1 Progetto per la realizzazione di opere di ristrutturazione dell`ex

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1 Progetto per la realizzazione di opere di ristrutturazione dell`ex
Progetto per la realizzazione di opere di ristrutturazione dell’ex Caserma Cadorna
della Palazzina A edificio centrale da adibire a Ufficio comunali.
Proprietà: Comune di Arezzo
PIANO DELLE MISURE PER LA SICUREZZA FISICA E L'INTEGRITA' DEI LAVORATORI
ai sensi del D.Lgs. 81 del 09/04/2008
Relazione Tecnica Generale
(ai sensi dell'art. 100 D.Lgs. 81/08)
1. Identificazione e descrizione dell'opera
Io sottoscritto Ing. Cesare Fazzi, incaricato dal Committente Ing. Bianchi Enzo in qualità di
Responsabile del Procedimento per il Comune di Arezzo, procedo alla redazione del presente Piano di
sicurezza e Coordinamento, di seguito nominato PSC, contestualmente alla progettazione dell'opera.
Il piano di sicurezza ha per oggetto le opere indispensabili per la ristrutturazione a Uffici pubblici della
Palazzina A edificio centrale dell’ex Caserma Cadorna.
L’edificio oggetto dell’intervento è individuato catastalmente al C.F. del Comune di Arezzo, Sezione
Valdarno, Foglio 174, Particella 15
L’edificio, risale al terzo decennio del 1900, e non ha subito nel tempo dei cambiamenti sostanziali.
Il progetto di adeguamento prevede:
La demolizione di tutti i servizi esistenti ai vari piani del fabbricato e delle tramezzature esistenti,
nonché la demolizione delle chiusure realizzate a tamponamento di aperture esistenti
La rimozione degli impianti esistenti siano essi idraulici che elettrici, soprattutto di distribuzione del
riscaldamento
La demolizione di un solaio al piano primo, del soprastante solaio al piano secondo e al piano terzo
per creare il nuovo vano scale di disimpegno tra i piani.
La realizzazione nel vano scala, così realizzato di una scala di servizio in acciaio tra i piani.
La realizzazione al livello del piano primo, secondo, terzo e copertura di un solaio di chiusura del
cavedio esistente per il passaggio delle canne fumarie.
Lo smontaggio e sostituzione di tutti gli infissi esistenti al piano terra
Lo smontaggio di tutta la pavimentazione esistente al piano terra e la creazione di un nuovo
massetto di sottofondo.
Il rifacimento totale di tutti gli impianti, siano essi idrici, sanitari, antincendio, elettrici, di
riscaldamento e condizionamento, di trasmissione dati.
La realizzazione di nuovi servizi igienici, compreso la realizzazione delle relative tramezzature.
La fornitura e posa in opera della controsoffittatura e della pannellatura isolante sulle pareti
perimetrali e sul solaio esterno costituente il portico antistante l’ingresso.
Il rifacimento delle pavimentazioni del piano terra e l’imbiancatura totale del piano terra.
E’ prevista inoltre la realizzazione del vano extracorsa per il montaggio di un ascensore, che sarà
posto in opera in una seconda fase delle operazioni all’interno del vano scala esistente.
E’ prevista infine la creazione di una rampa di accesso dall’esterno per il superamento delle
barriere architettoniche.
Non sono previsti al momento interventi sull’esterno dell’edificio né,ai piani superiori, fatto salvo come
detto la chiusura del cavedio e la demolizione di una campata di solaio per inserire un nuovo vano scala, in
vista dell’utilizzo anche dei piani superiori.
Si allegano le seguenti tavole esplicative di progetto (allegato A):
- 1 planimetria del lotto nel contesto urbanistico;
- 2 planimetria del lotto con fabbricato e sistemazioni esterne;
- 3 planimetria del fabbricato con piante, sezioni e prospetti;
- 4 planimetria di allestimento del cantiere con recinzione, servizi, adduzione e distribuzione
dell'energia, ubicazione attrezzature;
In ottemperanza al D.lgs 81/08 la durata dei lavori è prevista in 1015 u/gg corrispondenti a circa 6 mesi,
(ventisei settimane) considerando settimane lavorative continue di gg 5.
