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SOMMARIO COMUNICATI Comunicati 2 Una copertina dedicata all’arte Editoriale 2 di Silvio Manfredi di Amilcare Brugni4 Attualità Una elezione... responsabile di Vittorio Sabia Un commento all’enciclica del Papa “Laudato Sii” di S.F. Cesarini Il valore della misericordia di Alberto Mattioli Il dragone cinese ha la febbre di Giacomo Muoio XXXV Convegno Nazionale Anniversari 5 6 7 8 10 Il Premio Nobel nacque per paura della... dinamite di Vittorio Sabia 15 Curiosità Fatti e curiosità da tutto il mondo16 L’anno si è chiuso con le tante sorprese di Dicembre18 Luci sul lavoro Anche quest’anno i MdL a Montepulciano per “Luci sul lavoro” di Mario Cova 20 XXV edizione di Job&Orienta, una fucina di esperienze e di idee di Sergio Bazerla e Alessandro Lega 23 L’oro bianco: il sale Basilicata o Lucania? 26 28 30 Job&Orienta Argomenti News Dai Consolati Parliamo di Libri 32 Chi ha ucciso Isid? di Vittorio Sabia47 di Antonio Paoletti Lettere al Direttore Proposte Facciamo un libro bianco di esse Il dopo expo di Alberto Mattioli 48 50 50 Come è noto il MdL Vittorio Sabia con questa edizione (n° 3/4) del Magistero del Lavoro lascerà, in concomitanza dei rinnovi di tutte le cariche associative, l’incarico svolto per moltissimi anni di DIRETTORE RESPONSABILE del nostro periodico. Un augurio sincero ed affettuoso per la sua attività di scrittore, un grazie sincero per il costante apporto dato nella gestione e nell’indirizzo della rivista. Personalmente, non amando la piaggeria, posso affermare con estrema sincerità e rispetto è stato un grande, un amico, un qualificatissimo professionista. Grazie Vittorio. Rendiamo noto che è stato avviato l’iter procedurale amministrativo riguardante la riforma dello Statuto (artt.: 6 comma c e 19) inviando in data 1 dicembre 2015 apposita comunicazione al nostro organo di controllo: la Prefettura di Roma. Un apprezzamento particolare a Luigi Amici coordinatore della Commissione Riforma Statuto, Regolamenti e Cod. Etico ed a tutti i componenti (Di Grazia, Girasoli, Manfredi, Mazzucchelli, Pravisano e Vergani) che hanno assistito e collaborato proficuamente con la Presidenza per il raggiungimento di siffatto obiettivo. Un grazie a tutti coloro che hanno reso realizzabile il progetto di riforma (1° parte). Il nuovo vertice apicale della Federazione dovrà, ovviamente, avviare le ulteriori iniziative per una totale revisione dello Statuto e dei Regolamenti. Il segretario generale - Silvio Manfredi UNA COPERTINA DEDICATA ALL’ARTE Giovanni Antonio Canal (Venezia 1697), meglio conosciuto come il Canaletto, è stato inizialmente molto attivo come scenografo a fianco del padre. Dopo un viaggio a Roma (1719) preferì soprattutto ritrarre vedute dal naturale (vedutismo) non trascurando quelle di fantasia con rovine classiche. L’artista (pittore e incisore), stante l’osservazione più attenta della luce naturale ed una più acuta sensibilità per i valori atmosferici, produsse vaste composizioni percorse da una luminosità intensa e vibrante. Il nome di Canaletto è ricordato nei diari dei più famosi visitatori stranieri in Italia. Nel 1746 si trasferì a Londra dove vi rimase per circa 10 anni. E’ stato certamente l’autentico creatore del VEDUTISMO. Periodico ufficiale della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia Registrato presso il Tribunale di Roma con n. 272 del 27 settembre 1983 Anno 31mo - n. 3/4 - Dicembre 2015 Direttore Editoriale Presidente della Federazione Amilcare Brugni Direttore Responsabile Vittorio Sabia [email protected] cell. 338.1797694 Via B. Marcello, 7 - 31044 Montebelluna (TV) Direzione Via Barberini, 36 - 00187 Roma tel. 06.5926341 - fax 06.5924527 e-mail: [email protected] www.maestrilavoro.it Comitato Editoriale Vicepresidenti Francesco Traina - Nord Rolando Ceccotti - Centro Vincenzo Esposito - Sud e Isole Segretario Generale Silvio Manfredi Tesoriere Augusto Passacantilli Segretario del Consiglio Carla Capparelli Testi di S. Bazerla, R. Bauco, A. Brugni, C. Castiglioni, P. Cavaglià, S.F. Cesarini, R. Ciannarella, A. Cococcioni, M. Costa, M. Cova, A. Di Paolo, A. Frezza, A. Lega, S. Manfredi, A. Mattioli, A. Mollica, G. Muoio, A. Papaleo, V. Sabia e i collaboratori dei Consolati regionali e provinciali d’Italia. Grafica e Stampa Gstaff srl - Roma - www.gstaff.it Per la pubblicità: Gstaff srl - Via C.P. Biroli, 2 - Roma Tel. 06.45476137 - [email protected] Gli articoli firmati esprimono esclusivamente le opinioni degli estensori e non indicano in alcuna forma la linea socio-politica del Periodico Chiuso in tipografia 30 Novembre 2015 Periodico a diffusione interna Buon Natale e Felice Anno Nuovo EDITORIALE Un Saluto Care Maestre, cari Maestri, care Amiche, cari Amici, mi riesce difficile formulare con poche e semplici parole un saluto esaustivo al termine del mio mandato di presidente. Questo perché non è facile comunicare compiutamente ciò che sento - dal profondo del mio animo - verso la Federazione tutta, che ho sempre considerato parte di me stesso, parte della mia famiglia. Sono stati due mandati intensi, vivi, coinvolgenti. In questo periodo ci siamo imposti, con le nostre tesi, con le nostre idee, con le nostre attività all’attenzione delle Istituzioni, del mondo dell’associazionismo, di numerosi e qualificati operatori - pubblici e privati - e, cosa che più conta, della gente comune, in modo particolare dei giovani. Tutto ciò nonostante avessimo ricevuto un’eredità pesante sia dal lato economico sia dal lato dei rapporti con il mondo esterno. Credo di poter affermare con assoluta serenità e tranquillità che noi tutti abbiamo fatto, se non l’impossibile, certamente molto di più di quello che agli inizi del mandato sembrava possibile. Comunque è stato entusiasmante e quindi incoraggiante considerando da come siamo partiti. Giorno dopo giorno siamo riusciti ad affermare la nostra presenza, a farci apprezzare, a costruire un’impalcatura solida e, soprattutto, a sviluppare programmi all’altezza dei valori che rappresentiamo. In proposito, menziono alcune positive risultanze conseguite: l’equilibrio economico che ci ha portato a non attingere più ai fondi di riserva; la modifica dello statuto con il coinvolgimento degli associati; la costante presenza nelle cerimonie organizzate dal Quirinale o dai Prefetti; i risultati conseguiti nella sfera della Scuola/Lavoro; gli accordi sottoscritti con Ministeri o altre associazioni con l’intento di proteggere i diritti degli anziani; la presenza dei Maestri nelle manifestazioni organizzate da Italia/ Lavoro, ecc. ecc.. Rammento che l’impegno di ciascuno porta il nobile sigillo del puro e concreto volontariato, privi come siamo di contributi pubblici o partitici, come pure di interessi di qualsiasi natura che non siano quelli di dare con convinzione tutto ciò che possiamo mettere a disposizione con l’intento di assicurare una società migliore. E’ cosi, ed è per questo, che più che un’Associazione, la nostra dovrebbe essere definita una “GRANDE FAMIGLIA” fatta di persone serie e ragionevoli, le quali ritengono che i valori che portiamo nel cuore debbano coniugarsi con le necessità di crescita e sviluppo del nostro paese, dell’Italia. Ne consegue la condanna di ogni estremismo, personalismo e protagonismo, talvolta banali, spesso inconcludenti e comunque sempre dannosi. Il MAESTRO è, sarà e dovrà essere informato e formato, nonché sensibilizzato e responsabilizzato, ma sempre visto quale parte integrante e centrale, appunto, di una totalità completa ed armonica. Un grazie sincero a Silvio Manfredi, alla signora Liana Santinelli, ai collaboratori che ruotano in Presidenza, ai vice Presidenti, ai Consiglieri Nazionali, ai Consoli e a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di ascoltarmi e di accettarmi per come sono. Il vostro amico di ieri, di oggi e di domani. MdL Amilcare Brugni Lettera aperta al Direttore Responsabile Un saluto ed un Augurio ad un giornalista con la “G” maiuscola. Caro Vittorio, come avrai notato nel mio editoriale scrivo che nonostante le comprensibili difficoltà iniziali tutti i collaboratori della Federazione, nessuno escluso, hanno contribuito al raggiungimento di obiettivi positivi. Indubbiamente il traguardo di avere un periodico di livello è merito non solo degli autori dei pezzi, ma soprattutto della tua qualificata ed entusiastica regia di direttore responsabile. Abbiamo lavorato per tanti anni insieme, affiancati nel non facile compito di dare lustro a tutte le iniziative/azioni messe in cantiere tra le quali il rilancio del nostro periodico “Il Magistero del Lavoro”. Un grazie, quindi, ad un vero amico e soprattutto ad un Maestro dal cuore d’oro che si è più volte sacrificato per il bene superiore della Federazione. Un forte abbraccio ed una calorosa stretta di mano. 4 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 Amilcare ATTUALITÀ Una elezione... responsabile Che rinsaldi e rilanci quello che è stato fatto fino ad oggi Il nuovo anno ci offre la possibilità di cambiare tutto il vertice della nostra Federazione. E’ un passo estremamente importante sul quale non è superfluo spendere qualche parola. Diciamo subito che è molto lontana da noi l’idea di fare un bilancio della dirigenza che lascia; e questo sia perché chi scrive non si sente certamente all’altezza di un compito così arduo (del resto l’amicizia che mi ha... consigliato di rimanere a dirigere il periodico fino ad oggi farebbe da velo su ogni altra questione), sia e soprattutto perché non è pensando al passato che occorre prepararsi al futuro, ma guardando direttemente agli anni che abbiamo di fronte. Voglio sottolineare, insomma, che la scelta dei nuovi vertici della Federmaestri, deve essere assolutamente avulsa da manovre di corridoio o di alleanze extra assembleari, ma deve scaturire da un confronto diretto articolato e, se preferite, anche molto dibattutto con pensieri e obiettivi diversi. Tutto corredato da programmi e non solo da buoni propositi di chi si candiderà alle varie cariche. Insomma per noi che, comunque lasceremo il nostro posto ad altri (ma voglio dare subito la mia disponibilità a collaborare con slancio e passione con il nuovo Direttore responsabile qualora lo ritenesse opportuno) i nuovi dirigenti devono avere due caratteristiche esenziali. La prima la propria convinta disponibilità di lavorare con estremo impegno per la Federazione e affrontare con spirito di sacrificio le difficoltà, anche finanziarie, che si appaleseranno subito. Dunque non cercare una carica di prestigio, una medaglietta da esibire di qua o di là, ma assumere un impegno serio, consapevole, di assoluto rigore anche per gli importanti rapporti che si hanno con le massime istituzioni nazionali (prima fra tutti la Presidenza della Repubblica) e i responsabili di altri organismi associativi. La seconda condizione, che è più che altro una considerazione riguarda la nostra rivista, a me particolarmente cara, avendola diretta per una decina d’anni, quella di non stra- volgere quanto fatto ma di continuare a “costruire” nella linea più volte programmata, approvata dai Consigli Nazionali e resa operativa proprio con la collaborazione di tutti. Vale la pena di osservare in questa occasione che, al di là dell’indiscutibile importanza che il “Magistero del Lavoro” deve dare alle questioni di carattere nazionale e al dibattito sui problemi economici e del mondo del lavoro del nostro Paese, già fortemente presenti fra le pagine del periodico, rimane un punto fermo il risalto che meritano le forze magistrali che operano sia a livello regionale che a quello provinciale e locale. Il segreto della validità della nostra Federazione e delle motivazioni che sono alla base della nostra convinta adesione, sta proprio nell’attività, spesso poco nota, che Maestre e Maestri, svolgono in zone così lontane dalla sede romana alla quale, comunque, tutti dobbiamo fare riferimento. Ma è indispensabile che la vivacità con la quale si impegnano i nostri colleghi, anche nei centri più lontani dagli interessi romani, sia supportata da una analoga importante presenza sul nostro periodico. L’orgoglio di quella “Stella al Merito” che portiamo, deriva proprio dalla convinzione che l’opera delle Maestre e dei Maestri è ancora più coinvolgente nell’attività, nella partecipazione, nell’inserimento nel tessuto sociale di ogni regione, provincia città o paese. Perché è lì che si misura non solo la nostra capacità organizzativa, ma anche e soprattutto il nostro spirito di partecipazione e di incentivazione verso quei Giovani in nome dei quali spesso parliamo in convegni, assemblee e dibattiti. Questa linea, quella della valorizzaione delle attivià delle varie sedi dei Maestri è stata sempre seguita nel passato e noi ci auguriamo, fermamente, che la nuova dirigenza, continui su questa strada. La riteniamo importante e vincente per affermare la vera forza delle Maestre e dei Maestri del Lavoro sul territorio. MdL Vittorio Sabia IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 5 ATTUALITÀ Un commento all’enciclica del Papa “Laudato Sii” L’Enciclica di papa Francesco “Laudato sii”, sulla necessità per tutti di combattere gli inquinamenti all’ambiente in cui viviamo, è particolarmente interessante per noi liguri e in modo particolare per noi savonesi che negli ultimi anni abbiamo vissuto, specialmente in Valle Bormida, la lunga crisi in gran parte dovuta all’inquinamento industriale della Bormida di Milllesimo, causato in passato dallo scarico delle acque di processo dell’Acna di Cengio senza procedere prima alla depurazione. E’ stata una lunga battaglia portata avanti dagli amici Piemontesi, con molte inesattezze, ottenendo la chiusura della fabbrica, mentre i nostri Amministratori Comunali avrebbero voluto invece risolvere il problema (cosa possibile), senza ricorrere alla chiusura della fabbrica. E’ peraltro da osservare che dagli anni 70 del secolo scorso, noi ci siamo sempre mossi, nell’ottica di risolvere il problema del fiume, senza procurare danni economici al territorio, come pare - in termini generali - sia la filosofia che scaturisce dal documento pontificio. Su queste problematiche abbiamo raccolto molto materiale che oggi forma una raccolta del tutto necessaria per chi voglia studiare e approfondire questa lunga storia. Molti elementi sviluppati nell’Enciclica lasciano pensare che i territori in cui viviamo, sono a causa della cattiva educazione di alcuni - basta vedere quello che avviene accanto ai cassonetti per la raccolta dei rifiuti, o la creazione di discariche abusive ai lati delle strade - quasi come un grande deposito di immondizia. Un cambiamento di rotta si presen- 6 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 ta molto difficile. Oltre a questo il Papa si sofferma fra l’altro sul problema del riscaldamento climatico e l’impatto maggiore si avrà nei prossimi anni sui paesi in via di sviluppo. Abbiamo citato solo alcuni punti del documento papale, ma vi sono molti altri elementi che meriterebbero citazioni e approfondimenti. Il testo integrale è stato allegato a “Famiglia Cristiana”, con guida alla lettura di Carlo Petrini; si tratta di 233 pagine, suddivise in sei capitoli con 246 paragrafi che si chiudono con due preghiere: una per la nostra terra e una per tutto il creato. Nel capitolo quinto (Alcune Linee di Orientamento e di Azione), Papa Bergoglio considera rilevanti, per tutti gli aspetti che toccano, le questioni di carattere finanziario, in questi ultimi anni, molto sviluppate, anche per le concentrazioni che si sono avute nel nostro sistema bancario; sono stati infatti creati grossi Istituti con una concentrazione di potere nelle mani di poche persone, in cui le preoccupazioni di carattere sociale non hanno certamente un posto preminente. Mentre scriveva questo paragrafo il Papa probabilmente pensava anche agli altri beni, valutabili ad oltre 2000 miliardi di Euro, in proprietà di Confraternite ed altri Istituti religiosi, compresi gli Ordini religiosi, che non si capisce bene come sono amministrati, perché ci vogliono particolari competenze non sempre disponibili, perché la Chiesa non può essere affarista ed anche qui, in certi casi, è necessaria una svolta di trasparenza. Altro aspetto che ci riguarda direttamente, trattato dal Papa, è quello del “carbone”: (n.165). Sappiamo che la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti - specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore il gas - deve essere sostituita progressivamente e senza indugio. In attesa di un ampio sviluppo delle energie rinnovabili, che ATTUALITÀ dovrebbe essere già cominciato. Successivamente, il nostro primo ministro ha definito il carbone “nemico”. Mentre il Santo Padre presentava l’Enciclica con il suo pensiero sul carbone (l’uso del carbone deve essere sostituito senza indugio), la Magistratura savonese rendeva noto che c’erano 86 indagati nell’inchiesta sulla centrale di Vado. Peraltro, facendo una breve divagazione, forse è opportuno ricordare che sull’argomento carbone, quando si parlava della costruzione riguardante la centrale di Vado, ai tempi delle Indagini socioeconomiche sul comprensorio Savonese per il Piano Regolatore Intercomunale (1965), uomini politici locali, appartenenti ai due maggiori schieramenti (centro-sinistra e centro-destra), usarono molta enfatizzazione per fare iniziare la costruzione. Si pensava che la nuova centrale avrebbe portato chissà quali benefici all’economia della nostra provincia, ma in realtà il risultato fu invece molto diverso. Si può dire che il documento papale contenga un appello per tutti gli uomini, al fine di sviluppare le possibilità di uno sviluppo sostenibile che diventa sempre più indispensabile. La pubblicazione di questa Enciclica si inserisce in un periodo piuttosto complesso, caratterizzato da forti cambiamenti che vanno dal Governo Monti (che ha sostituito quello Berlusconi); dal Governo Letta (messo in minoranza mentre stava lavorando), fino all’attuale presieduto da Renzi, che sta portando avanti con difficoltà alcune riforme, sembra quasi che voglia supplire alla mancanza di una efficace politica ambientale che dovrebbe essere sviluppata con autorevolezza a livello centrale, coinvolgendo anche la Comunità Europea. Tutti i commenti riguardanti questo importante lavoro del Papa, salvo alcuni di qualche personaggio che forse non ha capito bene, sono ampiamente positivi e testimoniano la posizione ufficiale della Chiesa che da ora in poi rimane anche codificata in un documento che ha molto valore. MdL S.F. Cesarini Il valore civile della misericordia Urge un cuore nuovo per curare il disumanesimo che ci consuma. Per ricostruire il paese necessitiamo certamente della ripresa economica e di un rinnovato più stabile sistema politico istituzionale. Ma ciò sarà possibile, vero e duraturo se ispirato da ideali, entusiasmo e desiderio di vita. La spinta al cambiamento non dipende tanto dall’azione dei governi quanto dai comportamenti di milioni di cittadini, ciascuno dei quali ha nell’anima, quei valori, fiducia e desideri che sono le sorgenti che alimentano la vita civile. Dobbiamo ritrovare passioni e ragioni sociali, economiche e politiche che si declinano al futuro. Ma perché questo funzioni c’è bisogno della bellezza che viene dalla forza di esempi positivi e onesti, di gesti solenni personali e comunitari. Abbiamo bisogno della fiducia che trae origine da comportamenti coraggiosi e virtuosi. Ma perché questo big bang umano epocale avvenga in un contesto così lacerato, disincantato e smarrito v’è bisogno dell’umile perdono reciproco per le tante scelleratezze compiute, di riconciliazione e pace per superare avvelenamenti e cattiverie, per ritrovare fiducia fra noi e le istituzioni. “Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura” scriveva l’illuminista Voltaire. Ma tutto questo sta nei confini dell’orizzonte umano, ha il destino della terra. Ecco allora che in questo contesto il giubileo straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco, assume il valore di una scelta profetica di grande rilevanza civile e sociale. La comprensione del cuore va oltre il visibile degli occhi e della ragione. La Misericordia è la via che unisce a Dio e l’uomo agli uomini. La medicina di amore alternativa al rigore e all’indifferenza. La via del perdono per cambiarci, capirci e rinnovarci espellendo dalle nostre anime i veleni del rancore, della rabbia e della violenza. E’ nell’intimità del cuore che si cura il senso della vita. “Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti ma i peccatori” (Mt 9,13). L’amore rende incompatibile Dio con qualunque forma di odio e male verso l’uomo e rende peccato l’odio dell’uomo verso l’altro uomo. Papa Francesco offre il dono della misericordia che conduce al perdono, alla salvezza e resurrezione. E’ l’energia rinnovabile pulita che libera e fa rinascere a vita nuova. MdL Alberto Mattioli IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 7 ATTUALITÀ Il dragone cinese ha la febbre La Cina è stata una civiltà che ha saputo giocare un ruolo primario e di leadership all’interno dell’Asia fino al 19° secolo, quando il Paese ha registrato un notevole arresto culturale-politico-economico. Solo negli anni ottanta del secolo scorso gli esponenti politici hanno dato il via ad una economia orientata verso il libero mercato che ha fatto uscire il Paese dal torpore in cui era caduto, con un significativo sviluppo nazionale ed economico a partire dal nuovo Millennio. Gli ultimi vent’anni di vita del capitalismo si caratterizzano per i forti mutamenti dello scenario internazionale in cui l’Oriente, particolarmente la Cina, ha vissuto un periodo di grande vitalità economica, caratterizzato da tassi di sviluppo assolutamente superiori a quelli del mondo occidentale, imponendo un deciso cambiamento agli equilibri economici mondiali. La crescita vorticosa dell’area asiatica ha assunto un peso determinante su scala globale. Si tratta indubbiamente di un fenomeno che non può essere trascurato perché determinerà nei prossimi anni grandi cambiamenti, di cui alcuni già realizzati. La Cina, con l’impressionante forza della vastità del suo territorio e della sua popolazione, è diventata una potenza economica che si impone sulla scena mondiale, dotata di tutti i numeri per trattare da pari a pari con i colossi americano ed europeo: abbiamo assistito ad un mutamento epocale. Il Dragone cinese, favorito anche dall’ingresso nel WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), si è espanso al tasso medio annuale del 10%, con un Prodotto Interno Lordo (indice che misura la ricchezza prodotta dal Paese) superiore a quello americano, portandosi al primo posto nel mondo e strappando alla povertà più di 500 milioni di cinesi. Ciò è in gran parte dipeso da un’industrializzazione orientata all’esportazione e da un piano di urbanizzazione che insieme hanno aperto nuove opportunità nelle città in rapida crescita, dove lavoro, capitali, tecnologia e infrastrutture sono confluiti per creare offerta sui mercati globali. E’ in atto un processo di liberalizzazione economica: il Paese è impegnato nel ribilanciamento dell’economia, dalle esportazioni ai consumi interni, per cui l’obiettivo è di rendere la crescita economica più bilanciata e sostenibile, meno dipendente dall’economia internazionale e con un maggior contributo dei consumi interni. Il dato significativo