Orta - Unione Comuni del Cusio

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Orta - Unione Comuni del Cusio
Intornoall’isola
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Periodico dell’Unione
dei Comuni del Cusio
“Intorno all’isola”
Anno VII n. 3 Settembre 2011
n° 1 Registro Periodici del Tribunale
di Verbania n° 3
del 2005, decreto 04 febbraio 2005
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Orta
Gozzano
Pella
Pogno
Soriso
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Intornoall’isola
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Editoriale Antonio Longo Dorni
Editoriale Nello Ferlaino
Comune di Gozzano
Comune di Orta
Anno VII - N. 3
Settembre 2011
Comune di Pella
Comune di Pogno
Comune di Soriso
Trimestrale dell’Unione dei
Comuni del Cusio: comune
di Orta San Giulio, Pella,
Pogno, Gozzano, Soriso.
Registrato presso il
Tribunale di Verbania
in data 11/02/2005
con il n. 3, decreto
04 febbraio 2005
Direttore responsabile:
Vincenzo Amato
Sport
Personaggio
Eventi e Cultura
Unione Comuni del Cusio
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Proprietario ed Editore:
Unione Comuni del Cusio
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STAMPATO SU CARTA
RICICLABILE
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Editoriale Valerio Cattaneo
Lago d’Orta
scrigno di bellezza
Antonio Longo Dorni
Presidente Distretto Turistico
dei Laghi
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Mi perdoneranno i lettori se eviterò
di celebrare le meraviglie - fortunatamente a noi tutti note - del lago d’Orta
e dei suoi paesi. Su questo lago si può
veramente dire di tutto, se anche un
poeta come Eugenio Montale - a cui
rimandano i miei primi approcci scolastici - nella lirica “Sul Lago d’Orta” ha voluto trasportare qui una vecchia
villa che il poeta in realtà aveva visto
da un’altra parte, a Firenze. Eppure,
secondo il poeta, quella villa, “con le
Muse appollaiate sulla balaustra”
poteva starci benissimo tra la “deserta proda sabbiosa erbosa” del lago
Cusio. Oggi a livello turistico quella
“proda” è tutt’altro che deserta e rappresenta anzi una delle eccellenze del
nostro sistema turistico. Eppure quella
lirica - al di là dai ricordi personali - mi
suggerisce qualche considerazione
circa la “versatilità” e anche ”imprevedibilità” del Lago d’Orta, che è tra
le qualità più apprezzate dai turisti di
tutto il mondo. Una versatilità di comuni, di paesaggi, di beni artistici e architettonici, di offerte ed eventi culturali,
sportivi, religiosi che a volte anche noi
locali facciamo fatica a gestire, nel non
facile compito di conciliare il legittimo
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senso di appartenenza comunale con la logica di sistema, la
sola in grado di stemperare il turismo di massa nei benefici
di un’economia diffusa. Non possiamo infatti pensare al lago
senza lo scrigno di Orta e i paesi circostanti, la costa occidentale ed orientale, i pendii dolci del Mottarone e quelli più
audaci della Valle Strona, le vie di comunicazione tra i due
laghi e l’accesso privilegiato verso la pianura novarese: non
mancano prodotti turistici differenziati da quello culturale al
turismo attivo, dal trekking al balneare, dal turismo religioso
all’enogastronomia e al design, solo per citarne alcuni, che
sono tra l’altro tra i temi delle ultime guide, “per prodotto
turistico”, realizzate dal Distretto Turistico dei Laghi, Monti
e Valli e predisposte per le attività promozionali e fieristiche
autunnali e per la prossima stagione. Queste guide dedicate in particolare alle due ruote (mountain bike, cicloturismo
ma anche mototurismo), al turismo a piedi (trekking, nordik
walking, turismo urbano e turismo accessibile), agli sport
nautici, al volo e ad altri sport interesseranno infatti il territorio del lago d’Orta e tutte le aree circostanti, dall’Ossola
al Novarese e testimoniano il valore aggiunto, anche per le
strutture ricettive oltre che per i singoli comuni, di un sistema turistico ampio, che offra valide alternative ad un turista
sempre più attento a soddisfare le proprie passioni, utilizzando per la ricerca e le informazioni anche il canale web.
Per tale ragione le guide saranno a breve pubblicate anche
in versione digitale sul sito distrettolaghi.it, che tra luglio e
agosto ha superato l’impressionante numero dei 200 mila
contatti mensili. Tra le novità dell’autunno anche una guida
specifica per il Vergante, ponte geografico e culturale tra
i due laghi, e la promozione delle rassegne enogastronomiche, che si distinguono per qualità e peculiarità anche in
tutta l’area del Lago d’Orta.Non è mia intenzione abusare
della cortesia che mi è stata riservata per illustrare le attività
in corso ma solamente ricordare l’importanza per operatori,
amministrazioni comunali e anche cittadini di approfondire la
conoscenza e l’informazione sulle potenzialità e le offerte di
tutto il territorio, perché questo è ciò che richiede il visitatore
e questa è la chiave di volta per lo sviluppo anche economico del territorio.E’ appurato infatti che esiste un numero
consistente di turisti interessato a una marcata mobilità sul
territorio, non solo tra lago e valli circostanti, ma anche tra
i due laghi e le aree limitrofe, in particolar modo quelle lombarde, novaresi, valsesiane e svizzere: è una clientela importante che spesso apprezza il livello di cordialità e ospitalità del nostro territorio e delle strutture ricettive, ma desidera
un’offerta strutturata e differenziata anche in area piuttosto
vasta.Valorizzare le peculiarità e le tipicità locali rappresenta
un modello di sviluppo non intensivo ma qualitativo a beneficio innanzitutto dei residenti, fruitori consapevoli di un patrimonio che rappresenta la risorsa più importante e non delocalizzabile di un territorio già duramente provato dalla crisi
economica e industriale. Il lago d’Orta, con le diramazioni dei
suoi paesi e delle sue valli, credo abbia tutte le potenzialità
per capitalizzare le nuove opportunità anche di un turismo
di nicchia, che non richiede solo grandi strutture alberghiere
ma anche ospitalità diffusa, magari attraverso il recupero dei
centri storici e la valorizzazione delle aree rurali e naturalistiche che conservano sempre un grande fascino.
In fondo, come ricordavo all’inizio, se anche Montale, da ligure, non esitò a “trasferire” sul Lago d’Orta una villa fiorentina, a noi locali non potrà certo mancare la capacità di
interpretare lo spirito e il carattere del nostro territorio, non
solo da un punto di vista emozionale ma anche progettuale.
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Ing. Nello Ferlaino
Sindaco di Pella
Presidente Unione Comuni del Cusio
Si è appena conclusa un’intensissima
stagione estiva che ha coinvolto molti
amici turisti e molti dei nostri concittadini dell’Unione.
Abbiamo ospitato nei nostri comuni
rassegne e appuntamenti di altissima
qualità, dimostrando che è sempre e
ancora possibile fare Cultura con attenzione e con l’apprezzamento della
gente che è sempre molto più capace
di scegliere e valutare.
Siamo riusciti a offrire molta musica classica di qualità attraverso due
rassegne che hanno coinvolto molti
spettatori nelle nostre Chiese; “Orta
Festival” è una prestigiosa realtà del
nostro territorio che anche in questa
sua edizione ha raccolto enormi successi nelle sue numerose serate, un
primo ringraziamento sentito deve andare sicuramente al Maestro Amedeo
Monetti sempre in grado di regalarci
emozioni con artisti di grande fama. Al
secondo anno di “affiliazione” all’Unione, anche il “Festival Internazionale
del Lago d’Orta” ha riscosso molti
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Editoriale Nello Ferlaino
successi toccando tutti i paesi dell’Unione da giugno fino ad
agosto. “Un paese a sei corde” mantiene un ruolo di punta
nel panorama delle rassegne di chitarra acustica, solo grandi festival europei coinvolgono artisti in numero maggiore e
di pari qualità, complimenti a “La Finestra sul Lago” che
riesce ogni anno a superarsi anche in termini di coinvolgimento popolare.
Le nostre piazze sono diventate splendidi palcoscenici del
“Teatro delle Selve”, speriamo che la Regione presti l’attenzione dovuta a questa esperienza di Residenza teatrale
che ha cambiato il nostro modo di intendere e apprezzare
l’arte, migliorando l’avvicinamento dei ragazzi e dei giovani
alle forme di recitazione e artistiche in generale. Esperimenti
importanti sono stati fatti nel campo della Cultura più alta
con la collaborazione ai due eventi di “Poeti a voce” e alla
manifestazione “Poetry on the lake” che, finalmente rientra
nel novero delle manifestazioni patrocinate.
Sono stati molto apprezzati gli aiuti alle manifestazioni sportive: “Memorial Don Angelo Villa”, “Super Enduro dei
Gufi” e “Traverlonga”, oltreché il simbolico contributo dato
ad un grande avvenimento calcistico che si è tenuto sul nostro lago, ovvero il raduno estivo del Torino Calcio, utile a
promuovere l’intero bacino lacuale e non solo Omegna.
