PI AN O DE LL `O FFE RT IVA FORMA TI VA A nn oscol as ti co 2014

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PI AN O DE LL `O FFE RT IVA FORMA TI VA A nn oscol as ti co 2014
Comune di Trieste
area educazione, università, ricerca, cultura e sport
servizi educativi integrati e politiche giovanili
SCUOLA DELL'INFANZIA COMUNALE
PIANO DELL'OFFERTIVA FORMATIVA
Anno scolastico 2014-2015
Predisposto dal Collegio dei Docenti in data 07/10/2014
Adottato nella riunione del Consiglio della Scuola in data 20/10/2014
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
a essere contento senza motivo,
a essere sempre occupato con qualche cosa,
e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
Paulo Coelho, Monte Cinque, 1996
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” delle scuole che illustra le
modalità organizzative e la progettazione degli itinerari di apprendimento finalizzati allo
sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di ciascun bambino*, facendo
riferimento ai campi di esperienza cioè ai diversi ambiti del fare e dell'agire:
•
Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
•
Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute
•
Immagini, suoni, colori: gestualità, arte, musica, multimedialità
•
I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura
•
La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura
cara
così come definiti nelle ”Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e
del primo ciclo d'istruzione” (M.I.U.R, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, settembre 2012).
Le scuole elaborano annualmente il P.O.F. che viene pubblicato on-line all'indirizzo:
www.triestescuolaonline.it
Riferimenti normativi
Oltre alle “Indicazioni Nazionali” ed al “Regolamento per le scuole dell'infanzia del
Comune di Trieste”, le scuole adottano come riferimento costante dell'azione educativa
le linee normative e pedagogiche de:
•
la "Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza", approvata
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, lo strumento
normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e
tutela dei diritti dell'infanzia;
•
la Legge 62/2000, “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo
studio e all'istruzione”;
•
le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (M.I.U.R.,
febbraio 2014);
•
Legge 104/1992 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate e le “Linee guida sull'integrazione scolastica degli
alunni con disabilità” (M.I.U.R., agosto 2009);
•
la Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida per il
diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di
apprendimento” (M.I.U.R., ottobre 2010).
•
gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (M.I.U.R., dicembre 2012).
Le scuole dell'Infanzia del Comune di Trieste
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono paritarie, ossia scuole gestite dal
Comune e che rispondono ai criteri standard definiti dal Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca. Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico
improntato ai principi costituzionali e sono quindi aperte a tutti.
Il coordinamento pedagogico
Il coordinamento pedagogico è una struttura di tipo tecnico composta dai Funzionari
direttivi Coordinatori pedagogici con competenze organizzative e psico-pedagogiche.
Sul territorio i Coordinatori pedagogici coordinano trasversalmente i vari servizi
educativi gestiti dal Comune, attraverso forme aggregate ed integrate di strutture (Nidi
d 'infanzia, Scuole dell'infanzia, Ricreatori, Servizi Integrativi Scolastici).
Il coordinamento pedagogico sostiene la qualità delle proposte educative nei servizi; ha
un ruolo di promozione, sostegno, gestione, monitoraggio, verifica e valutazione del
progetto educativo dei servizi comunali, secondo principi di coerenza e continuità al fine
della realizzazione del "sistema territoriale integrato", come previsto nelle linee e gli
indirizzi generali esplicitati nel programma del Comune di Trieste, ente gestore dei
servizi educativi.
Il Coordinamento pedagogico favorisce lo scambio ed il confronto all'interno della rete
dei servizi coordinati e promuove le relazioni ed il clima interno dei gruppi di lavoro.
Cura l'analisi dei bisogni formativi e progetta percorsi formativi e sperimentazioni
didattiche e lo scambio di esperienze tra il personale.
Coordina, monitora l'azione educativa di tutto il personale assegnato attraverso la
verifica dei progetti trasversali con i servizi educativi, socio-sanitari, scolastici e culturali
del territorio e le convenzioni attivate nel territorio.
La struttura del coordinamento pedagogico e la figura del coordinatore sono elementi
essenziali per la costruzione di un sistema integrato dei servizi per l’infanzia che,
rispondendo ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie, contribuisce al processo di
crescita degli stessi servizi.
Coordinamento territoriale
Recentemente nell'ottica di valorizzare e sperimentare nuove forme di accoglienza,
sostegno e responsabilità nell'esperienza di crescita dei bambini e delle loro famiglie,
insieme a tutti i soggetti che condividono questo percorso in un determinato territorio
della città, si programma l'attività di coordinamento pedagogico in Coordinamenti
territoriali, rappresentati dai coordinatori pedagogici
delle strutture educative
appartenenti ai singoli territori della città.
Il progetto pedagogico
Le attività delle scuole si fondano su un progetto pedagogico elaborato avendo come
riferimento le Indicazioni nazionali e le linee del programma pedagogico dei servizi
educativi del Comune di Trieste.
Già da alcuni anni è in corso una sperimentazione di progettualità territoriale intraservizi comunali (asilo nido,scuole dell'infanzia, ricreatori, poli di aggregazione giovanile,
Servizio Integrativo Scolastico – S.I.S) al fine di promuovere e armonizzare al meglio le
offerte educative e formative in un'ottica di continuità.
Finalità della scuola dell'infanzia
La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle
opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della
Costituzione).
La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle
opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della
Costituzione).
La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle
opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della
Costituzione).
Il bambino è sempre al centro dell'azione educativa e, compito della scuola dell’infanzia,
è promuovere il suo sviluppo armonico e globale attraverso una metodologia basata sul
gioco ed adeguata al livello di maturazione cognitiva, espressiva, affettiva e sociale:
•
creando uno spazio privilegiato per consolidare la propria personalità
(maturazione dell’identità);
•
stimolando ad apprendere condotte che progressivamente lo conducano
all’indipendenza (conquista dell’autonomia);
•
proponendo svariate esperienze: sensoriali, percettive, motorie e intellettive
(acquisizione delle competenze);
•
organizzando un luogo di vita, di relazioni e di apprendimenti, in un ambiente
accogliente e motivante in cui si iniziano a conoscere le prime regole di
convivenza collettiva (senso della cittadinanza).
La scuola come percorso di accoglienza
Le scuole assicurano un percorso graduale di crescita globale nel bambino offrendo
opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi, attraverso contesti e
risposte relazionali ed educative personalizzate, in stretta collaborazione tra tutte le
componenti della comunità educante.
Particolare attenzione viene data ai bambini in situazione di disabilità, di disagio e di
svantaggio sia con la costruzione di un percorso adeguato alle singole esigenze del
bambino sia attraverso il lavoro di rete con i diversi servizi territoriali come l'Azienda
per i Servizi Sanitari (Gruppo Violenza Minori e Gruppo Caronte) e le Unità Operative
Territoriali.
Le scuole dell’infanzia comunali di Trieste, città multiculturale e sensibile da sempre ai
temi della convivenza tra persone di diverse culture, prevedono forme di accoglienza
volte a favorire l’inclusione dei bambini con cittadinanza non italiana, nella ferma
convinzione che accogliere significa valorizzare l'identità culturale di ciascuno ed è
dunque sinonimo di calore, professionalità e accuratezza.
Nelle scuole si attuano altresì percorsi strutturati di prevenzione dei disturbi di
apprendimento (D.S.A.) in riferimento alla Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi
(1/7/2011) e le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
disturbi specifici di apprendimento” (ottobre 2010).
Infine, uno dei principi che assicurano la coerenza tra le diverse esperienze di vita dei
bambini è quello della continuità educativa tra i vari cicli scolastici (nido d'infanzia,
scuola dell'infanzia, scuola primaria e Servizi Integrativi Scolastici) tenendo sempre in
primo piano la necessità di non frammentare i percorsi formativi.
Relazioni con le famiglie
Sempre più centrale all’interno dei servizi per l’infanzia e nei diversi contesti educativi
appare la relazione con le famiglie, in un'ottica di condivisione di responsabilità della
crescita e dell'educazione di tutti i bambini.
Le scuole individuano gli obiettivi e le strategie relative alla partecipazione e alle
modalità di rapporto con le famiglie, valorizzando la promozione, il sostegno e
affiancamento della genitorialità. In particolare, definiscono le modalità di
comunicazione, di informazione e di confronto attraverso:
•
le giornate di “Open day” che per molte famiglie rappresentano il primo
contatto diretto con il mondo della scuola-
•
le riunioni di classe, in cui il personale educativo informa i genitori sulle attività
dei bambini, illustra il progetto educativo e le iniziative collaterali (uscite
didattiche, progetti specifici…);
•
i colloqui individuali;
•
l'assemblea dei genitori;
•
il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai
rappresentanti dei genitori, del personale educativo e del personale d’appoggio.
Concessione in uso dei locali delle scuole dell’infanzia
Le famiglie dei bambini frequentanti possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei
locali delle scuole dell’infanzia, se si costituiscono in Comitato o in Associazione, per
realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando
momenti di socializzazione e di attività ludica per bambini, nonché di aggregazione e
confronto tra le famiglie.
Ampliamento dell'offerta formativa
Nell'ambito dell'autonomia delle singole scuole che annualmente curano il progetto
educativo e didattico, il coordinamento pedagogico ha ritenuto di ampliare l'offerta
formativa sostenendo il concetto di trasversalità attraverso la scelta di aderire ai bandi
della Regione Friuli-Venezia Giulia:
•
Bando per il finanziamento degli interventi previsti nel Piano dell’Offerta
Formativa delle istituzioni scolastiche nel Friuli Venezia Giulia)
•
Bando per il finanziamento di interventi relativi all’Integrazione scolastica degli
allievi stranieri (laboratori a tema e presenza di mediatori culturali)
•
Bando per il finanziamento delle attività didattiche relative all’insegnamento delle
Lingue e Culture delle Minoranze Linguistiche Storiche valorizzare l’identità
plurilinguistica e pluriculturale della comunità presente nel territorio del Friuli
Venezia Giulia
come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di
apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per
tutto l'arco della vita, come indicato dalla “Raccomandazione del Parlamento europeo e
del Consiglio”(dicembre 2006).
