Longa 14 - 21 aprile 2016 97116 Dalla Parola alla composizione S.E.R. Mons. Carlos Azevedo 5 maggio 2016 S.Em. Card. Gianfranco Ravasi 12 maggio 2016 Prof. Mons. Pierangelo Sequeri 19 maggio 2016 97120 CORSO INTEGRATIVO 2016 - Architettura (ore 17.30 - 19.00) 379 Metodologia Prof. D. Pietro Angelo Muroni 7 gennaio 2016 Il tempio biblico Prof. Mons. Renato De Zan 14 - 21 gennaio 2016 Liturgia e architettura bizantina Prof. Stefano Parenti 4 - 11 febbraio 2016 Storia, Arte e Liturgia Prof. Mariano Apa 18 febbraio 2016 I luoghi della musica liturgica Prof. Jordi-A. Piqué i Collado OSB 3 - 10 marzo 2016 Giornata di studio: Hans van der Laan 17 marzo 2016 Arredi liturgico Prof. Mons. Melchor Sanchez De Toca 7 - 14 aprile 2016 PIL MUSICA LITURGICA Patrocinato dal In collaborazione con PONTIFICIO ISTITUTO DI MUSICA SACRA MUSICA LITURGICA 383 MASTER UNIVERSITARIO Il Master universitario di II livello ha come obiettivo la formazione di musicisti professionisti, di curatori della musica liturgica e di studenti di musica, mirando alla qualificazione in ambito liturgico e riguardo all’arte musicale (storico-musicologico-analitico-teologica). Uno studio approfondito della specifica competenza dei musicisti (cantori, strumentisti, direttori di coro, organisti, cerimonieri, programmatori di concerti, studiosi della musicologia, docenti di arte) volto a comprendere e analizzare il “ministero liturgico” della musica con una conoscenza che permetta di eseguire professionalmente, con competenza e dignità i tesori della musica sacra. 1. Strutturazione didattica Il Master in “Musica Liturgica” è strutturato in un biennio, le cui due annualità non sono propedeutiche. Ciascuna di esse si compone di sette (7) moduli, più due conferenze, per un totale di 84 ore accademiche distribuite in 27 giorni di lezioni. Le lezioni si svolgono di giovedì, con orario 15.00 – 18.00 (corrispondente a 4 ore accademiche), nella sede del Pontificio Ateneo S. Anselmo. 2. Iscrizioni Possono iscriversi: - Diplomati/laureati in musica - Organisti, Maestri di cappella, direttori, strumentisti, coristi - Diplomati in storia, musicologia, arte - Laureati in Sacra Liturgia - Laureati in Musica Sacra - Responsabili delle sezioni di musica sacra delle diocesi - Docenti di musica - Curatori di musica - Chiunque altro si trovi in posizione diversa potrà comunque iscriversi in qualità di “uditore”. È possibile iscriversi: - alle due annualità del biennio, anche non consecutivamente; - a una sola annualità; - ad uno o più singoli moduli. Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria Generale dell’Ateneo a partire dal 21 settembre 2015, presentando la seguente documentazione: PIL 384 a) apposita scheda d’iscrizione, debitamente compilata in ogni sua parte, pena la sua invalidazione; b) una foto formato tessera; c) fotocopia di un documento di riconoscimento con validità in corso; d) copia autenticata del titolo di studio; Per l’iscrizione al secondo anno del biennio è richiesta la sola scheda, di cui al punto a. Non è previsto alcun limite minimo e massimo di iscrizioni, né un termine ultimo. Pertanto, è possibile iscriversi anche a Corso già avviato. Il master ha i seguenti costi: ogni annualità (9 moduli) euro 1.306,00 un singolo modulo euro 168,00 Iscritti alle Facoltà dell’Ateneo euro 778,00 il rilascio del Diploma euro 254,00 La tassa accademica è generata automaticamente alla conclusione delle procedure d’iscrizione all’anno accademico e il relativo bollettino MAV (pagamento Mediante AVviso) è inviato per email allo studente. A tal proposito è essenziale che lo studente fornisca un indirizzo email. A pagamento effettuato, lo studente conserverà una copia della ricevuta di pagamento. PIL 3. Borse di Studio Per l’anno accademico in corso sono previste le assegnazioni di borse di studio, ciascuna, destinate all’incentivazione e alla razionalizzazione della frequenza universitaria degli studenti del master, capaci e meritevoli. Le borse saranno conferite sulla base del merito e della necessità, a studenti e studentesse che ritireranno i documenti per la richiesta dettagliata presso l’Ufficio del Rettorato. 4. Frequenza La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Sono ammesse assenze per un massimo di 16 ore accademiche in ciascuna delle due annualità. Nel caso tale limite dovesse essere superato, le ore in eccedenza devono essere recuperate nell’anno accademico successivo al biennio frequentato. Tale recupero va concordato con il Preside del PIL e non comporta alcuna iscrizione supplementare. In ciascuna lezione è obbligatorio firmare il foglio delle presenze sia all’entrata che all’uscita, avendo cura di indicare nelle apposite colonne i rispettivi orari, soprattutto nel caso di entrata in ritardo o di uscita anticipata. In mancanza di una delle due firme, la presenza sarà annullata, di conseguenza saranno conteggiate 4 ore di assenza. 