Pubblicato da Hans-Werner Müller Editore: Garry Parker © UEAPME
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Pubblicato da Hans-Werner Müller Editore: Garry Parker © UEAPME
Pubblicato da Hans-Werner Müller Editore: Garry Parker © UEAPME, 1999 "LE GRANDI IMPRESE HANNO UMILI ORIGINI" MEMBRI DELL’UEAPME FINI DELL’UEAPME L’UEAPME è un’organizzazione datoriale che rappresenta, a liv- L’UEAPME intende essere la ‘voce’ degli artigiani, dei commer- ello europeo, gli interessi dell’artigianato, del commercio e delle cianti e delle PMI europee perseguendo i seguenti obiettivi: PMI dell’Unione europea e dei paesi candidati all’adesione. È • Sostenere l’idea di una costruzione europea e contribuire alla un’organizzazione senza scopi di lucro e apartitica. Nel luglio cooperazione europea 1999, dopo la fusione con l’EUROPMI, contava 62 organizzazioni • Informare i suoi membri di tutte le questioni di politica membri, tra federazioni nazionali transettoriali, federazioni set- dell’Unione nei confronti dell’artigianato e delle PMI, e infor- toriali europee ed altri aderenti appartenenti alla famiglia delle mare le istituzioni Ue dei bisogni e delle opinioni dei membri PMI. Dei 19 milioni d’imprese dell’Unione europea, l’UEAPME ne UEAPME rappresenta più di 7 - e oltre 30 milioni di lavoratori. In tutta l’Europa l’UEAPME rappresenta più di 10 milioni di imprese e quasi 50 milioni di lavoratori. • Sostenere i suoi membri a livello accademico, tecnico e giuridico su tutte le questioni legate alle politiche Ue • Rappresentare gli interessi comuni dei suoi membri davanti alle istituzioni Ue e ad altre organizzazioni e associazioni internazionali pubbliche o private • Assolvere i compiti generali che i suoi membri le hanno affidato e trovare soluzioni a tutti i problemi connessi con i suddetti fini UNION EUROPÉENNE DE L’ARTISANAT ET DES PETITES ET MOYENNES ENTREPRISES - MAISON DE L’ÉCONOMIE EUROPÉENNE RUE JACQUES DE LALAING 4 • B-1040 BRUXELLES • TEL + 32 2 230 75 99 • FAX + 32 2 230 78 61 e-mail: [email protected] · internet: HTTP://www.wk.or.at/sme.web (nuovo sito in fase di creazione) 2 Sommario P re m e s s a d e l P r e s i d e n t e 5 Introduzione del Segretario generale 7 8 AT T I V I TA ’ P O L I TI C H E Politica d’impresa, Ambiente, Relazioni esterne e Affari Legali 9 A ff a r i s o c i a l i , O c c u p a z i o n e , F o r m a z i o n e e C u l t u r a 18 A ff a r i E c o n o m i c i e F i s c a l i 24 26 PRO GET TI PRIN CIPALI Accademia Avignone 27 E u ro - I n f o r m a t i o n C e n t r e 29 O rg a n i z z a z i o n i s e t t o r i a l i e u r o p e e 30 Consulente Euro-PMI (Euro-Sme-Advisor) 32 P ro g e t t o S A F E : " S a l u t e e S i c u r e z z a s u l p o s t o d i l a v o r o " 33 Indirizzario europeo delle scuole per i mestieri d’arte e del patrimonio 33 SEMINARI & CONFERENZE Seminario sui Fondi strutturali 34 35 36 COMITATI & STRU TTUR E P re s i d e n z a e C o n s i g l i o d i a m m i n i s t r a z i o n e 37 Comitato Relazioni estern e 39 Comitato Affari Legali 40 Comitato Ambiente 40 C o m i t a t o R i c e r c a e S v i l u p p o Te c n o l o g i c o 41 Comitato Affari Sociali 41 Comitato Formazione Professionale 42 Comitato Cultura 42 Comitato Affari Economici e Fiscali 43 Gruppo di Lavoro Finanziamenti PMI e Relazioni con le Banche 43 G ru p p o d i L a v o r o U E M 43 G ru p p o d i L a v o r o I m p o s i z i o n e F i s c a l e 44 G ru p p o d i L a v o r o F o n d i S t r u t t u r a l i e P o l i t i c h e R e g i o n a l i 44 O rg a n i z z a z i o n i m e m b r i d e l l ’ U E A P M E 45 Lista delle prese di posizione 50 Selezione di art icoli di stampa 52 3 Jan Kamminga, a destra, dà il benvenuto al neoeletto Presidente Andrea Bonetti 4 PREMESSA DEL PRESIDENTE Cari colleghi, per la nostra organizzazione, il 1998 ha segnato forse la fine della prima fase. Abbiamo visto scoppiare in tutta la loro intensità e venire felicemente risolte alcune problematiche cruciali di questo periodo. Abbiamo cominciato a ristrutturare l’organizzazione, a partire dalla Segreteria di Bruxelles. Abbiamo accolto diverse nuove organizzazioni membri. Abbiamo anche dato l’addio al Presidente più dinamico e di successo che l’UEAPME abbia avuto fino ad oggi - Jan Kamminga. Jan è stato Presidente per quattro anni, dal 1995 al 1998, durante i quali ha sorvegliato coraggiosamente il passaggio dell’UEAPME da un gruppo lobbistico di secondo piano a una delle più influenti organizzazioni economiche del mondo. A conferire all’UEAPME un ruolo di primo piano sono state le grandi capacità di Jan, emerse in particolar modo nella battaglia per l’ammissione completa delle PMI alla concertazione sociale europea. Sono orgoglioso di essere stato presente alla firma dell’accordo che abbiamo concluso con l’UNICE su questo tema, il 4 dicembre 1998, a Vienna. Quando i datori di lavoro si sono finalmente messi d’accordo per difendere le nostre imprese nelle trattative sull’occupazione, ci siamo messi alle spalle anni di negoziati, di pressioni politiche, e persino un difficile caso giudiziario che ci ha visti opposti al Consiglio europeo. Il riconoscimento dell’importanza delle PMI non è stato circoscritto alle questioni di politica sociale, né alla sola Ue. Durante tutta la presidenza austriaca, nell’ambito dell’allargamento dell’Unione europea, sono stati affrontati gli aspetti legati alle PMI. L’esame delle tematiche si è concluso a settembre, a Baden (Austria), con la presentazione del Memorandum PMI dell’UEAPME sull’Allargamento Ue. Inoltre, abbiamo iniziato a discutere di problemi legati alle PMI nei paesi del Mediterraneo e nel 1999 lo faremo ancora di più. Abbiamo aiutato le nostre imprese a prepararsi all’introduzione dell’Euro, che oggi è una realtà in 11 Stati membri. Abbiamo continuato la battaglia della riduzione dell’IVA sui servizi ad uso intensivo di lavoro. La proposta di direttiva relativa ai ritardi nei pagamenti è stato finalmente pubblicata. Abbiamo dovuto farla accettare a molti ministri recalcitranti - ma stiamo raggiungendo il nostro scopo. I nostri membri, sostenuti dalla Commissione europea, hanno potuto assistere le loro imprese nelle sfide riguardanti la sicurezza e la salute sul lavoro e hanno ospitato eventi di una giornata in quasi tutti i paesi. È stata lanciata l’Accademia Avignone, che ha grandi ambizioni per i prossimi anni. Agli occhi di un nuovo Presidente, tutte queste azioni e campagne potrebbero sembrare scoraggianti. Ma le sfide non mi spaventano e desidero sinceramente costruire partendo dai successi del mio predecessore. L’UEAPME deve raggiungere diversi obiettivi. Ora che siamo diventati un club di serie A, questi obiettivi potrebbero rivelarsi più difficili, ma le ricompense saranno tanto più grandi! Mi rallegro di poter collaborare con tutti voi - membri o responsabili politici che siate - nel mio primo anno di Presidenza dell’UEAPME. Andrea Bonetti - Presidente 5 Hans-Werner Müller mentre difende ancora una volta le PMI