Inoltre, per l'anno scolastico in corso le scuole aderiranno ad altri progetti in
collaborazione a soggetti esterni come:
•
inglese e tedesco (Unicum Centro Studi e Goethe Zentrum)
•
musica (Conservatorio di musica G. Tartini)
•
educazione alla mobilità (Corpo Polizia Municipale)
•
piscina (Triestina Nuoto)
•
progetto “aiuola della pace” (Commissione Pari Opportunità)
•
“Nati per leggere”
•
Interventi di promozione alla salute (Azienda per i Servizi Sanitari)
•
“ Orto in condotta
Modalità di organizzazione del contesto educativo
Il personale
Nel servizio opera (tratto dal “Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di
Trieste):
•
il coordinatore pedagogico
•
il personale educativo
•
il personale d’appoggio
Il coordinatore pedagogico svolge compiti di elaborazione, attuazione e verifica del
progetto educativo/organizzativo e gestionale della scuola. Coordina l’attività di tutto il
personale assegnato ed è responsabile del buon funzionamento della scuola stessa,
promuove una metodologia di lavoro che privilegia il lavoro di gruppo e la collegialità, in
modo da valorizzare l’apporto professionale di ciascun operatore.
Il personale educativo ha competenze pedagogiche, metodologico-didattiche,
organizzativo-relazionali. Partecipa alla gestione sociale della scuola, cura rapporti stabili
con le famiglie e con il territorio; collabora alla stesura del Piano dell’Offerta Formativa.
Ad ogni sezione (gruppo-sezione o “classe”) sono assegnati due insegnanti la cui
turnazione deve assicurare nell’arco della giornata il massimo della compresenza anche
finalizzata alla realizzazione di specifici progetti didattici; attua una turnazione giornaliera
secondo il principio della pari responsabilità educativa. È previsto l’insegnante di
religione cattolica per i bambini che si avvalgono di tale insegnamento.
Il personale d’appoggio contribuisce assieme al personale educativo alla costruzione di
un corretto clima educativo all’interno della scuola e ad assicurare una situazione
ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini; è figura di riferimento nei
vari momenti delle routines quotidiane (entrata e uscita, alimentazione, igiene
personale), e stimola i bambini alla conquista dell’autonomia.
Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di
pertinenza; provvede alla somministrazione dei pasti; è di sostegno alle attività ed ai
bisogni dei bambini.
Le “classi”
Gruppo–sezione (la tradizionale “classe”) rappresenta un modello organizzativo che
favorisce il raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso il riconoscimento di punti
di riferimento significativi come gli angoli strutturati e i laboratori. Le sezioni si
rapportano tra loro in modo aperto e flessibile, per consentire attività didattiche di
intersezione per piccoli e grandi gruppi di bambini provenienti dalle diverse sezioni.
La sezione è costituita da 25 bambini, ridotto a 20 in caso di presenza di bambini disabili
con l'affiancamento di un insegnante di sostegno e la predisposizione di interventi
individualizzati al fine di favorirne in modo adeguato ed efficace la frequenza.
Spazi e tempi
Anche l’organizzazione degli spazi e dei tempi necessita di un pensiero pedagogico
condiviso dall’intera equipe scolastica.
In particolare:
•
lo spazio deve risultare accogliente, stimolante e funzionale
•
il tempo viene organizzato in routine quotidiane (l’accoglienza, la merenda,
l’igiene personale, il gioco libero, il gioco strutturato…), rispettose dei ritmi del
bambino che gli consentano di riconoscere i diversi momenti della giornata
scolastica attraverso una distribuzione ordinata delle attività educative,
valorizzando inoltre contesti flessibili e creativi
Mangiare a scuola
In tutte le scuole viene fornito il servizio di mensa scolastica che comprende una
merenda di metà mattina, il pranzo ed uno spuntino al pomeriggio.
Il menù, con caratteristiche stagionali, è stato elaborato dalla dietista dott.ssa Paola
Fabbro e visionato dall'Azienda per i Servizi Sanitari. L'articolo 7 del Capitolato speciale
d'appalto per il servizio di fornitura pasti prevede l'utilizzo di “Prodotti alimentari,
biologici, tipici, tradizionali, da commercio equo e solidale, prodotti agricoli regionali.”
È possibile richiedere un menù diversificato (diete speciali) per le principali forme di
intolleranze alimentari. Inoltre si può richiedere la sostituzione di alcuni cibi per motivi
etici-religiosi-culturali e, per la gioia dei bambini, si possono festeggiare i compleanni a
scuola, purché vengano consumati determinati alimenti autorizzati.
Come previsto
dall'art.15 del Capitolato, è possibile istituire delle Commissioni mensa composte dai
rappresentanti dei genitori quali organismi di controllo dei centri di produzione pasti.
Orari
Le scuole sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 17.00. L’accoglimento
dei bambini avviene, di norma, dalle ore 8.00 alle ore 9.00, con la possibilità, per le
famiglie che ne ravvisino la necessità, di un pre-accoglimento a partire dalle ore 7.30.
L’uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore
14.30 e alle ore 15.30, per rispondere alle esigenze delle/dei bambine/i e delle loro
famiglie.
Il prolungamento dell’orario fino alle ore 17.00 viene assicurato alle famiglie che ne
ravvisino la necessità, garantendo la presenza di educatori in numero proporzionale a
quello dei bambini presenti.
Il servizio di scuola dell’infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'Infanzia “Il
Tempo Magico” con orario antimeridiano senza erogazione del servizio di mensa.
Calendario scolastico
Inizio anno scolastico per tutto il
lunedì 01 settembre 2014
personale
Apertura all’utenza
lunedì 15 settembre 2014
Sospensione per festa del Santo Patrono lunedì 03 novembre 2014
Sospensione per vacanze natalizie
dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
compreso
Sospensione per carnevale e mercoledì dal 16 febbraio 2015 al 18 febbraio 2015
delle Ceneri
compreso ( Del. Regionale n.787 dd. 24 aprile
2014 )
Sospensione per vacanze pasquali
dal 2 aprile 2015 al 7 aprile 2015 compreso
Sospensione per ponte 1°maggio
sabato 02 maggio 2015
Sospensione per ponte 2 giugno
lunedì 1 giugno 2015
Ultimo giorno di apertura all’utenza
sabato 27 giugno 2015
È prevista un'ulteriore sospensione il giorno 8 dicembre 2014 (festa dell'Immacolata
Concezione), in quanto festività nazionale.
a cura del Coordinamento Pedagogico
* Nel testo si trovano termini “bambino, bambini” si sollecita il lettore a considerare tale scelta semplicemente una
semplificazione di scrittura, mentre nell'azione educativa bisognerà considerare la persona nella sua peculiarità e
specificità anche di genere.
LA SCUOLA COMUNALE
DELL'INFANZIA
''SORELLE AGAZZI''
Parte introduttiva generale
La scuola dell'infanzia comunale SORELLE AGAZZI
Il lavoro in sezione:
La sezione azzurra
La sezione rosa
La sezione gialla
La sezione verde
Il lavoro in intersezione
Progetti per i bambini piccoli
Progetti per i bambini medi
Progetti per i bambini grandi
Educazione alla religione cattolica
GLI SPAZI ED I TEMPI
Tutti gli ambienti scolastici vanno predisposti per favorire
l'inserimento dei bambini, l'acquisizione dei comportamenti autonomi e
rispettosi delle regole, lo sviluppo delle capacità di comprendere, di
organizzare il pensiero, di esprimere le proprie idee, di porsi in relazione con
gli altri. Occorre un ambiente proporzionato, ordinato, attraente, funzionale,
flessibile, differenziato e comunicativo.
Lo spazio deve rispondere ai vari momenti della vita quotidiana:
➢ le attività di routine e le esperienze di relazione
➢ il gioco in tutte le sue tipologie
➢ l'acquisizione di competenze, la comunicazione verbale e non
➢ le attività manipolative, espressive e creative
➢ le relazioni tra adulti: incontri collegiali tra insegnanti e genitori.
DESCRIZIONE DEGLI SPAZI
La scuola SORELLE AGAZZI è disposta su tre piani con due aree verdi.
Al piano terra:
- cucina con spogliatoio e servizi igienici per il personale di cucina
- refettorio
- sala insegnanti con ripostiglio
- lavanderia
- bagni per il personale
corridoio
Al primo piano:
- due aule destinate alle sezioni, verde e azzurra
- bagno con servizi igienici per adulti
- due servizi igienici per i bambini
- spogliatoio per i bambini
- direzione
Al secondo piano:
- due aule destinate a sezioni, rosa e gialla
- bagno con servizi igienici per adulti
- due servizi igienici per i bambini
- salone con materiale psicomotorio
- sala laboratorio e videoteca
All'esterno: due spazi adibiti a giardino con giochi
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
L'organizzazione degli spazi della scuola costituisce un prerequisito di
fondamentale importanza per il corretto svolgimento dell'esperienza
educativa in generale e per una buona conduzione delle attività didattiche in
particolare.
Il primo ambiente con cui il bambino familiarizza è la sezione, che
privilegia la dimensione personale ed è organizzato per garantire ai bambini
stabilità emotiva ed affettiva e fornire dei punti stabili di riferimento.
Per favorire l'attività in piccolo gruppo nella sezione sono stati creati
dei centri di interesse, cioè angoli separati gli uni dagli altri pur essendo aperti.
Oltre che in sezione, con bambini di età diversa, il lavoro didattico
viene svolto per intersezione, ovvero per fasce d'età omogenee.
Questa modalità permette un maggiore approfondimento dei temi
affrontati, e nello stesso tempo educa il bambino all'interazione con bambini e
adulti diversi dai propri compagni ed insegnanti, favorendo la socializzazione.
L'attività di intersezione nella nostra scuola viene svolta in particolare
nel salone e nel laboratorio, spazi che si prestano a modularità diverse a
seconda delle esigenze.
ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI
Nella progettazione educativa si pianifica l'articolazione dei tempi tenendo in
considerazione:
 l'orario della scuola
 la successione e la durata dei momenti tipici della giornata scolastica
 il benessere psicofisico dei bambini e la loro percezione temporale
ancora approssimativa
Le due insegnanti di sezione si alternano in turni settimanali,
rispettivamente dalle ore 8.00 alle ore 13.00 ( oppure dalle 7.30 alle
12.30 se devono prestare il servizio di pre accoglimento ) e dalle ore
11.00 alle ore 16.00 ( oppure dalle 12.00 alle 17.00 se devono prestare il
servizio di uscita fino alle ore 17.00 ). Generalmente è prevista
una
compresenza di circa due ore (dalle ore 11.00 alle ore 13.00).