è che oltre ai settori manifatturieri tradizionali (soprattutto il tessile in cui vi è la maggiore produzione mondiale), la Cina si è notevolmente sviluppata nei comparti della meccanica, mezzi di trasporto, chimica e alimentare. E se 8 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 l’industria del tessile è in difficoltà a causa di una qualità del prodotto ancora inferiore a quella dei Paesi più avanzati, l’industria della high tech (alta tecnologia) segna importanti sviluppi per la coesistenza di settori tecnologicamente avanzati. A ciò si aggiunga l’esplosione dell’industria di “internet” che in Cina è ora possibile sentirla, quasi toccarla con mano; ciò non toglie, però, che il governo cinese, in diverse circostanze, appare tra i peggiori violatori della libertà di internet. La Cina è diventata un gigante economico capace di competere sui mercati mondiali delle merci e dei capitali ed aspira ad allargare la sua sfera di influenza commerciale e politica nel mondo e innanzitutto in Asia. La Top Ten (la graduatoria delle maggiori economie) dà la misura di una svolta storica in quanto conferma il sorpasso del Dragone sugli USA, per cui l’economia cinese è passata al primo posto relegando l’America al numero due. E la relazione della Banca Mondiale dedicata allo sviluppo di quella economia registra una crescita economica del PIL del 7,4% lo scorso anno, che nelle previsioni si flette per quest’anno al 7,1%, e del 7% nel 2016. Ora, quando frena la Cina, tutte le altre economie emergenti stanno male; il nesso è forte perché l’economia cinese è diventata di gran lunga la più vorace consumatrice di materie prime. E nel contesto della stagnazione in cui si trovano le economie dei Paesi capitalisti più sviluppati, la Cina resta la locomotiva dell’economia mondiale, conclusioni che trovano il pieno appoggio anche di una prestigiosa Agenzia di rating, l’americana Morgan Stanley. Gli esperti della Banca mondiale dal canto loro evidenziano che il governo cinese controlla almeno il 95% degli attivi bancari: ciò significa che le “arterie” di questa potente economia sono nelle mani dello Stato socialista, cioè delle istituzioni governative. La diplomazia cinese, svegliatasi dal torpore in cui stagnava da tempo, appare ora notevolmente impegnata in molteplici accordi commerciali anche per quanto riguarda l’Italia: diverse le acquisizioni da parte cinese di complessi industriali nostrani tra cui “Pirelli” e il 40% di “Ansaldo Energia”. Intanto l’Unione europea resta il primo partner commerciale di Pechino con un volume di scambi che ha superato 1,4 miliardi di dollari al giorno. Riepilogando, negli ultimi anni la Cina, che ha sottoscritto una rilevante quota del debito pubblico statunitense ed è il più grande detentore delle riserve valutarie, è stata protagonista di uno sviluppo economico così rapido che non ha quasi precedenti nella storia dell’economia mondiale e ATTUALITÀ ha dato vita ad un nuovo polo finanziario, la “Aiib - Banca asiatica di investimento per le infrastrutture”, che intende offrire sostegno finanziario a progetti di infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali, a cui hanno aderito moltissimi Paesi tra cui l’Italia. E come per tutti i fenomeni, anche per quelli economici, è utile analizzare il risvolto della medaglia che evidenzia come la Cina ha sacrificato sull’altare della crescita economica la sicurezza e la salute dei cittadini. Il modello di crescita basato sulle esportazioni e sull’urbanizzazione ha anche creato più problemi di quanti riesca a gestirne: bolle immobiliari, elevati livelli di traffico, inquinamento (emblematico lo smog ed il recente disastro ecologico del polo industriale di Tianjin), forte indebitamento delle amministrazioni locali, accesa corruzione. Per questi motivi, oggi il Dragone cinese è alla ricerca di un nuovo ordine di crescita basato sui consumi. L’economia cinese ha finora trascinato l’economia globale, ma ora comincia ad accusare una battuta d’arresto caratterizzata dal declino della produzione industriale e da un sistema bancario fragile che fatica a gestire i prestiti spericolati concessi nella fase più acuta della crisi finanziaria; come pure è dietro l’angolo il pericolo dell’esplosione di una bolla immobiliare come quella che travolse gli Stati Uniti nel 2008 e che dilagò in tutto il mondo. La crisi cinese si riflette in primis sui Paesi cosiddetti emergenti e poi sulle altre economie del pianeta. Il rallentamento dell’economia del Dragone ed i timori conseguenti alla recente e corposa svalutazione dello Yuan (la moneta nazionale) hanno determinato il rovinoso tonfo delle Borse di Shanghai e Shenzhen con migliaia di miliardi di dollari bruciati in meno di un mese, dopo che i prezzi delle azioni erano aumentati del 150% nell’ultimo anno senza un corrispondente miglioramento della crescita dell’economia né tantomeno della redditività delle imprese quotate. Con un effetto domino la caduta dell’economia cinese gela le Borse di tutto il mondo, preda di un vero e proprio “panic selling”, cioè il panico conseguente alle massicce vendite a seguito di un violento calo dei prezzi: un numero straordinariamente grande di piccoli risparmiatori si è trova- to sul lastrico dopo che erano stati incoraggiati ad investire in Borsa pur essendo impreparati per tali investimenti. Il crack del mercato azionario e i dati shock dell’industria (indice manifatturiero ai minimi dal 2009) hanno affossato le Borse mondiali che in una settimana hanno perso 2.200 miliardi di capitalizzazione. Se la Borsa fa paura è perché appesi al valore delle azioni e degli assets finanziari ci sono risparmi e pensioni per migliaia di miliardi di euro e dollari; il crollo delle Borse a cui abbiamo assistito ha spaventato tutto e tutti, tanto da spingere Pechino a dar fuoco al cosiddetto “bazooka”, immettendo cioè sul mercato una quantità enorme di moneta per porre un freno alla fuga dei capitali all’estero. E in tutto questo parapiglia regna sovrana la speculazione finanziaria, al rialzo o al ribasso, che fa il bello e cattivo tempo secondo la convenienza degli affaristi di pochi scrupoli, anche se il governo ha intensificato gli sforzi per reprimere le manipolazioni del mercato che hanno causato panico e disordine innescando vendite a catena nel settore del brokeraggio. Gli opinionisti iniziano a chiedersi se i mercati sono di fronte ad una semplice fase di correzione o ad un’inversione di tendenza guidata dai dubbi sull’economia cinese. Il parere di molti operatori è che ci troviamo di fronte ad una crisi strutturale-economica e ad un mercato finanziario assolutamente speculativo. La stessa svalutazione della moneta cinese, che ha provocato la caduta nel baratro dei mercati finanziari con la conseguente speculazione, è stata dettata dalla necessità di difendere, dopo il pauroso rallentamento dell’industria manifatturiera, gli interessi economici e commerciali nazionali, in quanto rende più competitive le esportazioni cinesi a beneficio quindi dei consumi interni e della redditività; penalizzate saranno le esportazioni verso la Cina, come quelle italiane del lusso. Ma quale sarà il futuro dell’economia cinese? Indubbiamente sussistono molti fattori d’incertezza e molti son quelli che paventano l’estendersi della crisi non solo ai Paesi emergenti ma a tutto il pianeta. La sindrome cinese è un problema di grande impatto mondiale e molti si interrogano sulla sua durata e del pericolo di trascinamento delle altre economie. Ma c’è chi è dell’avviso che nonostante le attuali turbolenze il Dragone cinese guarirà: il suo è un mercato interessante e resta, per i maggiori operatori a livello mondiale, la migliore opportunità di lungo termine. MdL Giacomo Muoio IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 9 FEDERAZIONE MAESTRI DEL LAVORO D’ITALIA XXXV Convegno Nazionale AGRIGENTO 5 - 6 - 7 - 8 maggio 2016 • Teatro L. Pirandello Care Maestre, cari Maestri, nella certezza che abbiate avuto modo di apprendere quanto è stato delineato nel corso della seduta del Consiglio Nazionale del 2/3 dicembre 2014 in merito al Convegno Nazionale che si terrà ad Agrigento nei giorni 5, 6, 7 e 8 maggio del 2016, rendiamo noto che, la manifestazione si articolerà in tre giornate: • Prima giornata: un tema di specifica attualità: “Corruzione ed illegalità - educare per prevenire”. • Seconda e terza giornata: dedicate a temi interni alla Federazione (mattinata). Per una migliore panoramica dell’evento riportiamo in allegato: • Programma di massima Un apprezzamento ed un ringraziamento, per il progetto, per la collaborazione presente e futura, va all’amico Franco Messina console di Agrigento ed ai suoi collaboratori nonché al Console Regionale della Sicilia. Per quanto riguarda la seconda e terza giornata evidenziamo che, al fine di evitare ripetitivi interventi, i Consoli Provinciali dovranno trattare, in anticipo, uno o più argomenti scelti tra quelli di maggiore attualità per la vita associativa. Gli elaborati dovranno essere sintetizzati mediante confronti ed analisi a livello regionale e, successivamente, a livello delle tre aree territoriali (Nord, Centro, Sud). Ciò per renderli anche compatibili con i tempi a disposizione dei relatori. Le relazioni finali dovranno essere presentate entro il 30 marzo 2016. Vi esortiamo, pertanto, a dare il massimo impulso alla diffusione locale di questa iniziativa adottando tutte le azioni promozionali che riterrete più opportune. Tema: “Corruzione ed illegalità: educare per prevenire” Giovedì 5 maggio ore 15,30 registrazione partecipanti; ore 16,00 inizio convegno con inno nazionale della banda dei Bersaglieri; ore 16,15 saluto ai convegnisti e alle Autorità civili, militari e religiose presenti da parte del Console di Agrigento, con proiezione foto e canti siciliani; ore 16,30 intervento delle Autorità presenti al convegno; ore 17,00 apertura dei lavori da parte del Presidente della Federazione Nazionale; ore 17,10 interventi sul tema del convegno; ore 18,30 coffe break; ore 19,00 ulteriori interventi sul tema del convegno svolto da personalità della Confindustria e/o del Presidente della Camera di Commercio e/o del mondo politico; ore 20,00 conclusioni del Presidente della Federazione; ore 20,15 trasferimento alla valle dei templi con cena /buffet all’interno della valle; al termine rientro in hotel. Temi specifici della Federazione Venerdì 6 maggio ore 9,00 interventi riservati ai soli MdL; ore 11,00 coffe break; ore 11,30 proseguo interventi; ore 13,15 rientro e pranzo nei vari hotel; ore 15,30 visita di una parte di convegnisti o: • al museo archeologico (c.u. biglietto € 8,00 gratis per i Maestri); • al Giardino della Kolymbethra (c.u. € 3,00 con guida compresa); 10 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 • alla miniera di Realmonte (c.u. € 10,00 per mezzo che conduce all’interno della miniera ); • alla gita in barca da San Leone alla Scala dei Turchi(c.u. con bibite e frutta € 20,00); • shopping ad Agrigento con la possibilità di avere in vari negozi uno sconto extra per tutti coloro che con il badge dimostrano di far parte del convegno; ore 19,30 dai vari hotel alla casa /museo di L. Pirandello per una rappresentazione teatrale pirandelliana, cena /buffet nel piazzale antistante e al termine visita alla casa /museo e al pino con percorso illuminato ove sono custodite le ceneri; al termine rientro in hotel. Sabato 7 maggio ore 9,00 interventi riservati ai MdL; ore 11,00 coffe break; ore 11,30 proseguo interventi; ore 12,30 conclusioni del Presidente della Federazione; ore 12,50 rientro e pranzo nei vari hotel; ore 15,30 escursioni come venerdì; ore 19,30 rientro nei vari hotel; ore 20,30 cena di gala presso il Castello di Siculiana con intrattenimento, fuochi d’artificio e torta gigante in occasione del quinto anniversario della costituzione del consolato agrigentino (8 maggio 2011). Domenica 8 maggio ore 10,00 SS. Messa officiata dal Cardinale Montenegro, al termine trasferimento a Piano San Gregorio, dove esiste una grande croce (a memoria della visita del Papa Wojtyła - 8 maggio 1993), per collocarvi una targa a ricordo di questo nostro XXXV Convegno Nazionale e del V anniversario della costituzione del Consolato agrigentino (08/05/2011). Agrigento vi aspetta numerosi Per chiarimenti potrete rivolgervi al Comitato Organizzatore Convegno 2016 - MdL di Agrigento: Franco Messina 335/5736570 e-mail: [email protected] Ettore Porrovecchio 335/349488 e-mail: [email protected] Ulteriori dettagli sono riportati sul sito web della Federazione - www.maestrilavoro.it IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 11 SCHEDA PRENOTAZIONE CONVEGNO NAZIONALE AGRIGENTO 5-6-7-8 MAGGIO 2016 da inviare a mezzo email con copia bonifico bancario a : [email protected] oppure a mezzo fax al n. 0922/603720 Nome M.d.L................................................................Cognome................................................................................... indirizzo..........................................................................cap.......................città............................................................... email............................................................................tel. fisso...................................cell............................................. facente parte del Consolato provinciale di……………………………………………………… ACCOMPAGNATORI : nome e cognome.......................................................................................................................................................... nome e cognome.......................................................................................................................................................... ------ I dati inseriti saranno trattati in osservanza delle condizioni dettate dal DLGS n. 196/2003 sulla Privacy ----- Proposta pacchetto completo tre pernotti in mezza pensione con bevande ai pasti (mezza minerale e 1/4 di vino) : giovedì 5 maggio pranzo e pernotto; venerdì 6 maggio colazione,pranzo e pernotto; sabato 7 maggio colazione,pranzo e pernotto; domenica 8 maggio colazione . compresi: coffe break per il 5,6 e 7 maggio; buffet/cena caratteristica in location particolare per giovedì 5 maggio; buffet/cena caratteristica in location particolare per venerdì 6 maggio; cena di gala in un castello per sabato 7 maggio con intrattenimento; vari trasferimenti in pullman; costo ingresso Valle dei Templi e casa/museo Luigi Pirandello. Hotel 3 stelle Euro....320,00 Euro. ...305,00 Euro....380,00 Hotel 4 stelle a persona in camera doppia/matrimoniale aggiunta terzo letto in camera singola/doppia uso singola Euro.......360,00 Euro ......330,00 Euro.......410,00 Per coloro che desiderano anticipare l'arrivo o posticipare la partenza Euro....40,00 Euro....35,00 Euro....60,00 a persona in camera doppia/matrimoniale in 1/2 pensione aggiunta terzo letto in 1/2 pensione in camera singola/doppia uso singola in 1/2 pensione Euro.......55,00 Euro ......45,00 Euro.......70,00 N.B.. Nel caso di introduzione della “tassa di soggiorno” ad oggi non prevista,questa dovrà essere saldata direttamente nei vari hotel. Si desidera pernottare in hotel a .............stelle prenotando numero…………..… camere doppia/e matrimoniale/i prenotando numero…………….. camera/e singola/e prenotando numero…………….. camera/e tripla/e 12 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 Per chi desidera anticipare l'arrivo o ritardare la partenza vi preghiamo trascrivere le date: anticipare in aggiunta al pacchetto completo l’arrivo al giorno …………………………………………………….. posticipare in aggiunta al pacchetto completo la partenza per il giorno/i............................................... RIEPILOGO Hotel 3 stelle: pacchetto completo convegno in camera doppia/matrimoniale euro 640,00 a camera (totale 2 persone) pacchetto completo convegno in camera tripla euro 945,00 a camera (totale 3 persone) pacchetto completo convegno in camera singola euro 380,00 a camera (singola persona) Hotel 4 stelle : pacchetto completo in camera doppia/matrimoniale euro 720,00 a camera (totale 2 persone) pacchetto completo in camera tripla euro 1050,00 a camera (totale 3 persone) pacchetto completo in camera singola euro 410,00 a camera (singola persona) TOTALE euro................... aggiungere eventuale costo per arrivo anticipato o partenza successiva: euro……………............. TOTALE GENERALE euro ......................... Modalità di pagamento : Anticipo del 30 % sul totale da inviare entro il 31/01/2016 saldo non oltre il 31/03/2016 alle seguenti coordinate bancarie: IBAN IT45 P089 6916 6000 0000 0041 114 intestato a : Federazione Maestri del Lavoro Consolato di Agrigento—Banca San Francesco-Credito Cooperativo Canicatti agenzia di Agrigento Penalità : Sarà possibile annullare la prenotazione del "pacchetto convegno" con una penalità del 50% versato come anticipo, entro il 29/02/2016 con una comunicazione da inviare per email a : [email protected] Eventuali modifiche o annullamenti effettuati successivamente e non oltre il 30 marzo avranno una penale pari all'anticipo versato. Successivamente penalità 100 x 100 sul totale versato. N.B.Per richieste particolari e/o tolleranze alimentari (per i buffet/cene, per la cena di gala e pranzi negli hotel) : .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................. .................. ..................................................................................................................... IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 13 RICONOSCIMENTI Come arrivare ad Agrigento : (gli orari sotto descritti sono quelli attuali, sicuramente cambiano tra qualche mese ed appena possibile ve lo comunicheremo) dall'aeroporto di Catania : dallo stesso aeroporto partono(la mattina) per Agrigento dei pullman (attualmente alle 8,10--9,40--10,30--11,10-12,10 che arrivano ad Agrigento dopo circa 2 ore e 30 minuti). dall'aeroporto di Palermo : dallo stesso aeroporto partono( la mattina) per Agrigento dei pullman (attualmente alle 10,15--13,15 che arrivano ad Agrigento dopo 2 ore e 20 minuti). dal centro di Palermo -piazza Stazione centrale altri pullman partono (la mattina) per Agrigento (ditta Camilleri/Argento/Lattuca attualmente alle 9,15 e13,30 ; ditta Cuffaro 5,45--8,00--10,30 e 12,00)che arrivano ad Agrigento dopo circa 2 ore) n.b. : dall’aeroporto di Pa esistono parecchie corse che vi portano direttamente al centro. dalla stazione centrale di Palermo con percorso in ferrovia ,il treno parte (la mattina) x Agrigento alle 8,38 e 13,38 con arrivo dopo circa 2 ore e 15 minuti . dall'aeroporto di Trapani parte un pullman per Agrigento alle 9,30 con arrivo alle 12,30 . Tutti i pullman arrivano ad Agrigento in piazza Rosselli (la stazione delle FFSS dista circa 200 metri) e per tutta la mattinata dalle 10,30 sino alle 14,30 abbiamo organizzato delle navette che vi porteranno direttamente nei vari hotel e alle 15,30 vi preleveranno per condurvi al teatro Pirandello ove si tiene il convegno. In auto : da Messina percorrere l’autostrada A18 per Catania e proseguire sulla A19 verso Palermo fino all’uscita di Caltanissetta ed infine continuare sulla S.S. 640 fino ad Agrigento. (totale km. 260) Per organizzare al meglio il vostro arrivo abbiamo necessità di conoscere anche successivamente con quale mezzo arrivate in Sicilia : in aereo da..................................all'aeroporto di .....................................arrivo ore.............. in treno in pullman in auto in nave Stiamo valutando (per coloro che arrivano in aereo)se riusciamo a conoscere in anticipo e comunque non oltre il 15 marzo l’orario e l’aeroporto di arrivo unitamente al numero di persone di organizzare dei pullman (con un minimo e/o multipli di 50 posti) che vi portano direttamente ad Agrigento nei vari hotel prenotati, con una percorrenza di tempo molto inferiore (circa 90 minuti) e con un costo di circa 10 euro a persona. Nel contempo stiamo contattando delle aziende di autonoleggio per chiedere un costo ridotto per l’eventuale noleggio di autovetture direttamente nei vari aeroporti di CT/PA/TP e Comiso (con ritiro giovedì mattina e consegna domenica mattina) .Per eventuali chiarimenti potete rivolgervi al Comitato Organizzatore Convegno 2016 : Franco Messina 335/5736570 e-mail : [email protected] Ettore Porrovecchio 335/349488 e-mail : [email protected] 14 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 ANNIVERSARI Il Premio Nobel nacque per paura della…dinamite Compie 120 anni il famoso Premio Nobel che è nato per la paura della... dinamite. Sembra un paradosso, ma è proprio così. Alfred Nobel, diventato miliardario dopo l’invenzione della dinamite, preso dai sensi di colpa per le conseguenze devastanti che la sua invenzione stava portando in tutti i continenti, decise di destinare la sua fortuna alla creazione di premi speciali da assegnare ogni anno a personalità che hanno ben operato nel mondo della cultura e delle scienze. Una decisione presa con un regolare testamento che venne firmato il 27 novembre 1895. Nobel morì in Italia a San Remo il 10 dicembre del 1896 e dal 1901 i premi vengono assegnati ogni 10 dicembre, appunto per ricordare il grande inventore. La cerimonia si svolge a Stoccolma alla presenza dei reali di Svezia ed è una delle più significative di tutto il mondo per le personalità che hanno ricevuto questo riconoscimento. Un premio non solo di prestigio per il nome, ma anche “ricco” perché chi vince il Nobel incassa un milione e 400.000 dollari e riceve un attestato e una medaglia d’oro di 24 carati che riporta sul fronte il profilo, la data di nascita e della morte di Alfred Nobel. Nobel aveva scoperto la dinamite dopo una serie di esperimenti; osservando alcune gocce di nitroglicerina che a contatto con il terriccio si stabilizzavano invece di esplodere, creò un composto malleabile, trasportabile e sicuro che esplodeva solo con l’uso di una miccia. L’inventore pensava di poter utilizzare la sua scoperta per scopi pacifici, come scavare tunnel, rimuovere frane e aiutare minatori, ma i militari se ne impossessarono e la fecero diventare un strumento di guerra. Nel 1888 il fratello di Alfred, Living morì mentre si trovava a Cannes e per un errore un giornale francese pensando che fosse Alfred, pubblicò la notizia sotto il titolo “Il mercante di morte è morto!”