europee 6 I N T R O D U Z I O N E D E L S E G R E TA R I O G E N E R A LE Ogni anno vi sono cambiamenti e io mi auguro ovviamente che siano veri e propri miglioramenti. Quest’anno, la nostra quarta relazione annuale possiede un nuovo ‘look’ e ha raccolto alcuni dei vostri suggerimenti. Vi troverete più informazioni sulle nostre organizzazioni membri, sui membri dei comitati, sulla nostra struttura e così via. Abbiamo invece lasciato fuori testi specifici, come le circolari emesse dalla Segreteria. Speriamo che apprezzerete il nuovo stile e la nuova presentazione di più facile consultazione. I miglioramenti della relazione annuale riflettono forse quelli avvenuti in seno all’UEAPME - leggendo, e rileggendo la premessa del Presidente, vi accorgerete che per la più grande organizzazione rappresentativa delle imprese di piccole e medie dimensioni il 1998 è stato un anno di successi e ha segnato la ‘fine della prima fase’. Com’è grande la famiglia cui dobbiamo badare! Imprenditori indipendenti di ogni età e sesso, microimprese con meno di 10 dipendenti, piccole aziende, imprese di medie dimensioni e società commerciali o artigianali più grandi. Come in ogni famiglia, i membri non sono sempre d’accordo su tutto, ma rimaniamo uniti e risolviamo i nostri problemi assieme. Per il secondo anno consecutivo vogliamo ringraziare Barclays Bank plc che, attraverso la sua unità Mutui europei, ha sostenuto la pubblicazione di questa relazione. Ringraziamo inoltre, come sempre, le organizzazioni membro per i consigli costruttivi e l’assistenza che ci hanno fornito nel corso del 1998, e i responsabili politici, attivi dentro o fuori dalle istituzioni europee, che hanno saputo ascoltarci e rispondere ai nostri bisogni e alle nostre esigenze. Bruxelles, luglio 1999 Hans-Werner Müller - Segretario Generalel 7 Jan Kamminga, sulla destra, firma un accordo storico per il dialogo sociale con il Presidente dell’UNICE, Barone Georges Jacobs. Vienna, 4 dicembre 1998. 8 AT T I V I TA’ P O L I T I C H E POLITICA D’IMPRESA, AMBIENTE, RELAZIONI ESTERNE E AFFARI LEGALI POLITICA D’IMPRESA Durante le presidenze britannica e austriaca dell’Unione euro- L’UEAPME ha dedicato uno spazio particolare, nel suo program- pea, il ruolo economico delle PMI è stato inserito nei programmi ma di lavoro del 1998, a tutte le tematiche aventi un’incidenza europei come l’elemento capace di assicurare un maggiore diretta sulla politica d’impresa. Alcune di queste sono esaminate sviluppo economico, la creazione di posti di lavoro e una mag- più avanti nella relazione annuale; ad esempio: giore innovazione in seno all’Ue. Le politiche per le imprese, a • la standardizzazione europea (vedere NORMAPME) livello europeo, e la promozione dell’ "imprenditorialità" sono • il rapporto BEST (vedere il capitolo Affari legali) rimasti temi fondamentali della politica europea. • la riforma dei Fondi strutturali (vedere il capitolo affari economici e fiscali) • la riduzione dell’IVA sui servizi ad uso intensivo di lavoro Perciò, il 1998 è stato un anno importante per le PMI nei vari (vedere il capitolo affari economici e fiscali) campi della politica d’impresa Ue. Sono stati affrontati numerosissimi temi, come la realizzazione dell’UEM, le azioni tese a ottenere una riduzione dell’IVA per i servizi ad uso intensivo di AZIONI: lavoro, la proposta di direttiva sui ritardi nei pagamenti, l’avvio 1. Nel 1998 l’introduzione della moneta unica, l’euro, è entrata della Terza Tavola Rotonda tra banchieri e PMI, l’attuazione del in una nuova e importante fase. Nel corso della partecipazione Quinto programma quadro per la ricerca e la tecnologia, le dis- dell’UEAPME alla Tavola Rotonda sull’Euro, organizzata dalla cussioni sull’impatto del commercio elettronico sulle PMI, l’ap- Commissione europea, è emerso che le piccole società stavano provazione del rapporto BEST, le iniziative in merito gli appalti pub- perdendo terreno nel processo in corso. Per favorire un pas- blici, la standardizzazione europea, lo sviluppo del mercato interno. saggio più morbido possibile, l’UEAPME ha firmato l’accordo 9 2. Oltre ai vari strumenti creati dalle isti- tuzioni europee per migliorare l’accesso delle PMI ai finanziamenti, (come le JEV o l’iniziativa PMI), l’UEAPME ha fortemente incoraggiato la Commissione europea ad avviare la Terza Tavola Rotonda tra banchieri e PMI al fine di individuare meccanismi e migliori pratiche capaci di migliorare le loro reciproche relazioni. D’altra parte, la questione dei ritardi nei pagamenti dei debiti commerciali è stata, per dieci anni, una delle principali preoccupazioni della nostra organizzazione. Perciò, la proposta di direttiva della Commissione europea Oliver Loebel (a sinistra) e Walter Borms - UEAPME -, alla Conferenza sui Fondi strutturali - Vienna, dicembre 1998 sulla lotta ai ritardi nei pagamenti nelle transazioni commerciali è stata una risposta adeguata alle esigenze dell’UEAPME. tra associazioni di consumatori e associazioni professionali operanti ne settore della distribuzione, del turismo, dell’arti- 3. Nel campo delle forniture pubbliche, l’UEAPME, oltre a parte- gianato e delle piccole imprese. Questo accordo prevede l’in- cipare al Comitato consultivo sugli appalti pubblici, ha espresso troduzione del cosiddetto "euro-label" (marchio euro). Inoltre, una chiara posizione nel Documento di lavoro "Appalti Pubblici l’UEAPME, mediante prese di posizione scritte indirizzate a e Ambiente" (vedere lista delle prese di posizione). diverse istituzioni europee, ha reso nota la sua opinione su questioni quali la doppia circolazione di valuta e la doppia indicazione dei prezzi. Per supportare la rete dei suoi membri nel processo di passaggio all’euro, l’UEAPME ha avviato il progetto Consulenti Euro-PMI (vedere la sezione progetti). 10 AT T I V I TA ’ PO L I T IC H E AMBIENTE Secondo una tradizione consolidata, il Comitato si è essenzialmente L’UEAPME ha monitorato attentamente l’evoluzione della questione concentrato sulle attività di lobby affinché dalle nuove normative "Ambiente e Occupazione" a livello europeo, data l’importanza del non nascessero oneri supplementari per gli artigiani e le PMI. ruolo svolto in questo campo dall’artigianato e dalle PMI. L’UEAPME ha rafforzato la sua presenza nei comitati consultivi Per quanto riguarda il processo istituzionale, Guido Lena è stato creati dalla Commissione europea. In particolare ha guadagnato nominato esperto del Gruppo III per il parere del CES in merito alla due seggi nel Comitato EMAS (Sistema di gestione e di controllo del- Comunicazione della Commissione Ue "Ambiente e Occupazione: l’ambiente) della DG XI (Ambiente). I membri UEAPME hanno costruire un’Europa sostenibile" altresì partecipato ai lavori dei vari comitati creati dal Regolamento eco-label. E la nostra organizzazione possiede adesso un seggio Inoltre, l’UEAPME ha concordato, assieme all’unità competente della anche nel Comitato consultivo Energia istituito dalla DG XVII. DG XI , di