2. Soggetti del cantiere e della sicurezza
Il committente dell'opera è l’Amministrazione del Comune di Arezzo nella persona del Responsabile del
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Procedimento Ing. Enzo Bianchi. Il committente Ing. Enzo Bianchi, ha nominato il sottoscritto: Ing. Cesare
Fazzi quale Coordinatore in fase di progettazione, Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, il Direttore dei
Lavori è ancora da nominare, come il Progettista delle strutture, per gli impianti e Architettonico é l’Ufficio
Progettazione del Comune di Arezzo dell’Area Manutenzione.
Io sottoscritto, Ing. Cesare Fazzi, dichiaro di possedere le caratteristiche di cui all'art. 98, comma 1
lettera a-b) del D.lgs 81/08, dichiaro di aver effettuato 3 anni di attività lavorativa nel settore delle
costruzioni; dichiaro inoltre di aver frequentato, durante l'anno 1997, un corso per coordinatore della durata
di 120 ore, oltre hai corsi di aggiornamento tenutisi nel corso degli anni in seguito alle modifiche della
normativa, organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della provincia di Arezzo.
L'opera in oggetto verrà affidata a trattativa pubblica ed i dati relativi alle imprese esecutrici ed ai
lavoratori autonomi impiegati saranno riportati nel piano al momento in cui saranno noti.
Di seguito in corsivo verranno riportati i dati e le caratteristiche delle imprese e dei eventuali lavoratori
autonomi affidatari.
L'opera è stata affidata alla ditta ______________________________________ con sede in
_______________________________________________________________,
(P.I.
______________________________) La ditta _____________________________ è iscritta alla
___________________________________________ e possiede le attrezzature necessarie, la forza lavoro
nonché le capacità organizzative per realizzare l'opera affidata.
I sub-appalti relativi alla parte impiantistica o successivi subappalti devono essere ancora
affidati, non appena verranno appaltati i lavori verranno inserite all’interno del piano e
notificate alla USL 8 le ditte a cui verranno affidati i relativi subappalti.
Si prevede comunque che potranno essere previste in cantiere fino ad un massimo di 8
ditte.
a)
___________________________________________________ composta da ________ titolare e n°
______________ lavoratori dipendenti; la ditta ________________________________________è iscritta
alla CCIAA di ___________________________________al n° _____________________; possiede le
attrezzature necessarie, la forza lavoro nonché le capacità organizzative per realizzare i lavori in subappalto
relativi ______________________________________________________________________.
Il RSPP è il Sig. __________________________________________________.
il MC è il/la dott./ssa. _________________________________________________.
Il RLS è il Sig. ________________________________________________________.
L'impresa ha fornito una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli
estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'INPS, INAIL e alle Casse Edili, nonché una dichiarazione
relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative,
applicate ai lavoratori dipendenti. Il referente della Ditta in cantiere è lo stesso titolare;
b) ______________________________ composta da ___ titolare e n° ___ lavoratori dipendenti; la
ditta ________________________________________è iscritta alla CCIAA di _________________al n°
_____; possiede le attrezzature necessarie, la forza lavoro nonché le capacità organizzative per realizzare i
lavori
in
subappalto
relativi
______________________________________________________________________.
Il RSPP è il Sig. __________________________________________________.
il MC è il/la dott./ssa. _________________________________________________.
Il RLS è il Sig. ________________________________________________________.
L'impresa ha fornito una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli
estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'INPS, INAIL e alle Casse Edili, nonché una dichiarazione
relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative,
applicate ai lavoratori dipendenti. Il referente della Ditta in cantiere è lo stesso titolare;
______________________________ composta da ___ titolare e n° ___ lavoratori dipendenti; la
c)
ditta ________________________________________è iscritta alla CCIAA di _________________al n°
_____; possiede le attrezzature necessarie, la forza lavoro nonché le capacità organizzative per realizzare i
lavori
in
subappalto
relativi
______________________________________________________________________.
Il RSPP è il Sig. __________________________________________________.
il MC è il/la dott./ssa. _________________________________________________.