. Questo fatto sconvolse Nobel che fece redigere il famoso testamento nel quale destinava il suo patrimonio, calcolato, all’epoca in oltre 9 milioni di dollari, appunto alla creazione di un premio che sottolineasse il valore dei maggiori benefattori dell’umanità. Secondo la volontà di Nobel i premi di chimica e fisica sarebbero stati assegnati dall’Accademia svedese delle Scienze, quello della medicina e della fisiologia dall’Istituto Carolino di Stoccolma, quello per la letteratura dall’Accademia di Stoccolma e, infine quello della pace, da “un comitato di cinque persone elette dallo Storing norvegese”, cioè il Parlamento di Oslo. Un’ultima annotazione: il grande scienzato, a 17 anni, parlava già svedese, russo, francese, inglese e tedesco e questo lo aiutò molto nel campo della ricerca. L’elenco di coloro che hanno ricevuto il Nobel è lunghissimo (e comprende anche molti italiani) ma la prima donna che lo conquistò fu Bertha von Suttner, che era stata desisignata dallo stesso Nobel che la indicò come la più meritevole per il premio della pace. Ma il riconoscimento fu consegnato solo molti anni dopo, cioè nel 1905, perché, così recitano le cronache del tempo, “assegnare il primo Nobel proprio ad una donna avrebbe dequalificato il Premio.” Come dire tutto il mondo è paese. Vis IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 15 PARLIAMO CURIOSITÀ DI... Fatti e curiosità da tutto il mondo Insieme misurano ben... 4 metri e 43 centimetri! Ma nessuno dei due giovani cinesi ha mai rivelato chi dei due è più alto dell’altro. Lui si chiama Sun Ming Ming ed è un ex giocatore di basket, il più alto nella storia della pallacanestro mondiale. Lei, la moglie, si chiama più semplicemente Xu Yan ed è casalinga. S’incontrarono proprio in una palestra durante una partita di pallacanestro, lui sul set, lei in tribuna e fu subito amore. La coppia è entrata nel Guinnes dei Primati, ma ha posto una sola condizione: di non rivelare chi è più alto dei due. Forse li separa solo un…centimetro? Il colore delle bucce della frutta rileva le proprietà nutrizionali degli alimenti. Secondo una ricerca pubblicata da un giornale americano specializzato nel settore, il colore giallo-arancio indica che il frutto aiuta le mucose e favorisce la vista; quello rosso è fonte di acido folico, quello blu-viola aiuta la circolazione, specie nelle persone che hanno problemi di questo tipo. La Regina più longeva del trono britannico è ormai indiscutibilmente, Elisabetta II che con 63 anni e sette mesi ha superato già da tempo il primato della sua bisnonna Vittoria che fu alla guida del Commonwealth appunto per un periodo lungo, quando il suo, sembrava un primato imbattibile. 16 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 La Regina è nonna di due nipotini nati dall’amore fra William (uno dei figli di Diana) e Kate, una giovane donna che pur non avendo quarti di nobiltà, ha già conquistato il cuore dei britannici. Sarà lei, oggi duchessa di Cambridge, la futura sovrana d’Inghilterra quando ovviamente il marito diventerà Re. 2015: annata record per l’olio di oliva con un raccolto che, in tutta l’Europa, sarà del 30% superiore ai livelli del 2014, quando il settore, com’è noto, fu colpito da una grave siccità. In Italia si calcola che il raccolto sarà pari a 350 mila tonnellate, 15 per cento in più della campagna scorsa quando il prodotto fu di 322 mila tonnellate. I dati sono forniti dal Copa e Cogeca gli organismi specializzati nella ricerca che informano anche che “la qualità del prodotto è buona grazie ai notevoli progressi degli olivicolturi europei.” Ha compiuto 60 anni il geniale fondatore di Microsoft che in questo periodo, ha cambiato il mondo. Parliamo di Bill Gates che nel 1975 disse: “nel futuro vedo un computer in ogni casa e su ogni scrivania”: CURIOSITÀ mai previsione fu più azzeccata di questa. Oggi, infatti, i mezzi legati al desktop e ai portatili stanno superando la fantastica cifra di 2 miliardi di pezzi facendo diventare Gates l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio pari a 79,2 miliardi di dollari, cioè oltre 70 miliardi di euro. Ora Bill Gates ha lasciato in altre mani la sua azienda e si dedica, quasi a tempo pieno, ad attività di tipo benefico (nelle quali investe molto del suo patrimonio personale), come quella di salvare il mondo dalle malattie, dall’arretratezza culturale e dalla povertà. Ritiro della patente e sequestro del telefonino per 30 giorni: questa la proposta fatta dall’Associazione degli Amici della Polizia della Strada (Asaps). Tanto per stroncare il cattivo uso di chi utilizza il telefonino (senza auricolari) mentre guida, aumentando in maniera considerevole il pericolo di incidenti per sé e per gli altri. Vi è una cosa che tutti, ma proprio tutti, sprechiamo in maniera a dir poco irresponsabile: L’ACQUA. Il fatto di averla sempre a disposizione appena aper- to un rubinetto, facilita uno spreco incalcolabile. Se ne sono accorti a proprie spese gli abitanti di Messina per una settimana privi del prezioso liquido per la rottura della condotta principale che alimenta la città. In media in Italia, da un rubinetto aperto, scorre un litro di acqua ogni 6 secondi, qualcosa come 10 litri al minuto. Dove va a finire? Nella fogna, cioè in un posto irrecuperabile. Eppure basterebbe un pò di attenzione per evitare questo spreco. Ad esempio, ricordandoci di chiudere il rubinetto mentre siamo impegnati in altre attività. Questa abitudine allo spreco è la più frequente! E poi prendiamo l’abitudine di chiudere il rubinetto mentre ci spazzoliamo i denti, mentre ci insaponiamo i capelli, mentre puliamo i piatti. Bastano questi piccoli gesti e aprire l’acqua solo al mometo giusto; diventeremo tutti cittadini più reponsabili. ARRIVEDERCI Condividendo le considerazioni ed i concetti espressi dal presidente Amilcare Brugni nel suo editoriale, e l’appassionato “testamento morale” del direttore responsabile della nostra rivista Vittorio Sabia vorrei semplicemente dare una stretta di mano a tutti coloro che ho avuto modo di incontrare, conoscere, parlare, collaborare ed aiutare, sempre nel rispetto delle proprie idee e convincimenti. Ho cercato, nel profondo rispetto di essere uomo, padre, nonno e Maestro, di presentarmi per quello che sono, senza artifici o vuote parole. I momenti difficili sono stati tanti, ma l’attaccamento alla Stella ed i rapporti umani con tutti hanno contribuito a superarli. Auguri sinceri al nuovo vertice della Federazione per il raggiungimento di quei traguardi messi in cantiere in questi anni di fattiva collaborazione. Silvio Manfredi IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 17 PARLIAMO CURIOSITÀ DI... L’anno si è chiuso con le tante sorprese di Dicembre La ricerca di una Università americana ci ricorda moltissimi fatti importanti registrati per la prima volta nell’ultimo mese dell’anno. 18 Si potrebbe definire il mese della “prima volta” quello di Dicembre perché, nel corso dei secoli, proprio nell’ultimo periodo dell’anno sono accaduti degli avvenimenti straordinari. Cominciamo col citare il primo SMS della storia, inviato il 3 DICEMBRE DEL 1882, quando dal computer dell’ingegnere inglese della Wodafone, Neil Papworth, partì il primo messaggio diretto ad un collega. Diceva semplicemente “Merry Christmas”, cioè Buon Natale, ma era la prima volta che questo accadeva ed entrava, perciò nell’elenco dei primati mondiali. 22 anni fa i cellulari erano molto simili agli attuali cordless e la tecnologia non consentiva grandi performance. L’Università di Austin in Texas, che ha fatto questa ricerca, informa anche che il primo SMS scambiato fra due cellulari è stato inviato l’anno successivo da uno stagista della Nokia, il finlandese Riku Pihkonen. Oggi è addirittura difficile tenere il conto, secondo recenti statistiche gli SMS (Short Message Service, questo il suo nome non in sigla) sarebbero 6.100 MILIARDI inviati ogni anno, una cosa come 93.000 al secondo! di stampa. La “teletrasmissione” (avveniva con l’utilizzo di 64 linee telefoniche parallele che consentiva di trasferire in tempo reale tutto il giornale da una parte all’altra dell’Italia) ora è adottata da quasi tutti i quotidiani. Il primo giornale che seguì l’innovazione tecnologica di AVVENIRE, fu il CORRIERE DELLA SERA che, grazie alla disponibilità della Tipografia de IL MATTINO di Napoli, conquistò il primato delle vendite nel sud con il suo quotidiano sportivo “LA GAZZETTA DELLO SPORT”. IL 4 DICEMBRE, del 1968 fu invece fondato il quotidiano “AVVENIRE”, l’organo ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana che diede vita a questo giornale con l’obiettivo di dare un’unica e autorevole voce a tutti i cattolici italiani. L’idea era partita da una iniziativa di Papa Paolo VI che promosse la fusione dei due giornali cattolici italiani, di catratttere regionale: L’Italia di Milano e L’Avvenire d’Italia di Bologna. “L’Avvenire” fu fondato a MILANO e apparve in edicola per la prima volta appunto il 4 dicembre. Era diretto da Leonardo Valente, ma all’inizio ebbe scarsa diffusione. Poi con la guida di Angelo Narducci e soprattutto grazie alle nuove tecnologie, le cose cambiarono perché AVVENIRE riuscì, per primo nel nostro Paese, a “trasmettere” via cavo l’intero giornale da Milano alla tipografia di Pompei e, in tal modo, a moltiplicare per dieci le vendite anche nelle aree del centro-sud che, prima, erano difficili da servire per via dei tempi tecnici Il 10 dicembre del 1948 l’Assembela Generale delle Nazioni Unite proclamò la “Giornata Mondiale dei Diritti Umani” . Negli Stati Uniti e nel mondo questa giornata viene sottolineata solennemente con conferenze politiche e con l’organizzazione di eventi culturali, mostre e concerti sul tema. In questa giornata ad Oslo viene assegnato il “Premio Nobel per la Pace” e a New York, ogni cinque anni, il “Premio delle Nazioni Unite per i Diritti umani”. Lo scopo della “giornata” è quella di educare e sensibilizzare tutti al rispetto dell’uomo in quanto tale e a ricordare i passi compiuti dalla Società verso il rispetto di tutti gli esseri umani, contro la schiavitù e la soppressione dei diritti individuali. In Italia vengono organizzate mostre ed eventi culturali per ricordare appunto questi principi. IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 Appartiene sempre al mese di Dicembre una curiosa notizia sportiva che riguarda la pallavolo maschile. Il 6 dicembre la supercoppa italiana fu conquistata dal TREVISO davanti a ben 4.000 sportivi, la gran parte provenienti dal Veneto, accorsi al PalaVerde di Villorba per assistere alla finale fra Treviso e Modena. La gara finì 3-0 per i veneti (si giocava ancora con il vecchio regolamento con la regola del cambio di palla ad ogni battuta) e fra i campioni in campo figuravano Gardini, Gravina, Papi, Bernardi, per il Treviso e Lucchetta e Giani per il Modena. CURIOSITÀ L’11 dicembre del 1946 nacque l’UNICEF, (Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia), un organismo creato per andare in soccorso di tutti i bambini costretti alla fame e in condizioni igieniche precarie a causa delle devastazioni della seconda guerra mondiale. Fu creato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite soprattutto per fronteggiare l’emergenza post-bellica, ma nel corso degli anni, fu trasformato in organo sussidiario dell’ONU, impegnato in 100 paesi del mondo per contrastare carestie, siccità, povertà e malattie. Nel 1965, a circa vent’anni dalla sua fondazione l’Unicef ottenne il primo importante riconoscimento: il “Premio Nobel per la Pace”, il primo in assoluto attribuito ad una agenzia internazionale. Questo contribuì a sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sulla validità delle sue battaglie morali ad eccrescere il numero dei suoi sostenitori, tra singoli governi, agenzie umanitarie e imprese. “Mi chiamo Fabiana e sono qui per presentare le trasmissioni della terza rete”. Con questo semplice annunzio, gli italiani appresero il 15 dicembre 1979 che la RAI aveva dato il “via” ad una nuova emittante televisiva, apputo la “terza rete”. L’annunciatrice era Fabiana Udenio che fu la madrina di questa nuova tramissione di mezz’ora, dedicata nei primi dieci minuti alle notizie nazionali e internazionali e, negli altri 20 minuti ai notiziari di tutte le regioni italiane. Naturalmente il palinsesto non era solo di notizie ma conteneva una serie di programmi che, nel tempo, resero famosa la “terza rete” sia per i contenuti, sia per i conduttori. L’esordio al primo giorno fece registrare la trasmissione del famoso film di Roberto Rossellini, “la presa del potere di Luigi XIV. Ma le innovazioni della terza rete furono tantissime. Ricordamo, per esempio, il “processo del lunedì” di Aldo Biscardi, il più longevo talk show sportivo della televisione italiana e, via via, con la direzione di Angelo Guglielmi presero vita le trasmissioni famosissime di “Chi l’ha visto”, “Un giorno in pretura”, “Blob”, “Samarcanda” di Michele Santoro, i programmi di Serena Dandini che lancerà personaggi come Corrado, Sabina Guzzanti, Angela Finocchiaro e Cinzia Leone. Né vanno dimenticate trasmissioni come “Quelli che…il calcio”, “Mi manda Lubrano”, “Mi manda rai-tre” e, più recentemente “Report, “Che tempo che fa”, e Ballarò. Il 19 dicembre del 1976 appare per la prima volta in televisione Roberto Benigni. La sigla del primo programma (che si chiamava “Televac- ca”, poi corretto in “Onda libera”) viene interrotta da una sonora “pernacchia”, una cosa programmata per attrarre il pubblico, e la rubrica ebbe successo. L’anno seguente Benigni esordì nel cinema con il film “Berlinguer ti voglio bene”. Il 20 dicembre del 1971 nasce la Fondazione di “Medici senza frontiere”, un’equipe di camici bianchi, uniti dalla comune passione di soccorrere le popolazioni sconvolte dalla guerra, che fece il suo esordio in Francia dove l’organizzazione prese vita. Quel gruppo era animato dal medico francese Bernard Kouchner, si era formato all’interno della Croce Rossa Internazionale e iniziò ad operare concretamente prima nel Biafra, la cui popolazione era stata decimata dalla guerra, poi in Bangladesh colpita da una catastrofica alluvione. I medici sono animati solo da principi umanitari senza alcuna distinzione di razza, religione o credo politico. I primi banchi di prova, dopo l’esordio, furono le operazioni umanitare in Honduras, Nicaguara e Vietnam. L’opera prestata da questa organizzazioone nel Kosovo le valse il Premio Nobel per Pace, insieme alla Croce Rossa, unici organismi ad avere ricevuto questo riconoscimemto Oggi “Medici senza frontiere” ha 19 sedi nel mondo e 2.500 volontari attivi in 80 paesi. ANCORA UNA NOTIZIA ITALIANA FATTA REGISTRARE A DICEMBRE. Il 27 dell’ultimo mese del 1908 nasce il “fumetto italiano”: nelle edicole apparve infatti il “Corriere dei piccoli”, supplemento settimanale illustrato del “Corriere della Sera”. Fondato e diretto dal lucano Silvio Spaventa Filippi introdusse nel giornalismo italiano (perché il “Corriere dei Piccoli” lo leggevano tutti, forse più gli adulti che i ragazzi) le famose “tavole” illustrare, suddivise, di solito, in quattro strisce dove trovavano posto personaggi poi diventati famosi fra i quali, per la prima volta, anche un bambino africano protagonista di storie surreali, molto gradite dal pubblico. Fra i più noti il signor Bonaventura, quello che vinceva spesso un milione che all’epoca era il massimo della ricchezza. IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 19 PARLIAMO LUCI SUL LAVORO DI... Anche quest’anno i MdL a Montepulciano per “Luci sul lavoro”. Tre giorni di intensissimo ed interessante lavoro. Venti seminari e tavole rotonde, sei cortometraggi, quattro nuovi libri e pubblicazioni, una ricerca, due rappresentazioni teatrali, due collegamenti in videoconferenza, un concorso cinematografico, un concorso fotografico, sei aree espositive, una postazione radio, una libreria, quaranta relatori e centinaia di partecipanti. La Federazione presente con il Presidente Brugni e due Consiglieri Cova e Lega, quest’ultimo anche come relatore. Tutto questo per puntare le “luci sul pianeta lavoro”, ma non solo, luci: informazioni, discussioni, strategie, proposte, esperienze e quanto altro su ciò che prepara, indirizza e promuove il lavoro, il buon lavoro, l’occupabilità, la partecipazione attiva al mondo del lavoro e quindi, un’attenzione particolare per i giovani, gli studenti, la scuola, la formazione, gli abbandoni, le dispersioni, l’orientamento, le istituzioni pubbliche e private, le aziende e l’innovazione. Molti eventi programmati in contemporanea, in luoghi diversi, con significative aree di sovrapposizione e quindi la necessità di fare delle scelte e delle rinunce. La nostra scelta è stata quella di partecipare al seminario “Tutti a scuola”, condotto e organizzato dal nostro partner Italia Lavoro sul contrasto alla dispersione scolastica. Abbiamo assistito, almeno in parte, ai seminari su “Jobs Act”, su “Opportunità e rischi della quarta rivoluzione industriale”, al work-shop “Visti dall’Europa” ed alla presentazione del libro “Italiani di frontiera”. Abbiamo poi partecipato ad altri eventi e manifestazioni di interesse soprattutto per l’attività scuola-lavoro. Il seminario “Tutti a scuola”, è stato al centro della nostra partecipazione. I lavori, introdotti dal Presidente di Italia Lavoro Dott. Paolo Reboani, si sono sviluppati per tutta la giornata di venerdì 10, su tre sessioni coordinate da Agostino Petrangeli e Maurizio Sorcioni di Italia Lavoro e da Stefano Quaglia dell’USR di Verona. Le relazioni sono state introdotte, inquadrate e contestualizzate dal Dott. Maurizio Sorcioni di Italia Lavoro che ha integrato dati e cause della dispersione scolastica (il 16/17% dei ragazzi che non completano il ciclo di studi intrapreso) con Un momento della rappre- quelli, ancora più preoccupanti, della dispersione di capitale sentazione DROPOUT 20 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 umano (circa 10,3 ML di persone di cui 3 ML di disoccupati, 1,8 ML di inattivi, 2,5 ML di part-time involontario e 4 ML con un titolo di studio sottoutilizzato). Il Dott. Sorcioni ha poi fornito alcuni dati sulla probabilità di trovare lavoro in funzione del titolo di studio (0,7/0,8 per i laureati e 0,3 per chi ha la sola licenza elementare). Nell’intervento conclusivo ha ribadito l’importanza dell’orientamento per ridurre la dispersione e la necessità di reorientamento successivo in base ai risultati scolastici ed all’esperienza vissuta dai ragazzi. Il Dott. Enrico Conti dell’IRPET Toscana ha messo in luce come la dispersione scolastica sia inversamente proporzionale al titolo di studio ed al reddito familiare dei genitori. Questo fatto è contrastato con efficacia solo nei sistemi a maggiore integrazione scuola-lavoro (il duale tedesco, p.es.). Da noi ci sono grandi carenze nell’orientamento poiché la scuola non è attrezzata per conoscere i fabbisogni formativi delle aziende e le aziende stesse non sono adeguatamente coinvolte. Gli insegnanti poi, poco sanno del mondo del lavoro esterno non avendo quasi mai lavorato fuori dalla scuola. Per gli “stage in azienda” risultano carenti sia la co-progettazione con le imprese sia le lezioni di preparazione nelle scuole, inoltre gli specialisti esterni, quelli che effettivamente conoscono le necessità e le realtà lavorative, sono poco coinvolti. (in Toscana sono presenti solo nel 2,6% delle scuole). Questi concetti sono stati poi ribaditi anche dalla Dott.ssa Mariachiara Montomoli della Regione Toscana, che ha raccomandato, per le scuole e gli insegnanti, lo sviluppo di una didattica dell’orientamento e del re-orientamento. Il Dott. Paolo Grasso dell’Università di Modena/Reggio ha sviluppato il concetto di “tutorato in itinere” in funzione anche del necessario re-orientamento soprattutto dopo il primo anno di studi. Ha poi illustrato il programma, in corso di sperimentazione, per determinare il profilo orientativo degli studenti confrontato con le caratteristiche di vicinanza e lontananza rispetto a quanto può offrire concretamente la scuola. In seguito ha messo in luce il suo convincimento che i ragazzi che abbandonano lo studio siano in effetti degli “abbandonati” dalla scuola che non dà loro, per tempo, gli strumenti educativi per una scelta consapevole e non li riorienta nel caso di scelte incongruenti. Il Dott. Marco Pitzalis della Regione Sardegna ha sviluppato il concetto dei “fattori di rischio” in base ai quali impostare gli interventi non solo di orientamento dei ragazzi, ma anche di motivazione degli insegnanti e di sostegno alle famiglie. Tutto questo vista l’influenza determinante del “peso della storia” e delle variabili territoriali che danno luogo ad una “carenza collettiva di capitale LUCI SUL LAVORO Ministro Poletti in videoconferenza culturale” che riconduce il fenomeno dell’abbandono ad un problema non solo della scuola ma del paese intero. Ha proposto poi alcune azioni di contrasto: l’orientamento personale dedicato per il singolo ragazzo e la necessità di un re-orientamento in funzione dei risultati scolastici. Ha poi sottolineato che, nella sostanza ed in base alla sua esperienza, gli insegnanti in genere o non credono nell’orientamento o non sono preparati per farlo. Il Prof. Massimo Vedovelli, ex rettore dell’Università di Siena ed assessore alla cultura del comune di Siena ha indicato, come cause principali degli abbandoni, la “insicurezza linguistica” in senso lato degli italiani, la carenze di “literacy” delle famiglie ed in buona sostanza le difficoltà comunicative che ne derivano. Ha poi proposto alcune modalità di riduzione degli abbandoni, anche in funzione della progettata alternanza scuola-lavoro: a) aziende a scuola per acquisire l’indispensabile sensibilità pedagogica e b) scuole in azienda per favorire lo sviluppo della “sensibilità imprenditoriale” di cui le scuole sono prive. Il MdL Alessandro Lega ha auspicato lo sviluppo di una “cultura della futura inserzione lavorativa” per i giovani, le famiglie e le scuole. Ha poi messo in evidenza la necessità per i ragazzi di acquisire soprattutto le ormai indispensabili competenze trasversali non insegnabili (scuola) ma solo trasferibili (MdL p.es.) da parte di chi le ha dovute esercitare nel corso della vita lavorativa. Altra caratteristica da sviluppare nei ragazzi è l’etica del lavoro compresa l’etica del loro “primo lavoro”: la scuola. In un intervento successivo, ha poi sottolineato come la carenza di orientamento scolastico sia una delle cause principali della dispersione scolastica da parte dei ragazzi, cosiddetti NEET, che si farà sentire anche nella ricerca di lavoro. Alla domanda su cosa siano le competenze, ha dato la definizione di competenza come ciò che rimane dopo avere dimenticato tutto ciò che si è studiato, in buona sostanza, una caratteristica permanente della persona acquisita con lo studio e l’esperienza. In merito all’orientamento ne ha auspicato l’inizio già dalle scuole secondarie inferiori, coinvolgendo le famiglie e prevedendo anche il re-orientamento, anche qui, in funzione dell’esperienza maturata dai ragazzi. Il Dott. Giancarlo Gola (CNOS - FAP e Università di Verona). Ha suggerito di rendere protagonisti i ragazzi che sono capaci di guidare la trebbiatrice in campagna e, se adeguatamente motivati, capaci anche di grandi performances scolastiche. Ha poi messo in evidenza come il suo lavoro, con le scuole professionali ed i ragazzi, lo abbia convinto dell’equivalenza formativa tra l’esperienza pratica e quella scolasti- ca. La letteratura (scuola) deve servire per il rapporto con gli altri (pratica) e non come pagina morta di antichi scrittori. Il Dott. Enrico Bernini di QUANTA (Agenzia per le risorse umane), ha messo in evidenza le difficoltà incontrate nel proporre alle aziende candidati che, nella maggior parte dei casi, sono carenti in soft skills. L’on. Luigi Bobba (in teleconferenza) ha parlato di tre “tristi primati” del nostro paese: la disoccupazione giovanile, gli abbandoni scolastici (l’obiettivo è quello di ridurli a meno del 10%) ed il lungo, spesso lunghissimo, tempo di attesa tra fine scuola ed inserimento al lavoro, spesso dovuto alla mancanza di competenze adeguate (soft skills p.es.), per questo proporrà di inserire finalità formative specifiche nel contratto di apprendistato. In chiusura ha indicato buone prospettive per Italia Lavoro nell’ambito del riordino complessivo