organizzare a Bruxelles, nel 1999, un Workshop europeo. Il Workshop è chiamato a registrare le "migliori pratiche" L’UEAPME è stata coinvolta nel processo di revisione dei principali più interessanti dell’artigianato e delle PMI, negli Stati membri, e a strumenti volontari in campo ambientale, creati a livello europeo: studiare le possibili modalità di cooperazione in questo campo. Eco-audit e Eco-label. Per quanto riguarda Eco-audit, l’UEAPME ha incontrato la DG XI per mettere a punto alcune linee guida pratiche L’UEAPME ha continuato a tenere sotto osservazione le attività della per chi effettuerà il lavoro di verifica delle PMI. Lo scopo di tali linee DG XI nel campo della responsabilità ambientale. La bozza di doc- guida è di modificare l’atteggiamento di molti verificatori delle PMI umento di lavoro che preparava il Libro bianco sulla Responsabilità che hanno adottato EMAS, al fine di ridurre le formalità buro- ambientale è stata esaminata e respinta, per via delle infauste con- cratiche e gli oneri finanziari che gravano quest’ultime. seguenze che avrebbe avuto sulle PMI. Le linee guida dovranno essere approvate dagli Stati membri e diffuse in tutta l’Unione europea durante l’anno 1999. Invece, per Nel settore della gestione dei rifiuti, l’UEAPME ha monitorato la quanto riguarda Eco-label, l’UEAPME ha contribuito alla revisione nascita delle nuove azioni promosse dalla DG XI, tentando fin dal- dei criteri per due gruppi di prodotti di particolare rilevanza per l’ar- l’inizio di attenuare l’impatto che le proposte di direttiva sulle bat- tigianato e le PMI: i prodotti tessili e le calzature. terie e sugli accumulatori, nonché sulle apparecchiature elettriche 11 Guido Lena (sinistra) promuove un ambiente più favorevole alle imprese assieme ad Hans-Werner Müller e a Birthe Lise Landsted - UEAPME ed elettroniche, avrebbero avuto sull’artigianato e sulle PMI. capire se in questo campo l’Unione europea dovesse intraprendere L’UEAPME ha partecipato alle riunioni organizzate dalla DG XI per delle azioni, e quali. La presa in considerazione, da parte delle isti- modificare la Direttiva sullo scaricamento di determinate sostanze tuzioni finanziarie, dei risultati ambientali delle imprese potrebbe pericolose nelle acque comunitarie. causare una diminuzione dell’accesso al credito, in particolare per le L’UEAPME è stata inoltre invitata a due conferenze europee orga- PMI. La questione IPP è stata seguita con attenzione, in quanto pone nizzate dalla DG XI sui temi "Istituzioni Finanziarie e Sviluppo l’accento sull’intero ciclo di vita dei prodotti e sulla sua possibile con- Sostenibile" e "Politica del Prodotto Integrato (IPP)". Entrambe seguenze finanziarie per le microimprese e le piccole imprese. queste conferenze sono state concepite come punto di partenza per 12 AT T I V I TA ’ P O L I T I C H E RELAZIONI ESTERNE Nel 1998, ad attirare particolarmente l’attenzione dell’ A Z I O N I UEAPME, sono stati l’allargamento ad Est e le politiche europee per l’area del Mediterraneo, per l’Asia, per gli Stati Uniti e per Relazioni con le organizzazioni internazion- il Canada, con il loro impatto sulle PMI. Considerata l’importan- ali, con l’Asia e con il Canada za delle PMI nell’evoluzione delle politiche europee relative all’allargamento ad Est (AGENDA 2000) e all’area del Nel 1998, una delegazione dell’UEAPME ha visitato il centro di Mediterraneo (Programma MED), sono state intraprese azioni formazione OIL di Torino per studiare il modo di organizzare specifiche per migliorare la conoscenza reciproca degli attori congiuntamente delle iniziative di formazione all’avviamento sullo sviluppo delle PMI nell’Ue, nell’area del Mediterraneo e d’imprese. nei paesi candidati a entrare nell’Ue. Inoltre, nel quadro La Rappresentanza della Banca Mondiale a Bruxelles è stata più dell’AGENDA 2000, l’UEAPME ha pubblicato il "Memorandum volte invitata alle riunioni della UEAPME per individuare modal- Europeo sull’Allargamento all’Europa dell’est". Sempre nel ità di cooperazione capaci di migliorare la comunicazione tra 1998, l’UEAPME ha intensificato le sue relazioni con le più la Banca Mondiale e le PMI dell’Unione europea. Nell’ambito grandi organizzazioni internazionali: la WTO, l’OIL, la Banca dei negoziati WTO, l’UEAPME ha avviato i preparativi del Mondiale e l’OCSE. Millennium Round. I rappresentanti dell’OCSE hanno partecipato più volte alle riunioni dell’UEAPME dedicate ai problemi connessi all’avviamento d’imprese. Rappresentanti UEAPME hanno partecipato al Comitato consultivo per il controllo della Segreteria Asia Invest. Un rappresentante UEAPME ha partecipato all’iniziativa canadese "Crossing the Pond" (Passare il guado), che è un progetto pilota lanciato da una PMI per scoprire quali siano i modi più efficaci per le PMI di "attraversare l’Atlantico". 13 Area del Mediterraneo Paesi dell’Europa centrale e orientale Dopo dichiarazione di Barcellona, le relazioni tra i paesi del Dal vertice europeo di Copenhagen del 1993, l’allargamento Mediterraneo e l’Ue figurano in testa all’agenda politica. Sia europeo verso Est figura chiaramente sull’agenda politica nell’Ue che nei paesi mediterranei, lo sviluppo delle PMI sta dell’Ue. L’unica questione ancora da risolvere è sapere quando i diventando sempre più una priorità per i vari governi impegnati singoli paesi d’Europa centrale e orientale (PECO) associati - alla a creare maggiori opportunità di lavoro per le generazioni fine dei processi di riforme - risponderanno ai criteri di future. L’UEAPME attribuisce molta importanza alla trasfor- Copenhagen per entrare nell’Ue. Il vertice europeo di mazione in politiche concrete della dichiarazione di Barcellona, Lussemburgo ha aperto la strada all’apertura di negoziati uffi- e ha cominciato a sviluppare forti legami con le associazioni di ciali, che sono ufficialmente iniziati nel marzo del 1998. PMI nei vari paesi MED. L’obiettivo finale della UEAPME è di Anche se questo processo durerà probabilmente diversi anni, contribuire, attraverso una rete efficiente, allo sviluppo delle oggi le PMI europee hanno già, probabilmente, una visione PMI nei paesi Ue e del Mediterraneo. In tale contesto, nel 1998 chiara del miglior modo di realizzare l’allargamento. Perciò, le sono stati stabiliti regolari contatti con la DG I per seguire passo attività del 1998 si sono concentrate sulle misure tese a sensibi- dopo passo l’attuazione del programma MED. lizzare i politici e a preparare una presa di posizione Il gruppo di lavoro MED dell’UEAPME ha elaborato e presenta- dell’UEAPME in merito all’allargamento e ai suoi effetti sulle PMI to, nel quadro del programma MED, il cosiddetto progetto dell’Ue e dei PECO. MEDAPME, mirante a creare una rete euromediterranea di associazioni di PMI. Con il sostegno finanziario della DG XXIII, l’UEAPME ha organizzato due seminari, miranti entrambi ad attirare l’attenzione dei politici dell’Ue e dei PECO sui bisogni specifici delle PMI dei paesi candidati ad entrare nell’Ue: "Politiche di Transizione Economica nei Paesi dell’Europa Centrale e Orientale: Favorire il Benessere attraverso una Politica per le PMI (Bled, Slovenia, 23-24 aprile 1998); "Orientare le politiche europee verso le PMI" (Praga, Repubblica ceca, 18-19 giugno 1998). 