Tutto questo aiutando economicamente ogni rassegna senza compromettere il bilancio dell’Unione che mantiene un
risultato attivo, maturando un avanzo di amministrazione importante; credo che, maggiormente in questi periodi, sia un
dato che non debba sfuggire agli attenti amministratori e agli
ancor più attenti amministrati.
Consentitemi di porgere due saluti a due professionisti che
per motivi diversi non collaboreranno più con l’Unione o con
i comuni, ovvero a Sabato Ferrentino, storico vigile ortese
che è arrivato al meritato traguardo della pensione e alla
Dott.ssa Giulia Rampone segretaria comunale di Pella (da
ben 11 anni) e di Orta San Giulio e per qualche tempo anche
della nostra Unione, che trasferirà la sua dimora lavorativa
nella provincia di Verbania; grazie di cuore, avete arricchito i
nostri enti con la vostra professionalità e competenza.
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Autunno,
tempo di bilanci
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Comune di Gozzano
A Gozzano novità per
centro rifiuti e opere pubbliche
la soluzione darà spazi più moderni e funzionali agli
alunni della scuola elementare che da via Gentile si
sposteranno in via per Auzate, vicino alla media. La
struttura sarà dotata di tre piani, 18 aule, servizi, uffici
e di un tunnel di collegamento con la scuola esistente.
L’edificio, in cemento armato, ridurrà il consumo energetico ed è previsto un sistema di riscaldamento a pavimento”.
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E’ stato riaperto a inizio settembre, dopo i necessari lavori di adeguamento, il centro rifiuti di via per
Auzate. Presso il sito è possibile conferire (in quantitativi predefiniti indicati nell’apposito cartello posto
all’ingresso) metalli, verde, ingombranti, legno, inerti,
apparecchiature elettriche ed elettroniche, accumulatori al piombo esausti (batterie). “Nella prima settimana - ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Emilio
Zenoni - abbiamo verificato,
nei giorni di apertura (mercoledì dalle 8.15 alle 13.15
e sabato sino alle 12), una
media di centoventi accessi
giornalieri. E’ prevedibile un
assestamento con una possibile conseguente verifica
dei quantitativi”. A controllare l’area anche tre nuove
telecamere.
Proseguono intanto alacremente gli interventi per la
realizzazione della scuola primaria e quello di rettifica della gobba ferroviaria.
Definito a fine maggio l’appalto, ora la struttura sta
rapidamente salendo ed è in fase di realizzazione la
soletta del secondo piano. E’ molto probabile, ha riferito Zenoni, che a ottobre si giunga alla costruzione
del tetto per poi lavorare all’interno, riuscendo, forse
a fare in modo che l’edificio sia pressoché pronto già
per il prossimo anno scolastico (periodo ufficialmente
previsto, 18 mesi). In questi giorni, intanto, si svolgerà
un incontro per quanto riguarda il trasferimento delle
somme di competenza regionale. Il lavoro è affidato
alla ditta Rosant Appalti srl e costerà poco più di un
milione di euro, considerato il ribasso d’asta applicato
pari al 48%.
Lungamente attesa per la necessità di risolvere gli annosi problemi di carenza di aule nei vari istituti cittadini,
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Sempre sul fronte delle opere pubbliche è stato appena approvato dalla Giunta comunale il progetto preliminare per una strada che unisca Briga e le nuove
rotonde in prossimità del nuovo tratto ferroviario,
anch’esso in costruzione.
Il Comune si incontrerà in questi giorni con Rfi e Re-
gione per programmare la viabilità automobilistica alternativa (con l’eliminazione della gobba ferroviaria
è stato interrotto, anche, il vecchio collegamento con
Briga Novarese).
Maria Antonietta Trupia
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E’ quasi ultimato, presso il Lido gozzanese, il nuovo
Centro remiero realizzato dall’Amministrazione comunale grazie a finanziamenti regionali. Secondo le
previsioni dovrebbe essere inaugurato prima dell’autunno.
aggiunge un piano superiore con palestra attrezzata, spogliatoi e sala
riunioni.
“Il nostro lago - ha detto
Biscuola - è particolarmente apprezzato dagli
atleti di sport acquatici
per le caratteristiche favorevoli delle correnti.
Già assicurata, la presenza costante di sportivi
a livello nazionale e internazionale. Significativo, a garanzia della sicurezza,
il servizio di soccorso sanitario per la tranquillità dei
bagnanti e degli sportivi. Unico il gestore della spiaggia
e del Centro remiero: questo consentirà al Comune un
controllo dell’intera struttura”.
Tra le autorità in visita, oltre al prevosto, don Sala,
l’assessore provinciale Tenace, il sindaco di Orta San
Giulio, Natale, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Verbania, tenente Tapparo, quello della stazione di Gozzano, maresciallo Penariol, e quello della
Polizia dell’Unione dei Comuni del Cusio, Schiavon.
Comune di Gozzano
Al Lido di Gozzano quasi ultimato il centro remiero
Maria Antonietta Trupia
Già in agosto, però, visita in anteprima delle autorità,
guidate dal sindaco Carla Biscuola, intervenute alla
presentazione dei servizi di soccorso sanitario e salvamento in acqua a cura di C.R.I. in cui sono impegnati
gli “Operatori Polivalenti Soccorso Acquatico”.
L’edificio era da anni dismesso e, un tempo, era una
nota colonia elioterapica cui affluivano molti bambini
del Cusio. Avviata da qualche anno la ristrutturazione,
ora la struttura consta di due ali laterali aggiunte al corpo centrale. Un nuovo balcone si affaccia sul lago. Al
piano terra adibito a rimessaggio delle imbarcazioni, si
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Comune di Gozzano
Controllo e prevenzione di atti vandalici, a tutela del patrimonio comunale
Dieci telecamere per la videosorveglianza
Nuovo input al controllo del territorio con la videosorveglianza su cui la Giunta Biscuola si era già espressa
positivamente in campagna elettorale.
Collocate in prossimità delle Scuole medie e del Centro raccolta rifiuti di via per Auzate, saranno sperimentate per tre anni.
Dieci le telecamere operative: la maggior parte controlleranno la scuola media Pascoli e la sua area di
pertinenza; le rimanenti il Centro rifiuti.
La scelta costituiva uno dei punti qualificanti del programma elettorale della Giunta in carica.
“Ultimamente - ha detto il sindaco Carla Biscuola - si
sono verificati ripetuti episodi di vandalismo, alcuni dei
quali di particolare gravità. La nostra Amministrazione,
pertanto, ha deciso di attivare sperimentalmente la videosorveglianza per tre anni. La sicurezza dei cittadini
e il controllo degli edifici di proprietà comunale rappresentano obiettivi di primaria importanza e, con questo
progetto, si ottengono a nostro avviso risultati di grande rilevanza, sia sul piano educativo e di prevenzione,
sia su quello del controllo e della repressione. Ci auguriamo - ha concluso il primo cittadino - che l’iniziativa
contribuisca a promuovere un miglior rispetto del patrimonio pubblico, ponendo termine agli episodi vandalici
accaduti nell’area”.
Maria Antonietta Trupia
Gozzano Chiesa di Santa Marta
Dopo il complesso intervento di recupero,
ricollocato l’antico altare ligneo
Ricollocato, dopo oltre
vent’anni, il prezioso altare ligneo del 1674 che,
fino a fine anni Ottanta
era situato nell’abside
della centrale chiesa di
Santa Marta, ma che fu
gravemente danneggiato
da un incendio nel 1988.
Il restauro è stato diretto da Anna Maria Bava
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(Sovrintendenza
Beni
architettonici piemontesi) e finanziato da fondi
ministeriali. L’intervento
è stato realizzato da Carola Ciprandi e Gianluigi
Terreni (Parabiago) all’interno del complessivo
recupero della chiesa,
devastata dal fuoco.
La presentazione ufficia-
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le del lavoro svolto
avrà luogo prossimamente, intanto i
fedeli possono rivedere l’opera recuperata, come è già avvenuto a fine luglio
in occasione del terzo anniversario della
scomparsa di don
Carlo Grossini (già
prevosto del borgo
cusiano) alla presenza dell’attuale prevosto don Enzo Sala, del coadiutore don Fabrizio Cammelli e di molti religiosi.
Alcuni tasselli delle parti gravemente danneggiate
sono state lasciate sul retro dell’importante arredo
sacro, a memoria dell’evento accaduto.
Maria Antonietta Trupia
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Nuovo servizio di salvamento in acqua sul Lago d’Orta
Nel corso dell’estate è stato avviato sul lago d’Orta un
ro, quello della stazione di Gozzano, maresciallo
servizio sanitario e di salvamento in acqua mes-
Gianluigi Penariol, e della Polizia dell’Unione dei
so a punto e curato da C.R.I. e Forze dell’Ordine e
Comuni del Cusio, Giorgio Schiavon. Il prevosto,
garantito dagli Operatori Polivalenti del Soccorso
don Enzo Sala, ha benedetto mezzi e uomini.