Sulla base di progetti specifici o di uscite didattiche le insegnanti possono
ampliare il proprio orario ed entrare prima delle ore 11.
In particolare, prevediamo una compresenza delle insegnanti e quindi una
variazione del loro orario di lavoro nei seguenti casi:
• uscite didattiche
• progetti didattici di intersezione
•
eventuale prolungamento fino alle 13.15-13.30 nel primo giorno di
assenza della collega di sezione (senza invio supplenza).
Il personale d'appoggio svolge il proprio lavoro in tre turni, assicurando la
presenza dalle ore 7.30 alle 17 e la compresenza nelle ore centrali, di
maggiore presenza di bambini.
La giornata scolastica
Ore
7.30-9.00 entrata
9.00: merenda
9.30: attività di routine
10.00 attività didattiche (in sezione, intersezione, salone, giardino)
11.30: attività di routine
12.00 pranzo
12.45-13.15:prima uscita
14-14.15: uscita a richiesta
fino le 15-00: attività ludiche e didattiche predisposte dall’insegnante
15.00- 15.20 :merenda
15.30-17.00: uscita
L' insegnante di religione è presente nella giornata di giovedì dalle 9 alle 15.
Le risorse umane
Coordinatore pedagogico: Nada Bradetich
Insegnanti
sezione azzurra
maestre Daniela e Marta
sezione verde
maestre Gabriella e Patrizia
sezione gialla
maestre Antonella e Roberta
sezione rosa
maestre Erica e Laura
religione cattolica
maestra Elena
personale d'appoggio: signore Paola, Barbara, Marina (coadiuvano il
personale educativo soprattutto per l'igiene personale dei bambini).
In cucina: Bruna (cuoca), Cristina,Gabriella
Le pulizie: sig.ra Mariolina
Le risorse materiali
Alla scuola sono
assegnate
annualmente delle dotazioni finanziarie
sia dall'Amministrazione Comunale sia in base alla legge regionale 10/88.
Tali dotazioni vengono impiegate, per l'acquisto di beni di consumo
(cancelleria, drogheria, farmacia), sviluppo foto e acquisto libri materiale
didattico e giochi
I genitori dentro la scuola:
 Riunioni informative per i genitori nuovi a giugno e a
settembre
 Riunione di presentazione della programmazione ad inizio
anno scolastico
 Colloqui individuali con le insegnanti di sezione in corso
d'anno
 Riunioni si sezione
 Consiglio della Scuola
 Commissione mensa
 Laboratori con i genitori in occasione di alcune feste o
ricorrenze
 Festa finale
Le scelte metodologiche
Queste le basi teoriche principali cui fare riferimento nella
progettazione e successiva declinazione operativa delle attività didattiche:
valorizzazione del gioco
è il "lavoro" dei bambini
esplorazione e ricerca
la maestra parte dalla curiosità e dall'interesse del bambino
vita di relazione
Un bambino in un ambiente sereno non solo è più sereno, ma apprende di più
organizzazione e lavoro di squadra
Ogni persona che lavora nella nostra scuola si sente parte di una
squadra che, nessuno escluso, riveste un proprio ruolo nell'educazione dei bambini
L’ACCOGLIENZA E L'INSERIMENTO
L’ingresso nella scuola dell’infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino
che vede il bambino, il più delle volte, alla sua prima esperienza sociale.
Margaret Mead, antropologa, parlava della scuola come “vivaio di relazioni
umane”, un luogo cioè in cui ogni suo componente ha un ruolo e una posizione
precisi, ma soprattutto ha la funzione di contribuire attivamente all’accrescimento
delle capacità socio- relazionali non solo dei bambini, ma di tutti i membri che vi
fanno parte. Ciascuno è importante per l’altro proprio perché è parte integrante e
costituente dello stesso sistema di cui fa parte e senza di esso il sistema non sarebbe
più tale.
L’accoglienza dei bambini “nuovi” richiede un percorso organizzato che si
traduce in un progetto e si sviluppa attraverso la scelta di obiettivi e strategie che non
si esauriscono nel primo mese di scuola, ma che proseguiranno in un tempo e spazio
che rispetti i tempi e i ritmi dei bambini. Una metodologia “accogliente” crea un
legame tra ciò che il bambino porta con sé e le esperienze che la scuola intende
promuovere, per questo rappresenterà lo sfondo che delinea un particolare stile
relazionale ed educativo durante tutto l’anno scolastico.
I bambini che arrivano alla scuola dell’infanzia hanno una serie di conoscenze
che sono la base sulla quale costruire altre conoscenze nuove, potenziandole e
rafforzandole; l’interazione con gli adulti e soprattutto quella con i coetanei è
fondamentale per la strutturazione del concetto di sé e per la costruzione della
conoscenza. Imparare ad usare correttamente il pennarello, la matita, usare le forbici
oppure la colla sono solo alcuni esempi tra le cose più impegnative che un bambino
di 3 anni impara nel suo vivere quotidiano alla scuola dell’infanzia, come altrettanto
fondamentale sarà l’interiorizzazione di alcune regole basilari nella convivenza con
gli altri, come il mettersi in fila, salire e scendere le scale o lo stare semplicemente
seduti a tavola.
Per il raggiungimento e il consolidamento dell’autonomia e dell’igiene
personale viene seguito un percorso supportato dal personale ausiliario, che è
comunque presente in tutti i momenti della giornata.
Il percorso formativo dei nostri bambini, oltre a comprendere la realizzazione dei
progetti suddivisi in tre grandi fasce corrispondenti alle fasce d’età dei bambini,
comprende anche la programmazione di un percorso educativo-didattico che si
realizza in ciascun gruppo-sezione e che viene concordato delle due insegnanti.
Il primo inserimento nella scuola materna è un momento molto
importante per evitare che il bambino lo viva come una forzatura e quindi vi si
opponga.
Alle volte capita che un bambino venga a scuola volentieri nelle
prime settimane e poi cominci a rifiutarla, altre volte succede che rifiuti il
cibo per lungo tempo o un' insegnante diversa da quella cui si è legato.
Per aiutare il bambino in questa fase così delicata ed importante la
scuola dell'infanzia attua queste strategie:
1. inserimento graduale (non da subito presenza a scuola
2.
3.
4.
5.
6.
7.
per l'intera mattinata) e orari di entrata/uscita
personalizzati
presenza del genitore in sezione
compresenza delle due insegnanti di sezione per la
prima settimana
colloqui informativi e di conoscenza con le famiglie
assoluto rispetto, compatibilmente alle esigenze familiari,
dei tempi del bambino
scelta degli spazi per i giorni
dell'inserimento (preferibilmente la
propria sezione)
scelta mirata delle attività proposte
PROGETTO: ACQUA
FONTE DI VITA
Sfondo integratore ai progetti di tutte le sezioni
PREMESSA
Il progetto generale della scuola per l’ anno scolastico 2014-2015 svilupperà il
concetto di acqua come fonte di vita. Ogni sezione presenterà, in modo autonomo e
specifico, un progetto inerente l’ argomento. Verranno coinvolti tutti i bambini della
scuola.
OBIETTIVI
Gli obiettivi saranno quelli di far conoscere ai bambini dove si trova l’ acqua in
natura, i vari stati dell’ acqua, l’ importanza dell’ acqua per la vita, il perché non deve
essere sprecata, che cosa si può fare con essa e come può e deve essere utilizzata.
METODOLOGIA
Ogni sezione utilizzerà il sistema che riterrà più adeguato per promuovere questo
progetto.
TEMPI
Il progetto si svilupperà lungo tutto l’ arco dell’ anno scolastico e si collegherà alle
attività svolte in ogni sezione.
Alla fine dell’ anno scolastico si cercherà di integrare questo tema con i progetti
esterni promossi dalla Regione, verranno coinvolti i bambini di tutte fasce d’ età.
LA SEZIONE AZZURRA
PROGRAMMAZIONE
PREMESSA
La scuola dell’ infanzia aggrega bambini di età diverse, infatti quest’ anno nella
sezione azzurra sono presenti 6 bambini piccoli, 8 bambini medi e 11 bambini grandi.
Per facilitare lo sviluppo del progetto delle varie unità d’ apprendimento abbiamo
diviso l’ anno in tre periodi lasciando fuori settembre, in quanto è un mese
particolare, nel quale i bambini medi e grandi devono riprendere le regole della
scuola, mentre i bambini piccoli devono concludere l’ inserimento e riuscire ad
adattarsi all’ ambiente del tutto nuovo per loro.
SETTEMBRE
Accoglienza
Inserimento bambini piccoli
Comprensione, accettazione e acquisizione delle regole
Amicizia e rispetto
Gestione dei conflitti
Acquisizione dell’ autonomia
Conoscenza degli spazi (aula, salone, mensa, giardino….)
Le vacanze appena trascorse
Gli amici ritrovati
Le maestre e le altre figure della scuola
La mia sezione
OTTOBRE – NOVEMBRE – DICEMBRE
Conosciamo i colori primari e secondari
I colori dell’ autunno
La frutta autunnale
Gli animali e il letargo
La Barcolana
Il tempo cambia e le giornate si accorciano
Giorno e notte
Gli opposti
Canzoncine, poesie e filastrocche sull’ autunno
San Nicolò
Il Natale e le sue tradizioni
Alla scoperta dello schema corporeo
GENNAIO – FEBBRAIO – MARZO
Cosa posso fare per essere un bravo cittadino (solo per i bambini piccoli)
La mia giornata, il tempo che passa
Il freddo, la lana e gli indumenti invernali
Il gelo e la neve
Le forme geometriche
Aspettando Carnevale
Le maschere di carnevale
Alberi sempreverdi
Gli agrumi
Il bucaneve
Canzoni, poesie e filastrocche invernali
Festa del papà
Primi segni di primavera
APRILE – MAGGIO – GIUGNO
Primavera
Fiori di primavera
Frutta di primavera
Festa della mamma
La Pasqua e le sue tradizioni
L’ estate fa capolino
Il mare e suoi abitanti
Le case degli animali
Disegni personali e cartelloni riassuntivi, incollature
La scoperta della fattoria
Preparazione per la festa di fine anno
Iniziano le vacanze estive
Durante ogni stagione verranno presentate delle letture inerenti il periodo trattato e i
bambini verranno invitati sia rispondere a semplici domande che a produrre dei
disegni per capire il loro livello di comprensione e per stimolarli nella produzione
verbale.