14 ATTIVITA’ POL ITIC HE Conferenza di Baden - Lancio del "Memorandum europeo delle PMI sull’Allargamento ad Est". Da sinistra a destra: Hans-Werber Müller, Jan Kamminga, e Guy Krauser, direttore generale della DG XXIII della Commissione europea. Sempre in quest’ambito, l’UEAPME ha preparato il (inglese, francese, tedesco, italiano, sloveno, polacco, ceco e "Memorandum europeo delle PMI per l’Allargamento a Est", il ungherese). Infine è stata organizzata una conferenza conclusi- primo documento volto a descrivere l’interesse delle PMI dell’est va, tenutasi a Baden - Vienna, il 22 settembre 1998. Davanti alla e dell’ovest per il processo di allargamento. L’importanza di Presidenza austriaca del Consiglio, l’UEAPME ha presentato al questo documento per le attività di lobby delle associazioni di pubblico il Memorandum. Nel 1998 il gruppo di lavoro "Paesi PMI nell’Ue e nei PECO fa sì che sia stato tradotto in 8 lingue dell’Europa centrale e orientale" si è riunito due volte. 15 AFFARI LEGALI Il Comitato Affari legali dell’UEAPME ha seguito ed espresso il tinuato a respingere la proposta di direttiva e a proporre in sua suo parere su diverse iniziative della Commissione e del vece una clausola "libera a tutti". Poiché questo avrebbe con- Parlamento europeo in merito ad argomenti giuridici che inter- sentito agli Stati membri di risolvere come volevano la ques- essano le PMI. Nel 1998, i temi di particolare interesse sono tione degli autoricambi, la maggior parte delle case automo- state la riduzione degli oneri amministrativi, la tutela del bilistiche avrebbe così ottenuto il monopolio privato degli design, la vendita dei beni di consumo e le relative garanzie, i autoricambi. Il Parlamento e il Consiglio hanno dovuto sotto- ritardi nei pagamenti, la protezione dei modelli e la contraf- porsi alla procedura di conciliazione, e nel giugno 1998 hanno fazione e la pirateria nel mercato unico. L’UEAPME ha salutato finalmente raggiunto un accordo su un testo comune. Il com- con entusiasmo le proposte incluse nel rapporto BEST (Business promesso raggiunto sui temi degli autoricambi e delle Semplification Task Force), pubblicato nel maggio 1998, com- riparazioni prevede per gli Stati membri l’obbligo di mantenere mentandole dettagliatamente. Il 30 settembre 1998 la le loro attuali disposizioni legali, e la possibilità, invece, di mod- Commissione ha adottato una Comunicazione sul modo di ificarle soltanto per liberalizzare il mercato (la cosiddetta clau- attuare le raccomandazioni della Task Force BEST sulla deregu- sola "arresto o progresso"). Sebbene non possa essere consider- lation amministrativa, e l’UEAPME ha reagito invitando il ata il risultato ideale per i membri dell’UEAPME, questa Consiglio Industria e la Commissione a prendere in consider- soluzione potrebbe almeno rivelarsi atta a salvaguardare l’at- azione le sue opinioni e ad adottare misure attuative concrete tuale posizione dei membri. di tutte le proposte specifiche formulate nel volume II del rap- Nel 1998 si è chiuso anche il dossier della vendita dei beni di porto BEST. Tutti questi orientamenti dovranno certamente consumo e delle relative garanzie. Malgrado gli sforzi essere confermati nei prossimi anni. dell’UEAPME per convincere il Parlamento europeo e il Consiglio Come avviene dal 1996, la proposta di direttiva nel campo della del fatto che la direttiva privilegia troppo gli interessi del con- tutela dei disegni è stata seguita da vicino anche dall’UEAPME sumatore a scapito del commercio, le due istituzioni giungeran- per tutto il 1998. L’UEAPME ha continuato a essere membro di no probabilmente a un accordo nel quadro della procedura di ECAR, l’organizzazione europea per la liberalizzazione del mer- conciliazione all’inizio del 1999. La direttiva avrà il doppio cato delle riparazioni e degli autoricambi. L’UEAPME ha convin- effetto di estendere il periodo di garanzia a due anni e di to il Parlamento europeo a mantenere la posizione che aveva imporre un’inversione dell’onere della prova. Tali effetti colpi- assunto in prima lettura, reintroducendo nella seconda lettura ranno maggiormente le piccole imprese che le grandi. la "Clausola di Riparazione; ciononostante il Consiglio ha con- Un altro vasto campo di attività dell’UEAPME, nel 1998, è stato 16 AT T I V I TA ’ P O L I T I C H E Membri del Comitato di Direzione durante la manifestazione Libero Accesso delle PMI al Commercio Elettronico il tema dei ritardi nei pagamenti. L’UEAPME ha continuato a modelli. L’UEAPME ha reagito alla proposta di direttiva il cui esporre quali siano le maggiori preoccupazioni del commercio contenuto si avvicina alle soluzioni giuridiche di protezione in questo campo e ha convinto la Commissione a presentare delle invenzioni contenenti modelli, presentate dalla entro maggio 1998 una proposta di direttiva accettabile. Il Commissione all’inizio del 1998. L’UEAPME ha sottolineato l’im- Parlamento l’ha approvata con alcuni emendamenti nel settem- portanza della protezione dei modelli per le PMI, come stru- bre 1998, ma alla fine dell’anno il Consiglio non aveva ancora mento di protezione delle "piccole" invenzioni mediante un trovato un accordo, rimanendo diviso in particolar modo sulle investimento, in tempo e in denaro, ragionevole. Perciò regole da applicare al settore pubblico, sull’armonizzazione l’UEAPME ha approvato l’intenzione della Commissione di delle procedure di recupero crediti e sul patto di riservato creare un quadro normativo comunitario per la protezione dei dominio. I ritardi nei pagamenti rimangono un grave problema modelli nel mercato unico. Inoltre, l’UEAPME ha suggerito che, per il commercio europeo. Il cash-flow, la redditività, la crescita nel contesto delle politiche di innovazione per le PMI, e accan- economica e la sopravvivenza delle imprese sono seriamente to alla normativa, dovrebbero essere stimolate le misure di for- minacciate dall’alto livello di ritardi nei pagamenti. Pertanto, mazione e di sensibilizzazione miranti a diffondere nelle PMI la l’UEAPME proseguirà i suoi sforzi di lobby nel 1999. conoscenza delle possibilità di protezione legale esistenti. Un altro problema legale è stato quello della protezione dei 17 AFFARI SOCIALI, OCCUPAZIONE, FORMAZIONE E CULTURA DIALOGO SOCIALE E POLITICA SOCIALE b) Il secondo mezzo di pressione era la continua e persistente Dialogo sociale attività di lobby presso le istituzioni comunitarie, in particoPer quanto riguarda il dialogo sociale, nel 1998 è stato fatto uno lare il Parlamento e la Commissione europea, nonché presso storico passo avanti. La firma, il 4 dicembre a Vienna, di un i governi nazionali. Il risultato di questa azione è stato che accordo con l’UNICE