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Il RLS è il Sig. ________________________________________________________.
L'impresa ha fornito una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli
estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'INPS, INAIL e alle Casse Edili, nonché una dichiarazione
relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative,
applicate ai lavoratori dipendenti. Il referente della Ditta in cantiere è lo stesso titolare;
d) ______________________________ composta da ___ titolare e n° ___ lavoratori dipendenti; la
ditta ________________________________________è iscritta alla CCIAA di _________________al n°
_____; possiede le attrezzature necessarie, la forza lavoro nonché le capacità organizzative per realizzare i
lavori
in
subappalto
relativi
______________________________________________________________________.
Il RSPP è il Sig. __________________________________________________.
il MC è il/la dott./ssa. _________________________________________________.
Il RLS è il Sig. ________________________________________________________.
L'impresa ha fornito una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli
estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'INPS, INAIL e alle Casse Edili, nonché una dichiarazione
relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative,
applicate ai lavoratori dipendenti. Il referente della Ditta in cantiere è lo stesso titolare;
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2.1 Addetti alle emergenze, pronto soccorso ed organizzazione
La zona è coperta dal 118 il cui servizio è garantito prevalentemente dalla Misericordia di Arezzo con
medico a bordo. Ciascuna impresa dovrà garantire il primo soccorso con la propria cassetta di medicazione e
con i propri lavoratori incaricati. La ditta appaltatrice deve garantire, per tutta la durata dei lavori, nell'ufficio
di cantiere, un telefono per comunicare con il 118, accessibile a tutti gli operatori.
Carabinieri
Vigili del Fuoco
Emergenza sanitaria:
Ambulanze:
Acquedotto Com.le
Telecom guasti
Gas guasti
Enel guasti
tel.
tel.
tel.
tel.
tel.
tel.
tel.
tel.
112
115
118
118 – 0575/2551 – 0575/22221 – 0575/22201 – 0575/24242
800391739
189
800 – 862224
800 – 900800
Coordinatore per la Progettazione:
Coordinatore per l’esecuzione dei lavori:
Direttore dei lavori:
Ditta appaltatrice:
Medico Competente:
Ing. Fazzi Cesare
Ing. Fazzi Cesare
In caso di emergenza sanitaria, è facilmente raggiungibile l’ospedale di Arezzo, posto a circa km 1,5 dal
cantiere (percorso: dirigersi, uscendo dall’area delle caserme in Via Petrarca, prendere la direzione in destra,
percorrere la rotatoria al termine di via Petrarca de metà e proseguire in via Baldaccio di Anghiari, percorere
la rotatoria esistente al termine della strada per due terzi ed immettersi nel sottopassaggio ferroviario, girare
in destra per via A. Dal Borro e proseguire fino a via Uguccione della Faggiola, girare a sinistra e proseguire
fino all’area Ospedaliera seguendo le indicazioni )
2.2 Modalità organizzative, cooperazione, coordinamento, informazione
Il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori provvede a riunire, prima dell'inizio dei lavori ed ogni qualvolta
lo ritenga necessario, le imprese ed i lavoratori autonomi per illustrare i contenuti del PSC.
Deve illustrare in particolare gli aspetti necessari a garantire il coordinamento e la cooperazione, nelle
interferenze, nelle incompatibilità, nell'uso comune di attrezzature e servizi.
Le riunioni possono servire al coordinatore anche per acquisire pareri ed osservazioni nonché le
informazioni necessarie alle verifiche. Di queste riunioni deve rimanere verbalizzazione.
3.Problematiche relative al sito
Prima di procedere alla realizzazione delle opere e all’installazione del cantiere dovrà essere eseguito un
controllo sulla linea elettrica esistente e verificato che tipo di tensione porta, posta a monte dell’ampliamento
del fabbricato esistente, come segnalato nella allegata planimetria di cantiere, lo spostamento o rimozione
eventuale dovrà essere eseguito da ditte o personale specializzato previ contatti con ENEL.