dei servizi per il lavoro. La Dott.ssa Fiammetta Bada e l’ispettore Alessandro Tarter dell’Istituto Pertini di Bolzano hanno parlato dei progetti “Costruisci il tuo futuro” ed “Anni in tasca” sviluppati per il recupero sociale dei ragazzi problematici. Si tratta di percorsi mirati al recupero non solo delle conoscenze, ma soprattutto della motivazione e finalizzati al successivo inserimento lavorativo. L’attenzione, faticosa ed impegnativa, è dedicata ad ogni singolo ragazzo e prevede essenzialmente ascolto ed attenzione ai “segni di rifiuto” ed un atteggiamento degli operatori con modalità affettive ed inclusive che si discostano fondamentalmente dal considerare i ragazzi problematici “quelli senza i quali tutto andrebbe bene” come spesso avviene, per forza di cose, in molte delle altre classi ormai inadatte ed obsolete (classi e scuole ferme al 1300 secondo i due relatori). Il Prof. Cesare Moreno, maestro di strada, ha espresso il suo convincimento che nelle scuole la cultura del lavoro sia solo quella del lavoro dipendente e, soprattutto, del lavoro statale. Manca la cultura del lavoro imprenditoriale in azienda inteso come capacità di organizzare i fattori di produzione (lavoro compreso) in modo economico ed efficace. Questo porta gli insegnanti ad un orientamento a senso unico sulla falsariga delle loro esperienze di dipendenti pubblici. Ha poi sviluppato il concetto di orientamento e re-orientamento con la modalità del “sestante” per “aggiustare la rotta”e proposto alleanze operative specifiche, ma integrate tra i vari protagonisti del processo educativo: famigliari e genitori che si prendono cura, educatori che istruiscono e danno testimonianza, formatori che insegnano e trasmettono un “mestiere”, docenti che sviluppano e forniscono gli attrezzi mentali. Nel primo pomeriggio abbiamo assistito alla rappresentazione teatrale Drop Out “adesso parlo io” dove quattro adolescenti nelle vesti di una insegnante e tre studenti a rischio hanno drammaticamente rappresentato la condizione dei ragazzi che si sentono abbandonati Presidente Brugni IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 21 PARLIAMO LUCI SUL LAVORO DI... Dott.Petrangeli e alcuni dei relatori e non considerati dalla scuola e quella di un’insegnante che, pur rendendosi conto della situazione, non ha strumenti e risorse, anche personali, per provvedere. In finale del seminario proiezione de “I pesci combattenti”, il film che racconta il progetto “Chance” sviluppato a Napoli dall’equipe del Prof. Moreno per il recupero dei ragazzi dispersi, assenteisti, espulsi o bocciati. Al seminario sul Jobs Act, è intervenuto in teleconferenza il Ministro Poletti per ribadire l’impegno del governo per realizzare, proprio con il Jobs Act, un impianto coerente per il mondo del lavoro nel quale tutte le parti della riforma si integrino con efficacia. Ha poi sottolineato la costituzione della Agenzia Nazionale Per le Politiche Attive (nella quale sarà coinvolta in modo specifico anche Italia Lavoro), costituzione da realizzare in accordo con le regioni ed in vista della modifica del titolo V. Nello stesso giorno si è tenuto, in un’altra sede, il seminario su “4.0 Opportunità e rischi della quarta rivoluzione industriale” dove si è parlato soprattutto di: futuro, competenze, cultura del digitale e dell’innovazione, infrastrutture tecnologiche e scolastiche. In estrema sintesi ed in base alla constatazione che: “...mentre negli anni ‘70 la tecnologia spiazzava il lavoro ad alto costo, ora spiazza quello a basso costo e ripetitivo. La sfida è e sarà quella di integrazione della tecnologia con tutti i tipi di lavoro, anche quello creativo...”. I pareri dei relatori sull’adeguatezza o meno del sistema Italia nel suo complesso a questa sfida sono stati diversi ed in alcuni casi non proprio ottimisti. Su alcune esigenze, che coinvolgono anche il sistema scolastico e formativo quasi tutti sono stati concordi: “...investire con forza sulle competenze digitali...”, “...agire sulle competenze dei lavoratori di oggi e sulla formazione dei giovani, cioè dei lavoratori di domani...”. Alcune riflessioni molto personali a margine della nostra partecipazione a “Luci sul lavoro”: a) “ ...la scuola ha un problema solo: i ragazzi che perde...” sono parole di Don Milani degli anni ‘60 evidentemente e tristemente ancora di attualità. b) L’orientamento, il re-orientamento e l’azione dei tutor sono valutati come i rimedi più efficaci per ridurre e contrastare la dispersione scolastica. Richiedono una conoscenza specifica, non solo dei ragazzi, ma anche del mondo del lavoro che, normalmente, gli insegnanti non hanno o non hanno a sufficienza. c) Per contrastare gli abbandoni, fatta salva una contestualizzazione di carattere generale e complessiva, le statistiche non dicono tutto, ogni territorio, città, azienda, fa testo a sé, sono tutti casi specifici e particolari; per agire efficacemente, vanno conosciuti e 22 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 considerati come tali. Anche a proposito di questo gli insegnanti non hanno spesso le conoscenze e competenze necessarie. d) L’alternanza scuola-lavoro e gli stage per essere efficaci, debbono essere preparati a scuola con una conoscenza sia delle aziende sia del lavoro che vi si svolge. e) Le competenze soprattutto “soft” e quelle digitali sono valutate da tutti come indispensabili già per il lavoro di oggi e ancor più per quello futuro. f) L’etica del lavoro, anche a scuola, assume un’importanza decisiva per il presente ed il futuro dei nostri ragazzi. In base a queste riflessioni squisitamente personali, cosa potremmo fare, sempre a mio parere, come Maestri del Lavoro? Se non mettiamo i ragazzi e gli studenti al centro dei nostri interessi e del nostro lavoro possiamo chiudere baracca e burattini, o più semplicemente, accettare il rischio dell’infelicità nostra e dei nostri nipoti. Lo scopo dichiarato: informare ed orientare i ragazzi per scelte consapevoli in collaborazione con le scuole e le famiglie. Lo scopo implicito: favorire le inclinazioni e le attitudini dei ragazzi e dei giovani. Indicare situazioni di fatto, prospettive ed azioni per aiutarli a diventare ciò che “debbono essere”. Perché i MdL? I giovani ed i ragazzi, più che di maestri, hanno bisogno di testimoni e quali testimoni più credibili di padri di famiglia, ex lavoratori che, anche non più giovani, possono dedicare almeno una parte della loro vita per questo “nobile” scopo. Molti si sentono “bloccati ai nastri di partenza” e questo per una radicale incertezza. Molti ritengono di non essere preparati e dimenticano che, da MdL, sono titolari e possono mettere in campo alcuni valori fondamentali: • l’etica del lavoro e dell’impegno; • la conoscenza del mondo del lavoro che manca agli insegnanti; • l’esperienza di vita e di lavoro in aziende private; • l’avere esercitato, durante tutta la vita lavorativa e, spesso, inconsapevolmente le competenze, anche soft, ora estremamente necessarie ai ragazzi; • l’amore per i giovani (interessato: se no chi le pagherà le nostre pensioni ?); • il desiderio di contribuire (poco e con molti limiti) a migliorare la società. Sono sufficienti? A mio parere, lo sono, dipende tutto dall’impegno, dal fare anche poco ma con serietà, competenza e molta, molta passione. MdL Mario Cova JOB&ORIENTA XXV Edizione di JOB&ORIENTA Una fucina di esperienze e di Idee. Fiera di Verona 26 - 27 - 28 novembre 2015 Cronaca E due. E’ la seconda volta che i Maestri del Lavoro d’Italia partecipano al salone dell’orientamento scolastico, la scuola, la formazione ed il lavoro, alla Fiera di Verona, ovvero la XXV^ edizione di JOB & ORIENTA. Un quarto di secolo è un grande traguardo. Ed è stato riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto consegnare ai vertici della Fiera di Verona la medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana. Ed a Verona, nei tre giorni dedicati alla manifestazione, con un fiume umano di giovani studenti, oltre 65000 che hanno curiosato dappertutto per conoscere, sperimentare, comprendere “il lavoro” e quindi acquisire dati e nozioni per operare la loro scelta del futuro per poi scendere nell’agone lavorativo internazionale. E’ si, perché oggi il lavoro non si “cerca” solamente vicino a casa, a pochi passi dall’abitazione, ma a 360 gradi. Per dirla con la “ modernità”: nel mondo. Presso gli stand fieristici veronesi nei giorni di fine novembre sono state offerte ai giovani italiani le migliori esperienze italiane di alternanza scuola- lavoro, ma anche i numerosi altri percorsi ed iniziative che costruiscono un raccordo fra mondo scolastico e mondo del lavoro, favorendo quindi l’occupabilità dei giovani, dagli Istituti di Istruzione Tecnica Superiore alle Botteghe dei Mestieri, dai progetti Fixo fino all’apprendistato. In questi tre giorni, alla presenza del ministro del lavoro Giuliano Poletti a quello dell’Istruzione Stefania Giannini, dell’ambiente Gian Luca Galletti, sono sati rimarcati tutti gli strumenti che consentono agli studenti di incontrare presto il mondo del lavoro. Significativo soprattutto l’intervento di Giuliano Poletti che ha stigmatizzato la necessità per gli studenti di laurearsi prestissimo, magari a soli 21 anni, anche con voti di laurea non eccelsi, ma uscire a cercare lavoro non “anziani” ma freschi, in sintonia con gli studenti europei che si approcciano al lavoro ben prima degli italiani. Con due sostanziali imperativi: promuovere la formazione dei nostri giovani e sostenerne la migliore occupabilità, anche favorendo una più efficace transizione dai banchi di scuola al lavoro. Più di 350 relatori con oltre 200 appuntamenti tra convegni, dibattiti, workshop, e tra questi anche i Maestri del Lavoro che quest’anno hanno avuto a disposizione uno stand ubicato in zona strategica e che ha consentito alla Federazione Italiana dei Maestri del Lavoro d’Italia di essere una sorta di avamposto per “catturare” l’attenzione sia degli studenti che degli insegnanti proprio per implementare quel servizio ormai determinante per la vita della Federazione attraverso la continua innovazione del progetto scuola-lavoro che ci caratterizza e che sta riscontrando sempre di più l’interesse degli studenti in ogni regione d’Italia. Presenza qualificata con l’impiego di diversi Maestri che hanno voluto presenziare a Job & Orienta con l’apporto di esperienze, di strumenti tecnologici e mediatici proprio per farci conoscere da una platea così eterogenea ma piena di interessi e IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 23 PARLIAMO JOB&ORIENTA DI... 24 di voglia di interpretare “cosa fare da grandi”. A portare la “nostra” esperienza, le nostre proposte, in prima persona i referenti della struttura scuola-lavoro, i consiglieri nazionali Alessandro Lega e Mario Cova con in testa il Presidente nazionale Amilcare Brugni, altri consiglieri nazionali quali Vincenzo Esposito e Mario Corrente, il console regionale del Veneto Renzo Pravisano ed il console provinciale di Verona Sergio Bazerla. Qualificante la presenza di alcuni giovani imprenditori veneti, di diversi studenti degli ITS veneti. Allo stand erano poi impegnati alcuni testimonial: Claudio Chetta per i Beni Culturali, Filippo Abramo per l’Automazione, Robotica e la Domotica, Alessandro Lanteri per l’utilizzo sostenibile del territorio, l’enogastronomia e la ristorazione, la testimonianza di uno Chef, infine la preziosa testimonianza di Sandro Ballarin per lo studio ed il lavoro all’estero. Anche gli Scout per l’impegno nel volontariato e nel sociale. Apprezzato l’intervento nella saletta Top Job di Gaetano Cighetti, Maestro del Lavoro di Milano, su aspetti professionalizzanti nell’ambito del High Scale Computing. Va infine sottolineata la forte e sensibile collaborazione con ENAIP e ISFOL. “Condividendo le dichiarazioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti – afferma Amilcare Brugni – abbiamo bisogno di un mondo del lavoro aperto, dinamico, dove si possano far partire subito delle start up, ma cercando davvero di accelerare l’uscita degli studenti dalla scuola per accedere al lavoro. Ci dobbiamo adeguare all’Europa. Non da meno l’utilizzo del part-time. Importantissima l’alternanza scuola-lavoro – conclude Brugni – perché noi siamo il fanalino di coda dell’Europa. E’ con questo strumento che i ragazzi si formano, che entrano in simbiosi fra scuola e mondo produttivo. Finalmente si è capito ed è stata avviata la “Buona scuola”. Eventi come questo di Verona sono una vetrina di grande spessore con mille sfaccettature e migliaia di opportunità. Noi davvero non potevamo certo mancare”. “Incontrare direttamente, con un contatto vis a vis tanti e tanti studenti, soprattutto delle scuole superiori – commenta Alessandro Lega – è stato un momento pregnante, diretto, costruttivo, che ci ha consentito di entrare davvero in sintonia con la scuola e con questo mondo proiettato verso il futuro. Ed è proprio interaIL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 gendo con loro che abbiamo aperto un varco, con un interscambio che ha arricchito sia noi che loro creando un ponte tra vecchi mestieri, tecnologie nuove, comunicazione ed integrazione sociale” MdL Sergio Bazerla Riflessioni L’operazione “Job&Orienta 2015” a Verona si è appena conclusa e, parafrasando una diffusa espressione militare, la Federazione Maestri del Lavoro d’Italia può dire “Missione Compiuta!”. L’operazione era iniziata il 22 giugno di quest’anno, quando per la prima volta si è riunito il Comitato Organizzativo di Job&Orienta, presieduto da Claudio Gentili, Direttore Education di Confindustria. E’ proseguita poi a settembre, lunedì 21, dove è stata costruita la struttura portante dell’evento, divenuto ormai una scadenza fissa che si tiene negli ultimi tre giorni dell’ultimo fine settimana di novembre di ogni anno. Fin dal primo incontro avevamo intuito e previsto che l’edizione di Job&Orienta 2015 avrebbe visto al centro la recente legge 107/2015, detta legge della “Buona Scuola” e dell’alternanza Scuola Lavoro; così è stato. Il titolo che quest’anno è stato scelto, “Il Lavoro, una realtà che educa. Conoscere, sperimentare, apprendere”, ha fatto subito sentire a proprio agio i Maestri del Lavoro che, partecipando ai lavori fin dal primo momento, hanno potuto mettere in campo le proprie armi. E’ stato quindi possibile contribuire con idee e portare alcune proposte che sono poi state accettate. Quando il Comitato Organizzativo si è riunito per la terza volta, il 23 ottobre, tutto sembrava definito e ormai, a poco più di un mese dall’inizio dell’evento, ben delineato. In effetti non era proprio così. Il nostro coinvolgimento come Federazione Maestri del Lavoro d’Italia, aveva portato alla scelta, fin dall’inizio, di una chiara strategia: far tesoro della nostra partecipazione all’edizione 2014 e, da quel punto di partenza, “conquistare terreno”. Direi che ci siamo riusciti. La prima cosa, av- JOB&ORIENTA viata già prima delle vacanze estive, è stata quella di richiedere a tutti i Consolati Regionali un loro contributo di testimonianze multimediali relative alle attività svolte sul territorio. La sapiente e paziente opera del MdL Walter Sarsi del Consolato di Piacenza, ha permesso di condensare tutti i contributi ricevuti. A lui dobbiamo un grazie. La seconda cosa è stata la raccolta di altri contributi multimediali, pubblici e privati, inerenti casi positivi di sistemi scolastici Italiani, su cui il MdL Paolo Pellegrini (sito web), ha dato un significativo contributo. Grazie anche a lui. La formula scelta dalla Federazione per quest’anno si è basata su una testimonianza di portata Nazionale, con una presenza operativa di tipo Regionale. Si è quindi voluto realizzare qualcosa di simile a ciò che i sociologi e gli economisti chiamano “Glocal”: una impostazione Globale con un focus Locale. Questo lo hanno ben capito gli otto Maestri del Consolato Regionale del Veneto, scelti in base alle loro competenze ma anche in base alla loro identificazione con il territorio di Verona e del Veneto. Con il supporto esterno di altri Maestri provenienti dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna e dalla Campania, è stato possibile portare a buon fine l’intero progetto. A tutti loro deve arrivare il riconoscimento da parte della Federazione. Le operazioni sul territorio hanno richiesto, oltre alla partecipazione ai lavori del Comitato Organizzativo, anche un lavoro di affiatamento e di coordinamento che ha visto il MdL Mario Cova sempre presente e attivo. L’ultima prova, prima di andare in scena, si è tenuta venerdì 13 novembre, ancora a Verona, con un “copione” ormai completato, con diversi “attori” ormai confermati ma con qualche incertezza sui “testimonial” che volevamo portare. Ma come sempre avviene, sia nelle operazioni militari che nella messa in scena di una commedia, le ultime due settimane sono state un susseguirsi di notizie buone e di meno buone. Ma alla fine tutto è andato per il meglio. Se vogliamo individuare la principale caratteristica della nostra partecipazione a Job&Orienta 2015 dobbiamo mettere in evidenza il fatto che la nostra è stata una partecipazione soprattutto interattiva, non solo con le diverse voci dei MdL ma con una presenza massiccia di testimoni esterni alla Federazione: dai Giovani Imprenditori di Confindustria Verona ai diversi studenti di alcuni ITS del Veneto, ai diversi professionisti provenienti dai Beni Culturali, del People Management, dell’Informatica, della Gastronomia, della Sostenibilità del Territorio e dei tanti giovani che siamo riusciti a coinvolgere, non ultimi gli Scout della sezione di Verona. Abbiamo anche ricevuto, con piacere, la visita dell’Assessore alla Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione Lombardia, Valentina Aprea. La nostra presenza a Job&Orienta 2015 è stata utilizzata anche per presentare, per la prima volta nel Veneto, il progetto Orientamento al Lavoro - EXPO 2015, che la Federazione ha messo a punto con l’Istituto Tecnico Industriale Galileo Ferraris di Napoli. Un cenno ad uno degli eventi che si sono succeduti nel nostro stand nel corso dei tre giorni. Non è rilevante per gli aspetti tecnici o per quelli spettacolari, lo è per gli aspetti umani: un giovane portatore di un grave handicap, non solo motorio ma anche con una limitata autosufficienza nei rapporti umani, ha potuto dimostrare, davanti a decine di studenti interessati ad aspetti di Automazione e Domotica, come abbia realizzato una piattaforma software in grado di effettuare il totale controllo remoto della domotica installata nel suo appartamento. Volevamo parlare ai giovani di quanto sia importante la determinazione, la tenacia, il non desistere di fronte alle avversità; Andrea (lo chiameremo così) lo ha fatto meglio di come lo avrebbe potuto fare il più preparato relatore che avesse voluto comunicare con i nostri giovani visitatori, trasmettendo loro i valori della vita. Questa esperienza è stata regalata da Eugenio Pio Botti, presidente della Cooperativa Sociale Galileo, e oltre ad averci offerto un preziosos supporto logistico ha portato nel nostro stand anche le sue testimonianze di vita vissuta nel sociale. Un grande grazie anche a lui. Per concludere, anche quest’anno Job&Orienta ha visto più di 65.000 visitatori, fra studenti, docenti, operatori e genitori. Il nostro stand è stato visitato da molti di questi ed avremo anche la possibilità di indicare ai Consolati Provinciali le scuole che hanno manifestato l’interesse ad essere contattate. Una fra tutte ci piace citare: la Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” di Venezia. Da Verona è tutto. MdL Alessandro Lega IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 25 ARGOMENTI L’oro bianco: il sale E’ uno degli alimenti più antico e conosciuto e in Italia vanta una lunga e apprezzata produzione, specie a Trapani e Cervia E’ certamente molto prezioso, se non più dell’oro, il SALE che non casualmente viene chiamato “oro bianco”. Noi che lo troviamo abitualmente sulle nostre tavole, nei ristoranti, nei caffè, probabilmente ne sottovalutiamo il valore e le sue qualità, che sono importantissime. Cominciamo col dire che il sale è presente nelle prime civiltà stabili del mondo conosciuto, quella sumerica, quella egiziana e quella cinese - parliamo dunque di epoche che vanno fino a 3.000 anni avanti Cristo - e, successivamente dalle civiltà ittita ed ebraica, 2000 anni a.C.. Le “vie del sale”, tracciate dal mare verso i territori interni, costituivano le grandi “strade” commerciali dell’antichità, tanto che chi voleva passare sulla “strada del sale” doveva pagare un pedaggio allo Stato proprietario del territorio, che veniva stabilito in base al valore delle merci trasportate. L’importaza del sale presso i latini è rivelata da tantissime parole, veniva chiamato “sai” o “salve”, una specie di saluto convenzionale che diventò, nell’uso 26 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 comune, “salus” (cioè salute), salubritas (sanità) e “salario”, la paga dell’operaio che veniva fatta materialmente con una razione di sale, così come con il sale venivano pagati i soldati. Anche durante il Medioevo il sale continuò ad essere ritenuto merce di scambio e misurato anche in “gabelle” cioè tasse sul commercio, sui trasporti, sulle costruzioni e sull’agricoltura. Secondo l’interpretazione biblica il sale rappresentava l’intelligenza illuminata dello spirito degli apostoli, in ricordo di Cristo che nel Sermone della montagna chiamò i suoi discepoli “il sale della terra”. Due sono le grandi distinzioni per riconoscere il sale da cucina in base alle fonti di raccolta: il mare, dal quale si ricava per evaporazione e il suolo, da cui si estrae il salgemma. Indipendentemente dalla provenienza possiamo avere “sale raffinato”, sottoposto a numerosi lavaggi e trattamenti ed è il più usato ed economico e il “sale integrale”, più pregiato e ricco di oligominerali. Abbiamo poi i “sali iposodici”, carenti di sodio e adatti a chi soffre di ipertensione, e “sali iodati”, cioè ARGOMENTI addizionati con iodio per chi ha problemi di tiroide. Infine esistono anche i “sali elaborati”, ossia affumicati o addizionati con erbe e spezie che li rendono più gustosi. In Italia vi sono due importanti centri per la raccolta del sale, conosciuti fin dall’epoca dei romani e sono quelli di Trapani e di Cervia. Il prodotto di queste saline viene esportato in diversi paesi del mondo. Naturalmente il sale integrato e raccolto a mano nelle saline ricavate dal mare rappresenta una fonte di prosperità per la comunità. Ancora oggi è motivo di profonda emozione osservare queste distese di acqua che sono increspate dal vento marino e che piano piano evaporano al sole trasformandole in candide superfici di sale che gli operai accumulano a mano in tante piccole piramidi prima della raccolta, della raffinazione e della confezione per la vendita. Una volta il sale era monopolio di Stato (non casualmente i negozi che lo vendevano si chiamavano “sale e tabacchi”) ora è un prodotto industriale del libero mercato, ma mantiene sempre il suo valore che è piuttosto elevato a seconda della qualità. Ad esempio una eccellenza assoluta è il “fiore di sale” raro, pregiato e delicato che si cristallizza sulla superficie dell’acqua sotto l’azione del sole e del vento; il “sale di Trapani” molto solubile usato in cucina soprattutto per gli antipasti, il “sale rosa” dell’Hima- laya, che è tra i più puri e pregiati perché ricco di oligominerali, il “sale rosso delle Hawai” con una presenza molto avvertita di argilla rossa che ricorda le nocciole tostate e il “sale di Cervia”, chiamato anche “sale dolce” per la sua morbidezza, apprezzato per la produzione dei formaggi e della cioccolata. Insomma il sale è un’autentica ricchezza, un vero e proprio “oro bianco” che resiste nel tempo perché la natura lo rinnova con il suo processo naturale e l’uomo è riuscito a sfruttarlo con intelligenza. Ma attenzione alle dosi. In Italia, come in altri paesi europei, assumiamo una dose quotidiana del sale di cui ha bisogno il nostro corpo, per l’aumento di consumi di prodotti alimentari industriali e questo, alla fine, non è proprio un vantaggio. Anzi… IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 27 PARLIAMO ARGOMENTI DI... BASILICATA O LUCANIA ? Per la Costituzione è Basilicata, ma i suoi abitanti sono… lucani, come il nome dell’antica regione La Basilicata è salita agli onori della grande cronaca grazie all’EXPO di Milano dove questa piccola regione del sud, è stata chiamata per far degustare non solo i prodotti lucani, ma anche quelli calabresi. Grazie all’attività di una ristoratrice di Castelmezzano (un comune nel cuore delle “Dolomiti lucane” che ha fatto da sfondo anche ad una piacevole serie televisiva) i piatti della tradizione meridionale sono stati abbinati e la Basilicata ha rappresentato, oltre che se stessa, come si è detto anche la Calabria, con la quale ci sono evidenti affinità gastronomiche. La cosa è sorprendente se si consideri non solo il teritorio di questa regione, ma anche il suo sistema di collegamenti che non è proprio dei migliori. Ma si sa, quando c’è di mezzo il gusto, non vi sono ostacoli e a questa ristoratrice, avvocato mancato, ma gradevole chef del “Becco della Civetta” è stata offerta una occasione molto prestigiosa anche se la stessa, aveva già esportato più volte, al nord le prelibatezze della sua regione Bisogna intanto precisare che questa regione è l’unica in Italia a vantare due nomi, uno antico, LUCANIA, da lucus, bosco, verde, l’altro ugualmente antico BASILICATA, che discende direttamente da un proconsole romano, che fu responsabile di queste terre in nome e per conto della “magna” Roma. Sul nome di questa splendida regione, il dibattito non finisce mai, anzi in questo periodo si è intensificato dopo la candidatura ufficiale di Matera come Capitale della Cultura Europea per il 2019. 