sul mutuo riconoscimento nel quadro della l’UEAPME è stata invitata a un certo numero di riunioni ad concertazione sociale europea, ha accreditato pienamente alto livello e di consultazioni sistematiche su tutti gli aspetti l’UEAPME come partner sociale europeo, accanto all’UNICE, al della politica sociale e occupazionale europea. CEEP e a ETUC. Questo accordo rappresenta il punto di partenza di una nuova fase nella vita dell’organizzazione. c) Il terzo mezzo sono state le discussioni con l’UNICE. Già nel Concretamente l’UEAPME e il suo Comitato Affari sociali hanno 1997, lo stabilirsi di relazioni dirette tra i più alti responsabili continuato a seguire la loro strategia articolata in tre parti. Da un dell’UNICE e l’UEAPME, sul tema della partecipazione di punto di vista cronologico, gli eventi si sono svolti come segue: quest’ultima ai negoziati sul dialogo sociale europeo, aveva consentito di fare un certo progresso. a) Il primo mezzo per fare pressione era la procedura giudiziaria Quindi, i cambiamenti ai vertici dell’UNICE - l’insediamento per annullare la direttiva sul congedo parentale, introdotta del nuovo presidente Baron Jacobs e del nuovo segretario nel 1996. L’11 marzo 1998 c’è stata l’udienza davanti al tri- generale Dirk Hüdig - hanno permesso ai legami di raf- bunale di prima istanza a Lussemburgo. Il 17 giugno il tri- forzarsi. Si sono rapidamente stabiliti nuovi contatti e il primo bunale ha dichiarato la nostra domanda inammissibile. Ma, progetto di accordo è stato elaborato nel luglio 1998. considerato il carattere del tutto insoddisfacente delle moti- Tra luglio e dicembre, la volontà politica di arrivare a un vazioni della decisione, gli organi direttivi dell’UEAPME hanno accordo finale ha reso possibile realizzare un compromesso deciso di fare ricorso davanti alla Corte europea di Giustizia. accettabile tra le due parti. 18 ATTIVITA’ P OL ITI CH E Il giorno dell’udienza - avvocati, personale e membri dell’UEAPME, fuori dall’aula del Tribunale di Prima Istanza delle Comunità europee, l’11 marzo 1998. Le prime conseguenze immediate della firma di questo accor- Politica sociale do sono state, da un lato, il ritiro delle procedure legali avviate sul tema della concertazione sociale e, d’altro lato, la A parte il lavoro svolto nel campo del dialogo sociale, nel 1998 il prima partecipazione dell’UEAPME agli incontri di massimo Comitato Affari sociali si è riunito due volte per discutere delle livello della concertazione: il cosiddetto "minivertice" del 4 varie iniziative comunitarie ed elaborare una presa di posizione dicembre (l’incontro tra parti sociali e presidenza Ue, alla pre- approfondita sulla seconda Comunicazione sulla concertazione senza del presidente Santer e del commissario Flynn), e il 10 sociale "Adattare e promuovere la concertazione sociale a livello dicembre, l’incontro delle parti sociali con la Troïka dei Capi di comunitario". In qualità di membro ufficiale del Comitato per le pari Stato e di Governo (composta dai signori Klima, Blair e opportunità, l’UEAPME ha partecipato a due riunioni annuali del Schröder), poco prima del vertice di Vienna . Comitato consultivo e a diverse conferenze sulle pari opportunità. 19 FORMAZIONE PROFESSIONALE Riguardo alle politiche in materia di formazione professionale, pea "Possibilità di occupazione e Apprendistato: migliori pratiche l’UEAPME considera che uno dei suoi compiti principali sia miglio- nell’artigianato e nelle PMI", svoltasi a Graz (Austria), il 10 e 11 rare la qualità e l’efficienza della formazione professionale dicembre 1998. Questa confrenza è stata organizzata, durante la nell’Ue. Perciò nel 1998 si è concentrata sulla promozione di un presidenza austriaca dell’Unione europea, dall’UEAPME e dalla apprendistato di qualità in Europa, consacrando un documento sui Wirtschatskammer Österreich con il supporto della DG XXII della criteri di valutazione della qualità nella formazione in alternanza. Commissione europea. Hanno partecipato all’evento rappresentanti di 16 paesi. La Commissione ha invitato l’UEAPME a pros- Grazie ai suoi stretti legami con il mondo dell’artigianato e delle eguire nel 1999 il suo lavoro volto a migliorare la qualità dell’ap- PMI, l’apprendistato assicura, tra le altre cose, una migliore prendistato in Europa, e ha suggerito di utilizzarlo come punto di preparazione alla vita attiva e contribuisce allo sviluppo dell’im- riferimento per i progetti del programma Leonardo da Vinci. prenditoria tra le giovani generazioni. A partire da queste considerazioni, i criteri di una valutazione di qualità per l’ap- Inoltre, l’UEAPME ha seguito l’iter legislativo della proposta di prendistato puntano a dare maggiore trasparenza e a migliorare decisione del Consiglio per la promozione di percorsi europei l’informazione tra i paesi europei e i diversi sistemi di for- nella formazione legata al lavoro, compreso l’apprendistato. È mazione professionale. I criteri di valutazione della qualità, stata redatta una presa di posizione e l’UEAPME ha lavorato con basandosi su casi di migliori pratiche europee, rappresentano un il Parlamento europeo per sottolineare il ruolo primordiale svolto quadro di riferimento sia per i paesi in cui l’apprendistato già dall’artigianato e dalle PMI nell’apprendistato, ma anche i loro esiste, sia per quelli in cui invece non è ancora sviluppato. bisogni specifici. Il Consiglio ne ha tenuto conto. È stata inoltre monitorata l’evoluzione della proposta di decisione Per tutto il 1998 l’UEAPME ha discusso di questi criteri di qualità del Consiglio che stabilisce la seconda fase del programma di con rappresentanti del governo, con le parti sociali, con le camere azione comunitaria "Leonardo da Vinci". Durante il 1999 di commercio e con altri esperti della formazione professionale. l’UEAPME si sforzerà di garantire una maggiore rappresentativ- Il punto cruciale di queste discussioni è stato la conferenza euro- ità in seno al Comitato Leonardo. 20 ATTIVITA’ P OL ITI C HE Da sinistra a destra: Peter Mühlbacher, presidente della Camera di commercio della Stiria; Laura Berneri, rappresentante UEAPME; Elisabeth Gehrer, ministro austriaco dell’educazione e della cultura; e Georg Piskaty, rappresentante della Camera di commercio austriaca Questo intenso anno di attività è stato caratterizzato anche dal- svedesi), SY (Federazione delle imprese finlandesi), il Centro di for- l’impegno dell’UEAPME in qualità di partner nel progetto PRASME mazione della Camera dei Mestieri del Nord (Francia), e Blackburn (Formazione in alternanza e PMI), anch’esso iscritto nel quadro College (Regno Unito). L’obiettivo di PRASME è promuovere in del Programma Leonardo da Vinci. Promotore del progetto è il Europa la formazione in alternanza, sensibilizzando alla dimen- centro di formazione professionale Liège-Huy-Waremme, mentre sione europea la gioventù e i piccoli e medi imprenditori. I risultati gli altri partner sono Företagarna (Federazione delle imprese del progetto verranno pubblicati in una guida all’inizio del 1999. 