L’installazione del cantiere all’interno del lotto risulta essere, da un’analisi dei luoghi, di facile
sistemazione in quanto il resede dell’edificio sarà parzialmente a disposizione della ditta appaltatrice nel
periodo di esecuzione dei lavori secondo lo schema riportato nella planimetria allegata.
Si ricorda che attualmente il resede dell’edificio è adibito a parcheggio pubblico, dovrà essere quindi dato
avviso con anticipo che esso durante l’esecuzione dei lavori non sarà totalmente a disposizione del pubblico.
Il resede dove sarà installato il cantiere è in parte già recintato; Poiché l’accesso al cantiere avverrà
utilizzando un varco in uso anche agli utenti dei fabbricati limitrofi e del parcheggio pubblico esistente,
dovrà essere apposta la cartellonistica di cantiere con segnalazione anche del pericolo di transito di veicoli di
cantiere,
4. Organizzazione del cantiere
La collocazione del cantiere risulta essere come già segnalato al punto 3 di facile installazione, in quanto
spazi per installare il cantiere sono ottimali, ma per gli accessi e le uscite degli automezzi dovrà essere posta
idonea cartellonistica e segnalazione stradale.
Si provvederà solamente dopo aver eseguito tali apprestamenti ad installare il cantiere:
• Per quanto attiene agli impianti di cantiere si usufruirà delle utenze già esistenti per la ex caserma,
da cui verranno fatte le derivazioni elettriche per alimentare macchinari e i vari punti acqua;
• Alimentazione elettrica ENEL 220/380 V ed alimentazione idrica da acquedotto comunale;
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•
•
•
•
•
Realizzazione dell'impianto di messa a terra;
Ubicazione degli impianti fissi di cantiere;
Dislocazione di zone di carico, scarico, stoccaggio, deposito e contenimento dei rifiuti;
Modalità di accesso per forniture di materiali;
Smantellamento del cantiere.
4.1 Procedure, apprestamenti, attrezzature necessarie e soggetti incaricati.
a. Dovrà essere apposta la necessaria cartellonistica sugli accessi al cantiere e lungo la via Porta Buia e
per l’uscita eventualemente su Via Petrarca;
b. Devono essere installate baracche prefabbricate con i seguenti allestimenti:
• Spogliatoio e mensa per almeno 5 persone
• N°1 gabinetto.
Devono essere allestiti i seguenti impianti:
•L'alimentazione elettrica (Quadro Generale) è in prossimità delle baracche così come la fornitura idrica;
•Dal QG viene alimentato un quadretto da cui tramite derivazione spina prese vengono alimentate le
macchine fisse di cantiere, betoniera elettrica, ecc.
•Dalla fornitura idrica vengono fatte derivazioni per alimentare le baracche, i lavandini, la betoniera.
L'alimentazione idrica deve correre interrata.
•A partire dalla costruzione delle murature e dell’ascensore deve essere disponibile un punto di
erogazione dell'acqua.
•E' prevista la realizzazione di un impianto di messa a terra. L'impianto elettrico sarà dotato di protezione
differenziale da 30 mA.
Gli impianti fissi di cantiere, ubicati come da disegno, sono costituiti da:
Betoniera a bicchiere elettrica;
Argano elettrico a partire dalla fase di costruzione delle murature e del vano ascensore in c.a.
Vengono ubicate come da disegno le zone di:
• Carico, scarico materiali e stoccaggio degli stessi;
• Nella fase di allestimento dovranno essere disponibili i servizi igienico assistenziali e i baraccamenti;
• In questa fase si deve fare uso di calcestruzzo preconfezionato fornito da autobetoniera e autopompa
che stazionano ed opereranno all’esterno sul piazzale di sosta predisposto dall’impresa appaltatrice
• Gli altri materiali di lavorazione: ferro pre-lavorato, legno e pannelli vengono depositati direttamente
nella zona di lavoro costituita dal piano terra e calati successivamente durante la fase di casseratura e
montaggio del ferro.