Dopo le vacanze di Natale verranno sviluppati i progetti: Il riciclo, il ciclo dell’
acqua, 123….conta e gioca insieme a me! E …la geografia attraverso le bandiere.
PROGETTO: IL RICICLO
PREMESSA
A partire dal mese di gennaio, ai soli bambini medi , verrà presentato il progetto del
riciclo. Un argomento di attualità che aiuta i bambini a diventare più consapevoli di
come bisogna comportarsi per mantenere il nostro ambiente sempre pulito e ben
vivibile.
OBIETTIVI
1. Che cosa significa riciclare
2. Insegnare ai bambini che non è poi così difficile differenziare i rifiuti
3. E’ bello vivere in un ambiente pulito.
METODOLOGIA
Ai bambini verrà presentata una storiella che ben fa comprendere loro quanto è
importante imparare a dividere i rifiuti. Inoltre verranno presentate delle schede da
colorare e da completare e varrà anche chiesto loro di fare una piccola ricerca a casa.
FINALITA’
I bambini dovranno essere in grado di distinguere i vari tipi di immondizie e saper
sempre in che contenitore inserirli
IL CICLO DELL’ ACQUA
PRESENTAZIONE
A partire dal mese di novembre, a tutti i bambini verrà presentato il progetto inerente
l’ acqua. Verrà proposto in modo semplice cosicché anche i bambini più piccoli
potranno avvicinarsi e comprendere l’ argomento.
Al termine del percorso i bambini dovranno essere in grado di verbalizzare in modo
semplice il ciclo dell’ acqua e almeno un’ esperimento.
OBBIETTIVI
I bambini dovranno essere in grado di spiegare in modo semplice:
1. Il ciclo dell’ acqua
2. Dove si trova l’ acqua
3. Il sapore dell’ acqua
4. Esperimenti
5. Gli stati dell’ acqua
6. L’ acqua serve per….. dissetarsi, per alimentarsi, per l’ igiene personale, per
irrigare, per spegnere il fuoco.
METODOLOGIA
Si inizierà con la presentazione del ciclo dell’ acqua, quindi con la consegna di
alcune schede, e poi con l’ utilizzo di giochi con l’ acqua e di semplici esperimenti
per stimolare sia la loro osservazione che la formulazione di ipotesi. Si cercherà
assieme ai bambini di analizzare gli scopi per cui è necessaria l’ acqua.
TEMPI
Il progetto si svilupperà lungo tutto l’ arco dell’ anno scolastico
FINALITA’
Il fine ultimo è rendere consapevole il bambino dell’ importanza dell’ acqua e
insegnargli a non sprecarla.
1 2 3 ……CONTA E GIOCA INSIEME A ME!
Questo progetto è rivolto ai bambini grandi e medi.
I bambini grandi impareranno a contare fino a 20 aiutati dal gioco “ DEI
PUNTINI”, unendo in modo corretto i puntini scopriamo che cosa apparirà.
Per riuscire a farlo con sicurezza, dovranno, quindi non solo saper contare, ma anche
compiere associazioni tra nome, numero e simbolo grafico; saper quindi “leggere”
riconoscere i numeri e saperli scrivere.
Nella seconda parte del progetto si procederà con insiemistica di base.
I bambini medi seguiranno lo stesso percorso imparando a contare a 10.
I “ loro puntini” faranno apparire gli animali della foresta. Anche i bambini medi
compieranno associazioni tra nome, numero e simbolo grafico.
OBBIETTIVI (BAMBINI GRANDI)
1. Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi
2. Sviluppo delle attività logico-matematiche
3. Percezione mediante quantità
4. Saper riferire la quantità di oggetti presenti nell’ insieme
5. Riuscire a ordinare secondo un ordine crescente
6. Confrontare insiemi con numerosità diversa
7. Confrontare quantità
8. Associare numero e quantità
9. Trovare associazioni e relazioni logiche
10.Filastrocche, quindi “RITMO” schemi ricorsivi
OBBIETTIVI (BAMBINI MEDI)
1. I bambini stessi procederanno con seriazioni e raggruppamenti in insiemi
( tutti i bambini biondi in un gruppo e quelli castani in un altro) ecco quindi
due insiemi.
2. Percepire l’ insieme più numeroso
3. Seriazioni di pennarelli, lego, cubetti……
4. Filastrocche, quindi “RITMO” sperimentando su se stessi schemi ricorsivi.
MATERIALI BAMBINI GRANDI
Schede di insiemistica di base e “giochiamo con i puntini”
MATERIALI BAMBINI MEDI
“Giochiamo con i puntini”
Cubetti, pennarelli, lego, cerchi, macchine e palloni
Questo progetto inizierà a gennaio.
…LA GEOGRAFIA ATTRAVERSO LE BANDIERE
A partire da gennaio e fino a maggio, ai soli bambini grandi verrà fatta conoscere la
geografia dell’ Europa attraverso le bandiere.
Verranno scelte solo alcune bandiere e verrà raccontata in modo semplice la loro
storia.
Prima di iniziare a colorare la bandiera, ai bambini verrà presentata la carta politica
dell’ Europa per far vedere dove si trova lo Stato, quindi colorato.
Alla fine del percorso ogni bambino dovrà essere in grado di raccontare in modo
semplice la storia e i colori che caratterizzano una bandiera. La scelta della bandiera
sarà personale.
OBIETTIVI
Il bambino dovrà essere in grado di:
1. Indicare i colori della bandiera
2. Sapere a quale Paese appartiene
3. Dove si trova sulla carta geografica il Paese scelto
4. Raccontare la storia della bandiera, in poche parole
METODOLOGIA
Il progetto si svilupperà attraverso il racconto a voce della storia delle bandiere, della
colorazione delle bandiere e dello Stato di appartenenza.
FINALITA’
Lo scopo è quello di far conoscere un po’ la geografia anche attraverso la colorazione
delle bandiere
LA SEZIONE ROSA
PROGRAMMAZIONE
La sezione è formata da bambini eterogenei per età:
- 7 bambini grandi
- 11 bambini medi
- 7 bambini piccoli
Il PROGETTO EDUCATIVO per il corrente anno scolastico “EMOZIONI IN
GIOCO “ si pone, come finalità generale, la riscoperta del sé in relazione con gli
altri, la conoscenza del mondo che ci circonda, l’interiorizzazione di valori
universalmente condivisi quali la libertà, il rispetto, la condivisione e l’impegno ad
agire per il bene comune.
“L’ambiente educativo ” si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura,
di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine ( l’ingresso, il pasto, la cura del
corpo, il momento del gioco”, ecc..) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi
della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e sollecitazioni.”
(Indicazioni Nazionali 2012)
L’ambiente scuola deve essere accogliente e comunicativo per le famiglie e i
bambini.
Si sono predisposti, all’interno della sezione, due “angoli”,cioè spazi circoscritti,
allestiti con materiale strutturato ,dove i bambini, giocando, sperimentano le proprie
competenze e potenzialità.
L’angolo della cucina con gli accessori per il gioco simbolico e creativo,
L’angolo della lettura e l’angolo morbido per lo sviluppo della comunicazione e
dell’apprendimento, per lo sviluppo emotivo e sociale.
Il tavolo delle costruzioni e della manipolazione allestito in sezione, i laboratori
allestiti negli altri spazi della scuola, oltre ai due giardini esterni, sono i luoghi dove
i bambini svolgeranno le attività didattiche ed il gioco libero.
I temi che verranno trattati sono i seguenti:
-
L’ACCOGLIENZA dei bambini
EMOZIONI IN GIOCO
EMOZIONI D’ACQUA
GIOCO CON I NUMERI E LE PAROLE
PREVENZIONE E RECUPERO DELLE DIFFICOLTA’
L’ACCOGLIENZA dei bambini
L’ingresso alla scuola dell’infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino, che
vede il bambino, il più delle volte, alla sua prima esperienza nel sociale. Il momento
dell’accoglienza pone le basi per una fattiva collaborazione scuola-famiglia, facilita
il processo di separazione dall’adulto, consolida il processo di distanziamento, che
è condizione indispensabile per l’avvio del processo di socializzazione.
E’ fondamentale accogliere il bambino nella sua complessità strutturale e
relazionale per aiutarlo in maniera prioritaria nell’ambientamento.
Il contesto accogliente della sezione invita i bambini “nuovi” ad avvicinarsi con
curiosità a questa prima esperienza di scolarizzazione.
Le insegnanti personalizzano l’accoglienza di ciascun bambino prevedendo ritmi,
tempi e spazi di attenzione individuale.
Tempi flessibili anche per l’allontanamento dei genitori.
Uno dei primi obiettivi è favorire la conoscenza dell’ambiente e di tutti coloro che
partecipano all’obiettivo educativo:
- Conoscere l’ambiente scolastico
- Conoscere le maestre e tutto il personale della scuola
- Conoscere il nome dei compagni
- Partecipare alle attività di gioco libero ed ai giochi organizzati
- Utilizzare i materiali e gli oggetti
- Muoversi nello spazio scuola
Brevi racconti ed immagini faranno capire al bambino che la scuola materna è un
luogo dove potrà divertirsi con altri bambini e giocare con loro, facendo delle cose
nuove ed interessanti.
Il periodo dell’accoglienza coinvolge inoltre tutti i bambini grandi e medi che,
dopo le vacanze, ritrovano la loro scuola e i loro amici e ritrovano quell’ambiente
già sperimentato di divertimento e di apprendimento.