28 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 Vi è di più, oltre al nome della regione, la polemica viene continuamente alimentata da un vecchio e mai domo dualismo (chiamiamolo così per non dire altro) fra Matera, la città dei Sassi raccontata da Carlo Levi nel suo celebre romanzo “Cristo si è fermato ad Eboli” e vista in moltissimi film e appunto Potenza che è ufficialmente la capitale della Regione. Un dualismo che si alimenta di tante cose ma che ha un punto in comune, quello di sottolineare la bellezza di queste zone, splendidamente incastonate fra la Campania, la Puglia e la Calabria e che hanno un solo cono d’ombra: quello di non essere mai state valorizzate in pieno. In estrema sintesi stiamo parlando di un territorio che ha pochi paragoni in tutta l’Italia, ricco com’è di due mari, di tanta acqua, (sono almeno 15 le dighe fatte in tutta la regione, - tra le quali la più lunga d’Europa in terra battuta - per raccogliere questo prezioso elemento da distribuire alle consorelle limitrofe) molti boschi, tanta natura incontaminata e anche il petrolio sul quale molto si è polemizzato. Questi e tanti altri gli argomenti che sono stati dibattuti in un incontro tenuto nella Casa di Riposo Umberto Primo di Montebelluna. Il dibattito sui due nomi ha coinvolto gli abitanti della Regione per migliaia di anni, fino a quando, come si è accennato, con il varo della Costituzione repubblicana, è stato stabilito, definitivamente, che la regione compresa fra Campania, Puglia e Calabria si chiama ufficialmente, appunto BASILICATA. ARGOMENTI Un territorio piccolo, ma pieno di interessi turistici, culturali, paesaggistici e monumentali; terra di conquista da parte di popoli diversi, ma integra nella sua identità che ha dato i natali a poeti come Quinto Orazio Flacco, (ricordate il suo famoso “Carpe diem?”) che cantava la bellezza della vita agreste della sua regione di origine e del suo famoso vino, l’Aglianico del Vulture, ai grandi nomi della storia italiana come Federico II di Svevia che qui fece erigere due magnifici castelli, da uno dei quali fu emanata la famosa “costituzione” dell’impero adottata poi in tante regioni italiane, a statisti come Emilio Colombo, che fu più volte Ministro e anche Presidente del Consiglio, a Rocco Petrone lo scienziato che mandò i primi uomini sulla luna, a Francis Coppola, uno dei più noti registi americani, fino a Carlo Levi, che lucano non era, ma s’innamorò della Basilicata decidendo di essere sepolto nella terra in cui il fascismo l’aveva confinato, Aliano in provincia di Matera. Il dibattitto sul nome della regione è stato alimentato anche da una vivace polemica all’epoca fascista, quando il Duce impose il nome di Lucania alla regione del centurione Basilicus, e che non da tutti fu gradito, anche se richiamava le bellezze del paesaggio, della luce, dei boschi della regione. Acqua, verde, monumeti e da qualche anno, anche terra ricca di petrolio, il più importante giacimento italiano. Questo fatto, apparentemente, sembra contrastare la “vocazione” turistica della regione, in effetti non è così perché le norme di salvaguardia adottate dalla Regione e dagli Enti territoriali, sono riusciti a tenere ben distinte la produzione industriale da quella agricola: una convivenza indispensabile, ma tutelata al massimo. La Basilicata conserva gusti antichi e saporiti, dalla salsiccia, il salame conosciuto già dai romani e che oggi è un prodotto DOCP, al formaggio podolico, un unicum che è possibile trovare solo nelle zone di montagna della regione, dalle olive al forno di Ferrandina, alle gustose melanzane rosse di Rotonda (un prodotto di nicchia che è molto ricercato dagli chef di tutta l’Italia) ai peperoni croccanti di Senise, al vino Aglianico famoso in tutta l’Italia, fino ai famosi “strascinati” una gustosa pasta, fatta rigorosamente a mano che va condita con il più classico dei ragù. Una regione da godere, dove è possibile fare anche il “volo dell’angelo” (per i più ardimentosi, di peso non eccessivo e assolutamente coraggiosi) perché si tratta di lanciarsi, appesi ad una corda di acciaio su un percorso di circa mille metri, da un paese all’altro, su un baratro di oltre 600 metri. Anche se con tutte le garanzie tecniche (come quella di essere sistemati in una sorta di barella di metallo) e da un sistema frenante ad hoc che evita di sfracellarsi sulla stazione di arrivo, chi lo ha fatto assicura che non è cosa da tutti. Dimenticavamo: indispensabile una visita preventiva o una adeguata certificazione di tipo cardiologico, per evitare possibili infortuni a chi è più sensibile emotivamente. E d’inverno? La Basilicata consente agli sciatori, lucani e non, di ammirare panorami incontaminati e fare qualche bella discesa altrove irripetibile. Insomma per chi non la conosce questa regione è proprio tutta da scoprire. IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 29 PARLIAMO NEWS DI... Dall’Italia e dall’Estero PER IL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA, CHE INIZIA NEL MESE DI DICEMBRE E DURERÀ FINO AL 20 NOVEMBRE 2016, ARRIVERANNO A ROMA ALMENO 33 MILIONI DI TURISTI E PELLEGRINI. LA PREVISIONE VIENE FATTA DAL CENSIS. NEL 2000 I PARTECIPANTI ERANO STATI 25 MILIONI. Ovviamente si spera che l’organizzazione sia perfetta e che si evitino incidenti come quelli accaduti di recente alla Mecca, dove, nella calca, hanno perduto la vita centinaia di mussulmani. Fra i più importanti luoghi di pellegrinaggio ricordiamo il muro del Pianto dove si recano gli ebrei, Varanasi dove si recano gli hindu per fare le abluzioni, Kamamura e Nara dove si recano i pellegrini buddisti giapponesi. I luoghi più frequentati dai fedeli sono San Giovanni Rotondo dove ogni anno si recano 8 milioni di persone, Lourdes con 6 milioni di fedeli, Fatima dove hanno pregato 5 milioni di pellegrini, e Loreto 4 miloni e 500mila. MILANO È LA CITTÀ ITALIANA CON IL MAGGIOR NUMERO DI “BARBUTI” . Secondo una statistica fatta dalla Braun su 6.500 uomini residenti a Milano, Londra, Parigi, Barcellona, Berlino e Istanbul sono sempre più numerosi le persone che non si radono; i “barbuti” infatti sono il 54% di queste capitali. La capitale mondiale della barba è New York, con il 67% degli uomini che non si radono seguita da Milano, con il 60% e da Parigi con il 53%. Le statistiche ci informano che ogni uomo possiede tra 20.000 e 25.000 peli da barba che crescono di mezzo millimetro al giorno. Se non viene mai tagliata per tutta la vita la barba può raggiungere anche 9 metri di lunghezza, ma fino ad oggi si conosce solo una persona che ha raggiunto, con la sua barba, 5 metri e 33 centimetri. E’ il norvegese Hans Langseth, morto nel 1927. I peli della sua barba sono conservati in un museo di Washington. Una curiosità fra le tante, a Sparta i vigliacchi venivano puniti con l’obbligo di lasciarsi crescere la barba su una sola guancia. IL PRIMO “BIKINI” DELLA STORIA MODERNA FU LANCIATO A PARIGI IL 5 LUGLIO 1946 E IL NOME VENNE MUTUATO DALL’ATOLLO “BIKINI” CHE SORGE NELL’OCEANO PACIFICO. In effetti il primo bikini della storia umana fu inventato dai romani. Lo dimostra chiaramente una immagine fatta con piastrelle colorate, risalente a un secolo prima di Cristo che mostra una giovane romana intenta a tuffarsi in acqua proprio con un “due pezzi”, una autentica novità per l’epoca. I “bikini” più famosi furono quelli indossati da Brigitte Bardot nel film “E Dio creò la donna” e quello definito “strepitoso” esibito dall’attrice Ursula Andress nel film “007 - Licenza di uccidere” che esce dall’acqua con un bikini bianco, un cinturone e un pugnale. Questo indumento fu messo all’asta da Christie’s e venduto per 57.992 euro. Ester William, la celebre diva dei film girati in acqua, si rifiutò sempre di indossare il bikini. 30 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 E’ TUTTO ITALIANO IL CONO GELATO CHE FIN DALLE SUE LONTANE ORIGINI, CIOÈ 111 ANNI FA, FU INVENTATO DA ITALO MARCHIONI DI ORIGINE MARCHIGIANA CHE RICEVETTE NEGLI USA IL BREVETTO DI “CONO GELATO”. Marchioni era già conosciuto per le sue attività nel settore della refrigerazione, ma divenne famoso quando brevettò il primo gelato racchiuso in una pasta semirigida che diventò, “cono gelato”. NEWS OGNI ANNO NEL MONDO VENGONO MACELLATI UN MILIARDO E 300 MILIONI DI MAIALI, UNO DEGLI ANIMALI PREFERITI PER LE SUE MOLTEPLICI QUALITÀ. Solitamente si dice “del maiale non viene buttato nulla” e questa affermazione è vera specie quando l’abbattimento del suino avviene per mezzo di mani esperte che riescono a selezionare quale carne si può consumare subito, quale dopo un periodo di conservazione più o meno lungo e quale parte del maiale (ad esempio i peli e gli zoccoli) possono essere trasformati in oggetti utili alla comunità. L’allevamento intensivo del maiale nasce nel XIX secolo, quando, specie in Inghilterra, si cominciò a sperimentare un sistema per migliorare la razza e, quindi la qualità della carne. In Italia vi è una larga produzione di prosciutti essiccati con antichi sistemi artigianali specie in Emilia-Romagna, ma oltre la nostra produzione, occorre dire che due prosciutti su tre provengono da Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna. I maiali hanno 44 denti e mangiano di tutto. Per ottenere un chilo di maiale occorrono 5 chili di mangime. Rimane celebre una dichiarazione di Winston Churchll: “mi piacciono i maiali; i cani ci rispettano troppo, i gatti per niente, mentre i maiali ci trattano alla… pari. BRAVA LA GIRAFFA CHIAMATA GIUSTAMENTE LA “NAVE DEL DESERTO”: BEVE SOLO UNA VOLTA OGNI DUE GIORNI E RICAVA I LIQUIDI NECESSRI ALLA SUA SOPRAVVIVENZA DALLE FOGLIE DI CUI SI NUTRE. HA UN CUORE LUNGO 60 CENTIMETRI CHE PESA PIÙ DI 11 CHILI E POMPA 50 LITRI DI SANGUE AL SECONDO. L’animale ha la pressione più alta fra i mammiferi, quasi il triplo di quella dell’uomo. La sua debolezza viene messa in evidenza quando beve perchè è costretta a farlo a zampe divaricate per poter portare la testa più in basso possibile e questa posizione favorisce i predatori. Forse è proprio per questo che il loro numero si è ridotto del 40 per cento nel 1999, secondo una statistica della Cgf (la Giraffe Conservation Foundation) erano 140.000, ora sono ridotte a 80mila. IL CILE AVRÀ L’ORA LEGARE PER SEMPRE! LO HA ANNUNCIATO IL MINISTRO DELL’ENERGIA MAXIMO PACHECO, PERCHÉ – HA SPIEGATO – L’ORA DI LUCE IN PIÙ O IN MENO NON È COSÌ DETERMINANTE NEI CONSUMI. Ci vuole invece più attenzione sull’utilizzo dell’energia impiegata nelle nostre case, nelle industrie o nelle miniere. Secondo questo nuovo provvedimento, il governo cileno vuole raggiungere l’obiettivo di ridurre i consumi dell’energia del 20 per cento fino al 2025. Sarà posta in essere una grande campagna di sensibilizzazione di tutta la comunità nazionale. C’È UN FILM-FENOMENO CHE CONTINUA A INTERESSARE IL PUBBLICO DA 25 ANNI E AD OGNI PROIEZIONE IL SUO SUCCESSO AUMENTA. E’ “PRETTY WOMAN”, LA STORIA DI UNA PROSTITUTA CHE ALLA FINE RIESCE A CONQUISTARE IL CUORE DI UN RICCO INDUSTRIALE ED A SPOSARLO CORONANDO COSÌ IL SUO SOGNO DI DIVENTARE DONNA RISPETTABILE E, MANCO A DIRLO, RICCA. Il film uscì in America il 23 marzo 1990 e in Italia arrivò a fine 1990 ed ha sempre conquistato il pubblico anche dopo infinite repliche. La Rai, sul canale Uno, ad esempio, l’ha mandato in onda ben 24 volte ed ha sempre registrato un elevato numero di spettatori. Merito della storia che al pubblico piace, ma anche dei due grandi attori come Julia Roberts e Richard Gere, che hanno interpretato le parti in maniera superlativa. E dire che inizialmente le parti erano state assegnate a Sean Connery e Michelle Pfeiffer, poi dopo il forfait del primo, entrò in scena Richard Gere e soprattutto Julia Roberts che subentrò alla Pfeiffer facendo un provino così strepitoso che fu scritturata all’istante. Il produttore Arnon Michan, qualche anno fa calcolò che il film ha incassato oltre 500 milioni di dollari, ed era costato solo 17 milioni. Ma, sostiene lui, continuerà a dare profitti. “Il popolo può ritenersi sovrano, come vuole la Costituzione, solo se viene pienamente informato di tutti i fatti di interesse pubblico” (da una sentenza della cassazione) IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 31 DAI CONSOLATI L’AQUILA Il presidente provinciale della Camera di commercio Lorenzo Santilli ha consegnato il nuovo labaro al console provinciale dei Maestri del lavoro dell’Aquila Gianfranco Mazzaufo. La consegna del nuovo labaro è un ulteriore segnale di vicinanza a quanti operano con costanza nel comparto variegato del Lavoro in particolare con l’attività di Scuola -lavoro. *** I Maestri del Lavoro del Consolato Prov.le dell’Aquila hanno organizzato una gita di tre giorni a Milano. Il 1° giorno è stato dedicato alla visita della Città; la seconda giornata interamente trascorsa all’interno dell’area EXPO fino allo spettacolo finale dell’albero della vita. La visita delle bellissime isole Borromee ha concluso il breve viaggio con grande apprezzamento da parte dei partecipanti. 32 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 POTENZA Un giorno di festa, arricchito dal ricordo di nostri illustri predecessori che, quali Consoli Provinciali di Potenza, hanno rappresentato la categoria. A loro il nostro ricordo affettuoso, ai familiari il nostro grazie per questo annuale appuntamento, che ha visto lo svolgersi, negli anni precedenti, in centri di elevata valenza culturaleturistica: Viggiano-Venosa-Castelmezzano, analoga manifestazione, attraverso la quale fregiamo con dei riconoscimenti alcuni nostri Maestri del Lavoro, secondo criteri ben definiti e convenuti, oggi assegnati ai MdL Arenella Michele e Busato Giuseppe; al MdL Giuseppe Mancusi, per un motivo assolutamente imprevedibile, nel mentre lo salutiamo vogliamo assicurarlo di essere stati costretti a rinviare il meritato riconoscimento ad altra data. Ciò nondimeno, cogliendo questa occasione che vede insieme tanti di noi, cortesemente accolti dall’illustre Sindaco di Latronico, Fausto De Maria, presente il Direttore Sanitario dello Stabilimento La Calda, vogliamo evidenziare la nostra specificità di Maestri del Lavoro, non domi, né paghi della onorificenza, né dei diversi riconoscimenti assegnatici nel tempo, ma vogliamo assicurare la nostra costante vigilanza, restando sempre attenti a dare il nostro contributo per una società sempre più degna, uniformandoci da sempre al monito che ancora ieri ha voluto indicarci Papa Francesco e cioè che l’umanità dovrebbe essere sempre più attenta alla costruzione della pace e della giustizia sociale, in uno all’Economia dell’Onestà. In quanto Maestri del Lavoro riteniamo che l’onorificenza, di cui andiamo giustamente fieri, più che essere una sorta di totem deve spronarci a continuare in quell’impegno morale e civile per i quali siamo stati prescelti, a vanto del nostro vissuto e perché si possa essere esempi, specie per le future generazioni. Per questo il nostro sodalizio non può e non deve equivalere ad una sorta di club dove ritrovarsi per vantare le glorie, ma quale contenitore di esperienze e di valori da trasferire a quanti vengono in contatto con noi; oppure dobbiamo, come stiamo tentando di fare, intercettarli coinvolgendoli. Un tentativo che va oltre le occasioni canoniche, quali la Festa del 1° Maggio, oppure Giornate come questa, ma proiettandoci sul versante della scuola, incontrando alunni e docenti, per uno scambio costruttivo di idee e di progetti, al fine di renderla sempre più interattiva e capace di mettersi al passo con la società che cambia e, perciò spesso, impone la ricerca di opportunità di lavoro non più e non semplicemente tradizionalmente intesi; infatti, LE CRONACHE E I COMMENTI DEL 1° MAGGIO NELLE 20 REGIONI ITALIANE DAI CONSOLATI il lavoro spesso manca non solo perché si perde, ma perché cambia. Ovviamente, senza perdere di vista la realtà che ci circonda, ma facendo affidamento sulle risorse di cui il territorio dispone, che vanno da quelle umane a quelle economiche, ma principalmente a quelle naturali, di cui la Basilicata è particolarmente ricca, quale l’ambiente con il suo habitat fatto di Foreste e di Parchi, non dimenticando l’acqua e fino al petrolio. Anche per questo, mi piace qui richiamare l’interessante conferenza che nelle settimane scorse venne a svolgere a Potenza Giuseppe De Rita, dall’affascinante tema “Relazione tra Beni Comuni, Identità e Futuro della Regione”, proprio ieri ripresa in modo puntuale ed interessante dal segr. UIL Carmine Vaccaro, cercando dalla denatalità e dalla migrazione dei cervelli che, se da una parte non inducono a mettere su famiglia, laddove risiedono i propri affetti, dall’altra rendono la società di Basilicata fatta di soli anziani, a cui bisognerà saper corrispondere in termini di assistenza socio-sanitaria, con grave pregiudizio per la spesa cui deve far fronte una popolazione di occupati sempre più assottigliata. Occorre, pertanto, un supplemento di impegno da parte di tutte le forze attive della regione, Istituzioni in primis, ma con il contributo di tutti, nessuno escluso, senza defilarsi, né insistere su sterili quanto inutili proteste; è il tempo delle proposte e chiunque ne abbia ha il dovere civile di renderle fruibili. Come Federazione dei Maestri del Lavoro non vogliamo sottrarci di far capire come sia urgente non trastullarsi in un arido ed improduttivo scenario protestatario, ma riuscire a passare alla proposta per supportare il cambiamento che indurrà giocoforza a rilanciare lo sviluppo e, per questo, ben venga, quanto pure De Rita evidenziava, di “riunire, preservare ed arricchire le rivenienze dei beni comuni” per creare una riserva di valore crescente, senza disperdere in mille rivoli le risorse, ma saperle utilizzare per investimenti ed infrastrutture di tipo produttivo e di lungo respiro. La risorsa umana, comunque, rimane quella fondamentale; per questo insistiamo affinché si eviti, per quanto possibile, l’impoverimento demografico, rappresentato essenzialmente a questo imperativo e, pur nel nostro modesto e marginale ruolo, cui siamo chiamati, vorremmo poter dare il nostro contributo, forti della nostra esperienza, fatta di valori etici e morali, di cui andiamo fieri e, più in generale, di quel vissuto di cui portiamo vanto e testimonianza. Quest’anno siamo al giro di boa, dovendo procedere al rinnovo delle cariche; invito, pertanto, quanti non l’abbiano ancora fatto a mettersi in gioco attraverso la disponibilità a candidarsi, per poter continuare, ampliare e migliorare tutto quanto fino ad oggi è stato messo in atto con impegno, competenza e responsabilità dai componenti i Consolati Regionale e Provinciali attualmente in carica, anche a mezzo numerose note stampa e interventi personali in occasione di riunioni Istituzionali, apportando significativi suggerimenti, a chi di competenza, per modifiche e nuove iniziative interessanti i campi del sociale, del culturale e del comportamentale; ciò nonostante, non disdegneremo di avviare, anche qui nel nostro territorio, quelle positive esperienze che in tante altre regioni italiane si stanno sperimentando, attraverso percorsi di scuola-lavoro, laddove poter incontrare le scolaresche ed i loro insegnanti al fine di contribuire a trasferire passione sociale ed indirizzi, intesi a stimolare i giovani verso l’impresa; il fare ed il saper fare; percorsi che sappiano anche dare un senso al nostro agire quotidiano, per non farci cadere nell’immobilismo e nell’apatia; condizione che spesso assale tanti, paghi per essere giunti al traguardo di una esperienza di lavoro che li ha impegnati in modo serio e gratificante; un impegno che, diversamente, deve continuare ad essere sprone per una società che deve saper andare avanti pur nella difficoltà di un cambiamento che la vede spesso in sofferenza. Una sofferenza che è avvertita particolarmente al Sud, come ci dicono i dati forniti dagli Istituti preposti, ma che deve a maggior ragione stimolarci per recuperarci dalla retorica del Mezzogiorno piagnone, assistito e “sacca disfunzionale”; lo possiamo e lo dobbiamo fare noi lucani, più e prima di altri, perché siamo tra le regioni virtuose; sicuramente più delle altre regioni di questo Sud vituperato; siamo individuati come un popolo positivamente anomalo nel contesto meridionale; non possiamo restare inermi, né consentire, come pure incoscientemente stanno tentando, di annullarci nella nostra identità istituzionale, forse anche per spartirsi le vesti, rappresentate da quelle risorse naturali di cui accennavamo innanzi; lo chiediamo IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 33 DAI CONSOLATI con fermezza ai Sindaci di Basilicata, ma principalmente al Presidente Pittella, che sappiamo essere determinato a riscattare la Basilicata dalla condizione di subalternità e di arretratezza, attraverso il suo diuturno e coraggioso atteggiamento che lo vede spesso confrontarsi senza