Acquatico della Croce Rossa (OPSA) che, ogni sa-
Il servizio è stato sinora a carico del Comitato provin-
bato e domenica, pattugliano il Cusio. Un intervento
ciale CRI - Novara e del Comitato locale CRI - Bor-
d’emergenza è stato operato alla vigilia di Ferragosto,
gomanero. Da quest’anno, un parziale finanziamento
quando l’idroambulanza in dotazione (allertata dal 118)
anche dai Comuni di Gozzano e Pella e una donazione
si è diretta dal Lido gozzanese a Orta per prestare soc-
dalla ditta “VA Albertoni srl” di Gozzano. L’auspicio del
corso a una persona colta da malore successivamente
Comitato provinciale CRI è quello di un coinvolgimento
trasportata all’Ospedale di Borgomanero.
che si allarghi a tutti i Comuni lacustri e agli Enti inte-
Comune di Gozzano
Coordinamento tra gli Enti preposti e celerità di intervento
ressati, nonché a volontari e residenti affinché possano
essere forniti servizi sempre più efficaci e coordinati.
Maria Antonietta Trupia
La presentazione ufficiale del servizio si è svolta presso la spiaggia alle pendici della torre di Buccione, a
Gozzano, all’inizio di agosto, presenti volontari e mezzi usati da C.R.I. e Carabinieri. L’idroambulanza (dotata anche di un defibrillatore semiautomatico) è
solitamente ormeggiata in località Bagnera, dove
è allestita una postazione fissa di Primo Soccorso
presso l’Associazione Sub Novara Laghi, concessa in uso dal Comune di Orta.
Il personale OPSA rimane in costante contatto con le
centrali operative 118 di Novara e Verbania, controllando le spiagge libere e presidiando le molteplici attività
sportive in programma sul bacino lacustre.
In rappresentanza dei volontari sono intervenuti
Livio Chiotti (ispettore regionale Volontari del Soccorso di C.R.I.), Raissa Buard (delegato provinciale
OPSA) e Armando Gallo.
Tra le autorità, l’assessore provinciale Antonio Tenace, i sindaci di Gozzano, Carla Biscuola, e Orta,
Cesare Natale, il comandante della Compagnia dei
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Carabinieri di Verbania, tenente Christian Tappa-
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Comune di Orta
Passaggio della campana al
Rotary Club Orta San Giulio
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Con la tradizionale conviviale di “passaggio della
campana”, martedì il Rotary Club Orta San Giulio ha
visto concludersi l’anno di Presidenza di Giuseppe
Antonioli a cui succede Carlo Stracquadaneo. Una
cerimonia che conclude un intenso anno di attività del
sodalizio ortese e ne inizia un altro all’insegna, com’è
nella tradizione del Rotary, della continuità e dell’impegno. La serata si è svolta tra Orta e l’Isola di San
Giulio, dove, com’è ormai nella tradizione del club, avviene l’atto di consegna del collare e del distintivo dal
presidente uscente all’entrante. Con Giuseppe Antonioli, imprenditore in diversi settori commerciali e industriali, il Rotary Club Orta San Giulio ha perseguito e
raggiunto importanti obiettivi di service, sia sul territorio
che internazionali. Il principale impegno del club è un
service internazionale a Masango in Burundi dove,
da quattro anni, sono state realizzate opere a sostegno della popolazione locale tra le quali un orfanotrofio, un ospedale e un acquedotto, opere che stanno
già permettendo alla popolazione locale di migliorare
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sensibilmente la loro condizione, riducendo la mortalità infantile, la diffusione delle malattie e migliorando la
scolarizzazione. Un progetto, quello a Masango, che il
Rotary Orta San Giulio segue anche con regolari missioni sul posto dove i soci direttamente si impegnano
nella realizzazione delle opere. Ma questo è solo uno
dei tanti service che il club ha posto in essere. Importante evento dell’anno di Antonioli è stata la fondazione del Rotaract Club Orta San Giulio, il club cadetto
del Rotary del quale fanno parte ragazze e ragazzi
della zona tra i 18 e i 30 anni che svolgono attività
di service, raccolte fondi e iniziative culturali di respiro
sia locale che internazionale. E’ questa un’importante risorsa non solo per il Rotary, ma soprattutto per il
territorio. Come detto, per l’anno sociale 2011-2012,
subentra a Giuseppe Antonioli il nuovo Presidente
Carlo Stracquadaneo. Ufficiale di Stato Maggiore,
già docente della Scuola di Guerra di Firenze e vice
comandante della base aerea di Cameri, Stracquadaneo, oltre ad essere il decimo Presidente del Rotary
Club Orta San Giulio, ha il compito di proseguire il progetto in Burundi e ha già definito un fitto programma di
iniziative che vedono tra le altre, per la realtà locale,
importanti iniziative a sostegno della ANGSA Novara
Onlus che è una realtà di eccellenza nella diagnosi
precoce e terapia dei bambini autistici. La bella serata
di “passaggio della campana” si è conclusa con il tradizionale tocco della campana, che apre e chiude ogni
riunione del club, da parte del nuovo Presidente a cui
sono andati gli auguri e il rinnovato impegno di tutti i
soci del club e dei molti ospiti presenti.
E.P.M.
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Comune di Orta
Lago + Lago
il Cusio in mostra
Molto apprezzata la mostra, presso il Palazzotto di
Orta fino al 15 settembre, dall’accattivante titolo “Lago
+ Lago”. In esposizione dipinti di Antonio Vittorio Alfieri e di Sergio Cominetti. Due modi di vedere l’isola,
il lago d’Orta. Se Cominetti usa quasi una tecnica “fotografica”, tanto i suoi dipinti corrispondono alla realtà,
Alfieri rappresenta, come Dalì, il sogno. Le sue “isole”
sono “lucidamente oniriche... in uno spazio dato nella
sua apparente concretezza atmosferica, ma, nel con-
a caso, si era proclamato presidente di una fantomati-
tempo, negato nella sua logica fenomenica, e trasceso
ca Associazione Fantasmi Ortesi.
in una sorte di dimensione atemporale”.
Alfieri è romano di nascita, ma a 17 anni giunse a No-
Raul Capra, nella sua introduzione, ha voluto spiegare
vara in aviazione, spinto da un padre che non lo voleva
i motivi del titolo, legati ad un articolo, pubblicato sul
pittore! La prima volta che vide l’isola ci girò intorno più
Corriere della Sera del 1949 a firma Alberto Savinio.
volte, con la barca, pensando se fosse un sogno o la
Lago + Lago per esprimere anche due così diversi
realtà, oggi predilige le tele grandi dove poter “nascon-
modi di rappresentare e di vedere il Cusio.
dere” simboli. In rappresentanza del Comune, l’asses-
L’articolo venne ispirato da Augusto Mazzetti, anche
sore Giovanni Bernascone, ho espresso la sua piena
se di lui non v’è traccia. Parlarne oggi è assolutamen-
ammirazione per le opere dei due artisti.
te indispensabile, per evocare un personaggio che ha
Luisella Mazzetti
sempre portato Orta nel cuore e nell’anima e che, non
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Comune di Orta
Società di Mutuo Soccorso
E’ ormai noto che, sull’isola di San Giulio, le monache
dell’Abbazia benedettina “Mater Ecclesiæ” hanno
dato vita ad un laboratorio tessile divenuto oggi uno fra
i più qualificati a livello europeo, non solo per le tipologie di intervento, ma anche per la costante attività di
ricerca ed approfondimento svolta.
La bandiera di Casale Corte Cerro prima e dopo il
restauro
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E’ forse meno noto che, fra i tanti interventi di restauro
dei quali si occupano le religiose, uno, in particolare,
riguarda le bandiere delle Società di Mutuo Soccorso: oggetti simbolo di una tradizione ultracentenaria di
solidarietà e fratellanza.
Nella vita di queste storiche associazioni di lavoratori (vedi testo nel riquadro), la bandiera sociale ha
sempre rivestito un ruolo di primaria importanza, tanto
da essere richiamata spesso negli statuti e nei regolamenti, per normare il suo utilizzo e persino il ruolo del
socio portabandiera.
Segno distintivo del sodalizio, la bandiera era esposta
nelle ricorrenze solenni ed accompagnava il socio in
ogni momento della vita, dall’ingresso in Società, sino
alle esequie.
Quando si parla di bandiere, in genere, si pensa ad un
tricolore, ma i vessilli delle Società di Mutuo Soccorso,
generalmente double-face, lo avevano su uno dei due
lati, mentre sull’altro veniva dato spazio alla fantasia e
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all’abilità dell’artigiano o della ricamatrice che li confezionavano. Si utilizzavano quindi preziosi tessuti, spesso eleganti velluti, e venivano riprodotti denominazioni
e motti, l’anno di fondazione e, soprattutto, le due mani
che si stringono, le “mani in fede”, simbolo storico del
Mutualismo, insieme con gli strumenti, le allegorie del
mondo del lavoro e, ancora, ghirlande, volute, stelle,
definendo quasi un alfabeto visivo comune.