In relazione al filo conduttore che caratterizza la progettazione didattica della
scuola, L’ACQUA , la nostra sezione ha deciso di utilizzare l’elemento
naturale acqua in relazione al PROGETTO DI SEZIONE “EMOZIONI IN
GIOCO “
EMOZIONI IN GIOCO
Lo sviluppo globale del bambino comprende numerose aree non scindibili tra loro,
quali l’intelligenze, la creatività, il linguaggio, la motricità, ecc…. In questa ottica,
lo sviluppo cognitivo è inseparabile da quello dell’affettività. Le emozioni stanno
assumendo un ruolo sempre più significativo nell’offerta formativa della scuola: lo
sviluppo delle emozioni positive migliora l’apprendimento, il clima della classe, i
rapporti con gli insegnanti e tra i bambini stessi e sostiene la loro crescita
psicologica. La finalità del percorso è quella di offrire ai bambini adeguate
opportunità di esplorazione ed elaborazione dei loro mondi emozionali e relazionali.
Obiettivi
1. Riconoscere le emozioni proprie e altrui
2. Rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto con gli altri
3. Sviluppare l’attitudine al lavoro di gruppo
4. Promuovere abilità di gestione dei conflitti
Contenuti e Attivita’
Attraverso giochi, conversazioni, disegni e lavori di gruppo il laboratorio permetterà
ai bambini di scoprire le proprie emozioni e i propri sentimenti, anche quelli negativi,
per conoscerli,comprenderli, accettarli e trasformarli senza averne timore.
1) Corpo ed emozioni.
Attraverso attività ludiche, si lavorerà con i bambini rafforzando la capacità di
cogliere la comunicazione emotiva corporea. Es.:Parlarsi senza le parole
- “facciamo le facce”
- Io faccio come lui/lei
2) Nominare le emozioni.
Selezionare le emozioni primarie e le emozioni secondarie più importanti in età
evolutiva; distinguere le emozioni piacevoli e spiacevoli; collegare le emozioni agli
eventi che le determinano.
Si comincia a conoscere un emozione alla volta...
- Rabbia, collera
- Paura, terrore
- Felicità, gioia
- Tristezza, dolore
- Sorpresa, meraviglia
- Disgusto, schifo
- Vergogna, imbarazzo
3) Riconoscere le emozioni proprie e altrui
- come mi sento oggi?
- ripensiamo a momenti che ci hanno fatto sentire…li raccontiamo,
- quella volta che ero piccolo, io…
- come si sentono i compagni? Che faccia fanno quando sono...
Metodologia
Il libro, intorno al quale ruota l’iniziativa progettuale, è “Sei folletti nel mio
cuore” di Rosalba Corallo, un testo di narrativa psicologicamente orientata, che
attraverso le avventure di Tommy, un bambino che non sopporta di esser definito
dai grandi “troppo sensibile” e dei buffi folletti che abitano il suo cuore, affronta la
tematica delle emozioni e ne rivela l’importanza di una loro serena accettazione e
corretta gestione.
EMOZIONI D’ACQUA
Il Progetto di sezione viene integrato dal Progetto EMOZIONI D’ACQUA.
Si tratta di una proposta di gioco corporeo che utilizza la conoscenza intuitiva
dell’acqua per immedesimazione.
Obiettivi
1.
2.
3.
4.
Sviluppare la consapevolezza delle proprie e altrui emozioni
Far emergere le capacità espressive utilizzando linguaggi diversi
Educare ad una coscienza ecologica con il rispetto dell’ambiente
Saper ascoltare la natura nelle sue manifestazioni
Contenuti ed attività
Il rumore delle onde del mare, prima calmo e poi in tempesta, il rumore della
pioggia, il temporale, ma anche l’acqua che bolle o semplicemente un rubinetto che
gocciola, saranno proposti mediante materiali audiovisivi per poi verificare con i
bambini che tipo di emozioni hanno vissuto ascoltandoli, ma anche quali sono state
le loro reali esperienze vissute in queste occasioni. I bambini, attraverso fantasie
guidate, sostenute da sonorità naturali, saranno sollecitati a diventare, sentirsi,
muoversi, immaginarsi come acqua, gocce, onde, correnti, subito dopo a
osservare/riconoscere nelle immagini filmate, gli stessi stati/eventi, a verbalizzare e
socializzare i loro vissuti e a riprodurli in una trasposizione grafica finale.
-Utilizzo di filmati e registrazioni sonore d’acqua
- giochi motori d’acqua
ACQUA : gioco con LE PAROLE e i NUMERI
NUMERI E QUANTITA’
Attraverso le conoscenze che si sviluppano sull’elemento naturale “acqua” ,
attraverso l’approccio con esso ed attraverso le sperimentazioni e combinazioni
con altri elementi si vuole favorire nei bambini un’ampia familiarità sia con la
struttura logico-matematica sia con quella fonologica del linguaggio orale ed il
codice scritto. Con ciò si vuole fornire al bambino le opportunità per giocare,
scoprire, costruire, contare e scoprire i codici scritti e matematici, tenendo conto
delle conoscenze che il bambino possiede già e delle varie sollecitazioni presenti
nell’ambiente. Il progetto è rivolto prevalentemente ai bambini dell’ultimo anno, e
verrà trattato in maniera specifica ed mirata con questi bambini, anche se poi verrà
esteso a tutta la sezione, tenendo conto delle abilità e competenze di ognuno.
Obiettivi
1. Individuare caratteristiche e particolarità dell’acqua : cos,è, cosa fa
2. Osservare differenze e somiglianze
3. Osservare e descrivere fenomeni e situazioni, rilevandone caratteristiche e
descrivendo le sequenze
4. Utilizzare il nesso causa-effetto
5. Riconoscere ed utilizzare parole derivate da “acqua”, nomi d’acqua, azioni
d’acqua
6. Stabilire relazioni ed associazioni tra elementi
7. Ricostruzione logica e cronologica delle attività sviluppate
Contenuti ed Attività
5. Giochi del tatto , giochi di manipolazione
6. Stimolazione di tutti i sensi: attraverso occhi,orecchie,naso,bocca e tatto
scopriamo tutti gli indizi che “sanno” d’acqua.
7. Giochi psicomotori per la percezione spazio-tempo (prima, adesso, dopoieri, oggi, domani – giorni,mesi,stagioni)
8. Giochi linguistici, produzioni linguistiche ( pensieri, piccole storie,poesie)
9. Esperimenti di chimica e fisica
10.Riconoscere i numeri e la loro funzione : contare, rappresentare,
confrontare quantità
Metodologia
E’ importante per la progettazione e lo svolgimento delle attività lo strumento
dell’”osservazione” per rilevare , oltre i bisogni , gli interessi manifestati dai
bambini. Essi saranno la base di partenza per la scelta dei temi a cui collegare le
proposte didattiche.
L’approccio e la scoperta di alcuni concetti della matematica avviene in maniera
naturale attraverso giochi, canti ed attività specifiche.
LETTO-SCRITTURA
Si sostiene e si stimola l’evoluzione delle capacità rappresentative dei bambini
aiutandoli ad affinare i propri mezzi grafico-espressivi stimolando la motricità fine,
coerentemente allo sviluppo di tutti gli altri linguaggi.
Obiettivi
- Consolidare le abilità di base
- Favorire la scrittura spontanea e semplici pre-grafismi
- Discriminare i fonemi
- Individuare delle “lettere” tra simboli grafici diversi
- Associare parole scritte a immagini corrispondenti
TEMPI : da ottobre a maggio
DESTINATARI : tutti i bambini della Sezione
SPAZI : ambiente interno ed esterno della scuola – uscite didattiche sul territorio
PREVENZIONE E RECUPERO DELLE
DIFFICOLTA’
I bambini sono notevolmente diversi uno dall’altro, non solo fisicamente, ma anche
nelle aspirazioni e nelle potenzialità. Possiamo trovare bambini ancora impacciati
nei movimenti ma che possiedono un ricchissimo vocabolario ed altri che corrono e
si muovono con disinvoltura ma che trovano difficoltà nel rappresentare
graficamente la figura umana, ecc…
In base alle nuove norme in materia delle difficoltà di apprendimento in ambito
scolastico (Legge 170 del 2010) il progetto propone il seguente
Obiettivo
- rilevare precocemente eventuali difficoltà che possono insorgere nei bambini
nello svolgimento dei compiti loro assegnati e sviluppare le abilità necessarie a
colmarle
Attivita’
- Schede osservative che permettono di evidenziare le aree nelle quali ci
potrebbero essere delle carenze
- Schede di rinforzo ( es.:di abbinamento, identificazione, riconoscimento)
- Attività di potenziamento per colmare le eventuali carenze e sviluppare
maggiormente alcune abilità.
- Utilizzo di brevi racconti
- Gioco e movimento
Tempi
Durante la giornata per breve tempo da gennaio a maggio
Destinatari : bambini grandi della sezione. Ai bambini “grandi” viene riservato
un questionario osservativo preposto ad evidenziare le loro potenzialità .
VERIFICA DEI PROGETTI
Durante l’anno scolastico verranno raccolti dati relativi al processo di
apprendimento in atto.
DOCUMENTAZIONE
Ogni progetto presenta la documentazione relativa al lavoro svolto attraverso
schede, disegni, tabelloni.
Il percorso didattico tiene conto altresì delle ricorrenze ed avvenimenti che
coinvolgono i bambini. Nel rispetto delle culture diverse si vivrà la festa di San
Nicolò, la festa del Natale, i divertimenti del Carnevale e la festa della Pasqua.
LA SEZIONE GIALLA
PROGRAMMAZIONE
LA SEZIONE E’ COMPOSTA DA:
11 BAMBINI GRANDI
9 BAMBINI MEDI
5 BAMBINI PICCOLI
GLI SPAZI DELLA SCUOLA
L’organizzazione degli spazi definisce la scuola come ambiente finalizzato non
artificioso. Lo spazio, infatti, si carica di risonanze e connotazioni soggettive
attraverso precisi punti di riferimento:
-ANGOLO DEL GIOCO SIMBOLICO
-LA CASETTA
-MOBILETTI CON CESTI E GIOCHI
-L ’ANGOLO MORBIDO
E’ IMPORTANTE ATTRIBUIRE AGLI SPAZI UNA FUNZIONE PRECISA E BEN RICONOSCIBILE, PER
FAVORIRE LA PERSONALIZZAZIONE E L’IDENTIFICAZIONE.
