UEAPME Risoluzione mobilità it

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UEAPME Risoluzione mobilità it
UNION EUROPEENNE DE L’ARTISANAT ET DES PETITES ET MOYENNES ENTREPRISES
EUROPÄISCHE UNION DES HANDWERKS UND DER KLEIN- UND MITTELBETRIEBE
EUROPEAN ASSOCIATON OF CRAFT, SMALL AND MEDIUM-SIZED ENTERPRISES
UNIONE EUROPEA DELL’ ARTIGIANATO E DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Risoluzione dell’UEAPME sull’istruzione e la formazione professionale e sulla
Mobilità degli apprendisti e dei giovani in formazione professionale
Considerando quanto segue:
1. Il 12 novembre 2002, il Consiglio dell’Unione europea ha previsto un
rafforzamento della cooperazione europea in materia di istruzione e formazione
professionale. Questa decisione è alla base della dichiarazione adottata dai ministri
dell’istruzione degli Stati membri dell’Unione europea, dei paesi EFTA/SEE e dei
paesi candidati all’adesione, nonché dalla Commissione europea e dai partner sociali
europei a Copenhagen il 29 e 30 novembre 2002, divenuta in seguito la cosiddetta
strategia per il miglioramento della performance, della qualità e per rendere più
attraente l’istruzione e la formazione professionale (processo di Copenhagen).
2. Il 15 novembre 2006, in seguito ad una decisione del Parlamento europeo e del
Consiglio dell’Unione europea, è stato istituito un programma d'azione nel campo
dell'apprendimento permanente. L’obiettivo generale di tale programma è di
contribuire, attraverso l'apprendimento permanente, allo sviluppo dell'Unione europea
quale società avanzata basata sulla conoscenza, in grado di realizzare uno sviluppo
economico sostenibile, con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione
sociale, assicurando al tempo stesso la protezione dell’ambiente per le generazioni
future. In particolare, il programma d’azione si propone di incoraggiare lo scambio, la
cooperazione e la mobilità tra i sistemi europei d’istruzione e formazione
professionale, in maniera da renderli un punto di riferimento mondiale per la qualità.
3. Il 16 e 17 aprile 2007, la dichiarazione finale della conferenza europea
sull’artigianato e sulle piccole imprese tenutasi a Stoccarda contiene un riferimento
chiaro alla necessità di migliorare e aumentare il livello di competenze messe a
disposizione dell’artigianato e delle piccole imprese, nonché di rendere tali imprese
più attraenti per i giovani. Questo obiettivo può essere raggiunto tramite le seguenti
azioni:
- Migliorando la trasparenza ed il riconoscimento reciproco delle qualifiche ottenute
tramite istruzione e formazione professionale, aumentando al tempo stesso
l’importanza di sistemi di educazione duale come l’apprendistato;
- Incoraggiando e facilitando la mobilità dei giovani all’interno delle imprese
artigianali e delle piccole imprese, per esempio tramite un uso migliore del
programma “Leonardo da Vinci” contenuto nel programma d'azione nel campo
dell'apprendimento permanente, in particolare per quanto riguarda lo scambio degli
apprendisti, la promozione del trasferimento di conoscenze e competenze all’interno
delle imprese artigianali e delle piccole imprese e lo sviluppo della cooperazione tra
l’istruzione superiore e le piccole imprese.
4. Nel mese di ottobre 2007 i partner sociali europei hanno pubblicato un’analisi
congiunta sulle sfide principali per i mercati del lavoro europei. Le loro
raccomandazioni includono la necessità di adattare i sistemi d’istruzione e formazione
professionale alle necessità dei singoli utenti e del mercato del lavoro, nonché di
promuovere la parità e la permeabilità tra l’istruzione professionale ed altre forme di
istruzione, compresa l’istruzione superiore.