Osservare attentamente una bandiera sociale consente, spesso, di leggere i passaggi che illustrano la storia
del sodalizio, trovandone puntuali riscontri negli archivi
storici, inesauribili fonti di preziose informazioni. Sempre negli archivi sono spesso rintracciabili anche i riferimenti diretti alla storia del vessillo: è infatti possibile
leggere verbali dettagliati sulle lunghe discussioni per
definire la sua realizzazione, il serrato confronto per la
scelta dei materiali o l’individuazione della ricamatrice
alla quale commissionare il lavoro, l’esame attento dei
preventivi, e poi, ancora, il programma delle feste per
la presentazione ufficiale, le odi e gli inni composti in
quelle occasioni: frammenti di storia che tornano alla
luce.
I vessilli, sopravvissuti ai disastri
delle due guerre mondiali, alle
devastazioni della repressione fascista, ma anche al trascorrere del
tempo e all’incuria, ritrovano l’antico splendore grazie all’accurato intervento delle monache e all’impegno della Regione Piemonte che,
nel 1990, ha emanato una legge
finalizzata alla tutela e nella promozione del patrimonio e dei valori storici, sociali e culturali delle
Società di Mutuo Soccorso. Sono
ormai quasi trecento gli interventi
di restauro finanziati dalla Regione
Piemonte e dalla Fondazione “Centro per lo studio e
la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso”
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Alcune delle bandiere
e fasi del restauro
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Le Società Operaie di Mutuo Soccorso, note
anche con l’acronimo SOMS, si svilupparono a
partire dalla seconda metà dell’Ottocento, riunendo lavoratori per fornire assistenza ed aiuto
economico nei momenti di difficoltà, attraverso
la costituzione di un fondo monetario destinato a soccorrere gli iscritti, versando loro sussidi
in caso di malattia, disoccupazione, impotenza
al lavoro, vecchiaia, al verificarsi di particolari
eventi penalizzanti (incendi, calamità naturali,
grandine, epizoozie, ecc.) o sostenendo le famiglie in caso di morte del socio. Le Società accoglievano artigiani, commercianti, operai, artisti,
contadini e, in genere, tutti coloro che traevano
i mezzi di sostentamento dalla prestazione della
loro opera. Il consolidamento dell’attività delle
Società di Mutuo Soccorso portò ad un’estensione degli ambiti di intervento. Oltre a quello
mutualistico in senso stretto, le Società promossero infatti numerose iniziative finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita degli iscritti e
della Comunità in cui operavano. Realizzazione
di cooperative di consumo, forni sociali, ospedali, ospizi, asili, casse di credito e di risparmio,
assicurazioni, proposta di assistenza medica
specialistica, distribuzione di medicinali a prezzi calmierati, campagne di vaccinazione sono
solo alcune delle attività svolte dalle Società di
Mutuo Soccorso. Fondamentale fu anche l’impegno nel campo dell’istruzione e della formazione professionale. Le Società di Mutuo Soccorso possono essere considerate un efficace
strumento per la conquista di un’autonomia individuale che consentiva ai lavoratori di affrancarsi dalla dipendenza, in caso di necessità, da
forme di beneficenza pubblica, ecclesiastica o
privata, in un contesto che valorizzava invece
l’individuo nella sua totalità. In Piemonte, nei
primi decenni del Novecento, risultavano attive
più di quattromila Società mutualistiche, oggi ne
possiamo considerare circa quattrocento. Negli
anni più recenti, venuta meno la finalità strettamente mutualistica, numerose Società di Mutuo
Soccorso si sono impegnate in ambito ricreativo
e culturale. Alcuni sodalizi stanno però tornando a rivolgere la loro attenzione al settore della
previdenza e dell’assistenza sanitaria integrativa, attualizzando gli scopi originari.
Comune di Orta
onlus, nata per volontà della Regione Piemonte e del
Coordinamento regionale delle Società di Mutuo Soccorso piemontesi.
Attraverso la Fondazione è in fase di attuazione anche
il progetto Le bandiere della solidarietà. Un progetto di restauro conservativo per le Società di Mutuo
Soccorso del Piemonte, finanziato con un contributo
a valere sull’otto per mille per il recupero di beni culturali, che sta consentendo il restauro conservativo di
altri trentacinque vessilli. In questi ultimi vent’anni, le
preziose bandiere hanno quindi trovato all’isola di San
Giulio, fra le silenziose mura dell’Abbazia benedettina,
una seconda casa, o per meglio dire, una casa… di
cura, che lasciano per tornare protagoniste di una nuova stagione di rinnovamento.
Mariella Zanetta
13
Le SOMS
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Comune di Orta
Tante zucche, tante idee
domenica 11 settembre Orta ha giocato d’anticipo sull’autunno
Si è svolto domenica 11 settembre dalle ore 9 alle ore 20 a Orta
San Giulio, in Piazza Motta, un mercatino rivolto a tutti gli appassionati della tradizione, dei sapori genuini, della manualità e del
buon gusto. Organizzato dall’Associazione Culturale Arti e Sapori
di Nord Ovest di Borgomanero, l’evento ha portato all’incontro con
le eccellenze enogastronomiche e artigianali del territorio. Tante
zucche, ornamentali e... da gustare, mieli, formaggi e ancora tanto
artigianato con splendidi cotoni ricamati, gioielli. Ma l’attenzione
dei bambini era tutta per le simpaticissime Sara e Tiziana di Arona
che hanno giocato a reinventare questi frutti della terra così strani
e colorati. Soprattutto tempere, ma anche pennarelli e matite per
scatenare tutta la fantasia che i bimbi hanno dentro. Non solo i
turisti, ma anche gli ortesi hanno goduto di una giornata giocata
d’anticipo sul tema dell’Autunno.
Luisella Mazzetti
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la navata, è basso e di dimensioni contenute. Il portico
d’ingresso è del ‘600 e del ‘700 la zona dell’abside.
Gli affreschi che decorano l’interno sono databili tra il
1400 e l’inizio del 1600. Tra questi si trova la rappresentazione più nota di San Giulio, patrono del Cusio
che sta impartendo la benedizione mentre naviga sul
suo mantello verso l’isola che deve essere liberata dai
serpenti. Le opere sono state, con tutta probabilità, realizzate dalla scuola dei Cagnoli, da Tommaso ai figli,
come viene segnalato nel volume “Archeologia e Arte
nel Cusio”. Dopo un ultimo sguardo panoramico sul
lago si riprende la via del ritorno, assaporando ancora
questo angolo di Paradiso, senza auto, senza confusione, per portarlo nel cuore anche quando si tornerà
nel caos di questa vita moderna che spesso dimentica
quanto sia appagante un tramonto del quale il sole lo
si vede specchiarsi nelle acque tranquille del Cusio,
incendiandolo con i suoi colori più intensi.
Luisella Mazzetti
15
A Ronco non si capita per caso, da Pella parte una
strada asfaltata che, in circa tre chilometri conduce alle
frazioni Ronco Sotto e Ronco Sopra. La si può percorrere tranquillamente a piedi, con un andamento lento
disseminato di panchine dove poter sedere e far riposare le stanche membra, dove poter ammirare il panorama del lago e delle montagne che lo circondano.
Il fresco è assicurato dalla presenza di numerosi alberi che portano una piacevole ombra durante la calura
estiva. Giunti all’ingresso della frazione si può scendere al lago, attraverso un ripido sentiero formato da tanti
piccoli sassi. L’acqua, piuttosto profonda, si presenta
di un verde smeraldo che invita a tuffarsi. Nonostante
le case siano abitate, il silenzio è quasi totale, rotto
solo da qualche motoscafo di passaggio. La chiesa,
dedicata a San Defendente, soldato romano, protettore contro la peste, è a navata unica ed è stata decorata
da Paolino Albanesi di Sant’Agata Sopra, con l’aiuto
di Begonzoli e Gallotti, suoi compaesani. Il villaggio
era situato in posizione molto strategica, proprio lungo
l’antica strada che collega ancora oggi la Valsesia, o la
Colma, al lago d’Orta, sentiero di pellegrinaggi religiosi
tra il Sacro Monte di Varallo e quello d’Orta. Da qui
transitarono, però, molti artisti che si recavano anche
all’Isola di San Giulio per affrescare le pareti delle chiese. Ritornati in cima alla stradina, si oltrepassa il cimitero da dove inizia l’impegnativa mulattiera in ripida
salita, immersa in un fitto bosco di castagni. Lungo il
percorso si trovano le cappelle, la prima già nel centro
di Ronco, la seconda proprio nei pressi del Cimitero,
accanto ad un masso con una grossa “coppella”, quasi
un contenitore per offerte, una terza è nel bosco. Costituivano un momento di sosta e di preghiera prima
di arrivare all’Oratorio di San Giulio a Ronco Sopra.
Lo si raggiunge in mezz’ora di cammino. L’edificio è
composto da tre corpi di epoche diverse, il più antico,
Comune di Pella
Itinerari estivi, Ronco
Sotto e Ronco Sopra,
frazioni di Pella
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Comune di Pella
I frutti del passato
tra Orta San Giulio e Pella, il 23 e 24 luglio
in quanto sul lungolago di Pella hanno trovato posto
i produttori che hanno ottenuto il Marchio Regionale
dell’Eccellenza alimentare. Orta e Pella erano collegate, per l’occasione, con motoscafi gratuiti.