IL BAMBINO… PENSA ALLA SCUOLA
Programmare significa costruire qualcosa partendo da una situazione data specifica
e non generica: i bambini con i loro bisogni, i loro stili di apprendimento, la loro
storia individuale e familiare, i loro ritmi di sviluppo, i bambini nelle loro
dinamiche relazionali, le risorse umane e professionali, le opportunità offerte dalla
struttura scolastica, il contesto sociale e la realtà del quartiere….
Per questo motivo la programmazione è l’insieme ragionato dei metodi e delle
tecniche della prassi scolastica, volto a dare intenzionalità a ciò che si fa, evitando
l’improvvisazione e favorendo nel percorso educativo il rapporto dialettico tra le
ragioni degli oggetti dell’educazione e le ragioni dei soggetti che si educano.
IO E TU….UGUALE NOI
L’accoglienza è un momento privilegiato per stabilire nuove modalità di
conoscenza, di convivenza e di collaborazione per tutti: tra bambini e adulti, tra
bambini e bambini e tra adulti e adulti.
Nell’accoglienza si intrecciano tante storie individuali: le storie dei bambini , che
sanno sempre trovare risorse ai cambiamenti che la scuola propone e sperimentano
sempre nuove modalità di relazionarsi con adulti e compagni diversi; la storia delle
famiglie che pur diverse per provenienza, cultura e abitudini di vita, si ritrovano a
condividere gli stessi desideri, speranze, dubbi e timori per i loro figli; la storia
delle insegnanti che, nel rispetto delle differenze individuali condividono principi
educativi per tradurre l’accoglienza in conoscenza reciproca, attuando una
valorizzazione delle risorse individuali. A loro il compito di progettare l’itinerario
del viaggio, affinché quello che si intravede a scuola sia un bellissimo” viaggio
organizzato”, un viaggio che non finisce nel primo mese di scuola, ma che
prosegue in un tempo e spazio che rispetti i tempi e i ritmi dei bambini.
OBIETTIVI GENERALI DEL PERCORSO FORMATIVO
-PROMUOVERE E INSTAURARE NEL BAMBINO UN ATTEGGIAMENTO DI FIDUCIA NEI
CONFRONTI DELL’AMBIENTE CHE LO ACCOGLIE;
-PROMUOVERE NEL BAMBINO LA PERCEZIONE DI ESSERE ACCOLTO ED
ACCETTATO NELL’AMBIENTE SCOLASTICO;
-STIMOLARE NEL BAMBINO IL DESIDERIO DI FAR PARTE DEL GRUPPO IN MODO
ATTIVO;
-FAVORIRE NEL BAMBINO LA RELAZIONE, LA COMUNICAZIONE
INTERPERSONALE E LA SOCIALIZZAZIONE CON I PARI E GLI ADULTI.
LA SCOPERTA DELL’ACQUA
L’ambiente naturale è una fonte inesauribile di idee, di oggetti,fatti e scoperte che
offrono spunto per recuperare quello spirito avventuroso e indagatore tipico
dell’infanzia. L’acqua, soprattutto per i bambini, è un particolare elemento di gioco
e di divertimento, una materia che offre loro possibilità di vivere sensazioni
piacevoli, di conoscere, di esplorare….l’acqua è affettività, emozione, ricordo…
l’acqua è anche chiave per comprendere i fenomeni della natura, i processi vitali.
“TOCCO, ASCOLTO E GUSTO”
L’acqua sarà la situazione-sfondo che ci accompagnerà per tutto il percorso di
lavoro e l’esperienza diretta costituirà la modalità primaria con cui i bambini
saranno invitati a fare per sviluppare gradualmente la capacità di “saper fare”e
approfondire tutte le ipotesi emerse nello svolgimento delle attività.
Agli occhi dei bambini l’acqua è un elemento affascinante ed emozionante, lo
coinvolge nella sua totalità, contribuisce a soddisfare il loro desiderio di
manipolazione, gli offre molte possibilità di gioco e la scoperta di nuove
conoscenze.
BOLLE DI SAPONE
Questo percorso si riallaccia al precedente ed è dedicato all’educazione
all’igiene,molto importante nella scuola dell’infanzia, poiché aiuta a comprendere
quanto , l’assunzione di sane abitudini di vita e una adeguata attenzione all’igiene
personale, favoriscano la salute psicofisica.
L’educazione alla salute sarà avviata fornendo in modo contestuale alle esperienze
di vita , le prime conoscenze utili per la corretta gestione del proprio corpo,
mirando all’acquisizione di buone abitudini igienico-sanitarie.
DOCUMENTAZIONE
Ogni fase del progetto presenterà la propria documentazione formata da tabelloni
realizzati in gruppo, schede strutturate e disegni liberi.
Un ulteriore sussidio ed anche uno strumento di valutazione e verifica sarà,
inoltre,il libro di schede operative pre-scuola che verrà fornito ai bambini medi e
grandi.
STRUMENTI
Utilizzeremo come sfondo integratore il racconto”IL FANTASTICO VIAGGIO
DEL SIGNOR ACQUA”.Uno strumento molto interessante per guidare i bambini
alla scoperta delle trasformazioni dell’acqua in base alle variazioni del calore….i
fenomeni che si possono osservare nel quotidiano come la pioggia, il vapore, la
neve e il ghiaccio.
LA SEZIONE VERDE
PROGRAMMAZIONE
PREMESSA
Nella scuola dell’ infanzia sono presenti bambini di età diverse, quest’ anno nella
sezione verde sono presenti 8 bambini grandi, 6 bambini medi e 11 bambini piccoli.
Per promuovere l’ inserimento dei bambini più piccoli si dedicherà tutto il mese di
settembre, poi con il mese di ottobre inizieranno le altre attività inserite nella
programmazione.
OBIETTIVI
La programmazione terrà conto della stagionalità, pertanto attraverso il
cambiamento degli alberi del giardino, si potrà far notare ai bambini il passare del
tempo, argomento molto difficile da comprendere, tanto che i bambini più piccoli
fanno molta difficoltà. Questo obiettivo è supportato dalla scelta di utilizzare la
previsione metereologica come argomento che introduce alcuni temi come quello
del cambiamento del clima e del tempo atmosferico. Tuttavia anche il soffermarsi
sulle feste e ricorrenze, permetterà al bambini di raggiungere questo obiettivo. Il
tutto sarà poi completato dalle numerose forme di pittura, di disegno e di vari
lavoretti che verranno proposti ai bambini durante tutto l’arco dell’ anno. Lo scopo
che si vuole raggiungere con la programmazione verrà poi supportato da alcuni
progetti che sono quello dell’ accoglienza, dell’ educazione ambientale, dell’
educazione all’ impegno, dei colori e della pittura e anche attraverso il progetto che
riguarda l’ acqua, progetto generale di tutta la scuola.
TEMPI
Per poter sviluppare la programmazione sarà necessario tutto l’ anno scolastico,
anche perché tenendo conto della differenza di età, ogni progetto verrà proposto in
modo diverso a seconda che il bambino faccia parte del gruppo dei grandi, piuttosto
che dei piccoli o dei medi.
PROGETTO ACCOGLIENZA
PREMESSA
Il bambino giunge alla scuola dell’ infanzia con una sua storia: qui le sue
potenzialità, le sue conoscenze e le sua capacità devono essere sollecitate, stimolate
e sviluppate.
Lo spazio accoglienza aiuta i bambini piccoli ad integrarsi nel contesto scolastico.
A scuola il tempo rappresenta una variabile determinata nell’ organizzazione della
vita e delle esperienze del bambino. Dentro la scuola il ritmo non è casuale: quanto
accade nella giornata, nella settimana, nell’ anno è organizzato secondo una logica
educativa.
Nel quotidiano, in modo diverso a seconda delle giornate ritroviamo: un tempo d’
incontro con l’ ambiente, con le maestre con i compagni.
I bambini possono giocare liberamente, esplorando gli spazi, ampliando le relazioni
con i compagni
ARGOMENTI
L’ accoglienza, i racconti e le filastrocche dell’ accoglienza, la conoscenza dei
bambini, le attività delle routine, i giorni della settimana, i mesi dell’ anno.
OBIETTIVI
Fare in modo che il bambino si senta accettato ed ascoltato. Stimolare il bambino
ad avere fiducia in sé e negli altri.
PROGETTO: EDUCAZIONE ALL’ IMPEGNO
Le regole cosa sono e a cosa servono.
PREMESSA
I bambini devono apprendere le norme di comportamento sociale indispensabili per
vivere una corretta vita di relazione, non conoscono la categoria della regola, ma
sono in grado di comprendere che certe cose” si possono fare” e certe altre “ non si
possono fare”.
OBIETTIVI
Sviluppare nel bambino un graduale senso di riconoscimento di appartenenza al
gruppo e alle sue regole.
ARGOMENTI
Le regole: cosa sono e a cosa servono. Racconti e filastrocche sulle regole,
sviluppare atteggiamenti positivi verso gli altri.
TEMPI
Da settembre a giugno per tutti i bambini della sezione.
VERIFICA DEI PROGETTI
Durante l’ anno verranno raccolti dati relativi ai progetti.
DOCUMENTAZIONE
Tutti i progetti presentano la documentazione relativa attraverso disegni liberi,
schede, tabellari, poesie e filastrocche.
COLORI E PITTURA
PREMESSA
Il progetto nasce dal desiderio di educare i bambini all’espressione cromatica,
effettuando un percorso di scoperta e di utilizzo dei colori, soprattutto partendo dal
presupposto che il colore è un linguaggio, ed è quindi comunicazione, espressione,
creatività per vivere quelle esperienze attive che sono il primo passo verso
un’espressione creativa che nasce e si sviluppa attraverso il piacere prima visivo e
poi corporeo, per divenire così piacere estetico .
OBIETTIVI
Il progetto intende stimolare la fantasia, l’immaginazione e la creatività offrendo ai
bambini e alle bambine varie esperienze attraverso la manipolazione di diversi
materiali.
Con tale progetto ci proponiamo di far scoprire ai bambini le svariate possibilità
espressive e integrando il progetto sull' acqua, filo conduttore dell'argomento
annuale.
TEMPI
Da ottobre a maggio per tutti i bambini della sezione
PROGETTO: L’ ELEMENTO ACQUA
PREMESSA
Questo progetto si rivolgerà a tutti i bambini della sezione verde e verterà sulla
conoscenza dell’ acqua, come elemento indispensabile alla vita.