• All'allestimento deve provvedere, in tutte le sue sub-fasi la ditta appaltatrice.
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5. Analisi delle lavorazioni
Le lavorazioni del cantiere necessarie alla costruzione dell'opera, risultanti dalla suddivisione in
fasi sono le seguenti:
5.1 - Fondazioni Ascensore;
5.2 - Demolizione dei solai del piano primo e secondo per inserimento vano scale;
5.3 - Costruzione dei solai ai piani primo, secondo e copertura del cavedio in c.a. in opera;
5.4 - Demolizione e rimozioni di tramezzi, intonaci, pavimenti, rivestimenti, impianti;
5.5 - Tamponature ed intonaci;
5.6 - Rifiniture, impianti ed allacciamenti;
5.1 Fondazioni ascensore
All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi:
• Realizzazione dello scavo per la fossa;
• Getto del magrone;
• Casseratura, armatura e getto fondazione vano ascensore.
5.1.1
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:
a. Rischi durante lo sbancamento in caso di cedimento dello scavo
b. Investimento da macchina operatrice, da proboscide di pompa per il cls e da camion in manovra;
5.1.2
Procedure
La fase dello scavo dovrà essere realizzata con la massima attenzione a non intervenire sulle fondazioni
della scala esistente per non innescare cedimenti nella struttura stessa. Preliminarmente dovranno essere
eseguiti sondaggi per verificare le dimensioni e consistenza delle stesse e predisporre eventualmente
puntellamenti.
La fase di getto, come già riportato nelle prescrizioni, non consente la contemporaneità delle lavorazioni;
Durante le fasi di getto se eseguite con pompa munita di proboscide della pompa deve avere la testa
inserita nella trincea o nella cassaforma".
Per il getto del magrone e delle fondazioni verrà usato cls preconfezionato con autobetoniera e gettato da
autopompa.
5.1.3
Apprestamenti
Durante la fase di realizzazione delle fondazioni del vano ascensore non è prevista la presenza di altre
imprese o lavoratori autonomi nel locale dove deve essere realizzata al fondazione.
Le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature di cui sopra devono essere messi in atto dalla ditta
aggiudicatrice dell’appalto.
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5.2 Demolizione dei solai del piano primo e secondo per inserimento vano scale
All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi:
• Montaggio del ponteggio fino al raggiungimento della quota di imposta del solaio da demolire
• Esecuzione delle demolizione mediante martello demolitore per rottura delle pignatte del solaio da
demolire
• Trasporto a rifiuto del materiale risultante dalle demolizioni mediante convogliamento nella canarola
di scarico.
• Taglio dei travetti residui e loro allontanamento dal cantiere previo scarico a terra con l’ausilio di
corde e argano elettrico
• Ripetizione delle operazioni, previo montaggio a nuovo livello di piano del ponteggio e piano di
demolizione.
5.2.1
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
Come esito della individuazione, analisi e valutazione risultano i seguenti rischi:
a. caduta dall'alto ovvero: dai setti e dal tetto
b. movimentazione carichi a mano e con montacarichi elettrico
c. esposizione alla polvere e rumori;
d. proiezione di materiali
5.2.2
Procedure
Si procederà secondo un ordine cronologico demolendo i solai che vanno da piano primo al piano
sottotetto.
Lo sviluppo del ponteggio, deve seguire lo sviluppo verticale delle demolizioni.
E’ prevista la presenza ai piani di lavoro di martellalo elettrico demolitore,
5.2.3
Apprestamenti
a) E' prevista la disponibilità di un ponteggio metallico, dal basso, completo su tutti i piani del ponte. Il
ponteggio deve essere montato anticipando lo sviluppo della demolizione da realizzare, funzionale ad essa,
ed alle lavorazioni ai piani ed ai ponti su cavalletti.
b) Tutte le aperture verso il vuoto devono essere protette con parapetto realizzato con elementi di
legno.
c) La fase della demolizione della struttura solaio non permette contemporaneità con altre lavorazioni.