5. La presa di posizione dell’UEAPME sul rapporto di progresso 2008
sull’implementazione del “programma di lavoro 2010 per l’educazione e la
formazione”, nella quale l’UEAPME condivide le opinioni della Commissione ed
insiste sulla necessità di dedicare attenzione particolare all’aumento delle competenze
a disposizione, alle strategie di apprendimento permanente e al cosiddetto “triangolo
della conoscenza”. Ciononostante, l’UEAPME ritiene le seguenti tre priorità
addizionali, che devono essere considerate urgentemente, fondamentali per il successo
dell’economia europea:
• Ridurre il numero di abbandoni scolastici
• Aumentare l’attrattiva e la qualità dell’istruzione e della formazione professionale
• Aumentare e facilitare la mobilità nel campo della formazione professionale
6. Inoltre, l’UEAPME ha pubblicato l’8 gennaio 2008 un documento nel quale rileva
l’emergere negli ultimi anni di una chiara necessità di un salto di qualità tramite la
creazione di un programma specifico per gli apprendisti e per i giovani in formazione
professionale iniziale, che permetta di fare della mobilità una opzione reale e
facilmente accessibile per i percorsi individuali di apprendimento all’interno di
politiche di formazione ben definite.
7. Le raccomandazioni contenute nel rapporto del gruppo di esperti ad alto livello
“fare della mobilità un’opportunità per tutti” hanno sottolineato la necessità di
rafforzare in maniera significativa la mobilità dei giovani nelle fasi iniziali
dell’istruzione e della formazione professionale, sia in termini quantitativi che
qualitativi.
8. Il lavoro attuale delle istituzioni europee, teso ad elaborare ed adottare uno “Small
Business Act” europeo, richiesto dall’UEAPME a più riprese, basato su una solida
base legale e sul principio “pensare in piccolo innanzitutto”, per favorire la creazione
di condizioni più favorevoli per le imprese artigianali e le piccole imprese e per dare
risposte più concrete alle diverse sfide che devono affrontare durante il loro ciclo di
vita.
9. Le dichiarazioni congiunte in data 1 luglio 2008 del Presidente Sarkozy, in qualità
di Presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea, e del Presidente della
Commissione europea Barroso per un “programma Erasmus per gli apprendisti”.
L’Assemblea Generale dell’UEAPME, riunitasi a Tours il 30 ottobre 2008,
- richiede ai ministri responsabili per l’educazione e la formazione professionale, che
si riuniranno a Bordeaux il 26 novembre 2008, di includere nelle conclusioni del
Consiglio l’adozione delle priorità del “Comunicato di Bordeaux”, in particolare per
quanto riguarda la promozione della mobilità dei giovani in formazione professionale
alternata tramite il rafforzamento e l’adattamento del programma per l’apprendimento
permanente 2007-2013, al fine di creare un vero “Erasmus per apprendisti”;
- richiede alla Commissione europea di perseverare nei suoi sforzi per inserire nei
programmi di educazione e formazione professionali presenti e futuri delle misure
pensate per sviluppare in maniera significativa la mobilità dei giovani in formazione
professionale alternata, ivi inclusi gli apprendisti.
Queste misure dovranno nello specifico:
- migliorare la visibilità dei programmi relativi alla mobilità,
- valorizzare la partecipazione delle imprese sia nell’accogliere che
nell’inviare i giovani verso attività europee relative alla mobilità,
- accompagnare e valorizzare la formazione di piattaforme tra gli operatori nel
campo della formazione professionale, in maniera tale da assicurare la
mobilità grazie a partnership sostenibili,
- facilitare il riconoscimento e la verifica delle competenze acquisite durante i
periodi di mobilità;
- propone alla Commissione europea di stabilire, nel quadro del Comitato del
Programma Apprendimento Permanente, un gruppo di lavoro che elabori delle
raccomandazioni su come aumentare in maniera significativa la mobilità dei giovani
in formazione professionale alternata all’interno del programma d’azione e nel quadro
dei successivi programmi;
- impegna i propri membri a fare presenti queste richieste e questi suggerimenti a tutte
le organizzazioni rappresentanti i giovani e gli apprendisti in formazione
professionale alternata nei rispettivi paesi di provenienza;
- impegna i propri membri a promuovere ed accompagnare, ogni qualvolta sia
possibile, tutte le azioni che possano contribuire allo sviluppo della mobilità dei
giovani in formazione professionale alternata a livello regionale, nazionale ed
europeo.
30/10/08
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