OBIETTIVI
Lo scopo è quello di insegnare ai bambini l’ importanza dell’ acqua e perché non
bisogna sprecarla. Si cercherà assieme a loro di scoprire i luoghi in cui si trova l’
acqua e quali sono i suoi stati; vaporosa, ghiacciata, liquida.
METODOLOGIA
Il progetto si articolerà attraverso il racconto di alcune storielle, facendo disegni e
colorando schede. Alla fine i bambini dovranno essere in grado di verbalizzare in
modo semplice gli esperimenti svolti durante l’ anno. Per permettere ai bambini di
meglio apprendere, si realizzeranno dei cartelloni esemplificativi. Verranno
utilizzate varie tecniche con l’ uso dei pennarelli, delle tempere e di altri materiali.
TEMPI
Il progetto si svolgerà lungo tutto l’ arco dell’ anno scolastico.
PROGETTO: MONDO FELICE
PREMESSA
Il progetto è dedicato a tutti i bambini della sezione verde, si offre come un solido
strumento per far avvicinare i bambini al rispetto e alla valorizzazione dell’
ambiente, insegnando l’ importanza a non sprecare le risorse della terra, la pratica
della raccolta differenziata e del riutilizzo dei rifiuti e altri comportamenti corretti
che rendono “felice” la natura, e con essa, ogni forma di vita.
OBIETTIVI
Gli obiettivi che ci si propone di raggiungere sono:
1. Insegnare la tutela della biodiversità e delle risorse naturali
2. Insegnare la corretta gestione del ciclo dei rifiuti
3. Educare i bambini a diventare soggetti attivi e responsabili verso l’ ambiente
dove vivono e di quello dell’ intero pianeta.
METODOLOGIA
Per raggiungere gli obiettivi sopracitati si utilizzeranno i seguenti strumenti: giochi,
filastrocche e disegni spontanei. In questo modo si realizzerà un forte
coinvolgimento del mondo della scuola per approfondire la conoscenza delle
tematiche ambientali, stimolando i bambini fino a renderli protagonisti di
esperienza a contatto diretto con la natura.
TEMPI
Il progetto si svilupperà da gennaio a maggio
IL LAVORO IN INTERSEZIONE
Favorisce il lavoro per fasce d'età e l'interazione con altri bambini e adulti
I laboratori esterni di inglese e musica verranno svolti da personale
esterno,
L'educazione stradale, rivolta ai bambini grandi, è a cura degli agenti della
Polizia Municipale.
Compatibilmente con le risorse finanziarie verranno organizzate anche delle
uscite didattiche.
Laboratori esterni:
Inglese
Progetti di intersezione:
Movimento che passione!
Con il corpo e con la mente….
Laboratorio di
danza e musica
Forme d’acqua
Computer
Intercultura
Intercultura
Educazione cattolica
Con tutti i bambini
PROGETTO LINGUA INGLESE
Il progetto di insegnamento della lingua inglese nella Scuola dell'Infanzia è
affidato ad un’agenzia esterna e si fonda sulla consapevolezza che oggi, tutti i
bambini europei, ormai inseriti in un contesto socio-cuturale multietnico, debbano
essere messi nelle condizioni di stabilire tra loro rapporti di positiva convivenza,
attraverso un'educazione alla multiculturalità, ovvero alla conoscenza,
comprensione e rispetto di usi, costumi, culture e lingue diverse dalla propria.
La lingua è per eccellenza l'accesso privilegiato alla cultura di un popolo , quindi
ci sI impegna sin dalla scuola dell'infanzia in un lavoro di sensibilizzazione e
familiarizzazione ai suoni e alla cultura straniera di riferimento.
La prima esperienza con la seconda lingua sarà volta a promuovere la creatività
dei bambini in situazioni ludiche e a favorirne l’alfabetizzazione.
Pertanto,la sua introduzione non si configura come un insegnamento precoce, ma
come una sensibilizzazione del bambino verso un codice linguistico diverso dal
proprio che si svilupperà gradualmente in un apprendimento attivo e consapevole.
Con i bambini piccoli
"MOVIMENTO, CHE PASSIONE"
Progetto di psicomotricità con i bambini azzurri verdi
Coinvolgimento:
Bambini piccoli verdi e azzurri
Progetto:
Il bambino di tre anni mentre si inserisce gradualmente con l'ambiente della
scuola dell'infanzia compie varie esperienze, fra cui quella della corporeità e
quella della motricità, molto importanti in quanto lo vedono prioritariamente
coinvolto nella percezione di sé come entità corporea e di movimento,
contribuendo alla sua crescita e alla sua maturazione. La conoscenza globale
del proprio schema corporeo costituisce il presupposto indispensabile di ogni
ulteriore presa di coscienza della propria persona quale entità psicofisica.
Scopo della nostra attività è di provare un'educazione motoria specifica
per i bambini più piccoli, condotta separatamente rispetto al gruppo dei
medi. Vogliamo offrire ai bambini delle occasioni di esplorare e
controllare le proprie abilità motorie specie nel rapporto con gli spazi, con
gli oggetti e con gli altri, facendo in modo che l'attività motoria risulti
vivace, varia, stimolante e non procuri noia e frustrazioni.
Tra gli obiettivi didattici che intendiamo perseguire rileviamo in
particolare i seguenti:
comprendere ed eseguire semplici comandi
raggiungere un primo controllo degli schemi dinamici e posturali di base
acquisire la capacità di denominare alcune parti e alcuni movimenti o
atteggiamenti del corpo
coordinare i propri movimenti con quelli del compagno
comprendere alcuni semplici indicatori spaziali e temporali.
Tempi:
da ottobre a maggio
”CON IL CORPO …E CON LA MENTE”
Progetto di psicomotricità con i bambini rosa e gialli
In questo progetto saranno coinvolti i bambini del primo anno di frequentazione scuola
dell’infanzia, fascia d’età 3 anni.
Corporeità e motricità contribuiscono alla maturazione e allo sviluppo del bambino
promovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni
della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e
pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa.
Si tratta di portare il bambino alla presa di coscienza della propria motricità, del proprio
sé corporeo e della capacità di esprimere il proprio mondo interiore attraverso il
movimento.
Ogni bambino è in grado di percepire il proprio corpo solo se l’ha vissuto e percepito
attraverso l’esperienza diretta. Così, con il corpo, ciascuno di noi entra in contatto con il
mondo esterno formandosi una rappresentazione mentale di esso. Il corpo è inteso come
soggetto di azione e di relazione con il mondo, nel senso che nello sviluppo del bambino
c’è una stretta relazione tra la sua motricità ed il suo pensiero.
I traguardi da perseguire consistono, da una parte nello sviluppo della capacità sensopercettiva e degli schemi dinamici e posturali di base e dall’altra nella progressiva
acquisizione della coordinazione nei movimenti e della capacità di progettare ed attuare
la più efficace strategia motoria, di intuire ed anticipare quella degli altri,e le dinamiche
oggettive dell’attività motoria.
L’insieme delle esperienze motorie e corporee correttamente vissute costituiscono un
significativo contributo per lo sviluppo di una “immagine positiva di sé”.
IL VALORE PSICO-PEDAGOGICO DEL GIOCO MOTORIO
Il gioco motorio offerto ai bambini rientra pienamente nel quadro delle attività
impiegate al fine di concorrere all’educazione, per una serie di motivi e caratteristiche:
1.attraverso l’esercizio ludico il bambino esprime gli impulsi e i moto del suo animo in
un ambiente psicologicamente libero;
2,esso è di grande utilità pedagogica perché offre la possibilità di incanalare le energie,
assolvendo la funzione di “riequilibratore” delle condizioni biologiche, qualvolta ce ne
fosse il bisogno con qualche bambino in maggiore difficoltà;
3.permette di rivelare le inclinazioni personali dei bambini, offrendo a noi maestre la
possibilità di individuare interventi opportuni e mirati;
4.essendo principalmente costituito da attività piacevoli, ricercate e attese, può allentare
le tensioni;
5.è spesso un rilevante “attivatore” delle grandi funzioni dell’organismo e, come tale,
assume grande importanza per il miglioramento dello stato psico-fisico del bambino.
IL PROGETTO PSICO-MOTORIO INIZIERA’ DA GENNAIO
Con i bambini medi
FORME D’ACQUA
Progetto “In viaggio con l’acqua tra immaginazione, emozioni e arte”.
Con questo abbiamo voluto integrare obiettivi cognitivi, obiettivi educativi e socio
affettivi, con la convinzione che la consapevolezza di sé, la relazione affettiva, il
senso di appartenenza ad un ambiente socio culturale stimolante, siano fattori in
grado di motivare il bambino all’apprendimento favorendone il passaggio dalla
comunicazione egocentrica a quella socializzata.
Attraverso i linguaggi espressivi è possibile avvalersi dei metodi della ricerca e della
sperimentazione come strumenti di osservazione, rilevazione e cambiamento
creativo del contesto al fine di stimolare nei bambini atteggiamenti positivi verso una
coscienza ecologica e verso comportamenti di valorizzazione di una convivenza
rispettosa dell’ambiente e delle sue risorse naturali.
In particolare, in questo progetto ci proponiamo di occuparci di un prezioso bene
comune qual è l’acqua.
Una conoscenza che rimanda ad alcuni concetti riguardanti lo sviluppo psicobiologico del bambino ed alla formazione dell’identità, che pone le sue fondamenta
a partire dall’identità corporea e dal gioco con e attraverso il proprio corpo coinvolto
in esperienze connotate emotivamente in cui l’emozione è vissuta e conosciuta
attraverso la sensorialità.
Questo approccio ha costituito il punto di partenza per la programmazione di un
percorso di apprendimento modulato in una sequenza di esperienze che coinvolge i
bambini di 4 e 5 anni della scuola, in attività di intersezione, in diverse fasi.