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5.3 Demolizione e rimozioni di tramezzi, intonaci, pavimenti, rivestimenti, impianti
Risultano le seguenti sub-fasi:
•
Demolizione tramezzi e murature;
•
Smontaggio infissi esterni PT;
•
Demolizioni parziali intonaci interni;
•
Demolizioni pavimenti e rivestimenti;
•
Demolizione impianti.
5.3.1
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:
♦ caduta dall'alto;
♦ esposizione alla polvere e rumori;
♦ proiezione di materiali;
♦ movimentazione manuale dei carichi
5.3.2
Scelte Progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive
Non è prevista la contemporaneità con altre lavorazioni nella stessa unità ambientale.
E’ ammessa la contemporaneità delle lavorazioni esterne, compreso il montaggio dei ponteggi con le
lavorazioni interne, salvo la realizzazione delle protezioni nelle zone di passaggio.
La rimozione dei vecchi impianti potrà essere eseguita solo una volta che le linee principali saranno state
isolate.
Le operazioni di demolizione e rimozioni potranno essere realizzate solo una volta terminata la fase della
costruzione della struttura in c.a. e l’esecuzione della sistemazione degli impianti.
5.3.3
Apprestamenti
Le lavorazioni previste all’interno della fase lavorativa dovranno essere eseguite rispettando un ordine
cronologico delle lavorazioni che non metta in pericolo gli operatori presenti;
Lo smontaggio e rimozioni degli impianti interni deve essere eseguito con ponti su trabattelli
Le demolizioni delle pareti dovranno essere eseguite usando ponti su cavalletti;
La demolizione dei pavimenti non deve consentire contemporaneità con altre lavorazioni;
L’allontanamento dei materiali provenienti dalle demolizioni avverrà con uso di una canarola di plastica
che getterà i materiali su camion o autocarro;
Le demolizioni verranno eseguite con l’ausilio di martelli demolitori elettrici;
L’isolamento degli impianti dovrà essere eseguito preventivamente da impresa o lavoratore autonomo
specializzato.
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5.4
Costruzione dei solai ai piani primo, secondo e copertura del cavedio in c.a. in
opera
All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub-fasi:
• Montaggio del ponteggio fino al raggiungimento della quota di imposta del solaio da realizzare e
realizzazione tavolato
• Casseratura, Armatura e getto del solaio del piano primo e successivamente dei piani secondo e
copertura;
• Realizzazione della copertura del cavedio chiuso;
• Coibentazione e Impermeabilizzazione della copertura del cavedio;
5.4.1
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
Come esito della individuazione, analisi e valutazione risultano i seguenti rischi:
e. caduta dall'alto ovvero: dai setti e dal tetto
f.
movimentazione carichi a mano e con montacarichi elettrico
g. lavorazione legno
h. fumi e gas nocivi/tossici per la messa in opera dell'impermeabilizzazione (transitivo)
i.
polveri e rumori per taglio delle coperture in cotto (transitivo)
j.
emissione sonora della sega a disco
5.4.2
Procedure
Si procederà secondo un ordine cronologico realizzando i solai che vanno da piano primo al piano
copertura.
Terminata la messa in opera della copertura, si procederà alla realizzazione della coibentazione ed
impermeabilizzazione della copertura.
Durante le fasi di getto del cls dei solai, la proboscide della pompa deve avere la testa inserita nella
cassaforma;
Lo sviluppo del ponteggio, deve seguire lo sviluppo verticale delle chiusure.
I materiali e i carichi manovrati devono seguire un percorso andata e ritorno tali da non sovrastare le
maestranze, le quali devono avvicinarsi al carico sospeso solo ad oscillazione smorzata e ad altezza inferiore
alle spalle.
La fase di costruzione della struttura in c.a. in elevazione, la realizzazione dell’impermeabilizzazione, come
riportato nelle prescrizioni, non prevede contemporaneità con altre lavorazioni pertanto per l'emissione
sonora della sega a disco si fà riferimento al POS della Ditta aggiudicatrice dell’appalto che fornirà la
neccessaria attrezzatura.