385 5. Titoli Il Pontificio Istituto Liturgico rilascia agli iscritti uno dei seguenti titoli: 1. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli; 2. Attestato di frequenza per ogni annualità; 3. Diploma del Master universitario di II livello in Studiis de Musica ad Liturgiam spectante titolo di musica liturgica. 6 Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli L’iscritto a un singolo modulo consegue il relativo attestato di frequenza solo se non c’è stata alcuna ora d’assenza. L’iscritto a più singoli moduli consegue il relativo attestato di frequenza solo se non ha superato il numero complessivo di ore d’assenza già concordato con il Preside del PIL. In ogni caso, non è possibile superare 4 ore d’assenza per ogni modulo. 7. Attestato di frequenza per un’intera annualità Al termine di ciascun anno accademico, l’iscritto al biennio o alla singola annualità consegue il relativo attestato di frequenza solo se le ore di assenza non hanno superato il limite massimo di 16, ad eccezione di eventuali giustificazioni concesse dal Preside del PIL, e solo in presenza di cause straordinarie. Tutti coloro che avranno superato detto limite, e mancano di giustificazione, avranno l’attestato di frequenza “sospeso”, in attesa del necessario recupero di cui al punto 4. 8. Diploma di master universitario ii livello Al conseguimento del Diploma non sono ammessi gli “uditori”. Di conseguenza, essi possono conseguire dal PIL solo l’attestato di frequenza, di cui ai punti 5 e 6. Tutti gli altri iscritti che intendono conseguire il Diploma, di cui al punto 6.3, devono rispondere alle seguenti condizioni: 1. essere in possesso di entrambi gli attestati di frequenza del biennio; 2. aver superato una prova scritta per ciascuno dei 14 moduli in programma; 3. presentare e discutere con esito positivo un elaborato di tesi finale. PIL 386 PIL 9. Prova scritta La prova scritta, di cui al punto 8.2, non è un esame, ma ha carattere di verifica e consiste in una relazione che sintetizzi gli argomenti trattati durante le lezioni del modulo in oggetto. Tale relazione va redatta liberamente al di fuori della sede e degli orari di lezione, ovvero come “attività esterna di ricerca”, e deve rispondere alle indicazioni per le quali si rimanda alle “Norme di Tesi”. Una volta completata, la relazione va consegnata al Preside del PIL, il quale provvederà a valutarla attraverso una scheda contenente le osservazioni di merito e di demerito, ovvero delle migliorie da apportare, nonché uno dei voti – giudizi adottati dal Pontificio Ateneo S. Anselmo. Potranno essere ripetute sia le relazioni valutate “non probatus” (insufficienti), sia quelle di cui si desidera migliorare il voto - giudizio. Chi, dopo aver consegnato e superato i 16 elaborati, dovesse trovarsi nelle condizioni di rinunciare alla tesi finale, e quindi al conseguimento del diploma, può comunque richiedere l’attestato di frequenza con i voti – giudizi delle prove scritte superate. Da questa opzione sono comunque esclusi gli “uditori”. 10. Tesi finale Si accede alla tesi finale seguendo le indicazioni illustrate nel regolamento “Norme per la Tesi”. In particolare, si inoltra domanda scritta da presentare in Segreteria Generale, corredata dalla seguente documentazione: - apposito modulo di “Richiesta Tesi”, firmata dal moderatore; - i due attestati di frequenza (di cui al punto 8.1); - tre copie cartacee dell’elaborato di tesi, firmate dal moderatore; - una copia dell’elaborato di tesi in versione .pdf, da consegnare alla Segreteria del Preside. L’elaborato finale segue il medesimo iter di una qualsiasi altra tesi universitaria, sia nella preparazione che nello svolgimento, e va discussa davanti ad una commissione che si riunisce appositamente, ovvero senza alcun calendario prestabilito. Al termine della seduta di tesi, la stessa commissione attribuisce un voto - giudizio finale che avrà come base la media dei voti - giudizi ottenuti nelle 16 relazioni. In caso di esito negativo, la tesi dovrà essere ripetuta. In caso di esito positivo, il voto - giudizio finale non compare sul diploma, ma viene certificato in un apposito documento da ritirare in Segreteria Generale, o ricevere a mezzo posta, nei giorni successivi al conseguimento. 