Igiene della cute: la prevenzione come cura
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Igiene della cute: la prevenzione come cura
ASPETTI PRATICI DI CURA E IGIENE DELLA CUTE Medolla 30/09/2014 07/10/2014 Mary Guerzoni Coordinatore infermieristico C.I.S.A./ASP Mirandola OBIETTIVI • Impedire l’insorgenza di danni all’integrità cutanea (rivestimento, protezione, secrezione, termoregolazione, sensoriale, immunitaria) e conseguente rischio di lesioni ed infezioni. • Evitare l’insorgenza dei cattivi odori • Valutare le condizioni della pelle, del grado di mobilità e di autosufficienza del malato • Favorire la sensazione di benessere • Valutare quotidianamente lo stato psicofisico • Migliorare l’aspetto del malato e mantenere la stima di sé FRAGILITA’ CUTANEA STATO SOCIO AMBIENTALE CRITICO COESISTENZA MALATTIE CRONICHE RIDOTTA AUTONOMIA FUNZIONALE POLIFARMACO TERAPIA PROCESSO DI INVECCHIAMENTO CUTANEO (La pelle incomincia ad invecchiare già al termine della crescita) • • • • • • Minor capacità dei tessuti di rigenerarsi Ridotta elasticità Cute secca e fragile Ridotti scambi nutritizi Riduzione del trofismo Ridotta percezione del dolore SKIN TEARS Sono lesioni da scivolamento dovute da forze di frizione o scivolamento durante i cambi posturali INCONTINENZA URO-FECALE • Alterazione del pH cutaneo • Azione proteolitica degli enzimi fecali, quindi : MACERAZIONE AZIONE IRRITANTE CUTE MACERATA Di facile riscontro nei soggetti allettati, incontinenti, soprattutto nelle stagioni più calde, a carico prevalentemente delle pieghe cutanee. La zona macerata appare: • Molto irritabile fino alla lesione vera e propria • Umida con proliferazione di microrganismi, responsabili di quadri come le intertrigini micotiche, batteriche e irritative SOGGETTI A RISCHIO • Pazienti anziani ipomobili o allettati e incontinenti, portatori di pannoloni igienici in cui si associa una NON corretta igiene • Pazienti con elevata perspiratio (sudorazione abbondante, febbre) • Pazienti sottoposti a lunghi periodi di terapie antibiotiche o cortisoniche per via generale • Pazienti affetti da disturbi metabolici (diabete e obesità). CONSEGUENZA • Variazione del pH cutaneo • Riduzione delle difese immunitarie • Alterazione della flora batterica residente CURA DELLA CUTE • • • • • Pulire appena sporca NO massaggi NO frizioni SI prodotti emollienti ed idratanti SI prodotti barriera IGIENE SCOPO: 1. Rimozione dello sporco 2. Mantenere inalterato il film idrolipidico di superficie 3. Mantenere inalterate le caratteristiche chimiche e fisiche cutanee come protezione dell’organismo 4. Prevenzione verso patologie cutanee: .arrossamenti .macerazione .micosi: candida .decubiti LESIONI DA DECUBITO Causate da una prolungata pressione a livello locale: la lesione si verifica quando la forza comprimente, applicata per un tempo sufficientemente lungo, è maggiore rispetto alla pressione del sangue nel distretto arteriolo-capillare e pertanto si verifica una ischemia. Durante la notte un soggetto giovane effettua circa 50 movimenti, aumentando l’età, si scende al di sotto dei 20 movimenti, il rischio di sviluppare lesioni da decubito è del 90%. Circa il 70% di tutte le ulcere da pressione si verificano nella popolazione anziana. Le regioni del corpo più a rischio sono in prossimità delle prominenze ossee: sacro, trocanteri, malleolo, calcagno, gomiti, scapole, orecchie e vertebre. PREVENZIONE Riduzione della pressione con la mobilizzazione e utilizzo di presidi che riducono o scaricano le forze nelle zone maggiormente interessate (materassi ad aria, supporti in gel, ecc…) Mantenere la pelle asciutta evitando l’umidità (incontinenza urinaria e fecale) Valutare lo stato nutrizionale con scale validate Gestione dell’incontinenza e dell’umidità L’uso del pannolone nella gestione dell'incontinenza urinaria in pazienti con lesioni è problematico, in quanto, provocando la riduzione del passaggio di aria, accentua le condizioni di umidità della cute e vanifica gli effetti delle superfici antidecubito. 