Armatura, casseratura, getto e disarmo dei solai devono avvenire facendo uso di ponteggio e di ponti su
cavalletti nonché scale a castello internamente al fabbricato.
La sega a disco deve essere disponibile al piano.
5.4.3
Apprestamenti
E' prevista la disponibilità di un ponteggio metallico, dal basso, completo su tutti i piani del ponte. Il
ponteggio deve essere montato anticipando lo sviluppo della struttura da realizzare, funzionale ad essa,
ed alle lavorazioni ai piani ed ai ponti su cavalletti.
• Tutte le aperture verso il vuoto devono essere protette con parapetto realizzato con elementi di
legno.
• E' previsto l'uso di ferro pre-lavorato, mentre il montaggio avviene in loco. Il ferro pre-lavorato viene
scaricato dall'autocarro facendo uso della propria gru idraulica. E' necessario un argano elettrico per
la movimentazione delle casseforme e delle armature pre-lavorate.
• Impermeabilizzazione mediante guaina viene realizzata dalla Ditta aggiudicatrice dell’appalto.
• La fase della costruzione della struttura in c.a non permette contemporaneità con altre lavorazioni.
• E' previsto l'uso della sega a disco per il solo taglio delle tavole, dei tavoloni e dei correnti. Le
abetelle devono essere segate con sega a mano o con sega elettrica portatile.
• Per l'impermeabilizzazione viene fatto uso di bombole fisse di GPL con fiaccola portatile.
• Per il taglio degli elementi di copertura (in cotto) è vietato l'uso della fresa portatile. Deve essere
utilizzata una sega da banco con disco in vidia ad acqua, a basso numero di giri.
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5.5 Tamponature ed intonaci
Risultano le seguenti sub-fasi:
• Nuove tramezzature e ripresa murature;
• Messa in opera controtelai e realizzazione tracce;
• Realizzazione di nuovi impianti (Sanitario, termico e idrico)
• Realizzazione di riprese e nuovi intonaci interni;
5.5.1
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:
a. caduta dall'alto;
b. movimentazione manuale dei carichi;
c. esposizione ad agenti nocivi aerodispersi;
d. elettrico per lampade mobili trasportabili.
5.5.2
Procedure
a. La ditta che eseguirà gli intonaci deve operare un controllo sulla completezza del ponteggio ai fini
della sicurezza, prima di iniziare i lavori e dopo la fine dei lavori.
b. I ponti su cavalletti devono accecare completamente le stanze nel momento della lavorazione sulla
parte posteriore;
c. Non è prevista la contemporaneità con altre lavorazioni nella stessa unità ambientale.
5.5.3
Apprestamenti
Per sopperire al rischio di caduta all'interno del fabbricato devono essere disponibili ponti su cavalletti tali
da accecare completamente ciascuna stanza
Si procede cronologicamente realizzando le tramezzature; quindi l'intonaco interno. Tra le sub-fasi delle
tamponature e quella degli intonaci vengono realizzate le tracce per gli impianti ed i servizi. La realizzazione
delle tracce e dell'intonaco costituisce una incompatibilità ambientale locale.
La malta dell'intonaco deve essere spruzzata con macchina all'interno dei locali. La proiezione con la
mestola è prevista solo per piccole rifiniture.
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5.6 Rifiniture, impianti ed allacciamenti
Risultano le seguenti sub-fasi:
• Massetti;
• Linee ed impianti;
• Montaggio porte, finestre, portelloni, ringhiere, sanitari e gruppi termici;
• Tinteggiature interne;
• Pozzetti, fosse, allacciamenti.
5.6.1
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
Come esito della individuazione, analisi e valutazione, risultano i seguenti rischi:
a. polveri e rumori per apertura tracce su tramezzatura, taglio e segatura del cotto e/o delle
pavimentazioni;
b. esposizione ad agenti nocivi aerodispersi per posa in opera;
c. esposizione ad agenti nocivi aerodispersi per tinteggiatura;
d. caduta dall'alto.