11. Crediti formativi Gli iscritti aventi posizione regolare, rispetto ai suddetti dieci punti, con- seguono ECTS (European Credit Transfer System), cioè crediti formativi, secondo la seguente tabella: - 3 ECTS per ciascun modulo; - 1 ECTS per il seminario, o simposio, o convegno, inserito nel programma di ciascuna annualità; - 20 ECTS per la Tesi finale. Pertanto, il conseguimento del diploma comporta l’assegnazione di 70 ECTS. 387 12. Riconoscimenti Ogni diplomato del master universitario di II livello in Studiis de Musica ad Liturgiam spectante sarà: 1. segnalato alla diocesi di appartenenza, tramite lettera ufficiale del Pontificio Ateneo S. Anselmo a firma del Rettore Magnifico e del Preside del PIL. 2. iscritto al Premio S. Anselmo, che annualmente assegna un importo con cui coprire le spese per la pubblicazione della migliore tesi tra tutte quelle discusse nel precedente anno solare nel Pontificio Ateneo S. Anselmo. Al Premio di cui al punto 12.2 sono ammessi solo i diplomati del Master che superano l’esame di tesi finale con il voto-giudizio “Summa cum Laude”. 13. Informazioni Per ogni ulteriore informazione sul Master in “Musica Liturgica”, rivolgersi a: Pontificio Istituto Liturgico Piazza dei Cavalieri di Malta, 5 00153 Roma T. +39 06 57 91410 / F. +39 06 57 91409 - E. [email protected] PIL 388 MUSICA LITURGICA 2015-2016 94160 Teologia, Musica e liturgia M° Jordi-Agustí Piqué i Collado OSB 8 - 15 - 22 - 29 ottobre - 5 - 12 novembre 2015 97306 Inno nella Liturgia Horarum M° Veronica Yong SPC 19 - 26 novembre 2015 97311 Giornata di studio - Sacrosanctum Concilium 3 dicembre 2015 97301 Musicologia applicata I M° Gennaro Becchimanzi OFMConv 10 - 17 dicembre 2015 - 14 gennaio 2016 97302 Organo e improvvisazione I M° Osvaldo Guidotti 21 - 28 gennaio - 4 febbraio 2016 97303 Canto Gregoriano M° Juan Pablo Rubio OSB 11 - 18 e 25 febbraio 2016 PIL 97307 L’organo: struttura, storia e funzionalità liturgica M° Vincenzo De Gregorio 3 - 10 - 17 marzo 2016 97308 Canto corale M° Fabio Avolio 7 - 14 - 21 aprile 2016 97312 Temi scelti di musica e musicologia Prof. Paul Gunter OSB 28 aprile - 5 - 12 maggio 2016 97309 Conferenza Prof. Mons. Pierangelo Sequeri 19 maggio 2016 GUIDA TURISTICA Patrocinato dal GUIDA TURISTICA 391 CORSO DI SPECIALIZZAZIONE Il Pontificio Istituto Liturgico istituisce il primo Corso di Alta Specializzazione espressamente riservato alle Guide Turistiche già abilitate, poiché l’obiettivo è quello di approfondire e puntualizzare la comprensione del “cos’è” una chiesa, in quanto edificio che da sempre sviluppa il maggior interesse architettonico e artistico anche a livello turistico. Si tratta di un “cos’è” esplicitato da una costituzione ecclesiologica, pertanto l’indissolubile sinergia fra architettura e arti deve rispondere a due imprescindibili fondamenti che, infatti, la tradizione ha sempre posto all’origine di ogni progetto e successiva realizzazione: - struttura simbolica, ed è la traduzione in materia della Parola di Dio; - struttura funzionale, ed è la totale aderenza ai dettami dei Libri Liturgici. In assenza di quanto sopra, l’edificio in oggetto potrà anche essere un’eccellenza architettonica e artistica, ma non sarà una chiesa 1. Strutturazione didattica Il Corso di Alta Specializzazione per Guida Turistica è annuale. Il programma si compone di 8 (otto) moduli, corrispondenti a 8 materie. Ogni modulo si sviluppa in 3 (tre) lezioni, ciascuna delle quali ha la durata di 3 ore accademiche, per un totale di 24 lezioni e 72 ore accademiche annuali. 2. Ammissioni Al Corso possono iscriversi: - Guide turistiche già abilitate; - Architetti, artisti, ingegneri e storici dell’arte desiderosi di ampliare le proprie conoscenza in materia; Religiosi che ricoprono, o intendono ricoprire, incarichi istituzionali nella specifica area tematica; Uditori in possesso di qualsiasi altro diploma o laurea. 3. Iscrizioni Oltre che all’intera annualità, è possibile iscriversi anche ad uno o più singoli moduli in programma. Le iscrizioni possono essere inoltrate on-line a partire dal 1 luglio 2015, collegandosi al sito www.anselmianum.com (seguire il percorso: segreteria – passi per l’iscrizione – studente ordinario – ecc.), oppure effettuate recandosi PIL 392 PIL personalmente in Segreteria Generale a partire dal 21 settembre 2015, dal lunedì al venerdì con orario 9,00 – 12,00 e il pomeriggio di martedì e giovedì (15,15 – 17,15). Entrambe le soluzioni richiedono la seguente documentazione: a) scheda d’iscrizione; b) una foto-tessera in formato jpeg; c) piano di studio; d) fotocopia di un documento di riconoscimento con validità in corso; e) copia autenticata del titolo di studio, o certificato sostitutivo; In particolare, si richiede che la scheda d’iscrizione (3.a) sia compilata con chiarezza in tutte le sue parti, sia per evitare la sua invalidazione, sia perché i dati esatti saranno