Grazie all’interessamento della famiglia Zacchera il
Consorzio ha potuto disporre, ancora una volta, come
lo scorso dicembre,
della splendida terrazza a lago dell’ex
Hotel
Orta,
dove
hanno trovato spaSono stati due giorni ricchi di iniziative il 23 e 24 luglio,
zio
esposizioni
di
quando si è svolta a Orta San Giulio e a Pella la mani-
fotografie e dipinti e
festazione “I Frutti del Passato”, organizzata dal Con-
uno stand di libri in-
sorzio Pro Loco Lago d’Orta nell’ambito del Progetto
trovabili perché fuori
Interreg, “Biodiversità, salviamola mangiandola” con
catalogo, tutti legati
una Mostra mercato, Laboratori del gusto, Laboratori
al territorio e il lago
per i piccoli, Degustazioni gratuite e altro ancora.
in particolare.
La mostra “Dal lago
perduto alla biodiversità ritrovata” ha
presentato il caso
del lago d’Orta a
vent’anni
dall’inter-
vento di liming con
pannelli
illustrativi,
foto e grafici. Durante le due giornate è
sempre stato pre-
le regioni che hanno inviato il meglio della loro produ-
sente il personale del CNR di Pallanza che ha spiega-
zione, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Lombardia,
to ai visitatori questa importante azione di salvataggio.
Liguria, Toscana e, naturalmente, Piemonte.
Sabato e domenica, per gli appassionati, sono stati
Presente anche la Svizzera, partner del progetto Inter-
presentati due annulli filatelici e, in alcuni ristoranti del
reg del Consorzio, con la Cooperativa “Sativa” di Rhe-
territorio, non sono mancati piatti preparati con ortaggi
ien che produce semi rari di ortaggi in un monastero
della biodiversità. Tantissime le curiosità che si sono
sul Reno.
potute scovare tra le bancarelle, la camomilla di Coi-
La nostra regione ha goduto di particolare visibilità
romonte, le anatre costruite con i giunchi della laguna
16
Hanno partecipato più di cinquanta espositori, molte
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Comune di Pella
veneta, i prodotti di latte d’asina e tante altre…
Collaboratori attivi del Consorzio sono la Pro Loco di
Orta, guidata da Giuditta Manzetti, e Alberto Anchisi
Fanno invece parte dello staff dei promotori Rosaria
De Marco, già presidente della Pro Loco di Pogno,
Anna Colombo della Pro Loco di Novara, Adriano Talato della Pro Loco di Legro, Riccardo Milan della Pro
Loco di Omegna. Molto curioso il “taglio del nastro” la
mattina del sabato a Orta con assaggio di uva spina!
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Luisella Mazzetti
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Comune di Pogno
Stelle
in concerto
Hanno recentemente festeggiato i primi
40 anni di attività. Portati splendidamente come si deve a chi fa del canto qualcosa di più che un hobby: uno stile di
vita. Così il Coro Ana Stella Alpina di
Berzonno festeggia il prossimo 20 novembre la santa patrona della musica,
Santa Cecilia e lo fa nel modo che gli è
più congeniale: con un concerto e una
giornata di festa aperta a tutti. O almeno a quanti
importante è cantare. Basti pensare che lo strumento
vogliono cantare la gioia di vivere. Il motto dei cori-
più perfetto che esiste in natura, è la voce. L’unico che
sti di Pogno è lo stesso di Byron che un giorno disse:
esegue la musica unitamente alla parola”.
“Se senti un gruppo di persone che canta, fermati
Questo il programma della festa
e ascolta. Quella è gente onesta. Perché il maligno,
Domenica 20 Novembre 2011
non ha canzone”. Aggiunge il maestro Carlo Poletti:
ore 10.00: Chiesa Parrocchiale di S. Pietro Aposto-
“Invito tutti ad assistere alle prove, che si tengono tutti
lo a Pogno SS. Messa in suffragio dei Coristi “Andati
i mercoledì sera dalle ore 21 alle 23, presso la Bai-
Avanti” officiata dal Cappellano Alpino Don Salvatore
ta del Coro, situata in località Torlacqua di Pogno, Via
Gentile
Dante Alighieri 11 e passare una serata diversa dal so-
ore 12.30: Pranzo sociale del 41° Presso il Ristorante
lito. Bere in compagnia un buon bicchiere di vino e poi,
“Da Paniga” Via Via Maggiora 89 a Borgomanero.
non si sa mai che venga la voglia di provare ad avere
Il concerto si terrà sabato 19 novembre alle 21 nel-
un’esperienza corale. Da cosa, nasce cosa - prosegue
la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo a Po-
Poletti - per unirsi a noi, non è tassativo essere Alpini.
gno con la 33ma edizione della Rassegna dei canti
Basta condividere “lo spirito Alpino”. L’unico requisito
Popolari di Santa Cecilia e saranno ospiti il Coro La
sarebbe quello di avere almeno un pizzico di intonazio-
bricolla di Falmenta di Verbania e il Coro Ana Mon-
ne e tanta buona volontà, che non guasta. Poi, cantare
terosa di Busto Arsizio di Varese. L’ingresso è libero.
eleva lo spirito e dà la possibilità di esprimersi musicalE.P.M.
mente, anche se non si conosce la musica. La cosa
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L’Appuntamento è ormai tradizionale e ogni anno i donatori di sangue dell’Avis, l’Associazione Volontari Italiani del Sangue della sezione comunale di Pogno si ritrovano per un giorno di festa e riflessione. La festa del donatore si terrà quest’anno il 16 ottobre con il
seguente programma: alle 9.15 il ritrovo presso la sede Avis in via
Garibaldi e alle 9.45 il corteo verso la chiesa parrocchiale. Alle 10
è prevista la S. Messa e al termine visita con omaggio floreale agli
avisini defunti. Alle 12 trasferimento all’Hotel La Bussola di Orta
per aperitivo e pranzo sociale. Al termine del pranzo verranno premiati i donatori benemeriti con la consegna dei riconoscimenti che
quest’anno sono: Benemerenza n° 1 distintivo in rame: Michael
Cario, Alessandra Crolla, Adriano Dellassette, Massimo Sangiorgio, Alberto Toma, Gloria Toresan. Benemerenza n° 2 distintivo in
argento: Marco Betti, Simone Comoli Felappi, Angela De Marco,
Simona Pezzoni, Elio Piralla, Luca Sottini, Carmine Tramunti, Maurizio Zampiero. Benemerenza n° 3 distintivo in argento dorato: Carla Betti, Salvatore Iannotta, Eliana Maria
Paracchini, Bruno Pireddu. Benemerenza n° 4 distintivo in oro: Flavio Cogotti, Antonio Stancato, Mario
Tommasiello. Benemerenza n° 5 distintivo in oro con rubino a Giorgio De Dominici.
E.P.M.
Comune di Pogno
Avisini in festa
Libri: il racconto del sisma a L’Aquila
Alle operazioni di soccorso parteciparono anche numerosi volontari di Cusio e borgomanerese
C’era anche una delegazione del Coordinamento provinciale
della Protezione civile novarese (tra gli altri il borgomanerese
Gianfranco Zanetta e Antonio Marchinetti di Soriso) alla presentazione, lo scorso maggio presso il Salone del Libro di Torino (nel
nuovo padiglione Oval), di due volumi sul tema “L’Aquila. Due anni
dopo”. Agli interventi post sisma contribuì anche il coordinamento
novarese (che comprende volontari anche dal Cusio) che ha preso
parte all’incontro torinese cui ha partecipato il Capo Dipartimento
della Protezione Civile nazionale, Franco Gabrielli e gli autori delle due pubblicazioni nate per informare e riflettere sul tragico evento
di due anni fa. I testi presentati sono stati “Le verità del terremoto”
di Francesco Sidoti, edito da “Libreria Universitaria Benedetti”, e
“Macerie dentro e fuori”
di Umberto Braccili, edito da “Avus” (Associazione
vittime universitarie del sisma). In sala, delegazioni
della Protezione civile da
Vercelli e Alessandria ed
esponenti di Esercito e
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Maria Antonietta Trupia
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Carabinieri.
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Comune di Soriso
Festa a Soriso per il patrono San Giacomo
Soriso ha festeggiato il patrono San giacomo con cerimonie religiose, ma anche con i giochi popolari,
il palio delle oche, la rappresentazione storica e auto d’epoca
Tutta la popolazione di Soriso in piazza il 23 luglio per
dar man forte ai rappresentanti dei 6 rioni che si sono
sfidati sulla Piazza Umberto I in esilaranti gare. Rosa,
verde, rosso, arancione, azzurro e blu, questi i colori
delle squadre che hanno corso con le carriole, con un
uovo dentro ad un cucchiaio tenuto con la bocca, abbracciati al compagno nel percorso a “tre gambe”. Tifo
da stadio e cori hanno spinto i concorrenti a fare del
loro meglio per accaparrarsi il maggior numero di punti
e, di conseguenza, la vittoria.