inficimenti con il Governo Centrale, facendosi spesso portavoce delle Regioni Meridionali. Con questa Giornata del Maestro, svolta a Latronico centro noto per acque solfuree, terme curative e grotte che presentano stupende stalattiti e stalagmiti, oltre ad un Museo Civico Archeologico, collocato in questo stupendo scenario alle falde del Pollino e nei pressi di realtà ricche di storia e di passione civile e politica, posto peraltro al centro di quell’itinerario denominato “mare - monti - terme” che ci sprona a tornare a credere in noi stessi, alle emergenze turistico-ambientali e paesaggistiche di cui disponiamo e che devono rappresentare il viatico vero per un futuro migliore nel presente e per le generazioni a venire. MdL Antonio Papaleo CROTONE In una cornice di eccezionale profonda commozione, presso la Sala del Consiglio Comunale di Crotone anche quest’anno è stata celebrata la Giornata provinciale del Maestro del Lavoro. Presenti alla cerimonia il Vicesindaco della Città, Mario Megna; il Prefetto di Crotone Vincenzo De Vivo; il console regionale della Calabria Giuseppe Mario Lombardo, il console regionale emerito Pasquale Scalise; il console di Catanzaro Francesco Saverio Capria, accompagnato da alcuni Consiglieri, numerose altre Autorità ed Imprenditori locali. La sala era gremita in ogni ordine di posto da Maestri del Lavoro 34 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 progresso culturale ed economico della Città e del territorio. Il Prefetto di Crotone, ha espresso parole di elogio per questa iniziativa che serve soprattutto a richiamare la coscienza dei cittadini per raccoglierne ed emularne l’esempio profuso da questa figura, quella Prima fila da sx a dx: Cotroneo Giuseppe, Scicchitano Mario, Carelli Antonio, Sansone Domenico, Ristagno del Maestro del LavoRaffaella, Timpani Carmela, Petrolillo Alessandro, il ro, durante la propria Prefetto De Vivo, il vicesindaco Megna, Loprete Pietro, Mungari Domenico. vita lavorativa condotta Seconda fila in alto da sx a dx: Barberio Antonio, Rosacon onestà, laboriosità e nò Ugo e Capria Saverio viceconsole e console di Cabuona condotta. Questa tanzaro, Giuseppe Mario Lombardo, Pasquale Scalise, Enrico De Santis, Gabriele Fabiano, Mario Ielo. Onorificenza sta diventando sempre più difficile ottenerla a cui possono accedervi e loro familiari. L’inno nazionale ed un breve filmato solo poche persone accuratamente di presentazione della “Stella al Meri- selezionate. Il Prefetto ha quindi rinto del Lavoro” e della nostra struttura graziato il Console Provinciale, il federativa sono stati il preludio della Console Regionale e tutti i Maestri cerimonia. Introduzione a cura del del Lavoro per il lavoro che svolgoconsole provinciale Enrico De Santis, no nell’ambito della federazione, e che, porgendo il saluto ed il benvenu- soprattutto verso i giovani nell’aiutarli to a tutti i presenti ed il ringraziamen- ed indirizzarli nel mondo del lavoro, to al Sindaco per avere dato la possibi- dando loro fiducia e speranze specie lità di celebrare questa festa nella Casa adesso che il nostro paese sta vivendo istituzionalmente più prestigiosa della un momento di grave crisi economica Città, ha ribadito che questo appun- e lavorativa. tamento annuale, iniziato da oltre un Il console regionale, Lombardo, ha decennio, è diventato incontro festoso relazionato sul tema della giornata: “il maestro del lavoro ed il suo coinvolnon più rinunciabile. Il Vicesindaco di Crotone, nel porgere gimento nella operatività degli scopi i saluti personali del Sindaco Vallone, statutari e regolamentari della federapurtroppo assente per inderogabili zione”. impegni istituzionali già programma- Lombardo ha sintetizzato in poche ti, e di tutta l’Amministrazione comu- parole le potenzialità dei Maestri del nale, ha ringraziato i Maestri del Lavo- Lavoro in termini di qualità profesro per avere scelto la Sala del Consiglio sionali, morali ed umane. Tale figura Comunale per questo incontro annua- è infatti portatrice di un bagaglio di le. Ha espresso grandi apprezzamenti esperienze acquisite negli anni che, agli insigniti della “Stella al Merito del messe insieme, ne caratterizzano la Lavoro” verso i quali l’Amministrazio- professionalità e danno testimonianne Comunale riserva ammirazione e za delle virtù morali che da sempre ringraziamenti per l’apporto che con il la contraddistinguano. Lombardo, ha loro lavoro e la loro esperienza hanno poi domandato a se stesso ed a tutdato e danno per il miglioramento del ti gli associati: i Maestri del Lavoro DAI CONSOLATI cosa intendono fare e che ruolo possono svolgere nell’attuale società? Ma soprattutto qual’è, o quale dovrebbe essere il nuovo percorso che i neo insigniti dovrebbero intraprendere. Secondo Lombardo, il ruolo del Maestro del Lavoro deve essere quello di un modello e di un esempio nella società. Questo ruolo risulta particolarmente difficile nella società di oggi, caratterizzata da ritmi di vita frenetici, e quindi tendente a dimenticare il passato e quei valori che hanno segnato la crescita e lo sviluppo armonico della comunità. Perciò il Maestro del Lavoro, che incarna tali valori, deve essere di esempio, e questo non solo nell’ambito lavorativo ma anche nella società civile. Occorre favorire, stimolare ed incoraggiare la partecipazione del Maestro del Lavoro in quelle iniziative che già caratterizzano il nostro operato costituenti scopi principali del nostro statuto, della nostra Federazione. Pertanto, l’appello che Lombardo ha inteso rivolgere a tutti gli associati che si sentono in grado di dare un apporto attivo alla vita della Federazione e del Consolato di appartenenza, è di rendersi disponibili ad esplicitare un servizio in favore della collettività senza tentennamenti e con passione, con naturalezza, spontaneità e convinzione nel pieno rispetto delle norme statutarie. Dobbiamo considerare che la “stella al merito del lavoro” non è solo una onorificenza, ma anche una investitura, una missione che ci riempie di orgoglio e ci carica di grande responsabilità, specie verso le giovani leve, che, con il nostro operato, possiamo aiutare, informare ed accompagnare lungo il sentiero che li porterà nel mondo del lavoro. Il Consolato di Crotone da sempre è impegnato a favorire incontri scuolalavoro per gli studenti degli istituti superiori. Recentemente, all’Istituto Industriale Donegani ed al Liceo Scientifico Filolao di Crotone è stato presentato il progetto “Orientamento al lavoro” prodotto dalla nostra Commissione nazionale Scuola-Lavoro assieme all’Istituto scolastico Ferraris di Napoli. Al bando di Concorso “Expo Milano 2015”, sul tema “I mestieri del cibo”, abbinato al progetto, due studenti di Crotone si sono classificati al primo e secondo posto e quindi sono stati portati a visitare l’Expo di Milano 2015 assieme a due docenti accompagnatori. In graduatoria altri due studenti di Crotone hanno coperto il quarto ed il settimo posto su otto selezionati. Grande soddisfazione per Crotone ed in generale per la Calabria, ma soprattutto grandissimo stimolo a continuare ed a coinvolgere sempre di più scuole del territorio provinciale di Crotone e naturalmente di tutte le altre città calabresi. Il console di Catanzaro Capria ha espresso parole di affetto e vicinanza ai Maestri di Crotone accumunati da una profonda amicizia e stima reciproca. Ha concluso gli interventi il console regionale emerito Scalise, il quale ha evidenziato che l’impegno del Maestro del Lavoro deve essere visto in una ottica di più largo interesse proiettato ad offrire un serio contributo per la costruzione di una società solidale e coesa che, riconoscendo in ogni uomo una risorsa, sappia che questa potenziale energia attiva può e deve essere utilizzata per la realizzazione di un progetto destinato in futuro allo sviluppo di una società equilibrata, matura ed armonica, che non debba essere dominata da eccessivo materialismo ma possa essere in grado di soddisfare anche e sopratutto esigenze spirituali, quali per l’appunto il bisogno di cultura, la riscoperta dei valori della solidarietà, del reciproco rispetto, della tolleranza da spiegare nei confronti di ogni persona. La cerimonia è proseguita con la presentazione dei nuovi Maestri del Lavoro insigniti il 1° maggio 2015 (Barberi Antonio, Castelliti Pietro, Giuda Francesca, Ielo Mario Schirripa Raffaella) e con la premiazione di 12 Maestri del Lavoro per la loro fedeltà al magistero: da 30 anni: Scicchitani Mario; da 20 anni: Cizza Luigi, Fabiani Gabriele, Mungari Domenico, Petrolillo Aldo e Sanzone Domenico; da 10 anni: Carella Antonio, Cotroneo Giuseppe, Loprete Pietro, Ristagno Raffaella, Pugliese Bonaventura, Russo Alessandro, Timpani Carmela. SALERNO Giornata regionale del Maestro del Lavoro in Campania. Si è svolta a Salerno la Giornata Regionale dei Maestri del Lavoro. La cerimonia ha avuto inizio presso la Chiesa della Santissima Annunziata, antica chiesa restaurata da Ferdinando Sanfelice. La Messa è stata officiata da Sua Eminenza l’Arcivescovo di Salerno ed ha visto la partecipazione dei Maestri venuti da tutte le provincie della Regione. Al termine sono stati festeggiati i Maestri che hanno compiuto o che compiranno 50 anni di matrimonio nell’arco dell’anno 2015; ad essi è stata consegnata una medaglia d’oro ed una pergamena offerte dal Consolato Regionale di Napoli in ricordo di questo bellissimo traguardo. I partecipanti si sono poi trasferiti al Palazzo Comunale nel famoso “Salone dei Marmi”, dove si tenne la prima seduta del governo Badoglio nel lontano 27 aprile 1944; il salone è chiamato così per i lastroni di marmo Vitulano. Con grande spirito di partecipazione si è aperto il dibattito sul tema: ECONOMIA – CRISI – LAVORO: QUALE FUTURO PER I GIOVANI E PER IL PAESE Ha introdotto il tema l’ingegnere IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 35 DAI CONSOLATI Maddalena Ferrucci che, dopo aver presentato tutti i partecipanti al dibattito, ha ceduto la parola all’organizzatore della manifestazione il console di Salerno Michele Sica, il quale ha ringraziato tutte le personalità che hanno aderito alla manifestazione ed ha lasciato la parola agli altri relatori. Sono poi intervenuti il vicepresidente della Federazione Maestri del Lavoro per il Sud Vincenzo Esposito, il consigliere comunale Domenico Mazzeo in rappresentanza del sindaco di Salerno, Maria Faggini docente di economia presso l’Università degli studi di Salerno nel dipartimento di scienze economiche e statistiche. Ha chiuso il dibattito il console regionale Salvatore Marotta. Alla fine della manifestazione sono stati premiati i maestri per i 15 e 30 anni di fedeltà alla Federazione. Tutto si è svolto con grande semplicità ed armonia e una riunione conviviale presso il ristorante Villa Russo a Mercato San Severino. Mdl Rosalba Ciannarella ROMA Anche per l’anno scolastico 2013/2014, sono stati numerosi gli incontri effettuati presso le “Scuole Medie Inferiori e Superiori” della Provincia di Roma. Gli incontri, organizzati dai MdL con la collaborazione degli addetti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Regionale del Lavoro per il Lazio, con l’impegno di molti insegnanti di vari Istituti, si sono realizzati e concretizzati su specifici temi dedicati ai molteplici aspetti dell’orientamento al lavoro: testi legislativi, tipologie contrattuali attualmente in vigore, ricerca e assunzione dei giovani, sicurezza e legalità nel mondo del lavoro. Si sono, inoltre, realizzate le 36 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 auspicate visite aziendali. Agli incontri ed alle iniziative messe in campo è stato risposto con partecipazione ed entusiasmo sia dall’organizzazione scolastica che dagli studenti. Sono stati articolati su un modello didattico professionale, partecipativo da parte degli stessi studenti. Sono stati aperti con l’introduzione di un video di presentazione ed illustrazione della Federazione MdL che chiarisce il motivo della loro presenza nelle scuole e il ruolo che occupano nella società, seguito dal tema programmato: con esposizione iniziale e successive domande e risposte sui vari argomenti. Un adeguato spazio è stato dedicato alle dimostrazioni pratiche con ampio dibattito nel corso del quale sono emerse numerose domande sulle condizioni dell’attuale ricerca del lavoro, sulla compilazione del “curriculum europeo” e la conseguente simulazione sulle modalità del colloquio di lavoro. E’ stato preso in considerazione il parere degli intervenuti sull’esperienza fatta, e ciò, nell’ottica di valorizzare al meglio le attuali opportunità messe a loro disposizione. Nel corso dell’anno scolastico si sono incontrati circa 1.600 alunni. Le riunioni si sono svolte con il coinvolgimento e la partecipazione del console provinciale di Roma MdL Marisa Micheletti. Si auspica che anche per l’anno scolastico in corso e per gli anni futuri si possano gestire con le stesse caratteristiche e modalità organizzative. In conclusione si esprime un sentito ringraziamento ai Dirigenti Scolastici, agli insegnanti per la disponibilità e l’impegno dimostrato nella realizzazione delle iniziative proposte e alle Aziende che hanno ospitato gli studenti ed a quelle che hanno dato la loro disponibilità, alla dott.ssa Antonietta Castaldo ed all’ing. Antonio Alaimo del Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali - Direzione Regionale del Lavoro per il Lazio - per l’attività prestata con dedizione, passione, professionalità e competenza meritevole del più sentito encomio, ed a tutti i Maestri del Consolato Provinciale di Roma. Ai Maestri del Lavoro del Consolato Provinciale di Roma si rivolge l’accorato appello ad offrire la loro esperienza, capacità ed un poco del loro tempo da dedicare all’attività Scuola – Lavoro. Si è Maestri di vita in ogni luogo ed in ogni tempo. MdL Alba Frezza SAVONA Savona ricorda Pio VII. In previsione che nel 2015 si sarebbe prestata molta attenzione per Papa Pio VII, a Savona prigioniero di Napoleone; nel corso del 2014, la nostra redazione ha predisposto una ricerca su tale periodo, con particolare riguardo al bicentenario del 10 maggio 1815, in cui il Papa, da uomo finalmente libero, incoronò solennemente, in un tripudio di Popolo festante, la Madonna di misericordia al Santuario di Savona. Il lavoro, ormai completamente in bozza, comprende quindici paragrafi con note ed è disponibile a quanti possa interessare. Riportiamo di seguito la composizione: 1) Introduzione e breve inquadramento storico; 2) Vescovo di Imola e di Tivoli; 3) Breve analisi della situazione durante il Pontificato di Pio VI; 4) Il Conclave di Venezia con cui fu eletto Pio VII; 5) La prima esigenza è quella di iniziare le riforme e moralizzare; 6) Tentativi che non servono, scomunica di Napoleone e prigionia del Papa; 7) Un Concilio che in realtà non fu per nulla un Concilio; 8) Dalla prigione di Fontainebleau, il concordato estorto al Pontefice e il suo ritorno prima a Savona, poi a Roma; 9) I DAI CONSOLATI Cardinali che sono accanto al Papa; 10) La curia romana e la riorganizzazione dello Stato; 11) Il Congresso di Vienna; 12) L’ottimo angolo visuale di un grande cardinale al servizio della Chiesa; 13) Il governo di Pio VII dopo la caduta di Napoleone; 14) Un periodo di transizione; 15) Conclusioni. S.F.C. *** I Maestri del Lavoro del Consolato di Savona e il Progetto Scuola lavoro. Ottemperando ai nostri doveri statutari, per soddisfare il nostro Progetto Scuola Lavoro abbiamo quest’anno aderito anche all’iniziativa rivolta ai giovani studenti delle Scuole Secondarie Inferiori della Provincia di Savona. E’ appena terminata l’edizione n.8 di “Fabbriche Aperte”, il lodevole progetto realizzato dall’Unione Industriali di Savona, con il sostegno della Provincia di Savona e della Camera di Commercio di Savona, con la collaborazione dell’Autorità Portuale di Savona/Vado e del nostro Consolato Provinciale, con il supporto dei rappresentanti dell’Associazione Giovani per la Scienza. L’obiettivo del progetto è quello di informare i giovani studenti e le loro famiglie sulle richieste occupazionali e sulle opportunità di lavoro offerte nel nostro territorio nonché le caratteristiche richieste agli assumendi e ciò avviene facendo conoscere le aziende leader operanti nel territorio, i loro prodotti e i processi di lavorazione per ottenerli. Tutto questo per consentire una scelta ragionata e consapevole dei percorsi scolastici e formativi per le Scuole Superiori, soprattutto in ambito tecnico e scientifico evitando così al massimo la dispersione scolastica. Con la formula ormai collaudata del dialogo e del gioco “Alla conquista di una mente scientifica” i ragazzi, seguendo tre fasi successive durante le quali rispondono a domande quiz sulle aziende visitate e sulle esperienze acquisite, compongono un sintetico componimento giornalistico ottenendo un punteggio che ha decretato un vincitore per ognuna classe partecipante. Le cerimonie di premiazione, seguite dalle Autorità e da una foltissima partecipazione della cittadinanza, documentata dai mezzi di informazione: stampa, televisione, ecc. si sono svolte il 28 maggio u.s. al Teatro Chiabrera di Savona e il 4 giugno u.s. al Teatro di Cairo Montenotte. Questi i numeri della partecipazione: 11 Maestri del Lavoro del nostro Consolato, due dei quali anche giudici nelle commissioni di esame degli elaborati. 800 studenti accompagnati dai loro insegnanti, appartenenti a 34 seconde classi di 13 Istituti Comprensivi: Savona I, Savona II, Savona III, Savona IV, Albisola, Albenga, Finale Ligure, Cairo Montenotte, Carcare, Millesimo, Quiliano, Spotorno e Vado Ligure. 16 Aziende savonesi leader del settore: Autorità Portuale di Savona, Bitron S.p.A., Bombardier Transportation Italy S.p.A., Cabur S.r.L., Continental Brakes Italy S.p.A., Esso Italiana S.r.L., Ferrania Solis S.r.L., Infineum Italia S.r.L., Loano 2 Village, Noberasco S.p.AQ., Piaggio Aero IndustriesS.p.A., Reefer Terminal S.p.A., Saint Gobain Vetri-Verallia S.p.A., Scheider Electric S.p.A., Trench Italia S.r.L., Trenitalia S.p.A. Il progetto “Fabbriche Aperte” come il nostro “Scuola Lavoro” esortano i ragazzi ad avere fiducia in se stessi e speranza nel domani, nonostante la presente crisi economica attuale, indicando proprio i Maestri del lavoro come modelli di persone che ce l’hanno fatta malgrado che anche ai loro tempi non fosse tutto facile nel mondo del lavoro. Il segreto è stato quello di aver saputo tirare fuori le proprie capacità e talenti. Noi Maestri del Lavoro confidiamo che questi progetti formativi a loro favore consentano a questi ragazzi, durante e al termine della propria vita lavorativa di guardarsi allo specchio ed essere fieri di quello che hanno fatto e del lavoro svolto, anche per quello che hanno saputo dare agli altri. MdL Mario Costa BRESCIA L’hotel Vittoria di Brescia ha ospitato la registrazione ufficiale dei quattordici Maestri del Lavoro che hannoo preso la “Stella al merito del lavoro” per la loro attività nelle aziende bresciane. Il premio nazionale viene dato dal 1923 quando si era diviso dall’Ordine cavalleresco. Poi nel 1954 è nata la Federazione dei maestri del lavoro d’Italia che riunisce chi ha compiuto cinquant’anni, lavorato per almeno 25 come dipendente di una o più aziende e distinti per perizia, laboriosità e buona condotta morale. A dare il premio è stato il console provinciale dei Maestri del Lavoro Alder Dossena. Se lo sono aggiudicati Pier Giuseppe Angoli, Severino Belleri, Pietro Bertolassi, Costanza Cristini, Bruno Della Sala, Fulvio Dusi, Gianpaolo Foglio e Giovanni Manerba. Poi Gianfranco Marchetti, Ciro Nigro, Rinaldo Orioli, Renato Ramera, Giovanni Sbardellati, Pietro Fausto Scuri, Claudio Mirko Sina, Daniela Ziliani e Fiorenzo Zorzini. Per loro è arrivata la IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 37 DAI CONSOLATI prima tessera annuale dell’associazione, dando spazio anche a un Alfiere del lavoro, Gabriele Navoni, 20 anni di Montirone e diplomato alla scuola Mantegna di Brescia. La motivazione riguarda i voti eccellenti durante tutti i cinque anni del percorso scolastico superiore. La “carica” di Maestri del Lavoro viene scelta tra i dipendenti, non solo per il loro lavoro, ma anche per aver diffuso la pratica della sicurezza e migliorato la qualità dei progetti. Uno dei compiti della federazione è incontrare gli studenti per spiegare loro come entrare nel mondo del lavoro, ma anche affrontare i problemi e operare insieme. *** Un bel fine ottobre a Brescia, per un tempo splendido ma, soprattutto, per un Convegno reso particolarmente importante dalla presenza del presidente nazionale Amilcare Brugni e del console regionale Luigi Vergani. Significativo, già in partenza, con la S. Messa solenne nella Basilica di S. Maria delle Grazie, una delle basiliche mariane di maggior pregio, nella quale il papa Paolo VI ha celebrato la prima Messa e che ora ospita una sua statua. Il rettore e nostro consigliere spirituale, mons. Mario Piccinelli, all’omelia ha trasmesso un efficace messaggio ai MdL: non siate ciechi, ma aperti, generosi nella testimonianza di valori alle giovani generazioni, da veri “maestri”, che hanno onorato il lavoro, nel rispetto della terra in cui viviamo. Significativo nella successiva parte conviviale, con l’accoglienza nel Consolato dei 17 nuovi MdL, altre “Stelle” cui si chiede di contribuire ad illuminare il percorso del necessario recupero nazionale. Il console provinciale, Alder Dossena, tra le altre considerazioni sull’attività, ha sottolineato l’ottimo risultato nel volontariato Scuola-Lavoro, 38 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 7.000 studenti incontrati lo scorso anno scolastico, ma anche le difficoltà a mantenerlo e migliorarlo. Con i complimenti ai neo MdL, il pressante invito a considerare la “Stella” punto di partenza per un nuovo impegno a favore della società, dei giovani in particolare. Consegnando le tessere di appartenenza alla Federazione, il presidente Brugni si è complimentato e sollecitato la partecipazione alla vita del Consolato, valorizzando così il riconoscimento ricevuto. Ha ricordato come la nostra Preghiera contenga il ringraziamento al Signore per quanto ci è stato donato, ma anche per quanto ci concederà di donare. Rivedendo con piacere i neo MdL dopo la cerimonia di Milano, il console regionale Vergani è ritornato sul tema della partecipazione, sicuramente frutto della motivazione. Nello specifico, non sembra che il MdL cerchi vantaggi personali (convenzioni stipulate non hanno registrato utilizzi). Citando gli oltre 32.000 studenti incontrati in Lombardia nel 2014/2015, ritiene che si tratta di trarre soddisfazione dal dovere sociale compiuto con la gratuità dell’esempio e della testimonianza, cercando anche di realizzare le migliori condizioni perché ciò si possa attuare. Tanti applausi, in un clima di amicizia e condivisione, premessa per un futuro migliore. MdL Carlo Castiglioni ASTI Una delegazione, composta dal console Paolo Cavaglià e dal viceconsole Mario Musso, ha portato il nuovo insignito dell’onorificenza “Stelle al Merito del Lavoro” Ezio Maschio, dal viceprefetto reggente Paolo Ponta, dal presidente della provincia Marco Gabusi, dal Vescovo di Asti Monsignor Fancesco Ravinale, dall’Assessore alle politiche sociali Piero Vercelli e dal presidente Mario Sacco della Camera DAI CONSOLATI di Commercio. Il 16 maggio il ritrovo annuale all’Hotel