Le proiezioni dirette di Munari Domus n. 291 1954

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Le proiezioni dirette di Munari Domus n. 291 1954
DOMUS N. 291 1954
LE PROIEZIONI DIRETTE DI MUNARI
Munari ha proiettato recentemente a Milano, in grande formato, un centinaio di composizioni – qui ne
vedete alcune – fatte con la luce, con materiali vari, trasparenti, semitrasparenti e opachi, violentemente
colorati o a colori delicatissimi, con materie plastiche tagliate, strappate, bruciate, graffiate, liquefatte,
incise, polverizzate; con tessuti animali e vegetali, con fibre artificiali, con soluzioni chimiche e (come
dice l'invito alle proiezioni) con la collaborazione del figlio Alberto.
Il lavoro dell'artista è lo stesso che usando il colore a olio e la tela e i pennelli, soltanto che invece dei
colori a olio sono state usate materie plastiche trasparenti colorate, invece della tela si è proiettata la
composizione direttamente in grande sulla parete bianca, e invece del pennello si è usata la luce.
Le possibilità di composizione e di espressione sono moltissime; il colore può assumere tutte le tonalità
dalle più accese e violente, irraggiungibili con altri mezzi, alle più tenui e smorzate. Con soluzioni
chimiche, con alterazioni delle materie plastiche, con azioni fisiche sulle stesse si possono ottenere
“materie pittoriche” interessantissime. Si possono usare i retini e le pellicole per certi effetti, le parti
opache diventano nere in proiezione, con diversi strati di cellofan colorata si ottengono le più svariate
sfumature di colore. C'è insomma una tavolozza vastissima con la quale si può affrontare qualunque
problema estetico.
Il vivere moderno ci ha dato la musica in dischi (e nessuno pensa di chiamare una orchestra in casa per
sentirsi una musica): ora ci dà la pittura proiettata; e ognuno vicino alla discoteca, può avere la sua
pinacoteca fatta però di originali e di copie numerate, da proiettare. Ingombro di una raccolta di cento
“quadri”: cm 5 X 5 X 30. Un collezionista può portarseli comodamente in viaggio, proiettarli sul
soffitto della sua camera d'albergo, vederli quando vuole, grandi dieci centimetri o dieci metri.
N.B.: l'articolo non è firmato però nel sommario del numero di Domus appare il titolo “Le proiezioni
dirette di Munari” ed a fianco “Bruno Munari”.