Intorno alle 17 il momento più atteso, il Palio delle
Oche. Sette animali pronti, quattro grigi e tre bianchi,
alcuni appartenenti alla scuderia Cavagnino. Sei, una
per ogni contrada, e una “di scorta, perché non si sa
mai” dicono gli organizzatori. Una regola importantissima da rispettare a tutti i costi: le oche non possono
e non devono assolutamente essere toccate per alcun motivo, pena la squalifica. Simpaticissime, come
solo loro possono essere con il loro incedere buffo e
solo all’apparenza sgraziato, hanno percorso il tratto
attorno all’edificio del Municipio incitate a gran voce
dai conduttori e dal pubblico in modo abbastanza tranquillo, tranne una. Infatti l’animale della squadra verde
alla curva in fondo alla discesa pensò bene di fermarsi,
con somma disperazione dei sostenitori. Nonostante il
concorrente tentasse disperatamente di farle riprendere la gara non ci fu verso di convincerla, anzi, la bianca
ochetta all’improvviso decise di ritornare sui suoi passi e terminò la gara... al contrario! Ma è giusto che ci
sia qualcuno che vada... controcorrente a qualunque
costo! Vincitori anche quest’anno i rossi del quartiere
Centro. In fondo però hanno vinto tutti con la loro sim-
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patia e allegria.
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Comune di Soriso
La domenica 24 è stata la volta della rappresentazione storica in costume, con il Gruppo di Borgomanero. E’ stata ricordata la festa svoltasi nel borgo intorno
ai primi anni del 1700 per celebrare il ritorno del barone Pio Ravizza dalla campagna militare durante la
quale, al fianco del principe Eugenio di Savoia, arrivò
fino alle porte di Vienna. Da qui, il principe, di battaglia
in battaglia, al comando dell’esercito dell’imperatore
d’Austria, sconfisse quello turco ed entrò trionfalmente
nella città di Belgrado. La baronessa attese il ritorno di
Pio nel palazzo di Soriso e quando finalmente il barone
ritornò venne data una grande festa.
e la baronessa dalla di lui moglie Antonella Martini, il
La nobildonna, fervente cattolica, originaria di Barcel-
sindaco, Augusto Cavagnino, vestiva i panni del princi-
lona istituì un lascito in favore della ragazze povere di
pe Eugenio di Savoia.
Soriso e fece mettere una lapide a ricordo, che esiste
Lo spettacolo è stato seguito da un pubblico molto nu-
ancora sotto il portico della parrocchiale. A contorno
meroso che ha potuto ammirare anche parecchie auto
della cerimonia si sono esibiti in alcuni brani di operet-
d’epoca parcheggiate nella piazza del Municipio.
ta una soprano argentina e un tenore italiano. Il Baro-
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Luisella Mazzetti
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ne Pio Ravizza era impersonato da Claudio Boschet
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Sabato 17 settembre Soriso ha festeggiato i vent’anni
dalla costituzione della nuova Vigor, la sua squadra di calcio. E’ stata giocata una partita tra vecchie
glorie, prima sospesa per il brutto tempo e poi ripresa
e portata a termine, infine tutti a cena al Ristorante Laghetto della Gelata.
La Vigor Calcio Soriso ha una storia lunga più di
sessanta anni, fra interruzioni e ripensamenti. A quel
tempo le dimensioni delle righe,
il colore delle
magliette,
per
non parlare delle
calzature erano
molto personali, forse troppo!
Tuttavia questi
ragazzi, con un
lavoro di assoluto volontariato,
allestirono
un
campo di calcio
su un’area privata e per alcuni
anni riuscirono a giocare e a mantenere anche alto il
nome di Soriso. Poi il lavoro e la necessità di pensare alla famiglia che, nel frattempo, avevano costituito,
li costrinsero ad abbandonare quello sport che tanto
amavano. Dopo quasi venti anni si ricostituì la squadra perlopiù formata dagli stessi “ragazzi” che, però,
non essendo più ragazzi, non riuscì a durare più di due
stagioni. Il campo fu poi destinato ad area residenziale
e ora, dove la prima Vigor compì le proprie imprese,
sorgono alcune villette. Una leggenda, ma c’è chi giura
che sia vera, narra che, quando soffia il vento, si sentono ancora le grida e gli applausi di quei tempi lontani.
Potrebbe sembrare troppo romantico, ma, se ci si sofferma a riflettere, ci si accorge che anche una squadra
di calcio entra di diritto nella storia passata e recente di
un villaggio come di una grande città!
Trascorrono altri venti anni e alcuni ragazzi, tra i quali
i figli di coloro che militarono nella stagione eroica, decidono di ricostituire la Vigor. Al cuore non si comanda, la squadra deve continuare a vivere! I tempi erano
cambiati, le maglie erano tutte dello stesso colore e
22
Comune di Soriso
Soriso ha festeggiato il ventennale
della sua squadra di calcio
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le scarpe erano più adatte, persino il portiere aveva i
guanti cuciti apposta, ma non per questo le difficoltà
erano finite: le trasferte, gli ingaggi, anche se questi
non andavano oltre una cena in pizzeria, tutto era molto più caro! Inoltre vi era un altro problema grandissimo: a Soriso non esisteva un campo da calcio, nemmeno un metro quadrato di area sportiva di proprietà
pubblica, quindi questi ragazzi hanno dovuto trovare
ospitalità, a pagamento, presso impianti di altri comuni
e hanno giocato in trasferta per due decenni e riuscendo comunque, anche loro, a farsi onore.
Alcuni anni fa, con una decisione che, visti i tempi, è
altrettanto coraggiosa, l’Amministrazione comunale
acquistò l’area che il piano regolatore aveva individuato per la destinazione impiantistica sportiva e, con le
scarse risorse a disposizione, ha iniziato a realizzare
il campo sportivo. Anche in questo caso le difficoltà
non sono mancate, tuttavia adesso esiste un campo di
calcio di dimensioni regolamentari, con tanto di porte e
bandierine, si sta lavorando per realizzare la piattaforma sulla quale posizionare gli spogliatoi prefabbricati e
si sta realizzando la necessaria recinzione regolamentare e chissà che, a breve, la Vigor non possa disputare qualche partita “in casa“.
Luisella Mazzetti
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IL CAMPO SPORTIVO: stiamo provvedendo alla recinzione ed alla costruzione spogliatoi, Ringraziamo la
ditta Lachesi che ci ha offerto ore di
lavoro qualificato.
Comune di Soriso
Notizie
dal Comune
SISTEMAZIONE STRADE ED ILLUMINAZIONE PUBBLICA: abbiamo
avuto un finanziamento dalla Legge
I primi mesi di mandato quale Sindaco mi hanno fatto
18 che consentirà importanti lavori di manutenzione
con piacere trovare uno staff di dipendenti comunali
ordinaria e straordinaria alla rete urbanistica.
di grande aiuto per gli amministratori: Piera, Sabrina,
Katiuscia e Danilo sono competenti e disponibili.
AIUTI ALLE FAMIGLIE: abbiamo privilegiato questo
aspetto attivando una borsa lavoro per 6 mesi per cit-
Il mio gruppo, con tutti i consiglieri e con gli assessori
tadini di Soriso disoccupati.
Romanati e Massara, ha dimostrato di continuare con
Abbiamo stanziato risorse per aiuti alimentari alle fa-
grande impegno il servizio al paese.
miglie, attraverso il Banco Alimentare Caritas di Gozzano.
Garanzia di continuità e di esperienza è per me l’insostituibile Vicesindaco Felice Monti. L’Ufficio Tecnico
PROBLEMA CINGHIALI: stiamo affrontando in sede
con l’arch. Biscuola ci sta supportando egregiamente
regionale e provinciale in sinergia con i cacciatori di
negli impegni urbanistici avviati.
Soriso.
LE NOTIZIE
La collaborazione con il VOLONTARIATO LOCALE ci
aiuta a favorire uno spirito di amicizia e solidarietà fra
SCUOLA: a settembre verrà consegnata la parte a
i sorisesi.
piano terra. Pensiamo che per Natale faremo ai bambini di Soriso il regalo di una nuova scuola. Il Vicesin-
Il VICESINDACO e MARIO CHIARINOTTI stanno la-
daco si sta occupando di avviare l’iter per avere dalla
vorando per il recupero del ricco ARCHIVIO COMU-
Regione il finanziamento II lotto.
NALE nell’ottica di una sua futura collocazione.
IL PROGETTO SCUOLA DI SORISO: le attività scola-
Stiamo partecipando attivamente agli incontri con il
stiche, il post scuola e la mensa saranno oggetto di un
C.I.S.S. e con l’UNIONE DEI COMUNI per lavorare in
programma ricco di contenuti formativi. Abbiamo spo-
rete con le realtà del nostro territorio.
stato qualche risorsa economica sulla scuola per realizzare un progetto sempre più a misura di bambino.