5.6.2
Procedure
a. Le tracce sono realizzate senza l'utilizzo della fresa né da taglio né a sezione piena.
b. L'imbiancatura prevede l'utilizzo di pitture diluite con acqua.
c. Gli addetti alle lavorazioni devono fare uso di ponte su cavalletti.
5.6.3
Apprestamenti
a. Ponte su cavalletti all'interno dei locali;
b. Per il taglio o la segatura delle mattonelle è vietato l'uso della fresa portatile; deve essere disponibile
una sega da banco con disco ad acqua in vidia, a basso numero di giri.
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6. CRONOLOGIA DELLE LAVORAZIONI
Vedi allegato diagramma di GANTT
7. PRESCRIZIONI
Dall'esito della individuazione, analisi e valutazione dei rischi, relativi alla presenza simultanea o
successiva di più imprese o di lavoratori autonomi, nonché alla complessità dell'opera da realizzare ed alle
fasi critiche del processo di costruzione, risulta necessario:
a. regolamentare alcune lavorazioni relative alle fasi critiche, mediante l'utilizzo di specifiche
attrezzature decidendone la cronologia e la loro incompatibilità;
b. regolamentare l'uso comune di alcuni impianti, infrastrutture, mezzi logistici e di protezione
collettiva.
8. REGOLAMENTAZIONE DELLE LAVORAZIONI
1. Le lavorazioni potranno iniziare solo dopo la piena disponibilità dei servizi igienico-assistenziali;
2. Si procederà in fasi successive, che prevedono la realizzazione del vano ascensore e
successivamente alla realizzazione delle opere esterne;
3. Prima dell’esecuzione della fase di demolizione, scavo per la realizzazione della fondazione
dell’ascensore deve essere eseguito un sondaggio per verificare la presenza di eventuali tubazioni dei
sottoservizi, eseguite le eventuali opere di sistemazione e verificate le condizioni delle fondazioni delle
strutture esistenti.
4. Le sub-fasi di scavo, viste le necessità di stoccaggio locale dei materiali di risulta, non sono
compatibili con le altre lavorazioni in cantiere;
5. Il getto attraverso l'autobetoniera e l'autopompa, compreso il riempimento dello scavo di fondazione
a sezione ristretta, è una lavorazione che non permette contemporaneità con altre lavorazioni (sempre);
6. Le fasi delle demolizioni o rimozioni non permettono la contemporanea presenza di personale nei
soliti ambienti di lavoro;
7. E' indispensabile una macchina per spruzzare la malta per l'intonaco;
8. Le lavorazioni relative all'intonaco e alle tracce, non devono essere contemporanee con altre
lavorazioni nella stessa unità ambientale.
9. Regolamentazione per l'uso comune
1. All'allestimento del cantiere, nelle due fasi previste ed al suo smantellamento, deve provvedere la
ditta appaltatrice., ponendo in opera e garantendo il funzionamento delle attrezzature, e degli apprestamenti
previsti dal capitolo 4, Organizzazione del cantiere. Degli apprestamenti potranno usufruire tutti gli addetti al
cantiere.
2. E’ previsto l'uso comune della betoniera a bicchiere ribaltante e caricamento a pala manuale nella
fase delle rifiniture, impianti, allacciamenti.
3. Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle attrezzature e sugli apprestamenti devono
essere verbalizzati e portati a conoscenza del Coordinatore per l'esecuzione.
4. In caso di uso comune, di attrezzature ed apprestamenti, le imprese ed i lavoratori autonomi devono
segnalare alla Ditta appaltatrice dei lavori edili l'inizio dell'uso, le anomalie rilevate, la cessazione o la
sospensione dell'uso.
5. E' fatto obbligo ai datori di lavoro (o loro delegati) delle imprese e dei lavoratori autonomi, di
partecipare alle riunioni preliminari e periodiche decise dal coordinatore per l'esecuzione. Queste riunioni
devono essere verbalizzate.
Arezzo lì 28/07/2008
Il Coordinatore per la Progettazione
Ing. Cesare Fazzi
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