21 CULTURA Nel 1998 il Comitato Cultura ha potuto finalmente raccogliere i b) La cerimonia di premiazione, il 20 settembre, a Vienna, frutti del lavoro avviato negli anni precedenti. Sono stati portati durante la presidenza austriaca, del "Primo Premio Europeo a termine due importanti progetti: per i Mestieri d’arte e il Disegno contemporaneo", alla presenza di varie personalità, tra cui il Dr. Farnleitner, ministro a) La pubblicazione, a ottobre, dello studio pilota sulla "creazione austriaco dell’economia. di posti di lavoro nel restauro del patrimonio culturale", realizzato con il sostegno della Commissione europea (DG V), che Risultati ha ricevuto un’accoglienza molto favorevole, anche in Nella categoria 35 anni o più: numerosi articoli della stampa internazionale. 1° premio: Dörthe Behn (Germania) Oltre allo studio completo, disponibile, attualmente, in 2° premio: Michael Rowe (Regno Unito) francese e in tedesco, è stato pubblicato un opuscolo a colori 3° premio: Paula Bartron (Svezia) in 5 lingue (francese, tedesco, italiano e spagnolo) per facilitare la diffusione dei risultati della ricerca. Ciascun partner Nella categoria meno di 35 anni: dello studio (ZDH, WKÖ, CONFARTIGIANATO, CEAJE) è stato 1° premio: David Huycke (Belgio) incaricato di diffondere i risultati dello studio presso i politici 2° premio Ulrika Swärd (Svezia) del proprio paese. 3° premio Anton Farthofer (Austria) 22 ATTIVITA’ POL IT ICH E Da sinistra: Hans Leitner, Unità Artigianato WKÖ, René Haiden, Vice-presidente WKÖ, Liliane Volozinskis, Hans-Werner Müller, Bernd Röter, Presidente WCC Europa, Hannes Farnleitner, Ministro austriaco dell’Economia, Jan Kamminga, Friedrich Achleitner, Presidente della Direzione Artigianato, al Premio Europeo per i Mestieri d’arte. Considerate le difficoltà che vi sono state nell’organizzazione del Bruxelles per poter primo premio, nonostante il sostegno finanziario della Commissione europea ad assistere ai suoi lavori, ma anche a Commissione europea (DG XXIII), il futuro della manifestazione Praga, nell’ottobre 1998, per intensificare i contatti con i part- non può ancora considerarsi assicurato. ner dei paesi d’Europa centrale e orientale, futuri membri Per il terzo anno consecutivo, il Comitato Cultura si è riunito a dell’Unione europea. 23 invitare più facilmente membri della AFFARI ECONOMICI E FISCALI Per l’UEAPME, nel 1998, gli eventi di maggior rilievo promossi dalla A Z I O N I direzione affari economici e fiscali, sono stati il nuovo Trattato di Amsterdam, l’Agenda 2000 - in particolare la riforma dei fondi Considerato il nuovo ruolo che il Trattato di Amsterdam conferirà strutturali e l’allargamento ai paesi dell’est - le iniziative in materia alle parti sociali europee, l’UEAPME ha continuato a dare la mas- di IVA, e da ultimo, ma non meno importante degli altri, la realiz- sima priorità al fatto di assicurare la partecipazione delle PMI in zazione dell’UME il 1° gennaio 1999. questo nuovo quadro. Cena organizzata dalla Presidenza britannica (e curata dalla FPB) - Londra, aprile 1998 24 AT T I V I TA ’ P O L I T I C H E Nel contesto delle politiche economiche, l’UEAPME è stata invita- pubblicato una chiara presa di posizione sull’impatto che tutto ciò ta, dalle presidenze britannica e austriaca, a partecipare ai avrà sulle PMI. Assieme alla Commissione europea abbiamo Consigli ECOFIN per far conoscere il punto di vista delle PMI sulle organizzato a Vienna, il 4 dicembre 1998, una Conferenza sulle grandi evoluzioni economiche in atto a livello europeo. Inoltre, "PMI nelle politiche regionali europee". l’UEAPME ha partecipato, sempre nello stesso contesto, alle Inoltre l’UEAPME ha partecipato in qualità di parte sociale alle Conferenze organizzate dalle due presidenze su diversi aspetti consultazioni organizzate dalla Commissione europea, dal dello sviluppo delle PMI nell’Ue. Parlamento europeo e dall’ECOSOC. In questo contesto, l’UEAPME è stata accettata nel comitato consultivo sullo Sviluppo Rurale. La Durante le presidenze britannica e austriaca, sono stati avviati riduzione dell’IVA sui servizi ad alta intensità di manodopera è tutti i preparativi necessari per giungere a un accordo generale rimasta una richiesta dell’UEAPME da prendere a livello europeo sull’AGENDA 2000. Da una parte, le riforme dell’AGENDA 2000 nel quadro delle iniziative concrete di politica occupazionale. Su miglioreranno l’efficacia dei fondi strutturali e di coesione - il cui questo tema l’UEAPME ha ricevuto un forte sostegno da parte del scopo è realizzare la coesione economica e sociale di cui parla il Parlamento europeo e la nostra organizzazione lo ha spesso pre- Trattato. D’altra parte, con la drastica riduzione del numero degli sentato al Consiglio ECOFIN. Nel 1998, l’UEAPME ha attualizzato obiettivi a tre, si arriverà a una maggiore concentrazione del- la sua posizione, pubblicata nel 1997. Si sono registrati progres- l’assistenza canalizzata dai fondi strutturali. si concreti e il vertice di Vienna ha deliberato che bisognerà intro- Nel quadro della preparazione, da una parte, di queste grandi durre delle riduzioni dell’IVA sui servizi ad alta intensità di man- riforme - e della loro attuazione all’interno degli Stati membri e odopera. Per dare seguito a tale decisione, la Commissione euro- delle regioni - e d’altra parte, delle direttive sui fondi strutturali pea formulerà una proposta concreta all’inizio del 1999. e sul loro coordinamento con i fondi di coesione, l’UEAPME ha 25 26 PRO GET TI PRINC IPALI ACCADEMIA AVIGNONE Direttore: Alexander Krause (fino al giugno 1998) gli interessi delle PMI nel quadro della normalizzazione europea. Segreteria: Birte Henkelmann (dal luglio 1998) La procedura normale della creazione dell’Accademia è stata ultimata nell’ottobre del 1997; ai primi del 1998 l’Accedemia di STORIA Avignone ha ufficialmente avviato le proprie attività. La creazione di un’Accademia europea per l’artigianato e le piccole e medie imprese (PMI) è stata oggetto di numerose discus- CONSIDERAZIONI GENERALI sioni negli anni ‘80 e ‘90, tra, da un lato, le autorità competenti I fondatori hanno ripreso le considerazioni che hanno accompa- della Comunità europea e, dall’altro, le associazioni dell’arti- gnato la creazione dell’Accademia: gianato, del commercio e delle PMI a livello nazionale ed • Per la cultura, la società e le identità europee, nonché per il europeo. mercato del lavoro europeo e per la formazione professionale, L’idea di creare un’accademia per la cultura imprenditoriale in l’artigianato e le PMI svolgono un ruolo cruciale grazie al loro Europa è stata finalmente espressa in occasione della prima spirito imprenditoriale. Conferenza Europea dell’artigianato, del commercio e delle PMI, • Esse svolgono un ruolo altrettanto importante nella creazione svoltasi ad Avignone nell’ottobre del 1990. Durante la seconda della stabilità sociale, nello sviluppo di condizioni