Un doveroso ringraziamento alla redazione del Cam-
Il Gruppo di Lavoro Scuola coordinato da Massimo
panone e di Intorno all’Isola per l’ospitalità accordata.
Mongini, Giovanna Monti, Rita Monti e da una mamma
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il Sindaco Dr. Augusto Cavagnino
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non italiana. Ci sta aiutando nelle scelte.
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Sport
Vela: vincono Gorla e Calderoni
Domenica 4 settembre ha avuto luogo sul Lago d’Orta,
ne dal pluricampione Dodo Gorla, che vanta nel suo
con partenza davanti alla Base Nautica di Imolo, la Re-
curriculum un titolo mondiale, uno europeo e due me-
gata di Crociera Orta-Omegna Orta, organizzata come
daglie olimpiche nella classe Star.
ogni anno dal Circolo Vela Orta, e quest’anno sponso-
Alberto Calderoni, Presidente di AVCO (Amici Vela Cu-
rizzata da Antica Cantina di Canelli, uno dei maggiori
sio Omegna) e Dodo Gorla, Vicepresidente del Circolo
produttori di vini di grande qualità nell’Astigiano.
Vela Orta, si sono aggiudicati quindi il prestigioso Tro-
Una pioggia battente non ha scoraggiato la parteci-
feo Antica Cantina di Canelli, che è stato consegnato
pazione di 18 imbarcazioni, che nonostante le difficili
da Giorgio Musso, Direttore Commerciale dell’Azienda
condizioni atmosferiche si sono affrontate a viso aper-
che sarà ancora Sponsor nelle prossime due edizioni
to, spinte da un vento di tramontana lungo il percorso
della Crociera.
stabilito dalla giuria, fino al traguardo posto di fronte al
La classifica in tempo compensato ha visto al secondo
posto Davide Berrone (AVCO) sul suo Este 24 “SDM
Asterope2”, al terzo posto Guido Macchi (Ass. Nautica
Sebina) sul suo Topaz, al quarto Carlo Alberto Conelli
(CV Basso Verbano) su “Safran” e al quinto posto Davide Capriata (CV Orta) su “Piccola Peste”. A seguire
altri tre già affermati velisti appartenenti al Circolo Vela
Orta: Marco Bettetini su “Playfun”, Gabriele Sandroni
su “Hussi” e Oscar Farace su “SestElemento”.
Tutti i coraggiosi velisti che hanno gareggiato sotto la
pioggia sono stati premiati dal Presidente del Circolo Vela Orta Gianmaria Brambilla e da Giorgio Musso
Dodo Gorla e Alberto Calderoni
con le raffinate confezioni dei vini dell’Antica Cantina
di Canelli, che hanno anche caratterizzato e valoriz-
Palazzo Comunale di Orta.
zato il rinfresco che ha fatto seguito alla cerimonia di
La vittoria, sia in tempo reale che in tempo compensa-
premiazione.
to, è andata a “Silver Bullet”, il velocissimo Cork 1720
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irlandese di Alberto Calderoni, timonato per l’occasio-
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Stefano De Gennario
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Personaggio
Ha compiuto 90 anni
Maria Giulia Cardini ex partigiana
Il 20 giugno
ha compiuto
90 anni l’ex
partigiana
Maria Giulia Cardini
e lo ha fatto
festeggiata
da parenti e
amici nella
sua splendida casa
di Orta San
Giulio. Alcuni sono
ex partigiani come lei.
Un po’ di
commozione nella voce e negli occhi di questa
donna che ha rievocato uno dei momenti più terribili della sua vita, la condanna a morte inflittagli
dai fascisti esattamente 70 anni fa, quando era
solo una ragazza di vent’anni.
“Quando lo racconto oggi, a distanza di così tanto
tempo, mi sembra che non sia mai accaduto veramente e, invece, sono qui a festeggiare ancora
una volta il mio compleanno”.
I fascisti l’avevano arrestata a Torino nella pensione dove viveva; il suo arresto era avvenuto ad
un mese di distanza da quello di quasi tutto il Comando Militare della città.
Alcuni suoi amici riuscirono a salvarla rapendo la
figlia del console tedesco per poi attuare lo scambio tra le due ragazze.
“Ricordo che la mattina mi dissero che sarebbe
avvenuto questo scambio e avevo preparato tutte
le mie cose. Alle 6 del pomeriggio ancora non era
successo ed ero un po’ preoccupata. Nel frattempo mi mandarono a chiamare e mi presentai in
direzione dove c’erano ad attendermi due ufficiali
tedeschi grandi e grossi come armadi, a nulla valsero le mie proteste, mi prelevarono e mi portarono al Comando Tedesco”.
A raccontarle adesso queste vicende sembrano
veramente irreali, invece sono la storia di una
donna, una ragazza molto coraggiosa.
“I tedeschi dovettero chiamare un interprete e durante quella specie di interrogatorio mi venne da
dire una frase «Stiamo perdendo Livorno e Ancona» e chissà come venne interpretata, fatto sta
che mi lasciarono andare. Con me c’era un’altra
prigioniera e anche a lei dissi di stare attenta che
se ce ne fossimo andate ci avrebbero sparato alle
spalle”.
Evidentemente quello era il suo giorno fortunato
anche se per un certo periodo dovette continuare
a fuggire, a nascondersi, almeno era viva!
Ben presto però, d’accordo con suo papà, prese
la decisione di andare con la Compagnia Partigiana Beltrami in valle Strona e poi in Val d’Ossola
dove si doveva comunque sfuggire spesso dalle
rappresaglie e dai rastrellamenti sia fascisti che
tedeschi, ma almeno non era sola ad affrontare
tanti pericoli.
La sua storia non finisce certo qui, questo è solo
un episodio di una vita passata a difendere gli
ideali di Patria e Libertà a costo della sua stessa
vita e l’augurio che questi siano solo i suoi primi
novant’anni.
Luisella Mazzetti
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28100 Novara
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ODONTOIATRIA
LEONARDO
POLIAMBULATORIO
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Eventi e Cultura
Intervista all’autore di “E vanno indietro gli anni miei”
I luoghi cusiani nel “flash back emozionale”
di Francesco Ruga
per sognare. L’immagine mi pare indicativa del contenuto del libro, per certi aspetti una continuazione del
precedente, “Poi ti giri ed è già lunedì”.
Possiamo dire che il testo sia giocato tra memoria,
ricordi e mancato riconoscimento nelle consuetudini odierne? In che modo il luogo assume rilevanza nell’identità personale e nella conservazione del
passato?
Mi piace scrivere sui “miei” luoghi di lago perché li amo
profondamente e vorrei che le giovani generazioni imparassero ad apprezzarli. Oggi è difficile che i ragazzi
conoscano il territorio, mancando i riferimenti e gli ultimi testimoni del passato. Penso di essere un “pellerossa” che vede il proprio territorio insidiato dai nuovi
arrivati; mi rendo conto che se ne stanno andando inesorabilmente cultura e “modus vivendi” millenari, soppiantati dalle usanze dei nuovi residenti. Per questo ho
voluto fissare sulla carta alcuni ricordi del “mio” lago
(in un periodo non semplice dal punto di vista econo-
prima che si perdano.
mico) le indiscutibili risorse paesaggistiche, nonché
E a proposito di luoghi, il lago d’Orta è ancora una
storico-turistiche che il proprio borgo, affacciato al lago
volta protagonista? (insieme a quello che definisci
d’Orta, può offrire, già testimone di una passata (e non
il “borgo”). Perché?
dimenticata) “dolce vita” cusiana. Francesco Ruga,
Il libro ci porta a una località ben precisa (volutamente
storico del territorio e autore del libro “E vanno indietro
mai citata) a un palmo sotto l’ombelico dove c’era tutto
gli anni miei”, edito da “Widerholdt Frères” con introdu-
ciò che un adolescente avrebbe potuto desiderare: il
zione di Beppe Carletti (Nomadi), si apre ad una breve
mio paese (Gozzano, ndr). Vuol far rivivere, in parti-
intervista confidando il proprio legame con la sua terra
colare, i bellissimi luoghi con personaggi semplici ma
e la volontà di coinvolgere le generazioni più giovani.
profondi, accanto a grandi figure quali Mario Soldati o
Come è nato questo progetto editoriale?
il dottor Ruffoni, trasportandoci intorno al magico lago,
E’ nato dalla volontà di divulgare la ricchezza di sto-
dove numerosi paesi e villaggi se ne stavano disse-
rie del nostro lago. Carlo Rastelli (Casa editrice “Wi-
minati come un gregge nella boscaglia, placidamente
derholdt Frères”) ha voluto raccogliere, in un volume
stesi ai piedi delle lievi pendici, o al culmine di esse.
dalla veste grafica di pregio, i miei ricordi del passato.