poi necessari per comunicazioni all’iscritto, emissioni certificati, ecc. Non è previsto alcun limite minimo e massimo di iscrizioni, né un termine ultimo di scadenza. Pertanto, è possibile iscriversi anche il giorno della prima lezione. Se invece l’iscrizione avviene ad anno accademico già avviato, si hanno a disposizione le seguenti due opzioni: o iscriversi ugualmente all’intera annualità, e le lezioni perdute saranno conteggiate come assenze (vedi punto 6); o iscriversi solo ai rimanenti moduli dell’anno accademico in corso, per poi recuperare quelli perduti con apposita iscrizione nell’anno accademico successivo. Previa autorizzazione del Responsabile del Master, è ammesso frequentare una sola lezione senza essere ancora iscritti. Il Master ha i seguenti costi: ogni annualità (8 moduli) euro 1.306,00 un singolo modulo euro 168,00 Iscritti alle Facoltà dell’Ateneo euro 778,00 Iscritti agli altri Master dell’Ateneo euro 778,00 il rilascio del Diploma euro 254,00 Una volta completate le procedure d’iscrizione, l’iscritto riceverà tramite email la richiesta di pagamento tramite bollettino MAV (pagamento Mediante AVviso). A pagamento effettuato, è necessario conservare una copia della ricevuta di pagamento. Il MAV prevede automaticamente l’emissione di due bollettini corrispondenti alla seguente rateizzazione della quota annuale (vedi i suddetti punti 3.1, 3.3 e 3.4): • • il 50% all’atto dell’iscrizione; il rimanente 50% entro e non oltre l’inizio del secondo semestre, ovvero la prima lezione di febbraio. 393 4. Ritiro In caso di ritiro dal Corso, è obbligatorio darne comunicazione scritta alla Segreteria Generale. In mancanza di detta comunicazione, l’iscritto risulterà “assente” e in “posizione amministrativa irregolare”, esponendosi così alle conseguenti penalità previste. Con la stessa comunicazione è possibile chiedere il rimborso della tassa d’iscrizione già versata, che sarà esaudita secondo le seguenti modalità: a) si rimborsa la prima rata decurtata del corrispondente valore per le lezioni già effettuate alla data della richiesta, indipendentemente dalle eventuali assenze fatte dal richiedente; b) la prima rata non è più rimborsabile dopo i primi due moduli in calendario, cioè dalla settima lezione in poi; c) si rimborsa la seconda rata decurtata del corrispondente valore per le lezioni già effettuate dal 1° febbraio alla data della richiesta, indipendentemente dalle eventuali assenze fatte dal richiedente; d) la seconda rata non è più rimborsabile dopo il sesto modulo in calendario, cioè dalla diciannovesima lezione in poi. Sono escluse dal rimborso le iscrizioni ai singoli moduli. 5. Lezioni Le lezioni si svolgono al giovedì, nella sede del Pontificio Istituto Liturgico, ed hanno inizio entro la prima decade di ottobre per terminare nell’ultima settimana del maggio successivo. L’orario delle lezioni è il seguente: 10,30 – 12,45 (tre ore accademiche). Un’ora accademica corrisponde a 45 minuti. È richiesto il massimo rispetto del suddetto orario. È bene pertanto essere presenti in aula con almeno un quarto d’ora di anticipo, onde evitare di incidere negativamente sulla qualità e durata delle lezioni stesse. È inoltre obbligatorio spegnere i cellulari durante le lezioni. Il materiale didattico inerente ciascun modulo sarà distribuito tramite Dropbox. Si consiglia quindi di dotarsi per tempo di tale programma informatico. 6. Frequenza La frequenza delle lezioni è obbligatoria. In particolare: a) Sono ammesse assenze per un massimo di 12 ore accademiche PIL 394 nell’arco dell’intera annualità. b) Indipendentemente da quanto prescritto nel suddetto punto 6.a, non è possibile assentarsi per più di 3 ore accademiche in ciascun modulo. Assenze superiori a 3 ore comportano l’annullamento del modulo e l’obbligo a concordare con il Responsabile del Master il suo recupero completo (3 lezioni). c) Superato il limite di cui al punto 6.a, le ore in eccedenza devono essere recuperate nell’anno accademico successivo. Tale recupero va concordato con il Responsabile del Master e non comporta alcuna iscrizione supplementare. d) Per ciascuna delle 24 lezioni in calendario, è obbligatorio firmare il foglio delle presenze sia all’entrata che all’uscita, avendo cura di indicare nelle apposite colonne i rispettivi orari, soprattutto nel caso di entrata in ritardo o di uscita anticipata. In mancanza di una delle due firme, la presenza sarà annullata, di conseguenza saranno conteggiate le relative ore di assenza. 7. Titoli Al termine del Corso, il Pontificio Istituto Liturgico rilascia agli iscritti i seguenti Titoli: 1. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli; 2. Attestato di frequenza per l’intera annualità; 3. Diploma di qualificazione. Il rilascio dei titoli è strettamente subordinato alla posizione regolare dell’iscritto (vedi punti 3 e 6); in caso contrario, saranno sospesi in attesa di regolarizzazione. PIL 8. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli a) L’iscritto a un singolo modulo consegue il relativo Attestato di frequenza solo se non c’è stata alcuna ora d’assenza. b) L’iscritto a due o più singoli moduli (anche non consecutivi) consegue il relativo Attestato di frequenza solo se non ha superato 3 ore d’assenza per ogni modulo. 9. Attestato di frequenza per un’intera annualità Al termine dell’anno accademico, l’iscritto consegue il relativo Attestato di frequenza solo se: a) le ore di assenza non hanno superato il limite massimo di 12 (vedi 6.a); b) non vi siano moduli con più di 3 ore d’assenza (vedi 6.b); c) eventuali assenze eccedenti il limite delle 12 ore siano state “giustificate” da cause straordinarie e certificate. Tutti coloro che non si trovano nelle suddette tre posizioni avranno l’Attestato di frequenza “sospeso”, in attesa del necessario recupero (vedi 6.d). 10. Diploma di qualificazione Il conseguimento del Diploma di qualificazione è facoltativo, ed è riservato ai soli laureati, o titolo equivalente. Pertanto, non sono ammessi né i laureandi, né i possessori di laurea breve, né gli “uditori”, i quali possono conseguire solo l’Attestato di frequenza di cui ai punti 8 e 9. Eventuali deroghe, relative a casi particolari, dovranno essere approvati dal Responsabile del Master. Tutti gli iscritti ammessi al conseguimento del Diploma devono rispondere alle seguenti condizioni: 1. essere in possesso dell’Attestato di frequenza (vedi punti 7.2 e 9); 2. presentare e discutere con esito positivo un elaborato di Tesi finale (vedi “Norme per la Tesi”). 11. Crediti formativi L’iscritto che risulta in posizione regolare, ovvero consegue gli Attestati di cui ai punti 8 e 9, 0, al termine del Corso può richiedere due differenti tipi di crediti formativi: 1. ECTS (European Credit Transfer System), cioè crediti formativi universitari, nella misura di: - 20 (venti) per l’intera annualità (vedi punto 9); - 2,5 (due e mezzo) per un singolo modulo (vedi punto 8); - 20 (venti) per il conseguimento del Diploma di Qualificazione (vedi punto 10). 2. CFP (Crediti Formativi Professionali) richiesti dagli Ordini provinciali degli Architetti e degli Ingegneri per la formazione annuale obbligatoria, nella misura di: - 12 (dodici) CFP per l’intera annualità (vedi punto 9); Previa specifica richiesta, i crediti sono certificati sull’Attestato di Frequenza, oppure in apposito allegato. 12. Informazoni Per ogni ulteriore informazione rivolgersi al Responsabile del Master: Arch. Gabriele Orlando e-mail: [email protected] cell: 334.321.7131 395 PIL 396 GUIDA TURISTICA 2015-2016 97601 Elementi di liturgia Prof. Giuseppe MIDILI O.Carm 8 – 15 – 22 ottobre 2015 97602 I poli celebrativi Prof. Giuseppe MIDILI O.Carm 5 – 12 – 19 novembre 2015 97603 Archeologia cristiana Prof. Alessandro BONFIGLIO 3 – 10 – 17 dicembre 2015 97604 Architettura cristiana I Prof. Eduardo LOPEZ-TELLO OSB 7 – 14 – 21 gennaio 2016 97605 Arte cristiana I Prof. Ruberval MONTEIRO DA SILVA OSB 4 – 11 – 18 febbraio 2016 PIL 97606 Epigrafia prof. Marco BUONOCORE 3 – 10 – 17 marzo 2016 97607 Architettura cristiana II Prof. Marco GALLO 7 – 14 – 21 aprile 2016 97608 Arte cristiana II Prof. Marco GALLO 5 – 12 – 19 maggio 2016 ARTE FLOREALE PER LA LITURGIA ARTE FLOREALE PER LA LITURGIA 399 Breve corso teorico-pratico in tre livelli 97001 Perché e come i fiori nella liturgia Proff. Carla Lauri (Artista) Sr. Maria Cristina Cruciani (Liturgista) La natura e non soltanto l’arte umana partecipa al sacrifico del Figlio di Dio (Giovanni Paolo II). Accolgo con meraviglia la bellezza della creazione e gioisco di poterla esaltare con composizioni floreali (fr. Didier di Tamiè). L’arte floreale per la liturgia è da considerarsi un vero e proprio ministero in quanto è a servizio della liturgia e di chi la celebra; un servizio di Chiesa, per celebrare il Signore e aiutare i fratelli riuniti in assemblea. Per fiorire le nostre chiese, si richiede una specifica competenza e una particolare sensibilità alla bellezza del creato, all’armonia dei colori e delle forme, che messi insieme riescono a far parlare i fiori in un contesto liturgico. Come la musica, il canto, la luce, la parola, il gesto, il profumo, la danza, la bellezza del lino e della seta, l’architettura e la pittura, i fiori sono un linguaggio capace di introdurre all’esperienza di Dio e dire il Mistero. Essi sono presenti nella liturgia per un umile servizio: preparare l’ambiente dove Dio incontra il suo popolo, la sua sposa, un incontro “nuziale”, di “alleanza”, che occorre sia segnato dalla bellezza sobria ed elegante, dalla festa e dalla gratuità. L’uomo, nella liturgia, si fa voce di ogni creatura. La tecnica per realizzare una composizione floreale è importante e la si può imparare facilmente, soprattutto se ci si accosta a quest’arte con amore. È indispensabile imparare ad armonizzare la composizione floreale con la liturgia del giorno, con i tempi liturgici e le stagioni, con l’architettura nello spazio liturgico. Come ogni Arte per e della liturgia lo statuto è “far vedere”, nella fede il Mistero ed entrare, partecipare, lasciarsi salvare da esso: “come avevamo udito così abbiamo visto nella città del nostro PIL 400 Dio…”(Salmo 48,9). 1. Iscrizioni Il corso è rivolto a sacristi, custodi di chiese e cappelle e a tutti coloro che, con generosità, si pongono a servizio della bellezza, dell’ordine e della pulizia delle nostre chiese. Tutti costoro debbono affinare la loro tecnica e sensibilità. Può disporre in maniera adeguata i fiori nelle nostre chiese colui o colei che ha ascoltato ed ascolta la Parola di Dio, quella di ogni Festa o Domenica e conosce cosa avviene tra Dio e l’umanità. Chi dispone i fiori attinge alla natura generosa, secondo le stagioni, e spiega, con rigore e fedeltà, il Vangelo del giorno o il senso della Celebrazione e della festa, senza allegorie e simbolismi fuori luogo. 2. Strutturazione Didattica Si svolge in tre livelli di quattro incontri ciascuno. Ogni corsista avrà a disposizione l’attrezzatura e il materiale necessario, comprensivo di fiori freschi, per poter realizzare la propria composizione. Alla fine del corso, dopo i tre livelli, verrà rilasciato un attestato di frequenza. 3. Informazioni PIL Livello I PROGRAMMA 2015-2016 20 novembre 2015 ore 15,00 Presentazione del corso e del materiale Dimostrazione di una composizione floreale ore 16,00 Laboratorio ore 17,00 Correzione delle composizioni e riordino della sala 27 novembre 2015 ore 15,00 ore 15,30 ore 16,00 ore 17,00 Catechesi liturgica: la domenica e l’anno liturgico Dimostrazione di una composizione floreale Laboratorio Correzione delle composizioni e riordino della sala 4 dicembre 2015 ore 15,00 ore 15,30 ore 16,00 ore 17,00 401 Catechesi liturgica: la Manifestazione del Signore Dimostrazione di una composizione floreale Laboratorio Correzione delle composizioni e riordino della sala 11 dicembre 2015 ore 15,00 ore 15,30 ore 16,00 ore 17,00 Catechesi liturgica: lo spazio liturgico e gli arredi Dimostrazione di una composizione floreale Laboratorio Correzione delle composizioni e riordino della sala PIL MASTERCLASS 405 Masterclass 18. 02. 2016 La processione come espressione della liturgia cristiana Mons. Daniel Brzeziński, SL.D. - dottore in sacra liturgia (PIL); libero docente (abilitazione per la cattedra di libera docenza) in scienze teologiche (spec. lit.); senatore e professore dell’Università Niccolò Copernico di Toruń (PL); presidente della Commissione Liturgica della Diocesì di Płock (PL). Il fenomeno della processione, inseparabilmente legato alla liturgia e alla cultura cristiana, appare nettamente in crisi. Non nel senso che non ci siano più processioni. Esse sono tuttora presenti nelle nostre chiese e per le vie dei paesi e delle città, sia le processioni a carattere liturgico che quelle popolari o devozionali. Però, alle processioni, la cosiddetta cultura moderna, diffusa a livello antropologico e la stessa riflessione teologica e pastorale sembra come sottrarre sempre più terreno consistente. Per alcuni la prassi processionale sembra un fenomeno troppo antico, residuo di altri tempi, ormai passati, o un fatto anticulturale che non corrisponde al modo di vivere delle nostre società. Pure gli stessi partecipanti alle varie processioni rivelano la comprensione inadeguata o - addiritura - l’ignoranza completa circa il senso delle processioni, prestando attenzione soltanto alla loro dimensione sociale o all’aspetto folcloristico. Sono questi i segni della decadenza della prassi processionale? In questa situazione si pongono gli interrogativi di fondo sul senso teologico e sulla collocazione delle varie processioni nel culto e nella liturgia cristiana, sulla loro efficacia pastorale e formativa e sul loro significato per la vita dei fedeli, sulle deformazioni nella prassi processionale e sulle possibilità del rinnovamento di essa. La lezione e il workshop cercheranno di riflettere su alcuni di questi problemi alla luce dell’antropologia culturale, della Bibbia, della storia, della teologia liturgica e della pastorale. 