lavorative Conferenza, svoltasi a Berlino nel 1994, l’idea venne ripresa. moderne e umane, contribuendo così all’equilibrio della vita Oggi l’Accedemia di Avignone prende il nome dal luogo dove si regionale e locale. svolse la prima Conferenza. • Infine l’artigianato e le PMI svolgono un ruolo importante Le organizzazioni rappresentative dell’artigianato e delle PMI a nello sviluppo delle nuove tecnologie livello europeo, alle quali le due Conferenze si rivolsero per • Queste considerazioni sono una funzione della varietà di creare l’Accademia, hanno finalmente unito i loro sforzi. Dette definizioni dell’artigianato e delle PMI negli Stati membri organizzazioni sono i principali partner dei responsabili delle dell’Unione europea. decisioni in Europa per la realizzazione di una politica imprendi- MISSIONE toriale per le PMI e l’artigianato. Le organizzazioni aderenti fondatrici sono l’UEAPME, la parte La missione dell’accademia risiede nel servizio all’artigianato e sociale europea per le PMI e l’artigianato, e l’EUROPMI. Ad esse alle PMI europee; essa funge da supporto per l’espletamento si è aggiunta NORMAPME, l’organizzazione europea che difende della loro funzione. 27 Le attività dell’Accademia continueranno a contribuire alla val- Stati membri dell’Ue. In aggiunta, l’Accedemia realizzerà orizzazione del ruolo della associazioni imprenditoriali, e soprat- ricerche sul ruolo delle PMI e dell’artigianato in Europa tutto della loro capacità di rappresentare gli interessi e di pro- Attraverso la cooperazione con le università e gli istituti di muovere lo sviluppo della cooperazione. ricerca nei vari Stati membri. • Promozione del concetto L’Accademia adotterà iniziative per lo sviluppo e il trasferimen- L’Accademia di Avignone si concentrerà dapprima sui seguenti temi: to del know-how di conoscenze e concetti nel quadro di strutture simili in Europa e altrove. L’idea è di realizzare tutto ciò • Formazione L’Accademia proporrà iniziative per istituire programmi di tramite programmi di attività che vadano dal 1999 al 2002. formazione accessibili in primo luogo alle associazioni aderenti e alle loro imprese. Questi programmi di formazione Comitato scientifico/Consiglio tecnico consultivo riguarderanno tutti gli aspetti della cultura imprenditoriale, in Per garantire un’alta qualità di lavoro nell’espletamento dei com- particolare l’innovazione e l’internazionalizzazione, ma piti assegnati, l’Accademia ha insediato nel settembre 1998 un anche il funzionamento dell’Unione europea. Le azioni di for- Comitato scientifico/Consiglio tecnico consultivo. A tale scopo sono mazione dovranno stimolare lo scambio di esperienze e il stati nominati 16 candidati delle organizzazioni membro know-how nel campo della formazione per le imprese ed i dell’UEAPME. Di questi, non più di 12 verranno ufficialmente con- loro collaboratori, nonché la creazione di tali programmi di fermati, in occasione della prossima Assemblea generale lavoro. dell’Accademia, nel secondo trimestre del 1999. Una prima riunione dei candidati si è tenuta a Vienna il 3 dicembre 1998. Il principale tema di discussione è stato la raccolta e lo scambio di • Conferenze e seminari Tenendo presenti gli stessi obiettivi, saranno organizzati con- idee per il programma di lavoro 1999-2002 e il conseguimento di ferenze e seminari in vari Stati membri dell’Unione europea. finanziamenti. Tutti i membri sono d’accordo sul fatto che il lavoro dell’Accademia comincerà a funzionare grazie ai progetti proposti dalla Commissione europea. Soltanto quando alcuni di quei prog- • Ricerca Infine l’Accademia dovrà stimolare lo scambio dei risultati di etti avranno avuto successo, l’Accademia, forte dei riconoscimen- ricerche sulla cultura imprenditoriale in Europa, soprattutto ti e dell’autonomia che si sarà guadagnata, potrà proporre prog- attraverso la creazione di una rete di istituti di ricerca negli etti propri alla Commissione europea e ad altre istituzioni. 28 PROGETTI PRINCIPALI EURO-INFORMATION CENTRE (EIC) Coordinatore: Birte Henkelmann ATTIVITÀ Al fine di stabilire contatti più stretti con le PMI, la Direzione gen- livello europeo, l’UEAPME non svolge esattamente gli stessi compiti erale XXIII della Commissione europea ha creato nel 1987 i Centri attribuiti agli EIC gestiti dalle sue organizzazioni membro, le quali Euro Info (Euro Info Centre - EIC). Oggi nei 15 Stati membri esiste esercitano quasi tutte integralmente le funzioni proprie degli EIC. una rete di 233 EIC, mentre altri 20 EIC si trovano nei paesi che Tuttavia, dall’inizio del 1999, l’UEAPME ha lo statuto di membro mantengono legami stretti con l’Unione europea (i PECO, i paesi del associato. Segue una lista dei siti web degli EIC nazionali. Le imp- Mediterraneo, la Svizzera). Resasi conto dell’importanza di avere rese possono contattare telefonicamente gli indirizzi ripresi per un contatto diretto con le imprese a livello locale e regionale, sapere dove si trova l’EIC più vicino. l’UEAPME ha deciso di diventare membro della rete. Lavorando a LISTA DEI SITI WEB DEGLI EIC NAZIONALI AUSTRIA 0800.20.12.50 BELGIO PAESI BASSI http://www.euroinfo.nl 00 800 0800.11.22 FINLANDIA http://www.eicfinland.com DANIMARCA http://www.eurocenter.schultz.dk 00 800 0800.11.22 PORTOGALLO GERMANIA http://www.eic.de 00 800 0800.11.22 SPAGNA GRECIA 00800.32.12.630 FRANCIA IRLANDA ITALIA LUSSEMBURGO 00 800 0800.11.22 http://www.eic.ie 0505.32.96.30 900.98.32.98 http://www.euroinfo.se 020.93.10.10 REGNO UNITO http://euro-info.org.uk 0800.78.36.553 ISLANDA 167.78.06.74 NORVEGIA 29 0800.11.32.41 SVEZIA 1800.55.32.62 0800.32.77 00 800 0800.11.22 00 800 0800.11.22 http://www.euroinfo.ntc.no 00 800 0800.11.22 ORGANIZZAZIONI SETTORIALI EUROPEE Coordinatore: Oliver Loebel Nel 1998 diverse nuove associazioni settoriali europee hanno • Le informazioni specifiche trovate dall’UEAPME sono state deciso di aderire all’UEAPME. trasmesse alle associazioni interessate. Di particolare importanza sono stati i documenti sulle attività della DG III (Industria) in materia di competitività del settore edile. ATTIVITÀ • Attualmente l’UEAPME si occupa, in virtù di contratti di servizi • Nel febbraio 1998, l’UEAPME ha indirizzato alla DG XXIII la individuali, della segreteria di due associazioni settoriali proposta di realizzare statistiche comparative sulla situazione europee. Ciò include la preparazione di riunioni, la ricerca e la delle piccole imprese in 4 settori economici. diffusione d’informazioni, l’organizzazione di studi, mantenere i contatti con le istituzioni europee, ecc. Nel 1999 sono previste molte più attività, concentrate soprattutto sui bisogni delle organizzazioni settoriali. La realizzazione di • L’UEAPME ha preparato a Bruxelles varie riunioni per associ- questo programma sarà facilitata dall’attuale tendenza delle azioni settoriali europee; ha individuato possibili contatti all’in- organizzazioni settoriali ad aderire più rapidamente all’UEAPME terno delle istituzioni europee; ha dato il suo contribuito in per beneficiare, si presume, della "voce" di una forte organiz- alcune prese di posizione e ha partecipato a conferenze e riu- zazione transettoriale. nioni organizzate da associazioni settoriali. 