Salera di Asti è stata l’occasione per rimarcare lo spirito di fratellanza che distingue ed accomuna tutti i decorati con la Stella al Merito. E’ stato dato il benvenuto nella famiglia magistrale al nuovo maestro Ezio Maschio, unico astigiano fra i 91 insigniti del Piemonte. Oltre a soci e familiari erano presenti il console regionale Edoardo Benedicenti e l’assessore ai Servizi Sociali della città, Piero Vercelli. Durante l’assemblea conviviale il nuovo console, Paolo Cavaglià, dopo aver ricordato i maestri già deceduti ed in particolar modo l’ex console Gabriele Vercelli, ha riferito sul programma dell’anno e sulle attività del Consolato. Una giornata vissuta all’insegna della passione, della solidarietà e del rispetto, rifuggendo dalle inutili nostalgie, ma utile per rinnovare reciprocamente quell’impegno di valori e di tradizioni che ogni maestro sicuramente sarà capace di continuare a testimoniare nel prossimo futuro. MdL Paolo Cavaglià vinciale di Foggia la 52° Giornata del Maestro del Lavoro, organizzata dal Consolato Provinciale di Foggia sul tema “Famiglia e Giovani camminano insieme”. Hanno partecipato autorità civili tra i quali la dott.ssa Ponziano della Prefettura e il dott. Amorese del Comune di Foggia, il console regionale dott. Francesco Germano, il console di Bari Salvatore Costa e quello di Taranto Cosimo Fasano, anche molti studenti con i loro docenti degli istituti Notarangelo/ Rosati, Einaudi/ Grieco e Pascal. Dopo l’esecuzione dell’inno Nazionale e la lettura della preghiera dei Maestri del Lavoro, il consigliere provinciale Saverio Cassitti, a nome del presidente della Provincia Francesco Miglio ha fatto presente come sia di attualità il tema scelto in un momento così delicato del nostro paese. Il console provinciale Roberto Bauco ha messo in evidenza come l’attività “Scuola Lavoro e Sicurezza” del Consolato di Foggia viene svolta con un programma di tematiche relative alla conoscenza del territorio, al dissesto idrogeologico, al comparto agro – alimentare e alla ricerca di luoghi di lavoro. Il console regionale Francesco Germano ha portato il saluto del Presidente della Federazione Nazionale evidenziando che il programma “Scuola Lavoro e Sicurezza” viene svolto nei FOGGIA 52° Giornata del Maestro del Lavoro. Si è svolta nella Sala del Tribunale della Dogana dell’Amministrazione ProIL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 39 DAI CONSOLATI Consolati della Puglia con attenzione e professionalità e quello di Foggia ne è la testimonianza. Sul tema della giornata ha preso la parola l’avv. Rosa Schena che ha sottolineato come la situazione di molte famiglie, dove la separazione è in atto, viene vissuta dai figli con grande apprensione e senza avere la possibilità di prevedere il cambiamento che li aspetta. I genitori dovrebbero essere di esempio per i figli e credere di più nella famiglia per raggiungere i traguardi previsti dal matrimonio che ormai diventano sempre più scarsi. L’intervento dell’Arcivescovo Metropolita di Foggia e Bovino Mons. Vincenzo Pelvi è stato improntato sulla superficialità del momento. Infatti tutti vogliono ottenere massimi risultati senza sacrifici e tutto ciò porta ad una mancanza di volontà e di impegno. Bisogna saper dire di no ai propri figli e la nostra società è pervasa da forti emozioni che si ripercuotono sulle scelte della vita. Ha fatto seguito il saluto della Sig.ra Ponziano della Prefettura e dell’Assessore Amorese. Si è proseguito con la premiazione dei Maestri del Lavoro che hanno 15 anni di fedeltà al Consolato; Nicola De Cata, Lucio Romice, Giuseppe Lancianese, Alfonso Saltarelli e Luigi Tarquinio. Per il raggiungimento del 50° anniversario di matrimonio: • Nicola e Gaetana De Cata • Filippo e Maria Arena. Un premio alla studentessa Francesca Elvira Martire, nipote del Maestro del Lavoro Giuseppe Martire per aver conseguito il diploma di scuola media con il massimo dei voti. E’ stato premiato anche lo studente Danilo Sponsillo dell’Istituto Einaudi/Grieco per aver prodotto il miglior elaborato sulla “Contaminazione alimentare”. 40 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 Infine sono stati offerti bouquet di fiori alle docenti degli Istituti scolastici presenti alla cerimonia. MdL Roberto Bauco OLBIA Presso la sede della CROCE ROSSA ITALIANA (delegazione Olbia) in una semplice ma partecipata cerimonia, una delegazione dei Maestri del Lavoro del Consolato della Sardegna guidata dal console Regionale Elio Contini presenti i consoli provinciali di Cagliari - Oristano e Sassari - Nuoro guidata dal console Provinciale Giovanni Serra ha consegnato alla Responsabile della Delegazione Giuseppina Polastri un assegno relativo alla raccolta fondi operata all’interno della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia quale contributo di solidarietà a favore degli alluvionati del Comune di Olbia. La riunione ha confermato e testimoniato la vicinanza e la solidarietà dei Maestri del Lavoro nei confronti di coloro che soffrono a causa di calamità naturali. MdL Elio Contini AGRIGENTO Si è tenuta l’Assemblea provinciale “elettiva” dei Maestri del Lavoro facenti parte del Consolato di Agrigento, presso i locali del Circolo Empedo- cleo di via Atenea in Agrigento. Dopo i saluti di rito da parte del console provinciale dei Maestri del Lavoro Franco Messina rivolto ai numerosi presenti, si è voluto osservare un minuto di raccoglimento per il popolo Francese esprimendo le nostre condoglianze per le tante vittime che porta al nostro cuore “dolore, rabbia, sconcerto e paura”. Una dettagliata relazione veniva svolta dal Console Provinciale per l’attività svolta nell’arco del 2015 oltre al lavoro fatto e da farsi per il Convegno Nazionale che si terrà ad Agrigento il 5-6-7-8 maggio 2016 e che porterà nella nostra città circa 600/700 Maestri del Lavoro che perverranno da tutto Italia. Al termine di questa ampia relazione con vari interventi di Maestri del Lavoro, si e proceduto alle elezioni per il rinnovo delle cariche per il triennio 2016 / 2018. Allo spoglio delle relative schede elettorali sono risultati eletti per il Consiglio Provinciale i seguenti Maestri del Lavoro: Messina Franco e Migliore Giuseppe di Agrigento, Albano Salvatore e Porrovecchio Giuseppe di Porto Empedocle, Sclafani Vito Antonio di Sciacca Quali Revisori dei Conti i Maestri del Lavoro: Coco Giuseppe e Sessa Eduardo di Porto Empedocle, Dell’Aquila Nicola di Agrigento, Messina Santo di Sciacca, Raneri Domenico di Licata. Al termine i Consiglieri eletti hanno proclamato console provinciale Franco Messina, riconfermandolo per il triennio 2016 / 2018. Chiuse le operazioni di voto e redatto il relativo verbale da parte della Commissione elettorale provinciale pre- DAI CONSOLATI sieduta dal Maestro del Lavoro Lorenzo Pellegrino, il console provinciale Franco Messina ringraziava tutti i presenti per la fiducia ricevuta nominando il neo eletto consigliere provinciale Ettore Porrovecchio viceconsole provinciale e riservandosi di nominare successivamente il Segretario e il Tesoriere. Successivamente gran parte dei presenti, accompagnati dalle rispettive consorti, si spostavano in un ristorante per consumare un ottimo pranzo. LIVORNO Nel gennaio scorso “Il Tirreno”, quotidiano di Livorno, nel riportare il nome dei vincitori n e l l e gare di campionato sociale 2014 presso il Golf Club Tirrenia - tra i quali il nostro vicepresidente nazionale per il Centro Italia Rolando Ceccotti, primo nella finale di doppio insieme al figlio Riccardo - presentò il programma 2015 evidenziando che tra le gare ve ne erano “diverse anche a scopo benefico” e concludeva l’articolo così: “Insomma, il golf non solo come sport ma anche come mezzo per aiutare persone in difficoltà. Una ragione in più per apprezzarlo”. Oltre alle diverse gare di beneficenza disputate in estate, si è svolto il 1° Memorial Ivo Bracali, ex veterano dello sport e giocatore al golf di Tirrenia, a favore della Associazione Cure Palliative di Livorno Onlus che fornisce, tra l’altro, assistenza medicosanitaria a domi- cilio, favorisce un telefono amico per pazienti e familiari, consegna farmaci a casa, organizza corsi formativi per personale volontario. “Anche in momenti di crisi non lasciamo solo chi soffre”. Con solo 10 euro all’anno si diventa Soci. Alla manifestazione hanno partecipato molti giocatori provenienti dalle vicine province che, insieme a parenti ed amici, tra i quali diversi Maestri del lavoro livornesi Soci e dediti al volontariato, hanno contribuito al raggiungimento del migliore risultato di beneficenza. Tra i premiati il MdL Rolando Ceccotti di Livorno, classificatosi primo nella gara di putting green, disputata da oltre cinquanta giocatori; si è aggiudicato un carrello elettrico che era stato gentilmente donato al Club per essere messo in palio. Il Dr. Ceccotti, socio dell’Istituto Nazionale Revisori Legali, è tutt’ora Revisore dei Conti della Unione Nazionale Veterani dello Sport ed è stato nuovamente eletto, per il prossimo triennio, Rappresentante Atleti dilettanti Golf Club Tirrenia ai sensi dell’art. 20 Statuto Federazione Italiana Golf riconosciuto dal C.O.N.I. *** Premio di Studi “A. Ottolenghi”. Presso la Sala Convegni del Grand Hotel Duomo di Pisa, si è tenuta la Cerimonia della consegna dei Premi di Studio “Alberto Ottolenghi” (40° anno consecutivo), primo Console di Pisa, uomo di grandi capacità professionali e qualità umane. Numerosi i partecipanti. In rappresentanza del Comune il Vice- sindaco, per il Provveditore agli Studi il Preside prof. Caruso, presenti la Preside del Liceo Linguistico “E. Montale” Pontedera, prof. Orsini Lucia e il prof. Gino Niccodemi dell’Università di Pisa, dipartimento di Giurisprudenza. Per la Federazione dei Maestri del Lavoro d’ltalia erano presenti: Rolando Ceccotti vicepresidente Nazionale, Alberto Taiti - console regionale, Gianfranco Di Grazia - consigliere Nazionale, Bruno Barbugli - console prov. di Firenze, Mario Scarpellini - console Prov. di Livorno, Piero Serafini - console Prov. di Lucca, Francesco Gabbanini - console prov. di Pistoia, Edoardo Silli - console prov. di Prato. Il viceconsole G. Banti, dopo aver rivolto a tutti il saluto affettuoso del console in carica Salvadori Marino, assente per indisposizione, ha parlato degli scopi dell’Associazione dei Maestri del Lavoro che si prefigge, fra l’altro, di far risaltare le qualità di giovani particolarmente dotati; successivamente ha presentato i sei studenti “eccellenti” diplomatisi (a livello provinciale) con la votazione massima e risultati in possesso di percorsi scolastici, sociali e umani di alta qualità. Ha consegnato i premi la Sig.ra Carla Ottolenghi Bucalossi. Questi i premiati: Anselmo Selene - Liceo Classico “G. Galilei” Pisa. Camillo Sara - Liceo “Buonarroti” Pisa. Cotrozzi Lorenzo - lstituto “Pesenti” Cascina. Daddi Costanza - Liceo Scientifico “XXV Aprile” Pontedera. Fondelli Samuele - Liceo “E. Montale” Pontedera. Min- IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 41 DAI CONSOLATI nocci Agata - Istituto “Pesenti” Cascina. Il viceconsole Gianfranco Banti ha presentato i nuovi Maestri del Lavoro decorati il 1° Maggio: Chelli Fulvio, Giacomelli Stefano, Michelizza Enzo, poi ha consegnato i premi di fedeltà ai Maestri del Lavoro con 15, 20, 25, 30 anni di appartenenza alla Federazione Maestri del Lavoro: 15 anni: Castellacci Mauro, Favilla Roberto, Lorenzi Roberto. 20 anni: Artigiani Paolo, Banti Gianfranco, Bertoli Danilo, Cipriani Vittorio, Nati Guelfo, Pampaloni Fernando. 25 anni: Merli Piero. 30 anni: Bozzi Elio, Pardi Araldo, Saviozzi Giorgio. Sono intervenuti: il Vicesindaco di Pisa che ha portato i saluti del Sindaco e del Comune. Rolando Ceccotti (ha espresso i saluti della Federazione e rivolto ringraziamenti alle Autorità civili e scolastiche). Alberto Taiti (ha illustrato le attività della Federazione). Il segretario provinciale Roberto Govoni (ha illustrato le attività e i programmi futuri del Consolato di Pisa). Il Prof. Gino Niccodemi (Giurisprudenza - Università di Pisa) ha tenuto un’interessante relazione su “L’impatto delle innovazioni sul lavoro” che ha catturato l’attenzione di tutti per gli argomenti trattati e per la chiarissima esposizione. I diversi interventi e la premiazione sono stati molto apprezzati da tutti i presenti che, successivamente, hanno partecipato al Pranzo conviviale. TRENTO Maestri in visita a S. Massenza e Geopark. Un folto numero di Maestri del lavoro e amici hanno visitato la centrale elettrica di S. Massenza e il Geopark di Carisolo. L’impianto idroelettrico di Santa Massenza fu ufficialmente inaugurato il 23 ottobre 1955: all’epoca era la centrale più potente d’Europa. Furono impiegati 15 imprese, 8.000 uomini e più di 1 milione di giornate di lavoro. 42 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 La centrale di Santa Massenza rappresenta la punta di diamante di un complesso progetto di utilizzo delle acque dell’intero bacino del fiume Sarca nel Trentino Occidentale. Questo sistema comprende anche le centrali di Nembia, Toblino, Dro, Fies e Torbole. La rete è alimentata dai ghiacciai del gruppo Adamello-Brenta, il cui scioglimento stagionale origina i torrenti montani che confluiscono nel Sarca, garantendo a questo circuito ogni anno una costante disponibilità d’acqua. Sedici opere di presa intercettano le acque degli affluenti del fiume Sarca per convogliarle in una vasca di accumulo in Val Genova. Le acque percorrono oltre 40 chilometri di gallerie, superano la Val Rendena, passano per la centrale di Nembia e il lago di Molveno, prima di arrivare alla centrale di Santa Massenza. La diga di Ponte Pià, alta 55 metri, crea un bacino che raccoglie le acque del medio Sarca che non vengono intercettati dalle derivazioni più a monte, dirette al lago di Molveno. E’ seguita la visita al GEOPARK un edificio di recente costruzione: un’ampia sala al pian terreno con gadget e materiale informativo, una piccola area espositiva e dei laboratori didattici per i bambini al piano superiore. Si possono toccare materialmente le varie tipologie di pietre esposte, e attivare il simulatore dell’erosione delle rocce, oltre a visitare una grotta carsica ben ricostruita. Il Parco Adamello Brenta era già stato dichiarato parco naturale nazionale nel 1967, ma nel 2008 ha ricevuto anche il riconoscimento di Geoparco ed in un’ottica di valorizzazione è stata pensata la casa nella quale ci siamo trovati. Al suo interno si possono trovare tutti e tre i principali tipi di rocce esistenti: sedimentarie (originate per sedimentazione di materiali vari nel corso dei secoli), metamorfiche (che si sono modificate dalla compressione di altre rocce o per l’esposizione ad alte temperature) e magmatiche (derivanti dalle eruzioni vulcaniche). Un’ultima annotazione: la casa del Geoparco organizza con delle guide esperte escursioni durante l’anno: passeggiate che permettono di osservare il paesaggio e allo stesso tempo conoscere le piante, le rocce e gli animali che lo animano, o ancora trekking facili dedicati ai bambini dove insieme alla natura si scoprono anche curiose leggende sui folletti del bosco. DAI CONSOLATI BOLZANO Primo Maggio 2015 Alla presenza del Commissario del Governo S.E. Elisabetta Margiacchi, dell’Assessore al lavoro DMartha Stocker, del Sindaco di Bolzano, del Console Provinciale di Trento, del Console Provinciale di Bolzano, del Console Regionale, di molte autorità civili e militari e dell’immancabile presenza dell’On. Luisa Gnecchi, si è svolta nella suggestiva sala del Palazzo Ducale di Bolzano, la cerimonia della consegna delle stelle al merito del lavoro del Trentino-Alto Adige che in questo anno, nel rispetto della alternanza, si è svolta a Bolzano alla presenza anche dei sindaci e dei rappresentanti delle Aziende che accompagnavano rispettivamente ognuno dei neo decorati. La manifestazione in tutta la sua solennità ed emozionante austerità si è svolta nel rispetto della bilinguità, enunciando le qualità professionali dei neo Maestri in lingua Italiana e in lingua Tedesca. Il tema predominante di tutti gli interventi, pur sottolineando che in questa regione il tasso di disoccupazione è sensibilmente inferiore, è stata proprio la crisi economica, e per crisi si intende soprattutto la mancanza di lavoro per i più giovani ma anche per coloro che il lavoro l’hanno perso. I neo insigniti sono stati quest’anno 10 per la Provincia di Bolzano: Cavazzana Antonio, Dametto Stefano, Gatterer Karl, Mair Raimond, Mayr Christoph, Panizzon Bruno, Putzer Karl, Riedl Heinrich, Wierer Anton. 5 per la Provincia di Trento: Galvagni Diego, Montibeller Mauro, Simonini Roberto, Vanzo Flavio, Zanotti Roberto Luigi. (sb/wm) Erster Mai 2015 In Gegenwart der Frau Regierungskommissärin, Ihrer Exzellenz Frau Elisabetta Margiacchi, der Landesrätin für Arbeit Dr. Martha Stocker, des Bürgermeisters von Bozen, des Provinzial-Konsuls von Trient, des Provinzial-Konsuls von Bozen, des Regional-Konsuls und vieler Zivil- und Militär-Persönlichkeiten, sowie die alljährliche Präsenz der Abg. On. Luisa Gnecchi, wurde im wundervollen Saal des Regierungskommissariats in Bozen, die Verleihung der Arbeits-Dienststerne von Trentino-Südtirol abgehalten. Die Feier wurde, unter Beachtung des Wechsels zwischen Bozen und Trient, in diesem Jahr in Bozen veranstaltet. Anwesend waren auch einige Bürgermeister, sowie Geschäftsführer der Firmen von den Neuausgezeichneten. Die Feier wurde würdevoll und unter Respekt der Zweisprachigkeit abgehalten und so wurde die Professionalität der Neuen Meister der Arbeit in Italienisch und Deutsch vorgetragen. Das vorherrschende Thema aller Ansprachen war wohl die Wirtschaftskrise und Arbeitslosigkeit, die zwar in unserer Region bedeutend niedriger ist. Unter Krise versteht man hier auch das Fehlen von Arbeitsplätzen für Jugendliche, aber auch für jene, die den Arbeitsplatz verloren haben. Die Neu-Ausgezeichneten waren in diesem Jahr 10 für die Provinz Bozen: Cavazzana Antonio, Dametto Stefano, Gatterer Karl, Marola Claudio, Mair Raimund, Mayr Christoph, Panizzon Bruno, Putzer Karl, Riedl Heinrich, Wierer. Anton. 5 für die Provinz Trient: Galvagni Diego, Montibeller Mauro, Simonini Roberto, Vanzo Flavio, Zanotti Roberto Luigi. (sb/wm) *** I Maestri trentini anche a Padova. Visita culturare anche a Padova per i Maestri trentini, guidati da Erminio Gambato, segretario regionale del Veneto. Gli ospiti hanno osservato da vicino la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, conosciuta come chiesa degli Eremitani o semplicemente gli Eremitani. È un luogo di culto cattolico medievale che si innalza in piazza Eremitani. Fu costruita a partire dal 1264 come chiesa dell’OrIL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 43 DAI CONSOLATI dine degli eremitani di sant’Agostino che avevano a settentrione della chiesa il loro grande convento oggi occupato dai Musei civici. Il Complesso Museale, il più antico del Veneto, è ospitato nei chiostri dell’ex convento dei frati Eremitani. Comprende il Museo Archeologico e il Museo di Arte Medioevale e Moderna, oltre alla Cappella degli Scrovegni. Quindi visita quidata al Museo di Arte Medioevale e Moderna Nella ricca pinacoteca, con opere realizzate dal ‘300 all’800 dai grandi maestri della pittura italiana, vi è esposto il Crocifisso di Giotto, opera dell’inizio del ‘300, che prima si trovava sopra l’altare della Cappella degli Scrovegni. Segue un importante gruppo di dipinti su tavola del Guariento, tra cui gli “Angeli” provenienti dalla Cappella della Reggia Carrarese. Tra i tanti capolavori del Cinquecento, la “Madonna col Bambino” di Boccaccio Boccacini e alcuni dipinti del Veronese; di grande interesse anche la “Cena in casa di Simone” e “La Crocefissione” di Jacopo Tintoretto. Per il Settecento vanno ricordati “San Giuseppe col Bambino”, “Madonna”, “Cristo nell’orto degli ulivi” di Giambattista Tiepolo. All’interno del Museo troviamo anche la sala multimediale dedicata all’opera di Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Sette postazioni multimediali introducono il visitatore alla conoscenza degli affreschi della Cappella e del contesto storico artistico in cui Giotto ha operato. Alla Cappella degli Scrovegni che fu acquistata nell’anno 1300 Enrico Scrovegni acquistò l’area dell’Arena Romana per farvi costruire il suo palazzo. A fianco edificò una cappella dedicata alla Beata Vergine in suffragio dell’anima di suo padre Reginaldo, l’usuraio ricordato da Dante nel canto XVII dell’Inferno. Quindi in Piazza delle Erbe e della frutta il luogo di Padova deputato al mercato. I nomi che si sono susseguiti per definire questo ampio spazio ne hanno sempre indicato l’origine e la funzione commerciale: “Piazza della Biada”, “Piazza del 44 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 Vino”, così come le scale dell’imponente Palazzo Ragione venivano chiamate “Scala delle Erbe” perché ci si mettevano i venditori di lattughe, cipolle, porri, verze o “Scala del vino” o la “Scala dei ferri lavorati”. In realtà anche i nomi delle vie circostanti la piazza tradiscono la loro funzione commerciale: osti, macellai, fruttivendoli, ogni angolo aveva una specializzazione. Non poteva mancare in questo interessante tour la visita alla Basilica di sant’Antonio che secondo una tradizione molto diffusa nel tardo medioevo e fino al XVIII secolo, ma che non ha fondamenti storici né archeologici, in questo luogo sorgeva un tempio dedicato alla dea Giunone, in cui, secondo Tito Livio, i padovani donavano ed appendevano i trofei vinti nelle loro battaglie. Infine il Prato della Valle una piazza che per estensione totale è seconda solo alla Piazza Rossa di Mosca. Per comprendere quanto effettivamente sia grande, basta pensare che è formata da un’isola centrale, completamente verde, chiamata Isola Memmia in onore del podestà che commissionò i lavori. Prato della Valle sorge in un luogo da sempre fulcro della vita di Padova: qui c’era un grande teatro romano e un circo per le corse dei cavalli. Qui furono martirizzati due dei quattro patroni della città, Santa Giustina e San Daniele. Nel Medioevo si svolgevano fiere, giostre e feste pubbliche. Oggi in Prato della Valle turisti e padovani passeggiano, vanno in bici, prendono il sole d’estate o fanno tardi la sera. Dopo anni di abbandono, la piazza ha finalmente ripreso la sua centralità nella vita di Padova. *** Giornata particolare per i Maestri del Lavoro trentini presso il Tempio Civico di S. Lorenzo, a Trento. Qui è stata celebrata, a cura di don Pizzolli, una S. Messa in suffragio dei nostri Colleghi deceduti, che ricordiamo: Bonapace Italo, Canali Emanuele, Chiogna Mario, Comai Giuseppe, Rosati Renzo, Tomasi Giovanni e Tomasoni Otto. Come ogni anno, toccante e molto sentita da tutti i partecipanti è stata la “Preghiera del Maestro del lavoro”, letta dal Console Gianfranco Ghisi. Quindi presso presso l’Hotel Alpenrose di Vattaro sono stati distribuiti i premi previsti dal progetto “Scuola-Lavoro” ai figli e nipoti dei Maestri che hanno conseguito, con brillanti voti, il diploma di maturità nell’anno scolastico 2014/2015. Di seguito i nominativi dei premiati: - DONATI MATTIA, nipote del Maestro del lavoro, Tarcisio Donati, diplomato al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Trieste, con voto 86/100; - GRISANTI DARIO, nipote del Maestro del lavoro, Lucio Chiricozzi, diplomato presso il liceo