17 DETERGENTI Prodotti che servono a rimuovere lo sporco. SOLIDI: LIQUIDI: chiamati barra o pane comprendono i sponi solidi tradizionali ed i saponi solidi sintetici, sono esposti a contaminazione batterica! con consistenza liquida più o meno viscosa, sono tutti sintetici. Necessitano di conservanti (irritanti), deve avere un pH tra 5-6. NATURALI: saponi di origine vegetale (cocco, olio di oliva) o animale (grasso animale), olio detergente. SINTETICI : neutri, meno aggressivi, più delicati (per formulazione diversa). SCELTA DEL DETERGENTE IDEALE • • • • • • • pH neutro (5.5) o leggermente acido Azione emolliente Poco schiumoso Non profumato Facile da risciacquare Poco costoso Rispettoso della cute e delle mani dell’operatore ( no arrossamenti, screpolature ed allergie) DOPO 2 ORE DALL’USO LA CUTE DEVE APPARIRE INTEGRA E NON IRRITATA DETERGENTI: ASPETTI NEGATIVI • Eccessiva rimozione del film lipidico di superficie con alterazione della barriera cutanea; • Rigonfiamento delle strutture cornee e successiva riduzione dell’idratazione cutanea con fenomeni di secchezza e desquamazione; • Perdita del potere tampone della cute con facile aggressione da parte di sostanze chimiche e microbiologiche. IL DETERGENTE IDEALE DEVE ESSERE IL PIU’ POSSIBILE APPROPRIATO AL TIPO DI PELLE DEL PAZIENTE E QUINDI……. Una cute secca dovrà essere trattata con detergenti delicati e che abbiano un potere liporestitutivo, senza profumazione, poco schiumogeni ad azione lenitiva ed emolliente. Una cute grassa necessita comunque di una detersione delicata, ma con l’aggiunta di sostanze che abbiano un potere sebo regolatore prediligendo prodotti astringenti a quelli troppo sgrassanti. IMPORTANTE • Detersione almeno una volta al giorno, con acqua tiepida, tamponando la cute. • Lavare la cute con prodotti (saponi o soluzioni di pulizia) a PH neutro (5.5). • Asciugarla con prodotti assorbenti che ne evitino la macerazione. • Usare prodotti emollienti ed idratanti, che mantengano la cute ben asciutta. • Non usare prodotti che possano determinare reazioni allergiche. DA EVITARE • Lavaggi troppo frequenti e ingiustificati con acqua troppo calda I • I bagnoschiuma, molto concentrati, eccessivamente schiumogeni che disidratano la cute • Fare uso esagerato di talco o talco mentolato: i microcristalli, penetrando nelle microfratture cutanee ne amplificano l’irritazione, inoltre chiudono i pori, e facilitano la contaminazione batterica • Evitare l’applicazione di antistaminici topici (utili per ridurre la fase infiammatoria ma determinano stati irritativi e di secchezza ben più importante) • Evitare di applicare soluzioni a base alcolica • Evitare massaggi energici (possono causare traumi alla cute) • Evitare disinfettanti su cute integra La detersione è un momento fondamentale nell’igiene dell’anziano, tuttavia, l’eccesso di detersione può provocare una dermatite irritativa o favorire un’infezione delle pieghe, queste manifestazioni sono accentuate da uno scarso risciacquo, specie se si usano detergenti NON idonei!! PROTEZIONE: I PRODOTTI (Si utilizzano quando la sorgente di umidità non può essere tenuta sotto controllo) • Topici a base di ossido di zinco 10-25%: hanno proprietà lenitive, idratanti, impermeabilizzanti, cicatrizzanti e un pH fisiologico ben tollerato, è facilmente spalmabile sulla pelle ( per la rimozione usare dell’olio) • Spray al silicone • Crema base, con composti lipidici derivati dall’omento animale Forse non otterremo certi risultati… … ma dimostreremo… la nostra attenzione quotidiana nei confronti dei nostri anziani! GRAZIE PER L’ ATTENZIONE Mary Guerzoni