Al centro, l’Isola di San Giulio pareva un ombelico in
“E vanno indietro gli anni miei” è un fash back “emo-
mezzo all’acqua. E, a un palmo sotto di esso, il paese
zionale” su vicende note o sconosciute dei luoghi del
in questione - il mio, appunto - antico luogo di devozio-
lago. Il titolo rimanda ai versi della canzone “Tutto a
ne a San Giuliano e alla fabbrica che tutti chiamavano
posto” dei Nomadi,con introduzione a firma di Beppe
Santa, capace di trasformare il cotone in seta e alla
Carletti, fondatore del complesso emiliano. In coperti-
cui magnificenza, per anni, si erano levati inni e can-
na, la spiaggia del Miami negli anni Sessanta, al tempo
ti, quali l’invocazione propiziatoria “Nasce dal cotone
della ‘dolce vita’ cusiana, quando bastava un juke-box
splende come seta”. Una fabbrica che purtroppo, oggi,
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Tra “flash back emozionale” e la volontà di riproporre
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Eventi e Cultura
ha avuto una sorte ingloriosa. Forse il libro vuol essere
un invito al mio paese affinché si scrolli di dosso il torpore che l’ha invaso, per ritornare a splendere come la
seta. Crogiolandosi nella “bambagia”, aveva conosciuto il benessere grazie all’industria anche se per anni è
parso disdegnare quello che stava ai suoi piedi: il lago,
ritenuto una pozza al servizio dell’industrializzazione.
Quali altri elementi ti sentiresti di sottolineare?
Preferirei che fosse il lettore a scoprirli. Mi piacerebbe
che fosse anche inteso come una “promozione” turistica del territorio.
Il testo vuole essere una traccia per le giovani generazioni anche del modo in cui si vivevano i rapporti interpersonali? Cosa ti aspetti, in questo senso, dai giovani di oggi?
Mi farebbe piacere che i giovani leggessero il libro per
conoscere ciò che non hanno vissuto. Ho voluto mettere su un foglio i ricordi personali o le memorie della
mente attraverso gli auricolari. Allora si chiacchierava
gente che ho amato per far rivivere il meglio del mio
e si osservava la realtà; ora si cammina a testa china
paese e quegli anni semplici, quando bastava poco
digitando sul cellulare. Un tempo si usciva per chia-
per sognare. Per i giovani è difficile capire perché la
mare gli amici e stare con loro; oggi si messaggia o si
società è cambiata, pure nei rapporti interpersonali.
telefona.
Un tempo la musica, ad esempio, si condivideva al
E.P.M.
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bar mentre il disco girava; oggi si ascolta individual-
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Eventi e Cultura
Sgarbi a Gozzano preludio di una rivisitazione
del territorio anche in termini turistici
sono vittime. Per lui l’Associazione (cui aderiscono
una cinquantina di Comuni, tra cui Gozzano e Sizzano) può innescare una strategia positiva, una sorta di
“sindacatura di sindaci”.
L’evento “Sgarbi” (che è stato in visita anche alle
chiese di Luzzara e San Lorenzo) è stato, insieme
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Il colle del castello con la sua imponente basilica situata dove, un tempo, si ergeva il “castrum” medievale,
è stato l’ideale contesto per l’intervento del noto critico d’arte (nonché attuale Soprintendente del Polo
museale di Venezia e già sottosegretario) Vittorio
Sgarbi, testimonial del progetto “I cento castelli” che
sta riscoprendo e censendo un vasto patrimonio diffuso su tutto il territorio cusiano e novarese.
Intervenuto a metà settembre su invito dell’Associazione “Parco Ludovico il Moro” (per cui firmerà
anche la prefazione di un libro), Sgarbi ha tenuto una
seguitissima conferenza sul tema “Vescovi e castelli
della Riviera d’Orta” in cui ha sostenuto come i circa
duecento manieri (di una quarantina restano fondamenta o traccia documentaria) costituiscano un bene
prezioso e una scoperta in termini di tutela e valorizzazione turistica.
Il critico si è spinto a suggerire come tale patrimonio
possa essere sostenuto dall’Unesco e debba appartenere all’identità collettiva, lanciando critiche
contro le limitazioni di cui i beni artistici molte volte
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alla seconda edizione della Sagra settembrina del
giorno seguente (organizzata da Ascom, Comune e
Associazioni con migliaia di partecipanti nonostante
il tempo non favorevole), la conclusione di un’estate
ricca di eventi e manifestazioni che ha visto, in special modo, un rilancio del Lido con musica, animazione, sport e nuovo centro remiero. Numerosi i concerti,
gli spettacoli e le feste religiose che hanno ravvivato
l’estate gozzanese, dal lago alla collina. Non è mancata, la consueta presentazione della nuova formazione
dell’A.C. Gozzano, da quest’anno in serie D.
Maria Antonietta Trupia
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Memoria. Il seme del futuro
(1958), “Il nome della rosa” di Umberto Eco (1980). A
rappresentare la provincia novarese il gruppo editoriale “Istituto Geografico De Agostini” (presidente Paolo Boroli, direttore generale Stefano Bordigoni). Per
la piccola editoria presenti “Interlinea” diretta da Roberto Cicala, “Scrittura Creativa Edizioni” diretta da
Andrea Rompianesi (all’interno dello stand organizza-
“E’ bello ritrovarsi in un capodanno librario in cui si
esce tonificati. Al Lingotto è palpabile il piacere di stare
insieme per saperne di più, per discutere civilmente,
per coltivare passioni che nutrono progetti e speranze.
Cinque giorni di incontri, scoperte, conferme, sorprese, agnizioni. Nella società delle immagini che tendono
a imporre la loro egemonia come qualcosa che non
si può discutere, la forza - la necessità - del libro sta
nel suo essere interattivo, nel preservare uno spazio di
libertà mentale, di decenza intellettuale, di creatività”.
Così il direttore editoriale, Ernesto Ferrero, presenta
il Salone del Libro 2011, svoltosi a Torino lo scorso
maggio con successo di critica, guadagnandosi un
rilevante posto nella divulgazione editoriale presso il
grande pubblico, in Europa, dopo la Fiera internazionale di Francoforte. Moltissimi gli incontri in cui sono
intervenuti scrittori, poeti e intellettuali del panorama
nazionale e internazionale. Paese ospite la Russia e
spazio dedicato alla Palestina. Nell’occasione del 150°
anniversario dell’unificazione nazionale, una mostra
organizzata all’Oval “1861-2011. L’Italia dei libri”.
Eventi e Cultura
XXIV edizione Salone Internazionale del Libro a Torino
to da “Piemonte Libri”) e la recentissima “Giuliano
Ladolfi Editore” diretta dal cofondatore (con Marco
Merlin) della rivista di poesia “Atelier”. Inoltre, per il
VCO, ancora presso lo stand di Piemonte Libri: “Acco
Editore”, “Caribù Editore”, “Il Baobab l’albero della ricerca” e “Tararà Edizioni”.
Maria Antonietta Trupia
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Tra i quindici “superlibri” proposti alla rivisitazione del
lettore, ci piace ricordare: “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi (1880), “Cuore” di Edmondo De
Amicis (1886), “Allegria di naufragi” di Giuseppe Ungaretti (1919), “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo
(1923), “Ossi di seppia” di Eugenio Montale (1925),
“Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” (1957),
“Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
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Unione Comuni del Cusio
Unione Comuni del Cusio
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28016 Orta San Giulio (NO)
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dalle 10.00 alle 13.00
Gozzano
Orta
Pella
Pogno
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Via Bossi, 11 - 28016 Orta San Giulio
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Apertura al pubblico: dal lunedì al
venerdì dalle 10.00 alle 12.30
Comune di Pella
Via Giuseppe Verdi, 1 - 28010 Pella
Tel. 0322 918004 - Fax 0322 918005
www.comune.pella.no.it
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Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 13.00; giovedì dalle
10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00;
aperto anche il 2° e 4° sabato del mese
dalle 9.30 alle 11.30
Comune di Pogno
Via Garibaldi, 8 - 28076 Pogno
Tel. 0322 996007 - Fax 0322 97425
www.comune.pogno.no.it
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Apertura al pubblico: dal lunedì al sabato
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dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle
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Piazza Umberto I, 16 - 28018 Soriso
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Apertura al pubblico: dal lunedì al sabato
dalle 10.00 alle 13.00
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Soriso
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venerdì dalle 10.00 alle 13.00;
sabato dalle 10.00 alle 12.15
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CONSIGLIO
Comune di Orta San Giulio:
Cesare Natale
Stefano Cusinato
Laura Travaini
Andrea Alessandro Giacomini
Comune di Pogno:
Gianluca Simonotti
Francesco Crana
Sara Ceresa
Luigino Crolla
Comune di Pella:
Nello Francesco Ferlaino
Domenico Bassotto Orologet
Antonio Mendicino
Stefano Agliata
Comune di Soriso:
Augusto Cavagnino
Paola Bonetti
Michele Ravizza
Massimo Lancellotti
Comune di Gozzano:
Carla Biscuola
Antonio Tenace
Cesare Ruga
Laura Noro
GIUNTA
Presidente
Nello Francesco Ferlaino
Sindaco di Pella
Vice Presidente
Carla Biscuola
Sindaco di Gozzano
Giunta
Cesare Natale
Sindaco di Orta San Giulio
Gianluca Simonotti
Sindaco di Pogno
Augusto Cavagnino
Sindaco di Soriso
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