18 febbraio 2016 9.30 - 12.00 lezione (a tutti gli studenti dell’Ateneo) 1. L’aspetto antropologico del fenomeno della processione Le processioni, pur essendo espressioni così tipiche alla liturgia e alla religiosità popolare cristiana, non appartengono esclusivamente al cristianesimo. Sono un elemento culturale che si riscontra in tutte le religioni, e che il cristianesimo ha contratto o “ricalcato” dai modelli religiosi preesistenti. La PIL 406 processione (il corteo) è espressione profondamente umana, diffusa presso varie culture. Perciò, per capire questo fenomeno, anche nell’ambito cristiano, bisogna risalire alle sue radici antropologico-culturali, cercando “archetipi antropologici” delle nostre forme processionali. Alla riflesione fenomenologico- psicologica e storico-religiosa sulla procesione come un rito specifico della cultura umana sarà dedicata la prima parte della lezione. In essa ci occuperemo della dimensione orizzontale delle processioni (cioè del meccanismo della loro formazione senza ancora considerare le motivazioni religiose), dopodichè passeremo all’analisi del fenomeno della processione come espresione comune a tutte le religioni, mostrando il legame indissolubile tra la dimensione orizzontale e quella verticale: verso la divinità. 2. Il fondamento biblico delle processioni cristiane Proprio la dimensione verticale fa la differenza sostanziale tra le processioni cristiane e tutte le altre, perchè diversi sono i “punti di riferimento”. Le più vicine alle nostre sono le forme processionali giudaiche, a causa del comune fondamento biblico (quello veterotestamentario), e - di conseguenza - della stessa esperienza del Dio unico. Le radici bibliche delle processioni saranno analizzate nella seonda parte della lezione: i modelli processionali dell’Antico Testamento e l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, l’unica processione ricordata nel Nuovo Testamento, della quale la Chiesa inizierà presto a far memoria liturgica. PIL 3. Tipologia e significato delle processioni nella liturgia cristiana Il rito processionale così come lo conosciamo e lo celebriamo oggi non si può far risalire direttamente alla Sacra Scrittura. E’ indubbiamente un modello che trae il suo profondo senso cristiano e le sue caratteristiche dalle deambulazioni bibliche, ma che è stato poi intrecciato e arricchito con gli altri elementi: provenienti dai luoghi e dalle culture in cui sono nate o si sono sviluppate varie forme processionali cristiane. Delle origini e del successivo sviluppo storico-liturgico delle processioni nella liturgia romana, e - prima ancora - delle forme processionali delle altre liturgie che influirono sulle processioni del rito latino o che ebbero alcune peculiarità comuni ad esso, tratteremo nella terza parte della lezione. Indicheremo pure alcune, più significative, tipologie delle processioni cristiane, proposte dagli studiosi di varie provenienze e correnti liturgiche. Questi tentativi di sistemare le forme procesionali in certe categorie possono essere meglio intesi solamente dopo aver visto il contesto storico-liturgico della formazione della prassi processionale cristiana. Tale procedimento spiega l’impostazione della terza parte della lezione, la quale concluderà con la presentazione del senso teologico-liturgico delle più importanti, e perciò più significative, processioni della liturgia cri- stiana, considerando i risultati della precedente analisi antropologico- fenomenologica, biblica e storico-liturgica. 407 4. Per un rinnovamento delle forme processionali nella liturgia romana La quarta parte della lezione, a carattere più pastorale, illustrerà alcune possibilità e prospettive del rinnovamento delle forme processionali nella liturgia romana. Prima però si vorrà far cenno ad alcuni problemi attuali circa la pratica processionale. Poi si offirà un breve esame su come vengono presentate le processioni nei libri liturgici postconciliari che, oltre a stabilire le norme celebrative, sono sempre punto di riferimento per la teologia liturgicopastorale delle rispettive celebrazioni. 