Inizialmente con una proposta di gioco corporeo che utilizza la conoscenza
intuitiva dell’acqua per immedesimazione e la visione di uno o più filmati che
riproducono gli stati dell’acqua così come si presentano in natura, i bambini,
attraverso fantasie guidate, sostenute da sonorità naturali, saranno sollecitati a
diventare, sentirsi, muoversi, immaginarsi come acqua, gocce, onde, correnti, subito
dopo a osservare/riconoscere nelle immagini filmate, gli stessi stati/eventi, a
verbalizzare e socializzare i loro vissuti e a riprodurli in una trasposizione grafica
finale.

In un secondo tempo, i bimbi saranno invitati a condurre una ricerca, su testi
e riviste, di riconoscimento/discriminazione degli stati fisici dell’acqua
precedentemente osservati e a comporre una serie di elaborati individuali e di
gruppo con tecniche pittoriche creative e polimateriche. Ne seguiranno poi
conversazioni e riflessioni sui dettagli e sulle caratteristiche di ogni singolo stato.

Infine si organizzerà un laboratorio artistico dedicato, nel quale i bambini
saranno aiutati e sollecitati a costruire con tecniche creative e multimateriche alcuni
strumenti ed elaborati tridimensionali che rappresentino l’acqua e il suono che essa
produce, come “Il bastone della pioggia”e delle “maracas” .
OBIETTIVI:
11.Sviluppare la consapevolezza delle proprie e altrui emozioni
12.Far emergere le capacità espressive utilizzando linguaggi diversi
13.Educare ad una coscienza ecologica
14.Saper ascoltare la natura nelle sue manifestazioni
METODOLOGIA
Si utilizzeranno strumenti audiovisivi e materiali platico-pittorici con i quali allestire
dei laboratori nei quali verranno impegnati i bambini in piccoli e grandi gruppi.
L’attività ludica sarà il tema conduttore di tutto il percorso formativo
DESTINATARI
Tutti i bambini medi della scuola
TEMPI
Da gennaio a giugno
Con i bambini grandi
PROGETTO COMPUTER
COINVOLGIMENTO
Tutti i bambini grandi delle 4 sezioni
OBIETTIVI GENERALI
Con questo progetto si vuole avvicinare i bambini al mondo dell’ informatica che è
presente in quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana, insegnando loro le primissime
nozioni.
METODO
Per avvicinare i bambini ad uno strumento così affascinante, ma allo stesso tempo
complesso si utilizzeranno giochi su programmi adatti alla loro età e schede.
Verrà stabilito un giorno preciso alla settimana in modo da coinvolgere di volta in
volta solo i bambini di un’ unica sezione, pertanto ogni sezione avrà un incontro al
mese.
DOCUMENTAZIONE
Elaborati dei bambini
TEMPI
Da gennaio a aprile con cadenza mensile.
MATERIALI
Cartucce per la stampante, sia nere che colorate
CD contenenti programmi semplici ed adeguati all’ età dei bambini
Risme di carta A4
Matite colorate e/o pennarelli
PROGETTO MULTICULTURALITA’
I BAMBINI DEL MONDO SONO QUI
Scopriamo la CINA
Rapporti sempre più frequenti tra persone provenienti da Altri Paesi e l’intreccio
con culture diverse stanno alla base del Progetto di Intercultura I BAMBINI
DEL MONDO SONO QUI .
Il Progetto, rivolto ai bambini grandi della scuola, vuole promuovere l’educazione
alla pace , all’uguaglianza, alla conoscenza e valorizzazione delle diversità
partendo dalla conoscenza di “territori altri “ per giungere alla conoscenza di
“persone altre”.
Il Progetto parte dalla scoperta del mappamondo e dal significato dei simboli
geografici: si vedranno i territori -continenti- che formano il mondo; si
analizzeranno i colori che rappresentano i mari,i fiumi, i laghi, le montagne, le
pianure, i deserti e le città.
Il Progetto proseguirà scoprendo e prendendo coscienza che il mondo è popolato
da uomini con abitudini di vita diverse dalle nostre e con caratteristiche fisiche
diverse dalle nostre.
La presenza di bambini di origine cinese nella città, nel nostro territorio di Roiano
e nella nostra scuola consente l’opportunità di descrivere e conoscere un paese
geograficamente lontano come la Cina e scoprire aspetti della cultura e della
tradizione che caratterizzano le abitudini di vita dei bambini cinesi.
OBIETTIVI GENERALI
- Conoscenza del mappamondo
- Valorizzazione dell’educazione multiculturale ed interculturale attraverso la
conoscenza di un popolo con cultura e tradizioni diverse dalla nostra.
- Sviluppo di atteggiamenti di collaborazione e rispetto nei confronti di tutti.
ATTIVITA’:
- Il mappamondo: strumento per capire dove siamo noi e in quanti posti
diversi vivono altri uomini. Dov’è la Cina?
- La Cina: visione di foto, immagini raccolte da riviste o cataloghi di viaggio
-
Lanterna cinese e drago : simboli della Cina
Realizzazione del cartellone della Cina.
Gioco allo specchio: cogliere somiglianze e diversità
Narrazione della favola cinese “ il cavallino”
Ascolto di una musica tipica cinese
Menù di piatti tipici cinesi con bastoncini cinesi
Ideogrammi: segni per scrivere “ amico, mamma, maestra, ciao …e
semplici parole”
MATERIALE: mappamondo, cartine geografiche, immagini e foto, libri, oggetti
inerenti al tema trattato, colori di vario genere, fogli, schede, forbici, colla.
DESTINATARI: tutti i bambini grandi della scuola
TEMPI : da gennaio ad aprile con frequenza settimanale.
DOCUMENTAZIONE: schede, disegni, cartelloni, fotografie
VERIFICHE: periodicamente nel corso dell’anno
CONTINUITA’ CON LA SCUOLA PRIMARIA
Il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria costituisce un momento
molto importante nel percorso di crescita dei bambini che devono affrontare nuove e
più significative esperienze, è un momento importante, pieno di incertezze, di novità
e di impegni sia scolastici che extrascolastici.
In questa prospettiva si prevedono alcuni incontri tra i bambini in uscita dalla scuola
dell’infanzia e gli alunni e gli insegnanti delle scuole primarie del rione, con lo
scopo di aprire una finestra sulla nuova realtà scolastica in cui i bambini anni saranno
immersi, cercando di diminuire la tensione che inevitabilmente viene determinata da
ogni passaggio, promuovere la conoscenza del nuovo ambiente e consolidare quella
reciproca tra adulti e bambini che operano nelle due strutture.
Le visite alla scuola primaria avranno luogo verosimilmente nel mese di maggio con
delle attività organizzate nell’ottica di una continuità verticale.
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
CATTOLICA (I.R.C.)
Progetto: “Sui passi dei Santi”
Premessa
Nella scuola dell’infanzia l'Insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.) si
colloca
all' interno di una proposta educativa più ampia che riguarda la formazione
dell’identità del bambino.
L’I.R.C. è quindi in collegamento con l’attività pedagogica degli altri
insegnanti volta allo sviluppo di atteggiamenti positivi del bambino nei confronti
dell’altro.
La dimensione religiosa è presente fin dall' infanzia in quanto il bambino, già
molto piccolo, pone domande di senso che necessitano di risposte adeguate a
quello che è il suo “grado di maturità”.
Lo scopo che l’insegnante di religione cattolica si prefigge con bambini di
queste età è quello di accompagnarli in questa “ricerca di senso”.
Tale insegnamento non si configura come catechismo e non richiede né mira a
suscitare un’adesione di fede da parte dei bambini; esso è e rimane una proposta
di risposta agli interrogativi posti dai bambini nel pieno rispetto della loro
educazione familiare, scolastica e sociale.
Obiettivi specifici di apprendimento
Gli obiettivi specifici di apprendimento dell’IRC nella scuola dell’infanzia sono:
-Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini
religiosi come dono di Dio Creatore
-Scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e
come viene celebrata nelle feste cristiane
-Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del
comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.
Contenuti
Quest’anno il tema proposto ai bambini durante le ore di IRC è quello della
conoscenza dei santi, grandi “amici di Gesù”, che sono riusciti con le loro opere
a realizzare un buon progetto e sono stati di esempio alle altre persone per la
loro condotta di vita.
Ad esempio, l’avventurosa vita di San Francesco e la sua predilezione per tutto
ciò che Dio ha creato aiuterà i bambini a comprendere meglio quanto siano
preziosi gli elementi della natura circostante e quanto sia importante prenderci
cura di essa, si parlerà anche dell’elemento ACQUA, tema trattato anche nelle
programmazioni di classe, così vitale per gli uomini e nel contempo ricco di
significati religiosi;
altri santi hanno poi contribuito a dare degli esempi molto concreti di solidarietà
come San Martino e Santa Caterina, san Nicola, invece, è ricordato da tanti
bambini ma.. quale fu la sua storia?
Le loro vite così interessanti e avventurose ci permetteranno di trarre spunto per
dialoghi e riflessioni!
Metodologia
Lettura di passi della Bibbia inerenti questo tema, lettura di libri specifici per
l'infanzia e anche visione di elementi dell'arte sacra riguardanti le parabole e i
miracoli, dialogo con i bambini per l’approfondimento degli argomenti, attività
grafico-pittoriche, drammatizzazioni, canti, filastrocche, giochi.
Strumenti
Libri, schede, cartelloni, giochi, cassette musicali, cd, dvd, libri, audiovisivi,
materiale vario da cancelleria
Tempi e ambiente di apprendimento
L’attività di I.R.C. verrà svolta ogni giovedì dal mese di settembre 2014 al mese
di giugno 2015 in una stanza della scuola, a disposizione per l’attività, dove i
bambini che si avvalgono di tale insegnamento lavoreranno suddivisi in gruppi
omogenei per fascia d' età.
Documentazione
Alla fine dell’ anno scolastico verrà consegnato ad ogni bambino un elaborato
contenente tutto il materiale da lui prodotto nel corso dell’anno scolastico
durante le ore di I.R.C. introdotto da una descrizione dell’attività svolta così da
favorire una sua visione organica del lavoro fatto durante l'anno.
Verifica
Per monitorare l’andamento delle diverse attività e per accertare le competenze
acquisite, si proporranno ai bambini momenti di dialogo sul tema trattato,
eventuali ripetizioni delle parti più significative delle storie e la realizzazione di
schede, elaborati e disegni liberi sugli argomenti proposti, il tutto fatto in un
clima giocoso e gioioso.