30 PROGETTI PRINCIPALI "Génie Climatique Internazionale", riunione dei Presidenti, 1998. 31 CONSULENTE EURO-PMI Il progetto CONSULENTE EURO-PMI è stato introdotto nel set- Le varie organizzazioni membro dell’UEAPME, di FEM e di tembre del 1997 dall’UEAPME-JEUNE-FEM, e ha ricevuto l’ap- JEUNE hanno risposto positivamente al progetto, partecipan- provazione della Commissione europea il 19 dicembre 1997. dovi massicciamente. In totale, i partecipanti al programma, tra PMI membro, associazioni di giovani imprenditori, associazioni Nel corso della prima metà del 1998, è stato attuato con suc- di donne imprenditrici e centri di formazione collaboranti con cesso e, se si considera il ruolo cruciale che riserva all’arti- organizzazioni membro degli Stati membri, sono stati 93. gianato, al commercio e alle PMI, può essere considerato un importante passo avanti verso l’introduzione della moneta È chiaro che l’azione CONSULENTE EURO-PMI ha dato un signi- unica. Il progetto è stato anche una risposta alle conclusioni ficativo valore aggiunto alle molte iniziative già esistenti in della Tavola Rotonda Europea sull’euro tenutasi a Bruxelles nel molti Stati membri per le PMI, l’artigianato e il commercio. maggio 1998. Tuttavia, quasi tutti i partecipanti hanno ritenuto necessario allargare ulteriormente questa iniziativa transnazionale allo Il progetto CONSULENTE EURO-PMI è stato principalmente un scopo di indurre nelle organizzazioni un cambiamento indis- programma transnazionale di "formazione dei formatori", pensabile, che le renda capaci di adeguare i propri servizi alla destinato a intermediari delle PMI nei vari Stati membri. Per moneta unica. assicurare un certo livello qualitativo a tutte le sessioni di formazione, sono stati elaborati materiali didattici speciali e Il fatto che il progetto abbia creato una rete transnazionale di assunti come formatori, in seno alla Commissione europea e PMI per l’introduzione dell’euro è stato considerato importan- negli Stati membri, esperti operanti in diversi settori di attività tissimo per rafforzare i rapporti tra le diverse organizzazioni e con una forte incidenza sulle PMI. In tale contesto, è nata la strutture di PMI europee sul tema dell’introduzione alla mone- cooperazione con IBM, per fronteggiare le conseguenze che il ta unica, che è una preoccupazione condivisa da tutti. cambiamento in corso produrrà a livello informatico, e per attutire l’urto del "millennium bug" per le PMI. 32 PROGETTI PRINCIPALI PROGETTO SAFE: "SALUTE E SICUREZZA SUL POSTO DILAVORO" Il progetto, gestito dall’UEAPME e cofinanziato dalla Commissione euro- applicabili relative alla sicurezza e alla salute sul lavoro, seguono le pea (DG V), punta a organizzare, assieme alle nostre organizzazioni migliori pratiche. Nel 1998, questa iniziativa ha permesso a 23 azioni membro nei diversi Stati membri dell’Unione europea, un totale di 35 di aver luogo in 9 paesi dell’Ue, e nella prima metà del 1999 verrà "open days" in piccole imprese che, nell’ambito di direttive europee proseguita, affinché vengano raggiunte le 35 azioni previste. INDIRIZZARIO EUROPEO DELLE SCUOLE PER I MESTIERI D’ARTE E DEL PATRIMONIO L’iniziativa, avviata nel 1996, nel quadro del programma tutti i paesi dell’Ue. Il passo seguente sarà produrre una ver- europeo Leonardo da Vinci, scavalca i confini tra la cultura e la sione cartacea, e quindi elettronica (base dati su Internet), dei formazione professionale. Il lavoro di registrazione e di valu- dati pubblicati. tazione dei dati relativi alle scuole esistenti è stato fatto per AZIONE DI RICERCA "CULTURA-OCCUPAZIONE, ARTIGIANATO, COMMERCIO, PMI E TERZO SISTEMA" Questo nuovo progetto, avviato alla fine del 1998 e sostenuto il commercio, le PMI e le organizzazioni del terzo settore dalla Commissione europea (DG V), punta a stabilire le con- (economia sociale), nei settori culturali del restauro e dei dizioni per l’avvicinamento" e il "partenariato" tra l’artigianato, mestieri o dei commerci d’arte. 33 34 SEMINARI E CONFERENZE SEMINARIO SUI FONDI STRUTTURALI Nel marzo 1999, il Consiglio europeo di Berlino ha raggiunto ti della Commissione europea, del mondo accademico e delle un accordo generale sull’AGENDA 2000. Da una parte, le organizzazioni delle PMI di tutta l’Unione europea, chiedendo riforme dell’AGENDA 2000 miglioreranno l’efficacia dei fondi loro di realizzare i principali interventi. La Conferenza è stata strutturali e di coesione - il cui scopo è di realizzare la coesione organizzata durante la presidenza austriaca e poco prima del ver- economica e sociale di cui si parla nel Trattato. D’altra parte, tice di Vienna. Perciò, la sede più appropriata è sembrata Vienna. con la drastica riduzione del numero degli obiettivi a tre, si arriverà a una maggiore concentrazione dell’assistenza canaliz- PRIMI RISULTATI zata dai fondi strutturali. Nel contesto della preparazione, da una parte, di queste gran- • Il fatto che sia stata organizzata, a livello Ue, una conferen- di riforme - e della loro attuazione all’interno degli Stati mem- za sull’impatto delle politiche regionali sulle PMI, e che ad bri e delle regioni -, e d’altra parte, delle direttive sui fondi essa abbiano partecipato i rappresentanti economici e sociali strutturali e sul loro coordinamento con i fondi di coesione, delle PMI di tutta l’Ue, avrà per effetto di allargare sensibil- l’UEAPME e la Commissione europea hanno organizzato a mente il partenariato con quegli stessi rappresentanti eco- Vienna, il 4 dicembre 1998, una Conferenza sulle "PMI nelle nomici e sociali. politiche regionali europee". • La Conferenza ha anche fornito un’ampia visione dell’impat- Essendo le PMI il terreno privilegiato sul quale può formarsi e to che le politiche regionali europee producono sulle PMI e crescere un’imprenditoria innovativa e competitiva, e una sui diversi ambiti in cui intervengono. realtà imprescindibile perché si creino veri posti di lavoro e • La Conferenza è stata ottima occasione per discutere delle possa realizzarsi lo sviluppo economico regionale, la riforme dell’AGENDA 2000 e del loro impatto sullo sviluppo Conferenza è stata organizzata nel momento ideale per garan- delle PMI, nonché, in generale, sullo sviluppo economico tire un più intenso partenariato con i rappresentanti economici regionale. e sociali delle PMI. Scopo della Conferenza era anche di val- • Infine l’iniziativa ha fornito la possibilità di individuare gli utare l’impatto delle politiche regionali europee sullo sviluppo strumenti e le iniziative più appropriate da prendere nel delle PMI e di vedere come migliorare la loro efficacia. quadro delle politiche regionali, affinché lo sviluppo delle PMI Per raggiungere tali scopi, l’UEAPME ha fatto appello a esper- abbia successo. 35