linguistico “Laura Bassi” di Bologna, con voto 82/100; - MARINARO MASSIMILIANO, nipote del Maestro del Lavoro, Giorgio Leoni, diplomato presso il liceo linguistico “Maffei” di Riva del Garda, con voto 87/100; - MAZZOLDI CARLOTTA, nipote del Maestro del Lavoro, Pio Prugnola, DAI CONSOLATI diplomata presso l’ istituto superiore “don Milani” di Rovereto, con il voto di 91/100. Il Console Gianfranco Ghisi ha coinvolto nel suo discorso i ragazzi appena premiati soffermandosi sui valori importanti della vita, come la famiglia, la scuola e il lavoro; mentre il nostro “fotografo” Adriano Di Paolo ha immortalato i momenti salienti della premiazione, regalando a ciascuno di loro un ricordo del proprio percorso scolastico. MdL Adriano Di Paolo VENEZIA Alla presenza di autorità religiose, civili e militari, grazie alla generosità del Guardian Grando Piero Menegazzi, la Sala Capitolare della Scuola Grande di San Teodoro a Venezia ha ospitato la quindicesima edizione dell’“Incentivo Maestri del Lavoro” riservato agli Studenti Lavoratori che, frequentando i corsi serali presso Istituti della nostra provincia, sono riusciti a conciliare lo studio con il lavoro. Erano presenti molti Maestri, tra i quali, il presidente nazionale dei revisori dei conti Gianfranco Noaro e il Maestro Luciano Gradini consigliere comunale a Portogruaro, delegato dal suo sindaco a presenziare uffucialmente alla cerimonia. Purtroppo non era presente il nostro console regionale Renzo Pravisano, perché colpito da un grave lutto. A rappresentarlo, è intervenuto il segretario regionale Erminio Gambato. Dopo gli interventi di Mons. Antonio Meneguolo – Delegato Patriarcale, di Paolo Pellegrini – consigliere al Comune di Venezia, di Erminio Gambato – segretario Regionale Veneto dei Maestri del Lavoro, di Roberta Di Mambro, console provinciale e di Dobrillo Vido – responsabile del Progetto Scuola Lavoro, ai tre meritevoli: Daniele Berton (Zuccante), Giorgio Bolzonella (Pacinotti) e Clara Padovese (Luzzatto) è stato consegnato un incentivo in denaro e un attestato. Ai rappresentanti dei dirigenti dei tre istituti Professori Sergio Mattiello, Stefano Zocca e Chiara Baradello è stato consegnato un omaggio in segno di riconoscenza per la loro opera educativa. Anche quest’anno, per il sesto anno consecutivo, il Consolato Provinciale di Venezia ha premiato cinque membri delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, che si sono particolarmente distinti nell’adempimento del loro dovere, con un attestato di riconoscimento e una riproduzione del proprio labaro. I premiati sono: Danilo Montersino (Esercito), Gaetano Colanero (Marina Militare), Corrado Mezzavilla (Arma dei Carabinieri), Gianpiero Loconsole (Guardia di Finanza) e Michele Salizzato (Polizia di Stato). La generosità del Gruppo Triveneto dei Cavalieri del lavoro, sotto la presidenza del Cavaliere del Lavoro avv. Alessandro Favaretto Rubelli, sempre sensibile ai problemi della scuola, ha dato ai Maestri del Lavoro la possibilità di premiare 80 ragazzi del Triveneto. E’ stato istituito un concorso aperto alle scuole professionali. Si sono incontrati i ragazzi delle classi partecipanti, è stato dato loro un tema inerente il lavoro e alla fine una commissione ha scelto i più meritevoli. Ogni consolato ha provveduto a consegnare gli incentivi di studio nel corso delle giornate dedicate alla scuola. Il Consolato di Venezia ha potuto usufruire di 6 incentivi da 250 euro ciascuno così sono stati premiati due studenti dell’Istituto Giorgio Cini di Venezia (Bognolo Samuele e Sarria Matteo) e quattro studenti dell’istituto Salesiano San Marco di Mestre IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 45 DAI CONSOLATI ESTERO FESTA DEI MAETRI DEL LAVORO SEZIONE GRAN BRETAGNA La Federazione dei Maestri del Lavoro Sez. G.B. ha svolto la consueta festa annuale, un appuntamento di comunione nella condivisione di intenti volti al sociale. Oltre 140 i partecipanti per una giornata iniziata con una messa solenne nella chiesa del Redentore, presso il Centro Scalabrini in Brixton Road, Londra, celebrata a due voci da Padre Marios Augusto Segara e Padre Walter Herman Diaz per una toccante benedizione dei presenti. Dopo la Santa Messa nei locali sottostanti la Chiesa prima del pranzo c’è stata la benedizione del Superiore in carica Padre Francesco Buttazzo. Il pomeriggio è stato accompagnato da una musica di sottofondo di liriche italiane. Il presidente della Sezione MdL U.K. Carmine Supino ha evidenziato i meriti dei Maestri del Lavoro, nati per unire quella comunità italiana che a suo tempo lasciò l’Italia per bisogno, e con umiltà, senso del dovere e forza di volontà, ha vissuto nella società inglese raggiungendo anche altissimi livelli promuovendo la bella immagine del Bel Paese. Molti durante la carriera lavorativa hanno sempre cercato di trasmettere ai giovani la loro esperienza, consigliandoli e assistendoli per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro. Su questo principio hanno creato delle borse di studio da donare a studenti meritevoli per aiutarli e spronarli a finire gli studi intrapresi. Il MdL Supino ha anche voluto ricordare l’impegno della Federazione verso gli anziani, esempio encomiabile della prima generazione tenendoli informati e uniti, organizzando incontri sociali e conviviali per incontrarsi mensilmente e scambiare quattro chiacchiere con vecchi amici d’avventura. In conclusione ha informato i presenti della telefonata di saluto e augurio da parte di Massimo Salvatore Napoli console per l’estero dei MdL (responsabile per le sezioni estere) e quindi ha ringraziato il vicepresidente Bonici Tonino e tutti i membri del comitato e rispettive consorti per il continuo aiuto e pazienza verso i mariti, specialmente quando si assentano per partecipare alle riunioni dei MdL, non dimenticando i Padri Scalabrini per la loro ospitalità e disponibilità. È stato infatti destinato al Centro Scalabrini parte del ricavato della lotteria, consegnato a P. Francesco. Il primo premio della ricca lotteria è stato gentilmente offerto dalla generosità del MdL Vincenzo Zichella. Prima di ridare appuntamento alla festa Natalizia, il MdL Supino ha esortato la comunità a chiedere ed incoraggiare l’assegnazione del titolo dei Maestri del Lavoro alle donne, equamente impegnate nel processo di adattamento e di promozione personale e culturale attraverso il lavoro. (Alessio Fassan, Davide Mistro, Denis Pomiato e Liviana Vanzetto). I due dirigenti presenti (la vicepreside del Giorgio Cini, prof.ssa Giovanna Diana e il Direttore CFP San Marco, prof. Alberto Grillai), hanno ricevuto in omaggio un libro. Ultimi, ma non meno importanti, sono stati premiati due studenti nipoti di Maestri: Lavinia Pol - esame di 5a - elementare - 9/10mi (nonno Maestro Vecchiato Vittorio) e Alvise Sambo - licenza liceo classico - 98/100mi (nonno Maestro Battagliarin Silvio). 46 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 Inoltre il segretario regionale Erminio Gambato ha consegnato ai Maestri Sandro Ballarin e Dobrillo Vido un attestato di ringraziamento e apprezzamento, da parte del presidente della nostra Federazione, MdL Amilcare Brugni, per quanto da loro fatto durante la manifestazione Job & Orienta dello scorso anno. *** VERONA Il Prefetto incontra i Maestri del Lavoro Il Prefetto di Verona, dott. Salvatore Mulas, ha ricevuto questa mattina il console provinciale della Federazione Maestri del Lavoro, Gr. Uff. Sergio Bazerla, accompagnato dai membri del Consiglio. Durante l’incontro, che si è svolto in un clima di massima cordialità, il Prefetto ha sottolineato l’importanza del riconoscimento della “Stella al Merito del Lavoro” che il Presidente della Repubblica conferisce a lavoratori che si sono distinti per singoli meriti di perizia e laboriosità. Al termine del colloquio il Prefetto ha espresso vivo ringraziamento per il pensiero donatogli e per la visita. PARLIAMO di LIBRI ARGOMENTI E’ un thriller il nuovo libro del nostro direttore Vittorio Sabia Chi ha ucciso Isid? di Vittorio Sabia Questa volta parliamo un pò di noi stessi e, in particolare, dell’ultima opera di Vittorio Sabia, nostro Direttore da moltissimi anni, che ha presentato nel Teatro della Biblioteca Comunale di MONTEBELLUNA, un nuovo libro dal titolo “Chi ha ucciso Isid?” - memorie di un emigrato e... altre cose. Il volume che ha ricevuto il patrocinio della città di Montebelluna e quello dell’Umberto Primo, dove ora risiede Sabia che è giornalista professionista ed è stato vice caporedattore e inviato speciale della Rai-Tv per circa 30 anni operando sia nel sud dell’Italia ma anche a Roma, Venezia e Milano. Una vicenda umana molto intensa e partecipata si sviluppa in questo romanzo che l’autore ha ambientato negli Stati Uniti, precisamente in West Virginia, una Nazione particolare dove si vivono tutte le ambizioni del “sogno americano” in un contesto a misura d’uomo. Il libro (370 pag. Gstaff Roma Editrice) è ricco di emozioni, ricordi ROMANZO della patria lontana, tormenti, rancori, vendette e uccisioni che fanno di questo libro un vero e proprio thriller. E’ una strada nuova, quella percorsa dall’autore che, nei suoi molti lavori precedenti, si era cimentato in una serie di saggi sul giornalismo, sulla difesa del suolo, sui terremoti che hanno colpito spesso il sud e, infine, in due diari intorno al mondo, fra i quali: “Avigliano dov’è?”. Il racconto che si snoda in una serie di dialoghi - il linguaggio preferito dall’autore - viene arricchito da molti episodi che ricordano le tradizioni dell’Italia di una volta - dove emergono, in particolare, quelle di Cisternino, la città dei trulli, (una volta feudo della Repubblica Veneta), la città di Potenza, con il suo antico e irripetibile patrimonio urbanistico e commerciale e quella di Avigliano con l’abilità dei suoi artigiani, veri “artisti” del rame, del legno e del ferro che, fra l’altro, hanno realizzato “la valestra” - il famoso pugnale a serramanico conservato anche in alcuni musei. Il dibattito, moderato da Enzo Ceccato, ha visto la partecipazione dei giornalisti della Rai Giuseppe Giulietti di Venezia, Giorgio Balzoni di Roma e dal prof. Vittorio Cortellessa di L’Aquila che per diversi anni ha insegnato nell’ateneo di Morgantown della West Virginia dove si svolgono i fatti descritti nel romanzo. Presente il Direttore Marco Giacon e un foltissimo pubblico, il saluto del Sindaco Favero, a nome di tutta la cittadinanza montebellunese è stato portato dalla dottoressa Maria Sartoretto, mentre il Presidente della nostra “Casa” Giovanni Gasparetto ha espresso il suo compiacimento per il nuovo lavoro di Sabia, che - ha detto - al di là delle vicende strettamente legate al contenuto del romanzo, sottolinea l’opera meritevole di tutto il personale che opera nelle Case di Riposo italiane e la loro grande partecipazione ai problemi degli assistiti. Questo volume, che sarà acquisito nelle Biblioteche dell’Umberto Primo, contribuisce a rafforzare - ha concluso il Presidente - l’intenzione, sempre più sentita dalla dirigenza, di dare anche un forte contenuto culturale alla nostra struttura. IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 47 LETTERE al Direttore Pubblichiamo, ogni commento è superfluo, le sincere riflessioni di un MdL di 94 anni. Siamo orgogliosi di siffatti associati che onorano la Fedearzione tutta. La Presidenza Voglio dire due parole che rimangano, sono contento e orgogliosissimo di appartenere alla Federazione Maestri del Lavoro della provincia di Ascoli-Fermo e guidata dal presidente Amilcare Brugni e dal suo staff: tutti bravi e seri con una capacità eccellente. Io sono iscritto già da anni, dal 1984, tutti mi hanno voluto sempre tanto bene, per il mio carattere, per la mia comprensione, sincerità, serietà e orgoglio. Quando si andava fuori suscitavo tanta allegria, tutti mi conoscono per il mio carattere, semplice e allegro, non è forzato, tutto è spontaneo. Il mio segretario personale mi conosce bene. Eccomi che conseguo il debito della mia tessera già molto tardi, meglio tardi che mai, il mio segretario mi diceva sempre non ti preoccupare e mi sono cullato al suo detto, verso qualche cosa per spese in genere, per la segreteria, le spese ci sono sempre per andare avanti. Il 21 settembre ho tagliato il traguardo dei miei 93 anni e già sto pedalando per i 94, potevo stare meglio se non mi fosse capitato il male di non essere più idonea la mia bambina, bambina di casa, mia moglie, il mio segretario particolare sa tutto, è a conoscenza. Però bisogna accettare tutto quello che ci capita, nel bene e nel male. Voglio salutare tutti con il cuore e la gioia, il presidente Amilcare Brugni e come ho accennato prima tutto lo staff della stimata Federazione. Tanta gioia di andare avanti tutti uniti con tanta volontà e passione e tanta salute che è la migliore pace e bene nelle nostre famiglie. P.S. Scusatemi se ho fatto troppo scritto, è la V elementare che parla MdL Adolfo Cococcioni 48 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 LETTERE al Direttore Cari Maestri del Lavoro, in questi giorni mi sono ritrovato a fare una riflessione che vorrei condividere con Voi tutti. Da sempre ritengo che al fianco di ogni Maestro ci sia una brava moglie, così come al fianco di ogni Maestra ci sia un bravo marito. Il lavoro infatti necessita sempre di comprensione reciproca all’interno di una famiglia. Basti pensare agli orari di lavoro, non sempre agevoli, non sempre facili, che in numerose occasioni portano uno dei due, nella coppia, a doversi sobbarcare incombenze come la casa e i figli, pressoché da solo, per favorire l’attività del coniuge. Sappiamo che nella maggior parte dei casi è la donna a scegliere un ruolo più dedito alla famiglia, ma non sono pochi gli esempi, soprattutto in tempi più recenti, in cui si registra lo stesso spirito di collaborazione da parte del marito verso una moglie più impegnata fuori casa. Quello che voglio sottolineare quindi, come dicevo all’inizio, è quanto sia importante nella vita dei Maestri del Lavoro il ruolo svolto dal coniuge, uomo o donna che sia, ma vorrei anche dare merito in particolare alle donne che, anche quando sono impegnate direttamente nel lavoro fuori casa, è come se svolgessero un doppio impiego, dedicandosi comunque alla famiglia in una maniera sempre incisiva. Nel mio caso, senza l’aiuto e il sostegno convinto e deciso di mia moglie, non avrei certo potuto dedicarmi al lavoro fuori casa con la stessa dedizione per cui oggi sono Maestro del Lavoro. Nel mio impegno come autista di pullman sono stato spesso fuori per intere settimane, ho lavorato in giornate festive e ho accettato turni per nulla agevoli. Mia moglie non solo ha curato la casa e accudito i figli come se io fossi presente, ma è stata per me un incoraggiamento costante, senza mai lamentarsi, senza mai chiedermi di rinunciare a qualcosa. Siamo stati e siamo ancora una squadra. E oggi l’esperienza mi dice che senza l’appoggio reciproco tra marito e moglie la dimensione del lavoro non viene vissuta nella sua pienezza fatta di sacrificio, certo, ma pure di tante soddisfazioni. Per questo voglio esprimere il mio ringraziamento a tutti quanti, sperando che giunga la sincerità delle mie parole. Vi ringrazio di cuore e auguro a tutti una lunga e felice vita nella famiglia Magistrale. Viva l’Italia, viva gli italiani, ma soprattutto viva la grande Federazione Maestri del Lavoro d’Italia. MdL Antonio Mollica RICORDIAMOLI COSÌ Londra RAFFAELE MOSCARITOLO Ci ha lasciati RAFFAELE MOSCARITOLO, collega molto stimato e grande protagonista nella nostra organizzazione MAGISTRALE, uno degli artefici dell’apertura della prima sede dei Maestri del Lavoro a LONDRA. Raffaele si era sposato con Giuseppina da 54 anni, nella stessa Chiesa “Sacred Heart Church” ove s’è celebrato il suo funerale ed ebbero 4 figli: Antonietta, Ciro, Rosetta e Maria. Era nato a Foggia ed era il più anziano di 4 fratelli. Incominciò a lavorare presto nei bar locali. Fece i due anni di servizio militare a Milano e raggiunse il grado di caporale nel 67mo reggimento fanteria, divisione Legnano. Durante le vacanze estive con la famiglia Raffaele di solito andava quasi sempre a Foggia, e quando i bambini l’accompagnavano per le passeggiate, lui si fermava ai vari bar, gelaterie e pasticcierie, erano tutti suoi amici e gli offrivano dolci e gelati etc. Quando lasciò l’Italia per andare in Inghilterra per Raffaele fu molto difficile e faticoso inserirsi nel mondo del lavoro però aveva capito che questa nazione offriva un futuro migliore e molto di più per la sua futura moglie Giuseppina. Lavorò nel settore alberghiero e nei migliori alberghi di Londra, purtroppo dovette ritirarsi prima dell’età pensionistica ma non trascurò mai i vecchi amici. Si associò a varie organizzazioni affiliate alle chiese italiane di San Pietro e Scalabrini, come A.M.I.C.I. e E.N.A.P. Gli piaceva organizzare pranzi e altre funzioni per i pensionati italiani. Durante la sua vita lavorativa ebbe riconoscimenti dallo Stato, in particolare dal Presidente della Repubblica Italiana che lo nominò “Cavaliere dell’Ordine della Stella Solidarietà Italiana” e fu uno degli artefici e fondatore di una sede dei Maestri del Lavoro in Inghilterra. La sua figura ci mancherà sempre, non solo per il suo modo di comportarsi con tutti, ma per lo spirito di iniziativa che fecero di lui un vero e grande MAESTRO DEL LAVORO. IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 2 - Giugno 2014 49 PARLIAMO PROPOSTE DI... FACCIAMO UN LIBRO BIANCO Avanziamo una proposta: registriamo gli atti del Convegno di Agrigento per pubblicarne gli atti “Corruzione e illegalità: Educare per prevenire”. Queste le tesi di base del Convegno Nazionale di Agrigento, argomenti, soprattutto il primo, di straordinaria attualità, visto quello che succede nel nostro Paese e che, probabilmente continuerà ad accadere se non si pongono limiti strettissimi e pene severissime. Non facciamo esempi per carità di Patria, ma già il fatto che questi fenomeni hanno “toccato” addirittura il Vaticano, “terra santa” per eccellenza, la dice lunga su quella che è diventata una vera e propria malattia della nostra Società. Il dibattito che si terrà in Sicilia sarà certamente stimolante e ricco di riferimenti storici e anche, ne siamo convinti, di proposte concrete per estirpare questo vergognoso modo di vivere, un vero e proprio cancro dei tempi che viviamo. Ma basterà un dibattito? Sono bastatate le denunce che pure non sono mancate a vari livelli? Crediamo proprio di no. E allora avanziamo una proposta che non sarà risolutiva del problema, ma lo porrà sicuramente in maggiore evidenza e potrà costituire una fonte utilissima di riflessione. Registriamo gli atti del Convegno Nazionale di Agrigento e facciamone un “LIBRO BIANCO” da inviare, anche ufficialmente a nome della Federazine, alle massime autorità dello Stato e alle comunità che operano sul territorio. L’iniziativa, a parte il valore intrinseco della stessa, che darebbe valore e sostanza ad un impegno che investe TUTTI I MAESTRI DEL LAVORO D’ITALIA, potrebbe costituire la base di partenza per provvedimenti legislativi concreti diretti a stroncare il fenomeno. Un “libro bianco” non risolverebbe le questioni, questa è la prima giusta osservazione che può essere fatta. Ed è una osservazione giusta e comprensibile. Tuttavia noi crediamo che mettere penna su carta, come suol dirsi, e consegnare questo documento a chi di dovere, ha più valore di un dibattito, sicuramente di alto livello e di grande impegno che e si avrà a Siracusa. Insomma crediamo che questo documento possa essere ripreso e dibattuto anche in altre sedi, compresi i nostri Consolati Regionali e costituire la base per un impegno molto responsabile dei Maestri d’Italia. Senza contare che questo “libro bianco” potrebbe essere il primo di una collezione che sottolinei gli sforzi che la nostra Federazione e tutti i Maestri fanno sul territorio, per sensibilizzare l’opinione pubblica, le autorità e soprattutto i giovani, sui temi di maggiore attualità. Fino ad oggi sono stati 34 i Convegni Nazionali, ma di essi è rimasta poca traccia nonostante la loro elevata caratura tecnica e morale. Perché non iniziare a lasciare qualche segno concreto del nostro impegno attraverso una pubblicazione che possa fare il giro d’Italia? esse IL DOPO-EXPO? CASA DELLE CITTÀ Expo ha contribuito, in modo anche inatteso, a restituire l’Italia agli italiani e Milano alla sua vocazione internazionale. Abbiamo riscoperto la bellezza del Paese, della nostra storia e la consapevolezza dei nostri talenti. Abituati a convivere con la bellezza abbagliante che ci circonda, facciamo fatica a vederla e apprezzarla. Così come stentiamo a renderci conto che le nostre tradizioni, culture e capacità unite agli sviluppi tecnologici sono “chiavi” di accesso e successo per il futuro. Con l’Expo abbiano capito che siamo e possiamo essere ancora e sempre un Paese attrattivo. Abbiamo persino scoperto che sappiamo stare disciplinatamente in coda per ore, rompendo così lo stereotipo dell’italiano furbetto. Le recenti polemiche sulle code per l’accesso sono il paradosso di un eccesso di successo. Tradizioni, ingegno, dedizione e opere costituiscono le qualità virtuose dell’homo faber e sapiens italico. Il nostro principale bene, quindi, è il capitale umano il cui valore non viene quantificato nei bilanci, ma che è primario fattore di sviluppo. Strano, i princìpi contabili misurano tutto tranne questo valore, forse bisognerebbe inventare un apposito rating. Expo è stato un successo planetario. Prova ne è anche l’incremento di studenti stranieri nelle nostre università. Se siamo più consapevoli, diligenti, ordinati e uniti ce la possiamo fare. È stato anche un messaggio di “pace” forte al mondo, che conviene perché fa stare tutti meglio. Ora però il tema è: come valorizzare l’area dove l’evento si è sviluppato affinché non si disperda l’esperienza? La capacità di risposta misurerà il ruolo dell’ancora neonata Città Metropolitana. L’obiettivo del cibo per tutti è la finalizzazione della sfida del secolo, che è un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Questo progetto ecologico, di equità e giustizia umana si gioca in primis nelle grandi aree urbane. Quindi perché non immaginare che parte dell’area possa esser destinata a un “Centro internazionale per lo sviluppo sostenibile delle grandi metropoli”? Lo studio di nuovi modelli urbani è multidisciplinare e comporta un’altissima qualità di ricerca umanistica, tecnica e scientifica. L’innovazione per una maggiore eco-equa vivibilità delle comunità coinvolge tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali nonché tutte le arti e le scienze. Sarebbe importante realizzare una Casa internazionale dei Comuni che mantenga vivo il rapporto con le città che hanno sottoscritto la Carta di Milano. Insomma essere (e stare) molto meglio dipende da noi. E questa consapevolezza è virtù e forza. MdL Alberto Mattioli 50 IL MAGISTERO DEL LAVORO • n. 3/4 - Dicembre 2015 FEDERAZIONE ITALIANA MAESTRI DEL LAVORO COMPI UN ATTO DI APPARTENENZA ALLA TUA FEDERAZIONE DIMOSTRACI LA TUA FIDUCIA AIUTACI AD AIUTARE CON UN SEMPLICE GESTO D’AMORE CHE PERMETTERA’ DI RENDERCI ANCORA PIU’ INCISIVI NELLE NOSTRE OPERE DI VOLONTARIATO SOCIALENELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI APPONI IL CODICE FISCALE 80044130583 Mario Rossi 80044130583