15.00 - 17.30 esercitazione/workshop (a tutti gli studenti dell’Ateneo) I risultati della ricerca presentati durante la lezione verranno approfonditi e assimilati nel workshop affinchè diventino un vero aiuto per tutti coloro che vogliono partecipare in modo sempre più consapevole e fruttuoso al Mistero di Cristo. Per raggiungere tale obiettivo si farà - tra l’altro - la lettura delle rispettive fonti scritturistiche, patristiche e liturgiche, e dei documenti magisteriali della Chiesa. Agli studenti si proporrà anche la discussione basata sull’esperienza personale. PIL IL MINISTERO DELLA PRESIDENZA E L’ANIMAZIONE DELLA LITURGIA IL MINISTERO DELLA PRESIDENZA E L’ANIMAZIONE DELLA LITURGIA 411 Il corso intende presentare la ricchezza eucologica e rituale dei libri liturgici post conciliari, con particolare attenzione all’esperienza celebrativa italiana, attraverso un contatto diretto con i rituali dei sacramenti. I libri liturgici, che costituiscono la lex orandi della tradizione della Chiesa, propongono molte risorse celebrative, che talvolta non sono comprese nella loro natura teologica, spirituale e pastorale e dunque vengono poco valorizzate nella prassi celebrativa. Il corso vuole anche rispondere alla necessità di formare tutti coloro che svolgono una ministerialità liturgica o si preparano ad essa (presbiteri, diaconi, lettori e accoliti, ministranti adulti) perché il popolo cristiano ottenga più sicuramente le grazie abbondanti che la sacra liturgia racchiude (SC 21). Il corso, organizzato in collaborazione con l’Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma, si tiene presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo, Piazza dei Cavalieri di Malta, 5, Roma. Viene offerta anche la possibilità di partecipazione al corso via web (l’ufficio invia una user id e una password con cui si accede a una pagina web e si scarica il video della lezione sul proprio pc). Per una buona partecipazione alle lezioni, ogni studente deve portare con sé in aula i libri liturgici che saranno presentati a lezione o le fotocopie complete del testo. I docenti sono tutti esperti nella materia e provengono, in genere, dal corpo insegnanti del Pontificio Istituto Liturgico. Orario proposto: martedì, I ora: 15.30-16.15; II ora: 16.25-17.10; III ora: dalle 17.20-18.05. Contributo spese: frequenza in aula: 100 euro; frequenza via web: 140 euro. Il corso con frequenza in aula ed esame sarà riconosciuto come corso opzionale del I ciclo teologico delle Università Pontificie. Alla fine del corso è previsto un esame, con relativa certificazione. A tutti i partecipanti che non sostengono l’esame può essere rilasciato un attestato. PIL 412 1° incontro Midili 2° incontro Midili - Flores PIL Dimensione pastorale della Costituzione Liturgica prima parte Pastorale liturgica seconda parte Dimensione pastorale della Costituzione liturgica seconda parte Direttorio su pietà popolare e liturgia Pastorale liturgica - prima parte Rito della comunione eucaristica e del culto eucaristico fuori della Messa, (Flores) 3° incontro Rito del Rito del Rito Sarr Battesimo dei Battesimo dei dell’iniziazione bambini bambini cristiana degli prima parte seconda parte adulti 4° incontro Le premesse Le premesse Muroni Rito della al lezionario al lezionario Confermazione del Messale del Messale Romano Romano 5° incontro Il Messale Il Messale Il Messale Giuliani Romano Romano Romano 6° incontro Rito della Rito della Rito Tymister penitenza penitenza dell’unzione prima parte seconda parte degli infermi e della cura pastorale dei malati 7° incontro Rito del Rito del La Liturgia Bruscagin - Sarr matrimonio matrimonio delle ore, per un prima parte seconda parte uso pastorale (Bruscagin) (Bruscagin) (Sarr) 8° incontro Musica liturgica Musica liturgica Il Benedizionale Vilasi - Flores (Vilasi) (Vilasi) (Flores) Per le iscrizioni è necessario scaricare e compilare il modulo di iscrizione dal sito www.ufficioliturgicoroma.it, alla sezione Formazione. Il contributo spese è di euro 100 per la frequenza in aula e di euro 140 euro per la frequenza via web, da inviare tramite bollettino postale (Conto Corrente n. 31232002 intestato a Diocesi di Roma) o bonifico (IBAN: IT 16 M 03359 01600 100000010151 intestato a Diocesi di Roma, Piazza S. Giovanni in Laterano, 6A, Roma), specificando sempre nella causale “Corso ministero presidenza e animazione». Copia del versamento e modulo di iscrizione vanno spediti per posta ordinaria o e-mail ([email protected]) o consegnati all’Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma, Piazza S. Giovanni in Laterano, 6A, 00184 Roma. 413 PIL PUBBLICAZIONI PUBBLICAZIONI 417 Pontificio Istituto Liturgico RERUM ECCLESIASTICARUM DOCUMENTA (RED) 1. Series Maior: Fontes (14 volumi) 2. Series Minor: Subsidia Studiorum (8 volumi) ANALECTA LITURGICA (Studia Anselmiana) Collana di Studi liturgici (30 volumi) ANÀMNESIS Manuale di Liturgia (7 volumi) ECCLESIA ORANS Trimestrale di scienza liturgica SCIENTIA LITURGICA Introduzione alla liturgia Liturgia fondamentale L’eucaristia Sacramenti e sacramentali Tempo e spazio liturgico HANDBOOK FOR LITURGICAL STUDIES Introduction to the Liturgy Fundamental Liturgy The Eucharist Sacraments and Sacramentals Liturgical Time and Space TESI DI LAUREA E DI LICENZA 1962-1998 PIL